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Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00 Anno XI - N. 3 - LUGLIO 2011 Rimini www.inmagazine.it Andrea Gnassi Percorso in comune Compagnie aeree In volo sulla riviera Donne e golf La passione per il green Roberto Corbelli La moda che guarda al futuro

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Anno XI - N. 3 - LUGLIO 2011

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AndreaGnassiPercorso in comune

Compagnie aeree In volo sulla riviera

Donne e golf La passione per il green

Roberto Corbelli La moda che guarda al futuro

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REGGINI Concessionaria per la Rep. di San Marino, Rimini e Provincia Strada Rovereta, 52 – 47891 FALCIANO R.S.M.Vendita 0549.941005 Service 0549.908706

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RIMINI Via Strepponi, 13-15 - tel. 0541.384049 - www.giovagnolicollezioni.it

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IN Magazine | 9

Il neo sindaco di Rimini Andrea Gnassi apre questo Rimini In. Rac-contando l’emozione della vittoria e le idee per la città del futuro, tra ambizione europea e provincialismo a misura d’uomo. Due mondi che quotidianamente s’incontrano sulla pista dell’aeroporto Fellini, grazie alle compagnie aeree internazionali che qui fanno scalo. E internazionale è anche il rapporto tra Italia e San Marino, rinsaldato dalle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia. Si par-la poi di golf, praticato con passione da tante donne, e dei progetti del Rotary Rimini Riviera. La casa del designer Davide Nicolò e gli eventi di moda creati da Roberto Corbelli

ci portano dentro alla creatività, che prosegue nella mostra fotografica dello Studio Paritani. Arie interna-zionali risuonano anche nel jazz di Sam Gambarini, mentre le auto d’e-poca di Bruno Batarra ci riportano al cinema anni ’60. Spazio al gusto con il ristorante Dalla Gioconda e, a seguire, le rubriche, aperte dal “rea-der” Mario Nocelli e dai giovanissi-mi velisti Simone Bartolini e Filippo Fraternali. A seguire la decorazione delle sale d’attesa d’ospedale firma-te dal Liceo Artistico di Riccione e due inaugurazioni, quella dell’otta-va boutique di Gimmi Baldinini a Mosca e dell’Ufficio Vendite Diretto dell’immobiliare Spiga, a Rimini.

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Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU)

Direttore Responsabile:

Andrea Masotti

Redazione centrale:

Roberta Brunazzi, Francesca Ricci

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Impaginazione: Sabrina Montefiori

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli

Ufficio commerciale: Irena CosoCollaboratori: Riccardo Belotti, Franco Cavalli, Alberto Crescentini, Claudia Gelmini, Marina Giannini, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Milena Massani, Massimo Morandi, Stefano Rossini, Lucia Rughi, Manuel Spadazzi Fotografi: Mario Flores, Riccardo Gallini, Studio Paritani, Filippo Pruccoli

Chiuso per la stampa il 04/07/2011

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L. Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47100 Forlì tel. 0543.798463 - fax 0543.774044

[email protected]

| EDITORIALE di Andrea Masotti |

Sommario

10 Annotare Brevi IN22 Essere Andrea Gnassi28 Viaggiare Compagnie aeree34 Celebrare 150° dell’Unità d’Italia39 Giocare Donne e golf43 Sostenere Rotary Rimini Riviera46 Abitare La casa colorata51 Vestire Roberto Corbelli54 Fotografare I Paritani

56 Suonare Sam Gambarini58 Collezionare Bruno Batarra 60 Gustare Ristorante Dalla Gioconda64 Leggere Mario Nocelli68 Navigare Simone Bartolini e Filippo

Fraternali70 Decorare Radiologia al Ceccarini71 Esportare Gimmi Baldinini74 Inaugurare Immobiliare Spiga

Rimini IN è la rivista distribuita a bordo di tutti i voli di Air Vallée di Rimini.

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10 | IN Magazine

Premio alla Camera di Commercio di Rimini

Rimini - Menzione speciale ai Sodalitas Social Awards per la

Camera di Commercio di Rimini. L’ente camerale, candidato nella categoria riservata alla pubblica amministrazione per il progetto “La Città dei Mestieri: un ponte

fra scuola e impresa”, il 14 giugno ha ricevuto il “Premio Speciale per lo sviluppo professionale e

l’inserimento lavorativo dei giovani nel mondo del lavoro”, aggiudicandosi

la menzione speciale attribuita nell’ambito del premio nazionale

“Sodalitas Social Award” 2011 dalla Fondazione Sodalitas. L’evento di premiazione si è svolto a Milano

all’Auditorium di Assolombarda. A ritirare il premio il presidente Manlio

Maggioli, col segretario generale Maurizio Temeroli. (M.C.M.)

Le imprese riminesi investono in Turchia

Rimini - Un mercato dinamico in forte espansione come la

Turchia ha suscitato l’interesse di quattro imprese riminesi

che hanno deciso di investirvi. Confindustria Rimini, con il sostegno

di BNL BNP Paribas, ha aderito al progetto che la Regione Emilia-

Romagna ha realizzato per affiancare le aziende ad intraprendere business

in questo Paese. Alla missione in Turchia hanno preso parte ben

18 aziende della regione emiliano romagnola, tra cui le quattro imprese

riminesi associate a Confindustria Rimini (Colombini Group Spa,

Newster Srl, Sicem Srl - Gruppo Carli, Umpi Elettronica Srl). La

delegazione regionale, partita a metà giugno, è stata guidata dal presidente

della Regione Vasco Errani e dall’assessore alle Attività Produttive

Gian Carlo Muzzarelli. (F.Ri.)

Umberto Eco cittadino onorario di San Leo

San Leo - Cittadinanza onoraria a San Leo per il professor Umberto Eco, consegnata lo scorso 11 giugno al Forte in chiusura di un convegno sulle tecniche tradizionali e il restau-ro delle città storiche. Al fianco del celebre semiologo e scrittore anche Roberto Benigni, che per l’occasione ha letto brani dei suoi romanzi. A promuovere il

convegno sono stati il Comune di San Leo e il Laboratorio di Studi sulle città (Istituto di Studi Supe-riori dell’Università degli Studi di Bologna), in collaborazione del Mi-nistero Francese dell’Ambiente (pro-gramma Paysages & Développement Durable), della Regione Emilia Ro-magna e della Provincia di Rimini, con il sostegno di UniCredit.

Cristiana Lopez in mostra al “Suit 26”

Riccione - Direttamente da New York gli accessori e vintage d’autore firmati “CaraCocò”. A presentarli nel nuovo concept di abbigliamento “Suit 26”, in via Panoramica a Riccione, Cristiana Lopez, disegnatrice di collezioni di moda per ditte americane, che qual-che anno fa lanciò il “top” quale ele-mento sostitutivo del total look. Nasce così “Mary Magdalene’s Secret Sin”, la collezione di canotte con inserti di gio-ielli. Oggi la collezione si arricchisce con una preziosa raccolta di accessori vintage d’autore americani, tra cui si riconoscono i nomi di Wess e Kramer. Si tratta di gioielli originali con ma-nifatture dagli anni ’20 agli anni ’60, che all’epoca fungevano da sostituti d’importanti gioielli in brillanti e veni-

vano indossati dalle attrici di Hollywo-od. Nella collezione si trovano anche lunghe collane con originali pendenti anni ’60-’70, stile Beat Generation, e raffinate spille e foulard di Jackie O’, firmati Trifari, Monet, Sarah Covent-ry. La collezione ha preso il nome di “Cristiana Lopez” per il nuovo, e di CaraCocò per il vintage. (M.G.)

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Nott’Arte, artisti in collettiva

San Marino - “La magica notte dell’arte” in scena a San Marino il 6 e il 7 agosto. Nott’arte è una collettiva di artisti che si danno appuntamento sotto le stelle, sulla pista dell’Aeroclub di Torraccia, dove saranno creati spazi espositivi ad hoc.

Un’estate in kite e skate

Riccione - L’estate all’insegna di kite e skate. Dopo il Downhill day, l’evento di longskate downhill, e l’Art Show di Riccione, manifestazione dedicata alla street art, il 15, 16 e 17 luglio si tiene il Campionato italiano di kitesurf. Accolto dal Vela Club Marano di Riccione, il campionato è una delle tappe più importanti del circuito italiano, famosa anche per la corrispondenza con la nota “festa dei surfisti”. Il 15 agosto è poi la volta del “freeride contest”, a Casteplanio nelle Marche, con una giornata di downhill skate in corrispondenza della tappa del circuito internazionale di downhill skate. (F.Ri.)

Percuotere la Mente, dal pop al jazz

Rimini - Al via la nuova edizione di “Percuotere la Mente”, sezione della Sagra Musicale Malatestiana dedicata alle suggestioni musicali del pop, rock, jazz e musica popolare, a Rimini sino al 3 agosto nella suggestiva Corte degli Agostiniani di via Cairoli. Dopo Tereza Salgueiro e Joan as a Police Woman, in scena il 2 luglio, la rassegna prosegue il 12 luglio con un “supergruppo” composto da Peppe Servillo, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Furio Di Castri, Rita Marcotulli e Mattia Barbieri, mentre il 19 luglio torna a Rimini Mauro Ermanno Giovanardi. Grande musica anche martedì 26 luglio con Chuco Valdés & Afro Cuban Messengers, mentre chiude la rassegna, mercoledì 3 agosto, l’incontro di “Percuotere la Mente” con il ciclo BWV-Bach, che vede la straordinaria presenza di Cesare Picco, pianista, improvvisatore e sperimentatore. (F.Ri.)

Playhall si presenta alla città di Riccione

Riccione - Presentato il 18 maggio scorso all’hotel “Lungomare” di Ric-cione il progetto definitivo del Palaz-zo dello Sport di Naming e Welcome Kit. La struttura fungerà da punto di riferimento per lo sport, il relax, la moda, lo shopping, la musica e la buona cucina: per questo ha scelto il nome di “Playhall”, che introduce ad una location di cui tutti possono sentirsi parte. La struttura è inserita all’interno del parco più importante di Riccione ed è moderna, tecnolo-gica e all’avanguardia con un basso

impatto sull’ambiente esterno. Le caratteristiche di Playhall sono state illustrate in un elegante Kit di Benve-nuto. (F.Ri.)

In forma con IPersonal Trainer

Rimini - Presentato nella splendida cornice del Suite Hotel le Rose di Rimini il nuovo progetto IPersonal Trainer, nuova frontiera del benes-sere che si basa su un nuovo meto-do di allenamento funzionale, tra stretching Pilates, cardiofitness e beach walking, senza dimenticare l’equilibrio psicofisico dello yoga. Occhi puntati alla funzionalità e alla tonicità di muscoli e spirito, seguiti dai riminesi Enzo Borrelli, Stefano Sorbino e Matteo Pizzi, coach del be-nessere fondatori e artefici di questa particolare formula Ipersonal trai-ner che portano sul Lungomare di

Rimini, forti di una lunga esperien-za accumulata in America in questo campo. (F.Ri.)

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Marechiaro, taglio del nastro sul Lungomare

Rimini - Sul Lungomare Spadazzi di Rimini ha inaugurato, a suon di preli-batezze, una vera location del gusto e di gusto, il Marechiaro, “il locale che non c’era” afferma il patron Gerry. Af-facciato sulla passeggiata ideale per cene intime o conviviali, nel segno del-la buona cucina. Lo chef Pasquale Fer-raro propone un menu romagnolo di pesce con innesti partenopei. La carta dei dolci, preparata da Gaia Alessia, offre piccola pasticceria e golosità na-

poletane. Per accompagnare il tutto 247 vini italiani e 50 stranieri. Brin-diamo al Marechiaro, nuovo tempio del gusto 2011. (L.L.)

Cartoon Club, mostre e premi

Rimini - Per il ventisettesimo anno consecutivo Rimini diventa la capitale

dell’animazione e del fumetto. Torna infatti Cartoon Club, il festival

promosso da Unasp Acli Rimini in collaborazione con Comune, Provincia

e Regione Emilia-Romagna. Dall’8 al 30 luglio i principali punti della città ospitano proiezioni, incontri

con gli autori, concerti, spettacoli, conferenze, mercati del fumetto

ed altro ancora. Durante il festival saranno consegnati diversi premi, tra cui il nuovo “CARTOON CLUB”. Vario anche il programma espositivo, con

mostre all’aeroporto Fellini, ai musei Comunali, a Palazzo del Podestà,

nella Palazzina Roma e anche a Le Befane Shopping Center. (F.Ri.)

Un’OASI di relax tutta riminese

Rimini - Sul lungomare di Rimini arriva OASI, il nuovo concept di aggregazione nel deserto della

quotidianità. Inaugurato in maggio di fronte al bagno numero 86, OASI è un posto in cui trascorrere una giornata

di relax in piscina, con un pranzo sotto un fresco gazebo con un aperitivo

unico, l’AperitiCena, a bordo piscina Miami Style, e con un salto nella

frutteria JOIA. OASI nasce dalla voglia di Danilo Bascucci e Michele Paesani di realizzare una struttura interprete

di un preciso modo di vivere all’insegna di spensieratezza, relax e

divertimento.Una combinazione di bar, frutteria, lounge, salotto e piscina che incorpora magnificamente cibo, drink,

wellness e divertimento. La location è stata realizzata dall’architetto

Elena Piselli, con colori neutri che si fondono a materiali naturali

come il legno, le garze, il lino. Dopo cena previsti spettacoli di cabaret,

concertini e serate a tema, sempre mantenendo intatto il carattere morbido e rilassante del locale.

