25 febbraio 2018 - Comunità Pastorale S.Maria del...

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1 25 febbraio 2018 Pro-manuscripto SETTIMO MILANESE Notiziario Settimanale - Anno IX - n. 23 Le elezioni sono sempre una grande provocazione, aprono ad un confronto. Propongo alla vostra riflessione il discorso del Papa a Cesena in Piazza del Popolo (1 ottobre 2017). Sarebbe bello poter avviare con chi vuole un dialogo su quanto Papa Fran- cesco ci dice. Se ci sono persone interessate a farlo, ci si può mettere all’o- pera dopo la Pasqua. Non per “fare politica”, ma per capire che cosa ci sta a cuore, condividerlo e confrontarci. (don Paolo) Da secoli questa Piazza costituisce il punto d’incontro dei cittadini e l’am- bito dove si svolge il mercato. (…) La piazza è un luogo emblematico, dove le aspirazioni dei singoli si confrontano con le esigenze, le aspettative e i sogni dell’intera cittadinanza; dove i gruppi particolari prendono coscien- za che i loro desideri vanno armonizzati con quelli della collettività. Io di- rei – permettetemi l’immagine –: in questa piazza si “impasta” il bene co- mune di tutti, qui si lavora per il bene comune di tutti. Questa armonizzazione dei desideri propri con quelli della comunità fa il bene comune. In questa piazza si apprende che, senza perseguire con costanza, impegno e intelligenza il bene comune, nemmeno i singoli potranno usufruire dei loro diritti e realizzare le loro più nobili aspirazioni, perché verrebbe meno lo spazio ordinato e civile in cui vivere e operare. La centralità della piazza manda dunque il messaggio che è essenziale lavorare tutti insieme per il bene comune. E’ questa la base del buon governo della città, che la rende bella, sana e accogliente, crocevia di iniziative e motore di uno sviluppo sostenibile e integrale. Questa piazza, come tutte le altre piazze d’Italia, richiama la necessità, per la vita della co- munità, della buona politica; non di quella asservita alle ambizioni individuali o alla prepo- tenza di fazioni o centri di interessi. Una politica che non sia né serva né padrona, ma amica e collaboratrice; non paurosa o avventata, ma responsabile e quindi coraggiosa e prudente nello stesso tempo; che faccia crescere il coinvolgimento delle persone, la loro progressiva in- clusione e partecipazione; che non lasci ai margini alcune categorie, che non saccheggi e in- quini le risorse naturali – esse infatti non sono un pozzo senza fondo ma un tesoro donatoci da Dio perché lo usiamo con rispetto e intelligenza. Una politica che sappia armonizzare le legittime aspirazioni dei singoli e dei gruppi tenendo il timone ben saldo sull’interesse dell’in- tera cittadinanza. Questo è il volto autentico della politica e la sua ragion d’essere: un servizio inestimabile al bene all’intera collettività. E questo è il motivo per cui la dottrina sociale della Chiesa la con- sidera una nobile forma di carità. Invito perciò giovani e meno giovani a prepararsi adeguata- mente e impegnarsi personalmente in questo campo, assumendo fin dall’inizio la prospettiva del bene comune e respingendo ogni anche minima forma di corruzione. La corruzione è il tarlo della vocazione politica. La corruzione non lascia crescere la civiltà. E il buon politico ha

