20140121 corriere ve piano da 10 milioni per salvare vega
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L’appuntamento
BELLUNO — Fra le nove pro-vince italiane considerate mon-tane al 100% quella di Bellunoconserva il primato dell'inci-denza di imprese artigiane. Sultotale nazionale si tratta del32,4% delle aziende. Una per-centuale alta, seguita da Son-drio e da Aosta e che distaccatutte le altre di parecchie lun-ghezze.
Schiacciata com'è, però, daterritori con privilegi ammini-strativi e vicini concorrentiesteri, seducenti in particolarein termini fiscali, i pericoli cheun simile patrimonio di mani-
fattura vada disperso sono sem-pre più alti. E' il tema che ha so-stenuto ieri, a Belluno, il verti-ce nazionale promosso dallaConfartigianato e che ha raccol-to l'interesse di tutte le zoneproduttive che vivono la mon-tagna come un handicap allosviluppo, se non proprio allasopravvivenza, da Sondrio adIsernia, da Aosta a Terni, e chesi è condensato, alla fine, attor-no ad una piattaforma di diecipunti. Fra questi, ha ricordatoil presidente nazionale, Gior-gio Merletti, vi sono la necessi-tà di avere al più presto «unachiara definizione di montani-tà, la valorizzazione delle capa-cità di autogoverno dei territo-ri montani, il riconoscimentodei servizi eco sistemici resi daiterritori montani». Accanto aquesto bisogna «rinegoziare lapartita idroelettrica, rivedere idecreti attuativi del federali-smo fiscale, valorizzare, in occa-sione di Expo 2015 i prodottidella montagna italiana». Perrealizzare tutto questo è statoinfine proposto di «realizzareun Libro verde per superare il
deficit informativo su costi e so-vracosti del vivere e operare inmontagna». La montagna infat-ti ha enormi potenzialità. Nono-stante le oggettive difficoltà lo-gistiche ospita su scala naziona-le il 33,8% delle imprese italia-ne e produce il 19% dell'exporttotale. Eppure, ritornando auno sguardo locale, per unaprovincia come Belluno il gua-io grosso, fa notare il presiden-te della Confartigianato, Giaco-mo Deon, sta nelle sproporzio-ni. «Abbiamo il 20% del territo-rio veneto ma anche il 60% deiboschi. Nel resto ci vive appe-na il 5% della popolazione e peril modo di pensare di qualcu-no, ai fini della definizione del-le priorità in agenda, mi sa chequesto non facilita». Insomma,si parla da anni di argomenticome la specificità ma alla fineniente pare andare a dama. «Ilnostro auspicio è che l'argo-mento passi in prima commis-sione del consiglio regionaleentro maggio, o al massimogiugno, anche se penso che an-che noi, come categorie produt-tive ed autonomie locali di
montagna, abbiamo delle re-sponsabilità».Vale a dire, la pol-verizzazione di Comuni, di as-sociazioni e di enti, cioè, in unaparola, tutto ciò che può farecampanilismo.
«Paradossalmente il blackout di Santo Stefano ha dato unpo' la scossa. Abbiamo notato,nei giorni immediatamente se-guenti, come ci sia stata unaspecie di presa di coscienza cheda soli, come rappresentanti diquesta o quella categoria, la no-stra voce fa poca strada», ag-giunge il presidente bellunesedi Confartigianato. Prova nesia, a questo proposito, una let-tera inviata agli amministratorilocali dalla stessa Confartigiana-to, la scorsa estate, con la racco-mandazione di monitorare unpo' più attentamente lo statodelle linee elettriche.
«Ci eravamo accorti che congli appalti di manutenzione del-l'Enel fatti per lotti, erano entra-ti operatori con sedi in regionid'Italia ben lontane dalle no-stre. E' vero che le montagne cisono anche in Basilicata ma lepeculiarità di questo ambientesono diverse. Le condizioniche hanno originato il guastodel mese scorso erano eccezio-nali ma questo può rappresen-tare un buon segnale di cosapossa accadere se la cura dellearee montane non viene svoltacon la competenza necessa-ria», puntualizza Deon. Il con-cetto può essere facilmente de-clinato quando dalla rete elettri-ca il ragionamento si sposta sualtri livelli di infrastrutture, daquelle materiali, come le stradee le ferrovie, alle altre ormainon più prescindibili per chivoglia fare impresa e restarecompetitivo sugli scenari inter-nazionali, come la banda largache per più di qualche valle bel-lunese continua a rimanere unsogno. «Conosco le problemati-che delle aree montane, le diffi-coltà di spopolamento, di mo-bilità, di infrastrutture - ha det-to il ministro per lo Sviluppoeconomico, Flavio Zanonato,intervenendo all'incontro -. Daparte mia giunge un sì convin-to alla specificità delle areemontane per rendere serviziuniformi con altri territori. Oc-corre una riflessione nazionaleche coinvolga i ministeri com-petenti, le regioni e le organiz-zazioni come Confartigianato,dalle cui proposte sono prontoa partire per organizzare unmomento di incontro e propor-re in modo forte al legislatoreun pacchetto montagna».
