27 novembre 2016 – I Domenica di Avvento Non impareranno ... · l’arte della guerra Inizia un...

4
Parrocchia S. Agostino Vescovo e Dottore Via Mambro 96 - 44124 FERRARA Tel. 0532 975256; e-mail: [email protected] www.parsagostino.it 27 novembre 2016 I Domenica di Avvento Non impareranno più l’arte della guerra Inizia un nuovo anno liturgico: Dio Padre, con il Figlio suo e lo Spirito, ricominciano con gioia e pazienza a parlarci di tutti i misteri della fede. Si parte dal Natale, mistero meraviglioso della incarnazione del Figlio di Dio… Vogliamo ‘resistere’ alla tentazione di vivere il Natale nel buonismo consumistico? Vogliamo prepa- rarci a ricevere e a fare dei doni veri? Lasciamoci gui- dare dalla Parola. Il Natale è un evento lungamente preparato nella storia di Israele e vigorosamente an- nunciato dai profeti. Nella liturgia delle domeniche di Avvento si ascolta sempre il profeta Isaia. In questa prima domenica ascoltiamo la profezia della pace uni- versale alla fine dei giorni (Is 2,1-5): una grandiosa vi- sione, una grandiosa promessa offerta a tutta l’umanità. Quali sono i problemi dell’umanità denunciati da Isaia e che possiamo riconoscere anche oggi? Soprattutto il fatto che gli uomini non sanno le vie del Signore e non camminano nei suoi sentieri. E questa è la radice del peccato: i guai nel mondo dipendono sempre da pensieri sbagliati, lontani da ciò che è vero, buono e giusto, e che solo Dio può conoscere e vuole rivelare. L’arroganza diabolica di saperne più di Dio, la pretesa orgogliosa di arrivare da soli al senso della vita e della storia percorrono tutta la storia dell’umanità, come storia di peccato. E le conseguenze sono disastrose. Non riconoscendo la paternità di Dio, ognuno si fa giustizia da sé, con le spade e con le lance, che ri- chiamano ogni ogni mezzo di potere e di dominio su- gli altri. Se ne potrebbe fare una lunga lista, dalle armi di tutti i tipi agli strumenti di costrizione, dalla mala informazione ai meccanismi finanziari, dalle ingiustizie sul lavoro ai sotterfugi burocratici… Dobbiamo riconoscere che anche noi siamo coinvolti in questi ingranaggi di peccato. E non ne siamo solo le vittime. Forse siamo anche i carnefici. Perché? Anche noi a volte ‘resistiamo’ alla Parola: non l’ascoltiamo, non la cerchiamo, ci accontentiamo dei nostri pensieri e progetti. Perché anche noi, nel nostro piccolo, ci esercitiamo nell’arte della guerra, quando inventiamo stratagemmi per isolare gli altri e non accoglierli, quando affiliamo la spada della nostra lingua per feri- re gli altri… E Dio che fa? Isaia parla di un intervento di Dio ‘alla fi- ne dei giorni’: stabilirà per sempre una nuova umanità formata da tutti i popoli che vivono nella pace (l’immagine, bellissima, è quella di tutti i popoli radu- nati nel monte del tempio del Signore a Gerusalem- me). Tutti i popoli si convinceranno e desidereranno ascoltare la Parola e imparare le vie del Signore. Tutti capiranno che Dio è un giudice giusto e un arbitro de- gno di fede a cui rivolgersi per vivere in pace. Tutti butteranno via le armi e non si eserciteranno più nell’arte della guerra. E il Natale che c’entra? Dio non ha aspettato la fine dei tempi per iniziare a realizzare questa pace univer- sale. Il suo intervento decisivo è già accaduto, nello scandaloso silenzio del Natale: il suo Figlio Gesù si è immerso nella nostra storia di ingiustizie ed ha già an- nunciato pienamente la Parola e insegnato le vie del Signore! Il suo Figlio Gesù, nato a Betlemme, nella Pa- squa ha già pronunciato il giudizio di misericordia di Dio sul mondo. Forse siamo un po’ delusi perché que- sta cosa è avvenuta nella semplicità di Betlemme, nel- la ignominia della croce, nella intimità del giardino della risurrezione. Forse siamo un po’ delusi perché continua ad avvenire nella semplicità della predica- zione della Chiesa e nella sobrietà dei segni del regno. Ma non può non essere così, perché il Signore vuole raggiungerci al cuore. Con la spada della sua Parola vuole penetrare fin nelle midolla delle nostre ossa, e lì convincerci del suo amore, e lì riconciliarci con sé e conseguentemente trasformarci in operatori di pace. In questo tempo di Avvento, alla scuola di Isaia, ci im- pegniamo insieme: - ad accorgerci delle opere di pace che nel mondo Dio sta realizzando: in Chiesa c’è una bacheca nella quale chiunque può affiggere un articolo trovato durante la settimana, che parla di pace - ad essere noi per primi operatori di pace, esaminan- do attentamente la nostra vita. Questa settimana proviamo a non ferire gli altri con la lingua (vedi il ri- quadro all’interno del foglio).

