(25 Udienza 29.04.2011)

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 1 TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZ. 1^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE PAGINE VERBALE: n.142 REDATTORE: Monica Magistro - CARATTERI: n. 158.829 PRESIDENTE Dott. Mezzofiore GIUDICE A LATERE Dott.ssa Cuppone GIUDICE A LATERE Dott.ssa Santolini PUBBLICI MINISTERI Dott.ssa Passaniti Dott. Bombardieri PROCEDIMENTO PENALE N. 21927/10 R.G. A CARICO DI: BERRIOLA LUCA +altri UDIENZA DEL 29/04/2011 ESITO: RINVIO AL 03/05/2011 AULA OCCORSIO ORE 09.30 _____________________________________________

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ESITO: RINVIO AL 03/05/2011 AULA OCCORSIO ORE 09.30 _____________________________________________ SEZ. 1^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO UDIENZA DEL 29/04/2011 REDATTORE: Monica Magistro - CARATTERI: n. 158.829 VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE PAGINE VERBALE: n.142 R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 1

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TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA

SEZ. 1^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO

VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE

PAGINE VERBALE: n.142

REDATTORE: Monica Magistro - CARATTERI: n. 158.829

PRESIDENTE Dott. Mezzofiore GIUDICE A LATERE Dott.ssa Cuppone GIUDICE A LATERE Dott.ssa Santolini

PUBBLICI MINISTERI Dott.ssa Passaniti

Dott. Bombardieri

PROCEDIMENTO PENALE N. 21927/10 R.G.

A CARICO DI: BERRIOLA LUCA +altri

UDIENZA DEL 29/04/2011

ESITO: RINVIO AL 03/05/2011 AULA OCCORSIO ORE 09.30

_____________________________________________

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oppure

RINVIO AL GG/MM/AAAA AULA ... ORE....

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INDICE ANALITICO PROGRESSIVO

DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL’IMPUTATO COLOSIMO PAOLO Da pag. 03 a pag. 06 ESAME DEL TESTE (imputato di reato connesso) RUBINI FABRIZIO Da pag. 08 a pag. 11 ESAME DELLA TESTE (imputata di reato connesso) SORGI ISABELLA Da pag. 12 a p ag. 13 ESAME DEL TESTE DE DOMINICIS ANDREA Da pag. 13 a p ag. 48 DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL’IMPUTATO MOKBEL GENNARO Da pag. 48 a p ag. 53 ESAME DEL TESTE SANTORO MAURIZIO Da pag. 53 a p ag. 57 ESAME DEL TESTE SANTINI PIETRO Da pag. 57 a p ag. 71 DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL’IMPUTATO BERRIOLA LUCA Da pag. 71 a p ag. 77 ESAME DELLA TESTE MAGLIOZZI MILENA Da pag. 77 a p ag. 126 DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL’IMPUTATO MICUCCI MASSIMO Da pag. 126 a p ag. 141

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Presidente: Dott. Mezzofiore Giudice a latere: Dott.ssa Cuppone Giudice a latere: Dott.ssa Santolini Pubblici Ministeri: Dott.ssa Passaniti Dott. Bombardieri Cancelliere: Dott.ssa Conte Ausiliario tecnico : Valentina Salvati Udienza del 29/04/2011 Aula Occorsio Procedimento penale n. 21927/10 R.G.

Il Presidente procede alla costituzione delle Parti così come

da verbale d’udienza.

AVV. NASO: Presidente scusi, prima...

T: Prego.

AVV. NASO: Se ha finito la costituzione di delle Parti.

T: Sì.

AVV. NASO: Prima che il PM inizi a esaminare i propri

testimoni, vorrei segnalare al Tribunale che l’avvo cato

Colosimo vorrebbe fare una breve dichiarazione spon tanea.

T: Sì.

DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL’IMPUTATO: COLOSIMO PAO LO

IMP – COLOSIMO: Buongiorno a voi.

Vorrei naturalmente... tutto il resto conto di dirl o quando

verrà... mi verrà data la possibilità, quando effet tuato il

mio esame, il mio interrogatorio.

TRIBUNALE ORDINARIO DI ROMA SEZ. I^ COLLEGIALE - 2° COLLEGIO

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Però visto che l’ho rinvenuto, questo è un document o...

ritengo che sia un documento da porre all’attenzion e delle

Signorie Vostre... è il verbale che è stato redatt o dagli

operanti in sede di rinvenimento della microspia ne lla

segreteria politica dell’ex Senatore Di Girolamo.

Siccome ci sono state delle dichiarazioni che sono delle

dichiarazioni secondo me non completamente assonant i rispetto

alla realtà dei fatti.

Qui risulta per tabulas che io mi sono presentato i n quella

sede e in quel contesto munito di una nomina di dif ensore di

fiducia.

E questo risulta appunto dall’atto che io vorrei pr odurvi.

Ho l’originale, fotocopia.

Peraltro per quanto concerne anche altre deposizion i

testimoniali, per esempio quella del Soprano che il Pubblico

Ministero gli ha chiesto se io fossi stato presente davanti

alla gioielleria, nella gioielleria ecc., volevo di re al

Tribunale che io ero cliente sia della gioielleria, orologeria

a piazza Santiago del Cile, dove mi sembra che quel Soprano

prestasse la sua attività lavorativa, ero cliente.

Ho acquistato proprio nel 2007-2008 alcuni orologi.

Io ho le garanzie con i timbri dell’acquisto, ecc. garanzie

originali che provano anche la data dell’acquisto.

Quando andavo in questa gioielleria, in questa orol ogeria,

andavo per comprare degli orologi o degli altri o ggetti.

Questo risulterà peraltro anche dalle intercettazio ni

telefoniche che appunto sono in corso di perizia.

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Questo è un dato importante, perché tutte le volte si cerca, a

mio parere, di tirare in ballo il mio nome in conte sti così...

poi si lascia perdere, cioè... si ha una traccia... ma

l’avvocato Colosimo ecc...

Io a piazza Santiago del Cile, a parte che avevo il mio studio

a 150 metri da piazza Santiago del Cile.

A piazza Santiago del Cile c’è la mia camiciaia, c’ è il

barbiere dove vado da 30 anni.

Quindi che io conoscessi di vista peraltro il Sopra no e che

lui mi conoscesse di vista, perché non ci ho mai pa rlato, mi

sembra che è una cosa... ecco appunto io volevo... d’ora in

poi se il Tribunale me lo consentirà, io vorrei di volta in

volta chiarire le circostanze che mi riguardano, pe rché

altrimenti ci sta questo... io queste cose peraltro le ho

dette sin dalle prime battute.

Quando mi sono costituito il 4 marzo del 2010 alla presenza

anche del Pubblico Ministero in sede di interrogato rio di

garanzia, ho parlato per quattro ore, deponendo su tutte le

mie circostanze comportamentali.

E ritengo che se avessero seguito anche le regole d el gioco

ai sensi del 358 e avessero svolto delle attività, avrebbero

visto che quelle cose che io gli ho detto sin dall’ inizio e

che poi ho ripetuto anche ai Pubblici Ministeri a luglio

quando mi sono fatto riascoltare, ho parlato della mia

posizione, perché io parlo della mia posizione, c’e rano dei

fatti e delle circostanze che potevano essere facil mente

riscontrate, essere riscontrate.

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Invece io sto ancora qui agli arresti domiciliari, con il mio

nome che di tanto in tanto viene tirato in ballo.

Ecco questo io vorrei che venisse acquisito, può ch iedere al

mio difensore, appunto questo documento per quanto riguarda la

microspia e poi, se voi ritenete, anche appunto l’a ltra

documentazione afferente all’acquisto di questi oro logi.

Peraltro anche altre cose io devo chiarire, perché purtroppo

mi scappano veramente fuori.

Per esempio Arigoni ha detto che non sapeva che io lo

continuavo a assistere.

Io Arigoni l’ho visto nel mio studio nell’agosto de l 2009.

L’ho ricevuto nel mio studio previo appuntamento, c ’è la

registrazione telefonica al mio studio, appuntament o, l’ho

ricevuto.

L’ho seguito in altri processi anche in Cassazione nel 2009.

Io qui ho trovato le fotocopie dell’agenda del 2008 .

Per esempio vedo il 4 aprile del 2008 Tribunale di Livorno,

imputato Arigoni.

Rinvio dell’udienza il 27 giugno del 2008 e io ero presente,

l’ho difeso e lui lo sapeva perfettamente.

Poi queste cose le documenterò.

Però è bene che io incominci adesso a farmi sentire , perché

sono stato un anno e passa qui a subire una serie d i fatti e

di comportamenti che sicuramente non merito.

Volevo dire questo Presidente, grazie.

Questo è il documento.

AVV. COSIMANO: Presidente, mi scusi, si può dare la mia

presenza.

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Avvocato Cosimano per Orsetti (trascrizione fonetic a).

Si dà atto che viene effettuata dalla Difesa Avvocato Naso

produzione documentale.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Volevo semplicemente fare il punto

della situazione e dire i presenti.

T: Pensavo che volesse interloquire sulla produzione.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, no.

T: No, no.

Sì, giustamente per quanto riguarda il testimoniale .

Prego Pubblico Ministero.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Chiedo scusa, per oggi erano state

effettuate delle citazioni andate a buon fine di Ma gliozzi

Milena, Santini Pietro, Sorgi Isabella, Casamenti P aolo,

Rubini Fabrizio, Garruto Antonio, Di Pietri Simona e Santoro

Maurizio.

Per quanto riguarda il Garruto Antonio, Casamenti P aolo ho

delle certificazioni mediche che attestano l’imposs ibilità a

presentarsi oggi.

Per quanto riguarda la Di Pietri Simona giustamente lei dice

sono stata avvisata ieri, perché noi siamo riusciti a

rintracciarla solamente ieri, dice non ho fatto in tempo a

organizzarmi per... presenta a una giustificazione dicendo

“non ho fatto in tempo a organizzarmi per la bambin a”, quindi

è comprensibile che per il brevissimo lasso di temp o a

disposizione... quindi produco questa documentazion e.

T: Quindi sono presenti in sostanza?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Oggi sono presenti, dovrebbero essere

presente Magliozzi, Santini, Sorgi, Rubini e De Dom inicis.

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INTERVENTO: E Santoro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E Santoro.

Per quanto riguarda il Rubini che è la persona che è venuta

più volta, imputato in procedimento connesso, il Ru bini aveva

rappresentato che oggi però non è potuto venire il suo

difensore e quindi in nessun modo è riuscito a fars i

sostituire e quindi lui oggi, in assenza del difens ore non è

disposto a rendere dichiarazioni, però dice che nel momento in

cui sarà citato insieme al suo difensore, sarà pres ente il suo

difensore, è disponibilità a rendere dichiarazioni.

Quindi se iniziamo con lui, gli facciamo fare la

dichiarazione.

T: Va bene.

Possiamo iniziare...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Rubini Fabrizio.

Diamo atto anche della presenza dell’avvocato Anton io

Pellegrino e poi l’avvocato Lauro per le posizioni di

Berriola.

T: Non c’è bisogno di legge la formula.

Buongiorno, lei si chiama?

DICH - RUBINI: Fabrizio Rubini.

T: Sappiamo che lei...

ESAME DEL TESTE

(imputato di reato connesso)

RUBINI FABRIZIO

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: E’ imputato in un processo connesso

che è in svolgimento davanti alla IX sezione penale di questo

Tribunale per il reato di 648 bis, riciclaggio.

T: Dunque lei non è assistito quest’oggi dal suo dife nsore?

DICH – RUBINI: No, perché io ero stato convocato per il giorno

27, però siccome sono agli arresti domiciliari non né passata

una pattuglia, né ho avuto l’autorizzazione ai mez zi propri.

Quindi non sono potuto venire.

Questa mattina... e l’avvocato era disponibile ovvi amente.

Questa mattina invece né lui, né gli assistenti, qu indi...

T: Va bene.

Quindi d’altra parte lei vuole essere assistito?

DICH - RUBINI: Sì.

T: Chiaramente dalla...

DICH – RUBINI: E’ la quarta volta che vengo, quindi ho...

T: Dal suo difensore di fiducia e... prendiamo atto q uindi di

questa situazione appunto dell’assenza del difensor e di

fiducia di Rubini.

Pertanto...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Rinviamo ad altra data.

T: ... potremmo rinviare sì, a quell’udienza già progr ammata

del 3 maggio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, 25 non poteva il suo avvocato.

DICH – RUBINI: In assoluto sono due giorni, no che non...

T: Ricordavo che il 3 e il 5 era previsto l’esame di Meoli.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, iniziamo il 3 poi esaurimento

nelle date successive.

Perché dobbiamo iniziare con il controesame di Pala zzari il 3

e poi proseguire con l’esame di Meoli.

T: Potremmo fissare per il 17, il 17 maggio l’audizio ne...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Noi avevamo previsto di iniziare con

Meoli.

Poi fare Meoli a esaurimento e poi iniziare con il Capitano De

Lellis anche lui a esaurimento, della PG.

T: Potremmo allora... vediamo se lei ritiene che non saranno

sufficienti due giorni, visto che c’è anche il cont roesame del

Palazzari e del Meoli.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E’ un teste che interessa tutti.

T: Sì, forse potremmo fissare sin d’ora, programmare l’udienza

del 23 maggio.

Volevo comunicare a tutti appunto che di quelle udi enze già

calendarizzate, purtroppo ci vediamo costretti a el iminare

quella del 16 e del 20.

INTERVENTO: Annullare?

T: Sì, esatto.

Questo purtroppo per la concomitanza del noto proce sso Cirio

che mi vede impegnato nella fase calda della discus sione.

Quindi non saranno celebrate le udienze del 16 e de l 20

maggio.

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Rimane quella del 17 e poi, qualora non fosse stato ancora

fatto, volevo segnalare anche per il mese di luglio

l’inserimento dell’udienza del 14.

Non ricordo se l’avevamo già...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, l’aveva già inserita.

T: Quindi per luglio rimangono 11, 14, 18, 20.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, sono già indicate.

T: Quindi penso che per l’audizione del teste Rubini forse la

soluzione migliore sia quella dell’udienza del 23 m aggio.

Il 25 mi pare di aver capito che sarebbe impegnato il suo

difensore.

DICH – RUBINI: Io e il difensore, tutti e due.

T: Va beh, si programma sin d’ora l’audizione del tes te Rubini

per l’udienza del 23 maggio.

Questo perché appunto abbiamo capito che l’udienza del 3, del

5 e verosimilmente anche del 17 saranno assorbite p ressoché

interamente dall’esame e controesame del teste Meol i.

D’accordo.

DICH – RUBINI: 23 maggio.

T: La Procura poi lo citerà formalmente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, ci penseremo noi.

T: Chiaramente poi deve essere il Giudice presso cui pende

l’altro procedimento a concedere l’autorizzazione p er l’uso

del mezzo proprio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Come è stato autorizzato oggi.

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T: Le sue generalità, lei si chiama?

DICH - SORGI: Isabella Sorgi, nata a Marino il 07/08/1970.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: La signora Sorgi è indagata nel

procedimento per reati di cui agli Artt. 371 bis e 378 in

relazione alla posizione di Berriola Luca.

Quindi come tale viene sentita ex Art. 210, c’è il difensore.

Mi scuso con il difensore, perché c’è stato un disg uido con la

convocazione.

T: Sì, signora per la sua posizione, lei può anche av valersi

della facoltà di non rispondere.

Cosa intende fare?

DICH – SORGI: Mi avvalgo della facoltà di non rispondere.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Diamo atto magari della presenza del

difensore.

T: Certo.

Diamo atto che la teste è assistita dall’avvocato F rancesca

Florio.

Diamo atto che la teste, avvisata della facoltà di cui

all’Art. 210 del Codice di Procedura Penale, dichia ra di

avvalersi della facoltà di non rispondere.

Grazie, può andare.

ESAME DELLA TESTE

(imputata di reato connesso)

SORGI ISABEL LA

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DICH – SORGI: Grazie.

T: Prego le sue generalità.

Lei si chiama?

DICH – DE DOMINICIS: De Dominicis Andrea, nato a Roma il

16/11/1980.

T: La posizione del...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E’ un semplice testimone.

T: Benissimo.

Legga la formula di impegno.

DICH – DE DOMINICIS: (Lettura della formula di impegno) .

T: Prego Pubblico Ministero può procedere all’esame.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Grazie Presidente.

Buongiorno signor De Dominicis.

Senta, che titolo di studio ha?

DICH – DE DOMINICIS: Io sono... titolo di terza media, ho

frequentato per tre anni il liceo scientifico poi h o eseguito

una scuola di specializzazione come istituto gemmol ogico

italiano e sono un gemmologo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E’ un gemmologo.

Anche la sua famiglia ha gestito...

DICH – DE DOMINICIS: La...

ESAME DEL TESTE

DE DOMINICIS ANDREA

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: ... tempo fa esercizi commerciali di

gioiellerie?

DICH – DE DOMINICIS: Sono quattro generazioni.

La prima licenza che porta il mio cognome è del 192 3.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei questa attività di famiglia ha

potuto continuare a gestirla, o è successo qualcosa ?

DICH – DE DOMINICIS: In seguito alla morte di mio padre, il 15

gennaio del 1995, io ero il minore.

Il Giudice dei minori affidò l’azienda a mia madre .

Mia madre nel 2001 la portò in fallimento, per cui purtroppo

ci fu la perdita di esercizio, per cui...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi l’azienda di famiglia è finita

in questa maniera.

DICH – DE DOMINICIS: E’ fallita, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E lei poi che tipo di attività

lavorativa ha svolto?

DICH – DE DOMINICIS: Ho continuato a lavorare presso altri

negozianti, presso altri commercianti, ho continuat o a

svolgere il mio lavoro da commerciante.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha lavorato nella gioielleria

“Senza Tempo”?

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Dove si trova?

DICH – DE DOMINICIS: Piazza Santiago del Cile, o viale Parioli

71.

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: E di chi è... chi è il proprietario

di questa gioielleria?

DICH – DE DOMINICIS: Infantino Andrea.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conoscere Gennaro Mokbel?

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Come lo ha conosciuto?

DICH – DE DOMINICIS: L’ho conosciuto lavorando presso quella

gioielleria...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E come mai?

DICH – DE DOMINICIS: Penso avesse un ufficio adiacente.

Aveva un ufficio politico adiacente, circa quattro, cinque

anni fa.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma Mokbel conosceva Infantino?

DICH – DE DOMINICIS: Penso di sì.

Sì, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei li ha visti?

DICH – DE DOMINICIS: Sì, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si parlavano?

Sì, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ha conosciuto anche Ricci Giorgia?

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ha conosciuto Luca Breccolotti?

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Silvio Fanella?

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Come mai?

DICH – DE DOMINICIS: Mi sono stati presentati come soci, come

un gruppo imprenditoriale, come amici e come... un gruppo di

persone che lavoravano insieme.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Per collocare nel tempo lei ha

lavorato in questa gioielleria “Senza Tempo” in che anno?

DICH – DE DOMINICIS: Procuratrice mi fa una domanda... 2007.

Quattro, cinque anni fa.

2006-2007 all’incirca un anno.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quando è stato sentito a sommarie

informazioni ha detto “nel 2007” .

DICH – DE DOMINICIS: Sì, più o meno sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha mai lavorato, invece, per

Gennaro Mokbel?

DICH – DE DOMINICIS: Io ho lavorato all’interno della

gioielleria sita in via Domenico Chelini 25 “MM s.r .l.” con

un... emettevo fattura come prestazione come gemmol ogo e... ho

lavorato all’interno...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi le ha fatto la proposta di

lavorare nella gioielleria di via Chelini?

DICH – DE DOMINICIS: Gennaro Mokbel.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi era il proprietario della

gioielleria di via Chelini?

DICH – DE DOMINICIS: La signora Bongiorno.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: In proprio o come una società.

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DICH – DE DOMINICIS: Era una s.r.l. uni personale a mia

memoria la “MM s.r.l.”.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quanto guadagnava?

DICH – DE DOMINICIS: Avevo uno stipendio... emettevo fattura

per circa 1.500 euro però arrivavo a prendere qualc he cosa in

più.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Dunque quando lei è stato sentito ha

detto che riceveva una retribuzione di 3.000 euro m ensili.

DICH – DE DOMINICIS: Sì, veniva effettuato un pagamento

separato.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E poi successivamente ha stipulato un

contratto di consulenza fatturato...

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E poi...

DICH – DE DOMINICIS: Sono stati circa sei mesi di prova

diciamo, per vedere se ero all’altezza, se ero una persona di

fiducia, se potevo essere in grado di lavorare all’ interno

della struttura.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: C’era qualcuno che lavorava con lei

in questo negozio?

DICH – DE DOMINICIS: Placidi Sergio.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Era anche socio?

DICH – DE DOMINICIS: Che io sappia no.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha lavorato in questa

gioielleria, sempre per collocare nel tempo, quando ?

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DICH – DE DOMINICIS: Guardi... nei primi giorni di gennaio

forse del 2008 sono entrato a lavorare in prova per questa

gioielleria.

Ho fatto un sei mesi di prova, penso la prima fattu ra che ho

emesso ho consolidato (trascrizione fonetica) comun que il

rapporto lavorativo all’interno della struttura sia stato a

cavallo dell’estate o forse a settembre.

