3 luglio 2014

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GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 137 - GIOVEDÌ 3 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO L'Oscar del giorno lo assegniamo a Mons. Camillo Cibotti. Il nuovo Vescovo di Isernia, finora Vicario Generale dell’ar- cidiocesi di Chieti-Vasto, ha preso pos- sesso della nuova sede e lo ha fatto in punta di piedi. Con molto garbo, se- guendo le orme del suo predecessore, ha voluto iniziare il nuovo cammino secondo le nuove regole della Chiesa impartite da Papa Francesco. Senza clamori o alteri- gia ma preferendo il ruolo del pastore di anime in un momento, tra l'altro, difficile dal punto di vista economico e sociale. L’Oscar del giorno a Mons. Camillo Cibotti Il Tapiro del giorno lo diamo a Franco D'Onofrio. Il sacerdote responsabile della Caritas diocesana non avrebbe preso in considerazione i giovani appena diplo- mati all'Istituto alberghiero di Vinchiaturo che si erano offerti per la preparazione del pranzo del Papa con i poveri. Non si sa il perchè il responsabile della Caritas diocesana avrebbe preferito chiamare, invece, alcuni cuochi privati. Non sa- rebbe stato il caso di prendere al volo la proposta dei ragazzi dell'Alberghiero? Sarebbe stato un modo anche per met- terli in vetrina. Il Tapiro del giorno a Franco D'Onofrio

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Da Petraroia solo fumo negli occhi per i giovani

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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 137 - GIOVEDÌ 3 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L'Oscar del giorno lo assegniamo aMons. Camillo Cibotti. Il nuovo Vescovodi Isernia, finora Vicario Generale dell’ar-cidiocesi di Chieti-Vasto, ha preso pos-sesso della nuova sede e lo ha fatto inpunta di piedi. Con molto garbo, se-guendo le orme del suo predecessore, havoluto iniziare il nuovo cammino secondole nuove regole della Chiesa impartite daPapa Francesco. Senza clamori o alteri-gia ma preferendo il ruolo del pastore dianime in un momento, tra l'altro, difficiledal punto di vista economico e sociale.

L’Oscar del giornoa Mons. Camillo Cibotti

Il Tapiro del giorno lo diamo a FrancoD'Onofrio. Il sacerdote responsabile dellaCaritas diocesana non avrebbe preso inconsiderazione i giovani appena diplo-mati all'Istituto alberghiero di Vinchiaturoche si erano offerti per la preparazionedel pranzo del Papa con i poveri. Non sisa il perchè il responsabile della Caritasdiocesana avrebbe preferito chiamare,invece, alcuni cuochi privati. Non sa-rebbe stato il caso di prendere al volo laproposta dei ragazzi dell'Alberghiero?Sarebbe stato un modo anche per met-terli in vetrina.

Il Tapiro del giornoa Franco D'Onofrio

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CAMPOBASSO. "La crisi economica che ancora investe ilnostro Paese,tra recessione e austerity, ha fatto in modo che ilavoratori autonomi in generale e quelli del settore commercialein particolare, risultino essere la fascia che, proporzionalmente,ha pagato il conto più salato di questi c anni di crisi, perdendoman mano circa 420 mila posti di lavoro e bruciando circa 70miliardi di reddito disponibile. E' da tempo che andiamo sostenendo che occorre quanto-

meno un momento di riflessione sulla vicenda, almeno dalpunto di vista "del lavoro". Lo sostiene il presidente di Confimpresa, Luigi Zappone.

"Avevamo lanciato l'allarme - almeno da un paio di anni addie-tro – facendo rilevare come per i lavoratori autonomi, compostiin larga parte da piccoli e micro imprenditori (in prevalenza delsettore commerciale, almeno nella nostra realtà territoriale)fosse diventato insostenibile il "peso" che, tra fisco e reces-sione, stava finendo – come poi ha finito – di "schiacciare" la ca-tegoria. In verità, in taluni proclami, anche del Governo centraleviene riconosciuta l'esigenza di ridurre la pressione fiscaleanche attraverso un piano di tagli della spesa pubblica ineffi-ciente e improduttiva: ma ancora siamo in attesa di verificarecome i tagli saranno portati avanti in modo coraggioso". Per Zappone è un dato certo e verificabile in qualsiasi mo-

mento (.... basta fare un "giro" per le strade storicamente votateal commercio della città capoluogo della Regione Molise: ViaMazzini, Viale Elena, il corso......) per rendersi conto che gli ef-fetti della crisi sul "lavoro autonomo" (leggi commercio) si sianofatti sentire a partire dalle molte chiusure di attività in proprio edai conseguenti effetti sull'occupazione. "Si è trattato e si tratta di un "sacrificio" elevatissimo e, pro-

porzionalmente, molto più alto rispetto al lavoro dipendente,chenon è sostenibile, soprattutto in una realtà territoriale come ilMolise che ha fin qui "vissuto" di terziario.Questo mix di crollo occupazionale (che, poi, equivale a di-

chiarazioni di "fallimento" per molte attività commerciale), in-sieme alla pressione fiscale sul "patrimonio" e sui servizi, hadeterminato una pesante diminuzione ( se non completo azze-ramento!!!!) dei "redditi primari" della famiglie che di attivitàcommerciali hanno fin qui vissuto". Le risorse necessarie vanno trovate, sicuramente, nei tagli

alla spesa della "finanza pubblica" (....anche il Governo regio-nale!!!!!...) e, nell'intanto, come provvedimento immediato, vistoche si è "finanziato" (con soldi pubblici) zuccherificio, "gallinifi-cio", "abitificio", e......., si potrebbe, quanto meno intervenirepresso la Finanziaria dell'Ente Regione ( la FINMOLISE) proce-dendo al "congelamento", "rimodulazione", "piano di rientro e o

di abbattimento" dei finanziamenti a suo tempo concessi aglioperatori del terziario che, allo stato, non sono in grado di "re-stituire" ed "onorare" in quanto "caduti nel fallimento" e nellacessazione di attività: rimanendo senza alcun reddito. Anche questa – che può sembrare provocatoria – è una pro-

posta precisa che facciamo alla Regione Molise, nell'ottica di"cambiare rotta" e di andare ( prima volta nella storia) "incontroai commercianti" e non solo e sempre ad altre categorie: un in-tervento di tale portata sarebbe veramente un segnale di verocambiamento".

23 luglio 2014

Il presidente di Confimpresa, Luigi Zappone, chiede alla Regione di cambiare rotta

TAagliolto

di Giovanni Muccio*

ll Tavolo tecnico ministeriale boccia il Piano sanitario e si pre-dispone a nominare un Commissario tecnico romano. Il Guer-riero Sannita, intanto, non è contento della bocciatura e imputaal Governatore Frattura di non aver tagliato ulteriormente lespese sanitarie superflue, perché il piano potesse essere appro-vato, a costo di ulteriori critiche, che purtroppo ci sono e ci sonostate rispetto ad ogni Piano sanitario di altre regioni. Il Movimento è contrario ad ogni forma di esautoramento di

qualsiasi classe politica, bianca, nera o rossa eletta dal popolo,

da parte di burocrati provenienti da Roma. Non gioisco minimamente all'idea di un burocrate che, con

carta e penna alla mano e senza la minima conoscenza del ter-ritorio molisano, proceda come un contabile a tagliare la sanità. Non capisco a chi possa giovare tutto ciò. Credo sia opportuno che tutte le forze politiche regionali fac-

ciano sentire la propria voce a Roma e predispongano un ordinedel giorno unitario, che preveda un netto rifiuto all'eventualenuovo Commissario. Un rifiuto che deve avere come scopo la riunione di tutte le

forze politiche attorno ad un tavolo, affinché venga predispostoun nuovo Piano sanitario da inviare a Roma, con la consapevo-lezza che non possono essere tutelate tutte le istanze localisticheo di posizioni individuali delle singole branche specialistiche. ll Piano sanitario predisposto da Frattura è una buona base di

partenza.

Credo che nessuno possa gioire o ergersi a paladino di qual-cosa, è importante che tutta la classe politica si assuma le proprieresponsabilità e proceda a far sentire all'unisono la voce prove-niente dal suo Popolo. Il Popolo, da parte sua, capisca che non è più tempo delle

“vacche grasse”, quando a pagare era pantalone. Oggi la sanitàè un servizio che deve pagarsi il cittadino di ogni regione e, con-siderato il numero esiguo di popolazione molisana, non si ha lapossibilità materiale di salvare tutto e tutti. Una cosa è certa, per il Guerriero Sannita è meglio che pro-

ceda la classe politica regionale e non un burocrate da Roma.Con chi possiamo prendercela dopo, se taglia tutto? Iniziamocon la solita manfrina sulle responsabilità? Mentre il vero danneggiato di tutto ciò è solo il Popolo moli-

sano!*Presidente Regionale del Guerriero Sannita

Frattura, è finito il tempodelle vacche grasse

"Il commercio dimenticato e sepolto"

L'intervento

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Allorché non sanno che fare e come fare, i governati regionali di centrosinistra,maestri in demagogia politica, si appellano alla condivisione, all’unità d’intenti,alla collaborazione. Ultimo spunto preso al volo dal vicepresidente della giunta regionale Petraroia

