23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30...

21
23 MARZO - 30 GIUGNO

Transcript of 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30...

Page 1: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNO

Page 2: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

La mostra segue un percorso che vuole rendere omaggio a Joan Mirò, e a tutti gli artisti che gli sono stati amici nel corso della sua lunga e glo-riosa esistenza.Nella prima sala sono presenti i lavori che parla-no del rapporto artistico che Mirò ha avuto con Montecatini Terme; si tratta di opere grafiche e disegni, firmati di pugno dal Maestro, che dove-va venire in Città nel 1980, ma fu costretto per motivi di salute a rinunciare al viaggio all’ultimo momento.Nella sala 2 ci sono gli amici di Parigi, da quelli del suo primo soggiorno nella capitale francese, come Andrè Masson e Andrè Breton, a quelli che condivisero con lui l’esperienza del Surrealismo, come Salvador Dalì e Giorgio De Chirico, ad altri che lo accompagnarono nel corso degli anni e gli furono vicini fino alla morte come Jacques Du-pin, Antoni Tapies, Eluard Pignon, oltre allo stes-so Carlos Franqui.La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova, frequentato nel corso delle Biennali e delle rassegne veneziane, a Marino Marini, co-nosciuto già a Parigi, a tutti gli altri che gli rese-ro omaggio nel corso del Maggio Mirò, e che in questa mostra si ripropongono con nuove opere, come a voler fare un ulteriore tributo artistico al grande Maestro. Molti di loro nel 1980 era giovani che da pochi anni si affacciavano sulla scena pittorica, ed eb-bero in quell’occasione una loro consacrazione a livello mondiale, tanta fu l’eco intorno all’evento.Oggi, a distanza di trentatré anni, hanno ognuno fatto il proprio percorso, sono divenuti artisti di grande spessore e di fama riconosciuta, hanno esposto ed espongono in Italia e all’estero, in ras-segne di Istituzioni pubbliche e di gallerie private.Infine nella sala 4, quella che dopo Mirò & Frien-ds ospiterà in permanenza le opere della colle-

zione civica, e che su proposta del consigliere comunale Massimo Morini nel prossimo mese di Maggio verrà intitolata a Carlos Franqui, sono esposti alcuni dei lavori realizzati dagli artisti a Montecatini, alle Terme Tamerici, durante il Mag-gio Mirò del 1980.E naturalmente il grande quadro Donna avvolta in un volo d’uccelli, una delle cinque* più grandi eseguite da Joan Mirò, che dallo scorso 4 dicem-bre è conservata e custodita in maniera perma-nente presso il MO.C.A.

Un ringraziamento finale va a tutte le Istituzioni, alle Gallerie d’arte ed ai collezionisti privati che hanno concesso in prestito le loro opere, e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno collaborato alla realizzazione della mostra.

L’Amministrazione Comunale di Montecatini Terme23 marzo 2013

*= Gli altri quattro sono:

• Senzatitolo, 1950; Moma – New York

• Dipinto, 1953; Guggenheim Museum – New York

• BluIII, 1961; Matisse Gallery – New York

• Donna circondata in uno stormo d’uccelli nella notte,

1968; Fondazione Mirò – Palma di Maiorca

MIRÒ & FRIENDS

Butterfly Trasporti

Galleria Turelli - Stabilimento Tettuccio

Galleria San Lorenzo - Ponte a Egola (PI)

Ristorante Il Goraiolo - Marliana

Foto Studio Rosellini - Montecatini Terme

Ringraziamenti Antonella AllegriIvano BandiniMonica BellandiAlessandro BelloniPaolo BellucciAlessandra BendinelliArianna BernavaEmanuel CarforaCesare DamiMassimo Di VitaLuciano GelosoOreste GoriFilippo LottiMarco MaglioMaurizio MaltagliatiRoberto MilaniAmbra NardiniAndrej NeguraLeonardo PanconiElisa ParlantiSabrina ParlantiValentino PieriGiovanni PoliGiorgio UliviRafaela Verdicchio

