21551722 Comune Di Taranto Dismissione Aree Demaniali Militari

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Interessantissima lettera indirizzata al Presidente del consiglio dei Ministri (ed altri) scritta dal nostro Vice Sindaco di Taranto Alfredo Cervellera (Sinistra e Libertà). Si parla dei progetti futuri di riqualificazione riguardanti la nostra città e le zone demaniali dismesse, il futuro dell'Arsenale Militare Marittimo, ecc...

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Page 1: 21551722 Comune Di Taranto Dismissione Aree Demaniali Militari

Comune di Taranto

Piazza Castello n. 1 – 74100 Taranto

tel.: 0994581625 – fax: 0994760019

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Prot. n° 1859 del 13.03.03

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI e, p.c. AL MINISTRO DELLA DIFESA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA ALL’ ASSESSORE REGIONALE AL TURISMO AL PREFETTO DI TARANTO AL COMANDANTE IN CAPO DEL DIPARTIMENTO

DELLO JONIO E DEL BASSO ADRIATICO LORO SEDI

Oggetto: Dismissione aree demaniali militari e riqualificazione urbana di Taranto.

Con la presente si ringrazia il Governo per il recente impegno e storico accordo sottoscritto con la Regione Puglia e l’ILVA di Taranto, accordo che avvia, finalmente, un percorso concreto e condiviso che coniuga l'abbattimento delle emissioni di diossina a Taranto con la produzione della fabbrica, la sicurezza del lavoro ed i posti di lavoro, accordo che supera le precedenti perplessità e dubbi interpretativi.

E’ opportuno comunque sottolinerare che la città di Taranto, vive, forse come mai nel passato, un periodo di estrema recessione di natura economica, sociale e culturale, dovuta in massima parte al dissesto finanziario a cui è stato condotto l’Ente comunale dalle ultime Amministrazioni civiche, ma anche alla pesante condizione della grande industria con un numero di cassaintegrati pari a circa 4.500 e al progressivo ridimensionamento dell’Arsenale M.M. e degli Enti della Difesa nell’economia cittadina.

Da tempo tutti i soggetti istituzionali e sociali della città chiedono al Governo di far chiarezza sul futuro di questo storico Stabilimento, ma nonostante le innumerevoli sollecitazioni inviate, anche per il tramite del S.E. il Prefetto di Taranto, alla Presidenza del Consiglio non ricevono alcuna risposta.

Inoltre, i tagli al bilancio della Difesa pregiudicano l’attività futura dell’Arsenale M.M. e di tanti altri Enti militari disseminati nel nostro territorio (Marimuni Buffoluto, Diram, Maricommi, Maricentro, Mariscuole, Centro Addestramento Volontari dell’Aeronautica, ecc. ecc,).

Il Sindaco

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Comune di Taranto

Piazza Castello n. 1 – 74100 Taranto

tel.: 0994581625 – fax: 0994760019

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In questa oggettiva condizione pesante per la città, come Amministrazione Comunale, sin dall’atto del nostro insediamento, abbiamo avviato un confronto positivo con la Marina Militare, a livello locale e nazionale, per recuperare/valorizzare immobili ed aree demaniali dismesse o in dismissione della Difesa.

La conformazione della città ristretta tra i due mari impone tale scelta, che fu affrontata e risolta con il Governo in un Protocollo d’Intesa (sottoscritto dai Ministeri della Difesa e delle Aree Urbane, dalla Regione Puglia, dalla Provincia e recepito con Delibera del Consiglio Comunale di Taranto nel lontano 3 Febbraio del 1992) all’atto dell’avvio dei lavori della Stazione Navale a Mar Grande.

Il trasferimento della Stazione Navale dal centro della città verso la periferia è avvenuto qualche anno fa.

La comunità locale si è dovuta accollare spese ingenti per realizzare infrastrutture viarie a seguito

dello spostamento di pesi urbanistici così rilevanti, ma il Governo non ha ancora rispettato quel Protocollo.

Oggi questo argomento è ridiventato di attualità, grazie al Piano Strategico di Area Vasta, che prefigura uno scenario alternativo per Taranto, ancora imprigionata tra mura militari e pestifere ciminiere.

Per cogliere le opportunità delle ultime risorse europee, in questo ambito e con l’obbiettivo di perseguire uno sviluppo diverso rispetto alle monoculture del passato, sono stati predisposti i Progetti preliminari (che alleghiamo) per la musealizzazione di Nave V. Veneto, la riqualificazione urbana dell’ex Stazione Torpediniere e della zona centrale del Borgo denominata “baraccamenti Cattolica” e per il riuso dell’Isola di S.Paolo.

