Maggio · 2015. 5. 21. · Annunziata Ferrara, per aprire la scuola alla città e a quanti hanno...

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Mensile cattolico d'informazione fondato nel 1921 Poste Italiane sped. in abb. post. DL 353/2003 (conv. in Legge 27/2/2004 n° 46) Art. 1, comma 1, S1/BR - Aut. Trib. BR n. 38 del 21.7.1956 - Iscriz. R O C n° 5673 Dir. Resp.: Ferdinando Sallustio - LO SCUDO: C.so G. Garibaldi, 129 - Ostuni - Tel 0831 331448 - [email protected] - Tip.: Nuova GA srl - Ostuni Maggio 2014 N° 5 € 2,00 una copia I 90 ANNI DI MONS. TODISCO Auguri don Settimio Cambieranno i suo- natori, ma quale sarà la musi- ca? Il Sinda- co uscente Domenico Tan- zarella, nella vi- gnetta del nostro bravissimo Enzo Farina, dà il “LA” ai 5 candidati alla sua successione, tutti rivolti verso di lui: Nicola Santoro (col violino), Gian- franco Coppola (coi piatti), Paolo Ma- riani (col contra- basso), Franco Co- lizzi (col piffero) e Vito Semerano (col- la tuba). Ognuno vuole suonargliela a modo suo... D ue autentici gi- ganti della recen- te storia della Chiesa – Wojtyla e Roncalli – sono santi. La cano- nizzazione è stata de- cisa da Papa France- sco che li considera due “uomini coraggio- si”. È stato un avveni- mento universalmen- te partecipato. Un grande abbraccio di popolo, (circa un mi- lione di persone), una grande folla multilin- gue e multicolore. Un evento pienamente religioso, ancorato anzitutto alla fede, al culto e alla spiritualità popolare. Papa Francesco ha offerto al mondo un segno forte proponendo come “cristiani esemplari” due Papi – Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II - che sono ancora nel cuore di tanti perché hanno guardato avanti, precorrendo i tempi. E di Papa Wojtyla a tutt’oggi non si è spenta l’eco del suo forte invito: “non abbiate paura”. Coinvolgendo nella canonizzazione il suo predeces- sore Benedetto XVI Papa Bergoglio ha compiuto un atto carico di forte si- gnificato. Commovente l’abbraccio tra i due. I due Papi santi sono accumunati non solo dalla santità di vita ma anche da una visione di Chiesa Conciliare. Entrambi i pontefici so- no stati convinti e tena- ci fautori del dialogo ecumenico ed interreli- gioso. La canonizzazione dei due Papi rappresenta l’espressione più au- tentica di una Chiesa che cammina accanto all’uomo. E ancora , dato fondamentale, il loro insegnamento passa attra- verso l’eredità del Concilio Vaticano II che ha visto in Giovanni XXIII (un Papa che, in occasione della sua elezione fu considerato “di transizione”) il coraggio- so ideatore e in Giovanni Paolo II un fedele attuato- re. L’avvenimento offre anche l’opportunità di valo- rizzare il Concilio e il suo messaggio ancora da sco- prire nella sua interezza. Il nostro arcivescovo emerito mons. Settimio Todi- sco, per tutti “don Settimio”, ha compiuto 90 anni: una vita intera donata alla testimonianza della Fede, con competenza, intelligenza e doti pastorali unani- memente riconosciute. Tanti sinceri auguri, don Set- timio, da tutti noi de “Lo Scudo”: Ti vogliamo bene. *** N ato a Brindisi il 10 maggio 1924, ha compiuto gli studi nel seminario diocesano di Ostuni ed in quello regionale di Molfetta. Viene ordinato presbite- ro il 27 luglio 1947, nella cattedrale di Ostuni, dall'ar- civescovo di Brindisi Francesco De Filippis. Inizia il ministero in qualità di docente e di vice retto- re nel seminario di Ostuni; contemporaneamente in- segna religione nelle classi del Ginnasio ed è coa- diutore nella parrocchia della cattedrale di Ostuni. Nell'ottobre del 1950 viene trasferito, con la nomina di rettore del seminario, nella rinnovata sede di Brin- disi, tornando nella città natale. In questi anni colla- bora con la FUCI e l'Istituto Magi- strale di Brindisi. L'arcivescovo Ni- cola Margiotta, nel giugno 1957, lo richiama a Ostuni nominan- dolo canonico teologo, prefetto di curia, delegato vescovile per l'Azione Cattolica ed assistente del Movimento Laureati. Nel 1962 gli viene affidato l'uf- ficio di vicario generale, e, l'anno successivo, riceve la nomina pontificia di Protonotario Apostolico. È ar- ciprete del capitolo cattedrale, insegnante di religio- ne nel Liceo classico e membro della Consulta del- l'Istituto pastorale pugliese. “Giungemmo: è il Fine. O sacro araldo, squilla!”. In- somma, ci siamo. Prendo in prestito il magnifico in- cipit della poesia “Alexandros” di Giovanni Pascoli, per commentare la presentazione delle innumere- voli liste che si contenderanno i (pochi) posti in Consiglio nella grande sfida elettorale del 25 mag- gio, con possibile prolungamento all’8 giugno. Ven- tiquattro liste per cinque candidati a Sindaco, 559 “nomination” e una serie di situazioni che fanno ve- nire in mente i titoli di famose trasmissioni TV, e di telequiz in particolare. Sarà “Avanti un altro!” per- chè il Sindaco uscente Tanzarella dovrà lasciare la carica che ha tenuto, a più riprese, per quattordici degli ultimi ventidue anni; sarà “L’eredità” (per for- tuna senza “ghigliottina”) per il rilevante numero di figli, coniugi e parenti di vari big della politica ostu- nese di oggi e degli anni passati presenti in lista; sarà “Rischiatutto” per chi si giocherà il futuro poli- tico in queste elezioni; sarà “Lascia o raddoppia?” per chi ha amministrato in questi anni e si propone per la riconferma e per chi vuole prenderne il posto; sarà “Un posto al sole” per molti giovani che si af- facciano alla politica; speriamo che nessuno voglia fare un “remake” del film “Il peccato e la vergogna”, o che gli elettori invochino il titolo della fiction “Che Dio ci aiuti!”. “Scherzi a parte”, concedeteci alcune brevissime considerazioni: di tutto il gigantesco di- battito pre-elettorale non è quasi rimasta traccia nelle liste dei candidati; di tutti coloro che su “Fa- cebook” pubblicavano decine di considerazioni al giorno con vari interventi, alcuni puntuali ed oppor- tuni, altri velleitari o fumosi, solo uno o due sono candidati; l’appello che, fin dal numero di febbraio del nostro giornale, le varie associazioni cattoliche della città avevano rivolto alle forze politiche solle- vando una serie di problemi e di possibili soluzioni non è stato ritenuto degno di risposta da nessuno degli aspiranti Sindaci; al mondo cattolico si guar- da come portatore di voti, come fornitore di servizi, per quante concrete opere di carità, di solidarietà e di promozione sociale esprime, ma non si stabili- sce un dialogo nè un sereno confronto perchè la nostra comunità possa crescere e provare a supe- rare disagi palesi o nascosti. Il 25 maggio si espri- me anche un importantissimo voto per le Europee; e se la politica internazionale guarda ai mercati, quella ostunese guarda al mercato, con i crocicchi dei candidati che fermano tranquilli e innocenti clienti delle bancarelle del sabato; ognuno di noi ha già almeno dieci bigliettini di colore diverso in ta- sca: tutti abbiamo parenti, cognati, tutti abbiamo amici (si spera) ma alcuni di loro si ricordano di noi solo ogni cinque anni; capiamo quanti locali com- merciali vuoti ci sono in città (tanti, purtroppo) per- chè per un mese sono occupati dai comitati e co- mitatini (tre sedie, un manifesto, una bella ragazza seduta e il gioco è fatto) e quella è l’unica concre- ta occupazione che le elezioni riescono a portare; c’è chi ha schedato le famiglie e sa già quanti voti gli verranno fuori da ciascuna sezione (ma se tro- va un voto in meno che succederà?) e si sa che, quando l’elettore, nonostante tutto, esce di casa per recarsi al seggio, prima di raggiungere la cabi- na dovrà superare uno sbarramento di candidati che lo guardano sorridenti o grifagni con le braccia conserte, ma con l’aria di dire “mi raccomando...”. Dicono tutti che questo impegno, che a tratti ha del sovrumano, non è per il loro interesse, ma per il no- stro: sogniamo che sia vero. “Il sogno è l’infinita ombra del vero” diceva Pascoli nella stessa poesia. Proviamo a votare il candidato che, di qualunque colore sia, ci fa sognare di più. Magari funziona. FERDINANDO SALLUSTIO Ostuni: il voto è tutto un quiz VILLANOVA: ABBATTUTO L'"ECOMOSTRO" Il gigantesco braccio mec- canico afferra con un'enor- me pinza le colonne del terzo piano, e le sbriciola: piano piano, come un dinosauro fe- rito a morte, l'"ecomostro di Villanova" viene giù un pezzo alla volta, tra gli applausi di una grande folla di scolare- sche, cittadini, giornalisti, as- sociazioni ed autorità. E' la mattina del 12 aprile 2014: cinque ore dopo non resta più nulla della struttura che doveva essere un albergo e che fu eretta nei suoi tre pia- ni circa trent'anni fa. Il Comu- ne l' ha fatta demolire con un finanziamento di circa 200mi- la euro, per metà sostenuto dalla Regione, dopo la sentenza definitiva contro i proprietari, coniugi Mar- zio, che ora, tuttavia, avanzano al Comune una richiesta di risarcimento di più di tre milioni di euro. L'abbattimento concludeva la "Settimana della bellezza" promossa da Legambiente, ed è stato presiedu- to da una cerimonia alla quale hanno preso parte, oltre al Sindaco Tanzarella, al Prefetto e al Questore di Brindisi, anche il presidente della Regione, Nichi Vendola, e l'Assessore regionale all'Urbanistica An- gela Barbanente. Il Presidente Vendola ha sottolineato: "Sono pervenute alla Regione solo due rischie- ste di finanziamento per l'abbattimento di queste strutture, una dalla Procura di Lecce, l'altra dal Comu- ne di Ostuni. Siamo ben lieti di avere accolto la richiesta di Ostuni e di essere qui presenti nel momento in cui la comunità locale si riappropria di un pezzo del suo territorio, della sua vita e della sua storia, con una grande festa popolare". La tecnica usata è stata di alta specializzazione (la ditta incaricata veniva dall'Umbria) proprio perchè quest'azione venisse fatta nel minor tempo possibile, salvaguardando l'ambiente circostante e con un corretto smaltimento della notevolissima quantità di macerie risultante dall'abbattimento. Macerie che te- stimoniano il successo in una battaglia, anche se vincere la guerra contro l'abusivismo e l'assalto al ter- ritorio sarà lungo e complicato (e si spera che, in questa "santissima" guerra, tutti abbiano voglia di con- tinuare a combattere dalla parte giusta). Due giganti sugli altari di Mimmo Sacco Queste raffigurazioni dei due amatissimi Papi Santi sono ope- ra dell'artista Salvatotre De Pasquale (Depsa), che è un ap- prezzato pittore, oltre che notissimo autore di canzoni (come "Champagne") e programmi TV. Depsa è legatissimo alla no- stra Ostuni, dove spesso dimora. Le immagini sono disponi- bili in tutte le edicole nella collana "Ritratti dei pontefici". (segue a pag. 8) (segue a pag. 8) LA SCOMPARSA DI SANDRINO MASSARI Lo Scudo si associa al sincero cordoglio della famiglia, degli amici e di tutta la co- munità cittadina (e non solo) per la scom- parsa del prof. Alessandro Massari, avve- nuta il 23 aprile scorso all’età di 92 anni. Ricordiamo Sandrino, che fino all’ultimo era stato nostro ottimo collaboratore a pag. 3.

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Mensile cattolico d'informazione fondato nel 1921Poste Italiane sped. in abb. post. DL 353/2003 (conv. in Legge 27/2/2004 n° 46) Art. 1, comma 1, S1/BR - Aut. Trib. BR n. 38 del 21.7.1956 - Iscriz. R O C n° 5673

Dir. Resp.: Ferdinando Sallustio - LO SCUDO: C.so G. Garibaldi, 129 - Ostuni - Tel 0831 331448 - [email protected] - Tip.: Nuova GA srl - Ostuni

Maggio2014N° 5

€ 2,00una copia

I 90 ANNI DI MONS. TODISCOAuguri don Settimio

Cambieranno i suo-natori, ma qualesarà la musi-ca? Il Sinda-co uscenteDomenico Tan-zarella, nella vi-gnetta del nostrobravissimo EnzoFarina, dà il “LA”ai 5 candidati allasua successione,tutti rivolti verso dilui: Nicola Santoro(col violino), Gian-franco Coppola (coipiatti), Paolo Ma-riani (col contra-basso), Franco Co-lizzi (col piffero) eVito Semerano (col-la tuba). Ognunovuole suonargliela amodo suo...

Due autentici gi-ganti della recen-

te storia della Chiesa– Wojtyla e Roncalli –sono santi. La cano-nizzazione è stata de-cisa da Papa France-sco che li consideradue “uomini coraggio-si”. È stato un avveni-mento universalmen-te partecipato. Ungrande abbraccio dipopolo, (circa un mi-lione di persone), unagrande folla multilin-gue e multicolore. Unevento pienamentereligioso, ancorato anzitutto alla fede, al culto e allaspiritualità popolare. Papa Francesco ha offerto almondo un segno forte proponendo come “cristianiesemplari” due Papi – Giovanni XXIII e GiovanniPaolo II - che sono ancora nel cuore di tanti perchéhanno guardato avanti, precorrendo i tempi.E di Papa Wojtyla a tutt’oggi non si è spenta l’eco delsuo forte invito: “non abbiate paura”. Coinvolgendo nella canonizzazione il suo predeces-sore Benedetto XVI Papa Bergoglio ha compiuto un

atto carico di forte si-gnificato. Commoventel’abbraccio tra i due. Idue Papi santi sonoaccumunati non solodalla santità di vita maanche da una visionedi Chiesa Conciliare.Entrambi i pontefici so-no stati convinti e tena-ci fautori del dialogoecumenico ed interreli-gioso. La canonizzazione deidue Papi rappresental’espressione più au-tentica di una Chiesache cammina accantoall’uomo. E ancora ,

dato fondamentale, il loro insegnamento passa attra-verso l’eredità del Concilio Vaticano II che ha visto inGiovanni XXIII (un Papa che, in occasione della suaelezione fu considerato “di transizione”) il coraggio-so ideatore e in Giovanni Paolo II un fedele attuato-re. L’avvenimento offre anche l’opportunità di valo-rizzare il Concilio e il suo messaggio ancora da sco-prire nella sua interezza.

Ilnostro arcivescovo emerito mons. Settimio Todi-sco, per tutti “don Settimio”, ha compiuto 90 anni:

una vita intera donata alla testimonianza della Fede,con competenza, intelligenza e doti pastorali unani-memente riconosciute. Tanti sinceri auguri, don Set-timio, da tutti noi de “Lo Scudo”: Ti vogliamo bene.

* * *

Nato a Brindisi il 10 maggio 1924, ha compiuto glistudi nel seminario diocesano di Ostuni ed in

quello regionale di Molfetta. Viene ordinato presbite-ro il 27 luglio 1947, nella cattedrale di Ostuni, dall'ar-civescovo di Brindisi Francesco De Filippis.Inizia il ministero in qualità di docente e di vice retto-re nel seminario di Ostuni; contemporaneamente in-segna religione nelle classi del Ginnasio ed è coa-diutore nella parrocchia della cattedrale di Ostuni.Nell'ottobre del 1950 viene trasferito, con la nominadi rettore del seminario, nella rinnovata sede di Brin-disi, tornando nella città natale. In questi anni colla-

bora con la FUCIe l'Istituto Magi-strale di Brindisi.L'arcivescovo Ni-cola Margiotta,nel giugno 1957,lo richiama aOstuni nominan-dolo canonicoteologo, prefettodi curia, delegatovescovile per l'Azione Cattolica ed assistente delMovimento Laureati. Nel 1962 gli viene affidato l'uf-ficio di vicario generale, e, l'anno successivo, ricevela nomina pontificia di Protonotario Apostolico. È ar-ciprete del capitolo cattedrale, insegnante di religio-ne nel Liceo classico e membro della Consulta del-l'Istituto pastorale pugliese.

“Giungemmo: è il Fine. O sacro araldo, squilla!”. In-somma, ci siamo. Prendo in prestito il magnifico in-cipit della poesia “Alexandros” di Giovanni Pascoli,per commentare la presentazione delle innumere-voli liste che si contenderanno i (pochi) posti inConsiglio nella grande sfida elettorale del 25 mag-gio, con possibile prolungamento all’8 giugno. Ven-tiquattro liste per cinque candidati a Sindaco, 559“nomination” e una serie di situazioni che fanno ve-nire in mente i titoli di famose trasmissioni TV, e ditelequiz in particolare. Sarà “Avanti un altro!” per-chè il Sindaco uscente Tanzarella dovrà lasciare lacarica che ha tenuto, a più riprese, per quattordicidegli ultimi ventidue anni; sarà “L’eredità” (per for-tuna senza “ghigliottina”) per il rilevante numero difigli, coniugi e parenti di vari big della politica ostu-nese di oggi e degli anni passati presenti in lista;sarà “Rischiatutto” per chi si giocherà il futuro poli-tico in queste elezioni; sarà “Lascia o raddoppia?”per chi ha amministrato in questi anni e si proponeper la riconferma e per chi vuole prenderne il posto;sarà “Un posto al sole” per molti giovani che si af-facciano alla politica; speriamo che nessuno vogliafare un “remake” del film “Il peccato e la vergogna”,o che gli elettori invochino il titolo della fiction “CheDio ci aiuti!”. “Scherzi a parte”, concedeteci alcunebrevissime considerazioni: di tutto il gigantesco di-battito pre-elettorale non è quasi rimasta traccianelle liste dei candidati; di tutti coloro che su “Fa-cebook” pubblicavano decine di considerazioni algiorno con vari interventi, alcuni puntuali ed oppor-tuni, altri velleitari o fumosi, solo uno o due sonocandidati; l’appello che, fin dal numero di febbraiodel nostro giornale, le varie associazioni cattolichedella città avevano rivolto alle forze politiche solle-vando una serie di problemi e di possibili soluzioninon è stato ritenuto degno di risposta da nessunodegli aspiranti Sindaci; al mondo cattolico si guar-da come portatore di voti, come fornitore di servizi,per quante concrete opere di carità, di solidarietà edi promozione sociale esprime, ma non si stabili-sce un dialogo nè un sereno confronto perchè lanostra comunità possa crescere e provare a supe-rare disagi palesi o nascosti. Il 25 maggio si espri-

me anche un importantissimo voto per le Europee;e se la politica internazionale guarda ai mercati,quella ostunese guarda al mercato, con i crocicchidei candidati che fermano tranquilli e innocenticlienti delle bancarelle del sabato; ognuno di noi hagià almeno dieci bigliettini di colore diverso in ta-sca: tutti abbiamo parenti, cognati, tutti abbiamoamici (si spera) ma alcuni di loro si ricordano di noisolo ogni cinque anni; capiamo quanti locali com-merciali vuoti ci sono in città (tanti, purtroppo) per-chè per un mese sono occupati dai comitati e co-mitatini (tre sedie, un manifesto, una bella ragazzaseduta e il gioco è fatto) e quella è l’unica concre-ta occupazione che le elezioni riescono a portare;c’è chi ha schedato le famiglie e sa già quanti votigli verranno fuori da ciascuna sezione (ma se tro-va un voto in meno che succederà?) e si sa che,quando l’elettore, nonostante tutto, esce di casaper recarsi al seggio, prima di raggiungere la cabi-na dovrà superare uno sbarramento di candidatiche lo guardano sorridenti o grifagni con le bracciaconserte, ma con l’aria di dire “mi raccomando...”.Dicono tutti che questo impegno, che a tratti ha delsovrumano, non è per il loro interesse, ma per il no-stro: sogniamo che sia vero. “Il sogno è l’infinitaombra del vero” diceva Pascoli nella stessa poesia.Proviamo a votare il candidato che, di qualunquecolore sia, ci fa sognare di più. Magari funziona.

