4302 Col Tempo Col Po Libretti 11...pino aveva approvato (1855) la legge Rattazzi, che prevedeva la...

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Rivista degli exallievi di Lombriasco Col tempo e Col Po Primavera 2011

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  • Rivista degli exallievi di Lombriasco

    Col tempo e Col Po

    Primavera 2011

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    Festa di Don Bosco 2011

    Inaugurazione del monumentocommemorativo di Don Rua, fondatore della nostra casa,

    in occasione del 100° anniversario dalla sua morte, con la partecipazione del Cardinale Severino Poletto,

    vescovo emerito di Torino.

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    Affidiamoci al Signore…Carissimi amici,

    il tam tam degli exallieviforse ha raggiunto anche voiportandovi la notizia della mia pre-caria salute con il ricovero in ospe-dale e relativo intervento chirurgico.In questi mesi ho fatto esperienzadella malattia e della fragilità dellanostra esistenza.Purtroppo certi doni li apprezziamosolo quando vengono a mancare.La realtà della malattia mette inrisalto le “cose” che veramente valgono. Si riscoprono i grandivalori della fede in Dio e della amicizia profonda. Tantissimi exallievi hanno voluto essere presenti in modi diversi neigiorni della malattia.Siete stati veramente cari e premurosi.Avete dato una grande e commovente dimostrazione di affetto epreoccupazione nei giorni della mia malattia.Con il cuore in mano vi dico Grazie infinite!Grazie a tutti voi, ai miei confratelli e a quanti mi hanno accompagnato e continuano ad accompagnarmi nei giorni difficilidella malattia. Un grazie particolare a Guido, al PresidenteMarziano e a tutto lo staff della segreteria exallievi che, con affettoe dedizione, hanno portato avanti tutte le iniziative programmate.Il cammino continua con tanti ostacoli, ma anche con tanta speranza.Le invocazioni del Vangelo siano per me motivo di incoraggiamentoe conforto:“Signore, Colui che ami è malato, vieni a guarirlo”

    “Signore, se vuoi, Tu puoi guarirmi”“Credo, Signore, aiutami nella mia incredulità”

    L’Ausiliatrice e Don Bosco mi accompagnino.

    Un abbraccio affettuoso e riconoscente Don Sandro

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    Il Saluto del DirettoreCarissimi Exallievi,a voi un caro saluto all'inizio di questo nuovo anno in prossimitàdella festa di don Bosco. Proprio collegandomi a don Bosco, vogliofare con voi alcune riflessioni che ci aiutino ad orientare i nostri pen-sieri e semmai la nostra vita.Antonio Socci, noto giornalista cattolico, introducendo il suo libro"Così per Caterina abbiamo preso d'assalto il cielo", scrive: "Mi trovo involontariamente invitato nelle regioni del dolore ed in questopanorama dolente, se un Angelo tiene al guinzaglio l'angoscia, ci sonodiverse cose che mi pare di cominciare a capire. Provo a balbettare… Laprima notizia è che il mio cuore batte ed anche il tuo. Il nostro cuore conti-nua a battere. So bene che normalmente la cosa non fa notizia. Neanche lasi considera. Finché non capita che a tua figlia, nei suoi ventiquattro anniraggianti di vita, alla vigilia della laurea in Architettura, per cui ha stu-diato cinque anni, d'improvviso una sera il cuore si ferma, senza alcunaragione. Di colpo. Quando ti si spalanca davanti quell'abisso improvviso,che ti fa urlare uno sconfinato "nooooooooooo!!!", allora cominci a capire: èla cosa meno scontata del mondo che in questo preciso istante il cuore deituoi bimbi, il mio cuore, il tuo pulsi... Come non stupirci con questa evi-denza : che nessuno fa battere volontariamente il proprio cuore. È come undono che si riceve di continuo senza accorgersi". Come il cuore tutto ciò che abbiamo non ci appartiene, dipendiamoistante per istante da Qualcun Altro che ci dà vita. È nella nostraindole, così distratta, dimenticarci spesso di questa evidente realtà ese magari abbiamo perso l'abitudine di pregare mattino e sera, reci-tando il "Ti adoro, mio Dio, Ti amo con tutto il cuore, Ti ringrazio diavermi creato" è facile che una sottile forma di ateismo si impadro-nisca della nostra stessa vita, facendoci perdere il senso di ogni cosa.A chi ha attraversato la palude del dolore e della paura di perderegli affetti più cari, tutto appare senza valore al confronto dello sguar-do di un figlio, di una figlia, della sua giovinezza in piena fioritura.Dio ha fatto un grande dono agli uomini rendendoli padri e madri:tutti possono sperimentare in questo modo che cosa significhi amareun'altra creatura più di se stessi. E così abbiamo una pallida idea delsuo amore e della sua compassione per noi. A mio avviso è urgente un ritorno alla "riconoscenza" che non è sol-tanto gratitudine, ma è prima di tutto coscienza di un bene ricevuto."Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date", ci insegna Gesùnel suo Vangelo. Questa è la vera strada che porta alla felicità piùpiena. Bisogna sperimentare.

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    Da qui in poi allora diventiamo, diventate preziosi ciascuno nel suoambiente, inserito nella sua piccola storia personale.Il Rettor Maggiore dei Salesiani, don Pasqual Chavez Villanuevaricorda nella sua strenna: "sentiamo oggi più forte che mai la sfida dicreare una cultura vocazionale in ogni ambiente, in modo che i giovani sco-prano la vita come chiamata… Ciò richiede di aiutare i giovani a superarela mentalità individualista e la cultura dell'autorealizzazione, che li spingea progettare il futuro senza mettersi in ascolto di Dio; ciò domanda pure dicoinvolgere e formare famiglie e laici. Un impegno particolare deve esseremesso nel suscitare tra i giovani la passione apostolica. Come Don Boscosiamo chiamati a incoraggiarli ad essere apostoli dei loro compagni, adassumere varie forme di servizio ecclesiale e sociale, a impegnarsi in pro-getti missionari. Per favorire un'opzione vocazionale di impegno apostoli-co, a tali giovani si dovrà proporre una vita spirituale più intensa e unaccompagnamento personale sistematico. È questo il terreno in cui fiori-ranno famiglie capaci di autentica testimonianza, laici impegnati ad ognilivello nella Chiesa e nella società ed anche vocazioni per la vita consacratae per il ministero".E relativamente a voi cari exallievi, con una chiarezza inedita, ricor-da a tutta la Famiglia Salesiana a conclusione della vostra Assembleamondiale: "Ancora una volta ho potuto constatare l'immensa energia cheabbiamo a disposizione in questa Associazione, ma di cui finora non siamoriusciti appieno ad usufruire. Penso che stiamo sprecando un potenziale chepotrebbe essere di grande rilevanza se aiutassimo gli exallievi a passare dalsemplice aneddoto di essere stati allievi di una scuola salesiana e , di conse-guenza, al loro impegno di arricchire le famiglie e la società con i valoriappresi e ad operare come vere federazioni e confederazioni con progettichiari ed efficaci. Qui abbiamo una sfida da assumere comeCongregazione".Mi pare che il messaggio sia chiaro e, con la generosità che vi con-traddistingue, non può essere disatteso. Può essere il frutto maturodi quella "riconoscenza" di cui abbiamo parlato all'inizio. Una preghiera e l'augurio di ogni bene. Con l'affetto e l'amicizia disempre.

