3 Indice - POLITesi · questionario, l'analisi e il confronto delle risposte con indagini di...

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Tesi di Filippo Sgalbazzi Realtore Prof. Fabrizio Pierandrei Guidato da Pierandrei Associati Luglio 2010

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Tesi di Filippo Sgalbazzi

Realtore Prof. Fabrizio Pierandrei

Guidato da Pierandrei Associati

Luglio 2010

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Indice

PROJECT SETTING

TRENDS

BRIEFING

Capitolo 1.1 | Scenario | Focus Expo 2015 22-29

SCENARIOCapitolo 1 | Scenario | Italia e food Capitolo 3 | Trends | Analisi delle tendenze

Capitolo 3 | Briefing | Posizionamento progetto

Capitolo 2 | Project setting | User analisys

Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

6-21 110-159

160-181

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68-109

8-9 Il cibo come identità10-11 La scelta in cucina12-13 Local VS global14-17 L'industria del "tipico italiano18-19 L'italiano all'estero20-21 Italiani e qualità in tempo di crisi

112-117 Phood118-123 Trusted food124-129 Iper (g)local food130-135 Wiki farming136-141 Helthy and fair vending142-147 Spesa.net148-153 Food (de)sign154-159 Vending universe

162-163 Concetti chiave estrapolati dall'analisi dei trend164-165 Valutazione riscontro caratteristiche di diversi sistemi vendita166-167 La linea della qualità168-171 Case history METRO FUTURE STORE172-175 Case history EATALY176-179 Schematizzazione e posizionamento progetto180-181 Schema riassuntivo idea progettuale

24-25 Nutrire il pianeta, energia per la vita26-27 I temi secondari28-29 Perchè Milano?

32-35 Evoluzione del sistema distributivo36-37 Focus COOP38-39 Focus CONAD40-41 Focus CARREFOUR42-43 Focus ESSELUNGA44-45 Focus SMA46-47 Focus FINIPER

50-53 Il format54-65 Risposte66-67 Mappa delle risposte

70-75 Chi?76-79 Cosa?80-83 Quando?84-91 Dove?92-93 Perchè?94-109 Come?-Megatrends

Capitolo 1.2 | Scenario | GDO in Italia 30-47

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MetodologiaIl mio lavoro si è basato su diversi step:

La scelta dell'ambito progettuale, il "food" e la motivazione di questa, attraverso l'analisi dello scenario italiano, dove la cultura alimentare è parte integrante della formazione dell'individuo e determinante per l'andamento dell'industria economica.

La scelta e lo studio di un target, delle sue abitudini attraverso un questionario, l'analisi e il confronto delle risposte con indagini di mercato e articoli di giornali e magazines.

Lo studio e la valutazione dei trend come riscontro di risposte già esistenti ai problemi emersi dall'analisi del target.

L'elaborazione schematica dei dati ottenuti dall'analisi del target e dei trend con conseguente briefing e posizionamento del progetto rispetto a delle "case histories" di progetti innovativi già esistenti; infine uno schema riassuntivo dell'idea progettuale.

"Come può un designer elaborare le qualità distintive di un sistema alimentare? Non si tratta di fare un prodotto più bello, letteralmente più appetibile; non necessariamente. Intervenire sui sistemi alimentari significa lavorare sul senso e la struttura delle parti che li compongono, siano esse prodotti, servizi o un insieme di due, avendo sempre ben presente l'importanza del quadro generale in cui si vanno a collocare nella quotidianità delle persone".

Anna Meroni | Design multiverso | Design dei sistemi alimentari

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ScenarioItalia e food

Capitolo 1

La cucina in Italia è molto variegata, grazie anche all' influsso storico di molte popolazioni diverse.

Diversi elementi culturali amalgamati, hanno portato a diversissime realtà locali ben radicate. L'Italia spende molte risorse nell'industria alimentare e la cucina italiana è molto apprezzata in tutto il resto del mondo.

I nostri gusti in cucina aiutano a definire la nostra identità, sia come singoli individui, sia come cittadini di una nazione.

Sebbene il mondo vada verso un modello di mercato globale, le realtà locali rimangono ben radicate anche se esportate. Per questo si assiste oggi ad un boom della cucina etnica.

L'agroalimentare Made in Italy rappresenta circa il 15 per cento del Prodotto Interno lordo (PIL), secondo solo al comparto manifatturiero, ma esprime livelli qualitativi da primato con la conquista nel 2009 della leadership nei prodotti tipici in Europa

Miriadi di manifestazioni regionali, provinciali, comunali promuovono la cucina e la gastronomia locale e le forme produttive tradizionali.

Il Made in Italy a tavola è anche, continua Coldiretti, l'emblema nel mondo della dieta mediterranea, modello nutrizionale ormai universalmente riconosciuto fondamentale ai fini del mantenimento di una buona salute.

Sintesi

Capitolo 1 | Scenario | Italia e food

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La cucina in Italia, così come in altri paesi mediterranei, è molto ricca e variegata a causa dei diversi contributi delle culture e dei popoli che vi si sono succeduti (celti, greci, etruschi, romani, longobardi, arabi, normanni, austriaci, spagnoli eccetera). Questi contributi culturali, insieme alle differenze climatiche e ambientali e alla eterogenea storia geopolitica del paese hanno portato a varietà regionali ben caratterizzate.In una visione di insieme (e quindi con le dovute eccezioni regionali) i tratti distintivi della cucina italiana comprendono tutti quegli elementi

che vengono oggi considerati tipici della dieta mediterranea.Negli ultimi anni si è risvegliato nel pubblico un notevole interesse per la gastronomia e l'enologia, e numerose associazioni si occupano della riscoperta e della salvaguardia delle tradizioni regionali italiane tra cui Slow Food e l'Accademia Italiana della Cucina. La cucina italiana è molto apprezzata nel mondo per la sua varietà e la qualità dei suoi prodotti.Il comportamento alimentare è un vero e proprio sistema di comunicazione, inquadrabile non solo come attività svolta a soddisfare

un bisogno, un piacere o una norma dietetica ma risponde anche ad esigenze d’ordine estetico e psicologico: il cibo parla di noi, delle nostre origini, di chi siamo e di chi vogliamo essere, ma anche i nostri disgusti alimentari ci dicono molto. Mangiare in effetti è distinguere e discriminare, è includere ed escludere. Secondo Lévi-Strauss (1965) per cui l’essere umano è l’animal cuisinier la cucina è un’attività nella quale la società traduce inconsciamente la propria struttura. Un pasto, la sua struttura, la sua preparazione e i modi del suo consumo sono simbolo dei rapporti sociali di cui sono prodotto e allo stesso tempo funzionano come un sistema di comunicazione dal carattere classificatorio e discriminante. Ogni pasto è un evento sociale strutturato che struttura altri eventi a sua immagine.Le appartenenze nazionali ed anche le distinzioni etniche

tendono a consolidarsi attraverso la cucina. Questo anche e soprattutto quando i soggetti si trovano a fare i conti con merci e contesti diversi da quelli ovvi e scontati per tradizione. Un fenomeno oggi molto studiato è quello delle cucine etniche che dà risalto alla doppia natura dei percorsi di ibridazione tra le culture: gli emigranti usano indubbiamente il cibo per rimanere ancorati alle proprie tradizioni, ma così facendo le riproducono nei luoghi di destinazione, spesso con significative varianti e facendosi importanti agenti del cambiamento per i consumi alimentari delle società di accoglienza (Cook e Crang 1996). Le tradizioni gastronomiche del resto non sono state semplicemente rimpiazzate dallo sviluppo dell’industria alimentare di massa, anzi si sta oggi assistendo ad un vero e proprio boom della cucina etnica.

Il cibo come IDENTITÀ

Capitolo 1 | Scenario | Italia e food

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La SCELTA in cucina

Scenario_Contesto

L’animal cuisinier deve poter innanzi tutto individuare e selezionare, da un universo di possibilità amplissimo, qualcosa come «commestibile».Deve poi produrre o estrarre gli ingredienti selezionati, lavorarli, e trasportarli nei luoghi dove potranno essere preparati adeguatamente per il consumo. Anche in società come quelle occidentali contemporanee dove si diffondono i cibi pronti, gli alimenti vanno comunque portati a casa, conservati, cotti o scaldati, e spesso combinati ad altri alimenti per costruire dei «piatti» negoziando con una serie di saperi e di conoscenze diverse grazie alle quali i piatti vengono disposti in sequenze. Gli attori sociali devono ovviamente imparare non solo a gustare i cibi, ma anche ad utilizzare attrezzi diversi per il loro consumo esibendo maniere adeguate. Nell’alimentazione quotidiana «aver scelta» è un fenomeno relativamente recente nella sua diffusione tra la massa delle popolazioni occidentali, fenomeno evidentissimo nella ristorazione.Peraltro l’aumento della varietà e la diminuzione dei contrasti non sono che «due facce della stessa medaglia». La mondializzazione crea flussi di merci de-localizzati, l’industrializzazione tende a tagliare i legami tra prodotto e territorio, disconnettendo il cibo dal suo più immediato milieu ambientale e culturale.

Capitolo 1 | Scenario | Italia e food

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Local vs Global

Scenario_Contesto

Gli studi più importanti in questo campo hanno però ormai mostrato che la mondializzazione e la standardizzazione si abbina all’eterogeneità e al localismo.Lo stesso processo di localizzazione procede in due direzioni diverse: implica un cambiamento della cultura locale, ma anche un aggiustamento degli standard operativi dell’azienda che arriva su un territorio.La cucina contemporanea è in effetti presa tra globale da una parte e locale dall’altra, anzi nulla meglio della cucina ci mostra l’intrecciarsi di globalizzazione e localizzazione.Alla (ri)scoperta del locale e delle tradizioni regionali, si affianca quella che viene definita World Cuisine, una cucina fusion e basata sull’ibridazione di materie prime e preparazioni. In quest’ottica, proprio per rispondere alle esigenze del commercio globale, la messa punto di norme di sicurezza e di regolazione degli alimenti viene progressivamente trasferita ad enti sopranazionali (dal Codex Alimentarius all’Organizzazione Mondiale per il Commercio all’Unione Europea), e non pone eccessiva enfasi sull’omogeneità culturale e sul crollo delle tradizioni nazionali o locali. Infatti l’armonizzazione tra le diverse tradizioni non è affatto scevra di conflitti e forse nulla meglio della cucina del nostro paese ci mostra le ambivalenze del sistema alimentare contemporaneo.

Capitolo 1 | Scenario | Italia e food

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L'industria del"TIPICO ITALIANO"In Italia, l’avanzare dell’industrializzazione del sistema alimentare e la pressione della globalizzazione non hanno certo cancellato i mestieri e le arti della cucina tradizionali, anche se i saperi artigianali sono in forte mutamento. Se gli anni del secondo dopo guerra sono anche quelli in cui si diffondono abitudini alimentari che unificano i gusti degli italiani creando un senso nuovo di appartenenza alla nazione (ricordiamo la promozione di dolci tipici come il panettone che vengono fatti assurgere a simbolo nazionale) oggi la varietà delle cucine di territorio del nostro paese è diventata un modello globale che confluisce nella «dieta mediterranea» .Le preparazioni e le tradizioni gastronomiche locali sono ormai considerate una leva dello sviluppo locale e un patrimonio non solo da salvaguardare ma anche da sviluppare. Nel 2003 l’Inea (Istituto Nazionale Economia Agraria) ha segnalato oltre 120 prodotti certificati come IGP o DOP e ben 450 denominazioni relative al settore vitivinicolo. Il «tipico» in effetti è ormai non

solo un percorso istituzionalizzato di garanzia che traduce l’origine locale e particolaristica in forme burocratizzate e universalistiche, ma anche un codice comunicativo sempre più egemonico, tanto da essere preso a prestito per pubblicizzare prodotti di largo consumo. Miriadi di manifestazioni regionali, provinciali, comunali promuovono la cucina e la gastronomia locale e le forme produttive tradizionali. Il salone internazionale dell’alimentazione nei segmenti di eccellenza «Cibus» a Parma, il «Salone del Gusto» promosso a Torino da Slowfood non sono che la punta dell’iceberg di un settore economico e culturale che sta prendendo forte consapevolezza di sé. Del resto, nel mondo globale il cibo italiano ha un posto tanto preminente quanto e più dei fast-food americani: pizza, espresso, spaghetti sono tutti diventati oggetto di catene distributive di grande successo, ma anche i ristoranti italiani di alta qualità hanno colonizzato i paesi sviluppati a Est e a Ovest. Peraltro, se

l’agricoltura italiana è la seconda in Europa per volumi dopo quella francese e se proprio l’Italia è il principale produttore europeo di derrate all’avanguardia come quelle biologiche, l’industria della trasformazione alimentare italiana è estremamente parcellizzata, esposta alla penetrazione di multinazionali straniere e, come hanno mostrato molto bene i recenti crack finanziari, non è sempre preparata alle sfide globali.Anche per la sua forte dinamicità interna, l’universo dell’alimentazione costituisce oggi un’area di studio, importante terreno per l’analisi delle implicazioni sociali e politiche del quotidiano. Infatti temi come la fame, l’ineguaglianza, il neocolonialismo, le biotecnologie, la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale, la responsabilità delle imprese, ecc. stanno diventando cruciali.È anche sulla scorta di una cultura alimentare alternativa, spesso intrisa di ambientalismo, che si è sviluppata l’agricoltura biologica, un settore ancora giovane ma che sta crescendo in media del 10% annuo a livello mondiale; ed è la cultura ambientalista che unita al movimento missionario ha favorito lo sviluppo del commercio equo e solidale, che pur cresce di circa il 20% annuo.Del resto, poiché i più recenti dati della FAO confermano che circa il 25% della superficie del pianeta è dedicato alla produzione alimentare e che ben 800 milioni di persone sono denutrite, risulta impossibile separare la nostra alimentazione ed i criteri di sviluppo dell’agricoltura dalle questioni di salvaguardia dell’ambiente e di tutela dei gruppi svantaggiati. Per certi versi, l’attenzione all’origine

del cibo, e quindi il tentativo di «de-feticizzare» i prodotti alimentari rendendo più visibile i loro percorsi di produzione, può essere un modo per mettere in discussione la qualità di ciò che mangiamo da nuovi punti di vista: non solo ambientale come può accadere nel biologico, ma anche umanitario come può avvenire nel commercio equo e solidale (Goodman 2002; Sassatelli 2004).Questioni di respiro globale vengono insomma ormai portate sulla nostra tavola dai nostri piatti: all’imperativo della «sicurezza alimentare» – nel doppio senso di lotta alla fame e alla scarsità (food security) e attenzione a quei rischi igienici che sono spesso il risultato non previsto di una industrializzazione che doveva eliminare le carenze alimentari (food safety) – si affianca oggi la questione della «sovranità alimentare».Come questi rapidi cenni suggeriscono, una filiera alimentare sempre più lunga e complessa come la nostra è carica di nodi problematici non sempre visibili, che possono essere resi trasparenti applicando opportunamente la scatola degli attrezzi del sociologo.Identità e differenze, caratteristiche oggettuali e costruzioni simboliche, processi globali e peculiarità locali, rituali di consumo e percorsi di produzione vengono illuminati da un’analisi dei gusti alimentari, delle pratiche e delle politiche del cibo.Una pratica di consumo che struttura la nostra capacità di scelta è la frequentazione di ristoranti. Infatti l’attività del mangiare fuori, come una forma di consumo culturale, dimostra che mangiare fuori consiste in un insieme di conoscenze condivise, in convenzioni che spesso appaiono semplicemente come «gusti» socialmenti differenziati che governano le scelte individuali.

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Alcuni di questi prodotti rimangono di nicchia ma altri, come il Parmigiano Reggiano, sono chiaramente piccoli lussi democratici e di massa e definiscono nuovi percorsi di qualità dei prodotti alimentari organizzati intorno a significati come «l’artigianalità», il «gusto», la «genuinità» che sembrano offrire nuove fonti di rassicurazione dei consumatori.