è il tavolo che ha visto riunita la commissione regionale cosiddetta tripartita, cuiprendono parte le rappresentanze istituzionali, del mondo del lavoro e del mondosindacale, con all’esame il Patto per il Lavoro che però il suo percorso finale locompirà nel momento in cui sarà approvato dalla Regione in accordo con il Par-tenariato economico e sociale. Petraroia e la commissione tripartita sul Pattohanno realizzato una piccola fuga in avanti, come è nel costume politico e am-ministrativo del vicepresidente, ma in particolare si sono occupati dell’aumentodei fondi nazionali assegnati al Molise sul Piano Garanzia Giovani 2014-2016 (5milioni appostati sui tirocini e 1,7 milioni sul servizio civile più altre risorse perapprendistato, bonus occupazionale, formazione professionale, accoglienza e

orientamento specializzato). E sul portale nazionale e su quello regionale hanno constatato epreso nota che sono poco meno di mille i giovani iscritti la cui parteprevalente – lo dice Petraroia – risiede nelle regioni limitrofe mentreper il Molise – sempre secondo Petraroia - sussistono i presuppostiper implementare il numero delle adesioni al Piano Giovani del-l’Europa, fermo restando che il programma interviene sull’occu-pabilità e non sull’occupazione. Prendano nota della differenzaabissale e sostanziale che passa tra occupabilità e occupazionesoprattutto i giovani, prima di entusiasmarsi del Patto per il lavoroe dei suoi propagandatori. L’assonanza dei termini potrebbe indurre a qualche ingiusti-

ficato eccesso d’ottimismo. Anche perché i Petraroia, e quanticon lui operano sul versante delle precarietà, sono facilmenteindotti a contrabbandare speranze per circostanze. E di speranze la commissione s’è inoltre occupata analiz-

zando la proposta in via di emanazione del Decreto Mini-steriale sulla Cassa in deroga, costretta ad esprimere forte

preoccupazione al riguardo, per un articolato che penalizzerebbe i lavoratori ele imprese. Figurarsi l’allegria dei 3.800 lavoratori molisani in mobilità e in cassaintegrazione e delle 34 aziende che hanno fatto richiesta per l’anno in corso. Néha concorso a sollevare gli animi e il livello delle responsabilità politiche e ammi-nistrative l’intervento al tavolo tripartito del responsabile regionale del PlurifondoFse – Fers 2014-2020 Massimo Pillarella, reduce dal confronto avuto a Bruxellescon la Commissione Europea sulla proposta del Por Molise, in cui gli è stato in-dicato di concentrare le azioni per essere più efficaci. Modo elegante dell’Europaper dire ai responsabili molisani che il lavoro di concertazione avviato sulla pro-grammazione dei fondi 2014-2020 deve essere corretto. Avviato in modo autarchico da parte della giunta e della presidenza, con la so-

lita dose di presunzione che, purtroppo riesce a far breccia nella pieghevolezzadegli interlocutori del partenariato socio-economico, ognuno dei quali ha le suerecondite aspettative da vedersi soddisfatte. Alias, spartiamoci bene la torta. Se ne sono accorti quelli della Commissione

Europea, e il Pillarella non c’ha fatto una bella figura. A proposito delle aspetta-tive, il Partenariato economico e sociale è stato convocato il 10 luglio “per con-dividere l’appostamento dei 47 milioni a valere sul Por 2014-2020, e per essereinformati sui fondi strutturali europei riferiti a istruzione, al lavoro e al sociale(Competenze per lo sviluppo – Pon Fse), altri 27 milioni di euro stanziati. Ma è la chiosa della giornata a renderla ancora una volta la quintessenza dello

strano, stranissimo “Volemose bene” di Petraroia, con parole di apprezzamentoper la condivisione del percorso che dovrebbe portare all’Accordo di Programmacon il Governo sull’area di crisi rilanciato nella marcia per il lavoro del 28 giugnoscorso con l’intervento del Segretario Generale Nazionale della Cgil SusannaCamusso, e la sollecitazione ad aderire agli eventi in programma il 5 luglioquando alla presenza di Papa Francesco sarà trattato il tema del lavoro e si potràspingere (Sic! –ndr) per la sottoscrizione di un Patto per il Molise con uno stan-ziamento di fondi “ad hoc” destinati all’occupazione e allo sviluppo della regione. Camusso e Papa Francesco: come mettere d’accordo il diavolo e l’acqua

santa. Dardo

33 luglio 2014

Patto per il lavoro: Petraroia spera nella segretaria nazionale della Cgil Susanna Camusso e in Papa Francesco

TAagliolto

E’ il caso che i giovani prima di entusiasmarsi si rendano conto della differenza abissale e sostanzialetra occupabilità e occupazione

di Massimo Dalla Torre

Abbiamo letto con curiosità, l’adesione di LuigiMazzuto, ultimo presidente dell’AmministrazioneProvinciale di Isernia, al partito del Bossiano Salvini.Il quale, forse perché non riscuote più tanti successi,pare abbia accolto il numero uno di Via Berta nellefile del partito del “carroccio” sempre più in de-clino, perché surclassato dal movimento cinquestelle del ligure Grillo.

Adesione che si aggiunge ad altre che spersona-lizzano appieno lo spirito dei “lumbard” agguerritidifensori del DNA nordico che aberra qualunquecontaminazione “merdionale” tanto da rinnegare fi-nanche le Istituzioni al di sotto della linea di demar-cazione Padana; eppure a quanto pare si sonodovuti arrendere.

Una resa che sicuramente non porterà nessunbeneficio a chi ha deciso di abbracciare il credo

degli adepti di Alberto da Giussano che secoli fa af-frontò il “barbarossa” protetto dai simboli della cri-stianità. Cosa che crediamo Mazzuto abbiaponderato, anche se da erede delle tribù Pentrenon ha nessuna attinenza con gli abitanti delle valliprospicienti le Alpi o confinanti con gli austrounga-rici estremi difensori di valori che cozzano pesan-temente sia con i localismi sia con le tradizioni cheseparano da quelle popolazioni centinaia di chilo-metri e differenze etnico-culturali.

Differenze che pesano sotto tutti i punti di vista,anche se per intraprendenza politica, superano ab-bondantemente i vituperati onorevoli e senatorimeridionali, tant’è che avevano pensato di staccarsidal suolo patrio per dare vita al Parlamento delNord; ecco il perché alla notizia di quest’ adesioneche verrà spiegata fra qualche giorno in conferenzastampa, siamo rimasti sorpresi.

Adesione che la dice lunga di come in politica

nessuno è immune da subire il fascino del non con-sueto. Adesione che, se risultasse fondata, e non ab-biamo nessun motivo per non credere che lo sia,getterebbe un ombra su chi fino a questo momentoha difeso la seconda provincia del Molise e indi-gnato ha rivendicato un passato politico che aquanto pare ora sarà “annegato” nella “sacreacque” che scorrono viciniori a Pontida.

Località dove annualmente i leghisti al suono deicorni celtici rinnegano pesantemente quelli chesono i dettami che regolano la vita del Paese, utiliz-zando non solo frasi e inni poco consoni alla de-cenza, ma parlando in puro dialetto transalpino checon l’ osco-sannita ha poco a che vedere.

Dialetto i cui idiomi sono caratterizzati da suonigutturalmente incomprensibili, tant’è che quandoparlava “L’Umbert” si faceva fatica a comprendernesia il nesso sia il significato.

Frasi che immaginiamo da oggi dovranno essere

assimilate dall’ottimo Mazzuto che dovrà anchecambiare stile di vita, magari non più indossandogiacca a cravatta come segno di distinzione dell’expartito del Cavaliere signore di Arcore, ma in ca-nottiera e intorno al collo un fazzoletto tutto rigo-rosamente di colore verde, con tanto di sigaro inbocca, non sappiamo se toscano, in quanto la patrianatia del Renzino Nazionale, non è propriamentenordica. Miss aggettivo da non scambiare con il fem-minile anglosassone di signorina, che caratterizza gliappartenenti alla Lega Nord che, per l’occasione, cipermettiamo di ribattezzare in “Surd” unendo leiniziali di Sud e Nord con la speranza che gli irridu-cibili appartenenti al movimento che ha il suo cuorepulsante a Varese oppure al Pirellone dove governaBobo Maroni, sentitisi offesi, tanto per non smen-tirsi, utilizzando l’eco delle vallate gridino all’indi-rizzo dell’Iserniano Mazzuto:

“Luiss…fora da i ball”.

Mazzuto attento: i lumbard potrebbero non gradire la tua adesione

Quanti operano sul versante delle precarietà, sono facilmente indotti a contrabbandaresperanze per circostanze. Il Partenariato economico e sociale è stato convocato il 10 luglio “per condividere l’appostamento dei 47 milioni a valere sul Por 2014-2020”

