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titanoil moderno

di Alessandra De Santiswww.knives-reviews.it

Novità in casa Extrema Ratio con il Kreios, uno strumento da lavoro dalla de-

stinazione non specificatamente militare e realizzato per tutti gli appassionati delle

attività all’aperto che va a incrementare la linea di prodotti da campo già

avviata con i Kukri KS e KH

Il disegno del machete Kreios di Extrema Ratio è ispirato al Golok Potong, tradizionale strumen-

to di lavoro del sud-est asiatico caratterizzato dalla forma della punta tronca di traverso

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115 ● Dicembre 2013

Extrema Ratio modello Kreios

Il machete Kreios – nome greco del titano Crio, figlio di Urano e di Gea, e personificazione mitologica della forza e della potenza – è stato realizzato da Extrema

Ratio grazie alla collaborazione con Daniele Dal Canto, istruttore della Federazione Italiana Survival Sportivo e Sperimentale (FISSS), e ideato per l’impiego outdoor a ogni livello.Il disegno della lama è ispirato al Golok, machete uti-lizzato da secoli nel sud-est asiatico (Filippine, Indone-sia e Malesia) il cui nome originario gulok nella lingua tradizionale filippina Tagalog indicava in generale lame di grandi dimensioni, che assumevano forme diverse a seconda della regione di origine.Non esiste una forma compiutamente definita della lama; le varianti presenti in quei territori sono numerosissime, tutte però accomunate da una idea ben precisa di ergono-mia, leggerezza e versatilità dello strumento.In particolare la lama del Kreios sembrerebbe trarre spun-to dal Golok Potong, tipologia di machete con la punta tronca di traverso, seppur realizzata con una geometria ottimizzata e resa più accattivante senza però compro-metterne la comprovata efficacia che i popoli dell’Asia sud-orientale hanno avuto modo di sperimentare da sem-pre nella fitta vegetazione delle loro terre.Il machete per sopravvivenza della Extrema Ratio è stato strutturato sulla base di queste prerogative, realizzando un prodotto estremamente versatile che si destreggia agevolmente in tutti i tipi di vegetazione.

CaratteristiChe teCniCheCome sempre quando si parla di prodotti Extrema Ratio, la lama è realizzata con acciaio Böhler N690 di durezza 58 HRc, con uno spessore di 6,3 millimetri al ricasso, un tagliente lungo 32 centimetri e una inclinazione di 11 gradi rispetto all’asse dell’impugnatura; la tipologia costruttiva è a codolo nascosto, con bisellatura full flat e brunitura superficiale secondo norma MIL- C-13924.

La tipologia costruttiva dello strumento è a codolo nascosto. Lo

smontaggio dell’impugnatura è particolarmente semplice: una volta

svitate le viti a brugola è sufficiente sfilare l’impugnatura

Lo spessore di 6,3 millimetri della lama è notevole: in-sieme all’ottimo acciaio Böhler N690 a durezza 58 HRc rende quest’ultima estremamente affidabile anche per gli impieghi più impegnativi

Il peso ridotto di 650 grammi, la compattezza dello stru-mento – che è lungo complessivamente 455 millimetri – e il suo bilanciamento fanno sì che esso abbia una portabilità ideale oltre a quell’ottima potenza di taglio necessaria per una piena fruibilità in ambienti boschivi.

Produttore: Extrema Ratio sas, via Tourcoing 40/P, 59100 Prato (PO); telefono 0574.584639, fax 0574.581312; internet www.extremaratio.com, [email protected]: machete, lama full flat a codolo nascostoMateriali: lama di acciaio Böhler N690, impugnatura di Forprene; fodero di cordura di nylonFinitura: brunitura MIL-C-13924Lunghezza totale: 455 mmDimensione lama: lunghezza 300 mm, spessore 6,3 mmPeso: 650 gFodero: compatibile con sistema MOLLE; cinghia per trasporto in dotazionePrezzo: 380,00 € (indicativo, IVA compresa)

ScheDA tecnica

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L’impugnatura, realizzata con Forprene, ha il tipico dise-gno a cui la ditta ci ha abituato negli anni e che è stato denominato ERMH (la sigla si scioglie in Extrema Ratio Multipurpose Handle); nel Kreios tale disegno è stato modificato, aumentando la lunghezza per consentire una maggiore adattabilità della presa in base al genere di lavoro che si deve compiere.

