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ROTZO MEZZASELVA ROANA CANOVE GALLIO CESUNA STOCCAREDDO FOZA ENEGO

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ROTZO MEZZASELVA

ROANA CANOVE

GALLIO

CESUNA STOCCAREDDO

FOZA ENEGO

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI GALLIO - Piano dell’ Offerta Formativa -

Anno scolastico 2012/2013

Indice

Introduzione Contesto socio-ambientale e identità culturale dell’Istituto pag. 2 Cenni sulla realtà sociale del territorio compreso nell’Istituto

Comprensivo di Gallio “ 3

Considerazioni finali “ 4 Cap. 1 Popolazione scolastica e organizzazione dell’Istituto “ 5 Consiglio di Istituto - Rappresentanti dei genitori eletti nei

Consigli d'Intersezione, d'Interclasse e di Classe a.s. 2012/2013“

6

Organigramma Docenti: Fiduciari di Plesso – Funzioni Strumentali – Referenti per la Sicurezza – R.S.U.

“ 8

Sezioni – Plessi -Sedi “ 9 Cap. 2 Obiettivi formativi “ 12 Area didattica e organizzativa per la Scuola dell’Infanzia “ 13 Area didattica e organizzativa per la Scuola Primaria “ 17 Cap. 3 Il Curricolo : Scuola dell’Infanzia “ 20 Traguardi di competenza relativi al termine della classe 5^ Pr.

e al termine della classe 3^ Sec. 1^gr. “ 23

Progetti d’Istituto di Gallio a.s. 2012-13 “ 27

Cap. 4 Valutazione (3 ordini di Scuola) “ 41

Cap. 5 Patto Educativo di Corresponsabilità: Scuola dell’Infanzia “ 68 Patto Educativo di Corresponsabilità: Scuola Primaria “ 69 Patto Educativo di Corresponsabilità: Scuola Sec. di 1^gr. “ 71

Cap.6 Integrazione alunni diversamente abili “ 74 Applicazione legge quadro 104 del 05.02.1992 e succ. “ 75 Linee d’impegno per l’a.s. 2012-2013 “ 77

Cap. 7 Continuità del processo educativo “ 78 Cap. 8 Calendario Scolastico “ 81

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI GALLIO - Piano dell’ Offerta Formativa -

Anno scolastico 2012/2013

CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE E IDENTITÀ CULTURALE

DELL’ISTITUTO

L’Istituto Comprensivo di Gallio è stato costituito con l’inizio dell’anno scolastico in corso 2012-2013. L’istituto Comprensivo (da ora IC) si estende sul territorio di cinque Comuni: Gallio, Foza, Enego, Roana e Rotzo. I principali dati relativi a territorio e popolazione dei cinque Comuni che appartengono all’IC di Gallio sono riassunti nella tabella che segue ALTEZZA

SLM

SUPEFICIE TERRITORIALE (KM/Q)

RESIDENTI DENSITÀ MEDIA (ab. X kmq)

NUMERO DELLE FAMIGLIE

Enego 750 53,00 1.872 35,4 898 Foza 1083 35,25 726 20,6 284 Gallio 1090 47,64 2.483 52,1 1.020 Roana 1001 78,30 4.286 54,7 2.039 Rotzo 939 28,27 648 22,8 276 TOTALE / 242,26 10.015 / 4.517 L’estensione complessiva dell’IC di Gallio occupa un territorio di 242,26 chilometri quadrati dell’Altopiano dei 7 Comuni (Altopiano di Asiago), dalla sua zona più orientale (Enego) fino all’estremo lembo occidentale (Rotzo). I due Comuni posti agli antipodi (Enego e Rotzo) distano tra loro 48 chilometri; il territorio ha un’altitudine media di circa 1.000 metri s. l. m. L’IC di Gallio è costituito da:

• 1 Scuola d’Infanzia Statale a Gallio;

• 7 Scuole Primarie Statali nei centri di Enego, Foza, Gallio, Gallio-Stoccareddo,

Roana-Canove, Roana e Rotzo.

• 5 Scuole Secondarie di primo grado: Enego, Foza, Gallio, Roana-Cesuna e

Roana-Mezzaselva.

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CENNI SULLA REALTÀ SOCIALE DEL TERRITORIO COMPRESO NELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI GALLIO

L’IC di Gallio è, per estensione del territorio, il più vasto Comprensivo della provincia di Vicenza. La “popolazione scolastica”, pur non essendo consistente sotto il profilo numerico, è suddivisa in numerose sedi, realtà questa che accomuna tutti i territori alpini e prealpini. I Comuni dell’Altopiano sono formati da frazioni, talvolta anche consistenti dal punto di vista demografico, dislocate anche a diversa distanza le une dalle altre. La Scuola primaria, fino a trenta anni fa capillarmente diffusa su tutto il territorio, è oggi prevalentemente concentrata nei capoluoghi o nelle frazioni con maggior numero di abitanti.

L’ambiente è quello tipico delle Prealpi Venete: piccoli centri abitati, immersi nel verde dei prati contornati da vasti boschi di conifere. I ragazzi di questi paesi vivono quotidianamente in contatto con un ambiente naturale particolarissimo e di rara bellezza; non sempre però sono coscienti della ricchezza e della singolarità dei luoghi in cui vivono e spesso faticano ad instaurare un rapporto diretto con l’ambiente che li circonda. Nella convinzione che questa realtà territoriale costituisca una risorsa importante, la scuola attua da diversi anni progetti studio e l’approfondimento sistematico delle tematiche del territorio, della storia, della cultura, dell’antica lingua cimbra qui parlata, in modo da mantenere vivo il patrimonio socio-culturale della nostra Terra.

Per quanto attiene al contesto sociale c’è da sottolineare la comune matrice di “gente di montagna”, con le medesime radici socio–culturali e storiche. I cinque Comuni dell’Istituto comprensivo sono stati interessati nel passato da successivi e fortissimi flussi migratori, che hanno impoverito la zona di risorse umane e di tutte le potenzialità che da queste conseguono. Il fenomeno dell’emigrazione si è da sempre verificato a causa della cronica mancanza di attività produttive, con le ovvie conseguenze di un continuo decremento demografico e di un progressivo invecchiamento della popolazione residente. Consistente risulta il fenomeno della “migrazione giornaliera” e del pendolarismo, verso i vicini centri della pianura bassanese e vicentina. Il lavoro, più facilmente reperibile nei grossi centri a valle, obbliga molti abitanti dell’Altopiano a recarsi ogni giorno in pianura per rientrare poi la sera dopo l’attività lavorativa o professionale. L’Altopiano non poteva poi non essere coinvolto nei più vasti flussi migratori attribuibili alla globalizzazione; negli ultimi anni infatti sono giunti nei nostri paesi emigranti provenienti prevalentemente dell’est Europa, con i quali la scuola e la società altopianese sta imparando a confrontarsi in un’ottica di accoglienza e di integrazione.

Attualmente l’economia della zona si basa prevalentemente sul terziario (indotto turistico, attività commerciale, sanità, istruzione, servizi e, anche se in maniera sempre meno consistente, sull’edilizia della seconda casa). Il Settore primario si è oggi specializzato ed è concentrato nelle mani di pochi coltivatori/allevatori. I capi bovini presenti oggi nell’Altopiano sono comunque pari, o addirittura superiori, a quanti ve n’erano nel passato, quando l’allevamento era diffuso capillarmente su tutto il territorio, Non manca qualche nicchia di attività artigianale e piccolo-industriale, peraltro molto limitata per motivi legati alla lontananza dai centri produttivi della pedemontana e alle difficoltà di spostamento. Sta assumendo una sempre maggior valenza il settore agro-alimentare con la commercializzazione di prodotti tipici, di origine controllata (DOC) e di origine protetta (DOP) come il formaggio Asiago, nonché di prodotti legati alla qualità ambientale commercializzati anche a livello nazionale ed internazionale (come il miele delle locali ditte).

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CONSIDERAZIONI FINALI Considerata la vastità del territorio sul quale l’Istituto comprensivo si estende, diventa indispensabile che la Scuola sviluppi nel suo interno una proposta formativa articolata e diversificata, rispettosa delle peculiarità, delle prerogative e delle caratteristiche dei singoli paesi. È auspicabile che l’organico di Istituto, relativo soprattutto ai docenti della scuola secondaria, che come in altre realtà montane soffre annualmente di continui turn-over di insegnanti, possa presto stabilizzarsi in modo da dare continuità di figure professionali agli alunni. Compito della scuola sarà di favorire anche la riflessione affinché siano superati campanilismi e localismi, che vengono accentuati dalle distanze e da una mentalità talvolta ancora poco aperta a far sistema. Un Istituto comprensivo, che nasce dalla fusione di tre Istituti scolastici, su un territorio così vasto e con notevoli distanze tra i vari centri e tra le diverse sedi, deve affrontare maggiori difficoltà rispetto ad altre realtà per quanto attiene alle comunicazioni e all’organizzazione interna. Attraverso la trasmissione dei dati in via telematica, si auspica che tali situazioni possano essere superate. Serviranno inoltre investimenti dei Comuni per facilitare lo spostamento degli alunni sul territorio, così da poter incoraggiare gli scambi tra le diverse scuole, la visita delle realtà culturali e dei siti storici, paesaggistici o legati alla tradizione, favorendo la conoscenza dell’ambiente nel quale i ragazzi vivono, nonché la loro crescita umana e culturale. Piace coltivare l’idea che si possa ottenere un articolato “mosaico territoriale” formato da singole specifiche “tessere” che porti in sé l’idea di una Terra antica, caratterizzata da elementi di omogeneità e di comunanza derivanti dalle medesime radici storiche, culturali e sociali.

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Cap. 1 POPOLAZIONE SCOLASTICA E ORGANIZZAZIO NE DELL’ISTITUTO

Scuole d’Infanzia Statali: PLESSO ALUNNI SEZIONI

GALLIO 27 1

Scuole Primarie Statali:

PLESSO ALUNNI CLASSI

CANOVE “Beata Giovanna” 99 5

ENEGO “G. Carducci” 65 5

FOZA “G. Leopardi” 33 1 + 2 pluriclasse

GALLIO “G. Carducci” 93 5

ROANA “Don G. Rebeschini” 31 1 + 2 pluriclasse

ROTZO “Abate A. Dal Pozzo” 38 2 + 1 pluriclasse

STOCCAREDDO “Frassati” 42 3 + 1 pluriclasse

Scuole Secondarie Statali:

PLESSO ALUNNI CLASSI

CESUNA 38 3

ENEGO “G. Poletto” 46 3

FOZA “G. Leopardi” 10 1 pluriclasse

GALLIO “G. Carducci” 79 4

MEZZASELVA 56 3

Per un TOTALE di:

n. n. n. n. n. n.

27 2

401 39

229 23

alunni di Scuola d’Infanzia Statale insegnanti di Scuola d’Infanzia Statale alunni di Scuole Primarie Statali insegnanti di Scuola Primaria (organico funzionale) alunni di Scuole Secondarie Statali insegnanti di Scuola secondaria (organico funzionale)

Nell’Istituto sono iscritti: 28 alunni stranieri e 30 alunni sono in possesso di certificazione, con diagnosi diversificate.

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Operano nell’Istituto:

9 insegnanti di sostegno nella Scuola primaria. 5 insegnanti di Religione Cattolica. 3 insegnanti di Lingua Inglese specialisti + n° 21 ore ins. specializzati.

Il personale di Segreteria è composto da: 1 direttore di servizi amministrativi generali; 3 assistenti amministrativi; 15 collaboratori scolastici; Il Dirigente Scolastico è il Dott. Francesco TOGNON.

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Il Consiglio di Circolo per il triennio 2012 – 2015 è così composto:

Componente docenti Componente genitori 1 COSTA Sandra 1 BAU' Eddy 2 IMPAGNATIELLO Antonia 2 FRIGO Katia 3 PADOVANO Elisa 3 MADDALOZZO Donatella 4 PANOZZO Floriana 4 MOSELE Chiara 5 RELA Emanuela 5 REBESCHINI Andrea 6 SPAGNOLO Lucio 6 ROSSI Tiziana 7 STRAZZABOSCO Marina 7 SIVIERO Alessandro 8 TESSARI Stefania 8 TURA Domenico

Membro di diritto il Dirigente Scolastico Dott. Francesco TOGNON. La Giunta è composta dall’ins. SPAGNOLO Lucio, i genitori BAU’ Eddy e REBESCHINI Andrea, dal DSGA Basso Antonella e dal DS Tognon Francesco

RAPPRESENTANTI DEI GENITORI ELETTI NEI CONSIGLI D'INTERSEZIONE D'INTERCLASSE E DI CLA SSE

a.s. 2012/2013

Plesso di CANOVE primaria Plesso di ENEGO primaria Cl. 1^ VALENTE Andrea Cl. 1^ LORENZI Simonetta Cl. 2^ PANOZZO Carlo Cl. 2^ SIMI Stefania Cl. 3^ TESSARI Elisa Giulia Cl. 3^ MARINELLI Cristina Cl. 4^ MAGNABOSCO Sandra Cl. 4^ GALVAN Sabrina Cl. 5^ BONGIOVANNI Claudio Cl. 5^ FRISON Carla

Plesso di FOZA primaria Plesso di GALLIO primaria Cl. 1^ XAUSA Chiara Cl. 1^ PERTILE Martina Cl. 2^ CONTRI Loredana Cl. 2^ ABALINI Nada Cl. 3^ CORTESE Cinzia Cl. 3^ CAMPAGNOLO Sonia Cl. 4^ ANGONESE Stefania Cl. 4^ PERTILE Alessandra Cl. 5^ FINCO Marzia Cl. 5^ ROSSI Gessica

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Plesso di ROANA primaria Plesso di ROTZO primaria

Cl. 1^ FRIGO Katia Cl. 1^ COSTA Silvia Cl. 2^ / 3^ SEGAFREDO Silvia Cl. 2^ / 3^ MARCANTE Katy Cl. 4^ / 5^ CESCHI Michela Cl. 4^ / 5^ MINOZZO Annamaria Plesso di STOCCAREDDO primaria Plesso di GALLIO infanzia

Cl. 1^ BAU’ Martina Sez. A LUNARDI Denis Cl. 2^ / 4^ ORO Ketty RIGONI Alberto Cl. 3^ BAU’ Serena Cl. 5^ BAU’ Ilaria

Plesso di CESUNA secondaria Plesso di ENEGO secondaria COI Gabriella FONTANA Cristina VALENTE Gabriele DAL PRA’ Grazia Maria Cl. 1^ L VALENTE Stefano RECH Erica

Cl. 1^ A

TURRA Daria DAL DEGAN Irene CENCI Rosetta Cl. 2^ L DE ROSSO Sonia DALLA PALMA Lucia

MADDALOZZO Donatella

Cl. 2^ A

ROSSI Giuliana MASSIGNANI Odilla CAPPELLARO Antonella Cl. 3^ L SARTORI Barbara FONTANA Katia

FRIGO Patrizia

Cl. 3^ A

STRENI Giuseppe Plesso di FOZA secondaria Plesso di GALLIO secondaria

BAU’ Ketty BAU’ Tania CENCI Oriana

Cl. 1^ F RIGONI Renata Cl. 1^ AF

LAZZARI Monia

GHELLER Vania RIGON Maria lena Cl. 3^ AF LAZZARI Monica RIGONI Stefania

ROSSI Tiziana

Cl. 1^ G

SCALABRIN Michela SAMBUGARO Patrizia Plesso di MEZZASELVA secondaria

Cl. 2^ G SARTORI Stefano

BAU’ Emanuel CORTESE Vilma PAGANO Alessandra PANOZZO Nerina

Cl. 1^ I

TESSARI Serena Cl. 3^ G

RIGONI Adriano DE GUIO Maria Luisa REBESCHINI Marta Cl. 2^ I TAGLIABUE Antonella REBESCHINI Tania Cl. 3^ I SPAGNOLO Antonella

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ORGANIGRAMMA DOCENTI Dirigente Scolastico: Dott. Francesco Tognon Vicari: Emanuela RELA – Lucio SPAGNOLO

FIDUCIARI DI PLESSO Scuola dell’Infanzia Gallio Ins. GIRARDI Barbara Scuola Primaria Canove Ins. CACCO Giannamaria Scuola Primaria Enego Ins. ROVIGO Silvia Scuola Primaria Foza Ins. ROSSI Maria Scuola Primaria Gallio Ins. LONGHINI Chiara Scuola Primaria Roana Ins. COCCO Moreno Scuola Primaria Rotzo Ins. COSTA Sandra Scuola Primaria Stoccareddo Ins. AMBROSINI Melisa Scuola secondaria di Enego Ins. DELL’AQUILA Maria Grazia Scuola secondaria di Foza Ins. RIZZELLO Gianvito Scuola secondaria di Gallio Ins. VELLAR Mariano Scuola secondaria di Cesuna Ins. VALENTE Mario Scuola secondaria di Mezzaselva Ins. MORLIN Natalina

FUNZIONI STRUMENTALI

Continuità Ins. TESSARI Stefania - sc. primaria Ins. TIRABOSCO Giuliana sc. secondaria

Orientamento Ins. IMPAGNATIELLO Antonia

Alunni diversamente abili Ins. COSTACURTA Elena sc. primaria Ins. SPAGNOLO Eva sc. secondaria

Alunni DSA Ins. AMBROSINI Melisa Informatica Ins. MANEA Enrico

P.O.F. Ins. STELLA Alberto Ins. ROSSI Maria Ins. APOLLONI Davide

REFERENTI PER LA SICUREZZA

Scuola dell’Infanzia Gallio Ins. GIRARDI Barbara Scuola Primaria Canove Ins. VALENTE Gianfranco Scuola Primaria Enego Ins. RUSSO Anna Scuola Primaria Foza Ins. ROSSI Maria Scuola Primaria Gallio Ins. MAGNABOSCO Giuliana Scuola Primaria Roana Ins. VELLAR Fulvia Scuola Primaria Rotzo Ins. TESSARI Sara Scuola Primaria Stoccareddo Ins. RIGONI Daniela Scuola secondaria di Enego Ins. SAMBUGARO Patrizia Scuola secondaria di Foza Ins. ROSSI Maria Scuola secondaria di Gallio Ins. VELLAR Mariano Scuola secondaria di Cesuna Ins. VALENTE Mario Scuola secondaria di Mezzaselva Ins. MARTELLO Gianluigi

R.S.U. (Rappresentanza Sindacale Unitaria)

Insegnanti : Ambrosini Melisa, Rossi Maria, Russo Anna, Tessarolo Bruna// ATA Pompele Natale

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SEZIONI

Locazione: Sc. Inf. St. “San Giuseppe” Via Asilo, GALLIO (VI) Cap: 36032 Telefono: 0424 445108 Codice Meccanografico: VIAA88701G Utenza : 27 alunni (8 piccoli e 19 medi) Organico : 2 ins.- 1 ins RC – 1 pers. ATA Tempo scuola : 40 h Organizzazione classi: 1 sezione Laboratori e strumenti didattici più importanti : vd. Angoli in sezione – 1 computer – 1 fotocop.

