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Progettisti: Resp. del progetto - Prog. arch. e coordinam. Von Gerkan, Marg und Partner - gmp GmbH Arch. Volkwin Marg Progettazione strutture Werner Sobek Stuttgart GmbH e Co. Ing. Michael Duder Progettazione impianti Studio TI Soc. Cooperativa Ing. Ennio Menotti Progettazione del verde LAND Milano srl Arch. Andreas Kipar Geologo Dott. Aldo Antoniazzi Coordinam. operativo Arch. Clemens Kusch 10.04.2015 352*(772 '(),1,7,92 /2772 5(/$=,21( 5(7, ,03,$17, ,17(51, $//v$5($ D.07 D07_REL_RETI_INTERF_ALLACC INTERFERENZE ED ALLACCIAMENTI

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Progettisti:

Resp. del progetto - Prog. arch. e coordinam.

Von Gerkan, Marg und Partner - gmp GmbH

Arch. Volkwin Marg

Progettazione strutture

Werner Sobek Stuttgart GmbH e Co.

Ing. Michael Duder

Progettazione impianti

Studio TI Soc. Cooperativa

Ing. Ennio Menotti

Progettazione del verde

LAND Milano srl

Arch. Andreas Kipar

Geologo

Dott. Aldo Antoniazzi

Coordinam. operativo

Arch. Clemens Kusch

10.04.2015

PROGETTO DEFINITIVO - 1° LOTTO

RELAZIONE RETI IMPIANTI INTERNI ALL´AREA -

D.07D07_REL_RETI_INTERF_ALLACC

INTERFERENZE ED ALLACCIAMENTI

REGIONE EMILIA ROMAGNA Tecnopolo di Bologna

FASE ”1”

RELAZIONE RETI IMPIANTI INTERNI ALL ’ AREA – INTERFERENZE ED ALLACCIAMENTI

Aprile 2015

T E C N O P O L O B O L O G N A

D . 0 7 R E L A Z I O N E R E T I I M P I A N T I I N T E R N I A L L ' A R E A - I N T E R F E R E N Z E E D A L L A C C I A M E N T I P A G I N A 2 D I 2 0

INDICE

1 PREMESSA 4

2 IMPIANTI ELETTRICI 5

2.1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 5 2.1.1 Norme di carattere generale 5 2.1.2 Norme per impianti di illuminazione 6 2.1.3 Norme per ambienti di lavoro o assimilabili 7 2.1.4 Norme impianti per superamento barriere architetton iche 7 2.1.5 Norme impianti telefonici e dati a larga banda in f ibra ottica 7

2.2 RETE ENEL 7 2.2.1 Stima potenze elettriche edifici area ex-Manifattur a 8 2.2.2 Caratteristiche fornitura di energia e connessione alla rete MT Enel 8

2.2.2.1 Prescrizioni e vincoli Autorità per l’energia 8 2.2.2.2 Ipotesi Forniture di energia elettrica 9 2.2.2.3 Assetto cabine ENEL 10

2.2.3 Caratteristiche cavidotti 11 2.2.4 Caratteristiche Cabine 11 2.2.5 Interferenze 11

2.2.5.1 Cabine Enel 11 2.2.5.1 Impianti via della Manifattura 11

2.3 RETI DI TELECOMUNICAZIONE 12 2.3.1 Predisposizione reti all’interno dell’area di inter vento 12 2.3.2 Rete Lepida 12 2.3.3 12

2.3.3.1 Punto di allacciamento 12 2.3.3.1 Predisposizioni 13

2.3.4 Rete Telecom 13 2.3.4.1 Punto di allacciamento 13

2.3.5 Rete Acantho 13 2.3.5.1 Punto di allacciamento 14

2.3.6 Caratteristiche cavidotti 14 2.3.6.1 Canalizzazioni per fibra ottica 14 2.3.6.2 Canalizzazioni principali servizi telefonici 14 2.3.6.3 Pozzetti di linea 15 2.3.6.4 Chiusini di ghisa 15

2.3.7 Interferenze 15 2.4 IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE 16

2.4.1 Interferenze 16 2.4.2 Predisposizioni 16

3 IMPIANTI IDRICI E GAS METANO 17

3.1 RETE IDRICA 17 3.1.1 Allacciamenti 17 3.1.2 Interferenze 17

3.2 RETE FOGNARIA 18 3.2.1 Allacciamenti 18

3.2.1.1 Acque nere 18 3.2.1.2 Acque bianche 18

3.2.2 Interferenze 19 3.2.2.1 Acque nere 19

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D . 0 7 R E L A Z I O N E R E T I I M P I A N T I I N T E R N I A L L ' A R E A - I N T E R F E R E N Z E E D A L L A C C I A M E N T I P A G I N A 3 D I 2 0

3.2.2.2 Acque bianche 19 3.3 RETE GAS METANO 19

3.3.1 Allacciamenti 19 3.3.2 Interferenze 20

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D . 0 7 R E L A Z I O N E R E T I I M P I A N T I I N T E R N I A L L ' A R E A - I N T E R F E R E N Z E E D A L L A C C I A M E N T I P A G I N A 4 D I 2 0

1 PREMESSA

Oggetto del presente intervento è la esecuzione delle opere relative alla 1° fase di realizzazione del Tecnopolo di Bologna. L’area di intervento è quella della ex manifattura tabacchi ed è compresa tra via della Manifattura, via Ferrarese, via Stalingrado e la linea ferroviaria. Nella prima fase è prevista la realizzazione dei nuovi edifici F1 ed F2, la ristrutturazione dell’edificio C1, la nuova centrale tecnologica ed il tratto di tunnel tecnologico per il collegamento delle reti dalla centrale ai nuovi edifici. Nella prima fase è inoltre prevista la realizzazione della nuova cabina Enel di via della Manifattura, le centrali per i gas tecnici e la sistemazione delle aree esterne comprese nell’area di intervento. Nella presente relazione vengono descritte le rete impiantistiche esterne previste a servizio dell’area, i punti di allaccio con le reti pubbliche e le interferenze impiantistiche rilevate.