Confindustria Rimini, conferme al Vertice

Rimini - Assemblea annuale dell’As-sociazione degli Industriali rimine-se, tenuta lo scorso 15 giugno a Villa Mattioli. L’incontro è stato l’occasio-ne per confrontarsi sull’andamento del settore, con ospiti come Giorgio Squinzi, vice presidente Confindu-stria e presidente Federchimica, il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Nella seduta privata i soci hanno rieletto il presidente Mau-rizio Focchi alla guida di Confindu-stria Rimini per il suo terzo manda-to. Confermati anche i vicepresidenti Paolo Gerani e Paolo Maggioli. In

occasione dell’Assemblea sono stati anche consegnati riconoscimenti per le aziende iscritte a Confindustria Ri-mini da 60 anni (Bilancioni Alberto srl), 50 anni (Impresa Quadrelli) e 30 anni (Tecnoambiente Srl). (F.Ri.)

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Norah Lingerie, boutique in Romagna

Savignano sul Rubicone - Evento all’insegna del gla-mour e della raffinatezza quello tenuto al Rubicone Fashion Outlet di Savignano sul Rubicone. La nota azienda del pavese, Norah Lingerie, ha aperto le porte della prima boutique in Emilia Romagna. I capi, di-segnati e realizzati dalle mani della rinomata sartoria di Pavia, sono stati presentati in modo originale da tre modelle che li hanno indossati in vetrina. Tanti gli ospiti della giornata inaugurale, tra cui calciatori dell’A.C. Cesena e dell’Olympique Marsiglia.

Giovani imprenditori a confronto su crescita e Sviluppo

Rimini - Assemblea annuale il 24 giugno scorso per il Gruppo Giovani Industriali di Confindustria Rimini. Pre-senti nella sede dell’Associazione il Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria Jacopo Morelli e Pierluigi Celli, Direttore Generale dell’Università Luiss Guido Carli. Titolo dell’incontro assembleare “Destino, Responsabilità, Progetto. Le ragioni della crisi, le prospet-tive del domani: verso un disegno condiviso per la crescita e lo sviluppo del territorio”, per un incontro che ha visto al centro del dibattito anche i temi dell’istruzione, della formazione, del rapporto scuola - lavoro, della meritocra-zia e della riforma fiscale. (F.Ri.)

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Santarcangelo, grande teatro di piazza

Santarcangelo - Dall’8 al 17 luglio Santarcangelo di Romagna ospita

la 41esima edizione del Festival internazionale del Teatro in Piazza,

diretto quest’anno da Ermanna Montanari del Teatro delle Albe di

Ravenna. La storica manifestazione di teatro contemporaneo conclude

il triennio 2009/2011 con un programma ricco di compagnie: tra

queste la giapponese Seinendan diretta da Oriza Hirata (9 e 10 luglio),

e la compagnia ungherese diretta dal regista Kornél Mundruczó (15 e

16 luglio), i performer Antonia Baehr (dalla Germania, 16 e 17 luglio) e

Ivo Dimchev (8-9 e 10 luglio), dagli Stati Uniti la violinista-cantante di

origine ceca Iva Bittovà, dalla Gran Bretagna Rotozaza e una selezione di artisti europei legati al progetto Intersection della Quadriennale di

Praga. Tanti anche gli artisti italiani presenti, assieme ad interventi delle tre compagnie che hanno segnato la direzione artistica triennale: Chiara

Guidi per la Socìetas Raffaello Sanzio, Motus e Teatro delle Albe. www.

santarcangelofestival.com

Ulisse Pesaresi presidente di Ance Rimini

Rimini - Ulisse Pesaresi riconfermato alla presidenza di Ance

Rimini, il Collegio Costruttori Edili riminese, per il triennio 2011-2014.

La conferma arriva dai soci riuniti il 9 giugno scorso durante l’assemblea

annuale presso la sede di Ance Rimini, dove è stato riconfermato

anche il vicepresidente Biagio Amati ed è stato eletto il Consiglio Direttivo.

Pesaresi ha colto l’occasione per fare il punto sullo stato critico

dell’edilizia e, dopo le considerazioni su urbanistica e appalti del territorio,

ha sottolineato l’esigenza del coinvolgimento di tutti gli operatori

del settore. (F.Ri.)

Boom d’iscritti all’ Iceberg Cup

San Giovanni in Marignano - Gran-de successo per l’edizione 2011 dell’Iceberg Cup, che ha battuto il record di iscrizioni con ben 140 golfisti impegnati sui green del Ri-vieragolfresort, a San Giovanni in Marignano, lo scorso 26 giugno. A

vincere l’ambito titolo è stato anco-ra una volta il giovane marignanese Filippo Bernabè. Numerosi e bellis-simi i premi elargiti dallo sponsor della competizione: giacche in pelle Iceberg, borsoni viaggio e tanti altri ad estrazione. (F.Ri.) 

Elisa Burnazzi finalista per il Premio Fondazione Renzo Piano

Rimini - “È un grande riconoscimen-to per il lavoro fin qui svolto e dunque ci ripaga per i tanti sforzi fatti, pri-mo tra tutti quello di essermi allon-tanata dalla mia città nel 2006, per poter progettare e costruire archi-tettura contemporanea a risparmio energetico”. Questo il commento a caldo dell’architetto riminese Eli-sa Burnazzi dello studio Burnazzi-Feltrin, tra i 12 finalisti del “Premio Fondazione Renzo Piano ad un Gio-

vane Talento”, prima edizione, indet-to dalla Fondazione Renzo Piano e dall’Associazione Italiana di Archi-tettura e Critica_ presS/Tfactory. Il concorso ha lo scopo di valorizzare l’architettura di qualità ideata dai giovani progettisti. In particolare è finalizzato a premiare un’opera co-struita, realizzata da un architetto italiano sotto i 40 anni. Piccole don-ne crescono, in un connubio perfetto tra innovazione e genius loci. (L.L.)

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16 | IN Magazine

Banche BCC regionali a Rimini

Rimini - Banca di Rimini ha ospitato, al Centro Congressi del Grand Hotel,

l’annuale assemblea dei soci della Federazione delle Banche di Credito

Cooperativo dell’Emilia-Romagna. Ad accogliere i 250 rappresentanti è stato Cesare Frisoni (nella foto),

presidente dell’Istituto di credito riminese, che ha ringraziato per

la scelta nell’anno in cui la banca compie 90 anni dalla fondazione.

In avvio anche il saluto di S.E. Mons. Francesco Lambiasi, Vescovo

di Rimini. “L’Assemblea di Rimini – ha detto Frisoni – rappresenta,

anche simbolicamente, il nostro ritorno a pieno diritto nella

famiglia cooperativa”.

Vendite in internet: seminario da Assoform

Rimini - “Come sviluppare le vendite tramite internet: il commercio

elettronico e l’apertura di nuovi mercati”. È questo il tema trattato

nel corso del seminario tenuto in aprile nella sede di Assoform-

Confindustria di Rimini, evento a cui hanno partecipato oltre 40 imprese

del territorio. Relatori Stefano Libertà e Christopher Bianchi, rispettivamente

amministratore ed expert SEO di GRANDI SISTEMI ITALIA, che hanno

ampiamente illustrato con dati e ricerche alla mano l’enorme successo

ottenuto dalle imprese relativamente all’avviamento del nuovo canale di vendita internet, presentando case history in vari settori merceologici.

Rimini - Cerimonia di premiazione degli imprenditori testimonial della 14esima edizione del Premio Arti-gianato e Cultura d’impresa. Il pre-stigioso riconoscimento, consegnato lo scorso 31 maggio all’Holiday Inn di Rimini, è attribuito da Confarti-gianato e CNA agli imprenditori rap-presentativi di oltre 9mila aziende associate della Provincia di Rimini. Dodici gli imprenditori protagonisti di questa edizione: Gianfranco Oli-vieri, Giorgio e Stefano Tomei, Enzo

Manzi, Arturo e Giacomo Pane, Le-tizia Ricciardo, Donatella Cedrini e Domenico Celli, Primo Marcaccini e Gualtiero Franci, Nicoletta Sacchini e Enrico Zanni, Andrea e Fabrizio Moretti, Paolo Arcangeli, Stefano Bertozzi e Claudio Montanari, Laura Ravasio e Cesare Trevisani, Davide e Maurizio Pulazzi, Sergio e Maurizio Pierluigi Magnani, Eugenio Bersa-ni, premiati assieme ai funzionari di Confartigianto e CNA Massimo Cro-ciati e Lia Zavatta. (F.Ri.)

Il “brivido” di indossare un gioiello Chopard

Riccione - I gioielli del Brand Cho-pard, protagonisti del Red Carpet di Cannes 2011, sono stati in mostra presso la prestigiosa gioielleria Bale-ani di Riccione. Un sogno da mille e una notte per le signore, giunte da ogni parte d’Italia per presenzia-re all’evento, disponibili a farsi im-mortalare con un in clik e provare il “brivido” di indossare la parure di diamanti o l’anello Copacabana in oro rosso con 61 zaffiri giallo e arancio, creazioni uniche e irrepe-tibili. Da vere padrone di casa Anna e Polly hanno ricevuto  gli ospiti in un grazioso salottino allestito per l’occasione su viale Ceccarini. Dopo

aver brillato all’interno della gioiel-leria, la collezione Chopard è partita alla volta di Londra, per essere espo-sta nelle sale del castello di Helton John. (M.G.)

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Premio Artigianato e Cultura D’Impresa

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Inedited World Music Festival e The Absolute

Riccione - La prima edizione dell’Inedited World Music Festival e di “The Absolute” sbarca a Riccione,

dal 5 al 7 agosto sul palcoscenico del Parco Oltremare. L’originalità di

questo evento, che unisce festival e film-reality, nasce dall’idea di

Christine Joan Johnson e vedrà in gara 5 categorie musicali (World,

Black, Rock-Pop, Jazz-Elettronica e Gospel) con uno spazio dedicato

agli interpreti under 16. Tutte le fasi della competizione saranno riprese per realizzare il film documentario,

progetto reso possibile dall’esperienza di Thumbz’Up

Academy, inaugurata a Santarcangelo di Romagna nell’autunno scorso. Per il vincitore premi e tante opportunità

artistiche, tra cui la possibilità di essere protagonista del docu-film

“The Absolute”. (F.Ri.)

Aperitivo con New Factor e Martini&Rossi

Rimini - New Factor e Martini&Rossi insieme per l’aperitivo. Nasce così

il connubio tra New Factor, azienda riminese leader nella lavorazione e nella commercializzazione di snack

naturali a base di frutta secca e sgusciata, e Martini&Rossi, icona

del Made in Italy. L’iniziativa approda in 400 bar selezionati, dove Martini

Soda lancia un’idea innovativa: la Martini Soda Box. Chi ordina due

Martini Soda al Bar riceve una “Martini Soda Box”, a scelta tra tre

box diversi. All’interno della Martini Soda Box il consumatore trova

tanti micro gadget e una confezione monodose da 35 grammi di snack

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e Omega Mix Tostato e Salato), il tutto racchiuso in eleganti confezioni

pensate da Martini Soda.

Mercedes Classe C coupè da AutoPronti

Rimini - AutoPronti presenta la nuo-va Mercedes Classe C coupè che si propone come modello adatto ai gio-vani, pur mantenendo le sue caratte-

ristiche linee decise e mascoline. La nuova Classe C coupè ha sedili spor-tivi, cerchi in lega da 17, luci al LED Bixeno con sistema di adattamento di luminosità, un cambio automati-co 7G-Tronic Plus che rappresenta il top della tecnologia di trasmissione a marchio Mercedes-Benz e molto altro. AutoPronti è a Rimini tutte le sere, in piazzale Boscovich fino al 24 luglio nell’area summer village, dove offre l’occasione a tutti gli appassiona-ti di scoprire questa vettura con una prova su strada straordinaria.

Defilati al tiro, incontro tra Artisti

San Giovanni in Marignano - La spe-rimentazione artistica si è incontrata con le più innovative soluzioni espo-sitive lo scorso 11 giugno da Oltrema-teria Lab. L’evento, dal titolo “Defilati al Tiro”, ha visto le creazioni degli ar-tisti Mauro Luccarini e Davide Conti, grazie anche alle strutture espositive di Fabric images, azienda leader per il progettare col tessuto. Tanti gli ospiti di Oltremateria Lab, laboratorio spe-rimentale di soluzioni per l’architet-tura e l’eco-design di San Giovanni in Marignano, tra cui anche la gallerista

Angelina Galeano (nella foto con Loris Casalboni). Durante la serata è stato presentato anche il “nuovo Diario Creativo oltreMateria”. (F.Ri.)

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La Prua, vivere la nuova Darsena

Rimini - Nel porto di Rimini, uno dei porti turistici più belli e all’avanguardia di tutto il Mediterraneo, sorge “La Prua”, prestigioso complesso residenziale costituito da una serie di scenografici edifici con un’eccezionale vista sulla riviera riminese, circondato da tante attività di ristorazione come Caffè dell’Orto, Il Kalamaro Fritto d’Osteria, M’Ama Ice, Maxelà, Oro Rosso, insieme per organizzare serate di spettacolo e aggregazione. Alla Prua, presso la nuova Darsena, per tutta l’estate sono in programma concerti, spettacoli e animazioni. (F.Ri.)