    Il vostro aff.moSac. Genesio Tarasco

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    Marocco P.A.Dott.Paolo e Arfelli P.A. Dott. Romanoricevono il quadro di don Bosco in segno di fedeltà all’Unione

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    Anniversari di matr

    imonio

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    “La presenza di Don Bosco nel periodo dell'unificazione politica italiana”

    - appunti per un inquadramento storico -

    Quando la maggioranza delle persone fa riferimento al “Santo dellagioventù”, per lo più coglie gli aspetti maggiormente noti di questafigura poliedrica, trascurando la sua importanza come intelligentecollaboratore del papa Pio IX (egli si sarebbe definito umile servito-re della Chiesa) e stimato interlocutore di sovrani, politici e uominidi cultura.In questa breve esposizione non intendiamo cedere alla tentazione,tipicamente italiana, di tirare per la manica della sua veste talare que-sto nostro carissimo Padre, Maestro ed Amico per cogliere quali fos-sero le sue preferenze politiche, anche perché lui stesso, ad un sif-fatto quesito, ebbe modo di rispondere: "Noi siamo per la politicadel Padre Nostro!". È in una nota conversazione avvenuta nell'ufficio del barone BettinoRicasoli nel 1866 a Firenze, capitale provvisoria del Regno d'Italia,allorchè probabilmente l'allora Presidente del Consiglio dei Ministrigli proponeva di venir meno ad alcune convinzioni in vista di possi-bili machiavellismi o arrangiamenti, il nostro Fondatore replicò:"Eccellenza! Sappia che Don Bosco è prete all'altare, prete in con-

    fessionale, prete in mezzo ai suoi giova-ni, e come è prete in Torino, così è pretea Firenze, prete nella casa del povero,prete nel palazzo del Re e dei ministri".Tra le varie questioni che lo coinvolse-ro nell'esplicazione della sua abilitàdiplomatica ci fu l'annosa diatriba tra loStato italiano e la Santa Sede a proposi-to delle numerose sedi episcopalivacanti. È notizia acquisita dagli storiciil fatto che questo sacerdote piemonte-se fosse consultato assai di frequente

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    dal Sommo Pontefice per avere delle indicazioni circa i nominatividi ecclesiastici virtuosi e idonei ad essere elevati alla dignità episco-pale. Si interessò, altresì, nel dialogare con le autorità civili affinchèfosse consentita la piena autonomia alla Sede apostolica nell'elezio-ne dei vescovi.Gli exallievi di tutto il mondo hanno nel loro DNA quell'ideale divita che Don Bosco ha proposto a loro: onesti cittadini e buoni cri-stiani. Lui per primo è stato cittadino fedele alla monarchia sabaudae, al tempo stesso, prete cattolico fedelissimo al Papa. Nonostante lasua saggia ed equilibrata partecipazione alla vita pubblica prima delRegno di Sardegna e poi della nazione italiana, Don Bosco, sempreproiettato alla salvezza delle anime ("Da mihi animas caetera tolle""Dammi le anime, tieniti tutto il resto"), ebbe l'ispirazione di fonda-re una congregazione religiosa, chiamandola "Pia società di SanFrancesco di Sales", proprio in un'epoca in cui il Parlamento subal-pino aveva approvato (1855) la legge Rattazzi, che prevedeva la sop-pressione di molti Ordini religiosi e l'incameramento dei loro beni.Con fine genialità egli studiò una nomenclatura davvero singolare,perché fosse accettata dal Governo, per i ruoli interni alla nostra isti-tuzione: ispettore e non padre provinciale, direttore e non superiore,prefetto, consigliere, assistente, ecc.Sulla celebre questione romana, cioè sul fatto che il successore di S.Pietro continuasse a detenere anche il potere temporale, il Santo edu-catore si espresse così: "È diversa necessità che il Papa dimori in unpaese libero ed indipendente, onde possa liberamente giudicare lecose di religione".La sua valutazione sui moti di indipendenza della prima metà

    dell'Ottocento e, più in generale, sul liberalismo fu estremamentenegativa, tuttavia rileggendo la storia di questi ultimi centocinquan-t'anni e notando gli effetti dei rigurgiti di anticlericalismo tuttoraemergenti nella nostra bella Penisola, viene da pensare che non aves-se tutti i torti. Manzoni avrà un'opinione più moderata su questamateria così controversa dicendo: "La spada nuoce al pastorale". Al di là di queste discussioni, che lasciamo agli addetti ai lavori, Don

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    Bosco, apostolo pragmatico unicamente desideroso del bene inte-grale dei giovani, alle contrapposizioni delle militanze politiche pre-ferì la fecondità dell'azione.A conferma di tale affermazione si può evidenziare l'atteggiamentodei vari esponenti del Risorgimento italiano, appartenenti ai diversischieramenti ideologici, i quali avevano una stima consolidata nelsacerdote educatore di Valdocco e, se in Parlamento votavano leggivessatorie contro la Chiesa, fuori dei palazzi governativi sosteneva-no anche finanziariamente il suo operato, riconoscendo che le sueattività recavano grandi vantaggi alla vita sociale italiana, mentre ilLiberalismo manifestava la propria debolezza nell'essere un'ideolo-

    gia piuttosto astratta ed incapacedi risolvere molti problemi internidello Stato unitario. A modo diesempio, giova ricordare unaspetto che i manuali di Storiaquasi sempre omettono, quellorelativo alla condizione dei giova-ni lavoratori, che in numero cre-

    scente si riversavano su Torino in cerca di un'occupazione, spessofacili prede di sfruttamento materiale e morale. In quella fase stori-ca di cambiamenti epocali, visto che regnava una cospicua penuriadi strumenti giuridici per la protezione dei minori operai, egli fu trai primi ad esigere la regolare stesura di contratti di apprendistato,giocando di anticipo su quanto conseguiranno le battaglie sindacalisolo molti anni dopo. Inoltre seppe offrire una proposta educativaintegrale, comprensiva della formazione al lavoro ed alle abilità pro-fessionali. Il programma affidato da lui ai salesiani di ieri e di oggiprevede catechismo, pane, istruzione professionale, mestiere protet-to da un buon contratto.In una società nella quale i frati venivano descritti con toni impron-tati alla superficialità moderata e sbrigativa come individui inutili edoziosi, Don Bosco presentò i salesiani come persone consacrate edisponibili ad un lavoro assiduo e sacrificato, a fianco dei ceti popo-lari, pronti ad impegnarsi alla rigenerazione ed alla salvezza dei loro