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Il territorio regionale annoveratre riserve naturali (Collemeluccio,Montedimezzo e Pesche), duearee protette (l’oasi di Guardiare-gia e l’oasi di Casacalenda) e unospicchio di Parco nazionale(Abruzzo, Lazio e Molise). All'ap-parenza sembra virtuoso, attentoal valore ambientale e naturale, efortemente impegnato a preser-varlo e a valorizzarlo. All'appa-renza. Perché nei fatti è ben altramusica. A girare lo sguardo intorno ve-

diamo decine e decine di pali eolicisui crinali più interessanti dalpunto di vista paesaggistico, centi-naia di ettari di terreno boschivoandati in fumo, cave estrattive e di-scariche a cielo aperto. Inoltre, fur-tive e capziose forme diinquinamento hanno avvelenato ilterreno, le acque e l’aria, rese pos-sibili da una scarsa e insufficienteopera di prevenzione e controllo.L'espansione delle costruzioni inassenza di piani territoriali e dipiani regolatori, avviene sotto ilsegno della speculazione, il cuidanno maggiore è reso dalla sot-trazione di aree di pregio ambien-tale, da un inurbamento selvaggioe, quindi, dall’abbassamento del li-vello della qualità della vita. Dinanzi ad un quadro comples-

sivo di questa fatta, le tre riservenaturali, le due aree protette, e lospicchio di Parco nazionale rap-presentano poca cosa rispetto ad

una reale volontà e capacità diconsiderare il territorio una risorsae un'occasione di crescita. Dicono niente. Cioè non rie-

scono a incentivare e a rafforzarel’idea del Parco del Matese, cheper decenni è stata e rimane l’ideaguida del progetto di salvaguardiae sviluppo del territorio molisano inversione ambientalista, in versioneturistica e in versione economica,di un’economia fondata su produ-zioni cosiddette di nicchia. Non rie-scono in quanto esse stesse nondanno un’immagine dinamica allagestione né coi numeri e le statisti-che a dimostrare vantaggi econo-mici. Probabilmente il difetto è nel ma-

nico, nella penuria di risorse, nellaoggettiva difficoltà di contrastare iltrend della speculazione e le suemolteplici forme e convenienze.Ma non per questo l’idea del Parcodel Matese, che per ampiezza eper caratterizzazione assommamolte altre peculiarità e specificitàrispetto alle riserve naturali, alleoasi e alla porzione del Parco na-zionale che ci appartiene, la si puòimpunemente mettere in archivio. Ovvero, rinunciare aprioristica-

mente a creare occasioni di cre-scita e di sviluppo che sonoproprie dei Parchi naturali digrande dimensione, ben strutturati,e a ridosso di grandi aree urbane.Ciò che preoccupa è l'indifferenzagenerale se non addirittura con

qualche risentimento di troppo daparte dei molisani che, vivendo aridosso del Parco, ritengono cheverrebbero lesi i propri interessi. Preoccupa ugualmente l’episodi-

cità con cui emergono e affondano,ciclicamente, la proposta del Parcodel Matese e l'appeel turistico -ambientale - naturalistico del Mo-lise, senza pervenire ad una deter-minazione. Da circa un ventennio nelle aule

consiliari delle maggiori istituzionilocali e territoriali l’argomento èoggetto di discussione, per poiscomparire nel nulla. Finora, conrisultati pari alla loro modesta co-scienza politica e personalità am-ministrativa, si sono cimentatisindacalisti, consiglieri regionali equalche assessore di transito al-l'ambiente. Il cui lascito è una se-quenza di proposte di legge e difrettolose retromarce. Qualche anno fa, sull'idea del

Parco s'è spesa finanche l'Univer-sità del Molise protagonista, con ilConsiglio regionale Unipol, di unconvegno a Isernia dal titolo "I par-chi del Molise: un'occasione di svi-luppo". La partecipazione scientifica al

dibattito dava un contribuito so-stanziale alo spessore del pro-getto, ma anche questacircostanza s’è dispersa nel nulla.Né ha avuto esito diverso l’inizia-tiva del consigliere consigliere re-gionale Riccardo Tamburro, prima

che uscisse di scena per dar luogoalla maggioranza di centrosinistrache governa il Molise. Dal convegno ad oggi non s'è

mossa foglia. Continuiamo pertanto a tenerci

le tre riserve naturali, le due areeprotette e lo spicchio di Parco na-zionale in assoluta carenza di pro-spettive e d’iniziative. Frattanto

proliferano i pali eolici, i boschibruciano, le cave s'ingrandiscono,così le discariche e le furtive ecapziose forme di inquinamentoche sono sfuggite e sfuggono alcontrollo. E il Molise allegramente va verso

la deriva del degrado ambientale,tutto preso dalle centrali a bio-massa e dall'eolico selvaggio.

43 luglio 2014

Ma la Regione è presa dalle centrali biomasse e dall'eolico selvaggio

TAagliolto

CAMPOBASSO. "Il Piano di Dimensionamento Scolasticodella Regione Molise, approvato il 17 dicembre scorso , non èstato reso pubblico e le famiglie hanno fatto l’iscrizione a gen-naio 2014 sulla base di un’offerta formativa presentata in quelmomento e senza essere a conoscenza delle diverse variazioni

decise". Lo sostiene Cittadinanza attiva. "Sarebbe stato oppor-tuno procedere con un Dimensionamento scolastico “in verti-cale” e non “in orizzontale” poiché quello approvato non tieneconto dell’offerta formativa in quanto toglie l’insegnamento di al-cune materie come spagnolo, matematica applicata e musica

salvata in estremis. Per il momento, dunque, bisogna prendereatto che non sono scongiurati gli ulteriori tagli che il MEF insi-stentemente chiede alla scuola e che hanno creato tanto al-larme".Pertanto Cittadinanzattiva Molise chiede la sospensione del-

l’attuale dimensionamento scolastico, considerato che nel2015/2016 sarà necessario rivedere il Piano, e chiede alla Re-gione una maggiore attenzione alle problematiche sollevate.

Scuola, dimensionamento da sospendere

CAMPOBASSO. Gli acquedotti in Italia sono come cola-brodi: ogni 100 litri d’acqua, 40 non arrivano a destinazione.Uno spreco di oro blu pari a 100 mila litri al secondo. Il Molisenon è esente da tale situazione. Ben 47. 2 litri ogni 100 non ar-rivano a destinazione. A fare il punto sullo stato della rete idrica nazionale è l’Istat

che certifica l’allarme dispersione nel suo nuovo rapporto sulCensimento delle acque per uso civile.Pubblicato lunedì 30 giugno, il nuovo rapporto sulle acque

per uso civile dell’Isituto nazionale di statistica parla di “disper-sioni che continuano a essere persistenti e gravosi”. In parti-colare, nel 2012 il 37.4 per cento dell’acqua immessa nellarete idrica non è arrivata a destinazione, ovvero non è uscitadai rubinetti, perdendosi nei tubi con un peggioramento com-plessivo del 5.3 per cento rispetto al 2008. In Molise la disper-sione tra il 2008 e il 2012 è aumentato del 3.3 per centopassando dal 43.9 per cento del 2008 ai 47.2 del 2012. Nel-l’anno preso in esame il volume complessivo di acqua prele-vata per uso potabile è pari a 9.5 miliardi di metri cubi, con unacrescita del 3.8 per cento rispetto al dato censito nel 2008.

Gli acquedotti regionali sono quelli che presentano le maggiori perdite

"I parchi del Molise: un'occasione di sviluppo"

Reti colabrodo,Molise primo

Per Cittadinanza attiva il Piano della Regione è deleterio

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Direttore dell’Area quarta della Regione Molise ma dal primo luglioanche dirigente dei servizi trasporto, edilizia residenziale, edilizia pub-blica, geologico, idrico integrato e sismico. Non più e non solo Ro-dolfo Cocozza, ma Pico della Mirandola. E’ la congiuntura venutasi acreare con l’andata in pensione dei dirigenti Sergio Baranello, GiacintoConti, Nicandro Pilla e Miche Biello, che l’amministrazione regionalenon è stata in grado di razionalizzare prevedendo e provvedendo pertempo alla loro sostituzione. Tocca pertanto all’ingegnere Cocozza quindi farsi Uno e Trino per

mandare avanti l’Area e le sue problematicità. Che, al pari delle altretre Area regionali, sono notevoli e complesse. Eppure da parte dellagiunta e della presidenza da mesi s’era detto che la riorganizzazionedella struttura regionale era il problema cardine da affrontare e ri-solvere per dare snellezza alle attività, trasparenza ed efficacia al la-voro. A fronte di queste dichiarazioni, peraltro ripetute più volte e in di-

verse occasioni, rimangono situazioni come questa appena accennatain cui a fronteggiare l’emergenza c’è il solo direttore Area con la suacapacità professionale, la sua disponibilità e la sua duttilità gestionale.Ma situazioni di precarietà gestionale e di organizzazione del lavorosono una costante, una sorta di marchio, un modello operativo e com-portamentale che fanno della Regione Molise un corpo flaccido e ac-cidioso. Ciò perché alle buone intenzioni professate non seguono puntuali

gli atti confacenti. Né il decantato arrivo del nuovo direttore generalepreso dalla solerte Lombardia, Di Mirco, ha generato alcunché ri-spetto alla tradizione. Che molta gente andasse in pensione il primoluglio (13 unità a quanto pare) era noto da tempo, per cui la propostadi riorganizzazione avanzata nell’atto di giunta 281 del 30 giugno an-dava fatta con largo anticipo di modo che al primo luglio le caselle di-rigenziali scoperte sarebbero potute essere operativamenteoccupate. Così non è stato, e per mesi avremo molti servizi scopertie alcune Aree in difficoltà. Ma guardiamola da vicino la proposta diriorganizzazione che fa riferimento ai prepensionamenti e ai pensio-namenti avvenuti. Ancora una volta un intervento parziale dettatodalla contingenza e una Regione patchwork (insieme di rattoppi). Si prevedono 2 servizi in meno all’Agenzia regionale Molise Lavoro;

2 servizi in meno alla presidenza della giunta con l’accorpamento delServizio Gabinetto e del Servizio Segreteria in un unico Servizio, e lasoppressione del Servizio avvocatura regionale e affari legislativi egiuridici che viene allocato nell’ambito organizzativo della Direzionegenerale. Due servizi in meno alla Area Seconda con la soppressione del Ser-

vizio Sostegno al reddito e del Servizio Valorizzazione e tutela del-l’economia montana che passano al Servizio Economia del territorio,attività integrative e infrastrutture rurali. Tre Servizi in meno all’AreaQuarta mediante l’accorpamento dei Servizi Edilizia pubblica ed Edi-lizia residenziale; del Servizio Viabilità e del Servizio Mobilità; e del

Servizio geologico e sismico e del Servizio Difesa del suolo, opereidrauliche e marittime. Ad accompagnare la proposta una serie di buone intenzioni che

l’esperienza consente di dire che rimarranno per la gran parte tali,comunque a lunga scadenza semmai saranno obiettivi raggiunti. Propositi dichiarati sono: la riduzione delle posizioni dirigenziali e

la riaggregazione delle funzioni per aree omogenee di attività; la ride-terminazione degli Uffici in funzione della sopradetta razionalizzazionee la loro ricomposizione nell’ambito delle nuove strutture dirigenziali;la revisione di tutti gli incarichi dirigenziali in atto ai fini di una loroarmonizzazione con la struttura regionale; la implementazione e/opotenziamento di un adeguato sistema informativo in grado di sor-reggere il processo di cambiamento e di razionalizzazione attraversola veicolazione di dati e informazioni necessari per l’assolvimento delleattività di competenza regionale al fine di un sensibile recupero diproduttività interna e di miglioramento dei tempi di raccolta, elabo-razione e strutturazione dei dati. Fossero veri, saremmo alla vigila delnew deal della Regione Molise.