PLESSI DI SCUOLA PRIMARIA 1) Locazione: Scuola Primaria “B. G. M. Bonomo” Via CANOVE Via Monte Lemerle, 14 (Roana) - Cap: 36010 Telefono: 0424 692659 Codice Meccanografico: VIEE06909L Utenza : 99 alunni Organico : 7 insegnanti – 2 sostegno - 1 inglese -1 RC – 2 Coll. scolastici Tempo scuola : 27 h per tutte le classi esclusa la cl. 5^ (30h) Laboratori e strumenti didattici : laboratori di informatica con 14 client, scienze e tecnologia, immagine, biblioteca, aula multimediale, giardino didattico; 5 LIM. Organizzazione classi : 5 classi Attività opzionali : ambiente, cimbro, informatica 2) Locazione: Scuola Primaria “G. Carducci” Via Col. Fincato ENEGO - Cap: 36052 Telefono: 0424 490288; Fax: 490288 Codice Meccanografico: VIEE84501P Utenza : 65 alunni Organico : 5 ins + 12 h – 1 sost + 12h – 1 OS - 1 inglese completa con Foza - RC 10h - 2 Coll. scolastici Tempo scuola : 27 h Laboratori e strumenti didattici : laboratori 1 di informatica, 1 artistica, 1 biblioteca –strumenti did.: 2 LIM, 7 client + 3 (non utilizzabili) Organizzazione classi : 5 classi Attività opzionali : no 3) Locazione: Scuola Primaria “G. Leopardi” Via Roma FOZA - Cap: 36010 Telefono: 0424 698019; Fax: 698019 Codice Meccanografico: VIEE84502Q Utenza : 33 Organico : 3 insegnanti - 2 sostegno – 1 inglese 4h e 30 completa con Enego – 1 RC 6 h- 1 Coll. scolastico Tempo scuola : 27 h Laboratori e strumenti didattici : laboratori di informatica con 12 client (10 condivisi con la Scuola Secondaria), biblioteca(condivisa), 1 LIM Organizzazione classi : 1 + 2 pluriclassi 4) Locazione: Scuola Primaria “G. Carducci” Via Roma 1, GALLIO - Cap: 36032 Telefono: 0424 445388; Codice Meccanografico: VIEE069029 Utenza : 93 alunni

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Organico : 6 insegnanti – 1 sostegno + 16 h -1 RC – 1 inglese 6 h+1 inglese personale 2 2 Coll. scolastici Tempo scuola : 27h eccetto cl. 5^ 30 h Laboratori e strumenti didattici : biblioteca, aula informatica 5 client, 3 LIM, 1 videoproiettore – 1 portatile Organizzazione classi : 5 classi Attività opzionali : informatica – giochi matematici – ed. ambientale 5) Locazione: Scuola Primaria “Don G. Rebeschini” Via Maggiore, 12 – ROANA Cap: 36010 Telefono: 0424 66132; Codice Meccanografico: VIEE06905C Utenza : 31 Organico : 2 insegnanti + 2 ins. part time + 1 inglese + 1 ins. RC - 1 Coll. scolastico - Tempo scuola : 27 h Laboratori e strumenti didattici : laboratorio informatica con 10 client, biblioteca, aula lettura, 1 LIM Organizzazione classi : 1 + 2 pluriclasse Attività opzionali : no 6) Locazione: Scuola Primaria “Abate A. Dal Pozzo” Via Capovilla, 5 ROTZO - Cap: 36010 Telefono: 0424 691127; Codice Meccanografico: VIEE06908G Utenza : 39 Organico : 3,5 insegnanti + 0,5 sostegno + 6h inglese + 6 h R/C - 1 Coll. scolastico Tempo scuola : 27 h per tutte le classi eccetto cl. 5^ (30 h) Laboratori e strumenti didattici : laboratorio informatica con 8 client, 1 LIM, 1 microscopio + 16 microscopi da computer, 1 videoproiettore Organizzazione classi : 1 + 2 pluriclasse Attività opzionali : Larsa e laboratorio espressivo 7) Locazione: Scuola Primaria “Frassati” Contrada Stoccareddo, Gallio - Cap: 36032 Telefono: 0424 690180; Codice Meccanografico: VIEE06907E Utenza : 42 alunni Organico : 4 ins + 18 h - 8h RC – 12 h inglese - 1 Coll. scolastico Tempo scuola : 27 h ( cl 1^2^3^4^) 30 h cl 5^ Laboratori e strumenti didattici : laboratori: informatica con 8 client, biblioteca -1 LIM. Organizzazione classi : 3 + 1 pluriclasse Attività opzionali : larsa italiano/larsa matematica/metodo di studio.

SEDI DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Locazione S.M.S. Roana CESUNA- Sezione Associata Via Brunialti 39 Località Cesuna - Cap: 36010 Telefono: 0424 67356; Fax: 457035 Codice Meccanografico: VIMM022045 Utenza 38 (1L 13; 2L 11; 3L 14) Organico 14 insegnanti; 1 Coll. scolastico Tempo scuola Tempo normale Laboratori e strumenti didattici: biblioteca; laboratorio di informatica (16 computer); laboratorio di scienze; laboratorio di tecnologia; 3 lavagne LIM (una per classe) Organizzazione classi 3 classi Attività opzionali Non previste

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Locazione S.M.S. “G. Poletto” ENEGO Scuola media (secondaria di I grado) - Sezione Associata Via B. Murialdo, 6 - Cap: 36052 Telefono: 0424 490180; Fax: 493014 Codice Meccanografico: VIMM84501N Utenza 46 (1A 18; 2A 13; 3A 15) Organico 13 insegnanti; 2 operatori; 2 Coll. scolastici Tempo scuola Tempo prolungato 2A; parziale gruppo di alunni Laboratori e strumenti didattici biblioteca; laboratorio di informatica (12 computer); 3 lavagne LIM (una per classe) Organizzazione classi 3 classi Attività opzionali studio sussidiario; laboratorio di informatica; scrittura creativa; cineforum; laboratorio teatrale Locazione S.M.S. “L. Leopardi” Foza Scuola media (secondaria di I grado) - Sezione Associata Via Roma - Cap: 36010 Telefono: 0424 490180 (Enego); 0424 698019 (Foza); Fax: 698019 Codice Meccanografico: VIMM84502P “ Utenza 10 (1 A 4; 3A 6) Organico 10 insegnanti; 1 Coll. scolastico Tempo scuola Tempo prolungato Laboratori e strumenti didattici biblioteca; laboratorio di informatica (10 computer); laboratorio di arte; laboratorio di tecnologia; 1 lavagne LIM (una per classe) Organizzazione classi 1 pluriclasse Attività ; teatro opzionali studio sussidiario; laboratorio di informatica; scrittura creativa; cineforum Locazione S.M.S. “G. Carducci” Gallio Via Roma 14 - Cap: 36032 Telefono: 0424 445000; Fax: 445000 Codice Meccanografico: VIMM022023 Utenza 79 (1G 23; 1F 12; 2G 23; 3G 21) Organico 15 insegnanti; 1 Coll. scolastico Tempo scuola Tempo prolungato 1F; il resto tempo normale Laboratori e strumenti didattici biblioteca; laboratorio di informatica (12 computer); 4 lavagne LIM (una per classe) Organizzazione classi 4 Attività opzionali recupero e potenziamento; studio guidato; laboratorio di geografia; laboratorio di informatica Locazione S.M.S. Roana Mezzaselva- Sezione Associat a Via 21 Maggio 50 (Località Mezzaselva) - Cap: 36010 Telefono: 0424 66042; Fax: 468077 Codice Meccanografico: VIMM022034 Utenza 56 (1I 19; 2I 18; 3I 19) Organico 12 insegnanti; 1 Coll. scolastico Tempo scuola Tempo prolungato 1I; tempo normale 2-3 I Laboratori e strumenti didattici biblioteca; laboratorio di informatica (11 computer); 3 lavagne LIM (una per classe) Organizzazione classi 3 Attività opzionali Recupero e potenziamento; laboratorio di informatica; laboratorio creativo

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Cap. 2 OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivi formativi prioritari individuati e condivisi dagli insegnanti nel Collegio Docenti del 17 ottobre 2012:

• L’alunno/a è educato ad un’autonomia di giudizio e ad un’intelligenza critica, creativa, emotiva e progettuale. E’ consapevole del valore della propria unicità, al fine di compiere scelte sempre più responsabili.

• L’alunno/a è cosciente della propria identità culturale, ambientale e territoriale. Conosce, ama, valorizza e difende le risorse del territorio, comprendendo che l’agire locale si inserisce in un contesto di sostenibilità globale.

• L’alunno/a stabilisce relazioni empatiche e collabora per uno scopo comune attraverso l’ascolto attivo, l’espressione di emozioni e sentimenti, il rispetto di regole condivise. E’ educato ad una mentalità non violenta, aperta alla diversità di cultura, generazione e genere.

Gli insegnanti, perché tali obiettivi possano essere conseguiti, si impegnano a predisporre un ambiente motivante in cui gli alunni provino piacere nell’apprendere e a porre ogni alunno al centro del processo educativo, in modo che si senta accolto e valorizzato. Promuovono occasioni dirette a sviluppare armonicamente la personalità degli alunni e a costruire relazioni significative e serene, considerando la classe come piccola ma significativa comunità.

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AREA DIDATTICA E ORGANIZZATIVA PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA

LE SCELTE EDUCATIVE

I bambini sono il nostro futuro e sono la ragione più profonda per conservare e migliorare la vita comune, le relazioni, i valori, le conoscenze. Essi vivono oggi in un mondo complesso ed inesauribile di energie, potenzialità, cambiamenti e fragilità, che vanno conosciute, osservate e accompagnate con cura e responsabilità. La Scuola dell’Infanzia è la risposta al diritto di ogni bambino e bambina all’educazione e alla cura, essa si pone l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, de lla cittadinanza. Sviluppo dell’identità: Acquisire atteggiamenti di sicurezza; di stima di sé, di fiducia nelle proprie possibilità; favorire la capacità di vivere positivamente i propri stati affettivi, esprimendo e controllando sentimenti ed emozioni e rendendosi sensibili a quelli degli altri; fare in modo che i bambini riconoscano ed apprezzino l’identità personale e altrui nelle differenze di sesso,di cultura e di valori esistenti nelle rispettive famiglie, comunità e tradizioni di appartenenza. Conquista dell’autonomia: Avere fiducia di sè e fidarsi degli altri, capacità di orientarsi in maniera personale e compiere scelte, di aprirsi alla scoperta, di esprimere sentimenti, emozioni, opinioni, assumere un comportamento ed un atteggiamento sempre più consapevole Sviluppo delle competenze: Consolidare le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino; fare in modo che il bambino si impegni nelle prime forme di lettura delle esperienze personali, di esplorazione e di scoperta della realtà. Educazione alla cittadinanza: Scoprire il diverso da sé, orientarli a tenere presenti le regole comportamentali per il rispetto del pari, dell’adulto, della natura, avvicinare i bambini, attraverso la vita vissuta, ai concetti di legalità e democrazia. Queste finalità si raggiungono attraverso l’organizzazione di un ambiente educativo accogliente, di relazioni e di apprendimento di qualità, dove gli insegnanti, consapevoli e attenti alle specificità dei bambini, attraverso l’ascolto, l’osservazione e la mediazione comunicativa incoraggiano e sostengono il bambino nel suo percorso di vita. L’apprendimento avviene attraverso l’esperienza, l’azione, l’esplorazione; il bambino viene sostenuto a pensare e riflettere, osservare, descrivere, narrare e fare ipotesi, chiedere e contribuire. La progettazione annuale si basa su una pedagogia per Unità di Apprendimento e progetti, l’insegnante accoglierà le curiosità, gli interessi, le proposte del bambino, creando occasioni di apprendimento svolte a promuovere le competenze individuate per ogni campo di esperienza: Il sé e l’altro, il corpo e il movimento, immagini, suoni e colori, i discorsi e le parole, la conoscenza del mondo.

ORARI DI ENTRATA E DI USCITA

Scuola dell’Infanzia di Gallio dalle 8.00 alle ore 16.00

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L’INSERIMENTO

Nei primi mesi di scuola le insegnanti si pongono l’obiettivo di favorire un sereno adattamento del bambino al nuovo ambiente. E’ fondamentale che in questo percorso il bambino si senta fortemente sostenuto dai genitori affinché l’inserimento possa avvenire in modo sereno e armonioso e si realizzi così un momento di crescita per il bambino e per la sua famiglia. Il bambino verrà accolto in un clima positivo e rassicurante che gli consentirà piano piano di superare i timori e paure. Le insegnanti svolgeranno attività ludiche finalizzate a favorire l’integrazione, la conoscenza dell’ambiente e dei coetanei, il “ star bene a scuola” Raccomandiamo ai genitori di affidarsi all’esperienza degli insegnanti e di infondere al bambino la fiducia di possedere la capacità di affrontare la situazione nuova in cui si trova, per aiutarlo ad iniziare serenamente questo percorso di vita.

LA GIORNATA SCOLASTICA

08.00-09.45: Accoglienza, attività ricreative ed educative , merenda 09.45-11.30 attività educativa-didattica in sezione 11.30-12.00 rituali di preparazione per il pranzo 12.00-12.30 pranzo 12.30-13.00 uscita anticipata ( previo avviso) 12.30-13.30 gioco libero in salone o in giardino 13.30-15.30 riposo pomeridiano per i bambini piccoli, attività educativa-didattica in sezione per bambini medi e grandi 15.30-15.45 merenda 15.45-16.00 uscita

LA METODOLOGIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

La metodologia didattica si arricchisce attraverso un continuo lavoro di formazione, collaborazione, confronto e riflessione. I Docenti delle Scuole dell’Infanzia hanno scelto di progettare per Unità di Apprendimento, un documento che nasce e si sviluppa in sintonia con “Le Indicazioni Nazionali per il curricolo” (2012) e dalla loro esperienza educativa-didattica. Da settembre 2012 gli Insegnanti stanno lavorando alla stesura di un “Curricolo per la scuola dell’Infanzia” dove sono stati individuati I traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento relativi ad ogni campo dell’esperienza.

Le risorse educative–didattiche che caratterizzano la nostra progettazione curricolare sono:

� L’ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO: lo spazio sarà accogliente, organizzato,

capace di incoraggiare il bambino a sperimentare forme di apprendimento sempre più autonome e consapevoli, espressione di una pedagogia di qualità.

� L’ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO: il tempo disteso consente al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di giocare, esplorare, sperimentare, sentirsi padrone delle attività che sperimenta.

� L’OSSERVAZIONE: è lo strumento finalizzato a conoscere il bambino, le sue motivazioni, la sua modalità d'azione e di apprendimento; rappresenta lo strumento fondamentale per conoscere ed accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni dello sviluppo

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� L’ASCOLTO: rappresenta l'attenzione continua ai bisogni dei bambini nell'agire educativo dell'insegnante.

� LA VALORIZZAZIONE DEL GIOCO: il gioco, come è stato definito negli Orientamenti 1991,” è una risorsa privilegiata di apprendimento e relazioni” La scuola valorizza il gioco in tutte le sue forme ed espressioni come fonte primaria e privilegiata di molteplici apprendimenti predisponendo ambienti stimolanti per avviare il bambino alle varie esperienze simboliche-cognitive-motorie-relazionali.

� LA VALORIZZAZIONE DELL’AZIONE E DELLA SPERIMENTAZIONE: le insegnanti accolgono e creano situazioni di scoperta e di sperimentazione, situazioni di osservazione e di conoscenza dell’ambiente.

� LA RELAZIONE: la scuola si pone come spazio di incontro e dialogo, stimolando situazioni che generano e sostengono relazioni positive

� LA MEDIAZIONE DIDATTICA: L’ insegnante fa ricorso alle strategie e agli strumenti che consentono e favoriscono lo sviluppo della personalità del bambino e dei suoi processi di apprendimento assumendo compiti di regia educativa che consistono nel predisporre un contesto stimolante ed i materiali necessari per l’attività programmata; situazioni problematiche curiose e motivanti; situazioni gioco per pensare, elaborare idee, formulare ipotesi e immaginare soluzioni.

� LA DOCUMENTAZIONE: attraverso un continuo lavoro individuale e di gruppo, attraverso i lavori di gruppo esposti all’interno e all’esterno delle sezioni, l’elaborazione di libretti personali per ogni bambino, la videoregistrazione e fotografie (autorizzate dai genitori), la raccolta delle verbalizzazioni dei bambini, la stesura del lavoro svolto da parte degli insegnanti.

� LA VALUTAZIONE E LA VERIFICA: La valutazione precedente, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove un bilancio critico. Viene effettuata periodicamente dalle Insegnanti in Sezione e nei Collegi dei Docenti.

L’ambiente è un fattore di fondamentale importanza nello svolgimento dei processi educativi, per questo motivo viene strutturato in modo da renderlo accogliente, ordinato e propositivo. Gli angoli contengono materiali, oggetti e stimoli che aiutano il bambino ad apprendere, invitandolo ad esprimersi e ad agire in autonomia, senza continue proposte dirette.

Gli spazi strutturati nelle sezioni sono:

• Spazio grafico-pittorico • Spazio della manipolazione • Spazio morbido • Spazio delle costruzioni • Spazio del materiale strutturato • Spazio del gioco simbolico • Spazio della lettura • Spazio conversazione

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LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO La Progettazione viene articolata per Unità di Apprendimento e costituiscono per l’insegnante un insieme di indicazioni metodologiche e strumenti. Le Unità di Apprendimento vengono elaborate collegialmente all’inizio dell’anno scolastico, ma si creano anche nel corso dell’anno perché nascono dalla realtà e dalle esperienze quotidiane dei bambini. E’ uno strumento didattico-pedagogico finalizzato dall’intenzionalità di garantire la trasformazione delle capacità di ciascun bambino in reali e documentate competenze UDA DI BASE: UDA: ACCOGLIENZA UDA: AUTONOMIA UDA: ROUTINE UDA: LA RELAZIONE TRA I BAMBINI UDA: DAL DIALETTO ALL’ITALIANO UDA: PICCOLI LETTORI CRESCONO UDA: LE STAGIONI UDA: LE FESTE E LE RICORRENZE UDA: GIOCHI MOTORI

COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE La scuola promuove occasioni d’incontro con i genitori dei bambini attraverso:

• Assemblee di sezione: per comunicare e condividere il progetto educativo, per promuovere il confronto culturale e favorire l’instaurarsi di un sereno clima di collaborazione

• Consiglio di Intersezione : sono incontri tra tutte le insegnanti del plesso e i rappresentanti di ogni sezione eletti annualmente dai genitori.

• Colloqui individuali: per raccogliere tutte le informazioni necessarie alla conoscenza dell’alunno, per informare circa i livelli di apprendimento e di maturazione raggiunti, per concordare eventuali percorsi di superamento delle difficoltà.

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AREA DIDATTICA E ORGANIZZATIVA PER LA SCUOLA PRIMARIA

Dalle Nuove indicazioni Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all’ottimale utilizzazione delle risorse è comunque rimessa all’autonoma valutazione di ogni scuola. Un ruolo strategico essenziale svolge l’acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua italiana che non è responsabilità del solo insegnante di italiano ma è compito condiviso da tutti gli insegnanti, ciascuno per la propria area o disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa espressione scritta ed orale.

RAGGRUPPAMENTO E SUDDIVISIONE DEGLI AMBITI In ogni plesso, per la suddivisione degli ambiti disciplinari, si terrà conto:

- delle competenze professionali e/o degli interessi degli insegnanti che potrebbero anche essere itineranti su più plessi vicini;

- della continuità all’interno di ogni ciclo; Le funzioni di assistenza a ciascun alunno, il rapporto con le famiglie, il coordinamento nelle attività didattiche ed educative e la cura della documentazione del percorso formativo, sono affidati al team degli insegnanti operanti in ciascuna classe.

L’ambiente di apprendimento dalle N. I.

