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ANNO V | #055| GIOVEDI’ 5 GIUGNO 2014 COM VISIONI / gleNN greeNwald Fare buon giornalismo, una questione di risorse Come possiamo fare giornalismo in- vestigativo, che richiede ingenti risor- se di tempo e soldi, in un contesto in cui le notizie sono sempre più accessibili gratuita- mente? Non c’è nessuna risposta facile 19 6 3 8 10 12 14 marketplace cOmpaNy SceNarIO medIa lINk Da Mamadigital lezioni formative Con Bavaria è “Rock and Road” Adesso a scuola servono i tablet La tv di Real Time osserva la realtà Il candidato… che non esiste Apple, rigenerazione nella human curation

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ANNO V | #055| GIOVEDI’ 5 GIUGNO 2014COM

VISIONI / gleNN greeNwaldFare buon giornalismo, una questione di risorse

Come possiamo fare giornalismo in-vestigativo, che richiede ingenti risor-

se di tempo e soldi, in un contesto in cui le notizie sono sempre più accessibili gratuita-mente? Non c’è nessuna risposta facile

19

63 8 10 12 14marketplace cOmpaNySceNarIO medIa lINkDa Mamadigital lezioni formative

Con Bavaria è “Rock and Road”

Adesso a scuola servono i tablet

La tv di Real Time osserva la realtà

Il candidato… che non esiste

Apple, rigenerazione nella human curation

SCOP IL

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A SAn FrAnciSco lA multinAzionAle di cupertino hA FAtto il punto: Al centro il concetto AdottAto dAi vertici per deFinire e promuovere il tAlento indiSpenSAbile per lo Sviluppo

La nuova Apple della human curation

tim cook hA AnimAto lA WorldWide developerS’ conFerence, cercAndo di portAre in evidenzA un volto diverSo dellA melA . Fedele A Sè SteSSA, mA quAnto mAi ApertA Alle eSigenze del motore produttivo dell’AziendA: gli SviluppAtori

di Marianna Marcovich

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COVER STORY

Sono bastate due ore per presenta-re la nuova Ap-ple. Il mattatore Tim Cook ha illu-

minato la Worldwide Deve-lopers’ Conference, sforzan-dosi di mostrare un volto diverso della Mela: fedele a se stessa e alle sue idee, ma più aperta e più attenta alle richieste degli sviluppato-

ri. Nessun nuovo prodotto, come del resto ci si aspetta-va, ma è pur vero che la Con-ference rappresenta il mo-mento in cui Apple incontra gli sviluppatori, ovvero quel-li che inventano i giochi, i programmi, le app destina-te ad arricchire i computer Mac, i cellulari iPhone, i ta-blet iPad. «Il più giovane de-gli sviluppatori presenti oggi

- ha raccontato il ceo Cook nel suo ampio keynote - ha tredici anni». Stupefacente. Tutti insieme, gli sviluppa-tori hanno saputo creare 1,2 miliardi di app per lo store iOs, che sono stati scaricate 75 miliardi di volte. È un’eco-nomia nata solo sei anni fa e in costante crescita, con casi clamorosi di successo e mi-gliaia di app forse meno co-

nosciute ma fondamentali: per aiutare disabili, miglio-rare l’apprendimento in clas-se, divertirsi e lavorare. Ma la prima novità illustrata da Tim Cook è stata Yosemi-te, nuova versione del siste-ma operativo per Mac. Apple è solita progettare piattafor-me, servizi e dispositivi in si-multanea, offrendo un grado di integrazione tra i vari ap-

parecchi ineguagliato nell’in-dustria hi-tech. Così, in am-biente Apple si può iniziare un’attività su un dispositivo per passarlo poi agli altri. E ora, i messaggi sms e mms, che in precedenza appariva-no solo su iPhone, potranno viaggiare su tutti i dispositi-vi. Non solo: sarà possibile anche inviare messaggi di-rettamente dal Mac ed ef-fettuare o ricevere chiama-te iPhone utilizzando il Mac come un vivavoce. Un esem-pio è arrivato direttamente dal palco di San Francisco, quando nel bel mezzo del-la Conference è partita una chiamata per Dr. Dre, il co-fondatore di Beats, l’azienda appena acquistata da Apple. Con Yosemite, dunque, iOs X è stato riprogettato con un look fresco e moderno, in cui i controlli sono più chiari e le barre degli strumenti sem-plificate mettono il contenu-to al centro dell’attenzione, senza compromettere la fun-zionalità. Elementi traslucidi rivelano contenuti aggiun-tivi nella finestra dell’app, forniscono un suggerimen-to su ciò che è nascosto die-tro e assumono l’aspetto del desktop. Yosemite, che pren-de il nome da un parco natu-rale della California, adotta nuovi caratteri per l’interfac-cia; e c’è molto “bianco”, pur in presenza di una modali-tà “dark”: l’effetto è di una maggiore pulizia e di un am-biente di lavoro più moder-no. Un’altra novità riguarda

la presenza di widget per ca-lendario, meteo, azioni, pro-memoria, orologio del mon-do e social network, mentre Spotlight, ora, appare davan-ti e al centro sul desktop; e aggiunge nuove categorie di risultati, per permettere di visualizzare suggerimen-ti più completi da Wikipe-dia, Mappe, Bing, App Store, iTunes Store, iBooks Store, i primi siti web, notizie e film. Integrato in Finder, iCloud Drive archivia file di qualsia-si tipo in iCloud e funziona come qualsiasi altra cartel-la sul Mac: quindi, è possi-bile trascinarci dentro i do-cumenti, organizzarli con cartelle e tag e cercarli utiliz-zando Spotlight. Con iCloud Drive si può accedere a tutti i file di iCloud da Mac, iPho-ne, iPad o anche da un pc Windows. Poi, si è rivisto anche Safari: ha un design semplificato che mette i con-trolli più importanti a porta-ta di mano, consentendo di accedere rapidamente ai siti web preferiti, mentre una nuova e potente vista Tab vi-sualizza le miniature di tut-te le pagine web aperte in un’unica finestra. Safari dà anche un maggiore control-lo sulla privacy, con finestre separate di navigazione pri-vata e il supporto integrato per DuckDuckGo, un moto-re di ricerca che non traccia gli utenti. Quando si cerca-no termini popolari o comu-ni, appaiono i nuovi sugge-rimenti Spotlight insieme