Transcript of 27 novembre 2016 – I Domenica di Avvento Non impareranno ... · l’arte della guerra Inizia un...

ParrocchiaS.AgostinoVescovoeDottoreViaMambro96-44124FERRARATel.0532975256;e-mail:[email protected]

27novembre2016 – I Domenica di Avvento

Nonimparerannopiùl’artedellaguerra

Iniziaunnuovoannoliturgico:DioPadre,conilFigliosuo e lo Spirito, ricominciano con gioia e pazienza aparlarcidituttiimisteridellafede.SipartedalNatale,mistero meraviglioso della incarnazione del Figlio diDio… Vogliamo ‘resistere’ alla tentazione di vivere ilNatale nel buonismo consumistico? Vogliamo prepa-rarciaricevereeafaredeidoniveri?Lasciamocigui-dare dalla Parola. Il Natale è un evento lungamentepreparatonella storia di Israele e vigorosamente an-nunciatodaiprofeti.NellaliturgiadelledomenichediAvvento si ascolta sempre il profeta Isaia. In questaprimadomenicaascoltiamolaprofeziadellapaceuni-versaleallafinedeigiorni(Is2,1-5):unagrandiosavi-sione, una grandiosa promessa offerta a tuttal’umanità.

Qualisonoiproblemidell’umanitàdenunciatidaIsaiaechepossiamoriconoscereancheoggi?Soprattuttoilfatto che gli uomini non sanno le vie del Signore enoncamminanoneisuoisentieri.Equestaèlaradicedel peccato: i guai nelmondodipendono sempre dapensieri sbagliati, lontanida ciò cheè vero,buonoegiusto,echesoloDiopuòconoscereevuolerivelare.L’arroganzadiabolicadisapernepiùdiDio,lapretesaorgogliosadiarrivaredasolialsensodellavitaedellastoria percorrono tutta la storia dell’umanità, comestoria di peccato. E le conseguenze sono disastrose.Non riconoscendo la paternità di Dio, ognuno si fagiustizia da sé, con le spade e con le lance, che ri-chiamanoogniognimezzodipotereedidominiosu-glialtri.Senepotrebbefareunalungalista,dallearmidi tutti i tipi agli strumenti di costrizione, dallamalainformazioneaimeccanismifinanziari,dalleingiustiziesullavoroaisotterfugiburocratici…

Dobbiamo riconoscere cheanchenoi siamo coinvoltiinquestiingranaggidipeccato.Enonnesiamosololevittime.Forsesiamoancheicarnefici.Perché?Anchenoi a volte ‘resistiamo’ alla Parola: non l’ascoltiamo,nonlacerchiamo,ciaccontentiamodeinostripensierie progetti. Perché anche noi, nel nostro piccolo, ciesercitiamonell’artedellaguerra,quandoinventiamostratagemmi per isolare gli altri e non accoglierli,quandoaffiliamolaspadadellanostralinguaperferi-reglialtri…

EDiochefa?IsaiaparladiuninterventodiDio‘allafi-nedeigiorni’:stabiliràpersempreunanuovaumanità

formata da tutti i popoli che vivono nella pace(l’immagine,bellissima,èquelladituttiipopoliradu-nati nelmonte del tempio del Signore a Gerusalem-me). Tutti i popoli si convinceranno e desidererannoascoltarelaParolaeimparareleviedelSignore.TutticapirannocheDioèungiudicegiustoeunarbitrode-gno di fede a cui rivolgersi per vivere in pace. Tuttibutteranno via le armi e non si eserciteranno piùnell’artedellaguerra.

