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VERBALE ASSEMBLEA DEL 16APRILE 2012 AU,Eg:tT.o l'lA'" bCL- ~cI2€To .DC«- C..oHrtt.!'>~ .r;rnAo~rJAvtt.-o tJ. S l>E"L /f 5 lo t; (20'1.1 t:l ~~ wZ .~ o:: w "- 00::'-> AUTORITA' D'AMBITO TERRITORIALE OTTIMALIffi~'~ "A.T.O. BRENTA" 5~~J ~j~\ w t:l o~ :.: Cl ~I>-\.E orì~ !::;-o ~ w o~ Q: ,-z •... 11' cr Z OuJw Prot. n. 1026 del 12/07/2012 ~~ ~o~ o co c:: >~ Y/. :Y L'anno 2012 (duemiladodici) il giorno 16 (sedici) del mese di aprile alle ore 16.33, pres~~o riunioni di "Villa Rina" Borgo Treviso - Cittadella (PD), si è riunita, in seconda convocazione l'Assemblea d'Ambito per deliberare come da invito formulato dal Presidente dell' Autorità d'Ambito Brenta prot. n. 446 del 27/0312012. Sono presenti i sottoelencati componenti dell' Assemblea d'Ambito: ENTE ABITANTI P.A ENTE ABITANTI P.A ENTE ABITANTI P.A ASIAGO 6.509 A LIMENA 6.858 A SAN GIORGIO IN BOSCO 5.834 P BASSANO DEL GRAPPA 40.736 P LOREGGIA 5.754 A SAN MARTINO 01 LUPARI 11.420 P BATIAGLIA TERME 4.152 A LUSIANA 2.902 A SAN NAZARIO 1.787 A BORGORICCO 6.939 A MAROSTICA 12.848 P SAN PIETRO IN GU 4.367 P CADONEGt-£ 14.755 A MASON VICENTINO 3.130 P SANTA GIUSTINA IN COLLE 6.397 P CAMPO SAN MARTINO 5.371 P MASSANZAGO 4.703 P SAONARA 8.946 A CAMPODARSEGO 11.474 P MESlRlNO 8.442 A SCHIAVON 2.327 A CAMPODORO 2.170 P MOLVENA 2.426 P SELVAZZANO OENlRO 19.753 A CAMPOLONGO SUL BRENTA 837 A MONTEGROTTO TERME 10.405 A SOLAGNA 1.759 P CAMPOSAMPIERO 10.680 P NOVE 4.865 A TEOLO 8.277 P CARMIGNANO DI BRENTA 7.027 A NOVENTA PADOVANA 8.083 A TEZZE SUl. BRENTA 10.405 A CARTIGLIANO 3.537 P PIANEZZE 1.852 P TOMBOLO 6.944 P CASSOLA 12.439 P PIAZZOLA SUL BRENTA 10.682 A TORREGLIA 5.880 A CERVARESE SANTA CROCE 4.725 P PIOMBINO DESE 8.604 A lREBASELEGt-£ 10.998 A CISMON DEL GRAPPA 1.058 A POVE DEL GRAPPA 2.846 P VALSTAGNA 1.959 P CITIADELLA 18.743 A POZZOLEONE 2.597 A VEGGIANO 2.922 A CONCO 2.221 P RESANA 7.491 A VIGODARZERE 11.702 A CURTAROLO 6.294 A ROANA 3.774 P VIGONZA 19.458 P ENEGO 2.017 P ROMANO D'EZZELINO 13.912 A VILLA DEL CONTE 5.030 P FONTANIVA 7.460 P ROSA' 12.516 P VILLAFRANCA PADOVANA 7.952 A FOZA 733 A ROSSANO VENETO 6.567 A VILLANOVA DI 4.849 A CAMPOSAMPIERO GALLIERA VENET.'i: 6.614 A ROTZO 570 P GALLIO 2.336 A ROVOLON 4171 A PROVINCIA DI PADOVA P GALZIGNANO TERME 4.225 A RUBANO 13.671 A PROVINCIA DI VICENZA A GAZZO 3.457 P SACCOLONGO 4.477 P PROVI NCIA DI TREVISO A GRANTORTO 3.778 A :sAN ,,'ORGIO DELLE 7.846 A PERTICt-£ PRESENTI SU TOTALE QUORUM ENTI 33 76 26 ABITANTI 226.874 521245 173.749 Assume la Presidenza il Dott. Lino Ravazzolo, che accertata la validità dell'Assemblea, dà avvio ai lavori dell' Assemblea d:Ambito. Assumela funzionedi segretario dell'Assemblea laD.ssa Giuseppina Cristofani, Direttore dell'AmbitoTerritoriale Ottimale "Brenta". Funge da verbalizzante: Dott. Vito-Andrea Fassina. Scrutatori: Assessore del Comune di Cervarese Santa Croce: Vittorio Padovan, Sindaco del Comune di San Pietro in Gu: Gabriella Bassi, Sindaco del Comune di Enego: Igor Rodeghiero. Peril Collegio dei Revisori sono presenti: Callegaro Achille, Rizzolo Francesco. 1

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VERBALE ASSEMBLEA DEL 16 APRILE 2012

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Prot. n. 1026 del 12/07/2012 ~ ~ ~o~ .À

o co c:: >~Y/. :YL'anno 2012 (duemiladodici) il giorno 16 (sedici) del mese di aprile alle ore 16.33, pres~~oriunioni di "Villa Rina" Borgo Treviso - Cittadella (PD), si è riunita, in seconda convocazionel'Assemblea d'Ambito per deliberare come da invito formulato dal Presidente dell' Autoritàd'Ambito Brenta prot. n. 446 del 27/0312012.Sono presenti i sotto elencati componenti dell' Assemblea d'Ambito:

ENTE ABITANTI P.A ENTE ABITANTI P.A ENTE ABITANTI P.A

ASIAGO 6.509 A LIMENA 6.858 A SAN GIORGIO IN BOSCO 5.834 PBASSANO DEL GRAPPA 40.736 P LOREGGIA 5.754 A SAN MARTINO 01 LUPARI 11.420 PBATIAGLIA TERME 4.152 A LUSIANA 2.902 A SAN NAZARIO 1.787 ABORGORICCO 6.939 A MAROSTICA 12.848 P SAN PIETRO IN GU 4.367 PCADONEGt-£ 14.755 A MASON VICENTINO 3.130 P SANTA GIUSTINA IN COLLE 6.397 PCAMPO SAN MARTINO 5.371 P MASSANZAGO 4.703 P SAONARA 8.946 A

CAMPODARSEGO 11.474 P MESlRlNO 8.442 A SCHIAVON 2.327 A

CAMPODORO 2.170 P MOLVENA 2.426 P SELVAZZANO OENlRO 19.753 A

CAMPOLONGO SUL BRENTA 837 A MONTEGROTTO TERME 10.405 A SOLAGNA 1.759 PCAMPOSAMPIERO 10.680 P NOVE 4.865 A TEOLO 8.277 P

CARMIGNANO DI BRENTA 7.027 A NOVENTA PADOVANA 8.083 A TEZZE SUl. BRENTA 10.405 A

CARTIGLIANO 3.537 P PIANEZZE 1.852 P TOMBOLO 6.944 P

CASSOLA 12.439 P PIAZZOLA SUL BRENTA 10.682 A TORREGLIA 5.880 A

CERVARESE SANTA CROCE 4.725 P PIOMBINO DESE 8.604 A lREBASELEGt-£ 10.998 A

CISMON DEL GRAPPA 1.058 A POVE DEL GRAPPA 2.846 P VALSTAGNA 1.959 P

CITIADELLA 18.743 A POZZOLEONE 2.597 A VEGGIANO 2.922 A

CONCO 2.221 P RESANA 7.491 A VIGODARZERE 11.702 A

CURTAROLO 6.294 A ROANA 3.774 P VIGONZA 19.458 P

ENEGO 2.017 P ROMANO D'EZZELINO 13.912 A VILLA DEL CONTE 5.030 P

FONTANIVA 7.460 P ROSA' 12.516 P VILLAFRANCA PADOVANA 7.952 A

FOZA 733 A ROSSANO VENETO 6.567 A VILLANOVA DI 4.849 ACAMPOSAMPIERO

GALLIERA VENET.'i: 6.614 A ROTZO 570 P

GALLIO 2.336 A ROVOLON 4171 A PROVINCIA DI PADOVA P

GALZIGNANO TERME 4.225 A RUBANO 13.671 A PROVINCIA DI VICENZA A

GAZZO 3.457 P SACCOLONGO 4.477 P PROVI NCIA DI TREVISO A

GRANTORTO 3.778 A :sAN ,,'ORGIO DELLE 7.846 APERTICt-£

PRESENTI SU TOTALE QUORUM

ENTI 33 76 26

ABITANTI 226.874 521245 173.749

Assume la Presidenza il Dott. Lino Ravazzolo, che accertata la validità dell'Assemblea, dà avvio ai lavori dell' Assemblea d:Ambito.Assume la funzione di segretario dell' Assemblea la D.ssa Giuseppina Cristofani, Direttore dell' Ambito Territoriale Ottimale "Brenta".Funge da verbalizzante: Dott. Vito-Andrea Fassina.Scrutatori: Assessore del Comune di Cervarese Santa Croce: Vittorio Padovan, Sindaco del Comune di San Pietro in Gu: Gabriella Bassi,Sindaco del Comune di Enego: Igor Rodeghiero.Per il Collegio dei Revisori sono presenti: Callegaro Achille, Rizzolo Francesco.

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PRESIDENTE:

Buonasera a tutti, diamo inizio all'assembleaInizierei innanzitutto con l'indicazione degli scrutatori. Padovan, Comune di Cervarese, va bene?Signora Bassi va bene? Di San Pietro in Gù. Chiedo a Rodighiero, va bene? No, mi dice di no, ok,Rodighiero di Enego.

Ringrazio per la presenza anche il dottor Callegaro ed il dottor Rizzoli del collegio dei Revisori checi assistono, poi ci daranno ovviamente le indicazioni, la relazione, i pareri relativi sia al rendiconto2011 e al bilancio di previsione 2012.

«Comunicazioni».

Darei la parola al Direttore per un'unica comunicazione, riguarda l'aggiornamento sulla questionePedemontana, che alcuni di voi avranno visto o letto, quindi vediamo un po' il quadro dellerelazioni che sono avvenute, degli incontri con ATO e chi sta realizzando il progetto esecutivo perla Pedemontana.

Prego Direttore.

DIRETTORE:

Un aggiornamento all'assemblea. E' ormai a livello di progettazione definitiva l'opera dellaPedemontana veneta che congiungerà Montecchio Maggiore con Spresiano, nel trevigiano, sono 92chilometri di strada, opera straordinaria, urgente, ecc.. Ci siano accorti, in coordinamento conl'ATO Bacchiglione, che nella logica di approvazione del progetto era previsto che le acque didilavamento della piattaforma stradale, seppure pre-trattate, venissero riconvogliate tutte in falda,che nel progetto definitivo era prevista la terebrazione di ottomila pozzi perdenti, uno ogni 250metri, che restituiva le acque di lavaggio stradale direttamente alla falda. Siccome per la parte dellaPedemontana, che per lo meno interessa ATO Brenta e buona parte dell' ATO Bacchiglione, sottoc'è falda indifferenziata, ed è il punto in cui inizia di fatto la zona di ricarica della falda, il timoreche abbiamo espresso al commissario straordinario è che tutti questi pozzi perdenti immettessero infalda sostanze non controllate, perché il dilavamento dei piazzali e del sedime stradale porta con sécomunque tracce di idrocarburi piuttosto che di gomme, poi c'è il rischio di incidente rilevanteperché questa strada di fatto porterà via una buona percentuale del traffico che attualmente passadall'autostrada A4, per cui abbiamo segnalato questa cosa.

