4025centro nord 22 2-06

1
IL SOLE-24 ORE CENTRONORD Mercoledì 22 Febbraio 2006 - N. 7 — PAGINA 17 PROFESSIONI E LAVORO S ussidiarietà, bilateralità, effettività. Tre parole che sintetizzano i caratteri dell’accordo interconfederale firmato il 14 febbraio scorso da Cgil, Cisl, Uil, Confartigia- nato, Cna, Casartigianato, Claai e con il quale le parti danno applicazione a intese e direttive stabilite nel settore quasi due anni fa. Sussidiarietà. L’intesa con- ferma un sistema contrattuale strutturato su due livelli — na- zionale e regionale — ma ridise- gna ruoli e ambiti contrattuali. Equilibratore quello nazionale, acquisitivo quello territoriale. La contrattazione di secondo livello non è più, quindi, sem- plicemente applicativa e inte- grativa di quella na- zionale, ma gode di un suo ambito di intervento esclusi- vo, benché residua- le. In particolare, la contrattazione territoriale potrà re- golamentare tutte le materie che non sono di competen- za del livello nazio- nale: i diritti sinda- cali e i principi generali del rapporto di lavoro sono attribui- ti a quest’ultimo. Concorrente è invece la com- petenza in materia di orario di lavoro: al livello nazionale è de- mandata la regolamentazione generale del tempo di lavoro, mentre a quello regionale quel- la specifica. L’accordo interconfederale conferma la durata quadriennale dei contratti — ad eccezione di quello interconfederale naziona- le per il quale non è previsto un termine — senza distinzione tra parte normativa ed economica. Bilateralità. Le parti rilancia- no il sistema della bilateralità, dando una nuova definizione de- gli interventi, delle prestazioni, a carico degli Ebr (Enti bilatera- li regionali) e concordando l’at- tivazione della consulta degli Ebr perché sia massima la fun- zionalità di queste strutture. Il principio della bilateralità, come testimoniano il settore ar- tigiano e quello edile, è cardine di un modello di relazioni indu- striali di tipo partecipativo che finora ha prodotto importanti ri- sultati anche all’interno di un sistema di relazioni industriali conflittuale e non omogeneo co- me quello italiano (vedi Bolletti- no Adapt n.10/2006 in www. csmb.unimo.it). Uno di questi risultati è il maggior controllo, ad opera delle parti sociali, del rispetto della disciplina in materia di lavoro, innalzando così il tasso di effettività delle regolamenta- zioni in materia. Effettività. Oltre al controllo, l’effet- tività è legata alla vicinanza delle nor- me alle situazioni da regolare. In que- sto senso, un ruolo decisivo è persegui- to attraverso il de- centramento con- trattuale. In particolare, al contratto regiona- le, baricentro del sistema con- trattuale artigiano, è attribuito il compito di riequilibrare gli scompensi nelle diverse realtà territoriali, e di tutelare il pote- re d’acquisto delle retribuzioni attraverso il recupero dello scarto tra inflazione reale e pro- grammata o — in mancanza di politica dei redditi — concorda- ta tra le parti. Il contratto regionale, in pre- senza di uno squilibrio economi- co tra le diverse aree della peni- sola, costituisce quindi una op- portunità di sviluppo per i terri- tori più deboli dove, attraverso la concertazione, le parti posso- no costruire dei contratti colletti- vi su misura delle capacità, del- le potenzialità e delle ambizioni del contesto economico. LUIGI DEGAN [email protected] A ccolte con favore, dalle organizzazioni dell’arti- gianato del Centro-Nord, le nuove regole per la contratta- zione. Una svolta che riguarderà tutte le imprese (circa 340mila nelle quattro regioni dell’area) e tutti i lavoratori del comparto, frutto dell’intesa, sottoscritta da Cna, Confartigianato, Claai e Ca- sartigiani con Cgil, Cisl e Uil lo scorso 14 febbraio, applicativa dell’accordo del 17 marzo 2004, che definisce materie, tempi, mo- dalità e procedure del nuovo as- setto contrattuale. Il modello, di carattere speri- mentale e con forti contenuti in- novativi, prevede due livelli di contrattazione, che coinvolgono in modo nuovo i singoli territori, con prerogative ben definite e in grado di garantire unitarietà e coordinamento al sistema su sca- la nazionale. Entro il 31 dicem- bre 2006, inoltre, verranno avvia- te le trattative in sede regionale per definire i contratti o rinnova- re quelli regionali scaduti. Ma il negoziato a due livelli per le as- sociazioni artigiane dovrà tradur- si in una diversa modalità di rela- zione