2013 10_riproduzione e MG
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MIGLIORAMENTO GENETICO
Obiettivo: per CULTIVAR
* miglioramento della produttivit * adattabilit all'ambiente * forma e dimensione della pianta * ampliamento del calendario di maturazione * aspetto del frutto * qualit gustativa dei frutti * resistenza agli stress biotici ed abiotici
Obiettivo: per PORTINNESTI
* controllo della vigoria * affinit d'innesto * propagabilit * adattabilit all'ambiente * efficienza produttiva * resistenza a parassiti
SCOPO: combinare in un unico genotipo il maggior numero di caratteri positivi al fine della utilizzazione economica della pianta
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tecniche di MIGLIORAMENTO GENETICO METODI TRADIZIONALI che sfruttano la variabilit presente in natura:
1. selezione clonale 2. ibridazione inter- ed intra- specifica 3. isolamento di mutazioni
Le BIOTECNOLOGIE: permettono di guidare un processo attraverso la disposizione di strumenti biologici, in condizioni controllate, da impiegare nel miglioramento quali-quantitativo delle produzioni vegetali
in grado di introdurre nuovi caratteri genetici migliorativi, non casuali
colture in vitro tecniche funzionali allutilizzazione di biotecnologie
rigenerazione: organogenesi - embriogenesi somatica embriocoltura coltura cellulare
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tecniche di MIGLIORAMENTO GENETICO biotecnologie: variazioni somaclonali
sdifferenziamento
produzione di aploidi
fusione di protoplasti
biologia molecolare: marcatori molecolari : isoenzimi RFLP microsatelliti RAPD AFLP SNP
tecnica del DNA ricombinante Agrobacterium-mediata tecnica biolistica elettroporazione
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Germoplasma insieme del materiale genetico riconducibile ad una data specie,
siano accessioni selvatiche che coltivate. lerosione del patrimonio genetico causata dalluomo
principalmente, per cui si ha perdita di variabilit genetica; protezione delle risorse genetiche:
raccolta del germoplama conservazione del germoplama: conservazione del potenziale genetico esistente e mantenimento
dello spettro pi ampio di variabilit. Ricerca di cultivar vecchie e locali campi di collezione varietale banche di deposito semi collezioni con materiale in vitro, micropropagato crioconservazione (-196 C)
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PROPAGAZIONE DELLE PIANTE
La nostra civilt si fonda sulla capacit delluomo di propagare e coltivare determinare specie di piante che ci forniscono alimenti, vestiti e materiale da costruire oltre al godimento estetico.
La propagazione delle piante, indirizzata dalluomo intesa a conservare e propagare individui vegetali selezionate di interesse specifico.
La maggior parte delle piante coltivate sono forme migliorate che sopravvivono in quanto vengono propagate in condizioni accuratamente controllate.
La maggior parte scomparirebbe in poche generazioni o ritornerebbe a forme meno pregiate se abbandonate alla riproduzione naturale e spontanea.
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PROPAGAZIONE DELLE PIANTE
Lo studio della propagazione presenta differenti aspetti:
a. la riproduzione delle variet esige capacit tecnica e conoscenza della manualit
b. si possono avere buoni risultati solo conoscendo la fisiologia e la struttura della pianta
c. si richiede la conoscenza della botanica sistematica e dei metodi di propagazione propri di ogni specie di pianta
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PROPAGAZIONE DELLE PIANTE
CLASSIFICAZIONE BOTANICA Regno vegetale divisioni (fila) classi: tra cui Gymnospermae Angiospermae sottoclassi: delle angiosperme: Monocotiledoni Dicotiledoni ordini famiglie generi specie sottospecie variet botaniche sottovariet
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PROPAGAZIONE DELLE PIANTE
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PROPAGAZIONE:
1. riproduzione (gamica o sessuale): da seme
2. moltiplicazione (agamica o vegetativa): da
a. embrioni apomittici o poliembrionici: Citrus
b. stoloni: fragola
c. polloni: lampone, rovo
d. margotta e propaggine: a capogatto: rovo strisciante, lampone nero semplice: nocciolo di moltiplicazione: melo, pero, nocciolo margotta di ceppaia: uva spina, ribes aerea o margotta semplice multipla, a serpentone, di trincea: vite
mezzo con cui le piante si perpetuano nel tempo e si diffondono nello spazio
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e. innesto: i.per parti non staccate: approssimazione ii. per parti staccate: i. a marza: sulla radice: a doppio spacco inglese al piede: doppio spacco inglese a spacco laterale
sulla chioma: a spacco a spacco radiale a corona laterale doppio spacco inglese ii. a gemma: a scudetto a tassello ad anello a pezza alla maiorchina
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iii. talea: talea radicale
di ramo:
legnosa
semilegnosa
di germoglio
erbacea
fogliare
fogliare con gemma
iv. micropropagazione
PROPAGAZIONE:
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Propagazione agamica:
durante laccrescimento avviene la normale divisione cellulare (mitosi): divisione longitudinale di ogni cromosoma
Ne risulta che lintero corredo cromosomico di una cellula si ritrova in ciascuna delle cellule figlie
I cromosomi e le caratteristiche di ogni nuova parte di pianta che si forma in questo modo, saranno gli stessi delle parti da cui derivano
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Propagazione agamica:
La pianta cresce per la divisione cellulare di tre principali punti di accrescimento: apice vegetativo,
apice radicale, cambio
Si ha mitosi quando si forma:
il callo in una parte della pianta ferita
Il callo produce nuove cellule indifferenziate in una parte della pianta lontana dai punti di crescita.