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D . 0 7 R E L A Z I O N E R E T I I M P I A N T I I N T E R N I A L L ' A R E A - I N T E R F E R E N Z E E D A L L A C C I A M E N T I P A G I N A 5 D I 2 0

2 IMPIANTI ELETTRICI

L'impostazione generale della progettazione degli impianti elettrici ed affini è stata rivolta al raggiungimento di un sistema tecnologico generale di estrema affidabilità e funzionalità. Particolare importanza è stata data alla componente della funzionalità di tutte le tipologie impiantistiche proposte che a nostro avviso, suffragato dall'esperienza maturata nella progettazione e realizzazione di altre opere, devono anche essere tecnologicamente flessibili per potersi adattare al continuo evolversi delle moderne esigenze. Per l’alimentazione elettrica del Tecnopolo e per il collegamento dei servizi di telecomunicazioni, si prevede il collegamento alle seguenti reti:

- Rete Enel di media tensione e di bassa tensione; - Rete in fibra ottica Lepida; - Rete Telecom (predisposizione); - Rete Acantho (predisposizione);

Nella fase 1, a meno di alcuni punti di interferenza meglio descritti nel seguito, si prevede di intervenire solo su aree private di proprietà della Regione Emilia Romagna e pertanto non verranno realizzati impianti di pubblica illuminazione. Nei paragrafi successivi verranno descritte le principali scelte progettuali per la realizzazione delle reti di distribuzione interna dell’energia elettrica e dei servizi di telecomunicazioni, i punti di allaccio con le reti pubbliche e le interferenze impiantistiche.

2.1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Gli impianti elettrici ed affini di seguito più dettagliatamente descritti, da realizzare al servizio degli edifici previsti per la fase 1, saranno realizzati allo scopo di ottenere le migliori condizioni d’utilizzo e sicurezza, nel pieno rispetto delle vigenti leggi, normative, e disposizioni particolari degli Enti competenti per Zona e Settore Impiantistico, di cui di seguito si riportano le principali:

2.1.1 Norme di carattere generale

Norma CEI 3-23 Segni grafici per schemi e piani di installazione architettonici e topografici

Norma CEI 99-2 Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata

Norma CEI 99-3 Messa a terra degli impianti elettrici a tensione superiore a 1 kV in c.a.

Norma CEI 17-13/1 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 1: prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS).

Norma CEI 17-13/2 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 2: prescrizioni particolari per i condotti sbarre.

Norma CEI 17-13/3 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 3: prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso. Quadri di distribuzione (ASD).

Norma CEI-UNEL 35024/1

Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000V in corrente alternata ed a 1500V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa in aria.

Norma CEI 20-22 Prova dei cavi non propaganti l’incendio

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Norma CEI 23- 3 Interruttori automatici di sovracorrente per usi domestici e similari per tensione nominale superiore a 415 V in corrente alternata;

Norma CEI 23-17 Tubi protettivi pieghevoli autorinvenenti di materiale termoplastico non autoestinguenti;

Norma CEI 23-51 Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare;

Norma CEI 34-22 Apparecchi d’illuminazione. Parte 2A: requisiti particolari. Apparecchi per illuminazione di emergenza;

Norme CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata, e a 1500 V in corrente continua;

Norma CEI 64-12 Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario.

Norma CEI 64-50 Edilizia residenziale. Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori, ausiliari e telefonici

Norma CEI 81-10/1 Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi generali

Norma CEI 81-10/2 Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio

Norma CEI 81-10/3 Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone

Norma CEI 81-10/4 Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture

Norma CEI 81-3 Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei comuni di Italia, in ordine alfabetico-Elenco dei Comuni

D.P.R. n° 1497 del 29 /05/1963: approvazione del regolamento per gli ascensori ed i montacarichi in servizio privato

Legge n° 186 del 01.03.1968 - Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, impianti elettrici a regola d’arte;

Legge n° 791 del 18.10.1977 - Attuazione delle direttive del Consiglio delle Comunità Europee relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione

D.M. 37 del 22 gennaio 2008 - Norme per la sicurezza degli impianti; Ufficio VV.F. Disposizioni particolari; Ufficio ENEL Disposizioni particolari; Ufficio Ufficio

LEPIDA TELECOM

Disposizioni particolari; Disposizioni particolari;

2.1.2 Norme per impianti di illuminazione

NORME GENERALI

C.I.E. Raccomandazioni CIE (Commission Internationale de l’Eclairage) Norma CEI 34-21 Apparecchi di illuminazione

Parte 1: Prescrizioni generali e prove

NORME PER IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE ESTERNA

Norma CEI 64-7 Impianti elettrici di illuminazione pubblica.

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Deliberazione Legislativa

113/2003 Norme in materia di riduzione dell’inquinamento luminoso e di risparmio energetico – 24 Settembre 2003

Norma 10819 Luce e illuminazione Impianti di illuminazione esterne Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso

Norma UNI EN 40-1 Pali per illuminazione Termini e definizioni

Norma UNI EN 40-2 Pali per illuminazione pubblica Parte 2: Requisiti generali e dimensioni

Norma UNI EN 40-3-1 Pali per illuminazione pubblica Progettazione e verifica verifica tramite prova

Norma UNI EN 40-3-2 Pali per illuminazione pubblica Progettazione e verifica verifica tramite prova

Norma UNI EN 40-3-3 Pali per illuminazione pubblica Progettazione e verifica verifica mediante calcolo

Norma UNI EN 40-5 Pali per illuminazione pubblica Specifiche per pali per illuminazioni pubblica di acciaio

Norma UNI 10439 Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato Norma UNI 13201-2 Illuminazione stradale

Parte 2: Requisiti prestazionali Norma UNI 13201-3 Illuminazione stradale

Parte 3: Calcolo delle prestazioni Norma UNI 13201-4 Illuminazione stradale

Parte 4: Metodi di misurazione delle prestazioni fotometriche Norma CEI 34-33 Apparecchi di illuminazione

Parte 2-3: Prescrizioni particolari Apparecchi per illuminazione stradale

2.1.3 Norme per ambienti di lavoro o assimilabili

D.P.R. n° 547 del 27 aprile 1955 - Norme per la pre venzione di infortuni sul lavoro; D.Lgs. n° 626 del 19 settembre 1994 - Attuazione de lle direttive CEE riguardanti il

miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.

2.1.4 Norme impianti per superamento barriere archi tettoniche

Legge n° 13 del 9/01/89 e D.M. 14/6/89, n° 236: Disposizioni pe r favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati;

D.P.R. n° 503 del 24/7/96: Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici.

2.1.5 Norme impianti telefonici e dati a larga band a in fibra ottica

Ufficio Lepida Prescrizioni particolari; Ufficio Telecom Prescrizioni particolari; Ufficio Acantho Prescrizioni particolari;

2.2 RETE ENEL

Il progetto prevede di realizzare una nuova centrale tecnologica autonoma a servizio di tutto il Tecnopolo per la produzione dell’energia termo-frigorifera associata alla produzione di energia elettrica da cogenerazione. All’interno della centrale si è previsto di predisporre il punto di connessione alla rete

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di media tensione per l’alimentazione dell’intero Tecnopolo (ad esclusione delle attività commerciali per le quali si prevedono punti di connessione indipendenti). La rete MT interna del tencopolo sarà dotata di un’alimentazione di riserva da gruppi elettrogeni installati sempre nei locali della centrale tecnologica.