E' partita una stretta serie di incontri, anche abbastanza intensi, per esplicitare il problema, ci siamoresi conto che la Regione l'aveva esplicitato a livello di preliminare, ma poi l'approvazione che èstata fatta del defmitivo dal CIPE ha tralasciato il problema e quindi aveva dato via libera a questotipo di pianificazione, di progettazione, che però noi non riteniamo salvaguardi i pozzi esistenti. Vifaccio presente che per ATO Brenta, ad una distanza variabile tra i 100 metri e i 2 chilometri emezzo a valle rispetto alla Pedemontana, abbiamo ventitré pozzi di acquedotto, quindi capite che unincidente qualsiasi, un non funzionamento del pre-trattamento piuttosto che altro, va ad inficiare ladistribuzione dell'acqua in buona parte del bassanese. L'abbiamo fatto presente, adesso stiamofacendo tutta una serie di valutazioni con i tecnici per andare a ridurre questo sistema di dispersionee quindi, laddove si può, portare la dispersione su acque superficiali oppure con pompaggi o contrattamenti ulteriri.

E' stato però un intervento, forse avete visto anche qualche nota sui giornali, abbastanza faticoso,c'è da dire che la Regione ha capito il problema e ha dato mandato per risolverlo. Stiamo tentandodi risolverlo, seppur con i cantieri che quasi stanno aprendo, perché in taluni casi è già approvato

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anche l'esecutivo. La situazione quindi è questa. Riteniamo comunque che dopo gli incontri con itecnici si sia raggiunta un'univocità di intenti che permetterà, per lo meno per quel che riguardal'ATO Brenta, di ridurre al minimo le infiltrazioni in falda. Il problema è abbastanza evidente,soprattutto per i tratti che vanno in trincea, ovviamente la strada ha molti chilometri in trincea, unaparte anche nel nostro ATO, capite che in trincea ovvero quando si è già sotto 10-12 metri dal pianocampagna si intercetta quasi direttamente la falda, quindi abbiamo chiesto che in questa situazionenon vengano assolutamente realizzati e mi pare che la richiesta, adesso la vedremo nella revisionedegli esecutivi, sia stata favorevolmente accolta, comunque c'è grande attenzione sugli sviluppi diquesto tipo di considerazione.

PRESIDENTE:

Grazie Direttore. Dopo le comunicazioni passiamo al punto 2:

«Approvazione del verbale della seduta precedente».

Ci sono interventi sul verbale? Lo do per letto. Lo mettiamo quindi in approvazione.Favorevoli?Contrari?Astenuti? 2 (Villa del Conte, Fontaniva).

PRESENTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI QUORUM

O 2ENTI 33 31 18

FONT ANIV A, VILLA DELCONTE

ABITANTI 226.874 214.384 O 12.490 113.438

Passiamo al punto 3:

«Esame ed approvazione del rendiconto della gestione per l'esercizio finanziario 2011».

Ovviamente adesso darò la parola per una rapidissima descrizione da parte del Direttore. In sintesic'è un avanzo di amministrazione, che è pari a 372 mila euro, che è dovuto in particolar modo airisparmi della spesa sul personale, perché rispetto al piano di assunzioni ovviamente non abbiamoproceduto alle assunzioni, pur necessarie, ma che ovviamente, vista la normativa e la temporaneitàdiciamo dell'esistenza di ATO stessa, è ovvio che il Consiglio di Aniministrazione non haproceduto con assunzioni, seppur abbiamo avuto addirittura anche un ulteriore dipendente inaspettativa dallo maggio 20 Il, che ha quindi creato ulteriori risparmi di spesa e un aumento deicarichi di lavoro ai due dipendenti attualmente in servizio, che reggono le sorti di ATO assieme alDirettore. L'avanzo è dovuto anche ovviamente alle indennità che non sono più state erogate alConsiglio di Amministrazione e agli organi, che erano comunque previste nel bilancio di previsione2011, e ad una serie di finanziamenti che sono giunti per investimenti, che invece sono in avanzo,ma che poi andranno reinvestiti nel corso del 2012, stiamo parlando di fmanziamenti legati al pianod'ambito, interventi del piano d'ambito.

Passo comunque la parola al Direttore che vi può dare anche elementi più dettagliati.

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DI&ETTORE:

Il rendiconto della gestione per l'esercizio finanziario 2011 presenta, come già anticipato, unavanzo di amministrazione di 372.774,59 euro, di fatto questo deriva da un fondo di cassa di 1milione 421 allo gennaio 2011, 1.554.136 di riscossione, 1 milione 115 mila di pagamenti, per unfondo di cassa al 31 dicembre di 1 milione 860. La differenza fra i residui attivi, pari a7.756.000,25, e residui passivi, 9.244.543,12, quindi la differenza di 1 milione 487 genera questoavanzo di amministrazione di 300 mila euro. Tanto per capirsi e poi per riferirsi in maniera anchepiù specifica alla relazione che accompagna il rendiconto, sulla quale focalizzerei l'attenzione,perché essendo descrittiva permette anche di comprendere la particolarità di un rendiconto che siriferisce ad un soggetto in prevista soppressione, con anche degli obiettivi che sono cambiatidurante l'anno e di cui darò proprio riscontro. Questo tipo di gestione deriva, come anticipato dalPresidente, sostanzialmente dalla previsione di soppressione.

Voi sapete che ormai da qualche anno le Autorità d'ambito sono destinate ad essere soppresse esopravvivono attraverso delle proroghe nazionali che sopravvengono, nella fattispecie nel 2011 laproroga è stata fatta con la finanziaria per tre mesi, quindi fino a marzo, poi prorogata fino a fineanno con un successivo decreto del Presidente del Consiglio, dunque capite che con una prospettivadi questo tipo gli investimenti, che si potrebbero fare con adeguatezza rispetto al bilancio e alleprevisioni, vengono ridimensionati su una prospettiva che è di breve termine, cioè nell'arcodell'anno. Questo fa sì che di fatto non si attuino i piani assunzionali, siamo attualmente con tredipendenti, di cui uno in aspettativa, che per altro adesso ha presentato anche le dimissioni in viadefinitiva, per cui resteremo con due dipendenti di categoria Cl, a cui si aggiunge il Direttore,quindi " un grande elemento"di risparmio, ma non so se così si può dire poi nella logicadell'investimento dell'ente, è il capitolo personale. Si aggiungono i risparmi che provengono dalfatto che per disposizione di legge non riconosciamo più nessun emolumento agli amministratori,poi l'avanzo è anche determinato da una dinamica particolare che riguarda i finanziamenti.

Il bilancio di ATO si sostanzia in senso stretto con entrate fisse che sono di 730 mila euro chederivano dai trasferimenti dal gestore, a cui si aggiungono dei finanziamento al titolo I dellaRegione per i costi di energia elettrica relativi ai sollevament i, per l'acqua ad Asiago tramite ilsistema di pompaggio, che sono i contributi che restituiamo al gestore, perché sono costi chesostiene la gestione, quindi le entrate correnti viaggiano sugli 800 mila euro. Diverse invece sono leentrate relative al titolo II, che sono invece determinate dai finanziamenti, vuoi riparti annuali dellaRegione, vuoi riparti straordinari di cui siamo beneficiari e che sono dell'ordine di qualche milione.Ora accade che noi non siamo i beneficiari del frnanziamento regionale, siamo i cosiddetti "gestoridel programma", quindi noi incassiamo dalla Regione e liquidiamo al gestore una volta acquisititutti quei requisiti tecnici e quella documentazione che attesta l'effettivo stato di avanzamento deilavori.

Questa dinamica è una dinamic"a che ha a volte delle anomalie, talvolta abbiamo degli incassi cherestano fermi perché lo stato di avanzamento delle opere non è tale da permettere la liquidazione algestore o talvolta abbiamo dei ritardi nella riscossione da parte della Regione, e questo è ilmeccanismo che fa fluttuare abbastanza i dati rispetto agli avanzi, questo per spiegare un po' ilmeccanismo che sta sotto, cioè è un bilancio molto sbilanciato, se mi passate il termine, su questaparte di gestione finanziamenti, perché a fronte dei circa 800 mila euro che noi utilizziamo per lagestione ordinaria, c'è questo blocco di entrate e di pagamenti che hanno una dinamica che sievidenzia molto nei risultati.

Rispetto all'attuazione degli obiettivi 2011 di cui il rendiconto è evidenza, preciso questo: chel'anno 2011 è stato un anno in cui sono cambiati abbastanza anche gli obiettivi attuali di

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realizzazione poi del bilancio di previsione 2011, ovvero è stato un anno che fino all'espressionereferendaria ha investito molto nella verifica ed attuazione del famoso art.23 bis sullaliberalizzazione dei servizi pubblici, cioè quell'articolo di legge che prevedeva l'obbligo di gara, diprocedimento di evidenza pubblica per il gestore; dagli esiti referendari in poi ci si è invececoncentrati sul problema della remunerazione del capitale che è diventato in qualche modo unelemento che ha cambiato l'ottica di audit, cioè il modo con cui controlliamo il gestore. Infatti, ilsistema non può non tener conto di queste nuove disposizioni normative, quindi ha in qualche modoimposto non un controllo a step come facevamo negli anni precedenti, ma un controllo in continuoper cercare di individuare quelli che sono i riferimenti su cui poi operare le scelte che riguarderannoin particolare quest'anno.

Evidenzio questa cosa perché anche questo fa parte della dinamica di un ente molto piccolo cheutilizza poche risorse umane ed è costretto comunque a confrontarsi con una normativa importanteed in grossa evoluzione. Se volete entriamo nel merito dei numeri, magari forse è meglio farlo condomande, perché altrimenti diventa un po' leziosa la questione. Sapete che i materiali sono stati residisponibili ancora venti giorni fa, nella logica di accordo con i nostri re oJJ!menti e con le normebREper cui c'è stata la piena presa visione. a ",\E.RRlro~ IL O\RE~IBREN1~ i

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G . D' I .. h . 1 . ":/: VE.NE.1" ,):,.~ • h' d'razle rrettore. o per SOmmI capI, anc e per strmo are se Cl V . e o nc leste lchiarimenti, nell'attività 2011, al di là dei numeri che, se siete d'accordo, arei per letti o quantomeno se qualcuno ha delle richieste di chiarimento sui numeri poi alza la mano e si prenota, 20 Ilabbiamo avuto attività molto importanti sui vari campi, voi sapete che le competenze di ATO sonoin particolar modo per quanto riguarda la regolazione e la pianificazione ed il controllo; suregolazione e pianificazione abbiamo affrontato il tema della tariffa, voi sapete che ne12010 questaassemblea ha congelato l'aumento automatico tariffario previsto dal piano d'ambito e lo ha fattoslittare allo gennaio 2011, quindi dallo gennaio 2011 la tariffa del servizio idrico, la tariffa mediadel servizio idrico è aumentata del 4,3% come prevede il piano d'ambito, più l'ISTAT, che è unaltro 1,5%, di conseguenza con quell'aumento il nostro classico aumento che di solito è previsto allO luglio, quando siamo arrivati alla fine di giugno abbiamo dovuto applicare un ulteriore 0,7,perché comunque abbiamo una norma, il price cap, che obbliga il gestore, e quindi ATO, a noneffettuare aumenti che superino il 5% oltre l'ISTAT, di conseguenza avendo già aumentato allogennaio del 4,3% la tariffa, a fine giugno abbiamo potuto adeguarla della parte sufficiente enecessaria a non superare il price cap e quindi di un altro 0,7.