Una buona scuola primaria si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. A tal fine è possibile indicare, nel rispetto dell’autonomia delle scuole e della libertà di insegnamento, alcuni principi metodologici che contraddistinguono un’efficace azione formativa senza pretesa di esaustività. L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità. Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, anche in una prospettiva multimediale, da intendersi come luogo privilegiato per la lettura e la scoperta di una pluralità di libri e di testi, che sostiene lo studio autonomo e l’apprendimento continuo; un luogo pubblico, fra scuola e territorio, che favorisce la partecipazione delle famiglie, agevola i percorsi di integrazione, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture. Ecco i possibili principi metodologici:

• Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. • Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità. • Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di

nuove conoscenze. • Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare

ad apprendere. • Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio.

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COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE

Gli insegnanti generalmente incontrano i genitori per un colloquio individuale in occasione della consegna dei documenti di valutazione a febbraio e a giugno; inoltre vi sono colloqui intermedi a dicembre e ad aprile. Nei casi in cui si rilevano particolari esigenze i genitori potranno chiedere un incontro, previa richiesta scritta, durante la riunione settimanale di team. Per la classe prima si tiene anche un’assemblea con i genitori prima dell’inizio della scuola. Inoltre nei primi mesi di scuola gli insegnanti terranno un colloquio individuale con i genitori per conoscere meglio i bambini/e.

MODALITÀ ORGANIZZATIVE • Attività per classi aperte:

o esperienze di organizzazione in verticale in relazione a specifici progetti di plesso (durante le attività aggiuntive opzionali);

o esperienze di organizzazione in orizzontale per attività interdisciplinari, o durante i laboratori;

• Gruppi di lavoro: o all’interno della classe per attività di rinforzo e/o personalizzazione

dell’insegnamento; eventuale attivazione di percorsi didattici individualizzati all’interno del normale orario scolastico. Qualora questi si rivelassero insufficienti potranno essere organizzati, su segnalazione dei docenti, anche corsi di recupero in orario extra scolastico anche per alunni stranieri.

TEMPO SCUOLA Il Collegio docenti ha deciso il seguente monte orario settimanale per le singole discipline:

Classe 1^ Classe 2^ Classe 3^ Classe 4^ Classe 5^

Lingua ital. 8 h 8 h 7 h 7 h 7 h

Storia 2 h 2 h 2 h 2 h 2 h

Geografia 2 h 2 h 2 h 2 h. 2 h.

Matematica 5 h 5 h 6 h 6h 6 h

Scienze e tecnol. 2 h 2 h 2 h 2 h 2 h

Religione 2 h 2 h 2 h 2 h 2 h

Lingua Inglese 1 h 2 h 3 h 3 h 3 h

Motoria 2 h 2 h 1 h 1 h 1 h

Musica 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h

Ed. immagine 2 h 1 h 1 h 1 h 1 h

Il Collegio, per le classi 3^, 4^ e 5^, decide 1 ora settimanale di motoria e 6 di matematica, con l’impegno a destinare un blocco di almeno altre 10 ore annue ad attività motorie varie chi fa informatica

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UTILIZZAZIONE ORE DI CONTEMPORANEITÀ Le ore di contemporaneità devono essere preventivamente inserite nella programmazione di plesso o di modulo, con l’indicazione delle modalità del loro utilizzo. In itinere verranno indicati eventuali adeguamenti. Criteri di utilizzo:

1) obbligo di supplenza breve nel plesso di appartenenza, con priorità nel proprio 2) attività alternativa all’insegnamento alla Religione Cattolica. 3) ore per coprire il servizio mensa; 4) attività di recupero e di rinforzo per gli alunni in difficoltà.

STESURA DELL’ORARIO E SUA ARTICOLAZIONE: CRITERI

1) Alternare le discipline ad alto carico cognitivo nelle prime due ore. 2) Tenere conto del carico cognitivo nell’arco della giornata e della settimana. 3) Fare in modo che gli insegnamenti dell’area antropologica non siano collocati esclusivamente nelle ore dei giorni successivi ai rientri (problema dei compiti per

casa). 4) Indicare il giorno libero solo dopo aver tenuto nella giusta considerazione le

esigenze degli alunni e applicata una opportuna turnazione, anche su base pluriennale.

5) Tutti gli insegnanti, a rotazione, sono tenuti a svolgere il servizio durante le ore di mensa e nei pomeriggi destinati ai rientri.

6) L’orario di programmazione settimanale del team deve tener conto che anche gli insegnanti di religione, di lingua inglese e di sostegno hanno il diritto-dovere di parteciparvi. 7) Deve essere riservata una particolare attenzione alla stesura dell’orario giornate lunghe.

ORARIO DEGLI INSEGNANTI DI LINGUA INGLESE E DI RELIGIONE

• L’orario viene steso a settembre prima dell’inizio delle lezioni, dagli insegnanti di

religione, di lingua inglese, tenendo conto del numero degli alunni del Plesso e delle esigenze dei Plessi che hanno più di 5 classi.

• In tale operazione di stesura si dovrà tener conto del principio della rotazione: - mattino - pomeriggio; - prime e seconde ore del mattino; - visione pluriennale d ell’orario funzionale alla classe; - priorità alle esigenze dei moduli con più rientri settimanali rispetto a quelli con un solo rientro.

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Cap. 3 IL CURRICOLO Il Collegio Docenti, in base al lavoro iniziato lo scorso anno, ha ritenuto di proporre traguardi di competenza relativi alle diverse discipline. Per quanto riguarda conoscenze ed abilità si rimanda al fascicolo relativo.

SCUOLA DELL’INFANZIA

IL CORPO E IL MOVIMENTO COMPETENZA: CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO E ALTRUI CORPO

• ive pienamente la propria corporeità • Percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo del proprio corpo • Matura condotte che consentono una buona autonomia nella gestione della

giornata a scuola

COMPETENZA: RISPETTO DEL CORPO • Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo e adotta pratiche corrette di cura di

sé, di igiene e di sana alimentazione • Riconosce le differenze sessuali e di sviluppo

COMPETENZA: CONTROLLO DEL MOVIMENTO

• Prova piacere nel movimento e applica schemi posturali e motori Controlla l’esecuzione del gesto

• Valuta il rischio • Interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione

espressiva COMPETENZA: RAPPRESENTARE IL CORPO

• Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta sia il corpo fermo che in movimento

CONOSCENZA DEL MONDO

COMPETENZA: PADRONEGGIARE ABILITA’ DI TIPO LOGICO

• Raggruppa e ordina • Identifica proprietà • Confronta, valuta, registra e misura quantità

COMPETENZA: UTILIZZARE COORDINATE SPAZIO-TEMPORALI PER ORIENTARSI NELLA REALTA’

• Colloca azioni nel tempo • Racconta fatti passati e futuri • Osserva oggetti, fenomeni e viventi • Si accorge dei cambiamenti naturali • Scopre funzioni e usi di strumenti tecnologici

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• Colloca se stesso, gli altri e gli oggetti nello spazio • Identifica la posizione propria e degli altri • Costruisce ed esegue percorsi

COMPETENZA: VALUTARE QUANTITA’ CON SIMBOLI NUMERICO

• Conta e opera con i numeri

IMMAGINI, SUONI, COLORI

COMPETENZA: AVERE INTERESSE PER LE FORME D’ARTE � Utilizza diversi materiali � Utilizza tecniche espressive e creative � Rappresenta: storie, esperienze, elementi della realtà

� COMPETENZA: AVERE PIACERE PER L’ESPRESSIONE MUSICALE

� Ascolto � Produce, imita e riproduce suoni e rumori

I DISCORSI E LE PAROLE

COMPETENZA: COMUNICARE ORALMENTE

• Porsi in atteggiamento di ascolto • Si esprime in lingua italiana • Utilizza un lessico ricco • Ipotizza significati • Comunica i propri bisogni, le proprie idee e il proprio vissuto • Comprende messaggi e consegne • Comprende spiegazioni

COMPETENZA: SVILUPPARE PIACERE PER FORME NARRATIVE (lettura, storie e racconti)

• Comprende una storia ascoltata

� Mantiene l’attenzione • Prova piacere per la lettura

� Racconta una storia � Modifica storie • Inventa storie

COMPETENZA: GIOCARE CON LA LINGUA

• Sperimenta l’utilizzo della voce • Compone scompone parole

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• Individua suoni nelle parole • Gioca con conte e filastrocche • Impara poesie • Si avvicina alla lingua • Si cimenta nella scrittura spontanea • Conoscere l’esistenza di lingue straniere

IL SE’ E L’ALTRO

COMPETENZA: CONOSCENZA DI SE’

• Percepisce e sa esprimere i propri sentimenti • Sviluppa il senso dell’identità personale • Percepisce i propri bisogni • Percepisce e sa esprimere le proprie esigenze

COMPETENZA: STABILIRE RAPPORTI POSITIVI CON GLI ALTRI

• Esprime le proprie idee • Ascolta gli altri • Gioca con i compagni (gioco libero) • Partecipa ad un gioco strutturato

• Affronta gradualmente i conflitti COMPETENZA: MANIFESTARE ACCOGLIENZA, SOLIDARIETA’, AMICIZIA E TOLLERANZA

• Stabilisce rapporti positivi con i compagni, con il gruppo, con gli adulti e rispetta le regole

COMPETENZA: RICONOSCE SEMPLICI SEGNI DELLA CULTURA LOCALE E RELIGIOSA

• Coglie, esprime e comunica segni e simboli della religione • Sviluppa gradualmente il senso della cittadinanza

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TRAGUARDI DI COMPETENZA RELATIVI AL TERMINE DELLA C LASSE 5^ PR. E AL TERMINE DELLA CLASSE 3^ SEC. 1^ GR.

FINE CLASSE 5^

FINE CLASSE 3^

1) Partecipare a scambi comunicativi di vario genere con compagni e docenti attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione.

1) Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in diversi contesti.

2a) Comprendere testi di tipo diverso individuandone con sicurezza il senso globale e/o le informazioni principali. 2b) Apprezzare testi letterari di vario genere riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. 2c) Sviluppare gradualmente abilità funzionali allo studio, estrapolando dai testi informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione.

2) Leggere, analizzare, comprendere e interpretare testi scritti di diverso tipo.

3) Produrre e rielaborare testi in funzione di diversi scopi comunicativi utilizzando alcune strategie in modo sempre più consapevole.

3) Produrre testi corretti di vario tipo – anche multimediali - adeguati a situazione, argomento, scopo e destinatario.

LIN

GU

A IT

ALI

AN

A

4) Usare la lingua in modo consapevole, scegliendo di volta in volta parole e strutture per comunicare secondo gli scopi voluti.

4) Padroneggiare e applicare in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia e alla sintassi e operare una riflessione metalinguistica sui testi fruiti e prodotti.

1) Riconoscere ed interpretare, in modo consapevole, le fonti storiche presenti nel proprio ambiente di vita nel territorio circostante.

3) Ricercare, rielaborare e interpretare, anche autonomamente, informazioni storiche utilizzando fonti di vario genere – anche digitali – e saperle organizzare in testi.

2) Comprendere i testi storici proposti e saperne individuare le caratteristiche.

1) Comprendere testi storici (il manuale e le fonti) e rielaborarli con un personale metodo di studio

3) Confrontare eventi, civiltà, epoche operando un collegamento con il presente.

S

TO

RIA

4) Collocare con sicurezza fatti e periodi storici sulla linea del tempo.

4) Usare le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

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5) Esporre le conoscenze storiche acquisite, anche con termini specifici, operando collegamenti e usando codici diversi.

2) Esporre oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Utilizzare opportunamente un lessico specifico.

6) Usare carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici, per individuare relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

1) Orientarsi in modo sicuro nello spazio circostante e sulle carte geografiche.

1) Orientarsi in modo sicuro nello spazio e sulle carte geografiche di diversa scala.

2) Individuare, conoscere, descrivere gli elementi caratterizzanti dei paesaggi, usando il linguaggio specifico.

2) Comprendere i linguaggi e gli strumenti specifici (carte geografiche, fotografie di epoche diverse, immagini da telerilevamento, grafici e dati statistici, ecc.) e utilizzarli consapevolmente nella realtà.

3) Comprendere che ogni territorio è una struttura complessa e dinamica, caratterizzata da elementi naturali e da processi di interazione tra uomo e ambiente.

4) Avere coscienza delle conseguenza positive e negative dell’azione dell’uomo sul territorio, rispettare l’ambiente e agire in modo responsabile nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.

3) Prendere coscienza delle trasformazioni operate dall’uomo. 3a) Utilizzare abilità e conoscenze per leggere il paesaggio.

GE

OG

RA

FIA

5) Ricavare informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).

1) Comprendere istruzioni, semplici frasi e domande che riguardano se stessi e il proprio contesto di vita.

PRIMA E SECONDA LINGUA STRANIERA (Inglese, Francese/Tedesco)

2) Interagire in modo pertinente in brevi scambi dialogici.

1) Comprendere e ricavare informazioni dall’ascolto, dalla visione e dalla lettura di brevi testi di varia tipologia.

3) Comprendere brevi e semplici testi scritti cogliendone il significato globale, anche in relazione a usi e costumi della lingua straniera.

2) Interagire oralmente e produrre per iscritto brevi e semplici testi relativi alla vita quotidiana per esprimere esperienze personali ed esporre argomenti di studio, attinenti anche ad altre discipline.

ING

LES

E

4) Scrivere semplici frasi e brevi testi su argomenti noti.

3) Individuare i principali elementi culturali della lingua straniera, cogliendone le relazioni con la lingua madre.

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1) Sapere analizzare e comprendere gli elementi del linguaggio visuale: segno, forma e colore.

Nella realtà e nelle immagini saper riconoscere e utilizzare correttamente gli elementi del linguaggio visuale Acquisire una capacità di lettura più critica e consapevole dei messaggi trasmessi attraverso le immagini che costituiscono le espressioni delle culture e delle civiltà, del presente e del passato Acquisire la capacità di esprimersi in modo creativo attraverso il linguaggio visivo A

RT

E E

IMM

AG

INE

2) Saper cogliere il significato espressivo di un’immagine e di un’opera d’arte, anche presente nel proprio territorio, rielaborandola in modo creativo e personale e utilizzando varie tecniche.

Saper usare in modo più consapevole e personale le tecniche espressive acquisite

MU

SIC

A

1) Analizzare e comprendere eventi sonori e messaggi musicali individuandone gli elementi costitutivi e il significato espressivo.

eseguire composizioni strumentali di epoche, stili e tradizioni differenti, sia individualmente sia in gruppo, utilizzando nota zioni intuitive e/o tradizionali. 2. eseguire in coro brani a più voci (parlati, declamati e intonati), controllando l’espressione e curando il sincronismo e l’amalgama delle voci. 3. esprimere con sequenze ritmiche e/o melodiche commenti musicali a situazioni e concetti extra musicali. 4. modificare semplici melodie, modificandone la struttura ritmico - melodica; 5. creare semplici brani musicali, avvalendosi della voce, di strumenti, di tecnologie elettroniche e multimediali. 6. analizzare caratteristiche e forma di opere musicali di vario genere, stile e tradizione; 7. individuare alcuni rapporti tra la musica e altri linguaggi in brani musicali ed in messaggi multimediali del nostro tempo; 8. approfondimento di alcuni aspetti specifici dell'acustica ed effetti dell’inquinament o acustico; 9. organologia: gli strumenti nel mondo extra occidentale.

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2) Conoscere il rapporto segno musicale-suono e utilizzarlo nella pratica vocale e strumentale.

1) Padroneggiare gli schemi motori e utilizzare il linguaggio corporeo per comunicare i propri stati d’animo.

saper utilizzare con maggior consapevolezza ed efficacia i gesti motori appresi in precedenza e personalizzare le risposte e le soluzioni

2) Riconoscere alcuni principi relativi al proprio benessere psico-fisico.

Capire il legame tra pratica sportiva e benessere, conoscendo i limiti legati alla propria età ed alla trasformazione in atto

3) Partecipare ad esperienze di gioco-sport rispettandone le regole.

partecipare in maniera attiva e costruttiva nei vari sport in situazione di competizione; conoscere le regole rispettarle e farle rispettare. E

DU

CA

ZIO

NE

FIS

ICA

saper scegliere con maggiore precisione gli esercizi utili per prepararsi nelle varie discipline sportive

1) Conoscere la figura di Gesù inserito nel tempo e nello spazio.

Conoscere i contenuti eessenziali della religione ebraico-cristiana e delle altre grandi rel

2) Individuare nella Bibbia, testo sacro dei Cristiani e degli Ebrei, che Dio rivela il suo progetto di salvezza.

Capacità di confrontarsi con le culture altre con un atteggiamento di ascolto e rispetto

3) Assumere comportamenti coerenti in ambito personale e collettivo.

Riconoscere il valore di ciascuno, del proprio ruolo all’interno della classe e della responsabilità di ognuno nel costruire una positiva e serena convivenza per superare i conflitti

RE

LIG

ION

E

4) Riconoscere il valore di ciascuno, del proprio ruolo all’interno della classe e della responsabilità di ognuno nel costruire una positiva e serena convivenza sull’esempio di Gesù.

Osserva, descrive e analizza in vario modo e in autonomia fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale, per riconoscere relazioni tra di essi.

Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte.

Conosce e utilizza oggetti e strumenti di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverli.

TE

CN

OLO

GIA

Utilizza adeguate risorse materiali, informative ed organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti.

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1) osservare, analizzare e descrivere con sicurezza fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana, formulare e verificare ipotesi, utilizzando semplici schematizzazioni.

riconoscere con sicurezza le principali interazioni tra mondo biotico e abiotico, individuando la problematicità dell’intervento antropico negli ecosistemi.

SC

IEN

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utilizzare con consapevolezza il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità e per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita, alla promozione della salute ed all'uso delle risorse

utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure di calcolo aritmetico ed algebrico , scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali.

riconoscere e risolvere problemi di vario genere,anche in riferimento a contesti reali, individuando strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito, utilizzando in modo consapevole il linguaggio specifico della matematica

Riconoscere e risolvere problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate e giustificando il procedimento seguito.

rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, utilizzando rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo

Rilevare dati significativi, analizzarli , interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi,utiliz zando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo.

MA

TE

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rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni anche in situazioni reali

Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, anche in situazioni reali.

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PROGETTI D’ISTITUTO DI GALLIO a.s. 2012-13

Progetto: Azione di recupero e rinforzo Scuola Primaria Scuola Secondaria

OBIETTIVI GENERALI:

• recuperare conoscenze ed abilità fondamentali per lo sviluppo delle competenze di base negli ambiti linguistico – matematico;

• consolidare conoscenze e incrementare abilità al fine di potenziare le competenze negli ambiti linguistico – matematico.

Responsabile: Rela Emanuela - Spagnolo Lucio

Partecipanti:

Consigli delle classi, docenti gestori dei laboratori, alunni e genitori delle classi 1^ e 2^ Secondaria a tempo normale.Classi primaria

Progetto: Una scuola senza ostacoli Scuola Primaria e Secondaria OBIETTIVI

GENERALI:

• selezionare gli invii ai servizi dell’Età evolutiva (screening);

• costruire un’azione comune di aiuto agli studenti con DSA, anche attraverso lo studio assistito con corsi pomeridiani;

• sostegno alle rispettive famiglie per garantire il successo formativo in un clima di serenità e di studio impegnato, adottando opportune strategie operative;

• sensibilizzare e formare i docenti sui disturbi specifici di apprendimento;

• fornire ai docenti strumenti per sviluppare una didattica adeguata alle difficoltà dei DSA

Responsabili: Ambrosini Melisa- Rela Emanuela

Partecipanti: Alunni con DSA e le loro famiglie; docenti dei corsi pomeridiani.