Dardo

53 luglio 2014TA

agliolto

Non si può parlare solo di soppressioni. Bisogna ripensare la rete

CAMPOBASSO. Il disegno strategico di un rilancio della mo-bilità integrata che poggi sulle ferrovie è l’orizzonte più mo-derno e impegnativo sul quale occorre agire. Siamo ad unversante cruciale della storia sociale ed economica del Paese;è l’ultima occasione per procedere, a tappe forzate, sulla viadella modernizzazione dei sistemi a rete, quello dei trasporti inprimis perché è il più fragile. Il Molise non può e non deve es-sere assente da questa partita. Gli indicatori nazionali e, soprattutto, quelli europei confer-

mano le scelte verso il trasporto ferroviario. Mentre da noi siparla solo di tagli, a partire dalla Carpinone-Sulmona ma losguardo è già proteso su quella tra Campobasso e Termoli, bi-sogna avere il coraggio di dimostrare che l'attraversamento del

Molise è fondamentale per lo sviluppo delle direttrici di marciaper le merci. Che è fondamentale perchè il territorio è stabil-mente inserito nel progetto Adriamed e, dunque, il porto diTermoli è proprio in faccia all'altra sponda dell'Adriatico. E' fon-damentale perchè il tratto più corto e veloce dal Tirreno al-l'Adriatico. L’alta velocità è un successo italiano raggiunto dopodecenni di ritardi, non un fiore all’occhiello bensì la spina dor-sale moderna del sistema ferroviario sulla quale, tra l’altro simisurerà la concorrenza. Oggi la frontiera è quella dell’affermazione di un ruolo nuovo

e decisivo delle ferrovie locali come cerniera della mobilità suterra, in particolare organizzando la logistica. E il Molise ha tutte le carte in regola per esserci. Occorre

puntare sul trasporto delle merci per ferrovia; si interpretanoe si valorizzano così l’indicazione e i piani di sviluppo del-l’Unione Europea, sempre più orientati verso il rafforzamentodelle reti ferroviarie in forza di un’eco-sostenibilità dei trafficie di un livello dei servizi collettivi più utile ai territori, soprat-tutto nelle aree ad elevata concentrazione e antropizzazione. E' questa la sfida che non si può perdere per l'ennesima volta

pena la scomparsa della rete ferroviaria molisana. E' una sfida che può essere giocata, carte alla mano, con ar-

gomenti e fatti concreti che vengono dalla storia e guardano aldomani. E' una delle pochissime speranze alle quali ci si può an-cora aggrappare per non perdere, e non solo per dire, il trenodel futuro.

Ferrovie, urgono investimenti

A Palazzo Vitale non conoscono la tempistica, e le Aree e i Servizi interni non vanno in sincronia Regione “patchwork”:ancora una proposta di rattoppoSituazioni di precarietà gestionale e di organizzazionedel lavoro sono una costante, una sorta di marchio, un modello operativo e comportamentale che fanno della Regione Molise un corpo flaccido e accidioso

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Arriva il papa Francesco e spariscono gli alberi per mo-tivi di sicurezza, dicono. Il neo consigliere comunale delMovimento Cinque Stelle Simone Cretella vorrebbe chequalcuno gli spiegasse il nesso tra la visita di un ponteficee la necessità di dover compiere simili operazioni ingiusti-ficabili. “Nell'ambito dei lavori di "restyling" dell'area di atterrag-

gio dell'elicottero del Papa, qualcuno ha ritenuto oppor-tuno fare tabula rasa dell'intero filare di rosa canina cheriempiva il terreno tra il liceo Classico “Mario Pagano” e lafacoltà di Agraria. Non bastava - si chiede Cretella - unapulizia dalle erbacce che avrebbe dato ancora più risalto

alle pregiate piante? Vediamo se qualche mente illumi-nata, responsabile di questo scempio troverà il coraggio dispiegare perché filari di rosa canina vengono falciati e get-tati nell'immondizia, magari scambiati per rovi. E per fortuna che la curia solo qualche settimana fa

aveva esplicitamente chiesto di non "potare alberi", asfal-tare strade o altre "operazioni di facciata", del tutto estra-nee alla volontà e all'interesse del pontefice”.

63 luglio 2014 Campobasso

Arriva il papa e sparisce la rosa canina, Cretella sbigotttito

In occasione della visita del Sommo Pontefice laSea comunica che effettuerà delle variazioni alle or-dinarie operazioni di raccolta rifiuti, per ragioni di si-curezza e per garantire il decoro cittadino. Intutti i quartieri la Sea effettuerà la raccolta rifiuti dalleore 23:00 del giorno venerdì 4 luglio alle ore 05:00 disabato 5. La raccolta differenziata porta a portadelle utenze commerciali del Centro cittadino nonverrà effettuata nella notte tra venerdì 4 e sabato 5,ma riprenderà normalmente la sera disabato. Tutti i cassonetti presenti lungo il per-corso seguito dal Pontefice saranno rimossi (per ra-gioni di sicurezza) a partire dalle ore 23:00 di venerdì4 luglio.Tali variazioni comporteranno degli obblighi a ca-

rico dei cittadini, necessari a garantire la sicurezzadel papa (come da richiesta della Prefettura e dellaQuestura), che si possono così riassumere:- Tutti i cittadini potranno conferire rifiuti sino alle

ore 22:00 del giorno venerdì 4 luglio e potranno farlodi nuovo solo a partire dalle ore 18:00 di sabato 5 lu-glio;- Le utenze commerciali del Centro cittadino do-

vranno rimuovere i cassonetti consegnati dallaS.E.A. per il porta a porta nella serata di venerdì 4 epotranno esporli di nuovo nella serata di sabato 5 (avisita conclusa).Certi che i cittadini di Campobasso comprende-

ranno che l’eccezionalità dell’evento è tale da richie-dere la collaborazione di tutti, si conferma che ilgestore del ciclo rifiuti ripristinerà il servizio ordinariogià nella giornata successiva a quella della visita delSanto Padre. L’obiettivo è informare i cittadini ed evitare inutili

possibili interferenze e rischi al corteo pontificio che,dispiegandosi tra una moltitudine dei fedeli, non con-sentirà le normali operazioni di raccolta rifiuti nellamattinata di sabato e la circolazione dei mezzi azien-dali.

Sea, variazionidelle raccolta rifiuti per l’arrivodel papa

Dopo il buon successo riscosso nell’edizione dello scorso anno,sta per prendere il via la seconda edizione del Circuito Tennis di III eIV Categoria Regione Molise “Guido Silla” organizzato dalla Delega-zione Regionale della Federazione Italiana Tennis presieduta da Vin-cenzo D’Angelo. Sono quattro (ma potrebbero aggiungersi nuove date) gli appun-

tamenti confermati per quest’estate più il Master finale riservato aimigliori tennisti piazzatisi nelle altre tappe del circuito. Partenza interessante il 12 luglio prossimo con il torneo organiz-

zato dalla Polisportiva Kemarin con un montepremi di 500 euro, sugliimpianti di Campomarino dove si sono recentemente disputati iCampionati Regionali individuali di categoria e dove la finale dellapassata edizione vide l’unica assenza del mattatore Fabrizio Perrella,poi vincitore anche del Master di Campobasso. In quell’occasione ilpugliese Fabio Romano, 3.1 tesserato T.C. Foggia, la spuntò sul cam-pobassano Gianni Mite (3.5 A.T. Campobasso) con un secco 6/3 6/3. A seguire, dal 2 al 10 agosto, classico appuntamento con il torneo

dell’A.T.D. Bojanodue sui campi di località Prusciello del presidenteAlfonso Colalillo e del maestro Oreste Colalillo, coadiuvati dall’infa-ticabile Mario Prioriello e figlio Antonio, con in palio 400 euro. Dopo Ferragosto, dal 16 al 24, appuntamento con una new entry:

l’A.T. Agnone del presidente Roberto Amicone, unica rappresentantedella provincia di Isernia, sui campi di via Marconi. Altro appuntamento di rilievo sarà poi quello del torneo organiz-

zato dall’A.T.D. Colletorto dell’ottimo Marco Paradiso (400 euro ilmontepremi finale) che, in trasferta a Santa Croce di Magliano per lalunga indisponibilità del proprio campo di gioco, sicuramente offrirà

uno spettacolo all’altezza del glorioso Open femminile degli anni chefurono. Chiusura riservata, dunque, al Master Finale che quest’anno si di-

sputerà a Campomarinoa cura della locale Polisportiva Kemarin dove si sfideranno tutti i

migliori atleti del circuito e verrà proclamato il vincitore finale cheporterà a casa un ricco montepremi.

