4 alimentazione
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Cristian Berardi Ph. D.
PRINCIPI DI SCIENZADELL’ALIMENTAZIONE APPLICATI
AL BODY BUILDING
Corso Istruttore Body Building 2° LIVELLO
Cristian Berardi Ph. D.
ARGOMENTI
• Alimenti e nutrienti• Lipidi, glucidi, protidi ed acqua • Fabbisogno energetico e di nutrienti nel Body Building• Teoria del catabolismo e dell’anabolismo • Teoria energetica dell’ipertrofia muscolare• Lavoro meccanico e risposta metabolica• Allenamento per la massa muscolare• Sintomi da sovrallenamento
Cristian Berardi Ph. D.
CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI
ALIMENTI PLASTICI
GRUPPO I: LATTE E DERIVATI
LATTE FRESCO O ALUNGA CONSERVAZIONE, YOGURT, LATTICINI E FORMAGGI FRESCHI O STAGIONALI
IDONEI PER TUTTE LE ETA’, FORNISCONO GRASSI PREVALENTEMENTE SATURI, PROTEINE AD ALTO VALORE BIOLOGICO,, VITAMINE DEL GRUPPO B, VITAMINA A e D, FOSFORO E COSTITUISCONO UNA FONTE INSOSTITUIBILE DICALCIO
Cristian Berardi Ph. D.
CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI
ALIMENTI PLASTICI
GRUPPO II: CARNE PESCE ED UOVA
CARNE BOVINA, OVIN ASUINA, EQUINA, FRATTAGLIE, POLLAME, CONIGLIO, SELVAGGINA, CARNI CONSERVATE, SALUMI, PESCE FRESCO CONGELATO, CONSERVE DI PESCE, UOVA
FONISCONO PROTEINE AD ALTO VALORE BIOLOGICO, FERRO E VITAMINE DEL GRUPPO B. HANNO PREVALENTEMENTE FUNZIONE PLASTICA, PER COSTRUIRE E RIPARARE I TESSUTI
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Cristian Berardi Ph. D.
CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI
ALIMENTI PLASTICI
GRUPPO II: LEGUMI SECCHI
FAGIOLI, LENTICCHIE, CECI, FAVE, PISELLI, SOIA
FORNISCONO PROTEINE DI BUONA QUALITA’, AMIDO, FIBRA, E VITAMINE DEL GRUPPO B
Cristian Berardi Ph. D.
CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI
ALIMENTI ENERGETICI
GRUPPO III: CEREALI E DERIVATI-AMIDACEI
PANE BIANCO ED INTEGRALE, PRODOTTI DA FORNA, BISCOTTI, DOLCI, PASTA ALIMENTARE, FARINE E SEMOLINI DI GRANO, E DI ALTRI CEREALI, RISO, FARRO MAIS, ECC., ZUCCHERO, PATATE, CASTAGNE E FRUTTA SECCA
COSTITUISCONO LA FONTE PRINCIPALE DI ENERGIA A BASSO COSTO. FORNISCONO PROTEINE DI MEDIA QUALITA’, AMIDO VITAMINE DEL GRUPPO B, SE INTEGRALI ANCHE FIBRA
Cristian Berardi Ph. D.
CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI
ALIMENTI ENERGETICI
GRUPPO IV: GRASSI VEGETALI ED ANIMALI
OLIO DI OLIVA, ALI DI SEMI, MARGARINA, BURRO, CREMA DI LATTE, STRUTTO, LARDO
SONO FONTI CONCENTRATE DI ENERGIA. VANNO USATI IN MODESTE QAUNTITà, APPORTANO ACIDI GRASSI ESSENZIALI, E VITAMINE LIPOSOLUBILI
Cristian Berardi Ph. D.
CLASSIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI
ALIMENTI PROTETTIVI
GRUPPO V: ORTAGGI EFRUTTA
1 BIETOLA, SPINACI, VERDURA A FOGLIA, LATTUGA, RADICCHIO, CICORIA, CAVOLI, ZUCCHINE, MELANZANE, POMODORI, CETRIOLI, PEPERONI, CIPOLLE, CAROTE, FAGIOLINI, ECC.
2 MELE, PERE, PESCHE, CICLIEGE, PRUGNE, ALBICOCCHE, MELONE, ANGURIA, BANANE, ECC.
3 ARANCE, LIMONI, MANDARINI, POMPELMI, FRAGOLE, KIWI, ANANAS FRESCO.
1, 2 INDISPENSABILI PER L’APPORTO DI VITAMINA A e C, MINERALI, ZUCCHERI E FIBRA
3 PARTICOLARMENTE RICCHI DI VITAMINA C
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Cristian Berardi Ph. D.