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COVER STORY

a quelli del provider di ricer-ca. La versione più recente del browser Apple ora consu-ma meno. Ed è ancora più ve-loce. Mail, infine, consente di annotare e modificare file pdf e foto e di inviare allegati file fino a 5GB a qualsiasi indiriz-zo di posta elettronica.

Le sorprese più interessantiMa le sorprese più interes-santi Tim Cook le ha riserva-te per la seconda parte della presentazione, a partire dal-la nuova versione di iOs per i dispositivi mobili. Gira, fi-nora, su 800 milioni di ap-parecchi in tutto il mondo - 500 milioni di iPhone, 200 milioni di iPad e 1,200 milio-ni di iPod Touch - ed è arri-vato all’ottava versione. Po-chi i cambiamenti estetici, dopo il redesign dello scor-so anno, ma moltissime le novità: le app “Immagini” e “Libreria Foto iCloud” per-mettono di accedere a tutte le foto e a tutti i video ovun-que, in qualsiasi momento. Le foto sono ancora più faci-li da trovare e sono organiz-zate in maniera coerente su tutti i dispositivi. L’app “Im-magini” può raddrizzare in automatico l’orizzonte nelle foto e grazie agli intelligen-ti strumenti di editing è pos-sibile regolare velocemente la luminosità e il colore; op-pure accedere ad altri stru-menti avanzati per un edi-ting ancora più preciso. Ogni modifica ed effetto vengono

aggiornate in automatico su tutti i dispositivi dell’utente e le conversazioni in Messaggi permettono di comunicare con un solo scorrimento di dito. Basta toccare Talk per condividere messaggi voca-li, e con lo stesso semplice gesto si possono condivide-re anche video e foto diret-tamente. I messaggi di grup-po danno ora la possibilità di aggiungere e rimuovere con-tatti, uscire da una conversa-zione e anche attivare l’opzio-ne per non essere disturbati. Gli utenti possono sfoglia-re facilmente tutte le foto e i video all’interno di una con-versazione, e condividere più immagini e filmati con-temporaneamente. Inoltre, possono scegliere se condi-videre la posizione attuale dall’app Messaggi per un’ora, un giorno o più a lungo. La nuova immissione testi pre-dittiva per la tastiera Quic-kType è oggi più intelligen-te e personalizzata, capace di prendere in considerazione il contesto; capisce il modo in cui l’utente comunica, sug-gerendo le espressioni pre-ferite, permettendo di scri-vere intere frasi con appena un paio di tap. Tutto ciò che la tastiera impara è codifica-to sul dispositivo dell’utente e non viene mai inviato sul cloud. E iOs 8 introduce un modo più facile di comuni-care e condividere acquisti, foto e calendari con gli altri membri dello stesso nucleo familiare, che possono sfo-

gliare e scaricare gli acquisti di iTunes, iBooks e App Store degli altri. Possono parteci-pare fino a sei familiari, cia-scuno con il proprio ID Ap-ple. In più si possono creare ID Apple per i figli, che com-prendono Ask to Buy, una funzione che richiede l’auto-rizzazione da parte dei geni-tori per gli acquisti dei più piccoli. Con iCloud Drive è possibile archiviare, accede-re e modificare in totale sicu-rezza documenti di ogni tipo da tutti i dispositivi dell’uten-te. Quando si apportano mo-difiche su un dispositivo, la versione più aggiornata del documento appare immedia-tamente sugli altri dispositivi iOs, sui Mac, sui pc Windows e sul sito www.icloud.com.

Un nuovo linguaggioApple ha poi svelato anche un nuovo linguaggio di pro-grammazione, Swift, che apre a tutti gli sviluppato-ri la possibilità di utilizza-re Touch ID, il lettore di im-pronte digitali di iPhone 5. E ancora, nei mesi scorsi si era

molto parlato di una nuo-va app dedicata alla salute. Ed è arrivata: “Salute” racco-glie le informazioni definite dall’utente dalle varie app e i diversi dispositivi di fitness per fornire una panoramica chiara e aggiornata, diretta-mente nell’app. Ma iOs 8 of-fre, inoltre, agli sviluppatori la possibilità di far comuni-care fra loro le app per la sa-lute e il fitness. Con l’autoriz-zazione dell’utente, ogni app può usare informazioni spe-cifiche da altre app per offri-re una gestione più completa della salute e del benessere. Per esempio, le app Nike+ che usano NikeFuel potran-no attingere ad altri parame-tri chiave di HealthKit, come il sonno o l’alimentazio-ne, per costruire un profilo utente su misura e migliora-re le prestazioni sportive. In-fine la domotica: come pre-visto, non nasce un nuovo sistema operativo, ma com-paiono una serie di libre-rie per fare di iPhone, iPad o iPod Touch il centro del-la casa intelligente. Si chia-

