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Piacenza - IV Circolo didattico

Marta Pioggiosi

Anche se nati in Italia, non hanno

la cittadinanza italiana.

Entrambi i genitori hanno

cittadinanza non italiana

Anche se nati in Italia, non hanno

la cittadinanza italiana.

Entrambi i genitori hanno

cittadinanza non italiana

Marta Pioggiosi - IV Circolo - 22.03.2014

I genitori in genere non sono in grado di

sostenere adeguatamente il percorso di

acquisizione della L2

Competenze nella lingua di origine

I genitori in genere non sono in grado di

sostenere adeguatamente il percorso di

acquisizione della L2

Competenze nella lingua di origine

Marta Pioggiosi - IV Circolo - 22.03.2014

•La padronanza della L1 sostiene l’acquisizione di un livello più elevato di competenza linguistico

•I processi cognitivi attivati sono disponibili per la codificazione in ENTRAMBE le lingue

•La padronanza della L1 sostiene l’acquisizione di un livello più elevato di competenza linguistico-comunicativa in L2

•I processi cognitivi attivati sono disponibili per la codificazione in ENTRAMBE le lingue

Marta Pioggiosi - IV Circolo - 22.03.2014

Il loro inserimento nella scuola spesso è

problematico in quanto è

Il loro inserimento nella scuola spesso è

problematico in quanto è

poco compatibile con il loro progetto migratorio

per la precedente esperienza scolastica

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Se nati in Italia in genere hanno buone

c

se nati in altri Paesi il livello di padronanza

sarà fortemente dipendente dalle consuetudini

comunicative della famiglia e dall’epoca del

trasferimento

Se nati in Italia in genere hanno buone

competenze in italiano

se nati in altri Paesi il livello di padronanza

sarà fortemente dipendente dalle consuetudini

comunicative della famiglia e dall’epoca del

trasferimento

Marta Pioggiosi - IV Circolo - 22.03.2014

Sperimentano difficoltà a vari livelli:

i apprendimento e di adattamento, comuni a

Sperimentano difficoltà a vari livelli:

di inserimento scolastico

di apprendimento e di adattamento, comuni a tutti gli alunni stranieri

di adattamento sociale senza un gruppo di riferimento che li indirizzi e li rassicuri

affettive: costruzione di relazioni di attaccamento e fiducia con i nuovi genitori

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Distanza culturale (oralità)

diverse modalità di concepire e categorizzare

il reale

diverse modalità di apprendere

Distanza culturale (oralità)

diverse modalità di concepire e categorizzare

il reale

diverse modalità di apprendere

Sforzo cognitivo

Difficoltà di relazione

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Nella fase di inserimento i bisogni linguistici sono

Nella fase di inserimento i bisogni linguistici sono

sostenuti da molteplici supporti

Dopo questa fase, l’alunno può contare solo sul

supporto che deriva dall’iniziativa del singolo

docente

Risultati del monitoraggio sugli esiti scolastici:

il successo scolastico di questi alunni è minore

ritardo scolastico dovuto all’inserimento in una classe d’età inferiore a quella anagrafica

difficoltà nell’affrontare lo studio in italiano per mancanza di adeguati strumenti linguistici

DISPERSIONE

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Prima fase: livello di sopravvivenza ben

affrontata (accoglienza, modalità

organizzative, materiali didattici,

programmazioni)

Seconda fase

sviluppo linguistico per acquisire la

padronanza della lingua nelle sue molteplici

funzioni

Prima fase: livello di sopravvivenza ben

affrontata (accoglienza, modalità

organizzative, materiali didattici,

programmazioni)

Seconda fase: necessità di sostenere lo

sviluppo linguistico per acquisire la

padronanza della lingua nelle sue molteplici

funzioni (narrare, descrivere, definire, spiegare, …)

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22.03.2014

E’ un campo

specificospecifico

di intervento didattico per tempi, metodi,

bisogni, modalità di valutazione

ii

d

una sufficiente padronanza della lingua italiana

E’ un campo

specificospecifico

di intervento didattico per tempi, metodi,

bisogni, modalità di valutazione

iin transizionen transizione

destinato ad esaurirsi con il raggiungimento di

una sufficiente padronanza della lingua italiana

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Tempi ben diversi per l’acquisizione della L2

per la comunicazione o come lingua veicolare

per lo studio

Tutti i docenti sono coinvolti come facilitatori

di apprendimento

Ambiente di acquisizione dell’italiano L2 è

MISTO: dentro e fuori dalla scuola

Tempi ben diversi per l’acquisizione della L2

per la comunicazione o come lingua veicolare

per lo studio

Tutti i docenti sono coinvolti come facilitatori

di apprendimento

Ambiente di acquisizione dell’italiano L2 è

MISTO: dentro e fuori dalla scuola

Marta Pioggiosi - IV Circolo -

22.03.2014

Consigliate 8-10 ore settimanali dedicate

all’italiano L2 per 3

Inserimento nella classe di appartenenza

Strumento essenziale: laboratorio linguistico

Fornisce un intenso e ricco repertorio di attività

linguistiche

Occorre privilegiare piccoli gruppi

Consigliate 8-10 ore settimanali dedicate

all’italiano L2 per 3-4 mesi

Inserimento nella classe di appartenenza

Strumento essenziale: laboratorio linguistico

Fornisce un intenso e ricco repertorio di attività

linguistiche

Occorre privilegiare piccoli gruppi

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Capacità di ascolto e produzione orale