Progetto: Alunni Stranieri Primaria e Scuola Secondaria OBIETTIVI

GENERALI:

• facilitare l'inserimento, la socializzazionee l'integrazione degli alunni stranieri,come elementi centrali per la crescita psicologica, sociale ed affettiva della persona e per favorire l'apprendimento scolastico;

• promuovere il diritto alla lingua e alla comunicazione, anche attraverso corsi di prima alfabetizzazione e di supporto allo studio;

• agevolare l'apprendimento dei linguaggi specifici delle varie discipline ai fini dell’acquisizione delle conoscenze;

• offrire l'opportunità di proseguire con profitto e autonomia l’iter scolastico.

Responsabile: Spagnolo Lucio

Partecipanti:

i docenti delle classi/sezioni con presenza di alunni stranieri, gli alunni stranieri, i compagni delle classi o sezioni di inserimento.

Progetto:

• sensibilizzare docenti, personale ATA,

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PROGETTI DI SEZIONE, PLESSO, SEDE SEDE DI ENEGO

Obiettivi generali • sviluppare la pratica strumentale con l'utilizzo di strumenti vari: Flauti dolce (soprano, sopranino, contralto, tenore); • sviluppare, con la formazione di gruppi strumentali, la collaborazione tra gli alunni. • realizzare dei momenti di musica dal vivo per la collettività (Natale, fine anno o altro).

Responsabile : Canale Alessandro

Progetto: Musica di Continuo Scuola Secondaria

Partecipanti : alunni delle sedi di Enego e Foza – docente di musica - altri docenti impegnati nell’organizzazione dei concerti

Obiettivi generali • mettere in scena uno spettacolo teatrale in lingua

inglese; • controllare le emozioni e gli stati d’animo recitando

dal vivo di fronte al pubblico. • coinvolgere ed emozionare il pubblico presente allo

spettacolo.

Responsabile: Insegnanti di lingua inglese- docenti di lettere della Sede di Enego

Progetto: Attività Teatrale Scuola secondaria Enego

Partecipanti: classi prime e terze Scuola secondaria di Enego

Obiettivi generali: • Cantare e suonare in coro • Esecuzione di brani musicali con il flauto

Responsabile: Alessandro Canale

Progetto: Spettacolo di Natale

Partecipanti: 1^ e 3^ sec. 1^ gr. e primaria Foza 1^-2^-3^ sec. 1^ gr. Enego

Obiettivi generali: • Riflettere sui temi legati alle scienze naturali, alla

genetica, alla storia remota, all’archeologia, all’ecologia, alla geografia;

• capire da dove veniamo e come siamo riusciti a popolare l’intero pianeta, costruendo il caleidoscopio mosaico della diversità umana attuale

Responsabile: Tomaselli Chiara

Progetto: “Homo sapiens – la grande storia della diversità umana”

Partecipanti: Classe 2^ Obiettivi generali:

• stimolare e costruire il senso della storia come premessa al formarsi della “coscienza storica”;

• far comprendere che l’esperienza del ricordare è un momento essenziale dell’agire quotidiano e della vita comune

Progetto: La Storia del nostro Ambiente

Responsabile : Dell’Aquila Maria Grazia

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Partecipanti : classe 1^ Progetti Primaria ENEGO: sci nordico; creatività; c ontinuità infanzia-primaria; spettacolo di natale; schede progetto per visite Va lle dei mulini e gita scolastica.

Obiettivi generali: • Socializzare e cooperare. • Saper riconoscere gli elementi distintivi di un

brano musicale. • Saper seguire i ritmi musicali con il corpo e con

la voce. • Sviluppare il senso ritmico e melodico.

Responsabile : Mattiuzzo Sonia

Progetto: Spettacolo di Natale

Partecipanti : Classi tutte

Obiettivi generali: • Affinare le capacità coordinative basilari e

generali. • Sviluppare il senso di equilibrio statico e

dinamico. • Eseguire le consegne proposte. • Condividere un’esperienza sportiva.

Responsabile: Rovigo Silvia

Progetto: Sci Nordico

Partecipanti: quarta e quinta PLESSO DI FOZA Progetti: Atleti domani; biblioteca; Creatività e s olidarietà; La sete dell’altopiano; Spettacolo di Natale

Obiettivi generali: • Conquistare maggiore autonomia e autocontrollo; • Motivare alla socializzazione; • Conoscenza delle proprie capacità fisiche; • Postura; • Armonia dei movimenti; • Equilibrio;Avviare allo sport: pattinaggio, sci nordico,

nuoto.

Responsabile : Costa Luisella

Progetto: Atleti Domani

Partecipanti : Tutte le classi

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Obiettivi generali: • Coinvolgere alunni e genitori.. nell’atmosfera Natalizia; • affinare l’autocontrollo di atteggiamenti, movimenti e

della voce. • cantare in coro; • leggere poesie davanti ad un pubblico.

Responsabile : Cunico Serena

Progetto: Spettacolo di Natale

Partecipanti : Tutte le classi Obiettivi generali:

• Imparare a scrivere in funzione di…; • Imparare a disegnare in funzione di…; • Raccogliere il materiale più significativo prodotto dai

singoli e/o gruppi durante l’anno scolastico; • Affinare le capacità di critica e di scelta; • Comprendere come nasce un libro.

Responsabile: Amaro Pasquale

Progetto: Biblioteca

Partecipanti: Classi tutte Obiettivi generali:

• Socializzazione, • cooperazione, • concentrazione, • inventiva, • piacere del lavoro finito, • scoperta attitudini, • valorizzare la solidarietà con la terza età. • Conoscere ed applicare varie tecniche: manipolazione,

pittura, stampa. • Arricchimento sociale e culturale nel contesto di vita

attraverso atteggiamenti collaborativi e di gratuità

Responsabile : Rossi Maria

Progetto: Creatività e Solidarietà

Partecipanti : le classi del plesso.

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PLESSO DI CANOVE Progetti: Settimana dei popoli, progetto Psicomotri cità, progetto laboratori, progetto Cooperativa.

Obiettivi generali:

• apprezzare la diversità come risorsa. • conoscere alcuni popoli della terra negli aspetti più

vicini al mondo dei bambini (ambiente, giochi, storie, cibo, scuola, musica, abbigliamento…).

• conoscere ambienti, tradizioni, culture diverse dalla nostra.

Responsabile : Strazzabosco Marina

Progetto: Settimana dei Popoli

Partecipanti : Classi prima, terza e quinta Progetto: I Laboratori: Una realtà da scoprire

Obiettivi generali: • progettare attività didattiche in chiave laboratoriale, in

ambito scientifico-tecnologico-ambientale, linguistico-biblioteca, informatico, organizzando gli spazi nella scuola applicando alcune delle caratteristiche metodologiche condivise durante il lavoro svolto, tra insegnanti, negli anni scorsi, applicando perciò un metodo che: - preveda la ricerca;

- preveda il ruolo attivo dei bambini; - che vada nella direzione della personalizzazione

Responsabile: Stella Alberto Partecipanti: Tutte le classi del plesso

Obiettivi generali: • capacità di controllare gli schemi dinamici e

posturali. • capacità di padroneggiare il proprio comportamento

motorio in interazione. • capacità di adattare il movimento ai parametri

spazio-temporali dell’ambiente. • capacità di discriminare le proprietà percettive degli

oggetti. • capacità di progettare ed attuare efficaci strategie

motorie. • capacità di intuire-anticipare il movimento degli altri

e le dinamiche degli oggetti. • capacità di discriminare e riprodurre strutture

ritmiche. • educazione alla salute. • rafforzamento della propria identità.

Progetto: Mi sento capace di..

Responsabile : Rigoni Franca

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Partecipanti : classi prima e seconda Obiettivi generali:

• Rendere gli alunni sensibili alla diversità

• Far crescere la consapevolezza che ogni persona è unica, con i suoi limiti e le sue capacità

• Conoscere un ambiente sociale diverso da quello scolastico

• (Condividere esperienze espressive e relazionali con ragazzi della Cooperativa San Luigi e San Matteo)

Responsabile : Strazzabosco Marina

Progetto: Io sono per come tu mi pensi

Partecipanti : Classi prima, terza e quinta PLESSO DI GALLIO

Obiettivi generali:

• sensibilizzare i bambini nei confronti delle persone anziane

• far comprendere che gli anziani rappresentano una grande risorsa da valorizzare

• favorire i contatti con realtà diverse.

Responsabile: Ins. Tessari Stefania

Progetto: Anziani

Partecipanti: tutte le classi del plesso SEDE MEZZASELVA

Obiettivi generali:

• favorire la continuità

Responsabile: Ins. Morlin Natalina

Progetto: Accoglienza

Partecipanti: cl. 5^ di Roana e Rotzo + cl 1^ sec di Mezzaselva

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PLESSO DI ROANA: Lingua cimbra, educazione stradale, ETRA, Giochi della natura, progetto recupero; storie di carta.

Obiettivi generali: � promuovere la pratica del riciclaggio. � riscoprire il valore del riutilizzo dei materiali. � favorire percorsi di conoscenza su tematiche scientifiche specifiche. � approccio ad attività a tematica ecologica. � ricorso all’esperimento per conoscere la realtà in cui si vive e verificare rapporti di causa ed effetto. � sviluppo della consapevolezza del patrimonio ambientale in cui si vive e della necessità di assumere buone pratiche per la salvaguardia.

Responsabile: Cocco Moreno

Progetto: Educazione Ambientale Ecologica

Partecipanti: Classi tutte; esperti dell’ETRA Obiettivi generali:

• Avvicinare gli alunni al mondo naturale e scientifico attraverso il gioco.

• Partecipare a giochi con regole semplici e coinvolgenti sviluppando: l’amore e la cura dell’ambiente; l’attitudine a leggere e interpretare segni, presenze più o meno evidenti, relazioni e trasformazioni del proprio territorio; la capacità di collaborazione per raggiungere un obiettivo …

• Scoprire il mimetismo. • Sviluppare la capacità di ascolto.

Responsabile : Cocco Moreno

Progetto: Giochi nella natura

Partecipanti : Classi tutte

Obiettivi generali • Sviluppare la capacità di lavorare in piccolo

gruppo per uno scopo comune. • Sviluppare e potenziare il piacere di ascoltare e

leggere un racconto. • Rielaborare storie e inventarne di nuove. • Potenziare la capacità creativa e fantastica. • Sperimentare tecniche diverse per illustrare una

storia.

Responsabile : Panozzo Floriana

Progetto: Storie di carta

Partecipanti : Classi tutte Obiettivi generali: Recuperare, sviluppare e potenziare le capacità di alcuni alunni relative ad alcune discipline con particolare attenzione al metodo di studio.

Progetto: Recuper, Sviluppo e Potenziamento

Responsabile: Cocco Moreno

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Partecipanti: 3^ - 4^ - 5^

PLESSO DI ROTZO

Obiettivi generali: • Conoscere il proprio territorio nei suoi aspetti storici,

culturali, geografici…. • Diventare piccole guide per accompagnare altre scuole

o gruppi

Responsabile : Sandra Costa

Progetto: Rotzo racconta Rotzo

Partecipanti : Tutte le classi del Plesso Obiettivi generali: • sensibilizzare gli alunni nei confronti degli anziani soli

nel paese o che vivono nella casa di riposo. • sviluppare la manualità. Responsabile : Costa Sandra

Progetto: Natale nel Cuore

Partecipanti : Classi quarta e quinta del Plesso

Obiettivi generali

• sviluppare la coordinazione, l’equilibrio, l’autoregolazione delle proprie forze fisiche e mentali;

• aumentare la capacità di attenzione e concentrazione.

Responsabili : Lorenzi Isabella

Progetto: “Nordic walking”

Partecipanti : le classi del plesso

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Cap. 4 VALUTAZIONE

Pag

Paragrafi

Scuole

43 1. Criteri generali per la valutazione Scuola Primaria 43 2. La valutazione nella scuola dell’Infanzia Scuola dell’Infanzia 44 3. Scheda di valutazione Scuola Primaria e Scuola

Secondaria di primo grado 44 4. Come calcolare il voto per la scheda di

valutazione Scuola Primaria

45 5. Valutazione nella Scuola Secondaria di primo grado: ammissione alla classe successiva

Scuola Secondaria di primo grado

45 6. Criteri di validazione de|l’anno scolastico Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado

46 7. Criteri per la valutazione finale Scuola Secondaria di primo grado

47 8. Scheda finale Scuola Secondaria di primo grado

48 9. Tabella di valutazione Scuola Primaria e Secondaria di primo grado

Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado

49 10. Valutazione degli alunni diversamente abili

Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado

49 11. Valutazione degli alunni con DSA Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado

50 12. Valutazione degli alunni stranieri Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado

51 13. Valutazione degli alunni in difficoltà

Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado

51 14. Criteri per la valutazione della condotta Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado

53 15. Procedura esami di Stato Scuola Secondaria di primo grado

58 16. Certificazione delle competenze Scuola Primaria 62 17. Certificazione dei traguardi di competenza Scuola Secondaria di primo

grado 67 18. Valutazione nazionale INVALSI Scuola Primaria e Scuola

Secondaria di primo grado 67 19. Valutazione Progetti Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado

68 20. Verifica finale del Progetto Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado

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1. Criteri generali per la valutazione

Il Collegio dei Docenti

Tenuto conto che: “ la valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine, assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”, come dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo del 4 settembre 2012, nel pieno rispetto delle norme in vigore, delibera quanto segue :

• La valutazione deve essere sempre formativa e orientata alla crescita didattica e personale dell’alunno

• I docenti chiariranno i criteri di valutazione agli alunni e alle famiglie • Una valutazione è una comunicazione educativa e quindi va opportunamente

motivata, particolarmente nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia deliberata in presenza di carenze relative al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.

• La valutazione, per essere efficace e comprensibile, non può scaturire da una interpretazione puramente sommativa e quantitativa del livello di maturazione dell’alunno, ricavato dalle prove di verifica, ma deve tener conto sia delle condizioni di partenza, sia dei traguardi attesi, rispetto a tutte le componenti della personalità dell’alunno.

• La valutazione, specie in momenti importanti come la promozione, deve scaturire da decisioni collegiali, se possibile, “unanimi” o a ampia maggioranza.

• Sulla base di quanto riportato, gli organi competenti, nella loro autonomia in tema di valutazione, si atterranno al rispetto delle seguenti modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione.

2. Scheda di valutazione per la Scuola Primaria

• é suddivisa in sezioni per singole discipline • a valutazione è quadrimestrale • per le classi prime della scuola primaria, il Collegio dei Docenti ha scelto di non

esprimere nel primo quadrimestre un giudizio analitico sulle singole discipline, poiché ritenuto prematuro; verrà compilata la parte finale della scheda, dove verranno considerati l’atteggiamento del bambino a scuola, l’interesse, l’impegno, la disponibilità ad apprendere

• nello spazio dedicato al “comportamento” verrà valutato il rispetto delle regole, in classe e negli spazi scolastici, da parte degli alunni

• le attività proposte nelle ore opzionali variano da plesso a plesso; i docenti indicheranno sul documento di valutazione tali attività.

• nella parte finale della scheda verranno riportati l’interesse, l’impegno, la partecipazione e la relazione con i compagni. In questa parte i genitori avranno la possibilità di comprendere come sta maturando il loro figlio e il suo atteggiamento rispetto agli apprendimenti e all’ambiente scuola.

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4. Come calcolare il voto per la scheda di valutazi one per la Scuola Primaria

La valutazione quadrimestrale e finale da parte del team sarà espressa nelle singole discipline mediante un voto che tiene conto delle valutazioni periodiche, delle verifiche orali e scritte, delle osservazioni sistematiche (è possibile fare riferimento al fascicolo osservazioni allegato al portfolio) che ogni insegnante riporta nel proprio registro personale e del giudizio complessivo espresso dal team. Il voto finale nelle singole discipline terrà conto dei fattori precedentemente illustrati e sarà accompagnato da un giudizio complessivo sull’alunno e sul suo livello globale di maturazione. Per gli alunni delle classi prime, nel primo quadrimestre, verrà compilata solo la parte relativa al giudizio globale non avendo ancora elementi utili per effettuare una valutazione sistematica nelle varie discipline. Per le classi prime e seconde, tenuto conto dell’importanza di un approccio predisciplinare ribadito dal Decreto legislativo 59/2004, le discipline storia e geografia sono valutate all’interno dell’ambito ANTROPOLOGICO; la TECNOLOGIA, in tutti e cinque gli anni, sarà valutata all’interno di SCIENZE E TECNOLOGIA. L’INFORMATICA,viene considerata una disciplina trasversale e pertanto valutata all’interno delle singole discipline. Nel caso sia stata scelta dalle famiglie, come ora opzionale, questa verrà valutata a parte. Tutti i docenti, dopo aver concordato le modalità di insegnamento dell’informatica, devono riportare nel registro di modulo la programmazione di informatica seguita, anche nel caso non sia stata prevista come ora opzionale, e precisare chi sono gli insegnanti che si sono assunti l’onere di questo insegnamento trasversale.

5. Valutazione nella Scuola Secondaria di primo gra do: ammissione alla classe successiva

1. Saranno ammessi alla classe successiva o all’Esame di Stato gli alunni che hanno

raggiunto gli standard fissati nella programmazione collegiale o curricolare o che in relazione ai percorsi personalizzati, hanno evidenziato dei progressi rispetto alla situazione di partenza ottenendo una valutazione non inferiore ai sei decimi in tutte le discipline e in condotta. Tutto ciò in coerenza con la funzione formativa assegnata alla scuola.

2. In sede di scrutinio il Consiglio di Classe utilizzerà i voti anche per descrivere a. i progressi avvenuti o meno b. il raggiungimento degli obiettivi didattici e formativi c. il processo di maturazione della personalità e la presenza di eventuali fattori

socio – economico – culturali – ambientali, per quanto noto, che abbiano costituito ostacolo al pieno raggiungimento dei traguardi scolastici.

3. Per la scuoIa secondaria di 1^ grado i Consigli di classe dovranno porre particolare attenzione nel valutare l’eventuale, effettiva efficacia formativa di una seconda ripetenza nell’ambito della stessa classe o della scuola secondaria di I grado anche in presenza di un profitto fortemente carente. Considerata l’età degli alunni, in cui il processo di maturazione è in rapida evoluzione, potrebbe risultare più favorevole per gli stessi essere inseriti in un ambiente scolastico in grado di offrire approcci formativi più rispondenti ai processi di sviluppo in atto e in un contesto relazionale tra coetanei maggiormente stimolante per la loro crescita personale.

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6. Criteri di validazione dell’anno scolastico (Primaria e Secondaria)

Considerato che le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al limite che impone agli alunni la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, ai fini della validità dell’anno delibera la possibilità di validare l’anno scolastico anche per gli alunni che abbiano superato il limite di assenze previsto dalla norma citata in premessa, utilizzando i seguenti criteri generali:

• le assenze effettuate devono essere motivate e giustificate; • gli obiettivi minimi disciplinari devono essere stati comunque acquisiti o, in ogni

caso, l’alunno deve aver raggiunto un livello di competenze ed un grado di maturazione personale tali da non creare detrimento al proseguimento degli studi;

• particolare attenzione deve essere rivolta agli alunni per i quali lo stato di salute e le assenze conseguenti abbiano creato ostacolo al raggiungimento pieno degli obiettivi didattici ed educativi;

• altrettanta attenzione va rivolta agli alunni che non siano stati in grado, pur frequentando con assiduità, di maturare il numero necessario di frequenze (a causa di ritardata iscrizione, inizio tardivo della frequenza, ecc).