Non siamo venuti in assemblea perché l'aumento era automatico nei limiti di legge, nel rispetto delprice cap, quindi questa è stata l'attività principale perché da una parte l'esigenza e l'indirizzo datodall'assemblea l'anno precedente di contenere per quanto possibile il costo per le famiglie, perl'utenza e per chi utilizza il servizio idrico, dall'altra garantire al gestore quegli introiti tali per poterequilibrare gli investimenti previsti dal piano d'ambito. Diciamo che è un equilibrio che nel 2011 siè retto ed è riuscito a pareggiare entrate ed uscite, ma il 2012 necessita, ne parleremo forse piùavanti, di un intervento, altrimenti questo squilibrio potrebbe diventare difficile da gestire nelleannualità a venire, quindi questa è stata l'attività principale del 2011 per quanto riguarda laregolazione.

Per quanto riguarda il controllo invece si è continuata la normale attività di approvazione deiprogetti previsti dal piano d'ambito, sia le progettazioni preliminari, sia le progettazioni definitive,sono stati approvati quindi dal Consiglio di Amministrazione complessivamente 34 progettipreliminari dal Consiglio di Amministrazione e 23 progetti defmitivi approvati poi dagli ufficiconseguentemente alle progettazioni effettuate dal nostro gestore. Abbiamo poi accertato icontributi a fme anno che la Regione dà, contributi straordinari, sul piano d'ambito, quest'anno a

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dicembre sono pervenuti 420 mila euro a finanziare opere già previste dal piano d'ambito, quindiqueste poi vengono accertate e verranno destinate ad interventi che quest'anno la Regionefortunatamente ha stanziato per opere già previste in piano d'ambito, quindi non creando squilibri odifficoltà per reperire eventuali risorse aggiuntive.

La nostra attività di controllo poi si è andata a sviluppare e continuare sulle emergenze ambientali,in particolar modo quella di Tezze sul Brenta, voi sapete il famoso inquinamento da cromoesavalente, dove abbiamo, in collaborazione con ETRA, approvato la possibilità di sperimentareuna nuova tecnica per il contenimento di questo inquinamento, che qualora le prove pilotadovessero far risultare questa tecnica efficace, permetterebbe un grandissimo risparmio dal punto divista dei costi per la bonifica dell'inquinamento della falda, cosÌ come ci siamo costituiti parte civilenell'inquinamento invece da perc1oroetilene che ha interessato i Comuni di Schiavon, Marostica ePianezze, quindi tutta questa attività è stata seguita proprio perché è nostro scopo principale anchequello della tutela della risorsa.

Infine mi preme sottolineare, ma lo vedremo anche dopo, la collaborazione per la progettazione deipiani generali sia di fognatura che di acquedotto, nel 2011 abbiamo ricevuto il piano generale difognatura che, se ricordate, è stato anche presentato in assemblea e che ora prosegue il suo iter conla presa d'atto oggi in assemblea con il successivo parere che dovrà emettere la Regione e quindi ciauguriamo poi quanto prima con l'approvazione definitiva di ATO, e con il progetto generale diacquedotto, per il cui incarico è stato dato nel 2011 ed i risultati sono già stati presentati se ricordatein autunno in questa assemblea ed anche oggi questa assemblea ne prenderà atto e le invieremo inRegione per il parere. Sono due progetti fondamentali perché di fatto quando ritorneranno e sarannooperativi, fisseranno una fotografia delle criticità totali dei due sistemi all'interno dell'ambitoterritoriale e quindi potranno essere le basi future per una revisione generale del piano d'ambito, chetenga conto in maniera oggettiva e tecnica, delle reali criticità dei nostri due sistemi, sia quelloidrico sia quello di fognatura e depurazione, questo penso sia un risultato molto importante sullaprogrammazione e sulla progettazione futura.

Termino anche con un altro risultato importante che non è stato raggiunto negli ultimi tempi, ma èun percorso anche quello che è durato alcuni anni, con la presentazione del modello matematico diflusso dei sistemi acquiferi, che è stato presentato nel febbraio 2011 qui a Cittadella in un convegnomolto partecipato. Al di là del convegno, è uno strumento all'avanguardia, che più di qualche entegià ci ha richiesto per poter effettivamente avere uno studio ed una fotografia importante di qualisono le condizioni dei sistemi acquiferi del nostro bacino e non da ultimo è utilizzato e già in fase diutilizzo per tutte quelle valutazioni che dovremo fare, non ultima eventualmente anche il discorsodella Pedemontana che si è detto prima, ma soprattutto per quell'accordo di programma cheinteresserà il prelievo dal Brenta per andare a rifornire altre zone del Veneto, quindi strumentiimportantissimi che servono per la programmazione a medio-lungo termine e che quindi strutturanoil nostro ambito in modo tale ... non solamente da affrontare il presente, ma soprattutto di avere glistrumenti adeguati per affrontare il futuro in maniera anche tecnicamente ad altissimo livello.

Su questo io voglio ringraziare fin d'ora la struttura, che come avete visto e sentito, è una microstruttura, ma altamente qualificata, e tutto il Consiglio di Amministrazione che nel corso del 2011ha lavorato con impegno e costanza, quindi il mio ringraziamento personale perché questi risultati sisono potuti avere grazie all'impegno di tutti quanti loro. Prima delle domande io vorrei anche che ilPresidente del Collegio potesse, c'è la relazione allegata al conto consuntivo, potesse intervenire perdare i suo elementi tecnici, dopo lascio aperto il dibattito.

Prego dottor Callegaro.

PRESIDENTE COLLEGIO REVISORI CONTI:

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-noRE.\L O\RE. eRE.~iP- .

OE.u,:p-"orO .. a cristofal'Hsa Giuse~Dr.s

asso lutamente

Concludo ringraziando e rimanendo a disposizione.

PRESIDENTE:

Grazie. Innanzitutto un saluto a tutte le signore e signori intervenuti. lo non vorrei tanto aggiungerenumeri o altre cose importanti, se non confermare l'avanzo di amministrazione che abbiamoaccertato essere in 375 mila euro e rotti, un piccolo disavanzo di competenza, la tendenza adiminuire del risultato di amministrazione progressivamente negli ultimi tre esercizi e, precisandoche l'unica irregolarità, se cosÌ si può dire, formale è quella di aver riscontrato alcuni mesi prividell'organo di revisione, diciamo che noi, pur arrivati a fine esercizio, abbiamo potutoanaliticamente vedere tutta la documentazione perciò attestare la fine con un parere favorevoleall'approvazione il rendiconto che vi viene sottoposto e che voi avete sotto mano, d'altronde anchele nostre trentanove pagine sono un po' pesanti forse, quindi non vale la pena che io le legga, mavada alle conclusioni. Alla fine abbiamo anche detto un piccolo suggerimento che ci compete solodi striscio, ma che essendo verso l'esaurimento del compito specifico di questo soggetto giuridico,l'avanzo vada veicolato come correttamente e giustamente farete voi, verso certe opere.

() \'é.RR1TO~ %!eRE.N'~"'tO~!-j:d. DE-L 1)::::!~~ "E-NE-\~-l".~o /.,,'"'

Grazie dottor Callegaro. Prego, interventi? O sono stato chiarissimo dlSono-,statonebuloso.

Se non ci sono interventi allora metto in votazione il punto 3: esame ed approvazione del rendicontodella gestione per l'esercizio finanziario 20 Il.

Favorevoli?Contrari?Astenuti?Unanimità.

PRESENTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI QUORUM

O O18ENTI 33 33

ABITANTI 231.424 231.424 O O 115.713

Vi chiedo anche l'immediata esecutività.Favorevoli?Contrari?Astenuti?Unanimità.

Passiamo al punto 4:«Approvazione Bilancio di Previsione per l'esercizio finanziario 2012, della RelazionePrevisionale e Programmatica e dello schema del Bilancio Pluriennale per il triennio 2012-2013 -2014 e documenti allegati».

Sempre la parola al Direttore.DIRETTORE:

Gli indirizzi ispirativi del bilancio di previsione 2012 ricalcano sostanzialmente le impostazionidegli anni precedenti, pur avendo ben presente la previsione di soppressione che interviene anche suquest'anno e prevede la soppressione al 31/12/2012. Di fatto sono state confermate le entrate che alTitolo II si sostanziano di due voci: 730 mila euro, pari circa ad 1,4 euro per abitante, che derivanodalla tariffa del servizio idrico, noi abbiamo applicato quella norma del D.1gs 152/06 che permette

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questo tipo di finanziamento dell' Autorità d'Ambito e previsti 70 mila euro, ma è una previsioneottimistica, che sono stati richiesti alla Regione come contributo per i costi energetici di eserciziodei sollevamenti di acquedotto, per noi sostanzialmente si riferiscono alle spese di energia elettricache sono della centrale di Oliero e che rilanciano e garantiscono l'approvvigionamento idrico inAltopiano di Asiago, questa è la fattispecie particolare. E' dunque una previsione di entrata per 800mila euro.

Entrate extra tributarie: 21 mila euro. Entrate derivate da trasferimenti, che invece sono al titolo IVe sono i finanziamenti, che su quest'anno sono stati pensati per 3 milioni 200 mila euro, quindi unacifra in dissonanza rispetto agli anni precedenti, ma su questi 3 milioni 200 vanno a pesare 2 milionidi euro che sono stati deliberati dalla Regione Veneto come contributo straordinario per opere diricarica, di fatto la Regione Veneto è riuscita a ricavare dei fondi a sostengo dell'opera dicaptazione che sta portando avanti nel Comune di Carmignano, a Camazzole, il famoso progettoche garantirà approvvigionamento idrico alla bassa padovana ed a compensazione di questoprelievo, che è previsto inizialmente pari a 500 litri al secondo, ma è ancora oggetto di discussionetra gli amministratori interessati e la Regione che ha stipulato un accordo di programma che deveessere poi recepito dai singoli soggetti, la Regione comunque per compensare questo prelievo èriuscita a ricavare 2 milioni di euro che destina ad ATO Brenta per opere di ricarica, quindi peropere compensative che garantiscano in qualche modo l'equilibrio tra prelievi e immagazzinamentorelativamente alla falda, quindi i 3 milioni 200 sono stati pensati cosÌ: 2 milioni, perché esiste unadelibera che ci destina questi 2 milioni di euro per opere di ricarica; 1 milione 200 per,ottimisticamente, prevedere l'eventuale riparto 2012 che la Regione, se riterrà, vorrà destinare adATO Brenta. 1 milione 200 è stato il massimo che abbiamo acquisito nelle ultime annualità e quindilo teniamo come tetto di riferimento anche perché siamo ottimisti. Queste sono le voci sostanzialiper quel che riguarda le entrate.

Per quel che riguarda le uscite. Ovviamente i finanziamenti sono partite di giro, quindi tantoincassiamo e tanto andremo, secondo le diverse convenzioni che reggono i finanziamenti, poi aliquidare al gestore, quindi transitano attraverso il nostro bilancio, ma di fatto non appartengono adisponibilità di questo bilancio; invece per quel che riguarda le spese correnti, si è mantenuta unadestinazione delle spese congrua agli anni precedenti, quindi stabilendo la conformità difmanziamento dei capitoli che già erano previsti spese del personale, spese funzionamento ... ),ovviamente è stato azzerato il capitolo amministratori perché di fatto c'è un dispositivo di legge chenon prevede più il fmanziamento di questo, ed è stato mantenuto un certo numero di risorse peropere ed interventi di natura ambientale, sottolineo questo perché sempre di più negli ultimi anni citroviamo di fronte ad urgenze ed emergenze ambientali che richiedono a volte un veloce ricorsoanche ad interventi, succedono questioni di individuazione di inquinam~nti, che purtroppo si stannodiffondendo, su cui necessita immediatamente fare delle verifiche o fare della messa in sicurezzaper proteggere e tutelare gli utenti del sistema acquedottistico, per cui sono stati finanziati questi tipidi interventi.