Capitolo 1 | Scenario | Italia e food

L'agroalimentare Made in Italy rappresenta circa il 15 per cento del Prodotto Interno lordo (PIL), secondo solo al comparto manifatturiero, ma esprime livelli qualitativi da primato con la conquista nel 2009 della leadership nei prodotti tipici in Europa, il maggior numero di imprese biologiche e il primo posto nella sanità e nella sicurezza alimentare, con un record del 99 per cento di campioni con residui chimici al di sotto dei limiti di legge.E’ quanto afferma la Coldiretti nell’apprezzare le dichiarazioni del ministro dell'Economia Giulio Tremonti ad un convegno dell'Aspen sul fatto che “se si calcolassero nel Pil il cibo, la cultura, l'ambiente, saremmo in un imbarazzante primo posto. Purtroppo non è così''.Il modello agricolo italiano è vincente nel mondo dove ha conquistato primati nella qualità, tipicità e nella salubrità delle produzioni, ma anche nel valore aggiunto per ettaro di terreno, ovvero la ricchezza netta prodotta per unità di superficie dall'agricoltura italiana, che è oltre il triplo di quella Usa, doppia di quella inglese, e superiore del 70 per cento di quelle di Francia e Spagna. Le produzioni italiane hanno poi il primato della sanità e della sicurezza alimentare, con un record del 99 per cento di campioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge. L'agricoltura italiana vanta inoltre la leadership nei prodotti tipici con 195 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall'Unione Europea senza contare le 4.471 specialità tradizionali censite dalle regioni.Sul piano ambientale, nel nostro Paese si trova un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell'Unione ma anche un paesaggio unico che è meta di un crescente flusso turistico nei 772 parchi e aree protette presenti in Italia che coprono ben il 10 per cento del territorio nazionale. Una tendenza confermata dalla crescita dell'agriturismo che puo' contare in Italia su ben 18.000 aziende agricole. Ma il Made in Italy a tavola è anche - continua Coldiretti - l'emblema nel mondo della dieta mediterranea, modello nutrizionale ormai universalmente riconosciuto fondamentale ai fini

del mantenimento di una buona salute e che si fonda su una alimentazione basata su prodotti locali, stagionali, freschi di cui l'Italia è particolarmente ricca. Pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari, secondo i principi della dieta mediterranea, hanno consentito agli italiani - sottolinea la Coldiretti - di conquistare un record della longevità che in Italia è pari a 78,8 anni per gli uomini e a 84,1 anni per le donne. “Si tratta di un patrimonio da difendere e salvaguardare cogliendo l’occasione dell’auspicabile ripresa per cambiare le regole del gioco a cominciare dalle due grandi ingiustizie di cui è vittima il settore agricolo” afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini. Da una parte - precisa - il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio come italiano cibo proveniente da chissà quale parte del mondo, un inganno enorme ai danni del consumatore e un modo scientifico per uccidere la nostra sana e onesta agricoltura di qualità. Dall’altra parte, il furto di valore aggiunto che vede sottopagati i nostri prodotti agricoli a causa di uno strapotere contrattuale da parte dei nuovi forti della filiera agroalimentare. Parte da queste considerazioni - conclude Marini - il nostro progetto per il 2010 nella costruzione di una filiera agricola tutta italiana firmata dagli agricoltori, per combattere le speculazioni, garantire reddito alle imprese e arrivare ad offrire il prodotto agricolo “cento per cento italiano” firmato dagli agricoltori attraverso la piu' estesa rete commerciale nazionale che coinvolge i mercati di campagna amica e i punti di vendita delle cooperative, consorzi agrari, agriturismi e aziende agricole.

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Ciao Italia, fondata nel 1982 da Bartolo Ciccardini e Alfio Bocciardi (con la collaborazione dell’ ICE e la sponsorizzazione del Ministero dell’Agricoltura, del Commercio Estero e del Turismo), è l’organizzazione rappresentativa dei ristoranti autenticamente italiani nel mondo, la cui mission è difendere e promuovere la qualità del “vero Ristorante Italiano all’estero” e tutelare i diritti degli operatori del settore, valorizzando in tutto il mondo, le tradizioni, i prodotti e la cucina italiana.Ciao Italia oggi rappresenta direttamente oltre 3.000 soci e una rete di oltre 18.000 aziende della ristorazione autenticamente italiana in tutto il mondoNel 1996 parte l’iniziativa promossa da Ciao Italia per dare un riconoscimento ai ristoranti che rispettano la vera tradizione italiana e offrono il prodotto italiano nei loro menù. Nasce l’ Insegna del Ristorante Italiano.La ristorazione Italiana nel mondo (dati 2008, convention Ciao Italia 2004/09):_61.800 i ristoranti che si definiscono “italiani”, sono sparsi in tutti i continenti;_18.000 circa sono i ristoranti “autenticamente italiani”;_Fatturato annuo: 27 miliardi di euro;_1 miliardo di clienti serviti ogni anno;_L' Accademia Italiana della Cucina (AIC), in una recente ricerca, sottolinea che la cucina italiana nei prossimi anni vivrà una stagione di successo crescente all’estero, e che la cucina si conferma come il principale strumento di penetrazione economica e culturale che l’Italia ha a disposizione per affermare nel mondo l’Italian Style. Inoltre ha evidenziato che: l’immagine della cucina italiana è fortemente in crescita negli ultimi anni:

considerata “ottima” nel 57% dei Paesi, “buona” nel 43% dei casi.

L' Italiano all' estero

Scenario_Contesto

Capitolo 1 | Scenario | Italia e food

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Scenario_Contesto

In questi mesi la maggior parte degli studi sulla crisi globale e la difficile congiuntura economica in Italia offre il quadro di un Paese ancora in crisi e di una ripresa dai contorni quantomeno imprecisi. C’e tuttavia anche uno studio datato luglio 2009 di Enrico Finzi (Astra Ricerche) che ha cercato di fotografare la crisi da un'angolatura diversa che puntava a capire quali siano i destini del concetto di qualità in tempi di ristrettezze. E’ emerso che gli Italiani han fatto fronte alla crisi senza abdicare alla qualità.Il consumatore si e mosso nei meandri della crisi aguzzando l'ingegno: all’indubbio "downgrading" quantitativo non si è accompagnato un "downgrading" qualitativo. Gli italiani hanno fatto fronte alla deriva "less and worse" (meno e peggio) opponendo la filosofia del "less but better", meno ma meglio.Il 75% degli italiani dichiara infatti di non aver peggiorato la qualità dei propri acquisti rispetto al gennaio 2008, ed il 77% della popolazione italiana dichiara di non aver alcuna intenzione di tagliare la qualità dei prodotti che acquisterà nei prossimi 2-3 anni. Un risultato al quale si è arrivati diversificando le modalità di acquisto e muovendosi in trasversale nel mondo distributivo: un consumatore meno fidelizzato e più attento. E’ un messaggio interessante per il mercato che verrà e che dovrà fare i conti con un interlocutore più consapevole nella valutazione del giusto equilibrio fra qualità e prezzo.

Italiani e qualità in tempo di CRISI

Capitolo 1 | Scenario | Italia e food

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ScenarioFocus Expo 2015

Capitolo 1.1

Expo 2015 sarà un evento universale che metterà in luce tradizione, creatività e innovazione nel mondo dell'alimentazione.

Verrà dato molto spazio a moltissime nuove visioni di business globali.

Visioni che vedono come comun denominatore il fatto che tutti sul nostro pianeta abbiano diritto ad una alimentazione sana sicura e sufficiente.

Tra tutti i temi più importanti, ho deciso di concentrare il mio progetto sui seguenti temi:Educazione alimentare.Alimentazione e qualità della vita.Alimentazione nelle culture e nelle etnie.

L'evento si svolgerà in Italia proprio per la qualità della cucina italiana, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.

Expo ha scelto Milano poichè è una delle città più popolate, produttive e innovative d'italia. Sorge nel nord ed è perciò più accessibile da tutte le più importanti città europee.

Sintesi

Capitolo 1.1 | Scenario | Focus Expo 2015

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All’Expo i grandi problemi dello sviluppo sostenibile. L’Expo 2015 sarà uno straordinario evento universale che darà visibilità alla tradizione, alla creatività e all’ innovazione nel settore dell’alimentazione, raccogliendo tematiche già sviluppate dalle precedenti edizioni di questa manifestazione

e riproponendole alla luce dei nuovi scenari globali al centro dei quali c’è il tema del diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta. Ecco alcuni dei temi di lavoro e di dibattito.

Rafforzare la qualità e la sicurezza dell’alimentazione, vale a dire la sicurezza di avere cibo a sufficienza per vivere e la certezza di consumare cibo sano e acqua potabile.

Assicurare un’alimentazione sana e di qualità a tutti gli esseri umani per eliminare la fame, la sete, la mortalità infantile e la malnutrizione che colpiscono oggi 850 milioni di persone sul Pianeta, debellando carestie e pandemie.

Prevenire le nuovi grandi malattie sociali della nostra epoca, dall’obesità alle patologie cardiovascolari, dai tumori alle epidemie più diffuse, valorizzando le pratiche che permettono la soluzione di queste malattie.

Innovare con la ricerca, la tecnologia e l’impresa l’intera filiera alimentare, per migliorare le caratteristiche nustritive dei prodotti, la loro conservazione e distribuzione.

Educare ad una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita in particolare per i bambini, gli adolescenti, i diversamente abili e gli anziani.

Valorizzare la conoscenza delle “tradizioni alimentari” come elementi culturali e etnici.

NUTRIRE il pianeta,Energia per la

vita

Capitolo 1.1 | Scenario | Focus Expo 2015

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1Science for food safety, security and quality

2Innovation in the food supply chain

3Technology for agriculture and biodiversity

5Solidarity and co-operation on food

7Food in the world’s cultures and ethnic groups

6Food for better lifestyles

TEMI SECONDARI

4Dietary education

EDUCAZIONE ALIMENTARE

L'educazione alimentare insegna a nutrirci bene, a scegliere i cibi più adatti alle nostre esigenze e al tipo di vita che conduciamo ed è una parte fondamentale dell’educazione sanitaria della persona. Iniziative importanti sono state proposte in questo ambito da organizzazioni internazionali quali la FAO, con il programma “Nutrire la mente, combattere la fame”. La valorizzazione delle istituzioni scolastiche, quale luogo di formazione di base accessibile a tutti, secondo quanto indicato dagli obiettivi della Campagna del Millennio, che promuova l’inserimento nell’offerta formativa di percorsi educativi sulla nutrizione, la sicurezza alimentare e l’utilizzo delle risorse alimentari del pianeta; politiche innovative per garantire maggiore trasparenza ai consumatori sul contenuto e sulle modalità di preparazione degli alimenti; la riscoperta di prodotti tipici che, pur nel rispetto di società sempre più multi-etniche, sappiano aiutare il consumatore a valorizzare la tradizione produttiva specifica del proprio territorio e confrontarla con quella di altre regioni del mondo.

ALIMENTAZIONE E LA QUALITÀ DELLA VITA

L’Expo riconosce il ruolo fondamentale giocato dall’alimentazione sulla qualità della vita, intesa non solo come benessere psico-fisico dell’uomo, ma anche come occasione di socializzazione. Sarà anche oggetto di valutazione la stretta interrelazione fra alimentazione e pratica sportiva, in particolare tenendo conto della diffusione di stili di vita sedentari nelle società sviluppate, che vanno combattuti con le promozione di una pratica sportiva di massa, fondamentale per mantenere il corpo sano e in attività. Le linee di sviluppo di questo sottotema saranno articolate su: il ruolo dell’alimentazione in relazione all’armonia della persona e del rapporto con il proprio corpo e con gli altri; le abitudini di consumo alimentare, le innovazioni e le nuove tendenze, come momento di integrazione e di condivisione

soprattutto in ambito familiare; la valorizzazione di comportamenti alimentari corretti rispetto alla pratica sportiva, con riferimento anche alle tematiche del doping, cui spesso si fa ricorso nelle pratiche agonistiche.

ALIMENTAZIONE NELLE CULTURE E NELLE ETNIE

La storia alimentare di ciascuno, fatta di gusto, etnia, cultura, è un elemento importante per la conservazione dell’identità della persona, un bisogno sempre più evidente in un mondo globalizzato. L’Expo proporrà un viaggio alla riscoperta delle civiltà culinarie con le loro storie antiche e contemporanee, l’arte, il linguaggio, il turismo che coinvolge sia le imprese che le associazioni dei consumatori.

In particolare verranno proposti:

Momenti di analisi e di riscoperta delle motivazioni culturali e sociologiche alla base di comportamenti alimentari spesso radicalmente diversi fra i vari popoli, ma tutti di pari dignità.

Percorsi di valorizzazione delle tradizionimillenarie, sia nelle coltivazioni agricole che nell’enogastronomia, mobilitando i ricercatori le istituzioni culturali di tutto il mondo.

Riflessioni su modelli di organizzazione alimentare tipici di società in rapida evoluzione, che sappiano integrare esigenze multi-etniche.

Progetti innovativi per lo scambio di esperienze fra paesi in merito alla pratica alimentare.

Capitolo 1.1 | Scenario | Focus Expo 2015

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Perchè a MILANO?

Capitolo 1.1 | Scenario | Focus Expo 2015

Situata nel cuore della pianura Padana, in Lombardia, regione più abitata e sviluppata della penisola,

Milano è la principale città del nord Italia. La centralità di Milano nel contesto europeo è testimoniata dalla sua collocazione al centro dell’area delimitata dal corridoio 5 Lisbona-Kiev e dalle direttrici nord-sud Genova-Rotterdam e Roma-Berlino.

Milano e la Lombardia possono quindi contare su un bacino demografico e su un posizionamento assolutamente centrale, elementi preferenziali per l’assegnazione dell’Expo da parte del BIE, vista la tradizionale importanza del flusso di visitatori locali nell’assicurare il successo dell’Esposizione. Con Expo 2015, Milano si propone di accrescere l'economia e il prestigio del paese e di essere ambasciatore dell' Italia e dei suoi valori nel mondo.

L’area di Milano vanta dati eccellenti che portano l’immagine di un’Italia vincente sotto i riflettori del resto

del mondo. Qui si produce il 10% del PIL nazionale, un livello pari a Bruxelles o Madrid, con un reddito pro-capite che è quasi il doppio di quello nazionale e un tasso di disoccupazione che è la metà di quello del Paese. Qui si registrano il 40% dei nuovi brevetti d’innovazione, ovvero la produzione annuale di Boston.Qui si vendono annualmente

10milioni di biglietti per spettacoli d’arte, musica, cinema, in linea, a pari abitanti, con Berlino, Amsterdam, Barcellona. E ancora, Milano è la sede di 650 show-room di moda, in competizione con Parigi e New York. Milano infine è la capitale italiana del volontariato e del Terzo Settore. L’Expo dedicata alla Sicurezza e qualità alimentare intende essere un volano per l’economia del territorio e rappresentare al meglio le eccellenze nel settore dell’alimentazione dell’Italia e di Milano.

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ScenarioGDO in Italia

Capitolo 1.3

Un accenno storico alla nascita della GDO in Italia e nel mondo. Dal 1853 agli anni 80 la storia ci mostra picchi di innovazione seguiti da una riscoperta e rivisitazione delle origini.

La Coop è la più grande realtà di GDO che dal 1854 opera in Italia, mettendo sempre in risalto la centralità delle persone, i loro bisogni e i loro diritti.

La Conad è la seconda grande cooperazione italiana. Con una compagnia articolata e una struttura internazionale è l'azienda che ha la rete di vendita più capillare e quindi il maggior numero di punti vendita in italia.

Carrefour è il primo distributore in Europa e il secondo nel mondo. In Italia è presente del 1972 e ultimamente ha intrapreso un processo di razionalizzazione e di rilancio dei suoi punti vendita.

Vicinanza alla città, efficienza e prezzi bassi sono concetti chiave dell'operato di Bernardo Caprotti ed Esselunga, che nel 2009 ha portato la catena a vincere il riconoscimento di "miglior retailer del 2009". Attualmente presente solo in poche regioni del nord, il prossimo obiettivo di Esselunga è Roma e il centro italia.