I Consigli di Classe, con delibera motivata, in casi particolari ed eccezionali non rientranti nei criteri generali sopra espressi, potranno validare l’anno scolastico valutando adeguatamente le circostanze specifiche, tenendo conto della situazione familiare e personale dell’alunno

7. Criteri per la valutazione finale per la Scuola Primaria

In base alla L. 169/2008 art. 3, comma 1bis, “nella scuola primaria, i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”. Nel caso di alunni per i quali si prospetti la possibilità di una eventuale ripetenza dell’anno scolastico, gli insegnanti di classe dovranno procedere nel seguente modo: a. Verbalizzare nel primo Consiglio di Interclasse tecnico del secondo quadrimestre la situazione di alunni che presentino particolari difficoltà; b. informare il Dirigente scolastico delle situazioni a rischio; c. comunicare alla famiglia le difficoltà del bambino/a; d. attivare in orario curricolare percorsi individualizzati per recuperare le carenze rilevate; e. offrire all’alunno la possibilità di frequentare corsi di recupero, in orario extrascolastico, se attuati dalla scuola; f. comunicare alle famiglie l’evolversi della situazione didattica, attraverso un colloquio, di cui deve restare memoria; g. riportare, durante lo scrutinio, in modo dettagliato le motivazioni che hanno portato il consiglio a non ammettere il bambino/a alla classe successiva.

per la Scuola Secondaria di primo grado

Il Consiglio di classe, preso atto delle valutazioni espresse da ciascun docente e delle informazioni relative alla situazione socio – affettivo – culturale a conoscenza della

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scuola, esprimerà un voto di ammissione o di non ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato per ogni allievo. La non ammissione deve essere considerata come un’ulteriore possibilità data all’alunno di recuperare conoscenze e competenze nelle aree di sviluppo della personalità (area cognitiva e di apprendimento, affettivo – relazionale, autonomia) e di acquisire una maggiore consapevolezza di sé, in merito alle potenzialità da valorizzare. Fermo restando che l’insufficienza del voto in condotta (voto inferiore a 6) comporterà la non ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato, se l’anno scolastico è ritenuto valido rispetto alla frequenza, il Consiglio di classe esprimerà un giudizio di non ammissione qualora si riscontrino entrambe le seguenti condizioni:

• mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati per l’alunno/a in base alle peculiarità individuali (obiettivi didattici stabiliti dai docenti delle singole discipline o dal Consiglio di classe) in quattro o più discipline

• presenza di gravi lacune nella preparazione di base nei diversi ambiti disciplinari che possano pregiudicare la frequenza della classe successiva oppure gli esiti dell’ Esame di Stato.

Nel caso di alunni che presentino un rendimento insufficiente e si prospetti la possibilità di una eventuale ripetenza dell’anno scolastico, il consiglio di classe procederà nel seguente modo: a. comunicare tempestivamente alla famiglia le difficoltà del ragazzo/a precisando le discipline in cui è insufficiente e le carenze specifiche; b. informare il Dirigente scolastico delle situazioni a rischio; c. attivare in orario curricolare percorsi individualizzati per recuperare le carenze rilevate; d. offrire all’alunno la possibilità di frequentare corsi di recupero, in orario extrascolastico, se attuati dalla scuola; e. monitorare nei consigli di classe la situazione verbalizzando i progressi o le difficoltà; f. comunicare alle famiglie l’evolversi della situazione didattica, attraverso un colloquio, di cui deve restare memoria; g. riportare, durante lo scrutinio, in modo dettagliato le motivazioni che hanno portato il consiglio a non ammettere il ragazzo/a alla classe successiva e nel caso di voto non unanime mettere a verbale il nome dei docenti favorevoli e contrari alla promozione.

8. Scheda finale Scuola Secondaria di primo grado

Ciascun insegnante propone una valutazione numerica per la propria disciplina. In sede di Consiglio di classe si attribuiscono le valutazioni relative al comportamento utilizzando l’apposita griglia che esplicita gli indicatori e le modalità di calcolo del voto.

Il Consiglio è chiamato ad approvare tutte le valutazioni ed in particolare ad esprimersi sui voti inferiori alla sufficienza al fine di decidere se portarli al 6 qualora si decida per la promozione. In tal caso è opportuno registrare nel verbale sia il voto di presentazione del docente, sia quella del Consiglio. Nell’eventualità di una promozione a maggioranza, la famiglia sarà informata dal coordinatore di classe tramite lettera. Nella missiva verranno indicate le difficoltà del ragazzo. I colleghi prepareranno una lista di argomenti sui quali l’alunno dovrà lavorare durante l’estate.

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Le proposte di voto di ogni docente in sede di scrutinio dovranno:

• essere riferite alla misurazione espressa in decimi • scaturire da un congruo numero di verifiche scritte ed orali chiaramente espresse

attraverso i voti Nella valutazione finale e per l’ammissione all’Esame di Stato si prenderanno in considerazione gli indicatori sotto elencati:

• progressi rispetto al livello di partenza; • capacità di svolgere il proprio lavoro con sufficiente autonomia; • impegno, partecipazione interesse nei confronti della scuola; • recupero nelle discipline per le quali sono stati programmati interventi compensativi; • particolari e documentate situazioni personali; • progressi nel livello di maturazione personale.

9. Tabella di valutazione Primaria e Secondaria

VOTO CONOSCENZE

COMPETENZE CAPACITÀ

ATTEGGIAMENTO DA CONSIDERARE PER LA VALUTAZIONE FINALE

QUATTRO

Possiede conoscenze frammentarie e lacunose

Non arriva ad applicare conoscenze minime; non riesce ad esprimersi in modo chiaro; non è autonomo

Non dimostra impegno, né interesse per le attività svolte a scuola

CINQUE

Possiede conoscenze incerte e incomplete

Anche se guidato non sempre arriva ad applicare le conoscenze minime; non riesce ad esprimersi in modo sufficientemente chiaro.

Partecipazione: impegno: variabili

SEI

Conosce gli elementi minimi della disciplina

Coglie aspetti fondamentali, applica le conoscenze senza gravi errori; comunica in modo semplice ed essenziale; è abbastanza autonomo

Partecipazione: impegno: variabili

SETTE

Conosce gli elementi fondamentali

Esegue correttamente semplici compiti; comunica in modo adeguato non utilizzando però un linguaggio articolato e/o specifico; è autonomo per quanto riguarda gli obiettivi di base

Partecipazione: impegno: variabili

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OTTO

Possiede conoscenze sicure

Applica con coerenza e proprietà i contenuti appresi; esegue correttamente le consegne; affronta anche compiti complessi, ma con qualche incertezza; opera collegamenti; presenta buone capacità comunicative; è autonomo

Partecipazione attiva; impegno continuo e regolare;

NOVE

Possiede conoscenze sostanzialmente complete

Affronta positivamente anche compiti complessi; opera collegamenti; comunica in modo chiaro ed appropriato

Partecipazione attiva; impegno continuo. Interesse ed attenzione costanti.

DIECI

Possiede conoscenze complete con approfondimenti autonomi

Affronta e risolve con sicurezza e originalità compiti complessi; opera collegamenti; comunica in modo efficace ed articolato.

Partecipazione costruttiva; impegno: notevole;

Nota per la scuola Primaria. Nella valutazione delle prove nelle classi prime e seconde si userà la scala decimale dal 5 al 10, cercando di evitare il voto negativo, limitandolo a casi particolari; per le classi terze, quarte e quinte la scala sarà dal 5 al 10 con la possibilità di usare il 4 nella classe quinta per gli alunni che hanno le capacità, ma non si impegnano. Il suo utilizzo avrà comunque carattere eccezionale. Nelle prove di verifica di tutte le classi si provvederà ad accompagnare la valutazione in decimi con commenti, consigli ed osservazioni che permettano agli alunni di comprendere gli errori e di migliorare. Per la valutazione di altri lavori scritti (ad esempio sul quaderno) è opportuno utilizzare termini o espressioni del tipo “ bene”, “bravo”, “lavoro completo”, “lavoro incompleto”... senza valutazione numerica.

10. Valutazione degli alunni diversamente abili (Primaria e Secondaria)

Per gli alunni diversamente abili la valutazione è strettamente correlata al percorso individuale e non fa riferimento a standard qualitativi e/o quantitativi. Nel valutare l’esito scolastico i docenti faranno riferimento

• al grado di maturazione e di autonomia raggiunto globalmente dall’alunno • al conseguimento degli obiettivi didattici ed educativi, individuati nel PEI.

11. Valutazione degli alunni con DSA

Primaria e Secondaria

I Consigli delle classi frequentate da alunni con DSA, in base al disturbo indicato nella relazione diagnostica e a quanto condiviso con le famiglie nei Piani Didattici Personalizzati sugli strumenti compensativi e sulle misure dispensative individuati, adottano “modalità valutative che consentono all’alunno o allo studente con DSA

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di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare - relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove - riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria” (art. 6 D.M. 5669/2011). In fase di verifica e di valutazione, lo studente con dislessia può usufruire di tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove o, in alternativa e comunque nell’ambito degli obiettivi disciplinari previsti per la classe, di verifiche con minori richieste (Linee Guida sui DSA, 12/07/2011). Alcune delle misure che potranno essere adottate sono:

• programmazione delle prove di verifica sia scritte che orali;

• impostazione delle verifiche scritte con prevalenza di quesiti strutturati secondo la modalità verso la quale l’alunno/a abbia mostrato maggiore familiarità;

• utilizzo dei mediatori didattici (schemi, immagini, mappe..) durante le prove di verifica sia scritte che orali;

• recupero e/o integrazione delle prove scritte negative o incomplete con interrogazioni orali, concordate nei tempi e nei contenuti;

• valutazione dei contenuti piuttosto che della forma;

• considerazione delle capacità lessicali ed espressive proprie dello studente, nella valutazione delle prove orali e in ordine alle modalità di interrogazione;

• valutazione formativa e non sommativa dei processi di apprendimento.

Anche in sede di esami di Stato e di prove nazionali INVALSI, sulla base del disturbo specifico, possono essere riservati tempi più lunghi di esecuzione delle prove ed è assicurato l’utilizzo degli strumenti compensativi più idonei nonché dei criteri valutativi attenti al contenuto piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte che nei colloqui orali. Nell’ambito delle lingue straniere, la Scuola mette in atto ogni strategia didattica possibile:

• privilegiando l’espressione orale ed in particolare valutando l’efficacia comunicativa

• valorizzando la comprensione del senso generale del messaggio scritto

• ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative più opportuni

• progettando, presentando e valutando le prove scritte secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse ai DSA

• dispensando dalle prove scritte in presenza di tutte le seguenti condizioni: certificazione che ne presenti esplicita richiesta, richiesta scritta da parte della famiglia e approvazione del Consiglio di Classe. In caso di dispensa dalle prove

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scritte in lingua straniera, in sede di esami di Stato è possibile prevedere una prova orale sostitutiva di quella scritta.

“Solo in casi di particolari gravità del disturbo di apprendimento, anche in co-morbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l’alunno o lo studente possono – su richiesta delle famiglie e conseguente approvazione del consiglio di classe - essere esonerati dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato” ((art. 6, comma 7, D.M. 5669/2011), inficiando tuttavia la validità del titolo di studio.

12. Valutazione degli alunni stranieri (Primaria e Secondaria)

Per gli alunni stranieri che si trovino nel primo anno di scolarizzazione all’interno del sistema d’istruzione nazionale, la valutazione periodica e annuale mira a verificare la preparazione soprattutto nella conoscenza della lingua italiana. Nel momento della valutazione si considererà il livello di partenza dell’alunno, il processo di conoscenza, le motivazioni, l’impegno e le sue potenzialità di apprendimento. Per questi alunni, durante il primo anno di inserimento scolastico si valuteranno solo le discipline a loro accessibili.

Per poter valutare l’alunno straniero non/parzialmente alfabetizzato in lingua italiana, si deve fare una distinzione didattica fondamentale tra:

• “la lingua per comunicare” , che può essere appresa in un arco di tempo più o meno breve, da un mese a un anno, in relazione all’età, alla lingua d’origine, al suo utilizzo in ambiente extrascolastico

• “la lingua dello studio” , il cui apprendimento può richiedere alcuni anni, considerato che si tratta di competenze specifiche.

• Una volta superata la prima fase dell’apprendimento (capacità di comunicare in lingua italiana), è necessario prestare particolare attenzione all’apprendimento della lingua per lo studio perché rappresenta il principale ostacolo per lo studio delle varie discipline” (Linee Guida del MIUR, CM. n 24 – 1.3.2006 - II parte-Indicazioni operative: l’insegnamento dell’italiano e altri apprendimenti linguistici).

Per questi motivi, l’insegnante all’atto della valu tazione dovrà:

• selezionare, nell’ambito della propria disciplina, i contenuti, individuando i nuclei tematici fondamentali, al fine di permettere il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione e gli obiettivi possibili rispetto alla situazione di partenza;

• fare riferimento al lavoro svolto dall’alunno nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico (ITALIANO/L2), qualora siano stati attivati.

• In questo contesto, nell’ottica di una valutazione formativa, i Consigli di Classe, nel valutare il percorso dell’ alunno straniero, prenderanno in considerazione i seguenti indicatori:

• percorso scolastico pregresso dell’alunno; • risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L1 o L2; • risultati ottenuti nei percorsi disciplinari personalizzati per l’alunno; • impegno, la partecipazione, la progressione e le potenzialità di apprendimento.

13. Valutazione degli alunni in difficoltà

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(Primaria e Secondaria)

• Per la valutazione degli alunni in difficoltà gli organi competenti faranno riferimento: • ai progressi evidenziati, considerati i livelli di partenza, sia in relazione

all’apprendimento, sia alla maturazione personale; • all’impegno profuso, pur in presenza di un livello di competenza ancora molto

incerto • alla presenza di eventuali situazioni socio-ambientali che potrebbero aver influito

negativamente sul processo di apprendimento. 14. Criteri per la valutazione della condotta

per la Scuola Primaria La legge 169/2008, come è stato esplicitato dalla Circolare Ministeriale n° 100/2008, prevede per la scuola primaria di valutare il comportamento come negli anni precedenti, senza tenere conto della valutazione decimale. Pertanto il Collegio propone di valutare l’osservanza delle regole al’interno della scuola, il rispetto dimostrato nei confronti dei compagni, degli adulti presenti a scuola, dell’ambiente scolastico con i seguenti quattro giudizi:

• comportamento adeguato • comportamento generalmente adeguato • comportamento parzialmente adeguato • comportamento non adeguato

Per la Scuola Secondaria di primo grado

Il voto di condotta viene attribuito, dall’intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini, in base alla seguente GRIGLIA DI VALUTAZIONE e alla relativa MODALITA’ DI CALCOLO DEL VOTO. Ad ogni indicatore riportato nella griglia di valutazione il Consiglio di Classe assegna un punteggio rispettando quanto indicato nella tabella dei descrittori. Se la somma del punteggio assegnato è: da 19 a 20 il voto di condotta è 10

da 16 a 18 il voto di condotta è 9

da 11 a 15 il voto di condotta è 8

da 8 a 10 il voto di condotta è 7

da 5 a 7 il voto di condotta è 6

di 4 punti il voto di condotta è 5

Il voto di condotta concorrerà alla valutazione complessiva dello studente e determinerà, se insufficiente, la non ammissione all’anno successivo di corso o agli esami di Stato.

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I

Pagel-lina II Indicatore Descrittore

5 5 5 Sempre corretto ed educato con docenti, compagni e

personale della scuola 4 4 4 Quasi sempre corretto ed educato con docenti, compagni

e personale della scuola 3 3 3 Non sempre corretto 2 2 2 Spesso scorretto 1 1 1

Comportamento

Scorretto o inadeguato 5

5

5

Segue con partecipazione e interesse i vari argomenti proposti anche con contributi personali. E’ capace di lavorare in gruppo

4

4

4

Segue con interesse i vari argomenti proposti anche con contributi personali e sa collaborare con i compagni

3

3

3

Segue con attenzione i vari argomenti proposti anche se non sempre con interesse. E’ disponibile alla collaborazione con i compagni

2

2

2

Presta attenzione solo quando gli argomenti proposti suscitano il suo interesse. Generalmente non si fa coinvolgere nelle varie attività

1

1

1

Partecipazione

Non partecipa all’attività scolastica, rivelando scarsa attenzione e modesto interesse per gli argomenti proposti

5 5 5 Non ha a suo carico alcun provvedimento disciplinare, né ammonizioni verbali

4 4 4 Ha subito solo qualche ammonizione verbale 3

3

3

Ha subito ammonizioni verbali e/o scritte nel libretto personale e almeno una comunicazione disciplinare scritta nel registro di classe nell’arco del quadrimestre

2

2

2

Ha subito diverse ammonizioni verbali e/o scritte nel libretto personale ed un numero di note disciplinari scritte nel registro di classe pari a 3-4 nell’arco del quadrimestre e/o un eventuale provvedimento di sospensione

1

1

1

Note disciplinari

Ha subito numerose ammonizioni verbali e scritte nel registro di classe e/o uno o più provvedimenti di sospensione

5

5

5

Porta e utilizza in modo responsabile e con cura i materiali didattici (propri e della scuola) e rispetta le strutture scolastiche. Esegue regolarmente e con precisione i compiti per casa.

4

4

4

Porta e utilizza in modo generalmente responsabile i materiali didattici (propri e della scuola) e rispetta le strutture scolastiche. Esegue regolarmente i compiti per casa.

3

3

3

Non sempre porta e utilizza in modo corretto e diligente i materiali didattici (propri e della scuola) ed è poco attento nei confronti delle strutture scolastiche. Esegue con discontinuità e/o superficialità i compiti per casa.

2

2

2

Porta con discontinuità e utilizza in modo scorretto i materiali didattici (propri e della scuola); è poco attento nei confronti delle strutture scolastiche (scrive sui banchi, non si cura dell’ordine dell’aula…). Spesso non esegue i compiti assegnati.

1

1

1

Uso del materiale didattico e

delle strutture Scolastiche. Svolgimento

compiti per casa

Porta raramente e utilizza in maniera irresponsabile i materiali didattici (propri e della scuola); provoca danni alle strutture della scuola (danneggia i banchi, non si cura dell’ordine dell’aula, sporca i muri…). Non esegue i compiti assegnati.

TOTALE

I Quadrimestre

Pagellina interq. II Qua drimestre

VOTO DI CONDOTTA:

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15. PROCEDURA ESAMI DI STATO Il Collegio dei Docenti delibera di approvare una procedura d’esame nei seguenti termini:

PROVE SCRITTE

Prova scritta di italiano Tipologia di prove: lettera o diario, testo argomentativo, relazione. Per lo svolgimento della prova è previsto l’uso del vocabolario Durata della prova: quattro ore .

Prova scritta di lingue inglese e francese Prova unica per le due discipline. Per entrambe le lingue i candidati dovranno scegliere una tra due diverse tipologie di traccia: comprensione del testo - compilazione di un questionario e dialogo aperto. Per lo svolgimento della prova è previsto l’uso dei vocabolari relativi a ciascuna lingua. La mattinata verrà suddivisa in due parti di un’ora e trenta, corrispondenti alle due prove, con un intervallo al termine della prima prova. Nella prima parte si terrà la prova di lingua inglese (durata un’ora e trenta minuti) e nella seconda parte quella di francese o tedesco (durata un’ora e trenta minuti, con possibilità di uscire dopo un’ora dall’inizio della prova). Poiché le docenti di lingua straniera non possono essere presenti nello stesso momento in tutte le sedi, si lascia libertà di iniziare con una lingua o con l’altra, in accordo con l’Istituto Comprensivo di Gallio. La prova della seconda lingua verrà, inoltre, strutturata in modo da tener conto del minore monte ore annuale rispetto alla prima lingua straniera (3 ore settimanali di inglese; 2 ore settimanali di francese o tedesco) e sarà quindi più semplice. Si propone che l’intervallo duri venti minuti.

