5. Bacone Kant

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Francesco Bacone (1561 - 1626) Vita e opere Si ha l’impressione che il metodo fino allora seguito sia sbagliato Le conclusioni della fisica aristotelica sono contraddette dall’esperienza. Superare questa concezione: novum organon. Ideale del sapere per potere. Si ripropone di ricostruire l’edificio del sapere nell’instauratio magna: è un ideale ancora medievale di scienza, ma è consapevole della difficoltà. Non è da scartare per l’influenza sui posteri. Divisione delle scienze La suddivisione del sapere riprende quella delle facoltà dell’anima: 1. Scienza di memoria: è la storia. 2. Scienza di fantasia: è la poesia. 3. Scienza di ragione: è la filosofia, il cui oggetto è: A fondamento di queste tre parti di filosofia sta la filosofia fondamentale, che tratta aspetti comuni a tutti gli oggetti del sapere: condizioni trascendenti. Non manifesta una gran fiducia in tale scienza. 1 Natura Uomo Dio Filosofia della natura ha due scopi Produzione degli effetti: parte operativa Ricerca delle cause: parte speculativa Fisica: causa efficiente e materia Metafisica:causa formale e finale

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Da Bacone a Kant

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Storia della filosofia moderna

Francesco Bacone (1561 - 1626)Vita e opere

Si ha limpressione che il metodo fino allora seguito sia sbagliato

Le conclusioni della fisica aristotelica sono contraddette dallesperienza.

Superare questa concezione: novum organon.

Ideale del sapere per potere.

Si ripropone di ricostruire ledificio del sapere nellinstauratio magna: un ideale ancora medievale di scienza, ma consapevole della difficolt. Non da scartare per linfluenza sui posteri.

Divisione delle scienzeLa suddivisione del sapere riprende quella delle facolt dellanima:1. Scienza di memoria: la storia.

2. Scienza di fantasia: la poesia.

3. Scienza di ragione: la filosofia, il cui oggetto :

A fondamento di queste tre parti di filosofia sta la filosofia fondamentale, che tratta aspetti comuni a tutti gli oggetti del sapere: condizioni trascendenti. Non manifesta una gran fiducia in tale scienza.

Afferma poi che lammettere la finalit ben diverso dal poter capire il fine degli eventi naturali: lo studio si concentrer sulle cause formali dalle quali procedono i fenomeni naturali.

Il metodo. Pars destruens Il novum organon si divide in due libri: il primo critico, laltro costruttivo (incompiuto). La novit del metodo consiste essenzialmente in: Fondamentale nellacquisizione del sapere linduzione, non la deduzione sillogistica.

Il passaggio particolare ( universale deve avvenire gradatamente, attraverso assiomi medi.

Gli assiomi medi non si trovano a caso, ma seguendo regole.

Idola sono nostre immaginazioni nei confronti di idee divine: queste ultime istituiscono la realt, che ne porta le tracce nella sua struttura. La conoscenza vera si ha solo se seguiamo queste tracce; se vogliamo proiettare le nostre idee sulle cose, non raggiungiamo il sapere: Idola tribus: dipendono dalla natura umana. Tendenza ad assumere ci che appare come la realt stessa delle cose.

Idola specus: radicati nel comportamento individuale. Idola fori: preconcetti che nascono con luso del linguaggio. Si usano parole senza rendersi conto del loro significato.

Idola theatri: preconcetti inculcati dalle scuole filosofiche.

Le due vie del sapereLa prima parte dal particolare e vola subito agli assiomi generalissimi, e giudica secondo questi principi. La seconda dal particolare trae gli assiomi per gradi fino ad arrivare ai pi generali. Questa la vera via: il rimprovero alla fisica tradizionale dunque quello di aver avuto fretta, e aver proceduto senza metodo.

I caratteri del vero sapere

La fisica deve risalire dalle qualit sensibili dei corpi al processo nascosto che le genera e allo schematismo nascosto, che la loro struttura profonda. Questi due momenti sono espressioni della forma, che oggetto di metafisica, e insieme alla quale si scopre anche la legge di comportamento del fenomeno esprimibile con un assioma.Lassioma si scopre con linduzione vera, che deve partire dallosservazione dei fatti per poi ordinarli: Tabula praesentiae: enumerazione dei fatti in cui si presenta un dato fenomeno.

Tabula absentiae: casi simili ai precedenti in cui il fenomeno manca.

Tabula graduum: casi nei quali la natura studiata presente in vari gradi.

Dopodich si pu procedere ad una esclusione e ad una prima ipotesi, che va verificata dallesperienza.

Etica

Critica delletica antica: ci ha dato esempi di virt senza dire come arrivarci. Letica di divide in due parti:

1. Dottrina dellideale (felicit): inutile in quanto il cristianesimo ci dice che la felicit altrove.2. Dottrina della cultura danimo (virt). insita nella natura una tendenza sia al bene collettivo (da preferire) sia al bene individuale. Si deve affermare il primato della vita attiva: la contemplazione riguarda solo il bene privato. La filosofia ha lo scopo non di arrivare alla salute o alla tranquillit , bens di risolvere le difficolt della vita sociale.Il primato della vita attiva si attua anche nel bene individuale: ogni cosa mostra tendenza a conservarsi (bene passivo) e a moltiplicarsi (bene attivo); esso non si identifica col bene comune.Bene comune ( solo in rapporto alla societ si pu parlare di dovere.

Per sapere come coltivarci, dobbiamo sapere cosa siamo in grado di fare. Bisogna descrivere prima di prescrivere. Importanza dello studio delluomo (psicologia).Galileo Galilei (1564 1642)

A PisaDagli studi di medicina passa a quelli di matematica e di filosofia naturale, o physica. Le sue convinzioni metodologiche sono chiare fin da subito: la matematica il modello dei discorsi, lesperienza il loro contenuto.A Padova

Molta pi libert di pensiero. Insegnava anche astronomia secondo il sistema tolemaico, ma da tempo seguiva quello copernicano. Altra attivit: perfezionamento degli strumenti.

Non solo le osservazione astronomiche, ma anche le ricerche meccaniche gli facevano guadagnare argomenti a favore del sistema copernicano (scoperta della relativit classica). Le scoperte fatte grazie al telescopio furono per accolte con diffidenza e disprezzo: i contemporanei erano disorientati e impauriti.

I processiNel 1611 veniva accolto trionfalmente a Roma, ma i suoi nemici lavoravano contro di lui, che da parte sua offriva pretesti di scontro a causa della pungente ironia delle sue discussioni. Cosimo Boscaglia accusa la teoria copernicana di essere contraria alla Bibbia (Giusu ferma il sole).

Galileo si difende: bisogna distinguere il testo sacro (sempre vero) dalle interpretazione che ne vengono date. Linterpretazione letterale spesso fallace.

Lintenzione dello Spirito di insegnare come si vada in cielo, e non come vada il cielo.

Ma commise unimprudenza: un laico che dava lezioni di esegesi biblica non poteva che allarmare i teologi: nel 1616 la teoria copernicana fu condannata, e Galileo fu ammonito ad abbandonarla. Galileo si fece pi ottimista alla notizia dellavvento del nuovo papa Barberini.Quando egli divent papa Urbano VIII, Galileo compose il suo Dialogo dei massimi sistemi e lo sottopose al pontefice, che ne avrebbe permesso la pubblicazione solo se la teoria copernicana fosse stata presentata come ipotesi matematica.

Galileo filosofoGalileo intendeva la filosofia come fisica: essere filosofo era sinonimo di studioso della natura, non solo limitarsi a formulare ipotesi matematiche.Egli non solo poi proclama la superiorit della ragione sullautorit, ma mette in pratica con costanza questo principio. Galileo filosofo perch ha una nuova concezione della verit, opposta a quella della tradizione scolastica medievale: la verit scientifica.Nuovo concetto di scienza

Lidea di sapere dimostrativo modellata sulla geometria: A fondamento della dimostrazione stanno gli assiomi.

Assieme a ipotesi e postulati, sono considerati per s evidenti.

La dimostrazione presuppone anche definizioni.La dimostrazione aristotelica sillogistica: rapporto fra due nozioni in virt di un termine medio. Lobiezione di Galileo riguarda non il sillogismo, ma il come dello scoprire i postulati e le definizioni che stanno a fondamento della fisica.

Una scienza rigorosa deve procedere come la geometria: cominciare da definizioni ed assiomi per arrivare alla dimostrazione dei teoremi.Bisogna per assicurarsi del valore delle definizioni:

Devono essere fondate sullesperienza.

Ci pi complicato di quanto credessero gli antichi

Non avevano strumenti

Non esercitavano controllo

A queste considerazioni, se vogliamo ancora un po baconiane, ne aggiunge almeno unaltra originale: impossibile cercare lessenza dei corpi. Infatti essa viene descritta da qualit sensibili, che non sono notizie intrinseche.

Due problemi:

Ma Galileo non cercava di costruire una metafisica sulla base della nuova scienza, e nemmeno una nuova filosofica della natura (determinazione delle cause prime della natura). ci che gli rimprovera Cartesio.Pierre Gassendi (1592 1655)Autore delle V obiezioni alle meditazioni metafisiche di Caartesio. Molto forte la polemica tra i due.

Aristotelismo ed epicureismo

Sono due gli elementi fondamentali del suo pensiero:

1. Critica ad ogni dogmatismo, antico e moderno.

Critica allaristotelismo: esercitazioni in forma di paradosso contro gli aristotelici. Espone una critica serrata al principio di autorit, rivendicando la libert del filosofare e di conoscere direttamente, con una spinte alleclettismo.Critica della dialettica: lo scopo non larte delle dispute, ma giungere alla verit e goderne.

2. Ripresa ed apologia dellepicureismo, depurato di contenuti anti-cristiani. De vita et moribus epicuri.

Traduzione e commento a Diogene Laterzio.

Sintagma filosofico (1651).

Lopera omnia Abrge de la philosophie de Gassend, con cui verr a contatto Locke. Perch la scelta per lepicureismo? Perch esso congeniale

Teoria della conoscenzaCriterio di certezza immediata: sensibilit, da cui si forma lidea che rappresentazione delloggetto esperito. Non si danno idee innate.

Ogni idea deriva dai sensi: il passaggio dallidea singola alla generale o composta si ha eliminando le caratteristiche singolarizzanti. Lidea generale non comunque una essenza, e non pu prescindere dallidea concreta. Dallidea generale si forma il giudizio, attraverso la copula .Concezione della naturaAtomismo:EticaConiugazione delletica epicurea (piano della felicit umana) con letica cristiana (piano della felicit perfetta). I due cardini delletica cono piacere e dolore. La voluptas innalzamento dellanimo, la molestia un suo abbattimento.