Impaginazione e graficaStefano Romani

StampaTipografia Di Grazia - Montecatini Terme

Agenzia IOMontecatini Terme

Page 3: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

L’isola della Giudecca è uno dei miei luoghi vene-ziani preferiti.Ci vado a cena, ci passeggio nei pomeriggi soleg-giati, per poco non ci sono pure andato ad abita-re per un anno come ricercatore dopo la laurea.Alla Giudecca raramente trovi reflex e videocam-ere con turista giapponese incorporato.Invece trovi ancora i veneziani. Anche se ci han preso casa personaggi dello star system come Elton John. La Giudecca spesso ha fatto e fa repubblica per conto proprio, come testimonia il dente del pet-tine, nel senso opposto agli altri, che la rappre-senta sulle gondole. E succede che alla Giudecca, in un pomeriggio ormai lontano della primavera 1981, mi ritrovai ad ammirare la vetrina di una galleria d’arte, piena di opere ricche di macchie di nero, che coprivano i colori sgargianti che facevano da sfondo ed esplodevano al di fuori della cornice. Erano serigrafie di Joan Mirò. Di quell’artista di cui conoscevo delicati lavori dai colori allegri, solari, che ti conducevano al sole della Spagna, al suo momento di euforia postfranchista, alle sue feste.Era un altro Mirò, lontano da quello noto a cui mi ero appassionato sui banchi di scuola. E molto distante da quello della litografia comprata in una galleria del centro di Montecatini Terme, pagandola centomila lire al mese con i proventi del lavoro all’ippodromo Sesana, e con la quale avevo dato inizio alla mia piccola collezione di arte contemporanea.Solo qualche tempo dopo venni a sapere dell’enorme tela che il Maestro aveva donato al Comune, ma la mia timidezza mi impedì di af-frontare le scale del municipio per vederla. Ah, quante volte negli anni successivi avrei salito quelle scale!Poi nel 1995, divenuto Assessore alla Cultura per la prima volta, della Donna avvolta in un volo

d’uccelli mi innamorai. Conobbi Carlos Franqui, e volli sapere tutto di quel quadro, scrivendoci anche un libro quattro anni dopo. Un amore che dura tutt’oggi.“Mirò e friends” è la prima vera mostra che il MO.C.A allestisce, dopo il debutto con le opere della collezione civica. Ci sono tanti artisti esposti nelle sale della galleria, alcuni sono autentici geni che hanno fatto la storia dell’arte mondiale: Dalì, Calder, De Chirico, Masson, Marini, Tapies, Jorn, Leger… però tutti sono qui, come lo erano nel 1980, per celebrare Joan Mirò. E noi di Montecatini Terme per celebrare lui, ma anche Carlos Franqui, al quale non dovremo mai smettere di dire grazie. Non solo perché fece donare opere stupende alla Città, ma perché ci volle far capire quanto la Cultura può fare per cambiare in meglio gli esseri umani. Lui che prima aveva combattuto per la libertà, e poi si era battuto per la Cultura universale, scontrandosi per questo con Fidel Castro, che non voleva far esporre gli artisti americani all’Avana a “El Salon de Mayo”.Nei cataloghi delle mostre accade spesso che critici e rappresentanti politici di turno riempiano le pagine con parole fini a se stesse. Aggettivi e avverbi si rincorrono, metafore del nulla fanno a pugni con rimandi all’anima, alla poesia, alla lirica, al senso della vita ed altre amenità varie.Un quadro è invece per me un’opera dipinta, disegnata, ritagliata, impressa che, a seconda dei casi, trasmette sensazioni diverse o non trasmette nulla a chi sta davanti. E rappresenta il passaggio su questo mondo di un artista che ci vuole dire e lasciare il suo mes-saggio, che non sempre deve per forza essere un qualcosa di memorabile, assoluto, eterno, ma può anche essere una piccolissima emozione che ti regala la gioia dell’attimo che stai vivendo. A volte un artista ci riesce, altre no.Joan Mirò ha il pregio di riuscirci sempre.