fra imprese e lavoratori. «È una grande opportunità — afferma Barbara Maccato, re- sponsabile sindacale di Confarti- gianato Emilia-Romagna — an- che per il rilancio degli enti bila- terali. Tuttavia, per coglierla gli attori in gioco devono essere par- tecipi di questa nuova cultura, perché due livelli forti di contrat- tazione possono far saltare il ta- volo della tratta- tiva, specie in un momento di congiuntura sfa- vorevole. Per- ciò, è necessa- rio aver presen- te i limiti, su scala nazionale per recuperare il potere d’ac- quisto e regiona- le per la produt- tività». Uno nuovo corso federali- sta che coinvol- gerà in modo nuovo i singoli territori. «Si dovrà necessaria- mente tenere conto delle realtà locali — sostiene Marco Baldi, presidente Cna Toscana —. L’in- tesa fissa i criteri e i termini di riferimento per la gestione della bilateralità, su cui la Toscana vanta un’esperienza avanzata. I rapporti tra le organizzazioni da- toriali e i sindacati dei lavoratori sono piuttosto favorevoli, e ciò può essere un buon viatico per la contrattazione di secondo livel- lo». Emerge un nuovo ruolo anche per l’Ente bilaterale. «Viene ri- lanciata la funzione dell’Ente, che in Toscana ha un ruolo im- portante — dice Fabio Banti, presidente Confartigianato To- scana —. In particolare, le novi- tà legate all’impresa, in tema di innovazione, formazione e sicu- rezza sul lavoro, che fanno della bilateralità uno strumento di ri- lancio, e non solo un ancora di salvataggio. In Toscana il nuovo modello di contrattazione sarà anche banco di prova, penso al manifatturiero, dove si tratta di introdurre una maggiore flessibi- lità e di far capire le esigenze delle imprese, in un momento di crisi». Accolto con favore il coinvol- gimento del territorio dalle orga- nizzazioni artigiane umbre. «Ci stavamo preparando da tempo a questa evenienza — spiega Pao- lo Arcelli, direttore Cna Umbria —. Un’innovazione positiva, che si poteva cogliere nelle cor- de di un processo di decentra- mento avviato da tempo, per cui i contenuti del contratto di lavo- ro, ferma restando la griglia na- zionale, vengono adattati e resi flessibili alla realtà produttiva re- gionale. Un modello contrattuale assolutamente conveniente per la realtà umbra, dove sono pre- senti aree produttive con caratte- ristiche proprie in cui potremmo pensare di calare i contratti di lavoro in modo più aderente alle realtà aziendali e di filiera. È un processo in divenire e da costrui- re, ma avvertiamo l’apertura e la disponibilità dei sindacati». Il nuovo modello valorizza il territorio e introduce importanti novità. «Sia in termini di amplia- mento del ruolo della contratta- zione territoriale — dice Marco Dilei, responsabile politiche del lavoro della Cna delle Marche — che dei meccanismi di tutela del potere d’acquisto di tutti la- voratori, anche nelle regioni che non contrattano. Insomma, non un vero "federalismo contrattua- le" ma un modello originale e innovativo, che potrà indicare una strada, con la sua sperimen- tazione fino al 2008, per tutte le relazioni industriali del Paese. Gli ultimi contratti nella nostra regione li abbiamo rinnovati cin- que anni fa. Ora l’auspicio è che i tavoli possano riaprirsi presto». ANCONA 1 Rinnovo dei verti- ci per gli Ordini degli avvoca- ti delle Marche. La sfida più dura è stata sicuramente quel- la di Ancona, dove Maurizio Barbieri è stato confermato presidente per il quinto bien- nio consecutivo, ma dopo un duello all’ultimo voto con il rivale Massimo Canonico, che si è concluso 425 a 407. In occasione del ballottaggio hanno votato 830 su 1.171 iscritti. Tra i primi obiettivi del nuovo mandato di Barbie- ri c’è quello di accelerare le pratiche. «Il Tribunale — spie- ga — non è ancora uscito dal suo momento di crisi. Ci sia- mo mossi dal ristagno, ma stia- mo comunque parlando di un pachiderma. Per questo moti- vo stiamo sperimentando un sistema di police-web per ac- cedere dagli studi legali alle cancellerie attraverso il com- puter. Dovremo essere operati- vi a tutti gli effetti entro un mese e questo ci permetterà di essere messi a conoscenza in tempo reale dell’iter delle cau- se su cui lavoriamo». Con la riconferma di Barbie- ri (segretario è stato nominato Filippo Moroni e tesoriere Maurizio Miranda) gli avvoca- ti di Ancona hanno riconferma- to l’attività del Consiglio e il ruolo svolto nei confronti dei magistrati, con cui l’Ordine ha un rapporto