2014-04-16 Generalità Sulle Fratture Prof. Moreschini

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    16-04-2014 Stefano Nogas Sobrinho

    GENERALIT SULLE FRATTUREProf. Moreschini

    La generalit sulle fratture serve per acquisire la terminologia ed il linguaggio necessari a descrive una

    frattura in un modo che tutti possano capire. Descriviamo quindi la prima immagine.

    Segmento osseo: Gamba

    Quante ossa sono coinvolte?2 tibia e peroneFrattura biossea,

    perch la frattura di gamba pu anche interessare unicamente la tibia

    o il perone (frattura monoossea)

    Dove sta?Tra il terzo medio e il terzo distale di gamba, si tratta di

    una frattura diafisaria.

    Scomposta, descriviamo quindi il decorso della rima di frattura, in

    questo caso la rima di frattura tronca. Con spostamento adlatitudinem dei due capi.

    Le rime di frattura possono essere:

    Tronca

    Obliqua

    Spiroidi

    Comminute

    Pluri-frammentarie

    A tre frammenti

    Adesso ipotizziamo, le fratture ci dicono molto, possiamo ipotizzare levento traumatico che ha portato alla

    frattura, certe fratture sono compatibili o incompatibili con certi tipi di trauma, questo importante da

    sapere anche per motivi assicurativi

    Per dire se esposta o non esposta dobbiamo vederla. Il grado di esposizione di classificato secondo la

    classificazione di gustilo

    La frattura pu avvenire per:

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    - Trauma diretto, la forza agisce direttamente sullosso e lo frattura. Abbiamo cos fratture tronche,

    comminute che si associano a contusione delle parti molli contestuali e della cute. Queste lesioni

    non si devono confondere con quelle da esposizione in cui losso a causare la ferita.

    Le fratture esposte sono generalmente da trauma indiretto, ad esempio, nelle fratture spiroidi la

    spira ossea, essendo molto tagliente causa una lesione, dallinterno allesterno, dei tessuti:

    muscolari, fasciali, sottocutanei e cutanei. Questo comunque non vieta che possa esistere unaesposizione dallesterno allinterno che per meno frequente. Quando una frattura esposta

    deve essere considerata sempre contaminata, e deve essere trattata come tale; anche questo

    spiega perch le fratture scomposte sono trattate diversamente dalle fratture semplici

    -

    Trauma indiretto, la forza viene trasmesso ad un asso che viene fratturato.tipiche di questa

    modalit sono le fratture da torsione e le fratture spiroidi

    La correlazione tra trauma e tipo di frattura non assoluta, nulla vieta che un trauma indiretto possa dare

    una frattura trasversale.

    Ad esempio le fratture spiroidi, tipiche dello sportivo (calciatore, sciatore, in cui la gamba si rompe per un

    meccanismo di torsione).

    FRATTURE TRASVERSALI, abbiano uno spostamento che pu presentarsi:

    - Angolare: con angolo ant-post o latero-laterale Se langolo ad apertura anteriore la frattura si

    dice recurvata se invece langolo ad apertura posteriore procurvata.

    - Rotazione: alla Rx molto difficile da vedere in quanto losso pu essere apparentemente in asse

    ma ruotato, un vizio rotazionale penalizzante, se la frattura la faccio guarire con losso ruotato il

    piede rimane ruotato

    - Sovrapposizione dei frammenti

    - Traslazione

    Quali sono i segni clinici da ricercare allarrivo al pronto soccorso, di una frattura con deformazio ne della

    gamba?