Per cui un cinque, sei mesi di prova c’è stato.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha cercato di rilevare questa

azienda, questa gioielleria?

DICH – DE DOMINICIS: Sì, mi è stata fatta...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Una proposta?

DICH – DE DOMINICIS: Una proposta lavorando all’interno,

lavorando...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi le ha fatto questa proposta?

DICH – DE DOMINICIS: Mi è stata fatta da Gennaro Mokbel, penso

dalla signora Bongiorno e dalle altre persone.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda dove si trovava il giorno

in cui le hanno fatto questa proposta?

DICH – DE DOMINICIS: No, in questo momento no, non me lo

ricordo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce via Bevagna?

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che cosa c’è a via Bevagna?

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DICH – DE DOMINICIS: Ricordo che a via Bevagna era una sorta

di galleria d’arte, di magazzino, di... di punto, d i ufficio,

veniva utilizzato da loro.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Da chi veniva utilizzato?

DICH – DE DOMINICIS: Da Gennaro Mokbel, Luca Breccolotti,

Silvio Fanella, (incomprensibile per sovrapposizion e di voci).

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E quel giorno quando le è stata fatta

questa proposta chi era presente?

Eravate in via Bevagna, intanto.

DICH – DE DOMINICIS: Penso di sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi era presente?

DICH – DE DOMINICIS: Penso a memoria tutte le persone che ho

nominato.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Cioè, le vuole ripetere?

DICH – DE DOMINICIS: Luca Breccolotti, Gennaro Mokbel, Silvio

Fanella, la signora Ricci.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: C’era il Placidi?

DICH – DE DOMINICIS: E’ stato fatto forse uno o due incontri.

Il primo forse no, il secondo sì.

Comunque sì, Placidi era a conoscenza della propost a, anche

perché lavorava all’interno con me, per cui doveva essere...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: C’era la signora Buongiorno?

DICH – DE DOMINICIS: Non me lo ricordo.

Penso di sì, però non me lo ricordo.

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: In quel momento è stato fatto un

inventario dei beni che si trovavano nella gioiell eria?

DICH – DE DOMINICIS: A memoria sì, mi sembra di sì.

Mi fa una domanda che adesso non... non mi ricordo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Questa proposta di rilevazione

dell’azienda come è stata fatta, qual era?

DICH – DE DOMINICIS: Era stato fatto un pagamento mensile, se

non ricordo male di 20 Mila euro al mese, e usciva fuori un

importo totale dopo un anno di circa 240 Mila euro.

Adesso non ricordo se erano 15 o 20.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma il prezzo per la rilevazione

dell’azienda è stato fissato?

DICH – DE DOMINICIS: Sì, sì, è stato fatto dal notaio...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: In quanto?

DICH – DE DOMINICIS: ... Privitera, è stato...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Qual era il prezzo?

DICH – DE DOMINICIS: A cavallo dei 200 Mila euro, però le

direi una sciocchezza procuratrice.

Adesso non lo ricordo.

Circa 200...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quando è stato sentito a sommarie

informazioni l’8 marzo del 2010...

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: ... ha detto... “mi è stato proposto

l’acquisto dell’azienda per la somma di 280 Mila eu ro” .

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DICH – DE DOMINICIS: 280.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: “Da pagare mensilmente con la cifra

di 20 Mila euro” .

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma questi 280 Mila euro comprendevano

una valutazione di beni, di avviamento?

DICH – DE DOMINICIS: Certo, certo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda?

DICH – DE DOMINICIS: Tutto, sì.

La merce, l’avviamento... e tutto quello che erano i beni

strutturali dell’azienda.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Avete fatto quindi un atto notarile?

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha costituito una società per

questo?

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quale società?

DICH – DE DOMINICIS: “D & D s.r.l.” (trascrizione fonetica).

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha pagato questo importo per la

rilevazione di questa gioielleria o no?

DICH – DE DOMINICIS: Guardi l’atto è stato fatto se non

ricordo male in data 30 novembre.

Io ho avuto le autorizzazioni di licenza preziosi a ll’incirca

a metà o fine novembre.

L’azienda ha subito il sequestro cautelativo il 2 m arzo.

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Nei tre o quattro mesi di lavoro sono stati effettu ati

bonifici correlativi a quelle che erano le tranche.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi più o meno 60 Mila euro?

DICH – DE DOMINICIS: Più o meno sì, a memoria sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce Soprano e Pontelini?

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi erano?

DICH – DE DOMINICIS: Erano due poliziotti, due persone che ...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E che facevano?

DICH – DE DOMINICIS: Lavoravano in Polizia ed erano... stavano

al negozio per un discorso di sicurezza, per un dis co di

antirapina e via discorrendo, insomma vigilanza.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Prima dell’esecuzione delle misure, a

gennaio 2010, lei ha avuto incontro con Mokbel?

DICH – DE DOMINICIS: Prego, mi scusi, procuratrice.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si è incontrato con Mokbel a gennaio

del 2010?

DICH – DE DOMINICIS: E’ possibile, certo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei era regolare nei pagamenti?

DICH – DE DOMINICIS: Avevo un ritardo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Aveva ritardo?

DICH – DE DOMINICIS: Sì, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E’ successo qualcosa a proposito del

ritardo nei suoi pagamenti?

DICH – DE DOMINICIS: Venne...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei intanto pagava come?

DICH – DE DOMINICIS: Tramite bonifico bancario.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: In favore di?

DICH – DE DOMINICIS: “MM s.r.l.”.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che è una società, ha detto prima, di

Buongiorno Marinella.

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi è Buongiorno Marinella?

DICH – DE DOMINICIS: La mamma della signora Ricci.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Allora stavo dicendo, lei ha avuto

dei ritardi nei pagamenti?

DICH – DE DOMINICIS: Sì, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E’ successo qualcosa?

Ha avuto un litigio con Gennaro Mokbel?

DICH – DE DOMINICIS: Gennaro Mokbel giustamente in fase di

ritardo dei pagamenti si arrabbiò e mi diede uno s chiaffo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Adesso... la società è in

sequestro...

DICH – DE DOMINICIS: In sequestro cautelativo, siamo

completamente in mano della Procura e del procurato re Capaldo

che ha emesso...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha avuto altre discussioni con

Gennaro Mokbel o quella è stata l’unica?

DICH – DE DOMINICIS: In merito al discorso del ritardo dei

pagamenti, mi parla di gennaio... ricordo quello, p erò...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma anche per altre vicende.

DICH – DE DOMINICIS: A memoria no.

Se lei magari mi dà una mano a ricordare dove... pe rché non

so...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda se avete avuto discussioni

in merito a assegni consegnati, risultati non pagat i?

DICH – DE DOMINICIS: Beh, il frutto del ritardo dei pagamenti

erano proprio sull’insolvenza degli assegni, è nor male.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Spieghi meglio questa circostanza.

DICH – DE DOMINICIS: Il pagamento da parte della “D & D” alla

“MM” sul subentro d’azienda era fissato in questa s omma

mensile.

Purtroppo molto spesso si incorre a avere rapporti commerciali

con persone che emettono titoli, o che magari danno dei

titoli di pagamento che non sempre vanno a buon fin e.

Per cui è stato giustificato il motivo dei ritardi sul

pagamento, sull’acquisto dell’azienda proprio in fu nzione

dell’insolvenza di questi titoli.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Senta signor De Dominicis lei ha

effettuato dei viaggi all’estero per conto di Genn aro Mokbel?

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Vuole spiegare al Tribunale che cosa

le è stato chiesto di fare, e che cosa lei effettiv amente ha

fatto.

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DICH – DE DOMINICIS: Io le dico, sono come gemmologo, in

qualità di persona esperta di pietre, mi sono mosso con Silvio

Fanella, Luca Breccolotti e... ero solamente incari cato di

visionare delle pietre.

Dare un valore commerciale, dare un controllo, una verifica su

quella che era la certificazione e basta.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi le ha detto di fare questa

attività, di svolgere questa attività?

DICH – DE DOMINICIS: Mi è stato chiesto da loro.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Da chi?

DICH – DE DOMINICIS: Gennaro Mokbel, Luca Breccolotti, Silvio

Fanella.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha effettuato viaggi dove?

Dove è andato?

DICH – DE DOMINICIS: A Hong Kong.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quanti viaggi a Hong Kong?

DICH – DE DOMINICIS: Tre, se non ricordo male.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ha fatto anche viaggi in Belgio?

DICH – DE DOMINICIS: Una volta sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: In Germania?

DICH – DE DOMINICIS: Una volta.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi complessivamente cinque viaggi

se...

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quando si è trattato di andare a Hong

Kong che cosa faceva, materialmente...

DICH – DE DOMINICIS: Mi mettevano davanti delle pietre, io

vedevo delle pietre e dovevo solamente dare una con sulenza a

livello tecnico, se la pietra era conforme al certi ficato, se

era una bella pietra, se non era bella e se poteva avere una

valenza sul mercato.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei partiva da solo?

DICH – DE DOMINICIS: A volte sì, a volte siamo partiti

insieme.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Questi tre viaggi a Hong Kong sono

tre, se prova a raccontarci se è partito da solo, s e... se ha

fatto tutto da solo, oppure a Hong Kong ha incontra to

qualcuno?

DICH – DE DOMINICIS: No, mi venivano a prendere... andavo

all’hotel e dall’hotel poi si...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi è che la veniva a prendere?

DICH – DE DOMINICIS: Con un taxi... con una macchina... c’era

una macchina che mi aspettava.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma a Hong Kong lei era da solo o

c’era qualcuno.

C’era Breccolotti, c’era Fanella?

DICH – DE DOMINICIS: Sì, certo certo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Era questo che volevo sapere.

DICH – DE DOMINICIS: Non avevo...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: C’era Mokbel?

DICH – DE DOMINICIS: No, mai.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi c’erano solo Fanella e

Breccolotti.

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Dove avvenivano queste operazioni di

verifica e controllo delle pietre?

DICH – DE DOMINICIS: In hotel se non ricordo male.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che cos’è Brink’s?

DICH – DE DOMINICIS: Brink’s è un portavalori.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ha effettuato un’attività di verifica

una volta anche...

DICH – DE DOMINICIS: Sì, una volta sì.

Sì, anche lì, sì, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei viaggiava da solo e si

incontrava a Hong Kong con Breccolotti o Fanella...

DICH – DE DOMINICIS: No, in hotel.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: In hotel.

DICH – DE DOMINICIS: Sì, solitamente sì, viaggiavo...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Le pagavano il viaggio...

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: O se lo pagava da solo?

DICH – DE DOMINICIS: No, no, me lo pagavano loro.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei riceveva un corrispettivo per

questi viaggi?

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DICH – DE DOMINICIS: Sì, un piccolo compenso, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quanto.

Ammontante a quanto?

DICH – DE DOMINICIS: Possono essere stati 500, 1.000 euro più

il viaggio pagato.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei veniva pagato come e da chi?

Questi soldi le venivano dati?

DICH – DE DOMINICIS: Indistintamente.

Poteva essere o Breccolotti o Fanella, non era... e ra

indistintamente.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quando è stato sentito ha detto “la

prima volta ho preso 500 euro e le altre due 1.000 euro venivo

pagato in contanti da Fanella” .

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha detto che ha fatto anche un

viaggio... deve dire se conferma questa circostanza perché...

DICH – DE DOMINICIS: Sì, la confermo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: ... se fa solo il cenno con la testa,

poi non rimane, ha ragione il collega.

DICH – DE DOMINICIS: Sì, sì.

Certo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei ha detto che ha fatto anche un

viaggio ad Anversa.

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda quando?

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DICH – DE DOMINICIS: Successivamente.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi i primi in ordine di tempo...

DICH – DE DOMINICIS: Hong Kong.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: ... sono stati i viaggi a Hong Kong.

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E successivamente è andato ad

Anversa.

Quando è stato sentito ha detto, ha dichiarato “sono andato ad

Anversa nel maggio del 2009” .

DICH – DE DOMINICIS: Più di un anno fa procuratrice.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda se è andato con qualcuno?

DICH – DE DOMINICIS: Ricordo forse con Macori.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: C’era qualcun altro?

DICH – DE DOMINICIS: C’era una ragazza forse.

Barbara.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Murri Barbara.

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma si ricorda se il viaggio ad

Anversa aveva un collegamento con un precedente via ggio a Hong

Kong?

DICH – DE DOMINICIS: Questo non glielo so dire proprio.

Io non... ero solamente chiamato per controllare le pietre,

per verificare l’esattezza dei certificati e la va lenza

commerciale.

Altro non...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Cosa siete andati a fare in Belgio?

DICH – DE DOMINICIS: A controllare delle pietre.

Vedere delle pietre.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: A controllare o a prendere?

DICH – DE DOMINICIS: A controllare.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda se queste pietre le aveva

già viste?

DICH – DE DOMINICIS: No, non me lo ricordo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E’ mai successo che lei ha visto in

Europa, ad Anversa o da qualche altra parte pietre che aveva

visto a Hong Kong?

DICH – DE DOMINICIS: Le direi una bugia in quanto molto spesso

erano pietre simili, per cui non... poteva essere u na pietra

gemella, poteva essere una pietra uguale con le ste sse

caratteristiche, assolutamente no.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quando è stato sentito sempre in

questo verbale dell’8 marzo del 2010 lei ha dichiar ato “sono

andato a Anversa nel maggio del 2009, il giorno suc cessivo al

terzo viaggio a Hong Kong. Sono partito con una mac china presa

a noleggio unitamente a Murri Barbara e Macori. Sia mo andati

in Belgio a ritirare delle pietre che avevo già vis to a Hong

Kong” .

DICH – DE DOMINICIS: Sul ritirare io non me lo ricordo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: L’ha dichiarato...

DICH – DE DOMINICIS: Non me lo ricordo, assolutamente.

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Io... io andavo... ogni volta che venivo chiamato p er

effettuare un lavoro come analista diamanti, io dov evo

solamente controllare le pietre.

Per cui sul ritirare... non lo so.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma lei ha mai saputo se le pietre che

lei visionava e nei confronti delle quali faceva q uesta

attività di consulenza erano poi acquistate?

DICH – DE DOMINICIS: Non lo so assolutamente.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Portate in Italia?

DICH – DE DOMINICIS: Non lo so.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Perché anche quel giorno ha detto

“presumo loro abbiano portato materialmente in Ital ia” ,

“pietre che avevo già visto a Hong Kong che presumo loro

abbiano portato materialmente in Italia” .

DICH – DE DOMINICIS: Presunzione.

Adesso dopo due anni io non mi ricordo.

Io andavo solamente a guardare delle pietre, dovevo solamente

visionare il prodotto.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Si ricorda l’ultimo viaggio dove l’ha

fatto?

DICH – DE DOMINICIS: In ordine di tempo?

Forse...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Anche il luogo.

L’ultimo viaggio è stato un viaggio?

DICH – DE DOMINICIS: Forse in Germania?

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: A Monaco.

DICH – DE DOMINICIS: Forse sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Con chi è andato?

DICH – DE DOMINICIS: Sono andato con... c’era Breccolotti,

c’era Fanella.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Con lei in viaggio?

DICH – DE DOMINICIS: No, forse con D’Ascenzo se non ricordo

male, però non...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E che avete fatto?

Quindi lei è partito...

DICH – DE DOMINICIS: Io ho sempre visionato le pietre.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: ... con D’Ascenzo, ha incontrato a

Monaco Breccolotti e Fanella.

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che cosa è successo?

Dove siete andati?

DICH – DE DOMINICIS: Io ho solamente visionato delle pietre.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma ascolti, lei visionava queste

pietre a quale fine, a quale scopo.

DICH – DE DOMINICIS: Se potevano essere un buon investimento,

se avevano una valenza commerciale.

Però io... le visionavo e basta, venivo pagato, fac evo un

lavoro e basta.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma è in grado di descrivere... lei

sarebbe in grado di riconoscere le pietre che ha vi sto?

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DICH – DE DOMINICIS: No.

Dopo tutto questo tempo no.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Ma che pietre erano?

DICH – DE DOMINICIS: Erano pietre... intorno ai 2 carati,

anche pietre un pochino più grandi, fino a 5.

Per cui... erano pietre che comunque costavano, per cui...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei è in grado di dirci la pietra più

grande che ha visto, per esempio?

Che le è rimasta impressa.

DICH – DE DOMINICIS: 6-7 carati, 5 carati.

Ma molto spesso non è la grandezza ma quanto le

caratteristiche della gemma.

Per cui non...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Beh, la pietra più bella che ha

visto, dove l’ha vista?

Quella di maggior valore.

DICH – DE DOMINICIS: L’ho vista... la pietra più bella che ho

visto, l’ho vista a Hong Kong.

Era un 5 carati, era una pietra perfetta.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quanto valeva?

Più o meno.

DICH – DE DOMINICIS: 3-4, 500 Mila euro.

Adesso non... in dollari poi il cambio... i valori cambiano

per cui non...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei è sicuro di non aver

riconosciuto... di non aver visto in Belgio pietre che aveva

già visto a Hong Kong?

DICH – DE DOMINICIS: Io non... non le posso dare una risposta

perché molto spesso quando le pietre hanno le stess e

caratteristiche non si possono dire era quella di H ong Kong,

era quella di qualunque altra parte.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Perché anche alla fine del verbale

lei ha dichiarato...

DICH – DE DOMINICIS: Io non me lo ricordo.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: ... “quelle visionate in Belgio erano

sicuramente quelle che io avevo già visionato nel t erzo

viaggio a Hong Kong” .

DICH – DE DOMINICIS: Dottoressa se ho dichiarato questo adesso

non lo ricordo.

E’ passato un anno.

Però le posso dire che... la riconducibilità di una gemma

non... non posso...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Il valore delle pietre che ha visto

in Germania?

DICH – DE DOMINICIS: Il valore delle gemme era comunque sempre

un valore alto.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che cosa intende lei per valore alto?

DICH – DE DOMINICIS: 800 Mila euro, 1 Milione.

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Adesso non... non lo so, mi chiede dei dati che no n posso

essere preciso.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Va bene, nessun’altra domanda.

T: Parte civile?

Non ha domande.

Sì, difensori.

AVV. PLACANICA: Mi dice chi è questo Placidi?

DICH – DE DOMINICIS: E’ un ragazzo che io ho conosciuto

all’interno della “MM”, lavorava già all’interno.

AVV. PLACANICA: La “MM” , per il Tribunale?

DICH – DE DOMINICIS: “MM s.r.l.” la gioielleria di via

Domenico Chelini.

AVV. PLACANICA: Quindi era un ragazzo che lavorava presso

questa gioielleria.

DICH – DE DOMINICIS: Sì, lavorava all’interno della

gioielleria.

Mi è stato presentato, mi è stato detto di lavorare con lui.

AVV. PLACANICA: Ci furono dei dissapori tra Placidi e Mokbel?

DICH – DE DOMINICIS: ... ma non più di tanto, no.

Poi non lo so, Placidi non è che ne parlava tanto.

Poi non so se si vedevano per conto loro, non lo so .

AVV. PLACANICA: Ma tra i motivi dell’abbandono, del distacco

di Mokbel dalla gioielleria, c’era anche qualcosa c he era

successo a Placidi?

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DICH – DE DOMINICIS: Beh, sicuramente l’arresto per droga è

stata una... una cosa... insomma voglio dire, che n on è

piaciuta a Gennaro Mokbel.

Sicuramente non è una cosa... io a quanto ricordo G ennaro era

molto affezionato a Placidi Sergio per cui questo.. . lui fu

molto dispiaciuto di questa...

AVV. PLACANICA: Quindi uno dei motivi che lo indusse a

abbandonare questa gioielleria, il fatto di questo

comportamento di Placidi (trascrizione fonetica).

DICH – DE DOMINICIS: Sì, probabilmente potrebbe essere stato

uno dei motivi in cui...

AVV. PLACANICA: No, glielo dico perché quell’unico

interrogatorio lei proprio dice così “un ulteriore elemento

che determinò Mokbel” .

DICH – DE DOMINICIS: Sì, sì, sicuramente sì.

AVV. PLACANICA: ... “a distaccarsi dalla gioielleria, deriva

dall’arresto di Placidi per droga nell’estate del 2 009” .

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

AVV. PLACANICA: Quelle cifre che erano il suo stipendio,

diciamo così.

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

AVV. PLACANICA: Quelle le venivano versate regolarmente.

DICH – DE DOMINICIS: Sì, sì, sempre stato regolarissimo.

AVV. PLACANICA: Quando ci fu questo motivo di dissidio.

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

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AVV. PLACANICA: Mi faccia capire bene, cioè che cosa era

successo, lei aveva avuto degli assegni in pagamen to e li

aveva girati come rate del pagamento?

DICH – DE DOMINICIS: Sì, erano degli assegni che erano stati

presi in pagamento, purtroppo il commercio a volte non

funziona bene, erano degli assegni in data, per cu i erano

scadenzati.

Per i primi mesi avevamo fatto...

AVV. PLACANICA: Cioè postdatati?

DICH – DE DOMINICIS: Postdatati.

Avevamo fatto conto di pagare l’acquisto della “MM” da parte

della “D & D” con quei titoli, per cui giustamente ci fu un

risentimento da parte di Gennaro Mokbel.

