20140121 corriere ve piano da 10 milioni per salvare vega

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L’appuntamento BELLUNO — Fra le nove pro- vince italiane considerate mon- tane al 100% quella di Belluno conserva il primato dell'inci- denza di imprese artigiane. Sul totale nazionale si tratta del 32,4% delle aziende. Una per- centuale alta, seguita da Son- drio e da Aosta e che distacca tutte le altre di parecchie lun- ghezze. Schiacciata com'è, però, da territori con privilegi ammini- strativi e vicini concorrenti esteri, seducenti in particolare in termini fiscali, i pericoli che un simile patrimonio di mani- fattura vada disperso sono sem- pre più alti. E' il tema che ha so- stenuto ieri, a Belluno, il verti- ce nazionale promosso dalla Confartigianato e che ha raccol- to l'interesse di tutte le zone produttive che vivono la mon- tagna come un handicap allo sviluppo, se non proprio alla sopravvivenza, da Sondrio ad Isernia, da Aosta a Terni, e che si è condensato, alla fine, attor- no ad una piattaforma di dieci punti. Fra questi, ha ricordato il presidente nazionale, Gior- gio Merletti, vi sono la necessi- tà di avere al più presto «una chiara definizione di montani- tà, la valorizzazione delle capa- cità di autogoverno dei territo- ri montani, il riconoscimento dei servizi eco sistemici resi dai territori montani». Accanto a questo bisogna «rinegoziare la partita idroelettrica, rivedere i decreti attuativi del federali- smo fiscale, valorizzare, in occa- sione di Expo 2015 i prodotti della montagna italiana». Per realizzare tutto questo è stato infine proposto di «realizzare un Libro verde per superare il deficit informativo su costi e so- vracosti del vivere e operare in montagna». La montagna infat- ti ha enormi potenzialità. Nono- stante le oggettive difficoltà lo- gistiche ospita su scala naziona- le il 33,8% delle imprese italia- ne e produce il 19% dell'export totale. Eppure, ritornando a uno sguardo locale, per una provincia come Belluno il gua- io grosso, fa notare il presiden- te della Confartigianato, Giaco- mo Deon, sta nelle sproporzio- ni. «Abbiamo il 20% del territo- rio veneto ma anche il 60% dei boschi. Nel resto ci vive appe- na il 5% della popolazione e per il modo di pensare di qualcu- no, ai fini della definizione del- le priorità in agenda, mi sa che questo non facilita». Insomma, si parla da anni di argomenti come la specificità ma alla fine niente pare andare a dama. «Il nostro auspicio è che l'argo- mento passi in prima commis- sione del consiglio regionale entro maggio, o al massimo giugno, anche se penso che an- che noi, come categorie produt- tive ed autonomie locali di montagna, abbiamo delle re- sponsabilità».Vale a dire, la pol- verizzazione di Comuni, di as- sociazioni e di enti, cioè, in una parola, tutto ciò che può fare campanilismo. «Paradossalmente il black out di Santo Stefano ha dato un po' la scossa. Abbiamo notato, nei giorni immediatamente se- guenti, come ci sia stata una specie di presa di coscienza che da soli, come rappresentanti di questa o quella categoria, la no- stra voce fa poca strada», ag- giunge il presidente bellunese di Confartigianato. Prova ne sia, a questo proposito, una let- tera inviata agli amministratori locali dalla stessa Confartigiana- to, la scorsa estate, con la racco- mandazione di monitorare un po' più attentamente lo stato delle linee elettriche. «Ci eravamo accorti che con gli appalti di manutenzione del- l'Enel fatti per lotti, erano entra- ti operatori con sedi in regioni d'Italia ben lontane dalle no- stre. E' vero che le montagne ci sono anche in Basilicata ma le peculiarità di questo ambiente sono diverse. Le condizioni che hanno originato il guasto del mese scorso erano eccezio- nali ma questo può rappresen- tare un buon segnale di cosa possa accadere se la cura delle aree montane non viene svolta con la competenza necessa- ria», puntualizza Deon. Il con- cetto può essere facilmente de- clinato quando dalla rete elettri- ca il ragionamento si sposta su altri livelli di infrastrutture, da quelle materiali, come le strade e le ferrovie, alle altre ormai non più prescindibili per chi