I NUTRIENTIsi indicano le molecole semplici (quali glucosio, aminoacidi ecc.) ecomplesse (quali glucidi, proteine, vitamine, ecc.) che l'organismo è in grado di assorbire dagli alimenti che sono
necessari per il metabolismo.
LIPIDI GLUCIDI PROTIDI ACQUA
-Lipidi di deposito
-Lipidi cellulari
-Composti bioregolatori(ormoni)
-Riserva energetica (glicogeno)
- funzione strutturale (glicoproteine)
-Funzione regolatrice (oligosaccaridi cellulari)
Le proteine sono costituenti fondamentali degli organismi viventi
E’ il solvente fondamentale per tutti i prodotti della digestione, regola il volume cellulare, la temperatura corporea, è essenziale per eliminare dall'organismo tutte le scorie metaboliche e permette il trasporto dei nutrienti
Cristian Berardi Ph. D.
ENERGIA
L’unità di misura dell’energia maggiormente utilizzata nel metabolismo umano è la kcal
VALORE CALORICO DEI NUTRIENTI
kcalPRINCIPI ALIMENTARI
9Lipidi
4 – 4,2Protidi
4Glicidi
Cristian Berardi Ph. D.
FABBISOGNO ENERGETICO MEDIO GIORNALIERO
METABOLISMO BASALE + LIVELLO DI ATTIVITA’ FISICA
ESEMPIO:
-UOMO: altezza 172 cm, peso desiderabile kg 65: 2800 kcal/die
-DONNA: altezza 160 cm, poso desiderabile kg 56: 2050 kcal/die
(attività fisica moderata)
RIPARTIZIONE DELL’ENERGIA(RACCOMANDAZIONI L.A.R.N.)
LIPIDIPROTIDI
GLUCIDI
27 % 10 % 63 %
DISPENDIO CALORICO
Body building420,00 Kcal
Valori espressi per ora e assumendo un peso corporeo di 70
kg
Cristian Berardi Ph. D.
ASSUNZIONE DI PROTEINELIVELLO DI ASSUNZIONE CORRETTO PER LA
QUALITA’ PROTEICA(QUELLA DELLE PROTEINE CONSUMATE MEDIAMENTE DALLA
POPOLAZIONE ITALIANA)
g/kg peso corporeo per giorno
0,95
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Cristian Berardi Ph. D.
AUMENTO DI MASSA MAGRA NEL BODY BUILDING
1. Carichi di lavoro pesanti
2. Assunzione energetica e proteica adeguate
3. Recupero sufficiente
AUMENTO DIFORZA E MASSA MUSCOLARE
L’assunzione di un quantitativo energetico adeguato assicura che le proteine utili per la crescita muscolare non vengano catabolizzate a seguito di un deficit
energetico causato dall’allenamento
L’allenamento aerobico intenso non dovrebbe coincidere con l’allenamento di potenza quando si cerca di aumentare la propria massa muscolare
Cristian Berardi Ph. D.
… UNA VALIDA RACCOMANDAZIONE….
INCREMENTARE L’ASSUNZIONE PROTEICA GIORNALIERA A CIRCA 1,5 g/kg DI PESO CORPOREO NEL PERIODO IN CUI SI ESEGUE
ALLENAMENTO DI MASSA
1,5 g/kg Carni magre, latte scemato, proteine di origine vegetale
N.B : non esistono dati a supporto che i supplementi proteici siano più efficaci delle risorse proteiche naturali
Cristian Berardi Ph. D.
QUALE AUMENTO DI MASSA MAGRA CI SI ASPETTA?
L’ESPERIENZA INDICA CHE UN PROGRAMMA ANNUALE CHE PREVEDA INTENSI ALLNAMENTI DI POTENZA PER I GIOVANIMASCHI POSSA PRODURRE UN AUMENTO DI CIRCA IL 20% NELLA MASSA CORPOREA MAGRA.
L’ICREMENTO SI ARRESTA DOPO IL PRIMO ANNO DI ALLENAMENTO.
DONNE: 50 – 75% DEI VALORI ASSOLUTI PER GLI UOMINI
GLI ATLETI CON UN RAPPORTO ANDROGENI-ESTROGENI RELATIVAMENTE ALTO E CON UNA GRANDE PERCENTUALI DI FIBRE MUSCOLARI VELOCI, PROBABILMENTE SONO IN GRADO DI AUMENTARE AL MASSIMO LA LORO PERCENTUALE DI MASSA MAGRA
Cristian Berardi Ph. D.