AVV. PLACANICA: Quindi lei aveva dato in pagamento questi

assegni postdatati, i quali erano risultati insolut i

(trascrizione fonetica).

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

AVV. PLACANICA: Quindi non un semplice... questi erano stati

bancati sui conti correnti personali e (incomprensi bile per

sovrapposizione di voci).

DICH – DE DOMINICIS: No, sui conti correnti personali no.

Erano stati spesi su fornitori.

AVV. PLACANICA: Senta ma...

DICH – DE DOMINICIS: Per l’acquisto di merci.

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AVV. PLACANICA: ... solo insoluti, o qualcuno di questi

addirittura era stato dichiarato smarrito.

DICH – DE DOMINICIS: Sì, ci sono state delle... sicuramente

qualcuno ha avuto queste... sì.

AVV. PLACANICA: Cioè alcuni di questi erano stati dichiarati

smarriti.

DICH – DE DOMINICIS: Dovrei andare a vedere i libri contabili.

E’ passato un anno e mezzo, non potrei...

AVV. PLACANICA: Si ricorda che c’era stato un tipo di problema

del genere?

DICH – DE DOMINICIS: Sì, ci furono dei problemi che non

furono pagati o per piccole clausole, o perché era stato

smarrito...

AVV. PLACANICA: E Mokbel in questo litigio le disse che chi

incassava un assegno che era stato dichiarato smarr ito

rischiava di subire una condanna per calunnia, cioè nel corso

di questo litigio era stato detto, puntualizzato qu esto punto?

DICH – DE DOMINICIS: E’ possibile sì, sì.

E’ possibile che sia stato... che sia stato detto, però

comunque la responsabilità dell’operazione commerci ale

risaliva sulla mia persona.

AVV. PLACANICA: Va bene, grazie, non ho altre domande.

AVV. GIOVENE: Senta signor De Dominicis io vorrei un

chiarimento in merito alle modalità di pagamento, p erché

l’avvocato Placanica le ha fatto una domanda specif ica

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 39

rispetto alle ragioni per le quali lei non è riusci to a far

fronte all’impegno relativo all’acquisto di questa

gioielleria.

DICH – DE DOMINICIS: Eravamo solamente in ritardo, poi...

AVV. GIOVENE: Sì, diciamo eravate in ritardo.

DICH – DE DOMINICIS: Un pochino in ritardo.

AVV. GIOVENE: Un dettaglio, ma lei aveva girato degli assegni

alla signora Buongiorno, per meglio dire la sua soc ietà...

DICH – DE DOMINICIS: No, no.

Assolutamente.

AVV. GIOVENE: ... (incomprensibile per sovrapposizione di

voci), lei che era in difficoltà e quindi non riusc iva a

pagare.

DICH – DE DOMINICIS: Io ero in difficoltà.

Io, io.

Li spendevo verso i fornitori comprando non so, un orologio,

le faccio un esempio sciocco.

L’assegno tornava indietro, di conseguenza dovevamo comunque

saldare il debito e proprio per quel motivo eravamo in

ritardo.

Ma poi sottolineo che noi giuridicamente abbiamo ri cevuto la

licenza preziosi il 17 novembre, i bonifici erano o gni 30, per

cui comunque l’apertura in novembre, abbiamo tardat o circa tre

mesi l’apertura per fare la nuova società, l’atto d ’acquisto,

le volture dei contratti, la licenza preziosi.

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Per cui comunque ci sono stati dei ritardi a prior i

dell’insolvenza dei titoli spesi, ma proprio da un punto di

vista burocratico e gestionale per poter fare effe ttivamente

un passaggio.

AVV. GIOVENE: Quindi diciamo che al momento in cui avete

compiuto il passaggio dinanzi al notaio, lei ha acq uisito

tramite la sua società la proprietà (incomprensibil e parla con

il microfono spento)...

DICH – DE DOMINICIS: L’attività commerciale, noi eravamo in

locazione.

Il negozio era in locazione.

AVV. GIOVENE: E poi l’accordo era che avreste dovuto...

DICH – DE DOMINICIS: Pagare mensilmente.

Certo.

Io non disponevo di soldi per poterla comprare, lav orandoci

all’interno è stata una sorta di diritto di prelazi one, io

sono nato come gioiellieri per cui ho detto per me va bene, se

posso mettiamoci d’accordo e la compro, però... ecc o perché è

stato fatto il pagamento.

AVV. GIOVENE: Ma diciamo che è stato lei che si è offerto

perché...

DICH – DE DOMINICIS: No, no, mi è stata proposta.

Mi è stata proposta e... riflettendo ho accettato.

AVV. GIOVENE: Ma è stata proposta a lei perché già lavorava

all’interno della gioielleria?

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DICH – DE DOMINICIS: Certo, certo, già più di due anni e mezzo

che lavoravo all’interno.

AVV. GIOVENE: E lei Era favorevole a questo... cioè non ha

subito una pressione (incomprensibile per sovrappos izione di

voci).

DICH – DE DOMINICIS: Assolutamente no.

Assolutamente no.

AVV. GIOVENE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – DE DOMINICIS: Non ho mai ricevuto pressioni, anche

perché era il mio lavoro.

Anziché farlo da dipendente lo faccio da titolare, ovviamente

ci sono i sacrifici.

AVV. GIOVENE: Immagino che sia stato fatto poi un inventario

relativo ai gioielli, o alle pietre che erano

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – DE DOMINICIS: Sì, fu fatto un inventario di quello che

comunque era in vetrina.

Penso di sì, a memoria sì.

AVV. GIOVENE: (Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – DE DOMINICIS: Sì, sì, beh, certo è stato quantificato

un importo, non è che...

AVV. GIOVENE: Quindi appunto questo importo di 280 Mila euro,

lei dice quando le è stato proposto l’acquisto in t ale

occasione fu fatto un inventario.

DICH – DE DOMINICIS: Sì, sì.

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Beni strutturali, merci, avviamento.

Tutto...

AVV. GIOVENE: Invece in riferimento al tema diamanti.

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

AVV. GIOVENE: Io non vorrei che ci fosse un malinteso, perché

lei non ha mai detto di essere andato a visionare,

nell’occasione di questi tre viaggi che lei ha indi cato, su

incarico di Gennaro Mokbel.

Lei non l’ha mai detto.

Lei ha detto “io mi sono recato con Fanella e Breccolotti nel

corso del 2009, in particolare tre viaggi in Hong K ong, uno in

Belgio e uno in Germania” .

Mi riferisco al verbale dell’8 marzo 2010.

DICH – DE DOMINICIS: Guardi sono molto sincero, si parla di

viaggi di tre o quattro anni fa.

Io li ho fatti con Breccolotti, con Fanella siamo a ndati...

insomma stavamo lì insieme.

Però chi li ha commissionato di andare, o tutto... io oggi non

glielo so proprio dire.

AVV. GIOVENE: No, ma non se lo ricordava (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – DE DOMINICIS: Voglio dire non...

AVV. GIOVENE: Non è che non se lo ricordava, non l’ha detto.

DICH – DE DOMINICIS: Appunto.

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Cioè per me non cambiava nulla se me lo diceva... l e faccio un

esempio Breccolotti o Fanella, oppure... io comunqu e lavoravo

per cui per me... chi me lo diceva, per me era... a ndava bene

insomma.

AVV. GIOVENE: Quindi non è in grado di dire che fosse su

incarico di (incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – DE DOMINICIS: No, no, assolutamente no.

AVV. GIOVENE: In merito a questi acquisti di pietre preziose

che facevano altri.

Lei ho capito che aveva un ruolo di consulente.

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

AVV. GIOVENE: Ma proprio in ragione di questo ruolo di

consulente, per meglio comprendere la ragione per c ui con

tanta determinazione lei ha detto “sarei in grado d i

riconoscere le pietre”.

Ora, al di là del caso specifico, ma è possibile ri conoscere

delle pietre sulla base di una...

DICH – DE DOMINICIS: Matematicamente no.

L’unico... c’è un unico strumento che si chiama

spettrofotometro che potrebbe riconoscere l’uguagli anza delle

pietre.

Ma su nessuno dei certificati che io visionai mi s embra che

c’era, a memoria, per cui non è proprio possibile.

AVV. GIOVENE: Quindi chi vede una pietra anche se è esperto,

non è in grado di dire “è quella che avevo visto”.

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DICH – DE DOMINICIS: Se ci sono delle inclusioni particolari e

tipiche sì, se questa pietra non ha inclusioni, da una scala

di colore, una pietra senza inclusioni, poi si poss ono fare

delle ipotesi sulle misure, si possono calcolare de lle

proporzioni, ma il 100%...

AVV. GIOVENE: Perché lei non parla mai di inclusioni di

caratteristiche specifiche in questo verbale.

E per quale ragione... forse allora c’è stato un ma linteso

sotto questo profilo.

DICH – DE DOMINICIS: Mi dica.

AVV. GIOVENE: Per quale ragione lei dice “sarei in grado di

riconoscere”.

DICH – DE DOMINICIS: ...

AVV. GIOVENE: Poi dice “quelle visionate in Belgio erano

sicuramente quelle che avevo visionato...”.

DICH – DE DOMINICIS: Le dico la verità non... mi sta

mettendo.. non dico in difficoltà, però non so che dire...

AVV. GIOVENE: No, non è che la voglio mettere in difficoltà,

capire se c’è una ragione per la quale (incomprensi bile per

sovrapposizione di voci).

DICH – DE DOMINICIS: No, forse stata...

AVV. GIOVENE: (Incompresibile per sovrapposizione di voci).

DICH – DE DOMINICIS: Sì, sì, no, per carità.

Forse è stata magari una mia... non dico una legger ezza, un

errore di verbalizzazione, però... riconoscere mate maticamente

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con una lente a 10X, una pinzetta una pietra con il

certificato, se ci sono delle inclusioni specifiche sì possono

riconoscere, ma se non ci sono no.

Per cui di conseguenza non posso...

AVV. GIOVENE: Quindi diciamo che oggi lei dice che non è

possibile che lei abbia riconosciuto questa partita di

diamanti.

DICH – DE DOMINICIS: E’ possibile, ma non mi ricordo.

AVV. GIOVENE: Intendiamoci.

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

AVV. GIOVENE: Dal punto di vista proprio logico, se ciò che

consente il riconoscimento è questo particolare esa me che lei

ha indicato.

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

AVV. GIOVENE: E nel caso specifico questo esame non è stato

fatto.

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

AVV. GIOVENE: E’ evidente che questo riconoscimento non può

essere matematicamente certo?

DICH – DE DOMINICIS: Il riconoscimento matematico non è

possibile eccetto inclusioni particolari e tipiche, però c’è

la possibilità di dire sì, potrebbe essere quella, però... il

riconoscimento matematico non... il diamante non ha una

matricola, non ha una...

AVV. GIOVENE: D’accordo, la ringrazio.

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AVV. PLACANICA: (Incomprensibile per intervento fuori

microfono) vorrebbe fare una spontanea dichiarazion e.

Vedete voi se ora o la...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Se posso concludere l’esame.

T: Sì, facciamo concludere l’esame e subito dopo... s e ci sono

altri controesami?

G. A L. CUPPONE: Di quanto erano questi ritardi nei

pagamenti?

Cioè quanto poteva tardare nei pagamenti, erano pa gamenti

mensili?

DICH – DE DOMINICIS: Io avevo tardato il primo mese e mezzo,

il primo mese in funzione dell’avviamento commercia le del 17

novembre, in funzione di un’insolvenza di qualche t itolo... di

questi titoli (incomprensibile per sovrapposizione di voci).

G. A L. CUPPONE: Ma comunque né Mokbel, non... non era più

nella gestione della gioielleria, quindi...

DICH – DE DOMINICIS: No, assolutamente...

G. A L. CUPPONE: Quindi se il motivo del... del ritardo fosse

stato quello del... di un assegno non pagato, di un assegno

denunciato smarrito, questo... la conoscenza avveni va per il

tramite di quello che diceva lei al Mokbel?

DICH – DE DOMINICIS: Sì, sì.

G. A L. CUPPONE: E lei aveva fatto riferimento a...

DICH – DE DOMINICIS: No, non avevo specificato.

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Si arrabbiò giustamente quando io gli dissi che ave vo

effettuato questo bonifico e tutto, poi non venne.. . insomma

non l’avevo fatto, non l’avevo effettuato.

G. A L. CUPPONE: E (incomprensibile per sovrapposizione di

voci).

DICH – DE DOMINICIS: Si arrabbiò e mi diede uno schiaffo.

Tutto lì, insomma assolutamente... ci mancherebbe.

T: Prego Pubblico Ministero può concludere l’esame.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, grazie concludo l’esame.

Solamente una domanda.

Senta lei ha detto che ha fatto questi viaggi, lavo rava per

questa gioielleria.

DICH – DE DOMINICIS: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma questi viaggi erano relativi...

cioè nel senso lei andava a visionare le pietre che poi

arrivavano nel negozio?

C’è stata mai (incomprensibile per sovrapposizione di voci).

DICH – DE DOMINICIS: No, mai.

No.

No, il negozio lavorava gioielleria montata, le pie tre erano

più grandi.

Non c’era una valenza commerciale, erano pietre

(incomprensibile per sovrapposizione di voci).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi non c’era una relazione fra i

suoi viaggi e (incomprensibile per sovrapposizione di voci).

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DICH – DE DOMINICIS: No, no, assolutamente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha mai avuto nel negozio una

pietra di 5 carati, come quella che ha visto, in qu el negozio

là?

DICH – DE DOMINICIS: No, no, mi sembra di no.

Assolutamente.

T: Se non ci sono altre domande.

Va bene, può andare, buongiorno.

DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL’IMPUTATO: MOKBEL GENNARO

IMP – MOKBEL: Innanzitutto in merito a quest’ultima vicenda

che per l’ennesima volta mi si vuol far passare per un

violento.

No, la storia è molto più complicata di quella che è stata

detta adesso.

A me furono dati degli assegni come primo pagament o... a

pagamento che io andavo a riscuotere per mia suocer a che aveva

messo un mutuo... un fido su casa di 200 Mila euro e questi

assegni erano dichiarati smarriti, non mi ricordo c he altra

cosa.

Io li avevo dati a mia suocera a rischio di far pre ndere una

denuncia a mia suocera per calunnia e falso.

Solo quella volta io mi sono arrabbiato dentro alla

gioielleria con De Dominicis che tra l’altro è un b ravo

ragazzo a cui voglio bene, un ragazzo che ha sempre lavorato.

C’è un altro fatto di cui qui non ne parla nessuno.

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La mia... la gioielleria che ogni tanto si menziona quella

di... a piazza Santiago del Cile, quella l’abbiamo fondata nel

’95 io e Fabio Arigoni.

Per cui tutti questi personaggi che vengono dopo, i n seguito,

anche gli agenti delle forze dell’ordine che sono v enuti qua,

io li assumevo perché già erano stati nella mia gio ielleria a.

Tutto questo però, signor Presidente, mi porta a fa re una

considerazione, a parte il voler precisare bene che io non è

che sono un pazzo, un violento che mi alzo e vado a picchiare

tutti.

Non ho né il fisico, né l’età e neanche la fantasia .

Non fa parte di me.

Ho mille difetti, anzi tantissimi.

Sono irascibile, sono un violento verbalmente in mo do

esagerato però di questo poi ne parleremo magari al

controesame.

Ma tutte queste situazioni, ogni volta che escono, io subisco

due processi signor Presidente, e sono 14 mesi che io subisco

due processi.

Uno quello giusto che avviene qua dentro, in quest’ aula, e un

altro mediatico che mi sta uccidendo, a me e alla m ia

famiglia.

Perché io ho due sorelle, una sorella di 58 anni ch e sta molto

male, una sorella di 47 anni che è operata di tumor e che sta

sempre negli ospedali, un fratello di 58 anni anch e lui

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operato di tumore che tutti i giorni ormai... tutti i

giorni... i primi otto mesi sono stati drammatici p er me,

perché io sono stato a Badu e Carros, un carcere in Sardegna a

Nuoro, il famoso carcere dove mettevano i brigatist i e tutti i

giorni i miei familiari e tutta la gente che conosc evo sui

telegiornali e giornali e questo è un giornale del 23 aprile

di adesso, io devo continuare a sentirmi appellato come.

Nell’indagine che ruota al sodalizio criminale (tra scrizione

fonetica) diretto da Mokbel.

Va bene, poi questo si dimostrerà.

Con trascorsi vicini all’estrema destra eversiva.

Posso chiarire questa cosa una volta per tutte, sig nor

Presidente, perché cioè io ho fatto politica, sono stato la

persona più giovane nella storia d’Italia a fare mi litanza

politica, ho iniziato a 10 anni, al Circolo Michail Bakunin,

un circolo di anarchici che sta a via Dei Taurini a San

Lorenzo, attaccato alla sede de L’Unità e del Paese Sera.

Ero la mascotte che portava in stampa i giornali de l Fai.

Non ho mai militato in nessuna formazione né di des tra, né di

estrema destra, signor Presidente.

Io non so come escono fuori queste... ho conosciuto gente

della Magliana e dell’estrema destra perché nel 198 0 mi

arrestarono... siccome ero fascista, mi arrestarono per uso e

detenzione, e spaccio di stupefacenti perché io ero un

tossicodipendente.

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Fui messo in un braccio, al G9 di Rebibbia, che era il braccio

dei detenuti di destra e della banda della Magliana .

Ecco come io ho conosciuto certi personaggi che per ò non nego

che a distanza di anni, se li ho incontrati per str ada, li ho

sempre salutati Buongiorno e Buonasera.

E poi di una mia amicizia con tale Antonio D’Inzill o noto

esponente della banda della Magliana o dei Nar, non si è

ancora capito, che è morto qualche anno fa.

Che è nato al palazzo di fronte a casa mia, e che i o chiamo la

mamma zia, zia Paola.

Però tutti i miei familiari... io ho avuto mia sore lla che a

un colloquio mi è venuta a dire quella maggiore “mi iniziano a

guardare male”.

E la gente inizia a guardare male i miei familiari.

Mio fratello abita in una casa popolare a Giardinet ti e

c’avuto per i primi tre mesi la fila delle persone che gli

andavano a chiedere i soldi, signor Presidente, per ché “ah,

tuo fratello si è rubato tutto, dacci qualche cosa” .

A questi livelli stiamo.

Mia sorella che entra nei posti, come dice il cogn ome suo...

una vergogna.

Mia sorella che era abbonata a Fastweb per conto su o, un

giorno con le funzionava il telefono, alza...

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

IMP – MOKBEL: No, no, io non lo sapevo.

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Però alza il telefono perché non le funzionava non mi ricordo

che cosa, dice il cognome e gli sbattono il telefon o in faccia

per tre volte.

Voi ridete, per me non c’è nulla da ridere.

Perché io... no, non c’è nulla da ridere, perché si stanno

aggravando sempre di più loro, io mi sto aggravando in modo...

veramente non ce la faccio più.

E devo continuare a leggere cose assurde perché, pe rché...

forse perché qualcuno della banda della Magliana qu ando era a

(incomprensibile) nel ‘79 che io avevo 19 anni, sig nor

Presidente, 19 anni, ho fatto politica nell’estrema sinistra

fino al ‘75, non nell’estrema destra.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Presidente però chiedo scusa, scusi se

la interrompo Mokbel, però le dichiarazioni spontan ee

dovrebbero essere fatti per cui stiamo procedendo

eventualmente.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

IMP – MOKBEL: Sì, sì, va bene adesso... va bene allora...

allora ho chiuso così.

Per cui sui fatti volevo semplicemente dire che que lla volta

mi sono arrabbiato con De Dominicis perché io ho gi rato

l’assegno... cioè ho dato l’assegno a mia suocera c he ho

coinvolto io in questa storia, perché io ho avuto g ioiellerie,

poi lei era andata in pensione... questo posso dirl o... posso

dirle queste cose?

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: (Incomprensibile per intervento fuori

microfono) lo decide il Presidente Mokbel quello ch e

(incomprensibile per intervento fuori microfono).

IMP – MOKBEL: Non so quello... non so perché lei...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Io faccio opposizione perché devo fare

un’opposizione, ha capito?

IMP – MOKBEL: Sì, ma non so come funziona.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E’ inutile che (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

IMP – MOKBEL: Non so come funziona.

T: Le dichiarazioni spontanee devono... le dichiarazi oni

spontanee...

IMP – MOKBEL: Io (incomprensibile per sovrapposizione di voci)

solo con lei?

T: Sì, sì.

Devono riguardare appunto i fatti di cui... per cui è

processo, sì.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci fuori microfono).

IMP – MOKBEL: Ma non era polemica.

T: Va bene.

Comunque mi pare avesse ormai chiarito l’episodio d ello

schiaffo, appunto lo ha chiarito.

IMP – MOKBEL: Mah, lo schiaffo... lo schiaffo, poi non è che

gli ho dato... va beh, comunque diciamo io gli ho d ato uno

schiaffo.

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Uno schiaffo perché, perché mia suocera era esposta con le

banche, l’ho coinvolta io nell’acquisto di questa g ioielleria

e ho fatto un macello, tanto è vero che adesso sta perdendo

casa ed è successo tutto quello che è successo, sig nor

Presidente.