FERDINANDO SALLUSTIO

Ostuni: il voto è tutto un quiz

VILLANOVA: ABBATTUTO L'"ECOMOSTRO"Ilgigantesco braccio mec-

canico afferra con un'enor-me pinza le colonne del terzopiano, e le sbriciola: pianopiano, come un dinosauro fe-rito a morte, l'"ecomostro diVillanova" viene giù un pezzoalla volta, tra gli applausi diuna grande folla di scolare-sche, cittadini, giornalisti, as-sociazioni ed autorità. E' lamattina del 12 aprile 2014:cinque ore dopo non restapiù nulla della struttura chedoveva essere un albergo eche fu eretta nei suoi tre pia-ni circa trent'anni fa. Il Comu-ne l' ha fatta demolire con unfinanziamento di circa 200mi-la euro, per metà sostenuto dalla Regione, dopo la sentenza definitiva contro i proprietari, coniugi Mar-zio, che ora, tuttavia, avanzano al Comune una richiesta di risarcimento di più di tre milioni di euro.L'abbattimento concludeva la "Settimana della bellezza" promossa da Legambiente, ed è stato presiedu-to da una cerimonia alla quale hanno preso parte, oltre al Sindaco Tanzarella, al Prefetto e al Questoredi Brindisi, anche il presidente della Regione, Nichi Vendola, e l'Assessore regionale all'Urbanistica An-gela Barbanente. Il Presidente Vendola ha sottolineato: "Sono pervenute alla Regione solo due rischie-ste di finanziamento per l'abbattimento di queste strutture, una dalla Procura di Lecce, l'altra dal Comu-ne di Ostuni. Siamo ben lieti di avere accolto la richiesta di Ostuni e di essere qui presenti nel momentoin cui la comunità locale si riappropria di un pezzo del suo territorio, della sua vita e della sua storia, conuna grande festa popolare".La tecnica usata è stata di alta specializzazione (la ditta incaricata veniva dall'Umbria) proprio perchèquest'azione venisse fatta nel minor tempo possibile, salvaguardando l'ambiente circostante e con uncorretto smaltimento della notevolissima quantità di macerie risultante dall'abbattimento. Macerie che te-stimoniano il successo in una battaglia, anche se vincere la guerra contro l'abusivismo e l'assalto al ter-ritorio sarà lungo e complicato (e si spera che, in questa "santissima" guerra, tutti abbiano voglia di con-tinuare a combattere dalla parte giusta).

Due giganti sugli altaridi Mimmo Sacco

Queste raffigurazioni dei due amatissimi Papi Santi sono ope-ra dell'artista Salvatotre De Pasquale (Depsa), che è un ap-prezzato pittore, oltre che notissimo autore di canzoni (come"Champagne") e programmi TV. Depsa è legatissimo alla no-stra Ostuni, dove spesso dimora. Le immagini sono disponi-bili in tutte le edicole nella collana "Ritratti dei pontefici".

(segue a pag. 8)

(segue a pag. 8)

LA SCOMPARSA DI SANDRINO MASSARI

Lo Scudo si associa al sincero cordogliodella famiglia, degli amici e di tutta la co-munità cittadina (e non solo) per la scom-parsa del prof. Alessandro Massari, avve-nuta il 23 aprile scorso all’età di 92 anni.Ricordiamo Sandrino, che fino all’ultimoera stato nostro ottimo collaboratore apag. 3.

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E’stata una festa per gli stu-denti, un nostalgico ricor-

do per ex liceali ed ex docenti,un invito a considerare la for-mazione classica come qualco-sa di vivo e di attuale, da tesau-rizzare e proiettare nel futuro.Sono stati questi i punti di forzadella prima giornata celebrativadegli 80 anni del Liceo Classi-co, intitolato ad Antonio Cala-mo, oggi più esattamente se-zione classica dell’Istitutod’Istruzione Secondaria Supe-riore “Pepe - Calamo”. Un ora-rio insolito, quello scelto dalladirigente scolastica, prof.ssaAnnunziata Ferrara, per aprirela scuola alla città e a quanti hanno voluto condivi-dere con tutto il personale scolastico questo storicomomento.Una citazione dotta, il titolo del romanzo di IppolitoNievo pubblicato nel 1867, ha segnato questa pri-ma giornata di riflessione su un percorso formativoche attraversa tutto il Novecento, sempre in primafila per la partecipazione alla vita sociale e cultura-le della città, riflettendone problematiche e aspira-zioni al nuovo. Il Liceo è un ottuagenario che puòraccontare una lunga esperienza e se si estende ilciclo scolastico alle classi ginnasiali, l’istituzionepuò ritenersi più che centenaria. La dirigente scola-stica prof.ssa Annunziata Ferrara, ha tracciato conun rapido excursus, le principali tappe significativedella storia del nostro liceo, nel discorso di apertu-ra alla celebrazione. Dall’istituzione nel 1933, all’in-titolazione nel 1957, al ridimensionamento succes-sivo alla legislazione sull’autonomia scolastica e al-l’accorpamento con il Liceo Scientifico “L. Pepe”nell’Istituto d’Istruzione Secondaria “Pepe-Cala-mo”, i vari momenti che hanno scandito la vita sco-lastica dell’istituto sono stati abilmente sintetizzati emessi a fuoco nel loro intrinseco valore formativo eculturale. Sede prescelta da tanti studenti non soloostunesi ma anche dei paesi limitrofi, Cisternino,Carovigno, San Vito e Ceglie Messapica, il liceo harappresentato un punto di riferimento importante ecostante per la crescita culturale e civile della no-stra città. La “storia” dell’istituto si è intrecciata conle “storie” personali di tanti alunni, di tante famiglie.Le carte ingiallite del primo registro degli studentiiscritti al ginnasio pareggiato nel 1865, i verbali deiconsigli di classe del liceo del 1933 con rigoroseannotazioni sulla disciplina e sul profitto, i tabelloniorari tracciati in bella grafia e tanto altro materiale,sono stati esposti per i visitatori. Sfogliando quellepagine i liceali, oggi genitori o professionisti, hannoripercorso anni dimenticati, riconoscendo i compa-gni di classe, facendo riaffiorare ricordi sbiaditi daltempo che le numerosissime fotografie, raccolte dal1944 quando i ragazzi indossavano la divisa fasci-sta fino alle stampe a colori degli anni 90 del seco-lo scorso, hanno riacceso. Successi e risultati nonsolo disciplinari ma anche sportivi. Il gruppo sporti-vo poteva fregiarsi di tute su cui campeggiava astampa Liceo Classico Ostuni e i diplomi affissi allebacheche testimoniano i traguardi raggiunti dagliatleti. Non c’è stata soltanto una rievocazione delpassato. Il presente, l’attualità, le numerose attivitàe l’impegno degli studenti nei diversi ambiti discipli-nari hanno preso forma nei laboratori dell’espressi-vità. Nel laboratorio scientifico i video realizzati da-gli alunni delle prime liceali, partecipi di un progettopromosso dal CNR, hanno evidenziato il loro inte-resse su argomenti complessi e altamente speciali-stici come le nanotecnologie o l’attenzione per leproblematiche connesse con l’alimentazione. Lettu-re d’amore, curato dalla prof.ssa Maria Colacicco,ha riproposto in un’atmosfera suggestiva, ricreatadalla visione dei petali di rosa che emanavano undolce profumo, l’eterno tema dell’amore, nei toni enegli accenti più diversi espressi in alcune delle piùbelle liriche scritte da autori greci e latini, declama-ti e commentati dagli studenti. Particolare interesseha destato lo spazio destinato alle Persone- libroper la scenografia realizzata con cura e passione

dai protagonisti, brani letterari essi stessi da diffon-dere e far conoscere in un toccante coinvolgimentoemotivo. E ancora il laboratorio dedicato al Maggio-re Antonio Ayroldi, martire delle Fosse Ardeatine, alquale è dedicata un’aula del liceo, con i reportagefotografici dei numerosi interventi del nostro istitutoalla manifestazione romana del 24 marzo e alla se-de di via Tasso dove il maggiore fu tenuto prigionie-ro. Per questa occasione la Banca Carime ha fattodono all’istituto di una bacheca Gli occhi della me-moria, dove rimarrà in mostra permanente e a mo-nito dell’orrore della guerra, la vicenda umana e fa-miliare di Antonio Ayroldi: le lettere dalla prigionia,le foto della famiglia, gli attestati militari. Il cimentocon l’elaborazione di pezzi giornalistici e le copie“storiche” dei numerosi “fogli” pubblicati dagli stu-denti del classico, dal Raglio firmato nel 1957 dalcompianto locorotondese Giuseppe Giacovazzo,asceso poi al ruolo di direttore della Gazzetta delMezzogiorno e conduttore del TG1, a Buone notiziefino all’odierno Odissea, hanno avuto testimonian-za nel laboratorio del giornalino scolastico. Dopo isaluti del sindaco avv. Domenico Tanzarella, delpresidente del Consiglio d’Istituto avv. Nicola San-toro e del dirigente scolastico prof. Filippo Taranti-no, un vivace dibattito ha suscitato l’intervento delprof. Luigi Miraglia presidente e creatore dell’acca-demia Vivarium Novum di Roma. L’istituzione, cheraccoglie studenti provenienti da tutta Europa, so-stenendoli con borse di studio, promuove l’insegna-mento delle lingue classiche, latina e greca, in ma-niera nuova, concependole non come lingue esclu-sivamente letterarie ma vive, parlate e capaci di fardialogare persone di paesi diversi. Il principio da cuisi parte è il metodo naturale, un apprendimentoche ha inizio con la lingua parlata per procedere al-la comprensione dei testi, superando la tradiziona-le assimilazione delle regole e delle strutture gram-maticali, cercando di penetrare il contenuto e ilmessaggio che i testi e gli autori classici ci hannotrasmesso. Il prof. Miraglia ha dato dimostrazionedell’efficacia di questo metodo, leggendo un branoin latino di Cicerone, scelto a caso da un rappre-sentante del pubblico da un’antologia di testi classi-ci, e formulando a due allievi dell’accademia deiquesiti riguardanti il testo letto. Chiara, immediata efluente la risposta in latino di costoro, esposta conuna scioltezza e una naturalezza davvero sorpren-denti. Anche la metrica, può suscitare l’interessedegli studenti, ha proseguito Miraglia, se si ripropo-ne, in musica, l’alternarsi di quantità brevi e lunghepresenti nella poesia greca e latina. Gli accademicihanno così dimostrato, cantando brani catulliani eoraziani, la bellezza, l’armonia, la modernità di untesto scritto in metrica, lavorando sull’estensione esull’apertura della vocalità. Nell’insegnamento tra-dizionale si ripropone attraverso l’uso dell’accento,l’alternanza sillabica di quantità brevi e lunghe, al-lontanandosi in questo dalla sensibilità degli antichiche basavano la metrica su un fondamento quanti-tativo e non accentuativo. Con le voci di Angela Semerano, giovane promes-sa della musica, di Marcella Notarpietro e di MarikaMoro si è conclusa la serata. Il prossimo appunta-mento è fissato per l’anno scolastico 2014-2015,durante il quale sarà presentato il volume sugli 80anni della storica istituzione ostunese.

OTTANT’ANNI VERSO IL FUTURO Festeggiati gli ottant’anni dalla istituzione

del Liceo Classico “A. Calamo”di Enza Aurisicchio

MEMORIE DI UN NONAGENARIO:LA CLASSE DI MIMINO COLUCCI

E’sicuramente, tra quanti hanno frequentato i primi anni del Liceo Classi-co, il più longevo degli “studenti”. Il nome del professore Domenico Co-

lucci, classe 1922, non compare nell’elenco dei maturati nel Liceo di Ostuninel 1940. Seguendo una prassi abbastanza consolidata a quei tempi, reintro-dotta nel 2009 dal ministro Maria Stella Gelmini, alcuni studenti particolar-mente dotati decidevano nel corso della seconda liceale di presentarsi da pri-vatisti agli esami di maturità, dopo aver ottenuto l’idoneità per la terza licea-le. Era naturalmente una prova impegnativa e difficile, che richiedeva unabuona preparazione non solo delle materie dell’anno in corso ma anche diquelle dell’anno successivo. E che Mimino fosse bravo lo attesta un verbaledel consiglio di classe del Tutti i professori sono d’accordo nel ritenere tra imigliori gli alunni: M.T. Nobile (poi laurata in Medicina e Chirurgia), Semera-ro Nunzia (poi laureata in Lettere moderne), Colucci Domenico e BagnuloClemente. Racconta che si recò a Conversano, in alternativa a Monopoli, dove aveva sostenuto gli esa-mi di passaggio dalla V ginnasiale alla I liceale (aboliti nel 1965), per affrontare gli esami di idoneità alterzo liceo, dal momento che nel Liceo di Ostuni, ancora parificato nel 1939, non erano certificabili quel-le procedure. Erano anni critici, sentori di guerra erano nell’aria e molti per non essere arruolati si pre-sentavano agli esami sprovvisti di qualsiasi conoscenza, sfidando la fortuna e sperando nella benevo-lenza e nell’umanità della commissione. Si tentava qualsiasi cosa pur di evitare una chiamata alle armi.In quell’anno furono presentate 107 domande di ammissione e tra i “maturandi” figuravano barbieri, pic-coli artigiani, calzolai, falegnami, alcuni dei quali avevano già moglie e figli. Raggiunse Conversano dap-prima in bicicletta per consegnare la documentazione necessaria mentre per le prove scelse il treno,l’unico mezzo pubblico di collegamento con la cittadina barese che costringeva, però, a un lungo per-corso. Partito il giorno prima della prova e arrivato a Bari, trasbordò sulla linea della Sud Est per giun-gere dopo molte ore di viaggio a Conversano dove pernottò in una pensione. Al termine dell’orale ripre-se il treno da Conversano per Ceglie e poi con il pullman giunse in Ostuni. Il risultato gli fu comunicatograzie all’interessamento del vescovo di Conversano che gli comunicò: avete conseguito concordemen-te sette in tutte le materie. In quella sessione furono promossi in sei o sette, ricorda il prof. Colucci.

UN PENSIERO PER GLI ANZIANI:AL FOCOLARE IL 5 PER MILLE

Siavvicinano le scadenze per la presentazione dei modelli 730 e della Dichiarazione dei redditi: co-me sappiamo lo Stato destina il 5 per mille del gettito fiscale alle associazioni culturali e di promo-

zione sociale. Chi volesse destinare la propria quota al Focolare di Ostuni può indicare nell’apposita ca-sella il Codice fiscale 81002130748. Per quanto riguarda la destinazione dell’8 per mille alla Chiesa cat-tolica occorre firmare la casella già predisposta: è opportuno che lo facciano anche i titolari del soloCUD, consegnandolo ai patronati o ai parroci, per consentire il sostegno alle opere della Chiesa.

Il direttore del TG4, Mario Giordano ha di recentepubblicato il volume “Non vale una lira - Euro, spre-chi, follie: così l’Europa ci affama” (Mondadori).Senza nulla togliere all’indubbio valore dell’autore,che ha spesso dimostrato competenze ed indipen-denza di giudizio al di là dei confini della sua scude-ria, il pur ragguardevole elenco di vizi (certi) delleistituzioni economiche e politiche dell’Unione Euro-pea non può far venir meno le altrettanto ragguar-devoli virtù che l’Europa assicura e può ancora as-sicurare.Ricorrono quest’anno i settant’anni dal Manifesto diVentotene, redatto dai grandi Altiero Spinelli ed Er-nesto Rossi “per un’Europa libera e unita”. Per i dueantifascisti confinati in piena guerra sembrava unsogno che si potessero chiamare contemporanea-mente alle urne 500 milioni di persone per un even-to, le elezioni europee, che sarà comunque l’appun-tamento libero e democratico più importante di tuttala storia del pianeta, alla pari con le elezioni recen-temente tenutesi in India.La protesta è spesso giusta, ma non dimentichiamol’assoluta importanza di questo voto, che non devediventare sfogo di tensioni nazionali o esercizio didemagogia o di indifferenza. Magari si arrivasse adelezioni democratiche anche per le istituzioni euro-pee che detengono il reale potere decisionale(Commissione e Consiglio), intanto non rinunciamoal nostro residuo potere di scelta. E’ meglio una so-cietà democratica di una società “democritica”. Nel-l’attesa di trovare nuovi scenari per la rappresen-tanza popolare non dimentichiamo che Churchill di-ceva: “La democrazia è la peggior forma di gover-no, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che sisono sperimentate finora”. Il buon sir Winston, po-chi giorni dopo la fine della seconda guerra mondia-le, dovette accettare una inattesa sconfitta elettora-le cedendo la carica di Primo Ministro.

* * *Sul tema del pos-sibile ritorno allaLira vagheggiatoda alcune forze (odebolezze) politi-che come la LegaNord, il NuovoQuotidiano di Pu-glia ha intervistatoil 27 aprile scorsochi se ne intendedavvero, alcuniImprenditori (la Imaiuscola non èun errore di stampa) tra i quali Alfonso Casale, pa-tron della Telcom spa: “Trovo questa polemica ridi-

cola: l’euro ha certamente avuto più effetti positiviche negativi sui consumi e sull’efficienza delleaziende. Addebitare alla moneta unica le nostre di-sgrazie mi pare irrazionale”. Secondo Casale i veriproblemi sono piuttosto da ricercare altrove: “Dal fi-sco rapace, agli sprechi in molti settori, la burocra-zia lenta, una classe politica spesso inadeguata einfine la crisi finanziaria ed internazionale. L’euro haavuto il merito di avvicinarci al resto d’Europa edevita speculazioni sui cambi, semplificando molteoperazioni in ambito commerciale. Oggi le aziendecompetono su fattori reali e non monetari in ambitoeuropeo. Mettere in discussione un traguardo rag-giunto con tanta fatica è assurdo, quando invece bi-sognerebbe forse andare verso una moneta unicamondiale. Chi parla di possibili benefici per il Mez-zogiorno non ha lavorato probabilmente ai tempidella Lira, oppure sogna una Repubblica del Sud,un po’ fuori dalla storia”.

* * *Diffusi i dati ufficiali dei redditi degli ostunesi nel2012: la cifra pro capite media è di 15.909 euro an-nui, al secondo posto nella Provincia dopo Brindisi(18.889 euro) e prma di Mesagne (14.935 euro).Staccati gli altri Comuni: ultima Erchie con 11.878euro. E’ però da dire che la distribuzione del reddi-to non è ovviamente uguale per tutti. Il Sindaco Tan-zarella ha così commentato i dati: “La mia è una cit-tà di risorse e capacità. Il dato sulla disuguaglianzaè un po’ lo specchio del nostro Paese, dove la ric-chezza è concentrata spesso nelle tasche di pochi,ma è uno stimolo per continuare a contribuire a ren-dere più equa la distribuzione delle risorse. Nei pe-riodi di crisi, le differenze aumentano e noi dobbia-mo sforzarci di trovare occasioni di lavoro. Lo ab-biamo fatto con i servizi e le opere pubbliche”.

* * *Il prof. GilbertoMuraro, cittadinoonorario di Ostunie ex presidentedell’AssociazioneAmici di Ostuni, èstato eletto Presi-dente della BancaCariveneto, fa-cente parte delgruppo Intesa-SanPaolo. Muraroè professore eme-rito di Scienzadelle Finanze, ex Rettore dell'Universita' di Padova,ha maturato varie esperienze in campo bancario eistituzionale. Ci felicitiamo con l’amico Gilberto peril nuovo prestigioso e meritato incarico ottenuto.