ormai paritario. Un altro aspetto su cui Barbie- ri dovrà ora lavorare è la libera- lizzazione della professione. «C’è un tentativo dell’Unione europea — continua il presi- dente — di effettuare quella che ritengo una vera e propria rivoluzione. La libera concor- renza se da una parte, infatti, favorisce l’abbassamento dei prezzi, dall’altra non garanti- sce la qualità. Abolito l’Ordine non ci sarebbe più nessun con- trollo. È nostro compito assicu- rare un passaggio graduale e a questo scopo tutti gli Ordini collaboreranno con il Consi- glio nazionale forense». Continuità anche per l’Ordi- ne di Macerata. Giancarlo Na- scimbene è stato confermato presidente. A fianco a lui Car- lo Strinati segretario e Renzo Tartuferi tesoriere. Alle vota- zioni hanno preso parte 326 iscritti su 686 aventi diritto. Cambiano i volti invece a Pesaro. Alla prima tornata la lista guidata da Arturo Pardi ha raccolto il maggior numero di preferenze rispetto a quella del presidente uscente Giulia- no Demetrio, che ha poi rinun- ciato alla candidatura. L’af- fluenza, come ad Ancona, è stata notevole. Alle elezioni pesaresi hanno partecipato 453 avvocati sui 625 iscritti all’Albo. Nei giorni scorsi, poi, il consiglio ha eletto Par- di presidente, Danilo Del pre- te segretario e Marco Paolini tesoriere. Tra i vari punti del programma emerge quello re- lativo all’infortunistica. La squadra capeggiata da Pardi sostiene infatti che solo l’iscri- zione all’Albo degli avvocati offre garanzie alle vittime de- gli incidenti. A differenza del- le agenzie di infortunistica in- fatti, l’avvocato è tenuto all’osservanza di regole deon- tologiche che garantiscono la corretta determinazione del danno e la migliore tutela del danneggiato. Ad Ascoli le consultazioni sono ancora aperte. Salvo sor- prese dell’ultimo minuto sarà riconfermato il presidente uscente Carlo Rossi. CLAUDIA PASQUINI CONCORSI DI BARBARA BENINI CENTRO STUDI MARCO BIAGI a cura di ADAPT U n giudizio positivo sul nuovo corso federalista dell’artigiana- to lo esprimono anche le orga- nizzazioni sindacali. «È un accordo sperimentale che si pone su un terreno di innovazione — afferma Manlio Mariotti, segretario regionale Cgil Umbria —. Un mix che tenta di tenere insieme esigenze e mo- delli diversi di sistema contrattuale, ma che conferma il ruolo fondamenta- le della contrattazione nazionale, in tema di inquadramento, salario e dirit- ti dei lavoratori». Secondo il sindacalista umbro «sta a tutte le parti sociali essere all’altezza della sfida, mettendo in discussione un po’ delle proprie certezze. Sarà infatti l’attuazione dell’intesa a dare una risposta sulla sua bontà. Inoltre, l’intesa sblocca di fatto il mancato accordo del 2004 e permette di ripren- dere un sistema di relazioni per dare risposte ai lavoratori e alle imprese». Il nuovo corso federalista oltre a rilanciare le relazioni sindacali riaffer- ma il sistema della bilateralità. «Il set- tore artigiano negli ultimi anni vive difficoltà di tipo contrattuale e di con- giuntura, specie nei settori meccanica, tessile e abbigliamento — afferma Pie- ro Ragazzini, rappresentante di Cisl Emilia-Romagna —. Oggi si avverto- no dei segnali di ripresa e le parti hanno bisogno di riallacciare un rap- porto costruttivo, che negli ultimi tem- pi invece si era un po’ spento». L’esponente della Cisl sottolinea che «in Emilia-Romagna la contratta- zione regionale si fa da anni, in alcuni settori siamo al quinto rinnovo contrat- tuale, e adesso speriamo che anche altre regioni ci seguano. Ma l’accordo rafforza anche il sistema bilaterale, e ci auguriamo che cresca il fondo sulla previdenza integrativa ma anche di po- ter avviare altri momenti di mutualità, come per la sanità integrativa pur di- fendendo il sistema pubblico». Decisamente contraria la Fiom. «L’intesa contiene novità sostanziali relativamente alle regole, alla qualità e alle caratteristiche della contrattazione per questo era stato chiesto di sospen- dere la firma — sostiene Attilio Bel- locci, rappresentante di Fiom Toscana — Non siamo contrari alla contratta- zione su scala regionale, ma ci preoc- cupa la pari cogenza tra i due livelli. In una regione come la Toscana sep- pur in una situazione di difficoltà pos- siamo resistere e contrattare, ma in molte altre non sono stati neppure pre- sentati i contratti integrativi regionali. E il basso livello di capacità contrattua- le in alcune regioni può peggiorare le