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L’architettura L’architettura megalitica megalitica Stonehenge Stonehenge Ubicazione e origini storiche Ubicazione e origini storiche Le sue origini si perdono nella notte dei tempi: per i romani era tanto antico quanto lo sono per noi le rovine romane. Stonehenge (parola che significa "pietre sospese") è un grandioso documento megalitico a circa 13 km a nord di Salisbury nel Wiltshire in Inghilterra. Esso fu costruito in diverse fasi, probabilmente dapprima (3500a.C.) come recinto rituale, simile ai numerosi altri dell'Inghilterra meridionale, poi sviluppato, intorno al 2200 a.C. con l'aggiunta delle 82 pietre blu portate dal Galles e dell'altare. La costruzione viene attribuita a un popolo che sviluppò notevoli attività commerciali, insediatosi nella zona tra il 1600 e il 1300 a.C. I circa 400 tumuli sepolcrali (2000-1500 a.C.) disseminati tutt'intorno ne testimoniano l'importanza; gli scavi hanno portato alla luce ricchi oggetti funerari e schegge di pietra bluastra simile a quella del monumento. Donatella Radogna 1

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L’architettura megaliticaL’architettura megaliticaStonehengeStonehenge

Ubicazione e origini storicheUbicazione e origini storicheLe sue origini si perdono nella notte deitempi: per i romani era tanto anticoquanto lo sono per noi le rovine romane. Stonehenge (parola che significa "pietresospese") è un grandioso documentomegalitico a circa 13 km a nord di Salisburynel Wiltshire in Inghilterra.Esso fu costruito in diverse fasi,probabilmente dapprima (3500a.C.) comerecinto rituale, simile ai numerosi altridell'Inghilterra meridionale, poi sviluppato,intorno al 2200 a.C. con l'aggiunta delle 82pietre blu portate dal Galles e dell'altare. Lacostruzione viene attribuita a un popolo chesviluppò notevoli attività commerciali,insediatosi nella zona tra il 1600 e il 1300a.C. I circa 400 tumuli sepolcrali (2000-1500 a.C.)disseminati tutt'intorno ne testimonianol'importanza; gli scavi hanno portato alla

lucericchi oggetti funerari e schegge di pietrabluastra simile a quella del monumento.

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L’architettura L’architettura megaliticamegaliticaStonehengeStonehenge

Cosa sono queste pietre?Cosa sono queste pietre?Nel corso degli anni si sonosusseguite molteplici teorie sucosa effettivamente fosseStonehenge, ma le piùaccreditate vogliono che fosseUn enorme osservatorioastronomico da cui gli antichiDruidi calcolavano le eclissi ele date principali dell'annoastronomico. Nel 1984 l'Unesco haProclamato Stonehenge"Patrimonio dell'Umanità".Si tratta di un esempiostraordinario e antichissimo diarchitettura megalitica.

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L’architettura megaliticaL’architettura megaliticaStonehengeStonehengeCome sono queste pietre e il loroCome sono queste pietre e il loroimpianto?impianto?Una serie di triliti disposti percerchi concentrici, i cui elementiin origine erano arrichiti daelementi più piccoli di pietrablu e verde del Galles. Nel 3500 a.C. una comunità dipastori seminomadi realizzò, unargine circolare delimitato da unfossato del diametro di 104 m.Intorno a questo perimetro furonoscavate 56 buche ancora visibili. Unpaio di secoli dopo venne tracciatoun viale processionale tra dueargini, largo 23 m e lungo 3 km, percollegare il sito con il fiume Avon, aun capo del quale si trova la "pietradel sacrificio” fronteggiata daun'altra pietra in asse con la strada.

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L’architettura megaliticaL’architettura megaliticaStonehengeStonehenge

Aspetti tecniciAspetti tecniciI montanti sono collegatiall’architrave perchédotati di tenone, che siinserisce nei fori permortasa dell’elementoorizzontale.

