3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere,...

25
93 3 • Grammatica: Sintassi 3 Grammatica: Sintassi A) Gli elementi della frase La frase si può definire come l’unità sintattica che, costituita da una sequenza di pa- role, è compresa fra due segni d’interpunzione forti (punto, punto e virgola, due pun- ti) ed è retta da un verbo. Un testo può essere formato anche da una sola frase (Il pro- fessore spiega), mentre più frasi insieme danno luogo a testi via via più lunghi (Il pro- fessore spiega. Gli alunni lo ascoltano volentieri: la lezione è quasi finita). Si distinguono due tipi di frase: 1. frase semplice o proposizione, costituita da due elementi di base: il soggetto e il predicato (quest’ultimo inteso come un verbo di modo finito, che esprime l’azio- ne compiuta o subìta dal soggetto). Una frase formata solo da soggetto e predi- cato è detta frase minima (Il bimbo [soggetto] piange [predicato verbale]), la qua- le può anche ampliarsi con ulteriori elementi (Oggi il bimbo piange più del solito), ma rimane comunque un’unica proposizione, perché retta da un solo verbo; 2. frase complessa o periodo, costituita da tante proposizioni quanti sono i verbi (Ho fi- nito di lavorare, i miei colleghi sono già andati via, ma domani torneremo tutti in uf ficio). 1. Il soggetto È la persona, l’animale o la cosa di cui si parla. In una frase il soggetto può essere anche: — più di uno (Luca, Giacomo e Roberto vanno al cinema); — sottinteso (Siete convinti?), dando luogo alla cosiddetta frase ellittica del soggetto; — collocato dopo una o più parole, oppure alla fine della frase (Arrivò un’ambulan- za dall’ospedale; Silenziosa cala la sera); — formato da un nome preceduto dalla preposizione di con valore partitivo (Degli [= Alcuni] sconosciuti si presentarono all’appuntamento), dando luogo al cosiddet- to soggetto partitivo. Il soggetto di una proposizione può essere costituito non solo da un nome, ma an- che da una qualsiasi altra parte del discorso, persino da un’altra proposizione, che in tal caso viene detta proposizione soggettiva (Che Garibaldi sia stato un eroe è sto- ricamente noto). 2. Il predicato Ha la funzione di fornire informazioni («predicare») circa il soggetto. Corrisponde sempre a un verbo: in particolare, a seconda che sia formato da un verbo predicati-

Transcript of 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere,...

Page 1: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

933 • Grammatica: Sintassi

3 Grammatica: Sintassi

A) Gli elementi della frase

La frase si può definire come l’unità sintattica che, costituita da una sequenza di pa-role, è compresa fra due segni d’interpunzione forti (punto, punto e virgola, due pun-ti) ed è retta da un verbo. Un testo può essere formato anche da una sola frase (Il pro-fessore spiega), mentre più frasi insieme danno luogo a testi via via più lunghi (Il pro-fessore spiega. Gli alunni lo ascoltano volentieri: la lezione è quasi finita).Si distinguono due tipi di frase:1. frase semplice o proposizione, costituita da due elementi di base: il soggetto e il

predicato (quest’ultimo inteso come un verbo di modo finito, che esprime l’azio-ne compiuta o subìta dal soggetto). Una frase formata solo da soggetto e predi-cato è detta frase minima (Il bimbo [soggetto] piange [predicato verbale]), la qua-le può anche ampliarsi con ulteriori elementi (Oggi il bimbo piange più del solito), ma rimane comunque un’unica proposizione, perché retta da un solo verbo;

2. frase complessa o periodo, costituita da tante proposizioni quanti sono i verbi (Ho fi-nito di lavorare, i miei colleghi sono già andati via, ma domani torneremo tutti in ufficio).

1. Il soggetto

È la persona, l’animale o la cosa di cui si parla. In una frase il soggetto può essere anche:— più di uno (Luca, Giacomo e Roberto vanno al cinema);— sottinteso (Siete convinti?), dando luogo alla cosiddetta frase ellittica del soggetto;— collocato dopo una o più parole, oppure alla fine della frase (Arrivò un’ambulan-

za dall’ospedale; Silenziosa cala la sera);— formato da un nome preceduto dalla preposizione di con valore partitivo (Degli

[= Alcuni] sconosciuti si presentarono all’appuntamento), dando luogo al cosiddet-to soggetto partitivo.

Il soggetto di una proposizione può essere costituito non solo da un nome, ma an-che da una qualsiasi altra parte del discorso, persino da un’altra proposizione, che in tal caso viene detta proposizione soggettiva (Che Garibaldi sia stato un eroe è sto-ricamente noto).

2. Il predicato

Ha la funzione di fornire informazioni («predicare») circa il soggetto. Corrisponde sempre a un verbo: in particolare, a seconda che sia formato da un verbo predicati-

Page 2: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

94 Parte I • Lingua italiana

vo o dal verbo essere, viene denominato, rispettivamente, predicato verbale o predi-cato nominale.

2.1 Predicato verbale

Corrisponde a qualsiasi forma verbale (attiva, passiva, riflessiva) che esprima sen-so compiuto. I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an-dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con il gerundio che li accompagna, un unico predicato verbale (Devi andare a casa = Va’ a casa). Se il predicato è sottin-teso, la frase si dice ellittica del predicato (Tutti i figli amano i propri genitori, anche noi [sottinteso: li amiamo]).

2.2 Predicato nominale

È costituito da una qualunque parte del discorso (nome, pronome, aggettivo etc.) le-gata al soggetto da una voce del verbo essere, detta copula. La parte non verbale vie-ne denominata parte nominale o nome del predicato.Ad esempio, nella frase L’oro è costoso:L’oro = soggetto;è costoso = predicato nominale (di cui: è = copula; costoso = parte nominale).A proposito del verbo essere si tenga presente che:— quando ha il significato di esistere, trovarsi, vivere, stare, risiedere, appartenere

non è copula, ma predicato verbale (I miei familiari sono [= stanno, si trovano] a Napoli);

— quando si accompagna al participio passato di un verbo, di cui è l’ausiliare, forma con esso un unico predicato verbale (Siamo arrivati in questo momento).

2.3 Concordanza tra soggetto e predicato

Le regole essenziali da ricordare sono quelle di seguito specificate:— sia il predicato verbale che la copula concordano con il soggetto nel numero e nel-

la persona (I fiori profumano; Dopo la gara tutti gli atleti erano stanchi);— quando il soggetto è costituito da un nome mobile o da un aggettivo, la parte no-

minale concorda con esso anche nel genere (Mio fratello è un dottore. / Mia sorel-la è una dottoressa; Luciano era fiducioso. / Sonia era fiduciosa). Qualora i soggetti siano più di uno e del medesimo genere, il nome del predicato segue quello stesso genere e si volge al plurale (Maria e Chiara sono carine). Se invece i soggetti sono più di uno e di genere diverso, il nome del predicato assume il numero plurale e il genere maschile (Mio cognato e mia cognata sono affettuosi nei nostri confronti);

— in presenza di un soggetto corrispondente a un nome collettivo il predicato può essere di numero sia singolare che plurale (Un gregge di pecore avanzò [avanza-rono] verso di noi);

— quando il pronome relativo ha funzione di soggetto, il predicato concorda con esso (Il calcio figura tra gli sport che [= i quali] hanno il maggior numero di estimatori);

— il participio passato dei tempi composti non subisce alcuna variazione quando si coniuga con l’ausiliare avere (I leoni hanno ruggito), mentre concorda col sogget-

Page 3: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

953 • Grammatica: Sintassi

to nel genere e nel numero quando si coniuga con l’ausiliare essere (Marco è ve-nuto a farmi visita; All’improvviso Luisa è svenuta).

3. Attributo e apposizione

Per attributo s’intende un aggettivo che si accompagna a un nome per meglio deter-minarlo o per attribuirgli una certa caratteristica. Se si riferisce a più nomi dello stes-so genere, l’attributo segue il plurale di quel genere (Marta indossa sempre gonne e scarpe bianche), altrimenti, se si accompagna a più nomi di genere diverso, ma tutti di numero singolare, va al maschile plurale (Il mio cane e la mia gatta sono molto sve-gli). Se si riferisce, invece, a più nomi di genere diverso, ma tutti di numero plurale, o va al plurale maschile oppure concorda col nome più vicino (Gli scavi hanno portato alla luce dipinti e tombe romani/e). ogni attributo può precedere o seguire il nome a cui si accompagna e può riferirsi sia al soggetto che a un complemento.L’apposizione, a sua volta, è un sostantivo che si unisce (si «appone») a un altro so-stantivo per meglio determinarlo. oltre ad essere collegata direttamente al nome a cui si riferisce (Il poeta Virgilio celebrò le origini di Roma), si può anche collocare tra due virgole (Mio padre, medico, ha frequentato l’università), oppure può essere con-giunta al nome mediante le locuzioni per, come, a, da, in qualità di, in veste di, quale etc. (Quel politico, in qualità di assessore, si è rivelato poco capace).A seconda che sia costituita da un solo nome (Il re Luigi XIV) o da due nomi (Leonar-do, artista e scienziato), l’apposizione si dice, rispettivamente, semplice o composta. Se invece è formata da un nome accompagnato da un attributo e da un complemen-to (L’Etna, grande [attributo] vulcano [nome] d’Italia [complemento], si trova in Sici-lia), allora è un’apposizione complessa.Analogamente a quanto accade per l’attributo, anche l’apposizione può riferirsi sia al soggetto che a qualsiasi complemento della frase.