Altri interventi particolari di natura ambientale sono poi relativi alle aree dì salvaguardia che comericordate abbiamo finanziato con un avanzo di amministrazione e che sono una strategiapianificatoria dovuta per legge, vuoi dal Codice ambiente, vuoi dal piano di tutela delle acque, checi permetterà di definire in maniera esplicita come tutelare anche fattivamente con vincoliterritoriali le tante prese acquedottistiche che abbiamo. In questo senso il ragionamento che sifaceva prima sulla Pedemontana si interfaccia anche su questa necessità di conoscenza del territorio.Un altro investimento che facciamo è poi sul discorso ricarica, indipendentemente dai 2 milioni dieuro che la Regione ci destinerà, con anche gli indirizzi di merito e che quindi valuteremo cometrasformare poi in opere ed interventi, investiamo molto sull'idea della tutela quantitativa, che vuoIdire che si può ricaricare la falda cercando di limitare i prelievi. Siccome c'è un vuoto conoscitivoabbastanza importante che riguarda i prelievi autonomi nel nostro territorio, che sono molto

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incidenti sul bilancio idrogeologico, un capitolo di frnanziamento è stato pensato anche pergarantire di colmare questo vuoto conoscitivo, quindi in qualche modo di andare ad integrare ilmodello numerico-matematico a cui faceva prima riferimento il Presidente, sostituendo quello chenel modello è un dato stimato, che sono gli approvvigionamento autonomi, con un dato che non saràsicuramente reale perché censito, ma meno stimato di quello che abbiamo, quindi più vicino allarappresentazione della realtà.

Questi mi pare siano gli indirizzi e gli impegni che questo bilancio di previsione propone. Segnaloanche un'altra particolarità, che il Consiglio di Amministrazione, su forte segnalazione delDirettore, ha approvato un piano assunzionale abbastanza importante, anche se legato alla mobilitàe che non è detto che riusciremo ad attuare, perché risultava indispensabile dare evidenza che conuna struttura di questo tipo è difficilmente assolvibile qualcos'altro più dello stretto ordinario esiccome in questo periodo di evoluzione normativa ed anche di necessità di controllo del gestore,perché il controllo analogo nel caso del in house sarà sempre più serrante e più esigente, bisognapensare a strutture che abbiano una competenza, ma anche la disponibilità di risorse umane per farequesto tipo di attività, quindi il piano assunzionale è stato comunque riproposto, è comunque unpiano ambizioso, lo si fa non tanto con la certezza di riuscire ad attuarlo, ma con la necessità dievidenziare che altrimenti non si riuscirà, in prospettiva, ad assolvere a tutti i compiti che ci sonoaffidati. -<€.RRIr. O\RE.iiOR!~il\

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\ o-'?- \\.. PR\;' ( tti~ ~ ~ 1\ . (ristojaPRESIDENTE: !~'6R€.~ ~ o;;GiU~ pitta

- ~"ONN\::.E. o Dr.SCl RE.G\ ,-i:<!. oE.\.. :::!

Grazie Direttore. Non mi posso che associare alla sua segnalazione ~che che, comeaccennato prima, il dipendente che nel 2011 ha chiesto aspettativa in o~i9Jrii, a valere dallOmaggio di quest'anno, l'ingegner Artuso ci lascia e di conseguenza la struttura si impoverisceulteriormente, quindi oltre ad associarmi ancora al suo appello, ribadisco da parte di tutto ilConsiglio di Amministrazione che il lavoro è ottimo, quello che riescono a svolgere i nostri duedipendenti ed il Direttore, però effettivamente con le sfide future, dovremo avere innanzitutto unassetto più certo per il futuro, perché il Consiglio di Amministrazione non può imporre o fareprogrammazione di assunzioni avendo un respiro a sei mesi o al massimo a un anno, com'èsuccesso negli ultimi due anni, ma la necessità, e questo lo dico proprio all'assemblea, è che questastruttura, con la formula o con la forma giuridica che avrà in futuro quando speriamo ci saràridefinito tutto quanto l'assetto nazionale e regionale sul sistema idrico, tenga conto che la strutturaha necessità. Le risorse economiche ci sono, ci serve solo un po' di tranquillità, serve un po' ditranquillità nella programmazione per poter fare questo tipo di scelte che volutamente, perresponsabilità, non abbiamo fatto in questi due anni.

lo vorrei dare un ulteriore aspetto, associarmi e sottolineare l'importanza dell'intervento sui pozziautonomi, ora che iniziamo ad avere una serie di dati, è ora anche di iniziare a fare una serie diiniziative importanti, per lo più quest'anno che adesso, al di là degli ultimi tre giorni, mal'emergenza idrica che si sta vivendo a causa dell'inverno molto siccitoso e dell'impoverimentodelle nostre falde, come sapete la Regione ha decretato lo stato di emergenza fino al 30 aprile, diconseguenza il gestore, ho visto delle comunicazioni che sono in partenza da parte del gestorestesso per l'utilizzo più razionale della risorsa idrica alla quale ATO Brenta si associa. Adesso, al dilà degli ultimi giorni o di come sarà la primavera, noi ci auguriamo che questa emergenza possarientrare, è ovvio che una dispersione o un utilizzo non razionale della risorsa idrica nel nostroterritorio è importantissimo poter orientarla nei prossimi anni per far sì che l'acqua non vengasprecata, quindi queste iniziative e questi studi, monitoraggi e poi le iniziative conseguenti vannoproprio in questa direzione.

Un secondo aspetto che mi preme sottolineare e ufficialmente dare contezza a questa assemblea,perché negli scorsi mesi, già a partire da12011, in particolar modo dall'aprile 2011, abbiamo dovuto

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attivare un percorso amministrativo nei confronti di un Comune socio, che è il Comune di Nove, perquella che riteniamo noi una gestione illegittima del servizio idrico, che ovviamente non è condivisacome posizione dal Comune interessato. E' giusto che l'assemblea sappia che ATO e gestore ETRAstanno facendo tutta una serie di passaggi, iniziati nel 2011, con le diffide, con il conseguentericorso al Presidente della Repubblica da parte del Comune di Nove che via via, con una serie diinterlocuzioni fino a giungere ad una Conferenza ufficiale di Servizi che si è tenuta il 27 marzoscorso e della quale avreste aver ricevuto comunque per conoscenza informazione in tutti i vostriComuni, nella quale si chiede che il servizio idrico integrato venga gestito all' interno del territoriodi questo Comune come negli altri 72.

E' un'attività d'obbligo proprio per il ruolo e la competenza di ATO Brenta ed è anche a tutela delgestore stesso, perché le risorse del servizio idrico di tutti 73 i Comuni devono afferire al gestoreper poter fare poi gli investimenti e la pianificazione prevista dal piano d'ambito. Nessuno si puòsottrarre a questo e questa conferenza di servizi che è stata indetta poche settimane or sono ha datosessanta giorni di tempo alle parti ed ai legali del Comune, di ATO e di ETRA per trovare unasoluzione, una via d'uscita ad una situazione che espone anche a dei rischi e a delle responsabilità.lo mi auguro che ci sia il senso di responsabilità da parte di tutti per far rientrare questo problemache crea anche una discrepanza ed una posizione diversa di uno dei soci rispetto agli altri 72. Miauguro che questo possa trovare soluzione nel corso di quest'anno, quindi oltre alle attivitàfmanziarie, esistono anche compiti altrettanto importanti che magari non hanno evidenza neicapitoli del bilancio, ma che devono essere assolutamente seguiti e perseguiti, anche per leresponsabilità che comportano da parte di ciascuno di noi.

Anche in questo caso prima di passare la parola per eventuali interventi, la darei al Presidente delcollegio per il parere allegato al bilancio di previsione.

Prego dottor Callegaro.

PRESIDENTE COLLEGIO REVISORI CONTI:

Per ribadire, come prima, che dall'analisi e dall'esame della documentazione, mi associo un po' allepreoccupazioni e alle considerazioni fatte dal Direttore, in effetti l'incertezza dell'ente non consenteciò che dovrebbe, anche secondo noi, essere un audit ed un controllo del gestore doveroso enecessario, purtroppo la situazione contingente non l'ha consentito e le risorse attuali sicuramentenon lo consentono nella loro pienezza. Il nostro parere è favorevole, abbiamo verificato il pareggiofmanziario delle partite correnti e della parte straordinaria, nulla da aggiungere a quanto è già statodetto, se non ribadire questo aspetto del parere favorevole. Grazie.

PRESIDENTE:Grazie dottor Callegaro. Prego, interventi? Prego Cazzago.

COMUNE DI VILLA DEL CONTE:

E' stato accennato, mi sembra prima, alla questione Tezze, l'inquinamento derivante dallaGalvanica, mi pare di aver capito che se si riesce a trovare una soluzione alternativa da quellaattuale, si riesce anche a risparmiare anche un bel po' di soldini. Ci potreste ricordare quant'è lagestione attuale di quell'emergenza ed eventualmente di che tipo di intervento innovativo si tratta?

DIRETTORE:

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() ,E.RR1rO ETTORE

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o. .., • ,. • af ~NE \0 Drssa GiusePPltlVolentIen. La sItuazIOne e questa. Il SIto e mqumato da cromo es vihtOtle s a porzione diterreno, chiamiamolo COS~ che raggiunge praticamente la falda, qu. v~~ijllIo ~ nto raggiunge ~20-25 metri di quota sotto terra. Attualmente il sito è controllato con uà~1~~i.di3-tnomentaneo che èla barriera idraulica: ci sono delle pompe che quando viene segnalato l' innalzamento della falda equindi il dilavamento di questi terreni inquinati da cromo esavalente, che è un metallo pesante adalta potenzialità cancerogena, partono queste pompe che di fatto scaricano l'acqua nella fognatura equindi al depuratore di Tezze. '

Ci sono dei costi costanti che sono i costi di gestione della barriera idraulica e di aggravio delmeccanismo di depurazione perché recapitare metalli pesanti ad un depuratore .non è condizioneordinaria per cui il depuratore è stato pensato, e questi sono costi che viaggiano sui 150-200 milaeuro l'anno, che sono costi per corrente eletrica, senza contare i costi di depurazione che ETRA haattualmente sospeso di richiedere al Comune, perché il Comune non ha risorse sufficienti sui bilancicorrenti per gestire questo tipo di onere. Sapete che nel caso di bonifica, laddove non sia individuatoil responsabile o esperito il processo il responsabile ne'n sia solvibile per fallimenti, ecc., il caricodella bonifica è in capo al Comune che può essere coadiuvato da fondi regionali o da fondiministeriali, ma è in capo al Comune e per un Comune una bonifica di questo tipo non è un oneresostenibile.

La bonifica vera e propria, quindi uscendo da questa situazione di messa in sicurezza che generacomunque costi continuamente, adesso anche no perché l falda è ai minimi, speriamo che piova eche la falda ritorni ai livelli che deve, però potrebbe essere che si riattivi il problema. La bonificavera e propria prevede dei test pilota per individuare il meccanismo, capite che non si può portarevia il materiale, perché scavare lO mila metri quadrati per 23 metri di profonditàin una zona che èurbanizzata, è una zona a vocazione industriale strettamente edificata, risulta tecnicamenteimpossibile, poi ci sono i costi di dove si porta questo materiale, quindi questi metri cubi, persmaltimento, per cui sono stati ipotizzate due tipologie di intervento: una che è quella approvatadalla Conferenza di Servizi, che prevede di inscatolare, se mi passate il termine, confinarel'inquinamento attraverso delle insufflazioni, con un sistema che si chiama jet growting, dicalcestruzzo sul fondo, cioè sotto 23 metri, di fatto viene sparato ad altra pressione del calcestruzzo,il calcestruzzo fa un dischetto e tanti dischetti messi insieme costituiscono questo tappo di fondoche poi viene strutturato anche sui lati e si fa un sarcofago in cemento che conterrà quindil'inquinamento, prevedendo che poi l'interno del sarcofago venga bonificato attraverso unareazione chimica che permette al cromo 6 di ridursi e quindi di diventare non più potenzialmentediffusibile, c'è una reazione chimica per cui diventerà cromo 3 e quindi di fatto inerte rispetto aglieffetti cancerogeni che produce. Costo preventivato 18 milioni di euro, tanto per capirsi,preventivato, quindi sulla carta.