2.2.1 Stima potenze elettriche edifici area ex-Mani fattura

La stima preliminare dei carichi, eseguita su una parametrizzazione per ogni macro destinazione d’uso ed in funzione delle specifiche richieste dei singoli enti prevede i seguenti fabbisogni in termini di potenze installate.

Denominazione Superficie lorda indicativa m²

Potenza prevista kW

Lotto di intervento

C1 – Edificio “Lavorazioni” 11.200 800 Lotto 1

F1 – Edificio nuovo 14.800 1.100 Lotto 1

F2 – Edificio nuovo 14.500 700 Lotto 1

L – Edificio “officine” 2.300 1500 Lotto Lepida

CT – Centrale tecnologica 4.300 2700 Lotto 1 (Parziale)

D – Edificio Nuovo 4.000 300 Lotto 2

E – Edificio Nuovo 1.7000 200 Lotto 2

A – Edificio “Ballette” 27.000 1.800 Futuro

B – Edificio “Botti” 17.000 1.500 Futuro

C2 – Edificio “officine” 3.800 400 Futuro

C3 – Edificio Nuovo 2.200 150 Futuro

F3 – Edificio nuovo 14.400 800 Futuro

G1 – Edificio nuovo 5.800 350 Futuro

G2 – Edificio nuovo 4.000 700 Futuro Considerando un coefficiente medio di utilizzo del singolo fabbricato pari all’ 80% ed una contemporaneità generale delle attività pari a circa 80%, si è stimato pertanto che il fabbisogno in termini di potenza elettrica per l’intera area del Tecnopolo sia di circa 9MW.

2.2.2 Caratteristiche fornitura di energia e connes sione alla rete MT Enel

La costituzione di un SEU introduce la necessità tecnica ed economica, di avere un’unica fornitura di energia in media tensione (da richiedere al gestore di rete) utilizzata in maniera sinergica sia per alimentare le utenze del Tecnopolo sia per alimentare le utenze della ESCO. Adottando questa soluzione impiantistica, l’energia elettrica prodotta dalla ESCO (con impianti di cogenerazione e fotovoltaici), potrà essere utilizzata sia per alimentare le utenze di centrale (ESCO), sia per alimentare le utenze del Tecnopolo.

2.2.2.1 Prescrizioni e vincoli Autorità per l’energia

I principali vincoli che l’autorità per l’energia impone di rispettare per poter ottenere un’unica fornitura di energia (nel caso specifico per il Tecnopolo) sono:

� tutti gli edifici/aree devono essere nella disponibilità (proprietà) di un unico soggetto; � tale soggetto giuridico (“Tecnopolo”) dovrà essere costituito con quote di partecipazione di tutti

gli utilizzatori (enti Enea, Arpa, Protezione civile, IOR, UNIBO, Lepida, ESCO ecc..) in modo tale che l’utilizzatore di tutte le aree e l’intestatario coincidano e sia unico.

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2.2.2.2 Ipotesi Forniture di energia elettrica Per gli edifici oggetto di intervento nella fase 1 e 2, a partire dalle destinazioni d’uso ipotizzate, sono state stimate le esigenze in termini di potenza installata e pertanto è stata ipotizzata la tipologia di fornitura di energia prevista. L’ipotesi prevede di richiedere: � Fornitura MT (MT-T1) per il Tecnopolo in corrispondenza della nuova cabina su via

Stalingrado; � Forniture singole in BT ed MT per le attività commerciali alimentate dalla nuova cabina su via

Manifattura; � Fornitura per la piccola unità commerciale prevista per l’edificio F1 con allaccio

(eventualmente anche temporaneo in attesa della fase 2) da via della Manifattura; Di seguito si riepilogano in forma tabellare le caratteristiche delle forniture previste per la FASE 1, 2 e Data center Lepida:

Denominazione Destinazione d’uso Enti - attività Caratteristiche fornitura elettrica

C1 – Edificio “Lavorazioni” Uffici - Laboratori Enea MT – T1

F1 – Edificio nuovo Uffici - Laboratori Commerciale

IOR Incubatore d’impresa Aule comuni 1 U.I. commerciale

MT – T1 BT – F1.1

F2 – Edificio nuovo Uffici Centrale operativa

ARPA - Protezione civile Aule comuni

MT – T1

L – Edificio “officine” Data center Lepida MT – T1

T – Centrale tecnologica Centrale elettrica, GE E Termofrigorifera

Tecnopolo - ESCO MT – T1

D – Edificio Nuovo Uffici Laboratori Commerciale

Lepida - Unibo Aster - 2 U.I. commerciali

MT – T1 BT – D1 BT – D2

E – Edificio Nuovo Commerciale 2 U.I. commerciali MT – E1 BT – E1

Per i restanti edifici (FASI FUTURE) è stata ipotizzata in fase di gara una destinazione d’uso secondo quanto di seguito riportato con conseguente ipotesi di forniture di energia previste:

Denominazione Destinazione d’uso Enti - attività Caratteristiche fornitura elettrica

A – Edificio “Ballette” Uffici - Laboratori Da definire MT – T1

B – Edificio “Botti” Espositivo - Museale Da definire MT – T1

C2 – Edificio “Officine” Laboratori Da definire MT – T1

C3 – Edificio Nuovo Uffici Da definire MT – T1

F3 – Edificio nuovo Uffici Da definire MT – T1

G1 – Edificio nuovo Foresteria Da definire MT – G1

G2 – Edificio nuovo Congressuale Da definire MT – T1

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2.2.2.3 Assetto cabine ENEL L’area utilizzata per l’insediamento del Tecnopolo di Bologna, è compresa tra via della Manifattura (nord), Via Stalingrado (Est), via Ferrarese (ovest) e linea ferroviaria (sud). Nell’area sono attualmente presenti ed in esercizio 2 cabine Enel collocate rispettivamente all’angolo sud-est (Via Stalingrado angolo ferrovia) e all’angolo nord-ovest (Via Manifattura angolo Ferrarese) denominate “A” e “B” per le quali verrà richiesto lo spostamento (vedi capitolo interferenze reti esterne). Nell’edificio centrale tecnologica (CT) verrà previsto il nuovo punto di fornitura di energia in media tensione denominato MT-T1 che dovrà alimentare la quasi totalità delle utenze previste all’interno del Tecnopolo, ad esclusione delle attività commerciali. All’interno del corpo di edificio del nuovo polo tecnologico verrà pertanto realizzata la nuova cabina Enel denominata “ENEL-A”. Per le attività commerciali si è previsto di predisporre delle forniture in media o in bassa tensione (in funzione della potenza richiesta) indipendenti. Tali forniture saranno richieste in prossimità della nuova cabina Enel posta su via della Manifattura angolo via Ferrarese denominata “ENEL-B”. Nella fase 1 è previsto che per l’attività commerciale collocata al piano terra dell’edificio F1 venga richiesto un nuovo punto di fornitura da richiedere su via della Manifattura. Cabina ENEL-A In sostituzione della cabina Enel esistente su via Stalingrado, si prevede di realizzare una nuova cabina di consegna, posta al piano terra della centrale tecnologica ((CT), costituita da un corpo indipendente dall’edificio principale ma con esso architettonicamente integrato. Le forniture attualmente previste da richiedere su tale cabina risultano essere: � N° 1 fornitura in MT Pot. 5,3 MW (Lotto 1, 2 e L epida)