La fattibilità ed il successo del progetto di musealizzazione di Nave V. Veneto (su cui si è in dirittura d’arrivo con lo Stato Maggiore della Marina e la Regione Puglia) è assolutamente dipendente dalla concessione (anche in couso) degli immobili della Marina insistenti nell’ex Stazione Torpediniere a Mar Piccolo, che con la loro complementare destinazione d’uso prevista dal progetto (Acquario, Museo della Marina e del Mare, ecc.ecc.) avrebbero una funzione attrattiva per un turismo di qualità, in sinergia con il Martà (Museo Nazionale Archeologico di Taranto) con cui l’area confina.

Inoltre, la riqualificazione urbana di un’area centrale e vitale per la città, quale quella degli ex “baraccamenti Cattolica”, oggi in forte degrado, aiuterebbe a rilanciare il commercio nel Borgo grazie a parcheggi e a Centri polivalenti da realizzare con il concorso dell’iniziativa privata che già ha avanzato proposte interessanti.

Con la Marina Militare c’è già un’intesa di massima per trasferire le cubature e le funzioni preesistenti in altre aree prescelte dalla Forza Armata.

Le associazioni dei commercianti, i Sindacati, l’Assindustria e tutto il partenariato economico-sociale ritengono che questo progetto, come quelli precitati, si possano realizzare in tempi ristrettissimi basta che ci sia la necessaria volontà politica.

Per quanto riguarda il Comune di Taranto si è disponibili ad avviare “ad horas”, con il Ministero della Difesa, un confronto nel merito di questi progetti per trovare, com’è stato nel caso dell’Ilva,soluzioni condivise e praticabili in tempi brevi.

Il Sindaco

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Comune di Taranto

Piazza Castello n. 1 – 74100 Taranto

tel.: 0994581625 – fax: 0994760019

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Abbiamo appreso recentemente dai giornali della presentazione a Cannes di un progetto, da parte del Ministero della Difesa, di trasformare immobili militari di pregio tarantini (quali Palazzo Brasini dell’Aeronautica ed altri dell’Arsenale) in alberghi a cinque stelle. Tutto ciò è inaccettabile in quanto aree importanti dal punto di vista paesaggistico intorno al Mar Piccolo ed immobili storici non possono essere oggetto di trasformazione urbanistica senza il consenso e la condivisione della Città di Taranto. La Taranto moderna, nata 120 anni fa con la Marina e l’Arsenale, che vogliamo ricordare con una cerimonia il 21 agosto p.v., non può assistere inerte ad eventuali scippi del suo territorio.

La crisi economica incombe e diventa sempre più devastante per il Sud e per la nostra città. Solo valorizzando il nostro patrimonio culturale, la nostra storia e il contesto urbanistico si potrà dare

un futuro diverso a Taranto.

Le chiediamo un incontro a breve per un aiuto in questo percorso che vede coinvolti vari soggetti istituzionali e sociali.

Le esprimiamo sin da ora tutta la nostra gratitudine, nel caso contrario saranno i cittadini di Taranto a giudicare dai silenzi e dall’inerzia chi li governa ai vari livelli.

Fiduciosi di un riscontro positivo alla presente, Le rivolgiamo i più cordiali saluti.

F.to: IL VICE SINDACO – ASSESSORE AI RAPPORTI CON LA M.M.

Dott. Alfredo CERVELLERA F.to: IL SINDACO

Dott. Ippazio STEFÀNO

Il Sindaco

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C O M U N E D I T A R A N T O ______________________

Gabinetto Sindaco

D O C U M E N T O

In data 12 ottobre c.a., presso Palazzo di Città, il Sindaco di Taranto Dr. Ippazio Stefàno, unitamente al Vice Sindaco Dr. Alfredo Cervellera e all’Assessore alle Politiche del Lavoro Piero Bitetti, ha incontrato le RR.SS.UU. dell’Arsenale e le Organizzazioni Sindacali di Categoria. Dall’incontro è emerso che:

- lo sviluppo di Taranto storicamente è stato condizionato dai pesi delle servitù militari nel territorio; - l’Arsenale è la terza realtà produttiva nel territorio jonico; - questo Stabilimento rischia la chiusura senza un tempestivo intervento del Governo in ordine al Progetto

Industriale, non ancora esplicitato alle Organizzazioni Sindacali di Categoria, e al completamento della copertura finanziaria del Piano Brin;

- è necessario procedere immediatamente a nuove assunzioni e ad un Piano per la formazione del Personale mirato alle lavorazioni sulle Nuove Unità.

Tenuto conto che a Taranto, capitale della Marina, è presente l’80% della flotta militare, si ritiene indispensabile salvaguardare il ruolo strategico dell’Arsenale ai fini della manutenzione logistica. Per quanto sopra il Comune, che si è fatto promotore ed ottenuto dal Governo l’attivazione, presso la Prefettura, di un Tavolo per Taranto

C H I E D E

al Governo:

- di mettere a conoscenza agli Enti Locali e alle parti sociali interessate del Piano Industriale e di assicurare le risorse nella prossima Legge Finanziaria per il completamento del Piano Brin;

- di avviare, presso la Prefettura di Taranto, il Tavolo Istituzionale, già attivatodalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sull’Arsenale e sulle Aree Demaniali della Difesa.