MagnaPool, novità in piscina

Rimini - Grandi novità per la scienza dell’acqua di piscina. Il sistema di trattamento MagnaPool propone un nuovo stile di vita e un’alternativa molto più salutare e in armonia con l’ambiente rispetto ai sistemi tradizionali di elettrolisi al sale. Il sistema, infatti, ottiene acqua ricca di minerali come magnesio e potassio che non lascia alcun residuo di cloro sulla pelle, un’acqua delicata e terapeutica delicata sulle pelli sensibili e soprattutto con un basso impatto sull’ambiente. Il sistema MagnaPool si può installare in qualsiasi piscina, permettendo anche una riduzione dei consumi d’acqua e l’eliminazione di sostanze chimiche aggressive. [email protected]

Concorso ippico a San Patrignano

Coriano - Importanti conferme per CSI 5* di San Patrignano, premiato con il titolo di miglior manifestazione di salto ostacoli mondiali del 2010, assegnato da ‘L’Annèe Hippique’ e dall’International Jumping Riders Club. Con questo riconoscimento prende il via la 15° edizione del CSI 5* di San Patrignano in programma dal 29 al 31 luglio, dedicato dai ra-

gazzi della comunità al suo fondatore Vincenzo Muccioli. Come ogni anno saranno presenti la storica show di-rector Eleonora Ottaviani Moroni e Emile Hendrix, consigliere tecnico della manifestazione, mentre i trac-ciati saranno disegnati dal course designer olandese Louis Koninckx. Special sponsor per la manifestazio-ne è l’azienda Rolex. (F.Ri.)

Un volto per PlayHall

Riccione - Partita l’iniziativa “Un volto per PlayHall”, in collaborazione con Mode Fashion Agency, Marina Fran-chi fashion photographer ed Edizio-ni IN Magazine. L’obiettivo è trovare la ragazza testimonial per il nuovo Palazzo dello Sport di Riccione, che verrà inaugurato il prossimo settem-bre. La partecipazione è gratuita e aperta a tutte le ragazze dai 18 ai 40 anni residenti in Italia, con un aspet-to semplice e curato che possa ben rappresentare la salute, il benessere e l’amore per lo sport. Le pre-selezioni (dopo il 29 giugno, il 16 luglio e il 19 agosto) si tengono al Riccione Beach Arena, in concomitanza con i campio-nati di beach tennis. La finale si terrà invece nel mese di ottobre all’interno di PlayHall. La ragazza selezionata

sarà presente su tutta la campagna pubblicitaria di PlayHall Riccione e presenzierà come testimonial agli eventi. Sarà inserita inoltre nell’agen-zia Mode Fashion Agency, poserà per uno shooting fotografico con Marina Franchi e sarà protagonista di un ser-vizio sulla rivista Rimini IN Magazine.

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Gran Galà di danza con Eleonora Abbagnato

Riccione - Appuntamento da non perdere con la danza classica a

Riccione. Sabato 30 luglio, ore 21,30 in piazzale Roma, arriva

Eleonora Abbagnato, “Première Danseuse” de l’Opèra di Parigi, che

si appresta ad incantare la platea con l’evento-spettacolo “Eleonora

Abbagnato et ses amis - Gran Galà di Danza”. Lo spettacolo è organizzato

dall’associazione culturale Progettarte in collaborazione con

Petronius Boutique di Riccione e con il patrocinio del Comune di Riccione.

I biglietti sono in vendita presso Petronius Boutique di viale Dante 61,

tel. 0541 692250. [email protected]

Beautiful fashion night si accende la Perla

Riccione - A Riccione si sono

accesi i riflettori sul grande show “Beautiful fashion night”. Passerella dell’evento il centralissimo piazzale

Roma, dove per una sera è andata in scena l’alta moda italiana che ha inaugurato il cartellone dell’estate

2011. Ha indossato gli abiti della padrona di casa Elenoire Casalegno,

presentatrice della sfilata, che ha annunciato ospiti come Melissa Satta,

Melita Toniolo e Francesca Fioretti. La musica e lo spettacolo sono

stati altri grandi protagonisti della serata, grazie all’esibizione di Chiara

Canzian, figlia di Red dei Pooh, che ha presentato alcuni brani del suo

ultimo album. (M.G.)

Pesaro - Moda, glamour e tradizione nella Chiesa di San Giuliano in Treb-biantico di Pesaro, per le attesissime nozze di Francesca Meletti, giovane imprenditrice titolare delle boutiques Gaudenzi e Giuseppe Di Giovanni, manager della moda internazionale. Gli sposi ci sono scambiati le promesse nuziali a metà giugno, festeggiati dagli amici più cari. L’abito nuziale è stato creato appositamente  per Francesca dalla stilista newyorkese Vera Wang, panna chiaro di voile chiffon di seta con velo lungo e strascico, vita attil-latissima e spalle scoperte. Giuseppe indossava il classico tight, così come i padri ed i testimoni. Il bianco candido del bouquet d’ortensie e delle splen-dide orchidee scelte per la cerimonia ha creato un’atmosfera elegante e raf-finata. Francesca è arrivata in chiesa

accompagnata dal padre Attilio, visi-bilmente emozionato, a bordo di una Jaguar blu del 1967, ammiccante alle atmosfere dei film di Gary Marshall o Joel Cohen. Dopo la cerimonia gli spo-si hanno salutato parenti ed amici nel-la bella cornice della seicentesca Villa Cattani Stuart, che per l’occasione ha svelato i suoi profumati giardini all’ita-liana ed i preziosi affreschi di Niccolò Berrettoni. Tra gli ospiti noti impren-ditori e top manager di aziende italia-ne ed estere. Le nozze di Francesca e Giuseppe hanno riunito parenti, amici e volti del jet set che tra bollicine, lumi di candele e fuochi d’artificio hanno affettuosamente accompagnato la coppia in quello che Giovanni Paolo II definì “la solida roccia su cui poggia la fiducia”. Ai novelli sposi i più fervidi auguri da Rimini IN MAGAZINE.

Fiori d’arancio tra moda, Glamour e tradizione

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Essere | Andrea Gnassi

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Rimini tra ambizione europea e provincialismo a misura d’uomo. Tenendo sempre al centro i cittadini. Da palazzo Garampi così vede il futuro Andrea Gnassi, nuovo sindaco della città dopo una agguerrita sfida elettorale. Con una dedica speciale, alla mamma Lella che non c’è più.

testo Manuel Spadazzi - foto Studio Paritani

Percorso in Comune

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L’hanno chiamato il ‘golden boy’ della sinistra riminese. Ma Andrea Gnassi rifiuta ogni etichetta, e non solo perché il neo sindaco di Rimi-ni è di provata fede interista. Nella lunga sfida che l’ha portato a palaz-zo Garampi, nonostante tutto, non si è mai sentito il favorito. Quan-do ha vinto, il 30 maggio scorso, si è visto il Gnassi vero, autentico: quello che piange, che non riesce a trattenere “un vortice di emozioni”.Sindaco di Rimini a 42 anni: è il so-gno di una vita, Gnassi?“Messa così sembrerebbe un’ambi-zione personale che ha a che fare con l’ossessione… No, direi che ogni persona, sin dalla tenera età, desidera contribuire a migliorare la terra che abita. Lo si può fare in-

genuamente o più strutturalmente, ma la radice è quella lì. Io l’ho fatto col volontariato, con l’associazioni-smo, con lo sport, con la politica. È un onore farlo come sindaco. Non so se era un sogno, ma era puro, genuino. E anche incosciente”.Sia tra gli amici che tra gli avversari molti la considerano il ‘predestina-to’, l’uomo allevato dal partito per raccogliere l’eredità di Alberto Ra-vaioli: cosa risponde loro?“Che è intellettualmente depri-mente incasellare le persone nei luoghi comuni. Per una persona parlano la sua storia, le sue idee, quello che fa o non fa. Chi mi giu-dica un predestinato o un pollo da batteria lo fa perché il luogo comu-

ne becero è rassicurante per chi ha pochi argomenti. Comunque, non mi arrabbio neanche più: so che ci devo fare i conti ma, in fondo, si tratta di un fantasma debole...”.Subito dopo il risultato del ballot-taggio, lei ha detto “Ha vinto la Ri-mini perbene”, scatenando polemi-che e accuse da parte del Pdl e della Lega. Cosa intendeva esattamente?“C’è stata molta affluenza anche al ballottaggio. Ha vinto chi è an-dato a votare. Ha vinto la Rimini per bene, che sta a destra, al centro e a sinistra. È la città che rifiuta i pochissimi che hanno diffamato e che sono arrivati perfino a inviare, a 3 giorni dal ballottaggio, miglia-ia di offensive lettere anonime. Ha perso, e dovrà perdere, il rancore.

Quella frase la ribadisco: al ballot-taggio ha vinto la città, tranne colo-ro che hanno utilizzato mezzi me-schini. Questi sono stati sconfitti”.Qual è l’opera che invidia di più al suo predecessore Ravaioli?“Alberto ha gestito con capacità e abilità una fase storica e politica difficile e ultimamente in chiara parabola discendente. Per anni è stato un sindaco in sintonia con Ri-mini. Non invidio opere ma farò tesoro della sua esperienza di am-ministratore che, per lungo tempo, non si è rinchiuso nel palazzo”.E quale errore invece non vorrebbe mai ripetere?“La stagione di Ravaioli è stata a volte accidentata perché squilibra-

A fianco e in apertura, il nuovo sindaco di Rimini Andrea Gnassi in sellaalla sua bicicletta.

Profilo da primo cittadino

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ta dalle logiche autoreferenzali dei partiti. Si tratta di rimettere al centro il tema della governabilità e delle scelte nette, senza cadere nella trappola dei ‘pastrocchi’ e delle me-diazioni al ribasso della politica”.In campagna ha ribadito che Rimi-ni deve ispirarsi alle città del Nord Europa: Friburgo, Stoccolma… È davvero un modello compatibile? C’è invece una città a cui Rimini non dovrebbe mai somigliare? “Sono convinto che l’ingrediente segreto di Rimini stia nell’impasto tra ambizione europea e provincia-lismo a misura d’uomo. Rimini è la più europea della miglior provincia italiana. È l’inglese che si mischia al dialetto di più di una scena memo-rabile dei film di Fellini. Mi pare un eccesso di presunzione, e forse di celato timore, non prendere in con-siderazione l’adattabilità di buoni programmi al contesto riminese. La città cui Rimini non dovrebbe mai somigliare sarebbe quella che pensa di essere autosufficiente e che scambia l’arroganza per orgo-glio. E soprattutto che non tiene in alcun conto i suoi cittadini”.Quant’è cambiata la sua vita in que-sto primo mese da sindaco? Quante ore passa a palazzo Garampi?“L’impegno è totalizzante. Dalle 9 del mattino alle 8 di sera sono in municipio, e la sera continuo fuo-ri. Non mi pesa, non tiro sospiri di sollievo se penso che altri periodi saranno magari più tranquilli. La promessa che ho fatto ai riminesi è stata questa: mettere cuore e te-sta al servizio della città. E quando questo accade, puoi fare a meno di guardare l’orologio”.

Ora che è sindaco, pensa di fare an-che l’altro grande passo della sua vita e sposare la fidanzata Barbara?“L’impegno pubblico non ha niente a che fare coi rapporti affettivi. Non c’è nesso di causa-effetto e se ci fos-se vorrebbe dire mettere in dubbio la solidità del rapporto privato per insinuare un aspetto strumentale. Non è il caso mio e di Barbara”.Lei ha dedicato la vittoria a sua ma-dre Lella, portandole un fiore sulla tomba. Quanto le manca?“Chi lascia un segno nelle nostre vite viaggia sempre accanto a noi. Una persona porta tutti i giorni con sé uno zaino, riempito dalle per-sone che gli hanno voluto bene. E mia madre è anche adesso con me, premurosa nel riporre nella sacca le cose che mi serviranno oggi”.C’è una cosa che in queste settimane le è servita di più?“Sì: mia madre, donna rigorosa, alla mano e ingenua, ha sempre in-segnato a me e a mio fratello Ser-gio che si può rispondere ai proble-mi quotidiani pensando al futuro. Per stare meglio, ma non da soli. In una città dove il domani non sarà oscuro e minaccioso, ma più curio-so e diverso dalle abitudini”. Ha dovuto affrontare una campagna

elettorale pesantissima stando an-che a fianco a suo padre Enrico, che ha subìto un grave intervento. Lui è stato uno dei primi ad abbracciarla, dopo la vittoria: che cosa ha provato?“Quell’abbraccio in piazza Cavour è stato così spontaneo, piangendo. In quell’abbraccio, col senno del poi, ci sento l’idea di una politica che non deve aver paura di ravvi-cinarsi alle persone, senza nascon-dere le emozioni, anche in piazza”.Suo padre è stato un prezioso consi-gliere. Ma che consiglio dovrebbero dare i riminesi a Gnassi sindaco?“Non dimenticare mai che c’è mol-to da fare. Abbiamo iniziato un cammino. Se ognuno ci mette un pezzo del suo e fiducia nell’altro ce la possiamo fare. Anzi: ce la dob-biamo fare”. IN

L’inventore della Notte Rosa

Nato il 27 marzo 1969, figlio di Enrico e Lella, Andrea Gnassi ha sempre vissuto a Rimini. Laurea in Scienze politiche a Bologna, Gnassi a soli 31 anni viene eletto consigliere regionale con 10mila preferenze. Dal 2005 al 2007, da Assessore al Turismo della Provincia di Rimini, ha promosso l’internazionalizzazione di Rimini con nuovi collegamenti aerei e voli low-cost, e soprattutto ha ideato la Notte Rosa. Dopo due anni in corso d’Augusto, il partito gli affida le redini del Pd. In questi anni Gnassi ha collaborato con Mtv, ha sviluppato progetti per le imprese e ha aiutato il fratello Sergio nell’avviamento del suo locale, “Nud e crud”. Convive con Barbara, la sua storica compagna.

