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237. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni: Ferrari ........................................ 1-00260 8671 Gelmini ....................................... 1-00261 8672 Risoluzioni in Commissione: II Commissione: Varchi ......................................... 7-00334 8675 III Commissione: Billi ............................................. 7-00336 8677 Quartapelle Procopio ................ 7-00338 8678 VII Commissione: Di Giorgi ..................................... 7-00337 8681 XIII Commissione: Cillis ............................................ 7-00333 8684 Maglione ..................................... 7-00335 8685 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interrogazione a risposta in Commissione: Caparvi ....................................... 5-02896 8686 Interrogazioni a risposta scritta: Fogliani ....................................... 4-03814 8687 Patassini ..................................... 4-03815 8687 Rostan ......................................... 4-03817 8688 Gribaudo .................................... 4-03818 8689 Affari esteri e cooperazione internazionale. Interrogazione a risposta orale: Pini .............................................. 3-01023 8690 Interrogazione a risposta in Commissione: Suriano ....................................... 5-02895 8691 Interrogazione a risposta scritta: Comencini .................................. 4-03810 8691 Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interpellanza: Brunetta ..................................... 2-00518 8692 Interrogazione a risposta in Commissione: Rospi ........................................... 5-02898 8693 Economia e finanze. Interpellanza: Raduzzi ....................................... 2-00519 8694 Giustizia. Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento): D’Ettore ...................................... 2-00521 8696 Atti Parlamentari 8669 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DELL ’11 OTTOBRE 2019 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza. PAG. PAG.

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237. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozioni:

Ferrari ........................................ 1-00260 8671

Gelmini ....................................... 1-00261 8672

Risoluzioni in Commissione:

II Commissione:

Varchi ......................................... 7-00334 8675

III Commissione:

Billi ............................................. 7-00336 8677

Quartapelle Procopio ................ 7-00338 8678

VII Commissione:

Di Giorgi ..................................... 7-00337 8681

XIII Commissione:

Cillis ............................................ 7-00333 8684

Maglione ..................................... 7-00335 8685

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Caparvi ....................................... 5-02896 8686

Interrogazioni a risposta scritta:

Fogliani ....................................... 4-03814 8687

Patassini ..................................... 4-03815 8687

Rostan ......................................... 4-03817 8688

Gribaudo .................................... 4-03818 8689

Affari esteri e cooperazione internazionale.

Interrogazione a risposta orale:

Pini .............................................. 3-01023 8690

Interrogazione a risposta in Commissione:

Suriano ....................................... 5-02895 8691

Interrogazione a risposta scritta:

Comencini .................................. 4-03810 8691

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interpellanza:

Brunetta ..................................... 2-00518 8692

Interrogazione a risposta in Commissione:

Rospi ........................................... 5-02898 8693

Economia e finanze.

Interpellanza:

Raduzzi ....................................... 2-00519 8694

Giustizia.

Interpellanza urgente

(ex articolo 138-bis del regolamento):

D’Ettore ...................................... 2-00521 8696

Atti Parlamentari — 8669 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

PAG.PAG.

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Interrogazioni a risposta scritta:

Maggioni ..................................... 4-03807 8697

Morrone ...................................... 4-03813 8697

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazione a risposta scritta:

Ciaburro ..................................... 4-03811 8698

Interno.

Interrogazioni a risposta scritta:

Varchi ......................................... 4-03812 8698

Iezzi ............................................ 4-03820 8699

Istruzione, università e ricerca.

Interrogazione a risposta scritta:

Novelli ......................................... 4-03809 8700

Lavoro e politiche sociali.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Fragomeli ................................... 5-02894 8701

Patelli .......................................... 5-02897 8702

Interrogazioni a risposta scritta:

Rotta ........................................... 4-03808 8703

Fratoianni .................................. 4-03816 8704

Pubblica amministrazione.

Interrogazione a risposta scritta:

Alaimo ........................................ 4-03806 8705

Salute.

Interpellanza:

Occhiuto ..................................... 2-00520 8706

Sviluppo economico.

Interrogazione a risposta scritta:

Alemanno ................................... 4-03819 8708

Apposizione di una firma ad una risoluzione . 8708

Ritiro di un documento di indirizzo .......... 8708

Atti Parlamentari — 8670 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

PAG.PAG.

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ATTI DI INDIRIZZO

Mozioni:

La Camera,

premesso che:

il nostro Paese si è impegnato congli Stati Uniti ad acquistare progressiva-mente 90 velivoli F-35 nelle due versioni Ae B, rispettivamente in 60 e 30 esemplari;

all’acquisto dei predetti velivoli nelnumero prefissato si lega lo sfruttamentodella fabbrica di Cameri, dove non solovengono prodotti gli F35 destinati all’Italia,ma ne sono assemblati anche per conto dialtri Paesi, come l’Olanda. È inoltre previ-sto che a Cameri si svolga la manutenzionedi tutti gli F35 venduti ai Paesi continentalidell’Europa;

sul regolare sviluppo della com-messa alla Lockheed sono intervenute nelcorso del tempo turbative che hanno gene-rato incertezze e dubbi in merito alla tem-pistica e ai volumi delle forniture;

nel 2012 ebbe luogo una prima de-curtazione del lotto complessivo dei velivolida acquistare, ridotto dagli originari 131 a90;

le incertezze che hanno contrasse-gnato recentemente il cammino della com-messa degli F35 A e B destinati all’Aero-nautica militare e alla Marina militare sonosfociate anche in episodi sconcertanti, comela morosità del nostro Paese nell’onorarenei tempi stabiliti alcune tranche dei paga-menti connessi agli acquisti;

la situazione d’incertezza sembramalauguratamente persistere, stando al-meno a quanto riportano gli organi d’in-formazione, secondo i quali il Presidentedel Consiglio avrebbe recentemente confer-mato nel corso di un recente incontro bi-laterale con il segretario di Stato ameri-cano svoltosi a Roma l’intenzione del no-stro Paese di perfezionare l’acquisto del-l’intero lotto di 90 F35 previsto, salvo poiaprire alla rinegoziazione della transa-zione;

sarebbe inoltre ancora in corso didefinizione la determinazione del numerodi velivoli da acquistare nel prossimo trien-nio, mentre risultano tuttora in corso diconsegna 28 apparecchi già comprati, chesi aggiungono ai 13 già in linea;

la contraddizione tra le dichiara-zioni recentemente attribuite al Presidentedel Consiglio sembra essere riconducibilealla coesistenza di indirizzi politici diver-genti in seno alla compagine di Governonella quale, accanto a coloro che deside-rano la conferma alle attuali condizionidella commessa per gli F35 vi sono anchecoloro che, invece, ne vorrebbero l’ulterioredecurtazione;

l’F35 A ha appena ottenuto la cer-tificazione operativa Nato prevista per que-sto genere di velivoli, in coincidenza con ilsuo rischieramento in Nord Europa nelquadro di una delle missioni atlantiche diAir Policing cui l’Italia aderisce;

una riduzione della commessa ri-schia di precludere all’Italia la piena valo-rizzazione dell’impianto di Cameri ed al-tresì la possibilità di negoziare l’allarga-mento delle partnership industriali nelcampo della difesa e dell’aerospazio tra ilnostro Paese e gli Stati Uniti d’America,

impegna il Governo:

1) ad esprimere un univoco orientamentoalla conferma della commessa concer-nente l’acquisto degli F35 A e B neinumeri e con la tempistica già concor-dati a livello bilaterale tra l’Italia e gliStati Uniti d’America;

2) a definire contestualmente in tempirapidi gli acquisti del velivolo program-mati per il prossimo triennio, mentre sicompleta la consegna del lotto da 28unità in corso di produzione;

3) ad esplorare, contestualmente, la pos-sibilità di allargare ulteriormente gliambiti di cooperazione nel campo ae-rospaziale e della difesa tra le aziendeleader italiane e i colossi americani delsettore.

(1-00260) « Ferrari, Molinari, Fantuz, Zic-chieri, Toccalini, Boniardi, Ca-stiello, Piccolo, Pretto ».

Atti Parlamentari — 8671 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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La Camera,

premesso che:

il cuneo fiscale corrisponde allasomma delle imposte e dei contributi pre-videnziali che gravano sui redditi dei lavo-ratori e dei datori di lavoro e, quindi, ladifferenza tra il costo di un lavoratore perl’azienda che lo impiega e quanto il lavo-ratore percepisce come retribuzione in bu-sta paga;

in data 11 aprile 2019 l’Ocse hadiffuso il rapporto « Taxing wages 2019 »dedicato al tema del cuneo fiscale, dalquale emerge in modo inequivocabile, pren-dendo come riferimento un lavoratore sin-gle e senza figli a carico, come l’Italia siaancora il terzo Paese in classifica, dopo ilBelgio e la Germania, per l’incidenza piùalta di oneri e tasse a carico dei lavoratoricon un cuneo fiscale del 47,9 per centocontro una media Ocse del 36,1 per cento;

quello del costo del lavoro è unproblema di lungo periodo che affligge dasempre lo sviluppo economico del Paese,producendo effetti negativi anche sotto ilprofilo dell’incremento occupazionale e dellariduzione della propensione alla spesa daparte di milioni di lavoratori: un problemache nell’ultimo ventennio, purtroppo, nonsolo non ha trovato una soluzione, ma si èaggravato, essendo passati da un cuneofiscale del 47,1 per cento nel 2000 all’at-tuale 47,9 per cento;

in una situazione di crescita econo-mica praticamente nulla come quella regi-strata nel corso dell’anno 2019 e in vista diuna crescita estremamente modesta, che leprevisioni del Governo riportate nella notadi aggiornamento al documento di econo-mia e finanza 2019 non stimano oltre lo 0,4per cento del prodotto interno lordo per ilquadro economico tendenziale e lo 0,6 percento per il quadro relativo alla finanzapubblica corretto per il ciclo nelle previ-sioni per l’anno 2020, un intervento impor-tante per l’abbattimento del cuneo fiscalerappresenta senza alcun dubbio il princi-pale strumento di politica economica ingrado di sortire effetti anticiclici per lacrescita del Paese;

non a caso tale misura è invocatacon forza da tutto il mondo produttivoitaliano anche sotto forma di un interventovolto a ridurre gli oneri gravanti sulle re-tribuzioni dei lavoratori;

il Governo nella nota di aggiorna-mento al documento di economia e finanza2019 ha previsto un intervento volto allariduzione del cuneo fiscale, ma la portatadi tale misura appare largamente insuffi-ciente sia per le risorse che si prevedono distanziare, sia per le modalità attuative.Dette risorse sono, infatti, pari allo 0,15 percento del prodotto interno lordo, il cheequivale a 2 miliardi e 700 milioni di euro.Inoltre, la normativa sul cuneo fiscale, allaluce di quanto previsto dalla nota di ag-giornamento al documento di economia efinanza non sarà inserita nell’ambito deldisegno di legge bilancio per il 2020 diprossima presentazione al Senato ma in unapposito disegno di legge collegato, con laconseguenza che l’intervento di riduzionedel cuneo non entrerà in vigore dal 1°gennaio 2020, ma nel secondo semestredell’anno. Inoltre, con 2 miliardi e 700milioni di euro di stanziamento, se la pla-tea interessata fosse di 10 milioni di lavo-ratori con i redditi medio bassi al di sottodei 26.000 euro si tratterebbe di una mediadi circa 40 euro al mese da luglio 2020. Inbuona sostanza, si passerebbe così dagli 80euro di Renzi ai 40 euro di Conte;

il Gruppo Forza Italia – BerlusconiPresidente ha presentato da tempo propo-ste puntuali in materia di riduzione delcosto del lavoro e abbattimento del cuneofiscale. In particolare, durante l’esame deldisegno di legge di bilancio 2019 ForzaItalia ha proposto sia interventi in materiadi riduzione strutturale dei premi e deicontributi Inail con coperture a regime per1.500 milioni di euro, sia interventi di ri-duzione del cuneo fiscale e incentivo strut-turale all’occupazione giovanile con oneristimati fino a 10 miliardi e 900 milioni dieuro a regime. Da ultimo, infine, ForzaItalia ha anche presentato una proposta dilegge di riduzione del cuneo fiscale con unacopertura di 13 miliardi e 400 milioni dieuro, anche attraverso un incremento delledetrazioni Irpef per i redditi fino a 35.000

Atti Parlamentari — 8672 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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euro lordi. Il tutto al fine di alleviare il pesodi imposte e contributi che grava su unterzo dello stipendio medio di un lavora-tore. Non a caso il cuneo fiscale è statodefinito come la « tassa occulta » che rad-doppia il costo del lavoro;

tali proposte rappresentano il fruttodi un lavoro politico condiviso con le rap-presentanze del mondo produttivo da Con-findustria ad Assolombarda e comportano,ovviamente, ingenti oneri ai fini della lorocopertura economica;

ad avviso dei firmatari del presenteatto di indirizzo maggiori risorse da desti-nare ad un intervento più efficace di quellodescritto dalla Nadef 19 in materia di cu-neo fiscale possono essere reperite tramiteuna riduzione degli stanziamenti previstidalla legge di bilancio 2019 per il reddito dicittadinanza, un istituto che nel suo primoanno di applicazione si è dimostrato deltutto fallimentare in termini di crescitaeconomica configurandosi, nei fatti, comemisura di carattere meramente assisten-ziale. Dal 1° gennaio 2020 il fondo per ilreddito di cittadinanza sarà finanziato per8.055 milioni di euro a fronte di una plateadi richiedenti che, come dimostrano i datiper l’anno 2019, sarà nettamente inferiore;

si rileva, inoltre, che tra le innova-zioni normative introdotte dalle manovreeconomiche dal 2014 al 2019 e l’indebita-mento netto per il 2020 si stimano effetti intermini di maggiori spese o minori entratepari a:

1) 9,4 miliardi di euro per il co-siddetto « Bonus Renzi »;

2) 4,5 miliardi di euro per i con-tratti della pubblica amministrazione;

3) 4,2 miliardi di euro per i fondida ripartire per il rilancio degli investi-menti e dello sviluppo del Paese;

4) 4 miliardi di euro per la ridu-zione dell’Ires dal 27,5 per cento al 24 percento;

5) 3,9 miliardi di euro per la de-duzione del costo del lavoro da imponibileIrap;

6) 3,6 miliardi di euro per l’abo-lizione della Tasi sull’abilitazione princi-pale e l’esenzione degli inquilini;

7) 2,9 miliardi di euro per il re-gime fiscale agevolato per autonomi (ali-quota sostitutiva 15 per cento);

8) 2,7 miliardi di euro per svalu-tazione e perdite su crediti – banche, fi-nanziarie ed assicurazioni;

9) 2,3 miliardi di euro per gliinvestimenti per gli enti territoriali;

10) 1,7 miliardi di euro per l’ali-quota Ires ridotta al 21,5 per cento gli utiliaccantonati a riserve;

11) 1,7 miliardi di euro per l’in-cremento delle detrazioni Irpef redditi dalavoro dipendente;

12) 1,6 miliardi per la realizza-zione della cosiddetta « Buona scuola »;

13) 1,6 miliardi per la riduzionedei premi e contributi e revisione delletariffe Inail;

14) 1,5 miliardi per l’esonero con-tributivo previdenziale per l’assunzione atempo indeterminato di giovani;

15) 1,5 miliardi di euro per ilrifinanziamento degli ammortizzatori so-ciali;

16) 1,3 miliardi di euro per lemisure in favore delle famiglie;

17) 1,2 miliardi di euro per gliinvestimenti delle amministrazioni cen-trali;

18) 1 miliardo di euro per la re-visione delle imposte sul patrimonio immo-biliare;

19) 1 miliardo di euro per il rim-borso alle regioni per l’acquisto di medici-nali innovativi;

20) 1 miliardo di euro per l’esen-zione Imu dei terreni agricoli e degli im-bullonati;

21) 1 miliardo di euro per il fi-nanziamento di interventi in favore deglienti territoriali;

Atti Parlamentari — 8673 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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22) 1 miliardo di euro per la de-tassazione dei premi di produttività;

23) 900 milioni di euro per ladetrazione sul « sisma-bonus »;

24) 800 milioni di euro per gliinvestimenti per il rischio idraulico ed idro-geologico;

25) 800 milioni di euro per laquattordicesima mensilità dei pensionati;

26) 600 milioni di euro per ilcontributo alle province ed alle città me-tropolitane delle regioni a statuto ordina-rio;

27) 600 milioni di euro per ilpensionamento anticipato per lavoratori pre-coci;

28) 600 milioni di euro per ilrafforzamento dell’autonomia scolastica;

29) 500 milioni di euro per ladeducibilità Imu sugli immobili strumen-tali;

30) 500 milioni di euro per l’e-mergenza sismica 2016 – credito d’impostae per la ricostruzione privata e i contributiper la ricostruzione pubblica;

31) 400 milioni di euro per gliinvestimenti dei comuni per la messa insicurezza e la manutenzione di scuole,strade, edifici pubblici e patrimonio comu-nale, territori e investimenti delle regioniper edifici e territori;

32) 400 milioni di euro per ilcredito d’imposta per attività di ricerca esviluppo;

33) 400 milioni di euro, per l’au-mento della deduzione imponibile Irap a5.000 euro e l’abolizione dell’Irap per leimprese agricole e della pesca;

34) 400 milioni di euro per lacooperazione internazionale allo sviluppo;

35) 400 milioni di euro per l’uti-lizzo di avanzo vincolato per investimentonell’ambito del patto nazionale incentivato;

36) 300 milioni di euro per l’in-cremento del fondo per finanziare le as-sunzioni di personale (PA);

37) 300 milioni di euro per ilristoro dei risparmiatori;

38) 300 milioni di euro per lariduzione dell’aliquota contributiva dei la-voratori autonomi;

39) 300 milioni di euro per ilfondo per il capitale immateriale;

40) 300 milioni di euro per la « notax area » pensionati con età inferiore ai 75anni;

41) 300 milioni per i centri perl’impiego ed Anpal;

il tutto per un importo totale com-plessivo pari a 50,2 miliardi di euro;

tutte queste misure di carattereespansivo hanno certamente una loro ra-gion d’essere, ma sarebbe importante assi-curarsi che detti interventi centrino gli obiet-tivi giusti o raggiungano le persone giusteattraverso opportuni controlli. Di rado, tut-tavia, come ben evidenziato da recenti re-port dell’Osservatorio per i conti pubbliciguidato da Carlo Cottarelli, si fa una valu-tazione a posteriori per verificare, a di-stanza di tempo, se le innovazioni abbianoavuto effettivamente l’effetto sperato e quindise valga la pena mantenerle (o anche po-tenziarle), oppure se sia preferibile impie-gare le risorse altrove. Questa valutazione èpossibile e viene fatta in vari Paesi, e anchedalla Commissione europea per le normedi sua competenza. In Italia, invece, nonsolo non vi è una valutazione a posteriori,ma manca addirittura l’elenco totale dellemisure che sono state prese negli ultimianni e del loro costo attuale;

infine, una strategia realistica edefficace di vera « spending review » puòrendere disponibili ulteriori risorse dandopiena attuazione alle disposizioni concer-nenti la razionalizzazione e la revisionedelle spese per consumi intermedi per l’ac-quisto di beni, servizi e forniture contenutenel decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66,convertito, con modificazioni, dalla legge23 giugno 2014, n. 89,

impegna il Governo:

1) a ridurre sin da subito, nell’ambito deldisegno di legge di bilancio 2020 e non

Atti Parlamentari — 8674 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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in un successivo provvedimento colle-gato, l’impatto del cuneo fiscale sulleimprese e sui lavoratori utilizzando atal fine le risorse rinvenienti dal finan-ziamento del reddito di cittadinanzarispetto al quale la legge di bilancio2019 prevede per l’anno 2020 uno stan-ziamento di più di 8 miliardi di euro(segnatamente, 8 miliardi e 55 milionidi euro) e, in tale prospettiva a intro-durre disposizioni volte a favorire l’oc-cupazione giovanile e l’imprenditoria-lità femminile, combinate a misure tesea promuovere e garantire la parità re-tributiva di genere e una migliore e piùefficace conciliazione delle esigenze divita professionale e vita privata;

2) a favorire l’apertura di un tavolo diconfronto che assicuri il pieno coinvol-gimento di tutte le forze politiche, delleparti sociali e del mondo produttivo sultema cruciale delle politiche finalizzatealla riduzione del costo del lavoro eall’abbattimento del cuneo fiscale, alfine di rilanciare lo sviluppo economicodelle imprese, incrementare l’occupa-zione e la capacità di acquisto dei la-voratori, anche tenendo conto delle pro-poste attualmente depositate in Parla-mento dall’inizio della legislatura, tra-sformando in tal senso la prossima« sessione di bilancio » in una vera epropria « sessione di sviluppo » per ilbene dell’economia italiana;

3) a presentare in Parlamento un elenco,attualmente disponibile solo per le spesefiscali, attraverso il quale si possa as-sociare ad ogni voce del bilancio pub-blico le norme che, almeno negli ultimianni, ne hanno determinato la confi-gurazione attuale in termini di costo/beneficio per la finanza pubblica e pergli utenti, al fine di ottimizzare il re-perimento o il riorientamento di ri-sorse per destinarle a interventi cru-ciali come quello dell’abbattimento delcuneo fiscale, dando peraltro un con-tributo importante alla trasparenza suiconti pubblici;

4) ad adottare iniziative per prendere di-sponibili ulteriori risorse, in un’otticadi « spending review », dando piena at-

tuazione alle disposizioni concernentila razionalizzazione e la revisione dellespese per consumi intermedi per l’ac-quisto di beni, servizi e forniture con-tenute nel decreto-legge n. 66 del 2014convertito, con modificazioni, dalla leggen. 89 del 2014, in modo tale che leamministrazioni pubbliche abbiano l’ob-bligo di procedere agli acquisti dei benie dei servizi esclusivamente tramite con-venzioni e accordi quadro messi a di-sposizione da Consip Spa e dalle cen-trali di committenza regionali al fine digarantire una riduzione della loro spesa.

(1-00261) « Gelmini, Mandelli, Prestigia-como, Occhiuto, Cannizzaro,D’Attis, D’Ettore, Pella, PaoloRusso, Martino, Giacomoni,Cattaneo, Baratto, Angelucci,Porchietto, Giacometto ».

Risoluzioni in Commissione:

La II Commissione,

premesso che:

nonostante le promesse fatte neglianni, i vari Governi che si sono avvicendatinon hanno mai mostrato il giusto interessead agire in modo incisivo sulla drammaticasituazione in cui versa la categoria deimagistrati onorari. In particolare, nessunaconsiderazione è stata mostrata verso chiin tale categoria milita da decenni, benoltre l’originario termine quinquennale pre-visto dal decreto legislativo 19 febbraio1998, n. 51, e scaduto nel lontano 2 giugno2004, lasciando immutata la temporaneitàdelle funzioni attribuite e l’assenza di unadignitosa retribuzione corrispettiva dell’im-pegno profuso;

come ormai noto, per far fronte allagrave crisi del sistema giudiziario italiano,affossato da milioni di cause pendenti e dauna grave carenza di personale, a partiredalla fine degli anni Novanta, lo Stato hacreato la figura del magistrato onorario,non assunto per concorso, ma reclutato pertitoli, per svolgere l’attività in modo nonesclusivo, addossandogli il compito di smal-tire migliaia di processi minori, basati sureati di gravità ridotta;

Atti Parlamentari — 8675 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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negli anni, però, i magistrati onorarisono divenuti affidatari in maniera stabilee continuativa della gestione diretta di in-teri ruoli di cause, ponendosi in una posi-zione collaterale, ma sempre subordinata,rispetto all’opera dei magistrati togati. Nelsilenzio delle istituzioni i magistrati ono-rari contribuiscono da anni a mantenere agalla il sistema giudiziario italiano, spessoaffrontando carichi di lavoro pari a quellidei colleghi togati, pur essendo trattati comelavoratori di « serie B »;

sulla questione della magistraturaonoraria sono intervenuti anche, su inizia-tiva degli stessi giudici onorari, il Consigliod’Europa e la Commissione europea, chene hanno censurato l’inquadramento pre-cario, ma tale iniziativa era stata stigma-tizzata dal Ministro pro tempore Orlando,che l’aveva additata quale causa del suodiniego all’invocata stabilizzazione della ca-tegoria, ritenendola incompatibile con laCostituzione, che la riserverebbe ai solimagistrati che abbiano superato il con-corso ordinario;

l’inquadramento a tempo indetermi-nato, però, è cosa diversa dall’inquadramentonel ruolo ordinario dei magistrati di car-riera, poiché attiene all’inamovibilità, gua-rentigia di indipendenza e autonomia. L’in-quadramento a tempo indeterminato dei ma-gistrati onorari, infatti, non tange minima-mente le prerogative esclusive dellamagistratura di carriera, titolare unica ditutte le funzioni diverse da quelle giudiziariedevolvibili a giudici singoli: ossia quelle pre-sidenziali, direttive, semidirettive e di com-posizione e designazione elettiva dei compo-nenti di organi collegiali di autogoverno;

con l’entrata in vigore del decretolegislativo 13 luglio 2017, n. 116, attuativodella legge delega sulla riforma della ma-gistratura onoraria, e l’istituzione dell’uffi-cio per il processo, i giudici onorari, anchedi vecchia nomina, che da anni svolgonofunzioni giurisdizionali, sono stati relegatiall’espletamento di un’attività di « assi-stenza » dei magistrati togati, compito che,di fatto spetterebbe ai tirocinanti-stagisti;

credendo di ottemperare ai monitidella Commissione europea sulla violazione

delle direttive comunitarie in materia dilavoro, in realtà la « riforma Orlando » nonha fatto altro, per i presentatori del pre-sente atto di indirizzo, che accentuare taleviolazione, esponendo ancora una volta l’I-talia ad una probabile procedura d’infra-zione europea;

la demolizione delle vecchie preturee ora degli uffici del giudice di pace, con laprevisione di un nuovo ufficio del giudiceonorario di pace (Gop) a partire, però, dal2021, senza capire come avverrà il passag-gio dei nuovi Gop, ex giudici onorari ditribunale (Got), assegnati nel frattempo al-l’ufficio per il processo presso il tribunale,non stanno facendo altro che creare con-fusione anche tra gli addetti ai lavori, chehanno « coniato » la nuova figura dei ma-gistrati onorari « ausiliari », non prevista danessuna norma di legge, tantomeno dallanostra Costituzione;

il servizio giustizia è essenziale perun moderno Stato di diritto e l’attualecomplessità della vita socio-economica ob-bliga ad adeguare le strutture giudiziarie ela sua organizzazione alle crescenti esi-genze del Paese;

è necessario dare continuità al ser-vizio della giustizia ed al tempo stessovalorizzare le competenze nonché la pro-duttività ed efficienza dimostrate da tutti igiudici onorari nella gestione dei procedi-menti a loro affidati, che costituiscono il 60per cento del contenzioso totale;

quello che è mancato è stato, pertroppo tempo, un progetto organico di ri-forma della materia, attento, da un lato, asalvare sul piano processuale l’uso disin-volto dei magistrati onorari (per non inva-lidare magari processi a tanti anni di di-stanza dai fatti) e, dall’altro, sul piano deiprincipi costituzionali, a salvare le normecensurate sempre in nome della solita« emergenza » che giustificava lo strappolegislativo di turno, adottato fuori dal pe-rimetro delineato dall’articolo 106 dellaCostituzione;

l’assenza di un progetto organico diriforma ha favorito ineluttabilmente prima iprovvedimenti « tampone », costituiti per

Atti Parlamentari — 8676 — Camera dei Deputati

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anni dalle proroghe dello status quo, e daultimo da una « riformetta » che ha intro-dotto alcune scelte farraginose e pasticciate;

da ultimo, la magistratura onorariaè stata al centro di una discutibile propostadi riforma promessa anche dal MinistroBonafede che, lungi dal recepire le richie-ste avanzate dalla categoria interessata econdivise apertamente dalla magistraturadi ruolo, da un lato riconosce che « lamagistratura onoraria rappresenta una dellecolonne portanti della giustizia » e, al con-tempo, propone quale compenso equo edignitoso « 98 euro lordi per otto ore disvolgimento delle funzioni; udienza o atti-vità di supporto alla magistratura profes-sionale »;

come denunciato dai magistrati ono-rari, il disegno di legge approvato in Con-siglio dei ministri non prevede alcun inve-stimento economico, trattandosi di provve-dimento a finanza invariata;

i magistrati onorari sono lavoratoriche devono amministrare la giustizia ma, pa-radossalmente, sono vittime di ingiustizie;

la giustizia non può essere valutataalla stregua di uno dei tanti costi da ta-gliare, ma va considerata quale preziosa-risorsa da sostenere e valorizzare, nell’in-teresse dei cittadini e del Paese tutto,

impegna il Governo:

ad assumere iniziative per rivedere inmodo organico e incisivo la disciplina dellamagistratura onoraria, al fine di assicurarel’applicazione ai magistrati onorari delleincompatibilità, delle guarentigie e del trat-tamento previdenziale e assistenziale ade-guati al ruolo che rivestono nel complessosistema di amministrazione della giustizia;

ad assumere ogni opportuna iniziativadi carattere normativo per la modifica dellacosiddetta « riforma Orlando », in partico-lare, nella parte in cui declassa le funzionidei magistrati onorari a semplici « funzioniancillari » dei magistrati ordinari, ponen-dosi per i firmatari del presente atto incontrasto con il dettato della Costituzione;

ad assumere iniziative per garantireche i giudici onorari di tribunale in servizioda decenni possano, a domanda, transitareda subito nelle funzioni di vice procuratoriordinari, o essere assegnati immediata-mente agli uffici del giudice di pace, instato di sofferenza per il blocco dei con-corsi negli ultimi dieci anni e per i recentipensionamenti di molti giudici di pace.

(7-00334) « Varchi, Ferro, Maschio, Delma-stro Delle Vedove ».

La III Commissione,

premesso che:

gli italiani iscritti all’Anagrafe degliitaliani residenti all’estero (Aire) nella cir-coscrizione consolare di Barcellona sono86.405, mentre in quella di Madrid sono96.095, per un totale di 182.500 cittadiniitaliani iscritti all’Aire in Spagna alla finedel 2018;

il totale degli italiani iscritti all’Airenelle isole Canarie è aumentato del 270 percento in dieci anni, passando dai 10.379 delgiugno 2009 ai 27.098 del giugno 2019;

al 18 luglio 2019 gli italiani iscrittiall’Aire sono già 29.361, così suddivisi: 13.633a Las Palmas e 15.728 a Tenerife;

secondo i dati forniti dalla Spagna,al 30 aprile 2019 gli italiani alle Canarieerano in realtà già 49 mila, quindi quasi il100 per cento in più rispetto a quelli iscrittiall’Aire;

i turisti italiani di passaggio, suddi-visi tra crociere organizzate e turisti indi-viduali, sono circa 200.000 all’anno solo aTenerife;

negli ultimi mesi sono aumentatianche gli italo-venezuelani e gli italo-argentini, dei quali è difficile stimare ilnumero preciso;

su ciascuna delle isole di Gran Ca-naria e di Tenerife è presente un consoleonorario, la cui funzione presenta fortilimiti legali rispetto a quella di un consoledi carriera: a titolo di esempio, il consoleonorario non può rilasciare carte di iden-

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tità, passaporti, documenti sostitutivi diemergenza, procure, documenti di viaggio,dichiarazioni di valore ai fini di studio;

il precedente Governo stava lavo-rando per aprire un consolato di carrieranell’arcipelago delle Isole Canarie,

impegna il Governo

ad adottare iniziative per aprire un ufficioconsolare di carriera presso l’arcipelagodelle Isole Canarie, in particolare a Tene-rife oppure a Gran Canaria, al fine di potergestire la crescita vertiginosa degli italianinell’arcipelago e offrire loro assistenza, con-siderando anche l’aumento esponenziale de-gli italiani iscritti all’Aire e l’enorme flussodi turisti italiani di passaggio e data anchela difficoltà di raggiungere il consolato ge-nerale di Madrid.

(7-00336) « Billi, Zoffili, Formentini, Co-mencini, Giorgetti, Di San Mar-tino Lorenzato Di Ivrea, Gri-moldi, Picchi, Ribolla ».

La III Commissione,

premesso che:

nel luglio 2014 Abu Bakr al-Bagh-dadi ha proclamato la nascita dello StatoIslamico e chiesto di intensificare la lottaper la costituzione di un grande califfato inMedio Oriente. Da subito i Curdi nel norddella Siria hanno contrastato le avanzatedell’Isis, fornendo un contributo determi-nante nella guerra che si è combattuta nelterritorio siriano. Infatti, le milizie curdeYpg sono state tra i principali attori pro-tagonisti della lotta contro lo Stato isla-mico. Nel settembre del 2014, gli Usa for-marono una coalizione internazionale (solocon raid aerei) contro l’Isis. Le Ypg riceve-vano il supporto aereo, della coalizione ederano le uniche forze sul terreno, incari-cate di conquistare le città sotto il controllodell’Isis, diventando partner americano nellalotta contro il gruppo dello Stato Islamicoper quasi quattro anni. Sono state loro aconquistare Raqqa – la capitale di Isis inSiria e a difendere la città di Kobanedall’assedio intrapreso dall’Isis nel luglio

2014 e respinto nell’aprile 2015 dopo com-battimenti continui nella città e nei villaggilimitrofi;

i curdi sono un gruppo etnico checonta circa 20 milioni di persone sparse inquattro nazioni: 10 milioni in Turchia, 6milioni in Iran, 3,5 milioni in Iraq e pocopiù di 2 milioni in Siria e sono prevalen-temente musulmani sunniti. Il popolo curdoè forse il più grande gruppo etnico senzauno Stato. Dalla scoppio della rivolta con-tro il regime siriano, nel marzo 2011, ilRojava, così come i curdi siriani chiamanola zona dove abitano nel nord est dellaSiria, è divenuto di fatto autonomo, ed èretto da un sistema democratico parlamen-tare, fondato sul pluralismo politico e suldecentramento amministrativo che garan-tisce pari diritti alle diverse etnie presenti(curdi, arabi, assiri e turkmeni), alle mino-ranze religiose (cristiani, yazidi, alevi) efavorisce la partecipazione delle donne atutti gli ambiti della vita pubblica, ponen-dosi come l’unica alternativa democraticain Siria tra il regime di Assad e le forze diispirazione integralista islamica; la pre-senza delle forze militari degli Stati Unitid’America ha garantito protezione ai curdisiriani;

proprio questa è l’area in cui èscattata la campagna turca volta a creareuna fascia di sicurezza a ridosso del con-fine;

il 18 dicembre 2018 il Presidentedegli Stati Uniti, Donald Trump, ha annun-ciato il ritiro delle truppe statunitensi dallaSiria. A seguito del predetto annuncio, ilsegretario della difesa degli Stati Uniti, JimMattis, – generale dei marine di grandis-sima esperienza, molto rispettato sia daiRepubblicani che dai Democratici – hadato le sue dimissioni, spiegando di nonessere d’accordo con le scelte del presi-dente Trump nella gestione delle alleanzeinternazionali;

il 7 ottobre 2019, il presidente Trumpha scritto su un social network: « È il mo-mento per noi di sfilarci da ridicole guerresenza fine, molte delle quali tribali. È ilmomento di riportare i nostri soldati a

Atti Parlamentari — 8678 — Camera dei Deputati

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casa. Combatteremo solo dove avremo be-nefici e combatteremo solo per vincere.Turchia, Europa, Siria, Iran, Iraq, Russia ei curdi dovranno risolvere la situazione ecapire cosa vogliono fare con i soldati del-l’Isis catturati ». In un altro tweet, il presi-dente Usa ha aggiunto: « Gli Stati Unitidovevano stare in Siria per 30 giorni, maquesto era anni fa. Siamo rimasti e siamorimasti coinvolti in una profonda battagliasenza obiettivo in vista. Quando sono arri-vato a Washington l’Isis dilagava nell’area.Abbiamo rapidamente sconfitto il 100 percento del califfato dell’Isis »;

nonostante il presidente Trump so-stenga che lo Stato Islamico sia stato scon-fitto, la maggior parte degli analisti inter-nazionali e degli alleati degli Stati Unitinon concorda con questa tesi;

l’avvio del ritiro americano dalle po-stazioni strategiche di Ras al-Ayn e TalAbyad è stato confermato dall’Osservatoriosiriano per i diritti umani (Ondus). Nelladichiarazione della Casa Bianca non si fa-ceva menzione della questione curda, ma siprecisava che le truppe statunitensi « nonsosterranno né saranno coinvolte nell’ope-razione » e « non saranno più nelle imme-diate vicinanze », cioè nel nord della Siria;

gli Stati Uniti hanno annunciato chela Turchia prenderà in custodia i foreignfighters che hanno catturato e che sonotrattenuti dalle forze curde. L’ambasciatoreamericano James Jeffrey, inviato del Dipar-timento di Stato nella coalizione interna-zionale anti-Isis, e lo stesso Trump, hannoaffermato che ci sono circa 2.500 foreignfighters prigionieri, che gli Usa vorrebberoconsegnare a Paesi europei, in particolareFrancia e Germania. Anche il presidenteturco Erdogan ha detto che la Turchia stalavorando a una soluzione per estradare« nei Paesi d’origine » i miliziani dell’Isisattualmente detenuti nelle carceri del nord-est della Siria, non appena avrà preso ilcontrollo dell’area dai curdi;

dopo le dichiarazioni di Trump, ilpresidente della Turchia Erdogan ha an-nunciato l’avvio delle operazioni militaridelle truppe turche e dei ribelli siriani

alleati nel Nord della Siria. « Le ForzeArmate turche, insieme all’Esercito nazio-nale siriano, hanno appena lanciato “un’o-perazione” contro il Pkk, le Ypg e i terro-risti di Daesh (Isis) nel nord della Siria »;

la Turchia sostiene che l’operazioneha come obiettivo la « sicurezza dei con-fini » e il « ritorno dei profughi ». Essavorrebbe creare una sorta di « cuscinetto »per evitare di trovarsi le Ypg al di là delconfine. Un « cuscinetto » profondo oltre 30chilometri, al cui interno costruire 140villaggi in cui ricollocare almeno due mi-lioni di rifugiati siriani che attualmentevivono in Turchia;

la Turchia, considera le Unità diprotezione del popolo (Ypg) il braccio si-riano del partito dei lavoratori curdi Pkk equindi un’organizzazione terroristica;

una ripresa delle ostilità nell’areametterebbe a dura prova le forze curde,che potrebbero trovarsi costrette, in as-senza di mezzi adeguati, a lasciare il con-trollo delle prigioni, nelle quali sono dete-nuti centinaia di islamisti radicalizzati pro-venienti da vari Paesi europei e che, per-tanto, potrebbero tornare in Europa,creando ulteriori elementi di allarme ter-roristico nel nostro continente;

la decisione di Trump di ritirare letruppe ha creato sconcerto anche nellastessa amministrazione statunitense. Il se-natore Lindsay Graham, presidente dellacommissione giustizia del Senato, ha chie-sto esplicitamente al presidente americanodi tornare indietro sulla sua decisione de-finendola un « disastro annunciato », e unnutrito schieramento bi-partisan si sta com-ponendo al Congresso, contro tale deci-sione. Difatti, anche all’interno dello stessopartito repubblicano oltre 20 parlamentarihanno sostenuto la proposta della deputataLiz Cheney, di presentare nei prossimi giorniuna legge per imporre sanzioni alla Turchiaper punirla riguardo l’offensiva alle miliziecurde;

il presidente Usa ha reagito con unaproposta di mediazione. « Abbiamo tre sceltedavanti – ha spiegato –. Inviare migliaia disoldati e vincere militarmente, colpire la