    Dopo aver determinato clinicamente che si tratta di una frattura (es. pz con la gamba deformata,

    accorciata) prima di fare la lastra e definire i dettagli della frattura faccio lEO e in particolare ricerco i segni

    che mi possono far sospettare linteressamento dei compartimenti vascolari e nervosi:

    I polsi periferici, se larteria interrotta sono assenti la sensibilit distale, negativi se lesione nervosa

    il calorelocale

    La mobilit delle dita, vale per sia il piede che per la mano. Non bisogna farsi confondere dal dolore

    o dall edema, limportante chei movimenti di flesso-estensione e abduzione siano presenti anchese appena accennati dal paziente. Nella mano devo valutare i nervi mediano ulnare e radiale, il

    gesto che riassume le funzionalit di tutti e tre questo: (corna col pollice abdotto), se lo fa

    stanno tutti bene se lo fa male testo i nervi singolarmente.

    Valutare l'importanza della deformazione: importante per determinare lurgenza di intervento,

    ad esempio se ho una deformit lieve e segni di compromissione assenti posso andare con pi

    calma: fare le lastre, ricoverare il paziente e programmare un intervento differito. Se invece ho una

    deformit grave, langolazione tale che, anche se al momento non ha dato compromissione

    vascolare o nervosa sicuramente a breve\medio termine questa si presenter. In questo caso

    intervengo subito. Questo vale ad esempio per il polso, le fratture semplici le opero anche dopo tregiorni se invece ho il polso piegato a 90 con sovrapposizione a canna di fucile dei frammenti (i

    frammenti sono andati uno sopra laltro) larteria e la vena sono talmente angolate che la

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    complicanza, se ancora non presente, certa se non intervengo. Faccio quindi un intervento di

    primo soccorso in cui ristruttura una continuit prima di fare un intervento definitivo, questo vale

    anche per certe lussazioni.

    Condizioni della pelle: contusione, ecchimosi, apertura, per valutare se c espoizione.

    Determinare il tipo di frattura

    Frattura metafisaria bassa delle 2 ossa della gamba molto

    scomposta, in questa situazione non posso pensare di mettere un

    tutore, o una contenzione provvisoria tipo fractomed (vedi sotto) e fare

    poi un intervento differito, questo tipo di frattura vanno trattate subito

    con una riduzione di massima per evitare le complicanze.

    FRAMMENTO DIAFISARIO A FARFALLA:

    Sono fratture frequenti, anche se non sempre sono molto entrambe lealifare pi proiezioni. Oggi si trattano chirurgicamente con il

    posizionamento con un chiodo (osteosintesi) endomidollarecon 2 viti

    sopra e 2 sotto senza contenzione esterna. Questo permette di iniziare

    sin da subito:

    - il movimento delle articolazioni di ginocchia e piede,

    che permette di non perdere larticolarit

    - la riabilitazione con un carico parziale.

    Prima si faceva una contenzione col gesso, che richiedeva un iter

    molto lungo di circa 8 mesi:

    - primo mese:con un gesso femoro-podalico (dallinguine alla

    punta del piede) a ginocchio flesso, per stabilizzare il focolaio

    - secondo mese:quando gi c un impasto osseosi fa un

    femoro-podalico a ginocchio esteso

    - terzo mese:si fa un gambaletto gessato che viene tenuto 1-2

    mesi.

    Dopo la rimozione del gesso sono necessari altri 2-4 mesi di fisioterapia per mobilizzare le articolazioni

    e tornare a camminare. Questo approccio, oltre alla lunghezza ha un ulteriore svantaggio nella

    maggiore incidenza di mancato consolidamento osseo rispetto al trattamento chirurgico. Il mancato

    consolidamento osseo prende il nome di pseudoartrosi(frattura che non consolida e che nonconsolider mai, da non confondersi con il ritardo di consolidamento in cui c ossificazione ma procede

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    molto lentamente). Si chiama co in quanto la frattura, non risolvendosi, continua a muoversi

    comportandosi da articolazione (pseudoarticolazione).