La nuova cabina Enel (A), da realizzare in accordo con le specifiche che verranno fornite dall’ente gestore di rete MT, è stata dimensionata in modo tale da poter installare da parte di ENEL le apparecchiature necessarie per:

o richiedere n°1 fornitura in media tensione per il Tecnopolo; o predisporre almeno n°1 ulteriore fornitura in medi a tensione per gli ampliamenti futuri

dell’area Tecnopolo; o predisporre delle possibili eventuali future forniture in bassa tensione; o trasferire gli impianti attualmente presenti nella cabina di via Stalingrado.

Successivamente alla realizzazione della nuova cabina di centrale, dovrà essere richiesto da parte della proprietà lo spostamento degli impianti attualmente presenti nella cabina esistente di Enel per poter procedere alla demolizione del manufatto e lasciare spazio alla nuova viabilità prevista dal progetto. La cabina Enel (A) sarà costituita dai seguenti locali:

o locale cabina Enel; o locale misure e contatori;

In adiacenza ai locali Enel saranno previsti due ulteriori locali: o locale ricezione utente MT-T1; o locale ricezione utente MT-PRE-1 (predisp. futura);

Cabina ENEL-B In sostituzione della cabina esistente su via Ferrarese angolo via della Manifattura, si prevede di realizzare un nuovo edificio cabina, da collcare nell’area compresa tra l’edificio “D” e via Ferrarese. Le forniture attualmente previste da richiedere su tale cabina risultano essere: � N° 1 fornitura in MT Pot. 200 kW circa (Edificio E) � N° 4 fornitura in BT Pot. 50kW ciascuna (Edifici F1,D, E)

La nuova cabina Enel, da realizzare in accordo con le specifiche che verranno fornite dall’ente gestore di rete MT, sarà dimensionata in modo tale da poter installare da parte di ENEL le apparecchiature necessarie per:

o richiedere n°1 fornitura in media tensione per l’e dificio “E”;

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o predisporre almeno n°1 ulteriore fornitura in medi a tensione per gli ampliamenti futuri dell’area Tecnopolo;

o predisporre delle possibili eventuali future forniture in bassa tensione; o trasferire gli impianti attualmente presenti nella cabina di via Manifattura angolo via

Ferrarese. Successivamente alla realizzazione del nuovo corpo cabina, dovrà essere richiesto da parte della proprietà lo spostamento degli impianti attualmente presenti nella cabina esistente di Enel per poter procedere alla demolizione del manufatto e lasciare spazio alla nuova viabilità prevista dal progetto. La cabina Enel (B) sarà costituita dai seguenti locali:

o locale cabina Enel; o locale misure e contatori;

In adiacenza ai locali Enel saranno previsti i seguenti locali: o locale trasformazione MT/BT edificio “D” alimentato dalla fornitura del Tecnopolo MT-T1; o locale ricezione (fornitura MT-E1) e trasformazione MT/BT utente edificio “E”; o locale ricezione utente MT-PRE-2 (predisp. futura);

2.2.3 Caratteristiche cavidotti

Le reti di Media Tensione (M.T.) e di Bassa Tensione (B.T.), di cui sulla planimetria generale sono indicati i percorsi, saranno progettati a completa cura dell'ENEL in modo coordinato con gli altri impianti presenti nel sottosuolo.

2.2.4 Caratteristiche Cabine

La struttura delle cabine sarà del tipo ad elementi prefabbricati in Cemento Armato Vibrato (C.A.V.) o realizzata in opera conforme alle norme e prescrizioni dettate dall'ENEL. Le dimensioni dei locali, le griglie di aerazione e gli infissi saranno realizzate in accordo alle specifiche dell’ENEL.

2.2.5 Interferenze

La rete Enel di distribuzione in media ed in bassa tensione risulta essere presente nelle immediate vicinanze dell’area destinata all’insediamento del nuovo Tecnopolo di Bologna con i seguenti percorsi: - via Ferrarese ove è presente la cabina primaria - via della Manifattura - via Stalingrado

2.2.5.1 Cabine Enel

Nell’area di intervento sono attualmente presenti ed in esercizio 2 cabine Enel collocate rispettivamente all’angolo sud-est (Via Stalingrado angolo ferrovia) e all’angolo nord-ovest (Via Manifattura angolo Ferrarese). L’attuale collocazione delle cabine Enel denominate rispettivamente “A” e “B” risulta essere non compatibile con le ipotesi di sistemazione esterna dell’area prevista dal progetto generale e pertanto si dovrà richiedere all’ente lo spostamento delle stesse in nuova posizione. Si è ipotizzato di trasferire gli impianti della cabina Enel esistente di via Stalingrado (A), all’interno della nuova cabina Enel denominata “ENEL-A”. Tale cabina sarà realizzata nella fase 1 e sarà collocata all’interno del nuovo edificio centrale tecnologica (CT). Analogamente si è ipotizzato di trasferire gli impianti della cabina Enel esistente di via Manifattura angolo via Ferrarese (B) all’interno della nuova cabina Enel denominata “ENEL-B”. Anche tale cabina sarà realizzata nella fase 1 e sarà collocata nell’area di parcheggio adiacente all’edificio “D”. Per le due nuove cabine verrà realizzata una nuova viabilità di accesso da strada pubblica.

2.2.5.1 Impianti via della Manifattura Come rilevabile dagli elaborati planimetrici, il nuovo limite di intervento previsto sia per la fase 1 che per la fase 2, prevede di realizzare una nuova sistemazione esterna sul lato sud di via della

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Manifattura includendo in tale opera anche la realizzazione di una nuova rampa di accesso al piano interrato a servizio degli edifici “F1” ed “F2”. In tale zona sarà quindi necessario: - Richiedere all’ente un tracciamento con esatta collocazione delle reti interrare esistenti per

verificare l’effettiva presenza di interferenze con le opere civili da realizzare - Richiedere all’ente lo spostamento dei manufatti BT presenti in adiacenza all’attuale confine di

proprietà.