Su questo si sta facendo una micro prova per vedere se si riesce in effetti ad andare giù a 25 metri ainsufflare ecc .. L'alternativa che abbiamo trovato come soluzione parallela in Conferenza di Serviziè l'ipotesi di una ditta, la Sapio che è nota perché è una ditta importante che vende reagenti .chimici,che ha dei cantieri in cui sta bonificando attraverso l'insufflazione sempre sul terreno di idrogeno,quindi insuffla un gas che è inerte, questo gas reagisce direttamente col cromo e lo inertizza, quelloche non viene utilizzato viene disperso in ambiente perché tanto è un gas che ha già una presenzanaturale e quindi non va a creare problemi. Questo tipo di tecnica è già diffuso, abbiamo visto ancheun cantiere a Rho in cui lavorano, cioè la ditta continua a lavorare, eppure riescono a bonificareattraverso questo meccanismo; ovviamente garantirebbe un forte contenimento dei costi dibonifica, se funziona, perché si passerebbe dai 18 milioni ai 5-6 milioni preventivati di costocomplessivo, si tratta di capire se funziona perché in questo ambiente la contaminazione riguardasia la parte, scusate il termine, asciutta del sottosuolo, sia la parte bagnata dalla falda del sottosuolo,quindi sia il saturo che l'insaturo, in termine tecnico. Questo fa sì che non ci siano ancora riscontri

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tecnici che dicano che questo sistema funziona su tutte e due le frazioni che caratterizzano questosito.

Anche qua faremo una prova pilota cofinanziata da ATO, perché non c'era alternativa se nonbuttare via la cosa, ATO ha pensato che finanziare questo tipo di intervento voleva dire che, nelcaso funzioni, in maniera non invasiva rispetto al territorio e con un forte contenimento dei costi sipotevano ottenere gli stessi risultati, non tanto che conseguirà il sarcofago, perché il sarcofago difatto è una messa in sicurezza permanente, ma una bonifica, quindi si riteneva che valesse la penaprovare questo meccanismo. Adesso le prove pilota stanno partendo, perché ovviamente servivaanche attrezzare il sito, togliere alcune coperture, scoperchiare capannoni, perché poi ci sono ancheattrezzature verticali che devono poter operare, mettere in sicurezza i passaggi, garantire la presenzadella barriera idraulica che, se ricordate, abbiamo deciso di rifrnanziare spostandola in modo daridurre l'impatto sul depuratore di Tezze, quindi tolta questa parte preliminare che si sta esaurendopartiranno le prove pilota, tempo sei mesi, un anno avremo i risultati e poi la Conferenza di Servizisi esprimerà sulla migliore metodica attuabile.

Spero di essere stata chiara perché è un argomento abbastanza tecnico, però dà comunque l'idea diquanto alcune gestioni di un certo tipo di imprenditoria determinino danni alla collettività che nonsono solo sotto il profilo della salute, perché su questo interviene il penale ed io non metto voceperché ci sono altre sedi competenti, ma anche un danno concreto nella bonifica, purtroppo temoche man mano che ci sarà dismissione di aziende, facilmente si evidenzieranno nuovi fenomeni diinquinamento. Come ricorderete ci siamo costituiti parte civile nel processo contro il proprietario diquesta azienda, ex Galvanica PM, ha concluso, ha condannato, a noi è stato riconosciuto unrisarcimento danno di 150 mila euro, vado a memoria, non esigibile perché la ditta è fallita e quindia fronte di questo abbiamo speso 20 mila e passa euro di spese legali, purtroppo i contesti in cui siopera ed in cui si ritiene comunque che il pubblico debba dare dei segnali costituendosi, ma nonsempre con riconoscimento dei diritti di parte. Lo stesso vale per il Comune di Cittadella, Tezze ...siamo in buona compagnia in questa sede.

PRESIDENTE:

Come diceva il Direttore, dal punto di vista giudiziario l'amarezza perché ci è stata data ragione, madi fatto i costi sono completamente a carico della collettività e nessuno dei responsabili paga, questasicuramente è una riflessione da fare; l'altra invece, come si diceva, la volontà, ed è per questo cheATO ha voluto cofinanziare questa prova, perché la valutazione che abbiamo fatto è: è vero chequesta proposta viene fatta da una ditta privata che lo sta comunque già facendo in altri siti, seppuredi natura diversa, come diceva il Direttore, ma abbiamo ritenuto che sia giusto che il rischio nellasperimentazione sia suddiviso tra il privato che legittimamente fa il proprio interesse di possibilitàdi sperimentare qualcosa che un domani può creare un profitto, ma anche il pubblico, perché se noiriusciamo a far sperimentare questa tecnica che ci è stata sottoposta tra l'altro dal Comune stesso, equesta dovesse far risparmiare 1/10 al pubblico un domani in qualsiasi altro tipo di situazioneanaloga, penso che sia giusto promuovere questo tipo di percorsi, perché se mai nessunosperimenta, rischiamo sempre e solo di fare con tecniche che, come avete sentito dai numeri, sonomolto, molto più costose e tra l'altro comunque non garantiscono, perché anche la realizzazione delsarcofago, nel momento in cui dovesse cambiare il percorso di falda, non da la garanzia assoluta chela falda sia protetta dalle eventuali infiltrazioni di cromo esavalente che è penetrato nel terreno.Questo gas invece lo trasforma in trivalente e lo inertizza di fatto, le prove ci sono già sul solido,devono essere fatte anche su questa parte, proprio per avere la certezza che i dati siano paragonabili.Noi ci auguriamo che sia così perché, se fosse così, si è adottata una tecnica che permette alpubblico di risparmiare svariati milioni di euro.

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Altri interventi? Non c'è nessun altro intervento, mettiamo allora in approvazione anche il punto 4:approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2012, della relativa relazioneprevisionale e programmatica e lo schema del bilancio pluriennale ed i documenti allegati.

Favorevoli?Contrari?Astenuti?

PRESENTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI QUORUM

ENTI 33 33 O O18

ABITANTI 257.591 257.591 O O 128.797

Anche qui vi devo chiedere l'immediata esecutività per ovvi motivi.Favorevoli?Contrari?Astenuti?Unanimità.

Passiamo al punto 5. Saremo i più rapidi possibili. Non prendete paura se ci sono ancora cinquepunti all'ordine del giorno, ma gli altri sei o sette sono semplicemente delle prese d'atto di questioniche già conoscete. Il 5 invece è:

«Af!f!iornamento carta del Servizio idrico integrato, regolamento di fornitura del servizioidrico e regolamento di fognatura e depurazione di etra s.p.a.: proposta per assemblea.»

Passo la parola al Direttore che vi spiega quali sono queste modifiche.DIRETTORE:lo avevo preparato anche un Power Point, però se volete, visto anche il numero di argomenti,entriamo nel merito delle singole modifiche perché, come sapete, le Carte dei Servizi, regolamentoservizio idrico e regolamento fognatura e depurazione sono documenti che abbiamo già approvatoin questa assemblea e già modificati una volta nel 2010 per questioni ... questa volta le modifichesono abbastanza puntuali e anche abbastanza veloci. Vi ho messo in cartellina l'elencazione dellemodifiche, così magari seguiamo dalla cartellina, io adesso proietto a video i riferimenti dellesingole modifiche.

Partiamo con le proposte di modifica della Carta dei Servizi. La Carta dei Servizi è quel documentoche dichiara agli utenti obiettivi, tempi, modalità di accesso ai servizi e prevede anche ilrisarcimento in caso di non adeguata soddisfazione degli obiettivi che vengono dichiarati. La primarichiesta è una richiesta di una diversa formulazione del punto 3.3, tempo di esecuzionedell' allacciamento di una nuova utenza, la modifica: era previsto ''tempo massimo trenta giorni,quaranta giorni se necessarie specifiche richieste di autorizzazione verso altri ent(, viene cosìmodificato ''tempo massimo trenta giorni a cui si aggiungono dieci giorni se è necessario produrrespecifiche richieste di autorizzazione verso altri enti". La formulazione aveva creato qualcheproblema di comprensione con gli utenti, si è deciso di chiarirla.

Richiesta n. 2: svo19imento di pratiche on line, viene di fatto preso atto del forte investimento che fail gestore sulla gestione delle pratiche on line e per telefono, per cui viene tolto al punto 4.2,svolgimento di pratiche on line e' per telefono, viene tolta la voce "le pratiche meno complesse"perché adesso il servizio gestisce buona parte delle pratiche contrattuali, e vengono regolati gli oraridegli sportelli così come da organizzazione di ETRA, di fatto è una presa d'atto diun'organizzazione che è già efficace in ETRA.

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Richiesta n. 3: vengono modificati i tempi di esecuzione al banco prova delle verifiche dimisurazione dei contatori, questo perché ETRA di fatto si avvale non più di una misura fatta inproprio attraverso banco prova, ma di una ditta esterna, quindi per garantire queste tempistiche edessere credibili nelle risposte, viene chiesto di aumentare da 60 a 80 giorni l'esecuzione dellaverifica al banco prova e da lO a 20 giorni il tempo massimo della verifica qualora superasse alcunesoglie dimensionali. Tenete presente che questo tipo di attività viene fatta qualora un utente abbiaun dubbio sull' efficacia del funzionamento del proprio contatore, l'operatore di ETRA esce,sostituisce momentaneamente il contatore, si porta via quello previsto non funzionante odanneggiato e poi viene seguita la prova per la verifica rispetto all'utente, quindi non si creanodisagi in senso stretto all'utente perché può comunque usufruire di uno strumento sostitutivo.Vengono poi regolati, e siamo alla richiesta n. 4 e n. 5 conseguentemente, gli schemi di disponibilitàdei diversi sportelli con le modifiche che abbiamo citato prima, quindi viene ri-coordinata laquestione.

Richiesta n. 6, anche qua è un coordinamento delle attività che abbiamo già descritto, oppure unamodifica di descrizione, cioè invece che, rispetto agli appuntamento che vengono concordati, dire"fissazione dell'appuntamento", viene detto "esecuzione del sopralluogo" perché si è visto poi nellagestione che magari alcune modalità espressive determinano confusione; inoltre viene modificato,ed è la richiesta n. 7, la rettifica delle fatture per motivi di efficientamento del back office convieneaccreditare o addebitare direttamente sulla fattura successiva, quindi non creare un tempo in cui unoaccredita o addebita entro 30 giorni, perché vorrebbe dire attivare una pratica ad hoc per ognisingolo reclamo che preveda poi accredito o addebito, invece in questo modo nella fatturasuccessiva viene regolato il dovuto rispetto all'utente, quindi viene scelta questa modalità perchésemplifica il back office.

Queste sono le modifiche relative alla Carta dei Servizi; se ritenete, per motivi anche organizzativi,farei un commento blocco per blocco, cosÌ magari ci semplifichiamo, se ci sono richieste dichiarimenti od osservazioni su queste richieste di modifica, le evidenziamo.

PRESIDENTE:

Prima di proseguire con il regolamento al servizio idrico se qualcuno ha dubbi, chiarimenti sullacarta dei servizi, sulle modifiche alla carta. Prego.

COMUNE DI TOMBOLO:Se ho capito bene non sé più garantita l'apertura degli sportelli tutti i sabato.

