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NELL’ERA DIGITALE, LA MOLE DI DATI SUGLI INDIVIDUI A DISPOSIZIONE DEGLI OPERATORI ECONOMICI AUMENTA IN MANIERA ESPONENZIALE. LA CAPACITÀ DI RACCOGLIERLI, COMPRENDERLI E DOTARLI DI SENSO È LA CHIAVE DEL MARKETING DEL FUTURO BENZINA BIG DATA COMUNICAZIONE NUOVA La 20 Quello che i motori dicono SEM & SEO della non 360com |settimanale digitale della comunicazione ANNO III | #35 | 25 OTT 2012 3 VISIONI ANTONIO FOSSATI: IL FRANCHISING CAMBIA PELLE 4 360PRO.UPDATE TUTTI I CAMBI DELLE POLTRONE CHE CONTANO 6 SOCIAL SNACK SOCIAL MENÙ PER UN APPETITO CONTAGIOSO 8 IL LANCIO MISURA STEVIA, LA RIVOLUZIONE DOLCE È INIZIATA 16 FCP-ASSOINTERNET FRENATA DI SETTEMBRE PER L’ADV ONLINE 18 L’INTERVISTA YUVAL RACHLIN, COUNTRY MANAGER MEDIAMIND 24 SCENARIO PROFIT E NON-PROFIT UNITE CONTRO IL DIGITAL DIVIDE IN QUESTO NUMERO 11/14 COVERSTORY 1.800.000 di contatti unici* 9.000.000 di pagine viste* 2.500.000 di visualizzazioni video** Dalle scuole medie agli universitari, ScuolaZoo è il giusto media di riferimento per colpire gli opinion leader del tuo target. *dati Nielsen SiteCensus **dati ScuolaZoo OGNI MESE La scuola più f d’ITALIA La scuola più seguita su FACEBOOK requentata .COM .COM

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Settimanale digitale della Comunicazione

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Nell’era digitale, la mole di dati sugli iNdividui a disposizioNe degli operatori ecoNomici

aumeNta iN maNiera espoNeNziale. la capacità di raccoglierli, compreNderli e dotarli di

seNso è la chiave del marketiNg del futuro

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ANNO III | #35 | 25 OTT 2012

3 visioni antonio fossati: il franchising camBia pelle

4 360pro.upDate tutti i camBi Delle poltrone che contano

6 social snack social menù per un appetito contagioso

8 il lancio misura stevia, la rivoluzione Dolce è iniziata

16 fcp-assointernet frenata Di settemBre per l’aDv online

18 l’intervista yuval rachlin, country manager meDiaminD

24 scenario profit e non-profit unite contro il Digital DiviDe

in questo numero

11/14coverstory

1.800.000 di contatti unici*

9.000.000 di pagine viste*

2.500.000 di visualizzazioni video**

Dalle scuole medie agli universitari, ScuolaZoo è il giusto media di riferimento per colpire gli opinion leader del tuo target.

*dati Nielsen SiteCensus **dati ScuolaZoo

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.COM

*dati Nielsen SiteCensus **dati ScuolaZoo

ScuolaZoo.com: l’unica che porta in gita 6.000 studenti.

A�dati a ScuolaZoo per coinvolgere gli opinion leader del target 14-26 anni.Una vacanza sognata da 2.200.000 di studenti su YouTube.

Dall’estate al capodanno, i viaggi evento ScuolaZoo coinvolgono i ragazzi più smart della rete.

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ANNO III | #35 | 25 OTT 2012

Direttore responsabile Daniele Bologna

[email protected]

Coordinamento redazionale Simone Freddi

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Redazione [email protected]

Matteo Vitali, Lorenzo Mosciatti, Sebastiano Zeri, Roberta Simeoni

Progettazione grafica e realizzazione

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Amministrazione [email protected]

TrafficoLicia Guastelluccia

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Diffusione e abbonamenti [email protected]

360com è una pubblicazione di Growing Consulting & Media srl

Sede LegaLe piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano

Sede Operativa via Sardegna 32, 20146 - Milano

tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330

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Abbonamento a 360comLa testata 360com settimanale è registrata al Tribunale di Milano al 254 del 3 maggio 2010. Growing Consulting & Media Srl è iscritta al R.O.C. con il numero 16331.© tutti gli articoli hanno riproduzione riservata.

Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza Giuseppe Grandi 24, 20135 Milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003

La parola franchising evoca gli anni Settanta. Mc Donald’s, Standa, Be-netton. Ma oggi, più che passato, si-

gnifica futuro. Solo in Italia le catene fran-chising sono oltre 900, e i negozi 54.000, ovvero l’8% della distribuzione al detta-glio. Nei centri commerciali i punti ven-dita con questa formula sono il 60%, nel-le vie urbane commerciali il 43%. Si parla di marchi come Yamamay, Carpisa, Cal-zedonia, Burger King, Celio, ma anche di cliniche dentistiche, catene di fioristi, ali-mentari, asili, servizi per anziani.Il franchising è un fenomeno in crescita: negli ultimi 3 anni è aumentato del 2,3% in un contesto di dati macroeconomici in ribasso. E ha un suo peso anche come modello economico, raggiungendo ormai l’1,5% del Pil italiano. Una finestra su questo mondo si aprirà dal 9 al 12 novembre, con il Salone Fran-chising Milano, annuale appuntamento dedicato al franchising, alle innovazioni nel retail e alle nuove idee per la distri-buzione. Oltre 200 marchi si presenteran-no in un momento importante anche per la comunicazione e il marketing di setto-re. Molte infatti sono le innovazioni lan-ciate dalle catene franchising in questi anni: alcuni marchi sono tra i maggio-ri investitori pubblicitari e le loro compa-gne sono in evoluzione, soprattutto lun-go tre linee. Primo: nel media planning, si assisite allo spostamento verso cam-pagne di web marketing, anche molto sofisticate, con coinvolgimento di social network projects, ma anche valorizza-

zione dei media storici come le affissio-ni, gestite però con strumenti scientifici di geomarketing. Secondo: cambia il mix tra adv e below the line. Ci si sposta verso azioni sul punto vendita, pop, visual mar-keting gestiti col supporto del catego-ry managment. Le vetrine sono media e i negozi, spesso icone urbane, fanno loro stessi brand awarness e positioning. Ter-zo: il digital signage. La comunicazione e investimenti si spostano dall’hardware ai contenuti, con produzione di palinsesti di brand e storytelling.Il Salone Franchising Milano è l’occasio-ne per discutere e incontrare i protago-nisti di questo mondo. Catene affermate, start up, iniziative internazionali sono tut-te raccolte in questa manifestazione, che, oltre alla zona espositiva, propone wor-kshop, interviste faccia a faccia con te-stimonial del retail, seminari di digital commerce, temporary store, un Innova-tion Retail Lab e una Franchising Factory come incubatore di nuove imprese. Una finestra aperta verso il futuro.

visionidi antOniO FOSSati SOciO FOndatOre e a.d. di rdS cOnSuLting

Antonio FossAtiSOCIO fOnDaTORe DI RDS COnSuLTInG DaL 1990, ha avuTO un RuOLO DI pRIMO pIanO neLLa CReazIOne DI IMpORTanTI ReTI ReTaIL a LIveLLO nazIOnaLe e InTeRnazIOnaLe. SpeCIaLIzzaTO neLLa DefInIzIOne DeLLe STRaTeGIe DI DISTRIbuzIOne e fRanChISInG, ha ReaLIzzaTO InTeRvenTI peR pRIMaRIe azIenDe COMMeRCIaLI e InDuSTRIaLI LavORanDO In ITaLIa, eST euROpa, nORD aMeRICa, paeSI aRabI e GIappOne

Pubblicità e iniziative speciali Vania Camillozzi

[email protected] tel. +39.02.53598326

mob. +39.3355653522

Dal negozio alla comunicazioneil franchising camBia pelle

save the Date

DaL 9 aL 12 noVeMBRe,SaLone FRanChiSinG MiLano

TORNa a FIERaMILaNOCITY L’aNNUaLE aPPUNTaMENTO

DEDICaTO aL FRaNChISINg, aLLE INNOvazIONI NEL RETaIL E aLLE

NUOvE IDEE PER La DISTRIBUzIONEwww.SaLOneFranchiSingmiLanO.cOm

Manca poco all’appuntamento con Email Power 2012. Le no-vità dal mercato, i nuovi sviluppi 2.0 da parte dei protagonisti del settore e una serie di case history di successo saranno i temi principali della 6° edizione dell’evento, tutto dedicato al mondo della comunicazione via email, in programma il 6 no-vembre presso Unione Confcommercio Milano.Realizzato da Innovability con asseprim - aSociazione SErvizi PRofessionali per le Imprese - Unione Confcommercio della Provincia di Milano, Lodi, Monza e Brianza, Email Power rap-presenta un’occasione d’incontro fra domanda e offerta, con un format studiato dagli organizzatori con la finalità di offrire soluzioni concrete a tutti i partecipanti.ampio spazio sarà dato al confronto tra i player del setto-re, fornitori di prodotti e soluzioni di email marketing, e alle testimonianze dal mercato con case history di successo da parte di aziende, federazioni ed associazioni del mondo del commercio e dei servizi per presentare progetti, esperienze, esigenze ed aspettative legati all’adozione di strumenti digi-tali di marketing relazionale. Oltre alla conferenza, un’area dimostrativa offrirà l’occasione di networking, incontri e scambio di contatti per la business community con prospect, clienti e partner. Infine, una sessione di formazione, tenuta da professionisti qualificati, offrirà ai partecipanti la possi-bilità di approfondire alcune tematiche specifiche dello stru-mento email.L’ingresso partecipanti è gratuito, ma solo su invito da parte dell’Organiz-zazione, delle associazioni Confcommercio e del-le società “Supporter”, oppure facendo richie-sta sul sito web. Per maggiori infor-mazioni: www.emailpower.it

6 novemBre, milano @ unione confcommercio spazio a... email poWer

tutto pronto per la sesta eDizione Dell’appuntamento DeDicato alla comunicazione via email, organizzato Da innovaBility con asseprim

che fa centroil messaggio

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ANNO III | #35 | 25 OTT 2012

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ConCessionarie

puBlitaliaOra è ufficiale: Stefano Sala, attualmente presi-dente e a.d. di groupM, dal 2013 lascia la holding delle attività media del gruppo Wpp per passare in Publitalia, dove dal 1 gennaio affiancherà come amministratore delegato commerciale, il presiden-te e amministratore delegato della società, giulia-no adreani. “Dal punto di vista editoriale Mediaset ha già costruito un portafoglio mezzi esteso e inno-vativo - si legge in una nota diramata dal gruppo di Cologno -. Ora, Mediaset sta sviluppando le strut-ture di Publitalia per affrontare al meglio il nuo-vo scenario del mercato pubblicitario. L’ingresso di Stefano Sala, un professionista esperto e con gran-di competenze su tutti i mercati di riferimento, rap-presenta un ulteriore potenziamento della concessionaria’’. La posizione lasciata vacante dalla partenza di Sala in GroupM, verrà ricoperta da Dominic Grainger, che ritorna nel ruolo di chairman ad interim, e Massimo Beduschi, che dirigerà GroupM. Dominic grainger, al momento ceo di groupM Emea, è già stato chai-rman e ceo di groupM Ita-lia nel 2006. Massimo Beduschi invece ha di-retto Mindshare negli ultimi 5 anni, inizial-mente come joint ceo e attualmente come presidente.

azienDerim

serviziretarus

Research In Motion (RIM), la società produttrice degli smartphone BlackBerry, ha nominato alberto aci-to nuovo managing direc-tor per la regione Sud-est europa - composta da Ita-lia, Turchia, Russia, Ucrai-na e Israele. acito, entrato in RiM a luglio 2010, rico-priva la carica di managing director per Research In Motion Italy con responsa-bilità di vendite, marketing e business development. Nel nuovo ruolo, si troverà ad affrontare la nuova sfida di mantenere il trend posi-tivo in Italia e sostenere la crescita di BlackBerry an-che in altri Paesi della re-gione, in vista del lancio di BlackBerry 10 nel pri-mo tri-mestre 2013.