E il Natale che c’entra?Dio non ha aspettato la finedeitempiperiniziarearealizzarequestapaceuniver-sale. Il suo intervento decisivo è già accaduto, nelloscandaloso silenzio delNatale: il suo FiglioGesù si èimmersonellanostrastoriadiingiustizieedhagiàan-nunciatopienamente laParolae insegnato le viedelSignore!IlsuoFiglioGesù,natoaBetlemme,nellaPa-squa ha già pronunciato il giudizio dimisericordia diDiosulmondo.Forsesiamounpo’delusiperchéque-stacosaèavvenutanellasemplicitàdiBetlemme,nel-la ignominia della croce, nella intimità del giardinodella risurrezione. Forse siamo un po’ delusi perchécontinua ad avvenire nella semplicità della predica-zionedellaChiesaenellasobrietàdeisegnidelregno.Manonpuònonessere così,perché il Signorevuoleraggiungerci al cuore. Con la spada della sua Parolavuolepenetrarefinnellemidolladellenostreossa,elìconvincerci del suo amore, e lì riconciliarci con sé econseguentementetrasformarciinoperatoridipace.

InquestotempodiAvvento,allascuoladiIsaia,ciim-pegniamoinsieme:-adaccorgercidelleoperedipacechenelmondoDiostarealizzando:inChiesac’èunabachecanellaqualechiunquepuòaffiggereunarticolotrovatodurantelasettimana,cheparladipace-adesserenoiperprimioperatoridipace,esaminan-do attentamente la nostra vita. Questa settimanaproviamoanonferireglialtriconla lingua(vedi ilri-quadroall’internodelfoglio).

DallaLetteraaProbadiS.AgostinoPregaresemprepermantenereilfervore.9.18.Noidunquepreghiamosemprecondesideriocontinuosgorgatodallafede,speranzaecarità.Maa intervalli fissidioree indatecircostanzepreghiamoDioancheconparole,affinchémediantequeisegni delle cose stimoliamonoi stessi e ci rendiamo conto di quanto abbiamoprogredito in questodesiderio e ci sproniamo più vivamente ad accrescerlo in noi. Più degno sarà l'effetto che saràpreceduto da un affetto più fervoroso. Perciò anche quel che dice l'Apostolo: Pregate senzainterruzione,chealtrosignificasenon:"Desiderate,senzastancarvi,diriceveredaColui,chesolovelapuòdare, lavitabeata,chenonèsenon lavitaeterna"?Sedunquesempre ladesideriamodaDionostroSignore,noncesseremonemmenodipregare.Eccoperchéindeterminateorenoidistogliamoilnostro pensiero dalle preoccupazioni e dagli affari, che ci fanno intiepidire in qualche modo ildesiderio,elorivolgiamoallapreghieraeccitandociconleparoledell'orazioneaconcentrarciinciòchedesideriamo per evitare che il desiderio, cominciato a intiepidirsi, si raffreddi del tutto e si spengacompletamentequaloranonvenisseridestatoconpiùfervore.PerciòilmedesimoApostolodisse:LevostredomandesianomanifestepressoDio.QuesteparolenonvannointesenelsensochedebbanoessereconosciutedaDio, ilqualesenz'altro leconoscevaprimachefosseroformulate,manelsensochesianonoteanoipressoDioper incoraggiarci,nonpressogliuominipervantarci.Oppurevannoforse intese anche nel senso che siano note agli angeli che stanno alla presenza di Dio, affinché inqualchemodo leoffranoa luie loconsultino inmeritoadesseeciòchehannoconosciutodidovercompierepersuoordineloapportinoanoiinmodomanifestoodoccultocomehannoconosciutodaDioessereanoiconveniente.Disseinfattil'angeloall'uomo:Edianzi,quandotueSarapregavate,iohopresentatolavostrapreghieraalcospettodellaluminosagrandezzadiDio.

