23 gennaio 2015

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Venerdì 23 Gennaio 2015 Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected] Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014 Anno IV Numero 11 L L osservatore d osservatore d Italia Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE WWW.OSSERVATOREITALIA.IT WWW.OSSERVATOREITALIA.IT L’editoriale FANCOLLETUTTI! di Chiara Rai Amato, Martino, Finocchiaro, Prodi, D’Alema, Veltroni …insomma “fancol- letutti”, ovvero sono tutti candidabili per il Colle, ma nessuno di loro di- venterà Papa. Tra pochi giorni cono- sceremo il nome del successore di Giorgio Napolitano che intanto si è la- sciato scappare il fatto che adesso a casa sua sta meglio perché può lavo- rare senza essere distolto. Insomma, doveva riposarsi e invece ... Continua a pagina 2 RICORDATO IL CARABINIERE OTELLO STEFANINI Il 4 gennaio 1991 intorno alle 22, presso il quartiere Pilastro di Bolo- gna, una pattuglia dell'Arma dei Carabinieri cadde sotto le pallottole del gruppo criminale. La banda si trovava in quel luogo per caso, essendo diretta a San Lazzaro di Savena, in cerca di un'auto da rubare. All'altezza delle Torri, in via Casini, l'auto della banda fu sorpassata dalla pattuglia dal- l'Arma. Tra pochi giorni conosceremo il nome del successore di Giorgio Napolitano che intanto si è lasciato scappare il fatto che adesso a casa sua sta meglio perché può lavorare senza essere distolto. SUFFRAGETTE SVENTURATE O CROCEROSSINE CONVINTE? di Christian Montagna he sia stato pagato un riscatto oppure no importa e come: gli ita- liani devono sapere la verità sulle due sventurate che, come se vives- sero nel paese dei balocchi, si sono inabissate nei meandri oscuri della Siria. La cronologia degli eventi ci ri- corda che altri italiani sono stati se- questrati, alcuni sono stati rilasciati, altri hanno perso la vita in nome di una patria che forse tanto patria non è. Ma sulle ultime due una riflessione è d'obbligo. Partire come croceros- sina all'età di vent'anni per recare aiuto alle persone del "territorio" più infuocato del mondo senza alcuna esperienza alle spalle? Beh, senza dubbio è un'azione azzardata che anche stavolta hanno pagato gli ita- liani. Ed è inutile che tu le difenda Paolo, d'altronde sai che gli italiani sono ottimi investigatori. Greta e Va- nessa, le due suffragette lombarde, tramavano contro la nazione che le ha salvate, o meglio, fornivano kit medici ai Jihadisti. Criminali che pro- babilmente stavano studiando il prossimo attentato terroristico e che con quei milioni che improvvisa- mente si sono visti accreditare nelle loro casse, avranno ora tutte le pos- sibilità per potersi armare. Eppure, mamma Italia le ha tirate fuori da quello che per tutti appariva ... C ISIS: USA UCCIDE SEIMILA MILITANTI a pagina 4 FABRIZIO CORONA Legali chiedono scarcerazione a pagina 2 RIETI Chiuso contenzioso tra Comune e ASM a pagina 5 NAPOLI Orrore a scuola C.R. a pagina 3 La proposta della lega era inammissibile perché la legge non prevede la possibi- lità di presentare referendum su temi fi- nanziari o di bilancio, e la spesa pensionistica ha un impatto notevole su quest’argomento. Inoltre non è possibile abrogare una legge se la sua cancellazione provocherebbe in automatico un ammanco di bilancio. SALVINI: CUI PRODEST? Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma a pagina 4 di Silvio Rossi a pagina 2 Continua a pagina 2 TOTO COLLE

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Venerdì 23 Gennaio 2015

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected]. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

Anno IV Numero 11

LL ’’osservatore dosservatore d ’’ItaliaItaliaQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONEQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE

WWW.OSSERVATOREITALIA.ITWWW.OSSERVATOREITALIA.IT

L’editoriale

FANCOLLETUTTI!di Chiara Rai

Amato, Martino, Finocchiaro, Prodi,D’Alema, Veltroni …insomma “fancol-letutti”, ovvero sono tutti candidabiliper il Colle, ma nessuno di loro di-venterà Papa. Tra pochi giorni cono-sceremo il nome del successore diGiorgio Napolitano che intanto si è la-sciato scappare il fatto che adesso acasa sua sta meglio perché può lavo-rare senza essere distolto. Insomma,doveva riposarsi e invece ... Continua a pagina 2

RICORDATO IL CARABINIERE

OTELLO STEFANINI

Il 4 gennaio 1991intorno alle 22,presso il quartierePilastro di Bolo-gna, una pattugliadell'Arma dei Carabinieri cadde sotto lepallottole del gruppo criminale. Labanda si trovava in quel luogo per caso,essendo diretta a San Lazzaro di Savena,in cerca di un'auto da rubare. All'altezzadelle Torri, in via Casini, l'auto dellabanda fu sorpassata dalla pattuglia dal-l'Arma.

Tra pochi giorni conosceremo il nome del successore di Giorgio Napolitano che intanto si è lasciato scappare il fatto

che adesso a casa sua sta meglio perché può lavorare senza essere distolto.

SUFFRAGETTE SVENTURATE

O CROCEROSSINE CONVINTE?

di Christian Montagna

he sia stato pagato un riscattooppure no importa e come: gli ita-liani devono sapere la verità sulledue sventurate che, come se vives-sero nel paese dei balocchi, si sonoinabissate nei meandri oscuri dellaSiria. La cronologia degli eventi ci ri-corda che altri italiani sono stati se-questrati, alcuni sono stati rilasciati,altri hanno perso la vita in nome diuna patria che forse tanto patria nonè. Ma sulle ultime due una riflessioneè d'obbligo. Partire come croceros-sina all'età di vent'anni per recareaiuto alle persone del "territorio" piùinfuocato del mondo senza alcunaesperienza alle spalle? Beh, senzadubbio è un'azione azzardata cheanche stavolta hanno pagato gli ita-liani. Ed è inutile che tu le difendaPaolo, d'altronde sai che gli italianisono ottimi investigatori. Greta e Va-nessa, le due suffragette lombarde,tramavano contro la nazione che leha salvate, o meglio, fornivano kitmedici ai Jihadisti. Criminali che pro-babilmente stavano studiando ilprossimo attentato terroristico e checon quei milioni che improvvisa-mente si sono visti accreditare nelleloro casse, avranno ora tutte le pos-sibilità per potersi armare. Eppure,mamma Italia le ha tirate fuori daquello che per tutti appariva ...