nicola Caimi assume l’in-carico di country manager di Retarus, azienda leader nello sviluppo e gestione di servizi per la comunicazio-ne elettronica aziendale, per l’automazione e l’otti-mizzazione dei processi di business attiva da sei anni in Italia. Classe 1960, lau-reato in Scienze Politiche, Nicola Caimi porta in Reta-rus una solida competenza in ambito tecnologico, ma-turata nel corso di oltre 20 anni di carriera durante i quali ha ricoperto incari-chi manageriali in società multinazionali operanti nel mercato Itc tra cui Erics-son Programatic, Topcall e Dicom/Kofax.

un s t rumento sv i luppato dauno s t rumento sv i luppato da

360pro.upDateprofessionisti, carriere, incarichi

human resourcescornerstone

eDitoriamonDaDori

Nuova linfa per Corner-stone international Group. Il network internaziona-le, attivo da oltre 50 anni nell’executive search e con-sulenza di direzione per le risorse umane e guidato in Italia da gianni Perri e giu-seppe Campellone, conso-lida la sua presenza nel no-stro Paese potenziando la sede milanese con l’ingres-so di un nuovo managing partner, Walter Centonze. Classe 1955, Centonze ha svolto il ruolo di direttore

commerciale, coo, diretto-re generale e amministra-tore in diverse società, di medie e grandi dimensioni

(tra cui Ubs Italia, altinia, San Paolo Invest).

a partire dal prossimo 2 novembre Marina Bigi as-sume la direzione di Tu St-yle, settimanale di costume di casa Mondadori. Suben-tra nel ruolo a Maria ele-na Viola (passata alla di-rezione di Gioia in hearst), che lo ricopriva dallo scor-so ottobre. Marina Bigi, 54 anni, inizia la propria car-riera giornalistica in Rizzo-li nel 1985 (lavorando nel-le redazioni di anna, Bella, Pratica). Dal 1998 diventa direttore responsabile del mensile vera e successiva-mente, dal 2003, di vogue gioiello e di vogue Pelle. Nel 2008 entra in Monda-dori dove dal 2011 è vice-direttore di Tu Style.

Walter centonze

marina Bigi

Condé nast int. Karina Dobrotvorskaya responsabile dei nuovi lanciKarina Dobrotvorskaya, presidente di Condé Nast Russia, è stata nominata president and editorial di-

rector, brand development Condé Nast International. Nel nuovo incarico, operativo da gennaio, Dobro-tvorskaya riporterà direttamente a Jonathan Newhouse, chairman e ceo di Condé Nast International, e

assumerà una responsabilità allargata a supporto dello sviluppo dei brand per la divisione interna-zionale dell’editore, con particolare focus sul lancio di nuovi prodotti nei mercati emergenti.

alBertoacito

stefanosala

nicolacaimi

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Tutta nuova, con 12 canali verticali, informazioni di qualità e soluzioni efficaci, DonnaModerna.com racconta e condivide, tutta l’esperienza del mondo femminile in più di 80 milioni di pagine medie mensili. Grazie ai suoi servizi, alla newsletter, ai social network, al sistema multicanale su 4 mezzi, DonnaModerna parla ad oltre 4 milioni di contatti ogni mese. DonnaModerna.com non sta mai ferma. Proprio come le donne.

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ANNO III | #35 | 25 OTT 2012

L’uovo di Colombo, si sa, è un’idea che potreb-be venire a chiunque. Potrebbe, appunto. Per-ché nella pratica non a tutti viene in mente una trovata tanto semplice quanto brillante. E così è stato per il primo “social menù” della storia, un colpo di genio messo a segno da due crea-tivi di Dentsu NY per il ristorante latino-ameri-

cano Comodo di New York: sui menù è stampato un invito a fotogra-fare i piatti e a caricarli su Instagram con l’hashtag #comodomenu. a questo invito si aggiunge quello dei camerieri, che fanno conosce-re l’iniziativa sia per avere più foto che per far vedere agli avventori quelle scattate da altri clienti.Questo uovo di Colombo, unito a un video di presentazione ben fat-to (e forse anche con l’aiuto di un bravo pr manager in grado di far uscire la notizia su testate di primo piano come huffington Post o Mashable) ha dato visibilità mondiale all’iniziativa e un rilevante be-neficio in termini di immagine al ristorante, che vanta oltre 200 foto caricate nelle ultime 2 settimane.L’idea in ogni caso c’è, e soprattutto può essere sviluppata ulterior-mente in un’ottica sempre più social con legami al mondo analogi-co. Se, per esempio, il menù cartaceo fosse sostituito da copie digi-tali dello stesso, i gestori del ristorante potrebbero usare le migliori fotografie dei clienti direttamente su questa loro property, che di fatto sarebbe sempre meno esclusivamente loro ma diventerebbe co-creata con gli avventori stessi del ristorante. E ancora: nell’inse-gna potrebbe venire mostrato il ranking dell’esercizio su Tripadvisor le recensioni più favorevoli, magari aggiornate in tempo reale.Quello che è certo è che Raul Mandru, il creativo di Dentsu NY che ha avuto questa idea insieme ad alcuni colleghi, ha cavalcato un trend in continua crescita sul web: quello del cosidetto “food porn”, ossia la tendenza a fotografare pietanze per renderle quanto più invitanti ed allettanti possibile e a condividere queste immagini in rete. Una moda che passa da Foodspotting, la social app dedicata esclusiva-mente alle foto di cibo, e che è stata segnalata da Mashable come uno dei 12 cliché fotografici su Instagram.

social menù via instagramDentsu ny e il ristorante comoDo spingono alla conDivisione Delle foto Delle portate in rete. per un appetito... contagioso

di mauriziO mazzanti direttOre creativO eSecutivO di e3

social snackspunti Dai meDia sociali

Se volete rispondermi o condividere feedback e spunti mi trovate in rete o direttamente a: [email protected]!

marketplace

Corporate michael Page international diventa PageGroupRebranding per il gruppo Michael Page International, leader nel recruitment specia-lizzato, che ora assume il nome di Pagegroup e rinnova l’immagine propri brand Michael Page (ricerca e selezione per posizioni di mid-dle e top management), Page Personnel, (agenzia specializzata in fi-gure impiegatizie), e Page Executive, specializzata in head hunting.

parte stasera (gioveDì) la nuova stagione Di servizio puBBlico, la trasmissione Di attualità Di michele santoro che aBBanDona la multipiattaforma per approDare in esclusiva su la7. il conDuttore, che ha concluso con la rete Di telecom italia meDia un accorDo Da proDuttore inDipenDente, si alternerà con corraDo formigli: anDrà avanti fino a natale, poi ripartirà piazzapulita fino a marzo, quanDo riprenDerà servizio puBBlico

michelesantoro

il Format... evolve

“So’ Dieco, ti spieco” diventa un cartoon

DA OGGI PUOI AVERE DOBLÒ CARGO A METANO AL PREZZO DEL DIESEL + 700 EURO DI EXTRABONUS SUI VEICOLI IN PRONTA CONSEGNA.

CON DOBLÒ CARGO A METANO RISPARMI FINO A 1200 EURO DI CARBURANTE ALL’ANNO.

So’ Dieco

ti spieco So’ Dieco

ti spieco ELETTRICISTA

NON BARCOLLARE NEL BUIO.

Dopo due anni in compa-gnia di Diego Abatantuo-no, Fiat Professional rinno-va il format promozionale “So’ Dieco, ti spieco” dan-do al testimonial l’aspetto di un simpatico personag-gio animato. Sulla base dei radiocomunicati, già molto noti, il team di Leo Burnett guidato dagli executive creative directors Riccardo Robiglio e Paolo Dematteis ha trasformato il comico italiano in un cartoon e ha dato vita a vari spot tv in cui Abatantuono si trova all’interno di uno studio radiofonico e, interagendo

con la speaker, risponde ai dubbi e alle richieste d’aiu-to di vari lavoratori. Il tut-to, ovviamente, in un sus-seguirsi di battute, doppi sensi e modi di dire inven-tati o storpiati, in tipico sti-le “So’ Diego, ti spieco”. La campagna, sviluppa-ta dal team dei Diretto-

ri Creativi Marco Gucciar-di e Alessandro Antonini, ha sviluppato il progetto in collaborazione con Tax Free Film e non è limita-ta al solo uso in televisio-ne: il lancio della comuni-cazione infatti riguarderà anche stampa, web e pun-to di vendita.

un soggetto Del nuovo ciclo Di comunicazione puBBlicitaria Di fiat professional

soCial media ora il telefonino Wind si ricarica su FacebookWind inventa la social-ricarica: la telco ha infatti lan-ciato “Ricarica Wind”, un’applicazione Facebook svi-luppata in collaborazione con vesta Corporation che

consente ai suoi clienti di ricaricare in sicurezza la propria scheda prepagata direttamente dalla

pagina ufficiale del marchio sul social network più popolare al mondo. La nuova funzionalità consen-te di ricaricare subito ed in totale sicurezza, inse-rendo semplicemente il proprio numero di tele-fono ed i dati della carta di credito.

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m-CommerCe Telecom it. avvia a milano il collaudo nfc

Telecom Italia si conferma protagonista nello sviluppo di Nfc (Near Field Communica-tions), tecnologia che permette di effettuare transazioni con il cellulare. Da lunedì scor-so, un gruppo di mille sperimentatori stan-no testando a Milano una serie di servizi Nfc per pagare il biglietto dei mezzi pubblici o il taxi, fare acquisti nei negozi, avere informa-zioni su beni artistici e architettonici e inte-ragire con smart poster pubblicitari.

marketplace

BarBaragonzalezventisette anni, spagnola, BarBara gonzalez è il nuovo volto femminile Di martini. già olimpionica Di ginnastica ritmica, si è aggiuDicata il contest gloBale “the royale martini casting”, lanciato Dall’azienDa italiana per trovare la giusta testimonial in vista Delle campagne 2013, che celeBreranno i 150 anni Di storia Del BranD

Campagne orocash realizza desideri con The beef e Renato PozzettoOro, gioielli, orologi di valore? Meglio tramutarli in eurini sonanti e realizzare i propri desideri. Con questo - assai pragmatico - messaggio è on air dalla scorsa settimana la nuova operazione pubblicitaria di Orocash, marchio le-ader nel settore dell’acquisto di oggetti preziosi con una rete di oltre 500 punti vendita in Italia. Obiettivo aware-ness per una campagna dal sapore caroselliano, firmata dall’agenzia The Beef, di cui è protagonista Renato Poz-zetto, che fa scoprire a suo figlio giacomo com’è sempli-ce dare sostanza alle proprie aspirazioni scegliendo di

convertire il proprio oro in contanti da Orocash. Per la creatività, l’agenzia di Paolo Spadacini si è av-

valsa della collaborazione di Claudio Botta e an-tonio Briguori. La casa di produzione è la Mug Film di Isabella Spadacini, la regia di Dante Cec-chin. Degli spot (15 e 30”), in onda su Mediaset, Cielo e Real Time, è prevista anche una versio-ne più lunga per il cinema, mentre il planning di Omd prevede anche radio, esterna e web.

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company

In fatto di abbigliamen-to e cibo, gli italiani, si sa, sono un po’ nar-

cisi, e la pur dura contin-genza non ha fatto passa-re la voglia di trattarsi bene a tavola ed essere in forma. Ecco perché il mercato de-gli edulcoranti ipocalorici in Italia non conosce crisi e vale, oggi, circa 50 milio-ni di euro l’anno, dei qua-li il 28% è rappresentato da dolcificanti a base di frut-tosio. All’interno di questo comparto, sin dagli anni Novanta, è presente Mi-sura, marchio dell’azienda Merisant, che commercia-lizza una grande varietà di edulcoranti da tavola (com-prese bustine, compresse e polvere) e che continua a collaborare con il suo prin-cipale distributore: D&C, che ne cura la logistica, la distribuzione, il marketing e la comunicazione. A di-cembre dello scorso anno il brand ha arricchito la pro-pria gamma con il dolcifi-cante vegetale Misura Ste-via, ricavato dall’omonima pianta da secoli usata da-gli indiani Guaranì del Pa-

raguay. L’estratto di questa pianta - noto come Reb A - è 300 volte più dolce dello zucchero, non viene assi-milato dall’organismo, non ha apporto nutritivo, quin-di è privo di calorie e viene eliminato naturalmente. A qualche mese dal suo lan-cio, accompagnato da una campagna stampa “di as-saggio”, il prodotto scende ora in comunicazione con

un’attività più articolata, come spiega in questa in-tervista Michele Morisi, di-rettore marketing di D&C.