ma HomeKit e consiste in un protocollo comune per con-trollare facilmente gruppi o singoli apparecchi in tut-ta la casa, senza dimentica-re l’integrazione con Siri. Per esempio, è possibile dire, ap-punto, a Siri che si sta “an-dando a dormire” per spe-gnere le luci, chiudere le porte e impostare il termo-stato. Così, l’iPhone si tra-sforma in un vero e proprio telecomando per controllare l’illuminazione domestica, i sistemi di sicurezza e gli elet-trodomestici casalinghi. Si capisce con quanta energia la multinazionale di Cupertino intenda, così, entrare a pieno titolo nell’arena dell’Internet delle cose, sfidando i rivali Google e Samsung nel setto-re delle smart home. Apple, al di là delle news presentate a San Francisco, sarebbe già da tempo in trattativa con un selezionato gruppo di pro-duttori di dispositivi smart home con l’intento di arriva-re a una nuova linea di pro-dotti con un marchio ad hoc del tipo “made for iPhone”, che garantisca l’immediatez-za e la facilità d’uso tipiche di Apple, da vendere nei suoi store. Proprio gli Apple Sto-re dovrebbero, infatti, gioca-re un ruolo importante nelle prossime mosse del gruppo guidato da Cook e in questo senso viene interpretata an-che l’acquisizione dei giorni scorsi dell’ex dirigente della casa di moda Burberry, An-gela Ahrendts, a cui è stato

affidato un ampio mandato per i negozi e le vendite on-line. Dietro la sua nomina ci sarebbe però, una precisa strategia, imperniata sul ta-lento, la solidità e la capaci-tà di fare squadra dei nuovi collaboratori dei quali si sta circondando l’amministrato-re delegato Tim Cook, finora considerato dai più solo un pallido erede ed esecutore di Steve Jobs. Il team riunisce oggi sotto lo stesso tetto guru visionari, stilisti dell’hi-tech, autentici leader nell’anticipa-re gusti e tendenze. A partire proprio da Angela Ahrendts, strappata a Burberry con un bonus da 68 milioni di dol-lari che l’ha trasformata da subito in uno dei top execu-tive più pagati a Silicon Val-ley. E poi c’è Paul Deneve, arrivato l’anno scorso da Yves Saint Laurent, al quale sono stati affidati misteriosi “progetti speciali”. Da Nike è giunto Ben Shaffer, noto per prodotti innovativi, an-che se nella tecnologia del-le scarpe. Adesso si sono ag-giunti il produttore musicale

Jimmy Iovine e il musicista-imprenditore Dr Dre, coop-tati con l’acquisizione record per Apple della loro società di cuffie di alta qualità e stre-aming di musica Beats. So-pra tutti, e sotto Cook - ma qualcuno pensa già a lui an-che come “delfino” per la successione -, regna sovrano sulla squadra creativa Jona-than Ive, capo indiscusso del design di Apple, considerato dentro l’azienda alla stregua di un vero “apostolo” di Jobs. Dal 2012 è questo dirigente di 47 anni di origine britan-nica che supervisiona la pro-gettazione di tutto, sia l’har-dware sia il software, lungo l’intera gamma dei prodot-ti Apple. Al centro è il con-cetto, adottato dallo stesso Cook, di “human curation”, un’espressione scelta per de-finire e promuovere il talen-to. La nuova squadra ha fatto pensare che Apple, ormai co-scientemente, si sia trasfor-mata in qualcosa di più di una rinomata società di gad-get e tecnologia sofisticata e di successo. <

tim cook in un momento inFormAle dell’incontro di SAn FrAnciSco

nel corSo dei lAvori Apple hA SvelAto il nuovo linguAggio di progrAmmAzione SWiFt

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MARKETPLACE

GLI ITALIANIE LO SMARTPHONE

Cronaca di una giornata “connessa”

L’81% usa lo smartphonecome sveglia.

Mentre va al lavoro, sceglie quale cellulare usare.

44%

2%Ma il 2% pensa: “meglio così”

Avere lo smartphonesempre a portata di mano

Più del 31%guarda il cellulare solo quando squilla.

31%

usa la stessa suoneria:il vecchio telefono

.

20%

ha abbandonato l’orologioperché usa lo smartphone.

25%

Il 13% guardalo smartphone

13%

acceso anche quando dorme.Non si sa mai...

56%

Fonte: Centro Studi Media World

24:00

07:00

09:00

08:3015:00

18:00

20:00

21:00

22:00

81% 33%

usando i social network.

Fammiun caffè!

+66%Più del 66% degli smartphonesi scarica in meno di un giorno.

21:30

Più del 44% torna a casa

lo smartphone.

Il 66% ha sempre

25%il 25% non ha più

nemmeno una fotocameraperché usa lo smartphone.

49%il 49% usa lo smartphonecon i comandi vocali, il 5%

Al 4% invece l’hanno rubato almeno una volta.

pochi SAnno che un terzo degli interviStAti hA due cellulAri, il 3% AddiritturA tre

Smartphone, un grande amore per tanti italianiquAl è il rApporto trA i connAzionAli e il mobile di nuovA generAzione? e come Sono cAmbiAte le noStre giornAte “Sempre conneSSe”? e Altre curioSità AncorA

di MassiMo Masi

Qual è il rapporto tra gli ita-liani e lo smartphone? Come sono cambiate le nostre giornate “sempre connesse”? Queste sono solo alcune del-le tante domande alla base dell’indagine svolta dal Cen-tro Studi Media World. Che gli italiani siano sempre sta-ti affascinati dai telefonini è storia nota, ma forse in po-chi immaginano che un ter-zo degli intervistati possiede due telefoni cellulari, mentre il 3% ne ha addirittura tre. Per quanto riguarda le fun-zionalità più utilizzate, oltre a chiamate e sms, lo smart-phone viene impiegato prin-cipalmente per connettersi ai social network. I coman-di vocali vengono utilizza-ti dal 49% degli intervistati, addirittura il 5% li utilizza assiduamente. Dai risultati emerge anche che lo smart-phone è prima di tutto un fe-dele compagno che ci segue per l’intero arco della gior-nata, da quando ci alziamo - l’81% lo ha sostituito alla tra-dizionale sveglia - a quando andiamo a dormire: il 56%