AzioneCattolicaparrocchiale:Adesione&AssembleaelettivaDomenicaprossima,4dicembre, i laicidell’AzioneCattolicaparrocchiale(unasettantina tra ragazzi, giovani e adulti), sono convocati per l’assembleaannuale.DopolaMessacisifermeràperilpranzoepoicisiriuniràperfareilpunto della situazione e per l’elezione dei nuovi responsabili parrocchiali,comesempredopountrienniodiservizio.SidovràscegliereilPresidenteedueresponsabiliperognisettore(ACR,GiovanieAdulti).Sonogiorniincuièimportante,perchigiàaderisceall’AC,rinnovarelapropriatessera,piccoloeconcretosegnodiappartenenza.

Sonogiorni incuianchechiè ‘incuriosito’dall’esperienzadiACpuòavvicinarsi,conoscere,capireseancheperluiquestomododiappartenereallaChiesaèunachiamatadelSignore.

Checos’èl’AzioneCattolica?Èunaassociazionedilaici(inItaliaesisteda150)che,insintoniaconipastori:-sentonofortel’appartenenzaallaChiesa(allaParrocchia,allaDiocesi,allaChiesauniversale),-sentonoforteilsensodell’apostolato,cioèdellapartecipazioneallamissionedievangelizzazioneeditestimonianza,siainparrocchia,sianeipropriluoghidivita,- sentono forte il bisogno di formarsi a tutte le età e utilizzano gli strumenti che l’Associazionenazionalemetteadisposizione(rivisteepubblicazioni,convegni,incontriformativi…),-edecidonodifarloinsieme,organizzandosi,aiutandosiesostenendosi,unitiaipastori.

Nonèobbligatorio esserediAC (piuttosto, è obbligatorioper i preti condividere la corresponsabilitàdell’apostolatoconilaici),maèunabellaopportunitàperaverequalchestrumentoinpiùnelcamminopersonaledifede,nellaChiesa.

Perinformazioni,primaedopolaMessadelle11dioggi,alcuniaderentiall’ACsonoadisposizioneallaportadellaChiesa.Poisipuòsemprechiedereaipreti.

NONFERIRECONLALINGUA!Conloschemadell’«esameparticolare»suggeritodaIgnaziodiLoyola,esaminiamociognigiornosuldifetto dello sparlare degli altri: un modo perrinunciare a far guerra! Nella preghiera delmattino si chiede al Signore di aiutarci a noncadereneldifetto;lasera,nell’esamedicoscienza,sisegnanotante«x»quantevoltesicade…

lunedì:__________________________________________martedì:________________________________________mercoledì:______________________________________giovedì:_________________________________________venerdì:_________________________________________sabato:__________________________________________

Nelleultimedomeni-cheabbiamostudiatolevariepartidellaMessa,cercandodiri-scoprirneilsignificatoelabellezza.Ora,sultavoloall’ingressodellachie-sasipuòtrovareuncartoncinochecigui-danello‘Stopeucari-stico’:unmodomoltosempliceperprepa-rarsiacelebrarelaMessa,personalmenteoppureconfrontando-siinfamiglia,magarilaseraprimaoilmat-tinostesso.Bastanopochiminuti,perevi-tarechelaMessascorraviacomeac-quasullaroccia,evi-vereinveceunapar-tecipazionepiùatten-taepersonale.Epiùefficaceperlanostravita:ilSignoreinfattisidonaanoipertra-sformarelenostrepersoneerenderlepiùsimilialuiinbontà,forzaelibertà.

UNABACHECAPERLAPACEDurante lasettimana,quandoleggiigiornali,cerca le buone notizie, che parlano di gentechesistadandodafareperlapacenelmon-do. Ritaglia l’articolo e portalo in chiesa, peraffiggerlonellaappositabachecacheè siste-matavicinoall’ingresso.

REGALALAPACE,NONLAGUERRAStaigiàpensandoairegalidiNatale?Ancheinquesto possiamo essere operatori di pace eeducatoricristianideinostrifigli:rifiutandodicomprare giochi di guerra (armi giocattolo,videogamesincuis’ammazzalagente…).Passaparola!