L’arrivo sul mercato italiano di Misura Stevia risale a quasi un anno fa. Come avete organizzato il lancio?Abbiamo avviato una cam-pagna stampa qualche mese fa e ora entriamo nel

vivo dell’attività di comuni-cazione con la “Rivoluzio-ne dolce”, come recita il no-stro claim. Per veicolare il messaggio abbiamo scelto di utilizzare stampa e web perché ci rivolgiamo sia al target femminile, atten-to alla linea, sia a un target più allargato, rappresenta-to da chi è molto interes-sato all’innovazione. Il web è molto importante perché in Rete le persone si sono abituate a trovare le infor-mazioni di un prodotto un po’ diverso dal solito. La nostra strategia prosegui-rà anche nel 2013, con in-vestimenti anche maggiori rispetto ai circa 1,5 milio-ni di euro di quest’anno, perché crediamo che Ste-via abbia un grande poten-ziale. Attualmente la sua

notorietà non è molto ele-vata, si colloca intorno al 20%, è senza dubbio anco-ra un prodotto di nicchia, ma i nostri monitoraggi ci dicono che la brand aware-ness sta progressivamente crescendo. Per questo cre-do che il prossimo anno il planning comprenderà la televisione, perché vale la pena fare un salto di qua-lità. Il web rimarrà un as-set importante, ovviamen-te anche attraverso i social network, in un mix di co-municazione nel quale sarà ancora presente la stampa femminile.

oltre all’advertising, avete sviluppato iniziative anche sul fronte del btl?L’advertising classico è cer-tamente la forma di comu-nicazione più importan-te perché serve a costruire awareness su base nazio-nale. Ma quando si tratta di un prodotto innovativo come Stevia fondamenta-le è farlo assaggiare al con-sumatore, spiegando bene le qualità e le differenze rispetto a un dolcifican-te artificiale. Perciò abbia-mo organizzato un’azione di sampling un po’ diversa, un po’ rivoluzionaria: sia-mo andati in giro per l’Ita-lia proponendo uno zuc-chero filato prodotto con la polvere di stevia a zero ca-lorie. Abbiamo portato

la strategia / il lancio Di “stevia”, primo eDulcorante ipocalorico naturale Del BranD misura

La “Rivoluzione dolce” è iniziatamichele morisi è Direttore marketing Di D&c, l’azienDa che DistriBuisce i proDotti Del marchio Di gruppo colussi. il manager racconta le iniziative Di comunicazione aDottate a sostegno Dello sBarco sul mercato Del nuovo Dolcificante 100% naturale

di rObertO nucci

«L’advertising cLassico è certamente La forma di comunicazione più importante, perché serve a costruire awareness. ma quando si tratta di un prodotto innovativo come stevia, fondamentaLe è anche farLo reaLmente assaggiare»

michelemorisi

il tour Di sampling a sostegno Di misura stevia

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company

questa iniziativa in una de-cina di piazze italiane, in-contrando i consumatori nelle location più in target durante eventi particola-ri. L’ultima iniziativa ha in-teressato Milano ed è stata realizzata per la Settimana della Moda. Il nostro tour “Rivoluzione dolce” ha rag-giunto l’obiettivo di contat-tare circa 800.000 persone in target e tornerà in pri-mavera, quando le signo-re fanno la prova costume. Dobbiamo tenere presen-ti anche questi aspetti, per-ché nostro il target - fem-minile e non solo - è molto sensibile alla forma fisica.

e per quanto riguarda le attività sul web? Al di là della campagna di advertising tradizionale, realizzata grazie alla creati-vità dell’agenzia Le Balene Colpiscono Ancora, abbia-mo dedicato molta atten-zione a internet. Intanto abbiamo messo online il nuovo sito (www.misura-stevia.it) contenente infor-mazioni, ricette, curiosità e tutto quello che serve per essere consapevoli e par-tecipare alla “Rivoluzione

Dolce” oggi in atto. Inoltre, siamo presenti sui motori di ricerca con banner clas-sici tradizionali e animati per comunicare questo sito e poi abbiamo fatto uscire il link del sito su molti por-tali. Oltre a questo, abbia-mo puntato su Facebook, costruendo un primo net-work di amici che ci hanno seguito nelle nostre attivi-tà, anche nelle tappe della “Rivoluzione dolce” a base di zucchero filato. Oggi sia-mo a circa 10.000 fan che ci seguono quotidianamen-te, con i quali dialoghiamo. L’incidenza delle attività digitali sul budget stanzia-to per la comunicazione è abbastanza alto, perché co-pre circa il 20% del totale.

Qual è il segreto per lanciare con successo un prodotto nuovo?Innanzitutto va detto che con Stevia stiamo presi-diando un segmento mol-to particolare per fare fron-te a un bisogno crescente,

quello della cura della pro-pria persona. E’ un merca-to un po’ anticiclico, perché risente molto meno di altri della crisi dei consumi ali-mentari, ma gli italiani pre-stano attenzione alla quali-tà, vogliono trattarsi bene ed essere in forma. A diffe-renza di casi in cui è il mar-keting a indurre bisogni per spingere i prodotti, qui il bisogno esiste e la rispo-sta è una vera innovazio-ne. In secondo luogo, Ste-via sta funzionando perché offre un benefit inedito: es-sendo di origine naturale, consente di dolcificare e di realizzare molte ricette suc-culente a zero calorie, sen-za avere la preoccupazione del prodotto artificiale. Sui dolcificanti artificiali spes-so le voci non sono mol-to positive, anche se il più delle volte sono infonda-te. In sintesi, determinan-ti per il successo sono un buon prodotto, una comu-nicazione efficace e un’in-formazione corretta.

www.miSuraStevia.it

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Creatività campagne - Deliverability delle email - Strategie integrate di web marketing - Sicurezza informatica e infrastruttura - Piattaforme multicanale -

Aspetti legali e privacy

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ANNO III | #35 | 25 OTT 2012

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Per molti osserva-tori è “the next big thing”. Da quando internet è diven-

tato parte della nostra vita quotidiana la quantità di tracce digitali che ogni gior-no lasciamo dei nostri com-portamenti, sotto forma di dati, è aumentata in manie-ra vertiginosa, tanto che la semplice espressione “dato” oggi non basta più e gli ana-listi ne hanno inventata una nuova: Big Data, che wikipe-dia definisce “un insieme di dati troppo vasto e comples-so per essere processato con strumenti manuali e databa-se tradizionali”.Per capire le proporzioni del fenomeno, si stima per esempio che Wallmart rac-colga ogni ora più di 2,5 mi-lioni di petabytes (ogni pe-tabyte equivale a un milione di miliardi di byte) dalle transazioni che effettua con i propri clienti. Raccoglie-re, analizzare e compren-dere i Big Data è operazio-ne complessa. Tuttavia, essa può rappresentare la fonte di informazioni più moderna e preziosa e chi svilupperà la capacità di rappresentarli in maniera utile a creare sen-

so riuscirà a guadagnare un vantaggio competitivo signi-ficativo, probabilmente su tutti i tipi di mercato.Un interessante occasione di confronto sul tema si è svolta a Roma tra il 15 e il 18 otto-bre scorsi all’I-COM Global Summit, importante appun-tamento biennale dedicato al mondo del digital data & measurement, che ha visto accorrere nella Capitale ol-tre 260 tra i maggiori esper-ti globali di questi temi, pro-prio per dibattere di come il trend emergente dei Big Data sia destinato a incidere sul futuro business aziendale.

La strada, infatti, è tracciata: secondo John Burbank, pre-sidente delle strategic initia-tives di Nielsen Usa, primo a salire sul palco dell’Hotel Cavalieri dove si sono svol-ti i lavori del congresso, «Nel giro dei prossimi 5 anni tut-te le company diventeranno Big Data company. Le più ef-ficienti saranno quelle che meglio riusciranno a tra-sformare in vantaggio com-petitivo l’enorme massa di informazioni che hanno a disposizione». In prima battuta, i Big Data possono avvicinare aziende e marketer ai tanto ago-

«con i Big Data tutti gli inDiviDui Diventano conosciuti, e questo impone l’aDozione Di nuovi paraDigmi più orientati al consumatore e alla sua posizione nel purchase funnel»

«oggi la vera sfiDa sta nella misurazione multischermo. comscore, con vce multiple platform, riesce a tracciare la fruizione Di una campagna comBinata tra tv, pc e moBile»

della

Nell’era digitale, la mole di dati sugli iNdividui a disposizioNe degli operatori ecoNomici

aumeNta iN maNiera espoNeNziale. la capacità di raccoglierli, compreNderli e dotarli di

seNso è la chiave del marketiNg del futuro

benzinaBig Data

La

comunicazione

nuova

magid abraham

John nardone

di Simone Freddi

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gnati dati crossmediali sulle audience: «Oggi la vera sfi-da è rappresentata dalla mi-surazione multischermo», ha infatti affermato Magid Abraham, ceo di ComSco-re. In America la società è at-tualmente in fase di lancio con vCE Multiple Platform, strumento di analytics di ul-tima generazione in grado di tracciare e analizzare la frui-zione di una campagna adv in maniera combinata tra tv, pc e mobile. Grazie a vCE Multiple Platform, ha rac-contato Abraham, comScore ha potuto verificare come un importante brand del largo consumo (surgelati alimen-tari) grazie ai Big Data sia

riuscito con online e mobi-le video ad aggiungere 12,2 punti % di reach alla propria campagna televisiva.Ma l’effetto dei Big Data non si esaurisce qui: con il susseguirsi degli interven-ti all’Hotel Cavalieri, affida-ti a esperti di data measure-ment come Mike Baker, ceo dell’americana DataXu, Ste-phan Noller, ceo della tede-sca Nugg.Ad e Massimo Ca-siraghi, analytics products di Lead Accenture nel nostro Paese, il discorso è scivola-to su alcune delle domande a cui i Big Data possono oggi già rispondere dettagliata-mente: chi compone la mia audience? Quando e in che

situazione il target è più in-teressato ai miei messaggi? Come posso coinvolgerlo maggiormente? Quali sono i comportamenti, le aspira-zioni, i desideri del mio in-terlocutore? Un’interessante case history è quella di “Pleasure Hunt” di Magnum, illustrata dal digital & social media glo-bal senior brand manager di Unilever, Alper Eroglu. “Ple-asure Hunt” è una campa-gna mondiale basata sull’uso di advergame online finaliz-zati a creare awareness e raf-forzare il legame tra il mar-chio Magnum e il concept di “piacere” alla base del po-sizionamento mondiale

«neL giro dei prossimi 5 anni tutte Le company diventeranno Big data company. Le più efficienti saranno queLLe che megLio riusciranno a trasformare L’enorme massa di informazioni che hanno a disposizione in vantaggio competitivo»

metriche cross-meDia: la sfiDa Di 3msNel corso dell’I-COM global Summit molto spazio è stato dato a un tema dav-vero sensibile per gli advertiser: la definizione di una nuova “currency” per la misurazione delle audience e dell’efficacia pubblicitaria in grado di mette-re insieme mezzi vecchi e nuovi. Uno standard largamente accettato, infatti, servirebbe come il pane al cospetto del più rapido cambiamento del media landscape dall’invenzione della tv. Molte speranze vengono riposte in “Make Measurement Make Sense” (3MS), un’iniziativa nata negli Usa che da circa due anni vede impegnate in maniera congiunta IaB, aNa - association of Na-tional advertisers - e 4a’s - american association of advertising agencies - nello sviluppo di un nuovo paradigma di metriche digitali e soluzioni di misu-razione cross-platform. «Cinque sono i principi alla base di 3MS - ha spiegato Duke Fanelli, senior vice president marketing & communication dell’aNa -: passare dalla misurazione delle “served impression” a quella delle “viewa-ble impressions” come standard; introdurre una forma di online gross ra-ting points in grado di descrivere reach e frequenza di una campagna online in termini di impression visibili; implementare un sistema di classificazione e tassonomia per banner, rich media e annunci video in streaming; definire e accreditare metriche per misurare la social activity; stabilire e accredita-re una serie di metodologie standard per le ricerche online sui brand». Tra i progetti pilota finalizzati a verificare in anticipo l’efficacia di 3MS, quello vol-to al passaggio dalle “served” alle “viewable” impressions è già stato portato a termine «Con risultati molto significativi - ha affermato Fanelli -. Il concet-to di “wiewable impressions” è già stato largamente accettato dalla maggio-ranza delle imprese, dei centri media e delle concessionarie americane, e riteniamo che il passaggio completo della in-dustry a un sistema di e-grp basato sulle impression visi-bili avverrà entro il primo trimestre del 2013». a te-stimonianza dell’interesse che il progetto 3MS riscute anche al di fuori dei confini statunitensi, la presidente di Iab Italia, Simona zanette, ci ha spiegato di stare as-sistendo con grande interesse all’evoluzione dell’inizati-va, anche in vista di una possibile “importanzione” di questi standard anche nel nostro paese. «Ciò a cui oggi assi-stiamo, come ben descritto anche dall’ultima relea-se della nostra ricerca Mediascope, è che la sovrap-posizione e la contaminazione tra schermi diversi, tv, internet e mobile, non può più essere ignorata né dagli editori, né tantomeno dall’advertising - ha sottolineato zanette -. Da qui il nostro impegno sempre più forte alla ricerca di una currency in grado di descrivere mezzi diversi con gli stessi parametri».