    FRATTURA SPIROIDE DA TORSIONE

    Questa frattura del terzo distale, metafisaria, avvenuta probabilmente per

    trauma diretto con deformazione in rotazione. Si notino frammenti molto

    appuntiti e taglienti che possono danneggiare non solo i tessuti circostanti e

    la pelle, ma anche i vasi (posteriormente), sia durante il trauma che durante

    le manovre di riduzione. Se nelle fratture diafisarie il trattamento di elezione

    il chiodo nelle fratture metafisarie il trattamento di scelta effettutato con

    placca e viti, in quanto, se nelle fratture diafisarie la stabilit del chiodo

    favorita dalla forma a tubo della diafisi stessa nelle fratture metafisarie la

    geometria non permette la stabilizzazione del chiodo che per pu essere

    ottenuta tramite il posizionamento di viti. Il trattamento di scelta

    effettutato con placca e viti.Lintervento prevede lapposizione della placca

    allosso e la sua fissazione tramite viti, prima le viti avevano presaunicamente sullosso oggi esistono placche, a cosiddetta stabilit angolare,

    in cui la vite ha presa sia sullosso e che sulla placca, in questo modo placca

    risulta solidale alle viti impedendone cos il movimento e il distacco. Il posizionamento della placca fino a

    qualche anno fa preveda una incisione ampia della cute, lo scollamento dei tessuti e del periostio, per

    guadagnare la superficie ossea, e quindi il posizionamento della placca. Nel caso riportato in foto in cui il

    tessuto sovrastante il malleolo mediale molto scarso questo approccio poteva portare a deiscenza della

    ferita chirurgica. Per ovviare a questo sono state sviluppate placche a scivolamentoche richiedono una

    incisione piccola attraverso la quale viene introdotta la placca, la quale, scivolando lungo losso (sempre

    dopo aver scollato periostio e il muscolo) viene portata in posizione e fissata tramite viti. Le viti vengono

    posizionate per via esterna grazie ad una guida che permette di guadagnare i fori sulla placca. Le placche ascivolamento permettono di avere una ferita molto pi piccola, che guarisce pi facilmente, e un rischio

    infettivo minore in quanto lesposizione chirurgica minore sia in termini di dimensione dellincisione che

    di durata dellintervento.

    FRATTURE ISOLATE DELLA TIBIA

    La gestione delle fratture monoossee pi complessa di quelle biossee in quanto:

    - riduzione pi difficileda ottenere in quanto la manovrabilit della frattura limitata dallosso

    sano. Si ha inoltre una alta recidiva della deformazione in varo.

    - maggiore incidenza di pseudoartrosiin quanto losso sano mantenendo i frammenti diastasati,

    limitano le manovre di riduzione e ,elle fasi pi avanzate dellossificazione, quando gi presente il

    callo osseo, la compressione interframmentaria che favorisce il consolidamento.

    Se dopo il trattamento cruento o non cruento di una frattura non avviene il consolidamento, prevista

    losteotomia obliqua. Obliqua in quanto lo scivolamento dei capi lungo la linea di sezione permette la

    compressione dellosso fratturato, se la distanza da coprire molto ampia si pu togliere una fetta obliqua

    in modo da coprire il gap trai frammenti fratturari.

    FRATTURE COMMINUTE: pluriframmentarie, da scoppio, generalmente da trauma diretto, con lesionecutanea e dei tessuti molli. La compromissione vascolare e nervosa frequente. Il rischio infettivo alto.

    FRATTURE A DUE LIVELLI: con formazione 3 segmenti ossei da riallineare e consolidare tra loro. In questicasi un livello ritarda il consolidamento dellaltro in modo che un focolaio consolida prima dellaltro. Nel

    caso del politrauma con pi fratture uguale in cui alcune lesione guariscono pi tardi di altre.

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    FRATTURA METAEPIFISARIA: in queste fratture dobbiamo valutare attentamente se la frattura extraarticolare o intrarticolare, cio se la rima di frattura interrompe la continuit articolare o meno.