Circuito tennis “GuidoSilla”, fervono i preparatividella seconda edizione

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Battista ha “pescato” nella lista dei Comunisti Ita-liani per portare a sei il numero degli assessori au-mentando quello delle donne. La prescelta è AdeleEmma De Capoa e entrerà in Giunta con BibianaChierchia, Alessandra Salvatore e Pietro Maio elettinella lista del Pd, Salvatore Colagiovanni in quota Idve Massimo Sabusco per l’Udc. Battista ha deciso di“sacrificare” l’amico Maurizio D’Anchise, primo eunico eletto con i Comunisti italiani, per dare spazioin Giunta alla candidata arrivata seconda che, tra l’al-tro, è la cognata di D’Anchise.

De Capoa sarebbe comunque entrata in Consigliocon l’ingresso nell’Esecutivo di D’Anchise e invecela situazione si è capovolta con De Capoa assessoree D’Anchise consigliere “semplice”. Ovviamente iltutto sarebbe saltato se Battista avesse optato peruna Giunta a cinque escludendo D’Anchise.

A parte questa novità, la composizione della Giuntanon sorprende e conferma la volontà, a dire il veromai palesata apertamente, di premiare i candidatiche hanno imbarcato un numero consistente di pre-ferenze. Con la nomina in Giunta dei democraticiChierchia, Salvatore e Maio scatta l’ingresso in Con-

siglio di Giuseppe D’Elia, Carlo Landolfi e GiovannaViola, il “dipietrista” Colagiovanni cede il posto a Gio-vanni Di Giorgio e nell’Udc Sabusco favorisce PietroMontanaro.

La presidenza del Consiglio dovrebbe andare a Sa-bino Iafigliola eletto con i Popolari per l’Italia ma i ma-ligni sostengono che, al di là degli accordi presi, lamaggioranza è già pronta a mettersi di traverso nelcorso dell’elezione che si terrà lunedì durante la primaseduta consiliare.

Oltre alle deleghe assessorili, pare che Battista nonvoglia distribuire incarichi agli altri eletti e quindi nonci saranno i cosiddetti consiglieri delegati che, seppurutili, in pratica non hanno potere decisionale.

Il sindaco, però, è pronto a valorizzare e sfruttarele qualità di ciascuno coinvolgendo tutti i consiglieridi maggioranza nell’attività amministrativa. Solo iltempo e le azioni messe in campo dalla Giunta dimo-streranno se Battista è riuscito davvero a creare unasquadra di Governo adeguata alla città così comeaveva anticipato. Se così non sarà il primo cittadinopotrà sempre azzerare e ripartire.

Teresa Manara

73 luglio 2014Campobasso

Palazzo San Giorgio, Battista chiude su una Giunta a sei

Il Molise piange la scomparsa diFranco Santagata presidente del-l’accademia musicale NuccioFiorda divenuta nel corso deglianni un importante centro di aggre-gazione sociale. Con garbo e raffi-nata intelligenza Santagata haavuto il merito di formare ed “edu-care” alla musica tante genera-zioni. Il professore originario diCivitanova del Sannio e' morto a 73anni, stroncato dalla sla. Alla fami-glia le condoglianze della reda-zione.

Il Molise piangeFranco Santagata

La spada di Damocle sul manuale Cencelli

di Giovanna Ruggiero

“Come si fa a decidere per merito chi dovrebbe stare in Giunta’?” ci ha confes-sato il sindaco di Campobasso prima dell’ufficializzazione dell’esecutivo di PalazzoSan Giorgio. Insomma, alla Ruta maniera, Antonio Battista siede al vertice dell’am-ministrazione e rispolvera il manuale Cencelli. Per buona pace di tutti, anche delgoverno regionale dove gli inciucisti e i saltafossi non ce l’hanno fatta a far passarela regola del chi prende più voti “comanda”. Così mentre il governatore Frattura,sempre per merito di Roberto Ruta, è stato costretto a districarsi tra i malumoridegli amici di centrodestra passati a sinistra e rimasti fuori dall’esecutivo nono-stante i voti, al Comune di Campobasso le cose sono andate un po’ diversamente.Finalmente può dirsi soddisfatto Salvatore Colagiovanni. Dai socialisti al Pdl perfinire all’Idv, stavolta nessuno ha scavalcato il suo risultato elettorale premiandogli eletti con meno voti. E pensare che per anni il buon Roberto si è sentito diredai suoi: guai se darai spazio a quel tipo nel momento in cui tornerà da noi. Già,perché forse loro, anche in tempi non sospetti, conoscevano bene i protagonistidella “politica” campobassana. Anche se, per dirla alla Colagiovanni, “i partiti ormainon esistono più” quindi meglio ragionare in termini di tornaconto personale piut-tosto che seguire idee filosofiche che ormai non fanno parte di questo mondo.

La nomina di Massimo Sabusco dell’Udc ad assessore invece rassicura il governoregionale. Che le istituzioni siano ormai appannaggio di alcuni nuclei familiari ècosa nota. Quindi, se Tonino Di Pietro poteva essere onorevole lui e far eleggere ilfiglio in Regione, se Frattura può fare il presidente del Molise con il cognato inmaggioranza in Consiglio regionale (tanto per citare qualche esempio di coali-zione), inutile scandalizzarsi se la famiglia Sabusco appoggia o si oppone ad unacoalizione (a seconda di dove soffia il vento) con un fratello Sabusco in Comunee un altro in Consiglio regionale.

Oggi però Sabusco e Colagiovanni, provenienti dalla tanto discussa gestione DiBartolomeo di cui il nuovo in veste dipietrista era persino portavoce e l’altro pre-sidente del Consiglio, non avranno più alibi. Sono di fronte ad un bivio, hanno unruolo di primo piano e soprattutto di responsabilità. Quindi potranno dimostrarese il consenso ricevuto è pari alla meritocrazia che dovranno esibire lavorandobene.

Carina anche l’altra mossa familiare, quella dei Comunisti italiani. Sempre im-prontata sul tengo famiglia del Frattura docet. Stavolta i rapporti familiari hannotolto un bel grattacapo a Battista: inserire in giunta una donna non eletta al postodell’unico eletto sotto il simbolo di falce e martello e ampliare l’esecutivo a seiper evitare malcontenti e dare un’impronta di sinistra al governo vista la presenzadi due profughi del centrodestra. Meno male che D’Anchise (ex Pd, ex Citt@dinoi)e il nuovo assessore in gonnella De Capoa sono cognati. Così l’eventuale problemapolitico di Palazzo San Giorgio si è risolto con un bel pranzetto in famiglia.

E poi c’è il Pd. Quel grande partito che in Molise non riesce a stillare un pro-gramma se non con il copia e incolla. Ma in termini numerici, oggi è il suo turno.Anche stavolta l’ha fatta da padrone nella spartizione delle poltrone. Sarà perchéla segretaria del partito, Micaela Fanelli, non ha avuto nessun ruolo sugli equilibripolitici. Come sempre, in fondo. Con il 45% dei consiglieri comunali eletti, il Pd haottenuto la metà degli assessori nominati (tre su sei di cui due donne) più il sin-daco. Almeno, a differenza della Regione Molise, qui si è rispettata la regola dellaquota rosa senza il miracolo del Tar che solo in Molise, alla Regione ha lasciatocorrere sull’assenza di donne in Giunta. Per di più in questo Pd rutiano, non cisono cognati, soci in affari o cugini ad accomunare i governanti nelle cariche.

Su tutti pende la spada di Damocle dei ricorsi elettorali ma intanto un primomerito il governo Battista ce l’ha: è riuscito a fare la Giunta in un mese. Un periodolungo se si prende in considerazione l’amministrazione piddina termolese, ma adoggi nessuno è riuscito a battere il record dell’eternità fratturiana.

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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

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ANNO X - N° 136 - GIOVEDÌ 3 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

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ISERNIA. Il presidente della Provincia diIsernia Luigi Mazzuto, ex coordinatore pro-vinciale del PdL, ha ufficializzato nel pome-riggio di ieri la sua adesione alla LegaNord. La notizia è stata ufficializzata anchedai vertici nazionale della Lega Nord, chehanno accolto con soddisfazione l’ade-sione al partito del primo amministratoredel Meridione d’Italia.

La notizia data in anteprima dall’agenziadi stampa “Il velino”, che scrive: «dopo una

fase di approfondimento e confronto con ilsenatore della Lega nord Raffaele Volpi, in-caricato dal segretario federale di coordi-nare il progetto politico per il sud, e con ildeputato Angelo Attaguile, Mazzuto ha de-ciso di proseguire il suo percorso politicodiventando soggetto attivo nella propostadella Lega per il centro sud. “Mazzuto èpersona di qualità – dice Volpi – che ama lasua terra e proprio per questa voglia di rap-presentare sempre più e meglio le esi-

genze e le aspettative di Isernia e del Mo-lise ha scelto di contribuire alla costruzionedel nuovo progetto della Lega nel quale,siamo certi, sarà punto di riferimento. Sonolieto di questa importante collaborazionepolitica, che dimostra che quando si pro-pongono cose concrete le risposte arri-vano.

E arrivano proprio da chi, come Mazzuto,si prodiga quotidianamente per il bene e ilfuturo dei suoi concittadini».