simonazanette

John BurBank

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coverstorydel brand. Eroglu ha dimo-strato come, grazie a un’in-terfaccia sviluppata in col-laborazione con Mindshare e in grado di visualizzare ed elaborare l’immensa mole di dati prodotti dall’operazio-ne, l’azienda sia stata in gra-do di catalizzare una serie di informazioni di estrema im-portanza per la riuscita del-la stessa: i formati adv pic-coli dimostravano maggiore capacità di attrarre più volte gli interlocutori verso gli ad-vergame; gli utenti raggiunti dagli annunci sui siti di mes-

saggeria come Skype e Mes-senger tendevano a passare un tempo superiore nel gioco e a sviluppare una maggiore interazione; chi giocava più volte dimostrava una for-te propensione allo sharing; la paid search si dimostra-va molto efficace per aiutare il target a trovare o ritrova-re il gioco. «Grazie all’ado-zione della dashboard tra la prima e la seconda fase della campagna “Pleasure Hunt” - ha concluso Eroglu -, abbia-mo ridotto notevolmente il cost per engagement, mas-simizzato il Roi e acquisito una grande mole di insight utili ad articolare le future campagne nei vari mercati». I grafici dei dati, insomma, non sono soltanto delle bel-le figure. Tutto questo porta inevitabilmente a chieder-

l’opinione Di layla pavone, managing Director isoBar communications

Big Data: in italia serve un salto culturale

Chiamata a moderare un pa-nel dedicato alla misura-zione del social media mar-

keting, Layla Pavone è stata una delle poche personalità italiane a salire sul palco dell’hotel Ca-valieri nel corso dell’I-COM glo-bal Summit. abbiamo approfittato della presenza a Roma della ma-naging director di Isobar Commu-nications per fare il punto sull’im-patto dei Big Data sul mercato del nostro Paese.

Quanto, a suo giudizio, il trend dei Big Data è conosciuto e compreso nel nostro Paese?La disponibilità di una quantità senza precedenti di informazioni sulle audience è anche da noi un fatto acquisito, ma la grande sfida inizia ora, ed è quella di riuscire a integrare questo patrimonio con profitto all’interno delle strategie di marketing. grazie al trend dei Big Data, il sogno di avere di un unico contenitore di dati interope-rabili, che per chi si occupa di co-municazione è un po’ come il Sa-cro graal, appare quasi a portata di mano. Tuttavia, è tutto inutile fin quando non ci sarà il salto cul-turale di accettare che, d’ora in poi, ci dovrà dovrà essere la tec-nologia a monte di ogni operazio-ne di marketing che abbia l’ambi-zione di essere davvero efficace.

Secondo lei, quindi, andiamo verso una comunicazione fatta più dai calcoli del computer che dal talento dell’uomo?Non li metterei l’uno contro l’al-tro. I Big Data saranno sempre di più la base delle strategie di marketing, ma il ruolo dell’uomo nell’interpretarli e ricavarne un valore aggiunto, nello scorger-vi nuove opportunità, resta e re-sterà fondamentale. Inoltre, di-

sporre di crescenti dati sulle audien-ce è utile solo se serve a prevedere il comportamen-to dei consumatori e a interagire con loro. I dati ser-

vono se facilitano le relazio-ni. Il lato “umano” della co-municazione resta quindi centrale. anzi: si va verso strategie di marketing in cui tutta la catena del va-lore è fortemente inte-rallacciata con il Crm. In giappone, Paese in cui il mobile mktg è già molto sviluppa-to, questo in parte avviene già, mentre in Italia, dove predo-minano ancora logi-che televisive, siamo ancora alla pura teoria, che dobbiamo cercare di concretizzare quanto più possibile.

in questo senso, la crescita del video adv online può servire da acceleratore?Senz’altro, sia perché, portan-do con sé spender tipicamen-te televisivi, facilita l’attesa defi-nizione di currency comuni per il planning e la misurazione cros-smediale, sia perché arricchisce l’online adv di quello che senza dubbio è il formato più perfor-mante grazie all’impareggiabile valore aggiunto emozionale. Ma si tratta solo del primo passo.

si se l’advertising nell’era di-gitale sia destinato a diven-tare essenzialmente ricerca. Per John Nardone, ceo di [x+1], Usa, ai professionisti della comunicazione si im-pone una sorta di rivoluzio-ne culturale: «Oggi, quasi tutte le aziende e le agenzie di marketing strutturano le azioni di marketing più ap-propriate - crm, direct mktg, advertising, promozioni - in relazione a due dicotomie di base: conosco/non conosco i miei consumatori, desidero che acquistino ora/in futu-ro. Ma con i Big Data - osser-va il manager - tutti gli indi-vidui diventano conosciuti, e questo impone l’adozione di nuovi paradigmi maggior-mente orientati al consuma-tore e alla sua posizione nel purchase funnel».

«iL sogno di avere un unico contenitore di dati interoperaBiLi, che per chi si occupa di comunicazione è un po’ come iL sacro graaL, è oggi a portata di mano»

laylapavone

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Berlino 2005, Barcel-lona 2008, Lisbona 2010, Roma 2012.

Queste le tappe del global Summit di I-COM, forum internazionale attivo in ol-tre 45 Paesi per promuo-vere e stimolare il data & online measurement. L’edizione italiana del Summit ha segnato una svolta: data in gran parte per assodata la fase del-la “raccolta” dei dati, già dall’headline scelta per la tappa romana dell’evento - “Big Data: game Chan-ging Strategies that drive your Brand” - la discus-sione è stata incanalata verso la loro integrazio-ne nelle strategie di mar-ca. Una passo che, come spiega il presidente di I-Com andreas Cohen, è fi-glio di una consapevolez-za ormai matura non solo tra gli esperti di analytics e affini, ma anche nel mana-gement di un numero cre-scente di aziende attive in tutto il mondo.

Qual è il bilancio di i-CoM Global Summit 2012?Il bilancio è positivo. Con 260 delegati abbiamo re-

a proposito di italia: qual è la sua visione sulla situazione del nostro Paese in relazione all’emergere del trend dei Big Data?Nell’ambito delle econo-mie più sviluppate, l’Ita-lia non è un Paese leader nella transizione verso un mercato data-driven. Sen-za dubbio, inoltre, la crisi che il Paese sta attraver-sando fa sì che molti deci-sori siano un po’ spaventa-ti e agiscano in difesa.

Rispetto alla scorsa edizione di Lisbona, che

progressi ha compiuto la industry dell’online data & measurement?Ci sono stati dei grandi cambiamenti, infatti il fo-cus in questi due anni si è spostato da come pro-curarsi i dati a come in-tegrare profondamente questo patrimonio nella cultura aziendale per gui-dare le decisioni di busi-ness e generare nuove op-portunità. Con la headline “Big Data: game Changing Strategies that drive your Brand” scelta per I-COM global Summit 2012 ab-biamo voluto proprio sot-tolineare questo aspetto.

Durante la manifestazione si è parlato molto della necessità di trovare standard comuni per lo sviluppo del mercato online. Crede sarà questo il prossimo big challenge del data measurement?In realtà, non si tratta di un problema di primo pia-no per chi si occupa di Big Data. Siamo maggiormen-te nel campo del planning. Credo che in questo senso

l’adozione di metriche uni-versali sia ostacolata dalla ancora eccessiva focaliz-zazione sui singoli merca-ti nazionali, specie in Eu-ropa. In questo senso, i mercati emergenti, in cui esistono città “hub” che organizzano le operazioni di marketing siu base ma-croregionale, credo possa-no insegnare molto.

Se rispetto a due anni fa a Lisbona ha trovato maggiore consapevolezza, cosa si aspetta di trovare tra due anni, alla prossima edizione dell’i-Com?Più amministratori delega-ti tra i partecipanti. vede, il numero dei top manager delle big company presen-ti ai nostri eventi è in con-tinuo aumento e mi aspet-to che salga ancora, di pari passo con la crescita del-la consapevolezza che i Big Data sono al centro del nuovo paradigma del-la competitività. E siccome chi produce i dati sono gli operatori della community di I-Com, credo che sem-pre più ceo vorranno veni-re a incontrarli.

l’intervistadi SimOne Freddi

a tu per tu con anDreas cohen, presiDente Di-com

nella competitività Del futuro, tutto ruota attorno ai Dati

questa la convinzione Del manager, alla guiDa Del forum che riunisce le top minD gloBali Del Data & online measurement. l’assunto è confermato Dal sempre maggior interesse manifestato per i-com gloBal summit non solo Dagli specialisti, ma anche Dai ceo Di tante azienDe Di primo piano

gistrato il sold out e tutto è andato per il verso giu-sto. Sia dal punto di vista dei contenuti emersi, che identificano ancora di più i Big Data al centro dei nuo-vi paradigmi della com-petitività, sia per l’aspetto di networking tra i parte-cipanti, peraltro facilita-to dalla bellezza di questa città. Molti dei presenti si

sono già espressi per ri-proporre l’I-COM global Summit a Roma, il che nella prossima edizione

non sarà possibile perché l’evento ha natura itine-rante. Però chissà, in fu-turo...

«negLi uLtimi anni iL focus si è spostato da come procurarsi i dati a come integrare profondamente questo patrimonio neLLe decisioni di Business e generare nuove opportunità»

anDreascohen

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mediadatarallenta la corsa Dell’online aDv

fcp-assointernet

Frena la crescita dell’on-line adv. Qualche segna-le di rallentamento era atteso, ed eccoli puntual-mente fotografati dal-le rilevazioni effettuate dall’Osservatorio Fcp-as-sointernet. La raccolta nel mese di settembre, in-fatti, fa registrare nelle tre tipologie pubblicitarie considerate (Display, Per-formance e Classified/Di-

rectories) un relativamen-te “debole” +1,3% rispetto a quanto totalizzato a set-tembre 2011, frutto di un +3,5% nel Display, +2,5 nel Classifiad/Directori-es -18,4% nel Performan-ce. La perdurante vivaci-tà del mercato del display advertising è l’aspetto sot-tolineato dal presiden-te Fcp-assointernet Car-lo Poss nel commento ai

dati: «Primi segnali di ral-lentamento della crescita anche per il mezzo inter-net in questo finale d’an-no, che segna comunque un dato positivo da gennaio del +9,8%. Il video contri-buisce in modo importan-te alla crescita dell’intero comparto, con un +100% rispetto allo stesso perio-do dell’anno scorso». Nel progressivo gennaio-set-tembre, il Display segna ora +13,2%, il Performan-ce -7,2% , il Classified/Di-rectories +8,7%.