condizioni dei lavoratori dell’intero comparto». A CURA DI MANOLO MORANDINI Cgil e Cisl sono favorevoli all’innovazione - Resta il veto Fiom Per i sindacati la svolta è positiva Fonte: Unioncamere - Infocamere BOLOGNA 1 Opportunità e problemi legati allo studio legale associato, i modelli alternativi per organizzare l’atti- vità professionale e gli schemi di gestione degli studi sono al centro del seminario che si terrà a Bologna il prossimo 24 febbraio. Organizzato dalla «Guida al diritto» del So- le-24 Ore in collaborazione con la Fondazione forense bolognese, l’incontro «Studio legale: organizzazione e modelli gestionali» è gratuito e si aprirà alle ore 15 nella sala Oratorio di San Filippo Neri, in via Manzoni 5. Obiettivo: fornire gli strumenti alla base dell’organizzazio- ne dello studio legale e i modelli cui fare riferimento nel gestire l’attività. Tra i relatori il professore di Diritto civile all’ateneo felsineo, Francesco Galgano, il direttore della Fondazione forense bolognese, Sandro Callegaro, e l’avvo- cato milanese Paola Parigi co-autrice di un volume della «Guida al diritto» su "Organizzazione e marketing dello studio legale". Per la partecipazione è necessario prenotar- si al sito www.assistenzaclienti.ilsole24ore.com/seminari. Maggiori informazioni allo 045/581358 o scrivendo a: [email protected]. Le norme si avvicinano alle situazioni concrete dell’area MARCHE 1 Ancona riconferma Barbieri, Pesaro elegge Pardi Avvocati online con i tribunali Imprese artigiane e forme giuridiche, dati 2005 CONTRATTI 1 Dagli artigiani del Centro-Nord sì senza riserve al decentramento introdotto dall’accordo nazionale L’intesa rilancia gli enti bilaterali Il modello sperimentale interessa un bacino potenziale di quasi 340mila aziende sparse nelle quattro regioni In attività Bologna aggiorna i legali Un’opportunità per i territori deboli EMILIA-ROMAGNA Y Ente: Azienda Usl di Piacenza Posto: dirigente medico di Farmacologia e tossicologia clinica Requisiti: laurea in Medicina e chirurgia; specializzazione nella disciplina oggetto del concorso; iscrizione all’Albo professionale; abilitazione all’esercizio della professione Scadenza: 02/03/2006 Fonte: Gu n. 8 del 31/01/2006 Informazioni: 0523/335721 Y Ente: Azienda ospedaliero universitaria di Parma Posto: dirigente medico di Cardiochirurgia Requisiti: laurea in Medicina e chirurgia; specializzazione nella disciplina oggetto del concorso; iscrizione all’Albo professionale; abilitazione all’esercizio della professione Scadenza: 02/03/2006 Fonte: Gu n. 8 del 31/01/2006 Informazioni: 0521/702469-702566 TOSCANA Y Ente: Azienda Usl di Pistoia Posto: dirigente medico di Oncologia Requisiti: laurea in Medicina e chirurgia; specializzazione nella disciplina oggetto del concorso; iscrizione all’Albo professionale; abilitazione all’esercizio della professione Scadenza: 02/03/2006 Fonte: Gu n. 8 del 31/01/2006 Informazioni: 0573/352711-13-14 Y Ente: Azienda Usl di Grosseto Posto: dirigente medico di Ginecologia e ostetricia Requisiti: laurea in Medicina e chirurgia; specializzazione nella disciplina oggetto del concorso; iscrizione all’Albo professionale; abilitazione all’esercizio della professione Scadenza: 06/03/2006 Fonte: Gu n. 9 del 03/03/2006 Informazioni: 0564/485903-04-06 MARCHE Y Ente: Azienda Usl di San Benedetto del Tronto Posto: 3 dirigenti medici di Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza Requisiti: laurea in Medicina e chirurgia; specializzazione nella disciplina oggetto del concorso; iscrizione all’Albo professionale; abilitazione all’esercizio della professione Scadenza: 02/03/2006 Fonte: Gu n. 8 del 31/01/2006 Informazioni: 0735/793254 UMBRIA Y Ente: Regione Umbria Posto: direttore generale delle aziende sanitarie della regione. Requisiti: laurea magistrale; esperienza almeno quinquennale di direzione tecnica o amministrativa in enti, aziende, strutture pubbliche o private, in posizione dirigenziale, con autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie, svolta nei dieci anni precedenti la scadenza dell’avviso Scadenza: 06/03/2006 Fonte: Gu n. 9 del 03/03/2006 Informazioni: 075/5045260 Regione Totale imprese Ditte individuali Società di persone Società di capitali Altre Emilia- Romagna 146.905 109.891 32.989 3.618 407 Toscana 116.553 87.385 26.110 2.715 343 Umbria 24.722 18.199 5.894 534 95 Marche 51.561 37.183 12.492 1.754 132 Centro-Nord 339.741 252.658 77.485 8.621 977