B) I complementi

Si tratta degli elementi che completano opportunamente il senso di una frase semplice (formata, cioè, solo da soggetto e predicato). Un complemento si dice diretto quando è «direttamente» unito al verbo, senza bisogno di preposizioni. nella lingua italiana l’unico è il complemento oggetto (Mangio pasta). Si dicono, invece, indiretti i complementi che si legano al verbo tramite una preposizione (Vado a casa). Sono denominati complementi avverbiali quelli espressi mediante avverbi (Il capitano rimproverò aspramente i soldati).

1. Il complemento oggetto

Risponde alle domande: chi?, che cosa? e indica la persona, l’animale o la cosa su cui ricade direttamente l’azione espressa da un verbo transitivo attivo (Il marito ama la moglie). Può fungere da complemento oggetto qualsiasi parte del discorso usata in funzione di sostantivo (Preferisco questo [pronome]; Non mi piace sciare [verbo]; Dimmi il perché [congiunzione]).

Page 4: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

96 Parte I • Lingua italiana

Si definisce complemento oggetto partitivo quello che è preceduto dalla preposizio-ne semplice di o dalle preposizioni articolate del, dello, dei, degli, delle, le quali han-no valore partitivo ed equivalgono a un po’, alcuni (Ho sentito degli [= alcuni] spari).È detto, invece, complemento dell’oggetto interno quello che è retto da alcuni verbi intransitivi, i quali possono trasformarsi in transitivi con l’ausilio di una parola deri-vata dalla loro stessa radice (Vivere una vita; Sognare un sogno).

2. I complementi predicativi

Sono costituiti da nomi o aggettivi i quali completano il significato del verbo (che senza di essi non avrebbe senso compiuto) e allo stesso tempo si riferiscono gram-maticalmente al soggetto o al complemento oggetto.

Complemento predicativo del soggetto

Di solito s’incontra:— con i verbi sembrare, parere, diventare, divenire, restare, detti verbi copulativi, in

quanto fungono da copula, nel senso che uniscono al soggetto un nome, un agget-tivo, un pronome che ad esso si riferisce in qualità di parte nominale (Il cane di-venne furioso; Rimasi veramente contento);

— con i verbi intransitivi nascere, vivere, morire e simili (Giovanni è nato ricco);— con le forme verbali passive essere stimato, essere considerato, essere creduto, es-

sere riconosciuto, essere eletto, essere proclamato e simili (Napoleone fu proclama-to imperatore);

— con alcuni verbi di vario significato, come arrivare, partire, sedere, camminare etc. (I corridori arrivarono al traguardo trafelati).

Il complemento predicativo del soggetto può essere introdotto anche da per, a, da, come, quale, in conto di etc. (Francesca è stata trattata da Ada come sorella).

Complemento predicativo dell’oggetto

In genere è retto dai:— verbi elettivi, come eleggere, nominare, proclamare etc. (I Romani elessero Cicero-

ne console);— verbi estimativi, come giudicare, ritenere, considerare, stimare etc. (Tutti lo riten-

gono un galantuomo);— verbi appellativi, come chiamare, nominare, dichiarare (I vertici dell’Esercito lo

hanno nominato colonnello);— verbi effettivi, come fare, rendere, creare etc. (Il denaro ti ha reso egoista);— verbi transitivi attivi, come vedere, sentire, presentarsi, conoscere, abbandonare

etc., nelle frasi in cui è necessario precisare il senso del complemento oggetto (Vi vedo tristi).

Anche il complemento predicativo dell’oggetto può essere unito al verbo median-te locuzioni come per, a, da, come, quale, in conto di etc. (Hanno scelto Giacomo qua-le direttore).

Page 5: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

973 • Grammatica: Sintassi

3. I complementi indiretti

• Complemento di specificazione

È quello che precisa, «specificandolo», il senso del nome generico a cui si accompa-gna. Introdotto dalla preposizione di, semplice o articolata, risponde alle doman-de: di chi? di che cosa? (Il gatto di Susanna; La lavorazione del ferro).La presenza della preposizione di non basta, da sola, a individuare un complemen-to di specificazione, poiché essa può introdurre anche altri complementi. Per fuga-re qualsiasi dubbio occorre allora verificare se il di può essere sostituito da un’altra preposizione o da espressioni particolari, nel qual caso significa che non introduce un complemento di specificazione (es.: Morirono di fame [= a causa della fame]). Si ri-cordi, inoltre, di non confondere il di specificativo con l’articolo partitivo, che invece introduce un soggetto o un oggetto (Ci furono delle [= alcune] lamentele).

• Complemento di qualità

Esprime le qualità fisiche di persone, animali, cose, nonché le qualità morali e intellet-tuali delle persone. Introdotto dalle preposizioni di, da, con, a, risponde alle doman-de: di che? con che cosa? da che cosa? a che cosa? (È un uomo di grande intelligenza).

• Complemento di termine

Indica la persona, l’animale o la cosa su cui «termina» indirettamente l’azione o il modo di essere espressi dal verbo. Retto dalla preposizione a, semplice o articolata, risponde alle domande: a chi? a che cosa? (Ho regalato un orologio a mio padre).Sono complementi di termine anche le forme pronominali mi, ti, si, ci, vi, loro quando assumono il significato di: a me, a te, a sé, a noi, a voi, a loro (Ci hanno detto [= Hanno detto a noi] di stare pronti). Le stesse forme pronominali sono, invece, complementi oggetto quando assumono il significato di: me, te, si, noi, voi, loro (Il professore mi ha interrogato [= ha interrogato me]).

• Complementi di vantaggio, di svantaggio e di convenienza

Il complemento di vantaggio indica a vantaggio di chi o di che cosa viene compiuta una determinata azione. È retto dalle preposizioni a, per e dalle locuzioni a favore di, a vantaggio di, in difesa di (I veri patrioti combattono in difesa della patria).Il complemento di svantaggio, al contrario, indica a svantaggio di chi o di che cosa viene compiuta una determinata azione. È retto dalle preposizioni a, per e dalle locuzioni a svantaggio di, a sfavore di, contro (Il fumo è estremamente dan-noso alla salute).Il complemento di convenienza, a sua volta, indica a chi conviene o compete l’obbli-go di compiere una determinata azione (Tocca a noi tutelare i nostri interessi).

• Complementi di compagnia e di unione

Il complemento di compagnia indica l’essere animato a cui ci si accompagna o con il quale si compie l’azione espressa dal verbo. Preceduto dalla preposizione con o dal-le locuzioni in compagnia di, insieme con, risponde alla domanda: con chi? (Ad ago-sto andrò in vacanza con i miei amici).

Page 6: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

98 Parte I • Lingua italiana

Se il complemento è costituito da una cosa si preferisce indicarlo come complemen-to di unione (Gli alunni vanno a scuola con gli zaini).

• Complementi di agente e di causa efficiente

Il complemento di agente indica l’essere animato dal quale viene compiuta l’azio-ne espressa dal verbo in forma passiva. Retto dalla preposizione da, semplice o ar-ticolata, risponde alla domanda: da chi? (Il ladro è stato arrestato dai poliziotti).Se invece il verbo in forma passiva esprime un’azione compiuta da un essere inani-mato, allora si parla di complemento di causa efficiente, il quale, retto anch’esso dalla preposizione da, semplice o articolata, risponde alla domanda: da che cosa? (L’albero è stato abbattuto da un fulmine).

• Complemento di limitazione

Indica entro quali limiti e sotto quali aspetti deve essere considerato un concetto espresso da un verbo, da un nome, da un aggettivo. Introdotto dalle preposizioni di, a, da, in, per, secondo, o dalle locuzioni rispetto a, in quanto a, in fatto di, per quel che si riferisce a etc., risponde alle domande: quanto a chi? quanto a che cosa? (Anto-nio è particolarmente bravo in Storia).