Il Comune di Taranto, unitamente alle OO.SS. si impegna ad organizzare un Convegno Nazionale specifico con la partecipazione oltre del Ministero della Difesa, dei Comuni di La Spezia, Augusta e Brindisi. Per preparare tale Convegno e una proposta di Taranto sull’Arsenale di TA, si istituisce un gruppo di lavoro con le OO.SS., l’Università del Territorio, gli Enti Locali e Regione Puglia. Taranto, 12 ottobre 2009

F.to: IL VICE SINDACO

Dott. Alfredo CERVELLERA F.to: IL SINDACO

Dott. Ippazio STEFÀNO

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C O M U N E D I T A R A N T O ______________________

Gabinetto Sindaco Telef.: 0994581667/664/647 – Fax: 0994760019

Prot. n° 325 del 21 ottobre 2009 Trasmissione via fax

ai sensi dell’art.43 – comma 6 – del D.P.R. n° 445/2000

Al Presidente del Consiglio dei Ministri On.le Silvio Berlusconi Al Ministro per la Difesa On.le Ignazio La Russa Al Sottosegretario Ministero Difesa On.le Francesco Cossiga Al Capo di Stato Maggiore Marina Amm. Paolo La Rosa Al Prefetto di Taranto Dr. Alfonso Pironti Al Presidente della Regione Puglia On.le Nichi Vendola Al Presidente della Provincia di Taranto Dr. Giovanni Florido Al Comandante in Capo del Dipartimento dello Jonio e del Basso Adriatico Amm. Gianmaria Faggioni Al Presidente Confindustria di Taranto Cav. Luigi Sportelli Al Presidente ASCOM di Taranto Dr. Emanuele Papalia Al Commissario Camera di Commercio di Taranto Dr. Roberto Falcone

Alle OO.SS. di Taranto

Oggetto: 1) Crisi dell’Arsenale M.M. di Taranto. 2) Dismissioni aree demaniali militari e riqualificazione urbana di Taranto.

Prosecuzione Foglio n. 1859 del 13/03/2009 (All. 1).

Nel ringraziare il Governo per aver accettato prontamente la nostra proposta di attivare un Tavolo Istituzionale (peraltro già avviato dalla locale Prefettura) su vari aspetti della crisi che vive la Città di Taranto, si chiede urgentemente di affrontare, con una presenza qualificata del Ministero della Difesa, gli argomenti in oggetto.

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In relazione alla crisi dell’Arsenale M.M. di Taranto, i sottoscritti, nei giorni scorsi, hanno ricevuto a Palazzo di Città le Rappresentanze Sindacali Unitarie di detto Stabilimento e le Organizzazioni Sindacali di Categoria con cui hanno condiviso l’allegato documento (All. 2). In esso sono evidenziate l’urgenza di conoscere il Piano Industriale e di assicurare risorse certe nella prossima Legge Finanziaria per il completamento del Piano Brin delle infrastrutture dell’Arsenale di Taranto (circa 40 milioni di Euro). Inoltre, con il foglio cui si fa prosecuzione, sono stati inviati i Progetti di Fattibilità (approvati nell’ambito del Piano Strategico di Area Vasta Tarantina), relativi alla musealizzazione di Nave Vittorio Veneto, al Polo Museale presso l’ex Stazione Torpediniere, alla riqualificazione urbana della zona del Borgo antistante l’Arsenale denominata “ex Baraccamenti Cattolica” e al riuso dell’Isola di S. Paolo. E’ per noi vitale cogliere le opportunità delle ultime risorse europee disponibili per uscire dalla crisi che ci attanaglia e perseguire uno sviluppo diverso della città basato sulla straordinaria collocazione geografica del Porto e su un Turismo culturale e di massa. Abbiamo già avuto modo di ribadire a Roma, e nella nostra lettera precitata, che le Associazioni Sindacali e tutto il partenariato economico – sociale ritengono gli argomenti in oggetto impellenti e da realizzare in tempi ristrettissimi. Alla luce di quanto sopra esposto e delle tensioni sociali che stanno esplodendo sia tra i lavoratori della Difesa e sia tra i commercianti e gli industriali colpiti dalla crisi dell’Arsenale e da quella della città, il Comune ribadisce l’esigenza che il confronto richiesto in premessa con i rappresentanti politici e tecnici del Ministero della Difesa, si svolga a Taranto in tempi brevissimi. In attesa di un cortese riscontro della presente, si inviano cordiali saluti

F.to: IL VICE SINDACO

Dott. Alfredo CERVELLERA F.to: IL SINDACO

Dott. Ippazio STEFÀNO