2.3 RETI DI TELECOMUNICAZIONE

In base alle logica di suddivisione fisica degli edifici oggetto di intervento nella fase 1 e 2 ed in funzione della destinazione d’uso delle diverse aree, sono state ipotizzate, le principali utenze dati e fonia delle quali si prevede un allaccio alle reti pubbliche di telecomunicazioni. Ogni utenza farà capo ad un armadio dati “centro stella” che individua il punto di connessione fisico alla rete pubblica e per il quale è necessario predisporre l’infrastruttura di collegamento alle reti pubbliche presenti nella zona. Le principali utenze individuate sono: - P.1 Generale Tecnopolo (rete dati per la gestione del Tecnopolo) - C1.1 Centro stella ENEA - F1.1 Centro stella IOR - F1.2 Centro stella Incubatore - F1.3 Attività commerciale - F2.1 Centro stella Prot. Civile - F2.2 Centro stella Arpa - L1 Data Center Lepida - CT1 Centro stella ESCO - D.1 Centro stella uffici Lepida - D.2 Centro stella Unibo - D.3 Centro stella Aster - E.1 Attività commerciale - E.2 Attività commerciale

2.3.1 Predisposizione reti all’interno dell’area di intervento

All’interno dell’area Tecnopolo, verrà realizzato un tunnel tecnologico utilizzato come percorso principale di distribuzione per il collegamento delle singole utenze individuate dalla committenza (collegamento dati e fonia previsto a livello di centro stella) e le reti pubbliche di Telecomunicazione presenti nell’area. All’interno del Tunnel la distribuzione avverrà in canalizzazione metallica (sono previste canalizzazioni con setti separatori condivise dai diversi operatori).

2.3.2 Rete Lepida

La rete in fibra ottica Lepida risulta essere presente nelle immediate vicinanze dell’area destinata all’insediamento del nuovo Tecnopolo di Bologna con i seguenti percorsi: - Rete in fibra ottica di recente realizzazione su via Stalingrado (lato ex manifattura) e via della

Manifattura (lato ex manifattura); - Rete in fibra ottica posata in cavidotti Acantho posata su via Ferrarese (lato ex manifattura).

2.3.3

2.3.3.1 Punto di allacciamento Per l’allacciamento delle utenze interne all’area del Tecnopolo si prevede di predisporre 2 punti di collegamento tra canalizzazione interna (posata nel tunnel tecnologico) e rete esterna esistente: - Via Stalingrado zona centrale Tecnologica . Si è previsto di predisporre un cavidotto da

realizzare secondo le specifiche Lepida posto sul lato nord del nuovo edificio centrale Tecnologica.

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- Via Manifattura zona edificio F1 . Si è previsto di predisporre un cavidotto da realizzare secondo le specifiche Lepida posto sul lato ovest del nuovo edificio F1.

Per il collegamento tra la canalizzazione prevista all’interno del tunnel e la rete Lepida esistente su strada pubblica è prevista la realizzazione di un cavidotto interrato che terminerà al confine di proprietà (dove sarà predisposto un pozzetto secondo le specifiche del gestore). La realizzazione delle opere esterne all’area di intervento (su strada pubblica) per il collegamento dell’infrastruttura interna alla rete Lepida stradale resterà a carico del gestore che realizzerà le opere la momento della richiesta di allaccio da parte di uno o più utenti interni.

2.3.3.1 Predisposizioni Nella fase “1” è prevista la realizzazione di una nuova viabilità di collegamento tra via Stalingrado e via Ferrarese su area privata del Tecnopolo e in adiacenza alla linea ferroviaria. Sul percorso della nuova viabilità verrà realizzato un nuovo cavidotto Lepida predisposto per l’allaccio al Data Center Lepida del quale è prevista la futura realizzazione all’interno dell’edificio “L”.

2.3.4 Rete Telecom

La rete Telecom risulta essere presente nelle immediate vicinanze dell’area destinata all’insediamento del nuovo Tecnopolo di Bologna con i seguenti percorsi: - rete su via Stalingrado (centro strada); - rete su via Ferrarese (lato ex manifattura); - tratto di rete su via della Manifattura (lato ex manifattura) collegata alla rete su via Ferrarese.

2.3.4.1 Punto di allacciamento Per l’allacciamento delle utenze interne all’area del Tecnopolo si prevede di predisporre 3 punti di collegamento tra canalizzazione interna (posata nel tunnel tecnologico) e rete esterna esistente: - Via Stalingrado zona centrale Tecnologica . Si è previsto di predisporre un cavidotto da

realizzare secondo le specifiche Telecom posto sul lato nord del nuovo edificio centrale Tecnologica.

- Via Manifattura zona edificio F1. Si è previsto di predisporre un cavidotto da realizzare secondo le specifiche Lepida posto sul lato ovest del nuovo edificio F1.

- Via Ferrarese. Si è previsto di predisporre un cavidotto da realizzare secondo le specifiche Lepida posto in prossimità dell’edificio “E”. Tale predisposizione dovrà essere realizzato in fasi future.

Per il collegamento tra la canalizzazione prevista all’interno del tunnel e la rete Telecom esistente su strada pubblica è prevista la realizzazione di un cavidotto interrato che terminerà al confine di proprietà (dove sarà predisposto un pozzetto secondo le specifiche del gestore). La realizzazione delle opere esterne all’area di intervento (su strada pubblica) per il collegamento dell’infrastruttura interna alla rete Telecom stradale resterà a carico del gestore che realizzerà le opere la momento della richiesta di allaccio da parte di uno o più utenti interni.

2.3.5 Rete Acantho

La rete in fibra ottica Acantho risulta essere presente nelle immediate vicinanze dell’area destinata all’insediamento del nuovo Tecnopolo di Bologna con i seguenti percorsi: - rete in fibra ottica su via Stalingrado (lato opposto della ex Manifattura) posta all’interno dei

cavidotti di pubblica illuminazione (circa 28cm di profondità); - rete su via Ferrarese (lato ex manifattura circa 75cm di profondità).

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2.3.5.1 Punto di allacciamento Per l’allacciamento delle utenze interne all’area del Tecnopolo si prevede di predisporre un punto di collegamento tra canalizzazione interna (posata nel tunnel tecnologico) e rete esterna esistente in Via Stalingrado zona centrale Tecnologica . Si è previsto di predisporre un cavidotto da realizzare secondo le specifiche Acanthoposto sul lato nord del nuovo edificio centrale Tecnologica. Per il collegamento tra la canalizzazione prevista all’interno del tunnel e la rete Acantho esistente su strada pubblica è prevista la realizzazione di un cavidotto interrato che terminerà al confine di proprietà (dove sarà predisposto un pozzetto secondo le specifiche del gestore). La realizzazione delle opere esterne all’area di intervento (su strada pubblica) per il collegamento dell’infrastruttura interna alla rete Acantho stradale resterà a carico del gestore che realizzerà le opere la momento della richiesta di allaccio da parte di uno o più utenti interni.