Non c’è più un euro?Europa, imprese e redditi degli ostunesi

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22001144TTeerrzzaa PPaaggiinnaa

Nessuno di noi, caro SAN-DRO, avrebbe potuto im-

maginare che il tuo cuore forte egeneroso potesse inaspettata-mente cominciare a fare stranicapricci e cessare, senza possibi-lità di appello, i suoi battiti.E forse tu stesso, nonostantequalche acciacco, non avevi avu-to iltempo di pensare ad una tale eve-nienza. Sorretto dalla forza dellafede e confortato dall’amorevolecura dei tuoi figli ti sentivi al si-curo. D’altronde la tua voglia divivere per poter essere utile agli altri era ancora ta-le e tanta che avevi un’agenda di impegni abbastan-za ricca, fra cui al primo posto la pubblicazione diun interessante e puntuale profilo autobiograficoche riassume i passaggi fondamentali della tua lun-ga e intensa vita.Una vita lunga che ha attraversato quasi tutto il ‘900e conosciuto sacrifici privazioni e rischi ma anchesoddisfazioni piaceri ed onori. Una vita lunga ed in-tensa spesa al servizio di alcuni ideali e valori per teirrinunciabili:la famiglia, l’insegnamento e l’impe-gno religioso civile e sociale.Valori che tu Sandro hai incarnato e testimoniatocon grande spirito di servizio e che oggi rappresen-tano per noi una sorta di testamento spirituale, rac-colto in alcuni capitoli di un libro che merita di es-sere pubblicato e diffuso.Si tratta di memorie il cui valore va oltre il meroracconto delle vicende umane, familiari e professio-nali o la rievocazione dei momenti più significatividel proprio impegno sul versante politico-ammini-strativo e di quello civile e culturale: è una vera epropria lezione di umanità e di fede di cui oggi siavverte un grande bisogno. Il valore della famiglia al primo posto ! Anzitutto quella di origine della quale tu ci hai rac-contato - e lo hai scritto pure nel numero di febbra-io de Lo Scudo – diversi episodi rivelatori del col-lante affettivo che vi univa e grazie al quale eravatepronti ad affrontare qualsiasi sacrificio e rischio.Mi riferisco alla circostanza che vide te, tuo fratelloDonato,ancora bambino, e la vostra mamma in piena guer-ra salire a bordo di un treno merci che da Ostuni do-veva portarvi a Foggia con lo scopo di poter riab-bracciare il vostro Papà che lavorava nel Gargano.Ti assicuro che fa venire i brividi pensare come ildesiderio di rivedere la famiglia unita fosse più for-te del rischio connesso al divieto assoluto delle au-torità militari di far viaggiare persone su un carromerci. E dopo la famiglia di origine quella costruita insie-me con la tua inseparabile e premurosa Tina che do-veva diventare la mamma dei tuoi 4 figli - Adriana,Fabio, Marco e Marcella - che sono stati la ragioneprincipale delle vostra vita.E poi il lavoro, come studio prima e insegnamentodopo , che ti portò a Roma agli inizi della secondaguerra mondiale per conseguire la laurea a prezzo digrandi sacrifici e poi nel mondo della scuola peristruire e formare alla vita tante generazioni di gio-vani ostunesi . E quindi la risposta all’impegno missionario lancia-to dalla Azione Cattolica subito dopo la guerra conun progetto denominato ‘ Per un’aratura sociale e

religiosa del Mezzogiorno ‘ cheti consentì, in qualità di Presi-dente della GIAC, di conoscere– rimanendone giustamente or-goglioso - Giuseppe Lazzati, icui meriti agli occhi di Dio e del-la Chiesa gli sono valsi l’avviodel processo di beatificazione loscorso 5 luglio su impulso di Pa-pa Francesco.Una esperienza comune a tantigiovani laureati, particolarmentebrillanti, chiamati a vivere daprotagonisti il riscatto civile cul-turale e sociale dell’Italia, ed in

particolare del Mezzogiorno, che si era incamminato da poco sulla difficile maesaltante strada della democrazia. Una fucina pre-ziosa per la formazione di buona parte di quellaclasse dirigente e di governo che ha retto le sorti delnostro Paese per quasi 50 anni. E poi la lunga pagina che tu Sandro hai potuto e sa-puto scrivere da amministratore comunale nella fa-se cruciale dello sviluppo della nostra Città, dotan-dola di strumenti urbanistici e di servizi infrastrut-turali (dalle case alle scuole , dall’ospedale al porto)per aiutarla a crescere ed affermarsi come uno deicentri più importanti della nostra Regione dal puntodi vista del richiamo turistico, così come oggi vie-ne conosciuta in Italia e all’estero. E ultimo, ma non per ultimo, l’aspetto religioso eculturale che ha animato il tuo impegno civile e so-ciale. Da componente la Consulta Pastorale dellaParrocchia dell’Annunziata a te particolarmente ca-ra a collaboratore assiduo e qualificato de Lo Scudoe infine a Presidente ultraventennale della Universi-tà della Terza Età prima e delle Tre Età dopo.Grazie alla tua tenacia e ad una fiducia incrollabilenella cultura come leva per lo sviluppo di una per-sona libera e consapevole, sei stato capace, conl’aiuto e la collaborazione di molti, di tenere in vitae dare lustro ad un’Associazione che ha rappresen-tato un luogo di crescita culturale di alto profilo nonsolo per i docenti impegnati ma per il pubblico coin-volto.All’UNITRE, caro Sandrino, hai dedicato tempo erisorse incalcolabili, il cui valore oggi siamo in gra-do di apprezzare sempre più e meglio e di custodiree rilanciare nel tuo nome.L’ispirazione e la ragione di tutto questo penso sipossa trovare in quello che tu annotavi acutamentetra gli appunti, che servivano da guida alle tue lezio-ni nel 1947, nel capitolo dedicato a “L’uomo e ilcittadino”: “ Il valore dell’uomo è dato dalla suaanima che si manifesta come intelligenza, sentimen-to, ragione ed amore… L’uomo non è perfetto senon è membro cosciente di una società da cui rice-ve ed a cui deve donare, superando il proprio egoi-smo” . E tu caro Sandro hai saputo ricevere e dona-re tanto alla tua famiglia, ai tuoi amici e alla comu-nità ostunese tutta.Per questo ti diciamo grazie e forti della idea, che tustesso scrivevi sempre in quegli appunti, secondo laquale “ in Cristo ripariamo le nostre iniquità e ritro-viamo la nostra salute e la nostra felicità” ti salutia-mo per questo viaggio ultraterreno dove potrai ri-congiungerti alla tua cara Tina che non ha maismesso di starti accanto e di aspettarti. CIAO AMICO SANDRO

LLLLeeee tttt tttt eeeerrrreeee aaaa llll DDDDiiii rrrreeee tttt tttt oooorrrreeeeGentile sig. Direttore,Sono la pronipote di un “personaggio” al quale il suo giornale ha dedicato un articolo in uno scorso nume-ro del giornale: “Zze Pìtte”.Mi dispiace inviarLe questa lettera che vuole, innanzitutto, trasmettere la mia più profonda tristezza e di-spiacere che ha seguito la lettura del predetto articolo. L’autore, oltre a riportare inesattezze, ha anche mo-strato dubbi riguardo all’esistenza o meno del suddetto, cercando, invece, tutti i modi per evidenziare i la-ti peggiori di quest’uomo ridicolizzandolo e facendolo passare, per chi non lo ha mai conosciuto, per lo“scemo del paese” o, peggio, per un imbroglione. Non so ancora per quale motivo abbia infierito sulla suamemoria dal momento che nella nostra famiglia era invece beneamato e apprezzato per la sua bontà egenerosità.Zio Benedetto (Locorotondo) era un uomo che, come tanti altri, si è adeguato al semplice e popolare sti-le di vita della sua epoca e non è mai salito agli onori della cronaca per fatti gravi. Al contrario, e questesono fonti certe (!!), era un uomo estremamente sensibile, generoso e socievole oltre che un abile “pare-tare” e mostrava, oltretutto, un apprezzabile desiderio di conoscenza. Invito, quindi, il sig. Carmelo Zurlo a verificare prima l’autenticità delle sue informazioni qualora dovessedecidere di presentare un altro “personaggio” da lui ritenuto degno di attenzione solo per fini grotteschi oricerca di effimera notorietà. Cordiali saluti

DOMENICA FRANCIOSO

Saluto a Sandro Massaridi Lorenzo Cirasino

Anche Ostuni potrebbe rientra-re nel “Patrimonio dell’umani-

tà” censito dal 1972 dall’UNE-SCO, l’Organizzazione delle Na-zioni Unite per l’Educazione, laScienza e la Cultura. Nell’elencodelle 981 bellezze universalmen-te riconosciute figurano 49 sitiitaliani, tre dei quali in Puglia (Ca-stel del Monte, Alberobello eMonte Sant’Angelo) e ormai daquasi otto anni Ostuni aspira adinserirvi il Centro Storico, indivi-duato assieme alle città antichedi Lecce, Galatina, Galatone,Nardò, Martina Franca e Franca-villa Fontana. Nel marzo scorsoun importante convegno a Lecceha fatto il punto della situazione con la presenzadei rappresentanti di nove Rotary Club del Salen-to: l’incaricato del Rotary Club per i rapporti conl’UNESCO è il prof. Raffaele Coppola, ordinario diDiritto ecclesiastico all’Università di Bari e Promo-tore di Giustizia della Corte d’Appello dello Statodella Città del Vaticano, su nomina diretta da partedi Papa Francesco.Il Rotary Club, con i suoi un milione e duecentomi-la soci, è il più grande Club di servizio al mondo, eriunisce componenti delle varie comunità per lapromozione della solidarietà e di eminenti attivitàculturali e sociali. Da tempo, anche attraverso l’at-tività del progetto distrettuale pluriennale “TrulliMare”, il sodalizio si batte per l’inclusione delle bel-lezze naturali e architettoniche della Puglia nel Pa-trimonio UNESCO.Abbiamo rivolto tre domande al prof. Coppola:La candidatura all’ìnserimento del territorio di

Ostuni nel Patrimonio mondiale dell’umanità rico-nosciuto dall’UNESCO è compresa nella dizione“Paesaggi del Salento e centri del Barocco lecce-se”. E’ possibile che questa formula possa ricom-prendere anche la spettacolare presenza di uliveti,masserie, gravine e grotte che connotano il Salen-to e parte delle Murge?“ Il territorio di Ostuni è senz’altro compreso nelladizione “Paesaggi del Salento e Centri del Baroc-co leccese”. Nel corso dell’interclub rotariano del29 marzo 2014 è stato riproposto il dilemma dellaestensione della candidatura, se debba limitarsi al-le sole espressioni dell’architettura barocca o sequeste debbano più correttamente intendersi co-me l’ornato, il culmine di tutto il costruito e finanzia-to, alla cui base vi sono i nostri ulivi millenari ed ilsistema grottale ( gravine e frantoi ipogei). I com-petenti uffici UNESCO si manifestano giustamenteriservati sul punto. Alcune interpretazioni del-l’odierno Ministero per i beni e le attività culturalivanno nel senso proposto da te proposto, come di-mostra la lettera del 18 giugno 2004, a firma deldott. Giuseppe Proietti, esibita a Lecce da Maria

Cristina Franco, nella quale è espressa-mente detto che all’interno di tale candi-datura potrebbero essere collocate addi-rittura le grotte carsiche della Puglia prei-storica; allo stesso titolo, dunque, uliveti,masserie, gravine e grotte che connota-no il Salento e parte delle Murge, purchécostituiscano elementi “strutturali” dellaformazione complessa e complessivadel territorio, come tali risalenti nel tem-po e saldamente integrati nella sua im-magine storica. E’ da dire che, almeno fi-nora, ci si è mossi verso una dimensionedella rete che abbraccia per il solo Ba-rocco i centri del Salento geografico. Nelcorso della convention rotariana sopranominata, peraltro, si è riusciti a spinge-re verso la consapevolezza che, per

proseguire sulla via dell’ambito riconoscimento co-me Patrimonio dell’Umanità, occorre più impegnoe duttilità, senza mancare di allargare i confini del-la proposta, ponendosi anche in rete “con altri siticontigui, dotati di adeguate caratteristiche”Quanti siti sono presenti nella “tentative list” italia-na? E quanti ne vengono scelti ogni anno?Nella Tentative List UNESCO sono presenti 41 sitiitaliani, fra cui il nostro, che oggi non è più ai primiposti a cagione della lentezza e dell’indecisionecon cui finora si è operato. Ogni anno vengonoscelti non più di un sito culturale e di uno naturale.Qual è il ruolo del Rotary Club nell’elaborazione diquesto complesso ed ambizioso progetto?Il Rotary può far molto in questa direzione, speciese prenderà piede il progetto di promozione deldialogo interculturale attraverso un Memorandumof Understanding fra UNESCO e Rotary, di cui èfra i principali promotori il Governatore del Distret-to 2100, Maria Rita Acciardi, che ha ottenuto lapronta adesione del Governatore del Distretto2120 ( Puglia e Basilicata), Renato Cervini, anchecon la mia collaborazione. Molti dei principi fonda-mentali che il Rotary potrebbe attuare come pianodi azione corrispondono a ciò che da tempo stiamotentando di fare, al livello del nostro Distretto, an-che con la delega a chi scrive per i rapporti conl’UNESCO. Credo che l’interclub del 29 marzo, neldelicato gioco patrimonio culturale e paesaggio,possa considerarsi addirittura antesignano di taleMemorandum o, almeno, perfettamente conformeal suo spirito. Il testo esplicativo del sito “Paesaggidel Salento e Centri del Barocco leccese”, specienella traduzione italiana da me curata, insiste sulprodigioso movimento che, legando valori materia-li ed immateriali, prospettive di valorizzazione egestione del patrimonio culturale e paesaggistico,distingue in modo speciale (direi inimitabile) le te-stimonianze del Barocco degli edifici religiosi e del-le architetture civili ricollegabili alla sua fioritura nelBasso e nell’Alto Salento.

OSTUNI Patrimoniodell’umanità?

Intervista di Ferdinando Sallustio

Il prof. Raffaele Coppola

Il3 maggio al Palazzo Ducale diMartina Franca ha avuto luogo

la condivisione dell’anniversariodel progetto "Trulli Mare" - creatotrenta anni fa dal Rotary Club periniziativa del compianto Franco An-glani, ex Sindaco di Ostuni ed exGovernatore del Distretto 2120 delRotary.A presentare le caratteristiche diquesta invenzione, Gianni Lanzilot-ti, delegato distrettuale del progettoTrulli Mare. I club che ne fanno par-te oggi sono dodici: Brindisi, Brindi-si Appia Antica, Brindisi Valesio,Ceglie Messapica, Fasano, Fran-cavilla Fontana, Grottaglie, Mandu-ria, Martina Franca, Monopoli, Ostuni e Putignano.Lanzilotti redasse il progetto di mobilità sostenibile“Le vie di mare e di terra” per consentire i collega-menti fra i porti, le strade e le strutture turistiche eambientali anche dell’entroterra. Il progetto valoriz-za gli uliveti secolari, l’agroalimentare, il riutilizzo ela promozione dell’architettura rurale. Angela Barbanente, vice presidente della giuntaregionale e assessore alla qualità del territorio del-la regione Puglia, ha sviluppato il tema "Ambiti dipaesaggio: le vie del Trulli-Mare": “Dev’esserci unacoscienza collettiva dei valori del paesaggio; spes-so accade che sono i visitatori esterni che ci fannoapprezzare i nostri beni, il loro valore, il loro incan-to. Negli ultimi decenni la città ha letteralmente“mangiato” la campagna. Si sono dunque perseconsapevolezze e valori importanti. Studenti quali-

ficati, nel campo e non, non sonoa conoscenza di concetti fonda-mentali, alla base non solo delleradici ma di elementi che sonostati parte integrante della storia;un esempio potrebbe essere la la-ma: chi fra i giovani può dire di co-noscerla? La cultura di luogo pla-sma l’esperienza e la persona.Occorre la consapevolezza del-l’abitare il territorio, ambiente divita. E’ questa la “tutela del pae-saggio” di cui parla l’articolo 9 del-la nostra Costituzione”. Gianfranco Ciola, direttore delParco delle Dune costiere ha sot-tolineato l’importanza di “nuove

forme di economia intorno alla conoscenza e allacorretta fruizione di questo patrimonio, con il coin-volgimento e la sinergia di molti interventi singoliche possono far superare i problemi in luogo del-l’intervento di un “salvatore della Patria”: io dico divenire a trovarci undici mesi l’anno, tranne che inagosto, quando, spesso, il turismo lascia solo ce-neri fumanti. Per me - ha concluso Ciola - il turismoè: bellezza che diventa denaro”.Presente anche Gianpietro Vigorelli, presidente edirettore creativo dell’agenzia internazionale pub-blicitaria D’Adda-Lorenzini-Vigorelli BBDO, che hafirmato campagne pubblicitarie per i più famosimarchi italiani e stranieri (Campari, Swatch, Coop,BMW e Barilla) ottenendo numerosi riconoscimen-ti nazionali e internazionali.

Rotary: 30 anni del Progetto “Trulli-Mare”

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ORTI EXTRAMOENIA TRA PASSATO,PRESENTE E FUTURO

Lospazio è una risorsa e va utilizzata al meglio.Pertanto è necessario un confronto tra ciò

che gli orti, in questo caso, erano in passato e ciòche si vorrebbe diventassero in futuro, ossia dellearee utilizzate ex novo con funzioni non necessaria-mente agricole, nonostante questa sia una vocazio-ne apparentemente condivisa. La Biblioteca comunale di Ostuni, sabato 26 aprile2014, è stata teatro di interventi produttivi e di un in-tenso dibattito circa questa tematica indubbiamentemolto cara a tutti gli ostunesi. Fotografie e slidehanno permesso ad un pubblico molto vario di viag-giare tra la storia degli orti e lo stato dei lavori attua-li, per approdare infine ad una serie di ipotesi intor-no alle possibili prospettive di gestione futura, conla consapevolezza che molto lavoro ancora ci saràda svolgere.Oggi ci troviamo, grazie ad interventi della pubblicaamministrazione e finanziamenti della regione Pu-glia, di fronte a circa 4 ettari di orti divenuti unagrande proprietà unica e pubblica, liberata progres-sivamente da una condizione di degrado che, dopol’abbandono da parte dei proprietari a causa di unprocesso di modernizzazione e nuove richieste dimercato, si stava manifestando con un’ingente pre-senza di rifiuti ed erbacce. Per continuare a contra-stare tale situazione e sfruttare al meglio questo pa-trimonio prezioso che il paese possiede, i protago-nisti del workshop invitano la collettività a rifletteresu alcune ipotesi aperte e suscettibili di cambia-mento, in merito all’utilizzazione di queste aree chepotrebbero riprendere a coltivare prodotti tradizio-nali come finocchi, viti, susine o nuove colture, dinicchia, particolari con un proprio marchio, risolven-do i problemi riguardanti la risorsa idrica. L’ area po-trebbe restare nella disponibilità del comune cheprovvederebbe alla manutenzione e alla costruzio-ne (già in parte avvenuta) di terrazzamenti collega-ti con gradini in pietra, camminamenti, piccoli par-

cheggi, usufruibili da cittadini e turisti alla stregua dialtri luoghi pubblici. In tal modo verrebbe enfatizza-ta una funzione estetico-ornamentale e ricreativa,oltre che strettamente agricola dell’area, inserita neltessuto della città. In passato questo paesaggio da-va reddito alla popolazione; ora è importante ancheper dare supporto al turismo e generare profitto suf-ficiente per continuare a gestirlo. Altra ipotesi po-trebbe essere un’utilizzazione di tipo sociale, tera-peutica o didattica degli orti, divisi per lotti da desti-nare ad anziani, meno abbienti, associazioni, scuo-le. Queste ultime hanno partecipato attivamente al-le iniziative di recupero, sommate a moltissimi altriprogetti prolifici. Il liceo classico “Calamo” ha con-dotto una ricerca di tipo storico degli orti grazie adun ingente mole di antichi documenti; l’istituto agra-rio “Pantanelli” ha studiato vecchie varietà coltivate.Qualsiasi progetto non può chiudersi positivamentese di pari passo non si ragiona sulla gestione, pun-to più delicato del futuro degli orti, i quali oltre cheessere proprietà comunale, devono essere pubbliciin modo tale che tutti i cittadini si sentano proprieta-ri e possano averne cura. A tal fine sarebbe oppor-tuno realizzare da parte degli interessati un regola-mento (di cui esiste già una bozza).L’essenza di vera e propria cornice tra centro stori-co e piana olivetana conferisce alla zona degli ortiun’immensa bellezza che, assieme alla grande me-moria storica che conservano, dovrebbero spronar-ci a unire le nostre competenze e a non abbando-nare mai il desiderio e la volontà di restituire lorouna nuova funzionalità. Nel prossimo numero del giornale approfondiremo iltema, ripercorrendo il filo rosso del recupero cheparte nel 1994 con un progetto di un gruppo di tec-nici, che cominciò a dare corpo ad un sogno, cheforse potrà a breve realizzarsi.

ILARIA SANTORO

Il19 aprile si è svolta la prima gior-nata di pulizia delle spiagge e dei

fondali organizzata da: Apnea Ener-gy; ARIF; Borgo Ostuni; Casa dellaMusica; Circolo della Vela di Ostuni;Ciuchino Biricchino; Croce RossaItaliana; Diving Puglia; GAIA Envi-ronmental Tours, Education &Events; Immergibili; Lido Morelli; Li-do Stella; Luzzart; Madera Bike; Par-co Naturale Regionale delle DuneCostiere da Torre Canne a Torre SanLeonardo; Rotary Club “Ostuni - Val-le d’Itria - Rosamarina”; Salviamo IlBianco; Serapia; e Slow Food Con-dotta Piana degli Ulivi.L’obiettivo degli ideatori del ProgettoSalvamare 2014 è quello di ripulire la nostra mera-vigliosa costa e di sensibilizzare contestualmentegli utenti (soprattutto le nuove generazioni), a mez-zo di incontri tematici ed apposita cartellonistica, sulconcetto di “mare pulito” e sull’importanza che essoha per la nostra salute. La spiaggia, infatti, è innan-zitutto un ambiente naturale: rami, porzioni di tron-chi e radici, foglie di posidonia depositati dalle ma-reggiate non rendono la spiaggia sporca, perché sitratta di materiale organico che contribuisce ad ali-mentare e conservare le dune costiere; lo sporco èben altro ed è rappresentato solo da tappi, bottiglie,cassette di polistirolo e tutto quello che la “civiltà” ri-versa in mare.Il primo intervento ha interessato la zona marina di

Lido Stella, in località Pilone, ad Ostuni ed ha per-messo l’eliminazione di decine di sacchi di rifiuti divario genere. Durante la mattinata alcuni dei materiali spiaggiati,prima di essere differenziati e smaltiti, sono stati uti-lizzati dall’artista Marzia Ghezzo (Gran teatro delClick) per realizzare con i bambini presenti unascultura sulla sabbia raffigurante un enorme pesce.Nel pomeriggio, invece, Amalia Franco e AlbertoCacopardi hanno rappresentato sulla spiaggia delCamping Villaggio Il Pilone uno spettacolo teatralemolto suggestivo: “Maggio”.Il prossimo appuntamento è fissato per il 10 di que-sto mese sempre in località Pilone.