tiene lo smartphone acce-so anche durante la notte. Il 44% torna a casa di corsa se si accorge di aver dimentica-to lo smartphone, mentre un esiguo 2% si sente “liberato” dalla sua presenza. Avere lo smartphone sempre a por-tata di mano è un’abitudi-ne per molti: il 13% consulta lo smartphone in continua-zione, mentre un terzo del campione controlla il cellu-

lare solo quando squilla. Lo smartphone ha poi letteral-mente sostituito diversi og-getti di uso quotidiano, dalla fotocamera (il 25% utilizza solo i device mobili per scat-tare fotografie) all’orologio, abolito da un quarto degli intervistati. Il 66% ha sem-pre il caricabatteria in bor-sa, proprio perché il 66% de-gli smartphone si scaricano in meno di un giorno. Rima-

Who’S Who: mediA WorldPrima catena di elettronica di consumo in Europa con 974 megastore, seconda a livello mondiale, Media-Saturn-Hol-ding GmbH, appartenente al gruppo Metro Ag, opera in Ita-lia con la denominazione Media Market S.p.A. e possiede i marchi Media World, Saturn, Media World Compra On Line e Saturn Online Shop. Con un fatturato superiore ai due mi-liardi di euro e un organico di oltre 6 mila collaboratori, Me-dia Market rappresenta la prima realtà del settore in Italia. Attualmente Media World è presente con 102 punti vendi-ta collocati prevalentemente nei maggiori centri commer-ciali. Saturn, invece, si posiziona all’interno dei centri urba-ni e oggi è presente con 14 punti vendita nelle principali città italiane. Media Market ha due portali di e-commerce: il pri-mo, Media World Compra On Line, è raggiungibile all’indiriz-zo www.mediaworld.it. Lanciato nel 1999, è ad oggi il primo sito e-commerce di beni di elettronica B2C in termini di ac-cessi/anno e fatturato. Il secondo, Saturn Online Shop (www.saturnonlineshop.it), è attivo da maggio 2011.

ne un aspetto “vintage” lega-to alla suoneria: il 20% uti-lizza il classico “drin drin” del vecchio telefono. Smart-phone, infine, significa tante gioie, ma anche qualche pic-colo inconveniente. Le situa-zioni più tipiche riguarda-no la durata della batteria, visto che il 50% degli uten-ti ha avuto problemi legati alla tenuta della carica dello smartphone, e la rottura del-lo schermo o del touch scre-en, segnalata dal 25% degli intervistati. Il 6%, invece, ha avuto problemi con gli spi-notti. Anche furti e smarri-menti rappresentano un ri-schio effettivo, ma piuttosto contenuto: il 3% ha smarrito lo smartphone almeno una volta mentre il 4% ha subito almeno un furto.

lA FormAzione Al centro dell’eStAte dellA neW mediA Agency

Mamadigital: docenze ad alto tasso formativo al Master del Sole 24 OrelA SiglA hA ideAto google AdWordS proFeSSionAlS, lezioni coordinAte dAl co-Founder AndreA rogAni

La formazione sarà al centro dell’estate di Ma-madigital, con un fit-to programma di docen-ze nell’ambito di alcuni master di specializzazio-ne attivati dalla Business School del gruppo Il Sole 24 Ore. Si intensifica, in-fatti, la collaborazio-ne tra la struttura spe-cializzata e la scuola di formazione, tanto che il management della new media agency ha studia-to per l’istituto un ma-ster inedito, di accompa-gnamento al percorso di specializzazione in Mar-keting e Comunicazione Digitale in cui Mamadi-gital è tra le docenze. Go-ogle Adwords Professio-

nals è il nome del corso completamente incen-trato sulla preparazione all’esame per la certifica-zione Google Adwords, nel rispetto dei parame-tri internazionali. Le le-zioni si svolgono nella sede di Roma della Bu-

siness School, nell’am-bito di tre weekend compresi tra la fine del mese di giugno e le prime due settimane di luglio, coordinate da Andrea Rogani, ceo e co-founder di Mama-digital. «Il programma di studi pensato e pre-parato insieme alla Bu-siness School del Sole 24 Ore - spiega Andrea Rogani - è indirizza-to a neolaureati e pro-fessionisti nel settore della comunicazione e marketing interessati a specializzarsi in que-sto particolare aspetto del servizio di adverti-sing online. Del resto, la qualifica individua-le del programma di certificazione di Goo-gle Adwords è una del-le più apprezzate e ri-cercate tra le aziende. Durante l’anno il ma-nagement di Mama-digital è impegnato in numerose docenze nell’ambito degli short master promossi dalla Business School. Oltre al percorso formati-vo di preparazione alla certificazione Google Adwords, dal 13 giu-gno Mamadigital sarà tra le docenze del ma-ster in formula part-ti-me “Nuove professioni digitali”, con tre mo-duli dedicati al Search Engine Marketing.