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    fratelli, specialmente i giovani più poveri e quelli abbandonati. Fu questo il più genuino e concreto modo di rispondere al bisogno divita nuova che emergeva negli strati più poveri della popolazione efu questo il contributo più evidente del prete dei Becchi per il realerisorgere della gente, creando motivi di speranza nel futuro median-te l'attenzione alle giovani generazioni.Nella seconda metà del diciannovesimo secolo furono diffuse mol-teplici correnti di pensiero che proponevano soluzioni diverse alledifficoltà dei cittadini meno abbienti. Egli non si fece irretire dalfascino delle idee di Karl Marx, che prospettava la lotta di classecome rimedio ai mali del mondo occidentale; con uno sguardo pro-fetico e creatività spiazzante, essendo sostenuta ed illuminata dalloSpirito Santo, comprese che l'autentico rinnovamento doveva parti-re dall'aiutare le persone, giovani o adulte, ad indirizzare le loroenergie di mente e di cuore verso il bene proprio ed altrui. Volendo concludere queste brevi note sulla presenza attivamentepropositiva di Don Bosco nella storia che precedette e seguì alla pro-clamazione del Regno d'Italia, ci sembra di poter riconoscere che lasua opzione fu quella di dedicarsi con tutte le sue forze a superare glieffetti delle ingiustizie sociali aiutando i più indifesi (i ragazzi) a tro-vare una possibilità di vivere un'esistenza dignitosa e, senza farsi tra-volgere dai venti rivoluzionari, si rese disponibile come uomo diChiesa affinchè l'umanità del suo tempo non andasse alla deriva.Per tutto ciò gli siamo, ancora oggi, riconoscenti.

    Don Paolo Audisio

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    Cinquantennio ITA

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    Cinquantennio ITG e an

    niversari Nozze d’oro

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    CongratulazioniA Aimaretti Dott.ssa Silvia per la laurea di 1° livello in Economia AziendaleA Alò geom. Denis e Mariachiara per la nascita di ElisabettaA Andreoli Ing. Silvia per la Laurea di 1° liv. in IngegneriaA Annibale Geom. Enrico e Jessica per la nascita di NicoleA Appendino P.A. Giovanni e Federica per la nascita di BiancaA Arfini P.A. Gianluca e Marina per la nascita di GiadaA Audero Geom. Dott.ssa Antonella per la Laurea in Belle ArtiA Barberis P.A. Paola e Alessandro per la nascita di MatteoA Barra Geom. Maurizio e Prof.ssa Alessia per la nascita di GiuliaA Bergesio Geom. Marco e Laura per la nascita di AlbertoA Bertolotto P.A. Gianmaria e Olga per la nascita di ChiaraA Bertolotto P.A. Silvia e Valter per la nascita di SofiaA Bonetto Geom. Ing. Matteo per la laurea di primo livello

    in Pianificazione TerritorialeA Bosio Geom. Alessandro e Prof. Simona per la nascita di AlbertoA Camusso P.A. Ing. Marco e Adele per la nascita di AnitaA Camusso Geom. Ing. Silvio e Chiara per la nascita di EmanueleA Capello Geom. Marco e Nadia per la nascita di GiadaA Carena Geom. Luca e Silvia per la nascita di ElisaA Cargnino P.A. Simone e Roberta per la nascita di GiorgiaA Dalmazzo Roberta e Luca per la nascita di GinevraA Demaria Geom. Alberto e Miriam per la nascita di MartinaA Dossetto Geom. Alex e Chiara per la nascita di CarolaA Druetta Geom. Fabio e Paola per la nascita di GiuliaA Fassino Geom. Daniele ed Elisa per la nascita di SimoneA Franco Emilio e Margherita per la nascita di MattiaA Gaidano Geom. Matteo e Katiuschia per la nascita di GiacomoA Godano P.A. Andrea e Margherita per la nascita di GiuliaA Gonella P.A. Silvio e Antonella per la nascita di AnnalisaA Ghigliano P.A. Mauro e Turello P.A. Simona per la nascita di ElenaA Longo P.A. Paolo e Margherita per la nascita di ClaudiaA Prof.sa Monchiero Raffaella e Fabrizio per la nascita di LuciaA Masera Geom. Arch. Claudio per la laurea in ArchitetturaA Musso Geom. Marco e Claudia per la nascita di GiacomoA Priotti P.A. Dott.ssa Manuela e Mauro per la nascita di Cloe MariaA Quaglia P.A. Guido per il matrimonio del figlio Alberto con ErikaA Ravetto Geom. Walter e Barbara per la nascita di EdoardoA Raviolo P.A. Fabrizio e Emanuela per la nascita di AngelicaA Rizzi P.A. Dott. Alberto per la laurea di primo livello in Scienze AgrarieA Rizzo P.A. Emanuele e Sara per la nascita di AlessioA Rolfo Geom. Dott. Andrea per la laurea in Psicologia

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    A Sangalli P.A. Dott. Edoardo per la laurea di primo livelloin Scienze Gastronomiche

    A Sandri P.A.Dott. Andrea e Valeria per la nascita di LeonardoA Sina P.A. Piergiuseppe e Francesca per la nascita di AlessandroA Sola Geom. Arch. Maurizio e Romina per la nascita di FrancescaA Sola Alessandro e Graziella per la nascita di EnricoA Stroppiana Dott.sa Stefania per la laurea di primo livello in Scienze

    Infermieristiche A Tivano P.A. Piercarlo e Nives per la nascita di NicolòA Turello Rag. Roberta e Enrico per la nascita di Alberto MariaA Villosio P.A. Dott. Fulvio e Elena per la nasciata di DavideA Vanzetti Dott.ssa P.A. Paola per laurea Economia e gestione delle imprese A Volta P.A. Roberto e Sabena Geom. Arch. Stefania per la nascita di Federico

    Oltre i confiniBarra Geom. Maurizio e Prof.ssa Alessia dalla SvizzeraBertino Geom. Dott. Marziano da CzestochowaBianchi P.A. Angelo dal KilimangiaroDon Tarasco e Exallievi in pellegrinaggio da CracoviaFicetti Geom. Romano da PragaLovera Geom. Franco e Geom. Enrico da DubaiMeinardi P.A. Guido e Eleonora da LisbonaMicca Geom. Tommaso da AlbiMottura Ilaria da LondraMusso Geom. Giacomo Aldo dalla NamibiaQuaglia P.A. Franco dalla GiordaniaQuaranta Agrot. Claudio da Praga e da BarcellonaVanzetti P.A. Ilario e famiglia del Portogallo

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    Ventennio ITA

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    DON BOSCO IN ORIENTE: a grandi passi verso la Cambogia

    Un racconto…una proposta…

    Ho un racconto per voi

    Sono stato in un luogo incredibile, un luogo in cui mai avrei ipo-tizzato di giungere se il desiderio di evadere e di conoscere nonmi avesse pervaso l'estate passata. Sono andato sino inCambogia. Miei cari amici exallievi, il sogno di Don Bosco si èspinto addirittura in Oriente, nello sperduto Oriente, ed ioseguendolo sono arrivato fino ad esso. Ho setacciato laCambogia, le sue città e i suoi vasti spazi naturali, visitando lemolte case ed opere Salesiane. Questo viaggio l'ho condotto conla mia famiglia e un gruppetto di amici, sempre seguito dalla vigi-le guida dei Salesiani e dei loro volontari.