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Turchia molto duramente a livello finan-ziario e con sanzioni, oppure mediare fracurdi e Turchia. Io spero che si arriveràalla terza soluzione »;

l’Unione europea ha ricordato che« ogni soluzione a questo conflitto non puòessere militare bensì deve passare attra-verso una transizione politica, in confor-mità alla risoluzione Onu ed il comunicatodi Ginevra nel 2014 », ed ha esortato iGaranti di Astana a cessare le ostilità;

il presidente del Consiglio, GiuseppeConte, ha affermato che la Turchia ha« assunto un’iniziativa unilaterale sulla qualenon posso che esprimere preoccupazione.La preoccupazione è che siano assunteiniziative che possano portare a un’ulte-riore destabilizzazione della Regione, ini-ziative che possano finire per portare ul-teriori sofferenze alla comunità locale »;

il presidente Trump si è limitato acommentare l’attacco turco come « una cat-tiva idea »;

il segretario generale dell’Onu, An-tonio Guterres, ha affermato che « Ognioperazione militare deve rispettare piena-mente la Carta delle Nazioni Unite e le leggiumanitarie internazionali. I civili e le in-frastrutture civili devono essere protette »;

nella prima riunione del Consigliodi sicurezza Onu sulla questione, il consi-glio non è riuscito a trovare un’intesa peruna dichiarazione comune sull’offensivadella Turchia in Siria. Da una parte seiPaesi europei – Germania, Belgio, Francia,Polonia, Gran Bretagna ed Estonia – chehanno proposto appunto una dichiarazionecongiunta in cui chiedere l’immediata ces-sazione delle attività militari di Ankara,avviate unilateralmente. Dall’altra, la Rus-sia e gli Stati Uniti, che hanno mostratodissenso alla posizione europea;

inoltre, nell’ambito Nato, la Turchiaospita annualmente sulla base di Konya, inAnatolia, le esercitazioni più sofisticate sul-l’impiego delle forze aeree e sulle più ag-giornate tecniche di sfruttamento dei si-stemi d’arma, esercitazioni di alto livello esofisticazione cui altre aeronautiche pro-

gredite, tra cui la nostra, partecipano conregolarità;

l’Italia partecipa alla missione NatoOperazione « Active Fence », nata, dopo ilpeggioramento delle condizioni di sicu-rezza dell’area a ridosso del confine turcocon la Siria, da una richiesta della Turchiadi incrementare il dispositivo di difesa areaintegrato per difendere la popolazione dallaminaccia di eventuali lanci di missili dallaSiria. Sino dal 2013 5 Paesi dell’Alleanzahanno contribuito all’operazione schie-rando le loro batterie missilistiche: Germa-nia, Italia, Spagna, Olanda e Stati Unitid’America. Attualmente sono presenti unabatteria Patriot spagnola e una batteriaASTER SAMP/T italiana;

il segretario generale dell’alleanzaatlantica, Jens Stoltenberg ha dichiarato:« Spero che l’azione della Turchia sia pro-porzionata e misurata per non indebolirela lotta comune all’Isis. La Turchia – ag-giunge Stoltenberg – ha chiaramente dellepreoccupazioni per la propria sicurezza, hasubito degli attacchi terroristici e ospitamilioni di rifugiati siriani »;

tale posizione appare debole e troppocauta di fronte al comportamento di unPaese membro che sta agendo anche con-trariamente ai principi fondanti dell’Alle-anza;

l’Unione europea ha siglato nel 2016un accordo con la Turchia per la gestionedei migranti. Parrebbe che il presidenteErdogan attenda il finanziamento di unaterza rata della cosiddetta « Facility/FRIT »,lo strumento un funzionamento europeoistituito con la dichiarazione del 18 marzo2016 tra l’Unione europea e la Turchia perfermare i flussi migratori dai Balcani. Leprime due trance sono già state erogate. Laprima tranche dei finanziamenti europeiper Ankara, tre miliardi di euro, valida peril periodo 2016-2018, è stata completa-mente impegnata entro dicembre 2018. IlConsiglio europeo del giugno 2018 ha for-nito il via libera al finanziamento dellaseconda rata della « Facility/FRIT », perdue terzi (2 miliardi di euro) attraverso ilbilancio dell’Unione europea e un terzo (1

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miliardo) attraverso contributi degli Statimembri;

nel prossimo Consiglio europeo, pre-visto per il 17-18 ottobre 2019, si affronteràla questione turca e il Segretario di Statofrancese agli affari europei, Amelie deMontchalin ha dichiarato che sarà sul ta-volo anche la possibilità di sanzioni euro-pee contro la Turchia;

in Turchia continuano ad essere ospi-tati circa 3,6 milioni di rifugiati siriani,sugli oltre 4 milioni di rifugiati totali, e laTurchia non sta esitando a trattarli comemerce di ricatto per l’Unione europea,

impegna il Governo:

a manifestare la protesta del Governoitaliano direttamente alle autorità turchesull’offensiva anti-curda nel nord della Si-ria decisa dal presidente Erdogan ed espri-mere la propria contrarietà alla minacciaturca di inviare in Europa 3,6 milioni diprofughi siriani;

a condannare fermamente in sede Onu,di Unione europea e Nato l’azione militaredella Turchia e collaborare attivamente inseno a tali organismi per ottenere l’imme-diato cessate il fuoco ed evitare un nuovomassacro della popolazione curda e il ri-schio di compromettere la lotta al terrori-smo;

a chiedere la convocazione immediatadel Consiglio Nato e valutare, con gli alleati,di sospendere immediatamente, prima dellascadenza naturale prevista a novembre, lapartecipazione italiana alla missione « Ac-tive Fence »;

a sostenere in sede europea la possi-bilità di prevedere sanzioni contro la Tur-chia per l’attacco contro il popolo curdo;

a valutare la possibilità di assumereiniziative per riaccogliere in patria i pri-gionieri di Daesh di nazionalità italiana;

a promuovere, in tutte le sedi oppor-tune, la necessità di riprendere per la Sirianuovi colloqui di pace e dare finalmenteforma alla Commissione che dovrà redigere

la futura Costituzione del Paese, assicuran-dosi che sia garantita la rappresentanza delpopolo curdo in tutti i processi.

(7-00338) « Quartapelle Procopio, Fassino,Andrea Romano, Schirò, LaMarca, Boldrini ».

La VII Commissione,

premesso che:

i cammini e percorsi storico-devo-zionali sono vie di comunicazione culturaliche accolgono attività ludiche e turistiche eche si snodano in aree in gran parte pocosviluppate dal punto di vista turistico, unen-dole a destinazioni e mete conosciute dalpunto di vista storico, religioso e turistico;

il programma degli itinerari cultu-rali del Consiglio d’Europa, nato nel 1987,promuove gli itinerari europei a caratteretematico rivolti a migliorare la consapevo-lezza di un’identità culturale comune e diuna cittadinanza europea, fondata su uninsieme di valori condivisi, che diventanotangibili attorno ad itinerari che ripercor-rono la storia delle influenze, degli scambie dell’evoluzione delle culture in Europa;

tali itinerari promuovono il dialogofra le culture e le religioni attraverso unamigliore comprensione della storia europeae attribuiscono un maggiore rilievo al tu-rismo culturale, nell’ottica dello svilupposostenibile;

i percorsi tutelano e valorizzano ilpatrimonio culturale e naturale inteso comefattore di miglioramento della qualità dellavita e fonte di sviluppo sociale, economicoe culturale;

l’Italia si caratterizza per la pre-senza di percorsi storico-devozionali rico-nosciuti a livello europeo e mondiale edalcuni di questi sono annoverati tra gliitinerari culturali europei del Consiglio d’Eu-ropa;

tra i più conosciuti a livello nazio-nale, si ricordano la via Amerina, il cam-mino francescano della Marca, la via di sanFrancesco, il cammino dell’arcangelo Mi-chele, la via del Volto santo, il cammino di

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san Benedetto e la via Francigena, parteintegrante del percorso europeo, dichiaratanel 1994 « itinerario culturale del Consigliod’Europa », assumendo così dignità sovra-nazionale;

alcune associazioni, come la Retedei cammini e l’Associazione europea dellevie francigene, promuovono la conoscenzadegli itinerari dei pellegrini; altre di carat-tere culturale, turistico e sportivo organiz-zano manifestazioni, amatoriali e non, su-gli itinerari di importanza storica, ancheallo scopo di portarli a conoscenza di unpubblico ancora più vasto di quello tradi-zionalmente legato al turismo culturale edevozionale;

le associazioni hanno contribuito inmaniera sostanziale al recupero della me-moria storica dei cammini e del loro per-corso e continuano ad intervenire con un’in-cisiva azione di promozione attraverso at-tività a carattere culturale, ludico e spor-tivo;

tali attività hanno contribuito a dif-fondere la cultura e la riscoperta dei ter-ritori e del loro patrimonio culturale epaesaggistico, generando un interesse dif-fuso anche nella movimentazione del turi-smo slow e culturale; tale segmento turi-stico ha forti ricadute economiche nei ter-ritori a bassa vocazione turistica ed è ingrado di generare redditi di sostegno inaree periferiche dove insistono situazionidi criticità legate allo spopolamento ed allacrisi dei settori produttivi tradizionali;

le associazioni diffondono, inoltre,una cultura partecipativa positiva di valo-rizzazione e promozione culturale dal basso,con un forte coinvolgimento della popola-zione locale e con attività di volontariato ea carattere sociale, diffondendo buone pra-tiche di partecipazione democratica allacultura, ai progetti e ai metodi partecipatividi valorizzazione territoriale e di riscopertaidentitaria del patrimonio culturale locale;

per riconoscere tale importante pa-trimonio storico e culturale del nostro Pa-ese, nel 2016, attraverso una direttiva delMinistro dei beni e delle attività culturali edel turismo, è stato indetto « l’anno deicammini d’Italia »;

l’intento indicato nella direttiva eraquello di valorizzare il patrimonio costi-tuito dagli itinerari escursionistici pedonalio comunque fruibili con altre forme dimobilità dolce sostenibile, di livello nazio-nale e regionale, che rappresentano unacomponente importante dell’offerta cultu-rale e turistica del Paese;

il Ministero per i beni e le attivitàculturali e per il turismo ha promosso unaserie di azioni coordinate per la realizza-zione di studi, approfondimenti ed inizia-tive, finalizzate alla valorizzazione del pa-trimonio materiale e immateriale associatoai cammini nonché allo sviluppo ed imple-mentazione di modelli di fruizione e ge-stione adeguati di tale patrimonio, favo-rendo ogni azione volta a garantire la piùampia integrazione delle componenti am-bientali, paesaggistiche con le attività agri-cole, artigianali e turistico-culturali;

la legge di stabilità per il 2016 (ar-ticolo 1, comma 640) ha destinato per laprogettazione e la realizzazione di itinerarituristici a piedi, denominati « cammini », laspesa di un milione di euro per ciascunodegli anni 2016, 2017 e 2018;

il piano cultura ha stanziato unmiliardo di euro del fondo sviluppo e co-esione 2014-2020 per realizzare 33 inter-venti di tutela e valorizzazione del patri-monio culturale e di potenziamento delturismo culturale, di cui 60 milioni sonostati destinati ai cammini storici suddivisiin: 20 milioni per i cammini religiosi di sanFrancesco e santa Scolastica con interventistrutturali e infrastrutturali nei tracciatidei percorsi francescani in Emilia-Roma-gna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche, 20milioni per Appia regina viarum con lavalorizzazione dell’antico tracciato romanofino a Brindisi e 20 milioni per la viaFrancigena;

il decreto legislativo 13 aprile 2017,n. 60, recante « Norme sulla promozionedella cultura umanistica, sulla valorizza-zione del patrimonio e delle produzioniculturali e sul sostegno della creatività,sulla valorizzazione del patrimonio e delleproduzioni culturali e sul sostegno della

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creatività, a norma dell’articolo 1, commi180 e 181, lettera g), della legge 13 luglio2015, n. 107 », all’articolo 5, prevede l’ado-zione di un « piano delle arti »; in partico-lare, il comma 2, lettera e), dello stessoarticolo prevede la promozione della par-tecipazione delle alunne e degli alunni edelle studentesse e degli studenti a percorsidi conoscenza del patrimonio culturale eambientale dell’Italia e delle opere di inge-gno e qualità del made in Italy;

le misure illustrate rappresentanoun primo fondamentale passo per l’appro-fondimento e la valorizzazione della cono-scenza e della pratica dei cammini;

come già avviene in numerosi pro-getti, adottati da diversi istituti scolasticiitaliani che prevedono la loro pratica (comenel progetto « Salute in Cammino, dieci-mila passi per stare bene », che vede lacollaborazione di diversi comuni del terri-torio biellese e dell’azienda sanitaria lo-cale), la conoscenza dei cammini è prope-deutica a diffondere tra i giovani i valoriconnessi alle materie oggetto di studio sco-lastico, come la geografia, la storia, le scienzee l’arte;

i cammini permettono agli studentidi conoscere le caratteristiche del paesag-gio geografico attraverso l’esplorazione del-l’ambiente naturale per promuovere unasua migliore salvaguardia e tutela;

essi consentono lo studio dell’inter-vento umano sul territorio e degli aspettistorico-geografici connessi, che possono es-sere approfonditi dal punto di vista dellescienze fisiche, chimiche e naturali;

sono, inoltre, un mezzo per inter-pretare la realtà del passato, attraverso ilpuntuale e continuo riferimento storico allaconcreta realtà nella quale lo studente èinserito, garantendo quindi un’adeguata con-servazione della memoria collettiva e del-l’insieme delle tradizioni nazionali e locali;

l’osservazione diretta e lo studio diquesti antichi percorsi consentono ai bam-bini e agli adolescenti anche di fruire mag-giormente del patrimonio artistico nazio-nale, materiale e immateriale, arricchendoil loro bagaglio culturale;

inoltre, tale conoscenza offre ai gio-vani interessanti opportunità che possonogarantire nel futuro migliori condizioni divita sotto il profilo sociale ed economico;

lo sviluppo dei cammini e del mo-vimento turistico generato si sta delineandocome un’occasione occupazionale per legiovani generazioni che possono usufruiredelle opportunità generate dal sistema diaccoglienza e dei servizi turistici;

è quindi utile promuovere la cono-scenza dei cammini nell’ambito della for-mazione scolastica anche per le materieturistiche legate alla ricettività ed alla pro-duzione di servizi turistici per i territori, edi gestione dei beni culturali;

i cammini rappresentano, inoltre,uno strumento efficace di benessere e pre-venzione per la salute;

la modifica degli stili di vita e, inparticolare, dei livelli di attività fisica dellapopolazione è un obiettivo messo ai primiposti delle attuali e future politiche sani-tarie dall’Organizzazione mondiale della sa-nità (Oms), per migliorare le condizioni disalute e rendere economicamente semprepiù sostenibile, in rapporto al progressivoinvecchiamento della popolazione, il nostrowelfare;

l’Oms raccomanda per uno stato disalute ottimale di praticare ogni settimanaalmeno 150 minuti di attività fisica adintensità moderata come camminare a passosvelto 30 minuti al giorno per raggiungerepossibilmente ogni giorno 10.000 passi;

secondo un’indagine della Commis-sione europea, l’Italia risulta essere tra gliultimi Paesi europei per la pratica dell’at-tività fisica, a scuola e non. Per quantoriguarda l’insegnamento dell’educazione fi-sica nelle scuole, la situazione è fortementemigliorabile;

per migliorare lo stile di vita deglistudenti, il cammino rappresenta l’attivitàfisica più naturale, semplice ed economica,accessibile a tutti e ideale per migliorare lasalute del corpo e della mente;

per questo i cammini rappresen-tano un importante strumento di preven-

Atti Parlamentari — 8683 — Camera dei Deputati

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zione dei rischi alla salute che possonoinsorgere fin dall’infanzia, come l’obesitàinfantile, o sopraggiungere in età adulta,come tumori, patologie cardiovascolari ealtre malattie croniche e degenerative;

vi sono enormi margini di migliora-mento per la valorizzazione della cono-scenza e della pratica dei cammini all’in-terno del sistema scolastico e universitarioitaliano;

i cammini rappresentano un’impor-tante occasione di apprendimento per bam-bini, ragazzi e giovani e possono incideresul loro futuro occupazionale e sociale,oltre ad essere un incentivo per migliorarele proprie condizioni di salute mantenendoun corretto stile di vita,

impegna il Governo:

a favorire, a partire già dal sistemaintegrato di istruzione ed educazione da 0a 6 anni, di cui al decreto legislativo 13aprile 2017, n. 65, e successivamente nelprosieguo del percorso scolastico, nell’am-bito del piano triennale dell’offerta forma-tiva, l’adozione di progetti per bambini eadolescenti che prevedano la conoscenza,la pratica e la promozione turistica deicammini e dei percorsi storico-devozionalie del loro patrimonio di beni materiali eimmateriali, attraverso iniziative come azionidi storytelling, animazione e giochi di sco-perta, uscite di cammino su percorsi diinteresse locale e di valore tradizionale el’uso dei social media;

a promuovere progetti ed iniziativeatti a favorire la conoscenza dei principi edei valori fondanti che sono alla base delprogramma degli itinerari culturali euro-pei, diffondendo tra i giovani una maggioreconsapevolezza del comune patrimonio cul-turale europeo e del senso di cittadinanzaeuropea;

a promuovere progetti che prevedanoincontri e stage presso associazioni o entiimpegnati nella valorizzazione e nell’espe-rienza di cammini locali, nazionali ed in-ternazionali, per approfondire la loro im-portanza storica e la funzione di motore disviluppo sostenibile del territorio;

ad adottare iniziative per favorire, alivello universitario, la realizzazione di con-venzioni con le suddette associazioni o entiper effettuare seminari, incontri, stage perlo studio, la tutela e la promozione deicammini, prevedendo, in tale ottica, corsidi studio e assegni di ricerca dedicati;

a promuovere l’adozione di progettiscolastici che sviluppino gli effetti beneficisulla salute derivanti dalla pratica dei cam-mini, in modo da consentire a bambini eadolescenti di evitare, attraverso tale atti-vità fisica, il rischio di malattie infantili e diprevenire patologie che in età adulta pos-sono compromettere le loro condizioni disalute e ridurre le aspettative di vita.