Transcript of 4025centro nord 22 2-06

Page 1: 4025centro nord 22 2-06

IL SOLE-24 ORE CENTRONORD Mercoledì 22 Febbraio 2006 - N. 7 — PAGINA 17PROFESSIONI E LAVORO

Sussidiarietà, bilateralità,effettività. Tre parole chesintetizzano i caratteri

dell’accordo interconfederalefirmato il 14 febbraio scorsoda Cgil, Cisl, Uil, Confartigia-nato, Cna, Casartigianato,Claai e con il quale le partidanno applicazione a intese edirettive stabilite nel settorequasi due anni fa.

Sussidiarietà. L’intesa con-ferma un sistema contrattualestrutturato su due livelli — na-zionale e regionale — ma ridise-gna ruoli e ambiti contrattuali.Equilibratore quello nazionale,acquisitivo quello territoriale.

La contrattazione di secondolivello non è più, quindi, sem-plicemente applicativa e inte-grativa di quella na-zionale, ma godedi un suo ambito diintervento esclusi-vo, benché residua-le. In particolare,la contrattazioneterritoriale potrà re-golamentare tuttele materie che nonsono di competen-za del livello nazio-nale: i diritti sinda-cali e i principi generali delrapporto di lavoro sono attribui-ti a quest’ultimo.

Concorrente è invece la com-petenza in materia di orario dilavoro: al livello nazionale è de-mandata la regolamentazionegenerale del tempo di lavoro,mentre a quello regionale quel-la specifica.

L’accordo interconfederaleconferma la durata quadriennaledei contratti — ad eccezione diquello interconfederale naziona-le per il quale non è previsto untermine — senza distinzione traparte normativa ed economica.

Bilateralità. Le parti rilancia-no il sistema della bilateralità,dando una nuova definizione de-gli interventi, delle prestazioni,a carico degli Ebr (Enti bilatera-li regionali) e concordando l’at-tivazione della consulta degli

Ebr perché sia massima la fun-zionalità di queste strutture.

Il principio della bilateralità,come testimoniano il settore ar-tigiano e quello edile, è cardinedi un modello di relazioni indu-striali di tipo partecipativo chefinora ha prodotto importanti ri-sultati anche all’interno di unsistema di relazioni industrialiconflittuale e non omogeneo co-me quello italiano (vedi Bolletti-no Adapt n.10/2006 in www.csmb.unimo.it).

Uno di questi risultati è ilmaggior controllo, ad operadelle parti sociali, del rispettodella disciplina in materia dilavoro, innalzando così il tassodi effettività delle regolamenta-zioni in materia.

Effettività. Oltreal controllo, l’effet-tività è legata allavicinanza delle nor-me alle situazionida regolare. In que-sto senso, un ruolodecisivo è persegui-to attraverso il de-centramento con-trattuale.

In particolare, alcontratto regiona-

le, baricentro del sistema con-trattuale artigiano, è attribuitoil compito di riequilibrare gliscompensi nelle diverse realtàterritoriali, e di tutelare il pote-re d’acquisto delle retribuzioniattraverso il recupero delloscarto tra inflazione reale e pro-grammata o — in mancanza dipolitica dei redditi — concorda-ta tra le parti.

Il contratto regionale, in pre-senza di uno squilibrio economi-co tra le diverse aree della peni-sola, costituisce quindi una op-portunità di sviluppo per i terri-tori più deboli dove, attraversola concertazione, le parti posso-no costruire dei contratti colletti-vi su misura delle capacità, del-le potenzialità e delle ambizionidel contesto economico.

LUIGI [email protected]

Accolte con favore, dalleorganizzazioni dell’arti-gianato del Centro-Nord,

le nuove regole per la contratta-zione. Una svolta che riguarderàtutte le imprese (circa 340milanelle quattro regioni dell’area) etutti i lavoratori del comparto,frutto dell’intesa, sottoscritta daCna, Confartigianato, Claai e Ca-sartigiani con Cgil, Cisl e Uil loscorso 14 febbraio, applicativadell’accordo del 17 marzo 2004,che definisce materie, tempi, mo-dalità e procedure del nuovo as-setto contrattuale.

Il modello, di carattere speri-mentale e con forti contenuti in-novativi, prevede due livelli dicontrattazione, che coinvolgonoin modo nuovo i singoli territori,con prerogative ben definite e ingrado di garantire unitarietà ecoordinamento al sistema su sca-la nazionale. Entro il 31 dicem-bre 2006, inoltre, verranno avvia-te le trattative in sede regionaleper definire i contratti o rinnova-re quelli regionali scaduti. Ma ilnegoziato a due livelli per le as-sociazioni artigiane dovrà tradur-si in una diversa modalità di rela-zione fra imprese e lavoratori.

«È una grande opportunità —afferma Barbara Maccato, re-sponsabile sindacale di Confarti-gianato Emilia-Romagna — an-

che per il rilancio degli enti bila-terali. Tuttavia, per coglierla gliattori in gioco devono essere par-tecipi di questa nuova cultura,perché due livelli forti di contrat-tazione possono far saltare il ta-volo della tratta-tiva, specie inun momento dicongiuntura sfa-vorevole. Per-ciò, è necessa-rio aver presen-te i limiti, suscala nazionaleper recuperareil potere d’ac-quisto e regiona-le per la produt-tività».