    Il bagaglio che ora mi poggia sulle spalle pesa. Pesa di quellafatica della denuncia che deve essere sollevata. Ho conosciuto unpopolo che soffre. Ho conosciuto missionari forti e coraggiosi chelo aiutano questo popolo. Il condividere questo racconto con voi,il dar cronaca alle azioni grandi di solidarietà e coraggio, è la mia

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    maniera di soppesarlo. Perché questa storia diventi anche vostra,perché vi susciti quella che è la bella ed emozionante voglia dipartire e capire.

    Questo bagagliosovrasta i miei piedi,con essi ho varcato ilconfine che congiun-ge la Thailandia allaCambogia. Unadogana del tutto par-ticolare; non transen-ne o caselli, ma fiu-mane di uomini,donne, e soprattuttobambini, sporchi egrondanti che vaga-vano e correvano,senza scopo o con lo scopo di raccattare espedienti. Gridavanodisperazione e amarezza, pregni di miseria, e tutti confinati dapoliziotti e militari, gendarmi di denari e di stranieri.

    Il mio bagaglio è la mia mente che pensa alla prima città incon-trata in Cambogia: Battambang. Qui i Salesiani investono conaiuti e collaborazioni in due centri di alfabetizzazione. Li ho vedu-ti questi posti, somigliano alla nostra casa di Lombriasco e alletante opere Salesiane che abbiamo in Italia e sopravvivono deinostri valori. Ai margini di questa piccola città v'era una grandefabbrica di mattoni, una fabbrica di mattoni ancestrale.Innumerevoli bambini malnutriti e debilitati, una mattina hannopianto di gioia per le offerte di cibi e vesti che avevamo portatodall'Italia, tra essi vi ero anche io, e anche io, in quella mattinataafosa, piansi con loro... Il mio bagaglio traccia la mia fronte, riaf-fiorano le gocce di quel tanto sudore che la Cambogia ti provo-ca. Il suo clima bollente e umido non risparmia la sua popolazio-ne provata e i suoi raccolti scarni.

    Così mi pervase nel più vasto sito archeologico al mondo: AngkorWat. Secolare città dei templi monolitici, ma allo stesso tempovariopinti, che incastonano le fitte foreste. Il fasto degli Dei, oracustodito dai monaci, è la meta più conosciuta dai turisti delmondo straniero ed il più vasto sito religioso al mondo. Poco lon-

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    tano da questa rari-tà archeologica,riconosciuto comepatrimonio dell'u-manità dall'Unesco,nei pressi di SiemReap, si trovava unvillaggio galleg-giante. Lì ho vistoun fiume tanto mar-rone, le cui ondenon rigeneravanonulla, ma univano

    solo le sue tragiche sponde. Qui, sentite bene miei cari amiciexallievi, ho assistito allo spettacolo più crudele ma inspiegabil-mente più fantastico della Cambogia: tante palafitte senza fine,tuffate sull'acqua, abitate da persone che ricordavano girini eanfibi. Quell' acqua, tanto scura e putrida, era la loro terra, il lorocibo, la loro strada e la loro vita. In quell'acqua pescavano pochipesci inquinati,in quell'acquasorseggiavanoe si lavavanonella più strabi-liante dellenaturalezze enella più esem-plare delle sere-nità. Che gran-de festa per loroera la miabarca che seg-mentava ilfiume e che insegnamento per me che in fondo ho tutto e chespesso non acclamo!

    Il mio bagaglio sono i miei occhi sgranati o sopiti. Hanno segui-to i movimenti celeri e continui di una capitale, Phonm Penh, checonosce sosta solo nel buio nero della notte. Phonm Penh è unacittà enorme. Assomigliava ad gran un formicaio, case che eranocunicoli, poste alla rinfusa, le cui formiche, così mi sembravano

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    essere questi orientali piccoli e gracili, erano ovunque.Sorreggevano brandelli, sorreggevano briciole. Inquinamento,auto, camioncini ,risciò e soprattutto moltitudini di sgangheratimotorini. I monsoni, solerti e puntuali, nel pomeriggio pervade-vano le strade tramutandole in torrenti. Un caos generale! Essonon turbava le genti, le piogge erano prospere bonacce. Le piog-ge portavano danze e docce. Anche qui Don Bosco abita e operain molti posti. Vive nella scuola professionale "Don Bosco NewPhnom Penh", dove ragazzi bisognosi e dal garbo encomiabile,studiano per imparare un mestiere. Don Bosco opera con le casefamiglia, tramite un progetto chiamato "Don Bosco ChildrenFund", che elargisce provviste, medicine e beni alle famiglie pove-re. Capaci e coraggiose suore aiutano e collaborano con i sale-siani a Phonm Penh. Le suore di Tuek Tla che accolgo bambiniorfani e le suore di Madre Teresa che accudiscono piccoli malatidi HIV.

    Nel mio bagaglio ci aggiungo le mie orecchie, in esse sovvengo-no risate festanti. Le risate dei moltissimi allievi, e dei primi exal-lievi, della scuola alberghiera di Sihanouk Ville, con i quali ho tra-scorso una settimana sul concludersi della mia esperienza. Questigiovani allievi, figli della comunità Salesiana locale, esprimevanograndi doti di bontà e d'umiltà. Un esempio vivo di chi sa offriredopo aver patito. Ho visto la gratitudine degli exallievi per quelpadre putativo che tutti chiamano amichevolmente "brotherRoberto": Roberto Panetto, il missionario salesiano che, in circa30 anni di attività in Cambogia ha compiuto un vero e propriomiracolo; per ultimo ha fatto nascere questa Scuola alberghiera.E' lui che mi ha aiutato ad organizzare questo viaggio e a portar-lo avanti fino alla fine. Roberto abitava a non molti chilometri dacasa mia in Italia, ma per conoscere questo piccolo uomo, dalleenormi e nobiliazioni, sonodovuto giunge-re sino inC a m b o g i a .Garantisco atutti voi, cariamici, che ne èvalsa veramen-te la pena!

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    A Sihanouk Ville ho avuto la possibilità di assaporare il gusto piùdolce della Cambogia, la costa di spiagge tiepide e incontami-nate, accarezzate da un mare cristallino, cartoline di mete esoti-che! Un relax sotto il sole, intervallato da visite a templi locali ealle efficienti scuole Salesiane che danno possibilità di studio e difuturo professionale a ragazzi poveri.

    Mi è molto diffi-cile esprimerecon le paroletutte le sensazio-ni ed i pensieriche mi sono por-tato a casa daquesta esperien-za. La cosa chepenso di avereveramente toc-cato con mano èla grandezzadell'opera di Don Bosco che continua a seminare il bene tra i gio-vani del mondo e tutto questo avviene attraverso il metodico lavo-ro di volontari, sacerdoti, laici, exallievi e benefattori i quali, inmodo diverso, contribuiscono a realizzare un grande ed entusia-smante progetto di crescita per un mondo migliore. La Cambogiasta cambiando grazie a tutte queste persone.