Però veramente io c’ho una famiglia che non può più girare.

Sono 14 mesi che io sono un criminale, va bene sarò anche un

criminale, però io il processo lo voglio fatto da v oi, non dai

media se fosse possibile.

Grazie, scusatemi dello sfogo.

T: Buongiorno, le sue generalità, lei si chiama?

DICH – SANTORO: Santoro Maurizio.

T: Dove è nato, quando.

DICH – SANTORO: Nato a Napoli il 3 settembre del 65, residente

a Roma in via Annibale Maria di Francia 105.

T: Può dare lettura della formula di impegno.

Anche qui non è un dichiarante ex Art. 210?

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E’ un testimone.

T: Prego.

DICH – SANTORO: (Lettura della formula di impegno) .

ESAME DEL TESTE

SANTORO MAURIZIO

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 55

T: Pubblico Ministero può procedere all’esame, grazie .

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Signor Santoro che titolo di studio

ha, che lavoro svolge?

DICH – SANTORO: Sono diplomato ragioniere e svolgo ragioniere

commercialista con libera professione.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Conosce la società “B & S s.r.l.”?

E’ sua?

DICH – SANTORO: Sì, sono socio.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E’ socio e chi è l’amministratore?

DICH – SANTORO: Amministratore è... ad oggi Tinello Rosaria.

E’ in liquidazione la “B & S”.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: E’ invece nel... 2006 chi era

l’amministratore?

DICH – SANTORO: Battelli Stefano mi sembra.

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei conosce la società Global...

intanto di che cosa si occupa questa “B & S s.r.l.” ?

DICH – SANTORO: Elaborazione dati contabili, tenuta

contabilità, amministrazione fiscale, amministrazio ne del

personale dipendente.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Invece conosce la “Global Phone

Network”?

DICH – SANTORO: Sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Come mai la conosce?

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 56

DICH – SANTORO: E’ una società che ha avuto la domiciliazione

presso la “B & S”, presso il nostro studio a via Gi useppe

Andreoli numero 1.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Tramite chi, come è avvenuta questa

cosa?

DICH – SANTORO: Ah, ok.

Tramite Aurelio Gionta che è un amico di mia cugina .

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Senta ma... è un’attività... quanto

cosa il servizio di domiciliazione di corrispondenz a?

DICH – SANTORO: A seconda dell’impegno.

Comunque consideri normalmente noi prendiamo dai 1 00 ai 150

al mese, però in virtù dell’amicizia, se non erro, alla

“Global” facemmo un prezzo di favore.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Che prezzo?

DICH – SANTORO: Se non erro 50 euro al mese.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Lei rilasciava fattura?

DICH – SANTORO: Regolarmente tutto fatturato.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Quindi ha la documentazione relativa

al pagamento di questi corrispettivi?

DICH – SANTORO: Sì, sì, sì.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Chi la pagava?

DICH – SANTORO: Ma guardi noi comunicavamo... avevamo un

numero di telefono, comunicavamo che era pronta tut ta la

corrispondenza che arrivava, che era pronta la nost ra fattura

e normalmente venivano incaricati a ritirare la cos a e...

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PM – DOTT.SSA PASSANITI: Qual è la...

DICH – SANTORO: Scusi?

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Qual è la ragione di una richiesta di

domiciliazione bancaria?

Lei per quante società ha svolto questa attività?

DICH – SANTORO: Consideri ad oggi ce ne avremmo...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: No, nel 2006.

DICH – SANTORO: Non lo so, in media 15-20, non lo so, a volte

qualcosina in più, a volte...

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Le era stata rappresentata dagli

interessati una ragione per questa domiciliazione?

DICH – SANTORO: No, non una ragione specifica.

No.

PM – DOTT.SSA PASSANITI: Nessun’altra domanda.

T: Controesami?

Parte civile nessuno.

Difensori?

No, va bene, può andare grazie.

DICH – SANTORO: Grazie, buongiorno.

T: Le sue generalità, lei si chiama?

ESAME DEL TESTE

SANTINI PIETRO

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 58

DICH – SANTINI: Mi chiamo Santini Pietro, sono nato a Roma il

14 aprile del 1960.

T: Legga la formula di impegno a dire la verità.

DICH – SANTINI: (Lettura della formula di impegno) .

T: Prego Pubblico Ministero.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, grazie.

Senta Santini lei che attività svolge?

DICH – SANTINI: Non l’ho sentita.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che attività svolge?

DICH – SANTINI: Sono un ispettore della Guardia di Finanza.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E’ in servizio attualmente?

DICH – SANTINI: In servizio presso il Nucleo Speciale di

Polizia Valutaria di Roma.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei conosce il maggiore Berriola Luca?

DICH – SANTINI: Sì, lo conosco in quanto è stato mio

comandante diretto della sezione nel periodo mi sem bra

dall’agosto del 2002 all’agosto del 2003.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei lavorava con Berriola?

DICH – SANTINI: Sì, per un anno circa ho lavorato insieme a

lui.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha partecipato mai a attività di

perquisizione o sequestro relative a indagini per.. . società

telefoniche?

DICH – SANTINI: Credo di sì.

Siamo stati impegnati quasi tutti...

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 59

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non in questa fase, prima del 2010,

quindi prima della fase delle indagini... di questa indagine

qua.

Negli anni in cui... che vanno dal 2002, cioè da qu ando lei

era al valutario ed era sotto la direzione del Berr iola.

DICH – SANTINI: Ritengo di sì, però adesso non lo ricordo

nella circostanza specifica perché ne facciamo molt e di

perquisizioni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ricorda di aver mai partecipato ad

attività di indagine relative alle Phuncard?

All’indagine Phuncard?

DICH – SANTINI: No, non ho mai partecipato.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha mai... ha sentito parlare

all’interno del suo ufficio di indagini relative a società di

traffico telefonico?

DICH – SANTINI: Di traffico telefonico... io soltanto nel...

diciamo nel... quando è stato... ma di quelle che s i riferisce

lei adesso in queste perquisizioni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi non relativamente a queste

ultime per cui oggi è processo, Fastweb e...

DICH – SANTINI: No.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quando ne ha sentito parlare?

DICH – SANTINI: Io ne ho sentito parlare soltanto diciamo

nel... quando il maggiore Berriola, all’epoca era c omandante

della sezione che lui trattava una pratica relativa a truffe

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 60

di tipo telefonico, però non so dirle nello specifi co proprio

di che cosa si trattasse, in quanto la trattava lui

personalmente la pratica.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non ho capito, c’era un’indagine che

trattava direttamente Berriola sul traffico telefon ico?

Non ho capito bene.

DICH – SANTINI: Non so esattamente...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei come l’ha saputo, intanto come

l’ha saputo?

DICH – SANTINI: Non so esattamente di che cosa si trattasse in

quanto la trattava lui.

Diciamo eravamo un po’ tutti a conoscenza all’inter no

dell’ufficio che lui trattava questa pratica, però diciamo che

la curava personalmente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma era un fascicolo noto, un fascicolo

di indagine noto, o un fascicolo riservato?

DICH – SANTINI: Un fascicolo che ha seguito l’iter burocratico

dell’ufficio, è stato anche trasmesso agli uffici. .. mi

sembra Gruppo Anticrimine Tecnologico nostro della Guardia di

Finanza per acquisire maggiori informazioni...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Chi si occupava di questa attività?

DICH – SANTINI: Il maggiore Berriola.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Il maggiore Berriola da solo,

insieme... o supportato...

DICH – SANTINI: No, da solo.

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 61

E’ una pratica che trattava...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Eh?

DICH – SANTINI: E’ una pratica che trattava lui.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha fatto qualche accertamento per

questa pratica, le è stato richiesto qualche accert amento?

DICH – SANTINI: A noi spesso ci veniva chiesto di fare magari

delle visure, o delle interrogazioni terminali.

Però adesso se io ho fatto una visura o qualcosa su questa

pratica non glielo so riferire.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Per aiutarla a ricordare.

DICH – SANTINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei il 25 febbraio 2010 sentito in

Procura ha dichiarato, parlando sempre di indagini sul

traffico telefonico “ricordo solo che il maggiore... non ho

mai sentito... fino a ieri non sapevo neanche che a lcuni

colleghi si occupavano di un’indagine determinata P huncard” ed

è quello che ha detto adesso.

“Ricordo solo che il maggiore Berriola quando era i l mio

comandante al Nucleo Valutario aveva di sua iniziat iva aperto

un fascicolo di indagine relativo a truffe collegat e a mezzi

telefonici. Tale circostanza l’ho appresa dallo ste sso

Berriola che mi aveva chiesto, mi pare, di fare qua lche

accertamento in banca dati. Non ricordo se su socie tà o

persone fisiche” .

DICH – SANTINI: E’ quello che ho appena detto.

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 62

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei l’ha appreso da Berriola,

quindi non è che si sapeva da tutto.

Lei come ha saputo di questa circostanza.

Io questo le ho chiesto, come ha saputo questa circ ostanza...

DICH – SANTINI: Anche perché il fascicolo era un fascicolo

comunque d’ufficio che trattava lui personalmente.

Poi quando è andato via il maggiore Berriola dalla sezione è

rimasto questo ufficio... questo fascicolo in uffic io tant’è

che l’abbiamo poi... è stato archiviato come altre

trattazioni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, l’altra domanda che le ho fatto

era se si trattava di un fascicolo riservato, o un

fascicolo...

DICH – SANTINI: Non era riservato.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E io le dico che lei ha dichiarato,

sempre il 25 febbraio 2010 “si trattava di un fascicolo di

fatto a trattazione riservata, del quale si occupav a da solo

Berriola” .

DICH – SANTINI: Mi sembra che io già in fase

dell’interrogatorio...

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E’ in relazione al quale... lo dico...

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

DICH – SANTINI: In fase dell’interrogatorio...

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 63

DICH – SANTINI: In fase dell’interrogatorio, mi scusi, io ho

già riferito che... di aver usato un’accezione sbag liata, nel

senso che si trattava di un fascicolo che curava lu i

personalmente, come è capitato tante altre volte co n altri

superiori che hanno curato pratiche in modo persona le.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: In modo personale.

DICH – SANTINI: Voglio dire le sezioni dove noi lavoriamo, a

volte sono state composte anche da tre persone, da quattro

persone.

Dove l’ufficiale ha un coinvolgimento diretto nelle

trattazioni.

Anche a volte sviluppa personalmente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma lei di questo fascicolo, ha detto,

ha saputo successivamente che cosa?

Ha saputo qualche cosa?

DICH – SANTINI: Fu archiviato perché era stato mandato al

Gruppo Anticrimine Tecnologico per vedere se c’eran o delle

evidenze, delle emergenze, se c’era possibilità di sviluppare

questa trattazione e tornò una risposta negativa pe r cui

questo fascicolo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei vide la risposta?

DICH – SANTINI: Mah... non lo so.

Sicuramente credo di sì, perché poi questo fascicol o fu

archiviato.

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 64

Fu archiviato in periodo successivo a quando era gi à andato

via il maggiore Berriola.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Per correttezza, così come ha detto il

difensore, le leggo la risposta che aveva dato nel fascicolo

trattazione riservata di cui abbiamo detto prima.

“Voglio precisare” lei a pagina 3 dice “che il fascicolo in

questione non era un fascicolo AR, di vera e propri a

trattazione riservata, ma un fascicolo ordinario di cui si

occupava esclusivamente il maggiore Berriola” .

Quindi questa era la dizione, non era un fascicolo. ..

riservato.

DICH – SANTINI: No, non era un fascicolo riservato.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei aveva detto prima di fatto

riservato.

DICH – SANTINI: No, io... anche in quella sede quando lei mi

ha fatto l’interrogatorio, io avevo riferito prima ho usato

un’espressione sbagliata, usando il termine riserva to, per

dire che lo trattava lui, ma era un fascicolo ordin ario.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, di fatto ha detto lei, non aveva

detto effettivamente.

Poi ha detto che non era... perché i fascicoli AR c he sono?

DICH – SANTINI: Fascicoli riservati che io tra l’altro non ho

mai visto, mai trattato fascicoli riservati.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei non si ricorda che tipo di

accertamento le ha chiesto Berriola in relazione a questo

fascicolo?

DICH – SANTINI: No, guardi, assolutamente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei di che cosa si occupava quando era

sotto la direzione di Berriola?

DICH – SANTINI: Quello che faccio anche adesso... accertamenti

antiriciclaggio e ispezioni antiriciclaggio e svilu ppi di

approfondimento di segnalazioni, operazioni sospett e e

qualsiasi attività delegata che può pervenire.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi anche accertamenti in banca

dati fa?

DICH – SANTINI: Certo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei...

DICH – SANTINI: Le banche dati sono le basi delle nostre

attività.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi la consultazione sulle banche

dati e poi gli sviluppi di questi dati che avete ac quisito con

la banca dati, giusto?

DICH – SANTINI: No, io ho detto la mia attività... in genere

tutte le mie attività, qualsiasi attività facciamo partono

naturalmente dalla cognizione del soggetto, della p ersona

sulla quale si possono, si devono svolgere delle in dagini e

quindi si parte dallo sviluppo delle banche dati na turalmente.

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 66

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei... Berriola è stato suo comandante

in che periodo ha detto?

2003-2004?

DICH – SANTINI: Mi sembra per un anno, 2002-2003.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Successivamente lei ha più sentito...

l’ha più visto, l’ha più sentito il Berriola?

DICH – SANTINI: E’ stato... credo che sia stato anche

comandante di un’altra sezione all’interno dello st esso gruppo

e poi anche in periodo successivo occupava una funz ione di

responsabile per quanto riguardava il sistema di... cioè la

struttura, la vigilanza della caserma, per cui era. .. era

presso il nostro reparto però...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lo vedeva?

DICH – SANTINI: ... beh, sì.

Lo vedevo naturalmente anche noi svolgevamo periodi camente un

turno di ufficiale di servizio, per il quale noi ci dovevamo

proprio recare dal maggiore Berriola, quando occupa va

quell’altra funzione, per fare il cambio di consegn e.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei poco fa ha detto che la

circostanza che trattasse solo Berriola questo fasc icolo era

una cosa normale, ha detto, se ho capito bene.

Cioè una cosa che faceva...

DICH – SANTINI: Beh, di solito le trattazioni le trattavamo

noi ispettori, però può capitare che un ufficiale l e tratti

personalmente.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: La domanda che le faccio è questa.

Questa circostanza, il fatto che ci fosse questo fa scicolo a

trattazione riservata di Berriola... a trattazione di fatto di

Berriola, era una cosa particolare o meno, o no?

DICH – SANTINI: No, perché se aveva delle fonti che gli

avevano magari dato la possibilità di sviluppare de lle

indagini, se le sviluppava.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Allora io dico e le contesto sempre

dal verbale del 25 febbraio che lei, che aveva dett o

spontaneamente questa circostanza “ricordo questo

particolare” .

A pagina 3 avvocato “ho questo ricordo” cioè il ricordo di

questo fascicolo “perché trattandosi di un fascicolo che lui

aveva aperto di sua esclusiva iniziativa e che trat tava

esclusivamente lui, era una cosa particolare” .

Ricorda questa circostanza?

DICH – SANTINI: Non è... quello che sto dicendo non è

abitudine e prassi che l’ufficiale faccia delle pra tiche in

modo autonomo, però succede.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non ho altre domande per il teste.

T: Nessuna domanda dalla Parte civile.

Controesame delle Difese.

AVV. GIUDICE: Presidente, chiedo scusa.

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Soltanto il maggiore Berriola vorrebbe fare una spo ntanea

dichiarazione prima che io faccia il controesame, s e il

Presidente lo consente.

T: Va bene.

Sarebbe forse più opportuno ultimare il controesame e subito

dopo...

AVV. GIUDICE: Se non ho capito male dalle risposte che lei ha

dato al dottor Bombardieri, Maresciallo Santini, qu indi è

stata trattata questa pratica, questo fascicolo che era un

fascicolo ordinario, ma di cui si occupava il maggi ore

Berriola.

DICH – SANTINI: Sì.

AVV. GIUDICE: Dopodiché il maggiore Berriola ha trasmesso ad

altro reparto della Guardia di Finanza gli esiti di questo

fascicolo, ha informato altre persone all’interno d ella

Guardia di Finanza di ciò che era stato raccolto?

DICH – SANTINI: Certo.

Come ho riferito prima, per quello che ricordo, ave va

trasmesso questo fascicolo al Gruppo Anticrimine Te cnologico,

nostro della Guardia di Finanza, che aveva... ha se de comunque

nello stesso comprensorio dove è ubicato il mio rep arto e per

eventuali sviluppi e per vedere se c’era la possibi lità di

sviluppare questa indagine.

AVV. GIUDICE: Quindi, sempre se non ho capito male

maresciallo, la decisione di archiviare questo fasc icolo,

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 69

questa pratica, questo spunto di indagine è interve nuta non

dal maggiore Berriola.

DICH – SANTINI: Credo che sia intervenuta successivamente

perché il fascicolo era rimasto poi... siccome lo t rattava

lui, non erano pervenute notizie che potevano dare degli

esiti, era rimasto a lui e poi successivamente quan do è andato

via ci siamo ritrovati questo fascicolo da dover ch iudere.

E quindi fu archiviato.

AVV. GIUDICE: Quindi era un fascicolo ordinario che una volta

che il maggiore Berriola ha lasciato il comando del la vostra

sezione, è rimasto a disposizione ed è stato poi va lutato da

altri soggetti?

DICH – SANTINI: Sicuramente.

Anche perché, voglio aggiungere, abbiamo una scala gerarchica

che decide comunque le trattazioni nel momento in c ui vanno

archiviate e chiuse, non è che... faccio l’ipotesi maggiore

Berriola o l’ispettore Santini, il maresciallo Sant ini decide

di chiudere la trattazione.

C’è una scala gerarchica che valuta.

AVV. GIUDICE: Quindi il fascicolo, per quello che lei ricorda,

fu anche inoltrato per scala gerarchica.

Gli esiti di questo accertamento.

DICH – SANTINI: Sicuramente.

AVV. GIUDICE: Le faccio l’ultima domanda per quello che mi

riguarda.

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 70

Gli accertamenti che ordinariamente vi venivano del egati, cioè

questo esame della banca dati di cui, se non vado e rrato, lei

ha parlato.

DICH – SANTINI: Sì.

AVV. GIUDICE: Riguardavano sede, operatività della società,

eventuali profili di questa natura?

DICH – SANTINI: Io... non ricordo.

A distanza di otto anni se io ho effettuato persona lmente una

qualche visura su qualche... posso presumere di ave r fatto

qualche cosa, perché rientrava nel rapporto di coll aborazione

che c’era fra il mio comandante diretto e noi della sezione.

Se il mio comandante dice fammi una visura su quest a società,

o su una persona, noi lo facciamo anche... non c’è nessun

problema in merito.

AVV. GIUDICE: Ho capito.

Non ho altre domande, grazie.

T: Ci sono altri controesami?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi se ho capito bene lei ricorda

certamente l’esistenza di questo fascicolo.

DICH – SANTINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ricorda che è andato poi in archivio,

successivamente.

DICH – SANTINI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi questo lo ricorda bene lei?

DICH – SANTINI: Sì, sì.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non ho altre domande.

T: Va bene, grazie.

Può andare.

DICH – SANTINI: Grazie.

Buongiorno.

DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL’IMPUTATO: BERRIOLA LUC A

IMP – BERRIOLA: Mi chiamo Luca Berriola, sono nato a Formia il

15 giugno del 1970.

E’ doveroso da parte mia fare delle dichiarazioni d i natura

esclusivamente tecnica che... ci sono delle confusi oni

incredibili che verrò immediatamente a spiegare.

Per chiudere un attimo il discorso sulla vigilanza per cui il

maresciallo Santini, insieme a tanti altri sottuffi ciali, e mi

riferisco come epoca temporale al periodo 2009, tra gli altri

incarichi che avevo, quindi capo ufficio operazioni in un

reparto speciale a competenza nazionale, a caratter e

esclusivamente amministrativo e non operativo, io a vevo anche

la competenza e quindi... la competenza e... l’ordi ne scritto,

le consegne, quelle che vengono definite le consegn e in ambito

militare, sulla vigilanza di tutti gli edifici appa rtenenti al

Comando Reparti Speciali.

Quindi tutti i sottufficiali, sono circa 400, veniv ano

materialmente ogni giorno, chiaramente non tutti e 400 perché

il turno di servizio impegna un sottufficiale e un ispettore,

ogni giorno nell’arco delle 24 ore sabato e domenic a.

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 72

Quindi è per questo che il maresciallo Santini nel 2009 è

venuto anche da me.

Stiamo parlando di questa trattazione riservava che il

Pubblico Ministero definisce riservata e che il mar esciallo

Santini ha definito riservata, io direi di prenderl a,

acquisitelo questo fascicolo.

Io speravo che fosse stato preso il fascicolo perch é non è un

fascicolo è una trattazione, e vi dico anche cos’è la

trattazione, perché leggendo le carte si può capire male.