AGENDASETTIMANALE

27Domenica–IDomenicadiAvvento8.00 S.Messa(propopulo)10.45 Catechismo-CELEBRAZIONE11.00 S.Messa28Lunedì18.00 S.Rosario18.30 S.Messa19.00 Incontrocatechisti29Martedì17.00–22.30 AdorazioneEucaristica17.00–18.30 Scuoladipreghiera18.30 S.Messa21.00–22.30 Scuoladipreghiera30Mercoledì–S.Andrea18.00 S.Rosario18.30 S.Messa21.00 Giovani1Giovedì18.00 S.Rosario18.30 S.Messa19.15 Gruppoliturgico20.45 Giovanissimi2Venerdì16.00–18.00: Confessioni18.00 S.Rosario18.30 S.Messa18.30 ACRaS.Agostino20.45 ProveGruppoteatro3Sabato–S.FrancescoSaverio15.30 Scuoladichitarraperragazzi 16.30 S.MessaallaResidenzaCaterina18.30 S.Messa(prefestiva)4Domenica–IIDomenicadiAvvento8.00 S.Messa(propopulo)10.00 Catechismo:ANNUNCIO11.00 S.Messa12.15 PranzoVElementare12.15 AssembleaAzioneCattolica

AVVISIEAPPUNTAMENTI

ADORAZIONEESCUOLADIPREGHIERA.Sifacosì:ilmartedì,dalle17.00alle18.30,epoiinreplica dalle 21 alle 22.30,mentre il SS.mo Sacra-mentoèesposto,cisaràunaistruzionesuunmododipregare,untemposilenzioperlapreghieraper-sonale, e un momento di condivisione. In questomesesperimentiamolameditazionedellaParoladiDio secondo lo schema suggerito da S. Ignazio diLoyolaneisuoiEserciziSpirituali.CONFESSIONI.ÈterminatoilGiubileodellaMiseri-cordia,checihaaiutatoariscoprirelabontàdiDioanchenellaConfessione.

-CelebreremocomunitariamentelaRiconciliazionemartedì13dicembre,nell’ambitodellaadorazioneeucaristicasettimanale.-Ognivenerdì,dalle16alle18,unpreteèadispo-sizioneperleconfessioniinchiesa.AZIONE CATTOLICA. Per l’Azione Cattolicas’avvicina il tempo del rinnovo dell’adesione. Do-menica 4 dicembre, l’AC parrocchiale vivràl’assemblea annuale, che quest’anno è elettiva: sirinnovanoatuttiilivelligliincarichidiresponsabi-litàassociativa.Vedil’articoloall’internodelfoglio.IVIGILIDELFUOCOFESTEGGIANOS.BARBARA.Domenicaprossima,4dicembre,alleore10pressola casermadeiVigili del Fuoco, l’Arcivescovo cele-breràlaS.MessanellaricorrenzadiS.Barbara.Ungruppodiparrocchianiparteciperàallacelebrazio-ne animandola con il canto. Un grazie ai Vigili delFuocoperillorogenerosoimpegnocivile.MASSIMILIANO DIVENTA DIACONO. Il seminari-sta della nostra parrocchia Massimiliano ChioppasaràordinatodiaconodaS.E.Mons.LuigiNegril’8dicembre prossimo, alle ore 17 in Cattedrale. Pre-pariamonellapreghieraquesto importanteeventoperlanostracomunitàparrocchiale.Chivuolecon-tribuireperilregaloaMaxpuòrivolgersiaMorena.MATRIMONIO.Sabato26novembrealle11sisonouniti in matrimonio due nostri parrocchiani: Vin-cent e Ruth Okonedo. A loro i migliori auguri perunavitafamigliarepienadifede,speranzaecarità.

SARA’CHIAMATONAZARENOGiovedì15dicembre,festadelladedicazionedellano-strachiesaparrocchiale,alle21cisaràilraccontotea-trale ‘Sarà chiamato Nazareno’, curato dal neonatogruppo teatrale parrocchiale. Le prove saranno neigiorni2e9dicembrealle20.45.

S.VINCENZO:PISELLIFAGIOLITONNOINSCATOLA

Sarà chiamato Nazareno

Racconto teatrale

15 dicembre 2016 Ore 21 CHIESA DI SANT’AGOSTINO Via Mambro, 96 - Ferrara