    Questi giovani ragazzi, allievi ed exallievi, mi hanno trasmesso unentusiasmo palpabile, che anche oggi dopo mesi, sento dentrome. A voi lo vorrei trasmettere. Voi tutti vorrei lo conosceste.

    Tutto questo mio bagaglio lo tengono stretto le mie mani. Le miemani possono offrirvi fotografie dai colori pregni e filmati, che iostesso ho girato, mirabolanti ed esplicativi. Ma soprattutto le miemani possono incitarvi con cenni sicuri e decisi.

    Ho una proposta per voi

    Che ne pensate di intraprendere un viaggio con destinazione laCambogia? D'istinto parlo per primi a voi exallievi già affidatari dibambini adottati in Cambogia tramite la nostra associazioneExallievi di Lombriasco. Perché non raggiungiamo ciò che abbia-

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    mo contribuito a realizzare con i nostri aiuti preziosi? Sarà, cre-detemi, come essere a casa nostra, accolti da figli mai conosciu-ti ma sorretti per il loro benessere.

    Prima di partire dalla Cambogia per rientrare in Italia, salutandoun nutrito gruppo di giovani exallievi della Scuola Alberghiera diSihanouk Ville ho promesso loro che mi sarei attivato per portareavanti il progetto di questo viaggio e per far conoscere agli exal-lievi di Lombriasco lo splendido Don Bosco Hotel School.

    Ho discusso questa iniziativa con don Sandro Barra e la porteròin Consiglio Exallievi nelle prossime settimane. Chiunque fosseinteressato, o volesse saperne di più, potrà fin d'ora prendere con-tatti con la segreteria degli Exallievi o direttamente con il sotto-scritto.

    Un caloroso saluto a tutti voi e, come si dice in Cambogia, akun! (Grazie)

    Con affettoMarziano Bertino

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    Trentennio ITA

    Trentennio ITG

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    Fiori d’ArancioREGOLE-LAMPO:

    - pochi soldi e molto affetto- saper ricominciare ogni giorno- saper ascoltare l'altro (l'altra)

    - saper rinunciare ai propri punti di vista

    Canavese Geom. Paolo e GiuliaCarrè Geom. Emanuela e PaoloCavaglià P.A. Alessio e Simona

    Cerutti Geom. Massimiliano e SaraDonetto Dott.sa Desirée e LucaDruetta Geom. Matteo e LauraFavaro P.A. Monica e FabrizioGaresio Geom. Ivano e Laura

    Meinardi P.A. Guido ed EleonoraPautasso Geom. Gianpiero e Daniela

    Pochettino Geom. Dott. Giuseppe e SilviaPortis P.A. Alberto ed Alessia

    Remogna P.A. Prof. Paolo ed ElisabettaRicciardi Geom. Fabrizio e LuisaRocchietti P.A. Lorenzo e Agnese

    Sciarpa Geom. Mauro e Alò Geom. IleniaTesio Geom. Ing. Nicoletta e Fabio

    Vaglienti P.A. Fabrizio e Lucia

    Remogna P.A. Prof. Paolo ed Elisabetta

    Meinardi P.A. Guido ed Eleonora

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    Elezioni del Consiglio ExallieviDurante il convegno annuale del 9 maggio 2010

    è stato rinnovato il Consiglio exallievi.

    Ecco la composizione:

    Bertino Geom. Dott. Marziano PresidenteMarocco P.A. Dott. Paolo Presidente onorarioCapello P.A. Mauro Vice presidente GexChicco P.A. Luca Vice presidente GexOitana P.A. Marco Vice presidente GexParussa Geom. Stefano CassiereMeinardi P.A. Guido SegretarioAlessio Geom. Paolo SegretarioBiancotto P.A. Elisa SegretariaDalmasso Geom. Paolo SegretarioMottura Ilaria SegretarioSola Claudia SegretarioAllasia P.A. Enrico ConsigliereBravo Geom. Giampiero ConsigliereGodano P.A. Andrea ConsigliereSandra P.A. Enrico Consigliere

    Felicitazioni e auguri di buon lavoro!

    Quinquennio ITA-ITG

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    DA LOMBRIASCO ALLA POLONIA

    Dal 5 al 9 aprile 2010, nella settimana successiva alla Pasqua,un gruppo di circa sessanta tra exallievi ed amici dell'operasalesiana di Lombriasco ha partecipato al viaggio-pellegrinag-gio in Polonia organizzato dall'unione exallievi nei luoghilegati alla memoria del grande Papa Giovanni Paolo II, chepresto sarà proclamato Beato in tempi davvero record.Il Direttore dell'Istituto, Don Genesio Tarasco, ha guidato spi-ritualmente il pellegrinaggio mentre il prof. Marziano Bertinoha svolto il ruolo di coordinatore logistico. Il gruppo, che alloggiava in un centralissimo albergo diCracovia, ha potuto visitare numerose località legate alla storiadel popolo polacco, in particolare alle vicende che hanno

    segnato in positivo e in nega-tivo il Novecento non solonel Paese slavo ma nelmondo intero. Come si può rimanere indif-ferenti visitando i campi disterminio di Auschwitz eBirkenau, con le baracchenelle quali i prigionieri, in

    particolare ebrei, venivano ammassati in condizioni igienichedisumane, privati di tutti i loro averi, costretti ai lavori forzati,uccisi dopo tremende torture? Come non provare un sentimen-to di profondo dolore vedendo i forni crematori dove centinaiadi migliaia di corpi furono bruciati? Come non rimanere ammi-rati passando davanti alla cella in cui San Massimiliano Kolbe,frate francescano polacco, morì dopo essersi offerto per salva-re la vita ad un altro prigioniero padre di famiglia condannatoalla decimazione?Accanto agli orrori però il Ventesimo secolo ha donato alla sto-

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    ria polacca personaggi davvero luminosi: oltre a GiovanniPaolo II e al già citato Padre Kolbe possiamo pensare a SantaFaustina Kowalska, la suora alla quale apparve il Signore Gesùchiedendole di diffondere il culto della Divina Misericordia:una delle mete del pellegrinaggio è stato il grande e modernis-simo santuario della Divina Misericordia a Lagiewniki, nellevicinanze di Cracovia, inaugurato nel 2002 dal Ponteficepolacco e oggi frequentato da pellegrini provenienti da varieparti del mondo.Numerose sono state le visite ai luoghi nei quali Karol Wojtylavisse prima di essere chiamato alla guida della Chiesa univer-sale: dalla casa natale a Wadowice al santuario di Kalwaria nelquale si recava tante volte apregare fino al palazzo arci-vescovile di Cracovia, dovegrazie all'interessamento diDon Tarasco c'è stato l'incon-tro con il CardinaleStanislaw Dsziwisz, che fusegretario di Wojtyla prima aCracovia e poi a Roma ed ora è arcivescovo dell'importantecittà polacca.Merita un cenno particolare la mattinata trascorsa al famososantuario della Madonna Nera a Czestochowa, cuore religiosodella Polonia che nei tanti momenti difficili della sua storia ha

    chiesto l'aiuto della Madre diDio: ancora oggi sono nume-rosissimi i polacchi (e nonsolo) che si radunano nelcelebre luogo di culto perinvocare e ringraziare laVergine Maria. Accanto alla dimensione più