C

ISIS: USA UCCIDE SEIMILA MILITANTIa pagina 4

FABRIZIO CORONALegali chiedono scarcerazione

a pagina 2

RIETIChiuso contenzioso tra Comune e ASM

a pagina 5

NAPOLIOrrore a scuola

C.R. a pagina 3

La proposta della lega era inammissibileperché la legge non prevede la possibi-lità di presentare referendum su temi fi-nanziari o di bilancio, e la spesapensionistica ha un impatto notevole suquest’argomento. Inoltre non è possibileabrogare unalegge se la suacancellazioneprovocherebbein automaticoun ammancodi bilancio.

SALVINI:

CUI PRODEST?

Eleganza e accoglienza al centro del mondoGrand Hotel Palace - Roma

Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Romaa pagina 4 di Silvio Rossi a pagina 2

Continua a pagina 2

TOTO COLLE

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pag. 2 www.osservatoreitalia.itwww.osservatoreitalia.itL’osservatore d’Italia edizione di Venerdì 23 Gennaio 2015 - Anno IV Numero 11

PRIMO PIANOPRIMO PIANO

di Chiara Rai

... continua ad essere operoso. C’è fre-nesia in queste ore, dove succede ditutto persino che Alfano torni ad es-sere il vecchio delfino dell’ex Cav eche insieme sfornino il nome del can-didato dei moderati al Colle: sarà An-tonio Martino, siciliano classe 42, unpolitico e accademico e già ministrodegli Esteri e della Difesa. Lo ha an-nunciato Silvio Berlusconi alla riu-nione dei deputati di Forza Italia. Ilnome dell'ex ministro emerge dopol'incontro, per l’appunto, tra il leaderazzurro e i vertici di Area Popolare,guidati da Angelino Alfano, che tutta-via opteranno per la scheda bianca.Berlusconi chiede "un Capo delloStato non ostile" e commenta la crisinel Pd: "Non ha più la maggioranza alSenato. FI torna centrale". E mentre adestra si trova l’intesa a sinistra nonc’è proprio nulla da fare: spira ventodi crisi e i cani sciolti abbaiano in con-tinuazione. «A differenza di quelli cheoggi chiedono disciplina e due anni fahanno capeggiato i 101, noi siamopersone serie. Nessuno deve temereda noi i franchi tiratori». Lo ha dettoStefano Fassina, della minoranza Pd,risponde a Montecitorio alla domandasu una possibile riedizione della vi-cenda del 2013. Così facendo forniscegaranzie, ma al tempo stesso rinfo-cola vecchi dissapori mai spenti. E in-fatti a chi gli chiede se Renzi hacapeggiato i «101» - riferendosi a quei101 voti in meno per Romano Prodialla quarta seduta per scegliere l’in-quilino del Quirinale, nell’aprile 2013,appunto - , il deputato risponde: «Non

è un segreto». Un’affermazione chesubito il vicesegretario del Pd, Lo-renzo Guerini, si è affrettato a liqui-dare come: «una sciocchezzaincredibile. Intanto Grillo sfida Renzi.Dopo giorni di silenzio Beppe Grillo eGianroberto Casaleggio danno la lineaal M5s sull’elezione del Capo delloStato. Pressati dai parlamentari a cin-que stelle, volenterosi di capire se ecome il Movimento avrebbe giocato lapartita del Quirinale, i cofondatori delM5s hanno deciso di giocare la lorocarta: «Chiediamo a Renzi, prima cheinizino le votazioni, la rosa dei nomiche si appresta a presentare per pro-porla ai nostri iscritti in Rete e farlavotare» annunciano di prima mattinasul blog. Niente Quirinarie, quindi: iCinque Stelle non proporranno unloro nome. Lasceranno la Rete adesprimersi sulla rosa di candidati cheMatteo Renzi dovrebbe fornire . Comeper l’elezione della Sciarra alla Con-sulta. Ma, al di là della pretattica, laverità la spiega lo stesso Grillo qual-che ora dopo: «Qui siamo ad unaguerra tra bande tra chi ha rovinatol’Italia e chi la sta rovinando. Noi nesiamo fuori, orgogliosamente fuori.Non entriamo in questa diatriba». In-somma, nonostante l’adozione diquello che gli stessi membri del diret-torio Luigi Di Maio e Roberto Ficochiamano il «metodo democratico»del Movimento, Grillo e Casaleggio de-cidono di restare fuori dalla partitasalvando la facciata. Propongono «tra-sparenza» e condannano quel «ba-ratto, un mini comitato d’affari, unsuk» che verrebbe dall’elezione di un Presidente candidato da “Renzusconi”

dalla prima “FANCOLLETUTTI!”dalla prima l’editoriale di Christian Montagna

un incubo ma che in realtà era una si-tuazione dalle fanciulle fortementevoluta! Le imbarazzanti telefonatepubblicate dalla stampa italiana ra-sentano l'inimmaginabile, eppure, cisono state. Le due crocerossine cheora volete far apparire come enne-sime vittime di una guerra santa e diun fondamentalismo islamico, in re-altà, dalle prove a noi giunte finora,erano più che convinte e schierate!Sin dalle analisi dei kit medici lo ave-vamo intuito che queste due stesseroandando a recare soccorso ai militaricombattenti: la cosa era evidente giàdal colore dei kit medici mimetici. Ep-pure, abbiamo pagato per farle libe-rare! Insomma una situazioneparadossale classica all' italiana sullaquale spero che un giorno qualche re-gista possa crearci su una bella com-media, perchè, almeno in quello

siamo abili. Ancora stento a crederciche le ventenni avrebbero voluto aiu-tare il Free Syrian Army e, come me,saranno increduli tutti quegli italianiche sono stati in pena in quei giorniin cui contrastanti notizie si sussegui-vano riguardo le loro condizioni divita. Dodici milioni di euro o dieci oanche soltanto due, in una situazionecome quella che sta vivendo l'Italiasono tanti e allora mi chiedo: perchèdobbiamo pagare noi gli errori di dueragazze che non hanno avvertito delviaggio in una zona dichiarata a ri-schio? Perchè non hanno rispettato idivieti imposti dalle autorità? Sic-come le ombre che calano su questavicenda sono veramente tante, forseforse, questa esosa cifra agli italianidovrebbero proprio restituirla, salvonaturalmente dimostrazioni contra-rie!

