22 domenica del tempo ordinario anno A

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Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, acco- gli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen. COLLETTA Cel. O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto matu- ri fino alla sua pienezza. Per il nostro Si- gnore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure ANTIFONA D’INGRESSO in piedi Abbi pietà di me, Signore, perché ti invo- co tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore sia con voi! Ass. E con il tuo spirito ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il Signore ci chiede, attraverso l’apostolo Paolo, di offrire tutto di noi stessi per l’annuncio del Vangelo. Apriamo, dunque, i nostri cuori al perdono e alla riconciliazione. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che ci chiedi di seguirti por- tando le nostre croci, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, Figlio dell’uomo glorificato dal Padre, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che hai donati la tua vita per la salvezza di tutti, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà « C C ome un fuoco ardente». Le vicissitudini del tragico pro- feta Geremìa diventano, quest’oggi, una meravigliosa e drammatica parabola della vocazione di ciascuno di noi. Infatti, sedotti dalla Parola di Dio, ammaliati dal fascino dell’amore di Cristo, pronti inizialmente alla sequela senza limi- ti, paure e riserve, viviamo poi – molto spesso – la fase del ripensamento, del rammarico o anche del rimpianto. Nasce, dunque, spontanea la domanda: “Ma quand’è che siamo veramente suoi discepoli?”. La riposta, nella Liturgia di questa domenica, è multipla: quando siamo in grado di offrire i nostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; quando non ci conformiamo alla mentalità di questo mondo che cerca il successo facile, la gloria, la rivincita e non sa tollerare il sacrificio, la rinuncia; quando siamo pronti a mettere in pericolo la nostra vita per il Vangelo, per la verità che è Cristo; quando non tratteniamo nulla per noi stessi; quando sappiamo fare della croce il nostro stile di vita, il culto spirituale che il Padre veramente gradisce; quando, infine, ci lasciamo consu- mare dall’amore di Dio – lo Spirito – che in noi agisce come fuoco divorante, senza sosta. L’Eucaristia che celebriamo ci consumi dentro – il cuore – affinché, vincendo ogni resistenza e rim- pianto, sappiamo donare tutto di noi stessi a Cristo e portiamo con gioia e fiduciosa speranza – e serenità – la croce del Vangelo e le nostre piccole croci ogni giorno, ricordandoci il principio vero dell’”essere chiamati”: discepolo è colui che dice “ho trovato” e non “ho lasciato”. 22ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A - (verde) 28 agosto 2011

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Cel. Dio onnipotente abbia misericordia dinoi, perdoni i nostri peccati e ci conduca allavita eterna. Ass. AmenINNO DI LODECel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pacein terra agli uomini di buona volontà. Noiti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, tiglorifichiamo, ti rendiamo grazie per latua gloria immensa, Signore Dio, Re delcielo, Dio Padre onnipotente. Signore,Figlio unigenito, Gesù Cristo, SignoreDio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tuche togli i peccati del mondo, abbi pietà dinoi; tu che togli i peccati del mondo, acco-gli la nostra supplica; tu che siedi alladestra del Padre, abbi pietà di noi. Perchétu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solol’Altissimo, Gesù Cristo, con lo SpiritoSanto nella gloria di Dio Padre. Amen.COLLETTACel. O Dio, nostro Padre, unica fonte di ognidono perfetto, suscita in noi l’amore per te eravviva la nostra fede, perché si sviluppi innoi il germe del bene e con il tuo aiuto matu-ri fino alla sua pienezza. Per il nostro Si-gnore Gesù Cristo... Ass. AmenOppure

ANTIFONA D’INGRESSO in piediAbbi pietà di me, Signore, perché ti invo-co tutto il giorno: tu sei buono e pronto alperdono, sei pieno di misericordia con chiti invoca. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e delloSpirito Santo. Ass. AmenCel. Il Signore sia con voi!Ass. E con il tuo spiritoATTO PENITENZIALECel. Fratelli e sorelle, il Signore ci chiede,attraverso l’apostolo Paolo, di offrire tutto dinoi stessi per l’annuncio del Vangelo.Apriamo, dunque, i nostri cuori al perdono ealla riconciliazione.(Breve pausa di silenzio)Cel. Signore, che ci chiedi di seguirti por-tando le nostre croci, abbi pietà di noi.Ass. Signore, pietàCel. Cristo, Figlio dell’uomo glorificato dalPadre, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietàCel. Signore, che hai donati la tua vita per lasalvezza di tutti, abbi pietà di noi.Ass. Signore, pietà