• Complementi di abbondanza e di privazione

Il complemento di abbondanza indica di che cosa abbonda una persona, un anima-le o una cosa. È retto dai verbi riempire, abbondare, caricare etc., nonché dai partici-pi e dagli aggettivi che da essi derivano (ricco, fornito etc.), e risponde alla doman-da: di che cosa? (È una donna piena di virtù). Il complemento di privazione, al contrario, indica di che cosa è priva una perso-na, un animale o una cosa. È retto dai verbi svuotare, privare, spogliare, nonché dai participi e dagli aggettivi che da essi derivano (privo, nudo, povero etc.), e risponde anch’esso alla domanda: di che cosa? (Fummo privati di ogni avere).

• Complemento di mezzo o strumento

Indica il mezzo (o strumento) mediante il quale si compie una determinata azione. Costituito da un nome preceduto dalle preposizioni con, per, di, a, o dalle locuzioni per mezzo di, mediante, tramite, per opera di, in grazia di, risponde alle domande: per mezzo di chi? per mezzo di che cosa? (Andrò a Londra con l’aereo).

• Complemento di modo o maniera

Indica in che modo si compie un’azione o avviene un fatto. Retto dalle preposizioni con, di, a, in, risponde alle domande: come? in che modo? (Un maleducato si com-porta sempre con arroganza).

• Complemento di fine o scopo

Esprime l’intento (il fine) per cui avviene un’azione, oppure l’uso (lo scopo) a cui è destinato un oggetto. Retto dalle preposizioni per, a, da, o dalle locuzioni allo scopo di, al fine di, risponde alle domande: per che cosa? a che scopo? (Ti do questo con-siglio per il tuo bene).

Page 7: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

993 • Grammatica: Sintassi

• Complemento di materia

Indica di che materia è fatto un oggetto. Retto dalle preposizioni di, in, risponde alle domande: di che materia? in che materia? fatto di che? (In soffitta ho trovato un vecchio servizio di piatti in argento).

• Complemento di argomento

Individua la persona, l’animale o la cosa di cui si parla o si scrive. Introdotto dalle pre-posizioni di, su (semplici o articolate), o dalle locuzioni intorno a, riguardo a, a propo-sito di, circa, risponde alle domande: di chi? di che cosa? su chi? su che cosa? intor-no a chi? intorno a che cosa? (Oggi la classe ha svolto un tema su Manzoni).

• Complemento di causa

Indica il motivo o la causa per cui si svolge una certa azione o si verifica un determi-nato fatto. Retto dalle preposizioni per, di, da, con, oppure dalle locuzioni a causa di, a motivo di, a ragione di, risponde alle domande: perché? per quale motivo? (Sudo per il troppo caldo).Ad evitare confusioni con il complemento di fine o scopo, si tenga presente che men-tre il fine non è ancora stato raggiunto (per cui seguirà all’azione), la causa precede il fatto da essa stessa determinato (Per il traffico [causa] arrivai in ritardo / Per la fe-licità dei figli [fine] si fa di tutto).

• Complemento di paragone

Corrisponde al secondo termine del confronto istituito tra due persone, animali o cose. Introdotto da di, che (quando si accompagna ad un comparativo di maggioran-za o di minoranza), oppure da come, quanto (dopo un comparativo di uguaglianza), risponde alle domande: di chi? di che cosa? (Giulio Cesare è tanto famoso quanto Carlo Magno).

• Complemento di origine o provenienza

Indica da chi o da quale luogo trae origine o proviene una persona, un animale o una cosa. Introdotto dalla preposizione da, è retto da verbi come nascere, provenire, usci-re, apprendere etc. e risponde alle domande: da chi? da che cosa? (La lingua ita-liana deriva dal latino).

• Complementi di luogo

Sono in tutto quattro, di seguito specificati.

Complemento di stato in luogo

Indica il luogo, reale o figurato, in cui si trova una persona, un animale, una cosa, o dove si verifica un qualunque evento, ed è introdotto dalle preposizioni a, in, su, den-tro, sopra. Risponde alle domande: dove? in che luogo? e può essere costituito an-che da avverbi o locuzioni avverbiali del tipo: qui, qua, quivi, lì, là, colà, dove, dovun-que etc. (I treni sono fermi in stazione; Siamo nei pasticci [luogo figurato]).

Page 8: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

100 Parte I • Lingua italiana

Complemento di moto a luogo

Esprime il luogo, reale o figurato, verso il quale si dirige una persona, un animale, una cosa ed è introdotto dalle preposizioni a, in, da, verso, per, sotto. Risponde alle do-mande: dove? verso dove? e può essere costituito anche da avverbi o locuzioni av-verbiali del tipo: qui, qua, lì, là, dove, dovunque (Domani andremo a Torino).

Complemento di moto da luogo

Individua il luogo, reale o figurato, dal quale arriva una persona, un animale, una cosa ed è introdotto dalle preposizioni da, di. Risponde alle domande: da dove? da qua-le luogo? e può essere costituito anche da avverbi o locuzioni avverbiali del tipo: da qui, da qua, da lì, da là, da dove (Gli scolari uscirono dalle classi ordinatamente; Vengo da un brutto incidente [luogo figurato]).

Complemento di moto per luogo

Indica il luogo, reale o figurato, attraverso il quale passa o si muove una persona, un animale, una cosa ed è introdotto dalle preposizioni per, attraverso, da. Risponde alle domande: per dove? attraverso quale luogo? e può essere costituito anche da avverbi o locuzioni avverbiali del tipo: di qui, per qua, per lì, per là, per dove (Sono en-trato nel palazzo dal portone; Cosa ti passa per la testa? [luogo figurato]).

• Complementi di tempo

Esprimono una circostanza temporale nello svolgimento di un’azione o nella manie-ra di essere di una determinata cosa e si distinguono in: 1. complemento di tempo determinato: indica il tempo o la data precisa in cui si verifi-

ca un evento. Introdotto dalle preposizioni di, a, in, su, durante, o dalla locuzione in tem-po di, risponde alle domande: quando? in che tempo? (I fiori sbocciano in primavera);

2. complemento di tempo continuato: indica per quanto tempo dura un’azione o un modo di essere. Introdotto dalle preposizioni per, durante (oppure espresso senza alcuna preposizione), risponde alle domande: quanto tempo? per quan-to tempo? (Digiunerò per due giorni).

Devono essere considerati complementi di tempo anche quelli che rispondono alle se-guenti domande: da quando? quanto tempo prima? quanto tempo dopo? quanto tempo fa? fra quanto tempo? entro quanto tempo? per quando? fino a quando? ogni quanto?

Si dicono complementi avverbiali di tempo quelli formati con avverbi o locuzioni av-verbiali del tipo:— ora, allora, talora, spesso, domani, oggi, subito, presto, da un’ora all’altra, di anno

in anno etc. per il tempo determinato;— molto / assai / troppo tempo etc. per il tempo continuato.

• Complementi di estensione e di peso

Il complemento di estensione indica quanto una persona, un animale o una cosa si estenda in altezza, lunghezza, profondità. Retto da verbi, aggettivi o sostantivi indi-

Page 9: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

1013 • Grammatica: Sintassi

canti estensione, è introdotto dalle preposizioni di, per e risponde alle domande: quanto alto? quanto lungo? quanto profondo? (Il tratto di autostrada che dovremo percorrere è lungo 270 km).Il complemento di peso, invece, esprime appunto il peso di una persona, di un ani-male, di una cosa. È retto dal verbo pesare usato in forma intransitiva e risponde alla domanda: quanto? (Luigi pesa cinquanta chili).

• Complementi di prezzo e di stima

Il complemento di prezzo indica, come dice il nome, il prezzo effettivo di una cosa, ed è retto da verbi quali comprare, pagare, vendere, costare etc. A volte è introdotto dalle preposizioni a, per e risponde alle domande: quanto? a quanto? per quan-to? (Quella giacca costa sessanta euro). Spesso è espresso in maniera indeterminata dagli avverbi poco, molto, niente, troppo, oppure dalle seguenti locuzioni: due soldi, a buon prezzo, a buon mercato, a caro prezzo etc.Il complemento di stima, invece, esprime la valutazione di una persona, di un ani-male o di una cosa sul piano commerciale o su quello morale. È retto da verbi quali valere, stimare, considerare, valutare, apprezzare e risponde alla domanda: quan-to? (Quest’auto vale 15.000 euro). Spesso viene espresso in modo indeterminato da-gli avverbi o dalle locuzioni del tipo: poco, molto, niente, due soldi etc.