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    propriamente religiosa, caratterizzata dalle celebrazioni eucari-stiche e da altri momenti di preghiera, non è certamente man-cato l'aspetto culturale con la visita alla stupenda città di

    Cracovia e ai suoi monu-menti più importanti: ilmaestoso castello delWawel, residenza dei repolacchi quando la città eracapitale dello Stato, la catte-drale, la chiesa di SantaMaria, la Sinagoga sede

    della comunità ebraica (un tempo numerosa, oggi piccolissimadopo lo sterminio nazista), la Piazza del Mercato, "cuore" dellacittà, sempre molto frequentata da turisti provenienti da tuttaEuropa. Una meta particolarmente significativa è stata la miniera disale di Wieliczka, nella quale si sono potute ammirare le scul-ture realizzate con il sale e le ricostruzioni delle scene di vitadei minatori fedelmente riprodotte.Le guide turistiche che hanno seguito la comitiva sono statedavvero ottime, sia per la loro preparazione, sia per la grandedisponibilità: dalle loro parole si è capito molto della difficilecondizione subita dal popolo polacco durante gli oltre quaran-t'anni di comunismo sotto il controllo sovietico; un forte senti-mento patriottico ed una salda fede cattolica hanno sempremantenuto questo popolo legato alle sue radici culturali e spi-rituali.Come già dopo il pellegrinaggio in Terra Santa a fine 2008,anche ora non resta che ringraziare il direttivo degli exallieviper questa opportunità arricchente dal punto di vista culturalee religioso e anche per il clima di amicizia che si è creato.

    Enrico Forestello

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    Decennio ITA

    Decennio ITG

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    Quarantennio ITA

    Quarantennio ITG

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    CONDOGLIANZEA Audero Chiara per la morte della mamma AgostinaA Audero Geom. Francesco e Geom. Andrea

    per la morte della mammaA Balaclava Geom. Franco per la morte della moglieA Barberis P.A. Luigi e P.A. Luca

    per la morte della mamma e nonnaA Blanchietti Geom. Claudio e Geom. Andrea

    per la morte del papàA Bravo Geom. Giuseppe e P.A. Corrado per la morte del papàA Brezzo P.A. Mario per la morte della figliaA Cappello Silvia e Rossella per la morte della mammaA Cellerino P.A. Marco per la morte della mammaAl Direttore Don Genesio Tarasco per la morte della cognataA Fumero Geom. Pier Lorenzo e Geom. Dott. Giulio

    per la morte del papàA Gariglio Geom. Giorgio per la morte del papàA Manassero P.A Dott. Giorgio per la morte della mammaA Mancini P.A. Vittorio per la morte della mammaA Marietti P. A. Dott. Giovanni per la morte del papàA Millone P.A. Ivo per la morte della giovane mammaA Miniotti P.A. Adriano per la morte fratelloA Monetti P.A. Matteo e Geom. Monica

    per la morte della giovane mammaA Pairetti Geom. Cav. Giorgio

    per la morte del figlio exallievo Geom. Dott. LucaA Quaglia Geom. Gianfranco per la morte della mammaA Tessore Valerio e Giacomo per la morte del papà e del nonno

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    I nostri mortiAimasso Sig. GiuseppeAlbertino P.A. DamianoAmbrogio SebastianoApostolo Geom. GrazianoBianchin Geom. GiovanniBollati P.A. GiovanniBrondino Geom. Dott. GabrieleCarrel Geom. CamilloClot Geom. FlavioDemanuelli P.A.CarloDi Natale SimoneDon Basset LuigiDon Moschetto PieroGardini P.A.Dott. RomualdoLampo P.A. Geom. GiovanniMarietti P.A. LucianoMartinengo P.A. CesarePecchioli Geom. TommasoPairetti Geom. Dott. LucaSanti P.A. Dott. ValentinoScarafia DenisSerravalle P.A. Dott. Mario

    “Non è il Dio dei morti, ma dei vivi”(Mt 22,32)

    È una frase che va presa alla letteraal cento per cento.

    Soltanto in Paradisonasceremo pienamente

    SIG. GIUSEPPE AIMASSODall'autunno del 2009 c'è un angolo del nostro Istituto che potremmo quasidefinire "orfano": l'officina, seguita in passato da Salesiani coadiutori ric-chi di esperienza e senso pratico; l'ultimo di loro è stato il sig. GiuseppeAimasso, nato a Neive (Cuneo) nel 1937 e morto a Lombriasco nel novem-bre 2009. Questo simpatico ed originale religioso aveva trascorso quasitutta la sua vita salesiana nell'insegnamento della meccanica presso i centridi formazione professionale in Piemonte, Valle d'Aosta e Veneto: quantigiovani hanno imparato dalla sua competenza a lavorare bene il ferro! Negliultimi anni della sua vita ricordava volentieri quei periodi, in particolare ilunghi anni trascorsi a Torino, Fossano e Bra e l'esperienza vissuta negli

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    anni Sessanta a San Donà del Piave, in una scuola professionale che erastata aperta poco tempo prima.Grande appassionato della montagna, si dedicava a scalate ed escursioni

    nei momenti liberi dagli impegni scolastici; chi entrava nella sua attrezza-tissima officina notava appese alle pareti le fotografie che lo ritraevano, dasolo o in compagnia di amici, in cima alle vette alpine; quando la salute nongli permetteva più di compiere queste imprese, raggiungeva cime più bassee meglio praticabili. Quando nel 2001 terminò il suo servizio di insegnan-te, fu inviato a Lombriasco dovecurò con notevole impegno l'im-pianto termico a cippato e si occu-pò della manutenzione ordinariadella casa.Pur non essendo mai stato docentedei nostri allievi, li incontravaspesso nelle ricreazioni conversan-do con loro e anche giocando abasket nel cortile della scuola, spe-cialmente con i ragazzi dellaMedia.Nel 2006, in occasione dei suoicinquant'anni di professione reli-giosa, ebbe la gioia di festeggiarequesto importante traguardo incon-trando personalmente PapaBenedetto XVI, che in quel periodo stava trascorrendo alcuni giorni di ripo-so presso i Salesiani a Les Combes (Aosta). Gli ultimi anni della vita del signor Giuseppe furono segnati da una gravemalattia, che progressivamente lo privò delle forze, ma che lui affrontò conanimo coraggioso e sereno, senza perdere la voglia di scherzare con con-fratelli ed amici, sempre assistito dai sanitari e dai Salesiani. La preghieradel Rosario, recitata da lui nei cortili e nei giardini dell'Istituto, lo accom-pagnò dandogli forza in quel difficile periodo di sofferenza.La nostra scuola, come penso tutte le opere salesiane, deve molto anche aquesti numerosi religiosi, che magari hanno trascorso con noi pochi anni esono stati lontani dalla vista di docenti e allievi, ma che nella quotidianadedizione al loro servizio hanno reso più confortevole la nostra attività for-mativa e nella preghiera di ogni giorno hanno offerto al Signore supplichee sofferenze perché l'opera di Don Bosco continui a dare frutti anche ainostri giorni.