SMA è una linea di supermercati che fa capo a Auchan, il terzo gruppo più potente in Italia. Da qualche tempo il gruppo SMA ha trasformato i suoi punti di vendita nella catena Simply market, con una particolare attenzione all'ecosostenibilità.

Il gruppo Finiper è presente in Italia dal 1974. I marchi del gruppo sono Iper, ipermercati (più di 2500mq) in aree limitrofe a grandi città. Unes, invece è un'insegna di supermercati dalle dimensioni più contenute con un sistema distributivo più capillare.

Sintesi

Capitolo 1.2 | Scenario | GDO in Italia

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Ripercorrendo in questa breve carrellata la storia dell’evoluzione del sistema distributivo, si sono individuati i passaggi maggiormente significativi della tipologia organizzativa:

1853, Torino: nasce la prima cooperativa il cui scopo è acquistare all’ingrosso e vendere al dettaglio ai propri soci.

1872, Francia: inaugurazione del grande magazzino Bon Marchè: 40.000 mq coperti 7 piani e 47 merceologie, il cui scopo è quello di offrire in un unico sito la più

ampia gamma di prodotti in settori diversi, avviando così un nuovo atteggiamento del consumatore verso gli acquisti, anche attraverso il self-service, che si evolverà approdando in tempi successivi alla moda dello “Shopping”

1877, Milano: inaugurazione del grande magazzino “Alle Città d’Italia” sulle cui ceneri nascerà la Rinascente.

1879, U.S.A.: nasce il primo magazzino a prezzo unico, caratterizzato da: una ridotta superficie di vendita, localizzazione in un area medio-centrale e

periferica, servizio essenziale e unico prezzo per tutte le merci.

1916, Mirano (VE): si apre il primo “Coin”.

1921, Milano: dopo aver subito un incendio riapre definitivamente La Rinascente.

1928, Milano: si inaugura l’Upim, che a differenza della Rinascente ha un posizionamento più modesto. In questi anni intanto le esperienze cooperative cessano di esistere per volontà del regime.

1930, U.S.A.: si apre il primo Supermercato, dove viene sviluppata la tecnica della vendita self service anche per gli alimentari.

1931, Milano: nasce la Sams che nel 1937 diventerà Standa e si caratterizza per una localizzazione nei centri di medie dimensioni.Le tre realtà nazionali -Rinascente, Upim, Standa- nonostante i differenti target di mercato, che inevitabilemente in parte si sovrappongono, si contendono le posizioni migliori nei centri urbani, fino a qundo giungono a stipulare un accordo in cui sono definite le

Evoluzione del sistemadistributivo

I grandi magazzini Bon Marchè a Parigi

La nuova sede della Rinascente ricostruita nel 1952

rispettive aree di sviluppo. Nel 1936, in Olanda, fa la sua prima comparsa la strategia commerciale orientata alla massima “soddisfazione” del cliente.

Nel periodo post bellico, negli U.S.A., si afferma un nuovo modello di grande magazzino, caratterizzato da : posizionamento extraurbano, presenza di parcheggi, ambiente climatizzato, senza finestre, che di fatto esclude l’ambiente esterno. L’assortimento è per destinazione d’uso, giochi di luce e ambientazioni non standardizzate, che creano atmosfere integrate con le merci esposte. In questo nuovo scenario le vetrine, congiuntamente alla monumentalità dell’opera, sono l’unico punto di comunicazione e di attrazione (richiamo) verso il consumatore e introducono un nuovo modo di fare promozione. Questo nuovo modello ispirerà la ricostruzione della Rinascente, e la sua azione promozionale. Nel ’51 la Rinascente organizza una campagna promozionale che vede giungere a Milano, provenienti dalle principali città vicine, 500 pullman con 25.000 passeggeri che visitano il grande magazzino con l’impegno di compiere almeno un acquisto,.

Capitolo 1.2 | Scenario | GDO in Italia

34 35

dell’immagine e della comunicazione, tanto che Coin cambia marchio e decide di rivolgersi ad un target socioeconomico più alto.In questo periodo il centro città comincia a perdere la sua caratteristica trasformandosi da centro del commercio a spazio residenziale di lusso e centro dedicato al terziario amministrativo; come conseguenza si ha uno spopolamento delle vie centrali e un decentramento delle attività commerciali, a cui non segue un idoneo piano per la mobilità.

Gli anni ’60 vedono la nascita della Romana Supermercati (attuale GS), della A&O, e l’apertura della sede di Roma della Rinascente.In Belgio, su esempio dell’esperienza americana, apre il primo Ipermercato europeo (insegna Hypermarché). Negli stessi anni si rivitalizza l’esperienza della cooperazione al consumo; nasce COOP e successivamente Conad (consorzio tra dettaglianti).

Nel ’62 la Grande Distribuzione, in Italia, conta 10 Grandi Magazzini, 197 Magazzini a Prezzo Unico e 96 Supermercati.

In U.S.A., nel’62, nasce la prima multisala cinematografica che troverà il suo successo negli anni ’70, quando sarà inserita nei Centri Commerciali.

Nel ’65 a Stoccolma si inaugura il modello Ikea, caratterizzato da una promozione attraverso catalogo, con una superficie di c.a. 46.000 mq, in cui trovano posto anche un ristorante, uno spazio per i giochi dei bambini e un grande parcheggio.

Nel ’66 apre, in Germania, il primo Metro.

Nel ‘69 in Italia nasce il primo discount di apparecchi radiotelevisivi e alla periferia di Parigi il primo Centro Commerciale Europeo dove, su una superficie coperta di 58.000 mq, trovano spazio un cinema, una stazione di servizio per autoveicoli, 106 negozi e un parcheggio per 3.000 posti auto.

Gli anni ’70 vedono l’avvio del primo Ipermercato a Carugate ad insegna Carrefour (Euromercato), di un secondo, a marchio “Città Mercato La Rinascente” a Concesio e di un Cash

and Carry Metro a Cinisello Balsamo. In questo decennio si affermano in America i primi “Factorig Store” (futuri outlet), spacci in cui il prodotto di marca, con alcune imperfezioni, trova uno sbocco di vendita a prezzi ribassati.

In Italia si sperimentano le prime formule di Franchising ad opera della Rinascente, A&O, VeGè ed altri gruppi della distribuzione associata.

Nel ’78, in provincia di Prato, nasce il primo Centro Commerciale italiano che, su una superficie di 45.000 mq racchiude, in un ambiente completamente isolato dall’esterno, una Standa, 37 negozi, cinema, bar, ristorante e parcheggio per 1.000 posti auto.

Tra il ’73 e il ’79, in Gran Bretagna e Canada, si inizia un percorso a ritroso, si riscopre il centro urbano e gli ambienti riprendono il rapporto con l’ambiente esterno. Il progetto canadese, “Eaton Center”, su modello della Galleria Vittorio Emanuele di Milano, occupa una superficie centrale di c.a. 251.000 mq, in cui trovano posto spazi per il commercio, i servizi, gli uffici, lo spettacolo, il residenziale, i parcheggi.

Da questa panoramica nasce la riflessione che come spesso accade, il nuovo non può che essere una rivisitazione del passato. Ecco quindi il ritorno alle origini, con la tendenza che ha iniziato a svilupparsi in tutta Europa e punta a riscoprire i negozi di vicinato, più che a rendere disponibili ampie superfici dedicate alla grande distribuzione.

Gli anni ‘50 vedono la riconferma degli accordi di sviluppo tra Rinascente-Upim-Standa, la nascita in Germania del primo discount e la riconferma in U.S.A. del posizionamento extraurbano delle superfici commerciali organizzate.Inoltre negli anni ’50 nasce, in U.S.A., il primo Centro Commerciale, anch’esso in posizione extraurbana e con zone di ristorazione, grandi superfici aperte dedicate al parcheggio e ad aree pedonali dove si trovano affiancate varie formule di vendita normalmente antagoniste: grandi magazzini e negozi specializzati.Nel ’53 la Rinascente realizza una nuova iniziativa promozionale: viene presentata la mostra “Estetica del Prodotto” in cui si evidenzia il rapporto tra industria e design.Questa iniziativa porterà, nel ’54, alla prima edizione, presso la Triennale di Milano, del “Compasso d’Oro” un concorso di design, sponsorizzato dalla Rinascente, che apre le porte all’interazione commercio - cultura.

Nel frattempo, negli U.S.A., si inaugura la prima formula di Ipermercato, caratterizzata da:schematismo e funzionalità, superfici comprese tra 5.000 e 15.000 mq, localizzazione periferica, costi

di costruzione e equipaggiamento ridotti, ampi parcheggi gratuiti, 10.000-30.000 referenze tra food e non food e prezzi con sconti tra il 10%-30%.

Nel’56 Standa introduce per la prima volta, in Italia, le vendita degli alimentari a prezzo unico e ne testa la vendita a libero servizio.

Negli U.S.A. nuova iniziativa di Shopping Center, caratterizzato da un ambiente completamente isolato dall’esterno e artificiale, in cui è presente anche una componete ludica. Nasce forse inconsapevolmente il concetto di consumatore, ossia un soggetto da segmentare, comprendere e influenzare, all’interno di uno spazio che lo tiene isolato dalla realtà esterna, almeno durante il processo di acquisto.

Gli anni ’50 vedono la nascita, in Italia, di nuove insegne di supermercati quali SMA, Supermercati (diventati Esselunga), Pam, VeGè, Despar Italia (nb: VeGè e Despar sono i precursori della Grande Distribuzione Associata, aggregazione di grossisti alimentari, in forma di centrale di acquisti).Questo decennio vede l’affermarsi dell’importanza della qualità

Via regina giovanna, il primo Supermarket tuttora esistente

Capitolo 1.2 | Scenario | GDO in Italia

36 37

MILANO - Domenica pomeriggio in un centro commerciale dell’hinterland. Uno a scelta, tanto la scena si ripete dappertutto: commessi sulle porte dei negozi come le ragazze da marito affacciate alle finestre nei vicoli del Sud anni ’50. I potenziali clienti — pochi — che guardano e passano. Che cosa sta succedendo alle cattedrali del consumo che fanno da corona a Milano? La Lombardia è la regione con il maggior numero di centri commerciali: 173. Seguono con netto distacco l’Emilia Romagna (97), il Veneto (77) e il Piemonte (60). Insomma, quello che succede in regione fa da monito a tutto il resto del Paese. Primo problema: la formula del centro commerciale non è in linea con le abitudini post crisi. «La gente fa spese più piccole e più frequenti. Se devi giusto rabboccare il frigorifero fare chilometri nel traffico per uscire dalla città non ha senso», esemplifica Sandro Castaldo, ordinario di Marketing alla Sda Bocconi.

Gli ipermercati che fanno da spina dorsale ai centri commerciali sono in difficoltà più del resto della grande distribuzione. Basta dare un’occhiata ai dati Nielsen riferiti al 2009: a parità di metri quadrati di superficie di vendita, l’anno scorso gli iper hanno registrato una diminuzione del fatturato del 2,3% mentre nei super il valore delle vendite è rimasto stabile. Se gli ipermercati arrancano, i negozi che fanno da contorno stanno anche peggio. «Quando qualcuno minaccia di abbassare la saracinesca, sempre più spesso la proprietà porta a zero l’affitto per sei mesi-un anno. In attesa che passi ’a nuttata», racconta Antonio Fossati, docente di Strategie di marketing all’università di Pavia. La crisi dei centri commerciali è già arrivata anche sul tavolo della Regione. La Federazione tabaccai della provincia di Milano, per esempio, ha chiesto che i centri possano alternare domeniche di chiusura e di apertura «tanto gli incassi non ci sono, meglio ridurre almeno i costi».

In questa situazione restano intatti, almeno per ora, alcuni faraonici progetti di nuovi centri commerciali intorno a Milano. «Non bisogna dimenticare che si tratta di domande presentate diversi anni fa — fa notare

Iper in crisi, tornano di moda

Scenario_GDO IN ITALIA

Pochi acquisti ma più frequenti

IN LOMBARDIA IL RECORD DI SUPERMERCATI. GLI ESPERTI: CAMBIA IL MODO DI FARE SHOPPING

Stefano Maullu, assessore al Commercio della Regione —. Comunque anche quando l’iter burocratico arriva al termine, le catene oggi tendono a rimandare la posa della prima pietra». La Lega in merito ha una posizione chiara, peraltro già espressa dai governatori verdi in Piemonte e Veneto. «Basta con questi centri commerciali —alza la voce il presidente del consiglio regionale Davide Boni —. È il momento di puntare sul piccolo commercio».

Qualcosa si muove già in questa direzione. Su 77 mila metri quadrati dell’area ex Alfa, vicino a Rho, dovrebbe sorgere un enorme centro commerciale targato Finiper. Ma forse il Comune ci sta ripensando. «Semplicemente vogliamo garanzie di maggior tutela del piccolo commercio», frena il sindaco,

Roberto Zucchetti. Il segnale di un’inversione di tendenza?

Il Corriere Della Sera, Rita Querzé31 maggio 2010

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essa

, no

n so

lo s

i è

lavo

rato

sul

l'inc

rem

ento

num

eric

o de

l cat

alog

o, c

he p

rese

nta

1.96

0 re

fere

nze,

ma

anch

e su

lla lo

ro

revi

sion

e qu

alit

ativ

a e

di p

acka

ging

. So

lo n

ell'u

ltim

o an

no s

ono

stat

e in

seri

te 9

0 nu

ove

cate

gori

e e

390

este

nsio

ni d

i lin

ea, m

entr

e al

tre

108

sono

in li

sta

d'at

tesa

.

Tosc

ana

Ligu

ria

Lazi

o

Abr

uzzo Mol

ise

Cam

pani

a Cala

bria

Sici

lia

Sard

egna

Um

bria

Valle

d'

Aost

a

Emil

ia

Rom

agna

fino

a 2

50 m

q

fino

a 1

.500

mq

fino

a 6

00 m

q

da 1

.500

a 3

.000

mq

oltr

e i 3

.000

mq

˙

2.82

6 pu

nti v

endi

ta ˙

35.2

00 d

ipen

dent

i ˙

8,7

mili

ardi

di e

uro

fat

tura

te

Capitolo 1.2 | Scenario | GDO in Italia

Coop

Green

Soci

ale

Prezzi

Effic

ienz

a

Cona

d

42 43

FOCU

S |

GDO

in I

tali

a

CARR

EFOU

R

Il G

rupp

o Ca

rref

our

è il

prim

o di

stri

buto

re in

Eur

opa

e se

cond

o ne

l m

ondo

con

436

.000

col

labo

rato

ri

e ol

tre

12.0

00 p

unti

ven

dita

fr

a ip

erm

erca

ti, su

perm

erca

ti,

max

idis

coun

t, n

egoz

i di p

ross

imit

à,

cash

& c

arry

, di

ffus

i in

29 p

aesi

.

L'ob

iett

ivo

di C

arre

four

con

sist

e ne

l pro

porr

e al

Clie

nte

un'o

ffer

ta

com

plet

a co

stan

tem

ente

di

vers

ifica

ta c

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opra

tut

te le

es

igen

ze.

Alla

tra

dizi

onal

e re

te d

i ven

dita

, co

stit

uita

da

mol

tepl

ici t

ipol

ogie

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for

mul

e co

mm

erci

ali,

si a

ffian

ca

infa

tti,

una

diff

eren

ziat

a re

te

di s

ervi

zi c

ome,

ad

esem

pio,

i di

stri

buto

ri d

i car

bura

nte,

le a

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ie

di v

iagg

i, i p

rodo

tti a

ssic

urat

ivi e

l'e

-com

mer

ce c

he h

anno

lo s

copo

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ris

pond

ere

in m

odo

inte

gral

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la d

oman

da d

i Clie

nti s

empr

e pi

ù in

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ati,

esig

enti

ed

atte

nti.

Carr

efou

r si

pon

e su

l mer

cato

com

e un

a re

altà

din

amic

a, s

trut

tura

ta

e in

con

tinu

a cr

esci

ta d

iven

tand

o un

a de

lle a

zien

de d

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gra

nde

dist

ribu

zion

e pi

ù in

tere

ssan

ti e

pr

esti

gios

e.