voglia fare impresa e restare competitivo sugli scenari inter- nazionali, come la banda larga che per più di qualche valle bel- lunese continua a rimanere un sogno. «Conosco le problemati- che delle aree montane, le diffi- coltà di spopolamento, di mo- bilità, di infrastrutture - ha det- to il ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, intervenendo all'incontro -. Da parte mia giunge un sì convin- to alla specificità delle aree montane per rendere servizi uniformi con altri territori. Oc- corre una riflessione nazionale che coinvolga i ministeri com- petenti, le regioni e le organiz- zazioni come Confartigianato, dalle cui proposte sono pronto a partire per organizzare un momento di incontro e propor- re in modo forte al legislatore un pacchetto montagna». Gianni Favero © RIPRODUZIONE RISERVATA Aziende come Luxottica (ma anche altre) hanno firmato per dare questi benefit ai lavoratori. I dipendenti non devono sostenere i costi delle scuole per i figli (per esempio) e l’azienda non deve pagare le tasse sul benefit erogato I problemi della montagna Il progetto prevede di applicare al contrario gli accordi di aumento salariale firmati in questi ultimi anni. Dove le aziende sono cresciute i sindacati hanno negoziato benefit come coperture sanitarie o buoni per la scuola Il convegno nazionale per rilanciare la montagna Piano da 10 milioni per salvare Vega vendita di edifici e società partecipate PADOVA— Si terrà domani (alla Bulesca di Rubano) alle 19 la prima riunione padovana di Ad Hoc Consilia, piattaforma imprenditoriale che riunisce 130 imprenditori in una rete solidale. L’obiettivo del network è quello «di creare sinergie tra gli imprenditori, che consentano loro di ampliare il proprio mercato - ha affermato ieri Giordano Agrizzi, l’ideatore della piattaforma -. Si svolgono meeting ogni 15 giorni; nel corso di questi eventi, le aziende presentano la propria attività; chi ascolta, in un quadro di generale solidarietà, promuove il prodotto anche presso aziende terze». In cinque anni, sono state realizzate 69 presentazioni per 1.058 imprenditori contattati. Ma non è solo auto-aiuto commerciale. Ad Hoc promuove Sos impresa (filo diretto di sostegno a professionisti bisognosi di supporto) e (con il 5% delle proprie entrate) il Fondo per le imprese, per finanziare idee innovative e nuove tecnologia. Alla rete solidale hanno aderito, tra gli altri, anche M31, incubatore di start up, e Distillati Capovilla. (m.d.f.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Il problema delle regioni a statuto speciale e le sirene di Austria, Slovenia e Croazia Efficienza e pubblica amministrazione Un convegno per abbassare le spese Linee elettriche, banda larga e infrastrutture «Non sono adeguate alle richieste aziendali» Richiesta di maggior specificità e federalismo Un libro verde per superare i costi maggiorati Un terzo delle imprese montane è in Veneto «Maggiore produttività verso l’Expo del 2015» L’allarme di Confartigianato «Belluno fa il 20% dell’export ma non ha più infrastrutture» L’impatto sul peso fiscale del lavoro VENEZIA — Un piano da 10 milioni di euro per salvare il Vega. Vendita di immobili, cessio- ne di quote di partecipate e incassi di crediti saranno le tre azioni che dovrebbero riportare la società in una situazione di sostenibilità eco- nomico-finanziaria. Il via libera è arrivato ieri mattina prima dai soci (a larga maggioranza con l’85 per cento di voti favorevoli e nessun contrario), e poi dal Consiglio che ha formal- mente approvato il concordato preventivo, che sarà depositato al Tribunale di Venezia nei prossimi giorni. «La società potrà continuare a perseguire gli obiettivi aziendali parallelamente al piano di di- smissione che consentirà l’integrale soddisfaci- mento dei creditori che avverrà realizzando la vendita di alcuni immobili, appositamente de- stinati, in un tempo previsto di quattro anno», dice l’amministratore delegato Tommaso Santi- ni. Quello che potrà portare sei dei dieci milio- ni di euro sarà il Lybra dove proprio ieri si è svolta l’assemblea dei soci. A far ben sperare c’è la valutazione degli immobili inserita al mi- nimo — compresa la cessione dell’area a ridos- so del Vega 2 — e l’inserimento dei debiti per intero, poi una volta presentato il concordato, sarà il tribunale a dire come procedere. L’attivi- tà del Vega ha sottolineato il cda, sarà concen- trata sulla fornitura ad aziende innovative di spazi e di servizi negli edifici che resteranno: gli spazi destinati al cosidetto incubatore, per la cui gestione si attiveranno cooperazioni con altri centri di ricerca. Il parco scientifico e tec- nologico di Marghera deve far fronte a una si- tuazione economico-finanziaria disastrosa frutto delle gestioni passate deficitarie: il patri- monio netto è quasi dimezzato, ci sono 7,3 mi- lioni di euro di perdite, 15,5 di indebitamento, e una ricapitalizzazione di quattro che i soci non vogliono sottoscrivere. F.B. © RIPRODUZIONE RISERVATA La montagna ha enormi potenzialità, ma abbiamo solo il 5% degli abitanti, quindi non ci considerano prioritari Giacomo Deon Confartigianato Il Bellunese soffre particolarmente per la vicinanza di territori più appetibili e più competitivi. È infatti circondato da regioni a statuto speciale ed è molto vicino alla Carinzia, alla Slovenia e alla Croazia PADOVA — Tutto esaurito (oltre 500 ri- chieste a fronte di 270 posti disponibili) per il convegno «Efficienza energetica per la pubblica amministrazione: un mercato in crescita», organizzato per giovedì dalle 9, al Centro culturale San Gaetano di Padova da Rödi & Partner, con la collaborazione di Co- mune e Fondazione Fenice. L’idea del simpo- sio, articolato in tre parti, è di far incontrare pubblica amministrazione e privati, ai quali illustrare le varie opzioni di finanziamento anche europee spesso sconosciute alle parti, per favorire partnerschip vantaggiose per entrambi. L’incontro, valorizzato da questa vocazio- ne «operativa», si pone dunque l’obiettivo di far incrociare domanda e offerta. «Anche in tempi di crisi e di Patto di stabilità è possi- bile realizzare forme di parternariato tra pub- blico e privati che consentano di abbassare i costi fissi e di gestione/manutenzione degli immobili — spiega Anna Maria Desiderà, as- sociate partner dello studio —. E nel contem- po offrire prospettive di business alle nostre aziende, anche nel comparto edilizio, più di altri penalizzato dall’attuale crisi economi- ca». All’evento parteciperanno Flavio Zanona- to, ministro per lo Sviluppo economico, An- gela Mancinelli, della Banca europea per gli investimenti, l’assessore regionale Isi Coppo- la e il sindaco di Padova, Ivo Rossi. Padrone di casa Anna Maria Desiderà e Svenja Bar- tels, che dice: «I nodi dei progetti sono il lo- ro finanziamento e la loro bancabilità, an- che a fronte dei vincoli europei e della con- creta necessità di efficientare gli immobili pubblici». A coordinare il convegno sarà Maurizio Melis, di Radio 24, che metterà a confronto aziende, banche e professionisti di settore. © RIPRODUZIONE RISERVATA 32% Il primo punto messo in luce da Confartigianato è la gap infrastrutturale di cui soffrono le imprese situate in aree di montagna. Molte aree non sono raggiunte dalla banda larga e la rete elettrica mostra tutte le sue debolezze La seconda richiesta di Confartigianato è quella di realizzare un libro verde che permetta di superare il deficit informativo sui costi e sui costi maggiorati dovuti alla carenza di infrastrutture in montagna Precedenti accordi sul costo del lavoro Il Bellunese raccoglie il maggior numero delle imprese montane a livello nazionale. Migliori infrastrutture potrebbero rilanciare la produzione montana anche in vista dell’Expo 2015. Cento imprese contro la crisi per finanziare nuove idee Tommaso Santini L’amministrato- re delegato del Vega ha presentato il nuovo piano Relatore Tra gli ospiti del convegno anche Flavio Zanonato, ministro per lo sviluppo economico Le imprese venete sul totale nazionale delle aziende situate in aree di montagna Il parco scientifico e tecnologico di Marghera ❜❜ Riduzione dei costi energetici 2 L’incontro La proposta del presidente Merletti: «Subito un libro verde per superare la gap dei costi» 4 1 3 15 Economia Corriere del Veneto Martedì 21 Gennaio 2014 VI