DIRETTORE:Prendiamo atto di una riorganizzazione degli uffici che ha già fatto ETRA, e che ha fatto proprioperché ha investito anche su richiesta derivante dai regolamenti, sulle pratiche on line e telefoniche.Uno sÌ e uno no, vengono turnati, non sono più garantiti tutti i sabato, io ho recuperato anche tutta ladocumentazione che ha portato ETRA a decidere questo, di cui noi di fatto prendiamo atto nellaversione del regolamento, ci sono stati anche dei problemi di sicurezza negli accessi al sabato,perché di fatto al sabato ci sono solo gli sportelli attivi, quindi ci sono stati anche degli episodi chehanno creato alcune situazioni di difficoltà, è intervenuta la delegazione sindacale di ETRAevidenziando questi problemi. Ovviamente mettere in sicurezza tutti gli sportelli al sabato costavamolto di più che non investire nella pratica on line e questo è stato il risultato. Prendiamo atto diquesto.

VOCE:

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Qualche sportello aperto di sabato sarebbe utile

PRESIDENTE:

IL DIRETTORE'A T~. BRENTA .OELL. . a c,;"a!a",

Dr.ssa GlUSe

Siamo consapevoli. Nelle valutazioni che sono state fatte anche dal Consiglio di A~inistrazione,ci è garantito che il servizio, come diceva il Direttore, al sabato non sarà più costantemente comepresenza fisica, però l'implementazione delle pratiche che si possono fare on line rispetto alla primafase, ed anche ovviamente telefoniche, dovrebbero sopperire, anzi, evitare che uno debba prenderela macchina ed andare in sede, ma può farlo direttamente da casa, questa è un po' la valutazione.Poi mi rendo conto che non tutti magari hanno internet, non tutti hanno il telefono, però questo è unpo' il percorso, dovuto anche a dinamiche penso di gestione del personale.

Altri interventi sulla carta dei servizi? Passiamo allora alle modifiche al regolamento del servizioidrico.

DIRETTORE:

Qui le modifiche sostanziali sono due, poi troverete una serie di modifiche che sono erratiriferimenti, art. 27 invece che 26, sono stati quindi corretti dei refusi che erano andati a finireall'interno del regolamento. Il primo tipo di intervento è sull'art. 15, divieto di rivendita dell'acqua.Il regolamento di acquedotto prevede il divieto di rivendita dell'acqua erogata dal gestore, questo èun divieto che veniva da una consolidata tradizione per cui l'acqua del rubinetto una volta erogata,non poteva più essere rivenduta. In questo articolo è stata inserita una possibilità di deroga:"eventuali e motivate deroghe al divieto vengono autorizzate da ATO Brenta" perché sonopervenute ad ATO Brenta tutta una serie di richieste, anche da qualche Comune o segnalazione diqualche Comune, relative alle famose casette dell'acqua, cioè questo meccanismo di avvicinamentodel cittadino all'acqua pubblica per soppiantare un po' l'abitudine tipicamente italiana di utilizzo diacqua in bottiglia, minerali ecc, per educare in qualche modo anche alla qualità dell' acquadell'acquedotto, per cui sono arrivate queste richieste.

Queste richieste non possono essere assolutamente né valutate né accolte con un articolo delregolamento che era così perentorio nel divieto, si è ritenuto di aprire un varco, almeno valutativo,proprio per valutare questa nuova evenienza che si è esplicitata, per altro evenienza che poi saràvalutata col gestore anche per capire che tipo di diffusione, assenso, possibilità che si realizzi ecc.quindi onde evitare che ci trovassimo a rincorrere una situazione che magari si concretizza o porredei divieti a prescindere, abbiamo ritenuto di inserire un'apertura alla valutazione, quindi questa è laprima modifica sostanziale.

Ci sono poi artt. 17, 28, 43, tutta una serie di refusi, o errate corrige, su cui eviterei di farecommenti; poi ci sono le modifiche al listino che sapete è allegato sostanziale dei regolamenti e cheha incidenza che per quel che riguarda noi perché fa parte dei proventi extra tariffari che nonregoliamo direttamente, ma che vanno comunque a sostenere i nostri investimenti. Viene propostodi diversificare le verifiche contatori e misurazioni tra utenti domestici e utenti domestici nonresidenti, tenendo 100 euro per gli utenti domestici, quindi riducendo l'attuale costo, invecelasciando a 200 euro per gli altri, questo perché l'incidenza dell'eventuale cattivo funzionamentodel contatore ha un'entità molto diversa se uno è residente e l'acqua la consuma in continuo equindi è magari incentivato a verificare il contatore piuttosto che un non residente che l'acqua lautilizza una tantum. L'altra modifica di listino è l'innalzamento del tetto per il risarcimento perditeocculte.Risarcimento perdite occulte, sapete che da qualche anno abbiamo posto in capo ad ETRA nonpiù ... ETRA risponde direttamente su una forma di assicurazione agli utenti in caso di perditeocculte a seconda dei massimali e delle regole, che prevedono che si possa in qualche modo

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accedere a questo fondo a mo' di assicurazione, una volta veniva applicato, agli utenti che lorichiedevano, una quota di assicurazione in bolletta, noi l'abbiamo tolta, posta nei costi di gestionedi ETRA in modo da garantire questo servizio, però con il rischio o con il vantaggio che ETRAfaccia direttamente questa cosa. Ci si è accorti, dal tipo di pratiche che arrivano, che la soglia di10.500 che era mutuata dal precedente contratto assicurativo, non copre alcuni casi limite che peròsono importanti, quindi creano una forte conflittualità ed un forte disagio con i soggetti interessati esi è ritenuto che, rispetto alla casistica monitorata, il tetto per la copertura delle perdite occulte siapiù ragionevole innalzarlo a 20 mila euro proprio per dare migliore copertura agli utenti, che nonvuoI dire che gli utenti sono autorizzati a fare perdite occulte fino a 20 mila euro, tanto per capirsi,perché vengono comunque penalizzati e viene comunque imputata loro la quota per la perdita, peròsiccome abbiamo casi che fatturano anche 50-100 mila euro, magari per danneggiamenti su impiantiantincendio che sono per loro natura meno controllati, si è ritenuto di poter porre un tetto chegarantisse miglior compensazione ad alcuni casi limite.

Queste sono le modifiche per quel che riguarda il servizio di acquedotto, quindi sostanzialmentel'art. 15 ed il listino. Anche qua se ci sono considerazioni

PRESIDENTE:

lo volevo solo sottolineare, prima degli interventi, queste richieste che sono giunte sia da ATO eanche, mi risulta, diversi Comuni per l'installazione delle casette dell'acqua. La valutazione èaperta, è intenzione di ATO non di rilasciare singoli nulla osta o autorizzazioni ai Comuni, ma difare una valutazione con il nostro gestore se e come, con quali modalità aprire a questa formula,tanto perché il nostro gestore sia messo nella condizione di essere prevalente negli indirizzi, se poiil gestore dovesse valutare che la cosa non ha interferenza diretta o non vuole interveniredirettamente per questo tipo di servizio, allora anche altri tipi di proposte potranno essere accolte,come diceva il Direttore, [mo ad ora non potevamo neppure fare alcun tipo di valutazione, lofaremo immediatamente col nostro gestore non appena approvate queste modifiche.

Interventi? Proseguiamo allora con la presentazione delle modifiche al regolamento di fognatura edepurazione.

DIRETTORE:

La modifica sostanziale è la richiesta n. 1 dove viene aggiunta una modalità alternativa di fruizionedi una garanzia in caso di rilascio dell'autorizzazione allo scarico, praticamente fino ad adessoveniva, tra la documentazione necessaria per il rilascio all'autorizzazione allo scarico, richiesta ...

PRESIDENTE:

Scusate se interrompo il Direttore, il collegio chiedeva se poteva essere esentato, giustamente laloro parte di competenza è svolta, quindi siete pure liberi di andare, vi ringrazio per la vostrapresenza ed il vostro contributo. Grazie.

Direttore, prego.

DIRETTORE:

Dicevo, l'art. 24 prevede che quando si avvia una pratica di autorizzazione allo scarico in fognatura,viene richiesta una polizza fideiussoria versata a favore del gestore, a garanzia che chi poi effettueràlo scarico garantisca i parametri previsti per lo scarico. ETRA ha consolidato anche un'alternativa a

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,ERRI?:

!~O.~~~ ILDIREiiORiNiA# BRENTA ~ DELL'A.i., Cristo/ani, . ~ O _o 'èa GiusepP aquesto modello, che e un versamento a favore del gestore a titolo el'~~ c unat , qumdI na

modalità alternativa alla polizza fideiussoria che magari è un po' ~~ pl" ispetto maga I adutenti medio-piccoli che non si avvalgono di questo tipo di praili?et__p~f/éui si è ritenuto diaggiungere in alternativa alla polizza fideiussoria, il versamento a favore del gestore del medesimoimporto: una modalità diversa di offrire la garanzia al gestore, è un deposito cauzionale, per cui poiviene restituito o defalcato in bolletta nel caso di rispetto.

Le altre modifiche che riguardano questa parte. L'art. 29 è solo meglio precisato: "prima dellastipulazione del contatto o con la stipulazione del contratto", per dire che si poteva fare anchecontestualmente. All'art. 36 invece viene soppresso il comma 3 perché la famosa sentenza 335,quella in cui non era dovuta la parte di depurazione che abbiamo restituito, c'è una sentenza dellaCorte Costituzionale che ha abrogato il comma, per cui abbiamo adeguato alla nuova evidenzanormativa. La richiesta n. 4 introduce una precisazione al comma 4 "in caso di lavori diristrutturazione, modifica per separazione acque bianche da acque nere o rifacimento dellafognatura", quindi è introdotta una casistica per miglior chiarimento all'utente a cui interessa questoarticolo. Lo stesso dicasi dell'art. 9, esecuzione delle opere, anche qua è stato aggiunto "solamentenel caso di realizzazione di nuove reti fognature, il gestore provvede con fondi propri allarealizzazione in suolo pubblico delle cOI}dotte di allacciamento", questo non avviene se la condottadi allacciamento è già posta. Lo era nella prassi, la formulazione precedente non dava evidenza diquesta esclusività, quindi è stata riformulata.

Richiesta n. 6, viene coordinata al punto 2 togliendo tutte le opere in capo al cliente. Di fattosuccede questo: quando viene garantito il servizio di fognatura, la fognatura è posta ad un livellosotto il piano campagna che garantisce il normale deflusso degli allacciamenti dalle case; in talunicontesti, vuoi perché ci sono dei sottoservizi e non è possibile posare la fognatura alle profonditàpreviste, vuoi perché alcuni abitati hanno magari strutture che vanno sotto la quota di fognatura, peraccedere al servizio bisogna pompare il re fluo e quindi è stato stabilito che in questo caso, peragevolare questi utenti che di fatto pagano il servizio di fognatura, ma devono anche pagare lapompa e l'energia elettrica per defluire, viene garantita la fornitura della prima pompa da parte delgestore e si sono tolte tutte le altre specifiche proprio per evitare aspet~ative diverse, quindi inquesto caso chi si allaccia sa che avrà la prima pompa fornita dal gestore e poi che restano a carico .suo le opere successive.

La precisazione successiva è stata tolta perché non era realizzabile nella zona montana, cioè tutte lecose successive, per cui si è cercato di dare uniformità mantenendo la formulazione più generica inquesto caso. Ultima richiesta: è esplicitato che nelle convenzioni per l'autorizzazione allo scarico, aicontratti per la fornitura del servizi di fognatura e depurazione, il modello del testo contrattuale èapprovato dal gestore e sottoposto al nulla osta dell' ATO, sono capitate delle contestazioni per cuiqualcuno ha detto: ETRA ha un modello di contratto che non è a regola d'arte, ATO non ha questaevidenza perché il contratto non è passato al nulla osta di ATO, per cui si è ritenuto di fare questoulteriore meccanismo di controllo proprio per garantire gli utenti, ETRA ed anche ATO, perchésono attività autorizzatorie che è giusto che vengano controllate da tutti i soggetti interessati.