Ogni essere tende alla felicit.

Il piacere anche Sommo Bene, e criterio distintivo di bene e male.

Da voluptas e molestia derivano amore e odio.

La voluptas non piacere corporeo, ma gioia e serenit: piacere catastematico, quiete.Virt fondamentale la prudenza, che prescrive ci che da fuggire e ci che da seguire. calcolo dei piaceri e delle conseguenze delle azioni. Polemica contro etica stoica: Etica inumana.

Non vero che c distanza tra virt e piacere.

Le passioni non si possono estirpare, se non a patto di estirpare anche lumanit. Allapatia stoica va sostituita una moderazione delle passioni (Metropatia). Seguendo le passioni naturali e necessarie si vive secondo natura.

Altra virt centrale la temperanza, il sapersi limitare a ci che naturale e necessario.

Modo migliore per raggiungere la salite del corpo.

Autarchia

Ottimismo antropologico: uomo naturalmente limitato, ma non per il peccato.Libertini e GiansenistiIl clima di pensiero libertino ha costituito una delle componenti fondamentali della cultura francese del XVII secolo; lo stesso vale per le tesi fondamentali del pensiero giansenista.

Critica al tipo del cristiano

Presa di coscienza in seguito a scoperte geografiche: pluralit delle condizioni dellesistenza umana. Umanit non incarnazione di un archetipo universale.

Messa in crisi del tipo duomo presentato come il pi completo: il cristiano.

Il piano sul quale si attua il ripensamento pi radicale quello morale :

Posizione di La Mothe Le Vayer: di fronte a una religione che, invece di valorizzare la spiritualit dono di natura, la corrompe, appare come moralmente superiore la posizione dellateo. Nuove domande:

In una societ fondata sulla forza e sullastuzia, come si pu essere umili? I precetti evangelici non possono essere presi come punto di riferimento per la vita sociale.

Il cristiano non pi garante di un tipo duniversalit sulla quale si era fondato sino ad allora tutto un modo di pensare e vivere: servono nuove basi per ricomporre un nuova concezione delluomo.Filosofia come vera religioneI libertino un uomo alla ricerca di una nuova universalit da sostituire a quella che la religione fondava.La coscienza di ci si trasforma in una vera e propria coscienza ecclesiale che surroga quella dellappartenenza ad una confessione religiosa: in questa nuova chiesa, la religione che viene praticata la filosofia.

Il libertinismo segue due correnti: Fino al 1660 circa presenta posizioni scettiche.

Demolizione di tutto ci che definitivo.

La religione lobbiettivo principale.

Scetticismo come propedeutico al cristianesimo.

Dopo il 1660 circa le posizioni si fanno meno radicali.

Deismo fondato sullaffermazione di un primo principio.

Un punto importante della critica della critica libertina alla religione il suo rapporto con la politica: le religioni sono sorte come strumento in mano ai potenti ( equiparate ad ogni altro mezzo di mantenimento dellordine pubblico.

Affermazione della natura come suprema realt, al pari delle filosofie naturalistiche: il culto della natura diventava proposito di conformarlesi in ogni comportamento, allo scopo di riconciliare virt e natura, un tempo unite Cristianesimo come comprensione esaurienteCaratteristica fondamentale del gruppo giansenista: la verit pu essere incontrata solo superando i luoghi comuni ( al pari del libertinismo, il giansenismo sar un movimento elitario. La pluralit di credenze religiose e morali solo superficialmente relativizza il cristianesimo, in realt sottolinea la sua unicit.

Solo il cristianesimo riesce a superare la contraddizione: perch una religione sia vera, infatti, deve aver conosciuto la nostra natura nella sua grandezza e piccolezza. Quale religione lo ha fatto, se non quella cristiana? La tesi libertina non regge pi , e va capovolta.La loro filosofia non pu essere vera religione, perch ignora una componente fondamentale dellessere umano, di cui il cristianesimo tiene conto e d una spiegazione. Non avendo una giusta comprensione delluomo, il pensiero libertino non pu nemmeno fornire una morale adeguata.

Ruolo del dogma del peccato originale:Da un lato parallelismo tra risposta Libertina e Giansenista, ma anche divergenza: per questi ultimi richiamo alle origini significa ritorno al Cristianesimo dei Padri, che aveva proprio nei dogmi del peccato originale e della grazia i suoi cardini. I giansenisti dunque combattono su due fronti:

Dare cos grande peso al dogma del peccato significava sollevare il problema del ruolo delle risorse umane nelleconomia della salvezza. Proprio su questo punto il fronte giansenista perde la sua unit. Il giansenismo delle origini (Pascal), definito estremista, ha una visione nettamente svalutativa delle realt terrene. A fare le spese di questa svalutazione fu la ragione.

Attorno alla met del secolo si fa largo la corrente centrista (Arnaud e Nicole). Rimane il principio di decadimento come conseguenza del peccato, ma non ritengono assolutamente senza valore le realt terrene ed umane. Essi intuiscono la pericolosit di costruire unapologia del cristianesimo su base scettica. Era necessario aprire un varco tra i due estremi della credulit (attaccato dei libertini) e dello scetticismo (contestato dai giansenisti).

Blaise Pascal (1623 - 1662)Vita e opereA Parigi, Pascal pot venire in contatto coi pi illustri scienziati. Rivel spontaneamente e precocemente un genio matematico fuori dal comune. Stesso atteggiamento verso la scienza di Galileo, Bacone: Quando si tratta di fisica, e vano rivolgersi agli antichi.

A differenza di Cartesio, per, nessuna volont di rinnovare la metafisica.

1646: Prima Conversione di Pascal Decisione di dedicare la vita a Dio. Incontra Cartesio a Parigi.

1651: Mor il padre di Pascal: comincia un periodo mondano e salottiero.1654: seconda e definitiva conversione di Pascal. Dopo unilluminazione, decide di dedicarsialla

preghiera, alla mortificazione e alla Bibbia.Stoicismo e scetticismo

Il potere della ragioneLa ragione si identifica per Pascal nellesprit gomtrique: la geometria lunica vera applicazione della logica. Esiste un ideale metodologico ancora superiore a quello geometrico, ovvero definire ogni termine e dimostrare ogni preposizione, ma inattuabile.

La geometria suppone concetti non definiti:

abbiamo due alternative percorribili.I limiti della ragioneSe la ragione si identifica con lesprit gomtrique, lintelligenza pi della ragione: esprit de finesse.

Nel concreto i principi astratti sono appena visibili; ragionare astrattamente su realt concrete vano.

Le cose che ci premono, che contano, non riusciamo a conoscerle con la ragione, e quelle che riusciamo a cogliere con la ragione sono inutili. Quando invece si tratta di conoscere il principio e la fine delle cose, la nostra ragione impotente. Questa impotenza non dipende dalla natura umana, ma dalla sua situazione esistenziale: Luomo si lascia guidare dallimmaginazione.

Altro elemento che influisce sui nostri giudizi la consuetudine.

Influente sui nosrti giudizi anche il gusto, ci che ci fa piacere.

A Dio non si arriva con la ragioneIl Dio dei cristiani non il creatore delle verit geometriche o dellordine degli elementi: pagano. E questo vale anche per le dimostrazioni metafisiche dellesistenza di Dio. Il cuoreLa ragione senza il cuore non serve, il cuore senza la ragione invece basta. La ragione soggetta alla sensibilit delluomo (impressioni, consuetudini...), dal meccanismo del suo corpo, che machine.Se pieghiamo la machine ci tireremodietro anche aal ragione

Il pariQuale motivo diamo allascesi (plier la machine) se non vi certezza razionale? Agli argomenti razionali di dimostrazione di Dio, Pascal sostituisce il pari, la scommessa. Vale la pena di scommettere che ci sia, perch in gioco il nostro destino. Da una parte c il finito, dallaltra linfinito: bisogna puntare sullinfinito.

Ladesione alle verit fondamentali richiede volont, rischio, scommessa.

Pascal ha sempre considerato la ragione nelle sue condizioni esistenziali, soggetta a fantasia e capricci, e macchiata dal peccato. di questa ragione che non ha una gran considerazione.

Lanalisi delluomoOrientata intorno ai poli della grandezza e miseria. Pascal descrive la condizione umana come dipendenza e desiderio diindipendenza, coscienza di contingenza, inquietudine. La nullit del nostro essere ci rivelata nel sentimento della noia.Per risolvere le antinomie bisogna riconoscere tre ordini di realt: la carne, lo spirito, la carit , che grazia. Solo il cristianesimo risolve questo problema col mistero della redenzione, rivelato alluomo dalla misericordia di Dio: senza fede luomo non risolve il problema della vita.

Luomo deve conoscere entrambe le verit della rivelazione, cio che esiste un Dio di cui luomo e capace, e che la sua corruzione lo rende indegno di Dio. Conoscere solo una delle due porta alla superbia dei filosofi o allavvilimento delle bestie.

Lultimo passo della ragione riconoscere che esiste uninfinit di cose che la sorpassano. Nicole Malebranche (1638 - 1715)Problema dei rapporti tra estensione e pensieroDualismo cartesiano rendeva difficile la spiegazione del rapporto anima corpo. Geulincx d una sistemazione delloccasionalismo: Dio ha fatto corpo e anima in modo che i loro moti si corrispondano, come due orologi sincronizzati. Siccome i corpi esterni non possono influire sullanima, noi possiamo conoscere le nostre idee, ma le conosciamo come realt che non dipendono da noi. Devono allora venirci da Dio.

Malebranche stato uno spirito profondamente religioso, e ci traspare nella sua visione della realt. Legge il trattato sulluomo di Cartesio e ne rimane folgorato. La divisione di spirito e corpo e la riduzione del mondo sensibile a pura estensione sono la base delle sue due teorie fondamentali: occasionalismo e visione delle cose in Dio.Anima e corpo. La conoscenza

Lo spirito umana si trova tra il creatore e le creature corporee. Lunione con Dio eleva lo spirito, lunione col corpo abbassa luomo infinitamente, ed la causa degli errori. Bisogna dimostrare che lanima umana immediatamente unita a Dio e conosce ogni cosa in lui.

Ma le prime quattro mostrano in qualche modo una falla. Rimane la quinta soluzione, ovvero che vediamo le cose in Dio, che strettamente unito alla nostra anima con la sua presenza. Malebranche parte dalla considerazione delle verit necessarie (come le geometriche), che non possono essere ricavate dallesperienza, che sempre conoscenza del singolare: derivano dalla luce divina. Concludendo il discorso, vengono enumerati quattro possibili tipi di conoscenza:1. Conoscenza delle cose in s stesse.