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L’appuntamento

BELLUNO — Fra le nove pro-vince italiane considerate mon-tane al 100% quella di Bellunoconserva il primato dell'inci-denza di imprese artigiane. Sultotale nazionale si tratta del32,4% delle aziende. Una per-centuale alta, seguita da Son-drio e da Aosta e che distaccatutte le altre di parecchie lun-ghezze.

Schiacciata com'è, però, daterritori con privilegi ammini-strativi e vicini concorrentiesteri, seducenti in particolarein termini fiscali, i pericoli cheun simile patrimonio di mani-

fattura vada disperso sono sem-pre più alti. E' il tema che ha so-stenuto ieri, a Belluno, il verti-ce nazionale promosso dallaConfartigianato e che ha raccol-to l'interesse di tutte le zoneproduttive che vivono la mon-tagna come un handicap allosviluppo, se non proprio allasopravvivenza, da Sondrio adIsernia, da Aosta a Terni, e chesi è condensato, alla fine, attor-no ad una piattaforma di diecipunti. Fra questi, ha ricordatoil presidente nazionale, Gior-gio Merletti, vi sono la necessi-tà di avere al più presto «unachiara definizione di montani-tà, la valorizzazione delle capa-cità di autogoverno dei territo-ri montani, il riconoscimentodei servizi eco sistemici resi daiterritori montani». Accanto aquesto bisogna «rinegoziare lapartita idroelettrica, rivedere idecreti attuativi del federali-smo fiscale, valorizzare, in occa-sione di Expo 2015 i prodottidella montagna italiana». Perrealizzare tutto questo è statoinfine proposto di «realizzareun Libro verde per superare il

deficit informativo su costi e so-vracosti del vivere e operare inmontagna». La montagna infat-ti ha enormi potenzialità. Nono-stante le oggettive difficoltà lo-gistiche ospita su scala naziona-le il 33,8% delle imprese italia-ne e produce il 19% dell'exporttotale. Eppure, ritornando auno sguardo locale, per unaprovincia come Belluno il gua-io grosso, fa notare il presiden-te della Confartigianato, Giaco-mo Deon, sta nelle sproporzio-ni. «Abbiamo il 20% del territo-rio veneto ma anche il 60% deiboschi. Nel resto ci vive appe-na il 5% della popolazione e peril modo di pensare di qualcu-no, ai fini della definizione del-le priorità in agenda, mi sa chequesto non facilita». Insomma,si parla da anni di argomenticome la specificità ma alla fineniente pare andare a dama. «Ilnostro auspicio è che l'argo-mento passi in prima commis-sione del consiglio regionaleentro maggio, o al massimogiugno, anche se penso che an-che noi, come categorie produt-tive ed autonomie locali di

montagna, abbiamo delle re-sponsabilità».Vale a dire, la pol-verizzazione di Comuni, di as-sociazioni e di enti, cioè, in unaparola, tutto ciò che può farecampanilismo.

«Paradossalmente il blackout di Santo Stefano ha dato unpo' la scossa. Abbiamo notato,nei giorni immediatamente se-guenti, come ci sia stata unaspecie di presa di coscienza cheda soli, come rappresentanti diquesta o quella categoria, la no-stra voce fa poca strada», ag-giunge il presidente bellunesedi Confartigianato. Prova nesia, a questo proposito, una let-tera inviata agli amministratorilocali dalla stessa Confartigiana-to, la scorsa estate, con la racco-mandazione di monitorare unpo' più attentamente lo statodelle linee elettriche.

«Ci eravamo accorti che congli appalti di manutenzione del-l'Enel fatti per lotti, erano entra-ti operatori con sedi in regionid'Italia ben lontane dalle no-stre. E' vero che le montagne cisono anche in Basilicata ma lepeculiarità di questo ambientesono diverse. Le condizioniche hanno originato il guastodel mese scorso erano eccezio-nali ma questo può rappresen-tare un buon segnale di cosapossa accadere se la cura dellearee montane non viene svoltacon la competenza necessa-ria», puntualizza Deon. Il con-cetto può essere facilmente de-clinato quando dalla rete elettri-ca il ragionamento si sposta sualtri livelli di infrastrutture, daquelle materiali, come le stradee le ferrovie, alle altre ormainon più prescindibili per chivoglia fare impresa e restarecompetitivo sugli scenari inter-nazionali, come la banda largache per più di qualche valle bel-lunese continua a rimanere unsogno. «Conosco le problemati-che delle aree montane, le diffi-coltà di spopolamento, di mo-bilità, di infrastrutture - ha det-to il ministro per lo Sviluppoeconomico, Flavio Zanonato,intervenendo all'incontro -. Daparte mia giunge un sì convin-to alla specificità delle areemontane per rendere serviziuniformi con altri territori. Oc-corre una riflessione nazionaleche coinvolga i ministeri com-petenti, le regioni e le organiz-zazioni come Confartigianato,dalle cui proposte sono prontoa partire per organizzare unmomento di incontro e propor-re in modo forte al legislatoreun pacchetto montagna».