In brevissimo tempo e con estrema facilità il ramo è stato tagliato per oltre la metà del suo diametro, grazie alla facilità di gestione della lama che ha consentito di sferrare fendenti piuttosto precisi

Il fodero è un punto di forza del Kreios; è realizzato con cordura di nylon nera ed è compatibile con il sistema MOLLE su entrambi i lati. La struttura rende semplice e rapida l’estrazione e il rinfoderamento

Quando la stanchezza è subentrata, facendo perdere di precisione i colpi, il Kreios ha continuato a tagliare an-che usando la metà della forza impiegata inizialmente. La prova è stata superata a pieni voti

Situazione iniziale della prova di chopping effettuato su un ramo di castagno stagionato del diametro di oltre 20 centimetri, spezzato a seguito di una tempesta (nes-sun danno per la boscaglia!)

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Extrema Ratio modello Kreios

L’ergonomia dell’impugnatura a colpo d’occhio ci aveva dato un po’ di perplessità: il fatto che la zona centrale, dove è presente un rilievo, avesse spigo-li poco raccordati non ci piaceva molto, in quanto durante l’utilizzo si avverte un po’ di risentimento sull’anulare. Dopo averlo provato per diverso tem-po, bisogna però ammettere che l’impugnatura è meno fastidiosa di quanto l’occhio facesse inizial-mente temere; e in ogni caso il problema è facil-mente risolvibile con l’uso dei guanti, che peraltro è sempre consigliato quando si effettuino lavori di una certa durata.

il foderoIl Kreios viene fornito con un fodero di ottima fattura e sagomato con lo stesso disegno della lama che ospita; è realizzato con cordura di nylon nera ed è compatibile con il sistema MOLLE su entrambi i lati.Per semplificare e rendere più rapide le operazioni di estrazione e rinfoderamento della lama, è stata realiz-zata una lunga apertura sul lato superiore del fodero, che si estende per circa tre quarti della sua lunghezza: si tratta di una soluzione molto apprezzata che rende estremamente fruibile il machete in ogni situazione.L’interno, inoltre, è realizzato con similpelle per ridurre la sedimentazione dello sporco e facilitare le operazioni di pulizia mentre la ritenzione del Kreios è garantita da un sistema di due lacci con clip a pressione, una posizio-nata sul ramo di guardia e l’altra sull’impugnatura.Oltre a essere compatibile con il sistema MOLLE, il fo-dero può essere indossato alla cintura grazie a un’asola regolabile; è poi fornita in dotazione una cinghia da ag-ganciare al fodero per il porto a tracolla.

Se è pur vero che difficilmente, in un contesto di soprav-vivenza, il sistema MOLLE verrà utilizzato per posiziona-re il machete su un vest o uno zaino, è altresì vero che rende il fodero un facile punto di collegamento dove ap-plicare tasche o altre soluzioni di trasporto per accessori o kit di sopravvivenza più o meno complessi. In questo modo è possibile per ogni utilizzatore personalizzare la sua dotazione creando una bag-out solution affi-dabile e completa.Tutte queste caratteristiche rendono il fodero un elemento di primario interesse in congiunzione allo strumento.

le proveAbbiamo sottoposto a prove il Kreios durante un paio di giornate passate nel bosco di famiglia, con l’intento di valutare le prestazioni di taglio, la resistenza del mate-riale e l’ergonomia dello strumento.Dopo le prime esperienze, le perplessità legate alla scel-ta dell’acciaio N690 per questo genere di attività, gene-ralmente abbinate ad acciai ad alto contenuto di carbo-nio, sono iniziate a diminuire.La risposta del materiale alle varie sollecitazioni è risul-tata sorprendente: flessibilità e tenuta del filo hanno superato le nostre aspettative. In questo caso, eviden-temente, l’esperienza acquisita negli anni dall’assiduo utilizzo di questo acciaio ha fatto sì che il trattamento termico realizzato dalla ditta sia stato ottimizzato per rendere migliore la risposta del materiale.Grazie anche a una affilatura di superiore fattura, rea-lizzata con sapienza dal produttore, il Kreios si è rivelato estremamente versatile anche per i lavori di precisione che, nonostante le dimensioni della lama, sono agevo-