Rocka in Musica prova a resistere al tempo e ai tempi: lascelta di non dipendere da fondi istituzionali e di camminareunicamente con le proprie gambe e la propria testa sembradare ragione al Gruppo “Strimpelli ed Urla”, che in periodidi vacche magre come quello che stiamo vivendo, può, senzaangosce economiche, presentare la XVII edizione della ma-nifestazione. La dedizione e la spensieratezza con cui ilgruppo “Strimpelli ed Urla” ha portato avanti questa festanegli anni ha prodotto una complicità incondizionata con iltessuto sociale dell’intera area Matesina e con tutti i soggettiche per un motivo o per un altro ne sono venuti a contatto,tanto che oggi Rocka in Musica è percepita non come unasemplice festa, ma come una idea comune che vale la pena

di sostenere anche intimamente. La musica, come sempre alcentro del ricchissimo programma, anche quest’anno, saràcontenuta in una cornice fatta di passioni e sensibilità diversecapaci paradossalmente di amplificarsi nella loro fusione.Roccamandolfi - villaggio della Musica si prepara quindi adospitare Musicisti, Writers, Artigiani, Bikers, Fotografi e ov-viamente tutti gli amici che volessero, con la propria pre-senza testimoniare il sostegno all’iniziativa. Il gruppo“Strimpelli ed Urla”, ragazze e ragazzi di età anche moltodiverse tra di loro, è pronto dunque per la rituale convivenzache per almeno 5 giorni li vedrà membri dello stesso nucleofamiliare, nel quale si può entrare semplicemente volendoloe senza nemmeno chiederne il permesso.

113 luglio 2014Isernia

Mazzuto va con la Lega Nord

Il presidente della Provincia di Isernia ha abbracciato il progetto del partito di Bossi

ISERNIA. L’amministrazione comunale di Iserniarende noto che il mercato di giovedì 3 luglio si terrà re-golarmente nel centro storico cittadino, con l’unica va-riante dello spostamento dei banchi di venditasolitamente installati in piazza Andrea D’Isernia e inlargo Mercatello che verranno sistemati nelle aree chevanno da largo Fratelli Maddalena a piazza Tedeschi.«Nonostante i lavori legati all’arrivo di Papa Francesco– ha dichiarato l’assessore Roberto Di Baggio – sono

riuscito a salvaguardare lo svolgimento del mercatonella parte antica della città, con l’intento di tutelare siai venditori sia i cittadini acquirenti, nella certezza che imercati tradizionali restino un fondamentale volano perl’economia del nostro territorio».

Si apprende, inoltre, che gli alberghi cittadini edell’hinterland stanno facendo registrare il tutto esau-rito.

Saranno diverse migliaia i fedeli che giungeranno a

Isernia, anche da zone geografiche lontane. Molti re-steranno in città per uno o più giorni.

A tal proposito gli amministratori di Palazzo SanFrancesco invitano i negozianti a restare aperti nelleore serali e notturne di sabato e nella giornata di dome-nica, così da recepire questo enorme flusso di turismoreligioso nel migliore dei modi, accogliendolo in unacittà viva, moderna e ospitale, con tutti i benefici eco-nomici che ne conseguono.

Il mercato si terrà regolarmenteIl Comune di Isernia ha spostato l'area in largo fratelli Maddalena e piazza Tedeschi

Indipendentemente da tutto… c’e’ musica

VENAFRO. Lezione conclusiva di un intero anno di lavoro dell’Associazione ParkinZone Onlusche, in collaborazione con l’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed, sostiene i pazienti.Ieri nella sala del ristorante Anphitryon di Venafro i pazienti affetti da Malattia di Parkinsonhanno mostrato le attività svolte nel corso della stagione 2013-2014 ed i risultati raggiunti nellagestione della malattia tramite la danza, la recitazione, la musicoterapia. L’obiettivo: prendersicura oltre che dei sintomi motori del Parkinson quali il tremore, il rallentamento, la rigidità,anche dei sintomi non motori come la depressione, l’apatia, l’anedonia (l’incapacità di trarresoddisfazione da attività piacevoli) spesso trascurati.

“Le nuove frontiere della ricerca sulla Malattia di Parkinson sono state aperte dagli studi sullagenetica che hanno consentito di verificare delle mutazioni riconosciute come essere causa dellaMalattia stessa e dei parkinsonismi. – afferma il dottor Nicola Modugno, Neurologo dell’IRCCSNeuromed e Presidente dell’Associazione ParkinZone - In futuro potremo avere tante nuoveinformazioni sulla malattia proprio dagli studi di genetica.

Ma un campo estremamente interessante è quello della fenomenologia dei sintomi che lamalattia causa, la cosiddetta sintomatologia non motoria o associata. Studi dimostrano che, –precisa il dottor Modugno – in associazione ai disturbi del movimento che determinano la ma-lattia di Parkinson quali il tremore, la lentezza, la rigidità, le instabilità posturali ed i disturbidel cammino, esiste una serie di sintomi che interessano domini specifici del dolore, disturbi delsonno e dell’umore come l’ansia e la depressione e disturbi psichici in generale, tutti connessialla malattia. Possono inoltre essere presenti disturbi del sistema nervoso ‘simpatico’ collegatoal controllo dei visceri interni. In sostanza si è arrivati a capire che numerosi sono i fenomeniassociati all’evoluzione della malattia neurodegenerativa che ne complicano il management.Abbiamo poche armi farmacologiche per la gestione della sintomatologia associata e non mo-toria, dunque è importante stabilire delle strategie di natura complementare come il teatro ,la musica, la danza – da illustrate e condividere con il paziente – che consentono di migliorarele condizioni dei malati al fine di superare i limiti e l’isolamento causati dalla malattia di Par-kinson”. Un’attività portata avanti da un gruppo altamente specializzato di medici, fisioterapisti,neurologi, attori, che pone il paziente in un ambiente familiare all’interno del quale condivideil suo problema con gli altri grazie al dialogo e al lavoro di gruppo. Le tecniche utilizzate per-mettono di migliorare quei meccanismi motori e non motori resi deficitari dal Parkinson comel’espressione, la voce, l’equilibrio, che la tradizionale fisioterapia o terapia farmacologica nonriescono a compensare del tutto.

ParkinZone con il NeuromedLezione conclusiva per i pazienti ffetti dalla patologia

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LARINO. Si è svolto lunedì 30giugno, presso la Sala Consiliaredel Comune di Santa Croce di Ma-gliano, il Consiglio Comunale con-vocato dai rispettivi gruppi diminoranza “Santa Croce nel Cuore”(consiglieri: Giovanni Gianfelice edAntonio Martino) ed “EmergenzaDemocratica – Forti e Liberi (consi-gliere: Enzo Rosati), che hannopresentato all’attenzione dell’ammi-nistrazione D’Ambrosio, una inter-rogazione consiliare relativa alladelibera di Giunta Comunale n. 52del 18/06/2014, avente ad oggetto“Incarico a contratto Istruttore Tec-nico – ex art. 110 del T.U. appro-

vato con D.L.vo n. 267/2000”, conla quale hanno ribadito l’illegittimitàdel contratto a tempo determinatostipulato, al di fuori della pianta or-ganica dell’Ente, con il geom.Molinaro, affidandogli l’incarico

di Istruttore Geometra, responsa-bile dell’Ufficio Tecnico, Opere Pub-bliche e dell’area tecnica.Sull’argomento, i Consiglieri di mi-noranza, che hanno ribadito di ri-volgersi alla Corte dei Conti perfare luce sulla questione, hannoespresso dubbi e perplessità sullalegittimità dell’atto, anche sotto ilprofilo finanziario e contabile, non-ché sulla procedura usata che im-

pedisce la parità di accesso achiunque possieda i titoli, ivi com-presi i tanti giovani professionistisantacrocesi, tagliati fuori incom-prensibilmente nonostante tutte lepromesse fatte dalla stessa mag-gioranza nell’appena terminatacampagna elettorale.Punto all’ordine del giorno, diquello che doveva essere un Con-siglio Comunale monotematico (alquale è stato aggiunto uno ulterioreriguardante l’Associazione dei Co-muni), è stata la richiesta dei Con-siglieri di minoranza di discuteredelle problematiche riguardanti il ri-dimensionamento sanitario sul ter-ritorio. Forti preoccupazioni sono state

evidenziate dai Consiglieri Gianfe-lice e Martino che hanno invitatogli amministratori a battersi perscongiurare la chiusura dell’ex Di-stretto Sanitario Santacrocese edell’Ospedale Vietri di Larino, strut-ture ormai non più in grado di assi-curare la piena e adeguataassistenza sanitaria ai cittadini diquest’area. Molto lacunoso e pocochiaro è apparso l’intervento del-l’Assessore Di Stefano che ha di-chiarato che loro non sonoassolutamente “pro Vietri”, e che lecondizioni della sanità sono gravis-sime e vengono da lontano, per-tanto a suo avviso è inutile

pretendere l’impossibile. La stessa maggioranza che con-

temporaneamente manda a Larinoil Vice Sindaco nonché “segretariopolitico del PD locale” Maria Florio,a presenziare (non si è capitocosa) insieme a tutti i Sindacidell’hinterland che stanno lottandoinvece per mantenere alcuni serviziessenziali presso il nosocomio lari-nese. A breve – hanno ribadito Gianfe-

lice e gli altri di minoranza, – con-vocheremo un ulteriore Consigliomonotematico sulla questione sa-nità, invitando tutti gli operatori sa-nitari a discutere di unaproblematica che non può assolu-

tamente passare inosservata e chemerita di essere portata all’atten-zione dell’opinione pubblica. La seduta si è conclusa con una

mozione approvata alla unanimitàe che verrà inviata a tutti i Gruppipresenti in Regione, nonché al Pre-sidente della Giunta Frattura, dovesi invitano le parti a tenere in seriaconsiderazione quanto richiesto dalConsiglio Comunale di SantaCroce di Magliano, diversamenteverranno attivate tutte le iniziativedi lotta nonché di natura legale perridare giustizia ad un territorio datroppo tempo abbandonato e pri-vato di servizi essenziali per le Co-munità.