AspettiAspetti

formali eformali e

dimensionalidimensionaliL’intero complessodi Stonhenge ècostituito da grossiblocchi lapidei diformaparallelepipeda.Le dimensioni fuoriterra in altezza ditali elementi sono:per i montanti deltrilite più grandecentrale 6,6m.; per

imontanti estreni diSarsen 4 m.; per glielementi più piccoli

da 1,8 a 3 m. Donatella Radogna 4

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Posa in operaPosa in operaSecondo alcune ipotesisviluppate circa i metodi dierezione dei triliti, la posa inopera avveniva come segue:• Elementi verticali.

I montanti venivano portati su rulli allo scavo di fondazione. La Grossa pietra veniva messa in verticale, tirandola con l’ausilio di funi e di un palo a forcaccia.

• Elementi orizzontali.Si realizzava una battuta di terra o una struttura lignea intorno ai montanti e sulle cime dei tenoni, per sollevare e spostare nella posizione voluta l’architrave che, tolta la struttura di sostegno veniva abbassato sui tenoni.

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Gilles Perraudin - Wine cellar - CantinaGilles Perraudin - Wine cellar - Cantina1996/99 - Chemin des Salines, Vauvert, Francia1996/99 - Chemin des Salines, Vauvert, Francia

• I principi del progetto :I principi del progetto :- compatibilità con il contesto di inserimento- utilizzo di materiali rinnovabili- applicazione di dispositivi di risparmio energetico- utilizzo delle energie naturali disponibili

• Il senso della realizzazione:Il senso della realizzazione:- la cantina è un esempio emblematico che testimonia la possibilità di riutilizzo della pietra come materiale strutturale, nell’architettura contemporanea- la velocità e la semplicità della posa in opera costituiscono il principale vantaggio economico

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• La geometria e le dimensioni del manufattoLa geometria e le dimensioni del manufattoLa configurazione spaziale della cantina ripropone quella delle case romane mediterranee ove le unità spaziali si articolano intorno ad un impluvium. Essa consiste in un parallelepipedo, suddiviso in campate ampie 5 m., che, in pianta, misura 30x30 m. e che contiene uno spazio centrale scoperto (giardino-patio).

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Gilles Perraudin - Wine cellar - CantinaGilles Perraudin - Wine cellar - Cantina1996/99 - Chemin des Salines, Vauvert, Francia1996/99 - Chemin des Salines, Vauvert, Francia

I materiali costruttiviI materiali costruttivi• Attacco a terra: la costruzione poggia su un

semplice strato di cemento spesso 5 cm. Il suolo, in ghiaia, è idoneo per sopportare i carichi trasmessi.

• Struttura di elevazione verticale: i muri in pietra massiccia, spessi 52 cm., sono costituiti da blocchi di calcare (tenero di densità media - 1800Kg/mc) di tipo molassa conchiglifera un po’ arenaria (colore biondo, giallo paglierino, miele, ambra). I blocchi squadrati, estratti (daVers,lo stesso bacino dell’acquedotto romano del Pont du Gard) meccanicamente, misurano 52x105x220 cm. e pesano 2,5 tonnellate.

• Copertura: la struttura orizzontale è costituita da travi in legno massello con sezione 10x24 cm. e disposte con un interasse di 40 cm. Il pacchetto di chiusura comprende: strato di terra vegetale; antiradici; impermeabilizzazione; tavolato ligneo spesso 1,9 cm.

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Gilles Perraudin - Wine cellar - CantinaGilles Perraudin - Wine cellar - Cantina1996/99 - Chemin des Salines, Vauvert, Francia1996/99 - Chemin des Salines, Vauvert, Francia

Le prestazioni strutturaliLe prestazioni strutturaliLa logica statica della costruzione èquella dei sistemi massicci ove lesollecitazioni prevalenti sono quellidi compressione. I blocchi, infatti, sepmplicementepoggiati gli uni sugli altri,costituiscono un sistemaautoportante dotato di forte inerzia.