Nonostante le dimensioni cospicue, per la sua maneg-gevolezza il machete Kreios offre ottime prestazioni an-che per lavori di precisione come scortecciare paletti o realizzare inneschi per accendere il fuoco

Anche la prova di batoning è stata superata con estre-ma facilità dal Kreios: spessore e dimensioni della lama rendono questo strumento ideale per il suo utilizzo pure con questo particolare tipo di tecnica

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lati dal bilanciamento adeguato del machete, se impu-gnato avanzando la presa verso la guardia.La lama non teme alcun tipo di vegetazione: essenze di ogni genere, arbusti e rami fino a cinque centimetri di diametro vengono falciati via senza che oppongano resistenza.Un ramo di castagno stagionato del diametro di oltre venti centimetri, spezzato a seguito di una tempesta, ha fatto da campione per le prove di chopping: anche in questo caso il Kreios ha dimostrato tutto il suo carattere riuscendo con estrema facilità e in pochissimo tempo a oltrepassare il centro del ramo con fendenti ben asse-stati, grazie alla facilità di gestione della lama.La lunghezza della lama e la sua massa agevolano anche l’utilizzo per lavori di batoning, ovvero il taglio effettua-to posizionando la lama sul ciocco di legna e battendo sul dorso del coltello con un altro pezzo di legno suffi-cientemente robusto (per evitare di danneggiare il col-tello), utilizzandolo come un martello. Questa tecnica viene generalmente impiegata per effettuare tagli pre-cisi, cosa che i fendenti diretti sul legno non consentono di fare poiché necessitano di potenza, a discapito della precisione e della accuratezza.

in ConClusioneNota di merito alla finitura dell’acciaio, che al termine delle giornate di prova è rimasta praticamente intatta.Il trattamento superficiale impiegato dalla ditta italia-na è assolutamente sorprendente; dopo aver provato svariati coltelli, possiamo affermare che nel panorama internazionale delle lame è raro imbattersi in finiture così resistenti.Il Kreios di Extrema Ratio è dunque uno strumento da lavoro valido, efficiente ed estremamente fruibile; an-che il fodero è un punto di forza grazie a un progetto accattivante ma, soprattutto, grazie alla funzionalità.Nei molti negozi on line che si incontrano in rete il prez-zo dello strumento si aggira intorno a 380 euro, un co-sto che va ad allinearsi con gli altri prodotti della famosa ditta pratese.Il suo valore di mercato è importante e questo potrebbe rappresentare un potenziale ostacolo per l’acquirente che limiterebbe l’uso dello strumento, non impiegando-lo al massimo delle potenzialità. Non tutti infatti sono disposti a vedere un tale oggetto gravato dai segni di una normale e inevitabile usura derivante da un impie-go reale sul campo.

Daniele Dal Canto è Istruttore Master della Federazione Italiana Survival Sportivo e Sperimentale (FISSS) dal 1996; lavora a tempo indeterminato presso il Green Energy Camp (www.gecamp.com) dal 1999 con la qualifica di Istruttore Capo.a&B – Daniele Dal Canto, lei ha disegnato il machete Kreios di Ex-trema Ratio. Vuole raccontarci come si è sviluppata la sua collabo-razione con l’azienda?DDC – La mia collaborazione è cominciata ufficialmente nel dicem-bre 2009, quando fui chiamato per partecipare alla realizzazione di un progetto che riguardava un coltello da sopravvivenza, il mo-dello Selvans. Dovevamo creare un coltello robusto ed efficace per i lavori nella boscaglia, ma anche versatile in impieghi di scasso e di leva per forzare portiere o infissi in caso di emergenza, munito di una ‘piattaforma’ sul fodero contenente un survival kit di ultima generazione, utile in un contesto di sopravvivenza civile e militare.I miei rapporti con Extrema Ratio sono di consulenza esterna nel settore Survival Outdoor; più precisamente mi occupo di provare lame e materiali da loro prodotti. E in qualche occasione partecipo alla progettazione di coltelli o attrezzi.a&B – Quale opinione si è fatto sulla ditta pratese, anche a seguito della sua collaborazione?DDC – Extrema Ratio è una grande azienda italiana (ma soprattut-to toscana!) composta da persone normalissime con capacità stra-ordinarie, che sanno il fatto loro ma senza ostentazione e curano il lavoro con attenzione e precisione. Mi hanno accolto fin da subito ascoltando le mie proposte, a differenza di altre aziende italiane con le quali ho provato in passato a collaborare sempre nell’ambi-to della coltelleria.Mi dà sempre molta gioia andarli a trovare o anche solo sentirli al