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Viaggiare | Compagnie aeree

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Dalle turiste svedesi ai commercianti russi, Federico Fellini avrebbe potuto scrivere un film sullo scalo che porta il suo nome. Crocevia di passeggeri e di compagnie aeree come Air Vallée, Orenair, Darwin Airline, Ryanair e Windjet.

testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini

Dalle turiste svedesi con le quali i “vitelloni” nostrani facevano a gara per rimediare un appunta-mento ai commercianti russi, che scendevano dai charter carichi di dollari per fare rifornimento nei negozi della riviera. Fino ai ro-magnoli stessi - giovani, coppie, famiglie - che hanno riscoperto lo scalo di Miramare come punto di partenza verso Italia, Europa e Mediterraneo, complici i voli low cost, anche per un weekend, tanto meglio se solo col bagaglio a mano. Sui passeggeri in arrivo e in par-tenza dall’aeroporto di Rimini-San Marino avrebbe potuto scriverci un film Federico Fellini. Lo scalo a lui intitolato ne ha viste passare, nel tempo, di facce, razze e culture. E tra alti e bassi è oggi crocevia di diverse compagnie aeree che guar-dano a Rimini come ad un bacino interessante per il proprio merca-to. Una di queste, in quel di via

Flaminia, un anno fa ha addirittu-ra spostato per 365 giorni l’anno sede legale e base operativa dalla vecchia sede di Aosta, dove è nata a e cresciuta.Air Vallée è una piccola compagnia, ma in quanto a servizi e comfort ha saputo distinguersi bene come sottolinea il dirigente, l’ingegner Gian Franco Albasini. Oggi la com-pagnia serve diverse destinazioni, specialmente in Francia (Angers Loire, Nizza e presto anche Parigi), Spagna (Barcellona-El Prat e a bre-ve Tolosa) e Italia (oltre a Rimini la Sardegna con Olbia e Cagliari). Prossimi traguardi, Londra e Rus-sia. Per i servizi di linea e charter, la flotta è composta da due Dornier 328, jet da 31 posti molto conforte-voli, che in passato hanno anche ospitato Papa Giovanni Paolo II in occasione dei suoi soggiorni in Valle d’Aosta. “Uno di questi in fu-turo - anticipa Albasini - potrebbe

In volo sulla Riviera

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volare anche su Rimini per le op-portunità date da Fiera e Palas”. A questi aeroplani d’alto lusso si affiancano, sempre per una clien-tela di fascia alta, i Dash 8/300 da 50 posti che Air Vallee gestisce au-tonomamente, e i Boeing 737 da 148 posti. “In autunno - aggiunge Albasini - uno di questi sarà de-dicato alla clientela russa, per la quale Rimini ha un potenziale mol-to elevato”. È questa una delle ra-gioni che hanno spinto Air Vallee ha prendere “casa” all’aeroporto “Fellini”: “Qui ci sono società e tour operator seri - prosegue il di-rigente - oltre a forti opportunità commerciali”. Da Rimini Air Val-lee vola per Olbia, Cagliari, Spa-

lato e Grecia (Limnos e Lesvos).Oltre ad Air Vallée un’altra com-pagnia ha scelto di fare base a Rimini, anche se limitatamente all’estate 2011. Si tratta della russa Orenair, che fino ad ottobre col-legherà Rimini a sei destinazio-ni: Mosca, Samara, Cheliabinsk, Ekaterinburg, Nizhny Novgorod, Novosibirsk. Inoltre, con Orenair il “Fellini” è collegato a Alma Ata (Kazakistan), terra di provenienza di una non trascurabile quota di passeggeri prima costretti a fare scalo a Mosca per raggiungere l’A-driatico.Opera diversi collegamenti da e per la riviera anche la svizzera Dar-win Airline, che con l’acquisizione del “network” Flybaboo collega oggi più di 20 destinazioni in Euro-pa con una base operativa anche a Ginevra. Per l’estate 2011 è attivo il “filo diretto” Rimini–Lugano, tutte le domeniche dal 3 al 28 agosto. A questo si aggiunge l’accoppiata annuale Rimini-Roma, con diver-si voli giornalieri nell’arco della settimana, fino a tre giornalieri il lunedi, mercoledi e venerdi. “Non abbiamo invece voli attivi da altri scali delle Marche e dell’Emilia Romagna”, spiega il responsabi-le commerciale Massimo Boni nel ribadire la fiducia data a Rimini come destinazione “strategica”.Ha invece da poco festeggiato con il “Fellini” il traguardo dei 500mila passeggeri, dopo quattro anni di matrimonio, Ryanair. La compagnia aerea low cost irlandese offre quattro rotte da Rimini, per un totale di 10 frequenze settima-nali: Londra Stansted (350mila

A fianco, l’ing. Gian Franco Albasini, dirigente di Air Vallée. In apertura i turisti in partenza dall’aeroporto “Fellini”

Un milione di passeggeri all’anno

Dal 1° gennaio al 31 maggio 2011 i passeggeri registrati al “Federico

Fellini” sono stati 234.222, con un aumento rispetto allo stesso

periodo del 2010 pari al 78,5% (erano 131.234). Solo la Russia ha

fatto registrare 110.958 passeggeri (erano 65.614) con un incremento

del 69,1%. La previsione del presidente della società di gestione,

Aeradria, Massimo Masini, è quella di superare a fine 2011 il

milione di passeggeri arrivando, più precisamente, a quota 1.026.746

per un fatturato superiore ai 17 milioni di euro. In crescita

anche gli investimenti strutturali eseguiti sull’aerostazione: quelli

parzialmente realizzati nel 2011 e previsti fino al 2015 ammontano a

circa 20 milioni di euro.

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passeggeri in tre anni), Franco-forte-Hahn, Liverpool e Stoccol-ma. “L’aeroporto di Rimini è un punto di riferimento per chi vuole visitare non solo la riviera, ma an-che gran parte dell’Adriatico, San Marino e l’entroterra”, commenta Giulia Gambacciani, sales and mar-keting executive di Ryanair per l’Italia. Ryanair offre collegamen-ti con i mercati inglese, tedesco e scandinavo, storicamente impor-tanti per l’economia locale. Nel 2011 trasporterà 130mila persone da e per Rimini. “La spesa media di un turista Ryanair è di 155 euro al giorno. Moltiplicando il dato per 4 giorni di permanenza me-dia, l’indotto generato è di oltre 20 milioni di euro l’anno”, aggiunge Gambacciani. L’altra “regina” del low cost, la siciliana Windjet, ha de-buttato al “Fellini” solo a fine mar-zo (prima era di stanza a Forlì) ma

già nei primi due mesi di traffico ha trasportato 75mila passeggeri. Collega Rimini a 13 destinazioni di cui due nazionali (21 frequen-ze settimanali) e 11 internazionali (19 frequenze) tra cui Parigi, Am-sterdam, Copenaghen e Berlino. “Rimini è la vera destinazione del traffico incoming sulla riviera, la de-stinazione finale dei flussi di traffi-co che si generano su vari mercati europei”, spiega Massimo Polimeni, direttore commerciale. Dal 2006 in poi il consistente traffico che abbiamo consolidato su Forlì e le nuove rotte disponibili hanno de-terminato la necessità di una svol-ta: offrire ai mercati quella che era la reale meta del traffico leisure”. L’investimento su Rimini ammon-ta a circa 55 milioni di euro per 2000 rotazioni l’anno. “La previ-sione totale per il 2011 è di quasi 3 milioni di passeggeri, con un coefficiente di riempimento supe-riore al 74%”, aggiunge Polimeni. Bene San Pietroburgo, con un load factor dell’85%, Mosca e Sa-mara (80%). “La Russia - conclude Polimeni - alla fine della stagione mostrerà un riempimento medio vicino al 90%, seguita da Kiev con l’83-85%, Amsterdam e Colonia con il 75-78%”. IN

Sopra, Papa Giovanni Paolo II scende da un’aereo di Air Vallée, dopo un viaggio in Valle d’Aosta. A fianco, aerei sulla pista riminese.

Da aeroporto militare a civile

Il “Fellini” nasce nel 1933 come aeroporto militare. Dal 1950 si apre al traffico civile e nel 1958 partono i primi voli charter, con appena 60 aerei. Negli anni Sessanta

Rimini è collegata per lo più a Regno Unito e Germania (Francoforte). Attraverso i charter invece è soprattutto il Nord Europa (Svezia, Norvegia, Olanda)

a venire in vacanza in riviera. Per volumi di traffico, nel 1970, il “Fellini” è il terzo scalo d’Italia e nel ’72 registra il picco dei 558mila passeggeri. Al 2009 risale il

cambio di “status” ad aeroporto civile.

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Celebrare | 150° dell’Unità d’Italia

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Italia e San Marino, San Marino e Italia. Gli scambi tra le due nazioni e i due popoli hanno radici antiche. A ricordarlo le celebrazioni congiunte per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.

testo Franco Cavalli - foto Filippo Pruccoli

La storia di San Marino è forte-mente intrecciata a quella dell’I-talia. E, come tutti i rapporti, è soggetta ad alti e bassi, amicizia e incomprensioni, condivisioni e separazioni. Sempre però, nei mo-menti di vera difficoltà, i due stati, le due nazioni e le due popolazioni si sono ritrovate.Quest’anno, nonostante i rapporti siano tesi e il dialogo politico trovi dei forti ostacoli, ci sono dei mo-menti in cui chi è chiamato a riflet-tere sul rapporto tra San Marino e l’Italia riscopre e sa rinnovare i sentimenti di amicizia rispetto a quelli di divisione.E il 2 giugno, nel giorno per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, questo è avve-nuto. In due momenti, distinti ma collegati: la partecipazione a Roma dei Capitani Reggenti alla festa uffi-ciale, su invito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la cerimonia, ben più sobria, all’Am-basciata d’Italia a San Marino.Se nel primo caso la Reggenza ha

incontrato presidente e Primo mini-stro, nel secondo, segretari di Stato, ambasciatori e consoli, consiglieri e imprenditori, banchieri e dirigen-ti e cittadini sammarinesi hanno partecipato al ricevimento voluto dall’ambasciatore Giorgio Marini per la Festa della Repubblica.Il ricevimento è stato inoltre prece-duto dalla consueta cerimonia per la consegna delle onorificenze. Si tratta dei riconoscimenti attribuiti direttamente dal presidente Napo-litano su indicazione dell’Amba-sciatore a chi si è distinto per par-ticolari meriti. Le due onorificenze assegnate il 2 giugno hanno assun-to un significato particolare: a ri-ceverle sono stati un sammarinese e un italiano frontaliere, il presi-dente della commissione consiliare Affari Esteri Gian Franco Terenzi e l’ingegnere Giuseppe Venturi.Ma prima di appuntare sulla giac-ca di entrambi l’onorificenza Ma-rini ha voluto sottolineare il parti-colare momento, ricordando come sia stato celebrato “insieme”. “Gli

Una storia lunga 150 anni

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italiani devono infatti riconoscere - ha esordito - che oggi celebriamo anche con il contributo importan-te di San Marino”. L’ambasciatore d’Italia, infatti, ha spiegato come il busto di Garibaldi all’entrata dell’Ambasciata (dono dell’amba-sciatore sammarinese Giuseppe Della Balda) e i quadri prestati per l’occasione dal Museo di Sta-to di San Marino sulla spedizione dei Mille, rappresentino la parte-cipazione dei sammarinesi all’U-nità d’Italia. Marini ha ricordato lo “scampo di Garibaldi” del 31 luglio 1849: “La storia - ha dichiarato - non si fa con i se e con i ma, però se quel giorno non ci fosse stato l’aiuto dei sammarinesi la storia dell’Unità sarebbe stata diversa”.Una storia che si è intrecciata spes-so con il Titano, anche durante la Prima Guerra Mondiale, quando San Marino donò un ospedale da campo e inviò medici sammari-nesi ad aiutare i feriti. Marini ha ricordato anche i 100mila sfollati ospitati durante la Seconda Guerra Mondiale e ha quindi dichiarato che “Oggi San Marino si aspetta

giustamente che gli italiani ricam-bino questa amicizia. Molti di noi - ha poi aggiunto - lo stanno facen-do, memori proprio dell’impor-tante contributo fornito durante la storia. E significative sono state anche le onorificenze consegnate, quella a Terenzi di commendatore dell’Ordine della Stella della Soli-darietà Italiana e quella a Venturi, Stella al merito del lavoro. Marini ha ricordato il lavoro por-tato avanti da Terenzi nella com-missione Esteri, con le due riunio-ni congiunte con la commissione esteri della Camera dei Deputati. Di Venturi, ingegnere alla Cotes, ha invece elogiato la brillante pro-fessionalità e l’elevato livello tecni-co posseduto.Terenzi dal canto suo, nel ringra-ziare l’ambasciatore, ha assicurato che continuerà ad impegnarsi per l’amicizia tra i due Stati affinché possa continuare nel tempo. Ven-turi, a tratti anche commosso, ha voluto ringraziare anche la Repub-blica di San Marino per avergli consentito di esprimere le sue ca-pacità e le sue doti di ingegnere. IN

A fianco, foto di gruppo dopo la consegna delle onorificenze

a Gian Franco Terenzi e Giuseppe Venturi, nella sede dell’Ambasciata

d’Italia a S.Marino. In apertura, da sinistra, Massimo

Scandroglio, Presidente COMITES di San Marino; Giorgio Marini,

Ambasciatore Italiano a San Marino; Carla Bonvicini, Assessore allo sport e turismo di San Leo e Andrea Della Rosa, Consigliere dell’Associazione

culturale Dante Alighieri di San Marino.