(7-00337) « Di Giorgi, Piccoli Nardelli,Ciampi, Prestipino, Rossi, Can-tini, Cenni, De Menech, Fas-sino, La Marca, Melilli, Mor-goni, Pezzopane, Verini, Zar-dini, Gavino Manca, CarlaCantone ».

La XIII Commissione,

premesso che:

il comparto ortofrutticolo è un seg-mento fondamentale del sistema agroali-mentare nazionale sia per il valore econo-mico sia per il valore occupazionale, no-nostante la presenza di significativi ele-menti di criticità strutturali, organizzativi ecommerciali; tra le debolezze più rilevantisi segnalano tra l’altro: la mancanza dimateriale genetico « made in Italy » cheobbliga gli agricoltori ad acquistare all’e-stero, in particolare in Spagna; la scarsaefficacia degli strumenti per il contrastoalla diffusione di fitopatie, quali in parti-colare la sharka e il virus « tristezza »;l’inadeguatezza dei contratti assicurativi che,non prevedendo polizze monorischio, risul-tano di fatto sconvenienti per gli agricol-tori; la necessità di rivedere i parametri peril riconoscimento delle organizzazioni diproduttori al fine di sviluppare meglio ilpotenziale dell’aggregazione; l’esigenza diprocedere ad un miglior coordinamento, alivello centrale, degli eventi nazionali disettore;

Atti Parlamentari — 8684 — Camera dei Deputati

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con riferimento al materiale gene-tico, è evidente come, in un settore desti-nato a competere in maniera sempre piùrilevante nei mercati globali, il patrimoniodi produzioni tipiche e di pregio svolga unruolo strategico nei processi di competi-zione commerciale ed è pertanto indispen-sabile la disponibilità di risorse geneticheautoctone, a partire da specie naturali, poidomesticate, tanto più che ciascuna specie,avendo una storia di diverse migliaia dianni e di differenti luoghi di coltivazione, èin grado di generare un numero enorme divarietà;

solo nell’anno 2018 il totale delleimportazioni di materiale riproduttivo de-stinato alla produzione ortofrutticola na-zionale ha raggiunto il valore di oltre 350milioni di euro,

impegna il Governo:

a promuovere ed incentivare la ri-cerca pubblica al fine di sopperire allamancanza di materiale genetico nazionalee di realizzare un’offerta in grado di sod-disfare le esigenze degli agricoltori;

a favorire, d’intesa con le regioni, ilritorno a contratti assicurativi agevolati cheoffrano polizze monorischio al fine di con-seguire un aumento del valore assicurato edi sviluppare appieno il potenziale deglistrumenti di gestione del rischio;

ad adottare iniziative per rivedere,anche intervenendo nelle opportune sediunionali, i criteri per il riconoscimentodelle organizzazioni di produttori al fine diinnalzare la soglia minima dimensionaleper la costituzione e il riconoscimento e difavorire forme di aggregazione in grado diincidere con maggior efficacia nelle dina-miche di mercato;

ad adottare iniziative per prevedereuna miglior distribuzione spazio-temporaledegli eventi nazionali di settore al fine disfruttare appieno le potenzialità offerte daimportanti occasioni promozionali ecomunicative.

(7-00333) « Cillis, Parentela, Alberto Manca,Del Sesto, Lovecchio, Gadda,

Cadeddu, Maglione, Pignatone,Fornaro, Gallinella, Gagnarli,Galizia, Lombardo, Incerti ».

La XIII Commissione,

premesso che:

la politica protezionistica dei dazimessa in atto dall’amministrazione Trumpe finalizzata a ridurre le importazioni dal-l’estero ad esclusivo beneficio della produ-zione interna, rischia di avere gravi conse-guenze sul sistema produttivo italiano edeuropeo;

l’Organizzazione mondiale per ilcommercio (Omc) ha autorizzato gli ame-ricani ad imporre dazi fino a 7,5 miliardi didollari, quale compensazione per gli aiuti,ritenuti illegali, concessi al consorzio aero-nautico Airbus a discapito, a loro avviso,dell’azienda americana Boeing;

secondo quanto emerge dalla listapubblicata sul sito dell’Ufficio del rappre-sentante al Commercio Usa, RobertLighthinger, tra i prodotti italiani colpiti visono: il pecorino romano, il parmigiano-reggiano, il provolone e il prosciutto. I dazi,del 25 per cento sui beni agricoli e indu-striali e del 10 per cento sugli aerei com-merciali, scattano il 18 ottobre 2019;

gli Stati Uniti sono il secondo mer-cato estero, dopo la Francia, per l’export diparmigiano-reggiano con oltre 10 milionidi chilogrammi venduti ogni anno ad uncosto di circa 40 dollari al chilo e, se inconseguenza dell’aumento delle tariffe do-ganali i listini dovessero lievitare fino a 60dollari al chilo, il Consorzio stima unaperdita di quota di mercato del 90 percento e una perdita di fatturato di 360milioni di euro;

già nel mese di giugno 2019 l’am-ministrazione Trump aveva imposto tariffedel 25 per cento sull’acciaio e del 10 percento sull’alluminio europeo alle quali l’U-nione europea aveva risposto con dazi per2,8 miliardi di dollari sui prodotti ameri-cani. Le esportazioni dell’Unione europeaverso gli Usa nel 2018 valevano 487,9 mi-liardi di dollari, in crescita rispetto ai 434,6

Atti Parlamentari — 8685 — Camera dei Deputati

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miliardi del 2017 e i 416,4 miliardi del2016. Il flusso inverso, ovvero le importa-zioni europee provenienti dagli Stati Uniti,nel 2018 valeva 318,6 miliardi di dollari, increscita rispetto ai 283,3 miliardi del 2017e i 269,5 miliardi del 2016; il disavanzocommerciale è pertanto favorevole all’Eu-ropa, per circa 170 miliardi di dollari;

impegna il Governo:

ad intervenire urgentemente, nelle op-portune sedi unionali, al fine di:

a) attivare le misure di mercatonecessarie a fronteggiare l’emergenza, com-presa la ripresa delle esportazioni;

b) promuovere la creazione di unfondo europeo con una dotazione straor-dinaria finalizzato a neutralizzare le per-dite economiche a carico del settore agro-alimentare peraltro estraneo al conten-zioso che ha generato l’applicazione deidazi in parola;

c) farsi promotore di un tavolo ne-goziale con le autorità statunitensi per con-cordare una soluzione che eviti ritorsionicommerciali nell’interesse di entrambe leparti e soprattutto per scongiurare il peri-colo che un eventuale aggiornamento del-l’elenco dei beni interessati includa altriprodotti italiani specie quelli soggetti a sta-gionalità e volatilità di prezzo per i qualil’applicazione di un dazio maggiorato pro-vocherebbe ai produttori danni inestimabili.

(7-00335) « Maglione, Alberto Manca, Cillis,Parentela, Lovecchio, Galli-nella, Del Sesto, Gagnarli, Ga-lizia, Pignatone, Cadeddu, Cas-sese ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazione a risposta in Commissione:

CAPARVI e MARCHETTI. — Al Presi-dente del Consiglio dei ministri, al Ministro

dell’ambiente e della tutela del territorio edel mare, al Ministro per i beni e le attivitàculturali e per il turismo. — Per sapere –premesso che:

è notizia che ha creato scalpore quelladella vicenda del candidato di PD e 5s perla regione Umbria, Vincenzo Bianconi, edei soldi incassati per la ricostruzione post-sima;

su 27 attività ricettive rimaste in piedidopo il sisma dei 2016, solo tre hotel hannochiesto ed ottenuto i permessi; di questi, gliunici due che al 30 settembre 2019 hannoottenuto i decreti dell’ufficio speciale per laricostruzione, con i fondi in denaro defi-niti, sono di proprietà del gruppo di Vin-cenzo Bianconi;

in particolare, alle società di VincenzoBianconi risulterebbe assegnato più dell’80per cento dei fondi destinati alla ricostru-zione di Norcia dopo il drammatico terre-moto che ha devastato il Centro Italia nel-l’agosto del 2016;

secondo quanto riportato dal « Cor-riere dell’Umbria », i soldi pubblici in tascaalla famiglia Bianconi sarebbero quasi seimilioni di euro per gli hotel da ristruttu-rare più due milioni e mezzo per gare eaffidamenti nei servizi mensa dei moduliabitativi;

l’inchiesta sulla sanità umbra, che haportato agli arresti domiciliari del segreta-rio del PD della regione, Giampiero Bocci edell’assessore regionale alla salute e coe-sione sociale, Luca Barberini, nonché deldirettore generale dell’azienda ospedalierae del direttore amministrativo della stessaazienda, in « un chiaro quadro di prolun-gata e abituale attività illecita » come defi-nito nell’ordinanza di custodia cautelaredisposta dal gip di Perugia, costituisce pergli interroganti un motivato precedente perdubitare alla trasparenza e della corret-tezza nell’assegnazione di tali fondi pub-blici –:

fatta salva l’eventuale apertura di un’in-dagine da parte della magistratura, se equali iniziative, nell’ambito delle propriecompetenze, il Governo intenda intrapren-

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dere perché sia fatta luce sulla vicendarichiamata in premessa. (5-02896)

Interrogazioni a risposta scritta:

FOGLIANI e TONELLI. — Al Presidentedel Consiglio dei ministri, al Ministro del-l’interno. — Per sapere – premesso che:

le maggiori organizzazioni sindacalidel comparto della polizia di Stato lamen-tano che il Presidente del Consiglio deiministri, Giuseppe Conte, ha provveduto aconvocare i rappresentanti delle parti so-ciali e del comparto difesa nell’ambito dellapreventiva consultazione prevista prima delladeliberazione sul disegno di legge di bilan-cio, ma non ancora le rappresentanze sin-dacali del comparto sicurezza, come espres-samente previsto, invece, dall’articolo 8-bisdel decreto legislativo 12 maggio 1995,n. 195;

nonostante il Siulp, il Sap, il Siap el’Fsp Polizia abbiano sollecitato l’incontroal Presidente del Consiglio il 24 settembre2019, ad oggi il comparto sicurezza, adavviso degli interroganti, continua ad es-sere ignorato dall’attuale Governo relativa-mente alla manovra economica, che sem-bra essere ormai delineata;

ci sono numerose questioni per lequali vi è necessità di confronto, in parti-colare la politica dei redditi, il rinnovo delcontratto di lavoro, il rinnovo dei mezzi,delle dotazioni e degli organici, il mancatopagamento degli straordinari, tutti temi chedevono essere affrontati nella legge di bi-lancio per la programmazione delle risorsenecessarie;

anche i recenti fatti di cronaca, daultima la sparatoria di Trieste, hanno evi-denziato la scarsità e l’obsolescenza deimezzi, anche di quelli minimi e indispen-sabili per i poliziotti, quali le divise logore,la mancanza di cappelli e di torce, le fon-dine poco resistenti, solo per fare alcuniesempi –:

se il Governo intenda convocare lerappresentanze sindacali delle forze di po-lizia, in attuazione dell’articolo 8-bis deldecreto legislativo 12 maggio 1995, n. 195;

dal momento che il disegno di legge dibilancio per il 2020 sembra essere ormaidelineato, come il Governo intenda affron-tare i noti problemi strutturali della poliziadi Stato, in particolare con riguardo alrinnovo del contratto di lavoro, al rinnovodei mezzi, delle dotazioni e degli organici,al mancato pagamento degli straordinari.

(4-03814)

PATASSINI, D’ERAMO, CAPARVI, LA-TINI, PAOLINI, MARCHETTI, BELLA-CHIOMA, BASINI, DE ANGELIS, DURI-GON, GERARDI, SALTAMARTINI e ZIC-CHIERI. — Al Presidente del Consiglio deiministri. — Per sapere – premesso che:

a più di tre anni dagli straordinarieventi sismici che, a decorrere dal 24 ago-sto 2016, hanno colpito il Centro Italia, laricostruzione stenta a partire, anche per ilverificarsi di una serie di problematiche dinatura procedurale;

fin da subito il legislatore è interve-nuto con la sospensione del pagamento ditributi e imposte a carico di imprese ecittadini, tra cui l’Irpef, l’Irap e i contributiprevidenziali;

l’articolo 48, comma 11, del decreto-legge n. 189 del 2016, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016n. 229, più volte prorogato nell’efficacia,ha stabilito la possibilità per i lavoratoridipendenti di richiedere al datore di lavorodi non effettuare le ritenute Irpef, permet-tendo loro di percepire un importo pari allordo del proprio stipendio e non pari alnetto;

la cosiddetta « busta paga pesante » èstata quindi uno strumento in grado didare un po’ di respiro ai lavoratori dellezone colpite dal sisma e di avere maggioriintroiti in modo anche da favorire la ri-presa del tessuto economico dell’area;

la norma dell’articolo 48 del decreto-legge n. 189 del 2016, come già detto, èstata più volte prorogata negli anni succes-sivi;

il precedente Governo, in particolare,è intervenuto tre volte: innanzitutto, con il

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decreto-legge 29 maggio 2018, n. 55, re-cante ulteriori misure urgenti a favore dellepopolazioni dei territori delle regioniAbruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, inte-ressati dagli eventi sismici verificatisi a fardata dal 24 agosto 2016 (legge 24 luglio2018, n. 89); una seconda volta, con lalegge di bilancio 2019 (legge 30 dicembre2018, n. 145);

da ultimo, il Governo « gialloverde »con il decreto-legge n. 32, cosiddetto« sblocca cantieri » (articolo 23, comma 1,lettera e-ter) ha nuovamente prorogato lasospensione delle ritenute Irpef fino al 15ottobre 2019, data entro la quale si dovràeffettuare il pagamento in un’unica rataoppure mediante rateizzazione fino a unmassimo di 120 rate mensili di pari im-porto, con il versamento dell’importo cor-rispondente al valore delle prime cinquerate entro il 15 ottobre 2019;

molti contribuenti si ritroverannoquindi nella condizione di dover pagare gliimporti di cinque mesi in un’unica rata(ossia da giugno a ottobre) per poter otte-nere la restante rateizzazione;

questa situazione rischia di avere unimpatto devastante non solo per i portafo-gli delle famiglie ma anche per l’interaeconomia delle aree sismiche che già faticaenormemente a ripartire;

spesso il Governo riserva ai territoricolpiti da sisma solo una vicinanza media-tica: il Presidente del Consiglio, dopo ilsecondo giuramento, si è recato ad Accu-muli per rinnovare l’impegno dell’esecutivosulla ricostruzione, ma non compare nes-sun intervento a supporto dei comuni ter-remotati all’interno dell’ultima nota di ag-giornamento al documento di economia efinanza se non in una generica afferma-zione programmatica riguardante « l’acce-lerazione della ricostruzione delle aree ter-remotate » –:

se il Governo intenda assumere leopportune iniziative normative al fine diprorogare ulteriormente il termine di re-stituzione delle ritenute o, qualora intendaagire diversamente, in quali termini o mo-dalità ritenga di procedere. (4-03815)

ROSTAN. — Al Presidente del Consigliodei ministri. — Per sapere – premesso che:

nel 2017 è stato bandito un concorsoper la copertura di n. 50 posti di referen-dario di Tar (decreto del Presidente delConsiglio dei ministri 11 ottobre 2017 pub-blicato nella Gazzetta Ufficiale della Repub-blica italiana IV serie speciale n. 86 del 10novembre 2017); successivamente, con de-creto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri, dell’8 marzo 2018, pubblicato nellaGazzetta Ufficiale della Repubblica italianan. 28, IV serie speciale, del 6 aprile 2018, ilnumero dei posti è stato elevato da 50 a 70;

conseguentemente, ritenutane la ne-cessità, su conforme delibera n. 4/2018 delConsiglio di Presidenza della giustizia am-ministrativa, sono stati riaperti i termini,ormai scaduti, per la presentazione delledomande del concorso;

le prove scritte si sono svolte in Romanei giorni 3, 4, 6 e 7 dicembre 2018, con unnumero complessivo di circa 700 candidatiche hanno concluso tutte le quattro provescritte;

all’esito della correzione degli elabo-rati scritti, soltanto 37 candidati risultanoammessi a sostenere le prove orali, conconseguente copertura di non più del 50per cento dei posti messi a concorso;

tale deludente esito è da imputarsiper l’interrogante, in gran parte alla nuovametodologia di correzione degli scritti, chenon contempla la lettura dei quattro ela-borati dei candidati, ma prevede che, qua-lora una prova non raggiunga il punteggiodi 35/50, non si proceda alla lettura dellealtre, di fatto impedendo la valutazionedella preparazione complessiva del candi-dato;

tale metodo di correzione è stato evi-dentemente introdotto allo scopo di « com-pensare » gli effetti dell’eliminazione dellimite minimo di 25 punti relativo ai titoliper l’ammissione al concorso, che ha com-portato un allargamento della platea deipotenziali concorrenti e ha generato l’esi-genza di prevedere uno strumento di velo-cizzazione delle operazioni di correzione;