Acquisizione delle strutture linguistiche di base

Capacità tecnica di letto/scrittura

Modello europeo è quello INTEGRATO (scuola e

interazione quotidiana con i pari)

Utilità di proporre alcuni contenuti con

supporti non verbali

Capacità di ascolto e produzione orale

Acquisizione delle strutture linguistiche di base

Capacità tecnica di letto/scrittura

Modello europeo è quello INTEGRATO (scuola e

interazione quotidiana con i pari)

Utilità di proporre alcuni contenuti con

supporti non verbali

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Fase iniziale, L2 per comunicare:

Fase iniziale, L2 per comunicare:

corrisponde ai livelli A1 e A2 del QCE

richiede intervento specifico e intensivo (laboratorio)

Obiettivi:

sviluppo delle capacità di ascolto e comprensione dei messaggi orali

acquisizione del lessico fondamentale della lingua italiana (le 2000 parole più usate)

acquisizione delle strutture grammaticali di base

consolidamento delle capacità tecniche di letto-scrittura in L2

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E’ la fase di accesso all’italiano per lo studio

tipo di sviluppo delle abilità di scrittura e di

E’ la fase di accesso all’italiano per lo studio

Obiettivi:

rinforzare e sostenere l’apprendimento della L2 come lingua di contatto

fornire competenze cognitive e metacognitive efficaci

Strumenti da sperimentare:

glossari plurilingui, con termini chiave relativi alle

microlingue

testi e strumenti multimediali semplificati

percorsi-tipo di sviluppo delle abilità di scrittura e di

lettura/comprensione di testi narrativi

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Occorre dare visibilità alle lingue di origine Occorre dare visibilità alle lingue di origine negli spazi della scuola, valorizzando le diversità linguistiche attraverso: a. l’accoglienza (schede di ingresso e questionari

plurilingui) b. storie bilingui (fiabe del mondo, momenti di

narrazione, confronti “come si dice”) c. parole per studiare (liste di termini chiave,

glossari plurilingui) d. scambio fra lingue (prestiti linguistici, come si

nominano oggetti o nomi propri in altre lingue

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E’ l’italiano che l’apprendente incontra dentrodentro e

fuori fuori

L

varia notevolmente

così come le varietà dell’italiano

E’ l’italiano che l’apprendente incontra dentrodentro e

fuori fuori dall’ambiente di apprendimento formale

L’input esterno alla scuola:

varia notevolmente (l’uso dell’italiano può essere

molto ridotto o più frequente grazie ad interazioni

con parlanti nativi)

così come le varietà dell’italiano (italiano

neostandard, colloquiale, regionale, popolare, di

radio e Tv, foreigner talk)

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Negoziazione dei significati: collaborazione

dialogica fra interlocutori tramite

la semplificazione lessicale e strutturale

la ripetizione,la riformulazione,

la richiesta di chiarimenti

rende l’input COMPRENSIBILE

fa PROCEDERE l’interazione

Negoziazione dei significati: collaborazione

dialogica fra interlocutori tramite

aggiustamenti come

la semplificazione lessicale e strutturale

la ripetizione,la riformulazione,

la richiesta di chiarimenti

rende l’input COMPRENSIBILE

fa PROCEDERE l’interazione

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Nei laboratori l’input riguarda situazioni dicomunicazione quotidiana:

lcontrollata e guidata da attività dicomprensione, esercitazione e reimpiego diforme linguistiche;l’interazione è attivata dalla negoziazione deisignificati

Nei laboratori l’input riguarda situazioni di comunicazione quotidiana:

l’esposizione alla L2 viene sostenuta, controllata e guidata da attività di comprensione, esercitazione e reimpiego di forme linguistiche; l’interazione è attivata dalla negoziazione dei significati

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L’alunno viene in contatto con forme linguistiche

L’alunno viene in contatto con forme linguistiche e modalità espressive dell’esposizione didattica

relative alle discipline insegnate L’azione didattica può facilitare i compiti agendo sul

piano:

metodologico con l’adozione di un modello COOPERATIVO di apprendimento che favorisca la collaborazione fra alunni

intervenendo sull’input, riducendo la complessità attraverso la rielaborazione e il controllo della lingua utilizzata nei testi e nelle lezioni; con attività che guidino l’alunno all’analisi degli aspetti costitutivi; con la riduzione della complessità dei testi (rielaborazione)

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Per Unità didattica si intende un’articolazione

del curricolo in blocchi, in

L’UD è composta da una serie di singole

“lezioni” ed è un riferimento per l’insegnante.