LA MASSA MUSCOLARE•MANTENIMENTO DI UNA BUONA
FUNZIONE ORGANICA PER OTTIMIZZARE GLI EFFETTI DEGLI ORMONI
ANABOLIZZANTI (TESTOSTERONE, ORMONE DELLA CRESCITA, INSULINA)
•TIPO, INTENSITA’ E FREQUENZA DELL’ALLENAMENTO
•TAGLIA CORPOREA, COMPOSIZIONE CORPOREA, SOMATOTIPO
•PRECEDENTI ESPERIENZE DIALLEAMENTO
•TIPO DI FIBRE MUSCOLARI
•GENETICA
•DIETA
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Cristian Berardi Ph. D.
TEORIA DEL CATABOLISMO E DELL’ANABOLISMO
Una credenza diffusa nell’allenamento della forza è che l’esercizio fisico inneschi il catabolismo delle proteine (degradazione delle proteine muscolari) creando le condizioni per una sintesi più intensa delle proteine contrattili durante il periodo di recupero Nel corso degli esercizi di forza, le proteine muscolari sono forzatamente convertite in sostanze più semplici (degradate); durante il periodo di reintegrazione (anabolismo), la sintesi di proteine muscolari risulta accresciuta.
L’ipertrofia delle fibre è considerata come supercompensazione delle proteine muscolari.
I meccanismi responsabili della sintesi delle proteine muscolari, compreso lo stimolo iniziale che innesca l’accrescimento della sintesi delle proteine contrattili, non sono ancora del tutto chiariti.
Cristian Berardi Ph. D.
TEORIA ENERGETICA DELL’IPERTROFIA MUSCOLARE
Il fattore cruciale dell’accrescimento del catabolismo delle proteine è la carenza nella cellula muscolare dell’energia disponibile per la sintesi
proteica durante esercizi intensi di forza
CONDIZIONI DI RIPOSO
ENERGIA
LAVORO MECCANICO
SINTESI PROTEICA
ALLENAMENTO B.B.
ENERGIA
LAVORO MECCANICO
SINTESI PROTEICA
Cristian Berardi Ph. D.
TEORIA ENERGETICA DELL’IPERTROFIA MUSCOLARE
A seguito di un allenamento della forza, la quantità delle proteine muscolari diminuisce, mentre la quantità di cataboliti proteici aumenta superando il livello di riposo. Successivamente tra una sessione di allenamento e l’altra, la sintesi proteica risulta aumentata.Anche il passaggio di amminoacidi dal sangue ai muscoli èsuperiore al valore di riposo.
Tale ripetuta intensificazione del processo di degradazione e di sintesi delle proteine contrattili può
portare alla loro supercompensazione
Cristian Berardi Ph. D.
NUTRIZIONE ED IPERTROFIACiascun muscolo assorbe gli aminoacidi specifici , dal flusso
sanguigno, necessari per la sintesi delle proprie proteine In pratica:
- nel sangue durante il periodo di recupero deve essere presente la gamma completa degli amminoacidi necessari all’anabolismo proteico- le proteine, in particolare quelle essenziali, devono essere fornite in quantità adeguate dagli alimenti corretti
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Cristian Berardi Ph. D.
LAVORO MECCANICO E RISPOSTA METABOLICA
Il tasso di degradazione delle proteine è una funzione del peso sollevato: quanto più questo è pesante, tanto più sarà elevato il
tasso di degradazione.
La quantità di proteine degradate dipende sia dal tasso di catabolismo proteico, sia dal lavoro meccanico prodotto (ovvero
dal peso totale sollevato: TONNELLAGGIO)
Per esempio, se un atleta esegue una volta (1RM) una distensione alla panca con un bilanciere di 100 kg il peso totale sollevato è solo di 100 kg. Lo stesso atleta dovrebbe essere in grado di sollevare un bilanciere del peso di 75 kg (fino all’esaurimento) circa 10 volte; in tal caso il totale del peso sollevato sale a 750 kg.
Cristian Berardi Ph. D.
IL CATABOLISMO DELLE PROTEINE
La massa di proteine catabolizzate durante un esercizio con sovraccarichi notevoli può essere
presentata come il prodotto del tasso di degradazione delle proteine e del numero di
sollevamenti.
Massa di proteine catabolizzate =
tasso di degradazione delle proteine X numero di sollevamenti
Cristian Berardi Ph. D.
