Alimentazione nel ciclista prevenire il doping con la corretta alimentazione
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Alimentazione nel ciclista di alto livello
Dott Giovanni PosabellaMedico ChirurgoSpecialista in Medicina dello Sport
Ciclismo fuoristrada- Cross Country- Marathon- Down Hill- Dual- BMX- Trial- Ciclocross
Ciclismo su pista Velocità Km da fermo Keirin Americana Inseguimento Corsa a punti
Ciclismo su strada Corse in linea- Circuito- Granfondo• Cronometro
02/05/2023
Valutazione dello stato nutrizionale
Analisi quali-quantitativa delle abitudini alimentari Analisi del comportamento alimentare e valutazione degli stati emotivi e della personalità dell’atleta Analisi ematochimiche Individuare eventuali allergie alimentari Individuare intolleranze alimentari Valutazione della composizione corporea
02/05/2023Dott. Posabella
Esami ematici controllo Esame emocromocitometrico completo Reticolociti Transferrina Sideremia Ferritina Recettore solubile della transferrina Proteina C reattiva Esame urine completo Creatinuria
02/05/2023
Esami ematici controllo Glicemia basale Colesterolemia totale e frazionata Elettroforesi sieroproteica Sodio, potassio, cloro, calcio, fosforo, zinco e magnesio Funzionalità tiroidea fT3, fT4 e TSH GOT, GPT, LDH, GT, CPK, bilirubinemia, amilasi Azotemia e creatininemia Stato ossidativo e riserva antiossidante Aminoacidogramma su plasma o su urina Acidi grassi essenziali e non
02/05/2023
Antropometria Valutazione della composizione corporea
Esiste una stretta relazione tra composizione corporea e attività fisica, soggetti che praticano un’intensa attività sportiva presentano un minore contenuto di grasso corporeo ed una più sviluppata massa muscolare.
La massa grassa comprende tutta la componente adiposa, sottocutanea e viscerale, mentre la massa magra è costituita dalla parte scheletrica, muscolare e dagli organi interni del corpo umano.
02/05/2023
Misure antropoplicometriche
Plica bicipitale Plica tricipitale Plica addominale Plica sovrailiaca Plica sottoscapolare Plica pettorale Plica ascellare Plica toracica Plica femorale ant. Plica femorale post. Plica del ginocchio Plica del polpaccio
Altezza Peso Circ. Polso Circ. Avambraccio Circ. Braccio Circ. Vita Circ. Torace Circ. Addome Circ. Fianchi Circ. Rad. Coscia Circ. Mediana coscia Circ. polpaccio
02/05/2023
Alimentazione per gli atleti
• “Una dieta appropriata e ben bilanciata, è una componente essenziale di qualsiasi programma sportivo o di fitness”– Un range ideale dovrebbe essere 50%-60%
carboidrati, 20%-30% grassi, and 15%-20% proteine nella dieta giornaliera.
– L’energia necessaria per chi svolge intensa attività fisica varia da 3000 a 6000 calorie al giorno.• Una dieta scarsa in carboidrati prima dell’attività
fisica può causare stanchezza. • In vista di un evento sportivo è bene mangiare 3-4
ore prima• Prima di un evento sportivo è bene limitare proteine
e grassi per le difficoltà di digestione che possono influenzare la performance.
Regime dissociato scandinavo di supercompensazione glucidica
Distanza dalla gara
(giorni)
Razione alimentare in
%
Esercizio fisico
-6 R.P. 35% R.L. 55% R.G.
10%
1 h AL 70-80% DEL VO2
max
-5 -4 R.P. 35% R.L. 55% R.G.
10%
1 h AL 60-70% DEL VO2
max
-3 -2 -1 R.P. 12% R.L. 8% R.G.
80%
1/2-3/4 h AL 40%
DEL VO2 max
Fase I o dello svuotamento delle riserve di glicogeno
Il 6°, 5° e 4° giorno prima della competizione, l’atleta viene sottoposto ad un allenamento intenso con impegno massimale dei muscoli che saranno impiegati nella gara, contemporaneamente gli viene somministrata una razione normocalorica, iperproteica ed iperlipidica.
Fase II o dell’arricchimento delle riserve di glicogeno
Negli ultimi tre giorni prima della gara il lavoro muscolare si riduce al solo riscaldamento prolungato e nello stesso periodo l’atleta è sottoposto ad una razione alimentare normocalorica ma iperglucidica, l’assunzione dei glucidi sarà continuata anche in gara se la stessa è di notevole durata.
REGIME ALIMENTARE CONCENTRAZIONE DEL
GLICOGENO MUSCOLARE
(g % di muscolo)
DURATA MAX DEL
LAVORO (AL 75%
DEL VO2 max)
Equilibrato g 1,75 113 min.
Iperproteico, Iperlipidico, ipoglucidico
(R.P. 35, R.L. 55, R.G. 10) per 3 giorni.
g 0,69 59 min.
Iperglucidico, ipo-normoproteico,
ipolipidico (R.P. 12, R.L. 8, R.G. 80)
per tre giorni successivi il regime
precedente.
g 3,70 190 min.
Iperglucidico, normoproteico,ipolipidico
(R.P. 15, R.L. 70, R.G. 70), non
preceduto dal regime iperproteico,
iperlipidico, ipoglucidico.
g 2,51 166 min.
EFFETTI DEL RDS SULLA CONCENTRAZIONE MUSCOLARE DI GLICOGENO
Nella metodica di Hultman, ottenuta la deplezione del glicogeno dopo un lavoro prolungato ed esaustivo, l'atleta rimane inattivo nei sei giorni che precedono una gara.
Nello stesso tempo l'apporto glucidico copre solo il 10% della razione alimentare nei giorni 6, 5, 4 precedenti la gara; mentre raggiungono il 90% nei tre giorni precedenti l'impegno agonistico.
Al termine di tale trattamento la concentrazione del glicogeno raggiunge 2,2 g/100g di muscolo.
Anche la metodica di Sherman si realizza nei sei giorni precedenti la gara.
Dal sesto al secondo giorno precedenti la gara, gli atleti lavorano con un carico pari al 73% del VO2 max per tempi variabili da 90 min. (sesto giorno), a 40 min. (quinto e quarto giorno), a 20 min. (terzo e secondo giorno); nel giorno precedente la gara è previsto riposo assoluto.
La razione glucidica è pari al 50% della razione alimentare nei giorni 6, 5, 4 e al 70% nei giorni 3, 2, 1 precedenti la gara.
La concentrazione di glicogeno muscolare che si ottiene con la metodica di Sherman è pari a 2,05 g/100g di muscolo. (Sherman W. M 1984).
Da un punto di vista pratico questi schemi risultano usualmente poco graditi agli atleti poiche' tendono anche ad alterare il peso dell'atleta con una diminuzione (non dimagramento) nella fase induttiva di deplezione del glicogeno, cui segue nella fase di replezione, un aumento ponderale che, comunque indesiderato in molte attivita' sportive, lo e' in assoluto nelle attivita' di endourance tanto piu' in quanto viene a coincidere con l'immediato periodo precompetitivo.
Va sottolineato come questa variazione ponderale che si sviluppa nell'arco di circa una settimana, possa avere un riscontro negativo anche sul piano psicologico quando l'atleta seppur avvertito puo' sentirsi in qualche modo tradito e alienato dal suo corpo.
Grazie per l’attenzione