Gianni Favero© RIPRODUZIONE RISERVATA
Aziende come Luxottica(ma anche altre) hannofirmato per dare questibenefit ai lavoratori. Idipendenti non devonosostenere i costi dellescuole per i figli (peresempio) e l’azienda nondeve pagare le tasse sulbenefit erogato
I problemi della montagna
Il progetto prevede diapplicare al contrario gliaccordi di aumentosalariale firmati in questiultimi anni. Dove leaziende sono cresciute isindacati hannonegoziato benefit comecoperture sanitarie obuoni per la scuola
Il convegno nazionale per rilanciare la montagna
Piano da 10 milioni per salvare Vegavendita di edifici e società partecipate
PADOVA— Si terrà domani (alla Bulesca di Rubano) alle 19 laprima riunione padovana di Ad Hoc Consilia, piattaformaimprenditoriale che riunisce 130 imprenditori in una retesolidale. L’obiettivo del network è quello «di creare sinergie tragli imprenditori, che consentano loro di ampliare il propriomercato - ha affermato ieri Giordano Agrizzi, l’ideatore dellapiattaforma -. Si svolgono meeting ogni 15 giorni; nel corso diquesti eventi, le aziende presentano la propria attività; chiascolta, in un quadro di generale solidarietà, promuove ilprodotto anche presso aziende terze». In cinque anni, sonostate realizzate 69 presentazioni per 1.058 imprenditoricontattati. Ma non è solo auto-aiuto commerciale. Ad Hocpromuove Sos impresa (filo diretto di sostegno a professionistibisognosi di supporto) e (con il 5% delle proprie entrate) ilFondo per le imprese, per finanziare idee innovative e nuovetecnologia. Alla rete solidale hanno aderito, tra gli altri, ancheM31, incubatore di start up, e Distillati Capovilla. (m.d.f.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il problema delle regioni a statuto specialee le sirene di Austria, Slovenia e Croazia
Efficienza e pubblica amministrazioneUn convegno per abbassare le spese
Linee elettriche, banda larga e infrastrutture«Non sono adeguate alle richieste aziendali»
Richiesta di maggior specificità e federalismoUn libro verde per superare i costi maggiorati
Un terzo delle imprese montane è in Veneto«Maggiore produttività verso l’Expo del 2015»
L’allarme di Confartigianato«Belluno fa il 20% dell’exportma non ha più infrastrutture»
L’impatto sul pesofiscale del lavoro
VENEZIA — Un piano da 10 milioni di europer salvare il Vega. Vendita di immobili, cessio-ne di quote di partecipate e incassi di creditisaranno le tre azioni che dovrebbero riportarela società in una situazione di sostenibilità eco-nomico-finanziaria. Il via libera è arrivato ierimattina prima dai soci (a larga maggioranzacon l’85 per cento di voti favorevoli e nessuncontrario), e poi dal Consiglio che ha formal-mente approvato il concordato preventivo,che sarà depositato al Tribunale di Venezia neiprossimi giorni.