CORPO FORESTALE DELLO STATO: MESSO

IN GINOCCHIO DAL DDL MADIA

"Le modifiche apportate dal relatore aldisegno di legge di riorganizzazionedelle amministrazioni pubbliche, sonoinsufficienti a garantire la piena auto-nomia e la salvaguardia della professio-nalità acquisita dal personale del CorpoForestale dello Stato nell'attività di con-trasto ai crimini ambientali ed agroali-mentari". Lo dichiara Danilo Scipio,responsabile del Coordinamento Sicu-rezza UGL. "Non saranno certo un paiodi paroline inserite nella legge delega asanare lo scempio che il Governo si ap-presta a compiere distruggendo l'unicaforza di polizia che si dedica alla tuteladella natura e delle produzioni agroali-mentari – spiega il sindacalista – perchél'organizzazione della Polizia di Stato ètalmente complessa ed articolata daimporre che il personale di tutte le spe-cializzazioni debba comunque concor-rere nell'assolvimento del compito

prioritario dell'ordine pubblico"."Ormai è fin troppo chiaro che al Pre-mier non interessa affatto preservare ilnostro immenso patrimonio ambien-tale e tutelare il Made in Italy ed i pro-duttori agricoli onesti – prosegueScipio – è disposto a sacrificare tuttosolo per poter scrivere l'ennesimo inu-tile Tweet di presa in giro ai cittadini"."Auspico che il Parlamento sappia farela differenza e riesca a distinguere ciòche serve veramente al Paese e agli ita-liani dagli spot elettorali necessari soloa Renzi – conclude il Segretario – inmaniera di far nascere, al termine dellungo e complesso iter legislativo, unapolizia ambientale rafforzata dalle po-lizie provinciali e dai corpi forestali re-gionali veramente e pienamenteautonoma dal punto di vista operativo.E ciò è possibile solo presso il Ministerodelle Politiche Agricole".

di Silvio Rossi

Salvini è un politico navigato, e sa-peva bene, al momento della presen-tazione del referendum perl’abrogazione della legge Fornero, chela Corte Costituzionale non avrebbemai accolto la sua proposta. Nonavrebbe potuto farlo, per due ragioniche non avrebbero potuto essere tra-scurate neanche chiudendo entrambi gli occhi.La proposta della lega era inammissi-bile perché la legge non prevede lapossibilità di presentare referendumsu temi finanziari o di bilancio, e laspesa pensionistica ha un impatto no-tevole su quest’argomento. Inoltrenon è possibile abrogare una legge sela sua cancellazione provocherebbe inautomatico un ammanco di bilancio.Che nel caso di cancellazione dellaFornero sarebbe pari a circa venti mi-liardi di euro, una cifra che corri-sponde a un’intera finanziaria.Salvini sapeva che il referendum nonsi sarebbe fatto, e allora perché haportato avanti fino alla fine la propo-

sta? Per cercare di cancellare le norme sulla pensione? Oppure per ottenere un facile con-senso (la legge Fornero è forse la più odiata degli ultimi anni). Una mossa propagandistica per schie-rarsi dalla parte dei difensori del popolo?Se veramente avesse voluto far modi-ficare i tempi e le modalità per rag-giungere il trattamento pensionisticoavrebbe dovuto fare qualche propostaal governo, trattare, collaborare neltrovare le adeguate coperture econo-miche, e votare la nuova eventualeproposta di modifica migliorativa.Ma tutto ciò costa, se non altro politi-camente, perché si dovrebbe rinun-ciare ad assumere le posizioni diquelli sempre arrabbiati, di quelli che non fanno inciuci. È più facile mandare una proposta aschiantarsi contro un muro per poiurlare che è morta la democrazia,condita con un termine riciclato daiprimordi delle manifestazioni grilline.Però, a queste azioni, viene da chiederci: a chi servono?

SALVINI: CUI PRODEST?Perché la lega ha presentato le firme per un referendum

chiaramente inammissibile?

FABRIZIO CORONA: LEGALI CHIEDONO DI

FARLO USCIRE DAL CARCERE

"Sto male, ho seri problemi psicologicie vi chiedo di darmi un'opportunità".Così Fabrizio Corona, stando a quantoriferito dal suo legale, l'avvocato IvanoChiesa, si è rivolto ai giudici della Sor-veglianza di Milano nell'udienza du-rante la quale la difesa ha discussol'istanza di detenzione domiciliare perragioni di salute. Il sostituto pg GiulioBenedetti ha dato parere contrario allarichiesta e i giudici dovrebbero deci-dere nel giro di una settimana o dieci giorni. ''Fabrizio Corona è un uomo molto sof-ferente con problemi seri dal punto divisto psicologico e psichiatrico e in car-cere sta soffrendo di stati d'ansia, de-pressione e attacchi di panico'': cosìdicono i suoi legali, Ivano Chiesa e An-tonella Calcaterra, prima di entrare nel-l'aula del tribunale di sorveglianza diMilano, per discutere la richiesta di de-

tenzione domiciliare. I legali hannochiesto che Corona, possa uscire dalcarcere e finire di scontare la pena incomunità.