    Linteressamento intraarticolare causa sempre artrosi post traumatica. Il meccanismo patogenetico

    dovuto al sovvertimento della struttura articolare dovuto al rimodellamento

    osseo e alla formazione del callo. Se la frattura extraarticolare il decorso

    post operatorio a lungo termine sar benigno.

    Frattura metafisaria del piatto tibiale intrarticolare.

    Frattura metafisaria pluriframmentaria del femore

    extrarticolare, recurvata.

    PROCURVATA: angolo ad apertura posteriore

    RECURVATA: angolo ad apertura anteriore

    FRATTURA INGRANATA:

    Fratture con schiacciamento delle spongiosa e impatto dei frammenti

    con stabilizzazione del focolaio di frattura. Il trattamento ortopedico

    possibile, senza riduzione, se c una piccola angolazione. La riduzione

    della deformazione determina instabilit. Le fratture ingranate

    avvengono generalmente in zona metafisaria dove la struttura dellosso

    consente ai segmenti di schiacciarsi, compattarsi osso su osso, dando

    cos lingranamento. In zona diafisaria questo non pu avvenire in

    quanto losso compattonon pu compattarsi su un altro osso

    compatto. Questa fratture si sviluppano pi frequentemente a livello di

    polso, collo femorale, collo omerale.

    A sinistrafrattura sottocapitata del collo del femore ingranata in

    valgo (a sinistra), questa frattura generalmente tanto ben ingranata

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    da consentire al paziente di camminare. Al pronto soccorso il paziente lamentando solo dolore inguinale

    viene trattato come un codice bianco. Attente diverse ore il proprio turno e quando fa lRx (spesso in sola

    proiezione AP senza la LL con il pz di fianco a 90) il radiologo non vede nulla. Questo perch non si vanno a

    cercare i segni, a volte anche minimi, di questo tipo di frattura. Il pz quindi torna a casa e dopo qualche

    giorno la frattura, mentre sale le scale, scende dalla macchinaecc., si sgranafrattura scomposta

    sgranatanuovo accesso al pronto soccorso.La rivalutazione della lasta precedente spesso conferma che lingranamento era gi presente ma non era

    stato notato. Per fare questa diagnosi quindi fondamentale avere un sospetto e, nel momento in cui lRx

    risulti dubbia fare una TC o una RM che sono pi sensibili. Nellafigura soprale alterazioni sono evidenti, si

    notino:

    -

    la testa femorale ha un orientamento deviato verso lalto (pi verticale del normale)

    -

    intrusione della corticale del collo nella testa, la testa non

    continua il profilo della corticale e ci sono aree di sovrapposizione

    A sinistra: Frattura di Colles

    frattura del polso, con dislocamento della superficie articolare del

    radio, che si presenta obliqua (normalmente parallela al carpo).

    Frattura non scomposta con ingranamento delle superfici articolari.

    Allispezione il polso appare deformato con aspetto a baionetta.

    Questa frattura tipica delle cadute per il movimento riflesso di difesa

    che porta le mani/polsi in avanti per attutire lurtoil carpo schiaccia

    larticolazionefrattura (caduta sulla mano atteggiata a difesa).

    Defromit a baionetta.

    Frattura vertebrale a cuneizzazione anteriore con riduzione

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    dellaltezza del muro anteriore di circa il 50%. Non sempre queste fratture sono facili da identificare, nel

    dubbio lesame pi sensibile/specifico la RM perch ci d informazioni anche riguardo il metabolismo

    osseo.

    DEFORMAZIONE DELLE FRATTURE

    1.

    Frattura tronca/obliqua del terzo medio con spostamento ad latitudinem

    2.

    Frattura tronca/obliqua del terzo medio scomposta con sovrapposizione e spostamento ad

    latitudinem mediale del frammento distale.

    La deformazione delle fratture non mai casuale ma dipende dalla trazione esercitata dai muscoli, quindi

    la deformazione per ogni tipo di frattura sempre la stessa. Esempi:

    Frattura sottotrocanterica. Ilframmento prossimalevienetrazionato in alto dallazione del medio gluteo. Il medio

    gluteo fondamentale nellequilibrio funzionale dellanca.