«CCome un fuoco ardente». Le vicissitudini del tragico pro-feta Geremìa diventano, quest’oggi, una meravigliosae drammatica parabola della vocazione di ciascuno di

noi. Infatti, sedotti dalla Parola di Dio, ammaliati dal fascinodell’amore di Cristo, pronti inizialmente alla sequela senza limi-ti, paure e riserve, viviamo poi – molto spesso – la fase delripensamento, del rammarico o anche del rimpianto. Nasce,dunque, spontanea la domanda: “Ma quand’è che siamoveramente suoi discepoli?”. La riposta, nella Liturgia di questadomenica, è multipla: quando siamo in grado di offrire i nostricorpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; quando non ci conformiamo alla mentalità diquesto mondo che cerca il successo facile, la gloria, la rivincita e non sa tollerare il sacrificio, larinuncia; quando siamo pronti a mettere in pericolo la nostra vita per il Vangelo, per la verità cheè Cristo; quando non tratteniamo nulla per noi stessi; quando sappiamo fare della croce il nostrostile di vita, il culto spirituale che il Padre veramente gradisce; quando, infine, ci lasciamo consu-mare dall’amore di Dio – lo Spirito – che in noi agisce come fuoco divorante, senza sosta.L’Eucaristia che celebriamo ci consumi dentro – il cuore – affinché, vincendo ogni resistenza e rim-pianto, sappiamo donare tutto di noi stessi a Cristo e portiamo con gioia e fiduciosa speranza – eserenità – la croce del Vangelo e le nostre piccole croci ogni giorno, ricordandoci il principio verodell’”essere chiamati”: discepolo è colui che dice “ho trovato” e non “ho lasciato”.

22ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A - (verde) 28 agosto 2011

dando la tua potenza e la tua gloria. Poichéil tuo amore vale più della vita, le mie labbracanteranno la tua lode. Rit.Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuonome alzerò le mie mani. Come saziato daicibi migliori, con labbra gioiose ti loderà lamia bocca. Rit.Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,esulto di gioia all’ombra delle tue ali. A te sistringe l’anima mia: la tua destra mi sostie-ne. Rit.SECONDA LETTURADalla lettera di san Paolo apostoloai Romani (12,1-2)Fratelli, 1vi esorto, per la misericordia diDio, a offrire i vostri corpi come sacrificiovivente, santo e gradito a Dio; è questo ilvostro culto spirituale.2Non conformatevi a questo mondo, malasciatevi trasformare rinnovando il vostromodo di pensare, per poter discernere lavolontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradi-to e perfetto.Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioCANTO AL VANGELO in piediAlleluia, alleluia.Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illu-mini gli occhi del nostro cuore per farcicomprendere a quale speranza ci ha chiama-ti. Alleluia.VANGELO

Dal Vangelo secondo Matteo(16,21-27)

Ass. Gloria a te, o SignoreIn quel tempo, 21Gesù cominciò a spiegare aisuoi discepoli che doveva andare a Gerusa-lemme e soffrire molto da parte degli anzia-ni, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, evenire ucciso e risorgere il terzo giorno.22Pietro lo prese in disparte e si mise a rim-proverarlo dicendo: «Dio non voglia,Signore; questo non ti accadrà mai». 23Maegli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro ame, Satana! Tu mi sei di scandalo, perchénon pensi secondo Dio, ma secondo gliuomini!». 24Allora Gesù disse ai suoi disce-poli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me,rinneghi se stesso, prenda la sua croce e misegua. 25Perché chi vuole salvare la propriavita, la perderà; ma chi perderà la propriavita per causa mia, la troverà. 26Infatti qualevantaggio avrà un uomo se guadagnerà ilmondo intero, ma perderà la propria vita? O

Cel. Rinnovaci con il tuo Spirito di verità, oPadre, perché non ci lasciamo deviare dalleseduzioni del mondo, ma come veri disce-poli, convocati dalla tua parola, sappiamodiscernere ciò che è buono e a te gradito, perportare ogni giorno la croce sulle orme diCristo, nostra speranza. Egli è Dio, e vive eregna con te... Ass. Amen

La prima lettura riprende un momento dramma-tico della vita del profeta Geremìa: per lui laParola di Dio è diventata causa di vergogna e disofferenza. È un momento di sfiducia carico didramma e di pathos. Tuttavia, il Signore è fede-le ai suoi profeti, non li abbandona.La seconda lettura, alla luce della vita nuova inCristo, il battesimo, contiene l’invito dell’aposto-lo Paolo a offrire un culto spirituale al Signore,cioè noi stessi.Il Vangelo chiarisce lo statuto del vero discepolodi Gesù: stare dietro al Maestro e non scanda-lizzarsi innanzi alle prove della vita e a quellesubìte a causa del Vangelo.