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Gilles Perraudin - Wine cellar -Gilles Perraudin - Wine cellar -1010 CantinaCantina

1996/99 - Chemin des Salines, Vauvert, Francia1996/99 - Chemin des Salines, Vauvert, FranciaLe prestazioni ambientaliLe prestazioni ambientaliLa costruzione è in grado difornire una forte inerziatermica (esigenza principaledell’intervento perchéfondamentale per laconserrvazione del vino). Tali prestazioni sono date da:• i muri, in pietra massiccia

“respirante” dalla porossità aperta, che “assorbono” le brezze marine (mare Mediterraneo/Camargue), rinfrescando e umidificando.

• il legno e la terra vegetale della copertura, dalle ottime capacità coibenti.

• la morfologia del manufatto, un quadrato compatto, poco aperto verso l’esterno.

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Gilles Perraudin - Wine cellar - CantinaGilles Perraudin - Wine cellar - Cantina1996/99 - Chemin des Salines, Vauvert, Francia1996/99 - Chemin des Salines, Vauvert, Francia

La posa in operaLa posa in operaI blocchi sono stati portati in cantierecon dei camion ( 10 blocchi aviaggio). L’economia dellarealizzazione deriva dal basso costodi trasformazione della materia primae dalla vicinanza del cantiere dalbacino di estrazione della pietra(30Km).Le murature sono realizzate con trefile di blocchi a secco, erette tramiteuna gru. La costruzione non richiedeimpalcature, e per la mano d’operasono sufficienti tre uomini.Il cantiere è veloce (meno di 1 mese permontare 300 blocchi) e pulito (nessunrifiuto inquinante).

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Nascita e diffusioneNascita e diffusioneL’origine dei trulli non ha ancora una datazione certa.Sicuramente vi sono realizzazioni nei secoli XVI, XVII eXVIII e il periodo di massima diffusione è l’800.Tuttavia il termine trullotrullo (meno comunementecasedda) compare nei documenti catastali, già dallaseconda metà del XIV. Il fenomeno perde di intensitàsubito dopo la I guerra mondiale per raggiungere fasidi abbandono e distruzione dei trulli (inseriti nellaWorld Heritage List dell’Unesco), che oggi sonooggetto di importanti programmi di recupero.Evoluzione delle più antiche e modeste costruzioni inpietra a secco (pagliare), i trulli vengono eretti con imateriali di recupero dello spietramento dei terreni perbonificare i campi da coltivare. Le aree di diffusionedei trulli (a sud-est di Bari, tra i mari Adriatico eJonico) comprendono essenzialmente due zoneprincipali: quella del ”Canale di Pirro” (tra i comuni diPutignano e Fasano)e quella della “Valle d’Itria”(tra icomuni di Martina Franca, Cisternino e Locorotondo).

le pseudo cupole: i trullile pseudo cupole: i trulli

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Alberobello: capitale nella terra dei trulliAlberobello: capitale nella terra dei trulli

le pseudo cupole: i trullile pseudo cupole: i trulli

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I paesaggi “urbano”I paesaggi “urbano”

e rurale dei trullie rurale dei trulli

Stabilità e precarietàStabilità e precarietà Al carattere “forte” ed eternodella pietra si contrappone lalogica che ha generato lecostruzioni a secco, vietandol’impiego di malte: i tiranniordinavano la realizzazione dimanufatti, per tecnologiae per forma, immediatamentesmontabili a causa deglieditti che imponevano laregia autorizzazione acostruire. In caso diispezione, infatti, il trullotornava ad essere unaspecchia, semplicementerimuovendo alcuni conci.

le pseudo cupole: i trullile pseudo cupole: i trulli

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Immagine e aspettoImmagine e aspettoIl cono è il carattere distintivo principale, con differenti aggregazioni