Sono passati cento giorni dalla sua nascita, e il MO.C.A. ha già conquistato il suo spazio nel panorama dell´arte contemporanea regionale, e ha dato ulteriore lustro al nostro già bellissi-mo palazzo comunale.Quasi tremila le persone che in questi pochi mesi lo hanno visitato, ammirando le opere esposte, ma anche l´eccezionale restauro delle sale che per tanto tempo hannoospitato l´ufficio postale di Montecatini Terme.E come Amministrazione Comunale siamo or-gogliosi di aver restituito alla Città uno spazio da troppo tempo dimenticato, che dallo scorso 4 dicembre serve invece alla crescita culturale dei montecatinesi di oggi, e soprattutto di quelli di domani che già stanno frequentando, con i loro insegnanti, l´aula didattica posta al piano terra del MO.C.A.

La mostra “Mirò e Friends” vuole essere la pri-ma di una serie che ci auguriamo lunga e im-portante, per cercare di riportare Montecatini al centro della scena artistica, e magari rinver-dire con l´aiuto dei privati quel tempoin cui, grazie alle numerose gallerie esistenti, in ogni strada della nostra Città si respirava Arte.Ripartiamo da Mirò e dal grande quadro che lui ci ha donato. Un´opera per la quale dobbia-mo dire grazie a Carlos Franqui, a cui vogliamo intitolare la sala dove “La donna avvolta in un volo d´uccelli” è conservata.Un quadro ammirato e invidiato da tutto il mondo, perfetto ambasciatore di Montecatini Terme, come le mostre in cui è stato prestato, nel 2010 a Pisa e nel 2011 a Bruxelles, con mi-gliaia di entusiasti visitatori, hanno certificato.Un’opera che fa parte del grande libro della Storia della nostra Città.

UN AMORE CHE DURA TUTT’OGGIprof. Bruno IalunaAssessore alla Cultura del Comune di Montecatini Terme

RIPARTIAMO DA MIRÒDott. Giuseppe Bellandi

Sindaco di Montecatini Terme

Page 4: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Evocare nella memoria i giorni del Maggio 1980, che Montecatini dedicò a Joan Mirò, è come guardare una grande tela di Watteau, dove i personaggi stanno in un’Arcadia ve-lata da un pulviscolo luminescente, fermati nell‘azione del momento che diventa pausa infinita, ognuno in una posa scenica che è teatro, ma anche il racconto di una realtà soggettiva, forse alterata dal bisogno inconscio di rendere favola una stagione della vita ormai irrimediabilmente lonatana e forse irripetibile.Così, nel mio ricordo, la folta schiera di coloro che lavorarono volontariamente alla realizzazione di quello straordinario evento, appare come una perfetta organizzazione nella quale ciascuno dette il proprio con-tributo con entusiasmo ed allegria, consape-vole dell’importanza del lavoro di ognuno e dell’intera squadra, contento ed orgoglioso di riuscire a risolvere i piccoli o grandi problemi che segnarono il cammino verso l’eccellente risultato finale.Come quando ci arrivò la richiesta, da parte del complesso di Luciano Berio, di una parti-colare consolle per il mixage dei suoni, indis-pensabile per l’esecuzione della sua musica. Nessuno sapeva dove trovarla. I negozi mu-sicali cittadini non ne sapevano niente. Per fortuna io avevo lavorato, in precedenza, nella prima Radio privata di Montecatini, R.M.C.T..Mi misi in contatto con loro e la risposta arrivò in poche ore, di slancio e con il piacere di es-sere stati coinvolti e di aver dato, anch’essi, un contributo importante. Così Berio poté liberare la propria musica accompagnando la straordinaria voce di sua moglie, il soprano