telefono; spesso sono molto impegnati o vicini a scadenze lavora-tive che li assorbono giorno e notte, ma nonostante tutto trovano sempre il modo di dedicarmi attenzione e tempo spesso ritaglian-dolo dal proprio, fuori dall’orario di lavoro.a&B – Parliamo ora della FISSS: come è nato questo progetto? Quanto successo ha avuto in Italia?DDC – La Federazione Italiana Survival Sportivo Sperimentale na-sce nell’agosto del 1983 da una idea di Enzo Maulucci, presidente FISSS e ISA, la International Survival Association: l’idea di mettere insieme tutte le associazioni che al tempo trattavano sport di av-ventura e sopravvivenza sotto un’unica federazione, creando un albo istruttori coadiuvato da linee guida per la formazione e per la crescita professionale.Gli istruttori federali hanno presenziano, sin dagli anni Ottanta, alle più importanti competizioni e spedizioni di avventura, dalle selezioni del Camel Trophy al Raid Galoises, dalla Defender Cup ai Land Rover G4 Challengers; hanno inoltre collaborato a importanti trasmissioni televisive come Survivors, L’isola dei famosi, La talpa, Ciao Darwin, Uomo e Gentiluomo, Wild e Bret Camp.Adesso, trent’anni dopo la sua fondazione, la FISSS è una realtà che vanta la presenza sul territorio nazionale e internazionale di cen-tinaia di istruttori e decine di scuole altamente qualificate, impe-gnate nella divulgazione delle tecniche di sopravvivenza e outdoor non soltanto con corsi tecnici e operativi, ma anche nell’ambito scolastico con corsi ludico-naturalistici dagli importanti contenuti educativi, nella formazione aziendale rivolta ai dirigenti e funzio-nari per quello che riguarda il team building e la leadership e or-ganizzando campi di sopravvivenza all’estero per la formazione dei suoi tesserati e degli istruttori e operatori.

DAniele DAl cAnto, ispiratore del Kreios

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Extrema Ratio modello Kreios