PRESIDENTE:

Grazie Direttore. Interventi? Tutte queste modifiche ovviamente sono state costruite e raccordatecon il nostro gestore proprio sulla scorta dell'esperienza, quindi sono delle periodiche revisioni diregolamenti sulla scorta dell'esperienza fatta e vissuta dal nostro gestore nell'ottica generalmente dimigliorare il servizio all'utente o di parametrarsi anche di fronte a nuove esigenze o situazioni chemagari i regolamenti negli anni precedenti non avevano previsto.

Qualche dubbio? Chiarimento? Se non ce ne sono ... Prego.

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COMUNE DI SAN MARTINO DI LUPARI:

Guardando sulla richiesta n. 5, modifiche all'art. 9, è messo: "il gestore prevede con fondi propri,finanziamenti pubblici o contributi di privati, alla realizzazione in suolo pubblico delle condotte diallacciamento fino al pozzetto di interfaccia compreso", sono fondi propri, finanziamenti pubblici ocontributi di privati?

DIRETTORE:

Dipende dai singoli casi, dipende se si tratta di strada pubblica, se si tratta di strada privata, se sitratta di strade vicinali, perché poi dipende quanto distante è l'utenza rispetto all'asse dellafognatura, quindi è stata prevista tutta la casistica.

COMUNE DI SAN MARTINO DI LUPARI:

E' messo anche: "ove esista o comunque fino al limite del suolo pubblico", il che vuoI dire che fmoal limite del suolo pubblico interviene con fondi propri.

DIRETTORE:

Sì, però se fosse una lottizzazione, a volte vengono fatti dei contratti per cui nelle lottizzazionivengono dati dei contributi dai privati perché non fanno loro magari gli avvicinamenti, quindi si ècercato di ricomprendere le casistiche più generali.

COMUNE DI SAN MARTINO DI LUPARI:

Domanda. Nel caso di una via già esistente, con una fognatura già esistente e che non sono ancoraallacciati, cioè nel nostro caso per esempio a San Martino abbiamo delle fognature vecchie e nontutti sono allacciati, chi çleve pagare il pozzetto di interfaccia?

DIRETTORE:

Il problema riguarda solo le nuove reti, perché man mano che vengono posate, vengono fatti anche ibraccetti di allacciamento, e questo articolo riguarda questi. Nel caso di reti esistenti, laddove non cisia il braccetto di allacciamento, è chiaro che bisogna re intervenire su un'opera esistente, per cuidev'essere a carico del privato che ne fa richiesta. Sapete che l'obbligo di allacciamento allafognatura è previsto per legge e quindi c'è questa particolarità, infatti noi spingiamo molto perchéquando vengono messe giù le reti nuove, vengano già costruiti tutti i braccetti e le interfacce pergarantire i maggiori allacciamenti possibili. Questa è la prassi consolidata. Questa è solo relativaalle nuove opere, però la domanda si estendeva anche, giustamente, sull'esistente, sul quale peròesiste una prassi consolidata.

PRESIDENTE:

Altri interventi? Se non ci sono altri interventi, metterei in votazione il punto 5, quindi riassumendo,sia la carta dei servizi, sia il regolamento di fognatura che quello idrico: aggiornamento carta delservizio idrico, regolamento di fornitura del servizio idrico, regolamento di fognatura e depurazionedi ETRA. Proposta.

Favorevoli?Contrari?

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Astenuti?Unanimità.

PRESENTI FAVOREVOLI CONTRARI

33O O

22ENTI 33

ABITANTI 257.591 257.591 O O 171.728

Anche qui vi chiedo l'immediata esecutività per rendere subito operative queste modifiche.Favorevoli?Contrari?Astenuti?Unanimità.

«Presa d'atto del Progetto Generale delle Fognature dell' Ambito Territoriale Ottima le

Brenta»

«Presa d'atto del Progetto Generale di acquedotto dell' Ambito Territoriale Ottimale Brenta»

Il punto 6 ed il punto 7 molto velocemente, sono delle semplici prese d'atto, io li tratterei insieme,perché qui si tratta dei due grandi progetti generali che sono già stati presentati a questa assemblea,uno il 30 novembre 2010 e l'altro il 27 settembre 2011, dopo che ETRA, nostro gestore, negli anniprecedenti, con incarichi che si sono susseguiti a partire dal 2007, ha lavorato per avere questoquadro di insieme generale di tutta la situazione esistente sia per quanto riguarda l'idrico che perquanto riguarda fognatura e depurazione, facendo una fotografia reale non solo dell'esistente, maanche e soprattutto delle criticità, questo perché una volta che la Commissione tecnica regionaleambiente darà il parere, favorevole o comunque con le eventuali prescrizioni che dovessimo avere,e una volta che questi strumenti saranno defmitivamente approvati da questa assemblea, potremoavere un quadro organico, identificare con precisione ed oggettività quali sono le priorità perl'efficientamento delle nostre reti, evitare ad esempio, per quanto riguarda i depuratori, comesuccede ora, che essi debbano poi andare in Regione per l' ottenimento dei pareti, con tempistichebibliche, in questo momento non so quanti depuratori, ma sicuramente Bassano, Cittadella,Vigonza.

Abbiamo progetti fermi in Regione anche da più di due anni. Una volta approvato il progettogenerale, tutte queste opere, essendo coerenti con il progetto generale e conformi, potranno quindiavere degli iter molto più rapidi e quindi voi capite che questi due strumenti sono fondamentali edavranno degli effetti molti importanti anche, come dicevo prima, per la costruzione del pianod'ambito futuro. Queste sono delle semplici prese d'atto, i progetti sono stati presentati, come vi hodetto, sono stati pubblicati nei nostri siti e non sono giunte osservazioni; è owio che questi sonostrumenti tecnici di base, non sono la programmazione del piano d'ambito, quindi il piano d'ambitorimane assolutamente in vigore, ma questi sono strumenti tecnici che ci serviranno in futuro, quindiquesto è semplicemente il passaggio prima dell'invio in Regione, ci auguriamo che la Regione siarapida e non ce li tenga magari fermi altri due anni, perché ne abbiamo bisogno quanto prima equanto più velocemente possibile.

Se il Direttore vuole integrare, se c'è qualcosa ...

DIRETTORE:

Aggiungo semplicemente per non entrare nel merito di cose che abbiamo già presentato e discusso,che di fatto sostituiscono tecnicamente quella ricognizione che era alla base del piano d'ambito, che

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è stata fatta però nel 2002 quando la situazione di questo territorio viaggiava ancora su basicomunali o di gestori che erano molto piccoli, per cui c'era la necessità di ripensare in qualchemodo ad un territorio proprio nella logica del gestore unico e di scala d'ambito, razionalizzandostrutture, evidenziando le criticità, unendo dove possibile i fabbisogni di depurazione piuttosto chedi dotazione idrica e dismettendo magari quei piccoli impianti che costano più di gestione che nonaltro.

PRESIDENTE:

Grazie. Metto in votazione, facciamo due votazioni separate per correttezza: presa d'atto delprogetto generale di fognatura dell'ambito territoriale ottimale Brenta.

Favorevoli?Contrari?Astenuti?Unanimità.

PRESENTI FAVOREVOLI CONTRARI ASTENUTI QUORUM

O O17ENTI 31 31

ABITANTI 226.409 226.409 O O 113.206

Replichiamo per quanto riguarda: progetto generale di acquedotto.Favorevoli?Contrari?Astenuti?Unanimità.

Molto rapidamente vi aggiorniamo al punto 8 sul:

«Aggiornamenti sul quadro normativo riferito al servizio Idrico Integrato ».

Molto rapidamente, dando per assodato già quello che è stato il recente passato, quindi il 43 bis, ilsuperamento del referendum, la proposta di legge ferma in Regione per la riorganizzazione deUeATO dopo la legge che ha soppresso le ATO del 2010. Ad oggi siamo in una fase di riflessione'daparte della Regione che sta valutando, sulla scorta anche dell'ultimo Decreto Monti, quindi delleliberalizzazioni, che tipo di assetto dare non solo ed in particolar modo all'idrico, ma anche esoprattutto nelI'ambito dei rifiuti, se rivalutare quella proposta di legge che è già passata inCommissione e che doveva essere all'ordine del giorno del Consiglio regionale già alcuni mesi orsono, quindi attendiamo le valutazioni della Regione per capire se la legge verrà approvata cosìcom'è o se subirà delle modifiche, delle integrazioni non tanto perché ci sia il rischio che vengasconvolta quella dell'idrico, quanto piuttosto perché potrebbe anche esserci uno scenario che latematica dei rifiuti possa essere equiparata al sistema che già è stato previsto per l'idrico.

Sono ovviamente delle ipotesi, invece abbiamo, questo è un altro aspetto importante, nuovo, perquanto riguarda le liberalizzazioni, che gli ultimi articoli previsti dal governo hanno determinato lapossibilità che l'in house possa rimanere a patto che i gestori siano soggetti al patto di stabilità e peruscire dal patto di stabilità, che ovviamente tutto voi sapete molto meglio di me quanto potrebbeessere mortale per una società che gestisce, l'alternativa è uscire sul mercato. Oltre a questo ci sonodopo un'altra serie di evoluzioni, è ovvio che questo lascia tutto un po' nell'incertezza, nellevalutazioni sia del nostro gestore, ma direi in particolar modo della visione generale che vuole averela Regione.

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...-::-<"o \ERRlìOl«>r; ~ IL DIRETTOREil~~~f DELL.!"t!!.O: ~~~~;~ani.\' ~REG\ONE ,0 Dr.ssa GIUS pm4. DEL -t

. ~ VENEiO/~Se il Direttore vuole integrare con ulteriori elementi, poi qui c~~ Presiden e delConsiglio di sorveglianza ed il Presidente del Consiglio di gestione 'èhe-possono eventualmenteintegrare il quadro.

DIRETTORE:

Solo una breve precisazione. Stiamo consegnando un estratto dell'art. 3 bis e 4 del Decreto legge138/2011, che è quel Decreto legge che il governo Berlusconi ha fatto il giorno dopo il referendum,quindi nell'agosto 2011, prendendo atto del referendum e riformulando l'impianto sulleliberalizzazioni o sulla gestione dei servizi pubblici. Perché distribuisco questo. Perché questodecreto, che poi è stato convertito in legge con la Legge 148/2011, è stato modificato in manieraabbastanza importante dal cosiddetto Decreto Liberalizzazione, il Decreto legge 1/2012 del governoMonti, ora trasformato in legge 26/2012. Anche la trasformazione in legge ha ulteriormentemodificato i contenuti del decreto. In buona sostanza rispetto all'impostazione precedente, è statointrodotto un nuovo articolo, il cosiddetto 3 bis, che dice queste cose: che i servizi pubblici devonoessere gestiti per ambiti omogenei ottimali, ambiti non si intende la struttura, cioè la tipologia diente che li gestisce, ma proprio i perimetri, i confini geografici dei servizi pubblici.