G. P.

L’11 Aprile 2014, si è tenuto nella sala convegni del-l’Hotel Monte Sarago il dibattito pubblico “L’ultimaspiaggia libera! Una vasca di liquami in spiaggia…grazie alle deroghe”, organizzato dal Consorzio Vil-laggio Torre San Leonardo, il cui tema è stato giàoggetto di un approfondito articolo pubblicato sulnumero di marzo de Lo Scudo, a firma dell’arch.Eliana Pecere.Moltissime persone hanno affollato l’aula ed è sta-to quindi raggiunto l’obiettivo principale del conve-gno: informare gli ostunesi circa l’assurda ubicazio-ne, a ridosso della spiaggia del Pilone, di una vascadi raccolta e rilancio liquami, approvata favorevol-mente dalla Giunta Comunale e , “grazie allo stru-mento della Deroga“, dalla Giunta Regionale.Al dibattito pubblico erano stati invitati il Sindaco e iconsiglieri comunali; presenti tutti e cinque i candi-dati Sindaci.Ha aperto i lavori il Presidente del Consorzio, col.Vitantonio Laricchia, noto meteorologo di Rai3, cheha inquadrato il problema e che ha dovuto chiarirealcune questioni rivoltegli nella conferenza stampadel 10 Aprile indetta dal Sindaco, assente al dibat-tito pubblico organizzato dal Consorzio.Il Vicepresidente di Legambiente di Bari, dott. Gian-franco Algeri, ha evidenziato il fatto che il caso pre-sentato è di ampio interesse non solo per la comu-nità locale, ma anche per quella regionale. La dife-sa della bellezza del territorio è in linea con la poli-tica di Legambiente e va sostenuta proprio laddoveè promossa dai cittadini che vivono quei luoghi.L’avv. Anna Rita Marasco, esperta amministrativi-sta, ha rilevato sia la “potenza” eccessiva che la de-roga ha nel superare, sul momento, ogni altro stru-mento di tutela e di governo del territorio, sia la “de-bolezza” che ne consegue quando, il tempo, rivelal’inadeguatezza di alcune scelte opere. L’esistenzadi alternative localizzative rende impossibile l’appli-cazione della deroga e l’evoluzione legislativa re-gionale (PPTR) ne prevede il ricorso solo se le ope-re pubbliche non abbiano né alternative localizzati-ve né progettuali, condizione ben più restrittiva ri-spetto a quella in questione.L’ing. Primo Stasi, consulente tecnico del Consor-zio nel ricorso al TAR, ha dimostrato che localizzan-do tale vasca in posizione più baricentrica rispetto ai villaggi turistici serviti, è possibile non solo giun-

gere ad una soluzione tecnicamente migliorativa epiù rispettosa del paesaggio e dell’ambiente, maanche economicamente più vantaggiosa sui suc-cessivi costi di gestione dell’impianto.L’arch. Maurizio Marinazzo, Presidente dell’Ordinedegli Architetti della Provincia di Brindisi, ha sottoli-neato che proprio le opere pubbliche dovrebberodare un segnale di correttezza e di rispetto delleprocedure, di compatibilità ambientale e di sosteni-bilità e non risolversi in ferite inferte al territorio.Il Presidente WWF di Ostuni-Cisternino-Fasano,dott. Roberto Zizzi, ha segnalato alcuni punti digrande criticità del progetto di AQP e ha ricordatoche un analogo impianto, ubicato a Torre Canne,puntualmente ad agosto, nel periodo di massimoutilizzo, va in tilt, con conseguenti sversamenti difogna sulla strada.Nel successivo dibattito hanno preso la parola alcu-ni intervenuti.Il sig. Giancarlo Scalone, a nome del Comitato disalvaguardia della spiaggia del Pilone, ha ricordatoche nel mese di giugno 2012, furono ben 2.000 i cit-tadini che dimostrarono il loro dissenso, firmandoun documento contro questo grave attacco all’am-biente.L’ing. Raffaele Pecere ha evidenziato l’incongruen-za progettuale di un impianto che “porta a passeg-gio” (andata e ritorno) i liquami che da Cala di Ro-sa Marina (a sud) giungono al Pilone (a nord) perpoi essere rilanciati verso Diana Marina (molto piùa sud). Anche nell’ipotesi di dotare ogni villaggio tu-ristico di un proprio impianto di sollevamento, co-munque il sito predetto è da escludersi per l’alta cri-ticità idro-geologica e paesaggistica.In chiusura, il prof. Alfredo Anglani ha voluto preci-sare che l’atteggiamento del Consorzio sarà sem-pre quello della ricerca del confronto, proprio per-ché l’interesse alla realizzazione dell’impianto fo-gnario è alto.Pertanto ci si augura che gli Enti coinvolti (AQP, Co-mune di Ostuni, Regione Puglia), senza aspettarel’esito del ricorso pendente al Consiglio di Stato, siimpegnino a ricercare soluzioni ubicazionali che tu-telino la bellezza del paesaggio e che rispettinol’ambiente.

ARCH. ELIANA PECEREPROF. ING. ALFREDO ANGLANI

Ilnostro piccolo stor-mo atterra, dopo le

fatiche invernali, al Ci-nema Teatro Roma il22 maggio alle ore20,30 presentando laspettacolo teatralePerfettamente im-perfetto, ideato e pre-parato dall’ormai col-laudata compagniateatrale de La luna nelpozzo.L’associazione” ILGABBIANO” costituitanell’ormai lontano2004, presso la par-rocchia Madonna delPozzo, da un gruppodi genitori, adulti e ra-gazzi sensibili ai pro-blemi dei disabili emotivati da due princi-pi fondanti della no-stra società e cioèl’art. 4 della Costitu-zione che recita: “Ognicittadino ha il dovere di svolgere secondo le pro-prie scelte un’attività o una funzione che concor-ra al progresso materiale e spirituale della socie-tà.” e dal comandamento “ Amatevi come io hoamato voi.”I volontari del Gabbiano sono adulti e numerosiragazzi che con la loro presenza hanno resopossibile l’avvio di un’attività teatrale che si è ri-velata molto efficace per la socializzazione,l’espressione della creatività e, soprattutto, nelrendere visibile la reciprocità tra chi dona e chi ri-ceve consentendo a tutti un cammino di crescitarelazionale e spirituale.Guardarci nella nostra limitatezza, nelle nostrepersonali “disabilità” può aprirci a visioni altre daquella con cui leggiamo normalmente la realtà.Contattare i nostri limiti, ammetterli ed accettarli

può essere la chiaveper rinunciare alla no-stra onnipotenza edaffidare fiduciosamen-te le nostre sorti in ma-ni altrui o di Dio, perchi crede. Cambiarelenti può aprire straniscenari dove può suc-cedere di scoprire chela menomazione e laconseguente disabili-tà, spesso procura se-renità, accettazione,buona relazionalità,benessere, salute, op-pure può succedere dicapire che al fondo ditutto ci sono solo le no-stre paure dell’altro edella sua diversità.E’ poco quello che fac-ciamo rispetto ai dirittie ai bisogni di questiragazzi e delle loro fa-miglie, ma ci consolaquanto ha detto Madre

Teresa di Calcutta: Quello che noi facciamo èsolo una goccia nell’oceano, ma se non lo faces-simo l’oceano avrebbe una goccia in meno.Per consentire tutto ciò vi invitiamo a venire nu-merosi a vedere il nostro spettacolo Perfetta-mente imperfetto.

GLI... ODORI DELLA CRONACA Dal Consorzio Torre San Leonardo riceviamo e pubblichiamo

CCCCUUUULLLLLLLLAAAALa sorellina Angela Maria Trinchera con i genitori Ro-berta e Giuseppe, i nonni, gli zii e la cuginetta Annama-ria accolgono e annunciano con grande gioia la nascitadel piccolo

CARLOavvenuta sabato 3 maggio 2014 presso l’Ospedale“Perrino” di Brindisi.

Progetto Salvamare 2014

IL GABBIANO atterra dopo il volo invernaledi Teresa Lococciolo

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SpecialeElezioni

Sono ventiquattro le liste dei candidati che con-correranno alle elezioni amministrative del 25

maggio prossimo (si vota solo la domenica, dalle 7alle 23): undici a sostegno di Gianfranco Coppola,nove schierate per Nicola Santoro, due che so-stengono Franco Colizzi, una per Vito Semerano euna per Paolo Mariani. Accanto a partiti tradiziona-li, vi sono movimenti e liste civiche: con Coppola “LaPuglia prima di tutto”, il “Movimento politico Schittul-li” che prende il nome dall’oncologo presidente del-la Provincia di Bari, “Fratelli d’Italia”, “No Euro”,“Forza Italia”, che precisa “Berlusconi per Ostuni”, il“Partito delle Aziende”, “Ostuni Tricolore”, “Futurogiovani”, “Noi ora”, “Democrazia Cristiana” e “Cop-pola Sindaco per il cambiamento”; con Santoro cisono il PD, Sinistra Ecologia e Libertà, il PSI, “Tan-zarella per Ostuni”, “Ostuni che lavora”, il “CircoloLiberal”, il movimento “17 marzo liberi”, “Ostuni inmovimento” e una lista congiunta “Italia dei valori-Progetto città”. Con Colizzi “Ostuni Città Nuova” e“Ostuni Bene Comune”; con Semerano “Forte Tu-tuccio”, con Paolo Mariani fa il suo esordio nelle ele-zioni amministrative il Movimento 5 stelle. I candidati sono in totale 559: 332 uomini e 227donne, molte di più della “quota rosa” di un terzoprevista per legge. Novità assoluta e molto importante è quella della“doppia preferenza di genere”: si possono votare,scrivendone il cognome, due candidati della stessa lista invece di uno, purché di sesso diverso, altri-menti la seconda preferenza non sarà valida. Re-stano in vigore le norme che consentono il voto di-sgiunto (si può indicare un candidato Sindaco e da-re la preferenza a candidati consiglieri di altro schie-ramento); si può votare solo per un candidato Sin-daco, o solo per una lista o per un candidato consi-gliere (nel qual caso il voto si estende al candidatoSindaco); se nessun candidato otterrà al primo tur-

no la maggioranza assoluta si terrà il ballottaggio ilprossimo 8 giugno; in questo caso vi potranno es-sere apparentamenti fra i candidati ammessi al bal-lottaggio e quelli esclusi; la coalizione che vincerà ilballottaggio (o al primo turno) otterrà il sessanta percento dei seggi (14 su 24) se avrà superato la so-glia del quaranta per cento; se un gruppo di liste su-pererà il cinquanta per cento al primo turno ma ilsuo candidato Sindaco, che non avrà superato lasoglia, perderà il ballottaggio il premio di maggio-ranza a favore del vincitore non scatterà (si trattadella cosiddetta “anatra zoppa”). E’ stato introdottouno sbarramento al 3 per cento che ciascuna coali-zione o lista isolata deve ottenere per avere seggi,e soprattutto è stato ridotto il numero dei consiglierida eleggere (da 30 a 24) e degli assessori da nomi-nare (da 10 a 6).Dei trenta consiglieri comunali uscenti se ne ripre-sentano ventuno: nel PD Angelo Melpignano, PierLuigi Sozzi, Giuseppe Colucci e Madia Cariulo; in “Tanzarella per Ostuni” Antonio Calamo, RenatoFlore e Vittorio Tagliente; in “Ostuni che lavora” Gio-vanni Parisi e Giuseppe Zurlo; nel PSI Antonio In-diano, Luisa Danese e Vincenzo Nacci, nei “Liberal”Fabrizio Putignano, in Forza Italia Guglielmo Caval-lo, nei “Fratelli d’Italia” Christian Continelli e AntonioGalizia, in “Noi ora” Ernesto Camassa, Antonio Mo-lentino e Salvatore De Pasquale; anche GianfrancoCoppola e Vito Semerano sono consiglieri uscenti.Si ripresentano sei assessori in carica: nel PD Fran-cesco Prudentino, in “Tanzarella per Ostuni” Niki LoTesoriere e Tommaso Moro, in “Ostuni che lavora”Antonio Blasi e Andrea Pinto, nei “Liberal” AngelaMatarrese, più il Sindaco uscente, capolista di “Tan-zarella per Ostuni”; cinque consiglieri (Montanaro ePomes del PD, Moro del PSI, Adele Milone di For-za Italia e Carparelli) e tre assessori (Buongiornodel PD, Francioso dei “17marzo liberi” e Santoro del

PSI) lasciano il posto in lista a figli, mogli, fratelli ocognati: candidato (in una lista diversa da quella delpadre) anche il figlio del Sindaco, Giuseppe Tanza-rella (PSI). Candidato per Santoro anche AndreaMele (Ostuni in movimento) figlio del Sindaco di Ca-rovigno.Molti gli ex amministratori e candidati sindaci che ri-tornano in gara: con Coppola ci sono Elio Spennati(Movimento Schittulli) e Rocco Colucci (DC), conSantoro Roberto Calamo (PSI), Luca Marzio e Au-gusto Iaia (IDV-Progetto Città), Vincenzo Putignano

(PD) Giulia Anglani (SEL), Ermanno Pepe (Ostuniche lavora); con Colizzi c’è Leonardo Nicoletti(Ostuni Bene Comune).La più anziana fra i candidati è Maria Vittoria Galeo-ne (No Euro) nata il 7 novembre 1937, la più giova-ne è Katia Vincenti della lista “Futuro Giovani” natail 12 gennaio 1996. In quest’ultima formazione tutcicandidati hanno meno di 21 anni.Gli elettori chiamati alle urne sono 27484. Lo spo-glio per le europee partirà alle 23 di domenica; quel-lo per le comunali alle 14 di lunedì 26.

Candidato Sindaco Francesco Colizzi

Nato ad Ostuni il 22 dicem-bre 1954, medico psicote-rapeuta, consigliere comu-nale del PCI-PDS-DS dal1984 al 2002, assessore al-l'Urbanistica dal 1990 al1993, consigliere regionalenel 1995-96, segretario pro-vinciale dei DS, presidentenazionale dell'Associazione italiana Amici di RaoulFollereau (AIFO) dal 2005 al 2011, ha seguito e pro-mosso progetti di solidarietà in vari Paesi del mon-do. Nel 2013 ha fondato il movimento "Ostuni CittàNuova".OSTUNI BENE COMUNE: Nicola Andriola, CarloBalestra, Gregorio Carella detto Rino, Leonardo Ci-rasino, Danilo Coppola, Federica Farina, VeruskaGeri, Francesco Greco, Laura Greco, Giovanni Gre-co, Marina Jellamo, Danilo Leggiero, Concetta Nac-ci, Leonardo Antonio Nicoletti, Letizia Pacifico, Car-lo Italo Pasquale Pais, Alessandro Prezioso, Giu-seppe Saponaro, Giancarlo Scalone, Anna MariaSternativo, Alberto Vannetti, Anna Maria Vitale, Ma-ria Concetta Vitale, Vincenzo Pignatelli.“OSTUNI CITTÀ NUOVA CON COLIZZI SINDA-CO”: Isabella Asciano detta Isa, Marianna Calamo,Francesco Caroli detto Ciccio, Roberta Cisternino,Angelo Clarizia, Isabella Faggiano, Luigi Franciosodetto Gino, Giacinto Giglio, Maurizio Lococciolo,Rosa Lofino, Paolo Moro, Giovanni Narracci, MariaIsabella Notaro detta Marisa, Antonella Orsi, Car-mela Palmisano detta Carmen, Vera Palmisano,Altomare Pomarico detta Mara, Giulio Saponaro,Giuseppina Saponaro detta Giusy, Leonardo Anto-nio Semeraro detto Leonardo, Giovanna Sgura, Ni-cola Giovanni Solari detto Nico, Pietro Tanzarella,Sabrina Trucchi

Candidato Sindaco Nicola Santoro

Nato ad Ostuni il 10 ago-sto 1955, avvocato, consi-gliere comunale nelle listedei DS nel 1998, fu poi persei anni Difensore civico.Componente del consorziodell'ASI (Area di sviluppoindustriale) di Brindisi, epresidente del GNA (Grup-po assistenza neoplastici) di Ostuni. Il 30 marzoscorso ha vinto le primarie di coalizione del centro-sinistra ostunese, ottenendo la candidatura a Sin-daco.“PARTITO DEMOCRATICO”: Angelo Malpignano,Marina Buongiorno, Carmela Cariulo, Patrizia Chie-

co, Giovanna Ciaccia detta Gianna, Mariangela Ci-rasino, Giuseppe Colucci detto Peppino, GiovannaEpifani, Angelo Giannotte, Fabio Giorgino, EugenioGreco, Anna Labbate, Gianna Caterina Matarresedetta Giovanna, Fabrizio Monopoli, Maria Nacci,Anna Maria Palma, Angelo Pomes, Francesco Pru-dentino, Vincenzo Putignano, Annalisa Siena, Pier-luigi Sozzi, Giuseppe Tagliente, Mariangela Ugenti,Gabriele Zuccalà“CIRCOLO LIBERAL OSTUNI”: Angela Matarre-se, Giovanni Andriola, Grazia Andriola, Marco Bru-netti, Maria Grazia Buongiorno, Vincenzo Ciacciola,Vitalba Conserva, Alessandra De Rinaldis, GiulianoCarmelo Ghionda, Priscilla Gustapane, Donato Ma-rangi, Eugenio Martucci, Cataldo Melpignano, Vin-cenzo Molendino, Nicola Napoleone, Fabrizio Puti-gnano, Carlo Francesco Rodio, Oronzo Semeraro,Simona Simone, Pasquale Strada, Marco Vignola.“OSTUNI IN MOVIMENTO”: Alessandra Barletta,Marilena Demitri, Donatella Fedele, Angela Greco,Rosalia Quaranta, Maria Luigia Salvatori, Silvia Sapo-naro, Angela Trisciuzzi, Palma Zaccaria, Annalisa Ziz-za, Vincenzo Baccaro detto Enzo, Alessandro RoccoAncona, Pasquale Del Prete detto Lino, FrancescoD’Errico, Valdimiro Vincenzo Giannotte, Andrea Mele,Francesco Monopoli, Domenico Saponaro, MarcoSemeraro, Doriana Gallone, Agostino Valente, Violet-ta Vitti, Giuseppe De Pasquale detto Pippo.“MOVIMENTO 17 MARZO-LIBERI”: Isabella D’At-toma, Maria Aportone, Maria Cavallo, Emilia Fran-cioso, Camilla Laporta, Carola Marolo, RosannaRosselli, Assunta Vita, Angelo Brescia, Rocco Ca-liandro, Martino Cito, Sebastiano Marco Aurelio De-vincentis detto Ninì, Pietro Legrottaglie, GiulianoMartini, Cataldo Mola, Manuel Moro, Angelo Seme-raro, Giuseppe Sgura, Daniele Talliente, Errico Turi,Donato Ugenti, Domenico Vincenti, Giampiero Vita-le, Francesco Zaccaria.“PARTITO SOCIALISTA ITALIANO”: Roberto Ma-ria Calamo Specchia, Antonio Cellie, Annapaola Ci-raci, Luisa Danese, Domenico Del Grosso, LuigiBenedetto Cosimo Epifani detto Luigi, Simone Geri,Carmelo Greco, Domenico Greco, Antonio Indiano,Maristella Laveneziana, Pasquale Lavolta, Vincen-zo Nacci detto Enzo, Luigi Parisi, Maria ConcettaProto, Cosimo Sacco, Niny Santoro, GrazianoSchiavone, Raffaella Specchia, Isabella Taliente,Giuseppe Tanzarella, Grazio Antonio Turi, France-sco Paolo Ungaro, Floriana Zizza.“TANZARELLA PER OSTUNI”: Domenico Tanza-rella, Vita Apruzzi, Raffaele Calabrese, Antonio Ca-lamo, Madia Canzio, Andrea Capone, Marco Cara-ni, Rita Cavallo, Stefania Cestelli, Angela Dalia, Co-simo Fanizzi, Renato Flore, Anna Maria Galizia, An-tonio Ivano Laveneziana, Nicola Lotesoriere dettoNiki, Filomena Marzio, Angelo Melpignano, Tomma-so Moro, Angelo Bartolo Pacifico, Caterina Petraro-li detta Catia, Caterina Proto, Concetta Saponaro,

Riccardo Semerano, Vittorio Tagliente.“SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ”: Giulia An-

glani, Massimo Anglani, Luigi Salvatore, Luigi Calò,Mimma Cavallo, Luana Colucci Moro, FrancescoFarina, Stefania Farina, Francesco Gatti, AgostinoGrassi, Mario Liso, Antonia Rosa Lodeserto, Raf-faele Martucci, Giacomo Melpignano, GianfrancoMoro, Marcello Pacifico, Florindo Perrini, Dora Ro-dano, Emilio Rossano, Davide Giovanni Saccoman-no, Anna Maria Semerano, Carmine Specchia, Pie-tro Spennati, Debora Zaccaria.“OSTUNI CHE LAVORA”: Antonio Blasi, Antonel-la Brucoli, Angelo Cariulo, Filomena Caroli, MariaCavallo, Lucio Clemente, Alberto D’Amico, AngeloRaffaele Flore, Vincenzo Iaia, Angela Lacorte, An-gelo Minetti, Carmine Moro, Giovanni Orlandino, Ni-coletta Palma, Vincenzo Palmisano, Giovanni Pari-si, Filomena Passiatore, Ermanno Pepe, AndreaPinto, Rosa Santoro, Mariella Sasso, Clara Venza,Rosa Zizzi, Giuseppe Zurlo“ITALIA DEI VALORI – PROGETTO CITTÀ”: Anto-nio Ayroldi, Angelica Anglani, Vincenza Barnabà,Pasqua Cappello, Elisabetta Cervellera, LeonardoColetta, Marisa Colucci, Pietro Cucci detto Piero,Rosa Fenech, Patrizia Gentile, Francesca Greco,Agostino Iaia detto Augusto, Daniele Lacorte, LucaOronzo Francesco Marzio detto avvocato Luca, Ro-berto Marzio, Manuel Raffaele Miccoli, DomenicoPascale, Doriana Punzi, Andrea Roma, GrazianaRoma, Maria Teresa Santoro, Crocifissa Schenadetta Isa, Candida Sciannocchia, Stella Suma.