Se viene considerata dal punto di vista dello

studente, si può parlare di Unità di

Acquisizione.

Per Unità didattica si intende un’articolazione

del curricolo in blocchi, in unit.

L’UD è composta da una serie di singole

“lezioni” ed è un riferimento per l’insegnante.

Se viene considerata dal punto di vista dello

studente, si può parlare di Unità di

Acquisizione.

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emisferi globali, (attività

le globali

ed

La ricerca neurolinguistica ha messo in evidenza

due principi funzionali:

bimodalità: divisione funzionale dei due emisferi cerebrali → emisfero destro (attività globali, olistiche, analogiche) emisfero sinistro (attività razionali, sequenziali, logiche) e loro integrazione

direzionalità: nella cooperazione continua fra le due modalità quelle emozionali e globali precedono l’azione di quelle razionali ed analitiche

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La psicologia della Gestalt considera la La psicologia della Gestalt considera la

percezione come un processo sequenziale di

globalità → analisi → sintesi

globalità: si basa su ipotesi, ricerca di analogie,

sfrutta le informazioni contestuali

analisi: la comprensione diviene via via più

dettagliata

sintesi: reimpiego e riflessione che permettono di

passare dall’apprendimento

all’acquisizione

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La motivazione precede le fasi individuate nel

modello della psicologia della Gestalt:

Motivazione

La motivazione precede le fasi individuate nel

modello della psicologia della Gestalt:

Motivazione → globalità → analisi → sintesi

introduzione al tema

elicitazione per far

emergere ciò che

l’alunno già conosce;

prime esplorazioni di parole chiave;

presentazione con immagini o video

Marta Pioggiosi - IV Circolo - 22.03.2014

Nasce dall’interazione fra componente

neurolinguistica e componente psicolinguistica

hanno un ruolo fondamentale nella scelta delle

tecniche e delle attività didattiche

Nasce dall’interazione fra componente

neurolinguistica e componente psicolinguistica

hanno un ruolo fondamentale nella scelta delle

tecniche e delle attività didattiche

Marta Pioggiosi - IV Circolo - 22.03.2014

Ad un

l’individuazione di una per realizzarlo,

quindi subentra un momento

risposte sono positive si rinforza la motivazione

ed il progetto continua.

In caso contrario, il progetto decade

Ad un progetto personale segue

l’individuazione di una strategia per realizzarlo,

quindi subentra un momento tattico; se le

risposte sono positive si rinforza la motivazione

ed il progetto continua.

In caso contrario, il progetto decade

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Tre cause che generano motivazione: 1.

2. , presenta due limiti: il bisogno deve

3.

Tre cause che generano motivazione: 1. il dovere, non porta all’acquisizione perché

inserisce il filtro affettivo che fa restare nella memoria a medio termine le informazioni apprese;

2. il bisogno, presenta due limiti: il bisogno deve essere percepito e funziona fino a quando si decide che il bisogno è soddisfatto;

3. il piacere, può portare ad appassionarsi e sostenere l’apprendimento con strategie di lungo respiro

Marta Pioggiosi - IV Circolo - 22.03.2014

Scaturisce dalle riflessioni neuro-biologiche, basate sul

fondamentale

1.1.

2.2.

3.3.

4.4. percepito

5.5. essere

Scaturisce dalle riflessioni neuro-biologiche, basate sul

presupposto che l’emozione abbia un ruolo fondamentale

nel processo cognitivo. Di fronte ad un input, il cervello

seleziona quello che vuole acquisire sulla base di cinque

motivazioni:

1.1. novitànovità, suscita attese e interesse

2.2. attrattivaattrattiva, dovuta alla piacevolezza dello stimolo

3.3. funzionalitàfunzionalità nel rispondere al bisogno percepito

4.4. realizzabilitàrealizzabilità: un compito possibile viene percepito come motivante

5.5. sicurezzasicurezza psicologicapsicologica ee socialesociale: non devono essere messe a rischio l’autostima e l’immagine sociale