Gianni Favero© RIPRODUZIONE RISERVATA

Aziende come Luxottica(ma anche altre) hannofirmato per dare questibenefit ai lavoratori. Idipendenti non devonosostenere i costi dellescuole per i figli (peresempio) e l’azienda nondeve pagare le tasse sulbenefit erogato

I problemi della montagna

Il progetto prevede diapplicare al contrario gliaccordi di aumentosalariale firmati in questiultimi anni. Dove leaziende sono cresciute isindacati hannonegoziato benefit comecoperture sanitarie obuoni per la scuola

Il convegno nazionale per rilanciare la montagna

Piano da 10 milioni per salvare Vegavendita di edifici e società partecipate

PADOVA— Si terrà domani (alla Bulesca di Rubano) alle 19 laprima riunione padovana di Ad Hoc Consilia, piattaformaimprenditoriale che riunisce 130 imprenditori in una retesolidale. L’obiettivo del network è quello «di creare sinergie tragli imprenditori, che consentano loro di ampliare il propriomercato - ha affermato ieri Giordano Agrizzi, l’ideatore dellapiattaforma -. Si svolgono meeting ogni 15 giorni; nel corso diquesti eventi, le aziende presentano la propria attività; chiascolta, in un quadro di generale solidarietà, promuove ilprodotto anche presso aziende terze». In cinque anni, sonostate realizzate 69 presentazioni per 1.058 imprenditoricontattati. Ma non è solo auto-aiuto commerciale. Ad Hocpromuove Sos impresa (filo diretto di sostegno a professionistibisognosi di supporto) e (con il 5% delle proprie entrate) ilFondo per le imprese, per finanziare idee innovative e nuovetecnologia. Alla rete solidale hanno aderito, tra gli altri, ancheM31, incubatore di start up, e Distillati Capovilla. (m.d.f.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il problema delle regioni a statuto specialee le sirene di Austria, Slovenia e Croazia

Efficienza e pubblica amministrazioneUn convegno per abbassare le spese

Linee elettriche, banda larga e infrastrutture«Non sono adeguate alle richieste aziendali»

Richiesta di maggior specificità e federalismoUn libro verde per superare i costi maggiorati

Un terzo delle imprese montane è in Veneto«Maggiore produttività verso l’Expo del 2015»

L’allarme di Confartigianato«Belluno fa il 20% dell’exportma non ha più infrastrutture»

L’impatto sul pesofiscale del lavoro

VENEZIA — Un piano da 10 milioni di europer salvare il Vega. Vendita di immobili, cessio-ne di quote di partecipate e incassi di creditisaranno le tre azioni che dovrebbero riportarela società in una situazione di sostenibilità eco-nomico-finanziaria. Il via libera è arrivato ierimattina prima dai soci (a larga maggioranzacon l’85 per cento di voti favorevoli e nessuncontrario), e poi dal Consiglio che ha formal-mente approvato il concordato preventivo,che sarà depositato al Tribunale di Venezia neiprossimi giorni.

«La società potrà continuare a perseguire gliobiettivi aziendali parallelamente al piano di di-smissione che consentirà l’integrale soddisfaci-mento dei creditori che avverrà realizzando lavendita di alcuni immobili, appositamente de-stinati, in un tempo previsto di quattro anno»,dice l’amministratore delegato Tommaso Santi-ni. Quello che potrà portare sei dei dieci milio-ni di euro sarà il Lybra dove proprio ieri si è