Candidato Sindaco Paolo Mariani

Nato a Milano il 3 settembre1969, infermiere del 118, è ilpiù giovane dei candidati asindaco. Componente di va-rie associazioni di volonta-riato, tra i fondatori del grup-po ostunese del Movimento5Stelle.“MOVIMENTO 5 STELLE”:Alessandro Cavallo, Angelo Consoli, Angelo Turi,Antonia Nacci, Domenico D’Errico, Donato Tanza-rella, Elisa Ferrari, Francesco Palmisano, GiovanniRoma, Giuseppe Tagliente, Isabella Dentamaro,Isabella Moro, Lucia Cisternino, Marcello FortunatoManelli, Maria Giovanna Furone, Onofrio Fortunato,Oronzo Turchiarulo, Paola Loparco, Pasqua Bagnu-lo, Pierluigi Santorsola, Pietro Claudio Ancona.

Candidato SindacoGianfranco Coppola

Nato a Stigliano (Matera) il2 febbraio 1954, generaledell'Esercito Italiano, hasvolto numerose missioni invarie parti del mondo. Fra-tello dell'indimenticato Mi-chele, sindaco di Ostuni ne-gli anni Ottanta, è consiglie-

re comunale dal 2002. Nell'autunno scorso è statodesignato candidato sindaco della coalizione dicentrodestra.“FUTURO GIOVANI OSTUNI”: Lorenzo Sgura, An-drea Cuman, Leonardo Cavigliano, Angelo Palmi-sano, Angelo Francesco Colucci, Valerio Caroli, An-gelo Lococciolo, Simone Epifani, Alberto Roma,Giuseppe Melpignano, Edoardo Grado, Katia Vin-centi, Martina Pastore, Claudia Tuttolomondo, Mari-sa Fumarola, Flavia Melpignano.“MOVIMENTO POLITICO SCHITTULLI”: AntonioAndriola, Antonio Buttiglione, Giovanni Cesario,Mariagiovanna Rita D’Amico, Vincenzo Lanzillotti,Serafina Laveneziana, Francesca Macchitella, Stel-la Mangieri, Meri Marabini, Angelo Menna, MariaFedela Monopoli, Ivan Moro, Cosimo Giuseppe Pal-misano, Salvatore Pecere, Claudio Raffaele Pecic-cia, Giulio Petraroli, Graziana Prete, FrancescoProto, Filomena Prudentino, Valentina Saponaro,Giuseppe Semerano, Elio Spennati, Anna Sumera-no, Leonardo Zito.“COPPOLA SINDACO PER IL CAMBIAMENTO”:Giuseppe Bagnulo, Giuseppe Francioso, FrancescoSemerano, Laura Specchia, Valeria Cervellera, Mi-chele Conenna, Angelo Emidio D’Amico,Valeria Fe-dele, Antonio Lococciolo, Carmen Lofino, CosimoMarcellini, Leonardo Marseglia, Francesco Miccoli,Leonardo Monopoli, Romualdo Parisi, Loredana Pe-cere, Margherita Penta, Antonio Pignatelli, PaoloPinna, Alessandra Schiavone, Laura Sgura, France-sco Summa, Gianfranco Tanzariello, Michele Tattoli.“FRATELLI D’ITALIA”: Christian Continelli, Anto-nio Raffaele Galizia, Alessandro Antelmi, LuigiBarletta, Enrica Bruno, Giovanna Cariulo, Maria An-tonella Cavallo, Sara Ciola, Marika Corona, Agosti-no Francioso, Paolo Frallonardo, Antonia Greco,Luigi Indiano, Piergiuseppe Mola, Graziella Nanna-vecchia, Mariangela Petraroli, Grazia Roma, Pie-rangelo Semeraro, Emanuel Domenico Scarafile,Valeria Sozzi, Giorgio Specchia, Antonella Spina,Franco Strada, Lucrezia D’Aversa.“NO EURO”: Giovanni Angiolla, Salvatore Colella,Daniele Epifani, Tonino Dell’Orso, Umberto Fanelli,Maria Vittoria Galeone, Alessandro Fanelli, CosimoGiacovelli, Vita Maria Moro, Luigi Maida, AmedeoTuri, Salvatore Sbano, Daniele Stanisci, Dario Sta-nisci, Anna Rita Stefano, Emanuela Monaco, Mi-chelina Piccigallo, Teresa Carmela Sgura, RaffaelePalmisano, Andrea Monachino, Francesca Lorenzi-na Scaligeri, Pietro Scaligeri, Francesco Semeraro,Antonia Locorotondo“FORZA ITALIA – BERLUSCONI PER OSTUNI”:Guglielmo Cavallo, Maria Emanuela Baccaro dettaManuela, Angela Maria Bari, Marcella Calamo, Vit-torio Carparelli, Giulio Ciotola, Rita Antonella De An-na, Salvatore Di Franco detto Salvo, Mario Fanelli,Giovanbattista Farina, Luigi Francioso, Simona La-disa, Antonio Maiorano, Olga Manna, ElisabettaMelchiorre della Elisa, Maurizio Melpignano, GuidoMilone, Rosanna Pinto, Leonardo Puppi, ClaudioSantoro, Massimo Saponaro detto Max, FrancescoStrozza, Valeria Zizza, Marilena Zurlo.

OSTUNI - ELEZIONI COMUNALI 25 MAGGIO 2014

LE LISTENell’ordine in cui compaiono sulla scheda

(segue a pag. 6)

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SpecialeElezioni

“NOI ORA”: Francesco Anglani, Martino Bagnardi,Giuseppe Andrea Bax, Francesco Blonda, Ernesto Ca-massa, Luca Cavallo, Rosa Cirasino, Salvatore De Pa-squale, Sabrina Fama, Luigi Frallonardo, Elena Lanzil-lotti, Cosimo Lavecchia, Cosimo Maldarella, AntonioMolentino, Miriam Morelli, Anna Pastore, Madia Rapa-nà, Giuseppina Rizzo, Angelo Semerano, Cosimo Se-meraro, Leonardo Antonio Suma, Raffaella Tanzarella,Francesca Tanzariello, Elena Claudia Trifan.“LA PUGLIA PRIMA DI TUTTO”: Cosimo Lubes,Rosalia Andriola, Bruno Biancofiore, MariangelaBuongiorno, Maria Cesario, Anna Danese, MarcoElia, Cosimo Errico, Raffaella Formica, Antonio Iaia,Angela Lofino, Arcangelo Lotesoriere, SalvatoreMingolla, Gianpiero Mongelli, Roberto Pastore, Vi-tantonio Pecere, Mary Cosma Petraroli, GianlucaPiacentini, Alessandro Puppi, Luigi Putignano, An-tonio Spezzaferro, Giuseppe Sofia, Marika Suma,Massimo Taliente.“DEMOCRAZIA CRISTIANA”: Rocco Colucci,Francesco Marzio, Erminia Alosa, Francesco Bar-naba, Giuseppe Calamo, Marco Cardone, Domeni-

co Cavallo, Michele De Luca, Elisa D’Urso, Vito Ia-ia, Nicoletta Leoci, Giovanni Lococciolo, DanielaLocorotondo, Maria Locorotondo, Leonardo Marse-glia, Giovanni Massimo Melpignano, Lea Nicoletti,Giovanni Petraroli, Concetta Piccoli, Angela Seme-raro, Giuseppe Sgura, Stella Speciale, DomenicoAntonio Tina, Nunzia Totero.“OSTUNI TRICOLORE”: Lucia Andriola, France-sco Beato, Egidio Bruno, Maria Stella FrancescaBuongiorno, Gianna Ciaccia, Giuseppe Cisternino,Valentina Colucci, Giuseppe Corona, Elena AnnaMaria De Marinis, Manuela Epifani, Giovanni Fede-le, Donato Francioso, Caterina Giannotti, MassimoGiannotti, Francesco Guitti, Gessica Puppi, Gio-vanni Puteo, Francesco Roma, Salvatore Schirosi,Giuseppe Alessandro Sorada, Laura Spalluto, Pie-tro Specchia, Pierluigi Veneziano, Angela Zizzi.“Partito delle aziende”: Michele Piccirillo, CosimoGiorgio Semeraro, Domenico Zurlo, Antonella Ay-roldi, Romina Capone, Maristella Cariulo, Domeni-co Conte, Rosaria Fumarola, Mariangela Legrotta-glie, Loredana Prodi, Alessandro Saponaro, AlessiaValente, Oronzo Zurlo, Donata Maria Biasi, France-sco Bolli, Giuseppe Cervellera, Giuseppe Di Turi,

Vincenzo Ingellis, Pasquale Lancellotti, PasqualeRendina, Rocca Macchia, Giovanna Vitucci.

Candidato SindacoVito Semerano

Nato a Ostuni il 21 marzo1946, imprenditore edile,eletto in Consiglio comuna-le dal 1972 ad oggi per laDC e poi per varie liste dicentrodestra e civiche, fucandidato sindaco con la li-sta "Forte" nel 2002. E' sta-to anche vicepresidente della Giunta provinciale.“FORTE TUTUCCIO”: Claudio Cardone, SanteAntelmi, Francesco Argentieri, Angela Cavallo, RitaCavallo,, Isabella Clarizia, Roberto Colucci, PietroConvertini, Oronzo De Iure, Giuseppe Epifani dettoPino, Giuseppe Flore, Paola Flore, Vito Lanzilotti,Giuseppe Marzio, Maria Elena Milone, Dario Sapo-naro, Massimo Saponaro, Alessandro Semerano,Carmine Semerano, Silvana Simone, Maria Carme-la Sternatia, Giulio Pasquale Tanzarella, Lucia Te-stone, Rosanna Flore.

Sere fa (siamo a fine aprile), Ferdinando Sallu-stio mi propone di scrivere qualcosa sulle

prossime elezioni amministrative. Gli ricordo chein questo spazio scrivo argomenti che riguardanola psiche e i disturbi psicologici. Lui sorride sar-donico, io intuisco l’ironia e accetto. In realtà leelezioni, anche quelle amministrative, dovrebbe-ro essere prese molto più sul serio di quanto ne-gli ultimi anni siamo stati abituati a fare. Si trattadi un diritto-dovere che molti di noi, però, vivonosempre più solo come dovere. Ci aspettiamo chele cose cambino in maniera netta: niente più fa-voritismi e nepotismi; una giustizia allo stessotempo imparziale e incisa; stop alle ‘ruberie’ daparte dei politici; benessere economico e vivibili-tà decente (meno criminalità, soprusi, ecc.). In-somma, se da una parte questi elementari princi-pi del vivere in comunità sembrano scontati, d’al-tro canto ogni giorno sono calpestati. Ci prendeun senso d’inadeguatezza e di sopraffazione, af-fossando qualsiasi speranza di cambiamento,per cui meglio disinteressarsi e astenersi dal vo-tare. Oppure, votare uno qualsiasi, magari per-ché è un conoscente o un parente più o menoprossimo o è simpatico o perché lo fa qualcunodella mia famiglia o… Quello dell’astensione, èun atteggiamento mentale che mi ricorda cosa cipoteva capitare quando eravamo piccoli: saràsuccesso a molti di non essere scelti, se non ad-dirittura rifiutati, per un certo gioco di gruppo. Leaspettative erano di partecipare come tutti gli al-tri e si poteva vivere quell’esclusione come com-pleta disfatta, una riprova della nostra inadegua-tezza. Alcuni reagivano e facevano di tutto peressere reintegrati, molti altri si convincevano dinon essere all’altezza e rimuginavano sull’ingiu-stizia subita: meglio disinteressarsi, tanto… Ap-partenere a un altro mondo, rispetto a chi ci go-vernerà o affidarsi a un leader che fa e provvede,

è una forma di delega comune a molti. È un po’come se ammettessimo di non essere in grado digestirci e demandassimo ad altri questo compito.Lo voto perché mi è simpatico…In Italia, in particolare, vige una strana abitudineche è talmente radicata da apparire scontata: af-fidarsi a una persona solo perché simpatica o ap-parentemente sicura di sé o, ancora, simbolo dipotenza. Spesso, infatti, votiamo per simpatia piùche per ponderata valutazione delle reali capaci-tà del candidato e, soprattutto, della fattibilità del-le proposte. Chi si candida lo sa bene e, anche inbuona fede, sorride e si rende disponibile al di làdel verosimile. Non è quello che più o meno con-sciamente, ci aspettavamo dai nostri genitori oda chi rappresentava l’autorità? Benevolenza eattenzione ci facevano (e ci fanno tuttora) sentiremeno anonimi, più unici e valorizzati, salvo poi ri-manere delusi per la nostra fiducia mal riposta.Superfluo sottolineare che non mi riferisco a nes-suno degli attuali candidati che personalmentestimo, benché anch’io abbia le mie ben precisepreferenze. Il consiglio è di fare un piccolo sforzoper votare consapevolmente, da persone matureche, almeno in queste occasioni, non si fermanoall’apparenza. Trascuriamo, per quanto possibi-le, l’aspetto esteriore, le simpatie parentali, il pia-cere a ‘pelle’. Se non siamo sicuri, perché nonconosciamo le capacità e la professionalità (inuna parola la storia) di chi votiamo, cerchiamo dileggere attentamente le proposte e valutarne lafattibilità. Insomma, teniamo bene a mente chechi ci rappresenterà deve possedere le qualitàadatte e il giusto senso della democrazia, tale danon farci sentire ancora una volta esclusi dal…gioco. Per inviare domande: dott. Franco Sponziello [email protected] oppure direttamente allaredazione de “Lo Scudo”.

C'era una volta, unre? No! Una

principessa? Neppu-re; un castello incan-tato con torri altissimee oscure segrete ani-mate da lamentosifantasmi? Non credo.E un bosco tenebrosodimora di un orcomalvagio? Non perquesta volta. Ma, allo-ra, si domanderanno,impazienti, i miei trelettori, cos'è, chec'era una volta? Mieicari,abbiate un po’ di pazienza: iniziamo prima di tuttoad eliminare i draghi con tanto di fumo e fiamme, che,oggi, non farebbero paura neanche ai più piccoli, an-zi, sarebbero protetti dagli animalisti come specie invia di estinzione. Non prendiamo poi in considerazio-ne le ragazzine con il cappuccio rosso che per anda-re a trovare la nonna prendono la via della foresta in-vece del tram,e poi, incontrano il lupo cattivo; delle si-renette dei mari del nord innamorate perse di belli eimpossibili ne parlano anche troppo i settimanali chetrovate dalle vostre sciampiste, e mettiamo da parte lecenerentole che, povere e sfortunate che sono, unavolta tanto che erano riuscite a farsi invitare alla se-rata danzante aziendale, perdono pure la scarpetta epassano tutta la notte sospirando e sperando che lariporti il ragioniere di turno.Ma, e finalmente ci siamo, ho trovato: c'era una volta

una Città, conosciuta come la Città Bianca per il can-dore delle sue case e delle sue antiche strade, cheera molto famosa nelle terre più lontane del mondo diallora e meta ambita di viaggiatori. Un incantesimo,emanato da un potentissimo Mago del Tempo, la te-neva avvinta, ormai da decenni. La Bianca Città era

come una bella fan-ciulla che dormiva,candida e algida,adagiata mollemen-te sui colli.Ma anche i maghi,invecchiando, di-ventano sentimen-tali: così un sortile-gio legislativo stabi-liva che si svolges-se un voto per lascelta di un nuovomago. Ne arrivaro-no da più parti, dacentro, da sinistra e

da destra: un gruppo di saggi veggenti (il mago in ca-rica più tre maghetti) scelse un apprendista, che vole-va però subito fare nuovi incantesimi con un principerosso che ora vuole svegliare la bella addormentata.Giammai! Rispose il mago uscente, e l’apprendista ri-nunciò a qualsiasi magia. Si presentarono quindi altridue candidati principi ed una fata, e il popolo della lo-ro parte di regno ne scelse uno come mago designa-to; poi ne arrivarono altri: un generale con le stellette,un candidato con cinque stelle, un costruttore di ca-stelli, e col principe rosso divennero così cinque gliaspiranti incantatori. Chiamarono poi 559 folletti,ognuno dei quali chiedeva di essere votato: non c’era-no più né orchi né lupi cattivi, ma c’erano molti gnomie molti figli e figlie degli eroi che avevano animato leparti precedenti della fiaba. Ventiquattro liste di pozio-ni, leggende e mappe del tesoro. Come finirà? Chiavrà in mano la bacchetta magica? Chi lo sa. Noi nonce l’abbiamo, la sfera di cristallo. Perciò, amici maghi,fate, elfi, principi di ogni colore, non prendetevela: peruna volta, siamo noi cittadini a raccontare le favole…

IL PASSATOR CORTESE

Voto... a perdere?del dott. Franco Sponziello

LLLLaaaa ppppaaaarrrroooo llllaaaa aaaa llll lllloooo ppppssss iiii cccc oooo llll ooooggggoooo

Il 25 maggio si vota anche per l’elezione dei 73rappresentanti italiani nel Parlamento europeo.L’elettore può esprimere fino a tre preferenze.Nel caso di più preferenzeespresse, queste de-vono riguardare candidati di sesso diverso, pe-na l’annullamento della seconda e della terzapreferenza. Ecco i candidati della Circoscrizio-ne Sud che comprende la Puglia.

PARTITO DEMOCRATICO: Pina Picierno, GianniPittella, Anna Petrone, Elena Gentile, Andrea Coz-zolini, Pino Arlacchi, Massimo Paolucci, Mario Piril-lo, Giuseppe Ferrandino, Mario Serpillo, StefanoMinerva, Roberta Capone, Maria Saladino, MarioMaiolo, Milena Miranda, Rosaria Leserri, Nicola Ca-puto.FORZA ITALIA: Raffaele Fitto, Raffaele Baldassar-re, Mario Clemente Mastella, Barbara Matera, AldoPatriciello, Crescenzio Rivellini, Sergio Paolo F. Sil-vestris, Domenico Giovanni Arena, Simona Capas-so, Alessandro Cecchi Paone, Johnny D’Andrea,Federica De Benedetto, Marzia Ferraioli, FulvioMartusciello, Santo Raffaele Mercuri, Iris Savasta-no, Maria Tripodi.MOVIMENTO 5 STELLE: Isabella Adinolfi, DanielaAiuto, fabio Alemagna, Paolo Angelini, MicheleCammarano, Cristian Casili, Pasquale Casmirro,Valeria Ciarambino, Rosa D’Amato, Luigia Embrice,

Laura Ferrara, Maria Ipri, Antonella Laric-chia, Piernicola Pedicini, Melania Pomante,Alfredo Ronzino, Vincenzo Viglione.Lega Nord: Matteo Salvini, Angelo Attagui-le, Antonio Coppola, Marco Cristiano, Gian-franco Vestuto, Luigi Pergamo, Teresa Vit-toria Cataldi, Ferdinando De Francesco,Paolo Colangelo, Claudia Taini, FrancescoMontanino, Susanna Anvar Susanna, Enri-ca Giovanna Brambilla, Michela Callegari,Giovanna Oltolini, Massimiliana Spinelli,Ilaria Villa.NUOVE CENTRO DESTRA-UDC: LorenzoCesa, Massimo Cassano, Giuseppe Gar-gani, Gino Trematerra, Angelo Cera, FilippoPiccone, Giuseppe Scopelliti, Paolo Roma-no, Gerardo Brusco, Andrea Caroppo, Pa-squale D’Acunzi, Vincenzo DI Pierro, Mas-simo Ferrarese, Luigi Melica, Denis Dome-nico Nesci, Tommaso Scotto Diminico, Lo-redana Strianese.SCELTA EUROPEA: Bruno Tabacci, Stefa-nia Schipani, Sergio Barile, Nicola Bene-detto, Maria Rosaria Arrighi, Rossella Ca-stellano, Gennaro Cirillo, Manuela Formicola, Anna-maria Frullini, Pietro Funaro, Raffaele Picardi, Enri-co Pierangeli, Raffaele Podromo, Antonia Sallustio,Massimiliano Stellato, Daniele Toto, Antonio Turdò.