Prova scritta di matematica, scienze e tecnologia La prova si articola in cinque quesiti: quesito n° 1: rappresentazione di poligoni nel pian o cartesiano e trasformazioni geometriche quesito n° 2: soluzione e verifica di equazioni di primo grado a una incognita quesito n° 3: rappresentazione assonometrica di un poliedro o di un solido di rotazione. Determinazione di area e volume del solido. Solidi equivalenti.

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quesito n° 4: soluzione di uno o due problemi relat ivi o al moto, o alle forze, o al principio di Archimede, o alle leve quesito n° 5: elaborazione e rappresentazione di da ti statistici. Ogni quesito è suddiviso in almeno due sezioni: la prima finalizzata alla verifica dell’acquisizione di conoscenze e abilità essenziali , la seconda invece sottesa ad evidenziare capacità di rielaborazione personale. Per lo svolgimento della prova è previsto l’uso della calcolatrice e di tutti gli strumenti da disegno tecnico necessari alla rappresentazione assonometrica. Durata della prova: tre ore

Quarta prova nazionale La prova è oggettiva e semistrutturata (composta da quesiti sia a scelta multipla sia a risposta aperta), ed è articolata in due fascicoli : uno dedicato alla valutazione di competenze nell’ambito della lingua italiana, l'altro alla valutazione delle competenze in matematica. E’ finalizzata principalmente a completare gli elementi di valutazione propri della scuola con elementi rilevati a livello nazionale in modo da avviare azioni per migliorare la qualità della scuola e a contribuire al progressivo allineamento degli apprendimenti degli studenti a standard nazionali. Durata complessiva della prova: due ore.

Per gli alunni con disturbo specifico di apprendime nto o con diagnosi di dislessia

si impiegheranno i seguenti strumenti compensativi e le misure dispensative: • tabella delle formule geometriche, calcolatrice • computer con programma di videoscrittura e/o sintesi vocale. • programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte • valutazione delle prove scritte ed orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma. Ogni sottocommissione adotterà gli strumenti più idonei ad ovviare alle difficoltà del singolo caso. Per gli alunni diversamente abili saranno predisposte prove differenziate, in linea con gli interventi educativi - didattici attuati sulla base del Piano Educativo Individualizzato, secondo le indicazioni contenute nell’art. 318 del Testo Unico (D.lvo n°. 297/1994). I docenti preposti al sostegno partecipano a pieno titolo alle operazioni connesse alla predisposizione e correzione delle prove e alla valutazione finale. Nel caso di esito negativo delle prove d’esame, per gli alunni diversamente abili è possibile rilasciare un attestato che certifichi i crediti formativi acquisiti. Tale attestato è titolo per l’iscrizione e la frequenza di classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi da valere anche per percorsi integrati (O.M. n°. 90/2001) Per gli alunni con cittadinanza non italiana , la cui preparazione scolastica è fortemente condizionata dalla scarsa conoscenza della lingua italiana e, a volte, da un percorso di studi non regolare, pur nella inderogabilità della effettuazione di tutte le prove scritte previste per l’esame di stato e del colloquio pluridisciplinare, le Commissioni

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dovranno considerare la particolare situazione di tali alunni e procedere ad un’opportuna valutazione dei livelli di apprendimento conseguiti che tenga conto anche delle potenzialità formative e della complessiva maturazione raggiunta.

Colloquio pluridisciplinare

Il colloquio pluridisciplinare è finalizzato a valutare non solo le conoscenze e le competenze acquisite, ma anche il livello di padronanza di competenze trasversali (capacità di esposizione e argomentazione, di risoluzione dei problemi, di pensiero riflessivo e critico, di valutazione personale, ecc…..). Alla prova orale ogni alunno presenterà un percorso formato da argomenti relativi ad almeno quattro discipline, di cui le prime due scelte nell’area letterario – scientifica (ovvero: Italiano, Storia ed Ed. alla Cittadinanza, Geografia, Lingua, Scienze), le altre scelte nell’area tecnico – pratica (Tecnologia, Musica, Arte e immagine, Scienze motorie). Il percorso del colloquio verrà realizzato, in modo autonomo, dai candidati entro il mese di maggio e presentato al coordinatore di classe. Non dovrà essere necessariamente supportato da ricerche o “tesine”, ma il percorso dovrà essere esplicitato, anche utilizzando supporti digitali, attraverso una scaletta degli argomenti scelti tra quelli affrontati con i collegamenti tra le diverse discipline. Qualora lo ritenga opportuno per una migliore organizzazione ed esplicitazione del percorso approntato, ogni candidato potrà fare riferimenti ad argomenti o attività svolti nei precedenti anni scolastici. Se richiesto dai docenti, accanto al percorso, i candidati dovranno presentare ricerche, lavori o altro svolti durante l’anno scolastico. Qualora gli alunni incontrassero difficoltà nella redazione del percorso, gli insegnanti delle materie coinvolte saranno tenuti a fornire il loro aiuto. Il candidato che in preparazione all’esame non presenterà un percorso sosterrà il colloquio su tutte le discipline. Ultimata la fase di presentazione degli argomenti autonomamente proposti (durata massima di 15 minuti), i docenti potranno intervenire con domande di approfondimento su discipline ed argomenti collegabili con quanto presentato dal candidato. Le attività e gli insegnamenti facoltativi e opzionali svolti dagli alunni nell’ultimo anno possono costituire oggetto di esame all’interno del colloquio pluridisciplinare. All’interno del colloquio d’esame, la cui durata complessiva è ipotizzabile per un tempo massimo di 30 minuti inclusivo anche della stesura del giudizio sul colloquio stesso e della certificazione delle competenze, dovrà essere data comunicazione motivata degli esiti delle prove scritte; l’eventuale correzione o spiegazione di errori da parte del candidato costituirà elemento di giudizio positivo. Gli alunni che hanno seguito un percorso didattico differenziato saranno chiamati a sostenere prove scritte ed orali differenziate e consequenziali al percorso stesso.

Rilevazione e certificazione dei traguardi di svilu ppo delle competenze

La rilevazione dei traguardi di sviluppo delle competenze acquisite dall’alunno avviene mediante l’utilizzo del modello di “Certificazione dei traguardi di competenza” elaborato dalle scuole in rete coordinate dall'USP di Vicenza e registra:

• competenze acquisite, capacità e potenzialità dimostrate nelle diverse aree disciplinari, traguardi raggiunti dall’alunno, tenendo presente sia il percorso scolastico che gli esiti delle prove d’esame

• il livello di maturazione raggiunto

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• la valutazione globale in uscita dalla scuola secondaria di primo grado.

Linee di indirizzo sulla valutazione finale L’esame finale del primo ciclo d’istruzione ha particolare rilevanza poiché conclude un percorso caratterizzato dalla sistematizzazione dei saperi disciplinari che avviene in un momento in cui i processi di maturazione sono ancora in atto. All’esito finale dell’esame di Stato concorrono i risultati delle quattro prove scritte (italiano, matematica, francese e inglese), della prova nazionale INVALSI (voto unico), del colloquio orale e del voto di ammissione. Il voto finale “è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel voto di ammissione, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5” (D.P.R. 122/2009, art 3, comma 8). Sarà cura precipua delle diverse Sottocommissioni d’esame, e della professionalità dei loro componenti, far sì che il voto conclusivo sia il frutto mediato di una valutazione collegiale delle diverse prove e del complessivo percorso scolastico dei candidati (tappe percorse, progressi compiuti e potenzialità sviluppate). Si cercherà pertanto di evitare possibili appiattimenti, che rischierebbero di penalizzare potenziali “eccellenze” e di evidenziare i punti di forza nella preparazione dei candidati anche in funzione orientativa rispetto al proseguimento degli studi. Agli alunni che conseguono un punteggio di 10/10 può essere assegnata la lode, da parte della Commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità( CM 49/2010).

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Valutazione del colloquio orale Voto Descrittore

10 • Possiede conoscenze approfondite e organiche; • Sa essere personale e autonomo nell’articolazione degli argomenti

effettuando collegamenti con sicurezza; • Espone con sicurezza, proprietà e correttezza di linguaggio; • Sa organizzare il discorso con competenza e padronanza,

manifestando rielaborazione personale. 9

• Possiede conoscenze approfondite; • Sa essere personale e autonomo nell’articolazione degli argomenti ed

effettua collegamenti; • Espone con sicurezza e proprietà di linguaggio; • Sa organizzare il discorso con competenza, rileva qualche incertezza

nella rielaborazione personale. 8

• Possiede conoscenze sicure; • È autonomo nell’articolazione degli argomenti, ma manifesta qualche

incertezza ad effettuare collegamenti; • Si esprime con coerenza e chiarezza; • Rielabora, se guidato.

7 • Possiede conoscenze fondamentali ed è in grado di servirsene

correttamente; • tratta gli argomenti in modo corretto, anche se tende a semplificare

procedure e argomentazioni • si esprime in modo semplice, ma chiaro • sa operare semplici collegamenti

6 • Possiede conoscenze essenziali pur con qualche incertezza; • espone con sufficiente chiarezza, ma a volte in modo mnemonico; • sa operare qualche semplice collegamento solo se guidato.

5 • L’alunno conosce solo gli argomenti più vicini al suo vissuto e/o al suo

interesse; • Non ha ancora acquisito conoscenze relative ad aspetti disciplinari

fondamentali; • Espone in modo frammentario e superficiale.

4 • L’alunno possiede solo poche nozioni elementari • Si esprime in forma confusa, scorretta e disorganica.

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16. Certificazione delle competenze

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

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Inoltre le Nuove Indicazioni prevedono per la certi ficazione delle competenze quanto segue:

La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione. Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità profes- sionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realt à quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.

Solo a seguito di una regolare osservazione, docum entazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione , al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.

Il Collegio pur consapevole della complessità che tali certificazioni richiedono e tenuto conto delle 8 competenze chiave indicate dal Parlamento Europeo e previste dalle Indicazioni nazionali (pag. 11) delibera una certificazione delle competenze prevalentemente per ambiti disciplinari:

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CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI

DEGLI ALUNNI IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA

anno scolastico 2012-2013

Alunn__ ______________________________________________

Nat_ il _______________ a ______________________________

Residente a ___________________________________________

Classe frequentata _____ del plesso di ______________________

Gli insegnanti di classe:

______________________________________________________

______________________________________________________

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Livelli TRAGUARDI DI COMPETENZA

1 2 3 4

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE

Stabilire relazioni positive con compagni e insegnanti; rispettare con consapevolezza le regole.

COLLABORARE E PARTECIPARE

Interagire in modo responsabile, rispettando i diversi punti di vista; apportare contributi personali alle attività per l'arricchimento dell'apprendimento comune.

COMUNICARE

Comprendere e produrre messaggi di genere diverso, utilizzando linguaggi di vario tipo (verbale, simbolico, espressivo, scientifico, ecc.).

RISOLVERE PROBLEMI

Affrontare situazioni problematiche, costruendo e verificando ipotesi, raccogliendo e valutando dati, proponendo soluzioni diverse, utilizzando contenuti e metodi delle varie discipline di studio.

INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI

Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a vari ambiti disciplinari.

Descrizione dei livelli

1. Livello BASE 1 - L’alunno ha ancora bisogno di guida e controllo come condizione necessaria per raggiungere la competenza descritta.

2. Livello BASE 2 - L’alunno ha maturato la competenza in modo essenziale.

3. Livello INTERMEDIO - L’alunno ha maturato una buona competenza.

4. Livello AVANZATO - L’alunno ha maturato una competenza sicura ed efficace.

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17. CERTIFICAZIONE DEI TRAGUARDI DI COMPETENZA

raggiunti al termine della

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

N° ...........

Il Dirigente scolastico e il Presidente della Commissione d’esame

Visto l’art. 8 del il regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni DPR 22 giugno 2009, n. 122

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal consiglio di classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede di esame di Stato;

CERTIFICANO

che l’alunna/o .............................………………………………………......................….

nato/a il ..../..../......, a ..................................... Stato ............................

ha superato l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la

valutazione finale di ………....…………..

Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove di esame

HA RAGGIUNTO

i traguardi nello sviluppo delle competenze

di seguito indicati

COMPETENZE LINGUISTICHE - ITALIANO Padroneggia gli strumenti espressivi e argomentativ i indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti . 1 usando strategie espressive in modo elementare in contesti noti e strutturati. 2 usando strategie espressive e argomentative in modo elementare in diversi contesti 3 usando strategie espressive e argomentative in modo appropriato in diversi contesti

e autonomo

4 usando strategie espressive e argomentative in modo efficace e personale in contesti nuovi

Legge, comprende e interpreta testi scritti di vari o tipo . 1 cogliendone le informazioni essenziali e in modo non sempre autonomo. 2 cogliendone informazioni essenziali e significato globale con sufficiente autonomia

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3 cogliendo anche inferenze dirette e operando autonomamente collegamenti tra le informazioni

4 elaborando e usando le informazioni in modo critico Produce testi di vario tipo in relazione ai differe nti scopi comunicativi . 1 rispettando le principali regole formali e comunicative, sotto diretta supervisione 2 chiari, pertinenti e sostanzialmente corretti in sufficiente autonomia 3 pertinenti,organici e formalmente corretti in completa autonomia 4 corretti, pertinenti, ben strutturati con spunti di approfondimento personale e critico COMPETENZE LINGUISTICHE – LINGUE STRANIERE Utilizza le lingue straniere per scopi comunicativi e operativi. 1 applicando, sotto supervisione, modelli essenziali di comunicazione in semplici frasi

d’uso frequente e in contesti noti e strutturati.

2 scambiando anche informazioni in modo sufficientemente autonomo, semplice e diretto su argomenti familiari o abituali.

3 in modo autonomo, comprendendo globalmente brevi informazioni orali e scritte, rispettando le principali regole grammaticali e rielaborando la forma in modo esauriente.

4 comprendendo informazioni specifiche in messaggi orali e scritti di media lunghezza e rielaborando, in fase di produzione, le conoscenze acquisite in forma chiara.

COMPETENZE STORICO-GEOGRAFICHE Utilizza il metodo storico per comprendere gli even ti nel loro sviluppo diacronico e sincronico cogliendone le relazioni. 1 in modo non ancora autonomo, collocando nel tempo i fatti storici più rilevanti e

usando una terminologia essenziale.

2 in modo sufficientemente autonomo, collocando nel tempo i fatti storici più rilevanti e ricavando le informazioni essenziali dalle fonti utilizzate. Utilizza una terminologia disciplinare essenziale.

3 in modo autonomo, interrogandosi su cause e conseguenze dei principali avvenimenti storici della storia italiana, europea e mondiale. Utilizza una terminologia disciplinare adeguata.

4 ricavando informazioni dalle fonti, riconosce le relazioni di causa – effetto negli avvenimenti storici affrontati ed è in grado di confrontare, in modo critico, il presente con il passato, argomentando le proprie riflessioni.

Individua le interazioni tra gli elementi naturali e antropici dell’ambiente per coglierne gli sviluppi e operare scelte consapevoli. 1 orientandosi nell’ambiente vicino, riferendo in maniera episodica e guidata gli aspetti

più rilevanti di un territorio. Usa una terminologia essenziale.

2 orientandosi nell’ambiente vicino, utilizzando diversi tipi di carta geografica e riconoscendo gli elementi essenziali che caratterizzano un territorio in modo sufficientemente autonomo. E’ consapevole dell’esistenza dei problemi ambientali. Utilizza una terminologia disciplinare essenziale.

3 orientandosi, leggendo e interpretando carte geografiche tematiche, individuando gli elementi che lo caratterizzano e le loro interazioni, in modo autonomo. Utilizza una terminologia adeguata.

4 ipotizzando anche delle soluzioni per i problemi ambientali. Utilizza una terminologia adeguata e argomenta le proprie riflessioni.

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Colloca l’esperienza personale in un sistema di reg ole fondato sui diritti e i doveri enunciati dalla Carta Costituzionale per la tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. 1 in modo guidato e con l’aiuto di una persona di riferimento 2 Dimostrando una essenziale consapevolezza 3 In modo autonomo e consapevole 4 In modo autonomo e consapevole, esercitando come studente forme di cittadinanza

attiva e responsabile

COMPETENZE MATEMATICHE Utilizza le tecniche e le procedure del calcolo per risolvere situazioni problematiche. 1 in contesti elementari e sotto diretta supervisione. 2 in semplici contesti e in modo sufficientemente autonomo 3 in contesti articolati e in modo autonomo 4 in contesti complessi ed elaborando strategie originali Elabora dati e informazioni per individuare i proce dimenti più adeguati per la risoluzione di problemi. 1 in contesti poco articolati e sotto diretta supervisione. 2 in semplici contesti e in modo sufficientemente autonomo 3 in contesti articolati e in modo autonomo 4 in contesti complessi ed elaborando strategie originali Utilizza figure geometriche, individuandone le rela zioni, per rappresentare la realtà 1 sotto diretta supervisione e, graficamente, in modo incerto. 2 scegliendo, in modo sufficientemente autonomo, la modalità adeguata al contesto 3 con sicurezza, scegliendo la modalità adeguata al contesto. 4 con sicurezza e completezza, con modalità adeguate al contesto e, nel caso, con

soluzioni originali.

Analizza i risultati ottenuti e valuta il proprio o perato. 1 in modo incerto e se sollecitato 2 in modo abbastanza sicuro e con sufficiente autonomia 3 autonomamente e In modo abbastanza sicuro 4 in modo critico e consapevole COMPETENZE SCIENTIFICHE Osserva in modo diretto e indiretto la realtà per identificare fatti, fenomeni, problemi, avvalendosi di conoscenze e procedure scientifiche 1 in modo non sempre autonomo e adeguato 2 in modo sufficientemente autonomo e adeguato 3 in modo autonomo e adeguato 4 in modo autonomo e utilizzando adeguatamente conoscenze e procedure Analizza, comprende e valuta criticamente un fenome no o una situazione problematica, formula ipotesi ed elabora un percors o fattuale per verificarle 1 analizza un fenomeno o una situazione problematica per formulare ipotesi di

spiegazione.

2 Analizza, comprende e valuta un fenomeno o una situazione problematica per formulare ipotesi di spiegazione e per elaborare semplici percorsi di verifica.

3 analizza, comprende e valuta un fenomeno o una situazione problematica per formulare ipotesi di spiegazione e per elaborare percorsi di verifica.

4 analizza, comprende e valuta criticamente un fenomeno o una situazione problematica, per formulare ipotesi di spiegazione ed elaborare un coerente e completo percorso fattuale di verifica.

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Comunica in modo efficace, utilizzando il linguaggi o specifico, per documentare e giustificare decisioni e conclusioni. 1 comunica, utilizzando il linguaggio specifico, per spiegare le sue decisioni 2 comunica con pertinenza, utilizzando il linguaggio specifico, per spiegare le sue

decisioni

3 comunica con pertinenza, utilizzando il linguaggio specifico, per spiegare e documentare le sue decisioni

4 comunica in modo efficace, utilizzando il linguaggio specifico, per documentare e giustificare decisioni e conclusioni

Elabora modelli per rappresentare la realtà, interp retarla e/o generalizzare situazioni 1 elabora semplici modelli per rappresentare, in modo non ancora autonomo, la realtà 2 elabora modelli per rappresentare la realtà, in modo sufficientemente autonomo 3 elabora modelli per rappresentare la realtà e interpretarla 4 elabora modelli per rappresentare la realtà, interpretarla e/o generalizzare situazioni COMPETENZE TECNOLOGICHE Osserva, descrive e analizza in vario modo e in aut onomia fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale, per riconoscere rela zioni tra di essi. 1 Osserva, descrive e analizza oggetti semplici e fenomeni comuni, per individuare

relazioni tra essi.