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pag. 3www.osservatoreitalia.itwww.osservatoreitalia.it L’osservatore d’Italia edizione di Venerdì 23 Gennaio 2015 - Anno IV Numero 11

CRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIACRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIA

Venezia - È il terzo scalo aeroportuale del Paese per nu-mero di passeggeri in transito. È un aeroporto di primariaimportanza, con molti collegamenti internazionali. EppureVenezia, sotto il profilo della sicurezza, resta la Ceneren-tola d'Italia. A denunciare le carenze organizzative dellastruttura è l'Ugl Polizia di Stato, che rivela come tutta lazona aeroportuale durante le ore notturne sia gestita daun Assistente Capo (Appuntato Scelto). Non solo. Nono-stante il flusso di viaggiatori e la partenza e l'arrivo di volisensibili da Paesi potenzialmente oggetto di minaccia ter-roristica, la cosiddetta squadra laser - 23 uomini super ad-destrati che dovrebbero prendersi cura delle situazioni arischio e intervenire in caso di bisogno - non è mai stataattivata e il personale viene impiegato in normali controlli di frontiera."Mentre il ministro Alfano continua a ribadire che i servizidi vigilanza sono stati rafforzati nei siti sensibili, a Vene-zia succede l'esatto opposto. Non è accettabile che manchiquesta squadra nata proprio per prevenire e reprimereeventuali attacchi terroristici allo scalo aeroportuale ve-neziano". Così Mauro Armelao, Segretario Generale Regio-nale Ugl Polizia di Stato del Veneto, che aggiunge: "Nonpossiamo rimanere in silenzio e accettare che un Assi-

stente Capo possa essere responsabile di tutta la sicu-rezza aeroportuale, e in caso d'emergenza debba persinocoordinare altre forze di polizia oltre alle guardie giurateprivate. Dalle parole è tempo e ora che si passi ai fatti.Deve essere aumentato subito il personale alla Polizia di Frontiera di Venezia".La denuncia della Ugl Polizia di Stato è stata ripresa inun'interrogazione a risposta scritta al ministro degli in-terni Alfano dall'onorevole Prataviera il 19 gennaio scorso.

VENEZIA: AEROPORTO NON SICURO CONTRO GLI ATTACCHI

TERRORISTICI?

Ugl Polizia Veneto: “Aeroporto di Venezia abbandonato a se stesso. Nessuna sicurezza contro gli

attacchi terroristici”

C.R.

Napoli - Orrore per una donna che anzichéfare il proprio mestiere ha scaricato le suefrustrazioni su dei bambini innocenti. Unamaestra della scuola elementare di Parete, aNapoli, è stata arrestata dai carabinieri conl'accusa di maltrattamenti continuati aidanni di alcuni alunni. La donna è stataposta ai domiciliari. Il provvedimento è statoadottato al termine di indagini della Procuradi Napoli Nord avviate dopo la segnalazionedei genitori. I genitori, hanno reso noto gliinvestigatori, hanno segnalato al Coman-dante della stazione dei Carabinieri quelloche a loro parere era il clima di terrore e ilgrave disagio dei loro figli a causa del com-portamento, ritenuto aggressivo e violento,di una delle maestre. Alunni costretti a ce-derle le loro merende - In particolare, i geni-tori hanno riferito che i bambini eranocostretti a subire schiaffi, spintoni e ingiuriein modo sistematico, sotto la minaccia di ri-torsioni se avessero raccontato quanto acca-deva in classe. E spesso la donna costringevagli alunni a cederle le loro merende. Al ter-mine delle indagini, durante le quali è statautilizzata una telecamera nascosta, la Pro-cura di Napoli Nord ha chiesto al gip il prov-vedimento di arresto ai domiciliari per la maestra.

ISIS: USA UCCIDE SEIMILA MILITANTIDei numeri che fanno paura eppure parlano di un inter-vento costante e mirato degli Stati Uniti D'America. Scon-figgere lo Stato islamico è un compito "difficile e non cisono scorciatoie". Il segretario di Stato Usa John Kerry af-fronta così il nodo Isis alla conferenza stampa che chiudeil vertice internazionale di Londra. Ci sono alcune cose,continua, che la coalizione deve "fare meglio", come ta-gliare le finanze ai jihadisti. Il pericolo, avverte, "non èsolo in Iraq e Siria ma è a livello globale. Serve quindi unarisposta globale".Secondo le stime del Pentagono, dall'ini-zio dei raid aerei della coalizione in Iraq e Siria sono statiuccisi più di 6mila militanti dell'Isis, secondo quanto rife-rito dall'ambasciatore americano in Iraq Stuart Jones inun'intervista ad Al Arabiya, a cui dichiara poi che "sono

inoltre stati distrutti oltre un migliaio di mezzi dei com-battenti jihadisti sol tanto in Iraq". Sulla strategia dellaguerra all'Isis, Kerry precisa: "Apprezziamo il contributodi ogni membro della coalizione anti-Isis ma c'e' comun-que il bisogno di una coordinazione da parte di un grupporistretto". E sui militanti uccisi specifica che "l'Iraq e i suoipartner internazionali hanno eliminato migliaia di com-battenti dell'Isis e il 50% della sua leadership". Poi, il se-gretario di Stato Usa espone anche gli altri risultatiraggiunti dalla coalizione: le truppe irachene, sostenuteda 2mila raid aerei, sono riuscite a riconquistare all'Isiscirca 700 chilometri quadrati di territorio. E infine, sotto-linea che per potenziare l'esercito di Baghdad si punta acreare 12 nuove brigate.

NAPOLI: ORRORE A SCUOLA

Livorno - A di-stanza di appenauna settimana il45enne MarcoRicci, pluripregiu-dicato livornese, èstato nuovamentearrestato dai Carabinieri della Compagnia diLivorno con l’ennesima accusa di “Stalking”nei confronti degli anziani genitori. Anchequesta volta, infatti, a fermare l’uomo nonsono bastate le prescrizioni imposdtegli dalGiudice e tanto meno gli arresti domiciliaricui era stato sottoposto il 16 gennaio scorso.Il 45enne negli ultimi mesi si è reso protago-nista negli ultimi mesi di continui atti per-secutori, consistenti in minacce e aggressionifisiche, nei confronti, in particolare, delpadre 67enne, che gli sono costati, in ordinedi tempo, alcune denunce a piede libero,un’ordinanza di applicazione della misuracoercitiva dell’”Allontanamento dalla casafamiliare e del divieto di avvicinamento ailuoghi frequentati dalla vittima” e, pochigiorni fa, la misura degli arresti domiciliariproprio in ragione dei persistenti comporta-menti persecutori e violenti dell’uomo ai danni del padre.L’ennesimo episodio di violenza si è consu-mato alcuni giorni fa, allorquando il Ricci,violando le prescrizioni impostegli dal Giu-dice, si è nuovamente presentato a casa deigenitori rendendosi autore di nuove minacceed aggressioni nei confronti del padre, sinoaddirittura a danneggiare e rendere inutiliz-zabile il dispositivo dell’ossigeno necessarioper i problemi di salute sofferti proprio dall’anziano genitore.Nella giornata di ieri i militari della Compa-gnia lo hanno nuovamente prelevato dallasua abitazione per arrestarlo e condurlo incarcere.