L’onLine advertising in itaLia: gennaio-settembre 2012fatturato per mese e var% rispetto all’omologo 2011

Display var.% Performance Var.% Classified/Directories

Var.% Totale Var.%

Gennaio 23.525 +23,8 4.630 +1,8 16.927 -0,9 45.082 +10,9

Febbraio 33.124 +29,1 5.174 +9,8 15.009 -7,5 53.307 +14,4

Marzo 38.976 +13,3 5.250 -1,2 12.805 -16,7 57.031 +3,5

aprile 36.791 +9,6 4.677 -6,6 19.280 +31,2 60.748 +14,0

MaGGio 43.654 +13,0 4.771 -9,3 16.571 +17,0 64.996 +12,0

GiuGno 45.112 +13,2 4.740 -8,5 17.508 +24,8 67.359 +14,1

luGlio 29.964 +11,7 4.522 -12,1 15.865 +21,1 50.352 +11,7

aGosto 13.318 +5,1 3.550 -19,5 13.680 +14,0 30.548 +5,0

setteMbre 37.323 +3,5 4.118 -18,4 14.443 +2,5 55.884 +1,3

totaLe progressivo 301.786 +13,2 41.432 -7,2 142.088 8,7 485.307 9,8

un mese Di settemBre “piatto” riporta il 2012 Della puBBlicità interattiva sotto quota +10%. vola però il viDeo aDv, che in un anno raDDoppia i suoi volumi 100%

-18,4%

L’auMenTO annO Su annO DeL vIDeO aDveRTISInG OnLIne SeCOnDO IL pReSIDenTe DI fCp-aSSOInTeRneT, CaRLO pOSS

TaLe è La COnTRazIOne faTTa ReGISTRaRe DaL peRfORManCe aDv a SeTTeMbRe, RISpeTTO aL DaTO DI un annO pRIMa

zanox il mobile commerce europeo cresce a tre cifreIl mobile commerce continua a correre: secondo il Mobile Performance Barometer 2012 diffuso da zanox, tra gennaio e luglio nei principali mercati europei (germania, Italia, Francia, Spagna, Paesi

Bassi, Scandinavia, Polonia) i ricavi generati dalle vendite effettuate attra-verso dispositivi portatili sono cresciuti di oltre il 152% rispetto allo stesso periodo del 2011. Nella media pan-europea, la quota di m-commerce sul fatturato complessivo in questo lasso di tempo è più che raddoppiata (da 1,7% nel luglio 2011 al 3,9% nel luglio 2012). Con una quota di fatturato ge-nerato del 53,9%, l’iPad di apple è la prima piattaforma di m-commerce.

+152%

nuovi deviCe un miliardo di smartphone nel mondoIl numero di smartphone in uso in tutto il mondo ha superato il miliardo di uni-tà, secondo dati diffusi dal-la società di ricerca Stra-tegy analytics. Il traguardo sarebbe stato raggiunto nel terzo trimestre del 2012, 16 anni dopo il lancio del primo

smartphone. Per il raddoppio non bisognerà invece aspettare altrettanto: secon-do l’istituto, la soglia dei due miliardi sarà raggiunta entro il 2015.

akamai in italia la banda larga è ferma al paloSecondo l’ultima rele-ase del rapporto sullo stato di Internet di aka-mai, relativo al secondo trimestre 2012, In Italia l’adozione della banda larga (intesa come con-nessioni oltre 4 Mbps) è calata del 14% rispet-to al trimestre prece-dente, stabilizzandosi al

28%. E’ invece aumentata dell’ 1,6% l’adozione della high broadband: ad oggi il 2,6% degli italiani utilizza connessioni al di sopra dei 10 Mbps. Tirando le somme a livello europeo, l’Italia si piazza al penultimo posto per numero di connessioni sia broadband sia high broadband: fa peggio solo la Turchia.

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È il sito italiano di news con la brand identity più radicata. TGCOM24 è un vero sistema multimediale e multipiattaforma, che si avvale di una redazione di 130 giornalisti che coprono l’informazione 24/7, ed è contemporaneamente in TV, sul canale digitale dedicato, sul web, tablet, smartphone e cellulari. Terza testata editoriale di news in Italia, è la prima app mobile di news per il numero di download.

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Una struttura vota-ta all’innovazione, che opera nel mer-

cato italiano dal 2006, of-frendo un ampio ventaglio di soluzioni alle agenzie e agli editori più rilevanti del Paese. In questa intervista concessa a 360com, il count-ry manager Italia, Yuval Ra-chlin, approfonisce virtù e peculiarità di una sigla di spiccata originalità e parti-colare efficacia operativa.

nella vostra presentazione si legge: “MediaMind è un fornitore leader indipendente di soluzioni integrate di pubblicità interattiva capaci di ottimizzare e valorizzare la creatività in base al media su cui le campagne vengono pianificate”. e’ possibile “esplodere” questo concetto?«Lo scopo di MediaMind è offrire le più evolute solu-zioni di advertising ai brand, alle agenzie e agli editori. Per questo motivo abbiamo sviluppato una piattaforma aperta, capace di portare valore all’intero ciclo di vita

l’intervistadi danieLe bOLOgnaintervista

yuval rachlin, country manager italia

le piu’ granDisoluzioniDell’aDvertising

della campagna: dalla piani-ficazione all’acquisto, fino al lancio e all’analisi. Ci avva-liamo, inoltre, dell’esperien-za di un team che suppor-ta in modo impareggiabile i nostri clienti, che sanno di poter sempre contare su spiegazioni approfondi-te e suggerimenti preziosi. Dal 2006 operiamo diretta-mente sul territorio italiano con un gruppo di talentuo-si professionisti: le nostre revenues sono cresciute del

550%, il numero di agenzie del 197%, gli advertisers del 321% e le campagne realiz-zate del 774%».

Siete parte di una multinazionale. Che vantaggi ne traete?«DG è l’unica azienda del settore che offre un ecosiste-ma completo: dalla tv digita-le end-to-end a un’avanzata piattaforma per la gestione dell’advertising, dalla pre-produzione alla post-pro-

duzione, fino al lancio del-le campagne. Il principale vantaggio di far parte di un gruppo leader nella distri-buzione di campagne pub-blicitarie è la possibilità di offrire agli inserzionisti una soluzione unica per la ge-stione e l’analisi di campa-gne video cross-channel».

Potete descrivere i plus della vostra piattaforma?«Avendo sviluppato una piattaforma indipendente e aperta, MediaMind si oc-cupa di tutte le fasi della ca-tena di distribuzione del-la campagna: dai momenti fondamentali della pianifi-cazione al lancio, fino all’ot-timizzazione e all’analisi.

In questo modo apportia-mo un valore aggiunto ai clienti, aiutandoli ad acqui-stare e a valorizzare i media in modo efficace. La nostra piattaforma, poi, è multi-canale e gestisce campagne display, search, rich media, video, dynamic ad e mobi-le adv, fornendo ad agenzie e inserzionisti una visione “olistica” della propria pia-nificazione. I nostri clien-ti, e coloro che utilizzano la nostra piattaforma, pos-sono contare sul fatto di di-sporre sempre di strumenti tecnologicamente all’avan-guardia, poiché adottiamo e integriamo prontamente tutti gli strumenti e le fea-ture più evolute sul mer-

yuvalrachlin

meDiaminD si occupa Di tutte le fasi Della catena Di DistriBuzione Di una campagna: Dai momenti fonDamentali Della pianificazione al lancio, fino all’ottimizzazione e all’analisi. in questo moDo apporta un valore aggiunto reale ai clienti

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cato. Un altro dei vantaggi è l’enorme varietà di report immediatamente disponibi-li per le analisi e la possibi-lità di costruirsi un proprio template personalizzato. La piattaforma aiuta gli editori e le agenzie a gestire campa-gne complesse, che includo-no la pianificazione e l’ac-quisto, grazie alla soluzione di Smart Planning. Inoltre, è possibile erogare il messag-gio corretto esattamente alla giusta audience attraverso il tool Smart Versioning. Infine, grazie a Smart Trading, com-pletamente integrato nella piattaforma MediaMind, con un unico log-in i clienti pos-sono passare facilmente da soluzioni premium ad acqui-sti di spazi attraverso ad-ex-change. Ultimo elemento, ma non meno importante, il nostro straordinario team di account manager: offre un servizio di prim’ordine, un supporto illimitato e di formazione senza alcun co-sto aggiuntivo».

il rich media rimane ancora oggi il vostro “core business”?«MediaMind si è evolu-ta e oggi non è più solo un

rispetto ai banner standard, laddove sia stata pianificata una campagna di rich me-dia; e ben sei volte superio-ri se il rich media presenta-va anche un video».

Quali sono attualmente, gli strumenti più richiesti per le operazioni di comunicazione che realizzate per i clienti?«Al momento è difficile dire quali siano i tool più ri-chiesti poiché la piattafor-ma include svariate funzio-nalità. Possiamo citare, tra i più popolari, i nostri Me-diaMind blocks, pacchetti standalone di codice pronto all’uso utilizzati dalle agen-zie creative per lo sviluppo di pubblicità streamline. Le agenzie media richiedono spesso la nostra soluzione Dynamic Creative Optimi-

zation che permette un tar-geting sofisticato e la possi-bilità di ottimizzare qualsiasi

campagna semplicemen-te, per qualunque tipo di inserzionista. Stiamo, inoltre, investendo e fo-calizzando la nostra at-tenzione sui video: in quest’area, che promet-te una crescita esplosi-va, garantiamo soluzioni

leader di mercato. I video sono una parte essenzia-

le degli investimenti online che segue la crescita della fruizione di questi conte-nuti da web e da mobile. E’ un trend che trova riscontro anche in Italia nei dati co-municati durante l’ultimo Iab Forum 2012, che vedo-no un incremento dell’85% per l’online video adverti-sing rispetto al 2011, per un totale di 89 milioni di euro. MediaMind ha appena por-tato a termine una nuova ri-cerca proprio sul video ad-vertising: nei primi sei mesi del 2012 sono state analiz-zate, a livello mondiale, ol-tre 1 miliardo di impres-sions di adv video in-stream serving template (VAST) che hanno generato complessi-vamente un click-through rate (Ctr) del 2,84%. Con-temporaneamente sono sta-ti analizzati circa 2 miliardi di impressions di pubblicità in video player-interface de-finition (VPAID). Il risultato finale della ricerca ha messo in evidenza che il VPAID ha

generato un Ctr inferiore ri-spetto al VAST, ma un con-sistente interaction rate: ri-spettivamente, l’1,63% e il 9,57%. VPAID permette e cattura le interazioni degli utenti in video per cui non sempre è richiesto un click-through. Grazie al nostro studio possiamo concludere che l’online video è più effi-cace perfino del rich media su tutti i parametri misu-rati: Ctr, interaction rate e completion rate. Anche se il video può richiedere un in-vestimento maggiore per la creatività iniziale, i benefi-ci sono inconfutabili e il no-stro posizionamento distin-tivo offre agli inserzionisti una soluzione video unica. Poi, se oltre a tutto questo consideriamo l’ondata dei “second screen”, le persone che guardano la televisione e allo stesso tempo intera-giscono con un altro scher-mo - smartphone, tablet, console per giochi -, è facile comprendere come i video siano effettivamente indi-spensabili in tutte le cam-pagne pianificate su qual-siasi device».

Quali le principali novità, nella vostra offerta? «Abbiamo introdotto diver-se innovazioni nel 2012: la piattaforma di trading, per esempio, e la soluzione Dy-namic Creative Optimiza-tion. Siamo molto entusiasti delle novità che annuncere-

intervista

mo: senza compromettere l’effetto sorpresa posso già dire che stiamo preparando nuovi servizi estremamente evoluti per la pianificazione e l’acquisto e introdurremo un’innovativa feature che ri-voluzionerà il modo di ge-stire l’implementazione dei tag. In Italia circa 28 milio-ni di persone usano internet regolarmente e tutti questi utenti richiedono quotidia-namente contenuti e servi-zi. Internet attrae l’attenzio-ne e il tempo dell’audience: di conseguenza, la pubbli-cità segue lo spostamen-to dell’audience su questo mezzo. Ecco spiegato uno dei motivi per cui la pubbli-cità online continua a regi-strare numeri positivi e fi-nirà per chiudere con un +12% quest’anno, in netta controtendenza rispetto al -8,4% del comparto pubbli-citario totale (fonte Iab Fo-rum 2012, ndr)».