    Enrico Forestello

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    DON PIERO MOSCHETTOLa mia generazione è stata segnata nella sua formazione scolastica e soprat-tutto umana e spirituale da alcune grandi figure di salesiani; tra le piùimportanti c'è stata certamente quella di don Piero Moschetto. Insegnantedi valore, appassionato botanico e studioso di scienze naturali, esigeva sem-pre il massimo dei suoi allievi. La sua formazione eclettica gli consentivadi spaziare dal campo delle conoscenze scientifiche e naturalistiche a quel-le teologiche passando per lescienze sociali. Grande organizza-tore di eventi culturali nell'istitutodi Lombriasco negli anni '70 (bastiricordare la mostra del libro, ilcineforum, gli incontri con perso-nalità del mondo ecclesiale qualidon Ciotti e il gruppo Abele).Infaticabile animatore dei gruppidi impegno sociale; ricordo gliincontri settimanali (dalle 21 alle22,30) nei quali si discutevanoargomenti di attualità (aborto,eutanasia, immigrazione, il proble-ma palestinese, ecc.), seguendo una traccia che egli elaborava con grandecompetenza. Ci trasmetteva la passione per i problemi del "terzo mondo"lavorando con "Operazione Mato Grosso", ma senza dimenticare le soffe-renze di chi avevamo vicino, per questo ci accompagnava periodicamentein visita al Cottolengo o agli anziani soli ricoverati nelle case di riposo deipaesi della zona. Terminati gli studi, con alcuni di noi è rimasto in contattoanche durante il suo nuovo impegno di direttore a Bra sino alla sua parten-za per l'Ecuador. Certamente l'esperienza missionaria è stato il coronamen-to della sua vita, ha dato tutto se stesso, tra l'altro collaborando alla riformadel sistema scolastico di quel Paese, sino alla morte. Credo di dover espri-mere, anche a nome dei miei compagni di studi, un ringraziamento alSignore per averci fatto dono di questo grande e indimenticabile salesiano.

    Raimondo P.A. Prof. Pino

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    Trentacinquennio ITA - ITG

    Quindicennio ITG

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    Quindicennio ITA

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    Aimaretti Geom. RobertoAimaretti P.A. RobertoAime Geom. Arch. GiovanniAlesina Geom. LuiginoAlessandrini Geom. AurelioAllasia P.A. EnricoAmici di Millone P.A. Ivo in suf-fragio della mammaAmici di Santi P.A. Dott.Valentino in sua memoria Angaramo GiulianaAntona P.A. GiorgioArfelli P.A. Dott. RomanoArneodo Lidia ved. Armitano insuffragio di ValerianoAstegiano Dott. PierangeloBalaclava Geom. Franco in suffragio della moglieBaldioli Geom. GianfrancoBarassi P.A Dott. GiorgioBaravalle Geom. GiacominoBarbera Giuseppina in memoria diChiaretta P.A. EnricoBarbero Arnolfo Giuseppina inricordo di Barbero P.A. ElioBarbero Enot. ErnestoBattistino P.A. Geom. GiuseppeBecchio Geom. MarcoBenedetto Geom. FedericoBenetti P.A. SimonaBernardi Geom. AlbertoBernardi P.A. IgorBertolotto P.A. Gian MariaBertolotto P.A. Silvia e ValterBettati Dott. GianniBo P.A. Arch. GiuseppeBoetto P.A. GiovanniBogetti Geom. Dott. GiovanniBoiero Geom. DomenicoBonadonna P.A. LuigiBoretto Geom. EraldoBoretto Romano

    Bosi Geom. CarloBosia P.A. TommasoBravo P.A. CorradoBrero Geom. GiovanniBronzatti Geom. RomeoBrunetti CaterinaBruno P.A. RobertoBussolino Enot. DarioBusto P.A. CorradoButtieri Geom. MarioCalavita Geom. GabrieleCanavosio P.A. ClaudioCandellero Geom. BrunoCapello Geom. GiuseppeCapponi NeriCarbognani SergioCarena AndreaCarle Geom. EnzoCarrè Geom. EmanuelaCasassa Geom. Arch. GiovanniCavaglià P.A. AlessioCavaglià P.A. GiacomoCavagliato P.A. Antonio Cavallo P.A. Andrea e Geom.ManuelaCavallotto P.A. Armando ErosCeccoli P.A. Dott. Pier LuigiChenal P.A. Dott. GianmarcoChiabrando P.A. MauroChialva P.A. Dott. FrancoChiapetto P.A. MaurizioChiatello P.A. RiccardoChiesa Geom. Ing. Domenico Chiodi Geom. RobertoCiomei P.A. FilibertoCitossi SergioCoalova P.A. PietroCogno Giuseppina in memoria di FrancoColomba P.A. Costanzo Colombatto P.A. DomenicoConforti P.A. Andrea

    Per l’Unione e l’Amicizia

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    Coppo Geom. Dott. ErnestoCurto P.A. GiuseppeDalmasso Geom. Paolo per le missioniDalmazzo Roberta e Luca per la nascita di GinevraDel Bo P.A. Dott. SergioDemichelis P.A. GiovanniDognibene P.A. FulvioDonna Geom. RobertoDucco Geom. MaurizioEichholzer Geom. CarloEnria Geom. Dott.GiorgioExallievi di TrofarelloFam. Apostolo in memoria del Geom. GrazianoFam. Boretto in ricordo di CarloFerrario P.A. GianniFerraro P.A. SergioFerrato Domenica in memoria di Geom. AldoFerrero Dott.ssa LuisaFerrero P.A. GiuseppeFerrero P.A. LucaFerro TeresaFicetti Geom. CarloFicetti Geom. RomanoFilippini P.A. Dott. LorisFinello P.A. GianluigiFino P.A. GiulianoFissore P.A. RobertoFogliato P.A. AldoFrancois P.A. Prof. LuigiFrassà P.A. GiuseppeGaibazzi P.A. CarloGalfione Bruno e P.A. DiegoGallino TeresioGarello Geom. Ing. AndreaGarello Geom. Ing. MarcoGarlanda P.A. EusebioGennero P.A. BartolomeoGenre Geom. GabrieleGerbino Geom. DavideGili P.A. Bartolomeo in suffragio della mamma