Allora tutte, e dico tutte, senza fare riferimenti

particolari, tutte, o meglio ogni pratica che io co me

comandante di sezione ricevevo, veniva innanzitutto vagliata

dalla superiore gerarchia che era composta da: un c omandante

di nucleo e il suo staff, un capo ufficio operazion i e il suo

staff, un comandante di gruppo e il suo staff, il c omandante

di sezione che prendeva materialmente in carico la trattazione

che non si può chiamare ancora fascicolo, si chiama

trattazione.

Il termine fascicolo, il termine, la parola, le ott o lettere

del termine fascicolo vengono assegnate allorché vi ene

identificata la trattazione a un numero di schedari o.

Quello è il fascicolo.

Io spero, lo chiedo che si prenda il fascicolo.

Lo ricordo anche, ricordo perfettamente che cos’è q uesto

fascicolo.

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 73

Il fascicolo è una trattazione, e io ricordo perfet tamente che

questa trattazione riguardava non truffe telefonich e come

viene detto, assolutamente no.

Ma poi potrei essere contraddetto immediatamente.

Il fascicolo è... chiedo scusa, la trattazione era

un’annotazione inoltrata e riferita a una truffa te lematica, a

una possibile truffa telematica.

Quelle che venivano definiti allora i “Trojan horse ”.

Che cos’è il Trojan horse, è il famoso cavallo di T roia,

quello che poi verrà denominato l’operazione di phi shing, cioè

l’asportazione, la... come dire... l’impossessament o da parte

di altri di alcuni dati sensibili.

Il Trojan horse è una procedura materialmente che i o non

conosco.

E’ una procedura che consente a un personaggio, a u n soggetto

di acquisire dati da altri e queste persone non con oscono che

i dati gli vengono sottratti.

Questa operazione, questa trattazione, questo modus operandi,

io l’ho immediatamente rappresentato, attesa la mia

incompetenza totale nel settore informatico, l’ho t rasmessa

materialmente no al GAT, al NIS che era il Nucleo

Investigativo Speciale dal quale dipendeva il GAT, comandato

dagli ufficiali allora presenti.

Queste trattazioni sono state anche, perché il mio comando era

il Nucleo Valutario, quindi io le ho inoltrate sia per

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 74

competenza di trattazione al Nucleo Investigativo S peciale che

l’ha data per le attività di specifica competenza a l GAT, il

quale poi successivamente ha disposto che non c’era

assolutamente nulla di rilevante e di sensibile.

La mia trattazione, quella che io ho dovuto mandare al mio, e

che dovevo mandare, come ho sempre fatto in tutti i casi, l’ho

mandato al mio comando superiore, quindi al mio cap o...

comandante di gruppo, al mio capo ufficio operazion i, al mio

comandante di Nucleo, al mio comandante dei Repart i Speciali

e al comandante... cioè ci sono sei ufficiali gener ali, e il

loro staff ovviamente, che hanno valutato questa pr atica sia a

salire, sia a scendere.

Nel momento in cui... a salire e scendere è un term ine

tecnico, forse poco proprio, però... è ritornata co n parere

negativo, perché le modalità che poi dovevano esser e

materialmente eseguite all’interno di una serie di società in

tutta Italia, cioè tutte quelle che gestivano mater iale

informativo, è un lavoro abnorme, e ha avuto esito negativo.

Per cui non è stata neanche trattata.

Il termine fascicolo è stato dato quando gli è stat o dato il

numero per poterla trattare, ma il fascicolo era a

disposizione di tutti.

Dal finanziere al generale di corpo d’armata.

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 75

Ed è stata visionata da tutti, perché ci sono i par eri su ogni

pratica, quindi questa è una cosa assolutamente, fa cilmente

riscontrabile.

Poi le banche dati.

C’è la possibilità tecnica, chiunque lo sa, di risc ontrare

fino a 20 anni prima quali sono le analisi... si ch iamano i

logger del Cerved, basta andare a Castro Pretorio, si fa una

richiesta.

E’ stata fatta migliaia di volte, l’ho fatta anche io altre

volte, per vedere se è stata mai fatta una interrog azione a

una banca dati riferita a qualsiasi episodio.

E io non le dico solo la mia, perché io avevo una p assword a

livello superiore chiaramente, ma fatela di chiunqu e, di

chiunque io abbia comandato, è anche più semplice.

Fatela nei confronti di tutti... cioè si può inter rogare

anche se una società oggetto di questa indagine per cui io

sono imputato e detenuto, si può vedere se queste s ocietà sono

state materialmente attenzionate.

Si può vedere chi le ha fatte, in che periodo, con che

matricola e si può risalire alle persone che materi almente

hanno fatto questo tipo di attività.

Chiunque, io non chiedo e né... perché potrei esse re di

parte, dire sono stato io, oppure non sono stato io .

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 76

No, io vi dico non sono stato io, Luca Berriola, no n è stato

nessun mio militare perché io appartenevo a un’altr a

completamente sezione.

Io non ho mai fatto e neanche il maresciallo Santin i, abbiamo

fatto operazioni antiriciclaggio, perché le segnala zioni di

operazioni sospette, e questo vorrei sia chiaro per tanti, non

sono operazioni antiriciclaggio.

Le operazioni antiriciclaggio sono tutt’altro.

Da una segnalazione di operazioni sospette che comu nque ci

viene data dall’allora ufficio finanziario, può der ivare una

operazione antiriciclaggio.

Io chiedo che in tutti i miei anni, ma non solo que lli in cui

sono stato comandante di sezione al Valutario, sia stata mai

fatta una operazione antiriciclaggio di cui io abbi a avuto

neanche notizia.

L’ultima cosa e chiudo.

Il maresciallo Santini se ha fatto qualche interrog azione e

prego di verificarlo eventualmente, l’ha fatto perc hé ho dato

io questo ordine.

Ma le analisi delle banche dati... c’è un registro anche di

carico di tutte le persone che fanno... oltre al te rminale

informatico, c’è un registro dove si dice “il coman dante Luca

Berriola ha disposto l’accertamento di riferimento a questa

pratica su questa società”.

C’è un registro, è facilmente consultabile.

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 77

Immediatamente consultabile.

Tutto questo va assolutamente... non è vero, non è vero che

io... non è vero.

Grazie.

T: Le sue generalità, lei si chiama?

DICH – MAGLIOZZI: Mi chiamo Milena Magliozzi, sono nata a

Carlton in Australia il 30 aprile del 1975.

(Lettura della formula di impegno) .

T: Pubblico Ministero può procedere all’esame.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Buongiorno.

DICH – MAGLIOZZI: Buongiorno.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che attività svolge?

DICH – MAGLIOZZI: Io sono una dipendente di una banca, adesso

lavoro per il Credito Emiliano e ho cominciato a la vorare dal

’94 per un altro istituto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Negli anni 2002, 2003, 2004 e a

seguire per chi ha lavorato e dove?

DICH – MAGLIOZZI: Dal 2001 al 2006 lavoravo per la Unipol

Banca.

ESAME DELLA TESTE

MAGLIOZZI MILENA

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Negli anni, nel dettaglio che lei mi ha citato, ero ... vice

titolare e poi titolare della filiale di Terracina della

Unipol Banca.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi filiale di Terracina della

Unipol?

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei conosce Berriola Luca?

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire quando l’ha conosciuto,

come l’ha conosciuto, che rapporto aveva con Berrio la?

DICH – MAGLIOZZI: Io l’ho conosciuto nel periodo in cui

lavoravo a Terracina per la Unipol, lui era un clie nte della

banca che avevo ritrovato poi lavorando lì, e...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Era già cliente della banca o è

diventato con lei cliente della banca?

DICH – MAGLIOZZI: No, no, era già cliente della banca quando

io sono stata... trasferita alla filiale di Terraci na.

L’ho conosciuto quindi per lavoro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sa Berriola Luca chi era, era un

cliente privato, un...

DICH – MAGLIOZZI: No, sapevo benissimo che fosse un cliente

privato, anche perché mi ha chiesto delle informazi oni.

Io non ero allo sportello, non ero alla cassa, quin di i

clienti che parlavano con me era per snocciolare un a

problematica che meritava più approfondimento e mi pare

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 79

parlammo di un investimento che aveva al Monte dei Paschi che

dovevamo estinguere, dirottare (trascrizione foneti ca), quindi

l’ho conosciuto in questa occasione e sapevo che er a il

capitato della Guardia di Finanza della compagnia d i

Terracina.

Mi fare fosse compagnia, adesso...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lavorava nella Guardia di Finanza a

Terracina, comandante...

DICH – MAGLIOZZI: Sì, dirigeva quella sezione, adesso non avrò

utilizzato i termini adatti, però...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi l’ha conosciuto... più o meno

può datare questa conoscenza indicativamente?

DICH – MAGLIOZZI: Io ho incominciato... ho preso servizio a

Terracina il settembre del 2001, un anno dopo circa .

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei che attività... all’epoca che

funzione aveva all’interno della banca?

DICH – MAGLIOZZI: Mi scusi, non ho...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che funzioni aveva all’interno della

banca?

Lei ha detto è stata vice direttrice...

DICH – MAGLIOZZI: Quando l’ho conosciuto ero vice direttore

della filiale.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Poi è stata direttrice ha detto pure,

in che periodo?

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 80

DICH – MAGLIOZZI: Sì, c’è stato un periodo in cui ho chiesto

il trasferimento presso la direzione centrale perch é avevo

dei problemi in ufficio e ho lavorato a Bologna.

Successivamente hanno licenziato il titolare della filiale

dove lavoravo prima io a Terracina e per periodo mi hanno

reintegrato in filiale e... senza nomina da titolar e, ma dopo

circa sette mesi mi hanno incaricato come titolare della

filiale.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei è rientrata a Terracina se

lo ricorda in che periodo?

DICH – MAGLIOZZI: Quando ho cominciato a lavorare a Terracina?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, come direttore.

DICH – MAGLIOZZI: Come direttore?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, dopo il trasferimento a Bologna.

DICH – MAGLIOZZI: Sì, aspetti mi faccio un attimo i conteggi.

Credo l’estate... a fine estate del 2003, credo che sia

l’estate del 2003.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E’ stata a Bologna.

Quindi dopo l’estate del 2003 è rientrata, non ho c apito.

DICH – MAGLIOZZI: No, io a Bologna sono stata a fine 2002.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Fine 2002 fino a?

DICH – MAGLIOZZI: Fino a marzo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Del 2003.

DICH – MAGLIOZZI: Sì, e successivamente...

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Da Bologna lei è rientrata a

Terracina.

DICH – MAGLIOZZI: A Terracina e dopo circa sei mesi...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E’ diventata (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – MAGLIOZZI: ... mi hanno confermato la nomina di

titolare.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Benissimo.

Il Berriola ha detto che era un cliente.

Lei aveva un rapporto solamente formale con Berriol a, o era un

rapporto di amicizia, un...

DICH – MAGLIOZZI: No, questo rapporto che è cominciato con la

conoscenza lavorativa, poi ha avuto un prosieguo, i o sono

diventata un’amica di Luca, conosco la sua famiglia .

Ho... negli anni l’ho... ho visitato la sua compag na e lui

quando hanno avuto la bambina.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi siete diventati amici in

pratica?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, sì, siamo diventati amici.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei conosce Tommasino Vito?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, l’ho incontrato.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Chi è Tommasino Vito?

DICH – MAGLIOZZI: Devo indicarlo nella...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, no.

Chi è nel senso, per lei chi era Tommasino Vito.

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Lei lo conosce come, l’ha conosciuto per strada, l’ ha

conosciuto a una festa?

DICH – MAGLIOZZI: Allora, no, no... quando ero titolare della

filiale di Terracina Luca mi disse se avevo piacere di provare

ad affidare (trascrizione fonetica) un’azienda di un suo

amico che per me poteva essere un’opportunità lavor ativa e

acquisizione di un nuovo cliente e lui era... potev a avere il

vantaggio di potere avere un affidamento dalla banc a.

Una volta che sono andata... di ritorno a una riuni one che era

(incomprensibile) negli uffici di Roma della mia b anca, ho

incontrato Luca e...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Qui a Roma?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, ai Castelli Romani però non so dire la

località esatta, perché mi ricordo che ci siamo rit rovati con

Luca e poi lui mi ha accompagnato.

Ho visitato l’azienda di Vito Tommasino, aveva un c all center,

c’erano dei dipendenti che lavoravano.

Era tipo una villa, nella zona dei Castelli Romani .

E lui mi ha spiegato in quella sede il tipo di atti vità che

esercitava, la sua azienda.

Loro avevano questo call center, rispondevano con l e

operatrici alle diverse aziende che erano convenzio nate con

loro.

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C’erano “Johnson & Jhonson” mi ricordo perfettament e, alcune

farmaceutiche, forse anche degli enti pubblici e l oro

facevano quindi il servizio assistenza clienti.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei prima di Berriola non lo

conosceva Tommasino Vito?

DICH – MAGLIOZZI: No, io non l’ho mai incontrato prima di

Berriola.

E’ stato Luca a presentarmelo in questa occasione.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E che le disse che era un suo amico,

come le disse che era...

DICH – MAGLIOZZI: Era un suo conoscente, insomma una persona

che conosceva lui che aveva manifestato questa nece ssità di

avere un ulteriore affidamento per la sua azienda e che se

poteva essere un’occasione conoscerlo per verificar e se

c’erano poi presupposti per affidarlo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Benissimo, poi ci torniamo su

Tommasino.

Lei conosce Arigoni Fabio?

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire come l’ha conosciuto e chi

era Arigoni Fabio?

DICH – MAGLIOZZI: Arigoni Fabio mi fu presentato da Luca

sempre.

E...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Luca Berriola?

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DICH – MAGLIOZZI: Berriola, mi scusi.

Mi fu presentato da Berriola.

L’ho conosciuto su sua presentazione.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Come le è stato presentato?

Con quale qualità, chi era?

Un suo parente, un suo amico?

DICH – MAGLIOZZI: Mi aveva detto che era un imprenditore

romano che lui conosceva, che aveva la necessità di aprire un

conto corrente su cui far convogliare delle somme.. . no,

questo non me l’aveva detto all’inizio, mi aveva de tto che

doveva aprire un conto corrente e che preferiva una zona

decentrata da Roma per questioni di riservatezza.

Io poi ho incontrato Arigoni Fabio che mi ha confer mato questa

cosa.

Mi è sembrata una persona molto distinta incontrand ola.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei l’ha incontrato dove?

DICH – MAGLIOZZI: In filiale a Terracina.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Da solo o insieme al Berriola?

DICH – MAGLIOZZI: Il primo incontro lei...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Intanto ci dica, lei l’ha visto in

filiale insieme al Berriola?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, sì.

Guardi non so dirle se la prima volta che l’ho vist o era

accompagnato da Luca, o Luca me l’aveva solo preann unciato

telefonicamente.

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Ma mi ricordo che almeno in due occasioni li ho vis ti insieme.

Non so dirle però con onestà...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Se era prima o altre volte.

DICH – MAGLIOZZI: O al primo incontro, o successivamente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Effettivamente l’Arigoni poi ha aperto

dei conti presso di voi?

DICH – MAGLIOZZI: Ha aperto un conto corrente a lui intestato.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Un conto corrente... lei ricorda

quando è stato aperto questo conto corrente?

Solamente a lui o anche ad altri familiari?

DICH – MAGLIOZZI: Allora il conto corrente di Arigoni Fabio io

me lo ricordo benissimo ed è stato aperto a nome su o.

Mi ricordo anche che mi pare... in una delle occasi oni in cui

ho incontrato il signor Arigoni in filiale fu accom pagnato da

una ragazza.

Non so dirle se un’amica, una familiare.

E le dico con sincerità che è passato molto tempo, io dal 2006

lavoro in un altro istituto, quindi non ho avuto ne anche modo

di verificare questa cosa.

Non escludo che sia una familiare di Arigoni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Io le ho chiesto se avessero aperto il

conto altri familiari, perché questa persona che er a con lui

ha aperto un conto, la domanda è.

DICH – MAGLIOZZI: Non me lo ricordo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Intanto datiamo questa presentazione?

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DICH – MAGLIOZZI: E’ possibile che sia stato aperto un conto a

un familiare, ma un conto di cui non ho proprio mem oria.

Quindi magari che non è stato reso operativo, non g lielo so

dire.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Mi scusi, possiamo datare questa

presentazione di Tommasino e questa presentazione d i Arigoni?

Arigoni quando le è stato presentato, in che period o le è

stato presentato?

DICH – MAGLIOZZI: Allora in ordine temporale ho conosciuto

prima Tommasino Vito di Arigoni Fabio.

La data...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E’ sicura di questo?

DICH – MAGLIOZZI: ... la data esatta... io ritengo di sì.

La data esatta non me la ricordo, però mi ricordo c he il

giorno che sono andata a visitare l’azienda di Tomm asino Vito

era molto caldo, quindi fine estate, settembre.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di che anno?

DICH – MAGLIOZZI: Poteva essere settembre–ottobre.

Invece di Arigoni Fabio la data esatta non me la ri cordo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non se lo ricorda?

Senta... allora...

DICH – MAGLIOZZI: Comunque le posso dire che dalla data di

apertura del conto al primo incontro è passato poco tempo.

Quindi circa 10-15 giorni prima, non di più, della data di

apertura del conto del signor Arigoni.

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Mi scusi ma la data esatta io non... me la ricordo.

Però le posso dire che...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Poi ci arriviamo con l’apertura dei

conti.

DICH – MAGLIOZZI: ... che c’è...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi rispetto al... il Tommasino ha

aperto un conto personale, o ha aperto un conto di società?

DICH – MAGLIOZZI: Allora... io ricordo con precisione perché

ho fatto un’istruttoria che richiede degli approfo ndimenti

lunghi, di avere approfondito dei dati contabili e di

centrale dei rischi sulla società che aveva il cal l center di

Tommasino Vito.

Questa richiesta di affidamento non è andata a buon fine

perché c’erano troppi impegni sul sistema di affida menti

bancari e quindi io ne parlai anche verbalmente con il nostro

funzionario addetto alle delibere dei crediti e de cidemmo di

abbandonare questa richiesta di affidamento.

Io ricordo di avere aperto un conto a una società d i Vito, non

so dirle... Vito Tommasino, non lo dirle se era que sta qui che

ho affidato a un’altra.

Ma da...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha fatto degli accertamenti?

Lei è stata sentita da me tra febbraio e marzo.

DICH – MAGLIOZZI: Sì, ecco volevo dirle...

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha fatto poi degli accertamenti

in seguito alla...

DICH – MAGLIOZZI: Sì, anche in sede di... di quei colloqui...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: ... di dichiarazioni?

DICH – MAGLIOZZI: ... di dichiarazione, ho appreso che il conto

non era della società che io ricordavo, ma di un’al tra società

facente sempre capo a Tommasino.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei conosce l’”Axe Technology”?

DICH – MAGLIOZZI: Riconosco in questo nominativo... in questa

denominazione sociale la società a cui avevo aperto il conto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi una società di Tommasino era

quella a cui avevo fatto l’affidamento che però non era andato

a buon fine.

L’altra società invece era quella a cui è stato ape rto il

conto.

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ricorda se su questa società sono

transitati dei soldi?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, lo ricordo perché quando sono stata in

sede di dichiarazione comunque ho avuto modo di pre ndere

visione anche degli estratti conto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire adesso se ricorda

questi... senza che... di questi estratti conto a c he cosa si

riferivano, che transiti c’erano.

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DICH – MAGLIOZZI: Mi ricordo che c’erano degli accrediti che

sono stati monetizzati e prelevati dal legale rapp resentante

della società.

Non mi ricordo l’entità e... ma... forse in tutto.. . oddio,

150 Mila euro.

Ma le dico delle somme... non ricordo con esattezza .

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi intorno a quest’ordine di

cifre.

Ricorda, invece, una particolarità erano somme che rimanevano

sul conto, se erano somme che venivano versate e pr elevate?

DICH – MAGLIOZZI: No, venivano monetizzate.

Questa cosa me la...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Venivano monetizzate abbastanza...

DICH – MAGLIOZZI: Monetizzate.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: In che termini, dopo sei mesi, dopo

cinque mesi o con più immediatezza?

DICH – MAGLIOZZI: No, con immediatezza rispetto alla data di

accredito.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi insomma versate e poi

monetizzate rispetto a questa società.

Quindi le somme che...

DICH – MAGLIOZZI: Sì, mi ricordo che c’erano diverse

operazioni.

Tre accrediti e prelevamenti.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Per aiutarla a datare il periodo lei

prima ha detto che non ricordava bene, però ricorda va di aver

conosciuto prima il Tommasino e poi l’Arigoni, ha d etto così.

Nel verbale delle sue dichiarazioni il 27 febbraio 2010 lei, a

proposito del Tommasino Vito, disse “a fine 2005 il Berriola

mi ha parlato di una persona, di un imprenditore di sua

conoscenza, chiedendomi di poterlo incontrare. Succ essivamente

il Berriola mi ha accompagnato a un incontro con il Tommasino

Vito presso la sede dell’azienda” quindi siamo nel 2005.

DICH – MAGLIOZZI: Quindi è possibile allora che mi sia

sbagliata con le date.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Arigoni si ricorda quando l’ha

conosciuto come data?

DICH – MAGLIOZZI: Era la fine del 2003, quindi antecedente

a...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Perché lei ha detto che era nel

periodo in cui aveva assunto da poco la qualità di direttore,

se ho capito bene.