Quali risultati operativi avete realizzato nella prima parte del 2012?

e come prevedete di chiudere l’anno?«Il nostro principale obiet-tivo è di essere sempre all’avanguardia dello svi-luppo tecnologico. Ci con-centriamo sull’innovazione continua, offrendo servizio e assistenza ai clienti. Vo-gliamo continuare a incre-mentare il numero degli in-serzionisti che si affidano alla nostra piattaforma per gestire le campagne dall’ini-zio alla fine. Posso affermare con certezza che tutti questi obiettivi sono stati raggiun-ti e superati nel corso di quest’anno: abbiamo intro-dotto numerose novità, ab-biamo incrementato i nostri team operativi e di suppor-to in modo tale da offrire un servizio migliore ai clienti e abbiamo aggiunto decine di nuovi inserzionisti che han-no iniziato a lavorare con noi quest’anno. Siamo estrema-mente soddisfatti dell’anda-mento di MediaMind in Ita-lia nel 2012 e ci prepariamo ad affrontare un altrettanto entusiasmante 2013».

provider di campagne rich media. Offriamo una piat-taforma tecnologica online completa. Le recenti acqui-sizioni e le partnership con Peer 39, Encore Metrics, Adagoo e Nielsen dimostra-no che stiamo proponendo un ampio ventaglio di solu-zioni end-to-end adeguato per tutti i nostri interlocu-tori: inserzionisti, agenzie, editori. In ogni caso, il rich media rimane sicuramente uno dei nostri asset princi-pali: nel marzo scorso Me-diaMind ha pubblicato una ricerca che dimostra come gli utenti esposti alla pub-blicità rich media siano più inclini a visitare il sito dell’inserzionista per cerca-re informazioni sui prodot-ti o effettuare un acquisto. A titolo di esempio, le visite al sito dell’inserzionista sono risultate tre volte maggiori,

www.mediamind.cOm

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visiBilità in rete

Quello che i motori di ricerca non dicono

i search engine, google in primis, sono in un certo senso “la materia” prima Di chi si DeDica aD attività Di seo e sem. per questo conoscerli il più possiBile è una premessa fonDamentale per il successo. peccato, però, che si tratta Di realtà poco propense a “rivelare” il funzionamento Dei propri algoritmi. per scoprirlo, non resta che Basarci sulle statistiche più attenDiBili...

Per una volta, parlan-do di Sem e Seo, pro-viamo ad assumere

un punto di vista particola-re, ovvero quello dei motori di ricerca. Come molti sanno infatti una delle più grandi incognite del Search Engine Marketing & Optimization è l’algoritmo, ed esistono mol-tissimi miti e teorie su come è possibile assecondarlo per influenzare l’ordinamento dei risultati delle SERP. Un grosso auto in questo senso, il più “scientifico possibile”, può arrivare dall’interessan-te ricerca di Searchmetri-cs, che mensilmente aggre-ga miliardi di dati cercando di rispondere a una semplice domanda: “Quali sono i fat-tori rilevanti per posizionar-si bene fra i risultati di Goo-gle?”. L’ultimo studio, basato sulla selezione di 10 mila pa-role chiave, 300 mila siti web e milioni di link, condivisio-ni e tweet, mette a confronto i potenziali fattori di ranking valutando la correlazione statistica fra questi dati e il posizionamento dei vari siti web nei risultati di Google in Italia. Tra i diversi punti emersi dal-la ricerca, ad esempio, c’è la

considerazione che i “fattori sociali” sono sempre più rile-vanti anche nel nostro Paese. Diverse metriche di Facebo-ok appaiono legate ai miglio-ri ranking, e le “condivisioni” sembrano essere quelle con un valore maggiore. Twit-ter è molto indietro rispetto a questi valori, anche dietro

so questo dato, perché è con-siderato ancora troppo poco affidabile. Il motivo è che Google+ non ha abbastan-za utenti, e la possibilità che un +1 possa indurre cam-biamenti alle SERP segue di conseguenza. Quando Goo-gle+ dimostrerà di avere va-lori più forti e più indipen-

alle parole chiave presen-ti nei backlink. Una nota su Google+: analizzando i +1 di Google i ricercatori hanno ottenuto un risultato che si posiziona al terzo posto (fra “Facebook Total” e “Face-book Comments”). Tuttavia al momento nelle valutazio-ni dello studio non è inclu-

denti dalle SERP, allora verrà incluso nel conteggio. Il fat-to che Google stia provando a rendere Google+ un player importante è comunque in-discutibile, è quindi i Seo do-vrebbero in ogni caso tenere d’occhio i suoi sviluppi.

Troppa pubblicità, cattiva pubblicità?Nel contempo è bene sape-re che troppa pubblicità fa male. Un eccesso di annun-ci pubblicitari e/o un posi-zionamento invadente degli stessi pare sia uno dei fatto-ri considerati dall’algoritmo Panda (e dai suoi successo-ri). I dati dello studio Se-archmetrix supportano que-sta ipotesi, e infatti portano a correlazioni negative: l’uso di “adlink” (come ad esem-pio quelli di Commission Junction, AdSense e altri) è leggermente meno negativo che l’uso di AdSense da solo. Prendendo il trend percen-tuale dell’integrazione di Ad-Sense e analizzando tutti gli altri network competitor in base al ranking, la ricerca ar-riva a queste sorprendi con-clusioni: sembra che ci siano più probabilità di trovare siti con poca pubblicità nelle po-sizioni più alte. Ovviamente, fra questi rientrano anche i siti dei brand. Sony, ad esem-pio, non a caso non ha alcun banner sulle sue pagine pro-dotto. Anche Google del re-sto di recente ha confermato che un eccesso di pubbli-

di greg verOneLLi

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cità above the fold può cau-sare problemi di ranking. I backlink invece valgono an-cora oro, come dimostrano i dati della ricerca: subito dopo Facebook, il loro numero è il fattore che più è correlato ad un buon posizionamen-to. Inoltre pare ci siano di-versi fattori in gioco quando si parla di backlink: la pro-porzione di link con nofol-low (attributo che segnala al motore di ricerca di non se-guire un determinato link, ndr) correlati col posiziona-mento è solo un poco die-tro ai link contenenti parole chiave. Persino i link conte-nenti stop word sembra ab-biano un valore. Questa for-te correlazione con fattori che sembrano suggerire una struttura di link più natura-le mostra un trend che molti Seo sospettavano, ovvero che spesso l’uso di link perfetta-mente ottimizzati non risul-ta più efficace, ed è necessa-ria una diversa strategia.

in che modo affermarsi come “marchio noto”Cosa si può dire invece dei siti di brand? Per un po’ di tempo, la regola nell’ambien-te Seo è stata che i brand

mamaDigital

La Seo è sempre più socialper essere in testa nei risultati Dei motori Di ricerca oggi è molto importante sviluppare forti connessioni con i social netWork. ma perchè i contenuti vengano conDivisi, è necessario che siano interessanti e Di qualità. ecco perché, come spiega emiliano cappai, co-founDer e ceo Della struttura, fare seo e sem oggi significa occuparsi Della propria presenza su internet sotto tutti i punti Di vista, DanDo vita a siti che si rivelino Davvero utili per gli utenti

Le statistiche relative al funzionamento dei moto-ri di ricerca testimoniano

la sempre maggiore importan-za di diversi fattori, dalla quali-tà dei contenuti alle condivisioni sui social network, per la deter-minazione dei risultati delle ri-cerche fatte dagli utenti. Un fe-nomeno che, come spiegato dal co-founder e ceo di Mamadigital Emiliano Cappai, dà sempre più ragione al concetto di Universal Optimization alla base dei ser-vizi offerti dalla struttura. I tra-dizionali concetti di Seo e Sem oggi non sono altro che il punto di partenza per l’ottimizzazione della presenza dei brand su in-ternet a 360 gradi.

Come sono usciti Sem e Seo dall’ultimo iaB Forum?Il Sem, per quanto riguarda la parte paid, esporta le sue logi-che di bidding nella display. Ne è testimone la rapidissima cre-scita, dal 2010 ad oggi, del Re-al-Time Bidding, un metodo in-novativo e caratterizzato da grandi potenzialità di ottimiz-zazione che permette di pianifi-care campagne display centra-te sull’acquisto delle impression “migliori”, definite in base a pa-rametri di comportamento, inte-resse e intento degli utenti. Co-gliendo tutti i vantaggi di questo metodo di pianificazione, Mama-

digital, nel workshop che ha te-nuto allo IaB Forum, ha presen-tato il proprio Trading Desk per le pianificazioni via Rtb. Dall’al-tra parte, la Seo da tempo vive un cambiamento dovuto, princi-palmente, alla crescente atten-zione da parte dei motori di ricerca all’ambiente so-cial. Questo implica la necessità di creare siti e contenuti com-prensibili ai motori, ma anche realmente utili per gli utenti.

L’altra faccia della medaglia delle attività di Sem e Seo sono i motori di ricerca. Qual è l’attuale scenario, e quali sono le ultime novità in termini di algoritmi di ricerca?Come detto, Seo e Sem stanno evolvendo contestualmen-te al cambio di prospet-tiva dei motori di ricerca, che da tempo tendono a indicizzare qualsiasi tipo

emilianocappai

di contenuto, non solo testua-le e non solo quello presente sui siti internet. Lo scenario globa-le, d’altronde, non è particolar-mente mutato e come riportano Compete, Nielsen-Net, alexa, seoMoz, StatsCounter-global-Stats nell’update di ottobre 2012 del Search Engine Market Share, google rimane leader indiscusso con la sua quota dell’88,8%. gli ultimi aggiornamenti sugli al-goritmi di posizionamento intro-dotti recentemente da google ri-marcano un’attenzione sempre più forte alla qualità dei conte-nuti da parte del motore di ricer-ca. Basti pensare al terzo update di Penguin o all’aggiornamen-to EMD, “Exact Match Domain”, un filtro di google lanciato a set-tembre di quest’anno per evita-re che i siti di scarsa qualità go-dano di un buon posizionamento semplicemente perché hanno delle parole che corrispondono a termini di ricerca nei loro nomi di dominio.

Sempre più spesso si parla di social network come di motori di ricerca di contenuti e informazioni per gli utenti. È possibile fare Sem e Seo anche in questi ambienti?Se i motori di ricerca indicizzano qualsiasi cosa, è necessario ot-timizzare tutti i tipi di contenuto, non solo testuali, anche in am-bito social. Proprio in quest’ot-tica, Mamadigital ha creato un team Seo editoriale specializza-to sui social media, sviluppando e realizzando a pieno l’Universal Optimization, il cuore della no-stra proposta che prevede l’ot-timizzazione dell’intera presen-za su internet dei nostri clienti, partendo dalla Seo, ma andando molto oltre. Inoltre, comunicare efficacemente sui social network è importantissimo di per sé, dato che si traduce nella possibilità di entrare in relazione con il pro-prio target, raggiungendolo dove esso trascorre la maggior parte del proprio tempo online.

www.mamadigitaL.cOm

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godono di un certo vantag-gio nel ranking, e quindi che è molto importante la-vorare per cercare di affer-marsi come “marchio noto”. È molto difficile venire a co-noscenza dei criteri utiliz-zati dall’algoritmo di un motore di ricerca per deter-minare cosa è “brand”, ma non è completamente im-possibile. In base all’analisi di alcuni fattori on-page, in-fatti, gli effetti della poten-za del marchio sono eviden-ti, ma non banali. Entrando nello specifico infatti si nota che meno una keyword ap-pare nell’headline o nel title, meglio si posizionerà la pagi-na. Inoltre, la quantità di te-sto sembra non abbia effet-ti positivi. Da ciò possiamo ricavare che per finire nelle posizioni più alte non si ha bisogno di parole chiave nel titolo o nell’H1 (la prima pa-gina del sito dopo alla home page, ndr) e anche il nume-ro di parole medie tende a scendere nei primi risultati. Questo contraddice la classi-ca teoria Seo relativa ai fatto-ri on-page. Per esempio, nor-malmente ci si aspetterebbe che una parola chiave nel ti-tolo possa rappresentare un grande vantaggio, o che le keyword inserite nell’H1 possano avere influenza po-sitiva. E invece pare che que-sti fattori vengano pesati in modo completamente di-verso da Google quando è in presenza di grossi brand:

questi riescono a posizionar-si entro i primi cinque posti anche senza buone strutture on-page. Tale effetto, si evin-ce dalla ricerca, si è manife-stato per tutto il set di parole chiave analizzate, e non solo per i brand e le combinazioni fra brand e parole chiave. Per quanto riguarda invece i con-tenuti delle pagine di un sito, anche se si può pensare che le pagine con un sacco di ele-menti multimediali si possa-no posizionare meglio (an-che indirettamente, magari tramite link ottenuti via so-cial), la ricerca non ha rileva-to alcuna forte correlazione fra un buon posizionamen-to e i siti con più immagini o video. Allo stesso modo è ribadita la correlazione ne-gativa fra il posizionamen-to e la lunghezza del testo. Cosa possiamo quindi con-cludere da tutto questo? Le considerazioni fatte rappre-sentano di fatto dei buoni consigli per chiunque voglia migliorare la propria posi-zione nei motori di ricerca. È bene però ricordare, an-cora una volta, che un me-todo “scientifico” per ottene-re questi risultati non esiste. Domande come “un sito ot-tiene apprezzamenti socia-li perché è posizionato bene, o è posizionato bene perché ottiene apprezzamenti socia-li?” suonano un po’ come la storia dell’uovo e della galli-na. Chi ha la risposta defini-tiva?