2. Conoscenza delle cose nelle loro idee.3. Conoscenza per coscienza interiore.4. Conoscenza per congettura.Viene sottolineata la differenza fra la conoscenza mediante idee e quella mediante sentimento: la prima chiara e distinta, la seconda oscura e confusa.Loccasionalismo

Dio lunica causa efficiente: le creature sono occasioni per lazione causale di Dio. Critica alla fisica di Aristotele: lopinione che le qualit siano nei corpi erronea e causa dellerrore pi grave: attribuire alle creature efficacia causale.

La moraleMalebranche si allontana invece da Cartesio per la concezione delle proposizioni universali, che per lui sono effettivamente realt eterne dipendenti dalle idee divine, e non da un semplice decreto divino.

La teoria generale delle passioni diversa da quella cartesiana, come conseguenza della diversa teoria dellunione di anima e corpo. Critica anche la pretesa stoica che la ragione basti a mitigare le passioni. Le passioni sono volute da Dio, e il cristianesimo ci insegna ad accettarle e ad aspettare la liberazione da Dio.B. Spinoza (1632 - 1677)Vita e opere

Data di grande importanza: 1656: scomunica da parte della sua comunit ebraica. Ogni ebreo era tenuto a troncare ogni rapporto con Spinoza. Le sue opere maggiori: Trattato teologico politico, De intellectus emendatione, Ethica, ordine geometrico demonstrata, oltre a quelle che citeremo nello schema.Il Breve TrattatoContiene le medesime dottrine che si ritroveranno nelletica. In particolare, in un dialogo vengono posti questi problemi.1. Come pu Dio essere causa immanente di ogni cosa e remota di alcune di esse?

2. Se Dio immanente, perch non cresce quando ha prodotto i suoi effetti?

3. Se Dio causa immanente, come mai esistono le cose sono corruttibili?

La risposta comune ai tre punti: Dio causaPrincipi della filosofia di Cartesio e Cogitata MataphysicaSpinoza fu pregato di dare lezioni a un giovane. Non volendo manifestare le opinioni personali, gli spieg la seconda parte dei principi di Cartesio. Quando espose anche la prima parte, gli amici fecero pubblicare lo scritto, ovvero tutte le lezioni fatte al giovane.

I Cogitata Metaphysica si dividono in due partiTutto ci che , lo in quanto causato da Dio. Considerare una cosa senza rapporto con la sua causa considerarla come non , non come . Questione dei trascendentali: uno, vero e buono non sono affezioni dellente. una tesi che si comprende bene, se si tiene conto che non si danno enti distinti n determinazioni: omnis determinatio est negatio.De intellectus emendatione il discorso sul metodo di Spinoza. Somiglianze esteriori con lopera di Cartesio: Modo autobiografico.

Regole di una morale provvisoria.

Metodo per arrivare alla verit.

Ma la verit cercata da Spinoza una verit che dia senso alla vita: questa ricerca non conciliabile con quella dei beni terreni, perch essi portano a tristezza e pentimento. Il bene assoluto non per bene oggettivo: bene e male sono relativi.Per quanto riguarda i comportamenti, vengono elencate tre regole:1. Parlare in modo da farsi intendere dai pi.

2. Usare ci che piacevole per quel che giova a mantenersi in salute.

3. Stesso criterio riferito al denaro.

Si tratta poi di emendare lintelletto, ovvero renderlo capace di conoscere la realt in modo da farci arrivare al sommo bene. A questo punto spinoza distingue quattro tipi di conoscenza.Interessante nella gnoseologia spinoziana il rifiuto del dualismo tipico di tutta la filosofia di quel periodo. La conoscenza originariamente apprensione di realt , non di idee. Spinoza distingue dunque lidea nei suoi aspetti:

Psichico: lidea una modificazione della mens in virt della quale lo spirito ha presente loggetto.

Intenzionale: la stessa presenza della cosa (essenza oggettiva).

La metodologia non deve precedere la conoscenza della realt: come potrei conoscere il valore della metodologia stessa? Bisogna allora usare gli strumenti naturali di conoscenza: sono le vere idee. Prima si fa una scienza, poi una metodologia. Emendare lintelletto tramite il metodo necessario per combattere i pregiudizi e dare ordine alla ricerca. I pregiudizi si superano iniziando la riflessione dalla prima idea vera: lEnte Perfettissimo.

L Etica: lordine geometrico

Cartesio aveva distinto ordine geometrico da modo geometrico di dimostrare, ovvero il non dare per dimostrato ci che non tale dal metodo sintetico, che deduce la verit da dimostrare dalle definizioni. Cartesio prefer il metodo analitico, Spinoza quello sintetico, perch quello analitico pu risultare incomprensibile a molti.Le definizioniLetica si apre con la definizione di causa sui, seguita da altre. Che carattere hanno le definizioni dellEtica? Spinoza distingue due tipi di definizioni: Quella che spiega la cosa quale essa fuori dellintelletto, e allora deve essere vera.

Quella che spiega la cosa quale o pu essere da noi concepita.

Non dice per a quale categoria appartengano le sue.

Il concetto di attributoSono reali o sono soltanto nostri modi di vedere le sostanze? Il concetto Spinoziano di attributo come costitutivo dellessenza della sostanza dipende da quello cartesiano. Ma come mai per Cartesio ogni sostanza ha un solo attributo, mentre per Spinoza ne ha infiniti? Per spinoza esiste una sola sostanza, e la sua concezione degli universali nominalistica.Bisogna partire dal concetto di realt come perfezione. Unicit della sostanzaLinizio delletica contiene le seguenti proposizioni: La sostanza per natura anteriore alle sue affezioni.

Se c essere, c sostanza. Due sostanze con attributi diversi non hanno nulla in comune.

Sostanze radicalmente diverse non possono essere causa una dellaltra.

Ma come potrebbero distinguersi due sostanze se non per la differenza di attributi? La differenza di modi non basta, perch, pur con modi diversi, una sostanza rimane uguale a s stessa. Due sostanze che hanno il medesimo attributo sono identiche:

Ma se esistessero tante sostanze eterogenee tra loro, ognuna dovrebbe essere incausata, e quindi sarebbe necessaria. Ci che necessario infinito: come concepire una pluralit di infiniti?

Esiste una sola sostanza, e questa Dio. Cartesio, per timore di giungere a questa conclusione, aveva definito sostanza anche ci ce aveva bisogno solo del concorso divino per esistere, ma fu una scappatoia.Dio

Tutta la realt dio ( le dimostrazioni diventano quasi superflue. In ogni caso ne d tre:1. Dio lente la cui essenza implica esistenza, per cui esiste.

2. Esiste tutto ci che non impedito a esistere da alcuna causa. Ma non esistono cause fuori di Dio.

3. Se esistono necessariamente le cose finite, a maggior ragione deve esistere necessariamente linfinito.

Poich Dio lunica sostanza, tutto ci che esiste dovr essere modo o attributo di Dio. In particolare lestensione attributo divino. La preoccupazione di Spinoza di mostrare come ci non conduca ad ammettere in Dio imperfezione. Infatti lestensione implica imperfezione solo in quanto implica divisibilit, ma la sostanza indivisibile.

Negazione della finalitDio causa immanente, e ogni cosa deriva da lui necessariamente. Da questa concezione derivano due conclusioni:

1. Rigorosa necessit del tutto.

2. Negazione di ogni finalit

Riguardo al primo punto, Spinoza afferma che non esistono cose contingenti, ma ogni cosa determinata ad esistere ed operare in un certo modo dalla necessit della natura divina.

La negazione della finalit svolta nellappendice allEtica. Tutto ci che accade predeterminato da Dio, non per la sua volont ma per la sua assoluta natura. A questa visione, dice Spinoza, si contrappongono i pregiudizi finalistici (natura creata per luomo e luomo per adorare Dio), nati dal fatto che gli uomini:

Ignorano le cause dei fenomeni che li circondano ( si credono liberi.

Tendono a cercare ci che loro utile ( credono che Dio li abbia forniti di ci che serve loro.Pensiero ed estensioneNel De intellectus emendatione si diceva che la conoscenza delleffetto dovrebbe essere dedotta dalla conoscenza della causa; spesso per Spinoza fa ricorso allesperienza.Ad esempio un uomo, considerato astrattamente, non implica lesistenza; ne vedo la necessit solo se lo considero come complesso di modi dellinfinita sostanza. Oppure si dice che fra le attivit spirituali, lidea il modo fondamentale, perch condiziona tutti gli altri e pu stare senza gli altri.

Non la mente di Dio dunque causa delle cose, ma lestensione di dio causa dei corpi e il pensiero divino causa dei pensieri. Come sostanza pensante e sostanza estesa sono una sola e identica sostanza, appresa sotto due attributi, cos un modo dellestensione e lidea di esso sono la stessa cosa, espressa in due modi diversi.Luomo. Anima e corpo Luomo pensa, ma non sostanza pensante (non sostanza).

Lo spirito umano dunque un modo dell attributo pensiero.

Lidea il modo fondamentale del pensiero.

Dunque lo spirito umano fondamentalmente idea del corpo.

Pu sembrare la traduzione della forma corporis aristotelica, ma bisogna tenere presente che tra la scolastica e Spinoza c stato Cartesio: questa mens non ha pi alcuna funzione biologica, perch il corporeo si spiega meccanicamente.

Lo spirito resta comunque, anticartesianamente, riferito al corpo.La conoscenza

La conoscenza adeguata si ha quando si concepiscono le cose negli aspetti comuni a tutte. Una tale conoscenza sembra essere la matematica, alla quale si contrappone la conoscenza per universali in senso scolastico. Spinoza distingue poi tre genere di conoscenza: Immagini confuse che ci vengono dallesperienza sensibile.

Nozioni comuni e idee adeguate delle propriet delle cose.

Conoscenza intuitiva, che procede dallidea adeguata degli attributi divini alla conoscenza adeguata delle essenze delle cose.

Polemica contro dualismo gnoseologico cartesiano:

Solo la conoscenza di secondo e terzo genere ci aiuta a distinguere il vero dal falso. Non solo questo tipo di conoscenza apprensione della realt, ma conoscenza adeguata della realt, e poich tutto necessario, proprio della ragione considerare le cose come necessarie, non come contingenti.

Ogni idea infatti implica lessenza eterna di Dio, e questa conoscenza di Dio implicita nellidea di ogni cosa adeguata e perfetta. Lo spirito umano pu avere conoscenza adeguata dellessenza di Dio. In quest ottica, gli errori altro non sono se non scambi di termini.