AndreA rogAni

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RI

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l’oSServAtorio voluto dAllA multinAzionAle è StAto coStruito per vAlorizzAre l’intervento dellA tecnologiA A ScuolA

La lezione interessante con il tableti primi riSultAti dellA ricercA-intervento condottA dA cremit-univerSità cAttolicA nell’Ambito del progetto SmArt Future. promoSSo dA SAmSung. e Sono conFortAnti: lo Strumento interAttivo utile per l’Apprendimento

di sebastiano Zeri

I primi risultati della ricer-ca-intervento condotta da Cremit-Università Cattoli-ca nell’ambito del proget-to Smart Future, promos-so dalla multinazionale Samsung, sembrano con-fortanti: secondo i docen-ti inseriti nel campione, il tablet risulterebbero uti-le per sostenere l’appren-dimento di conoscenze e metodi spendibili nel-la didattica (lo conferma il 18,4%), produrre stru-menti e materiali in classe (lo dice l’11,6%), aumenta-re la motivazione degli stu-denti (lo sostiene il 10,5%), recuperare materiali/con-tenuti utili per l’attività di-dattica con gli alunni (per il 7,2%), ricevere suppor-to nella progettazione del percorso (con una quo-ta del 6,3%), confrontar-si e collaborare tra colleghi (siamo al 5,9%). «Abbiamo istituito l’Osservatorio per valorizzare al meglio l’in-tervento della tecnologia nella scuola, obiettivo del progetto Smart Future che ha visto di recente protago-nista l’Istituto Comprensi-vo Calamandrei di Firenze

- spiega Pier Cesare Rivol-tella, docente ordinario di Didattica generale e diret-tore del Cremit -. Il rischio che si corre in questi casi è, infatti, quello di lasciare intatte pratiche didattiche tradizionali o, peggio, di ri-solvere quella che dovrebbe essere un’operazione didat-tica su un piano esclusiva-mente di caratteretecnolo-gico». Questa pima fase di monitoraggio ha previsto il coinvolgimento diretto delle varie scuole, l’instal-

lazione dei dispositivi, una fase di training tecnico e una prima sperimentazio-ne dell’approccio tecnolo-gico: quest’ultimo punto ha come metodologia di rife-rimento gli “Episodi di Ap-prendimento Situato” che nasce come sintesi della ri-cerca sul Mobile Learning, il framework Multilitera-cy e la didattica laborato-riale. Smart Future, avvia-to nell’ottobre dell’anno scorso come parte del pro-getto pilota sul territorio

nazionale, coinvolge ven-ticinque istituti compren-sivi - scuole primarie e se-condarie di primo grado in Italia - che hanno aderito ai criteri selettivi individuati: alto numero di alunni con disabilità; forte incidenza Dsa; territori socio-cultu-ralmente disagiati; picco-li plessi. «Partiamo da un presupposto: la fotogra-fia che la ricerca ci restitu-isce dà un’immagine rela-tivamente statica dell’uso della tecnologia a scuola

- afferma Carlo Barlocco, deputy pesident di Sam-sung Electronics Italia -. Al momento, viene utilizza-ta principalmente per frui-re materiali video o svolge-re ricerche in tempi rapidi grazie ai motori di ricerca. Smart Future è qualcosa di più, aggiunge un passag-gio, quello di contribuire a ripensare la didattica. Fare lezione con il tablet signifi-ca sostituire la lezione fron-tale, condividere e lavorare in gruppo, scrivere, dise-gnare, creare collegamen-ti tra le diverse materie. Ed ecco perché una parte fondamentale del progetto è rappresentata dalla for-mazione dei docenti». La tecnologia non viene per-cepita come sostitutiva del-la didattica tradizionale, piuttosto aggiunge: viene, infatti, ritenuta un aspet-to vicino e quotidiano per il 35,4% degli insegnanti, che le attribuiscono il ruo-lo di aggregante per l’inclu-sione di studenti stranieri (60%) e diversamente abili (80%). Non solo: sul fron-te studenti, gli insegnanti pensano che la tecnologia li possa rendere maggior-mente responsabili (46%) e possa incidere anche sul rendimento (46%) e l’ag-gregazione (58%). Il tablet,

tuttavia, non è previsto per tutte le lezioni: il 50,3% pensa di utilizzarlo solo per alcune. E quanto tempo ri-chiede preparare una lezio-ne con il tablet? Il rapporto è 1:1, un’ora di preparazio-ne per un’ora di lezione, e dunque il carico di lavoro, nelle aspettative degli in-segnanti, aumenterà “mol-to” per il 23%, “lievemente” per il 32% e resterebbe “in-variato” per il restante 32%. «Questo dato è interessante - prosegue Rivoltella - poi-ché pone in evidenza come parlare di didattica digita-le significhi anche, per non dire soprattutto, motivare e sostenere gli insegnanti, le cui competenze si amplie-ranno». Positivi i riscon-tri del monitoraggio anche da parte dei genitori: per il 53,6%, infatti, il tablet può contribuire a fare squa-dra e sono fiduciosi - lo è il 23,4% - sul fatto che, pro-prio grazie all’utilizzo del

tablet, i figli possano ac-quisire competenze diver-se. Inoltre, per il 23,2% del campione, il tablet sarebbe in grado di produrre stru-menti e materiali per una didattica innovativa, per il 14,9% aumenta il livello di motivazione e per l’11,7% sviluppa l’attenzione in classe. D’altra parte, essere connessi è una condizione comune delle famiglie se si pensa che i genitori con-fermano la presenza di un pc fisso collegato a internet (65,8%), dato compensato dalla presenza di uno o più portatili per il 91% dei casi - oltre agli smartphone. E dunque, «Immaginare una scuola digitale - conclude Barlocco - è del tutto in li-nea con un mondo sempre più connesso, come testi-moniano docenti e genito-ri che utilizzano strumenti tecnologici ogni giorno. La scuola deve diventare parte di questo sistema».

cArlo bArlocco

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ANNO V | #055| GIOVEDI’ 5 GIUGNO 201410

COM PANY

Si impone un’ArticolAtA operAzione promozionAle creAtA dAll’AgenziA digitAl internAzionAle AkAtoA