L’Attività sui sociAL è correLAtA Ad un rAnking eLevAto MOLTO SpeSSO, L’aTTIvITà Su faCebOOk, TwITTeR e GOOGLe+ è RISuLTaTa aSSOCIaTa aD un buOn pOSIzIOnaMenTO

1LA troppA pubbLicità può essere dAnnosA SeaRChMeTRICS ha RILevaTO una CeRTa DIffICOLTà a pOSIzIOnaRSI bene peR SITI COn un eCCeSSO DI annunCI pubbLICITaRI

2LA quAntità di Link è AncorA importAnte Ma Se IL nuMeRO DI baCkLInk RIMane un OTTIMO faTTORe, CReSCe L’IMpORTanza DeLL’uTILIzzO DI anCORe COn DenTRO STOp wORDS e nOfOLLOw

3i brAnd “noti” si posizionAno megLio a quanTO paRe, I bRanD pIù COnOSCIuTI, a paRITà DI faTTORI SeO, SeMbRanO pOSIzIOnaRSI MeGLIO DeI “nOn bRanD”

4incLudere Le pAroLe chiAve nei nomi A dominio? è ok. In MOLTI nOn SOnO D’aCCORDO, Ma I DOMInI faTTI Da paROLe ChIave SOnO SpeSSO pOSIzIOnaTI MOLTO In aLTO neLLe SeRp DI GOOGLe

5

in sintesi: 5 consigLi per scALAre iL web

www.tiwi.it

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scenario

L’accesso alla rete? Una possibilità or-mai percepita da

molti come un diritto fon-damentale, quasi assimila-bile a quello all’educazione o alla salute. La prova sta nel successo dell’iniziativa benefica che ha visto coin-volti dalla fine della stagio-ne estiva Monclick, uno dei maggiori protagonisti ita-liani dell’e-commerce di elettronica di consumo, e Informatici Senza Frontie-re (Isf), la onlus dedica-ta alla lotta contro il digi-tal divide.In occasione della tradizio-nale attività denominata “Back To School e Back To Work”, che Monclick riser-va ai propri clienti per ac-coglierli al rientro dalle va-canze, il 4% di ogni acquisto è stato destinato alla realiz-zazione di un’aula informa-tica presso la Missione Sa-lesiana di Bemaneviky, in Madagascar. La partecipa-zione del popolo del web ha superato le aspettative: è stata infatti raccolta la con-siderevole cifra di 35.131 euro. Una somma grazie

monclick e informatici senza frontiere collaBorano contro le Barriere tecnologiche

insieme contro il digital dividelo shop online ha orchestrato una raccolta fonDi a favore Della onlus per la costruzione Di un’aula informatica in maDagascar. gli ottimi risultati accenDono i riflettori sulle collaBorazioni tra profit e non-profit anche nel settore it: sinergie virtuose che possono offrire grossi ritorni in termini Di immagine e sul piano Della motivazione azienDale

alla quale Isf potrà portare a termine l’obiettivo, dan-do vita a un’aula didattica attrezzata con 15 notebook e relativi mouse, una stam-pante multifunzione con la necessaria scorta di mate-riali consumabili ed un vi-deoproiettore. Saranno co-perte, inoltre, le spese di

viaggio dei volontari che si recheranno in Madagascar a fine dicembre in veste di docenti.«Sin dal primo momen-to abbiamo creduto forte-mente nell’iniziativa con ISF - commenta Federica Ronchi, sales & marketing director di Monclick -, ma

questo importante risultato ci ha sicuramente sorpresi. In fase progettuale, infatti, avevamo stimato una rac-colta fondi dal valore sen-sibilmente inferiore. Il nu-mero dei partner che ha accettato di partecipare al progetto si è rivelato supe-riore alle attese ed anche le vendite realizzate con i loro prodotti hanno superato le previsioni iniziali. Siamo lieti di contribuire alla lot-ta contro il digital divide -

sottolinea poi la manager -. Noi trattiamo beni di largo consumo, che sono utilizza-ti per lavorare, studiare, di-vertirsi. L’informatica si ri-vela ormai indispensabile per lavorare e svolgere gran parte delle attività di ogni giorno. Spesso diamo per scontato questo aspetto».Al di là della legittima sod-disfazione per avere contri-buito attivamente a un pro-getto virtuoso come quello promosso da Isf, l’impegno con il Terzo Settore può por-tare a una serie di ricadute positive tali da configurare le collaborazione tra profit e non-profit come operazio-ni win-win. «In Monclick - conferma Federica Ron-chi - abbiamo innanzitut-to percepito un beneficio sul piano della motivazione e del clima aziendale. Tut-ti i collaboratori della no-stra società hanno accolto con entusiasmo la proposta e seguito attivamente l’evol-versi del progetto. Sentir-si partecipi e orgogliosi di un progetto aziendale non è aspetto trascurabile, soprat-tutto in un momento stori-co come quello che stiamo vivendo. E’ nostra inten-

di LOrenzO mOSciatti

QuAndo un computer AbbAtte le Frontiereun GRuppO DI baMbInI a beManevIky, In MaDaGaSCaR, IL LuOGO DOve SaRà COSTRuITa L’auLa InfORMaTICa ReSa pOSSIbILe DaLLa RaCCOLTa fOnDI ORGanIzzaTa Da MOnCLICk

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ANNO III | #35 | 25 OTT 2012

www.mOncLick.it

scenario

terale Amiotrofica). Per re-alizzarla, verrà creato un si-stema open source a costi accessibili che, tramite ta-stiere virtuali, dispositivi di puntamento sulla base del movimento della pupilla o del viso e sintetizzatori vo-cali, ridarà a questi pazien-ti gravissimi la possibilità di comunicare. «Il succes-so conseguito da Monclick con la campagna autunna-le ha colpito noi per primi - sottolinea Girolamo Bot-ter, Presidente di ISF -: un risultato che dimostra più

di mille discorsi che, quan-do un progetto e un impe-gno sono concreti e utili, anche nei momenti econo-micamente più difficili si può trovare un punto d’in-contro fra l’innato spirito di solidarietà degli italiani e gli obiettivi di efficienza economica perseguiti dal-le aziende. Quello è il pun-to in cui la Csr porta benefi-ci a tutti i soggetti coinvolti, ossia esattamente la dire-zione in cui ci proponiamo di procedere per il sostegno alle iniziative di Isf».

il player monclick: il negozio virtuale per chi ama l’hi-techCon un catalogo di oltre 40.000 re-ferenze, Monclick è tra i principa-li protagonisti italiani della vendita di prodotti di elettronica di consu-mo in rete. ampiezza di gamma (ad esempio, il sito propone oltre 600 computer, quasi 400 frigoriferi e oltre 200 televisori, ndr), disponibi-lità immediata della merce e con-segne rapidissime sono i punti di forza del servizio che, come spiega la sales & marketing director Fe-derica Ronchi, dopo aver scalato il mercato italiano ora si è affaccia-to con successo anche in Francia, portando oltralpe le armi di sem-pre: passione, fantasia e “gioco di squadra”.

Che posto occupa Monclick nel mercato digitale italiano?ad oggi ci posizioniamo tra i primi cinque player del mercato dell’e-commerce dell’elettronica di con-sumo, uno scenario che annove-ra sia pure player, come noi, sia i cosiddetti “brick & mortar”, vale a dire quegli operatori che sono attivi sia con negozi fisi-ci, sia sull’online. Monclick.it rappresenta una realtà giovane, che negli ul-timi anni è matura-ta considerevolmente e velocemente, tanto da aprirsi al mercato d’oltralpe, con il lan-cio dello store fran-

cese www.monclick.fr nel luglio 2011. a poco più di un anno dal de-butto, il progetto francese ci sta già regalando le prime soddisfazioni.

Quali sono le principali novità che state lanciando sul mercato?Nell’ottica di garantire sempre un’ottima proposizione commer-ciale ai nostri clienti, abbiamo lan-ciato un progetto che ci consente, all’acquisto di determinate catego-rie di prodotto, di proporne gli ac-cessori corretti e compatibili. Que-sto per ovviare alla difficoltà degli utenti online di trovare gli acces-sori per i propri acquisti, senza in-correre in spiacevoli sorprese di incompatibilità. Inoltre, Monclick è

sempre conside-rato un luogo

virtuale dove trovare le ultime no-vità e le più innovative tecnologie. Siamo stati i primi a lanciare i pro-dotti legati a Windows 8, gli ultra-book e lo smartphone galaxy S III Limited Edition da 64 gB in versio-ne Sapphire Black, per il cui lancio siamo stati scelti assieme ad altri pochissimi e-tailer.

Come vi state preparando al natale?Quest’anno abbiamo in serbo per i nostri clienti una curiosa sorpresa che affiancherà al mondo tecnolo-gico qualcosa di molto tradiziona-le e natalizio, ma per il momento non possiamo svelarvi i dettagli. visitate Monclick.it nelle prossi-me settimane e scoprirete di che si tratta! In definitiva, per la chiu-sura dell’anno e con uno sguardo

verso i prossimi anni, siamo otti-misti sia per quanto riguarda le sorti del mercato high-tech, sia quelle dell’e-commerce in genere che auspichiamo registri un’im-portante crescita. Le chiavi con cui Monclick intende affrontare questa sfida sono la passione, la fantasia e un consolidato lavoro

di squadra.feDericaronchi

zione far sì che questo fuo-co rimanga vivo anche nel futuro e siamo certi che la collaborazione con Isf pro-seguirà nel tempo, riser-vandoci nuove ed ulteriori soddisfazioni».Intanto, il notevole risulta-to dell’operazione condot-ta da Monclick consentirà a Isf di far ben più di quanto aveva programmato: infatti la onlus ha già previsto una seconda missione a Bema-neviky per la realizzazione della rete locale, della confi-gurazione della connessio-ne internet e di un corso di informatica avanzato. Inol-tre, verranno sostenuti al-tri due importanti progetti: Open Hospital in Eritrea e I.S.A. (I Speak Again). Il pri-mo prevede l’informatizza-zione del sistema sanitario eritreo a partire dall’intro-duzione di “Open Hospi-tal”, un software gestiona-le open source sviluppato da ISF appositamente per le esigenze degli ospedali. I.S.A., invece, consiste nello sviluppo di una soluzione di comunicazione assistita per coloro che sono colpiti da malattie gravi, come ad esempio la Sla (Sclerosi La-

isF L’informatica è progressoUtilizzare conoscenze e strumenti in-formatici per portare un aiuto concreto a chi vive situazioni di emarginazione e dif-ficoltà: questa la mission di Informatici Senza Frontiere, la onlus costituita nel 2005 da un gruppo di professionisti dell’IT. Isf è attiva in Italia e in di-versi Paesi in via di sviluppo.

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Diretta, suggestiva e assai im-pattante, la campagna ideata dai ragazzi di Kaffeine per l’in-segna di cliniche ucraine Ro-kiv sintetizza perfettamente la mission dell’istituto: cancella-re da voi ogni eccesso di massa adiposa. Ed ecco che, per ma-gia, una gomma trasforma un grasso cosciotto in una assai più dietetica pera. Che è sorel-la della mela e, si sa, una mela al giorno...

agenzia creativa: Kaffeine, Kiev, UcrainaDirettori creativi: Dima Tsapko, anze Jerebart Director: Roman DavydyukCopywriter: nadya Skrynnykillustratori: Roman Davydyuk, Dima Tsapko

up&DoWn

e il grasso è cancellato

Nella messe quotidia-na di notizie infauste sul quadro economi-co, fa contrasto il lie-ve aumento segnala-to dall’Istat per il clima di fiducia dei consuma-tori, che a ottobre passa da 86,2 a 86,4. Non resta che confidare nell’intui-to popolare!