Le passioni Allesercizio della vita secondo ragione si oppongono le passioni. I filosofi, convinti dal pregiudizio che luomo fosse libero, si sono preoccupati di dare solo giudizi di valore sulle passioni. Siccome sono realt necessarie come le altre, non vanno disprezzate, ma studiate. Limpulso conseguenza dunque della natura del soggetto, non della bont delloggetto; buono ci che soddisfa limpulso, non ci che tende al bene. Lo spirito idea del corpo: tendendo a perseverare e potenziare il suo essere, tende anche a conservare il corpo. Le passioni nascono dalla coscienza di questo potenziamento depotenziamento: La gioia coscienza di potenziamento nellessere.

Il dolore coscienza di depotenziamento nellessere.

Insieme alla cupiditas, sono le passioni fondamentali, da cui derivano tutte le altre.

Le virt

La distinzione tradizionale di virt e passioni, basata sul libero esercizio dellattivit, cade assieme alla libert. La distinzione ricompare sotto forma di attivit razionale o non razionale. La quarta parte dellEtica potrebbe intitolarsi: sulluso razionale delle passioni. Le passioni sono dati di fatto; esse non devono distogliere per luomo dalla attivit razionale, la sua vera attivit.

Si pu fare un buon uso delle passioni, quello prescritto dalla ragione: La ragione esige che ognuno ami s stesso e cerchi il proprio utile (conservazione e potenziamento dellessere. Questo il fondamento della virt, che porta immediatamente alla felicit.

La felicit compimento della virt, e non qualcosa di estraneo, un premio che ci viene da fuori. Si tratta allora di vedere cosa sia il nostro vero utile. Dal momento che siamo spirito, il nostro utile ci che ci porta a conoscere; il bene sommo la conoscenza di Dio.Ci giova ci che ha natura simile alla nostra: niente pi simile alluomo delluomo stesso, non per in quanto soggetto a passioni, ma in quanto guidato dalla ragione.

Spinoza espone poi la sua etica speciale, in cui esprime la recta vivendi ratio.

Il rapporto tra bene e piacere positivo, il dolore un male. Lodio, che deriva dal dolore, un male: chi vive secondo ragione cerca di ricambiarlo con lamore e la generosit. Non giova la compassione: il prossimo va aiutato perch lo prescrive la ragione, non perch giova condividere il dolore. Poich tutto necessario, non c male in natura, e la conoscenza del male solo coscienza del dolore.

La quinta parte delletica si riferisce alla libert umana: non si parla di libero arbitrio, bens di liberazione dalle passioni attraverso la ragione.

Lo spirito per non si esaurisce nella vita assieme al corpo, poich in Dio c lidea che esprime lessenza di ogni corpo umano sub specie aeternitatis: lo spirito non rimane distrutto assieme al corpo. La vita dello spirito conoscenza, e in ci esso trova la suprema gioia. Questa, unita alla coscienza della sua causa, Dio, porta allamore per lui. In questo consiste la beatitudine, che non premio alla virt, ma la virt stessa. Trattato teologico politicoTema centrale: la libert di pensiero e la libert religiosa sono condizione della pace sociale.

Sviluppo del concetto di religione.

Teoria dello stato.La religione, cos come professata dai pi, uno stato danimo passionale, una superstizione. Lunica prova del valore di una religione sarebbe una condotta conforme ai dogmi professati; i cristiani per non praticano le virt esaltate dal cristianesimo. Una religione cos strutturata (solo atti di culto) soggetta ai mutamenti delle passioni, ed utile solo ai tiranni, per tenere sottomessi i sudditi con la paura.

La libert religiosa non nuoce, ma giova alla stabilit dello stato.

I motivi della certezza che i profeti avevano di ci che trasmettevano non erano levidenza razionale, ma i seguenti tre:1. immaginavano le cose rivelate in maniera vivacissima.2. Avevano un segno a conferma di ci che era rivelato.

3. Avevano lanimo incline solo al giusto e al bene.

Visto cosa sia la rivelazione, ci si chiede se essa sia data solo agli ebrei o a tutti i popoli. Spinoza distingue tre tipi di beni ai quali pu orientarsi la nostra volont:

Conoscenza filosofica Esercizio delle virt

Vivere in sicurezza e salute

I mezzi per ottenere le prime due sono dati a tutti gli uomini, mentre per il terzo contano le circostanze esterne. Ogni popolo dunque ha ricevuto una rivelazione per quanto riguarda i precetti morali, ogni popolo ha avuto i suoi profeti. Da quel che si detto consegue che:

Basta dunque la ragione, lumen naturale, a farci conoscere la legge divina. Le leggi, che nella bibbia prescrivono atti di culto che la ragione giudicherebbe indifferenti, sono rivolte al popolo ebraico e sono in realt leggi positive di quel popolo. Ges Cristo non abrog la legge mosaica, perch la sua si poneva su di un altro piano: morale e non giuridico.Il razionalismo religioso applicato poi anche ad alcuni problemi particolari.

( Ci che gli uomini chiamano miracolo solo ci di cui ignorano le cause.

( Il metodo interpretativo della bibbia non deve differire da quello di interpretare la natura. Non bisogna

presupporre che essa si debba accordare con la ragione. Lintento della bibbia quello di inculcare

precetti morali.

Se gli uomini seguissero la ragione, ricaverebbero da questa la conoscenza dei loro doveri, ma poich seguono limmaginazione, si rese necessaria la religione positiva per insegnare la moralit. Per vivere in pace e sicurezza gli uomini dovettero rinunciare al loro diritto di natura, e trasferirlo ad uno che avesse la forza di costringerli ad obbedire. Questo pu essere una persona o tutta la societ. Allautorit dovuta obbedienza, che non schiavit (i comandi giovano allutilit di tutti).Latteggiamento di Spinoza si pu storicamente comprendere: ha vissuto in un epoca in cui le minacce aal libert potevano venire solo dalle chiese, e le garanzie di libert solo dallo Stato.Wolfgang G. Leibniz (1646 - 1716)Disputa antichi moderni: filosofia e scienza

In una lettera al maestro Thomasius dice di aver trovato pi verit nella Fisica di Aristotele che nelle meditazioni di Cartesio. Il distacco dalla fisica si era storicamente compiuto in tre punti:1. La fisica, se vuole essere conoscitiva, non pu adoperare la nozione di forma sostanziale, perch noi non possiamo conoscere le essenze delle cose.

2. In natura esistono solo estensione e movimento, le qualit sono soggettive.

3. Ne consegue il dualismo res extensa res cogitans.

Ma Leibniz crede che il 2 e 3 non seguano necessariamente dal 1.

Nelle stesse nozioni scientifiche sono impliciti concetti che trascendono estensione e moto:

Lestensione (molteplicit) suppone unit

Il principio di unit e attivit la forma sostanziale. Il moto suppone azioneQuesto concetto non deve per essere usato per spiegare i fenomeni. Nonostante questo difetto, non dobbiamo respingere una cosa la cui conoscenza necessaria in metafisica a tal punto che senza di lei non si possono conoscere nemmeno i primi principi. Volendo spiegare i fenomeni, bisogna usare grandezza, movimento e figura, ma ci non porta ad una metafisica cartesiana, bens aristotelica.Sostanza come monade

Estensione e moto locale non esauriscono la realt: anche nei corpi vi qualcosa di analogo allo spirito. la entelechia, o monade.

Origine del concetto di monade: logicaRussell e Couturat monade come ipostatizzazione del soggetto logico.

Ogni predicazione vera ha un fondamento nella natura delle cose: chi intendesse perfettamente la nozione del soggetto sarebbe anche in grado di giudicare che il predicato gli appartiene. La natura di una sostanza individuale, o ente completo, di avere una nozione cos perfetta che basti a dedurre tutti i predicati del soggetto a cui essa si attribuisce.Il principio di identit la prima verit e la prima regola di verit. Le proposizioni vere sono sempre proposizioni identiche: sempre dunque il predicato (conseguente) inerisce al soggetto (antecedente): ecco perch la sostanza monade soggetto logico ipostatizzato.Da questa prima affermazione Leibniz deduce tutto il suo sistema.

Nessun effetto senza causa.

Non si danno due cose singolari differenti solo per numero.

Non vi sono denominazioni solo estrinseche, che non abbiano fondamento nella cosa stessa.

Le sostanze singole sono in relazione con tutto luniverso, e ne esprime la causa: Dio.

Origine del concetto di monade: metafisicaLa monade unit che sta al fondamento del molteplice-composto: devono esistere sostanze semplici, perch esistano i composti.

Con De Volder Leibniz insiste soprattutto sul concetto di sostanza come unit che sta alla base. A Sturm, invece, che riteneva che nei corpi non esistesse un principio immanente di attivit, ma il moto fosse stato comunicato inizialmente da Dio, Leibniz chiede se questo fatto alteri o meno la natura dei corpi.Propendendo per la non alterazione dei corpi (ipotesi di Malebranche), abbiamo una aporia: allora come si muovono i corpi, adesso che quella spinta finita, se dentro di loro non c principio di attivit? Allora richiesto un effetto sussistente che ancora adesso duri e operi.

Se non si pu negare lattivit nelle cose, bisogna ammettere in esse un principio di attivit, una monade. Questa argomentazione, che risale alla monade come unit a fondamento di estensione e di attivit, pu essere chiamata giustificazione metafisica.Per Leibniz, questa giustificazione non era radicalmente diversa da quella logica: pensava che a fondamento della logica e della metafisica stessero gli stessi principi, ovvero di identit \ non contraddizione e ragion sufficiente.Esiste anche una giustificazione fisica: tratta dalla tesi secondo cui ci che si conserva nel mondo non la quantit di moto (mv, come diceva Cartesio), bens la forza viva (mv2). I corpiLa materia prima laspetto di limitazione, di passivit di ogni monade finita, la materia seconda linsieme di monadi subordinato ad una monade superiore dominante. Esistono dunque sostanze inestese variamente ordinate: la massa (estensione + impenetrabilit) il modo di apparire a noi di un aggregato di sostanze.

Non c differenza per leibniz tra qualit secondarie ed estensione.

Sono modo di apparire di sostanze che non sono in s stesse. Lesteso modo di apparire alla sensibilit umana di un aggregato di monadi.

Spazio e tempo

La nozione di uno spazio unico e infinito un idolo: lo spazio relazione, lordine delle coesistenze, cos come il tempo lordine delle successioni. Lo spazio segna lordine e il rapporto di quelle cose che esistono nello stesso tempo.

Il moto variazione di distanze

Vinculum substantieOgni sostanza composta un insieme di monadi unificato da una monade dominante (lanima spirituale nelluomo): come va inteso questo vincolo fra monadi? Permette la sostanzialit del composto o solo delle sue parti?