• Complementi di separazione (o allontanamento) e di distanza

Il complemento di separazione (o allontanamento) individua la persona, l’anima-le, la cosa da cui si separa o si allontana un’altra persona, un altro animale, o un’al-tra cosa e dipende da verbi quali separare, dividere, allontanare etc. Introdotto dalle preposizioni da, di, risponde alle domande: da chi? da che cosa? (Non è sempre fa-cile separare il giusto dall’ingiusto).Il complemento di distanza, a sua volta, indica appunto la distanza che intercorre fra un luogo e l’altro, tra una persona o cosa e l’altra, in dipendenza da verbi come trovarsi, essere, distare, sorgere, rimanere, porre etc. Introdotto dalla preposizione a o dalla locuzione alla distanza di, risponde alle domande: quanto? a che distanza? (Roma dista da Napoli circa 200 km).

• Complemento di esclusione (o eccettuativo)

Esprime la persona, l’animale o la cosa che si intende escludere dall’azione espressa dal verbo. Introdotto dalle preposizioni tranne, senza, meno, eccetto, fuorché, oppure dalle locuzioni ad eccezione di, senza di, all’infuori di, risponde alle domande: sen-za chi? senza che cosa? fuorché chi? fuorché che cosa? (Senza i suoi fuoriclasse, la squadra non ha alcuna speranza di vittoria).

• Complementi di colpa e di pena

Il complemento di colpa individua appunto la colpa (il reato) di cui è accusata una persona e dipende da verbi, sostantivi, aggettivi che esprimono il concetto di «accu-sa», come incolpare, incriminare, accusare, denunciare etc. (accusato, colpevole, im-putato etc.). Introdotto dalle preposizioni di, per, risponde alle domande: di quale colpa? per quale colpa? (Molti funzionari del Comune sono imputati per corruzione).

Page 10: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

102 Parte I • Lingua italiana

Il complemento di pena, a sua volta, indica la pena inflitta a una persona, in dipen-denza da verbi come condannare, punire, multare etc. Introdotto dalle preposizioni a, di, per, da, risponde alle domande: a quanto? a quale pena? (Giuseppe Mazzini fu condannato all’esilio).

• Complemento di età

Esprime l’età di una persona, di un animale o di una cosa. Introdotto dalle preposi-zioni a, di, su, o dalle locuzioni in età di, all’età di, circa, risponde alle domande: di che età? a quanti anni? (Mia nonna è morta a ottant’anni).

• Complementi di vocazione e di esclamazione

Il complemento di vocazione indica a chi viene rivolto un discorso in forma diret-ta ed è costituito da un sostantivo che può anche essere preceduto dall’interiezione o. Se si trova all’inizio della frase, è separato dalle altre parole per mezzo della virgo-la; altrimenti, se è nel mezzo della proposizione, è compreso tra due virgole (Donaci, Signore, la tua misericordia; O fratelli, restiamo uniti!).Il complemento di esclamazione, invece, fa riferimento alla persona, all’animale o alla cosa che suscita una vivace emozione di gioia, dolore, stupore etc. È sempre se-guito dal punto esclamativo e può anche essere preceduto dalle interiezioni ah, oh, evviva etc. (Oh che meraviglia!; Guai ai vinti!).

• Complemento di sostituzione (o scambio)

Individua la persona, l’animale o la cosa sostituiti da un’altra persona, da un altro ani-male o da un’altra cosa. Introdotto dalle preposizioni per, con, o dalle locuzioni in-vece di, in cambio di, in luogo di, in sostituzione di etc., risponde alle domande: in-vece di chi? invece di che cosa? al posto di chi? al posto di che cosa? (Ho sostitui-to la vecchia stampante con una laser; Tua madre ha comprato vino al posto dell’olio).

C) La sintassi del periodo

Il periodo è l’espressione logicamente ordinata di un pensiero mediante una o più pro-posizioni. Quando è formato da più frasi si configura come una struttura complessa, nella quale le singole proposizioni sono collegate secondo un ordine preciso. In un periodo ci sono tante proposizioni quanti sono i verbi in esso contenuti. Le voci dei verbi servili (volere, potere, dovere, essere solito etc.) e quelle dei verbi fraseologici (riuscire a, incominciare a, cessare di, tentare di e simili) non possono essere consi-derate voci verbali a sé stanti, in quanto costituiscono un’unica voce col verbo all’in-finito al quale si accompagnano.Una proposizione si dice:— principale (o indipendente o reggente), quando ha già di per sé un senso com-

piuto, per cui non dipende da altre proposizioni;— secondaria (o dipendente o subordinata), quando acquista senso compiuto solo

appoggiandosi a un’altra proposizione.

Page 11: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

1033 • Grammatica: Sintassi

Ad esempio, nella frase Oggi sono arrivato tardi in ufficio perché c’era molto traffico, contenente due proposizioni:Oggi sono arrivato tardi in ufficio = proposizione principale;perché c’era molto traffico = proposizione secondaria.

1. Le proposizioni principali

Assumono forme diverse a seconda degli scopi per cui vengono impiegate. In parti-colare, una proposizione principale si dice:— enunciativa (o informativa), quando serve per enunciare un fatto, riferire un av-

venimento, esprimere un’opinione (Ci sono buone notizie in arrivo);— volitiva (o imperativa), se esprime un ordine, un’esortazione, un divieto, un in-

vito (È vietato fumare);— desiderativa (o ottativa), quando indica un desiderio, un augurio, un sentimen-

to di nostalgia o di rimpianto (Speriamo bene!);— esclamativa, se esprime stupore, felicità, dolore (Che gioia rivederti!);— interrogativa, se contiene una domanda (Che mangi a pranzo?);— incidentale, quando traduce un’osservazione, un commento, una precisazione. Di

norma si trova racchiusa tra due virgole o tra due lineette, è priva di legami sin-tattici con le altre frasi del periodo e può essere eliminata senza che il discorso perda il suo senso logico (Il fatto, se non erro, risale a due anni fa).

2. La coordinazione o paratassi

Il meccanismo che consente di collegare tra loro due o più proposizioni dello stesso grado (che si trovano, cioè, su uno stesso piano d’importanza) è quello della coordi-nazione, detta anche paratassi (dal greco pará = «accanto» e táxis = «disposizione»).La coordinazione avviene:— per asindeto, quando le proposizioni, ordinate una dopo l’altra, risultano sepa-

rate per mezzo dei segni d’interpunzione (Cosa farai stasera? Uscirò, andrò a ci-nema; poi non so);

— per polisindeto, quando le proposizioni sono collegate tra loro mediante con-giunzioni coordinative, le quali possono essere:• copulative: e, anche, ancora, inoltre, altresì, pure, parimenti, nonché, perfino, né,

neppure, neanche, nemmeno etc. (Mi avete deluso tutti, perfino tu);• dichiarative: pertanto, cioè, infatti, vale a dire etc. (Ho bisogno di distrarmi, per-

tanto mi prenderò una vacanza);• avversative: ma, però, invece, tuttavia, anzi, pure, del resto, peraltro, nondime-

no etc. (La mia amica è straniera, nondimeno parla benissimo la nostra lingua);• disgiuntive: o, oppure, ovvero, ossia, altrimenti etc. (Attento a non prendere fred-

do, altrimenti ti ammalerai);• conclusive: dunque, perciò, quindi, ebbene, di conseguenza etc. (Il prezzo del pe-

trolio è salito, dunque è aumentato il costo della benzina);

Page 12: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

104 Parte I • Lingua italiana

• correlative: e … e, sia … sia, sia che … sia che, non solo … ma anche etc. (Non solo ti manca la penna, ma hai dimenticato anche il quaderno).

Due o più proposizioni possono essere coordinate fra loro non solo mediante congiun-zioni correlative, ma anche tramite pronomi o avverbi correlativi: l’uno … l’altro, chi … chi, questo … quello, tale … quale, prima … poi, primo … secondo etc., con il ver-bo che, nella seconda proposizione, risulta quasi sempre sottinteso, essendo lo stes-so della prima (Dei due fratelli, l’uno preferiva la musica, l’altro [preferiva] lo sport). La coordinazione può verificarsi sia fra le proposizioni principali, sia fra quelle se-condarie, cosicché si possono avere coordinate principali (o coordinate alla principa-le) e coordinate secondarie (o coordinate alla secondaria).