quando si formano nuovi punti di crescita nelle radici o nel fusto
Germogli avventizi o radici avventizie sono quegli organi che prendono lavvio su di un organo vegetativo
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Riproduzione:
comporta lunione di cellule sessuali maschili e femminili, la formazione di semi e la creazione di nuovi individui.
Comporta la divisione riduzionale dei cromosomi (meiosi) il cui numero viene dimezzato.
Il numero di cromosomi primitivo viene ripristinato durante la fecondazione e ne derivano nuovi individui con il corredo cromosomico proveniente dai genitori maschile e femminile.
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Riproduzione: Le caratteristiche genetiche di una determinata specie sono indicate dai termini
omozigote ed eterozigote:
se i geni presenti in un cromosoma sono, per la
maggior parte, identici a quelli presenti nel cromosoma
corrispondente della coppia (cromosomi omologhi)
la pianta omozigote
e tende a mantenere costante il tipo: le caratteristiche proprie
della pianta si trasmettono nei propri discendenti
se un certo numero di geni di un cromosoma differisce
da quelli presenti nel cromosoma corrispondente,
allora si dice che
la pianta eterozigote;
importanti caratteri dei genitori non vengono
trasmessi nella discendenza
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SEME
EMBRIONE ORGANI DI RISERVA TESSUTI DI PROTEZIONE
deriva dallo ZIGOTE ENDOSPERMA (albume) TEGUMENTI SEMINALI
= = =
atto fecondativo tra da 2 nuclei aploidi coriacei allinterno
OVOCELLULA + del sacco embrionale legnosi allesterno
1 di 2 NUCLEI GERMINATIVI
Riproduzione di piante arboree
da frutto
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RIPRODUZIONE PER SEME
elevata variabilit genetica, popolazioni eterigenee
un periodo di improduttivit lungo, fase giovanile
e t e r o ge n e i t d e i s eme n z a l i :
produttiva per il MIGLIORAMENTO GENETICO
remora per LATTIVIT VIVAISTICA
CARATTERI POLIFATTORIALI:
il comportamento ereditario di caratteri regolato
dalla CONTEMPORANEA AZIONE DI PIU GENI
habitus vegetativo
epoca di fioritura e di maturazione
forma e dimensione del frutto
vigoria
produttivit
sterilit fattoriale (incompatibilit)
resistenza a malattie
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CARATTERI MENDELIANIZZANTI:
nel pesco :
sterilit morfologica delle antere - ANDROSTERILITA
aspetto dellepicarpo - TOMENTOSO / GLABRO
colorazione del mesocarpo - GIALLA / BIANCA
tipo di glandole fogliari - RENIFORMI / GLOBOSE / ASSENTI
il nanismo dellalbero
aderenza della polpa al ncciolo - SPICCAGNOLA / DURACINA
tipo di corolla - ROSACEA / CAMPANULACEA
nel ciliegio : colorazione delle drupe: NERA-DOMINANTE nanismo, RECESSIVO
nella vite : colorazione della bacca: NERA-DOMINANTE
nel mirabolano :
pigmentazione rossa delle foglie: rosso scuro-dominante, verde-recessivo
negli agrumi : attitudine alla poliembrionia: DOMINANTE
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melo, pero
ASPETTI MORFOGENETICI
STADIO GIOVANILE
periodo evolutivo compreso tra la germinazione e lentrata in fruttificazione
caratteristiche fisiologiche:
TOTALE STERILIT = i n c a p a c i t di differenziare gemme fiorifere
ATTITUDINE RIZOGENA = + e l e v a t a
caratteristiche morfologiche e istoanatomiche:
RAMI : portamento + a p e r t o
s p i n e s c e n t e
+ scarsi di sostanze di riserva
+ ricchi di l i g n i n a ed em i c e l l u l o s a
FOGLIE : + p i c c o l e albicocco + s t r e t t e pesco, mandorlo
TESSUTI CORTICALI : meno sviluppati
L EGNO : maggiore quantit di f i b r e
minore quantit di c e l l u l e p a r e n c h im a t i c h e
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DORMIENZA
EMBRIONALE
transitoria condizione di
l a t e n z a f i s i o l o g i c a
degli embrioni
i semi permangono
q u i e s c e n t i
attivit IAA
DIMINUISCE progressivamente
nei semi affluiscono
INIBITORI (ac. abscissico) c e s s a z i o n e
d ella
quiescenza
diminuzione degli
INIBITORI
(ABA)
aumento dei
PROMOTORI
IAA, GB, CK
ASPETTI FISIOLOGICI i semi costituiscono
CENTRI di crescente RICHIAMO dei METABOLITI