Tipologie in pianta e in alzato:• Pianta circolare - cono di copertura con base circolare e pendenza costante

• Pianta quadrata - a) “pennacchi” di raccordo alla base del cono con pendenza costante; b) cono con base quadrata e pendenza variabile

I raccordi tra più coni accostati assumono forme curvilineevariabili in funzione della dimensione dei coni e della

distanza tra gli stessi

le pseudo cupole: i trullile pseudo cupole: i trulli

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Gli attrezziGli attrezziL’edificazione di un trullo è frutto del lavoro manuale,realizzato da molto “esperti” e poco “specializzati”depositari della peculiare cultura materiale: i trullari trullari.Gli attrezzi principali utilizzati sono: il cuneo o bietta,il maglio, il martello (semplice o a 5,6,8 o 10 denti),piede di porco, pala, piccone, zappa, scala, pennello.

La materia primaLa materia primaLa materia prima, la pietra, viene raccolta nei campi, ammucchiata

(specchie) e poi selezionata in base alle dimensioni.

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La costruzioneLa costruzione

Fondazioni: Fondazioni: scavo del terrenofino a raggiungere gli stratirocciosi ove poggiare le pietre(grandi) dei muri difondazione

Chiusura orizzontale di base:Chiusura orizzontale di base:realizzata con elementilapidei “piatti” (chianche)

Chiusure verticali: Chiusure verticali: possonoessere definite muratutre asacco, con i paramenti esterni inpietrame più grosso squadrato ei riempimenti in pietrameinforme più piccolo e terriccio

Partizioni interne verticali: Partizioni interne verticali: realizzate in pietra squadrata e, all’occasione, interrotte daaperture per il collegamento degli ambienti interniCollegamenti orizzontali tra le unità ambientali: Collegamenti orizzontali tra le unità ambientali: i varchi nelle murature prevedono archirealizzati con l’ausilio di centineAperture: Aperture: le porte d’ingresso prevedono aperture realizzate mediante archi, architravi earchi di scarico o “frontoni triangolari”. Le finestre, di dimensioni ridotte e di formaquadrata, sono realizzate mediante archi o architravi.

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Partizioni interne orizzontali: Partizioni interne orizzontali: realizzate, a circa 2,5m. di altezza, con travi ligneeincastrate tra gli interstizi delle pietre delle murature e chiusi con tavolato

Raccordi tra le murature e le pseudoccupole: Raccordi tra le murature e le pseudoccupole: le opere in pietra iniziano adassumere un andamento pseudo-curvilineo a partire da circa 1 m. di altezza

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La struttura delle La struttura delle pseudo-cupolepseudo-cupoleLa struttura della pseudocupola, in gergo “candela”,è realizzata con elementi dicalacare molto profondi,disposti per anelliconcentrici il cui diametrodecresce man mano che siraggiunge l’apice.I carichi si trasmettonoortogonalmente al pianod’appoggio, senza spinte.

le pseudo cupole: i trullile pseudo cupole: i trulli

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La candelaLa candelaLa candela è eretta senza l’usodi malte pertanto i punti dicontatto tra le “pietre candela”vengono migliorati inserendoschegge lapidee. La presenzadi vuoti d’aria tra i conci e laforma della coperturaincrementano le capacitàcoibenti della strutturamassiccia. L’estradosso dellastruttura è molto grezzo(tessitura scalettata conpresenza di vuoti) mentrel’intradosso ha una superficieliscia (pietre sagomate epresenza di “tralota” - impastocon terreno argilloso rossastroe acqua - nei giunti)

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La realizzazione del conoLa realizzazione del conoIl rivestimentoIl rivestimentoLa candela viene rivestita con uno stratodi “chiancarelle” (pietre “piatte” dallospessore variabile tra i 6 e i 10 cm.) cherestituiscono una forma regolare al conodella copertura costituendo un sistemaefficacissimo per il deflusso delle acquemeteoriche.