Chi deve stabilire questi confini geografici? Tocca alle Regioni o alle Province autonome entro il30giugno 2012. E' vero che per taluni servizi, facciamo caso l'idrico, questi confmi sono già definiti,quindi le Regioni potrebbero confermarli o modificarli, ma esiste già un dispositivo di legge che listabilisce; una volta stabiliti questi confini, i servizi pubblici saranno gestiti propri per ambitiottimali, come? Possibilmente con procedimenti di evidenza pubblica; laddove questi non sianopossibili o ci si ritrovi per assegnazioni già fatte in situazioni di in house, come la nostra, vengonoposti tutta una serie di paletti sull'in house, che sono di fatto il patto di stabilità, l'obbligo da partedel gestore di rispondere al codice contratti per tutti gli appalti che fa, nonché di adeguare ilregolamento di assunzione alle norme dell'assunzione pubblica, Decreto legislativo 165/2001, tantoper capirsi; inoltre prevede una forma di premialità, se mi passate il termine, invece per quei serviziche vengono affidati con procedura di evidenza pubblica, perché costituisce parametro di virtuositàper gli enti che affidano e perché, anche nei finanziamenti, vengono privilegiati per i finanziamentistatali gli affidamenti fatti con procedura di evidenza pubblica rispetto agli altri. Di fatto quindiridi segna ulteriormente la riforma già fatta dal governo Berlusconi dopo il referendum,imbrigliando in maniera più esplicita gli affidamenti di tipo in house.

Viene comunque fatta salva la legittimità degli affidamenti in house per il servizio idrico che, sullascorta dell'art. 4, viene escluso da tutte le specifiche e gli obblighi previsti invece per gli altriservizi pubblici. Questo in buona sostanza, vi diamo il testo normativo perché è il punto di partenzadi una riflessione che poi andrà fatta non tanto forse in questa sede, quanto in sede di gestore, mache deve essere comunque sostanziale e condivisa.

PRESIDENTE:

Grazie. Su questo, quindi vediamo il referendum e poi le disposizioni legislative che lascio poi allevalutazioni dei singoli capire se vanno nella lunghezza d'onda degli esiti del referendum oppure secomunque proseguono per altre strade, ma queste sono valutazioni che attengono ai singoli. Noiabbiamo un altro effetto di un altro referendum, che è la remunerazione del capitale, se vi ricordateil referendum ha disposto che le remunerazioni del capitale non siano mantenute all'interno dellaformula che determina il valore medio della tariffa che poi viene applicata in tutta Italia. Togliendoquesto parametro ovviamente molti comitati, i comitati per il sì, i comitati per la difesa e la tuteladell'acqua pubblica e quant'altro, si sono mossi a livello nazionale, io essendo all'interno deldirettivo nazionale di ANEA, associazione delle autorità e enti di ambito, so che ci sono situazioni

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anche molto calde in alcune Regioni, in particolar modo in Toscana, in Emilia Romagna, dovesoggetti in particolar modo pubblico o misti pubblico-privati gestiscono il servizio idrico, chiedendoquindi fortemente la restituzione della remunerazione del capitale.

Il nostro caso anche in Provincia di Padova, se vedete dai giornali, i comitati sono piuttosto diretti eforti nel chiedere che la remunerazione del capitale in ATO Bacchiglione avvenga, devo dire, equesto va a merito del nostro gestore, che per il tipo di rapporto che si è intrattenuto fin dai tempidel referendum e che sta continuando in questi mesi, c'è la volontà di poter trovare un percorso,specificando che la realtà di ETRA è diversa da società miste piuttosto che da società che abbianoricevuto in gestione, società private che abbiamo ricevuto in gestione il servizio idrico com'è inaltre parti d'Italia, tant' è che non esiste la remunerazione del capitale nel nostro sistema, bensìsolamente la copertura degli oneri fmanziari per i prestiti ovviamente che servono per potersostenere gli investimenti.

Su questo ETRA ed ATO sono pienamente disponibili con i comitati per specificare qual è la nostrarealtà e quindi per evitare anche un conflitto inutile, visto che su molte posizioni sia questaassemblea, sia gli organi direttivi del gestore di ETRA si sono esposti fin dall'anno scorso in unaposizione ben chiara e ben netta, quindi l'intenzione è quella di poter fare questo percorso, che nonsia un percorso conflittuale ed allo stesso tempo non metta in discussione le entrate che sostengonoil nostro piano d'ambito.

Prego, interventi su questi due temi, liberalizzazioni e tariffa? Microfono al Presidente delConsiglio di sorveglianza, onorevole Lanzarin.

PRESIDENTE CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA:

lo non aggiungo molto in più rispetto a quello che hanno detto il Presidente ed il Direttore, inConsiglio di sorveglianza si è iniziato a discutere, a parlare, un po' a vedere nel dettaglio lanormativa, che però vi assicuro è molto nebulosa e tuttora, sentendo anche le ultime audizioni cheha fatto anche il Ministro Clini in Commissione da noi, ci sono in prospettiva anche altre questionie quindi è molto difficile adesso avere uno scenario preciso su cui operare. Noi stiamo raccogliendoun po' tutti quelli che sono i vari scenari e poi sicuramente faremo un'assemblea o una conferenzadi servizi a breve, in cui discuteremo solo di questa questione, tanto per informare ed. iniziare unadiscussione interna tra i soci.

PRESIDENTE:

Grazie all'onorevole Lanzarin. Altri interventi? I nostri uffici ovviamente sono sempre adisposizione per chiunque di voi dovesse avere necessità, anche dal punto di vista di aggiornamentisul quadro normativo, o per poter rispondere qualora comitati, utenti o quant'altro si dovesserorivolgere direttamente ai Comuni, com' è avvenuto, quindi non abbiate timori, i nostri uffici ed ilDirettore sono a vostra disposizione per darvi tutta l'assistenza ed ATO ed ETRA a breveincontreranno anche i comitati propri perché sia spiegata qual è effettivamente la nostra realtàspecifica con la particolarità di com'è stato gestito in questi anni il calcolo della tariffa e soprattuttol'applicazione del metodo normativo.

Se non ci sono altri interventi, siamo arrivati al punto 9, il Direttore dice che lo faccio con moltosollievo, ma non è vero, è perché tutte le cose hanno un inizio ed una fine, siamo alla fme, almenoin un paio all'interno di questo Consiglio di Amministrazione, cioè il sottoscritto ed il componentedel Consiglio di Amministrazione Paolo Brunello, perché terminiamo i nostri rispettivi mandati il 7maggio, quindi mi preme, al di là dei saluti fmali che daremo noi, anche darvi una serie di elementi

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utili per garantire la continuità e soprattutto che non ci siano interruzioni o ulteriori difficoltà nellagestione del servizio idrico, soprattutto anche per la struttura.

Il sottoscritto e Paolo Brunello decadono nei rispettivi mandati il 7 maggio, quindi ad avvenutaproclamazione di nuovi eletti nei rispettivi Comuni, immediatamente decadiamo anche nel ruolo dicomponenti del Consiglio di Amministrazione. Questo non va ad inficiare l'operatività delConsiglio di Amministrazione perché il numero legale è comunque garantito dagli altri componenti,abbiamo un altro componente invece che è candidato nel rispettivo Comune, parlo del Sindaco diRomano, ovviamente ci auguriamo che possa continuare la sua esperienza amministrativa lì e diconseguenza anche all'interno del Consiglio di Amministrazione.

C'è una necessità però, quindi è anche un appello all'assemblea, perché in base al nostro statuto ilPresidente deve essere rieletto da questa assemblea e quindi dev'essere surrogato, cosÌ come ancheil componente del Consiglio di Amministrazione fa fatto, se non erro, entro i sessanta giorni efmché non viene fatta l'elezione del nuovo Presidente e la surroga dei componenti, l'assemblea nonpuò deliberare su tutta una serie di argomenti previsti dal nostro statuto, in particolar modo perquanto riguarda le determinazioni tariffarie.

Come vi ho detto prima, poiché le determinazioni tariffarie entrano in vigore a valere dal IO lugliodi ogni anno, è importante che questa assemblea sia in grado di dare gli indirizzi corretti ed esatti algestore, perché il gestore dallO luglio deve poter applicare la tariffa conseguente. E' ovvio che gliaumenti del 4,3% sono previsti in automatico nel piano d'ambito; però proprio in un momento cosÌdelicato in cui anche la tariffa può anche potenzialmente essere contestata visti gli esiti delreferendum e quant'altro, penso che sia opportuno che non si rimanga nel limbo e che magari lesurroghe ed il rinnovo di chi di noi non ci sarà più, non avvenga dopo l'estate o con tempi lunghi,come purtroppo a volte è accaduto, perché sappiamo che il territorio è molto vasto.

Il mio appello innanzitutto è che pensiate subito alla continuità dell' ente, anche per dare unagaranzia di operatività agli uffici ed al Direttore che in questo momento, ed al resto del Consiglio diAmministrazione. Il vice Presidente farà facente funzione del Presidente, quindi il Sindaco diAsiago sarà facente funzioni del sottoscritto a valere dal 7 maggio in poi.~ -•..•..

~~,\a lcRRIl'OPer quanto riguarda i saluti, so che Paolo voleva intervenire. /~ TA~ IL DIRETTO:iNTA

,.«>:, BR~ ~ DELL'~O. B. iI~~REG. IONE ,0 Drssa Giu . a nstofan

CONS. BRUNELLO: ~ D"'~L ---I •~ VE.NETO ~0-<, ~'-4.

lo volevo solo ringraziare l'assemblea per la fiducia accordatami, vol~&';ing\àziare i colleghi delConsiglio di Amministrazione, il Direttore e tutti i suoi collaboratori per la fattiva collaborazioneche c'è sempre stata, puntuale e trasparente e augurare a tutti voi, che continuate questa avventura,un in bocca al lupo.

PRESIDENTE:

Chiudo anch'io con i miei saluti. lo termino il mio secondo mandato da Sindaco e di conseguenzaanche questo. lo ringrazio veramente di cuore tutto il Consiglio di Amministrazione perché in questidue anni e mezzi circa abbiamo lavorato, si diceva prima con (...) abbiamo lavorato al di là delleappartenenze politiche, ma pensando esclusivamente al nostro territorio ed a far sÌ che questoambito territoriale con il suo servizio idrico, con il suo gestore, con queste Amministrazioni chetanti passi hanno saputo fare in questi oltre dieci anni di attività, possano comunque rimanere unesempIO.

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Page 24: 2013-04-15 (2) · E' ormai a livello di progettazione definitiva l'opera della Pedemontana veneta checongiungerà Montecchio Maggiore conSpresiano, neltrevigiano, sono92 chilometri

Vi accennavo prima che mi è capitato spesso di essere al di fuori di questo ambito e di scoprire chesiamo considerati unrnodelloall'esterno, un modello sia inVeneto e non solo, e questo riempie diorgoglio e di soddisfazione. A volte siamo abituati a concentrarci sulle cose che non vannoall'rnterno di casa nostra perché costruttivamente vogliamo. che vadano molto meglio, però pòi èanche una soddisfazione vedere che, pur essendo piccoli, pur essendo una realtà piccola, siamoriusciti probabilmente a gestire le cose in maniera direi soddisfacente all'interno di questo tipo dicompetenza il servizio idrico.

Un ringraziamento 'particolare da parte mia al Direttore perché mi ha supportato soprattutto perchéha dovuto molto spesso fare le corse per inseguirmi quando non riusciva a trovarmi, purtroppo ladistanza fisica tra Cittadella ed il mio Comune non aiuta, non ha giovato al Direttore che ha dovutofare le corse per inseguirmi; ringrazio naturalmente Daria e Vito che sono stati fantastici; ringraziosoprattutto voi perché queste assemblee, che non è facile convocarle, non hanno mai avuto lamancanza del numero legale, questo a dimostrazione anche della competenza, dell'interesse e diquanto ognuno di voi, ogni vostra Amministrazione, senta 'importante questa nostra creatura, che èETRA, questo, servizio idrico che abbiamo saputo creare partendo da posizioni lontanissime, darealtà completamente diverse e che, anno dopo anno, invece dimostrano sempre una maggiore e piùcompatta adesione.

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IL PRESIDENTEDott. Lino Ravazzofo

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