«La società potrà continuare a perseguire gliobiettivi aziendali parallelamente al piano di di-smissione che consentirà l’integrale soddisfaci-mento dei creditori che avverrà realizzando lavendita di alcuni immobili, appositamente de-stinati, in un tempo previsto di quattro anno»,dice l’amministratore delegato Tommaso Santi-ni. Quello che potrà portare sei dei dieci milio-ni di euro sarà il Lybra dove proprio ieri si è
svolta l’assemblea dei soci. A far ben sperarec’è la valutazione degli immobili inserita al mi-nimo — compresa la cessione dell’area a ridos-so del Vega 2 — e l’inserimento dei debiti perintero, poi una volta presentato il concordato,sarà il tribunale a dire come procedere. L’attivi-tà del Vega ha sottolineato il cda, sarà concen-trata sulla fornitura ad aziende innovative dispazi e di servizi negli edifici che resteranno:gli spazi destinati al cosidetto incubatore, perla cui gestione si attiveranno cooperazioni conaltri centri di ricerca. Il parco scientifico e tec-nologico di Marghera deve far fronte a una si-tuazione economico-finanziaria disastrosafrutto delle gestioni passate deficitarie: il patri-monio netto è quasi dimezzato, ci sono 7,3 mi-lioni di euro di perdite, 15,5 di indebitamento,e una ricapitalizzazione di quattro che i socinon vogliono sottoscrivere.
F.B.© RIPRODUZIONE RISERVATA
La montagna ha enormi potenzialità, ma abbiamo soloil 5% degli abitanti, quindi non ci considerano prioritari
Giacomo Deon Confartigianato
Il Bellunese soffre particolarmente per la vicinanza diterritori più appetibili e più competitivi. È infatticircondato da regioni a statuto speciale ed è moltovicino alla Carinzia, alla Slovenia e alla Croazia
PADOVA — Tutto esaurito (oltre 500 ri-chieste a fronte di 270 posti disponibili) peril convegno «Efficienza energetica per lapubblica amministrazione: un mercato increscita», organizzato per giovedì dalle 9, alCentro culturale San Gaetano di Padova daRödi & Partner, con la collaborazione di Co-mune e Fondazione Fenice. L’idea del simpo-sio, articolato in tre parti, è di far incontrarepubblica amministrazione e privati, ai qualiillustrare le varie opzioni di finanziamentoanche europee spesso sconosciute alle parti,per favorire partnerschip vantaggiose perentrambi.
L’incontro, valorizzato da questa vocazio-ne «operativa», si pone dunque l’obiettivodi far incrociare domanda e offerta. «Anchein tempi di crisi e di Patto di stabilità è possi-bile realizzare forme di parternariato tra pub-blico e privati che consentano di abbassare icosti fissi e di gestione/manutenzione degli
immobili — spiega Anna Maria Desiderà, as-sociate partner dello studio —. E nel contem-po offrire prospettive di business alle nostreaziende, anche nel comparto edilizio, più dialtri penalizzato dall’attuale crisi economi-ca».
All’evento parteciperanno Flavio Zanona-to, ministro per lo Sviluppo economico, An-gela Mancinelli, della Banca europea per gliinvestimenti, l’assessore regionale Isi Coppo-la e il sindaco di Padova, Ivo Rossi. Padronedi casa Anna Maria Desiderà e Svenja Bar-tels, che dice: «I nodi dei progetti sono il lo-ro finanziamento e la loro bancabilità, an-che a fronte dei vincoli europei e della con-creta necessità di efficientare gli immobilipubblici».
A coordinare il convegno sarà MaurizioMelis, di Radio 24, che metterà a confrontoaziende, banche e professionisti di settore.
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32%Il primo punto messo in luce da Confartigianato è la gapinfrastrutturale di cui soffrono le imprese situate in areedi montagna. Molte aree non sono raggiunte dalla bandalarga e la rete elettrica mostra tutte le sue debolezze
La seconda richiesta di Confartigianato è quella direalizzare un libro verde che permetta di superare ildeficit informativo sui costi e sui costi maggiorati dovutialla carenza di infrastrutture in montagna
Precedenti accordisul costo del lavoro
Il Bellunese raccoglie il maggior numero delle impresemontane a livello nazionale. Migliori infrastrutturepotrebbero rilanciare la produzione montana anche invista dell’Expo 2015.
Cento imprese contro la crisiper finanziare nuove idee
TommasoSantiniL’amministrato-re delegato delVega hapresentato ilnuovo piano
Relatore Tra gliospiti delconvegno ancheFlavio Zanonato,ministroper lo sviluppoeconomico
Le imprese venete sul totalenazionale delle aziendesituate in aree di montagna
Il parco scientifico e tecnologico di Marghera
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Riduzione dei costi energetici
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L’incontro La proposta del presidente Merletti: «Subito un libro verde per superare la gap dei costi»
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15EconomiaCorriere del Veneto Martedì 21 Gennaio 2014
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