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei è rientrata da Bologna nel

febbraio 2003.

DICH – MAGLIOZZI: Febbraio 2003, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Dopo 6-7 mesi lei ha detto che aveva

assunto la qualità di direttrice.

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: E aveva conosciuto poi questa persona.

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

No, mi sono ricordata un altro dettaglio che mi fa confermare

il periodo di conoscenza di Tommasino Vito, perché io nel 2006

ho cambiato lavoro, sono andata via ed è stata una delle...

ultime pratiche di nuove aziende che ho valutato il mio

vecchio incarico.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi...

DICH – MAGLIOZZI: Mi ricordo che è successivo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E’ successivo (incomprensibile per

sovrapposizione di voci).

DICH – MAGLIOZZI: Perché quando poi ho lasciato l’ufficio ho

messo da parte i faldoni, quindi mi ricordo che c’e ra questo

qui ancora...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi se ho capito, le operazioni

relative alla “Axe Technology” a questa società di Tommasino

Vito a cui ha aperto il conto erano su quegli impo rti che

venivano monetizzati intorno ai 150 Mila ha detto lei.

Ritornando invece a Arigoni, lei ha detto che ha ap erto un

conto personale a Arigoni.

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Si ricorda se su questo conto sono

transitate delle somme?

Intanto quando ha aperto il conto è venuto da solo, o è venuto

con Berriola?

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DICH – MAGLIOZZI: Guardi non escludo che sia venuto

accompagnato da Berriola fisicamente, ma... o c’è s tata una

telefonata, o sono stati accompagnati il cliente me l’ha

presentato Berriola, non me lo ricordo esattamente quel

giorno.

Posso dirle che in filiale però io ho incontrato in

un’occasione, non so precisare se al primo appuntam ento o a

quelli successivi, entrambi insieme.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sul conto della... le disse che tipo

di operazioni dovevano essere fatte su questo conto ?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, proprio Arigoni stesso mi disse che lui

aveva... lasciato la Spagna dove aveva avuto delle attività

economiche per diverso tempo, aveva dismesso queste attività e

che quindi attendeva l’accredito della vendita di a lcuni

immobili e... si attendeva dei bonifici dalla Spag na su

questo conto corrente.

Me lo disse proprio Arigoni in sede di apertura del conto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Questi bonifici sono stati fatti, sono

stati effettuati poi?

DICH – MAGLIOZZI: Sono pervenuti sul conto corrente sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi in questo caso come... che

cosa si è verificato.

Lei ha detto per quanto riguarda Tommasino che sono stati

monetizzati, per quanto riguarda Arigoni che cosa è successo.

Queste somme...

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DICH – MAGLIOZZI: La stessa cosa, sono stati monetizzati e

prelevati.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Intanto ci dica di che importi si

trattava per quanto riguarda Arigoni.

DICH – MAGLIOZZI: Sono importi molto consistenti.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire... di che importi si

trattava?

DICH – MAGLIOZZI: Superiori ai 500 Mila euro.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quante operazioni sono state?

DICH – MAGLIOZZI: Mi ricordo che i bonifici... non fu un solo

bonifico, ma ci furono diversi accrediti.

In fase con gli accrediti venivano richiesti di pre levamenti.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Intanto i prelevamenti da chi venivano

richiesti e da chi venivano effettuati questi prele vamenti?

DICH – MAGLIOZZI: Allora... all’apertura del conto Arigoni

stesso mi disse che lui spesso era fuori per lavoro e che

quindi mi chiedeva se fosse possibile dare delle di sposizioni

anche telefoniche, preparando già la documentazione in questa

sede di apertura del conto dei successivi incontri avvenuti

successivamente all’apertura.

Perché io l’ho incontrato diverse volte Arigoni.

In quell’occasione io... avevo specificato che per le

operazioni allo sportello noi abbiamo una modulisti ca che va

compilata e firmata dal cliente e che quindi senza la

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disposizione formata dal cliente non avrei potuto eseguire

l’operazione.

Lui allora propose di lasciare già delle disposizio ni

prefirmate, chiedendomi se poi telefonicamente pote vo

effettuare le operazioni su sua indicazione.

Quindi ci fu all’apertura del conto, o all’incontro

immediatamente successivo la firma delle contabili di Arigoni

Fabio che mi lasciò in filiale.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi per prelevamenti successivi?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, per operazioni successive.

Sì, tra l’altro sono contabili, all’epoca quando la voravo per

la Unipol era in uso un modello standard che veniva utilizzato

per tutte le operazioni.

Era un modello in bianco di un formato metà A4 che veniva poi

stampato e compilato a macchina, e il cliente mette va soltanto

la firma.

Lo stesso modulo valeva per prelevamenti, bonifici, per tutte

le operazioni, ma in particolare Arigoni mi disse c he doveva

fare bonifici o prelevamenti, quindi quel modello e ra valido.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma le accreditò la persona che avrebbe

dovuto fare queste operazioni?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, poi mi disse anche questa cosa che se

lui non ci fosse stato, in ogni caso potevo far rif erimento a

Luca Berriola e che quindi potevo contattare lui ne l caso in

cui Arigoni non fosse in sede.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi, se ho capito bene, allora

questi prelevamenti... sono stati fatti dei prelev amenti in

occasione di queste bonifici?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, sono stati fatti dei prelevamenti in

occasione delle ricezioni dei bonifici dall’estero .

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E da chi venivano effettuati questi

prelevamenti personalmente?

DICH – MAGLIOZZI: Guardi io ritengo che almeno uno o due

prelevamenti li abbia fatti Arigoni, ma sono sicura che per la

maggior parte delle occasioni sia venuto Luca Berri ola a

ritirare il plico per nome e per conto di Arigoni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi, non ho capito, il plico che

cosa significa?

DICH – MAGLIOZZI: Il... i contanti, i soldi in contanti.

Denaro contante.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi il prelevamento è stato

effettuato da Berriola?

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi...

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ha detto il plico.

Siccome ha detto “è venuto Berriola a ritirare il p lico”.

Ho detto il plico in che cosa consiste, cos’è il pl ico.

Lei ha detto “i contanti”.

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Quindi allora... quindi intanto lei diceva che c’er ano più

bonifici, non ricorda quanti bonifici erano?

DICH – MAGLIOZZI: Io ricordo che in sede...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le è stato contestato.

DICH – MAGLIOZZI: ... di dichiarazione me l’avete mostrati.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Adesso per farla ricordare io le

contesto quanto dichiarato il 6 settembre 2010.

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha dichiarato “effettivamente i

prelevamenti di cui mi si chiede, cioè quello del 2 2 dicembre

del 2003 di euro 595 Mila, del 12 gennaio 2004 di e uro 60

Mila, del 15 gennaio 2004 di euro 500 Mila e quello del 21

gennaio 2004 di euro 19 Mila, tutti eseguiti sul co nto

corrente aperto da Arigoni, sono stati effettuati

materialmente da Berriola Luca” .

Lei ricorda questa circostanza?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, io ricordo che...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ha detto...

DICH – MAGLIOZZI: ... ho consegnato il denaro contante... in un

plico a Luca.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei ricorda come avveniva questa

operazione di prelevamento, cioè come faceva il Ber riola a

sapere che c’erano i soldi o comunque come faceva A rigoni...

lei...

DICH – MAGLIOZZI: No, io...

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Cioè Berriola Luca...

DICH – MAGLIOZZI: Noi siamo... essendo la banca che riceve il

bonifico, noi siamo passivi.

Quindi alcune volte mi era stato chiesto in concomi tanza con

l’accredito telefonicamente se fosse arrivato il bo nifico.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Da chi le è stato chiesto?

DICH – MAGLIOZZI: Mi è stato chiesto sia da Arigoni e qualche

volta anche da Berriola.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Cioè che cosa le richiedevano?

DICH – MAGLIOZZI: Telefonicamente se mi fosse... se mi

risultasse pervenuto nell’archivio della banca il b onifico a

favore di Arigoni Fabio.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi in questi casi lei...

DICH – MAGLIOZZI: In questi casi quando la risposta era

affermativa, quindi al momento in cui noi avevamo c ontezza del

bonifico, mi veniva richiesto di... dopo qualche gi orno di

prelevare le somme.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi i prelevamenti erano

abbastanza... cioè quanto tempo passava solitamente fra

l’accredito e il prelievo?

DICH – MAGLIOZZI: Non c’era molta distanza di giorni.

Pochi giorni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Senta ma lei ha parlato con... lei ha

detto che si trattava di importi rilevanti.

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Prima ha detto di Tommasino aveva

visitato l’azienda, aveva visto comunque che c’era

un’attività, ha visto che c’era questo accredito di 150 Mila

euro, più o meno.

Di Arigoni lei ha detto che si trattava di importi rilevanti.

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi abbiamo parlato di importi

sicuramente superiori ai 150 Mila euro.

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei non si è... ha chiesto o ha

fatto... come ha appreso l’arrivo di questi soldi, le era

stato anticipato che si trattava di somme così impo rtanti?

DICH – MAGLIOZZI: Io avevo capito che si trattava di una

vendita di un immobile comunque la somma doveva ess ere di una

certa rilevanza, ma non immaginavo così elevata.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi cosa ha fatto, lei...

DICH – MAGLIOZZI: Anche quando Arigoni mi ha spiegato

all’inizio perché gli occorreva il conto, mi ha anc he detto

“no, per motivi di riservatezza io preferisco una f iliale

decentrata perché sono somme che anche vorrei non g iustificare

alla mia famiglia, voglio tenerle per me riservate” , quindi mi

aveva fatto tutto un discorso di riservatezza.

E avevo capito che si trattava di una somma importa nte, però

ritenevo nell’ambito dei 200 Mila euro.

Io questo avevo percepito all’inizio.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quando ha visto queste altre somme che

cosa ha fatto, ne ha parlato con Berriola intanto.

DICH – MAGLIOZZI: Ovviamente insomma un prelevamento così

corposo è... è un’operazione talmente straordinaria che

richiede approvvigionamento alla cassa centrale, an che

giustificazione.

Io sono rimasta molto sorpresa della somma però mi hanno detto

che a giustificazione della...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Mi scusi intanto la domanda è, ne ha

parlato con Berriola di questa cosa, siccome era un cliente

che le è stato presentato da Berriola, la domanda è : ne ha

parlato con Berriola?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, io gli ho detto che è arrivata una somma

molto corposa.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E che cosa...

DICH – MAGLIOZZI: Sono entrata anche nel dettaglio, credo

forse.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: E quindi che cosa le ha detto?

DICH – MAGLIOZZI: E Berriola mi ha detto che erano delle somme

rivenienti dalla vendita di un immobile e mi hanno anche

giustificazione... successivamente Arigoni mi giust ificò

queste vendite con dei documenti che trattavano di una

vendita immobiliare.

Quindi lui stesso confermò con questa documentazion e che...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi anche Berriola...

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DICH – MAGLIOZZI: ... non (incomprensibile sovrapposizione di

voci) quanto attendibile che c’era stata una vendit a di

immobile.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quando parla al plurale “mi dissero”,

“mi confermarono” a chi si riferisce?

DICH – MAGLIOZZI: Perché questa stessa cosa me l’hanno... me

l’ha confermata innanzitutto all’apertura del conto Arigoni,

quando mi ha portato la documentazione Arigoni poi anche

all’ultima operazione del conto che è venuto in fil iale

accompagnato da quella ragazza ha ribadito la stess a

informazione, quando io ne ho parlato con Luca, Luc a stesso mi

ha confermato quanto comunicatomi da Arigoni.

Quindi l’informativa che ho ricevuto da entrambi è stata la

medesima.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Benissimo.

Lei ha effettuato delle segnalazioni per queste ope razioni?

DICH – MAGLIOZZI: Essendo un bonifico che arriva dall’estero

noi... la banca è obbligata a effettuare delle segn alazioni

in... della causale valutaria di trasferimento de i fondi.

Anche in questa occasione io mi ricordo che avevamo acquisito

la documentazione di Arigoni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi aveva effettuato questa

segnalazione di questi importi?

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

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Per la causale valutaria del bonifico che perviene

dall’estero.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Di questa segnalazione ne ha parlato

con Berriola?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, perché poi quando... io ritengo di avere

incontrato Berriola e Arigoni insieme successivamen te

all’arrivo dei bonifici e in quell’occasione forse proprio

quando mi hanno portato la documentazione, io ho an che

specificato che questa documentazione era fondament ale per

chiarire anche tutti gli aspetti delle segnalazioni valutarie

che bisognava effettuare.

Però né Arigoni, né Berriola sono mai stati reticen ti in

merito a fornire spiegazioni, documentazioni o ha o stacolare

l’attività di segnalazione.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi erano concordi.

Quindi lei glielo segnalò e loro non dissero niente ?

DICH – MAGLIOZZI: No, io gli chiesi la documentazione a

testimonianza di quanto mi aveva comunicato Arigoni

verbalmente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei sta dicendo che la giustificazione

di questi bonifici, di questi importi era per quest a cessione

di immobili, giusto?

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che era stata da tutti e due.

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Ma Berriola le diede subito questa giustificazione o in un

secondo momento?

DICH – MAGLIOZZI: Già avendo preannunciato l’apertura del

conto, questo tipo di operatività io mi aspettavo.. . me

l’aspettavo che arrivasse un bonifico dalla Spagna perché me

l’aveva proprio detto Arigoni.

Adesso lei mi sta chiedendo se successivamente all’ arrivo del

bonifico, quando io ho chiesto la giustificazione.. .

PM – DOTT. BOMBARDIERI: No, quando lei ha chiesto notizia a

Berriola se le è stato detto subito di queste... la

giustificazione di questi soldi o se solo in un sec ondo

momento.

INTERVENTO: Non ho capito la domanda.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Se... siccome ha detto che Berriola

giustificò la provenienza di questi soldi come dovu ti a

cessioni o immobiliari...

INTERVENTO: L’ha detto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: L’ha detto.

Se glielo ha detto immediatamente o se glielo ha de tto in una

seconda occasione.

Se quando lei gli fece...

(Incomprensibile per intervento fuori microfono).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Per aiutarla a ricordare le contesto

quanto dichiarato a pagina 2 delle dichiarazioni re se il 6

marzo 2010.

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Lei disse “successivamente all’arrivo dei bonifici dalla

Spagna per gli importi che mi avete indicato la vol ta scorsa”

che non importa che abbiamo detto prima “e degli immediati

prelevamenti di contanti, io ricordo che telefonai a Luca

Berriola segnalandogli tale situazione e l’arrivo di tali

bonifici per somme così rilevanti, ricordo che lui non sembrò

sorpreso, ma neppure confermò di essere a conoscenz a di queste

movimentazioni. Mi disse che avrebbe chiamato il su o amico

imprenditore per avere notizie. Ricordo anche che m i richiamò

dicendo che il suo amico gli aveva detto che erano appunto

vendite immobiliari” .

Quindi conferma?

DICH – MAGLIOZZI: Ho capito adesso il...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Voglio sapere glielo ha detto

subito...

DICH – MAGLIOZZI: ... lo spirito della domanda.

Lei voleva sapere se ho avuto la risposta immediata , o se pure

Berriola telefonicamente mi avesse detto “devo info rmarmi e

torno a comunicartelo”.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Cioè nel senso se glielo ha detto

subito, nel senso che lei...

DICH – MAGLIOZZI: Confermo quanto dichiarato, cioè non ho

avuto una risposta immediata.

Anche perché io ho palesato lo stupore per l’entità della

somma.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Certo.

Lei ha detto “io mi aspettavo...”.

DICH – MAGLIOZZI: Più che per il tipo di operazione perché me

l’avevano preannunciato, per l’entità della somma.. .

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Perché lei ha detto “mi aspettavo 200

Mila euro, me ne vedo arrivare 500, 500” quindi lei

(incomprensibile).

Quindi lei conferma queste dichiarazioni?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, che successivamente alla mia telefonata

ne ho avuta un’altra per la risposta.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: I suoi rapporti con Berriola fino a

quando sono andati avanti?

DICH – MAGLIOZZI: Io ho avuto modo di sentirlo e di vederlo

fino a pochi giorni prima che scoppiò questa vicend a, oggetto

di questo...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi 2010, fino al 2010?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, sì.

L’ho sentito fino al 2010 perché lui aveva il conto presso la

mia banca, spessissimo mi chiamava per avere delle

informazioni banali, di quelle informazioni che chi edono i

clienti normalmente oppure che ci fosse un rapporto cordiale

tra di noi che volesse una telefonata ogni mese.

Insomma non ci vedevamo mai, perché lui comunque vi veva a Roma

e io vivevo da un’altra parte.

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Avevamo le vite separate, cioè non avevamo (incompr ensibile

per sovrapposizione di voci).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma erano rapporti cordiali, rapporti

amicali o rapporti di amicizia?

DICH – MAGLIOZZI: No, con Luca siamo stati amici, ci siamo

sempre frequentati come amici.

Non abbiamo occasioni tangibili di incontro frequen te però

anche la telefonata per gli auguri di Natale, per i l

compleanno c’è sempre stata.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Questo con lui ma con la sua famiglia,

o solamente con lui?

DICH – MAGLIOZZI: No, io ho avuto modo di incontrare, le ho

detto già prima, anche la sua compagna quando ha av uto la

bambina perché sono andata a visitare la bambina.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei conosce i genitori di Luca?

DICH – MAGLIOZZI: Conosco i genitori di Luca.

In un’occasione ho incontrato anche la sorella di L uca.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Questi rapporti sono proseguiti nel

tempo, o sono...

DICH – MAGLIOZZI: Sì, posso dirle che sono da contorno

all’amicizia che avevo con Luca.

Io ho avuto modo di incontrare i genitori quando pe r esempio a

Napale ho fatto gli auguri e lui era a casa dei ge nitori a

Gaeta.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ho capito.

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DICH – MAGLIOZZI: In questo senso.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Volevo sapere se i rapporti sono

proseguiti nel tempo sino ai fatti dell’arresto?

DICH – MAGLIOZZI: Fino al 2010 io ho sempre avuto rapporti

cordiali.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Con lui e con la sua famiglia.

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Senta...

DICH – MAGLIOZZI: Strettamente di amicizia.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei è a conoscenza di investimenti di

Berriola in America?

DICH – MAGLIOZZI: Allora... che io sappia non ha investimenti

personali in America, almeno non me l’ha mai confer mato.

L’unica cosa che mi ricordo in merito all’America è il fatto

che... il fratello sì, della sua ex compagna aveva delle

attività mi pare a Miami, in Florida.

E lui tornando da un viaggio... no, lui andò in via ggio con la

compagna e la bambina forse anche in America, a vis itare

questo cognato.

Dopo un certo periodo di tempo quando i rapporti si erano un

po’ incrinati con la compagna mi disse che aveva in vestito

piccole somme e chiedeva... mi faceva capire anche che se si

fosse incrinato questo rapporto anche quell’investi mento

sarebbe andato perso.

Però non so dirle in che termini.

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Da quello che ho capito erano piccole somme.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ma le chiese consiglio, le chiese

qualche cosa?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, mi chiese eventualmente come potersi

muovere, se avesse ottenuto l’ok per avere la resti tuzione

delle somme, come doveva fare.

Io gli ho spiegato che essendo dall’America ci vole va il

bonifico internazionale, ma era un’informazione pro prio

tecnica e soprattutto da questo colloquio non mi pa reva fosse

un investimento in titoli americani, o investimento in valori

immobiliari.

Più che altro fosse stato un piccolo finanziamento, ma di

somme piccole fatte al cognato.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Le ha chiesto un consiglio che lei non

ha saputo... se ho capito bene, non gli ha saputo d are?

DICH – MAGLIOZZI: No, gli ho detto che per ricevere un

bonifico dall’estero dovevo dargli il codice BIC.

Però di questa operazione non ho più saputo nulla e fu una

conversazione così che abbiamo avuto in merito a qu esta

vicenda dell’America.

Altre cose non ho mai saputo niente.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei poco fa ha dichiarato che in

occasione dei bonifici le veniva... telefonavano a volte

Arigoni, a volte Berriola per sapere se era arrivat o il

bonifico, giusto?

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DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Allora io le contesto che lei ha

dichiarato il 6 settembre 2010 “ricordo che è stato Berriola a

chiamare di volta in volta per verificare che fosse arrivato

il bonifico dicendo che sarebbe venuto a prelevarlo

personalmente in quanto Arigoni era fuori sede” .

Cioè qua non dice, non fa riferimento alle telefona te di

Arigoni, ma fa riferimento alle telefonate esclusiv amente del

Berriola.

Allora se ci pensa e ci dice.

Ricorda meglio queste circostanze?

Cioè chi è che telefonava per verificare se i soldi dalla

Spagna arrivavano...

DICH – MAGLIOZZI: Allora, sicuramente io...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: ... e quando poteva venire a prenderli.

DICH – MAGLIOZZI: ... ho ricevuto la telefonata di Luca che mi

chiedeva se il bonifico era arrivato.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi di volta in volta.

DICH – MAGLIOZZI: Era arrivato, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sempre quindi?

In occasione dei bonifici?