Il p

rim

o pu

nto

vend

ita

in I

talia

vi

ene

aper

to a

Car

ugat

e (M

I)

nel 1

972

graz

ie a

d un

acc

ordo

al

50%

con

la S

tand

a (a

ll'ep

oca

una

delle

più

impo

rtan

ti G

DO it

alia

ne,

appa

rten

ente

alla

Mon

tedi

son)

.

Succ

essi

vam

ente

Car

refo

ur s

i rit

ira

dall'

Ital

ia p

er p

oi f

arvi

rit

orno

alc

uni

anni

dop

o, c

on m

ezzi

pro

pri,

nel

1993

a M

arco

n (V

E) a

ll'in

tern

o de

l ce

ntro

com

mer

cial

e "V

alec

ente

r".

Nello

ste

sso

anno

acq

uisi

sce

gli

iper

mer

cati

ad

inse

gna

"Al G

ran

Sole

", c

onve

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doli

in C

arre

four

(e

ccet

to q

uello

nel

cen

tro

com

mer

cial

e "I

Gia

rdin

i del

Sol

e"

di C

aste

lfra

nco

Vene

to c

he v

iene

ce

duto

alla

par

teci

pata

"Fi

nipe

r",

prob

abilm

ente

per

evi

tare

una

co

ncor

renz

a tr

oppo

str

etta

coi

Ca

rref

our

di T

hien

e ne

l vic

enti

no

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Mar

con

e Po

rtog

ruar

o ne

l ve

nezi

ano,

non

tro

ppo

dist

anti

da

tale

iper

mer

cato

).Ne

l 199

9 av

vien

e la

fus

ione

con

la P

rom

odès

, un

o de

i più

gra

ndi

com

peti

tori

nel

mer

cato

fra

nces

e,

già

pres

ente

in I

talia

att

rave

rso

l'alle

anza

con

il G

rupp

o GS

di c

ui n

el

2000

ass

ume

il co

ntro

llo, po

tend

o co

sì e

span

ders

i nel

mer

cato

ital

iano

. Si

com

inci

a ri

batt

ezza

ndo

in

Carr

efou

r gl

i ipe

rmer

cati

a

mar

chio

"Co

ntin

ente

" (m

arch

io

port

oghe

se a

llora

lega

to a

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, "M

ega"

, e

Euro

mer

cato

(ch

e un

te

mpo

des

igna

va g

li ip

erm

erca

ti

di p

ropr

ietà

pri

ma

del g

rupp

o La

Ri

nasc

ente

) e

crea

ndo

una

nuov

a ca

tena

di p

icco

li su

perm

erca

ti p

er i

paes

i med

io-p

icco

li, D

ìper

dì.

Rece

ntem

ente

alc

uni I

pers

tore

GS

sono

sta

ti c

onve

rtit

i in

Carr

efou

r.A

ttua

lmen

te in

Ita

lia il

gru

ppo

Carr

efou

r op

era

con

una

rete

di

stri

buti

va c

ompo

sta

da 6

5 ip

erm

erca

ti a

d in

segn

a Ca

rref

our,

499

supe

rmer

cati

, su

pers

tore

ed

iper

stor

e ad

inse

gna

GS e

Car

refo

ur

Mar

ket,

981

sup

erm

erca

ti d

i pr

ossi

mit

à ad

inse

gna

Dìpe

rDì,

Gs E

xpre

ss e

Car

refo

ur E

xpre

ss e

16

cas

h &

car

ry c

on le

inse

gne

Dock

sMar

ket

e Gr

oss

Iper

. In

oltr

e 22

iper

son

o do

tati

anc

he

di u

n im

pian

to p

er l'

erog

azio

ne d

i ca

rbur

ante

, al

cuni

a m

arch

io, al

tri

in c

o-br

adin

g co

n al

tre

com

pagn

ie.

Sici

lia

Basi

lica

ta

Vene

zia

Giul

iaLo

mba

rdia

Piem

onte

Valle

d'

Aos

ta

Lazi

o

˙

478

dire

tti,

1082

fra

nchi

sing

(15

60 t

ot.)

˙

25.0

00 d

ipen

dent

i cir

ca ˙

7,8

mili

ardi

di e

uro

fatt

urat

eda

100

mq

a 40

0 m

q

Capitolo 1.2 | Scenario | GDO in Italia

Green

Soci

ale

Prezzi

Effic

ienz

a

Coop

Carr

efou

rCa

sh a

nd c

arry

.(v

endi

ta a

ll'in

gros

so)

supe

rior

e ai

2.5

00 m

q

da

400

mq

a 2.

500

mq

REGI

ONI

CHIA

VE

MARC

HI

I N

UM

ERI

FILO

SOFI

A

Cona

d

44 45

FOCU

S |

GDO

in I

tali

a

ESSE

LUN

GA

Da q

uand

o Be

rnar

do C

apro

tti h

a ri

pres

o in

man

o le

red

ini d

ella

su

a az

iend

a, m

olto

è c

ambi

ato

in

Esse

lung

a. Q

uest

i ult

imi a

nni h

anno

vi

sto

sia

prof

onde

ris

trut

tura

zion

i, da

l man

agem

ent

all'a

sset

to

soci

etar

io, si

a un

rip

osiz

iona

men

to

stra

tegi

co, di

ass

orti

men

to e

di

pre

zzo,

con

un

rito

rno

alla

se

mpl

icit

à de

lle o

rigi

ni. Qu

ella

de

lla q

ualit

à a

prez

zi c

orti

. E

ora

la c

aten

a si

app

rest

a a

sbar

care

a

Rom

a.

Esse

lung

a ha

pri

vile

giat

o la

vi

cina

nza

alla

cit

tà e

i te

mpi

del

la

spes

a, p

unta

ndo

all'e

ffici

enza

del

le

vend

ite,

cio

è al

la r

eddi

tivi

tà p

er m

q.

L'of

fert

a è

torn

ata

ai b

asic

: as

sort

imen

to e

ffici

ente

, pr

esid

io

dei p

rezz

i bas

e al

pub

blic

o,

prom

ozio

ni a

ggre

ssiv

e, a

tten

zion

e al

l'inn

ovaz

ione

. Son

o st

ate

elim

inat

e m

arch

e fo

llow

er e

ref

eren

ze d

i bas

sa

rota

zion

e, b

asan

dosi

sul

l'ana

lisi

del c

usto

mer

dat

abas

e e

dei

mod

elli

di a

cqui

sto

che

mis

uran

o le

pot

enzi

alit

à e

la p

rope

nsio

ne

alla

spe

sa d

el c

lient

e. B

ench

é si

ano

stat

i sfo

ltit

i pro

dott

i e f

orni

tori

, gl

i es

pert

i sos

teng

ono

che

un p

unto

di

ven

dita

com

e vi

ale

Papi

nian

o a

Mila

no o

ffra

cir

ca 1

5.00

0 re

fere

nze,

m

entr

e un

sup

erst

ore

com

e vi

a Ri

pam

onti

ben

40.

000.

La

mar

ca

Esse

lung

a co

ntin

ua a

cop

rire

i pr

odot

ti b

ase

e qu

elli

“fat

ti in

casa

” (n

ei d

ue s

tabi

limen

ti d

i Li

mit

o e

Fire

nze)

. È

stat

a sf

olti

ta

Esse

lung

a Bi

o (a

rriv

ata

a 45

0 re

fere

nze)

, ch

e co

nta

attu

alm

ente

po

co m

eno

di 3

00 t

ra p

rodo

tti

fres

chi e

con

fezi

onat

i, co

mpr

esi

gli s

tagi

onal

i. Es

selu

nga

Ecol

abel

id

enti

fica

i pro

dott

i eco

logi

ci

rico

nosc

iuti

dal

l'Uni

one

euro

pea,

co

n ba

sso

impa

tto

ambi

enta

le in

tu

tte

le f

asi d

ella

lavo

razi

one,

co

mpr

ende

sem

pre:

la c

arta

, i

dete

rsiv

i, il

terr

icci

o un

iver

sale

. U

ltim

a na

ta n

el 2

007,

Ess

elun

ga

Top,

che

si d

efini

sce

“l'e

ccel

lenz

a pe

r cl

ient

i esi

gent

i”,

sigl

a ol

io,

past

a fr

esca

, ci

occo

lato

mon

orig

ine,

m

iele

, m

arm

ella

ta,

pizz

a, s

ughi

pr

onti

, sg

ombr

i por

togh

esi,

men

tre

il pr

imo

prez

zo è

man

tenu

to n

el

mar

chio

Fid

el. Na

tura

ma,

dal

'99,

di

stin

gue

la fi

liera

con

trol

lata

di

Esse

lung

a su

i fre

schi

. L'

asso

rtim

ento

co

mpr

ende

anc

he p

rodo

tti p

er

celia

ci. L'

inse

gna

met

te in

oltr

e a

disp

osiz

ione

dei

clie

nti a

nche

un

“ser

vizi

o pr

enot

azio

ni, pe

r tu

tti

i gio

rni e

per

ogn

i occ

asio

ne”,

co

n un

'off

erta

di 2

00 p

ropo

ste

di

gast

rono

mia

, pe

sce,

car

ne, fr

utta

e

verd

ura,

pan

e e

dolc

i.

Il r

affo

rzam

ento

del

le p

osiz

ioni

ne

l nor

d pr

elud

e a

uno

svilu

ppo

vers

o il

cent

ro I

talia

? A

det

ta d

egli

espe

rti,

nel f

utur

o di

Ess

elun

ga

Rom

a or

mai

sem

bra

non

esse

re p

un o

biet

tivo

, m

a un

a re

altà

. In

part

icol

are

si p

arla

di d

ue lo

calit

à:

quel

la a

cav

allo

dei

qua

rtie

ri T

orri

no

e M

ezzo

cam

min

o, a

rea

resi

denz

iale

ch

e ha

vis

to l'

inse

diam

ento

di 7

.000

nu

ove

abit

azio

ni, e

dell'

Infe

rnet

to,

altr

a zo

na r

esid

enzi

ale

di r

ecen

te

cost

ruzi

one

e tu

tt'o

ra in

cre

scit

a.

L'ar

rivo

di E

ssel

unga

, in

un

mom

ento

di s

tagn

azio

ne o

di

rece

ssio

ne d

ei c

onsu

mi,

cont

ribu

irà

a de

term

inar

e un

a si

tuaz

ione

di

inst

abili

tà p

er la

ret

e di

stri

buti

va,

perc

hé t

oglie

rà q

uote

di m

erca

to

ai c

onco

rren

ti e

sic

uram

ente

in

cide

rà a

nche

sui

pre

zzi,

a fa

vore

de

i con

sum

ator

i, m

a a

scap

ito

di

stru

ttur

e de

boli.

Tosc

ana

Lom

bard

ia Emil

ia

Rom

agna

dai 4

00 a

i 2.5

00 m

q

dai 2

000

ai 4

500

mq

˙

140

punt

i ven

dita

˙

18.7

06 d

ipen

dent

i

˙ 5,

782

mili

ardi

di e

uro

fatt

urat

e

Capitolo 1.2 | Scenario | GDO in Italia

Green

Soci

ale

Prezzi

Effic

ienz

a

Coop

Carr

efou

r

Esse

lung

a

REGI

ONI

CHIA

VE

MARC

HI

I N

UM

ERI

FILO

SOFI

A

Cona

d

46 47

REGI

ONI

CHIA

VE

MARC

HI

I N

UM

ERI

FILO

SOFI

A

FOCU

S |

GDO

in I

tali

a

GRU

PPO

SMA

Rivi

sita

zion

e de

lla m

arca

pri

vata

e

rico

nver

sion

e co

n ri

posi

zion

amen

to

dei f

orm

at c

omm

erci

ali.

È il

prof

ondo

rip

ensa

men

to s

trut

tura

le

che,

da

un p

aio

d'an

ni, la

cat

ena

che

fa c

apo

ad A

ucha

n,

tram

ite

la c

ontr

olla

nte

Inte

rnat

iona

l Su

perm

arke

t St

ore,

sta

viv

endo

. Ri

conv

ersi

one

ma

anch

e se

mpl

ifica

zion

e: S

impl

y di

vent

erà

l'ins

egna

di i

per

e su

per,

con

la

rico

nver

sion

e de

i Cit

yper

, m

entr

e si

raf

forz

erà

la p

ross

imit

à co

n le

su

pere

tte

Punt

o Sm

a. L

inee

-gui

da:

vici

nato

, pr

ossi

mit

à, a

ttra

zion

e.

Inta

nto,

da

inse

gna

iden

tific

ativ

a di

alc

uni n

egoz

i, il

mar

chio

Sm

a è

dive

ntat

o l'o

mbr

ello

che

cop

re t

utti

i c

inqu

e fo

rmat

att

uali.

E il

fut

uro

vedr

à, a

ccan

to a

ll'ap

ertu

ra d

i neg

ozi

dire

tti,

l'ult

erio

re r

istr

uttu

razi

one

dei f

orm

at e

lo s

vilu

ppo

in

fran

chis

ing

sopr

attu

tto

nel v

icin

ato.

Da

sem

pre,

Sm

a ha

vis

to n

ella

spe

sa

di c

omod

ità

e ne

l rad

icam

ento

su

l ter

rito

rio

il pr

opri

o pu

nto

di

forz

a. S

in d

alla

nas

cita

, in

fatt

i, si

è

svilu

ppat

a so

prat

tutt

o ne

i cen

tri

urba

ni, co

me

a Ro

ma

e a

Mila

no.

La s

ua e

span

sion

e è

avve

nuta

poi

tr

amit

e ac

quis

izio

ni d

i azi

ende

con

un

a fo

rte

lead

ersh

ip a

live

llo lo

cale

. A

ttua

lmen

te, Sm

a è

pres

ente

sul

te

rrit

orio

naz

iona

le in

19

regi

oni

con

oltr

e 1.

600

punt

i di v

endi

ta,

275

dei q

uali

gest

iti d

iret

tam

ente

e

i res

tant

i con

la f

orm

ula

dell'

affi

liazi

one

(760

con

trat

ti d

i

asso

ciaz

ione

e 5

79 c

ontr

atti

di

affi

liazi

one

e so

mm

inis

traz

ione

). P

er

oltr

e l'8

0% s

i tra

tta

di s

uper

mer

cati

di

vic

inat

o ub

icat

i nei

cen

tri u

rban

i.

Sono

cin

que

le f

orm

ule

com

mer

cial

i de

lla c

aten

a. L

e su

pere

tte,

a

inse

gna

Punt

o Sm

a, d

i sup

erfic

ie

com

pres

a fr

a 30

0 e

800

mq,

per

gl

i acq

uist

i quo

tidi

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Capitolo 1.2 | Scenario | GDO in Italia

Green

Soci

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48 49

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igio

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i, un

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Capitolo 1.2 | Scenario | GDO in Italia

Green

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50 5151

Project settingUser analisys

Capitolo 2

Abbiamo rivolto a 180 persone venticinque domande (ventiquattro chiuse ed una aperta), che ci hanno aiutato meglio a capire il nostro target, i suoi bisogni, le sue abitudini e i suoi desideri.

Di seguito viene inserito il format divulgato online tramite email e facebook.

Seguono le risposte dettagliate degli intervistati, trasposte in grafici per essere meglio fruibili dal lettore.

Infine viene proposto uno schema che sintetizza in infografica tutte le risposte alle domande che sono state poste, (non nel dettaglio) per una lettura più veloce del format.

Sintesi

Capitolo 2 | Project setting | User analisys

52 53

Il format

Capitolo 2 | Project setting | User analisys

54 55Capitolo 2 | Project setting | User analisys

56 57

2) Quante volte fai la spesa alla settimana?

80

7060

50

40

30

20

10

01 2 3 4 5 6 7

Un giorno Ogni giorno

Un giorno Due giorniTre giorni

123

775727

(44%)(32%)(15%)

4567

Quattro giorniCinque giorniSei giorniSette giorni

8124

(5%)(1%)(1%)(2%)

3) Quante volte alla settimana hai l' esigenza di fare la spesa alimentare fuori dall'orario di esercizio dei supermercati?