“Rock and Road” con Bavariail birriFicio olAndeSe indipendente, trA i leAder nel mercAto mondiAle, hA lAnciAto unA nuovA cAmpAgnA di Adv digitAle A Supporto del concorSo che mette in pAlio unA hArley-dAvidSon 883

di Matteo dedè

Bavaria, birrificio olandese in-dipendente tra i leader nel mer-cato internazionale, ha lanciato una nuova campagna di digital advertising a supporto del con-corso “Rock and Road”, che met-te in palio una Harley-Davidson 883 personalizzata 8.6. La cam-pagna, creata dall’agenzia digi-tal internazionale Akatoa e re-alizzata in collaborazione con il centro media Initiative, ha pre-so il via lo scorso 3 giugno e proseguirà fino alle fine di lu-glio sui principali siti web di musica, news e sport, attraver-so formati fortemente impat-tanti: skin, leaderboard, takeo-ver e box. L’azione intrapresa dal gruppo supporta, dunque, il concorso a premi “Rock and Road”, valido dal 1˚ maggio al 31 dicembre 2014, che mette in palio un casco Harley-David-son e dieci t-shirt personalizza-te 8.6 ogni mese. E come detto, ad estrazione, un’esclusiva Har-

ley-Davidson 883 personalizza-ta 8.6. Tutti i banner, caratteriz-zati da una grafica impattante e dallo stile rock tipico dell’intera gamma 8.6, rimandano al sito web del concorso. Bavaria ha sede a Lieshout, una cittadina a sud dell’Olanda, e oltre ad esse-re il secondo maggiore produt-tore di birra olandese, è la bir-reria indipendente più grande d’Europa. Guidata da più di tre-cento anni dalla famiglia Swin-kels, l’azienda, attualmente, an-novera uno staff di circa mille persone e produce con la stes-sa ricetta da sette generazioni. La purezza degli ingredienti è alla base della qualità della birra Bavaria ed è per questo che vie-ne utilizzata solo pura acqua di fonte di proprietà, oltre al mal-to di produzione autonoma.

Grazie all’efficienza del proces-so produttivo e al riciclo del ma-teriale di scarto, Bavaria è anche entrata a pieno titolo nella clas-sifica delle prime quattro “green company” del Nord Europa, ol-tre ad essere il primo produttore di birra al mondo ad aver imple-mentato lo standard ISO 26000. Con oltre 6 milioni di ettolitri di birra prodotti durante l’anno, il brand esporta quasi il 70% del-la produzione in 130 Paesi, tra cui Sud Africa e Thailandia, e ha conquistato una grande fetta di mercato di Russia, Italia e Fran-cia. In Medio Oriente e in alcuni Paesi europei, Bavaria è anche popolare per la sua birra anal-colica, oltre ad essere nota in Europa, soprattutto in Francia, per le birre speciali 8.6. Bava-ria è senz’altro un brand di suc-cesso sul mercato italiano, dove ha conquistato negli ultimi anni un’importante quota di merca-to. Oggi Bavaria conta quattro sedi distaccate: in Italia, Fran-cia, Spagna e Inghilterra.

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ANNO V | #055| GIOVEDI’ 5 GIUGNO 201412

ME DIA

un modo tutto televiSivo di oSServAre lA reAltà: il cAnAle è Sempre pronto A SperimentAre. e con SucceSSo

Real Time, è il momento dell’“observational reality”Si delineA coSì lA FiSionomiA dellA nuovA Serie Su cui puntA lA rete, “lA cheF e lA boSS”, che Andrà in ondA nel proSSimo Autunno, in otto puntAte. per rAccontAre lA StoriA di unA pASSione, di cucinA e di vitA. SArà un “cult”?

di daniele bologna

Real Time si muove verso l’“observational reality”, come gli inglesi chiamano l’osserva-zione della realtà. Si delinea così la fisionomia della nuo-va serie su cui punta la rete, “La chef e la boss”, che andrà in onda il prossimo autunno, in otto puntate, per racconta-re la storia di una passione, di cucina e di vita. «Potremo ve-dere - racconta l’amministra-

tore delegato di Discovery Media, Marinella Soldi - le vi-cende professionali e persona-li di Viviana Varese, la chef, e Sandra Ciciriello, la boss, e dei loro giovani collaboratori alle prese con l’apertura del nuovo ristorante stellato “Alice” in Ea-taly Milano. Partiremo dai pre-parativi: trasloco, casting dei collaboratori, progetti, idee, organizzazione del lavoro, pas-sando per l’inaugurazione, fino ai primi trenta giorni di attività

e all’evento che segnerà la fine dei lavori e l’inizio della nuo-va vita». Real Time ribadisce il proprio ruolo di pioniere della sperimentazione. Di successo. È destinato a far discutere, in-tanto, “Il nostro piccolo grande amore” - titolo originale “The little couple” - che, partito a fine maggio, sta raccontando la bellissima storia d’amore di Bill e Jen, affetti da nanismo. Bill si occupa di forniture mediche e telemarketing, mentre Jenni-

prima stagione che ha registra-to una media 656 mila spetta-tori con una share del 3,6%, su Real Time sta per arrivare an-che la seconda stagione de “Il Boss delle cerimonie”, dove non si vedranno solamente matri-moni. «Grazie al successo ita-liano - continua Laura Carafoli - la serie verrà trasmessa, sot-totitolata, dall’11 giugno su Tlc Uk, altro canale del gruppo Di-scovery, ed è la prima volta che all’interno della nostra mul-tinazionale l’Italia esporta un programma». Nel frattempo, in base agli ultimi dati, Real Time ad aprile ha confermato la sua leadership come uno dei canali digitale più visti e con l’1.5% di share si è confermato l’ottavo canale nazionale. Nel frattempo, Discovery Italia ha