PRIMA LETTURA SedutiDal libro del profeta Geremìa (20,7-9)7Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lascia-to sedurre; mi hai fatto violenza e hai pre-valso. Sono diventato oggetto di derisioneogni giorno; ognuno si beffa di me. 8Quando parlo, devo gridare, devo urlare:«Violenza! Oppressione!». Così la paroladel Signore è diventata per me causa di ver-gogna e di scherno tutto il giorno. 9Mi dicevo: «Non penserò più a lui, non par-lerò più nel suo nome!». Ma nel mio cuorec’era come un fuoco ardente, trattenuto nel-le mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, manon potevo.Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioSALMO RESPONSORIALE (Sal 62)Rit. Ha sete di te, Signore,

l’anima mia

O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ticerco, ha sete di te l’anima mia, desidera tela mia carne in terra arida, assetata, senz’ac-qua. Rit.Così nel santuario ti ho contemplato, guar-

che cosa un uomo potrà dare in cambio dellapropria vita? 27Perché il Figlio dell’uomo staper venire nella gloria del Padre suo, con isuoi angeli, e allora renderà a ciascunosecondo le sue azioni». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o CristoPROFESSIONE DI FEDE in piediCredo in un solo Dio, Padre onnipotente,creatore del cielo e della terra, di tutte lecose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,unigenito Figlio di Dio, nato dal Padreprima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce daLuce, Dio vero da Dio vero, generato, noncreato, della stessa sostanza del Padre; permezzo di Lui tutte le cose sono state create.Per noi uomini e per la nostra salvezzadiscese dal cielo, (si china il capo) e peropera dello Spirito Santo si è incarnato nelseno della Vergine Maria e si è fatto uomo.Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscita-to, secondo le Scritture, è salito al cielo,siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà,nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, eil suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore edà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio.Con il Padre e il Figlio è adorato e glorifica-to, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apo-stolica. Professo un solo battesimo per il per-dono dei peccati. Aspetto la risurrezione deimorti e la vita del mondo che verrà. Amen.PREGHIERA DEI FEDELICel. Fratelli e sorelle, il Padre di Gesù Cristoillumini veramente gli occhi del nostrocuore per farci comprendere a quale speran-za siamo stati chiamati.Lettore Diciamo con fiducia:Ass. RINNOVACI NEL TUO AMORE,

PADRE!1. Perché la Chiesa annunci sempre e ovun-que il Vangelo di Gesù Cristo, morto e risor-to per la salvezza di tutti. Preghiamo.2. Perché i governanti dei popoli agiscanocon giustizia e rettitudine, ponendosi al ser-vizio degli ultimi e dei poveri. Preghiamo.3. Perché il Signore aiuti ciascuno di noi nelmomento della prova e della sofferenza.Preghiamo.4. Perché il Signore guarisca i nostri ammala-ti e quanti soffrono nello spirito. Preghiamo.

5. Perché celebrando l’Eucaristia cresca innoi il desiderio di unirci a Cristo. Preghia-mo.Intenzioni della comunità localeCel. O Padre, fonte della vita: accogli la pre-ghiera di questa comunità e fa’ che sempreci mettiamo alla sequela del tuo Figlio che èmorto e risorto per noi. Egli è Dio e vive eregna con te nell’unità dello Spirito Santoper tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen

SULLE OFFERTE in piedi Cel. Santifica, Signore, l’offerta che ti pre-sentiamo, e compi in noi con la potenza deltuo Spirito la redenzione che si attua nelmistero. Per Cristo nostro Signore. Ass. AmenPREFAZIO DELLE DOMENICHE VIILa salvezza nell’obbedienza di CristoÈ veramente cosa buona e giusta, nostro do-vere e fonte di salvezza, rendere grazie sem-pre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo,Dio onnipotente ed eterno. Nella tua miseri-cordia hai tanto amato gli uomini da manda-re il tuo Figlio come Redentore a condivide-re in tutto, fuorché nel peccato, la nostra con-dizione umana. Così hai amato in noi ciò chetu amavi nel Figlio e in lui, servo obbedien-te, hai ricostituito l’alleanza distrutta dalladisobbedienza del peccato. Per questo miste-ro di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, can-tiamo con gioia l’inno della tua lode.MISTERO DELLA FEDETu ci hai redenti con la tua croce e la tua ri-surrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.PREGHIERA DEL SIGNORECel. Nella gioia di compiere la volontà delPadre, cantiamo insieme.Tutti: Padre nostro...SCAMBIO DELLA PACECel. Gesù ha dato la sua vita per noi: nel suonome, scambiatevi un segno di pace.CANONE CANTATOVi lascio la pace, vi dò la mia pace: non viturbate. Vi lascio la pace, vi dò la miapace: abbiate fede in me.FRAZIONE DEL PANECel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti inquesto calice, siano per noi cibo di vitaeterna.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - ViaTribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: [email protected] - CCP 11298809. Autorizzazione delTribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.