Caratteri della monadeOgni monade ingenerabile e indistruttibile, e dotata di percezione. Percezione non significa per coscienza, quanto principio di unit del molteplice. Allora percezione non indica niente di pi che monade (monade si riferisce alla sostanza, percezione alla qualit caratteristica della monade).

Distinzioni chiarificatrice

Larmonia prestabilitaEsiste una gerarchia tra le monadi. Ce ne sono capaci di percezione o appercezione, e tra queste quelle solo sensibili o anche intelligenti. Le monadi non possono essere in contatto tra loro, in quanto inestese, eppure tra gli enti del mondo vige una armonia prestabilita. Significato ampio: teoria metafisica generale.

Significato ristretto: spiega i rapporti anima-corpo nelluomo ( laspetto pi noto).

Il problema di questi rapporti era reso spigoloso dal dualismo cartesiano. Leibniz trova tre possibili soluzioni al problema.

1. Teoria dellinflusso reciproco, attribuita agli scolastici.

2. Teoria delle cause occasionali, sostenuta da Malebranche.

3. Teoria dellarmonia prestabilita, la sua.La tesi generale dellarmonia prestabilita nasce dalla concezione della sostanza come realt che contiene in s la ragione di tutti i suoi attributi. Gli eventi non accadono alla sostanza, ma conseguono da lei.Teoria della conoscenzaA Cartesio obietta: Il criterio dellevidenza troppo semplicistico: non basta definire vero tutto ci che vedo chiaramente e distintamente: bisogna anche spiegare cosa questo significhi. Il dubbio metodologico una cerimonia inutile: il cogito la prima verit immediatamente evidente, cos come la non-contraddizione la prima verit di ragione.

Una conoscenza oscura quella che

non basta a far riconoscere la cosa

rappresentata.

Se tutti i caratteri di una nozione distinta sono a loro volta distinti, si ha una conoscenza adeguata. La conoscenza umana non quasi mai adeguata; non sempre possiamo intuire la realt delloggetto pensato: in questo caso ci serviamo di segni, ed abbiamo una conoscenza simbolica.Idea vera lidea di una realt possibile, idea falsa quella che unisce elementi contraddittori. Leibniz ammonisce a non appellarsi troppo facilmente alle idee, senza provarle sullesperienza.

Contro LockeMa ci non vuol dire che ogni conoscenza derivi dallesperienza. Leibniz discute le teorie di Locke nei Nuovi saggi sullintelletto umano, pubblicati postumi.Negazione dellInnatismo:

Tutti i pensieri e le azioni della nostra anima vengono dal suo intimo, senza che possano esserle date dai sensi, sebbene i sensi ce ne diano loccasione di accorgercene. LOCKELEIBNIZ

Oggetto immediato della coscienza lideaLidea loggetto interno, che espressione della natura della cose. Solo Dio oggetto esterno immediato

Lanima un microcosmo, nel quale le idee distinte sono una rappresentazione di Dio, le idee confuse sono una rappresentazione delluniverso.Nozioni universali e conoscenze delle essenze specificheNoi non cogliamo qualit staccate appoggiate su un qualche substrato ignoto, ma cogliamo un concretum, una realt che ci si presenta sotto vari aspetti. La difficolt di Locke dipende, secondo Leibniz, dal confondere immagine con idea.

Il problema della sostanza collegato con quello dellessenza specifica. Per Locke avere unidea della sostanza equivale a conoscere lessenza specifica della cosa, che rende tale quella cosa. Ma per Leibniz tali nozioni universali non sono somma di idee specifiche, bens sono un modo originario di esprimere le cose.

Lastrazione non va intesa come separazione di un carattere dagli altri, ma come modo originario di apprendere lindividuo. Non possiamo cogliere lindividualit, perch essa implica infinito. Le proposizioni universali sulle cose di natura non ci fanno conoscere le essenze specifiche, ma ci aiutano ad orientarci nella vita quotidiana (sono provvisorie e solo proabili).

Le verit necessarie. Gli assiomiForte opposizione a Locke. Leibniz distingue

Egli affermava che molto pi evidente la proposizione particolare dellassioma, ma Leibniz lo contraddice: solo i principi universali infatti danno ragione delle affermazioni particolari.

Leibniz non condivide nemmeno il disprezzo di Cartesio per la logica: per lui linvenzione del sillogismo una delle pi considerevoli dello spirito umano. La sillogistica aristotelica il primo tentativo di stabilire leggi infallibili dellargomentazione, di scrivere matematicamente anche fuori dalla matematica.

Non contraddizione e ragione sufficienteI primi principi della conoscenza sono anche le leggi fondamentali della realt. Tali principi sono: Principio di non contraddizione, per il quale giudichiamo falso ci che implica contraddizione. Principio di ragion sufficiente, secondo cui niente potrebbe essere tale (esistente, vero...) se non avesse una causa sufficiente.

In effetti entrambi i principi sono una esplicitazione del principio di identit: il pnc la sua formulazione negativa, il prs una sua esplicitazione nella nozione di sostanza individuale.

Verit di ragione e verit di fattoVerit di ragione e di fatto: data la concezione Leibniziana della sostanza individuale, c effettivamente differenza tra i due, oppure diventa tutto necessario, come nella concezione di Spinoza? Se ogni sostanza infatti contiene gi tutti i suoi predicati, allora tutto deve accadere, da Adamo in poi, con una necessit fatale. lobiezione di Arnauld al Discorso di metafisicaARNAULDLEIBNIZ

Ammesso che Dio abbia voluto creare Adamo, non ha potuto non crearlo con tutto quello che ha fatto.Ma si tratta solo di una necessit ipotetica.

Nega alle verit di fatto anche la necessit ipotetica.La nozione di Adamo va considerate come essa in Dio.

Non ci dobbiamo domandare come la nozione di Adamo in Dio, ma come in s stessaIl ricorso alla nozione di Adamo come nella mente divina dovuto al fatto che solo Dio ha la nozione dellindividuo nella sua individualit

Differenza tra verit necessarie e verit di fatto dunque che il soggetto logico delle verit di fatto un individuo, che inesauribile per lintelletto umano: per scoprire linerenza del predicato nel soggetto bisognerebbe procedere allinfinito nellanalisi del soggetto.Se la contingenza delle verit di fatto dipendesse per solo da un difetto di conoscenza, questa posizione sarebbe uguale a quella di Spinoza. Ma Leibniz introduce un altro aspetto: lesistenza del soggetto di tali verit di fatto, che derivano necessariamente proprio dal quel soggetto, dipende da un libero decreto divino.Esistenza di Dio1. Attraverso principio di ragion sufficiente. Contingente ci che potrebbe anche non essere, e non ha quindi in s la ragione sufficiente del suo essere, n pu averla in altri contingenti, perch sono nella stessa situazione. Perci la ragione ultima una sostanza necessaria, che noi chiamiamo Dio. Nella dissertatio da arte combinatoria si trova una dimostrazione simile, ma riferita al moto.

Nella teodicea parla del limite come segno di contingenza. Bisogna cercare la ragione dellesistenza del mondo (insieme delle cose contingenti) nella sostanza che ha in s la ragione della sua esistenza.2. Nella Monadologia si trova un argomento che risale a Dio come ragion dessere delle essenze sulle quali si fondano le verit necessarie. Lintelletto divino la regione delle verit interne, o delle cause dalle quali dipendono: senza di esso non esisterebbe nulla di reale n di possibile.3. Argomento a priori fondato sullidea di Dio, preso da Anselmo e Cartesio, che avevano per taciuto la premessa pi importante: Dio possibile. Come lidea di Dio implica la sua esistenza ? Se Dio possibile, allora esiste. Ma Dio possibile, dunque esiste. Nulla infatti pu essere di ostacolo alla possibilit di ci che non ha alcun limite.I possibili e la libert divina

Cartesio aveva detto che le verit eterne dipendono da un libero decreto divino. Se cos fosse, la libert divina sarebbe un potere assoluto e irrazionale (lestremo volontarismo assoluto necessitarismo).Per Leibniz le essenze delle cose non dipendono dallarbitrio divino, ma dallessenza divina. Le cose sono create significa che ci che possibile (in quanto idea di Dio) attuato dalla volont di Dio. Solo Dio lessere che, se possibile, allora esiste; le cose contingenti sono fatte essere, create della libera Volont divina.

Questo vuol dire che Dio necessitato a creare il migliore mondo possibile, e che di conseguenza tutto necessario? No: bisogna distinguere necessit metafisica, il cui opposto contraddittorio, da necessit morale. La necessit secondo cui crea Dio morale .

Quando Dio ha decretato di creare qualcosa, c stata una lotta fra tutti i possibili che pretendenti lesistenza. una lotta ideale; tuttavia Dio moralmente necessitato a creare in modo che non possa attuarsi nulla di meglio. Dio non necessitato a creare, altrimenti tutti i possibili si attuerebbero.

I possibili non si attuano tutti perch non tutti sono compossibili. Questa impossibilit non dipende dalla volont divina: non morale, bens metafisica.

La libert umana

Giuda trad il maestro perch poteva peccare, e lo volle. Il potere lo ebbe da Dio, il volere dal fatto che lo stim come un bene. Ma come ha potuto stimare un bene ci che non lo era? Ogni opinione ha due cause: 1) Il temperamento di chi opina.2) Lo stato della persona, che dipende dalle circostanze.

La differenza sta solo nella conoscenza, infallibile quella divina e fallibile quella umana, non nel poter optare, che manca nelluno e nellaltro. La libert implica tre condizioni: Intelligenza: conoscenza di ci che si vuole fare. Spontaneit: un atto deve procedere unicamente dalla volont dellagente. Contingenza: non indifferenza, ma solo esclusione di necessit metafisica. Un atto libero potrebbe anche non essere compiuto.Non si parla qui di necessit morale: la conoscenza chiara di ci che meglio determina la volont ma non la necessita (metafisicamente).Morale e diritto naturaleNei nuovi saggi sullintelletto umano sembra dare pi spazio alla libert: la scelta sempre determinata dalla percezione. Luomo vuole il bene cos come la conoscenza glielo presenta. Leibniz parla di piaceri luminosi e ragionevoli: il piacere sempre un bene, in quanto coscienza di una perfezione. Certe perfezioni portano per con s imperfezioni maggiori.

Il piacere sensibile, la via apparentemente pi breve per la felicit, non sempre la via migliore.

Sono la ragione e la volont che ci guidano verso la felicit.