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La posa delle “chiancarelle”La posa delle “chiancarelle”Le lastre sono disposte su strati successivi a giacituraorizzontale. La stabilità del manto delle “chiancarelle”è dovuta agli appoggi offerti dall’estradosso della“pseudo-cupola” e all’uso di materiale inerte(“zavorrella”).

Talvolta, i coni non sono leggibilidall’esterno perché il manto dirivestimento non segue le strutturesottostanti ma diventa un unico “pignon”(presenza consistente di “zavorrella”).

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CompletamentoCompletamentoLa costruzione del trullotermina con la chiusura deicomignoli e con ilposizionamento deipinnacoli.Gli elementi che durante lacostruzione hanno funto da“impalcature” diventanoscale estrerne, linee digronda e quant’altro.

L’organizzazione spazialeL’organizzazione spaziale

prevede:prevede:- un vano centrale (zona

collettiva)- una zona camino- una o più alcove- nicchie ricavate negli spessori

dei muri

le pseudo cupole: i trullile pseudo cupole: i trulli

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Le tinteggiature e gli intonaciLe tinteggiature e gli intonaciGli intonaci e le tinteggiature sonorealizzati essenzialmente per:• proteggere le strutture a secco dalle

intrusioni• aumentare le capacità coibenti delle

strutture• rifinire le opere• “respingere” i raggi del sole• motivi igienici Materiali:• Bolo (terra + acqua)• Paglia• Cenere• Latte di calce

I comignoliI comignoliDi svariate forme, sono elementiimportanti, non solo per ilfunzionamento dei camini maanche per l’aerazione dei locali.

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I pinnacoli. I pinnacoli. Il vertice del cono del trullo viene rifinito con intonaco e lattedi calce nonché sormontato da un caratteristico elemento terminale,avente funzione strutturale e decorativa. Nel tempo, il peso posto incorrispondenza del concio di chiusura della candela, ha stimolato lacreatività di muratori e scalpellini assumendo le forme più svariate: dalsemplice disco al fuso, alla clessidra, alla sfera, ai poliedri stellari.

le pseudo cupole: i trullile pseudo cupole: i trulli

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I canali per il deflusso dell’acquaI canali per il deflusso dell’acquaI canali di scolo si insinuano lungo lelinee di intersezione delle curve deimanti di copertura e sono realizzati conlastre di pietra calcarea a forma incavata.

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Le finestreLe finestreMolto piccole e quasi semprequadrate, sono solitamente poste sottola linea di gronda. Talvolta sono inseriteanche nel cono della copertura. Le aperture sono sempre realizzate conarchitravi di pietra o con archi.Mediante chianche poste a sbalzo si creano le protezioni dalle intemperie.

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Le Porte e gliLe Porte e gliingressiingressiLe aperture neimuri sonorealizzate tramitearchi, architravi earchi di scarico,“frontonitriangolari”semplici o conarchitravi emensole lapidee.La soglia èrialzata rispettoal piano stradalee realizzata conchianche spesse15 cm. circa.

le pseudo cupole: i trullile pseudo cupole: i trulli

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Il pietrame “informe” Il pietrame “informe” nell’Architettura contemporaneanell’Architettura contemporaneaJ. Herzog e P. de MeuronJ. Herzog e P. de Meuron

Bodegas DominusBodegas DominusCantina Dominus (1995/98)Yountville, California (USA)

La zona in questione è caratterizzatada uno scenario paesaggisticoeccezzionale, dove, fin dall’inizio diquesto secolo, si producedell’ottimo vino. Nella valle del Napail clima è molto caldo di giorno efreddo di notte, così è statonecessario pensare una strutturache traesse vantaggio dalle fortiescursioni termiche. Negli U.S.A.,come in gran parte del mondo si èsoliti risolvere i problemi diclimatizzazione con l’ariacondizionata, ignorando possibilistrategie architettoniche per ilcontrollo delle temperature. Percontro questa realizzazione ècostituita da murature attive checonsentono una climatizzazionenaturale.