MattutinoO Signore, tu che sei la Parola del Padre fattacarne, continua a sedurre il mio cuore, la miamente, tutto di me stesso.Il fuoco dello Spirito bruci tutto ciò che inme è polvere, peccato, resistenza, rimpianto.Allarga, Signore, le ristrettezze del mio cuore,per cercarti sempre con gioia e fiducia.Non togliere dal mio cuore la sete della tuaParola, della tua stessa vita.Nella prova sostienimi, nello sconforto aiuta-mi. Perché sempre io sia dietro di te, perseguirti. Amen. Alleluia.

San Gregorio Magno 3 settembreSan Gregorio nacque verso il 540 dalla fami-glia senatoriale degli Anici e, alla morte delpadre Gordiano, fu eletto, molto giovane,prefetto di Roma. Divenne poi monaco eabate del monastero di Sant’Andrea sulCelio. Eletto papa, ricevette l’ordinazioneepiscopale il 3 settembre 590. Nonostante lamalferma salute, esplicò una multiforme eintensa attività nel governo della Chiesa,nella sollecitudine caritativa, nell’azione mis-sionaria. Autore e legislatore nel campo dellaliturgia e del canto sacro, elaborò un sacra-mentario che porta il suo nome e costituisceil nucleo fondamentale del Messale Romano.Lasciò scritti di carattere pastorale, morale,omiletico e spirituale che formarono interegenerazioni cristiane, specialmente nelMedio Evo. Morì il 12 marzo 604.

1 Settembre 2011Giornata nazionale di preghiera per la salvaguardia del creato

ANTIFONA ALLA COMUNIONEQuant’è grande la tua bontà, Signore! Lariservi per quelli che ti temono.DOPO LA COMUNIONE in piediCel. O Signore, che ci hai nutriti alla tuamensa, fa’ che questo sacramento ci raffor-zi nel tuo amore e ci spinga a servirti neinostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi.Ass. E con il tuo spiritoCel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padree Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. AmenCel. Gesù è stato glorificato dal Padre: nelsuo nome, andate in pace.Ass. Rendiamo grazie a Dio

XXVº Congresso eucaristico nazionale

3/11 settembre 2011Signore Gesù, di fronte aTe, Parola di verità e Amo-re che si dona, come Pietro tidiciamo: “Signore, da chi an-dremo? Tu hai parole di vita eterna”.Signore Gesù, noi ti ringraziamo perché laParola del tuo Amore si è fatta corpo dona-to sulla Croce, ed è viva per noi nel sacra-mento della Santa Eucaristia.Fa’ che l’incontro con Te nel Mistero silen-zioso della Tua presenza, entri nella pro-fondità dei nostri cuori e brilli nei nostriocchi perché siano trasparenza della Tuacarità.Fa’, o Signore, che la forza dell’Eucaristiacontinui ad ardere nella nostra vita e diven-ti per noi santità, onestà, generosità, atten-zione premurosa ai più deboli.Rendici amabili con tutti, capaci di amici-zia vera e sincera perché molti siano attrattia camminare verso di Te.Venga il Tuo Regno, e il mondo si trasfor-mi in una Eucaristia vivente.Amen.

Apostolato della preghiera Settembre 2011Generale – Per tutti gli insegnanti, affinchésappiano trasmettere l’amore alla verità ededucare agli autentici valori morali e spirituali.

Missionaria – Perché le comunità cristianesparse nel continente asiatico proclaminoil Vangelo con fervore, testimoniandonela bellezza con la gioia della fede.Vescovi – Perché lo Spirito Santo illu-mini e sostenga le Chiese che sono in

Italia: dalla partecipazione al CongressoEucaristico Nazionale di Ancona pastori e

fedeli attingano lo slancio per un più convin-to impegno missionario.Mariana – Perché l’inizio del nuovo anno so-ciale offra l’occasione di organizzare la vitaquotidiana secondo i valori umani e cristiani.