Marta Pioggiosi - IV Circolo - 22.03.2014

La scelta delle tecniche didattiche deve tenere

conto di molteplici parametri, quali ad esempio

la

effettivo della tecnica), l’

degli studenti, la

nella classe, l’

cognitivi), le

La scelta delle tecniche didattiche deve tenere

conto di molteplici parametri, quali ad esempio

la pertinenza (individuazione dell’oggetto

effettivo della tecnica), l’accettabilità da parte

degli studenti, la flessibilità, la relazionalità

nella classe, l’adattabilità psicologica (stili

cognitivi), le tecnologie

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Impedisce l’acquisizione a lungo termine degli

apprendimenti. Si tratta di un meccanismo di

autodifesa neurologico inserito da

Impedisce l’acquisizione a lungo termine degli

apprendimenti. Si tratta di un meccanismo di

autodifesa neurologico inserito da

stati d’ansia

attività che pongono a rischio l’immagine di sé

attività che minano l’autostima

attività che provocano la sensazione di non essere in grado di apprendere

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Individua molteplici tipi di intelligenze, presenti in ogni

a) linguistica, capacità di cogliere sfumature di significato b)

c)

d)

e)

Individua molteplici tipi di intelligenze, presenti in ogni persona, in combinazioni e con dominanze diverse, che convergono nell’intelligenza individuale:

a) linguistica, capacità di cogliere sfumature di significato b) logico-matematica, elabora il pensiero complesso e

analitico c) spaziale, utile per la memorizzazione legata ad

ambienti d) musicale, sostiene le attività di memorizzazione

linguistica con canzoni, filastrocche,… e) intra - ed interpersonali, la prima si realizza nella

capacità di autoanalisi (propri punti di forza e debolezza); la seconda nella capacità di mettersi nei panni altrui, quindi ad aiutare l’interlocutore in difficoltà e a cooperare

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Sono anch’essi diversi e la didattica non deve privilegiarne

a)

b) ideativo/esecutivo, lavoro su percorsi mentali o sul fare

c)

d)

e)

f)

g)

Sono anch’essi diversi e la didattica non deve privilegiarne

o sacrificarne alcuni:

a) analitico/globale, sistematico e riflessivo, o intuitivo

b) ideativo/esecutivo, lavoro su percorsi mentali o sul fare

c) in/tolleranza per l’ambiguità

d) in/dipendenza dal campo, capacità di non lasciarsi distrarre da elementi irrilevanti

e) capacità/difficoltà di prevedere i contenuti del testo sulla base del contesto: è la grammatica dell’anticipazione

f) tendenza/difficoltà ad apprendere dai propri errori

g) autonomia/dipendenza nei processi di studio

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Tiene conto della gamma emozionale ed è legata a tre idee portanti:

1.

2. importanza della direzionalità neurologica:

3.

razionalità), valore del ruolo delle emozioni

Tiene conto della gamma emozionale ed è legata a tre idee portanti:

1. differenti caratteristiche cognitive (intelligenze e stili cognitivi), personalità, storie personali, motivazioni di ciascuno

2. importanza della direzionalità neurologica: globalità analisi sintesi

3. bidimensionalità (emozionalità e razionalità), valore del ruolo delle emozioni e del filtro affettivo

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personalità SI INTEGRANO e ciascuno IMPARA dagli ALTRI non solo a risolvere un problema linguistico,

per risolverlo e che

la classe ad abilità differenziate diventa una risorsa

Apprendimento cooperativo: attività basate sulla mediazione sociale

l’obiettivo viene raggiunto lavorando insiemeinsieme

i diversi tipi di intelligenze, stili cognitivi e personalità SI INTEGRANO e ciascuno IMPARA dagli ALTRI non solo a risolvere un problema linguistico, ma che esistono varie strategie per risolverlo e che la propria è solo una delle possibili strategie

la classe ad abilità differenziate diventa una risorsa

Marta Pioggiosi - IV Circolo - 22.03.2014

Rende possibile il rulerule ofof forgettingforgetting (Krashen)

: lettura, negoziazione, spiegazione

: interazione con la squadra, necessità di

: paura, tensione, senso di liberazione,

Rende possibile il rulerule ofof forgettingforgetting (Krashen)

Nel gioco si integrano componenti

cognitive: elaborazione di strategie, comprensione di regole

linguistiche: lettura, negoziazione, spiegazione di regole, discussioni e scambi comunicativi

sociali: interazione con la squadra, necessità di mediare

emotive: paura, tensione, senso di liberazione, divertimento, piacere

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Sul piano della memorizzazione il gioco consente la

, si compongono

Sul piano della memorizzazione il gioco consente la

reiterazione gradita e cercata per la fissazione delle strutture,

essenziale per la creazione di automatismi. E’ possibile attivare

la fissazione con:

esercizi di manipolazione (“volgi al futuro”, “rispondi alle seguenti domande”)

esercizi strutturali, o pattern drills, si compongono di batterie di stimoli cui lo studente deve fornire risposta, per poi ascoltare dall’insegnante la conferma → sono meccanici e manca ogni tipo di comunicazione, ma sono utili per la fissazione. Il gioco può renderli accettabili trasformandoli

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