    Giolito Geom. GiovanniGiordana BartoloGiusiano Cubito MercedeGodano P.A. AndreaGonella P.A. SilvioGrande P.A. GiuseppeGrassero P.A. Pier LuigiGrosso PatriziaGruppo ex incontro annuale a Breolungi, in preghiera per don Rossi e don Pellerino Hyvoz P.A. ChristianImarisio P.A. GiuseppeImberti P.A. Prof. PieroLamberti DarioLanghi Geom. AlbertoLo Giudice Agrot. RobertoLorenzino Geom. Arch. GiuseppeLovera Geom. Franco e Geom.EnricoMacchiorlatti Vignat P.A. DavideMadiotto Geom. Stefano e Geom.AndreaMaero P.A. Dott. EnricoMagliocco Geom. MaurizioMagnanini P.A. FedericoMagnetti Geom. Ing. SilvioMalagoli P.A. OrfeoManassero Geom. ValerioMarchisio SaraMarazina Geom. RobertoMarchetti P.A. Dott. GiorgioMarguerettaz P.A. Dott. FabioMarietti P.A. Dott. Giovanni in suffragio del papàMarocco P.A. Dott. PaoloMartini P.A. Dott. FrancoMartini P.A. GiuseppeMassano Geom. AurelioMassimino P.A. GiuseppeMeinardi Geom. FabrizioMignacca P.A. GianmariaMillone Geom. RobertoMolinari P.A. GiovanniMontrosset Geom. Ing. Ivo

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    Moreschini Romeo in memoria di UmbertoMoretti P.A. Fulvio per le missioniMoriondo P.A. GiuseppeNota Geom. GiuseppeNovarino Andrea in memoria di Don ManasseroNovaroli P.A. EmilianoNoz P.A. PaoloOberto P.A. Dott. LuigiOddenino Geom. MaurizioOitana P.A. Marco e fam.Olivero Geom. BernardinoOlivetti Geom. AntonioOperti P.A. MarioOsella EricaOssola Geom. CarloPacchiotti P.A. CarloPairetti Geom. Cav. Giorgio in ricordo del figlio Geom. Dott. LucaPanero Ing. FabrizioParavisi Geom. MarcoParuzzo Geom. GiovanniPasta P.A. RobertoPautassi AntonioPautasso Clara, Geom. Gianpiero e Geom. Carlo AlbertoPautasso P.A. Dott. GiacomoPedrale P.A. Prof. MassimoPeracchia P.A. Cav. GiacomoPerino Geom. PieroPerotti Geom. MarioPianca Geom. GuidoPicco P.A. RiccardoPistono P.A. Giacomo RemoPitet AugustaPochettino GiovanniPochettino MarinoPoletto Geom. CesarePollano Geom. GiovanniPortis P.A. AlbertoPriotti P.A. Dott.ssa Manuela e MauroPrizzon Geom. Alex

    Quaglia P.A. StefanoQuattrocolo CarloQuinta ITA '92-'93Raglia P.A. Dott. UgoRaimondo P.A. Dott. PinoRamella P.A. RiccardoRamondini Geom. Dott. LorenzoRastello Geom. FedericoRavetto Geom. Walter e BarbaraRenati P.A. RiccardoRinaudo Geom. Ing. FulvioRobasto P.A. Dott. SebastianoRocchietti Geom. FiorenzoRocchietti P.A. AngeloRolfo Graziana in ricordo del marito Boretto CarloRonzio P.A. EnricoRosso P.A. Giuseppe in ricordo del papàRuatto Patrizia in memoria del Geom. Longo SergioRubiolo P.A. AldoRuffinatto P.A FabrizioSabre P.A. FrancescoSacchetto Geom. G. BattistaSacchetto P.A. GiulianoSandri P.A. Dott. AndreaSarcinella SilviaScavarda Geom. DesiderioSchiaparelli P.A. Dott. AlbertoScotti P.A. CarloSerafino P.A. PieroSola P.I. MarioSoletti P.A. Dott. GiovanniSosso Geom. Luca e Geom.AlbertoSquarotti Geom. MassimoStoppa EnorSucco Geom. Ing. DanieleSuffragio Demanuelli P.A.CarloTaliano Elio CarloTassara P.A. CesareTesio Geom. Ilario nella ricorrenzadel matrimonio della figlia exallieva Nicoletta

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    Tesio Geom. WalterTesio LodovicoTessa P.A. BrunoTesse Geom. MattiaTolosano P.A. MarcoTosco P.A. ValentinoTruffa Geom. GianfrancoTurletti P.A. AlbertoVaglienti P.A. FabrizioVaglienti PierinoVallauri Geom. GiancarloVallory Geom. Arch. MarioVanzetti P.A. Dott.ssa Paola Vanzetti P.A. Ilario

    Vaschetti Geom. PierpaoloVaschetto MauraVaschetto P.A. TommasoVerdi LuigiVergnano P.A. GiovanniVerra Rag. Franco e LucianoVesipa Geom. Ing. LuigiVillosio P.A. SergioVirano P.A. LorenzoYeuilla P.A. RemoZanellati P.A. Dott. GabrieleZavanella P.A. Dott. MarioZazzali P.A. LuigiZunarelli Geom. Egidio

    Diverse offerte sono state destinate da vari exallievi ai terremotati di Haiti.

    Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato donando

    il loro tempo per realizzare il nuovo annuario.La produzione e l’invio dell’annuario,che speriamo sia di vostro gradimento,

    rappresentano per la nostra Unione un notevole sforzo economico.

    Ringraziamo in anticipo quanti vorranno contribuire

    alle spese sostenute.

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    Quinta ITA

    Quinta Liceo

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    Quinta ITG

    Terza Media A

    Terza Media B

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    Venticinquennio ITA

    Venticinquennio ITG

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    TA C C U I N O!Sabato 9 Aprile 2011S.Messa a Breolungi in ricordo di Don Rossi e Don PellerinoRitrovo ore 10 - S.Messa ore 11Per prenotare il pranzo chiamare: Vallauri Geom. Giancarlo 0172.67110 - Allena Geom. Corrado 0174.681421

    !Domenica 8 Maggio 2011CONVEGNO

    ANNUALE EXALLIEVIPer la prenotazione utilizzare la cartolina allegata oppure telefonare al 011-2346311 o inviare una mail alla [email protected] aspettiamo numerosi anche se sono giornate ricche di impegni.

    Non lasciamo morire questo importanteappuntamento per tutti gli exallievi!!

    È un momento di grande unità tra le varie generazioni di studenti e insegnanti.

    Incontro in preparazione del Natale 2010

  • PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTEIn caso di mancato recapito rinviare all’ufficio C.M.P. TO NORD per la

    restituzione al mittente che si impegna a corrispondere la relativa tassa. Grazie.ISTITUTO TECNICO SALESIANO - Via S.Giovanni Bosco, - 10040 Lombriasco (TO)RI

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    Supplemento a: “Maria Ausiliatrice” rivista del Santuario Basilica di Maria Ausiliatrice - Torino - Anno 32numero 2 - marzo-aprile 2011 - Spedizione in abbonamento postale - pubbl. inferiore al 50% - tariffa riscossa TO C.M.P.

    elle

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