ALLENAMENTO E DEGRADAZIONE DELLE
PROTEINE
BassoElevatoBasso> 25Forza resistente20-30%
ElevatoMedioMedio5 – 10Ipertrofia65–85 %
BassoBassoElevato1Forza max100 %
Massa totale di proteine
degradate
Lavoro meccanico(numero di ripetizioni)
Tasso di degradazio
ne delle proteine
Sovraccarico
(RM)
Tipologia allenamento
% del massim
o(1 RM)
Il TONNELLAGGIO che dovrebbe essere accumulato per ciascuna sessione di allenamento, in modo da indurre ipertrofia e quindi aumento di peso, dovrebbe aggirarsi
tra le 20 o 30 tonnellate, fino ad arrivare a 50 tonnellate al giorno.
Cristian Berardi Ph. D.
ALLENAMENTO PER LA MASSA MUSCOLARE
• La quantità totale di proteine degradate raggiunge il valore massimo quando il soggetto solleva pesi che variano tra 5-7 RM e 10-12 RM
•Gli intervalli di riposo tra le serie devono essere brevi – uno o due minuti invece dei tre-cinque minuti che si usano nell’allenamento del sollevamento pesi, quando l’obiettivo è quello di aumentare la frequenza di stimolo
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Cristian Berardi Ph. D.
ALLENAMENTO PER LA MASSA MUSCOLARE
•In una sessione o persino in una giornata di allenamento si esercitano non più di due o tre gruppi muscolari o segmenti corporei. Nella giornata successiva, poi, si effettuano esercizi per gruppi muscolari diversi. Questo è il cosiddetto allenamento frazionato (split training). Esempio: GIORNO 1: braccia, spalle, addominaliGIORNO 2: gambeGIORNO 3: petto, schienaGIORNO 4: riposoCon questo sistema di allenamento, un gruppo muscolare viene completamente esaurito durante una sessione e poi ha il tempo (circa 72 ore) di recuperare. Lo stesso gruppo muscolare va esercitato due volte alla settimana.
Cristian Berardi Ph. D.
ALLENAMENTO PER LA MASSA MUSCOLARE
• Nella stessa unità di allenamento si utilizzano esercizi diversi (2-5) per il medesimo gruppo muscolare. Senza variare il gruppo muscolare interessato.
Esempio: si eseguono prima tutti gli esercizi per il dorso e poi quelli per il petto. L’idea è sempre la stessa: attivare ed esaurire al massimo il gruppo muscolare
Cristian Berardi Ph. D.
ALLENAMENTO PER LA MASSA MUSCOLARE
ScarsoElevatoVolume di allenamento
ConsigliataNON alternare esercizi
rivolti a gruppi muscolari diversi
Alternanza degli esercizi nella sessione
Molti gruppi muscolariMax tre gruppi muscolariEsercizi per una sessione
Brevi (24 – 48 ore)Lunghi (48-72 ore)Recupero per il gruppo muscolare
Lunghi (3-5 minuti)Brevi (1-2 minuti)Recupero (set)1-5Da 5-7 a 10-12Ripetizioni (intensità)
Reclutare il massimo numero di unità motorie
con una frequenza di scarica ottimale
Attivare ed esaurire i muscoli che lavoranoObiettivo
FORZA (S. NERVOSO)IPERTROFIAVARIABILE DELL’ALLENAMENTO
Cristian Berardi Ph. D.
SINTOMI DA SOVRALLENAMETO
Sollevare pesi massimali richiede una motivazione elevatissima e, proprio per questo, nel lavoro di forza con carichi massimali gli atleti possono “bruciarsi” facilmente.
La sindrome da esaurimento (staleness) è caratterizzata da:
• spossatezza (perdita di vigore)• livello elevato di ansia e depressione• sensazione di stanchezza al mattino • aumento dello sforzo percepito nel sollevare un dato sovraccarico• elevata pressione sanguigna in condizioni di riposo
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Cristian Berardi Ph. D.
LA RABDOMIOLISIDegradazione delle fibre muscolari accompagnata dal rilascio delle componenti del muscolo nel sangue. Alcune di esse sono tossiche e
possono causare lesioni al fegato.
I sintomi della rabdomiolisi comprendono: • colorazione anomala delle urine (scure, rosse, colore marrone)• dolori muscolari• debolezza
I soggetti a rischio sono quelli con poca abitudine all’attività fisica (come le reclute militari durante l’addestramento di base), soggetti disidratati o accaldati durante la prestazione e soggetti impegnati in uno sforzo notevole, per esempio una maratona o una gara di triathlon.
La letteratura scientifica cita alcuni casi di rabdomiolisi da super-lavoro in atleti qualificati. Un tale super-lavoro spinto ai limiti estremi è potenzialmente pericoloso e va evitato.