LIVORNO: GIA' AI DOMICILIARI PER

STALKING, AGGREDISCE DI NUOVO

SUO PADRE

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Roma – Ieri mattina, è stato ricordato aRoma il Carabiniere, Medaglia d’Oro alValore Civile alla memoria, Otello Stefa-nini, ucciso nell’eccidio del Pilastro, av-venuto a Bologna il 4 gennaio del 1991. La cerimonia di commemorazione è co-minciata con la deposizione di una co-rona da parte del Comandante Provincialedei Carabinieri di Roma, Generale di Bri-gata Salvatore Luongo, in viale Furio Ca-millo con resa degli onori militari,presso l’abitazione della famiglia del Carabiniere caduto. A seguire, alla presenza del Generale diDivisione Angelo Agovino, comandantedella Legione Carabinieri Lazio, è statacelebrata una Messa nella Basilica di SanLorenzo Fuori le Mura, officiata dal cap-pellano militare Don Donato Palminteri.E’ seguita una deposizione floreale sullatomba del caduto, sepolto presso il cimitero del Verano. L’intera commemorazione è stata sotto-lineata dalla presenza dei familiari deldecorato e di numerosi cittadini del quartiere.

La storia: Il 4 gennaio 1991 intorno alle 22, pressoil quartiere Pilastro di Bologna, una pat-tuglia dell'Arma dei Carabinieri caddesotto le pallottole del gruppo criminale.La banda si trovava in quel luogo percaso, essendo diretta a San Lazzaro diSavena, in cerca di un'auto da rubare.All'altezza delle Torri, in via Casini,

l'auto della banda fu sorpassata dallapattuglia dall'Arma. La manovra fu in-terpretata dai criminali come un tenta-tivo di registrare i numeri di targa epertanto decisero di liquidare i carabi-nieri. Dopo averli affiancati, RobertoSavi esplose alcuni proiettili verso i mi-litari, sul lato del conducente Otello Ste-fanini. Nonostante le ferite gravi subite,il militare cercò di fuggire, ma andò asbattere contro dei cassonetti dellaspazzatura. In breve tempo l'auto deiCarabinieri fu investita da una pioggiadi proiettili. Gli altri due militari, AndreaMoneta e Mauro Mitilini, riuscirono auscire dall'abitacolo e a rispondere alfuoco, ferendo tra l'altro Roberto Savi.La potenza delle armi utilizzate dallabanda però non lasciava speranze ed en-trambi i carabinieri rimasero sul-l'asfalto. I tre furono finiti con un colpo

alla nuca. Il gruppo criminale si impos-sessò anche del foglio di servizio dellapattuglia e si allontanò dal luogo delconflitto a fuoco. La Uno bianca coin-volta nel massacro fu abbandonata aSan Lazzaro di Savena nel parcheggio divia Gramsci ed incendiata; uno dei sediliera sporco del sangue di Roberto Savi,rimasto lievemente ferito all'addomedurante il conflitto a fuoco. Il fatto disangue fu subito rivendicato dal gruppo terroristico "Falange Armata". Tale rivendicazione fu però ritenutainattendibile, in quanto giunta dopo ilcomunicato dei mass media. La stragerimase impunita per circa quattro anni.Gli inquirenti seguirono delle piste sba-gliate, che li portarono ad incriminare soggetti estranei alla vicenda.In seguito, saranno gli stessi assassini aconfessare il delitto durante il processo.

Il 20 aprile venne ucciso a Borgo Pani-gale Claudio Bonfiglioli, benzinaio di 50 anni, vittima di una rapina.Il 2 maggio, in un'armeria di Bologna,vengono uccisi Licia Ansaloni, titolaredell'esercizio, e Pietro Capolungo, cara-biniere in pensione[37]. Durante questarapina, una donna vede Roberto Savifuori dall'armeria, e dopo la rapina for-nisce un identikit agli investigatori.Quando viene mostrato al marito dellaAnsaloni, questi dichiara che potrebbesomigliare molto a Roberto Savi, suocliente abituale, poliziotto di Bologna.Nessuno però tra gli investigatori, col-lega realmente Savi al fatto di sangue.Il 19 giugno perde la vita a Cesena Gra-ziano Mirri, benzinaio, ucciso duranteuna rapina nel suo distributore.Il 18 agosto vengono uccisi in un ag-guato a San Mauro Mare Ndiaj Malik eBabou Chejkh, due operai senegalesi,mentre un terzo, Madiaw Diaw, viene fe-rito. L'aggressione non è a scopo di ra-pina, o dovuta alla volontà di eliminarei testimoni di un reato, ma è motivatadalle convinzioni razziste dei membridella banda. Poco dopo il duplice omici-dio, l'auto della banda taglia la strada aduna Fiat Ritmo con a bordo alcuni gio-vani, che inveiscono contro il guidatoredella Uno bianca per la manovra azzar-data. Dall'auto della banda vengonoesplosi colpi di arma da fuoco contro lepersone a bordo della Ritmo, che però rimangono ille

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REDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIAREDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIANOTIZIE IN TEMPO REALE SU NOTIZIE IN TEMPO REALE SU WWW.OSSERVATORELAZIALE.ITWWW.OSSERVATORELAZIALE.IT

ROMA, STRAGE DELLA BANDA DELLA UNO BIANCA: RICORDATO

IL CARABINIERE OTELLO STEFANINI

Dopo averli affiancati, Roberto Savi esplose alcuni proiettili verso i militari, sul lato del conducente Otello Stefanini.