Atti Parlamentari — 8688 — Camera dei Deputati

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l’eliminazione del limite minimo di 25punti per i titoli è in contraddizione con ilcarattere di concorso di secondo grado, cuidevono poter accedere non giovani neolau-reati, bensì soltanto soggetti già dotati diuna specifica professionalità ed anzianitàdi servizio tra magistrati ordinari e conta-bili, avvocati e procuratori dello Stato, di-rigenti e funzionari pubblici, docenti uni-versitari;

il deludente esito del concorso risultaall’interrogante non in linea con il finepubblico palesato ed espresso dall’organodi indirizzo politico con l’indizione di unconcorso a n. 50 posti, elevati a 70 perconclamata necessità di organico e conriapertura dei termini per consentire unamaggiore partecipazione;

la commissione esaminatrice del con-corso de quo, sollecitata da numerosi con-correnti attraverso un’istanza di riesame,ha affermato che « non esiste alcun obbligodi copertura dei posti messi a concorso » eche la procedura concorsuale non è unaprocedura comparativa, « dovendo piutto-sto essere selezionati i candidati che, ra-gionevolmente, sulla scorta della valuta-zione delle prove somministrate, dimo-strino attitudine allo svolgimento della fun-zione magistratuale »;

la valutazione operata dalla commis-sione circa l’inidoneità dei candidati a ri-coprire i posti messi a concorso è perl’interrogante a dir poco in contrasto con ladrammatica carenza di organico lamentatadai presidenti del Tar –:

se il Governo non ritenga opportunoassumere iniziative normative, anche mo-dificando il decreto del Presidente dellaRepubblica n. 214 del 1973 per reintro-durre il limite minimo di 25 punti per ititoli quale requisito di accesso al concorsoper referendario di Tar; se non ritengaaltresì opportuno assumere iniziative nor-mative per eliminare la previsione del re-golamento del concorso di non procederealla lettura di tutte le prove del candidatoqualora una di esse non raggiunga il pun-teggio di 35/50; se ritenga opportuno pre-disporre o stia già predisponendo iniziative

di competenza idonee a impedire in futuroil ripetersi di esiti così insoddisfacenti delpubblico concorso a referendario di Tar,evitando che siano impiegate risorse note-voli allo scopo di sopperire a gravissimecarenze di organico, senza conseguire talescopo. (4-03817)

GRIBAUDO, SERRACCHIANI, MAR-TINA, CARNEVALI, DE LUCA, CIAMPI,INCERTI, ROSSI, FASSINO, SIANI, FRAI-LIS, PINI, ZAN, PEZZOPANE, VISCOMI,BRUNO BOSSIO, SCHIRÒ, BERLINGHIERI,QUARTAPELLE PROCOPIO, CRITELLI,MURA e RIZZO NERVO. — Al Presidentedel Consiglio dei ministri, al Ministro per lepari opportunità e la famiglia, al Ministrodello sviluppo economico. — Per sapere –premesso che:

nella serata del 18 settembre 2019 èandata in onda su Rai1 una puntata delprogramma « Porta a Porta », condotta dalgiornalista Bruno Vespa, nella quale eraospite la signora Lucia Panigalli;

la signora Panigalli il 10 maggio 2010ha subito una aggressione dall’uomo con ilquale aveva una relazione, Mauro Fabbri, ilquale per tali fatti è stato condannato a 9anni e 4 mesi per tentato omicidio. Durantela permanenza in carcere, l’uomo avevachiesto ad altro detenuto di uccidere ladonna, offrendo in pagamento denaro e unmezzo agricolo. Denunciato dal detenutooggetto del tentativo di corruzione, vieneassolto. Uscito di prigione con uno scontodi pena, oggi vive a pochi chilometri dal-l’abitazione della donna picchiata, costrin-gendola ad avvisare le forze dell’ordine peressere scortata nei propri spostamenti;

nel corso dell’intervista, atta a descri-vere quanto accaduto, il giornalista ha uti-lizzato frasi giustificative nei confronti dellaviolenza, quali « Lui era così follementeinnamorato di lei da non volerla dividere,finché morte non vi separi, proprio » o « Be’se avesse voluto ucciderla l’avrebbe uc-cisa »;

un simile caso di giustificazione e le-gittimazione della violenza sulle donne èavvenuto con il femminicidio di Elisa Po-

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marelli, in provincia di Piacenza, sul cuiassassino il quotidiano « Il Giornale » hatitolato « Il Gigante buono e quell’amorenon corrisposto »;

tali affermazioni, ad avviso degli in-terroganti, giustificano sentimentalmente laviolenza e l’omicidio e risultano gravissimenel conservare nell’opinione pubblica men-talità patriarcali arcaiche e possibilità dilegittimazione del femminicidio e della vio-lenza di genere, ponendosi in contrasto coni diritti e le libertà delle donne, nonché contutta la legislazione di contrasto alla vio-lenza di genere –:

quali iniziative di competenza il Go-verno intenda, adottare, anche nell’ambitodell’attuazione del contratto con la conces-sionaria del servizio pubblico radiotelevi-sivo, per il contrasto alla diffusione a mezzostampa di narrazioni giustificatorie e legit-timanti la violenza di genere. (4-03818)

* * *

AFFARI ESTERIE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Interrogazione a risposta orale:

PINI. — Al Ministro degli affari esteri edella cooperazione internazionale. — Persapere – premesso che:

in data 9 ottobre 2019 il presidenteturco, Recep Tayyip Erdogan ha annun-ciato l’inizio di una offensiva ai danni delnord della Siria, nella regione abitata amaggioranza curda;

esplosioni sono state segnalate nellacittà di Ras al-Ain, al confine con la Tur-chia, contro postazioni delle milizie curdedi protezione popolare (Ypg), riferisce AlJazeera;

oltre ai raid aerei, l’esercito turco stabombardando con colpi di artiglieria lepostazioni curde nel Nord della Siria, alconfine, come riferiscono i media locali;

sempre nella serata del 9 ottobre 2019,la Turchia ha dato inizio alla fase terrestre

dell’offensiva in Siria. Lo ha annunciato ilMinistero della difesa di Ankara che suTwitter ha affermato di aver « colpito 181postazioni di organizzazioni terroristichecon le forze aeree ed elementi di fuoco disupporto nell’ambito dell’operazione Pri-mavera di pace »;

la legge 9 luglio 1990, n. 185, recante« Nuove norme sul controllo dell’esporta-zione, importazione e transito dei materialidi armamento » pubblicata sulla GazzettaUfficiale 14 luglio 1990, n. 163, all’articolo1, comma 6, vieta l’esportazione ed il tran-sito di materiali di armamento:

a) verso i Paesi in stato di conflittoarmato, in contrasto con i princìpi dell’ar-ticolo 51 della Carta delle Nazioni Unite,fatto salvo il rispetto degli obblighi inter-nazionali dell’Italia o le diverse delibera-zioni del Consiglio dei ministri, da adottareprevio parere delle Camere;

b) verso Paesi la cui politica contra-sti con i principi dell’articolo 11 della Co-stituzione;

la Turchia è da molti anni uno deimaggiori clienti dell’industria bellica ita-liana e le forze armate turche dispongonodi diversi elicotteri T129 e di fatto di unalicenza di coproduzione degli elicotteri ita-liani di AW129 Mangusta di Agusta West-land;

negli ultimi quattro anni l’Italia haautorizzato forniture militari per 890 mi-lioni di euro e consegnato materiale diarmamento per 463 milioni di euro;

in particolare, nel 2018 sono stateconcesse 70 licenze di esportazione defini-tiva per un controvalore di oltre 360 mi-lioni di euro;

tra i materiali autorizzativi vi sono:armi o sistemi d’arma di calibro superioreai 19.7 millimetri, munizioni, bombe, siluri,razzi, missili e accessori oltre ad apparec-chiature per la direzione del tiro, aeromo-bili e software –:

se, in ottemperanza all’articolo 1,comma 6, della legge n. 185 del 1990, ilMinistro interrogato non ritenga oppor-

Atti Parlamentari — 8690 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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tuno adottare le iniziative di competenzaper interrompere immediatamente l’espor-tazione di armamenti nei confronti dellaTurchia fino a quando la posizione dellastessa non sarà chiarita all’interno delleorganizzazioni internazionali. (3-01023)

Interrogazione a risposta in Commissione:

SURIANO, EHM, ROMANIELLO e SA-BRINA DE CARLO. — Al Ministro degliaffari esteri e della cooperazione internazio-nale. — Per sapere – premesso che:

durante la scorsa settimana l’Iraq ètornato ad essere teatro di proteste, soprat-tutto giovani scesi in piazza per protestarecontro il carovita e la corruzione: chiedonoonestà, lavoro e servizi di base come acquae corrente elettrica. Allo stato attuale, intutto il Paese si registrano un forte tasso didisoccupazione giovanile, il malfunziona-mento dei servizi pubblici e uno stato en-demico di corruzione. L’Iraq ha la quartapiù grande riserva di petrolio al mondo, magià nel 2014 la Banca mondiale segnalavache il 22,5 per cento dei suoi 40 milioni dipopolazione vive con meno di due dollari.Il tasso di disoccupazione giovanile nel2018 ammonta a più del 20 per cento,considerato che metà della popolazione ira-chena ha meno di 20 anni;

le proteste hanno spinto il Governo diAdil Abdul-Mahdi ad attuare una durarepressione, utilizzando la polizia in as-setto antisommossa e l’esercito nella capi-tale e nelle città del sud, nonostante lostesso premier riconosca ufficialmente lalegittimità delle proteste. Negli scontri hannotrovato la morte un centinaio di persone,tra cui anche un bambino e due agenti dipolizia. Secondo i primi rapporti di attivistie organizzazioni per i diritti umani ira-cheni, confermati anche dal Ministro dellasanità, fino alla giornata di domenica 6ottobre 2019 si registravano 103 morti e4035 feriti e l’utilizzo di cecchini per spa-rare sulla folla;

inoltre, i manifestanti non hanno avutomodo di raccontare al mondo quello che èsuccesso, perché il Governo ha dapprimabloccato Facebook e Twitter e poi applicato

un totale « shut down » all’intera rete in-ternet, di fatto isolando la popolazione.Un’azione che ovviamente ha infierito sulbisogno dei giovani protestanti di far co-noscere al mondo le loro motivazioni;

l’Iraq è un Paese politicamente de-bole, con diversi attori in lotta tra loro e unGoverno che non riesce a garantire stabi-lità, ma che sulla lotta alla corruzione haimpostato la propria linea politica. Esisteancora una componente legata al decapi-tato Stato islamico e che fa leva sulle di-suguaglianze sociali per fare proselitismo.Ma anche partiti e milizie sostenuti dall’I-ran che rappresentano un vero e proprioStato nello Stato, in quanto corpo armatopresente a livello istituzionale ed econo-mico;

nel frattempo, ha preso subito posi-zione il clero sciita attraverso l’ayatollah alSistani, che ha appoggiato la protesta, eanche il leader dell’opposizione Moqtada alSadr ha chiesto le dimissioni del Governo;

un Iraq stabile rappresenta una pos-sibilità per tutti di garantire che realtàcome l’Is e Al-Qaida non abbiano terrenofertile per fare proselitismo –:

quali iniziative di competenza intendaintraprendere il Governo, in accordo con lacomunità internazionale, affinché si possaavviare un’attività di monitoraggio e sup-porto alla popolazione e consentire un po-tenziamento delle istituzioni. (5-02895)

Interrogazione a risposta scritta:

COMENCINI, ZOFFILI, FORMENTINI,BILLI, CENTEMERO, COIN, PICCHI e RI-BOLLA. — Al Ministro degli affari esteri edella cooperazione internazionale, al Mini-stro dello sviluppo economico. — Per sapere– premesso che:

una nave da perforazione turca, laYavuz, di proprietà della Türkiye PetrolleriAnonim Ortakliği, ha recentemente preso ilmare diretta verso il Block 7 della zonaeconomica esclusiva della Repubblica diCipro;

compito della Yavuz sarebbe apparen-temente quello di procedere a delle pro-

Atti Parlamentari — 8691 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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spezioni propedeutiche a un eventuale sfrut-tamento economico delle risorse situate nelBlock 7;

nel Block 7 della zona economica esclu-siva cipriota hanno ottenuto concessioniesclusive la società energetica francese To-tal e l’Eni;

si profila quindi il rischio che inte-ressi energetici italiani possano essere com-promessi da azioni concorrenti da parteturca, intraprese ad avviso degli interro-ganti in aperta violazione del diritto inter-nazionale e della sovranità cipriota –:

di quali informazioni disponga il Go-verno in merito all’iniziativa condotta dallanave turca Yavuz nel Block 7 della zonaeconomica esclusiva cipriota;

se le iniziative già poste in essere dallaYavuz pregiudichino, e in che misura, di-ritti ed interessi dell’Eni;

se la Yavuz proceda con qualche pro-tezione di natura militare ed, eventual-mente, di che tipo;

quali iniziative il Governo abbia as-sunto e ritenga di assumere a tutela degliinteressi energetici del nostro Paese nelleacque della zona economica esclusivacipriota. (4-03810)

* * *

AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare ilMinistro dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare, il Ministro per i benie le attività culturali e per il turismo, ilMinistro delle infrastrutture e dei trasporti,per sapere – premesso che:

come riportato dal quotidiano dellaCapitale « Il Messaggero », al fine di indivi-duare una discarica di servizio o un centrodi stoccaggio per la città di Roma, ci sia indiscussione l’ipotesi di utilizzare una disca-

rica già esistente sulla via Ardeatina diproprietà della società Ecofer;

già in passato questo sito era statooggetto di proposte da parte del commis-sario prefettizio, per la realizzazione diuna discarica di rifiuti solidi urbani, insostituzione di quella, non più attiva, diMalagrotta. Questo aveva allarmato tutti iresidenti che avevano manifestato per mesila loro contrarietà ad impianti di questotipo;

l’articolo 13 della direttiva 2008/98/CEdel Parlamento europeo e del Consiglio del19 novembre 2008, prevede che la gestionedei rifiuti sia effettuata senza danneggiarela salute umana, senza recare pregiudizioall’ambiente ed in particolare: senza crearerischi per l’acqua, l’aria, il suolo, la flora ola fauna, né causare inconvenienti da ru-mori od odori né danneggiare il passaggioo i siti di particolare interesse;

l’articolo 178 del decreto legislativon. 152 del 2006 stabilisce che la gestionedei rifiuti, è effettuata conformemente aiprincipi di precauzione, di prevenzione, disostenibilità, di proporzionalità, di respon-sabilizzazione e di cooperazione tra tutti isoggetti coinvolti nella produzione, nelladistribuzione, nell’utilizzo e nel consumo dibeni da cui originano i rifiuti, nonché delprincipio chi inquina paga. A tal fine lagestione dei rifiuti è effettuata secondocriteri di efficacia, efficienza, economicità,trasparenza, fattibilità tecnica ed econo-mica, nonché nel rispetto delle norme vi-genti in materia di partecipazione e diaccesso alle informazioni ambientali;

la direttiva europea 2008/98/CE sta-bilisce un quadro giuridico per il tratta-mento dei rifiuti all’interno dell’Unione eu-ropea;

l’articolo 707 del codice della naviga-zione ed il capitolo 4, paragrafo 12, delregolamento per la costruzione e l’eserciziodegli aeroporti mette in capo all’Ente na-zionale per l’aviazione civile il compito diidentificare le attività presenti sul territorioche potrebbero essere potenzialmente pe-ricolose per la navigazione; l’articolo 711del medesimo codice prescrive che nelle

Atti Parlamentari — 8692 — Camera dei Deputati

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zone di cui all’articolo 707, sono soggette alimitazioni le attività che, come lo smalti-mento dei rifiuti, costituiscono un poten-ziale richiamo per la fauna selvatica ocomunque un pericolo per la navigazioneaerea;

al fine di garantire la sicurezza dellanavigazione aerea, l’Enac individua le zoneda sottoporre a vincolo nelle aree limitrofeagli aeroporti e stabilisce le limitazionirelative ai potenziali pericoli per la navi-gazione e che, in particolare la realizza-zione e l’esercizio delle attività di smalti-mento dei rifiuti, fatte salve le competenzedelle autorità preposte, sono subordinateall’autorizzazione dell’Enac, che ne accertail grado di pericolosità ai fini della sicu-rezza della navigazione aerea;

il paragrafo 7.9 del capitolo 7, parte 3,dell’Icao Airport Service Manual (Doc. ICAO9137 – AN/898) indica in 13 chilometri dalsedime aeroportuale il limite consigliatoper l’insediamento di attività di smalti-mento; l’area di Falcognana dista 4,7 chi-lometri dall’aeroporto di Ciampino;

le condizioni della viabilità dell’areainteressata da tale eventuale decisione –quadrante Ardeatina Laurentina di Roma– sono particolarmente critiche poiché lazona è già al collasso ed è inadeguata asopportare un ulteriore aggravio di trafficopesante;

la via Ardeatina, unica senza svincoloa quadrifoglio del Grande raccordo anularedi Roma, da dicembre 2012 è interessata daun divieto di transito ai mezzi pesanti oltre3,5 metri di altezza e 6,5 tonnellate di peso;

gran parte della località di Falco-gnana è ricompresa all’interno del parcoregionale di Decima-Malafede, del parcodell’Appia Antica e, dal 2010, è sottopostaa vincolo paesaggistico con la « Dichiara-zione di Notevole interesse Pubblico » emessadal Ministero per i beni e le attività cultu-rali e per il turismo, con decreto ministe-riale del 25 gennaio 2010;

nel sito proposto si è in presenza diuna alta permeabilità del terreno testimo-niata dal fitto reticolo idrografico seconda-

rio all’affluente fosso dei Radicelli e alfiume Tevere;

l’eventuale discarica si troverebbe acirca 1 chilometro dal Santuario del DivinoAmore, luogo di culto famoso in tutto ilmondo, e sottoposto a vincolo monumen-tale;

inoltre, in questo quadrante sono giàoperanti numerose discariche: due a PortaMedaglia, due in Via Ardeatina, una a Fio-ranello, una a Selvotta, nonché diversi re-cuperi ambientali tra la via Laurentina eSanta Palomba ed una discarica per rifiutipericolosi a Falcognana; nei territori ap-pena limitrofi, inoltre è presente la disca-rica di Albano Laziale, Roncigliano e Po-mezia –:

se il Governo sia a conoscenza delleosservazioni riportate in premessa, e qualiiniziative di competenza intenda porre inessere per verificare e chiarire la situazionesopra descritta anche al fine di garantire aicittadini di Roma che in nessun caso saràconsentito un trattamento dei rifiuti ancheinerti non perfettamente rispondente allenormative europee, nazionali e regionali.

(2-00518) « Brunetta ».