Le norma morali, quasi caratteri impressi da Dio nel nostro spirito, possono essere lette dalla ragione in noi stessi. Per la loro importanza, Dio ha fatto in modo che le pi fondamentali di queste norme fossero raggiungibili anche senza un esplicito ragionamento: diritto naturale e socialit interpersonale.

Dio fondamento dellessenza delle cose, e il diritto naturale esprime i rapporti fondamentali tra uomini considerati nella loro essenza, in quanto uomini: leterno diritto naturale razionale. Poich il diritto naturale, fondato sulla natura delle cose, esprime le esigenze della giustizia, che quindi indipendente dalla volont di Dio e da quella dl principe. Questo punto una polemica diretta contro Hobbes.Immanuel Kant (1724 - 1804)La filosofia teoretica

La preparazione della critica. Primi scritti

Il sistema kantiano nasce da una lunga elaborazione di pensieri sorti quasi spontaneamente nello studio dei vari problemi, e non da un progetto.Fisica e metafisica negli scritti del 1755 - 56Monadologia fisica ( conciliare le tesi di Leibniz e Newton sul problema della divisibilit dellesteso.

Alla metafisica dedica la dissertazione sui primi principi: Identit Ragion determinante (sufficiente).

Nella nova delucidatio aggiunger anche:

Successione: una sostanza non pu mutare se non connessa ad altre.

Coesistenza: non si darebbero relazioni tra sostanze se non dipendessero tutte da un principio comune, ossia dallintelletto divino.

Prosegue lintreccio di metafisica e scienze naturali come momenti necessari per la comprensione della realt: quando espone una cosmologia meccanica, si chiede se tale spiegazione escluda Dio. La differenza (con democrito, ad esempio) sta nel concepire il tutto come risultato di leggi necessarie, e non del caso. Critica alla metafisica nel 1762 - 66Lettura di Hume ( risveglio dal sonno dogmatico.

Kant lo spiega: la matematica costruisce i suoi oggetti, e quindi pu partire dalle definizioni di essi, pu passare agli assiomi e pu dedurre teoremi; la metafisica invece indaga che cosa sia la realt esistente, e deve ricavare da essa i propri concetti.

Quanto alla morale, Kant rileva che i suoi fondamenti sono ancora insufficienti

Molto significativo lo scritto Lunico argomento possibile per la dimostrazione di Dio: vi si sostiene che luso della ragione, entro i limiti delle cognizioni comuni, offre argomenti sufficientemente persuasivi dellesistenza di Dio. Poich si tratta di una dimostrazione dellesistenza di Dio, Kant chiarisce i concetti: Di esistenza: lesistenza di una cosa pu essere attestata solo dallesperienza della cosa stessa, o da testimonianze indirette.

Di possibilit: la non-contraddittoriet necessaria ma non sufficiente; bisogna anche che siano dati gli elementi che non si contraddicono. La non contraddizione il formale della possibilit.

I dati compatibili sono il materiale della possibilit.

Di necessit: necessario ci il cui opposto impossibileCi la cui soppressione elimina ogni possibilit assolutamente necessario, dunque esiste qualcosa in modo assolutamente necessario. Lunico argomento kantiano arriva a Dio come fondamento della possibilit delle cose: Dio non si rivela nel miracoloso, nello straordinario, ma nelle stesse leggi di natura.La dissertazione del 1770

Una tesi platonica che rimarr anche nel Kant critico la distinzione di sensibilit e intelletto: Sensibilit recettivit, eminentemente soggettiva; fa conoscere le cose come appaiono. Intelletto facolt di conoscere ci che non ci modifica sensibilmente. Conosce le cose in s, mediante concetti a priori.Nuova invece la dottrina sullo spazio e il tempo come forme a priori della conoscenza sensibile, o intuizioni pure (la ritroveremo immodificata nella ragion pura).Kant condivide il concetto empirista di astrazione:

Spazio e tempo sono allora:Approdo pi importante della dissertazione: si pu avere scienza universalmente valida anche del mondo fenomenico.

Lettera a Hertz e problema della ragione pura

Il passo avanti della critica della ragion pura che solo del mondo fenomenico si d scienza universale: i concetti dellintelletto non fanno conoscere la cosa in s, ma danno solo una unit ulteriore rispetto a quella di spazio e tempo alle intuizioni sensibili.Su cosa si fonda il rapporto

tra rappresentazione ed oggetto?I presupposti del problema Kantiano: Il soggetto pu ricevere dalloggetto solo mediante sensibilit (intuizione solo sensibile).

Con lintuizione sensibile si coglie solo il singolare. I concetti astratti non danno scienza rigorosa.

Un concetto puro indipendente dai dati della sensibilit.

Dati questi presupposti, come pu un concetto puro rappresentare un oggetto? Se avessimo concetto delle cose senza ricevere da esse un influsso, la nostra conoscenza sarebbe intuizione creatrice divina.

I giudizi sintetici a prioriProblema: com possibile collegare necessariamente concetti diversi in un giudizio(proposizione)?

Devono esserci giudizi sintetici a priori. Ma come sono possibili? ( il problema centrale della c. r. pura)

Soluzione del problema: deduzione trascendentale delle categorieNella critica della ragion pura i concetti dellintelletto sono intesi come forme unificatrici dei dati della sensibilit, e non come capaci di esprimere le cose in s. La soluzione al problema sulla possibilit dei giudizi sintetici a priori enunciata nel principio supremo.

La deduzione trascendentale delle categorie intende cio dimostrare che senza concetti puri, senza categorie, non ci sono nemmeno oggetti desperienza: le categorie entrano, come forme unificatrici dei dati sensibili, nella costituzione dei dati dellesperienza.

La deduzione trascendentale delle categorie una delle parti pi tormentate della ragion pura. Nella prima edizione, si dice che essa presenti

Da entrambi i punti di vista, la deduzione trascendentale vuole essere la dimostrazione che le categorie sono necessarie per la costituzione delloggetto.Nella seconda edizione prevale laspetto oggettivo della deduzione trascendentale.Lunit delloggetto lunit che tiene insieme le sue propriet, e questo legame si esprime nel giudizio. In questo modo dedotta (giustificata e dimostrata) la presenza unificatrice dellintelletto per costituire loggetto, ed risolto il problema del come siano possibili giudizi sintetici a priori.

I principi della ragion puraAppurato ci, sorgono nuovi problemi.

Quali e quante sono le categorie?

Come entrano in funzione le categorie nei principi dellintelletto?Lapplicazione di tali categorie d luogo a quei principi che Kant chiama analogie dellesperienza. Esse sono le leggi fondamentali:I ANALOGIA:Principio di permanenza della sostanza: in ogni mutamento dei fenomeni la sostanza permane. Il mutamento infatti suppone un substrato che permanga identico, altrimenti non ci sarebbe mutamento ma solo molteplicit.

Dobbiamo anche presupporre un tempo unico, rispetto a cui fissare un prima e un poi; il substrato che rappresenta il tempo in generale la sostanza.II ANALOGIA:Legge di causalit: tutti i mutamenti avvengono secondo la legge del nesso di causa ed effetto. Il concetto di causa aggiunge a quello di antecedente nel tempo la nozione di necessit.Contaminazione di fisica e metafisica: principio di inerzia e principio di ragion sufficiente.

III ANALOGIA:Tutte le sostanze, in quanto possono essere percepite nello spazio come contemporanee, sono in continua azione reciproca. (azionLo schematismoNella formulazione delle analogie costante il riferimento al tempo. Esso ha la funzione di:

Condizione della conoscenza sensibile.

Intermediario tra concetto puro e dati della sensibilit.Poich nella deduzione trascendentale Kant aveva descritto limmaginazione come intermedia tra intelletto e sensibilit, lo schema prodotto dellimmaginazione (immagine come esempio di concetto).

Motivo non dichiarato dello schematismo che la nozione di tempo implicita nellapplicazione dei concetti di materia, forza, azione per la spiegazione dei fenomeni.La dialettica trascendentaleLintelletto da solo non basta a rappresentare un oggetto: ha bisogno di dati sensibili come materiale da unificare. Nella ragion pura, qui si ferma lAnalitica trascendentale, la parte positiva, e inizia la negativa.

La metafisica il risultato delluso dialettico (ovvero puramente formale) dei concetti dellintelletto, per determinare cosa sia ci a cui tali concetti si applicano.

I concetti dellintelletto, infatti, sono forme vuote, fatte per unificare i dati sensibili.

Usati per conoscere delle realt in s, superando il mondo dellesperienza, danno conoscenza illusoria.Queste sono le tre idee della ragione: ci danno un punto di convergenza al quale tendono i ragionamenti, ma un punto solo ipotetico e problematico. Non costituiscono un oggetto.I paralogismiProduzione degli effetti: parte operativa

Filosofia della natura

ha due scopi

Natura

Uomo

Dio

Ricerca delle cause: parte speculativa

Fisica: causa efficiente

e materia

Metafisica:causa formale

e finale

Lopera e il fine della potenza umana generare in un corpo una natura diversa.

La fisica basata sul presupposto dellintuizione immediata dellessenza non ci fa prevedere alcun fenomeno naturale, n scoprire niente di nuovo.

Nessun valore dellautorit nella ricerca del sapere

Idola

Parte critica

Per trasformare i corpi bisogna conoscere la loro natura o forma, che fonte delle sue qualit. Infatti abbiamo:

Corpi individui, che sono le sole cose esistenti

Nature semplici, o qualit dei corpi

Forme, dalle quali derivano le nature semplici. qualcosa di individuo e dinamico. Scoprirla vuol dire conoscere la legge secondo cui operano i corpi.

La dottrina del dovere non riguarda solo la scienza civile, ma anche il dominio di s, e di divide in:

Dovere delluomo in generale

Dovere delluomo come professionista

Equivalenza tra conoscere e fare. Gli oggetti di dividono in:

Naturali

Artificiali

Luomo non pu cogliere la verit della natura nella sua essenza, perch non ne lartefice.

Rivalutazione dellesperienza e del sapere umile. Ideale di scienza come sapere storico, progressivo e perfettibile.

Nessuna pretesa di metafisica come scienza.

Conciliazione con verit di fede.

Nessuna pretesa di autorit incontrovertibile.

Semplici

Generali

Idee

Moto

Atomi

Vuoto

Si presta bene al nuovo ideale di scienza meccanicista. una fisica molto diversa da quella cartesiana, e lo si vede da:

La materia non divisibile allinfinito, ma si danno atomi.

Luniverso non pieno: condizione di movimento il vuoto.

La materia non inerte e passiva (necessit di Dio), ma attiva.

Modifiche per adattare al cristianesimo:

Atomi non eterni, ma creati e annientabili da Dio.