2 Osserva, descrive e analizza oggetti, fenomeni, strumenti e macchine, per individuare relazioni tra essi in modo sufficientemente autonomo.

3 Osserva, descrive, analizza aspetti della realtà naturale e artificiale e utilizza disegni, schemi, mappe e grafici per rappresentare relazioni.

4 Osserva, descrive e analizza in vario modo e in autonomia fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale, per riconoscere relazioni tra di essi

Elabora modelli per rappresentare la realtà e inter pretarla 1 usando a livello elementare e guidato materiali, attrezzi e strumenti del disegno

tecnico

2 usando autonomamente materiali, attrezzi, strumenti e regole del disegno tecnico 3 usando anche con precisione gli strumenti del disegno tecnico applicandoli a nuovi

contesti

4 usando le conoscenze e il disegno tecnico per la progettazione e/o per generalizzare situazioni

COMPETENZE ARTISTICHE, MUSICALI E MOTORIE Utilizza codici e funzioni della comunicazione visi va per leggere i messaggi e per realizzare elaborati usando tecniche espressive div erse. 1 in modo semplice, guidato e non sempre adeguato 2 in modo sufficientemente adeguato e autonomo 3 in modo appropriato e autonomo 4 in modo efficace e creativo Comprende e utilizza la corrispondenza suono-segno nell’espressione musicale propria e altrui attraverso l’uso della voce, degli strumenti e del corpo. 1 in modo semplice, guidato e non sempre adeguato 2 in modo sufficientemente adeguato e autonomo 3 in modo appropriato e autonomo 4 in modo efficace e creativo Decodifica e utilizza il linguaggio corporeo nei su oi diversi aspetti orientando le proprie potenzialità al raggiungimento degli obiett ivi individuali e di gruppo. 1 in modo semplice guidato e non sempre adeguato

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2 in modo sufficientemente adeguato e autonomo 3 in modo appropriato e autonomo 4 in modo efficace e originale COMPETENZE DI FRUIZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE Legge e interpreta le espressioni del patrimonio cu lturale in relazione al contesto storico-ambientale per coglierne significati e valo ri. 1 in modo semplice, guidato e con strumenti minimi 2 in modo sufficientemente adeguato e autonomo 3 in modo appropriato e autonomo 4 in modo in modo appropriato e approfondito COMPETENZE DIGITALI Usa le risorse del computer e i programmi applicati vi per conoscere, documentare e comunicare. 1 usa le risorse elementari del sistema operativo, per documentare 2 usa le risorse del computer e i programmi applicativi per documentare e comunicare 3 usa programmi di videoscrittura, fogli di calcolo, programmi di presentazione,

strumenti di navigazione sul web e la posta elettronica per conoscere, documentare e comunicare

4 usa in modo autonomo e produttivo gli applicativi di impiego più diffuso per supportare il proprio lavoro e presentare i risultati

Data, Il Dirigente scolastico Il Presidente d’esame _____________________ ______________________

Livello 1 – INGRESSO - stadio dell’assistenza – L’alunno, nell’ambito disciplinare considerato, ha bisogno di guida e controllo come condizione necessaria per raggiungere le prestazioni di competenza descritte - voto corrispondente 6

Livello 2 – BASE - stadio soglia – L’alunno ha conseguito il livello soglia riferibile alle conoscenze e alle abilità implicate nell’ambito disciplinare considerato e sa agire le proprie competenze in maniera semplice ed essenziale - voto corrispondente 7

Livello 3 – INTERMEDIO - stadio dell’organizzazione – L’alunno è pervenuto ad una sistemazione organica delle conoscenze e delle abilità implicate nella disciplina considerata e le utilizza in modo efficace per assolvere i compiti assegnatigli - voto corrispondente 8

Livella 4 - AVANZATO - stadio dell’autonomia – L’alunno, nell’ambito disciplinare considerato, sa trasferire in contesti nuovi le competenze sviluppate nelle esperienze scolastiche e riesce a lavorare con autonomia raggiungendo soluzioni personali nei compiti assegnatigli - voti corrispondenti 9/10.

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IL PORTFOLIO O TACCUINO DI VIAGGIO (per la scuola p rimaria)

Uno degli obiettivi del POF è quello di permettere ad ogni bambino di manifestare le proprie potenzialità. È in questa direzione che lavoriamo, consapevoli della complessità e della difficoltà che ciò comporta. Come docenti siamo concordi nel ritenere che tale strumento ci aiuti a vedere nella classe, non un insieme indistinto di bambini, ma tanti bambini/e diversi con la loro unicità e ricchezza che la scuola ha il dovere istituzionale di promuovere e valorizzare. Uno slogan accompagna il taccuino in tutte le classi, “Un momento... sto pensando”: di fronte ad un modello che ci vede “consumatori” di informazioni, oltre che di beni, è chiesto ai bambini di fermarsi, senza fretta, e riflettere su se stessi, nei tempi e nei modi adeguati alle diverse età. Riteniamo infatti che un'attività di riflessione personale sulle proprie esperienze sia indispensabile per dar loro significato. Ne consegue che la compilazione del portfolio favorisce questo obiettivo metacognitivo. Ma ciò non è sufficiente. Siamo chiamati, anche con sforzo creativo, a pensare a come utilizzare ciò che il bambino propone di sé nel portfolio, per impostare alcune attività didattiche nella direzione della personalizzazione. È una continua sperimentazione alla quale come insegnanti siamo chiamati per migliorare questa opportunità educativa. Quest’anno viene lasciata discrezionalità ai team di insegnanti nel compilare, per le proprie classi, quelle parti del taccuino che meglio rispondono alla propria attività di programmazione.

18. Valutazione nazionale INVALSI

Come su tutto il territorio nazionale nel mese di maggio saranno somministrate le prove INVALSI alle classi II e V primaria, I secondaria di primo grado nelle seguenti aree:

• prova preliminare di lettura per le classi II e prova di Italiano per le classi II e V primaria;

• prova di matematica per le classi II e V primaria e Questionario studente per la classe V primaria;

• prova di Italiano, di Matematica e Questionario studente per le classi I della scuola secondaria di primo grado.

19.Valutazione dei Progetti

È cura dell’Istituto predisporre i criteri per la valutazione e la verifica in itinere dei progetti realizzati nell’anno scolastico. Monitoraggio e verifica finale sono gli elementi fondamentali nei quali si articola il processo di valutazione come viene indicato di seguito. Verifica dell’efficacia del progetto in itinere Il monitoraggio in itinere consente di individuare sia gli aspetti positivi che le problematiche emergenti. I destinatari del monitoraggio sono gli alunni (quando possibile) e soprattutto i docenti. La raccolta dei dati può essere effettuata attraverso strumenti di rilevazione informali (colloqui) e formali (questionari). L’attenzione viene posta in particolare sui seguenti aspetti:

• adeguatezza dei materiali e − puntualità nella fornitura degli stessi; • pertinenza degli interventi di − esperti, uso di un linguaggio accessibile, livello di

competenza, modalità di svolgimento degli incontri, capacità di coinvolgere gli alunni;

• eventuali disagi relativi− all’utilizzo degli spazi e dei tempi messi a disposizione (perdita di ore di lezione, cambiamenti di orario);

• collaborazione del personale− docente e non docente; • raggiungimento degli obiettivi;− • livello di arricchimento− professionale.

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20. Verifica finale del progetto

La finale valutazione del progetto coinvolge tutte le componenti scolastiche interessate articolandosi nel modo seguente:

• valutazione delle competenze e− degli apprendimenti acquisiti dagli alunni (a cura degli insegnanti);

• eventuale documentazione delle− attività svolte (nel sito internet, produzione di foto, filmati, schede, CD ROM, allestimento di tabelloni da esporre alla fine dell’anno scolastico);

• questionario sul gradimento delle attività svolte da somministrare alle famiglie. I quesiti da sottoporre alle famiglie si articolano in generale nel modo seguente (a risposta semplice o multipla):

3. L’attività ha suscitato interesse nell’alunno? 4. Si ritiene l’attività utile per l’arricchimento personale (maturazione) e delle 5. conoscenze (oltre alle discipline di studio tradizionali)? 6. L’informazione sull’attività è stata adeguata? 7. Ci sono osservazioni, commenti, critiche, suggerimenti? 8. Per la scheda di Valutazione dei singoli progetti si può scaricare il modulo clicca

qui:

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SCUOLA DELL’INFANZIA

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (ai sensi dell’art. 3 del DPR 235/2007)

LA SCUOLA SI IMPEGNA A :

• garantire un clima sereno e attento ai valori della Costituzione; • favorire lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze; • sostenere la maturazione di comportamenti corretti; • sostenere le diverse abilità di ogni singolo alunno; • sostenere gli alunni nelle situazioni di disagio,scoraggiando ogni forma di pregiudizio e di

emarginazione; • proporre un’offerta formativa rispondente ai bisogni del bambino e a lavorare per il suo

successo formativo; • promuovere rapporti interpersonali positivi fra bambini, insegnanti e collaboratori scolastici

stabilendo regole certe e condivise al fine di realizzare una clima positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;

• far conoscere alle famiglie il percorso di lavoro e il livello di apprendimento raggiunto dal bambino;

• prestare ascolto e attenzione ai problemi degli alunni ricercando ogni possibile collaborazione con le famiglie;

• rispettare il Regolamento d’Istituto. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A :

• instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa;

• cooperare con gli insegnanti per attuare strategie mirate alla crescita del bambino; • vivere l’inserimento del proprio bambino nella comunità scolastica con serenità e spirito

positivo; • evitare di esprimere giudizi o opinioni sugli insegnanti e sul loro operato in presenza dei

bambini, per non creare in loro insicurezze; • tenersi aggiornata su impegni, scadenze ed iniziative scolastiche, consultando gli avvisi; • riflettere con il proprio figlio su comportamenti positivi e negativi; • collaborare al progetto formativo partecipando alle riunioni previste e senza la presenza dei

bambini; • conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto.

Le parti, presa visione delle regole fondamentali p er una corretta convivenza civile, sottoscrivono, condividendone gli obiettivi e gli i mpegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità, copia del quale è parte integ rante del Regolamento d’Istituto.

Il Dirigente Scolastico Dott. Francesco Tognon

da ritagliare e consegnare a Scuola I sottoscritti _______________________________________________________ genitori di ___________________________ frequentante la classe _____ del plesso di ________________ hanno visionato e sottoscritto il patto educativo di corresponsabilità. FIRMA DEI GENITORI ____________________ _______________________

Data _______________

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA PRIMAR IA

(ai sensi dell’art. 3 del DPR 235/2007) Il “Patto educativo di corresponsabilità” nasce con lo scopo di condividere diritti e doveri che regolano i rapporti tra la scuola, la famiglia e gli alunni. Il Patto propone un insieme di principi, di regole e di comportamenti che tutti i soggetti coinvolti si impegnano a rispettare. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che, nel rispetto dei reciproci ruoli, supportino comuni finalità educative. LA SCUOLA SI IMPEGNA A:

• garantire un clima sereno e attento ai valori della Costituzione;

• favorire lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze;

• sostenere la maturazione di comportamenti corretti;

• sostenere le diverse abilità di ogni singolo alunno;

• sostenere gli alunni nelle situazioni di disagio, scoraggiando ogni forma di

• pregiudizio e di emarginazione;

• garantire ad ogni alunno un percorso formativo personale e graduale secondo

• le indicazioni del Piano dell’Offerta Formativa;

• presentare attività di verifica e di valutazione nel rispetto dei programmi e dei

• ritmi di apprendimento personale, chiarendone le modalità e motivando i

• risultati;

• calibrare il carico di lavoro scolastico e domestico;

• comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai

• progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento;

• prestare ascolto e attenzione ai problemi degli alunni, così da ricercare ogni

• possibile collaborazione con le famiglie;

• rispettare il regolamento d’istituto.

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:

• instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di

• insegnamento e la loro competenza valutativa;

• tenersi aggiornata su impegni, scadenze ed iniziative scolastiche;

• vigilare sulla costante frequenza dei propri figli alle lezioni e giustificare

• tempestivamente le assenze il giorno del rientro;

• controllare che i compiti vengano eseguiti con regolarità;

• Evitare di sostituirsi agli alunni nell’esecuzione dei compiti e degli impegni.

• collaborare al progetto formativo partecipando alle riunioni previste;

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• collaborare con i docenti nei casi di scarso profitto e/o problemi di

• comportamento;

• intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal

figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero e il

risarcimento del danno;

• conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto.

L’ALUNNO SI IMPEGNA A:

• tenere un linguaggio e un comportamento corretti e responsabili nei confronti

• del personale della scuola e dei compagni;

• rispettare le diversità personali e culturali e la sensibilità altrui;

• presentarsi con puntualità alle lezioni;

• seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente

• contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze;

• eseguire con regolarità i compiti assegnati a casa;

• tenere in ordine il proprio materiale scolastico;

• utilizzare correttamente le strutture, le apparecchiature e i sussidi didattici in

• modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.

Le parti, presa visione delle regole fondamentali p er una corretta convivenza civile,

sottoscrivono, condividendone gli obiettivi e gli i mpegni, il presente Patto educativo

di corresponsabilità, copia del quale è parte integ rante del Regolamento d’Istituto

Il Dirigente Scolastico

Dott. Francesco Tognon

I genitori

Data _______________

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PATTO DI CORRESPONSABILITÀ Sec. 1^ grado

La Scuola si impegna a…

La Famiglia si impegna a…

L’alunno si impegna a…

Offerta

Formativa

Proporre un’Offerta Formativa rispondente ai bisogni dell’alunno e della società in cui è inserito

Conoscere e condividere il Piano dell’Offerta Formativa

Partecipare al Piano dell’Offerta Formativa

Relazionalità

� Favorire un ambiente sereno e adeguato allo sviluppo delle capacità dell’alunno.

� Promuovere rapporti interpersonali positivi fra alunni, insegnanti e famiglie, stabilendo regole certe e condivise.

� Valorizzare la dimensione formativa ed impegnarsi al pieno rispetto dell’alunno promuovendo la dimensione autonoma e responsabile della sua crescita culturale ed umana.

� Mantenere la massima riservatezza su ogni informazione personale conosciuta nell’esercizio delle proprie funzioni o nel rapporto di fiducia tra alunno e docente.

� Considerare importante la funzione formativa della Scuola e dare ad essa la giusta rilevanza in confronto ad altri impegni extrascolastici.

� Impartire ai figli le regole del vivere civile, dando importanza alla buona educazione, al rispetto degli altri e delle cose di tutti.

� Aiutare la scuola riprendendo e correggendo i figli che dovessero mancare nel loro impegno per il rispetto degli altri e dei beni comuni.

� Rispondere degli eventuali danni alle cose prodotti per negligenza dai figli.

� Considerare la Scuola come un impegno importante e luogo in cui imparare a relazionarsi correttamente con gli altri.

� Rispettare gli altri, rivolgendosi in modo corretto ed educato alle persone.

� Usufruire correttamente ed ordinatamente degli spazi disponibili, rispettando le regole nei diversi ambienti.

� Non usare le tecnologie per le riprese audio o video non autorizzate, durante lo svolgimento della vita scolastica.

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Interventi Educativi

� Curare la comunicazione per mantenere uno stretto e costruttivo contatto con le famiglie.

� Promuovere negli alunni competenze sociali e comportamentali.

� Essere esempio di puntualità, essere rispettosa dei vincoli relativi al fumo e all’uso del cellulare e, in generale, delle norme che regolano la vita della scuola.

� Firmare regolarmente le comunicazioni per presa visione facendo riflettere il figlio, ove opportuno, sulla loro finalità educativa.

� Esercitare il diritto di critica nei modi, nelle sedi e nei tempi opportuni.

� Evitare di esprimere opinioni o giudizi sugli insegnanti e sul loro operato in presenza dei figli, per non creare in loro disorientamento.

� Riflettere sui comportamenti da assumere e da evitare.

� Essere corretto e tempestivo nel riportare le comunicazioni tra scuola e famiglia.

� Non portare il cellulare a scuola.

Partecipazione

� Aprire spazi di discussione e tenere in considerazione le proposte di alunni e genitori.

� Partecipare attivamente alle riunioni e agli incontri previsti con gli insegnanti.

� Fare proposte e collaborare alla loro realizzazione.

� Esprimere il proprio pensiero e saper ascoltare quello degli altri.

� Collaborare alla soluzione dei problemi.

Puntualità

� Garantire la puntualità e la continuità del servizio scolastico.

� Garantire la regolarità della frequenza scolastica e la puntualità del figlio.

� Giustificare le eventuali assenze e ritardi con senso di responsabilità.

� Rispettare l’ora di inizio delle lezioni e di rientro dalla ricreazione e non abusare del cambio d’ora disturbando le attività didattiche in corso.

Compiti

� Programmare adeguatamente e comunicare per tempo le prove periodiche di valutazione, annotandole nel registro di classe.

� Aiutare i figli a pianificare e ad organizzare i loro impegni.

� Sincerarsi che i compiti assegnati vengano svolti .

� Evitare di sostituirsi agli alunni nell’esecu-zione dei compiti e degli impegni.

� Rispettare le consegne. � Prendere regolarmente

nota dei compiti assegnati ,anche in caso di assenza.

� Pianificarli e svolgerli con ordine e puntualità.

� Portare con regolarità il materiale scolastico richiesto e sempre il libretto delle comunicazioni scuola-famiglia.

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Valutazione

� Tenere sempre nella giusta considerazione l’errore, senza drammatizzarlo in quanto tappa inevitabile nel processo individuale di apprendimento.

� Correggere i compiti in classe in tempi ragionevolmente brevi (non oltre il 15° giorno dallo svolgimento).

� Garantire la trasparenza della valutazione comunicandone i criteri.

� Impegnarsi per l’equità condividendo con tutto il dipartimento programmazioni e prove comuni.

� Calibrare quantitativamente il n° delle verifiche?

� Adottare un atteggiamento nei confronti degli errori del proprio figlio coerente con gli intenti educativi e didattici degli insegnanti.

� Collaborare per potenziare nel figlio una coscienza delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

� Considerare l’errore occasione di miglioramento.

� Riconoscere le proprie capacità, le proprie conquiste ed i propri limiti come occasione di crescita.

� Affrontare eventuali insuccessi con un pronto recupero.

Firma: ___________________________________ PER LA SCUOLA (IL COORDINATORE DI CLASSE) ___________________________________ PER LA FAMIGLIA ___________________________________ LO STUDENTE Data _______________

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INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Premessa

“Il processo di integrazione di alunni portatori di handicap, soprattutto se gravi esige non tanto una certificazione medica, quanto la possibilità per la scuola di affrontare il processo educativo-didattico, sulla base di una diagnosi funzionale predisposta da servizi specialistici. La diagnosi funzionale deve porre in evidenza le principali aree di potenzialità e di carenza presenti nella fase di sviluppo osservata, cosicché gli interventi da attivare nel quadro della programmazione educativo-didattica, di competenza dei docenti, siano i più idonei a corrispondere ai bisogni e alle potenzialità del singolo soggetto; tali interventi devono mirare a promuovere il massimo di autonomia, di acquisizione di competenze e di abilità espressive e comunicative e, fin dove è possibile, il possesso di basilari strumenti linguistici e matematici. In ogni caso, l’obiettivo dell’apprendimento non può mai essere disatteso e tanto meno sostituito da una semplice socializzazione “in presenza”, perché il processo di socializzazione è in larga misura una questione di apprendimento e perché la mancanza di corretti interventi di promozione di sviluppo potrebbe produrre ulteriori forme di emarginazione. L’alunno in situazione di handicap pone alla scuola una domanda più complessa di aiuto educativo e di sostegno didattico”. (D.P.R. n. 104/’85). E ancora (dal Decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59. art. 5 - Finalità) “La scuola Primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi comprese quelle derivanti dalle disabilità, promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base.”