Interrogazione a risposta in Commissione:

ROSPI. — Al Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare, alMinistro dello sviluppo economico. — Persapere – premesso che:

il Centro Oli Val d’Agri, denominatoCova, è il più grande polo petrolifero d’I-talia e uno dei più grandi dell’Europa con-tinentale;

secondo la procura di Potenza, a par-tire dal 2009 e fino al 2017, all’interno delCentro Oli Val d’Agri ricadente nel comunedi Viggiano in Basilicata, ci sarebbero statidiversi sversamenti di petrolio dai serbatoidi stoccaggio che hanno contaminato oltre35 mila ettari di terreno e inquinato ilsuolo e il sottosuolo lucano, provocando unvero disastro ambientale;

in data 24 ottobre 2017, Eni s.p.a. connota protocollo n. 116/ATIM ha chiesto

Atti Parlamentari — 8693 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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istanza di proroga decennale della conces-sione Val D’Agri;

l’interrogante in data 26 luglio 2019ha depositato un’interpellanza al Ministerodello sviluppo economico (n. 2-00473), allaquale ad oggi non è stata data alcunarisposta e non sono seguite azioni concretein merito alla bonifica delle aree interes-sate e in merito ai controlli da effettuarepresso la società Eni s.p.a. al fine di veri-ficare se questa abbia adempiuto agli ob-blighi derivanti dalla concessione oggetto diproroga;

secondo organi di stampa sarebberostate avviate trattative tra la compagniapetrolifera e il Governo centrale e regionalein merito alla proroga della concessione –:

se i Ministri interrogati siano a cono-scenza della problematica esposta e qualiiniziative di competenza intendano assu-mere per non prorogare la concessione« Val d’Agri » in scadenza e far sì che ven-gano attuate tutte le operazioni di bonifica,messa in sicurezza e ripristino delle areeoggetto della concessione Val D’Agri;

quali iniziative di competenza inten-dano assumere al fine di verificare se lasocietà Eni s.p.a. abbia adempiuto agli ob-blighi derivanti dai decreti di concessione,così come stabilito dal decreto ministeriale28 dicembre 2005 concernente l’« unifica-zione delle concessioni di coltivazione Gru-mento Nova e Volturino nella nuova con-cessione di coltivazione Val D’Agri »;

se sia stato completato il programmadi estrazione previsto dalla concessione og-getto di proroga da parte di Eni s.p.a. e sesiano state attuate tutte le procedure dibonifica e messa in sicurezza relative allosversamento che, a partire dal 2009, hacreato un vero e proprio disastro ambien-tale in Basilicata;

se sia previsto all’interno della pro-roga della concessione un programma disviluppo ambientale ed ecosostenibile daparte di Eni s.p.a. che porti ad una tran-sizione dalle fonti fossili alle fonti rinno-vabili per la regione Basilicata. (5-02898)

* * *

ECONOMIA E FINANZE

Interpellanza:

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro dell’economia e delle finanze, persapere – premesso che:

la conclusione delle indagini della pro-cura di Milano, sulle modalità di offerta deidiamanti da investimento che hanno coin-volto importanti istituti bancari nazionali,fra i quali Banco Bpm, Mps, Unicredit eIntesa Sanpaolo, ripropone nuovamente,ad avviso degli interpellanti, l’esigenza diaggiornare il quadro normativo e della re-golamentazione delle autorità di vigilanza,in relazione alla disciplina della traspa-renza e della correttezza delle informa-zioni sui servizi d’investimento; tale quadrocomplessivo permane fragile e inefficace,con particolare riguardo ai poteri sanzio-natori e agli strumenti di controllo attual-mente previsti, a tutela dei risparmiatori edegli investitori;

l’inchiesta della magistratura lom-barda, denominata « Crazy Diamond », cheha visto il sequestro preventivo da partedella Guardia di finanza di circa 700 mi-lioni di euro nei riguardi delle suespostebanche, oltre che la formulazione di ipotesidi reati a vario titolo, quali truffa aggravatae continuata, autoriciclaggio, ostacolo allavigilanza, corruzione tra privati e illecitiamministrativi per reati commessi dai pro-pri dipendenti, ai sensi del decreto legisla-tivo, n. 231 del 2001, delinea un quadrocomplessivo ambiguo e preoccupante, inrelazione alle numerose violazioni del co-dice, del consumo, alle pratiche commer-ciali scorrette e le modalità contrattualiingannevoli ed omissive di offerta dei dia-manti venduti (in merito alle caratteristi-che dell’investimento proposto) nonché allaviolazione dei diritti dei consumatori, conriferimento alla chiarezza delle informa-zioni rese, evidentemente fuorvianti, anchein relazione all’andamento del mercato;

al riguardo, l’assenza di sinergie tra leautorità di vigilanza, nelle attività di veri-fica e controllo del sistema bancario con-

Atti Parlamentari — 8694 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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ferma, a giudizio degli interpellanti, l’ina-deguatezza dell’attuale quadro normativo,nell’assicurare la chiarezza del colloca-mento di strumenti finanziari con profilodi rischio o, come nella suesposta vicendaconcernente la vendita dei diamanti, neldisciplinare le attività di offerta d’investi-mento, soggette alla regolamentazione delleautorità finanziarie;

la relazione conclusiva predisposta lascorsa legislatura dal Movimento CinqueStelle, nell’ambito dell’attività della Com-missione d’inchiesta sul sistema finanziarioe bancario, evidenziava a tal fine, la ca-renza di comunicazione tra gli organi divigilanza preposti al controllo, compromet-tendone la stabilità, come testimoniano inumerosi episodi di « risparmio tradito »verificatisi negli ultimi anni nel nostro Pa-ese, che si sarebbero potuti evitare se irisparmiatori e gli investitori fossero statiinformati dei rischi attraverso strumentitrasparenti in grado di evidenziare conchiarezza l’alta probabilità di perdita nel-l’investimento in quei determinati prodottifinanziari;

la predetta vicenda della cosiddetta« truffa dei diamanti » conferma, pertanto,ad avviso degli interpellanti, la necessità diuna revisione del quadro normativo rela-tivo al sistema di vigilanza e controllo,anche attraverso il rafforzamento della col-laborazione tra autorità competenti, unita-mente all’introduzione di misure penalistico-economiche, tra cui la creazione di nuovefattispecie penali, che sanzionino le con-dotte di gestione fraudolenta e di truffa dimercato;

a tal fine, con l’atto di sindacato ispet-tivo n. 4-00389 presentato all’inizio dellapresente legislatura, gli interpellanti ave-vano già segnalato, l’inchiesta della procuramilanese, avviata alla fine del 2016, neiriguardi delle banche in precedenza richia-mate, finalizzata ad accertare se le con-dotte oggetto del procedimento per i com-portamenti messi in atto siano state carat-terizzate da modalità di promozione omis-sive ed ingannevoli in relazione all’offertadei diamanti da investimento, che ha coin-volto centinaia di consumatori a livellonazionale;

il medesimo atto riaffermava l’esi-genza di introdurre misure volte a garan-tire una più effettiva tutela dei risparmia-tori truffati, ai sensi dell’articolo 47 dellaCostituzione, in considerazione del fattoche i meccanismi di garanzia, anche nellasuddetta vicenda, sembrano essere stati scar-samente efficienti a causa degli insufficientie non adeguati controlli;

con riferimento alla tutela del rispar-mio, emerge pertanto la necessità di uninnalzamento dei livelli di semplificazionedei prospetti informativi, di una più nettaseparazione tra attività bancaria e finan-ziaria, nonché della promozione di inizia-tive di educazione finanziaria, peraltro giàavviate con l’introduzione della strategiaper l’educazione finanziaria, previdenzialeed assicurativa –:

quali orientamenti il Ministro inter-pellato intenda esprimere, nell’ambito delleproprie competenze, con riferimento aquanto emerge dalla vicenda giudiziariaesposta in premessa, che ha coinvolto gliistituti di credito in precedenza richiamati,e le società « Intermarket Diamond Busi-ness » e « Diamond Private Investment »,accusate di una serie di reati finanziari aseguito della vendita di diamanti a prezzinettamente superiori rispetto al loro effet-tivo valore;

se il Ministro interpellato intenda adot-tare iniziative normative al fine di poten-ziare, nel quadro della regolamentazionedell’attività bancaria, le misure legate allatrasparenza informativa, assicurando mo-dalità più semplici e snelle, poste che ilperpetuarsi di pratiche commerciali scor-rette da parte di alcuni istituti bancarinazionali, come emerge dalla vicenda espo-sta in premessa, alimenta i sentimenti disconforto e diffidenza da parte degli inve-stitori e dei risparmiatori italiani.

(2-00519) « Raduzzi, Grimaldi, Aprile, Can-celleri, Giuliodori, Maniero,Martinciglio, Migliorino, Rug-giero, Trano, Zanichelli, Zen-naro ».

* * *

Atti Parlamentari — 8695 — Camera dei Deputati

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GIUSTIZIA

Interpellanza urgente(ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro della giustizia, per sapere – pre-messo che:

da diverso tempo, ormai, numerosiarticoli di stampa, soprattutto di testateonline che hanno evidenti orientamenti po-litici, descrivono un ambiente conflittualeall’interno della procura del tribunale diCosenza, con inchieste che sarebbero boi-cottate e fughe di notizie;

sempre le stesse testate, a parere degliinterpellanti con l’obiettivo di esercitareimproprie pressioni sugli uffici giudiziari esu altri apparati dello Stato, hanno ripor-tato foto e notizie di cene tra il pubblicoministero Giuseppe Cozzolino ed il dottorCarmine Potestio, ex capo gabinetto delsindaco di Cosenza; sempre per le stesseinteressate fonti, il dottor Potestio, sarebbestato tenuto fuori da ogni inchiesta dalpubblico ministero Cozzolino, il qualeavrebbe esercitato pressioni ricattatorie neiconfronti degli altri magistrati (prima diessere allontanato dalle inchieste sulla pub-blica amministrazione);

la stampa, e anche atti di sindacatoispettivo presentati alla Camera dei depu-tati, denunciano altre vicende anomale, chegenerano necessariamente presso i citta-dini e l’opinione pubblica dubbi e perples-sità sull’operato della procura del tribunaledi Cosenza, mentre è interesse degli inter-pellanti fugare ogni dubbio nella pubblicaopinione;

sempre secondo le stesse fonti, nelcomune di San Giovanni in Fiore (CS), ildottor Martino Emilio Dante sarebbe statoassunto quale responsabile finanziario delcomune, nonostante questo posto fosse giàoccupato. Il bando per l’assunzione del2017 sarebbe stato pubblicato solo sul sitodel comune, non sulla Gazzetta Ufficiale,con tempi di pubblicazione ristrettissimi(una settimana circa); il colloquio sarebbe

avvenuto alla sola presenza del sindaco,mentre dal verbale risulta presente tutta lacommissione;

tali episodi sarebbero stati denunciatidalla Guardia di finanzia per falso in attopubblico;

peraltro, la convocazione del collo-quio sarebbe dovuta avvenire mediante pub-blicazione, mentre avrebbe avuto luogo tra-mite un contatto diretto;

il procedimento sarebbe stato oggettodi richiesta di archiviazione;

un altro caso è stato poi sollevatodagli stessi interessati organi di informa-zione online: nel 2016 l’Ati di LameziaTerme avrebbe vinto un appalto per servi-zio navetta per pazienti, farmaci, emode-rivati e cartelle cliniche all’azienda ospe-daliera di Cosenza. In proposito, sarebberoemerse diverse criticità sulle quali sareb-bero state avviate indagini; non si conoscetuttavia quale esito esse abbiano avuto;

parimenti, sarebbero state rilevate cri-ticità anche nella gara d’appalto per laraccolta dei rifiuti nel comune di San Gio-vanni in Fiore. Anche in questo caso, lesegnalazioni non avrebbero prodotto alcunesito;

queste notizie, oramai di dominio pub-blico, gettano discredito sul funzionamentodella procura del tribunale di Cosenza che,per la sua autonomia e dovere di riserva-tezza, non può né deve replicare a « voci »sull’adeguatezza del suo operato –:

ferma restando la piena autonomiadella magistratura, se il Ministro interro-gato, alla luce delle anomalie riscontrate,intenda valutare la sussistenza dei presup-posti per avviare iniziative ispettive pressoil tribunale di Cosenza, e ciò anche al finedi fugare tutti i dubbi che emergono anchedalla stampa sulle attività giudiziarie sopra

Atti Parlamentari — 8696 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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indicate, a tutela dell’immagine stessa dellaprocura del tribunale di Cosenza.

(2-00521) « D’Ettore, Occhiuto ».

Interrogazioni a risposta scritta:

MAGGIONI. — Al Ministro della giusti-zia. — Per sapere – premesso che:

il 22 settembre 2019 nel carcere deiPiccolini a Vigevano, in provincia di Pavia,è avvenuta una nuova aggressione da partedi un detenuto ai danni del personale dipolizia penitenziaria;

due agenti assistenti capo sono statiferiti da un detenuto che si è scagliatocontro di loro. Si tratta del secondo caso inpochi giorni dopo quello del 17 settembre,quando tre agenti sono finiti in ospedaledopo essere stati picchiati da un detenutoche aveva tentato di ferire un sanitario;

il detenuto ha aggredito i due agentiche, in seguito alle percosse ricevute, sonostati accompagnati in ospedale per con-trolli e medicazioni;

i sindacati hanno diffuso una nota inmerito all’accaduto: « La situazione non èpiù sopportabile. Il personale della poliziapenitenziaria è in balia di questi soggettiche, per effetto delle ultime direttive dipar-timentali – si legge – si spostano da unistituto all’altro a mietere vittime tra ilpersonale, stanco e decimato da questi gravieventi » –:

quali siano le iniziative ormai indif-feribili ed urgenti che il Ministro interro-gato intende adottare in merito a questeaggressioni, ormai giornaliere, che non sonopiù sopportabili e gestibili da parte delpersonale della polizia penitenziaria stancoe decimato da questi gravi eventi.

(4-03807)

MORRONE, TATEO, BISA, CANTALA-MESSA, DI MURO, MARCHETTI, PAO-LINI, POTENTI, SASSO e TURRI. — AlMinistro della giustizia. — Per sapere –premesso che:

da notizie di stampa si apprende chenel carcere di Foggia in seguito a perqui-

sizioni sono stati rinvenuti diversi microcellulari nelle celle di alcuni detenuti;

l’allarme è scattato proprio in seguitoad una telefonata partita dall’interno delcarcere e diretta alla stazione dei carabi-nieri, durante la quale un detenuto hadenunciato il comportamento dei sanitariche operano all’interno dell’istituto. In se-guito a tale richiesta di intervento, inusualeoltre che surreale, la casa circondariale inquestione è stata immediatamente perqui-sita dagli agenti della polizia penitenziaria,al fine di rinvenire e porre sotto sequestrotutti gli oggetti non consentiti, tra cui microcellulari e sostanze stupefacenti;

all’indomani dell’operazione svolta, l’e-pisodio è stato denunciato dal segretariogenerale del Sindacato polizia penitenzia-ria (Spp), Aldo Di Giacomo: « Dalla telefo-nata è scaturita una perquisizione gene-rale, con l’utilizzo di uomini della peniten-ziaria da tutta la regione, che ha portato alritrovamento di diversi micro cellulari nelladisponibilità dei detenuti. Siamo al ridicolo(...). È da tempo che denunciamo che idetenuti dalle carceri riescono ad impartireordini all’esterno. Oramai lo Stato ha persoil controllo delle carceri non riuscendo piùa garantire la sicurezza sia dentro che fuorile prigioni »;

« Questo episodio – affermano i sin-dacalisti di polizia penitenziaria – riportaall’attenzione la problematica, peraltro co-mune a tutti gli istituti penitenziari, del-l’introduzione e del possesso di micro cel-lulari – che oramai hanno dimensioni sem-pre più ridotte – da parte dei detenuti. Ciauguriamo che al più presto il personaledel Corpo di polizia penitenziaria vengadotato di apposite strumentazioni per con-trastare questo fenomeno »;

a parere degli interroganti l’attività diprevenzione e controllo per quanto ri-guarda il possesso di micro cellulari risultaessere indispensabile, dal momento che que-st’ultimi sono utilizzati per impartire di-rettive criminali a complici esterni che ope-rano per conto di chi è detenuto, che puòcosì continuare a delinquere indisturbato –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti esposti in premessa e, con-

Atti Parlamentari — 8697 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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siderata la gravità degli stessi, quali inizia-tive urgenti intenda assumere al fine dicontrastare e debellare il fenomeno.

(4-03813)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazione a risposta scritta:

CIABURRO. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

sul Ponte dell’Olla, lungo la stradastatale 21 del colle della Maddalena a Ga-iola, transita quotidianamente un enormecarico di mezzi pesanti che percorrono lastatale suddetta e dunque il viadotto, unicopassaggio per l’ingresso e per l’uscita dallavalle Stura. Il ponte dell’Olla è stato con-cepito in un periodo in cui viaggiavanoprevalentemente carri e piccole autovetturee non sicuramente circa mille autotrenigiornalieri di diverse tonnellate;

in seguito ai molteplici solleciti del-l’amministrazione comunale di Gaiola (CN),la quale aveva più volte sollecitato l’Anas afornire i risultati delle ispezioni effettuatesulla struttura, che presenta lungo i pilastrievidenti crepe e fessurazioni e sulla qualeogni giorno transitano migliaia di auto ecamion, sono arrivate il 26 gennaio 2018 eil 1° febbraio 2019 le tanto attese rispostedell’Anas relativamente alle condizioni delponte dell’Olla. Secondo tali documenti « nonsi è riscontrato comportamento anomalodel ponte, per cui non è stato adottatonessun provvedimento di limitazione, (...) lefessurazioni localizzate presenti sono do-vute al normale degrado dei materiali, cor-relato alla vetustà dell’opera, e si confermache è in programma l’esecuzione di inter-venti di ripristino localizzati e prove dicarico statiche »;

in data 7 ottobre 2019 la medesimaamministrazione comunale è venuta a co-noscenza di una segnalazione di un privatocittadino sul presunto peggioramento della

situazione del Ponte dell’Olla, attraversouna serie di elementi fotografici che pro-vano tale stato. L’amministrazione di Ga-iola, nella persona del sindaco Paolo Bot-tero, ha fatto presente di essere fortementepreoccupata, oltre che per il potenzialepericolo di un eventuale peggioramentostrutturale dell’opera, anche per le sue partiesterne vistosamente danneggiate, affac-ciate sul fiume Stura. Occorre, infatti, te-nere presente che il tratto di fiume Sturache da Demonte arriva fino al comune diRoccasparvera è fortemente frequentato dadiversi avventori sportivi. Tra i praticantidella canoa, del rafting, dell’equitazione,della pesca, della mountain bike, oltre allenumerose persone che fanno passeggiatenei percorsi naturalistici sottostanti, pos-sono essere quantificate oltre 20.000 pre-senze annue –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti esposti in premessa e seintenda, per quanto di competenza, pro-muovere un nuovo sopralluogo e una nuovaperizia sull’attuale stato del manufatto, ol-tre all’immediata messa in sicurezza delleparti esterne danneggiate che possano ca-dere sia nell’alveo del fiume Stura che nellesue pertinenze;

se intenda adottare le iniziative dicompetenza per trovare una soluzione ra-pida e idonea che assicuri la pubblica in-columità, tenendo conto che il ponte inquestione è l’unica porta di valle per l’en-trata e l’uscita dal valico internazionale,non solo per i cittadini, ma anche per leimprese, per i turisti e per il traffico pesante.