2.3.6 Caratteristiche cavidotti

2.3.6.1 Canalizzazioni per fibra ottica Le canalizzazioni principali saranno realizzate tramite posa in opera di tributo PEHD DN 6 PN 50 secondo il tracciato indicato nelle planimetrie, su apposito letto costituito da sabba o altro materiale ritenuto idoneo, opportunamente realizzato e livellato, ad una profondità di circa metri 1,00 tra l’estradosso della tubazione e la superficie dello scavo e infine ricoperto con sabba, opportunamente costipata e sovrastanti strati superficiali. Prima della posa del tributo le teste del medesimo dovranno essere chiuse con gli appositi tappi. In presenza di servizi interferenti dovrà essere effettuato il sottopasso, avendo cura di evitare strozzature o brusche piegature che potrebbero ostacolare la successiva posa del cavo. In ogni caso il tracciato dovrà prevedere tratte possibilmente rettilinee. Eventuali curvature non devono mai essere realizzate con un raggio inferiore a 0,80m sul piano verticale e 3m sul piano orizzontale. Il tributo dovrà inoltre essere posato in pezzature della massima lunghezza possibile al fine di ridurre al minimo le giunzioni. Tuttavia laddove per la realizzazione dei sottopassi si dovesse rendere necessario il taglio del tributo, dovranno essere previste tutte le operazioni per l’esecuzione in opera del relativo giuntaggio. In particolare per ogni tratta da giuntare, nei casi in cui non siano previsti pozzetti, si dovranno utilizzare gli appositi kit di giunzione con manicotti in PVC e relative guaine di rivestimento termorestringente avendo cura di assicurare la totale continuità della superficie interna dei tubi. In corrispondenza dei sottoservizi esistenti occorrerà predisporre un tubo camicia in PVC a protezione del tubo. L’innesto nei pozzetti dovrà essere realizzata separando ciascuna tubazione del tritubo per una lunghezza di circa 1m, inserendole all’interno per una lunghezza di 10cm e a 10-15cm dal fondo, avendo cura di lasciare le estremità delle tre tubazioni leggermente distanziate tra loro e chiuse con gli appositi tappi. Nei tratti in cui è prevista la posa multipla dei tubi, questa dovrà essere realizzata sovrapponendo uno sull’altro i singoli tritubi avendo l’accortezza di disporre le specifiche solette distanziatici con un interasse non superiore ai 5m. Lungo tutta la rete dovrà essere posta l’apposita fascia segnaletica continua in polietilene (da collocare alla profondità di circa 40cm dal piano della sede stradale). Al termine delle operazioni di posa con la tecnica di inserzione pneumatica, dovrà essere inserito e fissato ai tappi alle estremità di ciascun foro del tritubo un cordino di tiro in nylon ad alta tenacia dello spessore minimo di 3mm. (capace comunque di resistere ad uno sforzo di tiro minimo di 280Kg), con lo scopo di verificare anche eventuali schiacciamenti della luce utile nel tubo.

2.3.6.2 Canalizzazioni principali servizi telefonici I cavidotti saranno realizzati con tubazioni interrate in polietilene a doppia parete, corrugata esternamente e liscia internamente, con resistenza allo schiacciamento pari a 450N, posate in scavo di profondità di 1,2m, con letto di sabbia fine passata al vallo e bauletto in cls di protezione del tubo, opportunamente segnalato da nastro in PVC di colore rosso con l’indicazione “CAVI TELEFONICI”. I diametri delle tubazioni saranno di 125mm, nella posa saranno rispettate le seguenti prescrizioni: 1. La posa delle tubazioni in plastica verrà eseguita mediante l’impiego di selle di supporto in

materiale plastico ad una o due impronte per tubi; detti elementi saranno posati ad una

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interdistanza massima di 1,5m, al fine di garantire il sollevamento dei tubi dal fondo dello scavo ed assicurare in tal modo il completo conglobamento dello stesso nel cassonetto di calcestruzzo;

2. Formazione del cassonetto di calcestruzzo dosato Rck 150Kg/cm² a protezione delle tubazioni in plastica, il calcestruzzo sarà superiormente lisciato in modo che venga impedito il ristagno dell’acqua;

3. Il riempimento dello scavo dovrà effettuarsi con materiali di risulta. 4. I cavidotti interrati saranno posati ad una quota di almeno 100cm di profondità rispetto al piano

stradale se posati lungo le sede stradale, come previsto dal nuovo codice della strada, ed a una quota di almeno 60cm di profondità rispetto al piano di calpestio lungo i marciapiedi e le piste ciclabili. 2.3.6.3 Pozzetti di linea

I pozzetti di ispezione della rete in calcestruzzo armato prefabbricati, avranno le seguenti dimensioni interne: - Tipo A: cm 125 x 80 x h120 circa - Tipo B: cm 90 x 70 x h120 circa - Tipo C: cm 60 x 60 x h60 circa I pozzetti si intendono completi di rialzi comunque necessari per raggiungere la quota richiesta e comprensivi dell’anello porta chiusino. L’interposizione degli elementi dovrà essere effettuata con malta cementizia fino ad ottenere la totale sigillatura delle giunzioni. L’ultimo elemento sarà costituito dall’anello porta chiusino. I pozzetti dovranno essere posati su adeguato letto di ghiaia e/o pietrisco, realizzato su fondo ben costipato e bagnato, idoneo a costruire opportuno drenaggio delle acque meteoriche mediante la realizzazione di foro sull’elemento di fondo. Particolare cura dovrà essere posta al ripristino con malta cementizia delle aperture pratiche in corrispondenza degli inserimenti delle canalizzazioni e quant’altro occorra per dare il lavoro finito a regola d’arte.

2.3.6.4 Chiusini di ghisa I chiusini in ghisa lamellare perlitica conforme alla classe D400 della norma UNI-EN 124 (1995). Carico di rottura >400 KN. Dotato di semicoperchi triangolari “apribili a portafoglio” ad appoggio tripode articolati al telaio e chiusura di sicurezza con chiave codificata: - chiusino a 4 coperchi triangolari, 1250x865mm – luce utile 1060x700mm per il pozzetto di tipo A. - chiusino a 2 coperchi triangolari, 900x800mm – luce utile 800x700mm per il pozzetto di tipo B - chiusino a 2 coperchi triangolari, 700x700mm – luce utile 600x600mm per il pozzetto di tipo C La posa dei chiusini dovrà essere realizzata con idonea malta cementizia e per piccoli aggiustamenti dovranno essere poste scaglie di elementi lapidei di porfido.

2.3.7 Interferenze

Per le reti di telecomunicazione, come già accennato per la rete Enel, dovrà essere verificata l’interferenza tra reti esistenti e opere civili necessarie per la realizzazione della nuova rampa di accesso al piano interrato degli edifici “F1” ed “F2”. Sarà necessario richiedere all’ente un tracciamento con esatto collocamento delle reti interrare esistenti per verificare l’effettiva presenza di interferenze con le opere civili da realizzare. Secondo le indicazioni contenute nell’allegato “E” al “documento preliminare per la progettazione”, e dalle indicazioni fornite dai tecnici dell’ente, non risultano essere presenti interferenze con la rete Acantho nell’area di intervento.