Kathy Barberian davanti al pubblico incan-tato degli Amici della Musica.Da questa folla emerge la figura di un uomo silenzioso, magro, con una eterna giacca scura appoggiata sulle spalle e l’andatura lenta e strascicata, l’espressione vaga, ava-ra di sorrisi, ma con gli occhi neri mobilis-simi e attenti. Lui, Carlos Franqui, era stato il primummovens di tutta quella macchina festosa. Capitato a Montecatini, con la sua sensibilità di poeta, ne aveva visto la bellezza classica ed aveva intuito come questa citta-dina un po’ fuori dal tempo e per questo sen-za tempo, avrebbe potuto diventare il degno scrigno di un grande capolavoro destinato a rimanere storico perché ultima opera di uno dei massimi Artisti del Novecento, suo amico personale, Joan Mirò.Non so se è stata capita fino in fondo la porta-ta di un tale dono, ma so che “Donna avvolta in un volo d’uccelli” è patrimonio del Popolo montecatinese, così come volle esplicita-mente il suo Autore. E so che quell’uomo magro, schivo e silenzioso, Carlos Franqui, amico di artisti e di eroi, eroe egli stesso, avrebbe potuto insegnarci molto sulla vita, la filosofia, la politica; ma era troppo umile e modesto per credersi un Maestro.La buona educazione vuole che si ringrazi chi ci fa un dono. Se finora ci eravamo di-menticati di ringraziare Carlos Franqui, cer-tamente Bruno Ialuna, con questa sua bella iniziativa in omaggio insieme a Mirò ed a Franqui, ha il merito di rimediare a tale man-canza aggiungendosi a coloro a cui Monte-catini deve e dovrà la propria gratitudine.

È con piacere che raccolgo l’invito dell’Ammi-nistrazione e degli organizzatori della mostra “Mirò & Friends” a ricordare il Maggio Mirò e Carlos Franqui.A Montecatini Carlos Franqui arrivò nei primi anni ’70. Trovò casa in viale Fedeli, passeggiava per le strade di Montecatini e andava al campino dei frati di Sant’Antonio a vedere giocare a calcio il figlio Camilo, oggi pittore. Persona squisita e di immensa cultura, aveva amicizie e contatti con tutti i “grandi” dell’arte mondiale: da Mirò a Calder, da Lam a Vedova, da Leger a Jorn e Dalì. In una mattina dell’inverno 1979 propose a me, Assessore alla cultura dell’Amministrazione Ric-comi, ed a Bruno Banchelli, Direttore dell’Azien-da Autonoma di Cura e Soggiorno (oggi Apt) di organizzare un grande evento, “El Mayo de arte” sullo stile di quello che lui stesso aveva messo in piedi all’Avana.

Nel 1980 il progetto di Franqui divenne realtà, andando oltre ogni più rosea previsione, tanto che tutt’oggi molti lo considerano ancora il più grande evento della storia culturale della Città: il Maggio-Mirò. Dall’America e dall’Europa arrivarono artisti di li-vello mondiale come Luciano Berio, Chet Baker, Perez Prado, e pittori di fama universale: Adami, Rebeyrolle, Cuevas, Tapies, Guttuso, Arp ed altri, che lasciarono le loro opere al Comune, e che poi vennero conservate negli spazi dell’Accademia Scalabrino. Successivamente giunse a Montecatini anche il grande quadro di Mirò, tutte le tele furono espo-ste al Palazzo del Turismo, e il manifesto della rassegna disegnato da Estopinan.Dalla metà degli anni Novanta si era trasferito a Porto Rico. “Mi ricorda la luce di Cuba” mi disse quando lo rividi nel 2003, nel corso della sua ul-tima venuta a Montecatini.Carlo Franqui è stato davvero un grande amico di Montecatini, ed è giusto ricordarlo fra gli uomini che ne hanno fatto la Storia.