Nota del sindaco di Roma Ignazio Marino

Roma - Ho letto l’articolo che l’Espresso (on line daoggi e nelle edicole domani) ha titolato “Mafia Capi-tale, la finanza bussa alla porta di Ignazio Marino”.Personalmente, e come sindaco di Roma Capitale,l’ho trovato inaccettabile e mi vedo costretto a chie-dere all’avvocatura capitolina di adire alle vie legalia tutela del nome della città, dei miei concittadini eanche mio. Parto dalle prime righe, dove si scrive che“visto che Ignazio Marino la tirava troppo per le lun-ghe, lo scorso venerdì i finanzieri del nucleo di poli-zia tributaria hanno bussato agli uffici delCampidoglio e hanno ordinato l’esibizione di centi-naia di documenti che riguardano decine di appaltisospetti”. Qui c’è un falso bello e buono: io non l’ho mai tirata per le lunghe, al contrario.Roma Capitale ha ricevuto il giorno 16 gennaio 2015da parte dei Ros la richiesta di esibizione di docu-menti relativi alle vicende contenute nell’inchiestadella Procura. Il termine per la consegna dei docu-menti era stabilito per oggi, 22 gennaio 2015. Gli uf-fici li hanno preparati e hanno immediatamentecontattato i Ros perché li venissero a prendere. Essi

ci hanno comuni-cato che avrebberoprovveduto a riti-rarli domani, ve-nerdì 23 gennaio2015. Noi, dunque,abbiamo rispettatoi tempi alla letterae quei documentinon li avremmomai potuti conse-gnare se non difronte ad una ri-chiesta comequella che ci è pervenuta lo scorso 16 gennaio.Fin qui siamo alle ricostruzioni palesemente false(era così difficile riportare serenamente i fatti cosìcome sono realmente avvenuti, senza inventare ri-tardi inesistenti?). Ma il nocciolo più negativo dell’ar-ticolo è nel fatto di allineare e affastellare tantidiversi episodi per scrivere che, “studiando decine diincartamenti e informative è evidente che il magnamagna non è affatto un luogo comune della plebe

ignorante ma il tratto distintivo indiscutibile dellaCapitale”. Frasi sostenute da commenti anonimi addirittura attribuiti a pubblici ministeri.Nell’articolo tutto è confuso: gli scandali non hannodata né padri, e l’attuale amministrazione è presen-tata con falsa accondiscendenza: “Il sindaco Marinoci prova, promette da anni (ma se siamo in Campido-glio da un anno e mezzo!) onestà e trasparenza, mafinora non sembra essere riuscito a smantellare unastruttura marcia dove i controlli non esistono, la con-fusione amministrativa è regola lo statu quo un mo-loch apparentemente invincibile”. No, questa non èRoma e neppure l’amministrazione che ho l’onore diguidare. Gli scandali e la corruzione sono il cancroche questa giunta ha deciso di avere come nemici.Abbiamo varato le nuove regole sugli appalti a 50giorni dall’avvio dell’inchiesta su Mafia Capitale me-ritandoci, ancora stasera, l’apprezzamento del presi-dente dell’autorità nazionale anticorruzione RaffaeleCantone. Crediamo che quasi tre milioni di cittadini,e i tanti che in Italia e nel mondo amano Roma, me-ritino una informazione migliore, senza populismiad effetto che ricordano gli slogan di certa cattiva politica.

MAFIA CAPITALE, IGNAZIO MARINO: "INACCETTABILE ARTICOLO

L’ESPRESSO – ADIREMO VIE LEGALI"Roma Capitale ha ricevuto il giorno 16 gennaio 2015 da parte dei Ros la richiesta di esibizione di documenti relativi

alle vicende contenute nell’inchiesta della Procura.

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REDAZIONE LAZIO - RIETI E VITERBOREDAZIONE LAZIO - RIETI E VITERBONOTIZIE IN TEMPO REALE SU NOTIZIE IN TEMPO REALE SU WWW.OSSERVATORELAZIALE.ITWWW.OSSERVATORELAZIALE.IT

TERMINILLO (RI): CERCASI 200MILA EURO, DALLA REGIONE LAZIO,

PER BONIFICARE DISCARICA

Rieti - Con l'approvazione da parte della giunta ar-riva a conclusione l'iter che porterà l’Amministra-zione comunale di Rieti e l’ASM spa a sottoscriveretra qualche giorno la transazione che chiude defini-tivamente il contenzioso in essere e riconcilia le reciproche posizioni finanziarie.Con la transazione approvata dalla giunta, il Comunedi Rieti, in meno di due anni e mezzo, azzera com-pletamente il debito con ASM ereditato dalle prece-denti amministrazioni. In due anni e mezzo ilComune ha versato nelle casse di ASM oltre 40 milioni di euro.“Un risultato straordinario - dichiara il sindaco Si-mone Petrangeli -, reso possibile dalla pervicacia edal lavoro certosino portato avanti dall'Amministra-zione comunale e dai tecnici incaricati. Appena arri-vati sembrava impossibile solo diminuire il debito

che il Comune aveva accumulato con la sua parteci-pata mentre adesso diventa realtà addirittura il suoazzeramento totale. Dopo due anni e mezzo di sacri-fici, e grazie alla nuova governance dell'Azienda, pos-siamo dire di aver ottenuto un grande obiettivo checi permette di guardare con ottimismo al futuro.

Dopo aver salvaguardato l'azienda e oltre 200 postidi lavoro possiamo pianificare il suo rilancio a partireda un piano industriale che possa renderla più effi-ciente ed in grado di offrire servizi di maggiore qualità”.“La transazione, atto al quale stiamo lavorando damesi, - dichiara la presidente di ASM spa VincenzaBufacchi - pone fine ad un lungo contenzioso con ilComune di Rieti, al tempo stesso socio di maggio-ranza e principale cliente di ASM. Ringrazio la giuntaPetrangeli per lo sforzo compiuto e l'impegno man-tenuto. ASM è consapevole di gestire servizi di fon-damentale importanza per la qualità della vita dicittadini e cittadine, anche per questo reputiamo diparticolare valore la conclusione di una vicenda cheavrà un positivo riflesso anche sulla gestione deglistessi servizi”.