(4-03811)

* * *

INTERNO

Interrogazioni a risposta scritta:

VARCHI. — Al Ministro dell’interno. —Per sapere – premesso che:

è necessario porre fine, quanto prima,alla situazione disastrosa in cui versa la

Atti Parlamentari — 8698 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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sede del commissariato di polizia di Statodi Niscemi;

come riportano numerose fonti distampa e certificato dalle relazioni annualidella commissione sulla sicurezza sul la-voro, la struttura è sempre più fatiscente,tanto che, a causa delle prime piogge in-vernali, i locali sono stati interdetti all’uti-lizzo per infiltrazioni di acqua risalenti dalpavimento;

tale situazione di degrado investe an-che il personale, sottoposto a turni massa-cranti, con ripercussioni sulle ferie, conveicoli in dotazione non adeguati alle realiesigenze, in particolare quelli specializzatiper il controllo del territorio, che a causadell’intenso utilizzo risultano poco effi-cienti e spesso guasti;

il tema dell’incremento di personaleappare di particolare importanza per que-sto commissariato, su cui insiste la notaproblematica del Muos, un sistema di co-municazioni satellitari militari ad alta fre-quenza e a banda stretta, che ogni annoprevede diversi servizi di ordine pubblico, iquali comportano un impiego massiccio delpersonale, già gravato, per garantire quo-tidianamente il controllo del territorio;

non bisogna dimenticare, inoltre, l’altadensità criminale e gli eccellenti risultaticonseguiti nella lotta alla criminalità orga-nizzata proprio grazie al sacrificio deglioperatori in servizio nel commissariato diNiscemi;

come se ciò non bastasse, è recente lanotizia che il commissariato è sotto sfrattoesecutivo, mentre non si hanno ancora cer-tezze sulla nuova sede che il comune avevamesso a disposizione nei propri locali del-l’ufficio tecnico, da adeguare con oltre unmilione di euro di fondi regionali, mentrela prefettura di Caltanissetta starebbe cer-cando locali privati in affitto;

le risorse necessarie per l’adegua-mento dei locali dell’ufficio tecnico comu-nale dove allocare la nuova sede del com-missariato di P.S. che l’amministrazionecomunale di Niscemi ha chiesto alla re-gione sarebbero state individuate, a quanto

consta all’interrogante, rimodulando la pro-grammazione del Patto per il Sud;

è innegabile l’impegno e lo sforzo del-l’amministrazione comunale per garantireal presidio di P.S. di Niscemi una strutturaadeguata a salvaguardia di un efficienteproseguimento del servizio, anche in rela-zione all’esigenza di tutela della dignitàdegli agenti e di tutta la cittadinanza;

nonostante le numerose denunce e gliaccorati appelli rivolti agli organi compe-tenti, ad oggi non sembra esserci alcunaimminente soluzione e la situazione rimanegrave, stante l’importanza del presidio ter-ritoriale da non depotenziare e, anzi, daimplementare e tutelare –:

se il Governo sia a conoscenza deifatti esposti in premessa e, accertata laveridicità degli stessi, quali urgenti inizia-tive di competenza intenda adottare per larisoluzione di tutte le problematiche ine-renti al commissariato di polizia di Ni-scemi, anche attraverso l’apertura di untavolo tecnico con le principali sigle dirappresentanza degli operatori del settore;

se corrisponda al vero che le risorseper l’adeguamento dei locali dell’ufficio tec-nico comunale da destinare a nuova sededel commissariato siano state individuaterimodulando la programmazione del Pattoper il Sud. (4-03812)

IEZZI, BORDONALI, DE ANGELIS, IN-VERNIZZI, MATURI, MOLTENI, STEFANI,TONELLI e VINCI. — Al Ministro dell’in-terno, al Ministro degli affari esteri e dellacooperazione internazionale, al Ministro dellagiustizia. — Per sapere – premesso che:

il 4 ottobre 2019 il Ministro degliaffari esteri e della cooperazione interna-zionale, Luigi Di Maio, aveva annunciatoalla stampa la firma di un decreto inter-ministeriale, di concerto con il Ministrodella giustizia e quello dell’interno, al finedi « rendere più snelle e veloci le operazionidi rimpatrio dei migranti »;

secondo quanto riportato dalla stampa,a tal fine nel decreto sarebbero stati indi-viduati tredici Paesi (Algeria, Marocco, Tu-

Atti Parlamentari — 8699 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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nisia, Albania, Bosnia, Capo Verde, Ghana,Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro,Senegal, Serbia e Ucraina) da considerare« sicuri » e verso i quali poter, quindi, pro-cedere al rimpatrio;

in realtà, tale misura era già previstadal decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113,convertito, con modificazioni, dalla legge 1°dicembre 2018, n. 132, cosiddetto « decretosicurezza », il quale demandava ad un de-creto del Ministro degli affari esteri e dellacooperazione internazionale, di concertocon i Ministri dell’interno e della giustizia,l’adozione dell’elenco dei Paesi di originesicuri da effettuarsi secondo alcuni criteri,precisati al comma 2 dell’articolo 7-bis,ossia « se, sulla base (...) della situazionepolitica generale, si può dimostrare che, invia generale e costante, non sussistono attidi persecuzione (...) né tortura o altre formedi pena o trattamento inumano o degra-dante, né pericolo a causa di violenza in-discriminata in situazioni di conflitto ar-mato interno o internazionale », tali dun-que da giustificare le partenze;

solo due giorni prima, ossia il 2 otto-bre 2019, nel corso dell’audizione del Mi-nistro dell’interno, in vista della riunionedel Consiglio dell’Unione europea in mate-ria di giustizia e affari interni in pro-gramma per il 7 e 8 ottobre 2019, presso leCommissioni congiunte 1a e 14a della Ca-mera dei deputati e del Senato della Re-pubblica lo stesso Ministro aveva invecedichiarato che l’aumento esponenziale de-gli sbarchi « autonomi », in particolare dallaTunisia, (più che raddoppiati rispetto alsettembre dello scorso anno) possono es-sere riconducibili a diversi fattori « tra iquali, non ultimo, il particolare momentopolitico che sta vivendo la Tunisia »;

secondo quanto dichiarato in confe-renza stampa dal Ministro degli affari esterie della cooperazione internazionale e dalMinistro della giustizia conferenza alla qualenon era presente invece il Ministro inter-rogato, i Paesi che figurano nel decreto« sono stati individuati dal lavoro congiuntodel ministero degli Esteri, dell’Interno edella Giustizia »;

dunque, non è chiaro se la Tunisia siaconsiderato effettivamente un Paese sicuroo invece un Paese non sicuro da cui sa-rebbe, quindi, giustificato l’aumento dellepartenze e degli arrivi illegali sulle costeitaliane registrati ultimamente –:

se non intenda chiarire se la Tunisiadebba, quindi, effettivamente considerarsiun Paese di origine sicuro ai sensi delrecente decreto interministeriale e, in casoaffermativo, quali siano le misure specifi-che che si intendano adottare al fine diimpedire le partenze da tale Paese e glisbarchi illegali verso le coste italiane non-ché per assicurare il rimpatrio più rapidodegli immigrati clandestini arrivati da talePaese, anche alla luce di orientamenti chenon appaiono convergenti nell’ambito del-l’attuale compagine governativa. (4-03820)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazione a risposta scritta:

NOVELLI. — Al Ministro dell’istruzione,dell’università e della ricerca. — Per sapere– premesso che:

in data 19 luglio 2017 è stato rinno-vato il protocollo d’intesa tra Ministerodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca e Associazione nazionale partigianid’Italia intitolato « Offrire alle istituzioniscolastiche di ogni ordine e grado un so-stegno alla formazione storica, dalla docu-mentazione alla ricerca, per lo sviluppo diun modello di cittadinanza attiva »;

con il protocollo Anpi Ministero del-l’istruzione, dell’università e della ricerca siimpegnano « a promuovere e sviluppareiniziative di collaborazione e di consulta-zione permanente al fine di realizzare at-tività programmatiche nelle scuole e per lescuole volte a divulgare i valori espressinella Costituzione repubblicana e gli idealidi democrazia, libertà, solidarietà e plura-lismo culturale »;

l’accordo prevede la costituzione diun Comitato tecnico-scientifico paritetico

Atti Parlamentari — 8700 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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composto da tre rappresentanti del Mini-stero dell’istruzione, dell’università e dellaricerca e altrettanti dell’Anpi deputato apianificare gli interventi necessari alla re-alizzazione degli obiettivi indicati nel pro-tocollo;

il Ministero dell’istruzione, dell’uni-versità e della ricerca si impegna, nei limitidelle risorse disponibili nei capitoli di bi-lancio affidati alla gestione della direzionegenerale per lo studente, l’integrazione e lapartecipazione, a stanziare le risorse finan-ziarie necessarie alla realizzazione del pianoannuale di attività approvato dal Comitatotecnico-scientifico;

l’Anpi mette a disposizione il propriopatrimonio storico e culturale;

l’accordo ha una validità triennale e,quindi, in caso di mancato rinnovo, cesseràdi produrre effetti nell’estate del 2020;

in più occasioni le diramazioni localidell’Anpi si sono distinte per prese di po-sizione, ad avviso dell’interrogante, di parte,lesive della verità storica, viziate dall’ap-partenenza ideologica;

non più tardi del mese di gennaio2019, sul sito della sezione Anpi di Rovigoè apparsa la seguente dichiarazione: « sa-rebbe bello spiegare ai ragazzi delle medieche le foibe le hanno inventate i fascisti, siacome sistema per far sparire i partigianijugoslavi, che come invenzione storica. Tipola vergognosa fandonia della foiba di Ba-sovizza »;

è il caso di ricordare come dal 2004 laRepubblica italiana « riconosce il 10 feb-braio quale "Giorno del ricordo" al fine diconservare e rinnovare la memoria dellatragedia degli italiani e di tutte le vittimedelle foibe »;

appare inopportuno che il Ministerodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca deleghi a una associazione che perlarga parte non riconosce il dramma dellefoibe e del popolo dalmata-giuliano la pro-mozione nelle scuole degli ideali di demo-crazia, libertà, solidarietà e pluralismo cul-turale –:

quali siano le iniziative realizzate nellescuole in base al protocollo stipulato tra

Ministero dell’istruzione, dell’università edella ricerca e Anpi;

quante risorse siano state stanziatedal Ministero per la realizzazione di taliiniziative;

se il Governo sia intenzionato a rin-novare, dopo la scadenza del 2020, il pro-tocollo d’intesa. (4-03809)

* * *

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazioni a risposta in Commissione:

FRAGOMELI e INCERTI. — Al Ministrodel lavoro e delle politiche sociali, al Mini-stro dello sviluppo economico. — Per sapere– premesso che:

il gruppo Ferrarini, storica aziendaagroalimentare reggiana, sta vivendo unapesante crisi finanziaria frutto di un con-comitante problema di liquidità; nono-stante i dati positivi su ordini e fatturato,infatti, gli oneri finanziari starebbero defi-nitivamente compromettendo la gestioneindustriale del gruppo che risulta appesan-tito da un ingente indebitamento anche acausa di una pregressa esposizione nei con-fronti di diversi istituti di credito a cui inpassato si era affidato per sostenere lapropria crescita;

il tribunale di Reggio Emilia ha auto-rizzato la firma per gli ammortizzatorisociali, che si sono concretizzati nel con-tratto di solidarietà per Ferrarini e nellacassa integrazione straordinaria per Vi-smara, società facente parte del gruppo esita a Casatenovo, in provincia di Lecco; intale contesto, così come si apprende dafonti stampa, i dipendenti hanno comun-que continuato in questi mesi a prestare ilproprio lavoro, nonostante si stia verifi-cando, da maggio 2018, il mancato o par-ziale pagamento degli stipendi;

nei mesi scorsi il gruppo alimentareAmadori spa ha presentato un piano diconcordato in continuità, accettato dalgruppo Ferrarini, il cui scopo principale

Atti Parlamentari — 8701 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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risultava essere la procedura di acquisi-zione del marchio e del salumificio Vi-smara di Casatenovo; tale proposta avevache termine ultimo il 30 luglio 2019;

non avendo avuto riscontro il sud-detto piano di concordato, il 16 settembre2019 il gruppo Alimentare Amadori spa haritirato l’offerta di acquisto non ritenen-dosi più vincolata alla proposta di investi-mento; di conseguenza, nei giorni scorsi, iltribunale di Reggio Emilia - Sezione falli-mentare ha convocato con proprio decretol’adunanza per la revoca della procedura diconcordato preventivo del Salumificio Vi-smara;

la situazione è definitivamente criticae, allo stato dei fatti, non restano che pochesettimane di tempo per trovare un nuovoinvestitore; in mancanza di altri acquirentiil fallimento del salumificio Vismara sa-rebbe infatti inevitabile e ciò comporte-rebbe la perdita del posto di lavoro per i180 dipendenti rimasti (un anno fa il totaledel personale del sito produttivo di Casa-tenovo ammontava a 230 lavoratori);

i rappresentanti dei lavoratori delgruppo Ferrarini hanno già presentato alMinistro dello sviluppo economico, StefanoPatuanelli, la richiesta di un incontro daeffettuarsi in tempi strettissimi; inoltre èstata accolta la richiesta di proroga degliammortizzatori sociali per i lavoratori almese di febbraio 2020 –:

se i Ministri interrogati intendano, intempi, adottare iniziative sia per attivarel’erogazione della sopraccitata cassa inte-grazione, sia per accogliere la richiestaavanzata dai rappresentanti dei lavoratoridel gruppo Ferrarini e riaprire un tavolo dicrisi, onde scongiurare la perdita di centi-naia di posti di lavoro e la scomparsa diuna realtà di primo piano del compartoalimentare della provincia di Lecco.

(5-02894)

PATELLI. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere – pre-messo che:

nell’ambito dell’indagine denominata« Leonessa », condotta dalla Guardia di fi-

nanza e dalla polizia di Stato, le forzedell’ordine hanno accertato l’operatività diuna cosca mafiosa di matrice stiddara distanza a Brescia, accusata di aver pesan-temente inquinato diversi settori economiciattraverso la commercializzazione di cre-diti d’imposta fittizi per decine di milioni dieuro;

nella notte del 25 settembre 2019, laprocura della Repubblica di Brescia – di-rezione distrettuale antimafia, attraversocirca 300 unità della squadra mobile diBrescia e del nucleo di polizia economico-finanziaria di Brescia, con il supporto delloSco della polizia di Stato e dello Scico dellaGuardia di finanza, ha dato esecuzione a75 arresti, a sequestri per 35 milioni dieuro, nonché a un centinaio di perquisi-zioni, per un totale di circa 200 indagati;

l’operazione di polizia ha permesso dideferire all’autorità giudiziaria circa 200persone e a emettere 75 misure cautelarirestrittive: 15 sono i soggetti indagati perassociazione mafiosa, 15 per indebita com-pensazione, 18 per reati contro la pubblicaamministrazione e 27 per emissione e uti-lizzo di fatture per operazioni inesistenti;

tale operazione viene considerata dalleforze dell’ordine estremamente importante,in quanto la vastità dell’azione, che hainteressato molta parte del Paese, tra cuianche il Piemonte e più specificamenteVigliano Biellese, consentirebbe di indebo-lire fortemente le infiltrazioni mafiose nelnord Italia;

secondo fonti giornalistiche, l’opera-zione di polizia ha portato all’arresto anchedi tre imprenditori biellesi, l’ex titolaredella società di vigilanza « GroupService2000 », in carcere, e due ex amministratoridella stessa azienda, agli arresti domiciliari,i cui reati sarebbero ascrivibili al periododi tempo che va dal 2017 al 2019;

per i tre biellesi l’accusa sembra es-sere non già di associazione mafiosa ma,all’interno di un filone parallelo all’inchie-sta, di reati che interesserebbero la produ-zione di fatture false per operazioni inesi-stenti, per un giro d’affari complessivo dialcune centinaia di milioni di euro;

Atti Parlamentari — 8702 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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secondo le prime informazioni trape-late attraverso fonti giornalistiche, l’orga-nizzazione mafiosa in questione si avvalevadi cosiddetti « colletti bianchi », al fine dipermettere a una vasta platea di impren-ditori di evadere il fisco per diverse decinedi milioni di euro, cedendo crediti fiscaliinesistenti con effetti distorsivi sull’econo-mia reale ulteriormente condizionata daireinvestimenti dei profitti illeciti conse-guiti;

la GroupService 2000 è una societàcooperativa a responsabilità limitata consede a Vigliano Biellese la cui principaleoccupazione è quella di fornire servizi divigilanza, intervenendo nell’ambito di di-versi settori, a favore della clientela siapubblica che privata;

l’azienda rappresenta oggi una risorsaimportante per la comunità piemontese,offrendo lavoro a 114 dipendenti, inevita-bilmente preoccupati del proprio futurooccupazionale alla luce di tale vicenda;

in particolare, i sindacati, con cui l’in-terrogante ha avuto contatti immediati, chie-dono notizie riguardo alla continuità delservizio della Cooperativa GroupService2000;

nel pieno rispetto del lavoro dellamagistratura e delle forze di polizia, inoccasioni di una certa gravità come quellaoggetto del presente atto, è necessario te-nere in considerazione le conseguenze la-vorative che – al di là degli sviluppi futuridelle vicende processuali riguardanti alcunidegli ex amministratori della società – ri-cadranno sui dipendenti della stessa e sulterritorio biellese –:

tenendo in considerazione gli sviluppiprocessuali della vicenda e la delicatezzadelle indagini e della situazione di contesto,se e quali iniziative di competenza, anchedi carattere normativo, intenda adottareper tutelare in via prioritaria i 114 dipen-

denti dell’istituto di vigilanza GroupService2000 di Vigliano Biellese. (5-02897)

Interrogazioni a risposta scritta:

ROTTA. — Al Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali. — Per sapere – premessoche:

nei giorni scorsi, alcuni quotidianihanno riportato un episodio molto grave:una donna – impiegata in un’azienda dacirca quindici anni – è stata minacciataaffinché rinunciasse al suo lavoro a causadella nascita del secondo figlio;

sembra che l’azienda le abbia comu-nicato che se non si fosse dimessa, le avreb-bero reso la vita lavorativa impossibile. Eciò è effettivamente accaduto al suo rientrodopo il periodo di maternità, quando èstata « riposizionata », dopo che il capodell’azienda ha assunto un’altra persona atempo indeterminato al suo posto. Le suenuove mansioni, dopo aver raggiunto primadella seconda gravidanza il ruolo di respon-sabile di reparto, non sono più gratificantie in linea con la sua esperienza e compe-tenza: stampare fotocopie, triturare docu-menti, archiviarli, rispondere al citofono.Inoltre, le viene impedito l’accesso alla po-sta elettronica e agli indirizzi aziendali eviene esclusa da qualsiasi riunione o in-contro;

purtroppo, non si tratta di un casoisolato. Nel 2018 l’ufficio vertenze dellaCgil ha aperto più di 27 mila pratiche (e 14mila nei primi 6 mesi del 2019) e recupe-rato in Lombardia oltre 54 milioni di euro.Crediti che sarebbero rimasti nelle cassedelle aziende o dell’Inps se i lavoratori nonsi fossero rivolti al sindacato;

attualmente sono 5.695 le vertenzeaperte dalla Cgil per recuperare stipendimai o non del tutto pagati dai datori dilavoro, 2.757 sono le violazioni contrat-tuali, di cui 1.623 licenziamenti illegittimi.E poi ci sono le dimissioni estorte;

in Italia si diventa madri sempre piùtardi e molte donne rinunciano alla car-riera professionale quando si ritrovano ascegliere tra lavoro e impegni famigliari (il