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2.4 IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE

Le zone circostanti l’area di proprietà della ex Manifattura Tabacchi, sono dotate di impianto di pubblica illuminazione, gestite da Hera Luce ed in particolare sono presenti i seguenti tratti di impianto: - Illuminazione stradale su via Stalingrado; - Illuminazione pista ciclabile esistente in prossimità della cabina Enel di via Stalingrado; - Illuminazione stradale via della Manifattura; - Illuminazione stradale via Ferrarese.

Nella fase 1 si prevede di intervenire solo all’interno di aree private della ex Manifattura e pertanto l’impianto di illuminazione esterno resterà privato.

2.4.1 Interferenze

Per gli interventi previsti nella fase 1, sono state individuate alcune interferenze con l’impianto di pubblica illuminazione esistente come di seguito descritto. - Illuminazione stradale su via Stalingrado. Dovrà essere verificata l’interferenza tra

illuminazione stradale esistente e nuovo raccordo con viabilità interna (zona cabina Enel). - Illuminazione pista ciclabile esistente in prossimi tà della cabina Enel di via Stalingrado.

Dovrà essere verificata l’interferenza tra le nuove sistemazioni esterne e l’impianto di pubblica illuminazione della pista ciclabile esistente.

- Illuminazione stradale via della Manifattura. L’impianto di pubblica illuminazione esistente su via della Manifattura, interferisce con le opere civili necessarie per la realizzazione della nuova rampa di accesso al piano interrato degli edifici “F1” ed “F2” e con le nuove sistemazioni esterne dell’area. Si dovrà pertanto inoltrare all’ente gestore, la richiesta di spostamento dell’impianto di pubblica illuminazione di via della Manifattura sul lato opposto della sede stradale.

2.4.2 Predisposizioni

Nella fase “1” è prevista la realizzazione di una nuova viabilità di collegamento tra via Stalingrado e via Ferrarese su area privata del Tecnopolo e in adiacenza alla linea ferroviaria. Tale viabilità sarà dotata di un impianto di illuminazione stradale progettato in ottemperanza alle prescrizioni della Norma UNI 10439 e recependo le prescrizioni della EN 13201-2 e della Legge regionale n.19 del 29 settembre 2003. Si prevede che tale impianto sia collegato all’impianto di illuminazione esterno privato del Tecnopolo. Si prevederà inoltre la predisposizione a livello di cavidotti per il futuro allaccio dell’impianto di illuminazione stradale alla rete di pubblica illuminazione.

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3 IMPIANTI IDRICI E GAS METANO

Per l’alimentazione idrica, la rete fognaria delle acque bianche e nere e l’alimentazione del gas metano a servizio sia della centrale termica che dei laboratori, si prevedono i collegamenti alle seguenti reti:

- Rete idrica per uso igienico-sanitario, tecnologico e antincendio; - Rete fognaria delle acque meteoriche con relativa vasca di laminazione; - Rete fognaria acque nere; - Rete gas metano;

Nella Fase 1, a meno di alcuni punti di interferenza meglio descritti nel seguito, si prevede di intervenire solo su aree private di proprietà della Regione Emilia Romagna. Nei paragrafi successivi verranno descritti punti di allaccio con le reti pubbliche e le interferenze impiantistiche delle reti interne di adduzione idrica, fognatura e alimentazione gas metano, rimandando le principali scelte progettuali per la realizzazione delle suddetti impianti nella relazione tecnica specifica.

3.1 RETE IDRICA

3.1.1 Allacciamenti

Sarà richiesto all’Ente gestore (Hera S.p.a) un nuovo allacciamento dalla condotta idrica stradale esistente nella zona sud-est (Via Stalingrado angolo ferrovia) per la vicinanza alla nuova centrale tecnologica. Dal punto di fornitura idrica, previsto sul confine interno di proprietà dove sarà installato un apposito manufatto per il contenimento dei contatori relativi alle diverse destinazioni d’uso (igienico-sanitario, tecnologico e antincendio), saranno realizzate apposite reti di adduzioni fino al locale centrale idrica situato al piano interrato del fabbricato della centrale tecnologica (CT). La fornitura idrica da richiedere all’Ente gestore risulta essere: � N° 1 fornitura per uso igienico sanitario e labor atori della Fase 1 e predisposizione Fase 2;

Portata = 20 l/s � N° 1 fornitura per uso tecnologico (centrale term ica e torri evaporative) Fas1 1 e 2; Portata = 9 l/s

� N° 1 fornitura per uso antincendio (aliment. Vasc a antincendio) unica per l’intero Tecnopolo;

Portata = 4 l/s

� N°1 fornitura ad uso irrigazione in mancanza di ac qua nella vasca di recupero acque piovane; Portata 4 l/s

Per i futuri edifici la maggior portata idrica per uso igienico sanitario e per uso tecnologico, sarà predisposta una seconda tubazione di adeguato diametro.

3.1.2 Interferenze

L’installazione dei contatori avverrà in prossimità dell’attuale contatore N° 447880 esistente nella z ona sud-est (Via Stalingrado angolo ferrovia). Dal contatore esistente ha origine una tubazione in ghisa del diametro 3” a servizio degli edifici …….che interferirà con la costruzione della nuova centrale tecnologica.

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3.2 RETE FOGNARIA

3.2.1 Allacciamenti

3.2.1.1 Acque nere

Alla fognatura delle acque nere saranno allacciate le acque di scarico dei servizi igienici, dei laboratori e dello stabulario relative agli edifici della Fase 1 “C1-F1-F2”. La fognatura delle acque nere dei servizi igienici e dei laboratori, saranno realizzate separatamente con proprie condotte interrate in PVC rigido SN8 con giunto a bicchiere e guarnizione elastomerica nei diametri da mm 125 a mm 250 . Le due condotte saranno mantenute separate fino a monte del punto di allacciamento alla fognatura mista principale esistente nell’area interna del Tecnopolo,.alla quale attualmente sono collegate anche le acque di scarico bianche e nere dell’edificio botte. A monte del collegamento alla suddetta fognatura sarà eseguita l’unione della rete di scarico dei laboratori con quella dei servizi igienici previa installazione di un pozzetto di prelievo dello scarico dei laboratori. La scelta del punto di allacciamento risulta la più idonea sia per la quota favorevole di scorrimento di circa – 2,40 rispetto al piano di campagna sia per la facilità della posa della tubazione seguendo un percorso libero da ogni ostacolo e dalla presenza di piante.