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SETTIMO MILANESE

Notiziario Settimanale - Anno IX - n. 23

Le elezioni sono sempre una grande provocazione, aprono ad un confronto. Propongo alla vostra riflessione il discorso del Papa a Cesena in Piazza del Popolo (1 ottobre 2017). Sarebbe bello poter avviare con chi vuole un dialogo su quanto Papa Fran-cesco ci dice. Se ci sono persone interessate a farlo, ci si può mettere all’o-pera dopo la Pasqua. Non per “fare politica”, ma per capire che cosa ci sta a cuore, condividerlo e confrontarci. (don Paolo) Da secoli questa Piazza costituisce il punto d’incontro dei cittadini e l’am-bito dove si svolge il mercato. (…) La piazza è un luogo emblematico, dove le aspirazioni dei singoli si confrontano con le esigenze, le aspettative e i sogni dell’intera cittadinanza; dove i gruppi particolari prendono coscien-za che i loro desideri vanno armonizzati con quelli della collettività. Io di-rei – permettetemi l’immagine –: in questa piazza si “impasta” il bene co-mune di tutti, qui si lavora per il bene comune di tutti. Questa armonizzazione dei desideri propri con quelli della comunità fa il bene comune. In questa piazza si apprende che, senza perseguire con costanza, impegno e intelligenza il bene comune, nemmeno i singoli potranno usufruire dei loro diritti e realizzare le loro più nobili aspirazioni, perché verrebbe meno lo spazio ordinato e civile in cui vivere e operare. La centralità della piazza manda dunque il messaggio che è essenziale lavorare tutti insieme per il bene comune. E’ questa la base del buon governo della città, che la rende bella, sana e accogliente, crocevia di iniziative e motore di uno sviluppo sostenibile e integrale. Questa piazza, come tutte le altre piazze d’Italia, richiama la necessità, per la vita della co-munità, della buona politica; non di quella asservita alle ambizioni individuali o alla prepo-tenza di fazioni o centri di interessi. Una politica che non sia né serva né padrona, ma amica e collaboratrice; non paurosa o avventata, ma responsabile e quindi coraggiosa e prudente nello stesso tempo; che faccia crescere il coinvolgimento delle persone, la loro progressiva in-clusione e partecipazione; che non lasci ai margini alcune categorie, che non saccheggi e in-quini le risorse naturali – esse infatti non sono un pozzo senza fondo ma un tesoro donatoci da Dio perché lo usiamo con rispetto e intelligenza. Una politica che sappia armonizzare le legittime aspirazioni dei singoli e dei gruppi tenendo il timone ben saldo sull’interesse dell’in-tera cittadinanza. Questo è il volto autentico della politica e la sua ragion d’essere: un servizio inestimabile al bene all’intera collettività. E questo è il motivo per cui la dottrina sociale della Chiesa la con-sidera una nobile forma di carità. Invito perciò giovani e meno giovani a prepararsi adeguata-mente e impegnarsi personalmente in questo campo, assumendo fin dall’inizio la prospettiva del bene comune e respingendo ogni anche minima forma di corruzione. La corruzione è il tarlo della vocazione politica. La corruzione non lascia crescere la civiltà. E il buon politico ha

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NELLA NOSTRA COMUNITA’

anche la propria croce quando vuole essere buono perché deve lasciare tante volte le sue idee personali per prendere le iniziative degli altri e armonizzarle, accomunarle, perché sia proprio il bene comune ad essere portato avanti. In questo senso il buon politico fini-sce sempre per essere un “martire” al servi-zio, perché lascia le proprie idee ma non le abbandona, le mette in discussione con tutti per andare verso il bene comune, e questo è molto bello.

Da questa piazza vi invito a considerare la nobiltà dell’agire politico in nome e a favore del popolo, che si riconosce in una storia e in valori condivisi e chiede tranquillità di vita e sviluppo ordinato. Vi invito ad esigere dai protagonisti della vita pubblica coerenza d’impegno, preparazione, rettitudine morale, capacità d’iniziativa, longanimità, pazienza e forza d’animo nell’affrontare le sfide di oggi, senza tuttavia pretendere un’impossibile per-fezione. E quando il politico sbaglia, abbia la grandezza d’animo di dire: “Ho sbagliato, scusatemi, andiamo avanti”. E questo è nobi-le! Le vicende umane e storiche e la comples-sità dei problemi non permettono di risolvere tutto e subito. La bacchetta magica non fun-ziona in politica. Un sano realismo sa che an-che la migliore classe dirigente non può risol-vere in un baleno tutte le questioni. Per ren-dersene conto basta provare ad agire di per-sona invece di limitarsi a osservare e criticare dal balcone l’operato degli altri. E questo è un difetto, quando le critiche non sono co-struttive. Se il politico sbaglia, vai a dirglielo, ci sono tanti modi di dirlo: “Ma, credo che questo sarebbe meglio così, così…”. Attraver-so la stampa, la radio… Ma dirlo costruttiva-mente. E non guardare dal balcone, osservar-la dal balcone aspettando che lui fallisca. No, questo non costruisce la civiltà. Si troverà in tal modo la forza di assumersi le responsabi-lità che ci competono, comprendendo al tem-po stesso che, pur con l’aiuto di Dio e la col-laborazione degli uomini, accadrà comunque di commettere degli sbagli. Tutti sbagliamo. “Scusatemi, ho sbagliato. Riprendo la strada giusta e vado avanti”. (…) Vorrei dire a voi e a tutti: riscoprite an-che per l’oggi il valore di questa dimensione essenziale della convivenza civile e date il vo-stro contributo, pronti a far prevalere il bene del tutto su quello di una parte; pronti a rico-noscere che ogni idea va verificata e rimodel-lata nel confronto con la realtà; pronti a rico-noscere che è fondamentale avviare iniziative

