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UNITÀ DIDATTICA 4

I caratterie la gestionedel testoDefinizione e strutturaGli stili e le famiglieLa composizione e la lettura

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UNITÀ DIDATTICA 4 I CARATTERI E LA GESTIONE DEL TESTO

DEFINIZIONE DEL CARATTERE

Il carattere è la definizione graficadelle lettere dell’alfabeto, dei numeri, deisegni e dei simboli, appartenenti ad undisegno uniforme e realizzati secondo dif-ferenti stili. Nella sua evoluzione storica,può essere fatto di legno, di lega metal-lica, impresso su pellicola o lastra, odigitalizzato. La maggior parte dei carat-teri è composta da stili diversi che ne ac-compagnano il nome. La forma dell’oc-chio delle lettere definisce il tondo(roman) e il corsivo (italic), mentre sonogli spessori e la forza dell’impressione

delle aste a determinare il nero o gras-setto (bold), il chiaro (light), il chiaris-simo (extra o ultralight), il nerissimo oultranero (extra o ultrabold).A seconda della grandezza delle lettere,i caratteri si dividono anche in maiusco-lo, minuscolo e maiuscoletto (quest’ul-timo, di forma identica al maiuscolo macon l’altezza del minuscolo, non è usatoper i corsivi). A volte, si aggiungono al-tre varianti di stili che agiscono sulle pro-porzioni del carattere, come il largo, l’al-lungato, lo stretto, ecc. Oppure il caratte-re si distingue per una leggera variazio-ne di spessore, che viene specificata conun codice numerico (per esempioHelvetica 25).Ognuno di questi stili è definito con iltermine inglese di font, un termine ti-pografico, derivante dal francese fonte(fusione), che indicava l’insieme dei ca-ratteri tipografici in lega metallica rea-lizzati in una singola sessione di fusione.Quindi, un carattere è composto gene-ralmente da una font o una serie di font.Il termine è attualmente usato (sia al ma-schile, sia al femminile) per definire, ingenerale, il carattere in versione digitale.

Chiaro tondoChiaro corsivoNero tondo

Nero corsivoChiarissimo

NerissimoStrettoLargo

Condensed / InseratMAIUSCOLOMAIUSCOLETTO

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UNITÀ DIDATTICA 4I CARATTERI E LA GESTIONE DEL TESTO

L’EVOLUZIONE DEL DISEGNO DEL CARATTERELa lettura non è solamente l’atto di

comprensione del testo, ma anche quel-lo intellettivo della decifrazione delle let-tere, intese come segni grafici. Perciò ilsegno grafico e il disegno del caratteresono essenziali, nell’ambito della funzio-nalità di uno stampato e della sualeggibilità.Il disegno del carattere è sempre statolegato alla cultura del momento e, quin-di, conoscerne la trasformazione equiva-le a comprendere l’ambiente in cui si èformato. A prescindere da tutti gli studisulla storia delle evoluzioni di tipo este-tico o funzionale dei caratteri, la cosadavvero unificante, nella storia di granparte dell’Europa e dell’Occidente cosìcome oggi lo intendiamo, è stata la rea-lizzazione dell’alfabeto latino-romano ela sua assunzione da parte di molte po-polazioni.Gli antichi romani furono forse i primi asentire l’esigenza di dare al carattereun’identificazione grafica e a stabilirneuna struttura codificata. Numerose fonti(monumenti, lapidi, ecc.) sono testimo-nianze di questa pratica, fatta di iscrizio-ni in carattere latino ben studiate nella

forma geometrica, nelle proporzioni, nel-la scansione armonica.

(Da sinistra) duemanifesti liberty conil disegno deicaratteri dei titoli e ilprogetto grafico dilocandina di iniziosecolo. Si può notarel’accostamento del-l’austero e tradiziona-le carattere gotico congli svolazzi e i ghiri-gori tipici dell’epoca.

Iscrizione incarattere romanoantico.

Poi, per parecchio tempo è stata consue-tudine distinguere i caratteri in 5 fami-glie fondamentali (gotico, romano antico,romano moderno, bastone e calligrafico).L’invenzione della stampa tipografica hapermesso lo sviluppo e la diffusione dicultura, scienza e informazione, consen-tendo, tramite la lettura, la divulgazionedi idee ed esperienze ad un vasto pubblico.È proprio grazie allo sviluppo della stam-pa tipografica che le 5 grandi famiglie dicaratteri sono nate, quasi come in un’evo-luzione della specie, un’infinità di varian-ti, fino a rendere a volte irriconoscibileun carattere da quello di origine del qua-le pure ha mantenuto il nome.