RIETI: CHIUSO DEFINITIVAMENTE IL CONTENZIOSO TRA COMUNE E ASM

Con la transazione approvata dalla giunta, il Comune di Rieti, in meno di due anni e mezzo, azzera completamente

il debito con ASM ereditato dalle precedenti amministrazioni.

Terminillo (RI) - Riguardo l’emersionedi una discarica in località Pian de Roscesul monte Terminillo, l’Amministra-zione Comunale di Rieti attraverso ilSettore Ambiente ha fatto sapere che ilCorpo Forestale dello Stato (ComandoStazione di Lisciano) nel 2012 ha segna-lato al Comune il rinvenimento nellastessa località di un consistente cumulodi rifiuti assimilabili agli urbani.Successivamente la Polizia Municipaleprima e il personale dell’ufficio Am-biente poi hanno effettuato diversi so-pralluoghi per l’esatta individuazione del suddetto cumulo di rifiuti.

L’area interessata è accessibile da Piande Rosce dove, percorrendo una stradamulattiera, si giunge al Colle Rischiara.L’accesso al sito non è attualmente pos-sibile con automezzi in quanto la stradaè interrotta all’altezza di un piccolocompluvio di fondo valle. Ai marginidella strada, circa 500 metri dopo taleinterruzione, si è rilevata la presenza dinumerosi rifiuti, assimilabili agli urbani,scaricati a valle e attualmente visibilifino al sottostante letto del torrente(fosso dell’Inferno). Parte dei rifiuti sonoricoperti dalla vegetazione per cuil’estensione della discarica e la quantità

dei materiali è solo stimabile tra i 400 ei 600 metri cubi. Le indagini della PoliziaMunicipale hanno concluso che lo statoattuale dei luoghi è conseguenza delconferimento dei rifiuti in sito neglianni ‘60/’80 quando l’area veniva utilizzata come discarica.Il terreno è di proprietà dell’Ammini-strazione Beni Civici di Vazia. In rap-porto a ciò il Comune di Rieti hapredisposto un progetto di bonifica delsito per un costo stimato dei lavori dicirca 200.000 euro al fine di reperire ifondi regionali generalmente predispo-sti per questo tipo di intervento.

L’estensione della discarica e la quantità dei materiali è stimabile tra i 400 e i 600 metri cubi.

VITORCHIANO (VT), EMERGENZA SICUREZZA: LE TELECAMERE

SARANNO RIATTIVATE

Vitorchiano (VT) - A Vitorchiano le te-lecamere saranno finalmente riattivate,come proposto dalla minoranza. "Il sin-daco Olivieri lo aveva inutilmente pro-messo a giugno del 2012, durante unanalogo consiglio sulla sicurezza. - Di-chiarano in una nota il Capogruppo e ilPresidente di Progetto Futuro Vitor-chiano - E ora ammette di essersi messoal lavoro da poche settimane. - proseguela nota - E i documenti inerenti la video-sorveglianza presentati sabato mattinada Massimiliano Baglioni, tutti a firmadi Giuseppe Bagnato come responsabile,non lasciano dubbi su chi addebitare lecolpe del mancato controllo del territorio. L’incapacità di gestione delle risorse

di questa amministrazione fa si che ne-anche una parte dell’oltre mezzo mi-lione di euro di proventi dell’autoveloxpossa venire utilizzato per un serviziotemporaneo di vigilanza privata richie-sto dai cittadini durante il consiglioaperto. Olivieri & C. hanno negato ogniproposta fatta dai cittadini o loro rap-presentanti, attaccando duramente sullastampa coloro che hanno avuto il corag-gio di affrontarli a viso aperto. Dopo 13anni di assessorato qualcuno ha dovutoconstatare come alcune zone del paesesiano ancora prive di illuminazione ecome unico deterrente ai malintenzio-nati altri della maggioranza hanno con-sigliato di tenere accese le luci del

giardino.Inoltre la Presidente del consiglio si èaddirittura arrogata il diritto di deciderele regole per l’istituzione di una com-missione per la sicurezza nata dall’ideadel consigliere di opposizione Raffaele D’Orazi.Un’altra dimostrazione di come questamaggioranza sia cosi lontana dal dia-logo e dalla trasparenza. In merito poialle illazioni su presunte alleanze poli-tiche con il loro padre putativo, con ilquale firmarono un patto all’insaputadel loro elettorato per garantire l’asses-sorato esterno a un personaggio che dif-ficilmente avrebbe riscontrato consensie col quale gli garantivano la presi-

denza, rispondiamo solo continuandoa fare vera politica per il bene dei citta-dini e del territorio. - La nota conclude -Attendiamo i fatti, non le chiacchere dabar".

"Dopo 13 anni di assessorato qualcuno ha dovuto constatare come alcune zone del paese siano ancora prive

di illuminazione e come unico deterrente ai malintenzionati altri della maggioranza hanno consigliato di tenere

accese le luci del giardino".

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REDAZIONE LAZIO - FROSINONE E LATINAREDAZIONE LAZIO - FROSINONE E LATINA

L’osservatore d’Italia edizione di Venerdì 23 Gennaio 2015 - Anno IV Numero 11

NOTIZIE IN TEMPO REALE SU NOTIZIE IN TEMPO REALE SU WWW.OSSERVATORELAZIALE.ITWWW.OSSERVATORELAZIALE.IT

Sora (FR) - Grande successo per lo spet-tacolo del comico Enrico Brignano aSora. Il mattatore romano, mercoledìsera, ha divertito ed incantato una gre-mitissima platea all’interno del Palazzetto dello Sport “Luca Polsinelli”. Un pubblico proveniente da numeroseregioni italiane ha gustato la straordina-ria performance di Brignano che ha portato a Sora il suo divertente “Evolu-show”, un personale viaggio nell’evolu-zione dell’uomo sotto i punti di vistapiù nascosti e le contraddizioni più ecla-tanti. Un racconto brillante e travolgentesu come sono cambiate le abitudini, ilsenso del tempo e le priorità del genereumano dalla mela di Adamo alla mela di Jobs. Particolarissima la scenografia dellospettacolo tecnologicamente avanzata,con un disegno luci suggestivo, arric-chito dalle canzoni originali del maestroCapranica e con la magia di presenzevirtuali che hanno interagito con Brignano sul palco.