Finalismo che sostiene il meccanicismo.

Anima composta da una parte materiale che muore, e da una immateriale e immortale creata da Dio.

I beni dello spirito hanno comunque primato sui beni del corpo, e la tranquillit dellanimo sulla salute del corpo.

La voluptas fine ultimo degli altri piaceri. La virt non fine a s stessa, ma mezzo per il conseguimento della felicit

Unisce la conoscenza teorica dello scienziato alla abilit degli artigiani: con le prime osservazioni manda in crisi la cosmologia tradizionale.

Eliminata la distinzione aristotelica tra mondo sub lunare corruttibile e sopralunare incorruttibile.

Giove gira intorno al sole mentre le sue lune girano attorno a lui: possibile anche per la terra, che non quindi immobile.

Una grave minaccia arrivava dai teologi aristotelici: per contraddire Galileo invocavano anche la sacra scrittura.

Ma:

Il credito dato alle due tesi non era il medesimo.

La potenza dellargomentazione nemmeno.

Il 22 giugno 1633 dovette abiurare la teoria copernicana. Il fatto deplorevole che, in luogo della discussione sulla dottrina, si prefer condannare un uomo. Ci sarebbe valso anche nel caso in cui la teoria di Galileo fosse stata sbagliata.

Galileo individua il motivo nel fatto che la scienza precede la metodologia.

Le proposizioni universali per Aristotele si conoscono per induzione, ma non ha mai prodotto una teoria dellinduzione.

Non bisogna rinunciare alla scienza della natura, ma prendere unaltra strada, che consiste nel cogliere dei fenomeni naturali solo gli aspetti quantitativi, di cui possiamo avere notizie intrinseche come sono i concetti matematici.

Anzich speculare su essenze che non conosciamo, si definisce lessenza di un fenomeno in base alla legge del suo comportamento, espressa in termini matematici. Questo il nuovo tipo di sapere che noi chiamiamo scienza.

Definire i fenomeni secondo leggi matematiche esaurisce la loro realt? Le essenze dei corpi si riducono agli aspetti considerati dalla scienza?

Questo nuovo sapere sostituisce lantico? La scienza sostituisce cio la filosofia?

Esistono uomini selvaggi e privi di religione che vivono con equilibrio e serenit.

Indipendenza della morale dalla religione: la morale si fonda solo su quel senso di bont innato che ogni uomo ha nel cuore; la vita morale solo sviluppo di ci

Quando la religione diventa faziosit e bigottismo non sviluppa pi la moralit, ma la corrompe.

Necessit di staccarsi dalla moltitudine per formare una lite. Esiste una doppia universalit: puramente esteriore e fondata sul numero, e qualitativa, vera universalit.

La verit non frutto del numero, ma di una mente che sa rettamente giudicare. La ragione unisce, lopinione divide.

ununiversalit critica, conseguenza della consapevolezza dellimpossibilit di dare una risposta assoluta a qualunque questione.

La nuova universalit che deriva dal seguire la ragione non concepita come uninsieme di principi che portino ad ottenere assenso.

Argomento di Pascal, che riprende un pensiero comune.

Luomo insieme di grandezza e miseria.

Lerrore delle filosofie considerare uno solo di questi aspetti.

Ritorno alla semplicit e allinteriorit tipiche della religione naturale.

Serve ai giansenisti a fare propria listanza di riforma della religione dei Libertini.

Si oppongono alla corrente dell umanesimo devoto: la Grazia era ritenuta un soprappi che si aggiungeva ad una natura d per s gi completa. Il cristiano invece nuova creatura, trasformata dalla grazia.

Si oppongono ai Molinisti, che ritengono che lefficacia della grazia dipenda dal volere delluomo.

Di qui lassunzione della filosofia cartesiana da parte di Arnaud e Nicole. Il suo metodo appare come lo strumento pi adatto per sostenere un simile obiettivo. La visione pi equilibrata di questa seconda corrente portava a unascesi che non aveva come unica via labbandono del mondo

Una virt che porta allestraniarsi da ogni impegno porta al disinteresse ( la posizione libertina). La perfezione cristiana deve mostrare la sua validit convenendo per ad ogni occupazione e condizione.

Non c alcuna conoscenza certa in metafisica, e fa scendere la ragione priva di fede al livello di quella animale. Questo scetticismo antidoto alla superbia stoica, ma moralmente molto inferiore.

Ha saputo delineare un ideale di grandezza delluomo, ma non ne ha conosciuto la debolezza: ha creduto che con intelligenza e volont luomo potesse rispettare il suo dovere.

Pascal apprezza Epitteto e lo stoicismo per la sua dottrina morale, che predica distacco e rinuncia. Montaigne ha invece il merito di sottolineare la debolezza della ragione umana.

Questi concetti possono essere definiti da unaltra scienza (filosofia). Non per Pascal

Se si parte da concetti geometrici e si ragiona secondo regole geometriche, si pu essere sicuri di arrivare alla verit.

Esprit Gomtrique

Esprit de gomtrie intelletto astratto.

I principi sono palpabili, ma lontano dalluso comune. Ci vuole uno sforzo per raggiungerli, vista la mancanza di abitudine.

Esprit de finesse intelligenza del concreto.

I principi sono nelluso comune e davanti agli occhi di tutti. Non c bisogno di fare sforzi, basta una buona vista.

Esprit de finesse

Dio non si pu raggiungere con la ragione, nemmeno allargandola fino a comprendere anche il senso di intellectus. Dio una Persona con cui ci si incontra.

Piegare la macchina significa compiere gli atti esteriori della religione. Essi non costituiscono la religione, ma sono mossi dalla volont di credere, devono esprimere la nostra umilt

Ma non siamo solo questo: il fatto di sentire il desiderio di una pienezza dessere che non abbiamo, attesta al nostra grandezza. Luomo debole come un fuscello, ma quandanche luniverso lo schiacciasse, resterebbe pi nobile di ci che lo uccide.

La nostra dignit consiste dunque nel pensiero, che coscienza del limite. Le antinomie di cui si compone la vita delluomo (angelo \ bestia) sono segno della corruzione della natura umana, sanabile solo dalla grazia.

Teoria della conoscenza.

Lanima non coglie gli oggetti in s stessi.

Loggetto immediato del nostro spirito lidea.

Le idee non sono necessarie per conoscere noi stessi.

Per prima cosa bisogna liberarsi dellerrore.

Non dipende dallintelletto, che pu solo ricevere idee.

Pu aver luogo nel giudizio, che una attivit.

Quando diamo lassenso a proposizioni non evidenti.

Le idee ci vengono dai corpi?

Sono prodotte dallanima?

Dio le produce in noi ogni volta?

Lanima ha ogni perfezione ?

Lanima unita ad un essere perfettissimo che le possiede tutte in s?

Le qualit infatti rimandano alle forme sostanziali, come loro principio; un corpo dotato di forma sostanziale dotato di attivit, e quindi divino.

La natura di ciascuna cosa solo la volont di Dio: le cause naturali sono solamente cause occasionali. evidente come nessuna visione meglio di quella cartesiana poteva meglio accogliere questa visione religiosa.

Le norme morali sono verit eterne, come quelle geometriche. Luomo infatti vede in Dio anche i rapporti di perfezione, che sono lordine immutabile che Dio consulta quando agisce. Lessenza della moralit conoscere e amare lordine

Le inclinazioni sono i moti che Dio imprime allo spirito.

Sono rivolte prima a Dio e poi allautoconservazione.

Inclinazione alla grandezza.

Inclinazione al piacere.

Siamo dunque inclinati al bene in generale.

Il bene verso gli altri amicizia, fondamento della societ civile.

Remota, per le cose particolari.

Prossima, delle cose immutabili.

La metafisica di questi scritti quella dei Cogitata Metephysica, molto pi vicina alla scolastica contemporanea che a Cartesio:

Trattando invece la cosmologia, Spinoza scelse Cartesio e non i neoscolastici. Spinoza riteneva dunque la scolastica inutilizzabile solo in filosofia della natura, mentre la metafisica andava bene.

Metafisica speciale; Dio e la mens.

Metafisica in generale; lente e le sue propriet.

Riduzione dellens rationis a puro nome.

Negazione del possibile e contingente

Tutto ci che , necessario.

Quale senso allora alla ricerca del sommo bene, se ognuno persegue solo il suo bene? Fino a quando non si sia arrivati a vedere ogni cosa come necessaria, ci si figura un ideale di umanit superiore, alla quale si cerca di partecipare con gli altri.

Per esperienza vaga

Indiretta

Mediata

Nella essenza della cosa. (bisogna procedere soprattutto con questo tipo di conoscenza)

Letica, che ordine geometrico demonstrata, si divide in cinque parti.

Forza dellintelletto (libert umana)

Forza delle passioni (schiavit umana)

Passioni

Spirito umano (mens)

Dio

La somma realt somma perfezione e infinita ricchezza: gli attributi sono manifestazioni di questa infinita ricchezza.

Ma manifestazione verso chi? Lintelletto umano? Dire che sono manifestazioni allintelletto non significa dire che siano soggettivi; inoltre la sostanza per sua natura manifesta.

La sostanza, in sintesi, inesauribile ricchezza di perfezione, si attua in infiniti attributi (infinite forme), ognuno dei quali la esprime totalmente.

Alternativa delletereogenit radicale

degli esistenti.

Alternativa dellunicit della sostanza

Le prime proposizioni affermano che pensiero ed estensione sono attributi di Dio, e poich lidea il modo fondamentale del pensiero, in Dio vi lidea della sua essenza e di tutto ci che da essa segue necessariamente.

Spinoza vuole per discostarsi dalla scolastica: lidea divina non il modello della volont creatrice: la potenza divina non altro che lattuosa essenza divina, e lidea divina laspetto pensante di questa essenza.

La mens

E originariamente coscienza del corpo, e attraverso le modificazioni di questo conosce gli altri corpi. Questa conoscenza indiretta e inadeguata.

E anche idea ideae, ovvero conoscienza di s. Anche questo tipo di conoscenza inadeguata.

Gli scolastici e Cartesio spiegavano lerrore come volont che muove a dare lassenso a ci che non evidente. Ma spinoza nega che nelluomo possieda una volont libera.

Con questa negazione si apre la parte propriamente morale delletica. La dottrina che nega la libert del volere:

Ci insegna che noi operiamo solo diretti da Dio, e partecipiamo alla natura divina in proporzione alla conoscenza di Dio e alla perfezione delle nostre azioni.

Ci insegna a prendere con animo uguale ci che avviene, perch tutto necessario.