Uno nuovocorso federali-sta che coinvol-gerà in modo nuovo i singoliterritori. «Si dovrà necessaria-mente tenere conto delle realtàlocali — sostiene Marco Baldi,presidente Cna Toscana —. L’in-tesa fissa i criteri e i termini diriferimento per la gestione dellabilateralità, su cui la Toscanavanta un’esperienza avanzata. Irapporti tra le organizzazioni da-toriali e i sindacati dei lavoratorisono piuttosto favorevoli, e ciòpuò essere un buon viatico per lacontrattazione di secondo livel-

lo».Emerge un nuovo ruolo anche

per l’Ente bilaterale. «Viene ri-lanciata la funzione dell’Ente,che in Toscana ha un ruolo im-portante — dice Fabio Banti,presidente Confartigianato To-scana —. In particolare, le novi-tà legate all’impresa, in tema diinnovazione, formazione e sicu-

rezza sul lavoro, che fanno dellabilateralità uno strumento di ri-lancio, e non solo un ancora disalvataggio. In Toscana il nuovomodello di contrattazione saràanche banco di prova, penso almanifatturiero, dove si tratta diintrodurre una maggiore flessibi-lità e di far capire le esigenzedelle imprese, in un momento di

crisi».Accolto con favore il coinvol-

gimento del territorio dalle orga-nizzazioni artigiane umbre. «Cistavamo preparando da tempo aquesta evenienza — spiega Pao-lo Arcelli, direttore Cna Umbria—. Un’innovazione positiva,che si poteva cogliere nelle cor-de di un processo di decentra-

mento avviato da tempo, per cuii contenuti del contratto di lavo-ro, ferma restando la griglia na-zionale, vengono adattati e resiflessibili alla realtà produttiva re-gionale. Un modello contrattualeassolutamente conveniente perla realtà umbra, dove sono pre-senti aree produttive con caratte-ristiche proprie in cui potremmopensare di calare i contratti dilavoro in modo più aderente allerealtà aziendali e di filiera. È unprocesso in divenire e da costrui-re, ma avvertiamo l’apertura e ladisponibilità dei sindacati».

Il nuovo modello valorizza ilterritorio e introduce importantinovità. «Sia in termini di amplia-mento del ruolo della contratta-zione territoriale — dice MarcoDilei, responsabile politiche dellavoro della Cna delle Marche— che dei meccanismi di tuteladel potere d’acquisto di tutti la-voratori, anche nelle regioni chenon contrattano. Insomma, nonun vero "federalismo contrattua-le" ma un modello originale einnovativo, che potrà indicareuna strada, con la sua sperimen-tazione fino al 2008, per tutte lerelazioni industriali del Paese.Gli ultimi contratti nella nostraregione li abbiamo rinnovati cin-que anni fa. Ora l’auspicio è chei tavoli possano riaprirsi presto».

ANCONA 1 Rinnovo dei verti-ci per gli Ordini degli avvoca-ti delle Marche. La sfida piùdura è stata sicuramente quel-la di Ancona, dove MaurizioBarbieri è stato confermatopresidente per il quinto bien-nio consecutivo, ma dopo unduello all’ultimo voto con ilrivale Massimo Canonico,che si è concluso 425 a 407.In occasione del ballottaggiohanno votato 830 su 1.171iscritti. Tra i primi obiettividel nuovo mandato di Barbie-ri c’è quello di accelerare lepratiche. «Il Tribunale — spie-ga — non è ancora uscito dalsuo momento di crisi. Ci sia-mo mossi dal ristagno, ma stia-mo comunque parlando di unpachiderma. Per questo moti-vo stiamo sperimentando unsistema di police-web per ac-cedere dagli studi legali allecancellerie attraverso il com-puter. Dovremo essere operati-vi a tutti gli effetti entro unmese e questo ci permetterà diessere messi a conoscenza intempo reale dell’iter delle cau-se su cui lavoriamo».

Con la riconferma di Barbie-ri (segretario è stato nominatoFilippo Moroni e tesoriereMaurizio Miranda) gli avvoca-ti di Ancona hanno riconferma-to l’attività del Consiglio e ilruolo svolto nei confronti dei

magistrati, con cui l’Ordine haun rapporto ormai paritario.Un altro aspetto su cui Barbie-ri dovrà ora lavorare è la libera-lizzazione della professione.«C’è un tentativo dell’Unioneeuropea — continua il presi-dente — di effettuare quellache ritengo una vera e propriarivoluzione. La libera concor-renza se da una parte, infatti,favorisce l’abbassamento deiprezzi, dall’altra non garanti-

sce la qualità. Abolito l’Ordinenon ci sarebbe più nessun con-trollo. È nostro compito assicu-rare un passaggio graduale e aquesto scopo tutti gli Ordinicollaboreranno con il Consi-glio nazionale forense».