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Il pietrame “informe” Il pietrame “informe” nel’Architettura contemporaneanel’Architettura contemporaneaJ. Herzog e P. de MeuronJ. Herzog e P. de Meuron

Impianto distributivoImpianto distributivoIl manufatto è composto da tre

unità funzionali: 1)locale cisterne; 2) localedove il vino matura; 3) locale dove si

imbottiglia e si conserva il vino fino allavendita. Si tratta di un edificio lineare, lungo circa

333 piedi (110m.), largo 82 piedi (25m.) e alto 30 piedi (9m.), che, ubicato tra i vigneti (in

California raggiungono un’altezza di circa 2m.), si integra con il tessuto di questi. Le tre unità,

la cui unitarietà è data dalla copertura piana continua, sono separate e collegate da

passaggi coperti - grandi spazi che fungono anche da “aperture” verso gli spazi esterni e

ricezione al pubblico. da questi grandi percorsi si

accede al locale dove il vino matura, alla sala degustazione(da dove accedono gli ospiti), agli

uffici, alla terrazza, e alla grande porta del locale cisterne. Una parete vetrata permette di

vedere illocale dove sono siruate le botti in legno di

quercia. La terza unità (dove si imbottiglia e si conserva il

vino) è orientata a sud.

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InternoInternoPer il manufatto di Moueix, innovativo non soloper l’aspetto ma soprattutto per le prestazioniambientali, si è optato per un sistema diclimatizzazione realizzato con murature attive. Le facciate sono state realizzate congabbioni (utilizzati in ingegneria idraulica o, piùcomunemente, per opere di contenimento)riempite di sassi (basalto locale che va dal grigioscuro al nero e si integra molto bene con ilpaesaggio), che addossate ai muri interniformano una massa inerte che isola gli ambientidal caldo e dal freddo, consentendo un ottimaventilazione e regolazione dell’umidità.

Il pietrame “informe” Il pietrame “informe” nel’Architettura contemporaneanel’Architettura contemporaneaJ. Herzog e P. de MeuronJ. Herzog e P. de Meuron

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Il pietrame “informe” Il pietrame “informe” nel’Architettura contemporaneanel’Architettura contemporaneaJ. Herzog e P. de MeuronJ. Herzog e P. de MeuronI GabbioniI GabbioniLe gabbie sono state riempitecon una densità variabiledeterminata dalle diversedimensioni dei sassi - avendoquesti una forma moltoirregolare, quando si usanoquelli di dimensioni più grandirimangono molti vuotiinterstiziali, mentre con quellipiù piccoli si ottengo superficipiù compatte - perchè alcunezone dovevano esseretotalmente isolate e quindi piùfresche e altre, quelle piùcalde, necessitavano ilpassaggio della luce naturale(che di giorno penetra versol’interno, mentre la notte laluce artificiale dell’edificiofiltra verso l’esterno.

Si possono definire legabbie come intrecci dipietra con diversatrasparenza, piùsimili ad una “pelle” che alresto delle costruzionitradizionali.

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Il pietrame “informe” Il pietrame “informe” nel’Architettura contemporaneanel’Architettura contemporaneaJ. Herzog e P. de MeuronJ. Herzog e P. de Meuron

CaratteristicheCaratteristichetecnologichetecnologicheIl sistema utilizzato ricordale tessiture delle tradizionalicostruzioni a secco ma, alcontempo, introduce alcunispunti innovativiinteressanti. Contrariamentealle antiche costruzioni(dove, in assenza digabbioni, le pietre dovevenoessere in piena aderenza),qui sono le pietre più grandiche stanno ai livelli superiorie determinano la“leggerezza” e latrasparenza delle superfici.Il sistema costruttivo,inoltre richiede modalitàesecutive estremamentesemplici.

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