    Da esso dipende se il paziente zoppica o meno.

    Il medio gluteo deve avere una tensione basale, se questa

    viene alterata il pz zoppica. Il Segno di Trendelenburg ci

    permette di valutare se c un problema al medio gluteo.

    Il paziente in piedi alza una gamba se il bacino cede e il

    paziente cade la manovra positiva.

    Ilframmento distale trazionato medialmente dagli

    adduttori.

    Frattura terzo

    medio del

    femore a letto

    in proiezione

    laterale ha unadeformazione

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    recurvata.

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    FRATTURE ARTICOLARI

    1. Frattura scomposta del collo chirurgico dellomero. E importante, in questi

    casi, determinare se la testa dellomero allinterno o allesterno(frattura

    lussazione) della cavita glenoidea. Per determinare questo abbiamo bisogno

    anche della proiezione laterale che ci pu determinare la presenza di una

    lussazione anteriore o posteriore.

    La diafisi omerale e spostata medialmente, la testa pluriframmentaria.

    2. Frattura di ginocchio in proiezione laterale, sono visibili: tibia, perone,

    femore e condili femorali, e la rotula. La rotula dislocata di 90.

    Da un punto di vista anatomico la rotula fissata superiormente dal

    quadricipite femorale e inferiormente dal tendine rotuleo. La dislocazione

    della rotula ci fa quindi pensare alla presenta di un danno ai mezzi di fissitsuperiori o inferiori. la frattura di Ronaldo!

    3. Frattura del piatto tibiale laterale. una frattura da compressione del piatto

    tibiale da parte del condilo femorale esterno.

    FRATTURE DA FATICA

    Sono causate molteplici sforzi ripetuti su di un osso. Inizialmente lo sforzo

    causa solo una modesta infrazione. Con il reiterarsi dello stesso si determina

    una vera propria frattura associata (vedi figura a destra) al tentativo di

    riparazione (alone radioopaco attorno alla rima di frattura) La pi frequente

    ha sede a livello del collo dei metatarsi medi, sito privilegiato nel corso dellamarcia. E la frattura tipica delle giovani reclute dellesercito a cui vengono

    imposte lunghe marcie a cui non sono abituate e degli

    sportivi in seguito ad un sovra allenamento (es delle

    fratture dei danzatori e dei corridori).

    Queste fratture sono spesso parziali e difficili da reperire sulle radiografie ma sono

    visibili alla scintigrafia ossea. La scintigrafia si esegue iniettando il radio tracciante

    (fosfati marcati con 99mTc). Il tracciante in condizioni normai si distribuisce

    omogeneamente su tutto lo scheletro. Alcuni processi patologici quali: infezioni,

    neoplasie, fratture, mobilizzazione protesica causano un alterazione del

    rimodellamento osseo e quindi unalterazione della captazione del radiotracciante.

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    Frattura da fatica

    freccia rossa di tibia

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    Nel caso della frattura da fatica ho unipercaptazione dovuta ai meccanismi di riparazione in atto.

    TRATTAMENTO INCRUENTO DELLE FRATTURE

    I gessi fanno quasi parte della storia, ad oggi se ne fanno

    molti meno che in passato.

    Gesso circolare(1): Il razionale del trattamento incruento di

    contenzione con gesso circolare risiede

    nellimmobilizzazione dellarticolazione a monte e a valle la

    frattura (es. nellavambraccio si immobilizzano gomito e

    polso) in modo da mantenere in sede i segmenti. Il gesso

    circolare essendo rigido non permette lespansione del

    segmento allinterno.Il gesso circolare pu comunque

    essere segato in caso larto si gonfi.