a&B – Arriviamo infine al Kreios: come lo definirebbe? Quali sono le sue potenzialità di lavoro?DDC – Mi piace definirlo come un ‘fuoristrada’, cioè non un attrez-zo specifico come un machete da giungla o una accetta da legna, ma un attrezzo che possa fare il lavoro di entrambi: sufficiente-mente lungo da essere usato per aprire un varco nella vegetazione fitta senza venirne a contatto, soprattutto là dove vi sono specie offensive per la persona, come piante urticanti o spinose.Grazie al suo peso e alla sua forma, il Kreios è in grado di abbat-tere, fendere e intagliare legna verde o stagionata di generose di-mensioni per la realizzazione di ripari o per fare legna da ardere.È sfruttabile nei lavori da campo come sbucciare pali, piantare picchetti, piallare legname e risultare altrettanto maneggevole nei lavori più pesanti. Inoltre può essere tranquillamente usato per la-vori più di dettaglio come preparare sottili inneschi da fuoco.a&B – Come è nato questo progetto? A che cosa è dovuta la scelta di questa tipologia di lama?DDC – Il Kreios è nato dalla esigenza di ottenere un attrezzo dedi-cato ai lavori da campo con ottime capacità di taglio, penetrazione e maneggevolezza e con altrettante adeguate capacità di resisten-za alla flessione e agli urti; ma la vera caratteristica che lo rende così eccezionale è data dalla geometria dei biselli, il peso, lo spes-sore e il tipo di acciaio con l’importantissimo trattamento termico.a&B – Ancora una volta Extrema Ratio ha optato per l’acciaio N690 anche per questa tipologia di strumento; che cosa ci può dire di più su questo materiale?DDC – L’acciaio N690 è un martensitico inossidabile con un tenore di cromo del 17 percento.Rispetto ad altri comuni acciai martensitici si distingue per una maggiore presenza di molibdeno (spesso il doppio), di vanadio e soprattutto di cobalto. Il molibdeno, oltre a essere un forte forma-tore di carburi che migliora le caratteristiche di taglio, incrementa la resistenza alla corrosione; il vanadio (anch’esso formatore di car-buri) conferisce resistenza all’usura e di conseguenza aumenta la durata del filo tagliente.Ma il componente fondamentale che distingue questo acciaio è il cobalto, che ne eleva considerevolmente le proprietà; infatti que-sto elemento apporta una ancor più elevata resistenza all’usura, facendo raggiungere alti valori di durezza ma – cosa davvero im-portante per una lama – consente contemporaneamente di otte-nere alti valori di resilienza.Le sopradescritte caratteristiche possono però essere ottenute solo mediante un trattamento termico specifico.Il raggiungimento di un ottimale rapporto tra durezza ed ela-sticità fa sì che questo acciaio possa essere realmente usato in impieghi tanto vasti e gravosi senza avvicinarsi alle condizioni limite di resistenza, lavorando in condizioni di sicurezza nell’u-tilizzo comune, ma garantendo affidabilità anche in condizioni gravose, fornendo così l’ausilio di un prodotto efficace con pesi e dimensioni vantaggiosi.Extrema Ratio ha puntato molto su questo tipo di acciaio quando era poco conosciuto e accreditato, ottenendo un ottimo riscontro soprattutto da parte degli utilizzatori militari, che prima di pronun-ciarsi in merito, hanno richiesto molte prove (alcune sono standard in ambito NATO) di resistenza a rottura, flessione e ossidazione an-che comparative con altri acciai.In aggiunta alle prove in laboratorio (effettuate pure alla Facoltà di

Ingegneria di Firenze), le informazioni di ritorno ottenute in molti anni di produzione confermano l’effettivo alto livello qualitativo in funzione dell’applicazione a cui il materiale è destinato, cioè la col-telleria sportiva e militare.a&B – L’impugnatura del Kreios è una versione maggiorata dell’or-mai consolidata ERMH; che cosa ci può dire di più?DDC – L’impugnatura Large ER è una mia creazione, dico mia perché il primo prototipo di PVC dal quale poi è stato preso il calco per realizzare lo stampo dei manici Large l’ho realizza-to io a mano, tenendo presente le mie necessità nell’utilizzo da campo di lame di generose dimensioni nei vari scenari: inverno, estate o con una alta umidità.Difatti nella metà superiore l’impugnatura presenta una sede per l’indice e il medio di generose dimensioni, che favorisce la presa anche a chi usa i guanti da lavoro pesanti o da neve quindi molto spessi, ma contemporaneamente facilita, anche nell’utilizzo ordinario, la presa rovesciata detta ‘all’inglese’, for-mando una comoda sede di alloggiamento per il palmo della mano proprio sotto il pollice.La metà inferiore è più grande e arrotondata e adatta alla presa per lavori pesanti come il chopping e il batoning ed è munita di una sede per l’anulare e il mignolo con un dente di arresto che impedi-sce lo scivolamento della mano.Sicuramente attrezzando il Kreios con l’impugnatura Large (nata per il modello Selvans e usata con successo anche su KH e KS) non abbiamo fatto altro che aumentare la possibilità di controllo, andando a ottimizzare la fruizione del baricentro avanzato e del peso della lama in modo che durante l’utilizzo si ottenesse un at-trezzo più sicuro e controllabile, dando alla mano dell’operatore una maggiore superficie di presa ed eliminando così perdite di contatto con l’attrezzo durante i lavori più pesanti eseguiti maga-ri con mani bagnate o sporche di sedimenti. Al contempo, grazie alla forma e alla lunghezza, c’è la possibilità di arretrare la presa nella metà inferiore per aumentare il braccio di leva e la relativa velocità conferendo di conseguenza ai fendenti maggior potere di taglio e penetrazione.