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TABELLA DI CLASSIFICAZIONE DEI CARATTERI (Novarese)

LINEARI - BASTONI - GROTTESCHI

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890RETTIFORMI - EGIZIANI

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ANGOLIFORMI - LAPIDARI

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890CURVIFORMI - VENEZIANI

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890DIGRADANTI - TRANSIZIONALI - ROMANI

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890CONTRASTATI - BODONIANI

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890SCRITTI - GRAFIE - MANUALI

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

GOTICI - FRATTI - MEDIEVALI

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890FREGIFORMI - ORNATI

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890FANTASIA

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

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IL LETTERING

Il lettering (detto anche type design otipometria) è un termine che si usa nellagrafica per indicare la forma delle lette-re, elaborata manualmente, con caratte-ri tipografici o con software di grafica. Inaltre parole, il disegno delle lettere e deisegni di un carattere.Anche se, come precedentemente accen-nato, questa attività è rintracciabile giànella Roma antica, possiamo datare lanascita in senso moderno di questa di-sciplina dai “cartellonisti” degli inizi delNovecento. L’evoluzione della grafica ne-gli anni recenti ha però trasformato e al-largato questa pratica. Oggi con la paro-la lettering si intendono tutti quegli studirelativi ai caratteri per un corretto usotecnico e creativo di questi, strettamen-te legato alla comunicazione tramite leparole. Il professionista che si occupa diquesta attività si chiama type designer.

Questa attività sta acqui-stando nel campo grafi-co un’importanza sempremaggiore relativamenteallo sviluppo delle comu-nicazioni visive. Il proget-to del carattere si basasull’elaborazione di for-me, di pieni e di vuoti,geometricamente costru-iti affinché la lettura siachiara e razionalmenterecepibile. Il lettering specificatamenteanalizza le caratteristiche fondamentalidei caratteri, cioè la struttura anatomi-ca, le proprietà ottiche, la definizione, lapercezione visiva e lo stile, anche in fun-zione di particolari destinazioni d’uso(come ad esempio lo studio dei logotipi).In questo senso, il lettering è fondamen-tale per l’attività del grafico.

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Il capoletteraIl capolettera è l’ingrandimento dellalettera iniziale di un blocco di testo. Spes-so i capilettera appaiono all’inizio dei ca-pitoli di un libro e sono concepiti in mododa attirare l’attenzione del lettore sull’ini-zio di un capitolo tramite un forte impat-to visivo e decorativo. Talvolta le inizialidanno un notevole apporto alle qualitàartistico tipografiche di un libro.Il capolettera può essere annegato, cioè rientrato neltesto con l’altezza esatta delle righe che occupa, oppu-re appoggiato, cioè allineato alla base della riga. A vol-te il capolettera è composto con un carattere comple-tamente diverso da quello del testo.Anticamente si faceva grande uso dei capilettera, dettianche lettere capitali, fino a farli risultare vere opered’arte con la tecnica della miniatura.

I capilettera rispondevano a diversetipologie:- figurata, iniziale con lettera compostadi personaggi o animali che, stilizzati,compongono la lettera;

- filigranata, iniziale inserita in arabe-schi;

- fiorita, iniziale abbellita da decorazio-ni vegetali;

- istoriata, quando all’interno dell’iniziale viene ripro-dotta una scena;

- decorata, iniziale abbellita da elementi ornamentali;- parlata, quando l’iniziale del testo, abbellita da una

scena, riproduce in quest’ultima anche la visualiz-zazione iconografica del testo scritto;

- zoomorfa, lettera che riproduce le sembianze di unanimale.

Ancora oggi si usano i capilettera, per creare originalieffetti grafici, nelle riviste o in ambito pubblicitario.

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Aldine

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Amerigo

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Arial

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Arrus

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Avant Garde

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Baskerville

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Berkeley

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Bernhard

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Bodoni

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Bookman

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Calisto

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Candida

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Cantoria

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Caslon

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Caxton

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

Century

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZabcdefghijklmnopqrstuvwxyz1234567890

ALCUNI CARATTERI COMUNEMENTE USATI PER TESTO CORRENTE

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LA LEGGIBILITÀ DEL CARATTERE Il primo approccio verso uno stampa-