123 luglio 2014 Termoli

Fiat, licenziamentodiscutibile

Una morte chedeve fare riflettere

TERMOLI. Un licenziamento che farà discuterequello maturato dalla dirigenza aziendale dello stabi-limento Fiat di Termoli. Ad essere defenestrato pare per questioni legate al-

l’assenza ingiustificata dal posto di lavoro è stato unesponente sindacale da qualche tempo riavvicinatosialla Fiom-Cgil. La notizia si è diffusa solo nel tardo pomeriggio di

ieri e sicuramente ora porterà ad una contrapposi-zione di natura sindacale e legale. La decisione assunta dal management del presidio

industriale di Rivolta del Re arriva a sole 24 ore dalledichiarazioni con cui l’amministratore delegato SergioMarchionne aveva di fatto riaperto il filo del dialogocon le parti sociali per il rinnovo entro l’estate del con-tratto collettivo interno.

Sul Vietri troppe distrazioni

TERMOLI. Riceviamo epubblichiamo una nota stampadel dottor Giovanni Lombardiin merito all’incidente di ierisera che ha causato il de-cesso del bimbo di tre anni.“Non si può e non si deve

restare indifferenti dinanzi allaingiusta,prematura e innatu-rale morte di un bimbo di 3anni che passeggiava sul ci-glio di una strada portato permano dalla propria mamma inun caldo pomeriggio di estate!Quisque faber fotunae faber!!Ognuno è artefice del propriodestino, diceva una massimalatina!Non sempre.E’ innaturale, ma deve es-

sere vergognoso per noi tuttiquanti cittadini di Termoli che,inermi assistiamo all’ennesimatragedia, che “il fato” ha stabi-lito di mettere in scena su que-sto tratto di strada bello edabbandonato! Si, abbando-nato! Pedoni,ciclisti e quantihanno avuto modo di frequen-tare a piedi il tratto di strada

“lungomare nord” che va dal-l’ex ristorante Guido al villag-gio turistico Airone (alias “ilCaminetto” per i termolesicome me!) avrà potuto ren-dersi conto di quanto sto affer-mando!Il problema dell’altavelocità dei mezzi circolantideve essere regolamentato alpiù presto! Come? Di chi ècompetenza? Comune, Anas,Provincia? A noi cittadini one-sti non interessa!Tutte le cittàrivierasche dell’Adriaticohanno il serio problema dellaS.S.16 che attraversa il cuoredel centro cittadino e chi di do-vere (?) ha provveduto ad in-stallare multiple colonnine cherilevano la velocità (autovelox)o dossi artificiali. Intelligentipauca!Con la presente, colgo l’oc-

casione per stare affettuosa-mente vicino ai familiari delbambino che è volato al cielosapendo che nulla rimargineràla ferita aperta nei loro e nostricuori”.

Dopo l'incidente sul lungomare che ha portato via un bimbo di tre anni

La decisione assunta dal management dello stabilimento sta provocando polemiche

Il gruppo di minoranza a Santa Crocedi Magliano denuncia la situazione

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TERMOLI. Certezze sul passato,dubbi sul presente e timori per il fu-turo. Una escursione temporalequella che ieri hanno vissuto le treassociazioni bieticole pereccellenza, Anb, Cast e Cnb. L’at-teso incontro allo Zuccherificio delMolise tra l’ingegner Nicola Bara-nello e i vertici delle associazioni bie-ticole non ha prodotto lerassicurazioni sperate e per questaragione alle 16 i vertici delle varieconfederazioni bieticole hanno con-vocato una conferenza stampa nellasede dell’Anb di Termoli per espri-mere tutta la loro preoccupazione in

merito alla campagna bieticola 2014.In ballo c’erano le condizioni di pa-

gamento delle bietole da conferiredalla prossima settimana ma ancheil rispetto del saldo per i conferimentidello scorso anno, previsto il pros-simo 7 luglio per quasi 600mila euro.L’incontro con Baranello è servito percesellare il pagamento del saldo, peravviare i conferimenti all’11 luglio e ilconseguente pegno zucchero chevedrà accantonare per pagare i bie-ticoltori il 55% del prodotto trasfor-mato rispetto alle barbabietoleportate in azienda.Ma il problema è un altro, di pro-

spettiva, con quali soldi si paghe-ranno i coltivatori se il prezzo dellozucchero oscillerà attorno ai 400euro, tanto da ipotizzare una perditaper la Newco dai 4,5 ai 6 milioni dieuro?Le risposte i bieticoltori le vogliono

dalla Regione, proprietaria del-l’azienda.Ma anche in sede ministeriale con

l’impegno di tutte le parti politiche,che sugli aiuti accoppiati a loro direhanno dormito abbastanza.In trincea i responsabili Emilio Tra-

vaglini, Salvatore Montanaro e Ni-cola Saracino, che hanno chiosato lagestione Feligini-Alfieri come diversada quella che si aspettavano e cheavevano avuto modo di apprezzarenel 2012, quando i pagamenti ai socierano stati puntuali, tanto che all’ap-pello mancherebbero anche 300milaeuro di un cliente che ha acquistatozucchero senza pagarlo.Ma il vero nodo è il dumping sul

prezzo dello zucchero che altrove èsui 600 euro e qui scende di dueterzi, quasi una strategia per man-dare ko l’intero comparto. Da qui

l’appello anche ai lavoratori delloZuccherificio e alle organizzazionisindacali, affinché non si ingaggi laguerra dei poveri ma tutti assieme si

dia una risposta in termini di salva-guardia del settore bieticolo-saccari-fero, che sta mietendo licenziamentianche negli ambienti dei tecnici.

133 luglio 2014Termoli

TERMOLI. E’ un appello accorato quello del gruppo di fami-glie dei bimbi che frequentano la parrocchia di San Timoteo,dopo il furto del denaro destinato al loro camposcuola. "Noi,gruppo delle famiglie frequentanti la parrocchia di San Timo-teo e don Benito avevamo organizzato una serata (presso lacasa famiglia Iktus) che doveva essere di festa, allegria espensieratezza. Eppure l’opera di qualcuno ci ha reso tristi e sconsolati.

Come ha ben detto il nostro caro don Benito, il furto ha toc-cato l’intera collettività, visto che sono stati rubati i contributidestinati al camposcuola dei nostri bambini - si legge nellalettera - Ma c’è di più. Il furto ha avuto riflessi ancor più gravidel mero danno economico, perché ha tramutato la gioia, l’al-legria e la giocosità dei nostri bambini in tristezza, amarezzae sconforto. Non è stato facile spiegare ai bambini più piccoliche esistono i ladri ed è stato impossibile rispondere ai lorotanti perché. La mia bambina più piccola si chiede, ancoraoggi, ’Perché hanno rubato a don Benito, perché hanno ru-bato in chiesa? E’ peccato’. Si, è peccato due volte, anche perché voi cari

autori del furto avete fatto ’precipitare’ i bambini nel mondoreale e tolto loro l’illusione di un mondo gioioso e giocoso. Manoi non smetteremo mai di sperare, di sperare in un mondomigliore e allora chiediamo a voi, autori del furto, di riflettere,è inutile e vano chiedervi di restituire una parte del maltoltoper permettere ai bambini di fare il camposcuola? Noi vo-gliamo crederci, in fondo i miracoli esistono. A don Benito inostri pensieri e la sconfinata stima".

"Restituite i soldiai bambini"

Le associazioni dei produttori preoccupati per il futuro dello Zuccherificio"Chi pagherà le bietole?"

Accorato appello dei genitori della parrocchia di San Timoteo dopo il furto

MONTENERO DI BISACCIA. Ilsindaco Nicola Travaglini e l'Ammi-nistrazione comunale rivolgono ilpiù sentito augurio alla violoncelli-sta montenerese Tecla Benedetto,alla vigilia dell'appuntamento che laporterà a suonare con l'orchestra "IGiovani Accademici" a Bruxelles,Charleroi e Colfontaine, in occa-sione dell'inaugurazione del seme-stre di presidenza italiana alParlamento Europeo. Un traguardo davvero importante

per Tecla, specie se si consideranoi suoi quattordici anni di età. "Siamo davvero orgogliosi - ha

affermato il sindaco Travaglini - dipoter annoverare una nostra con-cittadina tra le ambasciatrici dellacultura musicale italiana nel

mondo. Alla giovane Tecla Bene-detto rivolgo, a nome dell'interaAmministrazione comunale, le piùvive felicitazioni per aver raggiuntoquesto prestigioso traguardo; l'au-gurio di tutta la cittadinanza monte-nerese, inoltre, è quello di potertrasformare questo impegno euro-peo nell'inizio di una brillante car-riera musicale. Un grazie, infine, aigenitori Claudio e Giulia, chehanno saputo intravedere nella fi-glia le sue innate doti musicali e,soprattutto, per aver saputo asse-condare ed indirizzare la sua pas-sione attraverso un apposito corsodi studi ". La giovane Tecla ha iniziato ad

appassionarsi alla musica già dallescuole medie, grazie agli insegna-

menti del prof. Federico Orlando;oggi frequenta il liceo musicale "R.Mattioli" di Vasto, con il sogno dipoter fare della musica una profes-sione di vita.Dopo un provino effettuato

presso l'Accademia dei Musici diOrtona, è entrata a far parte dell'or-chestra "I Giovani Accademici" (diOrtona), diretta dal Maestro PaoloAngelucci e composta da quarantaelementi di età compresa tra i 13 ei 19 anni. Il programma europeo dell'orche-

stra sarà il seguente: 4 luglio a Bru-xelles: teatro dell'Istituto di CulturaItaliana presso l'Ambasciata Ita-liana; 5 luglio a Charleroi: Minieradi Marcinelle; 6 luglio a Colfontaine:Sala Culturale.