Continuità anche per l’Ordi-ne di Macerata. Giancarlo Na-scimbene è stato confermatopresidente. A fianco a lui Car-lo Strinati segretario e RenzoTartuferi tesoriere. Alle vota-

zioni hanno preso parte 326iscritti su 686 aventi diritto.

Cambiano i volti invece aPesaro. Alla prima tornata lalista guidata da Arturo Pardiha raccolto il maggior numerodi preferenze rispetto a quelladel presidente uscente Giulia-no Demetrio, che ha poi rinun-ciato alla candidatura. L’af-fluenza, come ad Ancona, èstata notevole. Alle elezionipesaresi hanno partecipato453 avvocati sui 625 iscrittiall’Albo. Nei giorni scorsi,poi, il consiglio ha eletto Par-di presidente, Danilo Del pre-te segretario e Marco Paolinitesoriere. Tra i vari punti delprogramma emerge quello re-lativo all’infortunistica. Lasquadra capeggiata da Pardisostiene infatti che solo l’iscri-zione all’Albo degli avvocatioffre garanzie alle vittime de-gli incidenti. A differenza del-le agenzie di infortunistica in-fatti, l’avvocato è tenutoall’osservanza di regole deon-tologiche che garantiscono lacorretta determinazione deldanno e la migliore tutela deldanneggiato.

Ad Ascoli le consultazionisono ancora aperte. Salvo sor-prese dell’ultimo minuto saràriconfermato il presidenteuscente Carlo Rossi.

CLAUDIA PASQUINI

CONCORSI DI BARBARA BENINI

CENTRO STUDI MARCO BIAGI a cura di ADAPT

Un giudizio positivo sul nuovocorso federalista dell’artigiana-to lo esprimono anche le orga-

nizzazioni sindacali.«È un accordo sperimentale che si

pone su un terreno di innovazione —afferma Manlio Mariotti, segretarioregionale Cgil Umbria —. Un mix chetenta di tenere insieme esigenze e mo-delli diversi di sistema contrattuale,ma che conferma il ruolo fondamenta-le della contrattazione nazionale, intema di inquadramento, salario e dirit-ti dei lavoratori».

Secondo il sindacalista umbro «staa tutte le parti sociali essere all’altezzadella sfida, mettendo in discussione

un po’ delle proprie certezze. Saràinfatti l’attuazione dell’intesa a dareuna risposta sulla sua bontà. Inoltre,l’intesa sblocca di fatto il mancatoaccordo del 2004 e permette di ripren-dere un sistema di relazioni per darerisposte ai lavoratori e alle imprese».

Il nuovo corso federalista oltre arilanciare le relazioni sindacali riaffer-ma il sistema della bilateralità. «Il set-tore artigiano negli ultimi anni vivedifficoltà di tipo contrattuale e di con-

giuntura, specie nei settori meccanica,tessile e abbigliamento — afferma Pie-ro Ragazzini, rappresentante di CislEmilia-Romagna —. Oggi si avverto-no dei segnali di ripresa e le partihanno bisogno di riallacciare un rap-porto costruttivo, che negli ultimi tem-pi invece si era un po’ spento».

L’esponente della Cisl sottolineache «in Emilia-Romagna la contratta-zione regionale si fa da anni, in alcunisettori siamo al quinto rinnovo contrat-

tuale, e adesso speriamo che anchealtre regioni ci seguano. Ma l’accordorafforza anche il sistema bilaterale, eci auguriamo che cresca il fondo sullaprevidenza integrativa ma anche di po-ter avviare altri momenti di mutualità,come per la sanità integrativa pur di-fendendo il sistema pubblico».

Decisamente contraria la Fiom.«L’intesa contiene novità sostanzialirelativamente alle regole, alla qualità ealle caratteristiche della contrattazione

per questo era stato chiesto di sospen-dere la firma — sostiene Attilio Bel-locci, rappresentante di Fiom Toscana— Non siamo contrari alla contratta-zione su scala regionale, ma ci preoc-cupa la pari cogenza tra i due livelli.In una regione come la Toscana sep-pur in una situazione di difficoltà pos-siamo resistere e contrattare, ma inmolte altre non sono stati neppure pre-sentati i contratti integrativi regionali.E il basso livello di capacità contrattua-le in alcune regioni può peggiorare lecondizioni dei lavoratori dell’interocomparto».