L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS: Ermanno Rea,Barbara Spinelli, Gano Cataldo, Antonia Battaglia,Silvana Arbia, Franco Mario Arminio, CostanzaBoccardi, Anna-Lucia Bonanni, Antonio Di Luca,Riccardo Di Palma, Enzo Di Salvatore, Raffaele

Ferrara, Eleonora Forenza, Teresa Masciopinto,Valeria Parella, Antonio Maria Perna, Claudio Ric-cio.FRATELLI D’ITALIA-AN: Giorgia Meloni, GiovanniAlemanno, Luca Belmonte, Maria Adele Bottaro,Fausto De Angelis, Giuseppe Gallo, Antonio Ianno-ne, Giovanna Maietta, Giovanni Mirarchi, VincenzoPagano, Giandomenico Pilolli, Mariolina Pizzuto,Luigi Rispoli, Elisa Russo, Antonio Tavani, PietroVenezia, Domenico Zeoli.GREEN ITALIA-VERDI EUROPEI: Fornaro Vincen-zo, Bonelli Angelo, Sansone Maria Anna, RomanoGiusy Elisa, Brindisi Gaetano, Cuconato France-sco, De Bartholomaeis Bemedetta Cecilia detta Ce-cilia, Della Seta Roberto, Esposito Antonella, Espo-sito Luigi detto Gigi, Lomelo Domenico detto Mim-mo, Mazzotti Francesca, Millich Enzo, PalladinoElena Giovanna, Pulita Nabil, Ruocco Roberto,Granata Benedetto detto Fabio.

LISTE ELEZIONI EUROPEE 2014 – CIRCOSCRIZIONE SUD (Campania, Puglia, Calabria, Abruzzo, Basilicata, Molise)

Ì viste quanda liste?Na scappa giurne ca na ssèndeca li cunzigghjére e l’assèssureso’ cumme bandiére a vviènde,so’ tipe ca cangene culure.

Ma po', nu' tutte ime visteca pe lli vutazione a mmaggeso’ vvinde e cchjù li liste:sajètta…ca nge vò curagge!

Sarà ca pe lli buche de la stratange volne propi’assà progètte;e ppe vète la villa alluminatali cunzìgghje on’a jèsse arména sètte.

Artesane, giuvene disoccupate,ngunune pe ll’attane s’à menate,mbiècate, mièdece, avvucate,tutte quande s’one candidate.

Agnune lu motive sua ténepe vvulè jèsse elètte a llu comune.I’ vulèva la promèssa cu mmanténede penzà, pe' prima cosa, a Stune.

ROSARIO SANTORO

I 28 Paesi dell’UnioneEuropea

Elezioni da favolaC’era una svolta (o una conferma?)

(continua da pag. 5)

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22001144Attualità

Informa di Giovanna Turco, dipendente BCC Ostuni

Eletto il nuovo Consiglio di AmministrazioneDomenica 13 aprile si è svolta presso la Biblio-

teca Comunale l’assemblea annuale soci (chesono più di 1.200, aumentati di quasi 150 nel soloanno 2013) della Banca di Credito Cooperativo diOstuni per esaminare il bilancio dell’esercizio 2013e per rinnovare le cariche sociali. La riunione è stata partecipatissima, a testimonia-re l’interesse che suscita l’Istituto di Credito pres-so la propria base sociale.I principali risultati del bilancio dell’esercizio 2013sono: utile oltre 963.000 euro (il più alto risultatod’esercizio fin dalla nascita della Banca, nel lonta-no 1957). Le Banche di credito cooperativo non di-stribuiscono dividendi, per cui il risultato d’eserci-zio comporta l’incremento del patrimonio dellastessa Banca, che attualmente ammonta a 20 mi-lioni di euro. La raccolta complessiva (ossia il da-naro che i risparmiatori versano in banca) è di 134milioni di euro, decisamente in crescita se si pen-sa che era di 85 milioni di euro del 2004. Ciò dimo-stra la fiducia che la clientela ripone nell’Istituto diCredito. Gli impieghi (ossia il danaro che la Bancaconcede alla propria clientela sotto forma di eroga-zione di mutui, aperture di credito in conto corren-te, sconti commerciali, ecc.) sono cresciuti dai po-co più di 30 milioni del 2004 agli attuali 73 milionidel 2013. Questo dato dimostra il sostegno che laBanca di Credito Cooperativo di Ostuni dà al tes-suto economico e alle famiglie del proprio territo-rio, mentre altre banche riducono il credito e co-stringono al rientro i propri clienti.Pur osservando una rigorosa politica di conteni-mento dei costi la Banca, nel corso dell’ultimo an-no, dopo aver installato uno sportello bancomat aVillanova, ha aperto una nuova filiale a Montalba-no di Fasano, realizzando in questo modo il princi-pio di servizio proprio delle cooperative e consen-tendo lo sviluppo di un territorio contiguo al nostro,dove è l’unica presenza bancaria. La nuova filialesta già dando i primi buoni risultati ed è in costan-

te crescita.Il rinnovo delle cariche ha visto, nel consiglio diamministrazione, la riconferma del Presidente,dott. Francesco Zaccaria, da due anni alla guidadell’Istituto di credito, e dei Consiglieri FrancescoMoro, Angelo Legrottaglie, Mario Guagliani,Gianni Pace e a Gian Piero Calò, e il nuovo in-gresso di tre donne: si tratta delle imprenditriciGiusy Tamborrino, Federica Milone ed ElenaMartucci. Il collegio sindacale ha visto la riconfer-ma del suo Presidente dott. Filippo Marseglia edella componente prof.ssa Rita Cavallo e il nuo-vo ingresso della dott.ssa Rosa Parisi.Nel corso del suo discorso, il Presidente ha rivoltoun sentito ringraziamento al Direttore GeneraleRag. Paolo Mecantonio e a tutto il Personale dellaBanca nonché, per il proficuo impegno, ai consi-glieri che non si sono ricandidati, ossia l’imprendi-tore Titino Anglani, l’imprenditore di Carovigno Pie-tro Melpignano e il dott. Lino Argentieri di Brindisi.Un vivo ringraziamento è stato rivolto anche alladott.ssa Madia Ciola, componente del collegio sin-dacale negli ultimi sei anni. Il Presidente Zaccaria ha sintetizzato il programmadel nuovo Consiglio di Amministrazione, basatosullo sviluppo delle filiali (è la prima volta che laBCC di Ostuni ha quattro filiali) con, ad esempio,dotazione di un’area self alla filiale di Carovigno(per consentire le operazioni di versamento e pre-lievo 24 ore su 24), sull’incremento delle operazio-ni di piccolo e medio importo, sullo sviluppo deiprodotti previdenziali, assicurativi e di accresci-mento del risparmio (come i piani di accumulo).Nella Banca di Credito cooperativo di Ostuni ripo-niamo tutta la nostra fiducia per uno sviluppo so-stenibile e solidaristico del credito nel territorio do-ve sono presenti le filiali di Ostuni, Carovigno,Brindisi e Montalbano. Ne abbiamo davvero biso-gno.

“Because I’m happy…” (Perché sono felice) è ilrefrain del singolo Happy di Pharrell Williams,

pubblicato il 21 novembre scorso ed ancora in vettaa tutte le classifiche musicali mondiali.Il video del brano, ambientato per le strade di LosAngeles, riprende non solo il celebre cantante statu-nitense, ma anche le esibizioni di gente comune, diogni sesso, colore, età e condizione sociale, checanta e balla sulle note della canzone, celebrandocosì un vero e proprio inno alla felicità.Sulla scia del noto video di Pharrell Williams, sonostati realizzati tantissimi altri videoclip in città e pae-si di tutto il mondo: New York, Londra, Parigi, etc.La nostra cittadina però è doppiamentefelice, perché può vantare due video: unprimo video amatoriale; ed un secondovideo, professionale, realizzato dal video-maker ostunese Beppe Blasi e sovven-zionato dall’Amministrazione Comunale.Naturalmente, ben si comprende che larealizzazione di questo secondo video-clip, dal titolo “Ostuni is Happy too” (An-che Ostuni è felice), proposta dall’asso-ciazione “Progetto Skaddia” e da “OstuniShopping”, nasce da un intento di carat-tere promozionale sulla città di Ostuni,giusta delibera della Giunta Comunaledel 7 aprile scorso con cui si approvava lo stanziamento di euro 2.750,00 per la sua produzione.La clip infatti riprende gli elementi caratteristici del nostro territorio, il centro storico, la piana degli ulivi ediverse attività commerciali, nonché alcuni personaggi significativi, quali il maestro Alfredo Lofino (min.2.54), l’ex sindaco Vittorio Ciraci (min. 3.15) e il primo cittadino in carica Domenico Tanzarella (min. 4.03)che si esibisce in un’inaspettata spaccata.Sia il video amatoriale (realizzato da Giuseppe Semeraro e Michele Conenna) che quello “professionale”sono visibili su You Tube e sul sito www.comune.ostuni.br.it, nella sezione “Foto e video gallery”.

Nel mese di aprile si sono svolti i primi dueeventi della rassegna dedicata ad Arte,

Musica, Cultura, Spiritualità, Beni culturali,Ambiente e Natura “Intravedo l’Arte e l’Ani-ma”, organizzata dalle associazioni Arteore-ma, Amici della Biblioteca Diocesana “R. Fer-rigno”, Italia Nostra - Sez. Messapia eM.E.I.C. - Gruppo di Ostuni, con il patrociniodel Parco delle Dune Costiere da Torre Cannea Torre San Leonardo e la direzione artisticadella Prof.ssa Antonella Cavallo.Il primo evento si è svolto sabato 12 aprilepresso la chiesa del Purgatorio. Protagonistadella serata il Maestro Marco Falgheri (1871-1918), nato da una nobile famiglia ostuneseed emigrato a Taranto dove ebbe un enormesuccesso, dirigendo la Filarmonica Paisiello. Nella prima parte della manifestazione l’Avv. Gian-michele Pavone ha ripercorso la storia della famigliaFalgheri, giunta ad Ostuni nel XVI secolo, soffer-

mandosi poi sul profilo del compositore con dati ine-diti rintracciati sulla stampa dell’epoca. La Stampa eLa Gazzetta di Bari, infatti, riportavano ogni reazio-ne del pubblico alle rappresentazioni delle opere e,in particolare, di Maricca, ospitata per la prima voltanel teatro Vittorio Emanuele di Torino nel 1902. Subito dopo la Prof.ssa Cavallo ha accompagnatoal pianoforte il soprano Teresa Panuzio, facendo ap-prezzare alla platea le bellissime melodie compostedal Falgheri. Al termine della manifestazione, i presenti hannoavuto modo di visitare la mostra allestita pressol’oratorio della chiesa con fotografie, strumenti espartiti originali del Maestro, gentilmente concessiper l’occasione dai suoi discendenti tuttora residen-ti a Taranto, città che – auspicabilmente – ospiteràpresto una nuova cerimonia in suo ricordo.Sabato 26 aprile, invece, alla vigilia di una giornatastorica, presso il Monastero delle suore oblate Be-nedettine di Villa Specchia si è tenuto un oratoriomusicale sul tema “Pacem in Terris” tra gli scritti diGiovanni XXIII e Giovanni Paolo II per preparare glianimi all’evento dell’indomani.

Domenica, infatti, a Piazza San Pietro a Roma 4 pa-pi hanno monopolizzato l’attenzione del mondo inte-ro: Papa Francesco, alla presenza del Papa emeri-to Benedetto XVI, ha celebrato la messa per la ca-

nonizzazione di Gio-vanni XXIII e GiovanniPaolo II (al secolo An-gelo Giuseppe Roncallie Karol Wojtyla). PapaFrancesco, peraltro, hascelto per l’occasione,come pastorale, la cro-ce astile di Paolo VI.In entrambe le circo-stanze sono stateesposte le opere del-l’artista Daniela Marzio,alcune delle quali sonostate gentilmente con-cesse alle associazioniorganizzatrici per de-volvere il ricavato dellavendita a favore delleiniziative di valorizza-zione e restauro degliedifici religiosi che han-no ospitato e ospiteran-no il calendario deglieventi.

Ostuni è doppiamente felicedi Giacomo Mindelli

Molti amici da annicollaboravano, a li-

vello privato, all’operamissionaria in Costad’Avorio (1999) e inCongo (Repubblica De-mocratica) dal 2004.In questi anni, grazie ainostri sacrifici, tanti gio-vani hanno potuto rea-lizzare la loro vocazio-ne, 3 sono già Sacer-doti e altri già laureati e diplomati.La gioia più grande è stata la ricostruzione dellaChiesa parrocchiale a Buisegha – Kamango (RdC),dove purtroppo c’è di nuovo la guerra.L’idea di realizzare l’Associazione onlus mi è propo-sta da un amico al ritorno dal viaggio nella Diocesidi Bunia (RdC), vissuto per 1 mese con me nel giu-gno 2011.Il 9 maggio 2013 l’idea diventa realtà e alcuni amiciOstunesi decidono di costituire l’Associazione on-lus, affinchè questa opera di beneficenza privatapossa essere ricosciuta dallo Stato Italiano.Il logo e il nome scelto parlano da soli.L’arcobaleno segno di speranza che unisce tutti i

popoli nella reciprocasolidarietà, con l’inter-cessione dello SpiritoSanto, inneggiando aDio.La finalità unica è in-tervenire a favore deipiù bisognosi ovunque.Praticamente nel2013-’14 con le quotedei soci e offerte varie,diano a 31 giovani di

Bunia (RdC) la possibilità di studiare. Questo può avvenire anche adottando un bambinoa distanza.Consapevoli del periodo difficile che noi stessi vivia-mo, i soci valutano la possibilità di intervenire a fa-vore di alcune famiglie in difficoltà del nostro territo-rio, collaborando con altre associazioni che hannole medesime finalità caritative.Tante gocce d’acqua riempiono quel bicchiere daporgere ai fratelli più assetati di noi… ovunque!Per informazioni, iscrizioni, adozioni a distanza oeventuali contributi rivolgersi presso la Parrocchia“Madonna del Pozzo”- Ostuni.

D. FRANCO LEGROTTAGLIE

Intravedo l’Arte e l’Anima

I prossimi appuntamenti sono i seguenti:- Domenica 11 maggioore 10:00, laboratorio di liuteria (a cura di M. Au-gusta Di Leonardo e M. Ornella Ceci) – Centro diCultura D. Cirignolaore 19:30, riscoperta della Chiesa dello SpiritoSanto e concerto di musica classica (violino A.Cavallo, pianoforte G. Mazzoni)- Domenica 8 giugnoore 17:00, sonvegno “La piana oivetata tra minac-ce, prospettive di tutela e valorizzazione” (inter-vengono: Dott. Gianfranco Ciola, Dott. Felice Su-ma, Dott. Franco Nigro e Antonio Laera) – Masse-ria Morroneore 19:00, spettacolo di musica delle piante “Se-greto canto” (con la partecipazione di Alfonso DeFilippis) – Masseria Morrone- Lunedì 9 giugnoore 19:30, 6° Saggio Finale degli allievi Arteorema- Teatro Slow Cinema- Sabato 14 giugnoore 19:30, riscoperta della Chiesa di San France-sco di Paola e concerto (pianista M. D’Ippolito)

Cartolina ricordo della prima rappresentazione di Maricca aTorino (11.10.1902)

Opera di Daniela Marzio raffigurante Giovanni Paolo II

Jubilate Deo Associazione onlusavvia le sue attività per l’Africa

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CronacaChiesa

Il 15 dicembre 1969 viene eletto vescovo titolaredi Bigastro ed ammiistratore apostolico sede ple-na delle diocesi di Molfetta, Giovinazzo e Terliz-zi.Viene ordinato vescovo nella cattedrale di Ostu-ni il 15 febbraio 1970, dal cardinale Corrado Ur-si, coconsacranti l'arcivescovo Nicola Margiottaed il vescovo Achille Salvucci.Il 24 maggio 1975 diviene arcivescovo della se-de metropolitana di Brindisi: sotto il suo episco-pato avviene l'unificazione della diocesi di Ostu-ni e dell'arcidiocesi metropolitana di Brindisi.Diventa arcivescovo emerito, il 5 febbraio 2000,per raggiunti limiti di età. I suoi successori sonostati mons. Rocco Talucci (2000-2012) e l'attualearcivescovo mons. Domenico Caliandro.

* * *Nel 1970 il prof. Silvio Carrino, in occasione del-la nomina episcopale, dedicò a don Settimioquesta bella poesia:

Don Settimie MenzegnoreOh ce ppriésce! Siènde li cambanecumme sunene a ffesta vedemmane,pare ca ì Pasca iosce a stu paise,ma cumme vone amare li stunise!Lu Papa, cu la ggioia jinda llu coreà ffatte don Settimie Menzegnore,e Vèscheve a Molfetta l'à mannate,lassanne stu paise scunzulate.Na sse putva fà li fatte sove?E,ce a 'ngunune era scì rrompe l'ove,propria qquà bbasce era zzeppà li muse?Na nne stàvene prièvete cchjù suse?Ma ie sarà ca so' nu capacchjone!..Ca cumme a don Settimie na nne stone,peddenne l'one fatte Menzegnore.Agghja cercà perdone a llu Segnore!Ce mu li uèchje achiute nu muméndee picca picca rete me tremende,quanda recorde, agne angulu, agne via,me fasce penzà sémbe a Segneria.E te véche a lla scola prefessore,o péte péte ca sta scive fore,o de settembre 'nnanze a lla casédda,ncugghj'alla mamma tova vecchjarédda.Sembe fuscinne, sembe tise tise,sobb'alla faccia sembe lu surrise,ciò ca descive era cu llu core,peddenne t'one fatte Menzegnore.Lu Papa ì nu crestiane de ggedizie,e benga l'ì vvenute cusse spizziee don Settimie a nnu n'ave arrebbate,certe ca cu lla cape l'à penzate!Lu Menzegnore ì jomme de cusciénza,deve tenè lu core e tanda sciènza;e ce li manca a Don Settimie nueste?Propia a llu poste gghjuste l'one puéste.Benga lu core na mme disce vola,sièndeme, Don Settì, n'anda parola:pure mu ca sì fatte Menzegnore,nì pertà sembe a tutte jinda llu core?Cu llu penziere ì corre sembe a Stune?Ce te serve l'aiute de 'ngunune,mena nu fiscche, senza seggezzione,e nu venime tutte a pregessione.Parte cundende a chjine d'allerìa,lu Segnore t'à mmise jinda sta via;fatte curagge e mmà na tt'assermae,

Criste l'aiuta chide buene assae.Vite sta fodda, uarda sti crestiane,sté ssiènde cumm'abbattene li mane?tutte pe Ssegneria, cu devuzione,so' currute qqua josce a pregessione.Ce 'ngunune sté cchjange a lla scunnuta,senza cu pènza manghe a lla veduta,lassa cu sfoga, lassa cu rrepìta,pure de priésce se chiange 'nda la vita.* * *Ecco una testimonianza che gli dedica laprof.ssa Silvana Giovene Marseglia.

Sulla mia Cetra innalzerò il mio canto

Inquelle tre o quattro volte in cui la vita ci offrel’opportunità di scegliere tra l’avere un’ani-

ma di tutti i giorni e il vivere per un ideale, se lun-go la nostra strada si fa passo un uomo intelli-gente e per giunta innamorato dell’Assoluto, èsempre una benedizione della Provvidenza.Negli anni Sessanta in Ostuni un sacerdote auto-revole, don Settimio Todisco, uomo di fede capa-ce di dare senso ai gesti dell’esistere, serviva lasua comunità rendendosi disponibile al dialogo,all’ascolto, alla guida spirituale.In un’epoca di transizione tra il pre e il post Con-cilio si respirava già aria di orizzonti sconfinati, dilibertà dei figli di Dio; il sacro si sposava con ilprofano della vita quotidiana, la responsabilitàcon il rischio, l’amore per la Chiesa con quelloper la comunità degli uomini.Un laicato consapevole del proprio ruolo nellaChiesa e nella città degli uomini maturava un co-mune sentire, operava strappi con ogni forma diclericalismo, si poneva in dialogo con il mondo.Questo sacerdote profeta guardava lontano ededucava a saper leggere i segni dei tempi, a fa-re discernimento, a riconoscere l’irrepetibile valo-re del proprio tassello nel grande mosaico dellastoria sacra e profana, in un momento in cui lecertezze interiori andavano riconquistate con fa-tica e coerenza.Divenuto Vescovo, l’erede diretto degli apostoli diGesù Cristo, era normale che nel Pastore di ani-me prevalesse il tratto che più lo avvicinava alsuo Maestro… “SI VIS” (Se vuoi…) nel quale larispettosa libertà della scelta di seguire il Risorto,diveniva maturità di Fede, unità di intenti, comu-nione di servizio.Lavorare incessantemente per costruire unaChiesa incarnata nella storia degli uomini, adultanella Fede, proiettata a definire il Volto di Cristonel terzo millennio, è quanto di più sacrosanto sipossa chiedere a chi è stato scelto dalla Provvi-denza a guidare quel Resto d’Israele presente inquesto microcosmo diocesano.Temo che questa Chiesa locale che negli annispesso si è sfilacciata e dove molti vivono la so-litudine della diaspora, abbia avuto un Padre chenon meritava: autorevole senza voler essere au-toritario, amorevole senza voler essere paterna-lista, suscitatore dell’eterna novità della Fede inGesù Cristo per non avere appunto un’anima ditutti i giorni.Per noi tutti che abbiamo avuto il grande privile-gio di percorrere insieme un tratto del faticosocammino della vita, Sua Eccellenza MonsignorSettimio Todisco resta ieri come oggi sempresemplicemente don Settimio perché nella Chiesadi Dio chi siede a capotavola “sia come l’ultimodei servitori”.