Il Papa sul Titano

Visita ufficiale del Papa Benedetto XVI alla Repubblica di San Marino, avvenuta il 19 giugno scorso dopo

quasi 30 anni da quella di Giovanni Paolo II, nel 1982. La visita alla

diocesi di San Marino-Montefeltro ha avuto il suo evento centrale nella celebrazione della Santa

Messa nello stadio di Serravalle, a cui hanno assistito i due terzi della

popolazione sanmarinese. Tra i passaggi dell’omelia dito puntato

contro chi pensa “che la ricchezza dell’uomo non sia la fede, ma il

suo potere personale e sociale e il mito illusorio dell’edonismo”.

Nel pomeriggio il Santo Padre ha incontrato le istituzioni e visitato la basilica prima di ripartire per

Pennabilli. In occasione l’evento è stato creato anche un francobollo

celebrativo. (F.Ri.)

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Ph. R

iccardo Gallini

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Le donne e il golf: sei giocatrici raccontano il loro amore per questa disciplina, sfatando anche qualche tabù.

testo Claudia Gelmini - foto Riccardo Gallini

Parliamo di golf, uno sport che esi-ste da tantissimo tempo ma che in Italia sta prendendo piede negli ul-timi anni. La Romagna è una terra che, per la sua conformazione ter-ritoriale, si presta bene alla costru-zione di campi da golf. E sempre più persone si avvicinano a questa disciplina non facile ma capace di dare grandi soddisfazioni. Donne, uomini, la differenza di sesso non conta più come una volta e non è più fondamentale essere di un cer-to ceto sociale per giocarci. Ho avu-to il piacere di parlarne proprio con alcune donne che lo praticano con passione. Cominciamo da Viviana Condini, iscritta al Golf Club Veruc-chio, medico anestesista all’ospeda-le di Rimini, donna molto sportiva che ama relazionarsi con persone diverse. “Il golf è uno sport stupen-do, un’ottima valvola di sfogo per chi lavora tanto come me e ti dà anche la possibilità di stare in mez-zo alla natura. È una continua sfida con se stessi ma è anche il modo per conoscere gente nuova. Ci sono corsi organizzati dove si può socia-lizzare, e anche facendo le gare si conosce tanta gente. Quando ti ap-passioni poi tutto ruota intorno al golf, anche le vacanze. È uno sport

molto tecnico - prosegue - ma non è vero che sia così costoso. Ci sono tante agevolazioni per iniziare e poi l’attrezzatura quando la prendi una volta se vuoi non la cambi più; inoltre il campo pratica è gratuito e ci si può esercitare quanto si vuole. Se dovessi definire il golf direi che è l’emblema della libertà”.Laura Pullè, medico primario di medicina interna specialista in cardiologia residente a Riccione ci tiene a spiegare, vista la sua pro-fessione, come il golf sia un’attività perfetta per mantenersi in salute: “Un motivo per giocare assoluta-mente a golf sono le passeggiate nel verde, camminare fa molto bene al cuore; facendo 10mila passi tre volte alla settimana, il che equivale a un’ora e mezza, si mantiene un buon stile di vita. E si cammina in posti bellissimi. Il club dove sono iscritta io, Verucchio, è un’oasi di tranquillità. Ho cominciato grazie a mia cognata e ad amici, ho fatto lezioni con il maestro. È uno sport basato sul coordinamento, si può sempre migliorare e a volte diventa quasi una fissazione andare sempre meglio, una sorta di lotta con la pal-lina. C’è anche da sfatare il luogo comune che sia da vecchi giocare a

golf; non è vero, nel nostro circolo ci sono anche molti giovani”.Infine Antonella Amati, commessa in negozio bar e alimentari a Rimi-ni, ci racconta così la sua esperien-za: “Ho sempre avuto il desiderio di provare fino a che una mia amica non mi ha invitato al Verucchio Golf. Ho fatto 18 lezioni con il mae-stro e mi è subito piaciuto; ora sono 12 anni che gioco. All’inizio vole-vo solo divertirmi poi me lo sono presa a cuore, non si può imma-ginare quanto possa essere bello il golf se lo vedi e basta. Inoltre al Verucchio non ho trovato quell’a-ria di snobismo che immaginavo in un ambiente golfistico; ci sono persone di tutti i tipi e l’ambiente è sereno e tranquillo. La spesa è più o meno quella di una palestra, però sto all’aria aperta e ci vado comun-que 3-4 volte alla settimana”.Un’altra struttura famosa per il suo campo da golf, e non solo, è il Riviera Golf Resort di San Giovanni in Marignano. Ne parliamo con tre socie con esperienza di vita diver-se ma tutte unite dall’amore per il golf. La prima è Ellide Bartolucci. “Ho iniziato sui 48 anni a giocare a golf, una disciplina a cui ci si può av-vicinare a tutte le età. Mio marito e

La passione per il Green

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Giocare | Donne e golf

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mio figlio giocavano da alcuni anni e io per non rimanere sola a volte li accompagnavo in campo, ma il gio-co non mi entusiasmava. Ma quando ho iniziato le prime lezioni con il ma-estro mi sono subito appassionata. Non è poi così vero che sia molto costoso, altre attività sportive, ad esempio lo sci, sono molto più di-spendiose. Ci sono prezzi agevolati per i principianti e l’attrezzatura si può acquistare anche usata su inter-net o presso i pro shop dei circoli. L’ambiente che ho trovato in questo resort è piacevole, soprattutto da quando ci sono le 18 buche, si so-cializza, ci sono diverse coppie che giocano a golf e tante cose da fare, piscina, palestra, benessere etc. Il paesaggio è stupendo e stare all’a-ria aperta mi fa stare bene”. Marina Marconi, albergatrice di Bel-laria, ha cominciato per fare qual-

cosa di nuovo e diverso e poi non ha saputo più farne a meno: “Il golf è una passione, ormai sono otto-nove anni che gioco e sono sempre in competizione con me stessa. Mi dà una sensazione di benessere ge-nerale. Ultimamente stanno anche aumentando le donne e abbiamo una nostra categoria, le ladies, gio-chiamo o una contro l’altra o con-tro gli uomini e a volte vinciamo. Io faccio gare quando non sono in piena stagione con l’albergo, per-ciò da settembre a maggio. Il Rivie-ra Golf Resort è uno dei più belli che ci siano in Italia, e la tassa di iscrizione è onesta”.Infine parlo con Paola Ravello, ti-tolare di Bottondoro, negozio di ricerca di accessori personali e per la casa, unico nel suo genere situa-to in centro storico a Rimini vicino all’Hotel Duomo. “Mi sono avvici-

nata al golf seguendo mio marito, che era già socio al Riviera. I primi tempi andavo con lui, ed ho respi-rato l’aria del club pur rimanendo in piscina o al centro benessere. Il vedere tante persone così appassio-nate mi ha con il tempo incuriosito. Una domenica vinse una sacca da golf e mi disse ‘questo è destino, adesso devi provare’, mi convinco e prendo il maestro. Già dalla prima lezione mi sono appassionata ed ora è diventata ‘una malattia’, non vado nemmeno più al mare, ma sto bene così e quando da Rimini mi sposto a San Giovanni mi sembra di essere in vacanza. Non c’è niente che mi rigenera di più che andare da sola a giocare nel silenzio, in mezzo al verde. Quando voglio, invece, sto a contatto con la gente in quello che è un vero e proprio club, in cui ho a disposizione ogni comodità. Il vero ‘problema’ di questo sport non sono i costi, ve ne sono altri ugualmente e più costosi, ma il tempo; il golf ne richiede tanto e per praticarlo bisogna organizzarsi col lavoro. Basta anche un’oretta di gioco per volta, quando ci si allena, ma le gare durano diverse ore. E io mi sono ritagliata gli spazi ne-cessari per poter praticare questo bellissimo ‘sport verde’”.E dopo avere letto questi interven-ti, non è venuta voglia di giocare a golf anche a voi? IN

A fianco, da sinistra, Viviana Condini, Laura Pullè e Antonella Amati;

sotto, da sinistra, Paola Ravello, Ellide Bartolucci e Marina Marconi.

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Se le istituzioni appaiono svuotate di senso, se in molti hanno abban-donato gli ormeggi della solidarie-tà dopo delusioni e amarezze, se il vizio dell’individualismo gioca in vantaggio in una società che lo asseconda in tutto e per tutto, dove trovare senso civico, valori, rispetto dell’ambiente, responsa-bilità solidale? Una risposta sono

i club privati, come il Rotary Ri-mini Riviera che silenziosamente ha costruito in 32 anni la propria identità nel dialogo con gli altri club e con la città. Abbiamo chie-sto di raccontare la sua esperien-za a Cesare Trevisani, presidente uscente che a fine giugno ha pas-sato le consegne al commercialista riminese Giuseppe Dini, in carica

alla presidenza per dodici mesi. Come si riesce ad incanalare i pro-getti in un solo anno di presidenza?“Con una battuta potrei dire che in questo modo nessuno si affeziona alla poltrona. Il mandato limitato nulla toglie quando la condivisio-ne è alla base dell’attività da svol-gere ed è il presupposto per garan-tire la continuità dei progetti negli

Riunire l’area della stazione al resto della

città. È uno dei progetti lanciati dal Rotary Rimini

Riviera, assieme ad un concorso per giovani

architetti. Ce ne parla Cesare Trevisani,

presidente uscente del club.

testo Lucia Rughi - foto Riccardo Gallini

La ruota che Unisce

Sostenere | Rotary Rimini Riviera

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anni. La ruota, simbolo del Rotary, indica questo principio. Chi sale alla presidenza è già coinvolto nel-le iniziative e coinvolge i presidenti che si succedono, stabiliti per i due anni a venire. Accade questo nei Club e lo stesso nelle cariche di-strettuali e internazionali”.Quali sono i fronti di intervento del Rimini Riviera?“Uno è di natura internazionale e poggia sul network dell’organiz-zazione presente in tutto il mon-do. Ad esempio, com’è accaduto, se dobbiamo acquistare un mez-zo di pronto soccorso da donare ai profughi tibetani in India, ci rivolgiamo al Rotary della città in cui andiamo ad operare e grazie all’intervento anche economico della Rotary Foundation si creano le condizioni per un service real-mente efficace. L’altro riguarda il locale e ricordo i recenti restauri della tomba di Amintore Galli e della veste di Sigismondo”.Come si finanziano le azioni?“Tramite la generosità dei rotaria-ni e grazie ad un’organizzazione mondiale che da 106 anni mostra

il suo valore e la sua affidabilità”.Che tipo di capillarità ha il Rotary localmente?“Solo nel distretto che unisce Emi-lia-Romagna, Toscana e San Mari-no i club sono più di cento. A Rimini ci sono due Rotary Club, il nostro conta una settantina di soci in rap-presentanza delle varie professioni”.Come vi ponete nel rapporto con Rimini?“Una delle ultime iniziative è il concorso ‘Abitare Rimini’ rivol-to ai giovani architetti under 35. Individuiamo un luogo, lo scorso anno è stata l’area intorno al Pon-te di Tiberio che nel 2014 compie 2000 anni. Sulla pedonalizzazio-ne sono state elaborate idee molto ingegnose e interessanti, che l’ex sindaco Alberto Ravaioli ha voluto fossero condivise coi tecnici co-munali. La nostra speranza è che siano utili a liberare il Ponte dalle auto entro il 2014”.Quale sarà il tema della nuova edi-zione?“Nel 2011, con ‘Rimini riunita’, la sfida che lanciamo è quella di su-perare la barriera fisica e psicologi-

ca che separa l’area circostante alla stazione ferroviaria dal resto della città. Gli esiti saranno resi noti tra ottobre e dicembre dopo il vaglio della commissione composta da membri del club e professionisti esterni. Vogliamo diffondere un virus: voler bene alla città”.Qual è la prerogativa del Rotary?“La spina dorsale è lo spirito di servizio. I membri, infatti, sono co-optati in modo da coprire diverse professionalità, con utilità da poter mettere in campo attraverso le di-verse nature dei progetti”. IN

Sopra, Cesare Trevisani e Giuseppe Dini (al centro) assieme ad aluni soci del club. Nella pagina precedente, il passaggio di consegne.