DICH – MAGLIOZZI: Non escludo che forse in un’occasione abbia

telefonato anche Arigoni, perché io ci ho parlato d iverse

volte anche al telefono con Arigoni, ma le confermo quello che

ho dichiarato, che Luca Berriola mi ha telefonato i n diverse

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 109

occasioni per verificare se questi bonifici dall’es tero

fossero o no pervenuti.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Poi lui veniva a prendere questi

soldi?

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei sa che destinazioni avevano questi

soldi poi?

INTERVENTO: Lei sa?

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Che destinazione avevano questi soldi,

cioè se lui doveva consegnarli a Arigoni?

DICH – MAGLIOZZI: In base a quello che mi aveva detto Arigoni

e quello che avevo appreso da Berriola, i soldi ven ivano

consegnati a Arigoni.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lui li prendeva per conto di

Arigoni.

DICH – MAGLIOZZI: Per conto di Arigoni, sì.

Guardi lo desumo questa... questa informazione da q uello che

mi disse Arigoni quando mi lasciò le contabili firm ate, perché

io poi consegnando il denaro contante a Berriola no n...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Senta...

DICH – MAGLIOZZI: ... non avevo traccia ovviamente di cosa

accadesse dopo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ci può dire perché sono finiti i

rapporti di conto corrente con Tommasino, cioè lei

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(incomprensibile) alla documentazione di Tommasino si

riferisce a pochi movimenti.

C’è stato un motivo particolare per cui si sono int errotti i

rapporti su questo conto corrente?

DICH – MAGLIOZZI: No, no.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Va beh, lei è andata via.

DICH – MAGLIOZZI: Io credo che quando sono andata via ci fosse

ancora il conto attivo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi non c’era...

DICH – MAGLIOZZI: No, anche quando poi io ho spiegato a

Tommasino quali erano i motivi per i quali non pote vo

procedere con la richiesta di affidamento sulla sua società,

glielo ho spiegato in maniera cordiale.

C’erano delle motivazioni tecniche, c’era un monte crediti

troppo alto e la centrale dei rischi non consentiv a, nei

parametri che aveva il mio istituto, di proseguire con

l’indagine, però non...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non ci sono altre domande per la

teste.

T: Parte civile?

No.

Controesami?

AVV. GIUDICE: Signora Magliozzi riparto proprio da questa

questione del conto corrente aperto alla “Axe Techn ology” se

non vado errato di Tommasino Vito.

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DICH – MAGLIOZZI: Sì.

AVV. GIUDICE: Mi conferma?

Sì.

Volevo capire una cosa, intanto se lei lo ricorda, questo

conto corrente è stato aperto alla presenza del mag giore

Berriola o lo ha aperto Tommasino Vito da solo?

DICH – MAGLIOZZI: No, no, è venuto in filiale Tommasino Vito.

AVV. GIUDICE: Quindi non c’era il maggiore Berriola quando è

stato aperto questo conto corrente?

DICH – MAGLIOZZI: Credo proprio di no.

AVV. GIUDICE: Quando è venuta fuori questa circostanza che lei

ha riferito relativa al fatto che il Tommasino non poteva

avere un affidamento da parte del suo istituto di c redito, il

maggiore Berriola ha fatto pressioni, ha insistito, ha

interceduto per Tommasino Vito...

DICH – MAGLIOZZI: No.

AVV. GIUDICE: ... affinché questa cosa potesse essere fatta?

DICH – MAGLIOZZI: No, assolutamente.

AVV. GIUDICE: Quindi se non ho capito male...

DICH – MAGLIOZZI: Ma non era neanche nelle mie facoltà la

concessione dell’entità del credito...

AVV. GIUDICE: Al di là delle sue facoltà, il maggiore Berriola

le ha detto...

DICH – MAGLIOZZI: No, assolutamente no.

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AVV. GIUDICE: ... “puoi fare qualcosa è un mio amico,

agevolalo”.

DICH – MAGLIOZZI: No.

AVV. GIUDICE: Quindi, se non ho capito male, il ruolo del

maggiore Berriola in questa vicenda è stato esclusi vamente

quello di presentarle il signor Tommasino Vito?

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

AVV. GIUDICE: E l’ha accompagnata una volta... glielo ha

presentato presso la sede di questo call center.

DICH – MAGLIOZZI: In visita in azienda, sì.

AVV. GIUDICE: Ho capito.

Torno invece all’episodio relativo all’apertura del conto

corrente del signor Fabio Arigoni.

Intanto io vorrei che lei chiarisse, o ribadisse pe r meglio

dire, perché è una cosa che ha già detto, una circo stanza.

Queste famose contabili diciamo già pronte, perché Arigoni ha

detto che era fuori Italia, è questo il discorso?

DICH – MAGLIOZZI: Che poteva capitare... che non fosse in

sede.

AVV. GIUDICE: Queste contabili le ha firmate Arigoni, o le ha

firmate il maggiore Berriola?

DICH – MAGLIOZZI: No, no, le ha firmate Arigoni Fabio alla mia

presenza.

AVV. GIUDICE: Le ha firmato Arigoni Fabio alla sua presenza.

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Quindi le contabili sono rimaste in banca o ce l’av eva

qualcuno?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, sono rimaste... credo nel fascicolo del

conto.

AVV. GIUDICE: Lei ha parlato anche del fatto che fu fatta

sostanzialmente una segnalazione per questi bonific i di

importo elevato che provenivano dall’estero.

DICH – MAGLIOZZI: Per Arigoni Fabio?

AVV. GIUDICE: Per Arigoni Fabio sì, le chiedo scusa.

DICH – MAGLIOZZI: Io... sono sicura che sia stata segnalata la

causale valutaria di ricezione del bonifico perché era

obbligatorio per legge, quindi sicuramente io... al meno al CVS

l’ho segnalato.

AVV. GIUDICE: E se non ho capito male, lei questa circostanza

l’ha anche riferita al maggiore Berriola?

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

AVV. GIUDICE: La reazione del maggiore Berriola quale è stata,

si è arrabbiato, si è... preoccupato di questa cosa , o le ha

detto qualcosa, o le ha detto “hai fatto il tuo dov ere”.

Quale è stata?

DICH – MAGLIOZZI: Mi scusi lei si riferisce...

AVV. GIUDICE: La reazione del maggiore Berriola alla notizia

del fatto...

DICH – MAGLIOZZI: All’arrivo del bonifico?

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AVV. GIUDICE: ... che lei avesse segnalato il fatto che c’erano

questi bonifici.

DICH – MAGLIOZZI: Ah, alla segnalazione.

AVV. GIUDICE: Sì.

DICH – MAGLIOZZI: No, non ha assolutamente... cioè non si è

arrabbiato.

AVV. GIUDICE: Ha detto qualcosa?

DICH – MAGLIOZZI: Io l’ho comunicato come un passo dovuto.

Cioè non potevo fare altrimenti, gli ho detto che a vevo

bisogno della documentazione che testimoniasse quan to loro...

quanto Arigoni mi aveva detto verbalmente e quindi. .. e quindi

non mi ha detto niente in merito alla segnalazione.

AVV. GIUDICE: Questo fatto che lei aveva ovviamente in maniera

doverosa fatto la segnalazione, lei l’ha comunicato anche a

Fabio Arigoni?

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

AVV. GIUDICE: Quindi l’ha detto anche autonomamente a Fabio

Arigoni?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, ma si tratta di segnalazioni della

causale valutaria che sta dietro il bonifico che ri ceve il

cliente.

Quindi io... non è che gli ho detto che ho fatto la

segnalazione, gli ho chiesto la documentazione che ci occorre

per dimostrare quanto il cliente ci ha detto.

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AVV. GIUDICE: Signora Magliozzi lei mi conferma quindi che le

fu portata da Arigoni una documentazione giustifica nte queste

operazioni?

DICH – MAGLIOZZI: Io me lo ricordo che mi fu portato un

documento, una copia di un atto che si capiva fosse una

compravendita.

Adesso io non parlo lo spagnolo, però...

AVV. GIUDICE: Ho capito.

Che lei ovviamente ha inoltrato ai competenti uffi ci.

DICH – MAGLIOZZI: Penso che sia stato archiviato come dovuto

nel fascicolo della filiale.

AVV. GIUDICE: Quindi...

DICH – MAGLIOZZI: Ma mi ha portato Arigoni la documentazione.

AVV. GIUDICE: Gliela ha portata Arigoni...

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

AVV. GIUDICE: ... non Berriola quindi.

DICH – MAGLIOZZI: No, me l’ha fornita Arigoni.

AVV. GIUDICE: Gliela ha fornita Arigoni.

Senta... quindi se non ho capito male, il maggiore Berriola è

venuto... lei ha detto “in una o due occasioni potr ebbe darsi

che sia stato Arigoni a venire a prelevare i soldi” .

Mi sembra che lei abbia detto così poco fa.

DICH – MAGLIOZZI: Sono passati 7 anni, io non me lo ricordo

esattamente.

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Posso dirle che Arigoni l’ho visto quando è venuto a aprire il

conto, in un momento successivo prima che arrivasse ro i

bonifici.

Altre due volte durante tutta questa operatività.

Una volta accompagnato da una ragazza giovane molto bella.

AVV. GIUDICE: Ma lei può escludere con certezza che Arigoni

non sia mai venuto a prendere questi soldi?

DICH – MAGLIOZZI: No, io non escludo che almeno in

un’occasione ci sia stato il prelevamento con la fi sicità di

Arigoni in filiale.

AVV. GIUDICE: Quindi se non ho capito male questi soldi...

DICH – MAGLIOZZI: Mi sembra uno degli... mi sembra proprio

l’ultimo prelevamento.

AVV. GIUDICE: Se non ho capito male quindi questi soldi

venivano messi in una busta, anche perché non stiam o parlando

di cifre basse.

DICH – MAGLIOZZI: Sì, sono sicura che sia stata messa in una

busta perché in genere... è un po’ una prassi che a nche i

clienti normalmente quando ci sono dei prelevament i...

AVV. GIUDICE: Era una busta chiusa?

DICH – MAGLIOZZI: ... chiedano un plico che non si veda che

dentro...

AVV. GIUDICE: Che non sia facilmente...

DICH – MAGLIOZZI: La quantità quanto meno del denaro.

AVV. GIUDICE: Era una busta chiusa?

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DICH – MAGLIOZZI: Sì, una busta... mezzo A4 che avevamo.

AVV. GIUDICE: Quindi il maggiore Berriola veniva in nome e per

conto, su incarico del signor Arigoni a prelevare s olo

materialmente la somma, era questa l’indicazione ch e le aveva

dato Arigoni?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, sì, Arigoni mi disse così.

Io l’ho anche comunicato nelle dichiarazioni che av rebbe

delegato Berriola a venire se lui non ci fosse quan do mi ha

lasciato le contabili firmate.

AVV. GIUDICE: E, se non ho capito male, però Arigoni si

interessava di questa vicenda, perché anche lui, le i ricorda,

che la chiamò in queste circostanze.

DICH – MAGLIOZZI: Eh, si interessava, il conto era il suo.

AVV. GIUDICE: Quindi il conto era il suo, i soldi erano i

suoi, Berriola materialmente soltanto che faceva...

DICH – MAGLIOZZI: Mi scusi con “si interessava” che cosa

intende?

AVV. GIUDICE: “Si interessava” nel senso che cercava di capire

se questi soldi erano arrivati o meno?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, o anche quando gli ho chiesto la

documentazione, lui conosceva la movimentazione.

Cioè era consapevole del conto.

AVV. GIUDICE: Io non ho altre domande per il momento, grazie.

T: Ci sono altri... sì.

AVV. LAURO: Solo una precisazione, in parte ha già risposto.

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Mi riferisco all’interrogatorio che lei ha reso il 6 marzo del

2010.

Volevo solo una conferma per chiarezza anche per il Tribunale.

A proposito di questi bonifici provenienti dalla Sp agna.

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

AVV. LAURO: Lei ha detto anche adesso, ha ribadito anche

adesso che lei informò Luca Berriola del fatto che sarebbero

state poi segnalate queste operazioni.

Lo conferma?

Se vuole le leggo esattamente, se il Tribunale mi c onsente,

tanto sono tre righe.

“Successivamente all’arrivo dei bonifici dalla Spa gna” ... è

lei che parla.

DICH – MAGLIOZZI: Quindi successivamente all’arrivo, non

preventivamente.

AVV. LAURO: Sì.

“Per gli importi che mi avete indicato la volta sco rsa e

degli immediati prelevamenti in contanti, io ricord o” è lei

che sta parlando.

DICH – MAGLIOZZI: Sì, sì, sì.

AVV. LAURO: “Che telefonai a Luca Berriola segnalandogli tale

situazione e l’arrivo di tali bonifici per somme co sì

rilevanti. Ricordo che lui non sembrò sorpreso, ma neppure

confermò di essere a conoscenza di queste movimenta zioni. Mi

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disse che avrebbe chiamato il suo amico imprenditor e per avere

notizie” .

Conferma queste dichiarazioni?

DICH – MAGLIOZZI: Sì, le confermo.

AVV. LAURO: L’ultima cosa “ricordo anche che mi richiamò

dicendo che il suo amico imprenditore gli aveva det to che si

trattava di proventi della vendita di immobili di c ui era

proprietario in Spagna e che avrebbe poi portato la relativa

documentazione” .

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

AVV. LAURO: Quindi conferma integralmente?

DICH – MAGLIOZZI: L’ho confermato anche prima alla domanda

del...

AVV. LAURO: Sì, era solo per chiarezza di... non ho altre

domande.

T: Altre domande in controesame?

No.

Un chiarimento da parte del Tribunale.

G. A L. – DOTT.SSA CUPPONE: Quando lei dice i plichi erano

chiusi e... e quindi il denaro era contenuto in que sti plichi

chiusi che Berriola veniva a prendere e portava via , ma

Berriola in qualche modo aveva cognizione, al momen to del

prelevamento del plico, oppure per cognizione altra , diversa

di che cosa si stava parlando, cioè di che somme gi ravano?

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DICH – MAGLIOZZI: Guardi cioè il plico chiuso è una bustina di

cartoncino, non è una busta sigillata che nessuno p uò aprire.

Tra l’altro chiuso, penso accostato con il lato ade sivo che

c’è sulla busta, quindi ci vuole poco a aprire e ve dere

dentro.

Poi sinceramente io penso che sapesse che dentro ci ... sono

sicura che sapesse che dentro c’erano dei soldi.

Quanti nel dettaglio forse no, ma comunque sì, perc hé anche

nelle comunicazioni successive io gli ho parlato di queste

somme ingenti, lui lo sapeva.

Magari non nel dettaglio preciso, ma lo sapeva.

Ecco, poi sono delle buste... un plico, io ho utili zzato

questo termine forse che estende anche a altri tipi di buste

di quelle sigillanti, erano delle bustine di carta che noi

avevamo in dotazione in filiale dove ci andava la b anconota di

traverso, la piegavamo e chiudevamo.

Era una bustina piccola che utilizzavano anche per altre

finalità, ma in genere per i soldi mettevamo quella , perché

poi era di cartoncino marrone quindi non era traspa rente o con

nessuna finestra trasparente.

Ma era una busta, quindi ho utilizzato il termine p lico, ma

intendevo dire proprio questo, fisicamente come ve l’ho

descritto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Posso Presidente?

T: Sì, conclude l’esame il PM.

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PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, in relazione a queste domande.

Senta lei ha detto prima che in occasione di questi arrivi di

questi bonifici, di questi prelevamenti veniva cont attata

telefonicamente per sapere se erano arrivati e se c ’erano.

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi, mi scusi, lei sapeva di che...

lei ha detto che doveva preparare la provvista (tra scrizione

fonetica) per poterla consegnare.

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi lei sapeva di quanti soldi

venivano prelevati?

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi le veniva chiesto...

DICH – MAGLIOZZI: Tranne che nei casi in cui erano degli

importi di prelevamenti piccoli che in genere, come so che in

filiale ci sono.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quindi sarebbero quelli 19...

DICH – MAGLIOZZI: 19 Mila in genere ci... a meno che non è un

giorno particolare.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Quando bisogna prelevare 595 Mila, 500

Mila...

DICH – MAGLIOZZI: Lo sapevo.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Lei da chi riceveva l’indicazione che

bisognava prelevare... lei doveva preparare questi soldi, nel

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corso di queste telefonate le dicevano quanto dovev ano

prelevare?

DICH – MAGLIOZZI: O quanto più possibile fino a

(incomprensibile) dell’importo del bonifico.

Non mi dicevano la cifra esatta perché poi magari n on avevo la

disponibilità, però utilizzando delle espressioni c he si

avvicinavano all’importo del bonifico.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Questo per rispondere alla domanda del

Giudice, Berriola che veniva a fare i prelevamenti sapeva che

il prelevamento era relativo a quella somma che...

DICH – MAGLIOZZI: Sì, o quanto meno sapeva l’importo esatto

bonifico che... l’importo circa del bonifico.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Sì, ma sapeva che veniva prelevato

quasi l’intero importo del bonifico.

DICH – MAGLIOZZI: Sì, penso di sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Ne parlava con lui, lo sapeva o...

DICH – MAGLIOZZI: Sì, sì.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Non ho altre domande.

AVV. GIUDICE: No, però una sola precisazione perché

giustamente la domanda della dottoressa Cuppone era

assolutamente pertinente, anche quella del Pubblico Ministero,

però un chiarimento.

Lui ha detto “io parlavo anche con Arigoni dell’arr ivo di

questi bonifici e delle somme”.

DICH – MAGLIOZZI: Sì, glielo confermo.

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AVV. GIUDICE: Quindi lei è certa del fatto che Berriola le

dicesse “sono arrivati 500 Mila euro, li prendo” op pure era

anche Arigoni che le diceva “sono arrivati questi s oldi, viene

Berriola a prenderli” oppure Berriola diceva “vengo a prendere

il bonifico” ma senza parlare delle cifre.

Questo è il discorso, questo è quello che vorrei ca pire, lei è

certa del fatto che Berriola fosse perfettamente a conoscenza

delle cifre che prelevava?

DICH – MAGLIOZZI: Magari non dell’entità all’euro, ma della

somma...

AVV. GIUDICE: Cioè Berriola sapeva che c’era un importo da

prelevare.

DICH – MAGLIOZZI: Allora lei mi ha fatto più domande in

un’unica domanda.

Io confermo e ribadisco nuovamente che di questi bo nifici io

ne ho parlato al telefono alcune volte con Arigoni, alcune

volte con Berriola.

Non escludo che Arigoni non mi abbia chiamato neanc he una

volta per sapere dei bonifici, come le confermo ch e anche

Luca mi ha chiamato per i bonifici.

AVV. GIUDICE: E va bene, siamo d’accordo.

DICH – MAGLIOZZI: Adesso non so indicarle per quale movimento

mi ha chiamato l’uno e quale per l’altro, però io c onfermo

nuovamente che entrambi mi hanno telefonato, sia Ar igoni che

Berriola.

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Detto questo nel momento in cui si disponeva l’oper azione di

prelevamento, sono somme talmente ingenti che nessu na filiale

di banca ce l’ha disponibili e che quindi necessita no di una

prenotazione presso la Cassa Centrale.

Quando mi veniva richiesto se arrivavano i bonifici e le

ripeto questa richiesta poteva pervenire da Berriol a o da

Arigoni, comunque si parlava di somme e si parlava di quanto

necessitava di prelevamento.

AVV. GIUDICE: No, no, io ho capito.

Però lei prima ha detto “io non sono certa che Berr iola

conoscesse gli importi (incomprensibile per sovrapp osizione di

voci) nella busta”.

DICH – MAGLIOZZI: O l’entità esatta.

Perché tante volte...

AVV. GIUDICE: Vorrei solo che confermasse questo dato se lo

ritiene.

DICH – MAGLIOZZI: Non ho capito.

AVV. GIUDICE: Lei prima ha detto su domanda della Dottoressa

Cuppone “io non sono certa magari che Berriola cono scesse

l’importo, l’esatto importo che c’era nella busta”.

DICH – MAGLIOZZI: L’esatto importo glielo dico anche adesso,

però secondo me (incomprensibile) circa sì.

AVV. GIUDICE: Va beh, ma è una sua impressione.

“Secondo me”, è una sua valutazione.

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DICH – MAGLIOZZI: Sì, è una mia impressione, sicuramente una

mia impressione.

AVV. GIUDICE: Benissimo, non ho altre domande grazie.

T: No, scusi a questo punto chiediamo un chiarimento.

Perché dice “è una mia impressione” basata su che c osa.

Impressione è una cosa, certezza è un’altra.

DICH – MAGLIOZZI: No, no, ok.

Allora ricostruendo... magari posso raccontarlo sen za le

domande così...

T: Sì, brava ecco parli pure a ruota libera sul punto .

DICH – MAGLIOZZI: Mi veniva richiesto se fosse arrivato il

bonifico.

T: Sì.

DICH – MAGLIOZZI: E l’importo del bonifico non so dirglielo se

glielo ho comunicato, o me l’hanno comunicato loro.

Ma se si trattava di un bonifico chi lo deve riceve re lo sa di

che somma si tratta.

Questo è fuor di dubbio, quindi magari io al telefo no gli ho

detto “sì, arrivato un bonifico da 500 Mila euro” o uno da 20

Mila, o comunque chi lo chiama se non mi chiede l’i mporto vuol

dire che lo sa.