(segue da pag. 1)Auguri don Settimio

E l'anno prossimo anche il continuatoredel Concilio, Paolo VI, verrà dichiaratosanto, e questo il volere di Papa France-sco, annunciato dal Vaticano.Wojtyla e Roncalli hanno aiutato la gran-de famiglia cristiana ad affrontare la sfidadella disaffezione dei giovani e di vastezone dell’Occidente e la sfida della mo-dernità. Entrambi strenui difensori dellapace: la considerano una conquista indi-spensabile per l’umanità. Va detto che lasua realizzazione è, purtroppo, lenta e fa-ticosa. Lo confermano, oggi, le gravi ecruente crisi in Siria ed Ucraina e l’anno-so conflitto tra Israele e Palestina. Due Papi che “hanno conosciuto la trage-dia del XX secolo ma non ne sono statisopraffatti”. Sono parole di Papa Bergo-glio che auspica che i due nuovi santipossano insegnarci ad addestrarci nel mi-stero della misericordia. Quest’ultima, as-sieme a gioia e speranza, vengono consi-derate, giustamente, le coordinate dellasua azione pastorale.Francesco, il Papa più popolare della sto-ria, parla una lingua nuova, detestal’avanzata, in molti Paesi, del “pensierounico”. Un uomo provvisto di un forte ca-risma naturale che suscita, spontanea-mente, attrazione e fascinazione su cui si

innesta una profonda fede. La sua azionepastorale incarna la “rivoluzione della te-nerezza” incentrata sui poveri e sui soffe-renti e la radicalità del messaggio cristia-no ma nel segno della gioia e della spe-ranza. Si può ormai dire tranquillamenteche la sua popolarità riveste un caratterestraordinario, come straordinaria è la sua“auctoritas”. Questa la si conquista nelmondo attuale puntando nella direzioneopposta alla “volontà di potenza”.La Chiesa di Francesco sa prendere l’ini-ziativa senza paura, sa cercare chi è lon-tano ed arrivare agli incroci delle stradeper invitare gli esclusi. Con i suoi gesti, lesue parole, ed esortazioni, mira a costrui-re un modo nuovo di essere Chiesa. Peròva detto, anche: più il suo aratro scava inprofondità, più la terra, secca e riarsa,tende ad opporre resistenza. Fuori meta-fora si avverte una sorta di sorda opposi-zione che si alimenta e cresce “non solonella vecchia Curia ma anche in qualcunoche non vuole perdere i suoi privilegi”.(Sono parole del Cardinale Maradiaga,uno dei più vicini a Papa Francesco). Un Papa dalla forte sensibilità verso iproblemi sociali, pronto a sostenere i bi-sogni dei lavoratori come ha fatto recen-temente difendendo i quattromila operaidell’acciaieria di Piombino a rischio chiu-sura. Sempre in quest’ottica è opportuno

segnalare la visita di Papa Francesconella nostra terra, a Taranto e all’Ilva, l’an-no prossimo. La notizia è stata data dal-l’Arcivescovo della città, Mons. Santoro.(Il suo predecessore, Benedetto XVI eravenuto a Brindisi nel 2008). Merita anchericordare l’imminente viaggio di PapaFrancesco in Terra Santa alla fine di mag-gio. (Ne avevamo già parlato su questomensile e vi ritorniamo solo per segnalareche il Papa sarà raggiunto anche da ungruppo di pellegrini pugliesi). Non si può parlare di Papa Francescosenza soffermarsi anche su un aspetto“esterno”: la sconfinata pubblicistica sulpontefice. Questo fenomeno editoriale losi può considerare la conseguenza di unapersonalità nuova “spiazzante” e analiz-zata senza tregua.Una rapida notazione finale. Guardandoglobalmente alla sua azione pastorale siha la sensazione che nella sua “teologiadel popolo” di derivazione latino-america-na, una certa cultura italiana e curiale, im-pastata di erudizione ed elitaria quasi perantonomasia, si inserisca come un’espe-rienza a lui piuttosto estranea. E ancora,senza toni trionfalistici (un atteggiamentoben lontano dal suo stile sobrio e familia-re) si può constatare che la Chiesa sta vi-vendo una nuova, autentica Primavera.

MIMMO SACCO

(segue da pag. 1)Due giganti sugli altari

Si sono conclusi i lavori della Commis-sione costituita per decretare i vincitoridel 27° concorso scolastico europeodal tema “Matrimonio, vuoi unire la tuavita alla mia?”. La competizione ha vi-sto coinvolti oltre 320 elaborati pugliesi,tra disegni, tesi letterarie, riflessionipersonali e materiale audiovisivo.Ai partecipanti che hanno superato laprima selezione è stato assegnato uncredito formativo, stimato in circa 30ore di studio ed impegno per la proget-tazione e realizzazione; coloro chehanno invece oltrepassato il secondovaglio della giuria si imbarcheranno perun viaggio–premio al Parlamento Euro-peo di Strasburgo.Novità introdotta nell’ultima edizione èl’attribuzione di un riconoscimento ex-tra - concorsuale ad un lavoro partico-larmente apprezzato dalla commissio-ne ma non rientrante nella rosa dei vin-citori.L’11 maggio presso la sala “Fellini” delNicotel di Corato saranno premiati i ra-gazzi vincitori. La scelta della data nonè casuale, in quanto si celebrerà anchela ricorrenza della festa della mamma.«I ragazzi hanno avuto difficoltà a rima-nere sul tema, spostando l’attenzione

su altre tematiche come divorzio edomosessualità. Le argomentazioni nonavevano vie di mezzo. I giovani autorihanno visto o idealizzato il matrimoniocome una catastrofe, leggendo in chia-ve pessimistica la realtà sociale che licirconda. Si è inoltre notato un impove-rimento dei valori, confusione e man-canza di punti di riferimento», ha com-mentato a fine lavori Maria Grazia Sas-so.Il dirigente scolastico Angela Adduci af-ferma invece che «nonostante tutto c’èstata una notevole partecipazione daparte delle scuole, con elaborati dibuon livello che hanno rivelato un’aper-tura significativa alle tematiche di re-cente discussione, come per esempiola costituzione delle coppie di fatto. Ef-fettivamente i lavori non erano incentra-ti sul matrimonio, ma in particolar modosull’amore nella sua accezione più am-pia».Tra i vincitori della sezione crediticoncorso europeo 2014 ci sono glialunni ostunesi: Serena Marzio e An-tonio Nisi del Liceo Classico “A. Ca-lamo” e Adriana Pugliese e Loreda-na Lobefaro dell’Istituto Tecnico “J.Monnet”.

MOVIMENTO PER LA VITARAGAZZI OSTUNESI VINCONO IL CONCORSO EUROPEO

Il restauro del Calvario dell’Annunziata

E’stato presentato venerdì 11aprile u.s. al pubblico conve-

nuto nella chiesa di Maria Ss. An-nunziata il restauro del gruppo delCrocifisso collocato nell’ultimacappella della navata destra, co-nosciuto come il Calvario dell’An-nunziata. La scelta del giorno nonè stata casuale. Don GiovanniApollinare nel venerdì che hapreceduto la Settimana Santa havoluto così sottolineare il valorespirituale trasmesso dall’opera,messaggio di salvezza e di spe-ranza per gli uomini che soffronoe che possono trovare un riscattoai dolori della vita. L’intervento direstauro, finanziato con grandegenerosità e con spirito di solida-rietà da alcune famiglie della par-rocchia, è stato realizzato nel cor-so di due anni dalla dott.ssa Fran-cesca Marzano di Brindisi, sottol’alta sorveglianza della Sovrintendenza ai Beni Stori-ci nella persona della dott.ssa Rosa Lorusso. Alla ce-rimonia di presentazione sono intervenuti l’Arcivesco-vo mons. Domenico Caliandro, il sindaco avv. Dome-nico Tanzarella e in sostituzione della restauratrice,assente per motivi di salute, la sorella dott.ssa ChiaraMarzano. La serata è stata introdotta dalla dott.ssa A.Moro direttrice della Biblioteca Comunale ed è statapausata da brani musicali eseguiti da Davide Sacco-manno. Il Crocifisso si può ritenere realizzato dal fra-te Angelo da Pietrafitta, un francescano laico vissutonella seconda metà del XVII secolo, per affinità stilisti-che riscontrabili con il Crocifisso della chiesa di SanFrancesco a Lequile (Le). Diverse per fattura e perqualità, le figure della Madonna e di San Giovanni, co-munque prodotte dalla composita bottega che facevacapo al frate francescano, pronta a soddisfare le nu-merose richieste provenienti da diverse istituzioni ec-clesiastiche pugliesi. L’intervento richiesto dall’opera èstato lungo e laborioso. Le tre statue erano state ma-nomesse da precedenti restauri e si mostravano inprecarie condizioni di conservazione, attaccate da in-setti xilofagi che avevano letteralmente consunto le di-ta di San Giovanni. Il gusto estetico di un certo mo-mento storico aveva anche attenuato il crudo e dram-matico realismo dei segni della Passione, alterando laprimitiva definizione delle piaghe. Per renderle menorealistiche sono state asportate, in un momento impre-cisato, le elaborazioni a rilievo, tipiche della maniera difra’ Angelo, ricavate con cartapesta, carta pergamenae con stucco lavorato, in modo da rimarcare con par-ticolare verismo i margini sanguinolenti delle ferite sulcorpo. Un procedimento analogo era stato riservatoalla ferita del costato con versamento di sangue coa-gulato e alle numerose tumefazioni disseminate sulcorpo di Gesù, anche queste livellate e appiattite. Ilcolorito del volto di Cristo, oscurato da verniciature po-sticce, è stato riportato alla coloritura primitiva, sullaquale ombreggiature blu e grigie aggravavano lo statodi sofferenza fisica. Maggiori i danni rilevati sulla sta-tua dell’Addolorata: parte della testa era stata comple-tamente ricostruita, aumentando la volumetria della fi-

gura, perché compromessa daltarlo, ugualmente responsabiledella consunzione di parti dellebraccia, del piede destro, delmantello e della mano sinistra.Strati sovrapposti di porporina edi verniciature avevano modifi-cato l’originaria lamina d’argentoche rivestiva la superficie dellaveste sulla quale era disteso unostrato pittorico in lacca rossa delquale si è persa ogni traccia. Nelmantello sono stati individuatiben sei livelli pittorici per cui si èproceduto ad una coloritura ap-plicata a velature e a piccoli trat-teggi. Nella figura di San Gio-vanni, saggi eseguiti sul rivesti-mento cromatico degli abiti, an-ch’essi frutto di numerose ridi-pinture, hanno rivelato una pri-mitiva colorazione in verde dellaveste sopra della lamina argen-

tea e del manto in rosso sempre disteso su di una sot-tostante lamina argentea. Non essendo possibile ripri-stinare gli antichi colori, le cui tracce erano poco con-sistenti, il metodo seguito è stato quello di rimuoverelo sporco e le vernici successive, operazione che hariportato alla luce la cintura e i risvolti delle maniche infoglia d’oro. Il gruppo del Calvario torna così a rappre-sentare l’eterno rinnovarsi della vita dalla morte, infon-dendo speranza e pace per quanti credono nella bel-lezza della creazione. Durante la manifestazione èstato presentato un opuscolo curato dalla comunitàparrocchiale con il patrocinio della Presidenza delConsiglio Regionale, dell’Amministrazione Comunalee del Banco di Credito Cooperativo dal titolo Il restau-ro del Calvario dell’Annunziata in Ostuni. Dopo alcuneriflessioni introduttive proposte dal Presidente delConsiglio regionale della Puglia, del Sindaco, dall’Ar-civescovo e dalla comunità parrocchiale il testo si svi-luppa ripercorrendo l’itinerario teologico della Passio-ne, sintetizzando le vicende storiche della cappellache accoglie il gruppo del Calvario e tracciando unprofilo storico ed artistico della figura di fra’Angelo daPietrafitta. Le complesse problematiche affrontate du-rante il restauro sono contenute nella parte finale deltesto che si conclude con un pensiero del dott. AldoScalera sull’esperienza del dolore. Prezioso corredodell’opuscolo, l’ottimo commento fotografico e il proget-to grafico sono stati affidati al fotografo Giuseppe Sac-chi di San Vito dei Normanni. Un plauso alla sensibili-tà dei benefattori che oggi come ieri si fanno interpretidella bellezza e della tutela del patrimonio storico-arti-stico della chiesa, all’arch. Vincenzo Lorusso, membrodel consiglio pastorale e consulente tecnico della par-rocchia, per l’alacre e premurosa attività di coordina-mento in merito al restauro e alla pubblicazione del fa-scicolo e infine un ringraziamento a Don GiovanniApollinare che in continuità con quanto hanno realizza-to i suoi predecessori, è costantemente impegnato nel-la cura e nella custodia dell’apparato liturgico della par-rocchia, per consegnarlo come testimonianza di opero-sità e di fede alle future generazioni.

ENZA AURISICCHIO

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22001144RICORDI

«Io vi lascio, ma sono sicurache porterete nei vostri cuori

un ricordo che non cancellerete mai».Giovedì 6 marzo 2014 in San Benedetto del Tron-to, con l’animo sereno e circondata dall’amoredei suoi cari, ha raggiunto il Cielo

MARIA CALABRESEDonna di una fede incrollabile, ricca di sani valo-ri morali, religiosi e sociali.La sua infinita bontà e la sua grande generosità sisono diffuse per tutta la città di San Benedetto.La famiglia ed i suoi cari erano alla base della sua esistenza e del suo amo-re e, pur nella sofferenza, non dimenticava quelle persone che erano statepiù sfortunate di lei.Un ricordo ed una preghiera perché possa riposare fra le braccia dellaMamma di tutte le Mamme.

I tuoi cari

4 maggio 1916 17 aprile 2014

Giovedì Santo 17 aprile si è ad-dormentata nel Signore

ISABELLALACORTE

Ha dedicato la sua vita alla fami-glia e al lavoro.Ha sofferto moltissimo per laperdita del marito prima, degliadorati figli Tonino e Bruno, della nuora Franca e del ge-nero Giulio.Siamo sicure però che risorgerà in Paradiso nello splendo-re della gloria di Gesù, tenendosi per mano con i suoi cari.Le tue figlie Pina ed Anna, il genero Titino, la nuora Ma-ria, i nipoti ed i pronipoti che non potranno mai dimenti-carti.

A Padova il 15 aprile scorso ci ha lascia-to all’età di 91 anni la

N.D. NINETTAGIOVENEved. Tanzarella

amante della vita, piena di entusiasmo peril futuro che immaginava in Ostuni, hasempre reagito con forza e con determi-nazione ai momenti critici, infondendo fi-ducia e ottimismo ai suoi cari. Irene coni figli Giulia e Roberto e Manfredi con lamoglie Adriana e i figli Paolo e Silvia,conserveranno immutato nel tempo il suosorriso, la sua dedizione per la famiglia,la sua grande voglia di vivere.

6 giugno 2005 6 giugno 2014FELICE GHIONDA

sartoCostantemente rivolgiamo il nostro pen-siero e le nostre preghiere affinché tupossa dimorare nella Patria Celeste edottenere dall’Eterno Iddio benedizioniper noi che continuiamo a vivere su que-sta terra. La tua gioia nel godere l’amore delPadre è anche la nostra gioia che ci dà la forzadi vivere.La moglie Giovanna, il figlio Gianni, la nuora Antonella, il nipo-te Simone lo custodiscono nei propri cuori con immenso amore.Una Santa Messa di suffragio verrà celebrata nella chiesa parroc-chiale di San Luigi Gonzaga venerdì 6 giugno 2014 alle ore 19,00.

La signora MARGHERITA SANTORO

vedova Mataresse si è spenta il 27 aprile u.s. Lascia un vuoto incol-mabile nei figli Manuela, Giovanna e Silvio, nel genero Andrea, nel-la nuora Rosaria, nei nipoti Aldo, Giorgia, Enzo, Sara e Davide, nelfratello Peppino e nella sorella Teresa e i nipoti tutti.La nipote Giorgia così ricorda la nonna:Rossetto rosso, scarpe alte, una donna estroversa e stravagante a noipiace ricordarti così.La tua storia è una bella storia di vita e non basterà una lettera perdescriverla. I tuoi consigli saggi e pacati, le tue domande curiose, latua pazienza inaudita, il tuo essere modesta e sicura, il tuo gusto per il bello resterà nei nostricuori e continueremo a custodire tutto ciò come un tesoro che continuerà a far parte di noi, esarà un modo per averti più vicina. Qui tutti hanno qualcosa da raccontare sul tuo conto, sononostalgici, ma io so che tu non vorresti fosse così, già immagino il tuo volto dispiaciuto.Mi ha sempre affascinato il tuo modo di guardare il mondo, dicevi di essere alla ricerca dellaverità e allora, adesso, prometti di guidarci, di continuare a essere con noi la sera qui a casatua, sii con noi sempre perché noi continueremo ad essere al tuo fianco e a fare tutto quelloche prima facevamo con te. Fai buon viaggio e abbi cura di splendere.

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BENEDIZIONE DELLE ARMI E DEGLI ESERCITI PER CONTRASTARE

I NEMICI DELLA CHIESASequenza Santo Vangelo secondo Matteo (Mt.24,3-8; Mc. 13,3-8; Lc. 21,7-9)In quel tempo (sedutosi sulMonte degli Ulivi), i discepolisi avvicinarono a Gesù e indisparte gli dissero: Dicciquando accadranno questecose e quale sarà il segnodella tua venuta e della finedel mondo; e rispondendoGesù disse loro: io sono ilCristo. Guardatevi che nes-suno vi inganni. Molti verran-no in mio nome dicendo: Iosono il Cristo; e sedurrannomolti. Sentirete parlare diguerre e di pensieri di guer-re. Guardate di non allarmar-vi. E’ necessario che ciò av-venga, ma non è ancora la fi-ne. Si solleverà infatti popolocontro popolo e regno controregno; vi saranno epidemie,carestie e terremoti in variluoghi; ma queste cose rap-presentano l’inizio delle sof-ferenze. “Lode a te o Cristo. Signorenon secondo i nostri peccati;né retribuiscici secondo lenostre iniquità: conosciamoda sempre la tua misericor-dia: perché siamo fatti ec-cessivamente miseri. Aiutaci Dio che sei nostra sal-vezza, e per la gloria del tuo nome, o Dio liberaci esii comprensivo verso i nostri peccati, per il tuo no-me. Tu sei Dio che fai solo cose mirabili, portastinelle genti la tua virtù: liberasti col tuo braccio il tuo

Popolo, i figli di Israele e Giuseppe. Sappiano legenti perché il tuo nome è Dio. Tu solo l’Altissimosopra tutta la terra, Dio mio ponili come carro e sia-no canna avanti la faccia del vento.

PreghiamoImploriamo la tua clemen-za, Onnipotente Dio, affin-ché queste armi che i tuoisoldati si apprestano a cin-gere per sconfiggere gli av-versari della fede, siano ri-colme, della tua immensabenedizione, non nuoccia-no loro per niente; ma ser-vano per la vittoria sulla ter-ra e per conseguire il pre-mio dell’eternità nei Cieli.PreghiamoDio, ai popoli che credonoin te, consenti di non esserepresi da terrori, di insegnareloro le preci e che il popolonemico si consacri a te e tiriverisca; affinché la paceconsentita dalla tua pietà,renda sicuri da ogni nemicoi confini dei Cristiani.Dio che contrasti la guerra eche sconfiggi con la poten-za della tua difesa coloroche sperano di assalirti, aiu-ta i tuoi servi imploranti latua misericordia: affinchésconfitta la violenza dei tuoinemici, lodiamo te per l’in-cessabile azione della gra-

zia. Benedicendo l’esercito si dica: Vi benedicaDio, Dio nostro. Vi benedica Dio e lo temano tutti ipaesi della terra. Non sia turbato il vostro cuore, néatterrito. Fortificatevi e siate vivi e saldi. Ricevetel’armatura di Dio, affinché possiate resistere nella

circostanza sfavorevole ed in ogni caso rimanerefermi. Tenete perciò armati i vostri lombi nella veri-tà; indossate la corazza della giustizia ed incammi-natevi per la promozione della pace Evangelica.Sempre agendo secondo la fede, con la quale pos-siate eliminare tutte le malevoli armi ed indossarel’elmo della salvezza e la spada che è lo spirito e laparola di Dio”.