    Doccia gessata:si usa nelle fratture recenti, un gesso

    aperto(2), che consentire laumento di volume a discapito

    della incompleta immobilizzazione dei segmenti fratturari.La doccia gessata pu essere usata come trattamento

    provvisorio prima di un gesso circolare o come trattamento

    protettivo si una frattura che di per se stabile.

    La trazioneha la sua funzione nella fase preoperatoria nel riallineare i frammenti e nel detendere la

    muscolatura in modo da consentire, in un secondo momento, lottimaleriduzione chirurgica. Pi raramente

    pu essere usata come trattamento definitivo. La trazione transcheletrica si fa introducendo un filo

    metallico allinterno dellosso da tendere. Il filo viene quindi collegato ad un peso. Questa metodica si

    avvale infine di telai, quali ad esempio: il telaio di Braun e il telaio di Zuppinger, che consentono una

    specifica trazione (figure sotto). Prima venivano fatti sempre, oggi molto meno utilizzata per lavvento dei

    curariche, somministrati in sede di anestesia, causano la detensione farmacologica dei muscolie

    consentono lottima riduzione della frattura senza dover ricorrere alla trazione. La trazione comunque

    riservata a quei pazienti cui controindicata la somministrazione dei curari (es. controindicazione

    respiratoria) o nei quali non possibile intervenire chirurgicamente in tempi rapidi (pz sottoposti a TAO).

    Se si fa un gambaletto gessato necessario porre uno scudo di carico o una gomma alla base che attutisca

    la pressione durante lappoggio e prevenga cos la rottura del gesso.

    Altri tipi sono i gessi funzionali, che sono gessi articolabili che evitano limmobilizzazione dellarticolazione

    e la perdita dellarticolarit.

    Le fratture scomposte devono essere ridotte manualmente prima di essere ingessate. Il gesso deve poi

    essere posizionato in modo da:

    - porre in tensione le strutture capsulo-legamentose che favoriscono lallineamento dei segmenti e il

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    loro combaciarsi

    - detendere le strutture muscolari muscoli

    Nellavambraccio si cerca di sfruttare il legamento carpico (nella

    reg dice qualcosa come ligamento tarsi) per mantenere la

    frattura ridotta. Se ad esempio a seguito di una caduta ho unafrattura del polso per mano atteggiata a difesa ho una

    deformazione dorsale (frattura di Colles). Attendo 4-5 giorni con

    la doccia gessata che la mano si detenda, dopodich faccio un

    gesso che tira verso il basso in modo da mantenere la riduzione.

    Se invece la mia deformit verso il basso (es. frattura di

    Goyrand, cado con la mano atteggiata in flessione) il gesso deve

    tirare verso lalto.

    COMPLICANZE DEL GESSO CIRCOLARE:

    Sindromi compartimentali

    Flebiti

    Embolia grassosa

    Escare cutanee

    Deformazione secondaria

    Sindrome compartimentale:il compartimento quella regione chiusa, parzialmente elastica, delimitata da

    muscoli e fasce al cui interno si collocano le strutture vascolari e nervose. Se allinterno del compartimento

    si crea una condizione che causa un aumento di pressione (es. emorragia, edema, infiammazione) ho una

    sofferenza di queste strutture che prende il nome di sindrome compartimentale.

    La sindrome di Volkman una paralisi permanente della

    mano e del polso con conseguente deformit simile ad artiglidella mano e delle dita (flessione del polso, iperestensione

    delle MF, flessione delle IFF) che rende l'estensione passiva

    delle dita stesse limitata e dolorosa. Pu presentarsi nel

    bambino per una banale frattura sopracondiloidea in cui si

    instaura una sindrome compartimentale. Un gesso circolare

    pu aggravare/favorire questa situazione. La dorsiflessione

    del polso migliora la flessione delle dita per retrazione dei

    flessori, quindi se flette il polso estende le dita se dorsiflette il

    polso flette le dita.

    quindi importante applicare una sorveglianza del gesso:

    Mantenere larto sollevato: sia dellarto superiore che dellarto inferiore, in quanto il sangue sia

    per gravit che per deficit della pompa muscolare tende ad accumularsi nelle zone declivi. Larto

    tende quindi a gonfiarsi, in questi casi bisogna aprire il gesso, anche a rischio di perdere la riduzione

    ottenuta per evitare la complicanza della sindrome compartimentale.