La storia in forma di gazzettino

Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia la storia di Rimini dell’epoca fatta in forma di gazzettino. È l’iniziativa firmata Rotary Rimini Riviera, che ha unito passione storiografica all’anniversario nazionale. “Diario di Rimini” riprende i caratteri tipografici dell’Ottocento, nell’impaginazione di un ipotetico quotidiano che sarebbe potuto uscire proprio il 17 marzo del 1861.

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Abitare | La casa colorata

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Ordine e disordine convivono, trovando un loro funzionale equilibrio in un originale mix di colori. È il regno di Davide Nicolò, art designer e cacciatore di tendenze.

testo Massimo Morandi - foto Mario Flores

In questa casa di fine anni ’50 si dimenticano gli inverni freddi e nebbiosi e si fa risplendere sempre il sole dell’estate riminese, il calo-re della spiaggia e di tutto il suo territorio. Qui vive e lavora Davide Nicolò, art director e cacciatore di tendenze riminese con il gusto per l’arte e per il design contempora-neo. Grazie ai suoi colori eclettici e alle tante soluzioni di design pen-sate con l’architetto milanese Tom-maso Di Caro, la sua è una casa di rappresentanza in cui riceve artisti, fotografi, clienti e amici, e diventa spesso set fotografico.Ordine e disordine trovano, in que-sto appartamento, modo di convive-re. Soluzioni ad effetto si amalga-mano alla funzionalità.I colori non mancano, a comincia-re dal tavolino etnico al centro del-la stanza, ricontestualizzato da un piano con una scacchiera anch’es-sa colorata, opera del proprietario. Alle pareti opere d’arte pop e con-temporanee, manifesti originali del cinema, fotografie, stampe, se-rigrafie numerate: tra esse si nota-no dei Rotella, OLO di Gaetano Pe-

sce, la foto del Guerrigliero Eroico (ritratto a Che Guevara) di Korda e una Marilyn di Andy Wharol.Le due colonne semicircolari che invitano alla zona notte in grigio e nero, spennellate dall’artista ri-minese Ennio Zangheri, riprendo-no l’originale e semplice scala che sovrasta il camino in ferro grezzo lavorato dal mirabile fabbro no-vantenne Nello Baietta, volutamen-te con saldature a vista. Il tavolo tondo è un Sarineen bianco con piano in marmo dove sbarazzine si raccolgono convivialmente sedie diverse per forma e colore: ben ri-conoscibili quella di Gaetano Pesce e quella bianca di Arno Jacobsen e la Panton Chair. Sullo sfondo il volume sporgente del calorifero, anch’esso di colore rosso come la nicchia che accoglie il living, dove risalta, nella sua curva ed elegante forma, la lampada di Castiglioni “Arco” che fa luce sul tavolo.Le sfavillanti pareti rosso fuoco, blu cobalto e viola prugna del bagno, e il rincorrersi del bianco e del nero, conferiscono a questo trilocale di circa 70 metri quadri un’altra ca-

Tinte forti in Città

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ratteristica inusuale e oltremodo sorprendente: la capacità di conci-liare il rigore e la simmetria con la più assoluta casualità. Il risultato è un ambiente pieno di brio, con il vantaggio di una facile gestione quotidiana. A tutto ciò si aggiunge il gusto per gli accostamenti azzar-dati, come il tavolino coloniale del salotto, ricoperto da una multico-lore composizione a scacchiera, la madia rosso fuoco porta giornali, la sedia/scultura in creta bianca plasmata che diventa appoggio per la stampante e le assi riportate dal mare che diventano crocefisso del-la stanza da letto.In questo luogo si fondono e amo-reggiano, senza mai contrastare, pochi ma significativi oggetti. Come un cielo notturno, le pareti dipinte avvolgono il letto e invitano al relax.

È il colore a disegnare la testata del letto, arricchito con una composi-zione di santini da collezione in-seriti in regolari cornici d’acciaio satinato. A lato del letto, due lam-pade cubiche in vetroresina bianca che diventano comodini; sul lato opposto della testata la “Croce del mare”, posizionata sopra ad una panca di 2 metri di fine ’800, che diventa l’oggetto culto del classico che non stanca mai. Monumentale e comoda, a lato, una stupenda icona contemporanea, la famosa “Vanity Fair” di Poltrona Frau che invita a tranquille letture in relax.La stanza da bagno si pone all’at-tenzione del visitatore sempre gra-zie ai colori: una parete bianco/beige e un’altra vinaccia/viola, en-trambe lavorate a stucco materico rivestito in resina impermeabile si

contrappongono come sfondo ad un collage di specchi di varie for-me, misure, colori e località geogra-fiche che incorniciano quello scelto per specchiarsi abitualmente.Cambia la stanza e cambia l’atmo-sfera. Salendo sedici gradini in fer-ro si accede al sottotetto, varcando una nicchia rossa, aperta nel soffit-to bianco. Qui è stato ricavato, ac-cogliente come un’alcova, lo studio dove, dice con testuali parole il pro-prietario: “I pensieri e le idee salgo-no verso l’alto come il calore”. Qui si avverte un’esplosione di energia colorata che rallegra l’ambiente, illuminato dalla luce che entra da un piccolo lucernaio. Il rosso e l’a-rancione delle pareti si aprono alla moltitudine di altri colori e alle for-me degli oggetti che trovano qui il loro equilibrio. IN

Sotto, la camera da letto e lo studio. In apertura, il soggiorno.

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Nella vita del vulcanico stilista ric-cionese con lo sguardo rivolto sem-pre al futuro non c’è solo moda, ma anche arte, creatività e design. Con “Riccione Preview”, il futuro adesso, un progetto realizzato da Cna Federmoda, Roberto Corbelli ha affrontato il tema delle tendenze portando nella Perla esperienze del talento creativo e personalità che rappresentano il progresso dell’in-novazione. Nella sartoria di nonna Ada Galli, Roberto trascorre l’in-fanzia tra aghi e forbici. Da ragaz-zo disegna pantaloni e camice che lei gli confeziona. Pur coltivando

questa passione, dopo aver speri-mentato altre realtà lavorative, alla fine degli anni ‘70 apre il primo vi-deo pub a Riccione dove organizza feste ed eventi, ma il suo obiettivo resta sempre il mondo della moda. Negli anni ’80 frequenta il corso di “figurino” presso l’Istituto Cal-legari di Rimini. Dal 1984 al 1986, affascinato dagli stilisti spagnoli e inglesi, apre un negozio di abbi-gliamento in viale San Martino a Riccione e nello stesso tempo dise-gna modelli per aziende di moda. Nel 1985 la rivista “Vogue sposa” indice un concorso per il miglior

Talenti creativi e protagonisti del fashion sfilano sulla passerella

riccionese grazie a Roberto Corbelli,

direttore artistico di Riccione Moda Italia.

testo Marina Giannini - foto Riccardo Gallini

La moda cheguarda al Futuro

Vestire | Roberto Corbelli

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disegnatore di abiti da sposa. “Ave-vo disegnato due bozzetti che era-no finiti fra gli altri poiché non mi sentivo all’altezza di partecipare a quel concorso. La mia fidanzata Marzia e due amici, Ezio Cadamu-ro e Ugo Savelli, a mia insaputa ne hanno inviato uno. Il mio lavoro è arrivato al primo posto come mi-glior disegnatore di abiti da sposa. Nel 1986 ho organizzato la prima sfilata collettiva in piazzale Cecca-rini. Di lì, motivato dal successo della manifestazione, ho intrapre-so due strade: quella di consulente stilistico per le aziende e di diret-tore creativo per eventi moda. Nel giugno del 1991, assieme all’amico Daniele Pratesi, abbiamo organiz-zato la prima edizione del “Con-corso Nazionale Professione Moda Giovani Stilisti”, supportati dal Comune di Riccione e dal com-pianto Giorgio Piccioni presiden-te dello stabilimento termale di Riccione. In quello stesso anno è entrata nell’organizzazione CNA Federmoda. A fare gli onori di casa della serata è salita sulla pas-serella Sidney Rome. Sul parterre

di Riccione, nel corso degli anni, si sono avvicendati i più bei nomi del-la moda internazionale partendo da Vivienne Vestwood, Jean Paul Gaultier, Antonio Marras con la sua testimonial Michelle Hunzicher, il marchese Coccapani, Fausto Sarli, icona dell’alta moda, Renato Bale-stra, Lorenzo Riva, Maurizio Galan-te, Gay Mattiolo, Elio Fiorucci e tanti altri non meno famosi. Nei primi anni è stato fondamentale per la crescita del concorso la parteci-pazione e la collaborazione di Al-berta Ferretti e di un personaggio come Gianni Fabbri”. Roberto Corbelli, oltre a creare le aree di tendenza moda per conto dell’Istituto del Commercio Este-ro, durante Moda Italia a Tokio si è occupato della direzione artistica del gala d’inaugurazione di Piazza Italia a Kobe, ed è stato incaricato dalla Regione Emilia Romagna in qualità di direttore creativo dell’e-vento di chiusura del padiglione all’Expo 2010 a Shanghai. Riccione Moda Italia quest’anno compie 21 anni, quanti ragazzi finalisti si sono

affermati nel mondo della moda? “Molti di loro hanno aperto attività in proprio, altri, come Simone Ma-rulli e Silvio Betterelli, presentano la loro linea a Milano Collezioni. Lorenzo Serafini di Misano, vin-citore di Riccione Moda Italia nel 1996 ha iniziato il suo percorso di stilista con griffe del calibro di Blu-marine, per lavorare in seguito per Roberto Cavalli e Dolce & Gabba-na. Un’anticipazione al programma della manifestazione che si ter-rà a Riccione dal 18 al 24 luglio. “Quest’anno - conclude Corbelli con quell’entusiasmo che lo carat-terizza -  abbiamo in programma un momento importante dove la  ACTE, Associazione comunità tes-sili d’Europa, organizzerà a Riccio-ne la prima edizione di ‘European Fashion Contest’. Tutti i concorsi di moda europei ci invieranno un capo creato apposta per Riccione. Stiamo lavorando su altri progetti per rendere la nostra località tu-ristica un’attrattiva per i giovani creativi che vogliono imparare ad esprimersi”. IN

A fianco e sotto, modelli in strada posano per “Riccione Fashion Boulevard”. In apertura, Roberto Corbelli all’interno dello storico Block 60 di Riccione.

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Una mostra fotografica itinerante racconta

Rimini in modo originale. Con visioni fantastiche

cariche di ironia, firmate da Sergio e Roberto

Paritani.

I fotografi Paritani sono uno alter ego dell’altro. Entrambi consolida-no quelle aspirazioni che uniscono l’input artistico ad una espressivi-tà introspettiva, in equilibrio tra elemento pragmatico e romantici-smo, cogliendo, pizzicando dalla creatività un po’ dall’uno e un po’ dall’altro. Nella mostra itinerante dedicata a Rimini entrambi palesa-no il loro amore per la città, l’appa-renza ingenua di quegli oggetti di cui fa parte il set ricostruito in stu-dio. “Si basa sull’ironia”, afferma Sergio, la metafora muta come la scenografia, parla agli occhi con scene da catastrofe finale. A pelle si ha la sensazione di venire sommer-si insieme alle immagini, in una Finis terrae drammatica.La natura del soggetto ripreso su-

blima una tragedia, anzi la mima con tutti i capovolgimenti del caso. Vi chiederete dove stia l’ironia: an-date e vedrete con i vostri occhi che l’ironia è un motivo ricorrente, può scartare e alleggerire la tensio-ne e intelligentemente ispirare la mitologia greco romana. In Rap-sodia in blu sentiamo animarsi gli omini aggrappati tenacemente alle vestigia, ora lillipuziane, ora sim-bolo di un mondo che rifiuta i suoi omini, i suoi telamoni, i suoi Erco-le, come piccoli Godzilla, indifesi. La città è abbandonata dai suoi abi-tanti, o essi ancora respirano con polmoni d’acciaio, impassibili a ciò che resta dall’inquinamento e dal-le catastrofi con il loro sconcertan-te codice rivoluzionario. Per questo si muove una galassia di click, a ri-

testo Milena Massani - foto Studio Paritani

Rapsodie in Blu

Fotografare | I Paritani

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scoprire la città interiore e quella ideale, per spronare contro il pe-ricolo, e lasciare un terzo occhio con cui osservare l’ignoto dalla fi-sionomia sottesa e carnale. Contro il degrado che circonda l’habitat i Paritani compongono un mosaico di sequenze e scatti che ricordano anche i meravigliosi anni 50/60, ponendosi quale sintesi tra ogget-to e relativo consumismo feticista. Roberto e Sergio, i frammenti del-le foto portano alla scoperta dello scenario-boomerang? “La vera fonte di ispirazione par-te concettualmente come un boomerang per trascinarci su fondali come icone o maschere te-atrali, squali e leviatani, per evoca-re le paure inconsce e quelle reali. Sigismondo Pandolfo Malatesta sembra potersi rianimare tra i flutti, ma anche dormire e quindi morire, come affermava Shakespe-are, il mare pullula di figure ingi-gantite o rimpicciolite che paiono fagocitare la città corrotta dal peso della storia”.Gli aitanti ritratti degli agili nuo-tatori fuori dallo spazio reale li fa apparire simili a degli esuli?“Come funamboli sprigionano l’ansia della forza ideologica che mostra i muscoli; solo l’arma ironi-ca può distinguere la nostra cifra espressiva”, chiosa Sergio. “Sicura-mente sono esuli metaforicamente

parlando”, afferma Roberto, che mostra il suo occhio migliore in questo micro film condiviso, in cui la civiltà appare e scompare, portando la sua maschera come un armatura, epilogo della storia umana. Così spuntano dall’im-mersione subacquea monumenti e omini, senza camicia di forza, persuadendo il pubblico con per-formance agili, fluttuando tra ce-lenterati che paiono vivere nella fantasmagoria di Giulio Verne: Ventimila leghe sotto i mari. IN

Sopra, una delle opere in mostra. In apertura, Sergio e Roberto Paritani.