suscitando ampie collaborazioni più che puntare all’occupazione dei posti. Siate esi-genti con voi stessi e con gli altri, sapendo che l’impegno coscienzioso preceduto da un’idonea preparazione darà il suo frutto e farà crescere il bene e persino la felicità delle persone. Ascoltate tutti, tutti hanno diritto di far sentire la loro voce, ma specialmente ascoltate i giovani e gli anziani. I giovani, perché hanno la forza di portare avanti le co-se; e gli anziani, perché hanno la saggezza della vita, e hanno l’autorità di dire ai giova-ni – anche ai giovani politici –: “Guarda ra-gazzo, ragazza, su questo sbagli, prendi quell’altra strada, pensaci”. Questo rapporto fra anziani e giovani è un tesoro che noi dob-biamo ripristinare. Oggi è l’ora dei giovani? Sì, a metà: è anche l’ora degli anziani. Oggi è l’ora in politica del dialogo fra i giovani e gli anziani. Per favore, andate su questa strada!

La politica è sembrata in questi anni a volte ritrarsi di fronte all’aggressività e alla perva-sività di altre forme di potere, come quella finanziaria e quella mediatica. Occorre rilan-ciare i diritti della buona politica, la sua in-dipendenza, la sua idoneità specifica a servi-re il bene pubblico, ad agire in modo da di-minuire le disuguaglianze, a promuovere con misure concrete il bene delle famiglie, a for-nire una solida cornice di diritti–doveri – bi-lanciare tutti e due – e a renderli effettivi per tutti. Il popolo, che si riconosce in un ethos e in una cultura propria, si attende dalla buo-na politica la difesa e lo sviluppo armonico di questo patrimonio e delle sue migliori poten-zialità. Preghiamo il Signore perché susciti buoni politici, che abbiano davvero a cuore la società, il popolo e il bene dei poveri.

Martedì 13 marzo a Busto Arsizio

VIA CRUCIS CON L’ARCIVESCOVO:

Per tutte le parrocchie della zona pa-

storale IV.

Come Comunità Pastorale sono stati

organizzati dei pullman per chi deside-ra partecipare .

E’ necessario iscriversi presso la libre-

ria Paolo VI o nelle segreterie parroc-chiali entro venerdì 9 marzo.

Partenza ore 19,30 dai soliti punti

Costo € 10.00

COMUNITA’ PASTORALE

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NELLA NOSTRA COMUNITA’

SEGURO

CATECHISMO Si svolge nei soliti giorni e orari come da calendario consegnato Martedì 27 feb. Ore 20.45: prove del coro Giovedì 1 marzo ore 8.10 - Buongiorno Gesù Momento di preghiera con i bambini delle ele-mentari prima dell’orario di scuola Venerdì 2 marzo Ore 16.50:: “via crucis” ,in chiesa, per tut-ti i bambini e i ragazzi

Domenica 4 marzo– III dom. di quaresi-

SANTA MARGHERITA

CATECHISMO Si svolge nei soliti giorni e orari come da calendario consegnato Venerdì 2 marzo Ore 09.00: “ via crucis “ per adulti Ore 17.00: “ via crucis” per tutti i bambi-ni e i ragazzi in chiesa a S. Giovanni Domenica 4 marzo– III dom. di quaresima

VIGHIGNOLO

CATECHISMO Si svolge nei soliti giorni e orari come da ca-lendario consegnato

Venerdì 2 marzo -

Ore 8.30: celebrazione “ Via Crucis” adulti Ore 17.00: celebrazione “via Crucis” per i

ragazzi del catechismo Domenica 4 marzo - III dom. di quaresima

Ore 16.00 : Battesimi Ore 17.00 : Vespri Le S. Messe seguono l’orario festivo

SAN GIOVANNI BATTISTA CATECHISMO

Si svolge nei soliti giorni e orari come da

calendario consegnato

Giovedì 1 marzo: ore 20.30: S. Messa

Venerdì 2 marzo: Ore 17.00: per tutti i ragazzi e i bambini momento di preghiera (Via Crucis) in Chie-

sa

Ore 21.00: quaresimale per tutti gli adulti in Chiesa a San Giovanni

Domenica 4 marzo– III dom. di quaresima

PASTORALE GIOVANILE

Lunedì 26 febbraio:

ore 20.45: incontro Gruppo Adolescenti (1-2-3 sup.) nei tre oratori.