Nel momento in cui viene richiesto di prelevare la somma

intera del bonifico, anche se io non ho detto 500 M ila euro al

telefono, ma si tratta di un bonifico di 500 Mila c hi viene a

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prelevarlo lo sa che se non è 500 Mila sarà 490 se non avevo i

contanti disponibili in filiale.

Questo volevo dire quando ho detto è... quando ho d etto

sicuramente non avrà avuto contezza della somma esa tta

all’euro, ma dell’identità grossolana...

T: Approssimativa diciamo...

DICH – MAGLIOZZI: Sì.

Sì.

T: Ho capito, sì.

Va bene, può andare.

Abbiamo altri testi?

No.

Rubini era quello che necessitava dell’assistenza d el...

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Il 3 con Palazzari per definire il

controesame e il capitano Meoli.

T: Benissimo, il rinvio all’udienza del 3 maggio...

AVV. FEDERICO: Presidente scusi, se abbiamo finito con il

testimoniale per oggi, il mio assistito Massimo Mic ucci vuole

rendere una dichiarazione spontanea.

T: Allora sì, prima di perfezionare la data del rinvi o,

sentiamo dichiarazioni spontanee.

DICHIARAZIONI SPONTANEE DELL’IMPUTATO: MICUCCI MASS IMO

IMP – MICUCCI: Massimo Micucci sono nato a Roma il 28 luglio

del 1959.

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Io vorrei rendere queste dichiarazioni... adesso io sono 14

mesi che sono in custodia cautelare in carcere, son o 14 mesi

che non ho avuto la fortuna, il piacere di poter pa rlare per

una scelta che è stata fatta dalla Procura, la scel ta che è

stata quella di rifiutarsi di interrogarmi, per mot ivi ai

miei occhi ovviamente assolutamente incomprensibili .

Ho sentito il dottor Bombardieri in aula dire che i o non

avrei... una delle prime udienze, dire che io non a vrei

apportato fatti... non sono stato interrogato perch é non avrei

apportato fatti all’inchiesta.

Allora... o alla Procura è chiaro che io non conosc o fatti di

questa inchiesta e quindi non li avrei potuti appor tare o...

mi scusi dottor Bombardieri ma qualcuno nella Procu ra è

veggente e quindi già sapevate cosa avrei risposto.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Mi scusi, allora se devo rispondere,

rispondo.

Perché non è questione di dichiarazioni spontanee, in un

processo dovrebbe vertere sui fatti.

Un attimo...

(Incomprensibile per sovrapposizione di voci).

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Un attimo.

Mi vengono contestate delle condotte e io ho il dov ere per la

Procura di... le dichiarazioni spontanee devono ver tere sul

processo, non perché non è stato interrogato.

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 128

Le dichiarazioni spontanee in un processo vertono s ul

processo.

T: Allora signor Micucci ascolti se lei vuole rendere

dichiarazioni spontanee, appunto purché relative a i fatti di

cui stiamo parlando.

IMP – MICUCCI: Beh, il fatto che non sono stato interrogato è

un fatto signor Presidente.

T: Va bene, d’accordo.

Però adesso...

IMP – MICUCCI: No, non è un fatto... mi scusi.

PM – DOTT. BOMBARDIERI: Micucci, adesso lo dico al Tribunale,

non è stato interrogato perché non è stata avanzata mai una

richiesta di... è stato interrogato in sede di 294 come suo

diritto e come è stato disposto dal Gip.

In sede di interrogatorio, di sollecitazione di int errogatorio

da parte del difensore è stato chiesto al Micucci, di indicare

al difensore del Micucci gli argomenti su cui volev a essere

sentito, perché la Procura nella strategia investig ativa di

privilegiare certi aspetti di investigazione piutt osto che

altri, doveva avere la possibilità di valutare e va gliare gli

argomenti su cui Micucci voleva rendere dichiarazio ni.

Perché altrimenti il Micucci avrebbe potuto dire tu tto quello

che vuole attraverso memoria, attraverso dichiarazi oni che

presentava.

AVV. FEDERICO: No, no, Presidente non è così.

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 129

Noi abbiamo depositato l’istanza, voi ce l’avete.

Io l’ho depositata una delle prime udienze, ce l’av ete con il

depositato in cui abbiamo chiesto l’interrogatorio e non è mai

stato disposto.

Molto tempo dopo quando abbiamo parlato di questo

atteggiamento...

T: D’accordo non è però... voglio dire il caso di

polemizzare... sentiamo piuttosto le dichiarazioni sui fatti

per cui è processo.

IMP – MICUCCI: No, non ho nessuna intenzione di polemizzare.

I fatti sono che io sono stato accusato di due reat i,

ovviamente li conoscete, associazione a delinquere

transnazionale e riciclaggio transnazionale.

L’associazione a delinquere o probabilmente anche i l

riciclaggio nascerebbe dal fatto della mia conoscen za con

Carlo Focarelli.

Io ho conosciuto Carlo Focarelli nell’anno 2004, qu esto è

anche confermato da il parere che la Procura ha inv iato alla

dottoressa Paolicelli quando i miei avvocati chiese ro la

sostituzione della misura... della custodia cautela re in

carcere.

Le mie società sono state fatte una nel 1996 e una nel 2001.

Forse sarò stato veggente anche io, ho fatto delle società

perché c’è scritto sono riferibili a Carlo Focarell i tre anni

prima di conoscerlo.

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Tra l’altro c’è scritto sono riferibili a Carlo Foc arelli e a

Antonio Ferreri.

Persone di cui ignoro anche l’esistenza, non so ass olutamente

chi sia questo Antonio Ferreri.

Comunque queste società nel periodo in cui io non c onoscevo

Carlo Focarelli dal 2000 al 2004 sono società che h anno fatto

un fatturato superiore ai 6 Miliardi di vecchie li re.

I bilanci delle società sono bilanci pubblici, quin di non

credo che ci sia bisogno di dire altro su questo pu nto.

Riguardo al discorso del riciclaggio.

Sull’ordinanza c’è scritto che io avrei fatto quest o reato di

riciclaggio insieme, in concorso con la mia ex mogl ie.

Mia ex moglie che purtroppo, mi dispiace adesso par liamo di

cose che attengono anche alla sfera personale, comu nque è una

persona che da molti anni è affetta da gravissimi p roblemi

psichiatrici, problemi che l’hanno portata a un ric overo in

trattamento sanitario obbligatorio presso l’ospedal e

Forlanini, coordinato dalla dottoressa Schneider de l Centro di

Igiene Mentale di via del Casaletto.

La mia ex moglie scompare dal decreto di giudizio i mmediato,

non c’è più.

Quindi io non sono più in concorso con la mia ex mo glie nel

momento del decreto del giudizio immediato, cosa di cui sono

felice per la mia ex moglie, ma c’è un piccolo part icolare,

tutti indistintamente i miei conti correnti persona li,

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 131

societari, italiani non italiani, dovunque volete, sono sempre

stati cointestati a firma disgiunta con la mia ex m oglie.

Penso che la mia ex moglie scompaia per il semplice motivo che

nessuno al mondo avrebbe mai potuto credere che qua lcuno mi

avrebbe affidato dei soldi da mettere su un conto corrente

sul quale una persona in quelle condizioni, avrebbe potuto

legittimamente, in qualsiasi momento operare.

Cosa che tra l’altro ha fatto, ci saranno i documen ti di

queste cose.

Sono accusato di aver aperto, sempre con la mia ex moglie, un

conto corrente in Lussemburgo.

Ed è verissimo, io ho aperto un conto corrente in L ussemburgo.

Questo conto corrente ha subito una rogatoria, quin di la

Procura ha sicuramente tutti i documenti relativi a questo

conto corrente.

Ha un numero limitatissimo di operazioni, per la pr ecisione

sono, se parliamo di bonifici, sono 5 operazioni, t re in

ingresso dai miei conti correnti, miei e della mia ex moglie,

due in uscita verso una mia società e della mia ex moglie e

delle piccolissime somme prelevate per contanti che tra

l’altro in gran parte non sono state prelevate per contanti da

me, ma sono state prelevate per contanti dalla mia ex moglie.

Non esiste una minima, minima evidenza documentale di

indicazioni che mi avrebbe dato il signor Focarelli relativo a

questi conti correnti.

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Sulla richiesta di rogatoria era scritto chiarament e che la

banca doveva informare la Procura richiedente se c’ era

qualcuno che aveva diritto di firma, diritto di ben eficio,

diritto di qualsiasi cosa su questo conto corrente, c’erano

anche citati i nomi.

Ammetto talmente sconosciuti, tranne quello del sig nor

Focarelli ovviamente.

E la banca ovviamente ha risposto di no, in quanto nessuno

aveva questi diritti su questo conto se non io e la mia ex

moglie.

Quando io ho fatto questa richiesta, io, i miei avv ocati hanno

fatto questa richiesta di sostituzione della misura cautelare,

ovviamente la Procura ha espresso un parere e ovvia mente come

è assolutamente lecito ha espresso un parere negati vo.

Il problema è che su questo parere negativo sono st ate scritte

alcune cose, quali per esempio in neretto, tanto pe r fare

vedere quanto fosse importante questa cosa, che io avrei una

società italiana, o meglio sarei socio e amministra tore di una

società italiana controllata interamente, o parzial mente da

una società estera.

Non credo che ci sia bisogno di un luminare in econ omia, ci

sono i certificati di Camera di Commercio.

La società a cui ci si riferisce è la “Eurart s.r.l .”.

“Eurart s.r.l.” non ha controllanti, non ha mai avu to

controllanti né italiane, né tanto meno estere.

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Il fatto che esistesse una società di nome “Eurart s.a.” che è

una società costituita in Svizzera, se ricordo bene .

Società della quale io non ho mai versato le quote, società

che non ha mai fatto una singola operazione commerc iale di

nessun genere.

Sono abbastanza convinto che la Procura abbia i doc umenti

anche di “Eurart s.a.” perché era una società domic iliata

presso i Prinsi, quindi credo che questi documenti siano stati

presi.

Dopodiché c’è scritto che io avrei movimentato sold i verso

Dubai e verso Panama.

Ripeto la Procura ha tutti i documenti del conto co rrente

lussemburghese, non c’è un singolo euro movimentato verso

Dubai, non c’è un singolo euro movimentato verso Pa nama.

Ci sono due bonifici, quelli che ho detto in uscita , che vanno

verso una mia società di diritto panamense.

Il mio avvocato ha tutti i documenti relativi a que sta

società, quindi non c’è nessun problema a dimostrar e che la

società è mia e della mia ex moglie sempre.

Questa società non ha fatto altro che finanziare un a mia

società italiana, mia della mia ex moglie e di mio figlio,

l’ha finanziata con un finanziamento regolarmente s critto in

bilancio.

Il bilancio è disponibile presso il mio commerciali sta, e in

più ha acquistato alcune opere d’arte.

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 134

Ora io... tra le mie attività ho quella di essere u n

collezionista di opere d’arte abbastanza... diciamo abbastanza

noto.

Ci sono delle mie opere d’arte che sono state prest ate a

mostre quali la Triennale di Milano, Chiostro del B ramante,

prestate con nome e cognome non come normalmente si fa con

scritto Collezione privata tanto per non far sapere di chi

sono.

Qui c’è scritto “collezione Micucci”.

Nel campo delle opere d’arte è prassi abbastanza co mune che i

grossi mercanti non abbiano piacere di ricevere sol di in

Italia, per una serie di motivi.

Primo perché in Italia si tende a vincolare in mani era un po’

esagerata tutto quello che ha a che vedere con le o pere

d’arte.

Secondo perché ci sarà qualcuno che preferirà avere soldi in

Svizzera, in Lussemburgo, dove meglio crede insomma .

Sta di fatto che a me non faceva piacere dover mand are soldi

al mercante tal dei tali che ha il conto in Svizze ra, in

Lussemburgo o dove ce l’ha a nome mio, per cui ho a perto una

società che non doveva fare altro che acquistare qu este opere

d’arte.

Questo ha fatto, i movimenti della mia società pana mense sono

tutti in mano al mio avvocato che in qualsiasi mome nto dovesse

essere necessario, li può mettere a disposizione.

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R.G. 21927/10 – 29/04/2011 c/ Berriola Luca e Altri 135

Io... sono poi accusato, va bene, di essere amminis tratore di

una società sempre secondo le carte riferibili a Fo carelli.

Società che si chiama “Richfield Italia”.

“Richfield Italia” non è una società riferibile a F ocarelli.

“Richfield Italia” è una società che se si vanno a vedere i

documenti, è di Focarelli.

Quindi non è riferibile, è di sua proprietà.

O era di sua proprietà, perché credo che l’abbia ve nduta.

C’è scritto che sono una sorta di fiduciario occult o.

Allora... ripeto anche se mi verrebbe spontaneo non voglio

fare polemiche.

Occulto in italiano ha un senso compiuto.

Occulto significa nascosto alla vista, occulto sign ifica non

riconoscibile.

Allora io per essere occulto sono diventato amminis tratore di

società che non sono riferibili, ma sono di Carlo F ocarelli

dopo aver subito la rogatoria in Lussemburgo, quind i quando

comunque ero quanto meno a conoscenza del fatto che ci fosse

qualche cosa che mi riguardava.

Tant’è che onestamente, parliamo del 2007, pensavo di essere

chiamato, ascoltato.

Chiamato non lo so dalla Guardia di Finanza, non ho idea, da

qualcuno però, perché insomma... quindi io divento

amministratore di questa società nel luglio del 200 8, perché

il precedente amministratore purtroppo era in una s ituazione

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di salute drammaticissima, aveva una gravissima for ma di

leucemia da cui tutti quanti pensavamo che non sare bbe uscito

per nessun motivo, poi grazie a Dio ne è uscito con molta

buona volontà e poi subendo uno stato depressivo do po

l’uscita... comunque divento amministratore di ques ta società

moltissimo tempo dopo che i soldi asseritamente pro venienti da

questa presunta truffa avevano smesso di girare, e tra l’altro

su quella società non so se ne sono girati tanti pr ima, ma

dopo ne sono girati veramente pochissimi, perché qu esta era

una società che faceva da holding proprietaria di a ltre

aziende italiane, aziende italiane che avevano deci ne di

dipendenti, aziende italiane che facevano circa 11- 12 Milioni

l’euro l’anno di fatturato, davano da lavorare a ta nte

persone, non riesco a capire quale sia il reato di far

lavorare delle persone o di avere delle società che lavorano,

comunque non sta a me dire se è un reato o non è un reato, per

carità.

Sono amministratore di una società di emittenza

radiotelevisiva.

Società di cui perfino la Procura ha ritenuto di do versi

disfare.

Società che è stata sequestrata a seguito del mio a rresto,

società che dopo un po’ la Procura ha detto “guard a

riprenditela perché questa non serve veramente a ni ente”.

Vero sì, serviva solamente a perdere una montagna d i soldi.

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Comunque società del tutto inutile.

Le mie società di famiglia, perché sono società di famiglia,

nel senso che erano mie, della mia ex moglie, di mi o figlio.

In una c’è stato per un piccolo periodo un socio, h anno

lavorato... io ho cominciato a costruire studi di

registrazione cinema, teatri, è di questo che si oc cupavano le

mie società, studi di registrazioni, cinema, teatri ,

allestimento edile e allestimento tecnico.

Io ho cominciato nel 1984 a fare questa cosa.

Io tra i miei clienti avevo la Rai, Teatro dell’Ope ra di Roma,

radio Dimensione Suono, Radio Deejay, Cinecittà S.p .A..

Tutti i più grossi studi di registrazione del centr o-sud

Italia.

I carabinieri, il RIS dei Carabinieri reparto audi o.

Io fornivo al RIS dei Carabinieri reparto audio le macchine

che servono a pulire e rendere leggibili le interce ttazioni

ambientali, Perché molto spesso nelle intercettazio ni

ambientali non si capisce quali nulla, alla fine d egli anni

‘90 c’erano delle macchine americane costosissime a isolare

determinate frequenze e quindi poter capire quello che mentre

stiamo parlando tutti quanti, dico io, dice lei sig nor

Presidente, e togliendo tutto il resto.

Quindi avevo questo tipo di clienti.

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Ubique è stato per me un cliente abbastanza importa nte perché

comunque ho ristrutturato un palazzo di 5 piani e d entro ci ho

costruito 7 studi di registrazione.

Un cliente abbastanza importante.

Non... ripeto sono 14 mesi che... forse questo non era neanche

il momento più opportuno per dire qualche cosa, per ò arriva il

momento in cui uno dice “stare zitto, zitto, zitto, zitto” non

ce la fa più.

Ho perfino tentato, e questo non in accordo con i m iei

avvocati che probabilmente conoscono queste cose mo lto meglio

di come le conosco invece, ho persino tentato di pa gare una

sorta... non voglio usare una parola... non me ne v iene

un’altra, una sorta di riscatto della mia vita, per ché ho

detto va bene qua, questa è la situazione, io non p osso

parlare, sto chiuso qua dentro, che devo fare, mi d evo

prendere una condanna? Mi prendo una condanna.

Devo pagare? Pago.

Credo di essere l’unica persona che ha proposto di pagare più

di quello che era sui suoi conti correnti e a quel punto è

mancata, non lo so forse è mancata la mia verità.

Io qui di verità ne ho sentite tante, tante e alcun e anche

molto discordanti tra di loro.

Ho sentito persone... mi è stato detto che persone sono andate

a casa pagando una cifra enormi più bassa di quella che era

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transitata sui loro conti correnti perché hanno det to una loro

verità.

Ovviamente non sta a me, starà poi a voi dire quest a è una

verità, questa non è una verità, ma di verità contr astanti ne

abbiamo sentite parecchie.

Ripeto, forse riscatto non è una parola carina, per ò io mi

considero un rapito.

Considero rapiti i miei figli, io ho due figli uno di 27 anni

che ha preso due lauree con 110 e lode alla Luiss e ha dovuto

smettere di studiare perché voleva fare dei master

internazionali, come è normale per una persona che prende

lauree di quel genere, ha dovuto smettere di studia re.

Avevo una figlia iscritta... ho una figlia che era iscritta

all’accademia del gruppo Pineaux, il gruppo Pineaux per

intenderci è quello Louis Vuitton, Hermes che adess o ha

comprato Bulgari, e ha dovuto smettere di frequenta rlo perché

diciamo era piuttosto costosa.

Adesso riesce a frequentare un’università e ci ries ce grazie

alla carità di alcuni amici, perché di quello si tr atta, di

carità.

E’ rapita mia madre che c’ha 85 anni, me ne sono se mpre

occupato io, ha bisogno di una badante, vista l’età se non

altro.

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Per fortuna che ha vicino una bravissima persona ch e ha

accettato di rimanerle vicino nonostante che ovviam ente non

sono in condizioni di pagarla, come sarebbe giusto.

Guardi io considero a questo punto rapita perfino l a mia ex

moglie con cui ho dei rapporti che non è che non s ono buoni,

sono pessimi, però evidentemente non deve risponder e di

niente, eppure le è stato sequestrato tutto, indist intamente

tutto.

Perché, perché è la mia ex moglie?

Va bene... ci sono delle cose che non riuscivo più a...

diciamo che non riuscivo più a tacerle ecco.

Io capisco tutto, arrivo a comprendere... comprende re non

condividere, il concetto del fine che giustifica i mezzi,

però... però arrivati a un certo punto io non so qu anta gente

debba pagare la mia amicizia con Focarelli, la mia amicizia

con Focarelli è molto recente, non è storica come c ’è scritto

sulle carte, perché Focarelli l’ho conosciuto per l avoro nel

2004.

Sono diventato amico di Focarelli diciamo nel 2007.

E’ un’amicizia che non... tanto per sgomberare il c ampo da

equivoci, non intendo assolutamente rinnegare, io s ono amico

di Carlo Focarelli, però per questa amicizia pago i o.

Pagano tutti i miei dipendenti.

Ho perso tutti il lavoro, questo dovrebbe fare inor ridire

chiunque.

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Cioè ci sono 40 e passa persone che hanno perso il lavoro, non

si riesce a capire per quale motivo.

Paga mia madre, pagano i miei figli, paga perfino i l mio cane

che è stato 20 giorni con le flebo perché stava mor endo perché

io non ero a casa.

Io quanto devo ancora pagare per questa cosa?

Scusatemi, non riesco veramente a... non sono riusc ito a stare

zitto, anche se i miei avvocati volevano che... han no ritenuto

che fosse meglio che stavo zitto.

Scusatemi per il tempo che vi ho rubato.

T: Va bene.

Diamo atto appunto di queste dichiarazioni spontane e.

A QUESTO PUNTO IL TRIBUNALE, SENTITE LE PARTI, RINV IA

ALL’UDIENZA DEL 03 MAGGIO 2011, AULA OCCORSIO ORE 9 .30.

PER IL COMPLETAMENTO DELL’ESAME DI PALAZZARI E POI ESAME DEL

TESTE MEOLI.

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Il presente verbale, redatto a cura di ART.CO. COOP . SOC., è composto da n° 142 PAGINE per un totale di caratter i (spazi inclusi): n. 158.829. L'ausiliario tecnico: Valentina Salvati Il redattore: Monica Magistro Firma del redattore