DORMIENZA = temporanea m a n c a n z a d i a t t i v i t vegetativa
in organi con t e s s u t i m e r i s t em a t i c i : GEMME e S EMI
S TATO DI LA T ENZA che precede la germinazione
DINAMICO EQUILIBRIO fra i n i b i t o r i e p r om o t o r i
+
-
-
+ pr
ov
ie
-
fattori fisici e meccanici
i tegumenti del seme presentano : pareti spesse e lignificate
e/o coperti da sostanze impermeabili allacqua
regime di basse temperature (3-7C)
substrato umido
ben ossigenato
allontanamento delle cause
inibenti la germinazione
dopo la post-maturazione processo di invecchiamento
fino a perdere totalmente la capacit germinativa
influenzata dalle condizioni di conservazione
varia da pochi gg: nespolo del Giappone - agrumi solo alcuni mesi: melo pero pesco susino
ciliegio albicocco noce a qualche anno: olivo vite nespolo comune
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germinazione ipogea
i cotiledoni rimangono nel terreno
dal quale emerge il fusticino
ppeessccoo
germinazione epigea
lipocotile si allunga e
sospinge i cotiledoni fuori dal terreno
cciilliieeggiioo -- oolliivvoo
GERMINAZIONE
p r e p a r a z i o n e : il quadro ormonico si modifica:
i tessuti continuano ad IDRATARSI
a t t i v a z i o n e d e i p r o c e s s i m e t a b o l i c i
ccaarraatttteerriizzzzaattaa ddaa intensificazione - ATTIVIT ENZIMATICA
aumento della - RESPIRAZIONE CELLULARE
- idrolisi delle SOSTANZE DI RISERVA
afflusso sostanze di riserva ai meristemi embrionali
meristemi accresciuti per DISTENSIONE CELLULARE
f a s e m i t o t i c a : i meristemi embrionali si accrescono per DIVISIONE CELLULARE
f a s e d i a v a n z am e n t o
2 distinti modelli:
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Germinazione del seme
epigea ciliegio
ipogea pesco
-
(tn) TMG =
N
ASPETTI TECNICI pur ezza te cno l o g i c a
pur ezza g e ne t i c a
a cce r tamento de l l o r i g i ne de l s eme
v i ta l i t
FACOLT GERMINATIVA = la percentuale di semi capaci di germinare e di dare origine a semenzali validi
ENERGIA GERMINATIVA = % di semi germinati nellintervallo di tempo
TEMPO MEDIO DI GERMINAZIONE :
s a g g i o b i o ch im i c o : con metodo colorimetriche
basato sul viraggio cromatico dei tessuti embrionali
CONSERVAZIONE DEI SEMI
fa tto r i amb i e nta l i :
basse temperature = 1-10C oppure refrigerare a 20C
ambiente controllato: < 10C
4-15% contenuto dacqua del seme
40-50% U.R.
banca di germoplasma: CO2 elevata concentrazione + O2 basso tenore
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TRATTAMENTI PER FAVORIRE LA GERMINAZIONE
Stratificazione : immersione in acqua per 12-24h
disposizione a strati con substrato umido (sabbia)
conservazione a bassa temperatura (+210C)
durata: 3-4 settimane: mandorlo albicocco 2 mesi: melo 3 mesi: ciliegio carrubo pesco pero mirabolano 3-6 mesi: diospiro
curatura: per le castagne
Trattamenti ormonali: applicazione di GA3
CK
CCC, nitrato di K 1-1,5 , cloruro di Ca 1
Scarificatura
meccanica
fisica : immersione in ACQUA CALDA a 70-100C per brevissimo tempo
e lasciar raffreddare lentamente
chimica : immersione dei semi in ACIDI O BASI forti per un tempo variabile
microbiologica : in ambiente umido, con temperature > 9C,
su substrato non sterilizzato, ricco di LIEVITI
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scopi :
allevamento in vitro degli embrioni EMBRIOCOLTURA
assicurare la sopravvivenza di embrioni destinati ad abortire;
superare la quiescenza fisiologica degli embrioni;
assicurare la sopravvivenza degli embrioni gamici di semi poli-embrionali,
proteggendoli dalla competizione degli embrioni nucellari;
ottenere cloni nucellari da ovuli non sviluppati,
prelevati da frutti maturi di cv apirene;
provocare lo sviluppo di embrioni nucellari in semi monoembrionici.
allevamento : in condizioni di asepsi
substrati nutritivi agarizzati
arricchiti di sali minerali e glucosio
embrioni abscissi
a temperatura ambiente : plantule con PORTAMENTO A ROSETTA, internodi molto brevi
semi stratificati o vernalizzati : portamento NORMALE se sottoposti a basse temperature
Lembriocoltura impiegata nel MG del pesco, agrumi, alcuni specie forestali