I consumi calano? Non online: secondo i nuo-vi dati NetComm – Polimi,

quest’anno il commercio elettronico B2C italiano

cresce a un tasso del 19%, portando i siti che vendono online

nel nostro Paese a un volu-me d’affari che sfiora ormai i 10 miliardi di euro.

Una volta tanto, finisce in down l’advertising online: il +1,3% segnalato da Fcp-assointernet come dato di crescita nel mese di settembre fa notizia in negativo, e il boom del video adv non basta a nascondere la brusca frenata delle altre tipologie di mktg digitale.

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coverstory

9/12

Il web è morto.(anche no)

4 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

4concept ikea lancia hemma,

community dal cuore italiano

il magazine usa

wired esce con una

copertina eloquente

e un carteggio

provocatorio tra

il direttore chris

anderson e il

columnist michael

wolff: per capire

dove andrà la rete

7 concept il back to school

e le contaminazioni in adv

9 360agorà latins do it better:

twitter vola in sud america

6campagne shakira “mueve”

il piano marketing di seat

17scenario i cento nomi più

cool dell’information age

in questo numero

chris anderson

michaelwolff

8

1816 Il Motorshow ora

accelera con Comark

Quando la lavatrice ci

chiederà banda larga5Ecco La Settimana

della ComunicazioneStile italiano carico

di ottimismo

all’internoall’internoMeno cibo e più hi-tech

nei consumi degli italiani17 19Ecco chi c’è davanti

al grande schermo5/6Concept store“pop in the city”

20/22

4 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

6 concept la creatività imille

regala più luce a bilumen

7 eventi la settimana della

comunicazione: l’agenda

8 agorà dal festival di venezia

alle debolezze del sistema

18 scenario government 2.0:

dagli usa il primo bilancio

4 marketplace su zoopa il logo

del bicentenario beretta

in questo numeroeditoria / se i lettori dettano l’agenda ai giornali

coverstory

9/13

14/15

LucaColombo

rubriche2 visioni paolo mardegan 3 360pro.

update 16 mediadata ads - audiweb/

nielsen - strategy analytics 19

vipcom simona ventura 20/21

agenda mondo/italia 21 up&down

trend in salita e in discesa 21

scanner grey paris / asonor

Alle porte dello

showrnalismin alcune redazioni usa campeggiano cartelloni con i risultati

del traffico delle notizie pubblicate sul web. il pubblico si sta

impadronendo dell’informazione? quali riflessi per il mercato?

all’interno

Ma come sta davveroil grande malato?La pubbLicità è ancora in crisi profonda? come vanno Letti

i dati apparentemente positivi consegnati daLLa prima parte

deLL’anno? viaggio in un panorama difficiLe da interpretare

3 marketpLace fatti&notizie

daL pianeta comunicazione

4 marketpLace uma thurman,

moLto più che testimoniaL

8 360agorà quaLe privacy

neLL’epoca di internet?

18 teLevisione broadcaster

con Le donne neL mirino

19 downLoad mp3 i ceLLuLari

provano a sfidare itunes

21 scanner bayer, Luoghi

comuni a impatto creativo

16

Paul Steiger

14 17La carta stampata

in mezzo al guadoTutti in filaper i media guru5/6

Binaghi/Ippolito:

una nuova fase

per Iab Italia

rubriche

in questo numero

coverstory

Write thefuture

7

concept la campagna della multinazionale

9/12

all’interno

3 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

5 concept estate, scatta

la sete di comunicazione

9 360agorà il rebranding

nell’era dei social media

17 bottarisposta frasi che

non passano inosservate

20 scenario pochi ma buoni,

le scelte di adci awards

22 scanner shangri-la, se

lo straniero è uno di noi

18DerrickDe Kerckhove

8 20Mandarina Duck decide

di raccontarsi… in reteEsloultimo, il negozio

dove lo shopping è gratis

6/7Altavia Italia,

competitivi

e consapevoli

in questo numero

Come cambia la dieta

mediatica degli italiani

coverstory

10/15strumenti digitali, mobili, innovativi, futuristici

e futuribili. attenzione, però, a non perdere di vista ciò

che guardano e ascoltano, veramente, gli italiani.

basta fermarsi un attimo per scoprire che...

3 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

5 concept la pubblicità

in dimensione mondiale

7 concept casual oppure

doppiopetto, conta l’abito

9 360agorà boom americano

per il network sb nation

17 scenario per edisport

la forza viene dalla storia

21 scanner amnesty invita

a non voltare le spalle

15Andrew Bud

in questo numero

all’interno

Così mobile

che sembra

inafferrabileil numero di connessioni a internet su telefonini

e smartphone è in rapida crescita, ma il mercato

dei contenuti ha perso il 20% in un anno,

e anche l’adv non decolla. viaggio

in un settore alle prese con una

svolta forse epocale

818

TAG Advertising

per il target business

“D8” / Una finestra

sul digitale che verrà

coverstory

10/14

rubriche

cellulari, contenuti e internet

aBBonati a

per infolicia guastelluccia tel [email protected]@groWingcm.com

aBBonati a

coverstory

9/12

Il web è morto.(anche no)

4 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

4concept ikea lancia hemma,

community dal cuore italiano

il magazine usa

wired esce con una

copertina eloquente

e un carteggio

provocatorio tra

il direttore chris

anderson e il

columnist michael

wolff: per capire

dove andrà la rete

7 concept il back to school

e le contaminazioni in adv

9 360agorà latins do it better:

twitter vola in sud america

6campagne shakira “mueve”

il piano marketing di seat

17scenario i cento nomi più

cool dell’information age

in questo numero

chris anderson

michaelwolff

8

1816 Il Motorshow ora

accelera con Comark

Quando la lavatrice ci

chiederà banda larga5Ecco La Settimana

della ComunicazioneStile italiano carico

di ottimismo

all’internoall’internoMeno cibo e più hi-tech

nei consumi degli italiani17 19Ecco chi c’è davanti

al grande schermo5/6Concept store“pop in the city”

20/22

4 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

6 concept la creatività imille

regala più luce a bilumen

7 eventi la settimana della

comunicazione: l’agenda

8 agorà dal festival di venezia

alle debolezze del sistema

18 scenario government 2.0:

dagli usa il primo bilancio

4 marketplace su zoopa il logo

del bicentenario beretta

in questo numeroeditoria / se i lettori dettano l’agenda ai giornali

coverstory

9/13

14/15

LucaColombo

rubriche2 visioni paolo mardegan 3 360pro.

update 16 mediadata ads - audiweb/

nielsen - strategy analytics 19

vipcom simona ventura 20/21

agenda mondo/italia 21 up&down

trend in salita e in discesa 21

scanner grey paris / asonor

Alle porte dello

showrnalismin alcune redazioni usa campeggiano cartelloni con i risultati

del traffico delle notizie pubblicate sul web. il pubblico si sta

impadronendo dell’informazione? quali riflessi per il mercato?

all’interno

Ma come sta davveroil grande malato?La pubbLicità è ancora in crisi profonda? come vanno Letti

i dati apparentemente positivi consegnati daLLa prima parte

deLL’anno? viaggio in un panorama difficiLe da interpretare

3 marketpLace fatti&notizie

daL pianeta comunicazione

4 marketpLace uma thurman,

moLto più che testimoniaL

8 360agorà quaLe privacy

neLL’epoca di internet?

18 teLevisione broadcaster

con Le donne neL mirino

19 downLoad mp3 i ceLLuLari

provano a sfidare itunes

21 scanner bayer, Luoghi

comuni a impatto creativo

16

Paul Steiger

14 17La carta stampata

in mezzo al guadoTutti in filaper i media guru5/6

Binaghi/Ippolito:

una nuova fase

per Iab Italia

rubriche

in questo numero

coverstory

Write thefuture

7

concept la campagna della multinazionale

9/12

all’interno

3 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

5 concept estate, scatta

la sete di comunicazione

9 360agorà il rebranding

nell’era dei social media

17 bottarisposta frasi che

non passano inosservate

20 scenario pochi ma buoni,

le scelte di adci awards

22 scanner shangri-la, se

lo straniero è uno di noi

18DerrickDe Kerckhove

8 20Mandarina Duck decide

di raccontarsi… in reteEsloultimo, il negozio

dove lo shopping è gratis

6/7Altavia Italia,

competitivi

e consapevoli

in questo numero

Come cambia la dieta

mediatica degli italiani

coverstory

10/15strumenti digitali, mobili, innovativi, futuristici

e futuribili. attenzione, però, a non perdere di vista ciò

che guardano e ascoltano, veramente, gli italiani.

basta fermarsi un attimo per scoprire che...

3 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

5 concept la pubblicità

in dimensione mondiale

7 concept casual oppure

doppiopetto, conta l’abito

9 360agorà boom americano

per il network sb nation

17 scenario per edisport

la forza viene dalla storia

21 scanner amnesty invita

a non voltare le spalle

15Andrew Bud

in questo numero

all’interno

Così mobile

che sembra

inafferrabileil numero di connessioni a internet su telefonini

e smartphone è in rapida crescita, ma il mercato

dei contenuti ha perso il 20% in un anno,

e anche l’adv non decolla. viaggio

in un settore alle prese con una

svolta forse epocale

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per il target business

“D8” / Una finestra

sul digitale che verrà

coverstory

10/14

rubriche

cellulari, contenuti e internet

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6-7 novembre, miLAnoworLd business ForumDue giorni di confronto con economisti e imprenditori ai massimi livelli e di fama internazionale, per ispirare idee di business e motivare all’innovazione: con questo obiettivo torna a Milano il 6 e 7 novembre il World Business Forum. Tra i protagonisti dell’appuntamento, che si svolgerà presso il centro congressi MiCo, ci saranno l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, Nouriel Rubini, uno dei massimi economisti al mondo, il guru del marketing Philip Kotler, e andrea Illy, amministratore delegato di Illy Caffè.Info: www.wobi.com

ultima

liBri

&innovazioneAndreA bArchiesi, FeLix sAgriLLoweb inteLLigence & psicoLinguisticAE’ noto che la conoscenza del web può offrire le risposte essenziali per realizzare un messaggio di marketing efficace, senza fare domande o sondaggi di opinione, ma ascoltando e sfruttando le conversazioni già presenti in rete. Ciò che invece non tutti sanno, è che dietro le parole dei 35 milioni di italiani che navigano online si possono scoprire anche le loro emozioni. E’ ciò che accade quando l’ingegneria reputazionale del web 2.0 incontra la psicolinguistica. a questa nuova metodologia, che tende a progettare contenuti finalizzati a suscitare emozioni, è dedicato il nuovo saggio “Web Intelligence e psicolinguistica” di andrea Barchiesi e Felix Sangrillo, della società Reputation Manager, che sarà presentato martedì 13 novembre alle ore 11:00 presso il Circolo della Stampa a Milano (Corso venezia, 48). < Francoangeli< Pag.128 – 17,00 euro

9-12 novembre, miLAnosALone FrAnchisingTorna l’annuale appuntamento dedicato al franchising, alle innovazioni nel retail e alle nuove idee per la distribuzione. Dal 9 al 12 novembre, oltre 200 marchi saranno presenti all’appuntamento in programma negli spazi di Fieramilanocity, e si presenteranno al mercato in un momento importante per tutta l’economia. Il franchising, oggi, vale circa l’1,5% del Pil italiano.Info: www.saloneFranchisingmilano.com

6 novembre, miLAnoemAiL powerSesta edizione per l’evento dedicato al mondo della comunicazione via email organizzato da Innovability e asseprim, in programma il 6 novembre presso Unione Confcommercio Milano. L’appuntamento rappresenta un’occasione d’incontro fra domanda e offerta, grazie anche a un format messo a punto dagli organizzatori con la finalità di offrire soluzioni davvero concrete a tutti i partecipanti.Info: www.emailPower.it

7 novembre, miLAnonetcomm digitAL FAshion Il 7 novembre a partire dalle 14:30 alla Posteria, in via g. Sacchi 7 a Milano, si terrà la presentazione di case-history di successo e della ricerca Netcomm che mira ad indagare il comportamento d’acquisto online dei consumatori con un approfondimento verticale concentrato sul settore del Fashion. La partecipazione all’evento è gratuita, ma soggetta a registrazione e a conferma da parte della Segreteria di Netcomm.Info: www.consorzionetcomm.it