50

40

30

20

10

00 1 2 3 4 5 6 7

Mai Ogni giorno

Maiun giornodue giornitre giorni

0123

47463921

(27%)(26%)(22%)(12%)

4567

Quattro giorniCinque giorniSei giorniOgni giorno

5638

(3%)(3%)(2%)(5%)

1) Dove fai la spesa alimentare in genere?

A

B

C

D

Supermarket Mercato rionale Negozio Internet

ABC D

1541462

(88%)(8%)(3%)(1%)

A

4) Quanto tempo hai a disposizione per fare la spesa alimentare mediamente?

Meno di 30 min. Tra 30 e 60 min. Più di 60 min.

ABC

569722

(32%)(55%)(13%)

B

C

Le risposte

Capitolo 2 | Project setting | User analisys

58 59

8) Riesci spesso a fare la lista prima di andare a fare la spesa alimentare?

A

B

MaiRaramenteSpesso Molto spesso

ABC D

23825714

(13%)(47%)(32%)(8%)

C

D

7) E importante secondo te avere una "lista della spesa", per accellerare e rendere più efficace la spesa alimentare?

A

Non importantePoco importanteImportanteMolto importante

ABC D

11469029

(6%)(26%)(51%)(16%)

B

C

D

Meno di 30 min. Tra 30 e 60 min. Più di 60 min.

ABC

709214

(40%)(52%)(8%)

5) Quanto tempo impieghi effettivamente per fare la spesa alimentare?

A

B

C

Prima delle 12.00 Tra le 12.00 e le 18.00 Dopo le 1800

ABC

1440122

(8%)(23%)(69%)

6) In che fascia oraria solitamente fai la spesa alimentare?

A

BC

Capitolo 2 | Project setting | User analisys

60 61

InutilePoco utile UtileUtilissimo

ABC D

10418540

(6%)(23%)(48%)(23%)

D

10) Credi che sarebbero utili alla scelta nei supermercati, degli spazi allestiti diversamente, con logiche più pratiche che commerciali?

A

B

C

11)Quanto frequentemente ti capita di trovare la coda al momento di pagare la spesa alimentare?

MaiRaramente SpessoMolto spesso

ABC D

0209362

(0%)(11%)(53%)(35%)

B

C

D

Cibo precotto Cibo confezionatoCibo sfuso

ABC

27797

(1%)(44%)(55%)

12) Che tipologia di cibo acquisti di solito?

A

BC

Inutile Poco utile UtileUtilissimo

ABC D

1269922

(7%)(39%)(53%)(1%)

AB

C

D

9) Credi che l'attuale metodo di disposizione dei prodotti all'interno dei supermercati, sia utile a fare una spesa rapida ed efficace?

Capitolo 2 | Project setting | User analisys

62 63

SiNo

AB

14947

(73%)(27%)

16) Il tempo che dedichi alla scelta e alla preparazione del cibo ti permette di avere una dieta sana ed equilibrata?

A

B

Non importantePoco importante ImportanteImportantissima

ABC D

1569101

(1%)(3%)(39%)(57%)

A

B

C

D

13) Ritieni molto importante, nella vita di tutti i giorni, avere una dieta sana ed equilibrata?

MaiRaramente SpessoMolto spesso

ABC D

15905912

(9%)(51%)(34%)(7%)

D

14) Ti capita spesso di comprare "cibo sostenibile”?

A

BC

15) Quanto tempo dedichi mediamente alla preparazione del cibo?

Meno di 30 minTra 15 e 30 min.Tra30 e 60 minPiù di 60 min

ABC D

1697576

(9%)(55%)(32%)(3%)

D

A

B

C

Capitolo 2 | Project setting | User analisys

64 65

19) Sei attento ai prezzi del cibo che compri?

Si No

AB

16313

(93%)(7%)

AB

Nel venditoreNella marca Nel prodotto in sè

ABC

943123

(5%)(25%)(70%)

A

BC

17) In cosa riponi più fiducia nell'acquisto di un alimento?

Mai RaramenteSpesso Molto spesso

ABC D

5598725

(3%)(34%)(49%)(14%)

20) Riesci spesso ad ottimizzare bene i soldi che spendi nella spesa alimentare?

A

BC

D

Inutile Poco utile Utile Utilissimo

ABC D

169970

(1%)(3%)(56%)(40%)

D

18) Credi sarebbe utile alla scelta, avere informazioni più semplici chiare e visibili sugli alimenti che acquisti?

A

B

C

Capitolo 2 | Project setting | User analisys

66 67

Si No

AB

1668

(95%)(5%)

24) Trovi il sistema di pagamento tramite carta (di qualsiasi tipo) comodo?

A

B

23) Possiedi un qualsiasi tipo di carta fedeltà di qualsiasi negozio, supermarket?

SiNo

AB

13540

(77%)(23%)

A

B

ContantiCarta Carte fedeltà

ABC

641093

(36%)(62%)(2%)

A

B C

21) Come paghi, generalmente, la tua spesa alimentare?

ContantiCartaCarte fedeltà

ABC

631085

(36%)(61%)(3%)

22) Come preferisci pagare, generalmente, la tua spesa alimentare?

A

BC

Capitolo 2 | Project setting | User analisys

68 69

0

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

510

1520

2530

5560

6570

7580

8590

9510

035

4045

50

Supe

rmar

ket,

Str

eet

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Sm

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1, 2

, 3,

4, 5,

6, 7

N° o

f Da

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0, 1

, 2,

3, 4,

5, 6,

7N°

of

Days

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n 30

min

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min

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60

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Bet

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Not

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r, Ra

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Use

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Capitolo 2 | Project setting | User analisys

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Project settingStudio del brief

Capitolo 2.1

SintesiIl target del progetto sono studenti e giovani professionisti single. Il target, che cresce costantemente nelle città italiane come in quelle del resto del mondo è caratterizzato da una vita piena di impegni e da un disequilibrio tra lavoro e vita privata e molto stress

L'oggetto d'indagine è l'alimentazione del target e quindi il cibo. Ho diviso il cibo in tre categorie: cibo precotto, cibo preconfezionato e infine cibo sfuso.

Il lasso di tempo che interessa il progetto è principalmente quello dall'uscita dal lavoro fino al momento della cena. In questo lasso di tempo spesso viene inserita una sosta per fare una spesa veloce.

Il progetto interessa principalmente due luoghi. Il primo è il supermercato che è tuttora il luogo dove questo target fa la spesa alimentare.Il secondo ambito è quello domestico dove il target generalmente cena.

Il progetto è rivolto a ridurre lo stress dato dalla combinazione di mancanza di tempo, dieta non equilibrata (difficoltà di organizzare la cena) e soldi spesi per acquisto di alimenti disponibili in formati sbagliati che, di solito, vengono avanzati e producono molti sprechi.

Ho indagato all'interno di due grandi mondi (megatrends) per trovare una soluzione al problema.Il mondo del wellness food e quello della spesa del futuro, la spesa 2.0.

Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

72 73

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Studenti Giovaniprofessionisti25 35

I Singlesin Italia Il target che ho deciso di prendere in esame è quello dei giovani "single italiani", dai 25 ai 35 anni che vivono

fuori casa. Possono essere studenti che trasferitisi dalla loro città natale, per vivere in un distretto universitario, condividono un'appartamento con altri giovani.

Studenti "senior" che stu-diano e lavorano allo stesso tempo ( lavorando per uno stage e per la

tesi allo stesso tempo, per esempio). Giovani lavoratori che comin-ciano una carriera professionale e devono provvedere a tutto da soli.

Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

74 75

Milano, i SINGLEsorpassano le famiglie

Setting scenario_CHI?

Anche in Italia, come nel resto del mondo, stiamo assistendo a un cam-

biamento radicale all’interno della società: l’ ascesa del single. Nel mondo, e specialmente nelle città, sempre più persone prendono le distanze dall’unità familiare tradizionale e decidono di vivere per conto loro.

Ma chi sono i single del giorno d’oggi? Giovani professionisti che scelgono di rimanere single più a lungo, anziani che non hanno, o che hanno perso, il loro partner e sono più

longevi, infine immigrati che lasciano la famiglia per trovare fortuna in un altro paese.

Molti spazi inizialmente progettati per un’occupazione multipla finiscono per essere utilizzati da una sola persona o per essere condivisi da persone che prima non si conoscevano, così come all’interno dei veicoli a quattro posti ritroviamo il solo autista e nei letti matrimoniali un solo occupante.

Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

76 77

Nel mercato del lavoro è indub-bio che in questi anni si sia assistito all’aumento del ricorso a contratti

precari, all’intensificazione dell’attività lavorativa individuale, ad episodi diversi di violenza (mobbing, molestie, …)

e a un crescente disequilibrio tra lavoro e vita privata. Questi fattori hanno portato ad un

aumento delle situazioni di stress tra i lavoratori, come già indicato in passato da PuntoSicuro.

“Lo stress è il secondo problema sanitario legato all’attività lavorativa più

frequente in Europa, un problema che colpisce il 22% dei lavoratori dell’UE (2005). Una percentuale compresa tra il 50% e il 60% di tutte le giornate lavorative perse è riconducibile

allo stress”. Nel 2002 il costo economico annuo dello stress legato all’attività lavorativa

nell’Unione Europea ammontava a 20 miliardi di euro e i dati, come conferma il direttore dell’Agenzia eu-ropea per la sicurezza e la salute sul

lavoro (EU-OSHA), sono destinati ad aumentare nel tempo.

Troppo

lavoro fa male

78 7979

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Cibi da supermarket Il progetto si pone come obiettivo quello di ideare un nuovo sistema vendita del cibo all'interno dei supermercati.

Per facilitare la ricerca, il cibo è stato suddiviso in tre categorie:

-Precotto-Preconfezionato-Sfuso

Le tre tipologie di cibo si differenzia-no per portata, formato e modalità di uso e preparazione ed ogni tipologia di cibo è più o meno adatta alle diverse fasce di utenza, proprio per le risposte che queste caratteristiche danno ai bisogni dei diversi utenti.

Il cibo precotto rappresenta tutta quella gamma di cibi preparati e successivamente inscatolati. Surgelati e non, questi alimenti necessitano spesso di una semplice e breve riscaldata in microonde e sono pronti per essere consumati.

Pro:-Veloci da preparare-Sfiziosi-Varie tipologie

Contro:-Insalubri-Non si possono consumare ogni giorno-Porzioni predefinite-Costo elevato-Elevati imballaggi

Il cibo sfuso è tutto il resto del cibo, quello che non troviamo sugli scaffali, preimbustato, ma che richiediamo al bancone o che noi stessi pesiamo e imbustiamo in base alle nostre esigenze.

Pro:-Cibo non trattato-Sano -Economico-Libertà di preparazione-Da consumare tutti i giorni-Libertà di formato

Contro:-Tempo di preparazione-Tempo per spesa-Capacità di preparazione

Cibo preconfezionato è tutta quella gamma di alimenti freschi che per ragioni di conservazione, di formato e di praticità, vengono puliti (spesso, in caso di frutta e verdura, lavati o anche sbucciati) e impacchettati dentro varie tipologie di contenitori (in base al tipo di consumo) che ne preservano alcune caratteristiche.

Pro:-Veloci da preparare-Studio del packaging-Diversi alimenti nella stessa confezione

Contro:-Costo elevato-Elevati imballaggi-Mancanza di scelta del formato

Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

80 81

I single spendono per gli acquisti alimentari quasi il doppio rispetto alla media delle famiglie italiane. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai consumi delle famiglie nel 2008.

I motivi della maggiore incidenza della spesa sono certamente da ricercare - sostiene la Coldiretti - nella necessità per i single

di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati che comunque anche quando sono disponibili risultano molto piu’ cari di quelli tradizionali.

Ad incrementare la spesa alimentare - continua la Coldiretti - è anche l’elevata presenza di sprechi perché è facile dimenticare in fondo al frigorifero la confezione di latte aperto, la mozzarella, la confezione di insalata aperta, i tortelloni iniziati, tutto inesorabilmente destinato a finire nella pattumiera.

Compri 1 Spendi 2

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Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

82 83

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o SINGLE, chi ci pensa alla cena?Se è vero che il problema di un disequilibrio tra vita lavorativa e vita privata colpisce tutti indiscriminatamente, è anche vero

che i singles e tutte quelle persone che vivono da sole sono

i più afflitti da questo problema. Senza alcun tipo di supporto, infatti è molto più difficile organizzare la vita al di fuori del lavoro. Per la cena, ad esempio, molti si

ritrovano la sera a fare piccole spese, più volte la settimana, scegliendo in modo frettoloso gli alimenti, prima della chiusura del supermarket. Come se non

bastasse, i tempi di spesa e di coda al supermercato influiscono sui

ritmi quotidiani, influendo a volte sui tempi di preparazione

del cibo che vengono ridotti, in favore dello svago e del divertimento post-cena. Sebbene al giorno d’oggi si senta sempre più forte il bisogno di wellness alimentare (consumo di cibo sano, seguire una dieta equilibrata, sentirsi in

forma ecc..), molti single sono ancora costretti, a causa degli orari lavorativi, a consumare più volte alla settimana cibo precotto o già pronto.

Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

84 85

. Ma la vita lavorativa non è fatta solo di duro lavoro e stress, tanti sono anche i momenti di pausa (obbligatori e non...) e i momenti morti, nei quali non si riesce o non si può produrre niente di buono.

. 123 casi su 180 (il 68%), ritengono che sia molto importante fare una lista della spesa per velocizzare e rendere più efficace la spesa.

. Tuttavia, sebbene un buon numero di persone (74 su 180 = 41%)

afferma di trovare il tempo durante la giornata per fare la lista della

spesa, la maggior parte (il restante 59%) di persone si reca ancora al supermercato senza una lista.

Ottimizzare il tempoScenario_Quando?

Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

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o Supermercato: tutto e subito. Su 180 casi intervistati, 158 ( 87% ) hanno dichiarato di fare generalmente la spesa al super-market.

. Ampia disponibilità di prodotti economici (167 giovani su 180 dichiarano di essere molto attenti ai prezzi del cibi che comprano).

. Si fa la spesa tardi e il supermercato, oltre a rimanere aperto più dei normali negozi, dispone di tutti i tipi di prodotti che possono servire in casa, dal cibo ai detersivi.

La crisi si fa sentire sul carrello della

spesa. Un italiano su cinque, secondo un’indagine Format-Salute/

la Repubblica, ha problemi economici ed e’ costretto a fare colazione, a pranzare e cenare a casa, limitando al massimo bar, pizzerie e ristoranti. Solo il 20% circa degli italiani riesce ad andare a cena fuori una volta alla settimana. Il 40% lo fa una volta al mese. Il restante 40% non si reca mai o quasi mai a cenare fuori. Si comprano piu’ cibi di base, come riso, pasta e olio, a scapito di alimenti piu’ costosi o sofisticati.

Cena fuori?Meglio darci un taglio!

Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

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Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

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Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

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Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

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La prima causa di stress che si può riscontrare da quest'analisi è la mancanza di tempo. Il target è giovane e quindi pieno di risorse che indirizza nelle svariate attività quotidiane. Il lavoro e gli impegni giocano

un ruolo chiave in questo stile di vita, poichè spesso chi ha molti impegni è costretto a sacrificare molte abitudini ed attività (molto presenti in questa fascia di età), in favore di un buon inizio della propria carriera. La seconda causa è un risultato della prima. Tra le tante attività e abitudini

che spesso i giovani studenti e lavoratori sono costretti a sopprimere spesso

troviamo quelle alimentari. Tutta quella serie di accorgimenti e di piccole attenzioni quotidiane che da soli non riescono a curare. Per questo

spesso i giovani sono una grossa risorsa per il mercato della ristorazione veloce, che offre moltissime risposte a questi bisogni , ma solo poche di queste sono efficaci e soprattutto salutari; e la salute e la linea purtroppo sono le prime a risentirne.