Atti Parlamentari — 8703 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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37 per cento delle donne tra i 25 e i 49 annicon almeno un figlio risulta inattiva, per-centuale che sale all’aumentare del numerodi figli, fino al 52,5 per cento delle donnecon tre o più figli inattive);

questi due risultati sono la conse-guenza di forti discriminazioni radicate nelmondo del lavoro, di squilibri nei carichifamigliari tra madri e padri e di pochepossibilità di conciliare gli impegni dome-stici con il lavoro;

molte donne in Italia una volta rima-ste incinte hanno subito discriminazionisul lavoro, oppure fanno fatica insieme ailoro compagni a usufruire dei diritti e delletutele previste una volta che si ha un figlio;

la normativa vigente, infatti, offre de-gli strumenti alle neomamme lavoratricidipendenti e, più in generale, ai neogenitoriche vanno dalla tutela della sicurezza edella salute della madre lavoratrice al con-gedo di maternità, dall’indennità di mater-nità al congedo parentale, dai permessi diriposo al congedo per malattia del figlio,dal divieto di lavoro notturno ai permessiper i controlli prenatali, dal divieto di li-cenziamento e di dimissioni in bianco edall’assegnazione temporanea presso altrasede di lavoro ai riposi giornalieri postpartum, cosiddetto « per allattamento »;

a ciò si aggiunga che l’articolo 3 deltesto unico si fonda sul divieto previstoverso il datore di lavoro di perpetrare qual-siasi discriminazione nei confronti dei la-voratori fondata sul sesso, sullo status ma-trimoniale e su quello del nucleo familiarecon riferimento all’accesso al lavoro, allaformazione e all’aggiornamento e al perfe-zionamento professionale, nonché alla re-tribuzione, alle qualifiche, alle mansioni ealla progressione di carriera, giuridica edeconomica –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza di quanto esposto in premessa, qualine siano le cause e quali immediate inizia-tive intenda adottare per garantire unapuntuale e corretta applicazione delle normevigenti in materia di tutela della maternitàe della paternità. (4-03808)

FRATOIANNI. — Al Ministro del lavoroe delle politiche sociali. — Per sapere –premesso che:

da un articolo pubblicato su ilcorrie-re.it il 7 ottobre 2019 si apprende che aMilano, in una piccola azienda, una lavo-ratrice, diventata mamma per la secondavolta, sarebbe stata « invitata » da un emis-sario del suo datore di lavoro, in modominaccioso, ad accettare la proposta dibuonuscita e lasciare il proprio posto dilavoro;

il consulente del datore di lavoro leavrebbe detto testualmente: « Non dovevifare un altro figlio. Ti conviene accettarel’offerta, ora al lavoro ti faremo morire »;

la lavoratrice vittima di questo com-portamento inaccettabile non avrebbe com-messo nessuna irregolarità tale da giustifi-care il licenziamento. Evidentemente, agliocchi dell’azienda, l’unica sua « colpa » sa-rebbe quella di essere diventata mammaper la seconda volta;

la donna, che lavora in quest’aziendada quindici anni, ha respinto l’offerta del-l’incentivo alla buonuscita ed è rientrata allavoro;

dall’articolo citato si apprende inoltreche il datore di lavoro, non appena appresala notizia della seconda gravidanza dellalavoratrice, si sarebbe mostrato da subitocontrariato, tanto da contestarle un « ri-tardo nella comunicazione », nonostante inrealtà l’annuncio sarebbe avvenuto nei ter-mini previsti;

da quel momento sarebbero comin-ciate, da parte dello stesso datore di lavoro,una serie di contestazioni sul lavoro, cosamai successa prima e quando la lavoratriceè andata in maternità sarebbe stata sosti-tuita da una persona assunta a tempo in-determinato;

dopo il primo approccio del consu-lente dell’azienda, già descritto in pre-messa, al rientro al lavoro la lavoratricenon sarebbe stata ricevuta dai suoi diri-genti ma da un altro consulente che leavrebbe comunicato la decisione di « ripo-

Atti Parlamentari — 8704 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 OTTOBRE 2019

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sizionarla », facendole svolgere altri com-piti mai affrontati prima;

nonostante lei non avesse obiettatonulla, senza giri di parole, il rappresen-tante del datore di lavoro le avrebbe dettochiaramente che se non avesse accettatoquell’incentivo, sarebbe stata comunque li-cenziata al compimento di un anno delfiglio e anzi, sarebbe stato meglio per lorose la donna non si fosse presentata più allavoro fino a quel giorno;

coraggiosamente, la lavoratrice ha de-ciso di non accettare l’offerta e di conti-nuare a presentarsi al lavoro;

da quel momento sarebbero iniziatele vessazioni: da responsabile di reparto sisarebbe ritrovata a produrre fotocopie, ri-spondere al citofono, ma non al telefono,triturare documenti e archiviare fascicolicartacei. Dal suo computer non avrebbeaccesso alla posta elettronica, né ad altriindirizzi aziendali, non verrebbe coinvoltanelle riunioni e, soprattutto, verrebbe igno-rata da tutti;

la vicenda descritta non è un casoisolato, basti pensare che solo l’ufficio ver-tenze legali della Cgil Lombardia nel 2018ha aperto più di 27 mila pratiche (e 14 milanei primi 6 mesi del 2019) e recuperato inLombardia oltre 54 milioni di euro, creditiche sarebbero rimasti nelle casse delleaziende o dell’Inps;

attualmente sono 5.695 le vertenzeaperte dalla Cgil Lombardia per recuperarestipendi mai o non del tutto pagati daidatori di lavoro, 2.757 sono le violazionicontrattuali, di cui 1.623 licenziamenti il-legittimi. Poi ci sono le dimissioni estorteovvero tutte persone lasciate a casa dalleaziende per presunti problemi economicimai esistiti –:

se il Ministro interrogato non intendaavviare, per quanto di competenza, un’in-dagine ispettiva nei confronti dell’aziendacitata in premessa;

quali iniziative intenda intraprendereper tutelare pienamente il diritto al lavoro,in particolare delle donne e madri lavora-trici, che ancora troppo spesso sono co-

strette a scegliere tra la maternità e illavoro, subendo in molti casi veri e propriricatti, ritorsioni e vessazioni da parte delleaziende ogni volta che decidono di nondimettersi volontariamente;

quali iniziative di competenza intendaintraprendere per impedire che nei luoghidi lavoro continuino a verificarsi episodicome quello esposto in premessa.

(4-03816)

* * *

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Interrogazione a risposta scritta:

ALAIMO, NAPPI, DEL SESTO, FARO,D’ORSO, PIGNATONE, NESCI e MARTIN-CIGLIO. — Al Ministro per la pubblicaamministrazione, al Ministro dell’interno, alMinistro dell’economia e delle finanze. —Per sapere – premesso che:

gli enti locali sono chiamati fin dal2007 al contenimento della spesa per ilpersonale, alla programmazione triennaledel fabbisogno di personale per ciascunente, nonché al rispetto pluriennale dell’e-quilibrio di bilancio;

per gli enti strutturalmente deficitari,in stato di predissesto o in dissesto – aisensi degli articoli 243 e seguenti del de-creto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 re-cante Testo unico degli enti locali – leassunzioni di personale sono sottoposte alcontrollo della Commissione per la stabilitàfinanziaria degli enti locali, presso il Mini-stero dell’interno;

con recenti provvedimenti, il legisla-tore ha disposto l’ampliamento degli spaziassunzionali degli enti locali, fermi re-stando la programmazione e l’equilibrio dibilancio, ma tale misura è di fatto inappli-cabile agli enti sopraindicati, in quanto, alegislazione vigente, oltre all’imposizionedella rideterminazione della pianta orga-nica che prescinde dal piano del fabbiso-gno, è inibita l’assunzione, a qualsiasi ti-tolo, di personale, ivi inclusa l’assunzione

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conseguente ai processi di stabilizzazionedel personale precario o la semplice pro-roga dei relativi contratti, nei casi di man-cata approvazione degli strumenti finan-ziari (bilancio di previsione, conto consun-tivo e bilancio consolidato), per l’esercizioin corso;

nel complesso, tali divieti determi-nano anche l’interruzione dei contratti incorso, che può riverberarsi nella paralisi diinteri uffici e servizi (la polizia municipale,i servizi tecnici o la ragioneria, i servizidedicati all’assistenza socio-sanitaria dellacollettività), i quali sono ormai retti quasiunicamente da personale precario;

nel caso specifico, si intende segnalarela distorsione che si verifica allorquando glienti si trovino in assoluta carenza di orga-nico di figure professionali, cosiddetti « in-fungibili », indispensabili per l’attuazionedegli obiettivi perseguiti, per assolvere aiservizi pubblici essenziali verso i cittadinisecondo adeguati livelli quantitativi e qua-litativi, la cui mancanza rischia di alimen-tare un circuito vizioso in ordine all’inade-guatezza dell’ente –:

se il Governo, al fine di garantire ilregolare funzionamento degli enti struttu-ralmente deficitari, in stato di predissesto oin dissesto ed assicurare l’effettiva attua-zione dei relativi percorsi di risanamento,intenda adottare iniziative per prevederemisure derogatorie che consentano a dettienti di procedere all’assunzione di figureprofessionali infungibili ove esse risultinopropedeutiche al percorso di risanamentoo al mantenimento dei servizi pubblici es-senziali, nei casi in cui si configuri, per lestesse, assoluta carenza di organico dellemedesime o di personale precario per ilquale procedere con le vigenti misure distabilizzazione. (4-03806)

* * *

SALUTE

Interpellanza:

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro della salute, il Ministro dell’eco-

nomia e delle finanze, per sapere – pre-messo che:

il piano di rientro per la sanità cala-brese, varato nel 2009, ha penalizzato lasibaritide ed in particolare il territorio delbasso ionio cosentino ed anche quello del-l’alto crotonese, bacino d’utenza dall’ex ospe-dale « Vittorio Cosentino » di Cariati;

il piano di rientro ha giustificato iltaglio immediato dei servizi e delle strut-ture, con la prospettiva dell’apertura del-l’ospedale della Sibaritide. Di tale strutturaè ancora assai lontana la concreta realiz-zazione. Si sono, infatti, illogicamente chiusigli ospedali territoriali, come quello di Ca-riati e Trebisacce, senza aver prima effet-tivamente aperto e reso funzionante l’ospe-dale unico della Sibaritide;

successivamente, il Consiglio di Stato,con sentenza n. 8110/2015 ha accolto ilricorso del comune di Trebisacce, per l’e-secuzione delle sentenze n. 2151 del 27aprile 2015 e n. 5763 del 18 dicembre2015, con le quali è stato annullato ildecreto del presidente della giunta regio-nale n. 18/2010 nella parte in cui si dispo-neva la chiusura dell’ospedale di Trebi-sacce. Ad oggi, nonostante le sentenze, l’o-spedale di Trebisacce stenta a raggiungerela piena funzionalità;

tutto ciò ha creato di fatto solo ca-renze e disservizi e un’intollerabile intasa-mento degli ospedali di Rossano, Corigliano(oggi città unica) e di Crotone;

tutta questa situazione ha determi-nato, inevitabilmente, una serie di costisociali ed economici a danno di tutte lecomunità interessate. Gravano, infatti, sullespalle dei malati e delle loro famiglie, lespese relative agli spostamenti verso strut-ture sanitarie lontane e difficilmente rag-giungibili con il trasporto pubblico;

peraltro, l’emigrazione sanitaria cheparte dalla Calabria e genera la cosiddetta« mobilità passiva », costituisce una fonte difinanziamento per la sanità delle altre re-gioni italiane;

la situazione attuale, inoltre, è aggra-vata dal fatto che anche i servizi distret-

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tuali e ambulatoriali sono stati, nel tempo,fortemente limitati per carenza di perso-nale, risorse strumentali ed attrezzature;

di alcune strutture che avrebbero do-vuto essere innovative, quali la Casa dellasalute prevista a Cariati, finanziata con unasomma di euro 9.172.683,54, se ne è persaogni traccia;

tutto questo si è sfavorevolmente ri-percosso sul livello di erogazione dei livelliessenziali di assistenza (Lea). Nel bassoionio cosentino, in particolare, i Lea risul-tano essere praticamente nulli;

come se non bastasse, nell’anno d’im-posta 2019, in Calabria, a causa del man-cato raggiungimento degli obiettivi previstinel piano di rientro del deficit sanitario, sisono realizzate le condizioni per l’automa-tica applicazione delle maggiorazioni Irap eIrpef;

ad oggi i dati dimostrano che la chiu-sura degli ospedali territoriali, come quellodi Cariati, è stato un grave e dannosoerrore. Infatti, non sono migliorati i contieconomici e si è registrato un aumentodella « mobilità passiva »;

l’ospedale di Cariati, aperto nel 1978non ha mai fatto registrare casi di mala-sanità, ed ha servito in maniera egregia unterritorio di oltre 80 mila abitanti;

la struttura ospedaliera, dal 2003 èstata spogliata di tutti i suoi reparti, servizi,e di tutte le proprie funzionalità. La chiu-sura definitiva è avvenuta con decreto n. 18del 2010;

con i decreti n. 30 e n. 64 del 2016 ilCommissario ad acta ha previsto l’istitu-zione di « Ospedali di Zona Disagiata »:presidi ospedalieri di base che possonoessere istituiti per zone particolarmentedisagiate. Tra queste zone rientra piena-mente la situazione del territorio dell’exospedale di Cariati. Un territorio forte-mente penalizzato anche in termini econo-mici, di viabilità, di mobilità e trasporti;

proprio in virtù del fatto che tutte lestrutture previste dal piano di rientro (poloospedaliero della Sibaritide, Casa della sa-

lute di Cariati, e altro), non sono state mairealizzate, è assolutamente necessario ilreinserimento dell’ex presidio ospedalierodi Cariati nella rete ospedaliera pubblicaregionale, in quanto struttura fondamen-tale per garantire il diritto alla salute deiresidenti. Si rende necessario, altresì, prov-vedere all’apertura della Casa della salutedi Cariati;

il decreto-legge n. 35 del 2019 sullasanità in Calabria, si sta rivelando perl’interpellante solo un « poltronificio », inu-tile per quanto riguarda la risoluzione deiveri problemi della sanità calabrese –:

quali iniziative urgenti si intendanointraprendere, per il tramite del Commis-sario ad acta per l’attuazione del Piano dirientro dai disavanzi sanitari della regioneCalabria, per porre un limite ai gravi dis-servizi che via via vengono evidenziati quo-tidianamente anche sugli organi di stampa,valutando la specifica realtà del territoriodella sibaritide ed in particolare di Cariatie del basso ionio cosentino;

se non ritenga indispensabile assu-mere iniziative di competenza per il rein-serimento della struttura di Cariati nellarete degli ospedali, allocando in essa gliessenziali servizi di emergenza – urgenza ele specialistiche adeguate alla realtà epide-miologica del territorio;

quali iniziative si intendano assumere,per quanto di competenza, per definirel’assetto dirigenziale e governativo dell’a-zienda sanitaria provinciale di Cosenza lacui inattività aggrava la già difficile situa-zione descritta;

se non si intendano assumere inizia-tive per evitare l’incremento automaticodella tassazione (Irap e addizionale regio-nale all’Irpef) in Calabria, che appare as-solutamente ingiustificata in relazione allagrave deficienza dei servizi sanitari offerti;

quali iniziative di competenza ver-ranno messe in campo, nell’immediato, perla risoluzione del problema del personalesanitario in Calabria.

(2-00520) « Occhiuto ».

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SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazione a risposta scritta:

ALEMANNO. — Al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – premessoche:

con provvedimento del 30 marzo 2018,decretava lo scioglimento d’autorità dellaEdilcoop Salentina, con sede legale in Lecce,via Cesare Battisti 70, per gravi irregolaritàriscontrate a seguito delle risultanze emersedall’ispezione straordinaria effettuata dagliispettori del Ministero dello sviluppo eco-nomico;

gli ispettori avevano riscontrato che lacooperativa non persegue lo scopo sociale emutualistico, avendo integrato il propriooggetto sociale originario di cooperativaedilizia senza scopo di lucro con lo svolgi-mento di attività commerciali e di interme-diazione immobiliare;

la cooperativa, infatti, aveva allargatoil suo raggio di attività alla compravenditadi impianti fotovoltaici, percependo contri-buti in conto esercizio e, successivamente,aveva provveduto alla costruzione e allagestione in proprio di un impianto fotovol-taico a Martano (Lecce), vendendo l’energiaelettrica prodotta a terzi distributori;

trattasi dunque secondo l’interroganteuna cooperativa cosiddetta « spuria », situa-zione insanabile a prescindere da calcoli diprevalenza o meno dell’assetto mutuali-stico. Con la modifica statutaria, di fattol’Edilcoop Salentina non è più una coope-rativa edilizia;

la cooperativa ha impugnato il prov-vedimento del Ministero dello sviluppo eco-nomico davanti al Tar di Lecce con ricorson. 389/2018;

il Tar di Lecce ha accolto l’istanza disospensiva in sede cautelare con ordinanzan. 233/18 e successivamente ha accolto ilricorso della cooperativa con la sentenzan. 1365/2019, con condanna delle ammini-strazioni resistenti e dei soci-interventorialle spese di lite quantificate in euro 5.000e in solido al pagamento del compenso delconsulente tecnico d’ufficio, quantificate ineuro 7.686,35, sentenza definita « storica »dall’avvocato della cooperativa con la mo-tivazione che « scopo di lucro e mutualità »possono coesistere;

ciò, ad avviso dell’interrogante, è incontrasto con tutto l’ordinamento vigentein materia di cooperative edilizie –:

se il Ministro interrogato intenda for-nire informazioni rispetto alle iniziativeche si intendono intraprendere in relazionealle cooperative edilizie;

se con riferimento alla sentenza delTar che ha annullato il decreto di sciogli-mento del Ministero, si intenda procedereall’impugnazione davanti al Consiglio diStato. (4-03819)

Apposizione di una firma ad unarisoluzione.

La risoluzione in Commissione Nitti ealtri n. 7-00192, pubblicata nell’allegato Bai resoconti della seduta del 26 febbraio2019, deve intendersi sottoscritta anche dalladeputata Villani.

Ritiro di un documento di indirizzo.

Il seguente documento è stato ritiratodal presentatore: mozione Di Giorgi n. 1-00114 del 30 gennaio 2019.

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

*18ALB0077900**18ALB0077900*

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