svolta l’assemblea dei soci. A far ben sperarec’è la valutazione degli immobili inserita al mi-nimo — compresa la cessione dell’area a ridos-so del Vega 2 — e l’inserimento dei debiti perintero, poi una volta presentato il concordato,sarà il tribunale a dire come procedere. L’attivi-tà del Vega ha sottolineato il cda, sarà concen-trata sulla fornitura ad aziende innovative dispazi e di servizi negli edifici che resteranno:gli spazi destinati al cosidetto incubatore, perla cui gestione si attiveranno cooperazioni conaltri centri di ricerca. Il parco scientifico e tec-nologico di Marghera deve far fronte a una si-tuazione economico-finanziaria disastrosafrutto delle gestioni passate deficitarie: il patri-monio netto è quasi dimezzato, ci sono 7,3 mi-lioni di euro di perdite, 15,5 di indebitamento,e una ricapitalizzazione di quattro che i socinon vogliono sottoscrivere.

F.B.© RIPRODUZIONE RISERVATA

La montagna ha enormi potenzialità, ma abbiamo soloil 5% degli abitanti, quindi non ci considerano prioritari

Giacomo Deon Confartigianato

Il Bellunese soffre particolarmente per la vicinanza diterritori più appetibili e più competitivi. È infatticircondato da regioni a statuto speciale ed è moltovicino alla Carinzia, alla Slovenia e alla Croazia

PADOVA — Tutto esaurito (oltre 500 ri-chieste a fronte di 270 posti disponibili) peril convegno «Efficienza energetica per lapubblica amministrazione: un mercato increscita», organizzato per giovedì dalle 9, alCentro culturale San Gaetano di Padova daRödi & Partner, con la collaborazione di Co-mune e Fondazione Fenice. L’idea del simpo-sio, articolato in tre parti, è di far incontrarepubblica amministrazione e privati, ai qualiillustrare le varie opzioni di finanziamentoanche europee spesso sconosciute alle parti,per favorire partnerschip vantaggiose perentrambi.

L’incontro, valorizzato da questa vocazio-ne «operativa», si pone dunque l’obiettivodi far incrociare domanda e offerta. «Anchein tempi di crisi e di Patto di stabilità è possi-bile realizzare forme di parternariato tra pub-blico e privati che consentano di abbassare icosti fissi e di gestione/manutenzione degli

immobili — spiega Anna Maria Desiderà, as-sociate partner dello studio —. E nel contem-po offrire prospettive di business alle nostreaziende, anche nel comparto edilizio, più dialtri penalizzato dall’attuale crisi economi-ca».

All’evento parteciperanno Flavio Zanona-to, ministro per lo Sviluppo economico, An-gela Mancinelli, della Banca europea per gliinvestimenti, l’assessore regionale Isi Coppo-la e il sindaco di Padova, Ivo Rossi. Padronedi casa Anna Maria Desiderà e Svenja Bar-tels, che dice: «I nodi dei progetti sono il lo-ro finanziamento e la loro bancabilità, an-che a fronte dei vincoli europei e della con-creta necessità di efficientare gli immobilipubblici».

A coordinare il convegno sarà MaurizioMelis, di Radio 24, che metterà a confrontoaziende, banche e professionisti di settore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

32%Il primo punto messo in luce da Confartigianato è la gapinfrastrutturale di cui soffrono le imprese situate in areedi montagna. Molte aree non sono raggiunte dalla bandalarga e la rete elettrica mostra tutte le sue debolezze

La seconda richiesta di Confartigianato è quella direalizzare un libro verde che permetta di superare ildeficit informativo sui costi e sui costi maggiorati dovutialla carenza di infrastrutture in montagna

Precedenti accordisul costo del lavoro

Il Bellunese raccoglie il maggior numero delle impresemontane a livello nazionale. Migliori infrastrutturepotrebbero rilanciare la produzione montana anche invista dell’Expo 2015.

Cento imprese contro la crisiper finanziare nuove idee

TommasoSantiniL’amministrato-re delegato delVega hapresentato ilnuovo piano

Relatore Tra gliospiti delconvegno ancheFlavio Zanonato,ministroper lo sviluppoeconomico

Le imprese venete sul totalenazionale delle aziendesituate in aree di montagna

Il parco scientifico e tecnologico di Marghera

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Riduzione dei costi energetici

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L’incontro La proposta del presidente Merletti: «Subito un libro verde per superare la gap dei costi»

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15EconomiaCorriere del Veneto Martedì 21 Gennaio 2014

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