Immagini itineranti

Dopo l’esposizione in maggio alla Galleria dell’Immagine, “Rapsodia in Blu” di Paritani è esposta fino al 10 luglio al Grand Hotel Rimini, parco Federico Fellini 1, tutti i giorni dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Dal 18 luglio al 30 agosto la mostra si trasferisce a Riminiterme, in viale Principe di Piemonte 56, aperta da lunedì a sabato dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. La mostra itinerante si avvale del patrocinio del Comune di Rimini - Assessorato alla Cultura, e della Biblioteca Civica Gambalunga.

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Da Rimini a Londra e di nuovo a Rimini. È il viaggio musicale di Sam Gambarini, giovane virtuoso di organo Hammond, passato dalle cover dei Doors ai grandi concerti a Glastonbury, fino alla Tv con Joe Cocker.

A 38 anni ha già suonato in locali storici come il Ronnie Scott e il Jazz Cafè di Londra: Sam Gambarini racconta in esclusiva per Rimini In Magazine la sua storia in musica.Cosa l’ha spinta verso l’organo Ham-mond ed il jazz?“L’approdo al jazz e all’organo Hammond è avvenuto per gradi, passando per il rock americano e inglese degli anni ‘60/’70 appreso principalmente ad orecchio attor-no ai 14/15 anni, per poi scoprire il jazz a 17 anni quando comprai il primo disco del grande organista nero Jimmy Smith”.Chi sono stati i suoi maestri?“Nel periodo in cui vivevo a Londra andavo a lezione dall’organista in-

glese Mike Carr, e durante una vi-sita a New York dall’organista nero Lonnie Smith”. Il miglior musicista in assoluto?“All’interno del mio genere e stru-mento il posto del numero uno spetta a Jimmy Smith (1928-2005) per l’unione unica di pregi musica-li: per la raffinatezza del tocco, del fraseggio, del senso del timing uni-ti ad una potenza tecnica ed espres-siva senza paragoni allora ed oggi”. Il suo debutto discografico? “È avvenuto nel 2008 con il mio Hammond trio di Londra, “Blue Groove”, uscito per l’etichetta in-glese 33 Records”.Con quali ‘big’ della musica jazz ha suonato nella sua carriera?

“Quando vivevo a Londra ho avuto modo di suonare con tanti musici-sti di talento: penso al sassofonista Andy Sheppard, al grande chitar-rista jazz Jim Mullen, al flautista jazz Gareth Lokraine, al trombet-tista Steve Fishwick o a Fred Wesley (trombonista di James Brown) con cui ho collaborato in una incisio-ne. Ho partecipato al Festival di Glastonbury con i musicisti dell’ex James Taylor Quartet e ho fatto un paio di trasmissioni televisive ingle-si su rete nazionale con Joe Cocker”.Dal 2000 al 2009 ha vissuto a Lon-dra: come è la vita in una metropoli?“Londra è una città che ti dà una sensazione di libertà assoluta e che ti fa sentire parte di essa, anche se

testo Riccardo Belotti - foto Riccardo Gallini

La mia banda suona il Jazz

Suonare | Sam Gambarini

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sei un emigrante: gli inglesi, che non sono un popolo gioviale come gli italiani, sono però molto professionali e anti-complicazioni, sono persone con cui mi trovo be-nissimo”.È tornato in Italia con la sua compagna e un figlio di tre mesi: come si ri-trova a Rimini?“Bene. Dopo molti anni a Londra posso apprezzare la qualità della vita che a Rimini è molto alta”.Che rapporto c’è fra Rimini e la musica jazz?“Sono stupito che a Rimini non esista un jazz club o un vero festival jazz. Gli operatori del turismo devono ac-corgersi che oggi più di ieri il turista decide di recarsi in una città anche per gustarsi una serata di buona musica: si pensi all’incredibile afflusso di turisti che ogni anno si recano a Perugia per Umbria Jazz”. A Rimini opera da tantissimi anni l’Istituto “G. Lettimi”: cosa ne pensa?“È un’istituzione molto importante. L’ho frequentato e ci vado spesso per esercitarmi. La sede è migliorata molto dopo la ristrutturazione: è inoltre significativo che siano stati aperti corsi di jazz per alcuni strumenti e di Arran-giamento”.A che cosa sta lavorando al momento?“Dal mio rientro in Italia sono stato invitato a far parte di un buon numero di progetti musicali con i quali sono program-mate diverse date per i mesi estivi: ‘La Cantina Bentivoglio’ e il ‘Bravo Caffè’ a Bologna, il ‘Rock Island’ a Rimini, a Cattolica per la Notte Rosa, L’‘Asha Club’ di Treviso”. IN

Una vita tra le note

Sam Gambarini nasce a Rimini nel 1972. Si avvicina alla musica “ad orecchio”, imitando i dischi e la radio; a 12 anni studia violino e solfeggio che abbandona quasi subito per proseguire da autodidatta su una tastiera Yamaha regalatagli dal padre. Laurea in Musica al

Dams di Bologna, diploma di Piano Jazz al CPM di Milano, laurea alla Middlesex University di Londra (BA Mus Honours) in piano Jazz, Grade 8 in pianoforte classico con L’Associated Board Of Music. È laureando al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna in pianoforte jazz. Per approfondire: www.gambarini.eu

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persistente, moltoelegante.

Il PassitoDa uve stramature

di AlbanaProfumo di agrumi e

frutta bianca, palato chefonde densità, intensità e

vivezza sapida.

Il BoscoDa uve Sangiovese

Naso fragrante con sentore di piccoli frutti

rossi, in bocca è fresco e teso, di grande bevibilità.

PertinelloDa uve Sangiovese

Vino austero ecomposto, bocca

succosa, ampia, di trama fine.

Il SassoDa uve Sangiovese

Vino di grande complessità ed eleganza che solo una

vigna di oltre 40 anni riesce a dare.

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58 | IN Magazine

La Lancia Aurelia del film “Il sorpasso” è la perla della collezione di Bruno Batarra, grande appassionato di auto d’epoca. Avuta dal regista Alberto Lattuada con la promessa di non rivenderla mai.

La serranda del garage scorre len-tamente mentre davanti ai nostri occhi si materializza la preziosa collezione di Bruno Batarra. Di ognuna lui sa la storia a memoria e di ognuna conosce i preceden-ti proprietari. La passione e la competenza di questo collezioni-sta riccionese per le auto d’epoca

è impressionante e traspare tutta l’accuratezza con cui ha scelto i “pezzi” della sua collezione. Ognu-na delle sue macchine ha qualco-sa di speciale, la rarità, un passa-to sportivo o un evento legato al mondo del cinema. Ed è proprio la mitica Lancia Aurelia B24 color canna di fucile, lo stesso tipo di auto

testo Marina Giannini - foto Fotoriccione

La spider delle Star

Collezionare | Bruno Batarra

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IN Magazine | 59

co-protagonista con Gassman del film di Dino Risi “Il sorpasso”, vanto della sua collezione.“Dopo un corteggiamento degno davvero di una regina, con ben cinque trasferte a Roma - raccon-ta Batarra - non mi sono fermato

di fronte a nulla per convincere il regista Alberto Lattuada a cedermi la mitica Lancia Aurelia B24 de ‘Il sorpasso’. Ironia della sorte pro-prio per un sorpasso, mentre anda-va al Festival di Venezia, il regista ha preso una multa che custodisco ancora nel cruscotto, anch’essa d’epoca, consegnata allo stesso Lattuada nel 1969. Quel giorno il regista mi fece promettere di non vendere mai quell’automobile dove si erano sedute bellezze famose di quegli anni. Prima di dare l’addio alla sua Aurelia mi chiese di poter-la vedere quando si trovava a passa-re in Romagna. Ma lui non ha più bussato alla mia porta”. A salire su quella rarissima Aurelia B24 con-vertibile, a fianco di Sauro Batarra, figlio di Bruno, nel settembre del 2005 si è seduto Dino Risi, regista del film “Il sorpasso”, per raggiun-gere il ristorante “La dolce vita” sul porto di Riccione, dove il regista ha ricevuto il premio “L’ombrellone d’oro” dedicato ai protagonisti del suo film “L’ombrellone”. Ad atten-derlo nel locale, oltre a Salvatore Montefiore, titolare del ristorante e organizzatore dell’evento, erano presenti la protagonista del film

Sandra Milo e Rino Barillari, re dei paparazzi negli anni della ‘Dol-ce vita’ romana. Un vero gioiello quella rarissima Lancia Aurelia, che oggi fa parte della collezione di Batarra in compagnia di auto “di razza”. Tra queste anche la ra-

rissima Dino Ferrari 206 in allumi-nio battuto a mano della carroz-zeria Scaglietti di Modena che fa parte della serie Dino, e la Ferrari Daytona – 512 BB e Testarossa. Una passione che Batarra ha sempre avuto fin da bambino, quando i modellini delle auto di latta erano i suoi giocattoli preferiti. IN

Sopra, Sauro Batarra e il regista Dino Risi a bordo della mitica Aurelia B24, ritratta in apertura assieme al collezionista Bruno Batarra.

Un auto, e un film, simboli di un’epoca

Viale Ceccarini: il salotto “carrabile” dei primi anni ’60

Viale Ceccarini, Riccione. Inizio anni Sessata. Regno incontrastato delle decappottabili e dell’abbordaggio all’ora dell’aperitivo, invasa da star, starlette, straniere, e ce n’erano di bellissime. Si andava per rimorchiare e se non eri al volante di una spider non avevi nessuna chance. Ad imitare i big al volante di Ferrari e Lamborghini c’erano anche i ragazzi del posto, che in spider facevano il giro dei locali più in voga. Ancora oggi per qualche ventenne degli anni ’60 scarrozzare in cabriolet è un rito. I concorsi di bellezza riservati alle tedesche (1967) non potevano fare a meno delle spider, che oggi per qualcuno restano solo un ricordo legato ad una vivace e piccante stagione.

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60 | IN Magazine

Garantire ciò che si promette. È ciò che

oggi un ristorante deve fare per stare al passo. Identità che si

ritrova Dalla Gioconda, affacciato sul punto più alto di Gabicce Monte.

Parigi è considerata il luogo di nascita dei ristoranti come li co-nosciamo oggi. Rivoluzionaria e moderna a metà del diciottesimo secolo, la città francese ha saputo cogliere in anticipo le esigenze della nuova classe borghese che stava nascendo. In realtà taverne, osterie e spacci sono antichi quan-to la società, come testimoniano i thermopolia, i banconi romani con i pozzetti per le pietanze fredde o calde, in cui si vendeva cibo pronto da consumare sul momento.Nel Medioevo le taverne erano luo-ghi ben lontani dagli standard a cui siamo abituati oggi. Si pagava il po-sto a sedere, non il piatto. Non c’e-

ra menù e si mangiava quello che c’era a patto di essere abbastanza veloci da prendere i pezzi migliori. Poi il mondo cambia. La rivoluzio-ne francese lascia senza lavoro cuo-chi e maggiordomi impegnati nelle cucine dei nobili, ma soprattutto si affaccia nelle grandi città un nuovo tipo di clientela: giornalisti, avvoca-ti, affaristi e politici che desiderano incontrarsi e mangiare in ambienti raffinati, dove poter parlare e di-scutere in pace.Ecco che il locale si adatta. I tavoli vengono separati e i menù si arric-chiscono (e questo è un vantaggio anche per il ristoratore, che può accontentare diversi clienti e smer-

testo Stefano Rossini - foto Riccardo Gallini

Sapori sinceri sulla Tavola

Gustare | Ristorante Dalla Gioconda

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IN Magazine | 61

ciare maggiori quantità di beni). Secondo le cronache fu tale Bou-langer, venditore di bollito e bro-do parigino, che a metà del ‘700 aggiunse una nuova portata al suo scarno menù: i piedi di montone in salsa bianca. Fatto sta che il ri-storante comincia sempre più ad assomigliare al locale a cui siamo abituati oggi. E il nome? Lo stesso Boulanger, che aveva un certo fiu-to per gli affari, decise di promuo-vere la sua attività citando un passo del vangelo di Matteo: “Venite a me, tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò”. Da qui il ristorante come luogo ristoro. Qui in Italia sarebbe stato impossibile una pubblicità del genere... il Vaticano non avreb-be mai approvato!