3. Le proposizioni subordinate

Le proposizioni possono essere legate fra loro anche da un nesso di subordinazione (detto ipotassi), costituito da:— una congiunzione subordinante (che, affinché, perché, quando, come etc.);— un verbo di modo indefinito;— un verbo di modo indefinito, retto dalle preposizioni di, a, da, per, senza;— un pronome o un avverbio interrogativi (chi? che cosa? quando?).La proposizione subordinata che dipende direttamente dalla principale si dice subor-dinata di primo grado; la subordinata che dipende da una subordinata di primo gra-do è detta subordinata di secondo grado; quella che dipende da una subordinata di secondo grado è detta subordinata di terzo grado; e così via.Ad esempio:Dico ciò (proposizione principale)affinchè tu comprenda le vere intenzioni (subordinata di primo grado)di coloro i quali sono qui (subordinata di secondo grado)solo per fare i loro interessi. (subordinata di terzo grado)Come una proposizione principale è detta reggente rispetto alla subordinata di pri-mo grado, così questa, a sua volta, è detta reggente rispetto alla subordinata di secon-do grado, e così via. Si tenga presente che a volte la proposizione principale, anziché trovarsi all’inizio del periodo, si trova dopo una o più proposizioni secondarie (Se mi avessi dato ascolto [secondaria] ti saresti trovato bene [principale]).Il tempo delle proposizioni subordinate è sempre condizionato da quello della reg-gente, rispetto al quale si viene ad instaurare un rapporto che può essere di contem-poraneità, anteriorità o posteriorità.Una distinzione di particolare rilievo è quella tra:— subordinate esplicite, le quali contengono un verbo di modo finito (indicativo,

congiuntivo, condizionale);— subordinate implicite, che invece hanno il verbo di modo indefinito (infinito,

participio, gerundio).

Page 13: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

1053 • Grammatica: Sintassi

È possibile trasformare le subordinate implicite in esplicite, assegnando al verbo di modo indefinito un soggetto determinato e coniugandolo in un modo finito, retto ge-neralmente da congiunzioni subordinanti o da pronomi relativi (Camminando per strada ho visto Andrea → Mentre camminavo per strada ho visto Andrea).Di seguito si propone l’elenco dei principali tipi di proposizioni subordinate.

• Proposizione soggettiva

Funge da soggetto della proposizione principale ed è retta, di solito, da verbi di forma impersonale (occorre, conviene, sembra, si dice, si crede, è bene, bisogna etc.).Ha forma:— esplicita, quando è introdotta dalla congiunzione che ed è espressa da un verbo di

modo finito (Sarebbe opportuno che tu mangiassi anche frutta e verdura);— implicita, quando è espressa da un verbo all’infinito, con o senza la preposizione

di (Conviene bere molto latte).

• Proposizione oggettiva

Funge da complemento oggetto alla proposizione principale. È retta dai ver-bi transitivi dire, dichiarare, pensare, sapere, promettere, confidare, giudicare, vo-lere etc., nonché dalle corrispondenti locuzioni: avere fiducia, avere speranza, fare promessa etc.Ha forma:— esplicita, quando contiene un verbo di modo finito ed è introdotta dalla congiun-

zione che (Tutti hanno visto che avete dato il meglio di voi stessi);— implicita, quando è espressa dal verbo all’infinito introdotto dalla preposizione di

(Mi auguro di rivedere al più presto Luisa).

• Proposizione finale

Indica lo scopo (il fine) di ciò che si afferma nella proposizione principale.Ha forma:— esplicita, quando contiene un verbo al congiuntivo retto dalle congiunzioni affin-

ché, perché, acciocché etc. (Cercherò di esprimermi al meglio affinché possiate com-prendermi bene);

— implicita, quando ha il verbo all’infinito retto dalle preposizioni di, a, per, oppu-re dalle locuzioni allo scopo di, al fine di (Verrò quanto prima a vedere il tuo nuovo appartamento).

• Proposizione causale

Esprime il motivo (la causa) di ciò che si afferma nella proposizione reggente.Ha forma:— esplicita, quando contiene un verbo all’indicativo, al congiuntivo o al condiziona-

le, retto dalle congiunzioni perché, poiché, in quanto che, giacché, per il fatto che etc. (Mangerò un panino perché ho fame);

Page 14: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

106 Parte I • Lingua italiana

— implicita, quando ha il verbo all’infinito, preceduto dalle preposizioni per, a, di, oppure al gerundio (presente o passato) o al participio passato (Avendo bisogno di contanti, ho fatto un prelievo col bancomat).

• Proposizione temporale

Indica una circostanza temporale in rapporto all’azione espressa dalla reggente.Ha forma:— esplicita, quando contiene un verbo all’indicativo o al congiuntivo, retto dalle con-

giunzioni temporali quando, allorché, appena, mentre, dopo che, prima che (Men-tre ero al bar ho ricevuto una telefonata sul cellulare);

— implicita, quando ha il verbo all’infinito (preceduto da a, su, in, prima di, dopo di), al participio passato o al gerundio (Prima di andare via saluteremo tutti).

Talvolta la proposizione temporale ha forma ellittica, cioè sottintende il verbo (Da giovane [= Quando ero giovane] mi piaceva molto andare allo stadio).

• Proposizione consecutiva

Indica la conseguenza di quanto si afferma nella reggente.Ha forma:— esplicita, quando contiene un verbo all’indicativo, al congiuntivo o al condiziona-

le, ed è unita alla reggente tramite le congiunzioni che, perché, accompagnate da-gli avverbi tanto, così, troppo, poco, abbastanza, oppure dagli aggettivi tale, tanto, siffatto, nonché dalle locuzioni in modo, al punto, a segno etc. (È un tennista così bravo che vince ogni torneo);

— implicita, quando ha il verbo all’infinito preceduto dalle preposizioni da, di (Fosti tanto persuasivo da convincere anche me).

Si devono considerare consecutive, altresì, le proposizioni rette da degno di, inde-gno di, adatto a, idoneo a etc. (Nessuno dei pretendenti si è rivelato degno di sposare la principessa).

• Proposizione relativa

È quella che si unisce alla reggente tramite un pronome, un aggettivo o un av-verbio relativo.Ha forma:— esplicita, quando viene introdotta da un pronome relativo o indefinito e ha il ver-

bo di modo finito (Chi ci ama, ci segua);— implicita, quando viene espressa mediante un participio presente o passato, op-

pure per mezzo dell’infinito preceduto dalla preposizione da (Hanno finalmente ristrutturato la vecchia villa caduta [= che era caduta] in rovina).

Le proposizioni relative possono anche essere:— proprie, quando specificano il termine al quale si riferiscono e corrispondono a un

attributo o ad un’apposizione, così da essere denominate pure attributive o apposi-tive (Fabio, che è mio fratello [= Fabio, mio fratello: relativa appositiva], si è laureato);

Page 15: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

1073 • Grammatica: Sintassi

— improprie, quando svolgono la funzione di proposizione causale, finale, concessi-va, modale etc. (Feci venire a casa un dottore che mi visitasse [= affinché mi visitas-se: relativa finale]).

• Proposizione eccettuativa

Esprime un’esclusione (eccezione) rispetto al concetto o all’azione indicati nel-la principale.Ha forma:— esplicita, quando è legata alla reggente dalle locuzioni tranne che, salvo che, fuor-

ché, eccetto che, sennonché, a meno che, ed ha il verbo all’indicativo o al congiuntivo (Carmine dovrebbe essere ancora in ufficio, a meno che non sia uscito in anticipo);

— implicita, quando contiene un verbo all’infinito preceduto da fuorché, salvo che, tranne che, eccetto che etc. (Puoi fare tutto, fuorché dormire).

• Proposizione concessiva

Esprime una circostanza nonostante la quale l’azione della reggente si com-pie ugualmente.Ha forma:— esplicita, quando è legata alla principale tramite le congiunzioni benché, sebbene,

nonostante, quantunque, per quanto, ancorché, o mediante le locuzioni posto che, ammesso che etc. e ha il verbo al congiuntivo (Benché mi sforzi di venirti incontro, non riusciamo ad andare d’accordo);

— implicita, quando è espressa con pur e il gerundio (Pur considerando le attenuan-ti, rimane comunque colpevole).

Questo tipo di proposizione può essere anche ellittica del verbo (Sebbene giovani, si dimostrano già saggi).

• Proposizione limitativa

Contiene una «limitazione» rispetto a quanto è detto nella proposizione reg-gente. Viene introdotta dalle locuzioni per quanto, in quanto, a quanto, a quello che, per quello che, secondo che, secondo quanto, purché etc. ed ha il verbo all’indicativo o al congiuntivo (Per quanto mi sarà possibile, ti aiuterò).

• Proposizione modale

Indica in che modo si verifica la circostanza o si compie l’azione espressa dal-la reggente.Ha forma:— esplicita, quando è introdotta dalle congiunzioni come, siccome, quasi, seguite dal

verbo all’indicativo, oppure dalle locuzioni come se, quasi che, non diversamente che, secondo che (I genitori lo trattano come se fosse ancora un bambino);

— implicita, quando viene costruita con il gerundio (eventualmente retto da come) o con il participio, retto da come (La folla invase la piazza, agitandosi rumorosa-mente).

Page 16: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

108 Parte I • Lingua italiana

nella forma negativa, la proposizione modale è introdotta dalla congiunzione sen-za, seguita dal verbo all’infinito (Sono andati via senza salutare nessuno), oppure dall’espressione senza che, seguita dal congiuntivo (Stanotte è stato compiuto un fur-to senza che nessuno se ne sia accorto).