Tecla Benedetto al semestre europeoLa giovane montenerese suonerà all'inaugurazione a Bruxelles

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I componenti del Consiglio deiMolisani nel Mondo e della Con-sulta dei Giovani Molisani nelMondo, saranno accolti il 3 luglioal Castello Monforte con una ceri-monia che si preannuncia ricca diemozioni in un luogo emblematicoper la città di Campobasso e perl’intera comunità regionale. A seguire, dopo i saluti delle Au-

torità e dei delegati esteri, ci si tra-sferirà alla Fondazione MoliseCultura per l’intitolazione dell’Au-ditorium ad “Arturo Giovannitti,emigrante, poeta e sindacalistamolisano”, per inaugurare la mo-stra sull’emigrazione e quindi peravviare i lavori del Consiglio deiMolisani nel Mondo.

All’ordine del giorno la propostadi legge sui rapporti con le nostrecomunità all’estero e in Italia, ilPiano Triennale per i Molisani nelMondo, i progetti di internaziona-lizzazione e di scambi che riguar-dano i giovani molisani e quelliresidenti all’estero, l’esperienzaventennale di “Cammina, Molise!”su cui c’è una proposta straordina-ria di svolgimento in Argentina, ilProgetto EXPO’ 2015, la crisi delVenezuela e una riflessione sul-l’immigrazione in Molise.I delegatigiunti in queste ore da ogni partedel Mondo si soffermeranno ad Al-tilia, a Sepino nel pomeriggio e aCercemaggiore nella tarda seratadel 2 luglio, il 3 e 4 visiteranno a

gruppi ristretti il Pastificio La Moli-sana e sabato parteciperanno concalore ed emozione alla visita diPapa Francesco collocandosi au-spicabilmente in prima fila insiemeai profughi ospitati in Molise du-rante la cerimonia religiosa diCampobasso.L’Assessore Regio-nale ai Molisani nel Mondo, Mi-chele Petraroia, accoglie con unbenvenuto i nostri corregionali, gliaugura una buona permanenza eun proficuo lavoro, ringraziandoliper aver attivato le rispettive Asso-ciazioni e Federazioni estere a se-guire il programma in direttastreaming approntando eventispeciali per il 5 luglio che si prean-nuncia straordinario.

"Domani sono fuori" è il titolo delcortometraggio che MoliwoodFilms e la Cooperativa Nardac-chione di Casacalenda presente-ranno ufficialmente al pubblicoquesta estate a Molise Cinema.Il progetto è nato con l'idea di sti-

molare una riflessione contro ilpregiudizio verso persone con di-sturbo mentale, affinché la diver-sità sia vissuta e concepita noncome elemento discriminatorio, macome una vera e propria risorsaumana, sociale e lavorativa mi-rando al recupero della fiducianelle proprie capacità di proporre edi saper fare, spesso eclissatenegli utenti psichiatrici, unitamenteall'esternazione delle emozioni, al-l'incoraggiamento della relazionecon l'altro e, quindi, alla vita so-ciale.Trama: “Domani sono fuori” è il

viaggio inconsapevole di Mino Ce-

cina lungo i sentieri tracciati daipassi degli ospiti di una casa fami-glia durante il difficile camminodella terapia. A causa di uno strano caso di

omonimia/battitura Mino viene ri-coverato nella casa famiglia ed ècostretto, in attesa di verifiche, apassare tutto il giorno e la succes-siva notte nella struttura. Comple-tamente ignaro di ciò che lastruttura sia e, soprattutto, come lavita si srotoli al suo interno, seb-bene spaventato, decide di la-sciarsi andare al fiume emotivoche si cela dietro il sipario dellostigma.In questi giorni si sono concluse

le riprese a Casacalenda con laregia di Manfredi Saavedra e Vin-cenzo De Luca, la collaborazionedegli operatori della NardacchioneRosa Di Fabio, Anna Loconte, Car-men Ricciardi e Michele Vincelli,

l’apporto tecnico di Foto Kerem diPasquale e Francesco D'Imperio,ma specialmente con l’entusiasmodei protagonisti del corto, gli ospitidella cooperativa di riabilitazionepsichiatrica che hanno sbalorditotutti per il coinvolgimento e l’entu-siasmo con cui hanno sorprenden-temente interpretato le scene.A partire da Gennaio c’è stata

una fase organizzativa con incontriin comunità, supervisionati dai re-gisti, dove sono stati visionati cor-tometraggi riguardanti tematichesociali per stimolare il confronto trai partecipanti nella scrittura dellasceneggiatura anche attraversoimprovvisazioni degli attori che condisinvoltura si sono immedesimatinelle parti. “Inizialmente siamo stati spiaz-

zati dalla profondità dei loro senti-menti, come se il mondo esternoperdesse senso o ne acquistasse

un altro -hanno raccon-tato i registi –C’è stata su-bito empatia,uno scambioreciproco di emozioni e cono-scenze che hanno fornito spuntiimportanti per la scrittura del co-pione”. Dopo questa fase conosci-tiva e di avvicinamento al cinema,si è giunti alle riprese di questigiorni dove il principio della condi-visione e del mutuo aiuto fra i par-tecipanti, offerto sulla base delleloro abilità, è stato alla base dellaproduzione per la messa in scenadelle esperienze di vita personali. “E’ stata un’ esperienza sconvol-

gente – hanno rivelato Saavedra eDe Luca – i ragazzi erano moltoappassionati, ipnotizzati nell’inter-pretare loro stessi, sogni e paure.Non è stata finzione ma rappre-

sentazione della loro realtà.”Nei prossimi giorni ci sarà il

montaggio e la costruzione defini-tiva del corto, che sarà presentatoufficialmente il 6 agosto in occa-sione della 12esima edizione diMolise Cinema a Casacalenda,con la speranza che possa fornireun contributo sensibile nella lottaallo stigma sulla salute mentale enello sviluppo di una coscienza edel rispetto sociale in un percorsodi crescita collettiva che favoriscail superamento di pregiudizi e ste-reotipi, che dipingono “i matti”come pericolosi o incapaci, pervincere la paura ed emozionarsicon loro senza temere il contagio.

153 luglio 2014Opinioni

La Nardacchione a Molise Cinema con un corto sulla follia

I componenti il Consiglio saranno accolti oggi con una cerimonia al Castello

Il richiamo ai commercianti è dell'Adoc

Saldi estivi, puntare su qualitàdei prodotti

Crediamo che i commercianti deb-bano puntare sulla qualità dei prodottie su prezzi equi, giusti e sostenibili, inmodo da diventare un vero e propriovalore aggiunto in questa delicata faseeconomica, garantendo anche il rap-porto fiduciario con famiglie, improntatosulla lealtà.

Anche il bonus di 80 euro potrebberivelarsi un incentivo all’acquisto per iprossimi saldi – dichiarano dall’Adoc –inquadrandosi in un percorso di rispar-mio e buon utilizzo dell’entrata extra inbusta paga.

E’ stato un anno difficile, le famigliesono state tartassate e i soldi a disposi-zione sono limitati, nonostante il bonus.Ci auguriamo che quest’occasione nonvada sprecata“.Inoltre, l’associazioneAdoc Molise, ribadisce, come più volteha fatto, la assoluta necessità di libera-lizzare la possibilità di effettuare saldi oofferte promozionali, pur garantendol’esistenza dei cosiddetti “saldi di finestagione”.Otto negozianti su dieci nellecittà e paesi molisani e, parimenti, nellegrandi città come Napoli, Milano eRoma, hanno gia’ avviato le offerte pro-mozionali e i saldi, in anticipo sulla dataufficiale.Si va da chi mette le scritte pro-

mozionali in vetrina, a chi si ingegna in-viando ai clienti sms, lettere, tesseresconto, fino a chi, molto piu’ semplice-mente, abbassa il prezzo al momentodell’acquisto.Per l’Adoc Molise è la di-mostrazione, come abbiamo più voltesostenuto, di quanto sia anacronisticoche le regioni debbano ancora fissareogni anno le date dei saldi invece di la-sciarle alla libera scelta di ogni singolonegoziante, garantendo comunque l’esi-stenza dei “saldi di fine stagione”.“Giàda tempo l’associazione dei consuma-tori Adoc chiede l’apertura di un tavolodi concertazione con i rappresentati deicommerciati su tale proposta di modi-fica della normativa sul commercio”.Inmolti paesi europei, infatti, i saldi e lepromozioni sono libere e non limitate,come accade da noi, a due periodil’anno precisi e circoscritti.

Solo per fare degli esempi, in Franciaè possibile comprare tutto l’anno consconti fino al 60% e negli Stati Unitisono da tempo istituite giornate di ven-dita promozionale straordinarie come,appunto, il <<Black Friday>> che negliStati Uniti rappresenta una salvezza siaper i consumatori che per i commer-cianti.

Al Castello Monforte i Molisani nel mondo

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