In platea anche il Sindaco Ernesto Tersi-gni che esprime grande soddisfazioneper l’ottima riuscita dell’evento.“Lo spettacolo di Brigano è stato d’altis-simo livello come ci aspettavamo: la bra-vura dell’attore romano è coinvolgenteed entusiasmante - dichiara il SindacoErnesto Tersigni - L’evento ha lanciatoil nome di Sora nel panorama nazionale.

Merito della Skyline Production by Eti-chetta Romana ed, in particolare di LuigiMarinelli, Gianluca Giudici ed il lorostaff che è stato pubblicamente ringra-ziato anche da Enrico Brignano durante lo show. Tante le forze che hanno lavorato allariuscita dell’evento sia dal punto di vistaorganizzativo che logistico. Ringrazio

per la collaborazione gli uffici comunalicoinvolti, la Polizia Locale e le Forze del-l’Ordine, la Protezione Civile di Brocco-stella, la Cooperativa San Paolo dellaCroce, l’Associazione Nazionale Carabi-nieri e l’Associazione no profit “Inizia-tiva Donne” e tutti coloro che, a variotitolo, hanno fatto parte dell’apparato organizzativo”.

SORA (FR): PALAZZETTO DELLO SPORT STRAPIENO PER ENRICO

BRIGNANO

Un pubblico proveniente da numerose regioni italiane ha gustato la straordinaria performance di Brignano che ha portato

a Sora il suo divertente “Evolushow”

Formia (LT) - Il 26, 27 e 28 di gennaio alle ore21 va in scena al Remigio Paone “Terezin Ca-baret”. Lo spettacolo, promosso dal “Labora-torio Teatrale Istrio – la scuola dei mestieri,rientra nell’ambito delle celebrazioni delGiorno della Memoria promosse dall’Assesso-rato alla Cultura del Comune di Formia,Ispirato ai temi dell’Olocausto, lo spettacoloprende traccia dall’operetta musicale “Brun-dibar” del compositore ceco Hans Krasa. Rap-presentata decine di volte nel teatro delghetto di Terezin, l’operetta era funzionalealla propaganda nazista che proponeva ilghetto come modello di insediamento per gliebrei. Nella realtà, il campo funzionava dacollettore per la pianificazione delle opera-zioni di sterminio. La maggior parte degli in-ternati di Terezin finirono ad Auschwitz.L’azione scenica segue la traccia dell’operettama la percorre attraverso le tante voci chehanno raccontato la Shoa ispirandosi a moltetestimonianze sia verbali che scritte.Nel giugno del 1944 il campo venne visitatoda una delegazione della Croce Rossa Inter-nazionale, che assistette alla cinquantacin-quesima replica dell’operetta, l’ultima. Ilgiorno dopo iniziò l’evacuazione totale del ghetto. La storia comincia in quel momento, durantele prove della cinquantaseiesima replica,quella mai andata in scena. Lo spettacolo è interpretato da: Monica Costi-gliola nel ruolo di Aninka; Maria De Meo nelruolo di Pepicek e Ferruccio Padula nel ruolo di Brundibar. Luci e suono di Gianni Simione, collabora-

zione tecnica di Cosimo Cefalo, drammaturgia e regia di Ferruccio Padula.

FORMIA (LT), SHOAH: LE VOCI DAL GHETTO DI

“TEREZIN CABARET”

Il 26, 27 e 28 gennaio al teatro Remigio PaoneSermoneta (LT) - Dopo la Sagra della Polenta di Domenica 18Gennaio nel centro storico di Sermoneta, organizzata dall’Asso-ciazione Festeggiamenti del Centro Storico e dall’Amministra-zione Comunale, e a Doganella di Ninfa, nelle prossimesettimane il piatto tipico invernale, che è nato proprio nelle terresermonetane, viene celebrato nelle borgate. Il prossimo appun-tamento è per domenica 25 gennaio nella borgata di Ponte-nuovo, nello spazio adiacente la chiesa di San Tommaso D'Aquino, in uno spazio completamente al coperto. La manifestazione è organizzata dall'Associazione VolontariParrocchia San Tommaso d'Aquino con il patrocinio del Comune di Sermoneta. Il programma per domenica prossima prevede l'inizio della pre-parazione della polenta alle ore 6.00, la santa messa alle ore8.00 e alle ore 11.00, la benedizione dei pani e, alle 12.30, la di-stribuzione del prelibato piatto, condito con sugo di salsiccia,pomodoro ed olio di oliva locale. Alle 14.30, infine, l'esibizionedegli Sbandieratori Ducato Caetani di Sermoneta.I prossimi appuntamenti con le Feste della polenta nelle borgatesaranno: il 22 febbraio a Tufette e il 1 marzo a Sermoneta Scalo.Perché la polenta è nata a Sermoneta? Nel 1503, quando il seme del mais arrivò in queste terre graziea Guglielmo Caetani, che dopo un lungo esilio a Mantova, feceritorno a Sermoneta appena avuta notizia della morte di Ales-sandro VI Borgia, il Papa che gli aveva tolto il feudo con la sco-munica e fatto uccidere due fratelli. Guglielmo ritornando al suopaese portò con se il seme del granoturco venuto dall’Americae lo seminò sui su fertili territori. La farina del granturco fuusata inizialmente per procurare pietanze ai prigionieri del ca-stello ed in seguito dai poveri e dai pastori come cibo quoti-diano. A quei tempi a Sermoneta tra i poveri vi erano moltipastori scesi dai monti dell’alto Lazio e dall’Abruzzo alla ricercadi pascoli più verdi per i loro bestiami. Per la ricorrenza dellafesta di Sant’Antonio Abate protettore degli animali domestici,che ricorre il 17 gennaio, i pastori scendevano in paese a far be-nedire i loro animali ed in questa occasione veniva offerto loroe a tutta la popolazione un piatto di polenta condita con carnedi maiale e cucinata sulla pubblica piazza. Da qualche anno si èdiffusa la tradizione di “replicare” la sagra della polenta anchenelle altre borgate di Sermoneta.

SERMONETA (LT): LA SAGRA DELLA

POLENTA SBARCA NEI BORGHI