3.2.1.2 Acque bianche

Alla fognatura delle acque bianche saranno allacciati i pluviali e le canalette/caditoie degli edifici della Fase 1 “C1-F1-F2” con la predisposizione per gli edifici della Fase 2. La rete fognaria sarà eseguita con tubazione interrata in PEAD SN8 con giunto a bicchiere e guarnizione elastomerica nei diametri da mm 160 a mm 630 ed in polietilene strutturato per diametri superiori. La suddetta rete terminerà prima nella vasca di recupero delle acque piovane e per tracimazione nella vasca di laminazione della capacità relativa alla superficie impermeabilizzata delle Fasi 1 e 2 pari a 1840 mc. All’interno della vasca di laminazione sarà installato un impianto di sollevamento composto n° 2 elettropompe sommergibili di cui una di riserva della portata che sarà indicata dall’Ente gestore “Consorzio della Bonifica Renana” per lo scarico nella condotta “Reno 75” esistente in via Stalingrado. Le elettropompe saranno corredate di valvole d’intercettazione e di ritegno, di interruttori a galleggiante e quadro elettrico. Il volume della vasca di laminazione a servizio della Fase 1 (esclusa la centrale tecnologica) e Fase 2, più l’area dei futuri edifici F3 e C3, è stato dimensionato secondo le Norme di Attuazione del PTCP di Bologna (Art. 4.8 – Gestione dell’acqua meteorica - punto 1) e adottato da ARPA di Bologna. In particolare l’articolo sopra citato indica per il dimensionamento delle vasche di laminazione: “…Il sistema maggiore deve garantire la laminazione delle acque piovane per un volume complessivo di almeno 500 m3 per ettaro di superficie territoriale, ad esclusione delle superfici permeabili destinate a parco o a verde compatto.” L’area oggetto di intervento si sviluppa per complessivi 39.240 m2 di cui 2510 m2 a verde ed i restanti 36.730 m2 a superficie impermeabile (viabilità interna e coperture degli edifici), pertanto il volume minimo utile da laminare risulta:

840.15,836.1000.10

730.36500 ≅=⋅=V m3

In adiacenza alla vasca di laminazione sarà prevista una vasca di recupero acque meteoriche per uso irrigazione e per il riempimento delle cassette dei WC, il cui volume è stato stimato in 150 m3.

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Le acque meteoriche riempiranno prima la vasca di recupero e poi, raggiunto il livello massimo, sfioreranno nella vasca di laminazione.

3.2.2 Interferenze

3.2.2.1 Acque nere

La realizzazione della nuova rete fognaria delle acque nere degli edifici della Fase 1 “C1-F1-F2” sarà eseguita previa demolizione di tutta la rete esistente nell’ambito del sedime dei suddetti edifici. La posa della nuova tubazione troverà l’interferenza con il tunnel tecnologico interrato in n° 2 punti che sarà risolta mantenendo per la lunghezza necessaria, il pavimento del tunnel alla stessa quota del piano interrato dell’edificio F1 e 2. Altra interferenza con la fognatura esistente in prossimità del punto di allaccio al collettore delle acque miste davanti all’edificio botte, sarà risolto con l’interruzione del braccio di tubazione di scarico che attualmente è collegato ad un pozzetto di prelievo. L’interferenza sarà risolta dal momento che non ci sarà più l’utilizzo del pozzetto di prelievo con la dismissione del suddetto braccio di tubazione potendolo collegare subito dopo l’uscita dall’edificio botte al collettore esistente sul perimetro esterno dell’edificio stesso.

3.2.2.2 Acque bianche

La realizzazione della nuova rete fognaria delle acque bianche degli edifici della Fase 1 “C1-F1-F2” predisposta anche per la Fase 2 al fine di convogliare tutte le acque piovane nella vasca di laminazione sarà eseguita previa demolizione come già sopra descritto di tutta la rete esistente nell’ambito del sedime dei suddetti edifici. La posa della nuova tubazione troverà le stesse interferenze come per le acque nere con il tunnel tecnologico interrato. I punti d’interferenza con tunnel essendo gli stessi delle acque nere saranno risolti come sopra descritto. L’interferenza della nuova fognatura bianca con il collettore delle acque miste esistente davanti all’edificio botte, sarà superata installando sulla nuova condotta delle acque piovane un pozzetto di salto in modo da passare sotto il collettore esistente e mantenere la quota con la dovuta pendenza fino alla vasca di laminazione. Il collettore generale delle acque miste esistente davanti l’edificio botte e già collegato alla fognatura pubblica crea un’interferenza con la costruzione del tunnel tecnologico, che sarà risolta interrando maggiormente il tunnel stesso nella zona d’interferenza in modo da non ostacolare l’attuale posizione della fognatura esistente.

3.3 RETE GAS METANO

3.3.1 Allacciamenti

Sarà richiesto all’Ente gestore (Hera S.p.a) un nuovo allacciamento dalla condotta del gas metano in media pressione esistente nella zona sud-est (Via Stalingrado angolo ferrovia) per la vicinanza alla nuova centrale tecnologica. Dal punto di fornitura del gas metano, previsto sul confine interno di proprietà dove sarà installato un apposito manufatto per il contenimento del riduttore di pressione ed il contatore per la contabilizzazione dei consumi delle caldaie e del cogeneratore della CT nella configurazione della Fase 1 predisposta per il funzionamento anche della Fase 2.

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La fornitura del gas metano da richiedere all’Ente gestore risulta essere di 525 mc/h per il funzionamento di n°1 cogeneratore da 205 mc/h e di n° 2 caldaie da 160 mc/h. A servizio dei laboratori dell’edificio C1 sarà prevista una nuova fornitura di gas metano dalla rete esistente in bassa pressione di via della Manifattura. La posizione del contatore non dovrà interferire con la rampa di accesso al piano interrato degli edifici F1 e F2 e raggiungerà le utenze dei laboratori dell’edificio C1 con tubazione in polietilene per gas serie S5 interrata ad una quota minima di cm 60 misurata sulla generatrice superiore del tubo. L’incrocio con il tunnel tecnologico avverrà nella zona di maggior ricoprimento sopra lo stesso dove avviene anche il passaggio delle fognature.

3.3.2 Interferenze

L’installazione del contatore gas a servizio della nuova centrale termica avverrà in prossimità dell’attuale contatore Matr. 1052735-249481 in stato anagrafico aperto intestato B.A.T. esistente nella zona sud-est (Via Stalingrado angolo ferrovia). La presenza di questo contatore sarà oggetto di verifica con l’Ente gestore che dovrà provvedere alla sua rimozione. Di conseguenza all’interno dell’area sarà smantellata la rete gas allacciata al suddetto contatore esistente nell’area di costruzione della nuova centrale tecnologico. Su via della manifattura sono esistenti n° contato ri gas che dovranno essere dismessi a cura dell’Ente erogatore compreso il taglio delle derivazioni dalla condotta stradale.