La terza causa di stress è l'elevato costo di queste "alternative". Senza accorgercene, pranzi e cene fuori casa, cibi pronti

da consumare o già lavati incidono ogni mese nelle tasche del target facendogli spendere molto di più rispetto a persone appartenenti ad altre categorie e che conducono uno stile di vita diverso.

Le cause dellostress

Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

96 97

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Da società del benessere a società delmalessere. Come vanno le cose perl’economia italiana e per la vita degliitaliani? Maluccio, vero?“Andiamo verso un futuro di serie B (sentenzia il filosofo francese Bernard-Henri Lévy che recentemente ha ricevuto a Firenze il Premio internazionale Galileo), ci aspettaun futuro da nani, abitanti di colonieperiferiche in un mondo dominato dagli imperi economici di Cina e Stati Uniti, chiusi nelle fortezze delle città museo, dentro Statimuseo, ininfluenti culturalmente, avanzi di storia senza un progetto per il domani”. Scenario cupo, non c’è che dire. Ma spesso ilpessimista è un ottimista con esperienza. E poi, in fondo, non c’è bisogno neanche di scomodare la filosofia per prendere nota chesiamo all’ultimo atto di un ciclo che si chiude. Quando va tanto peggio c’è tanta voglia di tanto meglio.Wellness come macrotrend di compensazione o illusione, dunque.

Spesa 2.0

Nel supermercato di domani l'high tech è strumentale ma non sostanziale, i format di domani sono il frutto di indovinate alchimie. La rete è il nuovo sistema nervoso dell’umanità e da lì provengonole nuove dinamiche sociali da reinterpretare nel mondo fisico.Generazione digitale: siamo di fronte a una mutazione dellaspecie. Il nuovo consum-autore (o attore) è un prosumatoresituazionista. Non sa di massa ma di community. Recita il suo protagonismo in rete e pretende dialogo, reciprocità e velocità.Il mercato diventa relazione paritetica e “tirannia” della trasparenza.E il consumerismo in versione 2.0 spiazza le imprese.

Wellness food

Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

Da denutrizione a supernutrizione. Prima del ventesimo secolo l'obesità era una rara patologia. Nel 1997 la WHO identificò l'obesità come una "epidemia globale". Nel 2005 la WHO stimò che almeno 400 milioni di adulti ( 9,8% ) erano obesi, con un tasso maggiore tra le donne. Il tasso cresceva a pari passo con l'etàfino ai 50, 60 anni.Un tempo considerato un problema solo dei paesi ricchi, l'obesità sta crescendo a livello mondiale. Già oggi il 50% degli italiani è in sovrappeso e si calcola che nel 2050 lo sarà oltre l' 80% della popolazione. Il nuovo trend: food diet-etically correct.

Diceva Ippocrate, filosofo e padre della medicina: "che il cibo sia la tua medicina". Ma oggi il cibo è diventato la nostra malattia. Non si tratta di sposare le tesi di ambientalisti, naturalisti, vegetariani e nostalgici della perduta vita campestre e neanche di tirare in ballo mucche pazze, polli alla diossina, Coca-Cole letali (ricordate lo scandalo del 1999? ), pesticidi, cancerogeni, anabolizzanti, e alimenti adulterati, ma di guardare in faccia allo scenario che fa da sfondo alle vicende alimentari del mondo che passa per civilizzato. Ed è uno scenario "malato".

La WHO ( World Health Organization ) ha previsto che l'obesità potrebbe presto rimpiazzare le preoccupazioni più tradizionali come la denutrizione e le malattie infettive quale maggiore e più significativa causa di salute precaria.

L'obesità è un problema sociale e politico a causa della sua rilevanza, dei suoi costi ed effetti sulla salute.

Gli sforzi della sanità pubblica sono mirati a capire e correggere i fattori del nostro contesto che determinano la costante crescita del tasso di obesi nella popolazione. Le soluzioni mirano a cambiare gli elementi che causano un eccessiva assunzione di calorie e che inibiscono l'attività fisica. I provvedimenti comprendono un' educazione al consumo di pasti sani sin dalle scuole materne, limitando direttamente il mercato del cibo spazzatura (distributori automatici e merendine) e riducendo l'accesso a bevande zuccherate nelle scuole.

Oggi 11 grandi compagnie alimentari (tra cui Mc donald's, Campbell soup, e PepsiCo), hanno concordado di fermare ai bambini di età inferiore a 12 anni, la pubblicizzazione di prodotti che non rispondono a determinati standard nutrizionali.

In seguito a queste imposizioni, molte di queste compagnie non hanno automaticamente ritirato i propri prodotti dalle onde medie, ma stanno piuttosto cercando di riformulare la loro gamma alimentare di modo che quest'ultima riesca a raggiungere quegli standard alimentari. Se le compagnie non riusciranno a raggiungere questo obiettivo con soddisfazione, hanno assicurato che rimpiazzeranno le pubblicità dei così detti cibi spazzatura con degli spot di alternative più salutari.

Il cibo del futuro contro L'obesità

L'obesità potrebbe presto rimpiazzare le tradizionali e maggiori cause di salute precaria nel mondo.

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Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

102 103

Come risolvere il problema

Le raccomandazioni fondamentali dell’organizzazione mondiale della sanità sono:

Tenere sotto controllo il proprio peso e mantenersi sempre

attivi; variare spesso le scelte a tavola preferendo i cibi di orignie vegetale a quelli animali, mangiare pane, pasta, riso e patate più volte al giorno.

Mangiare frutta e verdura, preferibilmente fresca più volte al giorno;

controllare l’assunzione di grassi che non devono fornire più del 30% dell’introito calorico quotidiano, preferire i grassi insaturi come l’olio

d’oliva; sostituire carne grassa con legumi, pesce, carne magra, consumare latte e derivati (formaggi, yogurt) a basso contenuto di

grassi e sale.

Limitare il consumo di zuccheri e bevande zuccherate; usare poco sale; limitare il consumo di alcolici; privilegiare tipi di

cottura sani come la bollitura o la cottura al vapore.

Scenario_Come?

Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

104 105

E il mercato si adegua

Anche l’industria alimentare, si adegua e cavalca l’onda del trend, con una gamma sempre più vasta di prodotti e servizi che promettono benessere ed effetti su corpo e mente.

Che si parli di energy food, alimenti antiage, dimagranti, biologici, light, stimolanti, rinfrescanti o rilassanti, lo scopo è lo stesso: l’alimento non deve

più solamente nutrire, ma si fa portavoce di una filosofia di vita “attenzione e cura per se stessi”.

La cura per la persona riguarda il corpo, ma anche la mente; si parla sempre

più infatti di una caratteristica interiore, quasi un valore etico: l’amore per se stessi nasce da dentro, come recita il famoso claim “belli fuori, puliti

dentro”, per non citare la saggezza antica del “mens sana in corpore sano”.

Scenario_Come?

Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

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Acquistare nel Futuro

. Sempre più, nell’industria alimentare si sta affrancando la figura del

“Prosumatore”, il consumatore che da passivo diventa attivo, da disinformato ad informato, da isolato a coinvolto, il confine tra produttore e consumatore si assottiglia.

. Una “wikinomic” (da Wikipedia) nella quale consumatore e produttore sono alleati nella creazione e nello studio di nuovi prodotti.

. Informazione, acquisto e consumo trasparenti e veloci sono la chiave di questa rivoluzione.

Scenario_Come?

Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

110 111

Conoscenzadigitale

. Enorme flusso di dati in entrata e in uscita permette di

monitorare meglio il mercato, i suoi gusti, i trend di acquisto, i bisogni.

. Sempre più servizi tecnologici che offrono comodità, velocità e

qualità internet fa ogni giorno da protagonista.

. Dispositivi digitali che usiamo nella vita di tutti i giorni come

mezzo per scambiare dati, informarci, comprare, vendere e promuovere.

Scenario_Come?

Capitolo 2.1 | Project setting | Studio del brief

112 113113

TrendsAnalisi delle tendenze

Capitolo 4

Capitolo 4 | Trends | Riassunto

Phood= pharma+food. È il cibo come medicinale, venduto spesso anche in farmacia, il suo punto forte è quello di curare e migliorare la salute dell'utente.

Trusted food è il cibo che reagisce all'insicurezza alimentare di questi tempi. Un cibo che offre garanzie e trasparenza dei suoi processi produttivi.

Hiper (g)local food è il cibo che esporta il concetto di locale, come segno di qualità nel mondo. Legato alla tradizione e alla storia di una zona topografica, è molto diffuso in Italia.

Wiki farming è un nuovo modo di fare la spesa; coltivandotela da solo o aderendo a network locali che distribuiscono i frutti di terreni o animali "affittati".

Helthy and fair vending è tutto il mercato della distribuzione automatica "sana" e salutare.

Spesa.net è il comparto online della spesa tradizionale, acquisti, concorsi, forum video e devices sono ormai una realtà della spesa su internet.

Food (de)sign è la dimostrazione di quanto il design possa suscitare emotività e attrazione nell'utente, anche nell' acquisto di un cibo.

Vending universe è il mondo della distribuzione automatica, che oggigiorno riesce davvero a spingersi oltre il comune immaginario.

Sintesi

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115Capitolo 4 | Trends | Welness food

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ll'az

iend

a.8_

“Agr

ipod

” è

un

disp

osit

ivo

in g

rado

di f

orni

re

info

rmaz

ioni

e t

racc

iabi

lità

del p

rodo

tto.

TRU

STED

FOO

D

124 125

s otw

_You

can

che

ck w

here

it c

omes

fro

m_T

hey

can

dem

onst

rate

to

prod

uce

food

pro

perl

y_F

ood

cann

ot b

e “f

alsi

fied

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i eco

nom

y, t

he c

onsu

mer

can

giv

e su

gges

tion

, co

mm

ents

and

fee

dbac

k to

the

com

pany

_Clo

ser

rela

tion

bet

wee

n co

mpa

ny a

nd t

he c

onsu

mer

_The

y ha

ve t

o be

per

fect

_Peo

ple

does

n’t

care

abo

ut p

rove

nien

ce f

or m

any

prod

ucts

spè

ecia

lly t

he f

reez

ed o

nes

_Peo

ple

can

have

dif

fere

nt e

xpec

tati

ons

on h

ow t

heir

fo

od s

houl

d be

man

aged

Cont

rollo

Cibo

med

iati

coAu

tent

icit

à

Inte

razi

one

Map

pabi

lità

Ecos

oste

nibi

lità

Etic

a

Qual

ità

Tras

pare

nza

Trac

ciab

ilit

àKeyw

ords

Capitolo 4 | Trends | Welness food

126 127

3.H

YPER

(G)

LOCA

L FO

ODTR

END

ANA

LYSY

S |

WEL

LNES

S FO

OD

128 129

Da o

nniv

oro

a “l

ocal

ivor

o”. D

a m

ille

m

igli

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lita

lia)

a ze

ro m

igli

a (i

n It

alia

). L

a qu

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à si

avv

icin

a: v

ini

DOCC

. de

nom

inaz

ione

d’o

rigi

ne c

hilo

met

rica

co

ntro

llata

e o

rti

(ind

oor

reta

il f

arm

ing)

ne

i su

perm

erca

ti. L

a qu

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à si

(ci

) es

alta

: ec

celle

nze

loca

li t

ipic

amen

te p

rem

ium

. Il

cib

o lo

cale

sta

per

con

quis

tare

ogn

i m

erca

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loba

le. I

l nuo

vo f

ood

drea

m t

eam

?Bi

oeco

equo

regi

onal

ism

o da

l sap

ore

vint

age.

1_In

ital

ia,

già

mol

ti r

isto

rant

i han

no u

n m

enu

“km

0”.

2_”L

ocal

choi

ce”

latt

e fr

esco

pra

tica

men

te k

m0

by T

esco

.3_

“Su

ssex

and

the

cit

y” p

rodo

tti 5

0 m

iglia

(I

nghi

lter

ra).

4_”M

prei

s” (

Tiro

lo),

sup

erm

arke

t co

n gu

sti r

egio

nali

(anc

he p

er q

uant

o ri

guar

da l'

arch

itet

tura

).5_

Latt

e km

0 ne

i sup

erm

arke

t de

l ven

eto.

6_”U

nser

land

” pr

odot

ti b

io-r

egio

nali.

7_

”Eat

aly”

(To

rino

, M

ilano

) pr

odot

ti e

ccel

lent

i da

picc

oli p

rodu

ttor

i loc

ali.

8_”U

rban

Rus

tic”

(U

SA)

con

il su

o fo

od n

etw

ork

“100

m

iles”

.

HYP

ER (

G)LO

CAL

FOOD

130 131

s otw

_Clo

se t

o th

e pe

ople

, al

so h

ealt

hy_G

ood

for

also

to

show

tra

diti

ons

to t

uris

ts_L

ess

ener

gy w

aste

d fo

r th

e tr

ansp

ort

_Eco

nom

ic t

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port

atio

ns_S

mal

l dis

trib

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n, b

ette

r qu

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y, m

ore

atte

ntio

ns

_Lin

k w

ith

the

tour

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mar

ket

_Def

eat

big

dist

ribu

tion

pro

duct

s lo

cally

_Les

s ex

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able

(us

ually

it’s

fres

h)_S

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ler

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ness

_Hig

her

pric

e

_Too

muc

h ex

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ive

for

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ybod

y_L

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visi

bilit

y_”

Pira

te m

arke

t”

Affi

dabi

leCu

ltur

ale

Trad

izio

nale

Qual

ità

Qual

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Patr

iott

ism

o

Slow

Regi

onal

e

Keyw

ords

Men

o CO

2

Net

wor

king

Aute

ntic

ità

Etic

aEcos

oste

nibi

lità

Capitolo 4 | Trends | Welness food

132 133

4.W

IKI

FARM

ING

TREN

D A

NALY

SYS

| W

ELLN

ESS

FOOD

| S

PESA

2.0

134 135

Oggi

gior

no m

olti

mov

imen

ti e

ser

vizi

ce

rcan

o di

coi

nvol

gere

sem

pre

di p

iù i

l co

nsum

ator

e a

ll'in

tern

o de

lla c

aten

a pr

odut

tiva

. Il c

lien

te o

ttie

ne u

n ru

olo

nel

proc

esso

pro

dutt

ivo

e al

lo s

tess

o te

mpo

pa

rtec

ipa

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vam

ente

al r

einv

erdi

men

to

delle

cit

tà c

he s

tann

o di

vent

ando

tro

ppo

arti

fici

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per

esse

re v

ivib

ili.

Wik

i fa

rmin

g è

anch

e un

mod

o pe

r es

sere

sic

uri

di c

che

man

giam

o, p

er r

ispe

ttar

e la

nau

ura

e qu

alch

e vo

lta,

di

com

inci

are

una

nuov

a at

tivi

tà.

1_U

SA “

Farm

er m

arke

ts”.

2_”G

uerr

illa

gard

enin

g” è

un

mov

imen

to c

he r

iqua

lifica

le

pub

blic

he a

ree

verd

i urb

ane.

3_”C

apit

al g

row

t” è

un

grup

po lo

ndin

ese

che

offr

e su

ppor

to n

ell'a

utoc

olti

vazi

one

degl

i ort

aggi

.4_

”Foo

dCoo

ps.o

rg”

è un

sit

o w

eb c

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i inf

orm

a su

i più

vi

cini

"fa

rmer

mar

kets

" e

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onsi

glia

com

e co

min

ciar

e un

a tu

a nu

ova

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vità

nel

set

tore

.5_

”My

farm

coa

chin

g” T

i aiu

ta a

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scer

e i t

uoi o

rtag

gi

pers

onal

i6_

”Lan

d sh

are”

e “

Land

fit”

bach

eca

onlin

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r sc

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are

terr

e e

man

agem

ent

delle

ter

re7_

kuhl

easi

ng è

un

sito

svi

zzer

o ne

l qua

le p

uoi a

ffitt

are

una

muc

ca e

ric

ever

e i s

uoi p

rodo

tti o

gni m

ese.