• Proposizione dichiarativa

Esprime (dichiara) ciò che nella reggente è anticipato da un nome, da un pro-nome o da una locuzione avverbiale. Di solito si trova dopo i pronomi questo, quel-lo, ciò; dopo sostantivi come fatto, fiducia, speranza, pensiero etc.; dopo le locuzioni far bene, far male, fare cose opportune, inopportune e simili.Tale proposizione ha forma:— esplicita, quando è introdotta dalla congiunzione che ed ha il verbo all’indicativo

o al congiuntivo (Questo solo desidero, che voi restiate uniti);— implicita, quando è introdotta dalle preposizioni di, a, ed ha il verbo all’infinito

(Hai fatto bene a consegnare in tempo i documenti).In effetti le dichiarative non sono altro che proposizioni soggettive, oggettive, causa-li, finali, legate alla principale in forma dichiarativa.

• Proposizione comparativa

È quella attraverso la quale viene espresso un paragone con ciò che si dice nella reggente e può essere comparativa di maggioranza, di minoranza o di uguaglianza.Ha forma:— esplicita, quando contiene un verbo all’indicativo, al congiuntivo o al condiziona-

le e viene introdotta da verbi, avverbi, aggettivi indicanti maggioranza, minoran-za, uguaglianza (Ho visto recitare quell’attore e mi è parso meno bravo di quanto mi aspettassi);

— implicita, quando ha il verbo all’infinito preceduto da di, che (È più facile leggere che scrivere). Da notare che solo le proposizioni comparative di maggioranza pos-sono avere la forma implicita.

• Proposizione aggiuntiva

Ha lo scopo di ampliare con un ulteriore concetto ciò che è già espresso nella principale. Di solito ha forma implicita, con il verbo all’infinito preceduto da oltre a, oltre che (Questo libro, oltre ad essere lungo, non è per niente interessante).

• Proposizione avversativa

Esprime un concetto contrastante con quanto affermato nella reggente.Ha forma:— esplicita, quando contiene un verbo all’indicativo o al condizionale ed è unita alla

reggente mediante le congiunzioni mentre, laddove, al contrario etc. (L’ho lascia-ta andar via, mentre forse avrei dovuto fermarla);

— implicita, quando ha il verbo all’infinito ed è introdotta dalle espressioni anziché, invece di, in luogo di etc. (Anziché sbrigarsi, si è ulteriormente attardato).

Page 17: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

1093 • Grammatica: Sintassi

• Proposizione strumentale

Indica il mezzo (lo strumento) con cui si realizza quanto affermato nella reg-gente. Ha sempre forma implicita e richiede il gerundio o un infinito retto dalla pre-posizione con (Con il tuo fare scomposto hai creato solo disordine).

• Proposizione esclusiva

Esprime l’esclusione di una circostanza riferibile alla proposizione reggente.Ha forma:— esplicita, quando contiene un verbo al congiuntivo ed è introdotta da senza che

(Un borseggiatore mi ha derubato senza che me ne accorgessi);— implicita, quando ha il verbo all’infinito preceduto da senza (Agisti senza riflettere).

• Proposizione interrogativa indiretta

È quella che pone una domanda in forma indiretta, cioè senza il punto interro-gativo. È retta da verbi come interrogare, chiedere, domandare, pensare, sapere, vo-ler sapere etc. e viene introdotta da pronomi, da aggettivi o dagli avverbi interroga-tivi che, cosa, quale, quanto, quando, come etc. (Dimmi cosa pensi). Inoltre può essere introdotta dalla congiunzione se, quando la domanda indiretta non è preceduta da alcun pronome o avverbio (Vorrei sapere se dici la verità). Generalmente la proposizione interrogativa indiretta ha forma esplicita ed utilizza i tempi dell’indicativo, del congiuntivo o del condizionale. Quando il verbo della reg-gente esprime dubbio o incertezza, si dice dubitativa (Non so se riuscirei a districar-mi facilmente nel traffico).Le interrogative indirette possono essere:— semplici, quando pongono una sola domanda (Fateci sapere se verrete);— doppie o disgiuntive, quando pongono più di una domanda (Nel campo dell’arte

non so se preferire la pittura o dedicarmi alla scultura).

• Proposizione condizionale

Indica la «condizione» da cui dipende il verificarsi di ciò che è detto nella prin-cipale.Ha forma:— esplicita, quando contiene un verbo all’indicativo o al congiuntivo ed è introdotta

dalle congiunzioni se, qualora, o dalle espressioni a condizione che, nel caso che, a patto che (Se esci, non dimenticare le chiavi di casa);

— implicita, quando ha il verbo al participio passato, al gerundio, o all’infinito pre-ceduto dalla preposizione a (Stando attenti, non potrà capitarci nulla di male; A essere ottimisti, il viaggio durerà ancora tre ore).

4. Il periodo ipotetico

Il periodo formato da una principale e da una subordinata condizionale prende il nome di periodo ipotetico, nel contesto del quale la proposizione dipendente, indi-

Page 18: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

110 Parte I • Lingua italiana

cante la condizione, si dice protasi, mentre la reggente, nella quale viene specificato ciò che deriva dall’attuarsi della condizione, si chiama apodosi.Ad esempio:Se studierete → (protasi)conseguirete buoni voti → (apodosi).Un periodo ipotetico si dice:• di primo tipo, se esprime un’idea reale (Se lavorerai guadagnerai uno stipendio);• di secondo tipo, se esprime un’idea possibile (Se la sera andassi a dormire pre-

sto, la mattina non ti alzeresti così tardi);• di terzo tipo, se esprime un’idea impossibile (Se avessimo le ali saremmo uccelli).Dopo il se della protasi si possono usare tutti i tempi dell’indicativo, nonché l’imper-fetto e il trapassato del congiuntivo, ma non si usa mai il condizionale (Se fossi [non: Se sarei] dimagrito avrei potuto indossare quel vestito).La congiunzione se non sempre è ipotetica, ma può essere anche interrogativa, nel qual caso si possono usare, oltre ai tempi dell’indicativo e del congiuntivo, anche quel-li del condizionale (Non so se avremmo mai potuto vincere il torneo).

5. Discorso diretto e indiretto

Il discorso diretto è quello che riporta, così come vengono dette, le parole pronuncia-te da qualcuno, collocandole tra virgolette dopo i due punti (La mamma dice ai pro-pri bambini: «State buoni!»).Il discorso indiretto, invece, introdotto dai verbi dire, raccontare, rispondere, interro-gare, chiedere e simili, si ha quando le parole pronunciate da una persona non ven-gono riportate testualmente, ma riferite da qualcun altro (Si racconta che gli antichi castelli siano popolati da fantasmi).Il discorso diretto può essere trasformato in indiretto, con relativi cambiamenti che si vengono a produrre nei pronomi personali, negli aggettivi possessivi, nei prono-mi dimostrativi, negli avverbi di tempo e di luogo, nonché nei verbi. Per questi ulti-mi, ad esempio, si verifica che:— il passato prossimo e il passato remoto del discorso diretto si trasformano in tra-

passato prossimo nel discorso indiretto (Mario disse: «Sono stato a Venezia» → Mario disse che era stato a Venezia);

— il futuro semplice del discorso diretto diventa condizionale passato o congiunti-vo imperfetto nel discorso indiretto (Mario disse: «Andrò a Venezia» → Mario dis-se che sarebbe andato a Venezia).