Situazione dl Circolo anno scolastico 2012/2013 Nel nostro Istituto sono presenti 30 alunni certificati, distribuiti fra le Scuole Primarie e le Scuole Secondarie. Insegnanti di Sostegno assegnate per l’anno in corso: Scuola Primaria : n° 6 a tempo normale n° 2 a part-time (12 ore) n° 1 a part-time (18 ore) Scuola Secondaria : n° 4 a tempo normale Le ore di sostegno per ciascun alunno vengono assegnate all’inizio dell’anno scolastico dal Dirigente Scolastico coadiuvato, se necessario, dall’insegnante preposto come Figura Strumentale, tenendo conto dei seguenti criteri:

1) gravità del caso;

2) iscrizione e frequenza in una classe nella quale sono presenti particolari problematiche (numero degli alunni, altri casi critici in classe, …);

3) tipologia e orario del plesso per gestire le eventuali ore di contemporaneità (per cui ogni plesso o sede ha l’obbligo di presentare uno schema operativo sull’utilizzo di tali ore, sul numero degli alunni nella classe e l’eventuale presenza di pluriclassi).

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APPLICAZIONE LEGGE QUADRO N. 104 DEL 5.2.92 E SUCCE SSIVI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI

Sono riportati di seguito alcuni stralci tratti del Nuovo Protocollo d’Intesa ‘08 tra ULSS e

CTI della Provincia di Vicenza Il nuovo Protocollo di Intesa stipulato nel mese di ottobre 2008 tra le ULSS e i CTI della provincia di Vicenza per la definizione degli interventi a favore dell'integrazione scolastica e sociale degli alunni con disabilità, individua le procedure e i linguaggi comuni che garantiscano maggiore efficacia, efficienza e qualità al servizio di integrazione scolastica e favoriscano una migliore collaborazione tra Scuola e Servizi. Art. 1 - Finalità Il Documento punta in particolare a: a) individuare gli impegni da assumere in rapporto alla specifica competenza di ciascuno; b) definire modalità e tempi degli interventi interistituzionali a favore della singola persona disabile che frequenta la scuola; c) rendere agevole e sistematico il passaggio delle informazioni tra i vari operatori; d) valorizzare e sostenere il ruolo della Famiglia in tutte e le fasi del percorso di integrazione. Art. 2 - Individuazione alunni con disabilità L'individuazione degli alunni con disabilità è compito dell'Unità di Valutazione Multidisciplinare Distrettuale (UVMD) istituita dall'ULSS e prevista dalla delibera n. 2248/07 della Giunta Regionale del Veneto (DPCM 23.2.06 n. 185) che redige il Verbale di Accertamento. Su richiesta della Famiglia sono valutati dall'UVMD bambini la cui disabilità è già conosciuta dalla nascita o dai primi anni di vita e che pertanto sono già presi in carico dai Servizi, e alunni che manifestano bisogni educativi speciali durante il percorso di istruzione. In caso di necessità, la Scuola si offrirà di aiutare la Famiglia agevolando i contatti con i Servizi e sostenendola nei vari adempimenti. In accordo con la Famiglia, la Scuola può redigere una relazione descrittiva dei problemi evidenziati che la Famiglia stessa consegnerà ai Servizi. I Servizi valutano il quadro globale e avviano la presa in carico della persona accompagnandola, se ne ravvisa la necessità, anche nella valutazione dell'UVMD. Per garantire l'assegnazione delle risorse professionali per il successivo anno scolastico, la trasmissione dei documenti alla Scuola, all'ULSS e alla Provincia dovrà avvenire entro la scadenza delle iscrizioni (indicativamente metà gennaio) o comunque non oltre il 25 giugno. Art. 3 - Diagnosi Funzionale Per Diagnosi Funzionale (D.F.) si intende la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell'alunno con disabilità, come previsto dall'art. 3 del D.P.R. del 24.02.1994. È redatta dai Servizi che hanno preso in carico il minore. La D.F. viene rilasciata alla Famiglia che a sua volta la consegnerà alla Scuola. La validità della D.F., che non può mai andare oltre quella dell'accertamento, è determinata di volta in volta dai Servizi che la rilasciano, in base alle possibilità di evoluzione ipotizzate.

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La D.F. è documento necessario per la determinazione dei bisogni educativi e la conseguente assegnazione delle risorse. Per quanto riguarda le scuole statali, deve pervenire all'Ufficio Scolastico Provinciale, attraverso la scuola di iscrizione, in tempo utile per la determinazione dell'organico di fatto, ossia al massimo entro il 30 giugno. Art. 4 - Profilo Dinamico Funzionale Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) è un documento conseguente alla Diagnosi Funzionale e preliminare alla formulazione del P.E.I. Raccoglie e integra le osservazioni compiute sull'alunno in contesti diversi, da parte di tutti i differenti operatori che interagiscono con lui: Famiglia, Scuola, Servizi (art..4 Legge 104/92). Il P.D.F. rappresenta uno strumento di interazione e di progettazione degli interventi tra scuola, famiglia e operatori dei servizi. Serve a descrivere il funzionamento dell’alunno nelle varie aree e definisce come impostare l’intervento globale e quello didattico, precisando gli obiettivi, le strategie, i compiti specifici di ognuno dei soggetti coinvolti, il prevedibile livello di sviluppo che il bambino potrà raggiungere nell’arco temporale medio- breve. Il P.D.F., steso secondo un modello condiviso e firmato da tutti i partecipanti, costituisce la base per gli interventi successivi e per la definizione del Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I.) per l'anno in corso e per i successivi. Il P.D.F. sarà formulato per la prima volta al momento dell'ingresso a scuola ed aggiornato, di norma, nel passaggio tra i vari ordini di scuola. Art. 5 - Piano Educativo Individualizzato

Il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) è il documento nel quale vengono descritti, per ciascun anno scolastico, gli interventi predisposti per ogni alunno con disabilità ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione. Il P.E.I. è parte integrante della programmazione educativo - didattica di classe ed è redatto entro i primi due mesi di scuola e comunque non oltre il 30 novembre, dal gruppo docente (team o consiglio di classe) e dai Servizi, con il contributo, ove presenti, degli operatori dell’area educativa/assistenziale dell'ULSS o dell'Amministrazione Provinciale e dell'insegnante operatore psico - pedagogico, in collaborazione con la Famiglia. Lo stesso gruppo definirà i tempi per le successive verifiche. Esso contiene:

1. finalità e obiettivi didattici e in particolare gli obiettivi educativi, di socializzazione e gli obiettivi di apprendimento riferiti alle diverse aree, perseguibili nell’anno anche in relazione alla programmazione di classe;

2. itinerari di lavoro (le attività specifiche); 3. i metodi, i materiali, i sussidi e le tecnologie con cui organizzare la proposta; 4. criteri e metodi di valutazione; 5. forme di integrazione tra scuola ed extrascuola; 6. tempi e modalità di verifica.

Nella definizione e nella verifica del P.E.I. la Famiglia è riconosciuta come risorsa importante e parte attiva e può mettere a disposizione eventuali consulenze di specialisti indicati da specifiche Associazioni, secondo protocolli sottoscritti con la Scuola. Art. 6 - Partecipazione della famiglia Nelle fasi di stesura e di aggiornamento del P.D.F. e in quelle di formulazione e di verifica del P.E.I., è requisito indispensabile la partecipazione e il coinvolgimento attivo, secondo il proprio ruolo, della Famiglia che dovrà essere invitata agli incontri dal Dirigente Scolastico per perseguire quella coerenza educativa che consenta, da un lato, interventi idonei a risolvere situazioni problematiche, dall’altro l’evoluzione positiva del soggetto.

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Così pure nelle fasi di segnalazione, di accertamento diagnostico e di certificazione, la Scuola e i Servizi si impegnano a garantire il dovere alla corretta informazione, il rispetto alla riservatezza e soprattutto un'attenzione alla dimensione umana e relazionale di tali adempimenti e non solo agli aspetti amministrativi. L'ULSS si impegna a fornire alle famiglie tutte le informazioni pratiche utili per l'accesso ai servizi. La Famiglia può chiedere alla Scuola copia del P.D.F. e del P.E.I. e degli altri eventuali documenti di programmazione e valutazione individuali relativi all'alunno.

LINEE D’IMPEGNO PER L’ ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Per rendere gli interventi operativi più efficaci possibile, il POF si propone di:

• organizzare a livello di plesso attività in cui sia tenuto conto delle risorse del bambino con deficit (allestimento di laboratori, articolazioni di gruppi e sottogruppi, lavoro cooperativo in modo da favorire l’accettazione e la valorizzazione delle diversità);

• pianificare la migliore collaborazione possibile con la famiglia, con i collaboratori e con gli operatori socio - sanitari dell’ULSS, soprattutto per la stesura del P.D.F., in quanto è necessaria la maggior chiarezza possibile per la comprensione delle analisi funzionali. Questa collaborazione diventa ancor più necessaria a livello di Scuola d’Infanzia, in quanto essa rappresenta il primo approccio del bambino con un ambiente extra familiare;

• concordare con gli operatori sociosanitari dei servizi ULSS e con gli insegnanti delle classi frequentate dagli alunni certificati tempi, modalità e strumenti della necessaria collaborazione, in modo da favorire scambi produttivi e funzionali di esperienze e di professionalità.

PROTOCOLLO DI CONTINUITÀ

Il passaggio degli alunni dalla Scuola dell'infanzia alla Scuola primaria e dalla Scuola primaria alla Scuola Secondaria di 1° grado è regol ato da un Protocollo di Continuità approvato nell'a. s. 2010 -2011. Art. 7 - Gruppo di Lavoro di Istituto allargato Presso ogni Scuola è costituito il Gruppo di studio e lavoro previsto dall’art. 15, punto 2 della Legge 104/92, con il compito di promuovere e coordinare i progetti e le iniziative educativo culturali, messe in atto dalla Scuola per favorire l’integrazione e di verificare il lavoro svolto. Il Gruppo allargato alle scuole di ogni ordine e grado dell’Altopiano è composto da:

• rappresentanti dei docenti (di classe e di sostegno); • rappresentanti dei genitori; • Responsabile del Servizio Disabilità e riabilitazione psico-sociale ULSS 3 –

Distretto 2 di Asiago. Le riunioni sono presiedute dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato. Il Gruppo di studio e di lavoro, ai sensi della normativa vigente:

• interviene per cercare di prevenire, rimuovere e risolvere i problemi degli alunni disabili, incidendo sulla qualità delle attività educative e didattiche secondo il

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criterio della flessibilità nei metodi e nelle strategie educative, come nell’articolazione delle classi e delle sezioni; • prevede forme sistematiche di consultazione tra gli operatori scolastici delle

scuole di ogni ordine e grado; • sviluppa azioni di monitoraggio della qualità dell’integrazione; • svolge opera di documentazione e consulenza ai fini dell’orientamento

professionale e scolastico, anche con l’aiuto delle associazioni, dei genitori e dei servizi specializzati.

L’Istituto Comprensivo di Gallio è parte integrante del CTI ( Centro Territoriale per l’Integrazione) Bassano – Asiago che risulta composto dalla rete delle istituzioni scolastiche statali e paritarie e dai rappresentanti della associazioni dei disabili. Il CTI attraverso convenzioni /accordi di programma si avvale della collaborazione dei seguenti Enti e persone:

- Amministrazioni comunali del territorio, - Associazioni dei genitori di alunni disabili, - ULSS 3 di Bassano – Asiago, - Provincia di Vicenza.

Presso il CTI sono attivi lo Sportello Provinciale Autismo e lo Sportello Tecnologie per alunni con disturbi specifici dell’apprendimento e per alunni con bisogni educativi speciali. L’Istituto Comprensivo di Gallio fruisce della consulenza di tali Sportelli.

CONTINUITÀ DEL PROCESSO EDUCATIVO PREMESSA “L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo. La presenza, sempre più diffusa, degli istituti comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione..” (dal documento sulle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. 4 settembre 2012) . Così inizia la sezione sulla Continuità ed unitarietà del curricolo e da subito si nota come finalmente anche la suola dell’infanzia trovi una sua collocazione all’interno di tutto il percorso formativo dell’individuo che inizia con i tre anni e termina con l’ingresso alla scuola secondaria di secondo grado. L'obiettivo è unico, comune e quindi comuni devono essere gli intenti di tutti gli ordini di scuola. È per questo che il nostro Istituto Comprensivo ha scelto di avvalersi della collaborazione di due insegnanti che si pongono come referenti per la Continuità e che coordinano il lavoro della Commissione Continuità, la quale deve avere come obiettivo proprio il confronto sulla didattica, sul fare scuola e sulle intenzioni educative per creare occasioni di crescita e di collaborazione tra gli insegnanti dei diversi ordini di scuola al fine di favorire lo sviluppo delle competenze dei nostri ragazzi e di far loro vivere la scuola come ambiente educativo e accogliente. All'inizio di questo percorso si pone ancora la Scuola d'Infanzia “ Negli anni dell’infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva, le attività educative offrono occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età, dai tre ai sei anni. Inoltre “essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza” (ibidem).Lo sviluppo della persona trova la sua prima ragione d'essere nella Scuola dell'Infanzia che

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merita un'attenzione ed una cura particolari proprio per la peculiarità e la delicatezza del suo intervento. In questa sede iniziano inoltre i rapporti con le famiglie , che sono spesso portatrici di risorse che possono essere valorizzate, sostenute e condivise nella scuola, per consentire di creare una rete solida di scambi e responsabilità comuni. Le famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini. Nella diversità di stili di vita, di culture, di scelte etiche e religiose, esse sono portatrici di risorse che devono essere valorizzate nella scuola, per far crescere una solida rete di scambi comunicativi e di responsabilità condivise (ibidem). Questo deve però avvenire “nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno” (ibidem) Per il corrente anno scolastico con la Scuola dell’Infanzia sono previsti degli incontri tra gli insegnanti delle future classi prime e quelli della sezione “grandi” della scuola di Infanzia nei seguenti periodi:

a) maggio- giugno per un colloquio di informazione sugli alunni ( nei plessi dove è necessaria la formazione di più classi prime).

b) Ottobre - confronto sulle impressioni iniziali sugli alunni delle classi prime della Scuola Primaria con quelle delle insegnanti precedenti. ( le insegnanti sono invitate ad organizzarsi con le rispettive insegnanti di scuola d’infanzia riguardo date e orario)

c) marzo aprile definire un progetto di lavoro comune che preveda la

collaborazione dei bambini dei due ordini di scuola; dopo una riflessione sulle attività svolte nel corso dei precedenti anni scolastici e constatata la più fattiva collaborazione tra i bambini della scuola dell’infanzia e quelli di classe prima, si ritiene auspicabile che siano le classi di questi ultimi ad essere coinvolte nel “ progetto continuità”.

d) Organizzare l’accoglienza dei bambini della scuola d’infanzia in visita alla scuola Primaria. (per questi due ultimi incontri ogni plesso provvederà a contattare le insegnanti della scuola dell’infanzia di riferimento al fine di progettare l’attività comune).

È prevista inoltre la partecipazione, da parte degli insegnanti delle suole dell’infanzia, ad alcuni incontri di formazione – aggiornamento, nel periodo settembre dicembre, sulla programmazione per competenze nella Scuola dell’Infanzia.

Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.” (ibidem) Per il corrente anno scolastico la commissione continuità è composta da alcuni insegnanti delle classi quinte e delle classi prime della scuola secondaria di primo grado. Le attività previste con la scuola Secondaria di primo grado sono:

1) Visita alle Scuole per i ragazzi delle classi quinte.

2) Preparazione delle prove di ingresso alla Scuola Secondaria in collaborazione con gli insegnanti della Scuola Secondaria di Primo Grado e somministrazione delle prove in classe quinta da parte degli insegnanti di classe o di alcuni insegnanti incaricati. (aprile maggio).

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3) Due incontri fra insegnanti di classe quinta e insegnanti di scuola secondaria di primo grado, nei seguenti periodi: a) maggio–giugno (nei plessi dove è prevista la formazione di più classi prime)

b) settembre - ottobre: confronto sul comportamento e sul profitto degli alunni.

4) Alcuni incontri tra insegnanti della scuola primaria e insegnanti di scuola secondaria

per progettare una prova di valutazione per competenze in ambito storico.

“Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio” (ibidem). Con la Scuola secondaria di secondo grado sono previste le seguenti attività:

1. Organizzazione di un incontro tra alcuni insegnanti dei due ordini di scuola (Secondaria di I e II grado) per un’adeguata presentazione, da parte dei docenti della scuola sec. di I grado, degli alunni frequentanti il primo anno degli Istituti Superiori.

2. Condivisione di una griglia relativa alla stesura del consiglio orientativo in uscita dalla scuola secondaria di I grado; tale attività verrà svolta con i referenti del progetto orientamento.

3. Attivazione di sotto-commissioni per un confronto relativo alle competenze disciplinari (matematica, italiano, lingue) e alle prove Invalsi.

4. Avvio di un lavoro inerente la stesura di una prova, per competenze, condivisa tra i due ordini di scuola ed eventuale condivisione di una griglia di correzione del testo scritto.

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DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO

LU 3 10 17 24 31 LU 7 14 21 28 LU 4 11 18 25

MA 4 11 18 25 MA 1 8 15 22 29 MA 5 12 19 26

ME 5 12 19 26 ME 2 9 16 23 30 ME 6 13 20 27

GI 6 13 20 27 GI 3 10 17 24 31 GI 7 14 21 28

VE 7 14 21 28 VE 4 11 18 25 VE 1 8 15 22

SA 1 8 15 22 29 SA 5 12 19 26 SA 2 9 16 23

DO 2 9 16 23 30 DO 6 13 20 27 DO 3 10 17 24

18 gg 22 gg 21 gg

MARZO APRILE MAGGIO LU 4 11 18 25 LU 1 8 15 22 29 LU 6 13 20 27

MA 5 12 19 26 MA 2 9 16 23 30 MA 7 14 21 28

ME 6 13 20 27 ME 3 10 17 24 ME 1 8 15 22 29

GI 7 14 21 28 GI 4 11 18 25 GI 2 9 16 23 30

VE 1 8 15 22 29 VE 5 12 19 26 VE 3 10 17 24 31

SA 2 9 16 23 30 SA 6 13 20 27 SA 4 11 18 25

DO 3 10 17 24 31 DO 7 14 21 28 DO 5 12 19 26

23 gg 23 gg 25 gg

GIUGNO LU 3 10 17 24

MA 4 11 18 25

ME 5 12 19 26

GI 6 13 20 27

VE 7 14 21 28

SA 1 8 15 22 29

DO 2 9 16 23 30

7 gg

Inizio / fine anno scol. primaria e secondaria Tot. gg di scuola 205 Fine anno scol. Infanzia Tot. gg di scuola 223

SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE LU 17 24 LU 1 8 15 22 29 LU 5 12 19 26

MA 18 25 MA 2 9 16 23 30 MA 6 13 20 27

ME 12 19 26 ME 3 10 17 24 31 ME 7 14 21 28

GI 13 20 27 GI 4 11 18 25 GI 1 8 15 22 29

VE 14 21 28 VE 5 12 19 26 VE 2 9 16 23 30

SA 15 22 29 SA 6 13 20 27 SA 3 10 17 24

DO 16 23 30 DO 7 14 21 28 DO 4 11 18 25

16 gg 27 gg 23 gg

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Festività Domeniche Fine bimestri Rogazione Fine 1° Quadrimestre