8_”O

rtoi

ncon

dott

a” (

Ital

y) in

segn

a ai

bam

bini

l'

agri

cult

ura

e la

col

tiva

zion

e.

WIK

I FA

RMIN

G

136 137

s otw

_Att

enzi

one

pers

onal

e_D

iver

tent

e_A

bbel

lisce

la c

ittà

_Puo

i cap

ire

davv

ero

cosa

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gi_R

ispa

rmio

_Cre

are

netw

ork

loca

li_P

uò d

iven

tare

una

ver

a e

prop

ria

prof

essi

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_Com

e pe

r i b

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ni (

nelle

scu

ole)

, pu

ò es

sere

una

bu

ona

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vità

di v

olon

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ato

_Dif

ficile

cre

scer

e pi

ante

in m

anie

ra a

degu

ata

(ric

hied

e te

mpo

e a

tten

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i)_P

rodu

zion

e pr

atic

amen

te p

erso

nale

_Ric

hied

e es

peri

enza

_Poc

hi s

pazi

idon

ei

_Spa

zi in

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tà n

on s

ono

così

pro

lifici

_Al d

i fuo

ri d

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tà r

iman

e un

a re

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mol

to p

icco

la_P

iù lu

nghi

i te

mpi

di p

rodu

zion

e si

gnifi

ca c

osti

più

al

ti d

i ven

dita

e la

gen

te p

otre

bbe

non

capi

rne

il va

lore

Affi

dabi

leAu

tent

icit

àQu

alit

à

Inte

razi

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Etic

a

Educ

ativ

o

Ecos

oste

nibi

lità

Esse

nzia

le

Keyw

ords

Men

o CO

2

Regi

onal

e

Tem

po

Capitolo 4 | Trends | Welness food_Spesa 2.0

138 139

5.H

ELTH

Y A

ND

FAIR

VEN

DIN

GTR

END

ANA

LYSY

S |

WEL

LNES

S FO

OD |

SPE

SA 2

.0

140 141

Le "

Hea

lthy

and

fai

r" v

endi

ng m

achi

nes

offr

ono

un' a

mpi

a ga

mm

a di

sol

uzio

ni

salu

tari

. Si

pos

sono

tro

vare

una

var

ietà

di

beva

nde

e sn

ack

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e g

ener

alm

ente

no

n vi

si

trov

ano

inve

ce, p

rodo

tti

che

cont

engo

no g

rass

i in

satu

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zuc

cher

o.

Inol

tre

vend

ono

caff

è, t

è e

snac

ks d

el

com

mer

cio

equo

e s

olid

ale.

Alc

uni

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ribu

tori

off

rono

pia

tti

com

plet

i e

snac

k or

gani

ci e

si

poss

ono

trov

are

tipi

cam

ente

ne

lle s

cuol

e e

nei

fitn

ess

club

.

1_Di

stri

buto

re a

utom

atic

o di

suc

co d

i ara

ncia

.2_

"Fru

tta

snac

k” è

un

prog

etto

att

ivo

nelle

scu

ole

dell'

Emili

a Ro

mag

na d

ove

si p

uò t

rova

re f

rutt

a fr

esca

ne

i dis

trib

utor

i al p

osto

deg

li sn

ack

3_Ve

ndin

g m

achi

ne b

y “A

ltro

mer

cato

“ (C

omm

erci

o eq

uo

e so

lidal

e).

4_Di

stri

buto

re d

i lat

te k

m0.

5_Di

stri

buto

re a

utom

atic

o di

ris

o or

gani

co.

6_”H

uman

” di

stri

buto

re a

utom

atic

o di

sna

ck s

alut

ari.

HEL

THY

AN

D FA

IR V

ENDI

NG

142 143

s otw

_Son

o be

n vi

sibi

li in

luog

hi p

ubbl

ici e

aff

olla

ti_U

so d

iver

tent

e e

attr

aent

e _S

iste

ma

poco

cos

toso

_Ven

ding

mac

hine

può

ess

ere

un v

ero

busi

ness

_Int

eraz

ione

_Far

e qu

alco

sa

mol

to a

ttra

ente

_Spi

nger

e su

ll'es

peri

enza

inte

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iva

_Spi

nger

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lla q

ualit

à pe

rcep

ita

_Leg

are

cibo

fre

sco

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ndin

g m

achi

ne_P

ochi

ssim

e pe

rson

e ha

nno

il te

mpo

di f

are

un p

asto

co

mpl

eto

a pr

anzo

_Leg

are

il tr

end

ad a

ltre

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olog

ie d

i cib

o sa

no

_Fre

ddo

_Il d

esig

n e

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orm

a sp

esso

non

è a

ffat

to a

ttra

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_Pos

sono

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ere

dann

eggi

ate

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lmen

te_M

inor

qua

lità,

eff

etti

va e

per

cepi

ta

_Fre

sche

zza

del c

ibo

_Cos

to d

el s

iste

ma

(nel

cas

o di

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o fr

esco

)_C

omun

que

perc

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ne d

i sca

rsa

qual

ità

_ins

talla

zion

e in

pos

ti s

bagl

iati

_Mec

cani

smi c

ompl

icat

i_P

rezz

o de

ll'es

peri

enza

_Num

ero

delle

mac

chin

e (

e co

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Etic

aVe

locc

eDa

pro

vare

Visi

bile

Inte

ratt

ivo

Attr

aent

e

Qual

ità

Espo

rtab

ile

Keyw

ords

Bam

bini

Pubb

lico

Capitolo 4 | Trends | Welness food_Spesa 2.0

144 145

5.SP

ESA

.NET

TREN

D A

NALY

SYS

| SP

ESA

2.0

Capitolo 4 | Trends | Spesa 2.0

146 147

Da M

icke

y M

ouse

a W

iki

Mou

se.

Da c

orn

flak

es a

blo

g fl

akes

. Da

food

lock

(n

asco

nder

e) a

foo

dlog

(sv

elar

e). D

a Go

ogle

m

aps

a fo

od m

aps.

Par

teci

pare

, mod

ifica

re,

cond

ivid

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soc

iali

zzar

e. I

l cib

o co

me

riso

rsa

aper

ta, c

ome

netw

ork

di r

ecip

roci

tàe

sist

ema

pass

ante

. Qui

si

ragi

ona

in

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ini

di f

ood

upda

te e

upg

rade

. Tes

i in

dige

sta?

Non

per

la g

ener

azio

ne d

igit

ale.

1_"S

oopz

", u

n ne

twor

k di

200

foo

d bl

ogge

r ch

e at

tiva

cam

pagn

e di

try

vert

isin

g co

n te

st p

rodo

tti.

2_"F

ood

desi

gn"

stud

io c

on w

iki f

ood

le p

oten

zial

ità

della

ret

e co

me

piat

tafo

rma

di c

o-cr

eazi

one

alim

enta

re.

3_"C

arro

tmob

" (n

etw

or d

i con

sum

ator

i) in

cent

ivi a

i ret

aile

r di

spos

ti a

far

e sc

elte

eco

-sos

teni

bili.

4_"M

aket

hete

a" u

n so

cial

net

wor

k pe

r gl

i app

assi

onat

i del

tè.

5_ B

udw

eise

r, "b

udtv

", u

na w

eb t

v br

andi

zzat

a ap

erta

al p

rota

goni

smo

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arge

t gi

ovan

e.6_

Gar

y Va

yner

chuc

k co

n il

suo

vid

eow

ine

show

in r

ete.

7_"T

cho

Beta

" il

cioc

cola

to p

rem

ium

2.0

del

la S

ilico

n Va

lley

dal d

esig

n hi

gh t

ech.

8_"R

edes

ignm

e" u

n po

rtal

e ba

sato

sul

l’ope

n in

nova

tion

per

la c

o-pr

oget

tazi

one

di p

rodo

tti.

9_"K

elte

rei W

alth

er"

(suc

chi d

i fru

tta)

un b

log

per

racc

oglie

re

nuov

e id

ee d

ai c

lient

i.

SPES

A.N

ET

148 149

s otw

_Sfr

utta

le in

fini

te p

oten

zial

ità

di in

tern

et_V

isit

ator

i e p

oten

zial

i ute

nti i

n tu

tto

il m

ondo

_Col

labo

razi

one

tra

impr

esa

e cl

ient

e_V

anta

ggi p

er im

pres

e e

indi

vidu

i_C

reaz

ione

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uovi

net

wor

k-bu

sine

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eloc

ità

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med

iate

zza

_Con

osce

re b

ene

il pr

opri

o ta

rget

_Ess

ere

pron

ti a

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biam

enti

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ende

nze

_Avv

icin

arsi

alla

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ia d

i acq

uist

o tr

adiz

iona

le e

m

iglio

rarl

o

_A v

olte

un

po f

redd

o_A

ppea

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ser

vizi

o di

pend

e da

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ign

di m

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ca

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eris

tich

e_C

onta

tto

indi

rett

o co

n ve

ndit

ore

_Spe

sso

poco

fru

ibile

da

cons

umat

ori a

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ni

_Il c

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treb

be s

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re la

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canz

a de

l con

tatt

o co

n il

vend

itor

e_T

ropp

i log

in,

trop

pe p

assw

ord

da r

icor

dare

, tr

oppi

bl

og d

a se

guir

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no a

lla s

empl

icit

à

Coop

eraz

ione

Velo

ceIn

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et

Com

odo

Inte

razi

one

Info

rmaz

ioni

Qual

ità

Glob

ale

Keyw

ords

Open

sou

rce

Torn

acon

to

Capitolo 4 | Trends | Spesa 2.0

150 151

5.FO

OD (

DE)S

IGN

TREN

D A

NALY

SYS

| SP

ESA

2.0

152 153

Da a

lim

enta

zion

e a

este

tizz

azio

ne.

Da r

esea

rch

& de

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pmen

t a

rese

arch

&

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gn. I

l des

ign

è un

mai

nstr

eam

che

no

bili

ta o

gni

cate

gori

a, a

nche

esi

sten

zial

e.

Dest

rutt

uraz

ioni

sen

sori

ali.

Acr

obaz

ie

mol

ecol

ari.

Erg

onom

ie f

unzi

onal

i So

mm

inis

traz

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sen

sual

e. S

ervi

zi a

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nsum

ator

e ch

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no p

icco

le o

pere

di

desi

gn. è

qua

si u

n nu

ovo

man

tra,

che

am

plifi

ca i

l bus

ines

s.

1_ "

Gran

Sol

eil"

, co

nven

ienc

e de

sign

des

sert

2_ "

McD

onal

d’s"

, nu

ovi p

dv s

u un

arr

edo

e lo

ok p

iù c

ool

3_ "

Wild

Bun

ch &

Co"

, co

stos

a lin

ea d

i suc

chi d

al d

esig

n “p

olit

ical

y co

rrec

t”4_

"W

ine

That

Lov

es",

vin

i che

sug

geri

scon

o in

eti

chet

tail

corr

etto

uso

5_ "

Vert

ical

Vod

ka",

(la

pri

ma

bott

iglia

pro

gett

ata

senz

a co

llo)

su u

n de

sign

em

ozio

nale

che

evo

ca il

pac

k di

pro

fum

i o

cosm

etic

i6_

"Y w

ater

" è

un a

cqua

stu

diat

a e

com

mer

cial

izza

ta c

ome

idea

le p

er la

cre

scit

a e

lo s

vilu

ppo

dei b

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ni7_

"Sta

nley

hon

ey"

mie

le c

on p

acka

ging

ric

icla

bile

che

div

enta

fio

rier

a pe

r ai

utar

e le

api

a p

rodu

rre

anco

ra p

iù m

iele

8_"H

orti

frut

i" in

Bra

sile

su

un r

eady

sal

ad c

he s

picc

a pe

r il

suo

serv

izio

di f

ood

usab

ility

FOOD

(DE

)SIG

N

154 155

s otw

_Ogg

etti

sem

plic

i ma

di g

rand

e at

trat

tiva

_Val

ori a

ggiu

nti

_Mol

to p

iù v

isib

ili d

i ogg

etti

nor

mal

i_S

pess

o pi

ù di

sem

plic

i ogg

etti

_Avv

icin

are

dive

rsi t

ipi d

i tar

get

ad u

n pr

odot

to o

ad

una

part

icol

are

tem

atic

a pr

oble

mat

ica

_Nuo

ve li

nee

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rodo

tti

_Pro

dott

o fo

rtem

ente

car

atte

rizz

ato

può

riso

lleva

re

imm

agin

e di

azi

ende

o c

rear

ne d

i mol

to f

orti

_Spe

sso

prez

zi m

olto

alt

i ris

pett

o a

conc

orre

nza

_Qua

lità

non

deri

va s

olo

da d

esig

n_S

pess

o no

n pr

esen

ti n

ella

gra

nde

dist

ribu

zion

e_V

alor

i non

sem

pre

univ

ersa

lmen

te c

ondi

visi

bili

_La

gent

e po

treb

be n

on c

apir

e i v

alor

i agg

iunt

i_C

onco

rren

za c

on p

rodo

tti u

nive

rsal

men

te r

icon

osci

uti

di q

ualit

à an

che

per

valo

ri n

on a

ttin

enti

al d

esig

n_P

erce

piti

com

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odot

ti d

i nic

chia

_Des

ign

trop

po a

ccat

tiva

nte

può

spes

so c

onfo

nder

e le

id

ee a

l clie

nte

che

potr

ebbe

non

fida

rsi

_La

gent

e po

treb

be n

on c

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e il

cont

enut

o de

l pr

odot

to

Attr

azio

nePa

ckag

ing

Desi

gn

Smar

t

Etic

a

Part

icol

ari

Qual

ità

Desi

deri

o

Keyw

ords

Targ

et

Este

tica

Capitolo 4 | Trends | Spesa 2.0

156 157

5.VE

NDI

NG

UN

IVER

SETR

END

ANA

LYSY

S |

SPES

A 2

.0

158 159

In u

na s

ocie

tà v

eloc

e tu

tto

deve

ess

ere

velo

ce, d

all’a

cqui

sto

al d

esid

erio

. Ecc

o pe

rchè

tro

viam

o qu

este

mac

chin

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lu

oghi

pub

blic

i di

sos

ta e

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pass

aggi

o,

per

esau

dire

ogn

i no

stro

pic

colo

des

ider

io

“on

the

go”

(o p

er c

rear

lo).

1_ "

Bam

n",

nego

zio

inte

ram

ente

cos

titu

ito

da v

endi

ng

mac

hine

cos

tant

emen

te r

iforn

ite

di a

limen

ti f

resc

hi e

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qual

ità,

tut

ti g

li al

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ti p

osso

no e

sser

e co

nsum

ati "

stan

d up

"2_

" M

orga

ns H

otel

's" V

endi

ng m

achi

ne c

he e

roga

pro

dott

i di

luss

o es

clus

ivi

3_Pi

zza

vend

ing

mac

hine

, un

dis

trib

utor

e ch

e pr

epar

a e

vend

e pi

zze

4_M

arin

e ca

tche

r, un

a ve

ndin

g m

achi

ne (

in g

iapp

one)

che

un

isce

il c

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tto

di g

ioco

a p

rem

i ad

una

vend

ing

mac

hine

di

prod

otti

di l

usso

(ar

agos

te)

5_Pu

ma,

ven

ding

mac

hine

di c

alza

ture

6_"M

ovie

icle

" di

stri

buto

re d

i film

(s

u fil

es)

da g

uard

are

dura

nte

un v

iagg

io in

aer

eo o

att

ese

in a

ereo

port

o7_

Appl

e, ip

od v

endi

ng m

achi

ne

VEN

DIN

G U

NIV

ERSE

160 161

s otw

_Gra

ndis

sim

o bu

sine

ss s

opra

ttut

to p

er a

ree

pubb

liche

(s

cuol

e, m

etro

, uf

fici..