A CURA DIMANOLO MORANDINI

Cgil e Cisl sono favorevoli all’innovazione - Resta il veto Fiom

Per i sindacati la svolta è positiva

Fonte: Unioncamere - Infocamere

BOLOGNA 1 Opportunità e problemi legati allo studiolegale associato, i modelli alternativi per organizzare l’atti-vità professionale e gli schemi di gestione degli studi sonoal centro del seminario che si terrà a Bologna il prossimo24 febbraio. Organizzato dalla «Guida al diritto» del So-le-24 Ore in collaborazione con la Fondazione forensebolognese, l’incontro «Studio legale: organizzazione emodelli gestionali» è gratuito e si aprirà alle ore 15 nellasala Oratorio di San Filippo Neri, in via Manzoni 5.Obiettivo: fornire gli strumenti alla base dell’organizzazio-ne dello studio legale e i modelli cui fare riferimento nelgestire l’attività. Tra i relatori il professore di Diritto civileall’ateneo felsineo, Francesco Galgano, il direttore dellaFondazione forense bolognese, Sandro Callegaro, e l’avvo-cato milanese Paola Parigi co-autrice di un volume della«Guida al diritto» su "Organizzazione e marketing dellostudio legale". Per la partecipazione è necessario prenotar-si al sito www.assistenzaclienti.ilsole24ore.com/seminari.

Maggiori informazioni allo 045/581358 o scrivendoa: [email protected].

Le normesi avvicinanoalle situazioni

concretedell’area

MARCHE 1 Ancona riconferma Barbieri, Pesaro elegge Pardi

Avvocati online con i tribunali

Imprese artigiane e forme giuridiche, dati 2005

CONTRATTI 1 Dagli artigiani del Centro-Nord sì senza riserve al decentramento introdotto dall’accordo nazionale

L’intesa rilancia gli enti bilateraliIl modello sperimentale interessa un bacino potenziale di quasi 340mila aziende sparse nelle quattro regioni

In attività

Bologna aggiorna i legali

Un’opportunitàper i territori deboli

EMILIA-ROMAGNAY Ente: Azienda Usl di Piacenza

Posto: dirigente medico di Farmacologia etossicologia clinicaRequisiti: laurea in Medicina e chirurgia;specializzazione nella disciplina oggetto delconcorso; iscrizione all’Albo professionale;abilitazione all’esercizio della professioneScadenza: 02/03/2006Fonte: Gu n. 8 del 31/01/2006Informazioni: 0523/335721

Y Ente: Azienda ospedaliero universitaria diParmaPosto: dirigente medico di CardiochirurgiaRequisiti: laurea in Medicina e chirurgia;specializzazione nella disciplina oggetto delconcorso; iscrizione all’Albo professionale;abilitazione all’esercizio della professioneScadenza: 02/03/2006Fonte: Gu n. 8 del 31/01/2006Informazioni: 0521/702469-702566

TOSCANAY Ente: Azienda Usl di Pistoia

Posto: dirigente medico di OncologiaRequisiti: laurea in Medicina e chirurgia;specializzazione nella disciplina oggetto delconcorso; iscrizione all’Albo professionale;abilitazione all’esercizio della professioneScadenza: 02/03/2006Fonte: Gu n. 8 del 31/01/2006Informazioni: 0573/352711-13-14

Y Ente: Azienda Usl di GrossetoPosto: dirigente medico di Ginecologia eostetriciaRequisiti: laurea in Medicina e chirurgia;specializzazione nella disciplina oggettodel concorso; iscrizione all’Alboprofessionale; abilitazione all’eserciziodella professioneScadenza: 06/03/2006Fonte: Gu n. 9 del 03/03/2006Informazioni: 0564/485903-04-06

MARCHE

Y Ente: Azienda Usl di San Benedetto delTrontoPosto: 3 dirigenti medici di Medicina e

chirurgia d’accettazione e d’urgenzaRequisiti: laurea in Medicina e chirurgia;specializzazione nella disciplina oggetto delconcorso; iscrizione all’Albo professionale;abilitazione all’esercizio della professioneScadenza: 02/03/2006Fonte: Gu n. 8 del 31/01/2006Informazioni: 0735/793254

UMBRIAY Ente: Regione Umbria

Posto: direttore generale delle aziendesanitarie della regione.Requisiti: laurea magistrale; esperienzaalmeno quinquennale di direzione tecnica oamministrativa in enti, aziende, strutturepubbliche o private, in posizionedirigenziale, con autonomia gestionale ediretta responsabilità delle risorse umane,tecniche o finanziarie, svolta nei dieci anniprecedenti la scadenza dell’avvisoScadenza: 06/03/2006Fonte: Gu n. 9 del 03/03/2006Informazioni: 075/5045260

Regione Totaleimprese

Ditteindividuali

Società dipersone

Società dicapitali Altre

Emilia-Romagna 146.905 109.891 32.989 3.618 407

Toscana 116.553 87.385 26.110 2.715 343Umbria 24.722 18.199 5.894 534 95Marche 51.561 37.183 12.492 1.754 132Centro-Nord 339.741 252.658 77.485 8.621 977