to è sempre di tipo estetico: qui si indi-vidua il rapporto tra il bianco e il nero,la gabbia, la qualità della carta, il tipod’inchiostro, il carattere utilizzato, oltrealla leggibilità e la funzionalità stessa delfoglio stampato. L’esigenza dell’utente/lettore, infatti, è anche quella di utilizza-re una metodologia che gli permetta, me-diante una grafica fruibile, di acquisire ememorizzare informazioni nel minortempo possibile.Anche se negli anni si sono fatti studi ap-profonditi sul disegno dei caratteri peruna resa migliore alla vista e alla lettura,la leggibilità del carattere è indubbia-mente legata anche a un fatto culturale.Oggi avremmo sicuramente enormi dif-ficoltà a leggere correntemente un testoamanuense scritto in onciale. Si supponeche allora non fosse un problema (natu-ralmente per quei pochi che sapevanoleggere). In merito a questo ci sono epi-sodi avvenuti anche in epoche recenti:in Germania, durante il Terzo Reich, permotivi di tipo ideologico venne adotta-to come carattere ufficiale il Gotico anti-co, un carattere della tradizione tedesca,ostico nella composizione e nella lettu-ra; eppure i tedeschi si adeguarono.Anche noi risentiamo di un’abitudine ditipo culturale nel “leggere” un carattere.Per esempio, in Italia non è gradito l’usodi un carattere sans serif o “bastone” nel-

La stessa frasecomposta con diversicaratteri aventi lostesso corpo. Questaè un’operazionemolto utile pervalutare la leggibilità,la visibilità del testoe, contemporanea-mente, il numero dibattute occupato suuna riga.

Una composizionein positivo e innegativo.

Stampa concaratteri gotici.

la stesura di un romanzo, che invece èconsueto in altre culture europee.A fronte di tutto ciò, esistono vari studisulla “leggibilità” dei caratteri. A paritàdi dimensione del corpo, la percezionevisiva delle lettere di caratteri diversi traloro non è la stessa (come visualizzabilenell’esempio in basso). La lettura dei ca-ratteri dipende anche dal loro ingombro,dalla proporzione dei bianchi e neri, dallaspaziatura, dal colore di fondo, ecc.

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attente analisi hanno stabilito ATTENTE ANALISI HANNO STABILITOattente analisi hanno stabilito ATTENTE ANALISI HANNO STABILITOattente analisi hanno stabilito ATTENTE ANALISI HANNO STABILITO

attente analisi hanno stabilito ATTENTE ANALISI HANNO STABILITOattente analisi hanno stabilito ATTENTE ANALISI HANNO STABILITOattente analisi hanno stabilito ATTENTE ANALISI HANNO STABILITO

Ogni testo stampato presenta un certogrado di leggibilità, cioè la caratteristi-ca del carattere di consentire una letturaprolungata nel tempo e senza affatica-menti. A questo riguardo, attente analisihanno stabilito che le lettere minuscolepossiedono una maggiore leggibilità ri-spetto alle maiuscole. Inoltre, la parte su-periore del carattere identifica di più lalettera rispetto al piede. Un esperimen-to interessante è quello di coprire conun foglio la metà inferiore di una riga ditesto e di provare a leggerla (vedi esem-pio in alto). Si scoprirà che è abbastanzafacile farlo, mentre non lo è se si coprela parte superiore. Continuando con que-sto esperimento, si potrebbe variare ca-rattere e verificare se il grado di leggibilitàcambia, quindi stabilire una sorta digraduatoria di riconoscibilità e di identi-ficazione.Sapendo che l’occhio corre su una rigadi testo mediamente con la velocità diun secondo a riga, potremmo provare acalcolare quanto si impiega a riconosce-re una lettera. La frazione di secondo ri-sultante è così infinitesimale che sarem-mo autorizzati a pensare che ci sia qual-cosa di sbagliato. In realtà, noi leggiamoper gruppi di parole, cogliendo solo al-cune parti delle lettere e trascurandoquelle che consideriamo inutili per il ri-conoscimento. Per questo è determinan-te, per una buona leggibilità, la misuradegli spazi tra le parole e la distanza trale lettere stesse.

La scelta delle dimensioni delcarattereUn’altra variabile importante per laleggibilità è la misura del corpo, dellagiustezza e dell’interlinea.Il corpo del carattere deve essere studia-to fin da subito in fase progettuale ecalibrato secondo la dimensione del-l’opera, il numero di pagine prestabilitoe il destinatario.La scelta del corpo non dipende solo dal-l’immagine che il libro vuole trasmette-re o dal target a cui si rivolge, ma a volte(vedi il caso di alcuni romanzi) banalmen-te anche dal problema di dover occupa-re più pagine per poter giustificare il prez-zo di copertina. Si è stabilito che il corpopiù piccolo accettabile per il testo cor-rente sia il corpo 9, mentre per l’interlineaè opportuno non scendere sotto il valorecorrispondente al 120% del corpo. Ge-neralmente si usa un corpo piccolo pertesti di tipo scientifico o enciclopedico,mentre si aumenta il corpo per i testi let-terari.

Testo in Centurychiaro tondo, corpo 9,interlinea 10,8 (120%).

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