.)_I

nves

tim

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bas

so e

gra

nde

rend

ita

_Div

ersi

set

tori

, di

vers

i tar

get

_Dim

ensi

oni r

idot

te

_Con

iuga

re a

utom

atic

ità

con

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izi p

iù "

uman

i"_R

impi

azza

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asse

e t

radi

zion

ali s

iste

mi d

i pa

gam

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_Uti

lizza

re v

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ng m

achi

nes

non

solo

per

ven

dere

ma

anch

e pe

r af

fitt

are

o of

frir

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tri t

ipi d

i ser

vizi

_Per

cezi

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di s

cars

a qu

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à_N

on o

gget

to d

a us

are

tutt

i i g

iorn

i (a

part

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elle

pe

r il

caff

è)_E

stet

ica

(nel

la m

aggi

orpa

rte

dei c

asi)

_Fac

ilmen

te d

anne

ggia

bili

_Tec

nolo

gie

più

inno

vati

ve p

otre

bber

o no

n re

nder

le

più

nece

ssar

ie_L

a ge

nte

non

perc

epir

à m

ai le

ven

ding

mac

hine

com

e di

spen

satr

ici d

i qua

lità

(qua

nto

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o se

si p

arla

di

cibo

)_N

osta

lgia

nei

con

fron

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i vec

chi v

alor

i del

l'acq

uist

o tr

adiz

iona

le e

fidu

cia

nel v

endi

tore

più

che

nel

la

mac

chin

a

Inte

razi

one

24 h

Desi

gn

Prez

zi b

assi

Dive

rten

te

Espe

rien

za

Sulla

str

ada

Desi

deri

o

Keyw

ords

Velo

ce

Scel

ta

Capitolo 4 | Trends | Spesa 2.0

162 163163

BriefingPosizionamento progetto

Capitolo 4

Capitolo 4 | Trends | Posizionamento progetto

Dall'analisi dei trend si ricavano alcuni concetti che saranno i punti cardinali di questo capitolo: la qualità di un cibo, l'etica con cui è stato prodotto, l'ecosostenibilità del suo intero ciclo vitale, l'autenticità del suo nome, la velocità e l'interattività dell'esperienza d'acquisto.

Dati questi punti cardinali è stata valutata la presenza o meno di queste caratteristiche all'interno di diversi sistemi di distribuzione alimentari di oggi.

Dopodichè sono stati selezionati tre casi interessanti anche perchè ai poli della "linea della qualità": la vending machine (qualità bassa), il supermercato (qualità media) e agriturismo (qualità alta)

A questo punto si è cercato di trovare delle case histories di progetti attualmente in atto che potessero prendere posizione all'interno di questa linea.

Dopo averli spiegati e posizionati, viene riassunto l'ambito d'interesse del progetto in uno schema e posizionato sulla linea della qualità, per aiutare meglio a capire meglio le intenzioni progettuali.

Sintesi

164 165

Conc

etti

chi

ave

estr

apol

ati

dall'

anal

isi

dei tr

ends

Inte

razi

one

Velo

cità

Etic

a

Ecos

oste

nibi

lità

Aute

ntic

ità

Qual

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La q

ualit

à di

un

alim

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rig

uard

a,

prim

a di

tut

to, la

sua

sal

ubri

tà.

Il p

rodo

tto

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enta

re n

on d

eve

cont

ener

e m

icro

rgan

ism

i pat

ogen

i, el

emen

ti t

ossi

ci, so

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ze o

cor

pi

estr

anei

che

pos

sono

arr

ecar

e da

nno

alla

sal

ute

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hi lo

con

sum

a o

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ipol

a. I

n se

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o lu

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mol

to

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rtan

te è

la q

ualit

à nu

triz

iona

le

del c

ibo.

Infi

ne, im

port

anti

ssim

a e

risc

ontr

abile

dir

etta

men

te d

al

cons

umat

ore,

vi è

la q

ualit

à or

gano

lett

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Ecos

oste

nibi

lità

è l'a

tten

zion

e de

ll'az

iend

a ne

i con

fron

ti

dell'

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ente

. Ne

cess

aria

in t

utte

le

fas

i di v

ita

di u

n pr

odot

to,

mol

to

spes

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iven

ta p

unto

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orza

di u

n pr

odot

to e

ne

cara

tter

isti

ca a

nche

l'e

stet

ica

e l'a

ppar

enza

.

La v

eloc

ità

è in

tesa

com

e ve

loci

e se

mpl

icit

à di

acq

uist

o. T

ipic

a di

si

stem

i aut

omat

ici e

info

rmat

ici,

perm

ette

in p

ochi

pas

si d

i acq

uist

are

anch

e gr

osse

qua

ntit

à di

cib

o. È

pa

rtic

olar

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te im

port

ante

per

le

per

sone

che

non

han

no m

olto

te

mpo

o p

er a

limen

ti s

fizio

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a co

nsum

are

al m

omen

to (

snac

k bi

bite

o

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mel

le)

L'et

ica

in c

ampo

alim

enta

re d

eriv

a da

lla t

ipol

ogia

di p

rodu

zion

e e

dist

ribu

zion

e de

ll'al

imen

to. U

n ci

bo

etic

o no

n de

ve e

sser

e so

lo u

n pr

odot

to

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ualit

à, m

a de

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ess

ere

in

grad

o di

dim

ostr

are

che

la q

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à è

stat

o il

frut

to d

i sce

lte

etic

amen

te

cond

ivis

ibili

in c

ampo

mor

ale

(nei

co

nfro

nti d

i ani

mal

i, am

bien

te e

la

vora

tori

).Pa

rola

chi

ave

del c

ibo

etic

o è

la t

rasp

aren

za.

L'au

tent

icit

à è

tipi

ca d

ei c

ibi d

i qu

alit

à. È

qua

lcos

a ch

e si

con

solid

a co

n il

tem

po e

con

il r

icon

osci

men

to

e la

pre

mia

zion

e de

ll'ut

ente

. U

n ci

bo a

uten

tico

è in

oltr

e in

gra

do d

i ra

ccon

tarc

i una

pic

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sto

ria,

su

luog

hi,

pers

one

o su

se

stes

so.

L'in

tera

zion

e è

l'esp

erie

nza

che

ci

lasc

ia il

mom

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del

l'acq

uist

o.U

n qu

alsi

asi s

iste

ma

vend

ita

che

oltr

e al

pur

o ac

quis

to e

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onsu

mo

ci p

onga

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ront

e di

vers

e re

altà

,

sian

o es

se m

acch

ine

(mec

cani

che)

, di

gita

li (i

nfor

maz

ioni

), o

um

ane

(la

visi

ta a

ll'or

to d

i un

agri

turi

smo

per

esem

pio)

Capitolo 4 | Trends | Posizionamento progetto

166 167

Valu

tazi

one

risc

ontr

o ca

ratt

eris

tich

e di

div

ersi

sist

emi

vend

ita

RestaurantSupermarketFast foodVending machineMercato rionaleInternetCateringConsegnaBistrotBarHappy hourBaracchinoSelf serviceTake awayBrunchAgriturismoDiscount

Inte

razi

one

Velo

cità

Etic

a

Ecos

oste

nibi

lità

Aute

ntic

ità

Qual

ità

Mol

ta

Med

ia

Poca

Capitolo 4 | Trends | Posizionamento progetto

168 169

++

+

----

--

Vend

ing

mac

hine

No

qual

ità

Clie

nte

da s

olo

Scel

ta r

idot

taPr

odot

ti n

on v

isib

ili

No

cibo

per

tut

ti i

gio

rni

Spor

che

Caot

ico

Clie

nte

da s

olo

Rego

le c

omm

erci

ali

No

24 h

Coda

Cost

oN

o tu

tti

i gi

orni

No

24 h

Spes

so f

uori

cit

Velo

ceDi

vert

ente

24 h

Dim

ensi

oni

Are

e pu

bbli

che

Econ

omic

oM

olta

sce

lta

Tutt

i i

gior

niPr

omoz

ioni

Punt

i-pr

emi

Tipi

coLo

cale

Bu

ono

Clie

nte

segu

ito

Cibo

fre

sco

Agri

turi

smo

Supe

rmar

ket

Massima Qualità

Minima QualitàValu

tazi

one

di 3

sis

tem

i ve

ndit

a ca

rdin

ali

e po

sizi

onam

ento

line

a de

lla q

uali

Capitolo 4 | Trends | Posizionamento progetto

170 171

CASE

HIS

TORY

MET

RO F

UTU

RE S

TORE

Lo s

copo

pri

ncip

ale

del p

roge

tto

è re

nder

e lo

sho

ppin

g pi

ù co

mod

o,

dina

mic

o e

info

rmat

o, c

apac

e di

ri

spon

dere

alle

div

erse

esi

genz

e e

aspe

ttat

ive

dei

clie

nti,

a p

arti

re

dal l

ayou

t ch

e è

sudd

ivis

o in

tre

ar

ee: un

a de

dica

ta a

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nven

ienc

e”,

cioè

alla

sem

plic

ità,

alla

com

odit

à e

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vel

ocit

à de

l pro

cess

o di

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to; un

a al

l’esp

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nza

mul

tise

nsor

iale

e in

tera

ttiv

a e

la

terz

a fo

caliz

zata

sul

le in

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azio

ni,

acce

ssib

ili in

mod

o se

mpl

ice

e m

irat

o.

Le n

umer

ose

inno

vazi

oni

tecn

olog

iche

intr

odot

te s

i sp

erim

enta

no g

ià a

ll’in

gres

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un

man

ifes

to in

vita

ad

atti

vare

il

prop

rio

blue

toot

h su

l cel

lula

re

per

rice

vere

alc

une

offe

rte

prom

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nali

o a

nche

sca

rica

re

la s

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ria

crea

ta a

d ho

c pe

r l’i

perm

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to. Pe

r lo

sho

ppin

g ci

si p

uò f

ar a

iuta

re d

al M

obil

e Sh

oppi

ng A

ssis

tant

(M

SA):

un

cellu

lare

a d

ispo

sizi

one

dei c

lient

i pe

r sc

ansi

onar

e i p

rodo

tti e

ric

ever

e co

sì in

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azio

ni s

ul p

rezz

o,

sull’

amm

onta

re p

rogr

essi

vo d

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sp

esa,

sul

ris

parm

io o

tten

uto

graz

ie

alle

pro

moz

ioni

, su

lla p

osiz

ione

dei

pr

odot

ti n

ell’i

per,

ecc.

Gran

de a

tten

zion

e è

dedi

cata

al

l’are

a de

i fre

schi

, att

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ata

con

un a

mpi

o ba

ncon

e pe

r gl

i as

sagg

i e

un I

nter

net

Café

. Il r

epar

to

del p

esce

è c

arat

teri

zzat

o da

un

ambi

ente

pol

isen

sori

ale

che

evoc

a l’a

mbi

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med

iter

rane

o, g

razi

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pr

ofum

o di

erb

e ar

omat

iche

uni

to

al li

mon

e e

al r

umor

e di

ond

e ch

e si

per

cepi

sce

in s

otto

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o. A

nche

la

mac

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si d

isti

ngue

ris

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o ai

tip

ici s

tand

ard

tede

schi

: la

pr

oduz

ione

a v

ista

e l’

uso

este

nsiv

o de

l RFI

D ra

ssic

uran

o i

clie

nti

sulla

pro

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enza

dei

pro

dott

i e

aiut

ano

a ge

stir

e al

meg

lio

gli

stoc

k. P

er r

ispo

nder

e al

le

cres

cent

i ric

hies

te d

i con

veni

enza

è

disp

onib

ile u

n m

enù

per

due

pers

one

a so

li 6,

99 €

, in

cui

pot

er

mix

are

una

scel

ta c

arni

, co

ntor

ni,

verd

ura

e co

ndim

enti

. N

el r

epar

to b

eaut

y l’a

ppro

ccio

è

basa

to s

ulla

“co

nsul

enza

sel

f-se

rvic

e”, gr

azie

all’

uso

di a

lcun

i si

stem

i in

tera

ttiv

i ch

e fo

rnis

cono

in

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ni s

ui c

osm

etic

i e

mos

tran

o, a

ttra

vers

o la

fot

ogra

fia,

la r

esa

dei

diff

eren

ti m

ake-

up.

L’ar

ea d

ei v

ini e

dei

liqu

ori o

ffre

ben

65

0 re

fere

nze,

e a

lcun

i ser

vizi

, co

me

il ba

nco

degu

staz

ione

e q

uello

de

l raf

fred

dam

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con

trol

lato

per

po

rtar

e la

bot

tigl

ia a

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empe

ratu

ra

desi

dera

ta.

Fra

i ser

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com

plem

enta

ri, ol

tre

a qu

elli

più

com

uni,

com

e i t

otem

mul

tim

edia

li d

ove

asco

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e CD

e

vede

re b

rani

di D

VD e

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iosc

hi

info

rmat

ivi s

u te

mi c

ome

il fi

tnes

s o

gli e

vent

i loc

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ne s

ono

stat

i in

trod

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anc

he d

i fut

uris

tici

co

me

i due

rob

ot p

arla

nti

che

inte

ragi

scon

o co

n i

clie

nti

e i

disp

lay

digi

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agam

ento

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ali.

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Capitolo 4 | Trends | Posizionamento progetto

172 173

++

+

----

--

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No

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Clie

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da s

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Scel

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No

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da s

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No

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Minima Qualità

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, pos

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Capitolo 4 | Trends | Posizionamento progetto

174 175

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onte

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duzi

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co

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qual

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ione

ch

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i qu

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o ne

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angi

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rta

dei p

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ione

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e so

tto

form

a di

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nità

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rist

oraz

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, m

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e da

ll'al

tro

esis

te

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o un

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o im

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sulla

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datt

ica

e ar

tico

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i di

cuc

ina,

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zion

i, c

orsi

sulla

con

serv

azio

ne c

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tta

dei

cibi

, did

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bini

. Qu

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ltim

o as

pett

o ri

assu

me

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inal

ità

di E

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y e

cost

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sce

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nto

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nza

per

inst

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e ne

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sum

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e un

a co

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zion

e de

lla q

ualit

à, in

gr

ado

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uove

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san

e le

ve d

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o e

del g

odim

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che

ren

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sser

e um

ano

più

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gato

e f

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e,

nella

con

vinz

ione

che

“m

angi

are

bene

aiu

ti a

viv

ere

meg

lio”.

Dall'

indi

vidu

azio

ne d

ei p

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ttor

i di

ecc

elle

nza,

al r

eper

imen

to d

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m

iglio

ri m

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spon

ibili

su

l ter

rito

rio

Eata

ly s

egue

un

perc

orso

fat

to d

i ris

pett

o de

lla

trad

izio

ne e

d ed

ucaz

ione

su

un

mod

o di

alim

enta

rsi “

sano

, pu

lito

e gi

usto

”.La

filo

sofi

a Ea

taly

Capitolo 4 | Trends | Posizionamento progetto

176 177

++

+

----

--

Vend

ing

mac

hine

No

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Rego

le c

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No

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Coda

Cost

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No

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Spes

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Agri

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smo

Supe

rmar

ket

Eata

ly

Massima Qualità

Minima QualitàPosi

zion

amen

to d

el p

roge

tto

Met

ro

futu

re s

tore

su li

nea

della

qua

lità

Capitolo 4 | Trends | Posizionamento progetto

178 179

Ital

iaA

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Lav

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ori

Cibo

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Supe

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ket

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Man

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bo

Capitolo 4 | Trends | Posizionamento progetto

180 181

++

+

----

--

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proj

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Massima Qualità

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line

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Capitolo 4 | Trends | Posizionamento progetto

182 183

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Riti

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Capitolo 4 | Trends | Posizionamento progetto

SUPE

RMER

CATO

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T OF

DEL

IVER

Y

184 185

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INEA - Ente pubblico di ricerca nel campo strutturale e socio economi-co del settore agro-industriale, forestale e della pesca.www.inea.it

LA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATAgdoitalia.altervista.org

MARKS & SPENCERwww.marksandspencer.com

METRO FUTURE STOREwww.future-store.org

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALIwww.politicheagricole.it

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICOwww.mincomes.it

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SALONE INTERNAZIONALE DELL’ALIMENTAZIONEwww.cibus.it

SALONE INTERNAZIONALE DEL GUSTOwww.salonedelgusto.com

SLOW FOOD, ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE NO-PROFITwww.slowfood.it

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