Martedì 27 febbraio: ore 21.00: incontro 18enni a San Giovanni.

Sabato 3 e domenica 4 marzo: Ritiro Qua-resimale dei 18enni e Giovani a Cuggiono.

ATTENZIONE!

L’INCONTRO DI CATECHESI ALLE ORE 12.00

DI MARTEDI’ 27 FEBBRAIO A S. MARGHERI-

TA E’ SOSPESO !

Indulgenza Plenaria nelle domeniche di Quaresima

In data 29 maggio 1992 (Memoria dei SS. Mar-tiri Anauniani) la Penitenzieria Apostolica ha concesso che nelle Chiese di rito Ambrosiano si possa acquistare l’Indulgenza Plenaria nelle domeniche di Quaresima, recitando devota-mente questa preghiera davanti all’immagine

del Crocifisso e dopo essersi comunicati.

Eccomi, o mio amato e buon Gesù

che alla tua Santissima presenza prostrato, ti prego con il fervore più vivo

di stampare nel mio cuore sentimenti di fede, di speranza, di carità,

di dolore dei miei peccati, e di proponimento di non offenderti,

mentre io con tutto l’amore

e la compassione vado considerando le tue cinque piaghe,

cominciando da ciò che disse di Te, o Gesù mio,

il santo profeta Davide: «Hanno trapassato le mie mani e i miei piedi,

hanno contato tutte le mie ossa».

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NELLA NOSTRA COMUNITA’ PASTORALE S. MARIA DEL ROSARIO

DIACONIA

(Recapiti telefonici)

S. Margherita – S. Giovanni Battista – Settimo centro

Don Paolo Torti Parroco ( e mail - [email protected]) 348.7125489

Don Primo Bolzoni Vicario della Comunità pastorale 02.33503117

Don Marco Basilico Vicario della Comunità pastorale 347.4125160

Diac. Romolo Colombo Collaboratore della Comunità pastorale 02.3283624

Diac. Marco Gerli Collaboratore della Comunità pastorale 02.33500987

Comunità delle Suore di S. Giovanna Antida Thouret 02.33503486

Seg. Par. S. Giovanni e.mail [email protected] 02.3284871

Segreteria Oratorio S- Giovanni 333.3919589

S. Giorgio – Seguro

Don Domenico Gilardi Vicario della Comunità pastorale 02.3284737

S. Maria Nascente – Vighignolo

Don Andrea Bottani Vicario della Comunità pastorale 02.3284778

Sito internet Comunità Pastorale: www.chiesedisettimomilanese.it

Riporto di seguito il ringraziamento che suor Manuela del Monastero delle Clarisse di Terni ci invia. Ci ha allegato anche delle foto da condividere.

ringraziamento suore clarisse Carissimo don Paolo e carissimi fratelli e sorelle, il Signore vi dia pace! Questo è il saluto che S. Francesca donava da parte del Signore a chiunque incontrava sul suo cammino e io con gioia lo dono a cia-scuno di voi, perché veramente la pace del Signore – suo dono pa-

squale – sia con ciascuno di voi e con le vostre care famiglie. Sono Sr. Manuela del Monastero delle Clarisse di Terni una piccola comunità di 8 sorelle con tanta gioia di fare un gemellaggio spiri-

tuale con tutti voi cari fratelli e sorelle, perché ogni giorno possia-mo sempre camminare insieme, mettendo nelle mani del Signore tutte le vostre gioie, le fatiche, le sofferenze i dubbi e…tutta la vo-stra giornata! Scrivo per dirvi da parte mia e delle mie sorelle che

in questi giorni per voi di particolare “impegno spirituale” noi vi accompagniamo con la nostra preghiera. Nei prossimo giorni vi mando un po’ la storia della nostra comunità con varie foto, così ci conosciamo meglio. A proposito! Io sono originaria di Milano, prima abitavo proprio a S.

Siro ora più verso Baggio, quindi siamo anche vicini!

Vi mando una immagine che abbiamo fatta del campanile della nostra Chiesa preso da un nostro giardino e un’immagine del nostro campo.

Il Signore vi accompagni in queste giorna-ta e in questa Quaresima e vi mando un saluto con le parole della nostra S. Chiara: “Il Signore sia sempre con voi ed Egli faccia

che voi siate sempre con Lui”. In comunione di preghiera mando a te Don Paolo, a ciascuno di voi e alle vostre fami-

glie un affettuoso saluto Sr. Manuela

Affida al Signore la tua vita Confida in Lui ed egli agirà