Ci insegna a rispettare il prossimo, guidati solo dalla ragione.

Ci insegna ad educare i cittadini alla libert, ossia a compiere il bene non per paura, ma perch bene.

Una passione una modificazione del corpo che ne aumenta o diminuisce la potenza di agire, unita alla coscienza di tale modificazione.

Poi aggiunge che ogni cosa tende a perseverare nel suo essere, e questa tendenza lessenza stessa della cosa.

Anche lo spirito umano ha questa tendenza fondamentale, che si chiama

Volont se riferita allo spirito

Appetitus se riferita a spirito + corpo.

Il desiderio (cupiditas) lappetitus unito alla coscienza di esso.

La ragione non pu sopprimere le passioni, ma pu esercitare su di esse un dominio conoscendole e oggettivandole: una passione smette di essere tale quando ne ho idea chiara e distinta. Allora la passione non suscita pi odio n amore verso la causa, perch ci si rende conto che quella causa era determinata da infinite altre realt.

Lo spirito pu considerare ogni passione come momento necessario di quelleterno ordine delle cose che Dio. In tal modo la mente ha unidea chiara e distinta, che porta gioia. E poich la gioia unita alla causa di essa e lamore,la coscienza chiara e distinta delle passioni diventa amore di Dio.

Spinoza spiega cosa sia una religione descrivendo quella biblica. La Bibbia contiene la rivelazione divina, che conoscenza trasmessa per immagini, che si differenzia dalla rivelazione naturale, che conoscenza certa e razionale.

Sbagliano coloro che nella Bibbia cercano una verit filosofica e scientifica.

La legge divina comune a tutti gli uomini

Questa legge non esige conoscenze di tipo storico, e non esige atti esteriori di culto.

Sostanza individua, semplice, in estesa, principio di attivit. Luniverso costituito da innumerevoli monadi, diverse per grado di perfezione, dai corpi a Dio

Non comanda di agire per un premio, ma ha i premio in s stessa.

I corpi sono aggregati di monadi

Gli spiriti sono sostanze semplici. Ogni monade, dalle infime a Dio, una e intelligibile.

La sostanza individuale, che esiste ed agisce, definita come soggetto cui si attribuiscono vari predicati, e che non predicato di alcun oggetto.

A questa affermazione, De Volder replica in una lettera che il concetto di unit talmente generale da non dire nulla: un ens rationis.

Leibniz replica che non si tratta di una nozione logica, ma di una nozione metafisica, perch non si riferisce ad un modo di essere pensato, ma alla realt.

Una specie di effetto sussistente come questo chiamato da Leibniz monade. Una cosa non pu essere senza attivit: se Dio fa tutto nelle cose, allora Dio tutto nelle cose, che diventano modi dellapparire dellunica sostanza (come Spinoza).

Obiezione: senza uno spazio assoluto non si pu determinare quale dei due corpi effettivamente si muova

Lunico modo considerare se il rapporto dei due corpi in movimento relativo con gli altri corpi cambiato o meno.

Il problema si acutizza a contatto con il dogma cattolico della transustanziazione. Da luterano, leibniz concilia comunque la sua teoria delle sostanze con questo dogma: il vincolo tra le monadi indistruttibile solo naturalmente.

La percezione consapevole appercezione, non di tutte le monadi, ma solo delle anime.

La percezione paragonata alla percezione inconsapevole degli uomini.

Anzich far intervenire Dio in ogni momento, pi ragionevole dire che egli abbia creato le monadi in modo che armonizzino tra loro, ad esempio nel moto di volizione a cui corrisponde un moto del corpo.

Una conoscenza chiara si ha nel caso in cui abbiamo un fondamento sul quale riconoscere la cosa rappresentata. A sua volta, tale conoscenza pu essere:

Confusa, se non so enumerare i caratteri che distinguono la cosa dalle altre.

Distinta la nozione che include i caratteri essenziali delloggetto

Esperienza e induzione non bastano a fondare la necessit di una proposizione. Ad esempio, le verit matematiche hanno bisogno di principi al cui prova sia indipendente dagli esempi. La conoscenza delle verit necessarie distingue luomo dalle bestie.

Il criterio per sapere se abbiamo unidea non quello di provare a immaginarla, ma di vedere se riusciamo a ricavarne a priori delle verit

Verit di fatto, il cui opposto falso.

Verit di ragione, il cui opposto contraddittorio, e alla cui base stanno le proposizioni identiche

Le proposizioni identiche non sono irrilevanti e non informative, come sosteneva Locke, bens sono il nerbo delle dimostrazioni logiche e geometriche. N gli assiomi derivano dallesperienza, come vorrebbe Locke.

Teodicea (1710): perch esiste il male ?

Il male fa parte di questo universo creato, che il migliore dei mondi possibili. Il principio di ragione sufficiente implica che Dio deve avere una ragione per creare questo mondo, e non altri: appunto il mondo migliore.

La differenza tra libert umana e libert divina:

Dio sceglie sempre ci che meglio

Luomo sceglie sempre ci che appare meglio

Spesso per luomo ha coscienza dei beni conformi alla sua natura razionale, ma pensa a questi beni con nozioni vuote di percezione e sentimento.

I beni sensibili infatti sono presenti, e sollecitano. Spesso questa una conoscenza confusa, ma vivace ed attraente.

Ma si pu anche dirigere lattenzione verso i beni veri, riempiendo le loro nozioni astratte e rendendole attraenti.

Precetti fondamentali generalissimi e divulgatissimi:

Non ledere alcuno

Dare a ciascuno il suo

Vivere in modo onesto.

Partenza dalla filosofia di Wolff

Contatto con la nuova scienza Galileiano Newtoniana, che riusciva a prevedere i fenomeni: essa realizzava lideale scientifico meglio che la metafisica tradizionale.

La metafisica ancora valida, ma va unita alla geometria per costruire una filosofia della natura solida.

La metafisica e la geometria sono in disaccordo sia sullesistenza del vuoto che sulla divisibilit dello spazio.

Vi un Dio proprio perch la natura non pu procedere se non regolarmente e con ordine

Kant critica il tentativo di applicare il metodo matematico in filosofia, ovvero di dedurre tutte le dottrine da pochi principi. Invece di imitarne il metodo, dovrebbe desumerne alcuni concetti e verit.

La filosofia non deve mai partire da definizioni.

Al vero corrisponde la conoscenza.

Al bene corrisponde il sentimento.

Non confondere !

Toglie il materiale

Dio esistente: non esprimo una relazione soggetto predicato, ma dico che ad un esistente spettano quei predicati il cui insieme definiamo col nome di Dio.

Toglie il formale

Astrarre significa isolare un elemento dal complesso del dato. Ma un dato non diventa universale solo perch e stato isolato dal contesto, e su esso non si possono formulare proposizioni universali, ma generalizzazioni.

Critica a leibniz: se lo spazio unastrazione dallesperienza, la sua scienza (geometria) sar fatta di generalizzazioni empiriche. Ma le proposizione geometriche sono universali e necessarie: da qui la condanna a queste teorie.

Intuizioni: in quanto condizioni della conoscenza sensibile ( sinonimo di conoscenza sensibile).

Pure: in quanto sono a priori, non ricavate dallesperienza. Sono modi in cui lo spirito umano coglie necessariamente gli oggetti sensibili

Il nostro intelletto non causa delloggetto, loggetto non causa delle rappresentazioni intellettuali. I concetti puri dellintelletto non debbono essere astratti dalle impressioni dei sensi, e non devono esprimere la recettivit delle rappresentazioni ottenute mediante i sensi.

Un giudizio del genere, che connette necessariamente concetti diversi, sintetico a priori:

Sintetico perch il predicato aggiunge una nozione nuova a quella del soggetto.

A priori perch sono necessari e universali.

Giudizi del genere esistono, e fanno parte della scienza.

Una scienza deve contenere questi giudizi, perch non le basterebbero:

Giudizi analitici: in essi il predicato esprime un carattere gi compreso nel soggetto. Non si basano sullesperienza, e quindi sono a priori, ma sono tautologici e non informativi.

Giudizi sintetici a posteriori: arricchiscono la conoscenza, ma connettono soggetto predicato in base ad una constatazione di fatto ( e dunque non sono universali e necessari.

Le condizioni della possibilit dellesperienza in generale sono ad un tempo le condizioni della possibilit degli oggetti dellesperienza.

Due sponde

Soggettiva: mostra che le facolt dello spirito umano (sensibilit e intelletto) contribuiscono a costituire loggetto dellesperienza.

Oggettiva: mostra come loggetto sia costituito dai dati della sensibilit e dai concetti dellintelletto.

In sintesi, in essa si dice che loggetto della conoscenza non un caos di impressioni, ma una unit.

Lunit non pu venire dai dati sensibili, perch essi sono il caos delle impressioni.

Lunit viene dallintelletto, dallio penso, che unit trascendentale dappercezione.

Se loggetto costituito da tale attivit unificatrice dellintelletto, allora le leggi di natura (degli oggetti) sono conosciute a priori, e non per generalizzazione. Esse infatti sono imposte dallintelletto-autore.

Deduzione metafisica delle categorie, ovvero vengono fatte corrispondere ai diversi ti pi di giudizio.

Elogio ad Aristotele per averle individuate.

Le ha per organizzate senza criterio.

Il criterio il giudizio, lattivit nella quale si manifesta la caratteristica dellintelletto, ovvero la spontaneit.

Kant dimostra la necessit delle categorie della relazione (sostanza, causa, azione reciproca). Esse sono le categorie centrali del suo sistema.

Condizione universale di applicabilit delle categorie alle intuizioni: come tale il tempo schema dei concetti puri. Infatti:

I concetti puri sono affatto eterogenei alle intuizioni sensibili.

Devono necessariamente applicarsi ad esse per costituire loggetto.

MA

Le categorie, infatti, non possono essere applicate su ci che non sperimentabile, perch senza sensibilit non sono in grado di rappresentare loggetto

Ecco perch fallita la metafisica, e perch non c accordo sulle proposizioni metafisiche mentre c su quelle scientifiche.

La Dialettica trascendentale, che critica della metafisica tradizionale, una conferma della teoria contenuta nellAnalitica trascendentale.

La metafisica allora presenta questo duplice aspetto

Nasce da una esigenza dellintelligenza umana: il non fermarsi mai nella ricerca delle ragioni, delle condizioni di ci che dato.

Il suo errore lillusione di aver trovato la condizione ultima, lincondizionato. Kant chiama appunto ragione la facolt che cerca lincondizionato.

Lincondizionato che fonda:

I fenomeni psichici lanima.

I fenomeni fisici il cosmo.

Ogni realt Dio.

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