    Non fare gessi troppo stretti

    Allinterno del gesso si mette il cotone di germania che attutisce il discorso escare ed ulcere.

    Flittene da gesso: sono causati dallo scollamento del tessuto

    cutaneo dovuto ad uno stravaso sieroso. Possono avvenire acausa del gesso o per la semplice torsione dovuta al trauma che

    favorisce lo stravaso sieroso.

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    Riduzione sul letto di TRILLAT: letto di trazione operatorio sul quale si mette il pz e si riduce la frattura. Si

    controlla con lamplificatore di brillanza e poi si fa il trattamento cruento o incruento.

    Scomposizione della frattura: In caso di scomposizione si pu

    fare una gipsotomia per correggere il gesso e quindi la deformit.

    Si incide il gesso e, mediante manipolazioni sotto controllo Rx si

    ottiene nuovamente la riduzione. Si fissa quindi con uno spessore

    provvisorio e si richiude con altre bende gessate. Si ricontrolla

    quindi dopo 8gg. e 15 gg.

    Trombosi venosa profonda: complicanza dellimmobilizzazione (sia con che senza gesso). Si ricercano i

    segni della TVP:

    -

    Dolore alla pressione del polpaccio

    -

    Febbre (non sempre)

    -

    Polso accelerato (non sempre)

    -

    Dolore alla dorsiflessione della caviglia

    Quindi si procede ad eseguire un ecocolordoppler e si somministrano gli anticoagulanti a dosi curative. A

    dosi curative in quanto per le fratture degli arti inferiori si fa sempre una profilassi con calcieparina a basso

    peso molecolare. Nel caso si sviluppi una TVP tali dosaggi vanno pressoch raddoppiati.

    LE FASI DI FORMAZIONE DEL CALLO OSSEOLe fratture consolidano perch abbiamo la formazione di un callo osseo riparativo. il consolidamento osseo

    segue queste fasi:

    Fase dellematoma intorno alla frattura e dellinfiammazione (20 gg)

    Formazione del callo di congiunzione (20-30 gg)

    Ossificazione del callo (30-60 gg)

    Fase di rimodellamento del callo che si adatta alle sollecitazioni (dura anni)

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    Questo quello che avviene fisiologicamente. Se io intervengo chirurgicamente

    durante la fase dellematoma e lo rimuovo la riparazione progredir senza questa

    fase. Se invece faccio un trattamento incruento lematoma ci sar. Se io riesco a

    mantenere lematoma durante il trattamento cruento (ad esempio non incido il

    periostio, non lo evacuo, metto un chiodo, una placca) mi avvalgo di una via in pi

    per far guarire pi velocemente la frattura.

    Lematoma si sostituisce poi a tessuto fibroso vascolarizzato e poi si forma il callo

    di congiunzione, che sostanzialmente fibroso. Essendo fibroso non visibile alla

    Rx fino al primo mese (al massimo posso vedere un alone) quindi fondamentale

    la clinica che mi dice che se il paziente ha ancora dolore come il primo giorno

    lossificazione non si formato il callo fibroso se invece il dolore passato il callo

    fibroso c. Dopo il primo mese

    avviene lossificazione del callo con

    deposizione di tessuto osseo afibre intrecciate, che appare come

    un bozzo allRx(1). Col tempo il

    tessuto si organizza in fibre

    parallele perdendo questo

    aspetto(1) e diventando pi

    resistente.

    Nel bambino se anche la frattura

    se non viene ridotta guarisce lo

    stesso e si forma un callo osseo

    vizioso(2).

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