MAGGIO 1980Fiorella Santoncini, Montecatinese

RICORDO DI CARLOS FRANQUIAlberto Lapenna

Page 5: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Joan MiròDonavoltadad’unvold’ocells, 1980, tecnica mista su tela, (collezione MO.C.A)

Page 6: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Joan MiròSenzatitolo, litografia, 1978, (Accademia Scalabrino - Fondazione Credito Valdinievole)

Joan Mirò Pensandoall’Italia,allaToscanaeallesuemeraviglie1980, penna su carta, (Accademia Scalabrino - Fondazione Credito Valdinievole)

Page 7: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Joan MiròSobreteiximsiescultures, 1972 , litografia,(collezione Oreste Gori)

Joan Mirò Umbracle, litografia, 1973,(Accademia Scalabrino - Fondazione Credito Valdinievole)

Page 8: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Luca Alinari Senzatitolo, 2009 acrilico su tela riportata su tavola, (Galleria San Lorenzo - Ponte a Egola)

Valerio Adami Miròmiroir1980 disegno su carta,

(Accademia Scalabrino - Fondazione Credito Valdinievole)

Page 9: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Massimo BiagiMaschere, 2008, estroflessione, (collezione MO.C.A- dono dell’autore)

Flavio Bartolozzi OmaggioaBerio,Eco,Sanguineti, 2000, collage su cartone,

(collezione MO.C.A - dono dell’autore)

Page 10: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Josè Luis CuevasAutoritratto, 1980 tecnica mista (Accademia Scalabrino - Fondazione Credito Valdinievole)

Alexander CalderSenzatitolo, 1970 tecnica mista su carta,

(collezione Cesare Dami)

Page 11: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Salvador Dalì Senzatitolo, litografia, 1971,

(collezione Oreste Gori)

Giorgio de Chirico IltrionfodellaMedicina,1966, incisione, (Galleria Turelli – Tettuccio)

Page 12: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Giuseppe Del DebbioPoltronadell’indovino, 1995, scultura in bronzo

Jacques Dupin DedicataaJoanMirò, 1980, pennarelli su carta, (Accademia Scalabrino - Fondazione Credito Valdinievole)

Page 13: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Roberto Estopinan MaggioMirò, 1981, tecnica mista su tela

(Accademia Scalabrino - Fondazione Credito Valdinievole)

Agenore FabbriSenzatitolo, litografia, 1977, (collezione Giovanni Poli)

Page 14: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

FabòMiròeslibertadenMontecatini, 1980, tecnica mista su tela,

(Accademia Scalabrino - Fondazione Credito Valdinievole)

Carlos Franqui AMirò, 1980, pennarelli su carta, (Accademia Scalabrino - Fondazione Credito Valdinievole)

Page 15: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Roberto Giovannelli Amorgeloso, olio su tavola, 2013

Renato Guttuso OmaggioaMirò, 1980, tecniche miste su cartoncino (Accademia Scalabrino - Fondazione Credito Valdinievole)

Page 16: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Asger JornTropTot, litografia, 1969, (collezione Giorgio Ulivi)

Fernand LegerSenzatitolo, 1965, litografia (Accademia Scalabrino - Fondazione Credito Valdinievole)

Page 17: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Marino Marini Ballerino, 1974, acquaforte,

(collezione Giovanni Poli)

Andrè MassonDanslefeudel’inspiration, 1944, incisione, (collezione Oreste Gori)

Page 18: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Eduard Pignon Nudogigantedidonna, 1986, litografia,

(collezione MO.C.A)

Paolo StaccioliSenzatitolo, 2010, scultura in bronzo e ceramiche, (Galleria Turelli – Tettuccio)

Page 19: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

Antoni Tàpies Figure, 1986, litografia,

(collezione MO.C.A)

Giorgio UliviSenzatitolo, 2007, collage di carte serigrafate

Page 20: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,

VannodDessinen4mouvements,

1980, tecnica mista su spartito musicale , (Accademia Scalabrino - Fondazione Credito Valdinievole)

Emilio Vedova Immaginedelnostrotempo, litografia, 1962, (collezione Ivano Bandini)

Page 21: 23 MARZO - 30 GIUGNO23 MARZO - 30 GIUGNOiu.di.unipi.it/MOCA/wp-content/uploads/2019/01/quadernoMiro.pdf · so Carlos Franqui. La sala 3 è quella degli amici italiani, da Emilio Vedova,