Page 19: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

269Questionario n. 8

Qu

esti

on

ario

n. 8

(Fac

-sim

ile d

i qu

iz d

ella

ban

ca-d

ati u

ffici

ale)

AB

CD

1)A

cosa

è ri

feri

to il

term

ine

“cre

w” s

u un

aer

eo?

equi

pagg

io

fines

trin

oci

ntur

a di

sicu

rezz

aba

gagl

io a

man

o

2)Ch

e si

gnifi

cato

ass

ume

il te

rmi-

ne “

stun

tman

” nel

ger

go c

inem

ato-

graf

ico?

trov

arob

e co

ntro

figur

a che

sost

i-tu

isce

l’at

tore

nel

le ri

-pr

ese

part

icol

arm

en-

te ri

schi

ose

o di

ffici

li

atto

re sp

ecia

lizza

to in

ru

oli c

omic

i at

tore

spec

ializ

zato

in

ruol

i dra

mm

atic

i

3)Co

me

si ch

iam

a la

dan

za ri

tual

e m

ao-

ri re

sa fa

mos

a dal

la sq

uadr

a rug

byst

i-ca

deg

li “A

ll Bl

acks

”?

hak

a v

uvuz

ela

bac

hata

lam

bada

4)Co

mpl

etar

e la s

egue

nte f

rase

: “È

una

donn

a dai

mill

e im

pegn

i e p

iena

di r

i-so

rse,

sem

bra

…w

oman

won

der

cat

pin

k w

ind

5)Co

n qu

ale a

ltro

nom

e è co

nosc

iuto

il

“dis

co fi

sso”

del

com

pute

r? co

mpa

ct d

isk

flop

py d

isk

lapt

op h

ard

disk

6)Co

sa si

gnifi

ca “r

isk

asse

ssm

ent”

? va

luta

zion

e del

risc

hio

risc

hio

d’im

pres

a ri

schi

o di

pio

ggia

risc

hio

di ca

mbi

o7)

Il co

re b

usin

ess a

zien

dale

indi

vidu

a: l

a se

de o

pera

tiva

de

ll’az

iend

a il

per

sona

le a

ddet

to

alla

logi

stic

a l’

attiv

ità p

rinc

ipal

e il

man

agem

ent

8)Il

term

ine

“har

akir

i” st

a pe

r su

icid

io

om

icid

io

ven

to d

ivin

o p

enite

nza

9)Il

term

ine

“spr

ead”

sta

per

crol

lo d

iffer

enza

sboc

co m

anca

nza

10)

Il te

rmin

e bo

nd si

gnifi

ca a

gent

e se

gret

o ti

tolo

obb

ligaz

iona

rio

ass

egno

ban

cari

o a

gent

e di

cam

bio

Page 20: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

270 Parte II • Quiz per la simulazione della prova preliminare

AB

CD

11)

In q

uale

fras

e è co

nten

uto

il te

rmin

e st

rani

ero

CoRR

ETTo

? a

nna

ama

i pan

keik

sa

lati.

la p

artit

a di

cal

cio

si

rive

lò u

na v

era

e pr

o-pr

ia d

ébac

le p

er l

a no

stra

squ

adra

del

cu

ore.

per

tene

rsi i

n fo

rma,

gi

anni

pra

tica l

o jog

gh-

ing

ogni

mat

tina.

graz

ie a

un n

uovo

soft-

wer

e, c

hiun

que

sarà

in

gra

do d

i im

para

re

il ci

nese

.

12)

Indi

vidu

a il

term

ine

non

pert

inen

te tr

anch

e cr

êpe

pan

cake

pas

tiera

13)

Indi

vidu

a la

fras

e co

nten

ente

il te

r-m

ine

stra

nier

o SC

oRRE

TTo

mi h

anno

invi

tato

a un

ba

rbec

ue s

ulla

spi

ag-

gia,

ma

dubi

to c

he c

i an

drò.

ho

com

prat

o un

nuo

-vo

sm

artp

hone

per

-ch

é qu

ello

che

ave

vo

si è

rott

o.

non

ero

pre

sent

e al

la

mos

tra

dell’

artig

iana

-to

per

ché

lo s

tend

co-

stav

a tr

oppo

.

ho

vend

uto

dei b

lue

chip

s per

real

izza

re u

n ca

pita

l gai

n.

14)

L’acc

ordo

di c

olla

bora

zion

e tr

a du

e im

pres

e si

def

inis

ce jo

int v

entu

re ge

ntle

man

agre

emen

t fi

liera

indu

stri

ale

cong

lom

erat

e

15)

mah

atm

a, ch

e si

gnifi

ca “g

rand

e an

i-m

a”, è

l’ap

pella

tivo

attr

ibui

to a

n

elso

n m

ande

la G

andh

i m

artin

Lut

her K

ing

mad

re T

eres

a di

Cal

-cu

tta

16)

Qua

l è

il si

gnifi

cato

del

ter

min

e “d

’em

blé”

? g

entil

men

te le

ntam

ente

subi

to in

sile

nzio

17)

Qual

è il

sign

ifica

to d

i “tu

rnov

er”?

rota

zion

e, ri

cam

bio

am

plia

men

to ri

duzi

one

dan

negg

iam

ento

18)

Qual

e ter

min

e, tr

a i se

guen

ti, n

on ri

-gu

arda

il m

ondo

del

web

? so

cial

net

wor

k st

rike

blo

g b

anne

r

19)

Qual

e tr

a le

seg

uent

i fra

si c

ontie

ne

un te

rmin

e st

rani

ero

usat

o Im

PRo-

PRIA

mEn

TE?

per

sem

brar

e pi

ù gi

ovan

e, si

è so

ttopo

s-to

a u

n in

terv

ento

di

cate

ring

.

il n

uovo

pro

gett

o di

bi

ke s

hari

ng a

vvia

to

dal

com

une

cons

en-

te u

na p

iù a

mpi

a fr

ui-

zion

e de

lla ci

ttà

e de

l-le

are

e pe

dona

li.

se d

ecid

i di a

ndar

e in

pa

lest

ra, s

egui

i co

n-si

gli d

el t

uo p

erso

nal

trai

ner.

la n

otiz

ia er

a rip

orta

ta

su tu

tti i

tabl

oid.

20)

Una

nuov

a az

iend

a co

nfig

urat

a su

un

mod

ello

tem

pora

neo

si d

efin

isce

trav

el co

mpa

ny st

artu

p so

ftwar

e ho

use

clea

ring

hou

se

21)

Un si

noni

mo

di “d

isgu

star

e” è

: u

sura

re e

vita

re ri

pugn

are

giu

dica

re

Page 21: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

271Questionario n. 8

AB

CD

22)

“Dis

sim

ular

e” st

a pe

r: a

vere

il

dono

del

la

sint

esi

occu

ltare

, mas

cher

are

rend

ere

evid

ente

ana

lizza

re

23)

Che

sign

ifica

“ast

ruso

”? c

he d

ispi

ace,

che

ad-

dolo

ra o

ram

mar

ica

che

è li

scio

, lev

igat

o,

limat

o c

he è

com

ples

so d

a ca

pire

per

ché

trop

-po

sott

ile, c

ompl

icat

o,

astr

atto

che

è a

ssog

gett

ato,

so

ttom

esso

, pri

gio-

nier

o

24)

Com

plet

are

corr

etta

men

te la

fras

e:

“Fab

io è

talm

ente

... ch

e no

n sa

i mai

co

sa fa

rà”.

vig

oros

o v

olub

ile p

reve

dibi

le z

elan

te

25)

Il te

rmin

e “t

emib

ile” s

ta p

er:

mod

erat

o, eq

uilib

rato

dis

agio

, im

bara

zzo

per

icol

oso,

min

ac-

cios

o li

tigio

so, a

ggre

ssiv

o

26)

Il te

rmin

e “t

urpi

loqu

io” s

ta p

er:

lingu

aggi

o os

ceno

com

port

amen

to sc

or-

rett

o li

ngua

ggio

tecn

ico

27)

Il te

rmin

e “at

trito

”, rife

rito

ai ra

ppor

-ti

pers

onal

i ind

ica:

d

ispa

rità

conf

litto

apa

tia in

tesa

28)

Indi

care

il si

noni

mo d

i “sc

iovi

nism

o” a

mor

di s

é su

perb

ia

van

aglo

ria

pat

riot

tism

o es

aspe

-ra

to29

)In

dica

re il

sino

nim

o di

“ani

mar

e” v

ivac

izza

re co

ntro

llare

cape

ggia

re co

ndur

re30

)In

dica

re il

term

ine

che

com

plet

a in

m

odo

corr

etto

la fr

ase:

“Ras

segn

o le

di

mis

sion

i sen

za a

lcun

…, q

uel l

avo-

ro e

ra m

al re

trib

uito

e n

on m

i è m

ai

piac

iuto

oltr

aggi

o ri

mpi

anto

cruc

cio

dis

piac

ere

31)

Indi

care

l’alte

rnat

iva c

he co

mpl

eta i

n m

odo

scor

rett

o la

fras

e: “I

tuoi

mod

i so

no tr

oppo

… p

er q

uest

o am

bien

te,

cerc

a di

ess

ere

più

affa

bile

!”

arr

ogan

tiar

rota

ti sn

ob sp

rezz

anti

Page 22: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

272 Parte II • Quiz per la simulazione della prova preliminare

AB

CD

32)

Indi

vidu

a il

term

ine

che

com

plet

a co

rret

tam

ente

la fr

ase:

“Dop

o ta

nte

... Ul

isse

torn

ò a

Itaca

”.

circ

onlo

cuzi

oni

per

ipez

ie b

agat

elle

rapp

rese

ntaz

ioni

33)

Indi

vidu

are l

’alte

rnat

iva c

he co

mpl

e-ta

in m

odo

scor

rett

o la

fras

e: “Q

ue-

sta

med

icin

a va

... a

stom

aco

vuot

o”.

ass

unta

som

min

istr

ata

alla

ccia

ta p

ropi

nata

34)

nel

la fr

ase:

“La

Pol

stra

da r

icos

truì

la

din

amic

a de

ll’in

cide

nte”

, il t

erm

i-ne

“din

amic

a” st

a pe

r:

ene

rgia

and

amen

to p

rova

din

amis

mo

35)

Qua

le, t

ra le

seg

uent

i alte

rnat

ive,

n

on in

dica

“def

ezio

ne”?

rinu

ncia

abb

ando

no d

isim

pegn

o n

egaz

ione

36)

Indi

care

il s

igni

ficat

o de

l ter

min

e “d

efra

udar

e” si

gnifi

ca:

acc

resc

ere

sfru

ttar

e d

erub

are

corr

oder

e

37)

Il te

rmin

e “ir

idat

o” è

rife

rito

: a

lla b

otan

ica

all’

illum

inot

ecni

ca a

ll’ar

coba

leno

alle

capa

cità

vis

ive

38)

Esse

re u

n “c

uor d

i leo

ne” s

igni

fica:

a

vere

uno

“sp

irito

li-

bero

” te

nder

e do

min

are

gli

altr

i av

ere p

aura

deg

li sp

a-zi

ape

rti

aver

e mol

to m

olto

co-

ragg

io39

)Il

teri

ne “t

rafe

lato

” è ri

feri

to a

chi:

ha

sem

pre

fred

do h

a se

mpr

e fa

me

è a

ffann

ato

è fu

man

tino

40)

Il te

rmin

e “v

iatic

o” in

dica

: co

nosc

enza

co

nfor

to fu

ga se

gnal

azio

ne41

)Co

sa si

inte

nde

per “

sine

stes

ia”?

una

com

posi

zion

e in

rim

a u

n tip

o di

met

afor

a u

na n

arco

si p

arzi

ale

un

insi

eme

di co

lori

42)

Indi

care

il te

rmin

e che

com

plet

a cor

-re

ttam

ente

la fr

ase:

“I s

uoi d

isco

rsi

sono

sem

pre

... “.

anf

ibi

scon

clus

iona

ti e

tero

zigo

ti o

mon

imi

43)

Indi

care

il si

gnifi

cato

di “

pleo

nast

ico”

supe

rflu

o ir

asci

bile

redd

itizi

o re

mot

o44

)L’“

emer

otec

a” è

: u

na c

anti

na i

n cu

i so

no c

onse

rvat

i sol

o vi

ni d

.o.c.

un

insi

eme

di ri

cono

-sc

imen

ti u

na ra

ccol

ta d

i gio

rna-

li e/

o ri

vist

e u

na ra

ccol

ta d

i qua

dri

Page 23: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

273Questionario n. 8

AB

CD

45)

La “p

inac

otec

a” è

: u

na g

alle

ria,

o s

ezio

-ne

di u

n m

useo

, in

cui

sono

racc

olte

ed es

po-

ste

foto

di a

lber

i

una

gal

leri

a, o

sez

io-

ne d

i un

mus

eo, i

n cu

i so

no ra

ccol

ti ed

esp

o-st

i dei

qua

dri

una

racc

olta

di d

isch

i u

na c

hies

a sc

onsa

-cr

ata

46)

“App

iana

re” v

uol d

ire:

ris

olve

re u

na q

ue-

stio

ne e

cono

miz

zare

com

pren

dere

dis

togl

iere

47)

Si d

efin

isce

“em

piri

co”:

un

risu

ltato

che

si d

e-du

ce c

on e

satt

ezza

da

una

legg

e co

nosc

iuta

un

met

odo

che

deri

va

dall’

espe

rien

za d

iretta

tut

to c

iò c

he r

igua

r-da

il m

ondo

dei

sogn

i tu

tto

ciò

che

è co

lto e

ra

ffina

to

48)

Indi

care

, tra

le a

ltern

ativ

e, u

n si

no-

nim

o di

“gia

ra”

orc

io ca

tafa

lco

ord

ito co

rba

49)

Il “g

irab

acch

ino”

serv

e: a

mac

inar

e il

caffè

ad

avvi

tare

e s

vita

re

bullo

ni

a t

rapu

ntar

e i m

ate-

rass

i a

cari

care

i vec

chi o

ro-

logi

a co

rda

50)

“Res

ilien

te” è

il te

rmin

e rife

rito

a ch

i: v

ive

nel l

uogo

in c

ui

è na

to a

ma

la n

atur

a o

ppon

e re

sist

enza

è a

llerg

ico

ai p

ollin

i

51)

Tra

le a

ltern

ativ

e pr

opos

te, i

ndic

are

il Co

nTR

ARIo

di “

sicu

mer

a” sp

occh

ia m

odes

tia su

ssie

go tr

acot

anza

52)

Indi

care

, tra

i te

rmin

i pro

post

i, il

si-

noni

mo

della

locu

zion

e: “

che

dura

da

mol

ti an

ni”

ann

oso

ann

uale

rece

nte

tran

sito

rio

53)

Un g

rupp

o di

per

sone

poc

o ra

cco-

man

dabi

li pu

ò es

sere

def

inito

: a

ccol

ita b

enem

erita

conf

rate

rnita

fond

azio

ne

54)

Cosa

sign

ifica

“ass

ever

are”

? af

ferm

are c

on d

ecis

io-

ne e

sicu

rezz

a g

uard

are

senz

a es

se-

re v

isti

pre

mun

irsi

tolle

rare

55)

Qual

e dei

term

ini p

ropo

sti n

on è

un

sino

nim

o di

“rep

robo

”? m

asca

lzon

e im

pavi

do sc

elle

rato

mal

vagi

o

Page 24: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

281Questionario n. 8

Soluzioni

1) Risposta esatta: A

2) Risposta esatta: B

3) Risposta esatta: A

4) Risposta esatta: A

5) Risposta esatta: D

6) Risposta esatta: A

7) Risposta esatta: C

8) Risposta esatta: A

9) Risposta esatta: B

10) Risposta esatta: B

11) Risposta esatta: B

12) Risposta esatta: A

13) Risposta esatta: C

14) Risposta esatta: A

15) Risposta esatta: B

16) Risposta esatta: C

17) Risposta esatta: A

18) Risposta esatta: B

19) Risposta esatta: A

20) Risposta esatta: B

21) Risposta esatta: C

22) Risposta esatta: B

23) Risposta esatta: C

24) Risposta esatta: B

25) Risposta esatta: C

26) Risposta esatta: A

27) Risposta esatta: B

28) Risposta esatta: D

29) Risposta esatta: A

30) Risposta esatta: B

31) Risposta esatta: B

32) Risposta esatta: B

33) Risposta esatta: B

34) Risposta esatta: B

35) Risposta esatta: D

36) Risposta esatta: C

37) Risposta esatta: C

38) Risposta esatta: D

39) Risposta esatta: C

40) Risposta esatta: B

41) Risposta esatta: B

42) Risposta esatta: B

43) Risposta esatta: A

44) Risposta esatta: C

45) Risposta esatta: B

46) Risposta esatta: A

47) Risposta esatta: B

48) Risposta esatta: A

49) Risposta esatta: B

50) Risposta esatta: C

51) Risposta esatta: B

52) Risposta esatta: A

53) Risposta esatta: A

54) Risposta esatta: A

55) Risposta esatta: B

56) Risposta esatta: A

57) Risposta esatta: D

58) Risposta esatta: B

59) Risposta esatta: C

60) Risposta esatta: D

61) Risposta esatta: A

62) Risposta esatta: C

63) Risposta esatta: B

64) Risposta esatta: B

65) Risposta esatta: C

66) Risposta esatta: D

67) Risposta esatta: B

68) Risposta esatta: C

69) Risposta esatta: A

70) Risposta esatta: A

71) Risposta esatta: B

72) Risposta esatta: C

73) Risposta esatta: A

74) Risposta esatta: B

75) Risposta esatta: B

76) Risposta esatta: A

77) Risposta esatta: B

78) Risposta esatta: C

79) Risposta esatta: A

80) Risposta esatta: D

81) Risposta esatta: C

Page 25: 3 Grammatica: Sintassi - nissolino.it · I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an- dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con

282 Parte II • Quiz per la simulazione della prova preliminare

82) Risposta esatta: B

83) Risposta esatta: A

84) Risposta esatta: B

85) Risposta esatta: D

86) Risposta esatta: C

87) Risposta esatta: A

88) Risposta esatta: C

89) Risposta esatta: A

90) Risposta esatta: C

91) Risposta esatta: C

92) Risposta esatta: C

93) Risposta esatta: A

94) Risposta esatta: A

95) Risposta esatta: A

96) Risposta esatta: C

97) Risposta esatta: B

98) Risposta esatta: A

99) Risposta esatta: A

100) Risposta esatta: C