BENEDIZIONE DELLA BANDIERA DI GUERRA– BANDIERA MILITARE

“Onnipotente sempre eterno Dio, che sei la bene-dizione di tutti quanti e la forza dei trionfanti; acco-gli benevolo le preghiere della nostra pochezza esantifica con celeste benedizione questa bandiera,preparata per uso bellico; affinché sia efficace con-tro le nemiche e ribelli nazioni e forte della tua pro-tezione, incuta timore al nemico del popolo cristia-no e mercè i tuoi Santi intercessori, sia fondamen-to e sicura fiducia nella vittoria. Tu infatti sei Dio,contrasti le guerre e assicuri l’ausilio del celesteaiuto a coloro che sperano in te.Si asperga e a chi è consegnata in mano si dica:Prendi la bandiera santificata dalla celeste benedi-zione e possa intimorire il nemico del popolo cristia-no; Dio ti dia la grazia che nel suo nome ed onore,possa potentemente incunearti incolume e sicurotra i nemici”.

BENEDIZIONE DEI FANCIULLI“Ti chiediamo Onnipotente Dio, di degnarti benedi-re questi fanciulli, per i quali imploriamo la tua cle-menza e con la forza dello Spirito Santo fortifica iloro cuori, santifica e decora con purezza di costu-mi la loro vita, proteggi e informa le loro coscienzecon opere buone, dispensa fortunate occasioni,concedi pace, elargisci salute, dona carità, difendi-li sempre (con la tua protezione e forza) da tutte lediaboliche e umane insidie.PreghiamoSignore Gesù Cristo, tu che abbracciavi i fanciulli ate offerti e che venivano da te (il sacerdote imponele mani sul capo dei fanciulli) e benedicevi impo-nendo le mani sopra di loro, dicendo: “lasciate chei fanciulli vengano da me e non glielo vietate; tale èinfatti il Regno dei Cieli e i loro Angeli vedano sem-pre il volto di mio Padre”, ti imploriamo di assicura-re al fanciullo/a presente soprattutto l’innocenza edai loro familiari la devozione. Con clemenza bene-dicili oggi per il tramite del mio ministero, affinchéprogrediscano sempre nella tua grazia e misericor-dia e pervengano felicemente al traguardo deside-rato; per te Salvatore del mondo.La benedizione di Dio Onnipotente, del Padre, fi-glio e Spirito Santo scenda su di voi, vi custodiscae diriga e rimanga sempre con voi”.

Il rituale delle benedizioni e la religiosità popolare (13ª parte)

di Dino Ciccarese

2 giugno 20022 giugno 2014

RICCARDO APRILE

Malgrado gli annipassino velocemen-te il mio pensiero èrivolto sempre a Te,a mamma e a Pep-pino ed è impossi-bile dimenticarvi. Mi mancate tanto

Con affetto Natalia

8 maggio 2008 8 maggio 2014È stato ricordato il 6° anniversario dellascomparsa di

CARMELO PACIFICONon è possibile dimenticare chi si è amatotanto e noi ti abbiamo amato enormementeperché sei stato un esempio luminoso di one-stà, correttezza e garbo. Dal cielo dove il Signore ti ha chiamato peravvolgerti nel suo eterno amore, ricordati deituoi cari e proteggili lungo il loro cammino; fa che essi camminanosempre nella pace e che non vacilli mai il loro piede e prega la Vergineche venga allontanato da loro ogni sorta di male.La moglie Lucrezia, i figli ed i nipoti lo custodiscono nel proprio cuo-re ed elevano preghiere.

6 maggio 1974 6 maggio 2014«Coloro che ci hanno lasciato

non sono degli assenti,sono solo degli invisibili.

Tengono i loro occhi pieni di gloriapuntati nei nostri pieni di lacrime»

S. AgostinoTITINO CAVALLO

Lieve è il ricordo delle tue carezza perchébreve è il tempo che ci hai dato.Forte è la tua assenza ma più forte è il tuo richiamo d'amore chescandisce ogni battito del nostro cuore.Carmela, Domenico con i piccoli Pietro ed Edoardo.

22 maggio 2012 22 maggio 2014Dott. GINO MILONE

Quando eri con noi ci hai donato i valoripiù belli, ora invece ci hai lasciati per unmondo certamente migliore dove tutti tisorridono, dove non ci sono più sofferenzefisiche ma solo tanta serenità e beatitudini.Ti ricordiamo con immutato affetto tuamoglie Antonietta, i tuoi figli Adele conPiero, Marilena con Fabio, Angela conBonaventura, Domenico con Valentina, Guido e gli adorati nipoti.Una S. Messa sarà celebrata sabato 24 maggio 2014 alle ore 19,00nella chiesa di San Luigi Gonzaga.

16 aprile 1989 16 aprile 2014È giunto il 25° anniversario della morte di

GIUSEPPE TANZARELLASignore,

leggi nei nostri cuori e nei nostri pensieri il dolce ricordo che con-serviamo per il nostro caro e trasmettilo a lui che vive nella Graziadel Padre per la sua vita terrena che da tutti viene ancora ricordataintegerrima, onesta e virtuosa; osserva le lacrime dei nostri occhiper il dolore ed il ricordo dolcissimo che conserviamo, malgrado iltrascorrere del tempo. Giuseppe, ripensa ai giorni vissuti insieme anoi e continua a proteggerci dal Cielo affinché anche noi possiamo giungere alla meta divi-na in perfetta sintonia con quell’amore che non ci hai mai risparmiato.Un affettuoso abbraccio dai tuoi cari: tua moglie Domenica, i figli Lina, Anna e Matteo, i ge-neri Enzo e Nicola, la nuora Lucia ed i magnifici nipoti.

Prof. SANDRO MASSARISignore Gesù,oggi hai chiamato a te Sandrino, che havissuto la sua vita moltiplicando i talen-ti da te ricevuti. È stato testimone fedele del tuo amore;ha scelto, come diceva Paolo VI, la Po-litica come testimonianza migliore dellacarità. Ha vissuto tutti i suoi giorni nel-l’esprimere la fede ordinando le coseterrene secondo Dio. La sua testimo-nianza diventi esempio per tutti di fedel-tà al Vangelo e di amore alla propria co-munità civile ed ecclesiale.(Preghiera letta da Lucia Marseglia du-rante il funerale).

+ 25 aprile 2014Aprile 2006: Sua Eccellenza l’Arcivescovo Rocco Talucci in-contra la Redazione nella sede de Lo Scudo; Sandro Massariè il secondo da sinistra.

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Due anni di energia elettrica praticamente gratis,22.000 euro di ammanco alle casse dell’ Enel. I

carabinieri della Stazione di Ostuni hanno tratto in ar-resto in flagranza di reato per furto aggravato conti-nuato in concorso, due fratelli ostunesi, nelle vesti ri-spettivamente di legale rappresentante della ditta “Pe-trol Service Esso” e gestore del distributore di carbu-ranti denominato “Menga Petroli”, sulla strada fraOstuni e Carovigno I militari, nel corso di verifiche ef-fettuate con il personale ispettivo dell’Enel, hanno ac-certato che i due, mediante l’apposizione di magneti,avevano manomesso due contatori elettronici perl’erogazione di elettricità di proprietà di “Enel distribu-zione S.p.A. I magneti sono stati sottoposti a seque-stro. Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Au-torità Giudiziaria, gli arrestati sono stati condotti lepresso rispettive abitazioni in regime di arresti domici-liari.

* * *

L’intervento della Corte Costituzionale, che ha mo-dificato le linee guida della legge Fini-Giovanardi,

ha permesso a cinque ostunesi arrestati nell’operazio-ne Pantera (marzo 2012) di ottenere uno sconto di pe-na in appello. Caduta l’equiparazione dell’"erba "allacocaina, i presunti spacciatori di mariuana hanno otte-nuto, così, la revisione della loro condanna in primogrado.

* * *

Rapinata, il 2 maggio scorso, la sede del Banco diNapoli in Via Vittorio Continelli: due malviventi ar-

mati di pistole giocattolo hanno fatto irruzione in ban-ca dopo le 16, in prossimità dell'orario di chiusura, do-po essersi creati un varco da un locale attiguo a quel-li dell'istituto di credito.

* * *

Scarsa illuminazione del centro storico: l’Associa-zione “Salviamo Il Bianco” interroga l’amministra-

zione Comunale. Attraverso una lettera dai toni estre-mamente pacati ed ispirati ad un senso di leale colla-borazione, gli associati chiedono al sindaco DomenicoTanzarella e agli Assessori competenti, un interventomirato per risolvere il problema. in particolare versoViale Oronzo Quaranta, la cinta muraria e la parte so-vrastante la stessa, con affaccio panoramico. Grave,secondo i rappresentanti di “Salviamo Il Bianco” è so-prattutto la situazione di buio presente nella zona del-

la Cattedrale e del suo caratteristi-co campanile.

* * *

Sarà un mese davvero intensoper il Centro Sportivo Italiano,

comitato di Ostuni. L’11 maggio inPiazza Libertà ci sarà il “Csi Day”,una giornata interamente dedicataal connubio bambini e sport. Inoltreper i 70 anni del Centro SportivoItaliano ci sarà un appuntamentomemorabile sabato 8 giugno: l’in-contro in piazza San Pietro con Pa-pa Francesco. A questo appunta-mento sarà presente anche unadelegazione che partirà dalla Cittàbianca

* * * E’ previsto per il 4 giugno il rinnovo del consiglio diret-tivo e del Collegio sindacale dell’Unitre di Ostuni. Ec-co il programma delle prossime settimane, il venerdìalle 18,30 in biblioteca: il 9 maggio “Assassini, duelli ebriganti-Note storiche sui crimini ostunesi dal XVI alXIX secolo” con l'Avv.Gianmichele Pavone, cultore distoria locale; il 16 maggio, “Voci e immagini della Pu-glia” - Prof.ssa Milena D'Amore; il 23 maggio, “Coltiva-re la passione per le cose belle e buone-L'esempio diNicoletta Petrachi” a cura della Prof.ssa Luisa Pruden-tino (Università del Salento); il 30 maggio, “FrancescoTrinchera, storico dell'economia e patriota-Una nuovastagione di studi” Prof. Pierangelo Buongiorno (Uni-versità del Salento); il 6 giugno, “Un triennio si chiudee...” con il Prof. Lorenzo Cirasino (Presidente UNI-TRE.

* * *Giovedì 15 maggio alle 18.30 al Cinema Roma, il Con-certo di primavera lirico sinfonico della Soc coop "Ilpentagramma" concluderà la stagione concertisticadel Comune (Ingresso gratuito).

* * *Dal 13 al 16 maggio nuovo appuntamento con il con-corso nazionale musicale intitolato alla memoria di An-tonio Legrottaglie (1979-2001). Il 13 alle 19 seratainaugurale al Cine Teatro Roma con l'esibizione del-l'orchestra giovanile "S.G. Bosco", vincitrice del 3°Premio al Concorso Nazionale "Mennella" di Ischia,due brani assieme al Coro Legrottaglie ed esibizionedi diversi ospiti. Il 16 alle 17 sempre al Cinema seratadi premiazione con le esibizioni delle orchestre vincitri-ci e assegnazione Premi e borse di studio

* * *

Sabato 17 maggio alle 18:30, Biblioteca comunale,Auditorium “G. Semerano” la Sala Studio della Biblio-teca comunale, verrà dedicata alla memoria del prof.Luigi Greco “custode del sapere senza tempo, affin-ché resti segno tangibile della continuità delle nostreradici storiche”.

* * *Si concludono gli appuntamenti con la lettura dell’In-ferno di Dante (21 maggio alle 18,30 in biblioteca) econ “Una serata all’opera, una serata in concerto”, or-ganizzate dal tenore Joe Fallisi: il 12 maggio allo SlowCinema alle 21 “Il barbiere di Siviglia” diretto da Clau-dio Abbado, il 19 alle 21 lo storico concerto di FabrizioDe Andrè al teatro Brancaccio di Roma. Un gruppo diappassionati ha rivolto alla futura Amministrazioneuna petizione perché possano proseguire le letture diDante con il Purgatorio ed il Paradiso.

Notizie flashdi Danilo Santoro

CESTISTICA OSTUNI: INIZIANO I PLAY OFFdi Domenico Moro

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CRONACABREVE

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E’calato il sipario sulla 23ª edizione delmassimo torneo regionale, ”L’Eccellen-

za”, interpretato dall’Ostuni Sport sin dallasua istituzione nel lontano 1991. Durante tut-ti questi anni, per il sodalizio ostunese, ci so-no state più rose che spine. Una sola retro-cessione avvenuta nell’anno successivo allasua istituzione e in seguito, tutti ottimi piazza-menti e promozioni nella serie superiore finoal campionato di serie “D” del 2011, anno incui avvenne la sciagurata radiazione permancata iscrizione al campionato di Eccel-lenza. E mentre tutti gli sportivi credevanoche il calcio nella “Città Bianca” sarebbescomparso, ecco, come per incanto, si rico-minciò a parlare di calcio, non più comeOstuni Sport, ma come ASD Ostuni 1945. Ilmerito lo si deve ad un calciofilo, l’avvocatoLuca Marzio, che acquistò il titolo di 1ª cate-goria dal Montalbano nel 2011 e vinse il cam-pionato. Partecipò al campionato di Promo-zione nel 2012 e per l’ottimo piazzamentoviene ammesso per la 14ª volta nel massimotorneo regionale. Ma tornando all’attualità, ilcampionato appena concluso si è dimostratoessere uno dei più difficili della sua storia. E’stato un torneo avvincente. Ha avuto la me-glio il Gallipoli con tre punti di vantaggio sul-l’Andria. Ma in partenza erano ben più lesquadre che avrebbero meritato il salto di ca-tegoria, dal Mola al Molfetta, dalla VirtusFrancavilla al Vieste e al Casarano. Anchel’Ostuni, partito in ritardo con la preparazio-ne, ma rinforzatosi strada facendo, avrebbepotuto dire la sua. Almeno avrebbe potuto farparte di quel gruppetto di squadre che parte-ciperanno ai play-off se avesse avuto piùcontinuità nei risultati. Infatti a partite disputa-te ad alto livello, (vedi la vittoria sul blasona-to Andria, sulla Virtus Francavilla, sul Vieste,il pareggio conseguito contro il Casarano, leottime prestazione contro il Gallipoli), hannofatto seguito partite, contro squadre mode-ste, disputate senza mordente, senza carat-tere, senza voglia di voler far bene. Eppuregli ingredienti, se così li vogliamo chiamarec’erano. In porta aveva Francesco Musacco,uno dei migliori portieri della categoria; una

difesa attrezzatissima con elementi di cate-goria superiore come Ciaramitaro e Camas-sa; centrocampisti del calibro di Quaresimalee Giorgetti; gli attaccanti Volpicelli e Turittoche in due hanno messo a segno più dellametà dei gol realizzati dall’intera squadra,senza contare i giovani Zizzi, Solidoro, Capu-to e quant’altri. E allora ci si chiede perché lasquadra ha retto atleticamente fino in fondo,ma non ha saputo interpretare mentalmentecome gestire partite molto facili. Si notava inalcuni giocatori uno stato abulico, di disconti-nuità: in una equipe che si rispetti soltantouno poteva far cambiare questo stato di cosee questi era l’allenatore. Luciano Bruni, alle-natore dell’ASD Ostuni 1945, ex giocatore dialte qualità, oltre a saper preparare le partitea seconda degli avversari che incontra, oltrea saper preparare gli schemi, oltre a saperpreparare i giocatori atleticamente, la dovenon esiste un preparatore atletico, ma, ed èla cosa più importante deve saper gestire nelmigliore dei modi uno spogliatoio che nel ca-so dell’ASD Ostuni 1945 stava dando segnidi insofferenza. L’allenatore, considerato datutti il padre dei calciatori, colui che deve da-re l’esempio a tutti, è colui che dopo tutte legare e gli allenamenti deve rendersi contodello stato psico fisico degli atleti. Ciò il buonLuciano Bruni non lo ha fatto, ma siamo cer-ti che in seguito lo farà, ad Ostuni ha fatto lasua prima esperienza da allenatore di questecategorie. Ha tutte le carte in regola per es-sere un ottimo tecnico. In chiusura, proponia-mo,in sintesi,ai nostri assidui lettori,un qua-dro completo del campionato appena tra-scorso.Nelle gare dei play-off, l’Andria,se-conda classificata incontra in casa propria ilMolfetta quinta classificata, mentre il Mola,terzo classificato incontra in casa propria ilCasarano quarto classificato. Le squadre siincontrano in una partita unica con eventualitempi supplementari. In caso di parità passaal turno successivo la migliore classificata incampionato. Il seguito dei risultati dei play-offed il risultato dei play-out al prossimo nume-ro de “Lo Scudo”.

Finalmente i tanto sognatiplay off sono arrivati: la lun-

ga cavalcata di Morena e com-pagni giunge al momento decisi-vo della stagione. Dopo averterminato la regular season delcampionato regionale di serie Cdi basket, la Cestistica Ostuni,giunta al secondo posto a solidue punti dalla capolista e neopromossa Udas Cerignola, si tuf-fa nella nuova avventura che lavedrà impegnata nei quarti almeglio di due vittorie su tre con-tro la Cestistica Barletta, forma-zione guidata da coach Gino De-gni, che ha terminato la sua av-ventura stagionale al nono po-sto in classifica dopo aver dispu-tato un girone di ritorno abba-stanza deludente (nove gare consette sconfitte).E’ una formazione, quella barletta-na, che può vantarsi di avere fra le proprie fila DiegoOnetto, un classe ‘73 che durante l’arco della stagione haavuto una media punti di 23,7 e che gli sportivi della Cit-tà bianca ricordano bene per il suo passato da avversariosempre combattivo e sempre decisivo sul rettangolo digioco; inoltre i bravi ed agguerriti Maurizio Vorzillo, PinoAuricchio, Nicola Degni, Gianluca Balducci e la guardiaGatta che rientra dopo due giornate di squalifica, che si-curamente daranno il loro valido contributo.Nelle due gare di campionato Menzione e compagni han-no vinto entrambe le partite, al Pala Gentile i barlettanisfiorarono il colpaccio dopo una gara tiratissima fra i duequintetti, mentre in quel di Barletta fu necessario ricor-rere all’over time per sancire la vittoria dei ragazzi di Bep-pe Vozza. I gialloblu nelle prime due gare non potranno utilizzare

Antonio Caloia, espulso nell’ultimapartita di campionato, che dovrà scon-tare due turni di squalifica, e CarloMenzione, infortunato proprio nell’ulti-mo turno di campionato. Assenze pe-santi per il roster della Città biancache dovrà ricorrere a tutta la sua espe-rienza ed al calore della sua tifoseriaper superare questo primo ostacoloche si presenta abbastanza ostico epieno di insidie.La formazione biancorossa natural-mente ha dalla sua lo sfavore dei pro-nostici, non avendo nulla da perdere,ma tutto da guadagnare cercando diben figurare dopo un girone di ritornoquasi del tutto negativo, cercando an-cora una volta come già accaduto incampionato di creare e mettere in diffi-coltà i ragazzi di Beppe Vozza per ten-tare un eventuale sgambetto alla Ce-

stistica Ostuni che gode dei favori deipronostici, essendo sulla carta una squa-

dra di caratura superiore ai barlettani.La prima gara dei play off ha visto un inizio combattuto frai due quintetti con gli ospiti desiderosi di ben figurare nelpalasport ostunese, ma i ragazzi gialloblu, pur privi di Ca-loia e Menzione hanno iniziato a gestire tranquillamente lapartita e per il Barletta è stata notte fonda, anche se gliospiti hanno tentato con qualche fallo al limite di innervo-sire Morena e compagni, ma i gialloblu non sono cadutinella trappola portando a casa la vittoria (98 – 73).Giovedì 8 maggio si replica in quel di Barletta e sarà ilrettangolo di gioco a dare il suo verdetto e se sarà neces-sario la Cestistica ha dalla sua la possibilità di giocarsi lagara decisiva al Pala Gentile, per decretare la formazio-ne che andrà alle semifinali di questi play off per affronta-re la vincente fra Diamond Foggia – Technoacque Fasa-no.

Calcio: campionato conclusodi Tonino La Centra

Mensile Cattolico d'InformazioneAnno XCII - Numero 5 - MAGGIO 2014

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questa foto com-mentata da partedi un giovanissi-mo lettore: “Eccocosa resta in Villaad Ostuni lì dovec'erano i giochiper noi bambi-ni!!!!”. AntonioFrancesco Sallu-stio. Lo so che è ilfiglio del direttoredi questo giorna-le, che sono io, ma la sua segnalazione interessa tutti i bambini ostunesie che passano ad Ostuni le vacanze. Speriamo che venga al più presto ri-pristinato il parco giochi della Villa comunale dove il passaggio dei vanda-li ha lasciato solo una specie di patibolo al posto delle altalene.

(F.S.)

Mimmo Morena

OOOOGGGGGGGGIIII SSSSPPPPOOOOSSSSIIIIMercoledì 23 aprile 2014

ROMANO PENTASSUGLIAe MARGARYTA KALASHNYKOVA