vinto un’altra scommessa por-tando il day time di “Amici di Maria De Filippi” proprio su Real Time: è stato, infatti, il programma più visto finora nel daytime della rete che si è posizionata come settimo ca-nale più visto durante la mes-sa in onda: 615.000 spettato-ri in media per episodio, che salgono a 813.000 consideran-do anche la replica social relo-aded delle ore 18:00; è il 3.6% di share e vale 20 milioni di contatti unici. Valutando il tar-get commerciale donne tra 15 e 54 anni, la share sale al 6,6% e Real Time si posiziona come quinto canale nazionale più vi-sto dal target durante la mes-sa in onda. E ancora, la share sale al 7,1% sulle donne tra 15 e 54 anni di classe socio eco-

nomica alta. Il record d’ascol-ti è stato registrato durante il 36° episodio, il 3 marzo, con un picco di 760.000 spettato-ri medi, il 4,2% di share sul to-tale popolazione e il 7,3% sul solito target donne tra 15 e 54 anni. Straordinari numeri an-che sul versante social: 5 mi-lioni di pagine viste e 1,5 mi-lioni di videoviews. “Amici 13” è stato uno dei contenuti web più apprezzati e visti sul sito Realtime.tv. Mentre su Twitter, grazie all’attività giornaliera del live twitting, l’hashtag uf-ficiale #Amici13 ha totalizzato 553.000 tweet, entrando gior-nalmente nei trend topic. E il 20 maggio, infine, #Amici13 ha siglato il record di 22.000 tweet, la best performance di sempre dell’hashtag.

SoprA l’AmminiStrAtore delegAto di diScovery mediA, mArinellA Soldi; A FiAnco le protAgoniSte di “lA cheF e lA boSS”

lA SperimentAzione nel dAy time del progrAmmA “Amici 13” hA FunzionAto molto bene per gli AScolti di reAl time

fer è una neonatologa. La cop-pia si trasferisce da New York a Houston e sogna di avere un figlio dopo la delusione vissu-ta con l’aborto spontaneo della loro madre-surrogato, Cindy, e le telecamere seguiranno tut-to l’iter. E non finisce qui: il ri-schio di forti polemiche riguar-da un’altra trasmissione molto attesa, “Matrimoni al buio”, che ha per titolo originale “Marri-ed at first sight”, pronta a de-buttare da venerdì 13 giugno, alle 23:05. Real Time vuo-le sorprendere un’altra volta: sei single che non sono riusci-ti a trovare l’amore compiran-no un passo estremo, ovvero sposeranno un completo estra-neo. «I novelli sposi - spiega il direttore dei programmi Laura Carafoli - incontreranno i pro-babili futuri partner per la pri-ma volta proprio sull’altare e dopo i matrimoni “al buio” le coppie inizieranno a conoscer-si. Le telecamere documen-teranno tutto, dal primo ba-cio alle lacrime, ma solo dopo sei settimane ogni coppia po-trà prendere una decisione: re-stare insieme o chiedere il di-vorzio». Dopo il successo della

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12 GIUGNO 2014SALA CAPRANICHETTA

LINKSceNarIOL’informazione digitale in ItaliaDataMediaHub ha realizza-to un’interessante ricerca partendo dai dati Audiweb, per valutare il traffico che arriva dai social per le te-state giornalistiche italiane. Lo studio riporta anche il tipo di device utilizzato.

aNalISITutto l’ecommerce in un solo clickNetcomm ha realizzato una speciale pubblicazione che racchiude ogni sorta di dato statistico relativo al settore italiano dell’ecommerce, e dalla prospettiva dei consu-matori. Un “must have” per tutti gli operatori.

guerrIlla marketINgIl candidato che non esisteA volte l’apparenza inganna moltissimo e il risultato è in-teressante. L’ ingegnere e in-ventore Andrea Liviotti posta il suo videocv su YouTube e tutti lo vogliono: in una setti-mana decine di offerte di la-voro. Peccato che non esista.

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The Executive Network

Il quotidiano del marketing in rete

LINKSceNarIIl 33% dell’adv dal digitalePwc ha pubblicato il suo “Global Entertainment & Media Outlook 2014-2018”, secondo cui, tra quattro anni, l’advertising online traina-ta dal mobile sarà pronta al sorpasso della tv. In Italia si prevede che il mezzo saprà crescere del 10,6%

SOcIal marketINg30 milioni di imprese su FBSarebbero ben trenta milio-ni le pagine aperte su Face-book da parte di piccole im-prese che operano in tutto il mondo, due terzi delle qua-li gestiscono la propria pre-senza sul social network di-rettamente da dispositivi di carattere mobile.

aNalISIGambling online, l’adv sbaglia targetSecondo una ricerca condot-ta nel Regno Unito dal grup-po IgnitionOne, il 79% degli adulti ritiene che le pubbli-cità dei siti di gioco e scom-messe online raggiungono male, o non raggiungono af-fatto, il target dei potenziali giocatori digitali.

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KeywordsBusiness Success Awesome Winning Inspired Office Energised

High-five Cannes Lions Festival Creativity 15 - 21 June Pumped

Business #15-21/06/2014

By: Max OppenheimModels: Benjamin Palmer, Chairman, The Barbarian Group, New York; Chloe Gottlieb, Executive Creative Director, R/GA, New York

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cONteNt marketINgCome valorizzare gli stessi contenutiIl content “repurposing”, ossia l’arte di riproporre i medesimi contenuti in differenti formati e su differenti canali, può essere un’attività relativamente eco-nomica ma molto efficace, se fatta bene. Come per le azien-de di queste case histories.

SOcIal medIaTwitter, il dream team dei mondiali A otto giorni dal fischio di ini-zio dei Mondiali di calcio, Twitter ha rivelato quale sa-rebbe l’undici titolare forma-to dai giocatori più menzionati sul social network. E la noto-rietà mediatica va (quasi sem-pre) insieme alla classe.

SceNarIOGoogle, la carica dei 180 (satelliti)Tutti cercano il modo di offrire connettività ai 4 miliardi di per-sone che non ce l’hanno. Ma solo Google si sta apprestando a spendere un miliardo di dol-lari per lanciare in orbita una flotta di satelliti esattamente con tale scopo. Vedremo.

tecNIca & tecNOlOgIaLe tecnologie persuasive oggiSe per caso siete rimasti fer-mi a “I persuasori occulti” di Vance Packard, è forse il caso di aggiornarsi sulle ulti-me tendenze in fatto di tecno-logie persuasive. Meglio farlo, allora, con uno dei massimi esperti in questo campo.

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prIVacyGoogle permette di criptare le mailGoogle ha appena lancia-to una nuova estensione di Chrome, chiamata End-To-End, che permette di invia-re e ricevere email criptate. E come dice il nome, la sicurez-za va da un browser all’altro. Serve Chrome, ma non Gmail.

THENEXTWEB.COM

applIcazIONI Le app a cui non rinunceremmo Ci sono app che hanno cam-biato la vita di chi le usa, fino a rendersi completamente in-dispensabili per l’utente. Per-ché, come racconta una delle numerose interviste rilasciate ad Apple: “Apri una App, apri una possibilità”.

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Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012

Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium,

è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale.

Per i possessori di Tv dinuova generazione ecco la magia

dell’alta definizione.

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Anticipi e posticipi della Serie A nello splendore dell’alta definizione

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Credo sia tutta una questione di modelli e per quanto mi riguarda la grande questio-ne è questa: come possiamo fare giornali-smo investigativo, che richiede ingenti risor-se di tempo e di soldi, in un contesto in cui le notizie sono sempre più accessibili gratu-itamente? In realtà non c’è nessuna risposta facile a questa domanda. Riguardo gli inve-stimenti pubblicitari la questione pone mol-tissimi problemi, incluso il fatto che gli inve-stitori tentano sempre di associare il proprio brand a media che non attaccano né offendo-no nessuno; e che siano anche, per così dire, mainstream. Chiaramente questa dinamica limita fortemente lo spettro possibile di voci, di punti di vista e di prospettive differenti che il media in questione può produrre, visto che dipende economicamente dagli investitori. Io sono convinto che il modello di business che si basa sul contributo dei lettori sia un mo-dello molto promettente. E se lo credo è an-che per la mia esperienza personale di blog-

ger. È proprio grazie a questo modello, infatti, che sono stato in grado di lavorare nei primi tre o quattro anni di attività, dopo che avevo lasciato il mondo dell’avvocatura. All’epoca potevo contare su ben pochi introiti prove-nienti dalle pubblicità. La maggior parte delle entrate venivano dalle campagne di fund rai-sing, che facevo una volta all’anno chieden-do il sostegno dei miei lettori. Se c’è una cosa che ho imparato è che se si è in grado di con-vincere abbastanza lettori che il tuo modo di fare giornalismo è unico e che ha un valore importante, loro ti sosterranno. C’è anche la possibilità di cercare altre fonti di finanzia-mento, ma come si può immaginare, ci sono in ogni caso problemi. Servono investito-ri davvero convinti che mettere soldi non dia loro il diritto di interferire con il lavoro giorna-listico. Insomma, ci sono tante possibilità di-verse di trovare finanziamenti, la questione è che permettano di fare del buon giornalismo investigativo, realmente indipendente.

viSionidi Matteo dedè

giornAliSmo, lA queStioneè FArSi FinAnziAre

Glenn Greenwaldamericano di new york city, nato il 6 marzo del 1967. avvocato, valido autore, ma soprattutto brillante e instancabile giornalista, ha lavorato al quotidiano britannico the guardian. è blogger e a lui si devono gli articoli che hanno rivelato al mondo le tecniche di controllo della nsa statunitense, la national security agency, grazie ai documenti consegnati a hong kong da edward snowden, ex analista della cia. ha presentato a milano il suo nuovo libro “edward snowden e la sorveglianza di massa”. ha studiato alla “george washington university” di new york

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SpAzio A... 4-21 Settembre / mercedeS benz center @ milAnomito SettembremuSicA

mercedeS benz milAno SoStiene il FeStivAl, collAborAndo AllA reAlizzAzione del cloSing pArty con le Stelle del rock

Mercedes-Benz Milano ha deciso di sostenere per la prima volta il Festival MITO SettembreMusica, colla-borando alla realizzazione del closing party del Festi-val, quando molte stelle del rock saranno ospiti per il gran finale al Mercedes-Benz Center di via Gallarate, a Milano. MITO è la rassegna musicale che, dal 4 al 21 settembre, vedrà protagonisti alcuni dei più gran-di artisti internazionali del rock degli scorsi decen-ni nelle città di Milano e Torino. Situato a ridosso di quello che diventerà il fulcro nevralgico di Expo2015, il Mercedes-Benz Center Milano è stato scelto dal Fe-stival MITO SettembreMusica soprattutto per la sua volontà di avvicinarsi e avvicinare la città di Milano a Expo2015.La kermesse in viaggio tra la città di Mi-lano e Torino, sarà animata da un panorama di stel-le internazionali e italiane, da eventi e concerti che culmineranno con il dance closing party “Il MITO del Rock”, che si terrà il 21 settembre proprio al Merce-des-Benz Center Milano. Una serata stellare che at-traverserà la storia e il mito della musica rock dagli anni ’60 ai giorni nostri, con ospiti speciali per ogni decade come, ad esempio, Oskar (Statuto), France-sco Sarcina, Andy, Paul (Negrita), Saturnino e lo spe-cial dj set di Paola Maugeri, in una location d’ecce-zione, tempio del mito dell’auto e di chi ne ha fatto la storia: il brand center della Stella.

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