E oggi cosa si cerca? Come sono cambiati i ristoranti? Il tratto tipico del nostro tempo è la mancanza di un’identità fissa. Ogni ristorante fa storia a sé. Ma ancora oggi cambia-re vuol dire esprimere una volon-tà di ricerca. C’è spazio per tutti: per l’osteria con piatti tradizionali sino al ristorante di nouvelle cuisine ricercato e raffinato. L’importante è essere onesto coi propri commen-sali. Mostrare la propria faccia. Ga-rantire ciò che si promette.Un esempio di questo passaggio è il Ristorante Dalla Gioconda. La sua ubicazione è sempre la stessa. Dalla fine degli anni ‘40 il locale si trova nel punto più alto di Gabicce

Monte, padrone di un panorama mozzafiato su tutta la riviera. Ma la sua storia è quella di chi ad un certo punto ha deciso di cambia-re il taglio. Durante gli anni ‘60 era un tipico ristorante di pesce

“alla romagnola” con pizzeria, poi, quando la proprietà passa dalla nonna (da cui il ristorante aveva preso il nome) ai due nipoti, gli at-tuali proprietari Andrea e Michele Arduini, la proposta cambia.“Non è una dichiarazione d’intenti contro la ristorazione tipica - rac-

conta Michele - facevamo pesce fresco prima e lo facciamo anche adesso. Togliendo la pizza e con-centrandosi sui crudi, sul pesce freschissimo e su ricette più ricer-cate, senza dimenticare la tradizio-ne, abbiamo voluto dare il nostro tocco personale al ristorante”.A guardarlo da lassù, il mare, e poi ritrovarsi nel piatto un filetto di ricciola freschissimo e appena scot-tato, fa uno strano effetto. Lo chef Luca Peverini lo propone servito con misticanza, pomodoro confit, mozzarella di bufala e granella di pistacchi di Bronte. I sapori sono distinti e netti. I colori hanno il so-pravvento su tutto. Il piatto è sapo-rito e fresco come l’estate. IN

Il mare gustato dall’alto

La collina dei piaceri

Uno degli eventi enogastronomici più interessanti dell’estate riminese, e nel contempo, forse, uno dei meno pubblicizzati, è la Collina dei Piaceri, che si svolge a fine luglio a Scorticata di Torriana. L’undicesima edizione promette, come le precedenti, di portare sulla via principale produttori e botteghe per gustare i migliori sapori del territorio e alcune intriganti ricette dello chef del “Povero Diavolo”. Non manca lo spazio dedicato ai libri, alle presentazioni, agli incontri e, ovviamente, alle degustazioni. La collina dei piacere si tiene dal 27 al 29 luglio. Info: 0541 675220.

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Serata di beneficienza nei giardini del centro congreSSi Sgr

Tra le tante autorità presenti il neo sindaco di Rimini Andrea Gnassi.

Oltre 400 persone hanno partecipato alla settima edizione della serata “Per il sorriso di un bambino”, evento promosso e organizzato a titolo personale e volontario da Micaela Dionigi, Presidente di SGR, Loredana Dori dell’Agenzia Company e Donatella Turci presidente del Consiglio Comunale di Rimini, in collaborazione con CNA Rimini – Riviera delle Mode e UniRimini.

Tanti i politici presenti, tra cui l’on. Elisa Marchioni, il neo sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il sindaco di Santarcangelo di Romagna Mauro Morri, i consiglieri regionali Roberto Piva e Marco Lombardi, ma anche imprenditori come Gimmy Baldinini, Piero Reggini, Bruno Vernocchi, Mario Formica, Bonfiglio Mariotti, Paolo Maggioli, Linda Gemmani, Giampiero Boschetti, rappresentanti delle varie banche nazionali e locali, di Confindustria, personaggi dello sport (l’ex CT Nazionale Calcio Azeglio Vicini), oltre a esponenti dei club Rotary, Lions, Club 41 e diversi professionisti del nostro territorio.

Condotta da Francesco Cesarini, la serata viene organizzata ogni anno con lo scopo di portare un aiuto concreto a tre associazioni di beneficenza che si occupano di bambini: l’Istituto Sant’Onofrio per la Comunità Missionaria in Tanzania, l’Associazione Crescere Insieme, onlus che riunisce i genitori di bimbi affetti dalla sindrome di Down e la Onlus Pang’Ono, per il Progetto Aste Aste in Bangladesh.

Durante la cena, intervallata da momenti di spettacolo e divertimento, tra cui sfilate di moda ed estrazione di premi, sono stati raccolti oltre 16.530 euro che sono stati divisi in parti uguali fra le tre associazioni. Grazie alla vostra partecipazione e generosità questi fondi consentiranno alle associazioni di proseguire nei progetti intrapresi e avviare nuove iniziative, affinché il sorriso di tanti bambini possa finalmente riaccendersi.Arrivederci al prossimo anno per l’ottava edizione!

ph. Gabriele Scarpato

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Serata di beneficienza nei giardini del centro congreSSi Sgr

Tra le tante autorità presenti il neo sindaco di Rimini Andrea Gnassi.

Oltre 400 persone hanno partecipato alla settima edizione della serata “Per il sorriso di un bambino”, evento promosso e organizzato a titolo personale e volontario da Micaela Dionigi, Presidente di SGR, Loredana Dori dell’Agenzia Company e Donatella Turci presidente del Consiglio Comunale di Rimini, in collaborazione con CNA Rimini – Riviera delle Mode e UniRimini.

Tanti i politici presenti, tra cui l’on. Elisa Marchioni, il neo sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il sindaco di Santarcangelo di Romagna Mauro Morri, i consiglieri regionali Roberto Piva e Marco Lombardi, ma anche imprenditori come Gimmy Baldinini, Piero Reggini, Bruno Vernocchi, Mario Formica, Bonfiglio Mariotti, Paolo Maggioli, Linda Gemmani, Giampiero Boschetti, rappresentanti delle varie banche nazionali e locali, di Confindustria, personaggi dello sport (l’ex CT Nazionale Calcio Azeglio Vicini), oltre a esponenti dei club Rotary, Lions, Club 41 e diversi professionisti del nostro territorio.

Condotta da Francesco Cesarini, la serata viene organizzata ogni anno con lo scopo di portare un aiuto concreto a tre associazioni di beneficenza che si occupano di bambini: l’Istituto Sant’Onofrio per la Comunità Missionaria in Tanzania, l’Associazione Crescere Insieme, onlus che riunisce i genitori di bimbi affetti dalla sindrome di Down e la Onlus Pang’Ono, per il Progetto Aste Aste in Bangladesh.

Durante la cena, intervallata da momenti di spettacolo e divertimento, tra cui sfilate di moda ed estrazione di premi, sono stati raccolti oltre 16.530 euro che sono stati divisi in parti uguali fra le tre associazioni. Grazie alla vostra partecipazione e generosità questi fondi consentiranno alle associazioni di proseguire nei progetti intrapresi e avviare nuove iniziative, affinché il sorriso di tanti bambini possa finalmente riaccendersi.Arrivederci al prossimo anno per l’ottava edizione!

ph. Gabriele Scarpato

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64 | IN Magazine

Una passione che dura da una vita diventa qualcosa di unico. E Mario Nocelli si trasforma in “the reader”, lettore speciale per eventi e serate tra amici.

Mario Nocelli, nato a Vigevano ma trasferitosi in Romagna da quasi vent’anni, di lavoro fa tutt’altro ma ha una passione grande, la lettu-ra. Lo si evince da come parla di quello che è diventato molto più di un hobby, bensì un’idea geniale per fare appassionare ai libri la gente che lo circonda. Cultura, una parola a volte abbinata alla noia.Ce lo dice anche Mario: “A scuola ci obbligano a leggere libri che non amiamo e in seguito ci allontania-mo dalla lettura. Ma un libro può farci entrare in un mondo unico”.Nocelli diventa così the Reader, co-lui che legge, dapprima negli hotel di lusso della Romagna poi a cene o serate particolari, o a casa di gente che non ha voglia di parlare solo di politica o di lavoro ma vuole argo-menti diversi per le sue serate. “Il mio pubblico non è giovanis-simo, persone che si sono stufate di andare nei locali o a ballare ma che cercano qualcosa che li possa distrarre e fare passare serate di-verse”. Gli chiedo quando è nata esattamente l’idea di essere un “let-tore” e lui mi spiega che è stato tre anni fa, leggendo sul “Sole 24 Ore” di un inglese che leggeva ai ma-nager per rilassarli prima che an-dassero a letto dopo una giornata impegnativa. “E così, mentre tutti mi scoraggiavano, io ho comincia-to e grazie al passaparola sono riu-scito a farmi conoscere”, continua

Nocelli. “Credo debba cambiare il modo di approcciarsi ai libri: ascol-tare una lettura è accettare di farsi trasportare, cullare da voci e trame; entrare in un libro è conoscere un mondo che va anche oltre al testo, va all’autore, alla sua storia, alla sua vita. Io faccio ricerche particolari sui libri, non leggo solo libri comu-ni ma trovo anche letture meno co-nosciute”. Dopo il successo del 18 febbraio con la lettura della “Ma-nomissione delle parole” di Caro-figlio, Nocelli farà altre serate al Riviera Golf resort di San Giovanni in Marignano, struttura che si presta molto per questo genere di eventi. “Chiaramente le serate sono sem-pre abbinate al buon cibo, per non

deludere nessuno e per rendere l’occasione ancora più piacevole. Ora mi piacerebbe affrontare un saggio di umorismo yiddish che si chiama “Un’aringa in paradiso” un libro non facile ma molto di-vertente dove sono gli ebrei stessi a prendersi in giro. Sarebbe una bella sfida per sfatare tanti luoghi comuni”, conclude Nocelli.E io, invece, da grande lettrice quale sono, concluderei con que-sta frase che mi ha mandato Mario, che condivido e vorrei più gente pensasse: “Leggere è un mestiere, un’arte, una passione che richiede tempo, fatica, dedizione”. un’idea geniale per fare appassionare ai li-bri la gente che lo circonda IN

testo Claudia Gelmini

Dar voce ai Libri

Leggere | Mario Nocelli

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IN Magazine | Special ADV

LA CONCESSIONARIA AUDI REGGINI REGALA UN SOGNO TRE GIORNI ALL’INSEGNA DELL’EMOZIONE.

Un evento unico nel suo genere quello organizzato dalla Concessionaria Reggini, in collaborazione con IWC Schaffhausen. La concessionaria sanmarinese ha offerto ai propri clien-ti una “tre giorni” all’insegna dell’emozione. Domeni-ca 19 giugno la partenza da San Marino, a bordo di 3 autovetture A6, A7 e A8 messe a disposizio-ne per l’occasione, seguita da una sosta a Cernob-bio sul Lago di Como che ha preceduto l’arrivo a Schaffhausen, in Svizzera, dove gli ospiti hanno

soggiornato in un vecchio mulino sulle rive del Reno. Il giorno seguen-te è stata organizzata una visita al Museo e alla Manifattura di IWC Schaffhausen, dove gli ospiti han-

no avuto la possibilità di smontare e rimontare un movimento. La vera sorpresa è stata però la gita su un aereo del 1939 che ha permesso ai partecipanti di sorvolare le Alpi e di avere così una visuale ec-cezionale. L’evento si è concluso con una cena sulle cascate del Reno, le più grandi d’Europa.

REGGINIConcessionaria per la Rep. di San Marino, Rimini e Provincia Strada Rovereta, 52 – 47891 FALCIANO R.S.M.Vendita 0549.941005 Service 0549.908706 [email protected] - www.reggini.it

Grazie alla collaborazione con IWC, Reggini porta i clienti in visita alla storica Manifattura di Schaffhausen.

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I prezzi si intendono per volo di sola andata, booking fee escluso

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68 | IN Magazine

Poco più di trent’anni in due, Simone Bartolini e

Filippo Fraternali sono una talentuosa coppia di velisti che

gareggia nella classe 4.20. Pronti a lasciare

il segno nei campionati italiani juniores.

È una passione davvero forte, quel-la che Simone Bartolini e Filippo Fraternali nutrono per la vela. Altri-menti non passerebbero pomeriggi interi tra spostamenti in macchina (dei genitori) e uscite in mare (a Ra-venna, cioè a più di 50 chilometri dalla loro Rimini). Due ragazzi di 16 anni che gareggiano assieme nel-la classe 4.20: Filippo è al timone, Simone riveste il ruolo di prodiere. A prendersi cura di loro, ad aiutarli a crescere tecnicamente è Stefano Marchetti, 43enne allenatore raven-nate con discreti trascorsi da atleta tra Optimist e 4.70, risultati che lo fecero entrare pure nel giro azzur-ro. Un coach esigente, che non esita a pungolare i suoi giovani allievi. “Potenzialmente sono validi, ma ancora inespressi. Hanno talento, Filippo e Simone, capacità, però devono maturare”, insiste su questo tasto Marchetti, che trascorre con i ragazzi tre giorni a settimana, con tre ore di navigazione per volta più la preparazione, per intensificare poi il lavoro in alcuni periodi. L’ap-puntamento clou, in questa estate 2011, sono i campionati italiani ju-

niores che si terranno proprio a Ra-venna dal 22 al 26 agosto. Obiettivi? “Chiederò loro un risultato, ci ter-rei che finissero almeno tra i primi 30”, risponde Stefano Marchetti.E i giovani discepoli che ne pensa-no? “A volte siamo un po’ svogliati e il nostro allenatore si arrabbia”, si fa portavoce della coppia Fraterna-li, che nei mesi scorsi ha cambiato scuola per riuscire a conciliare me-glio studio e sport, libri e amore per le barche. Cosa non semplice. “Ci si può riuscire, certo, però ci vuole impegno”, ribatte l’amico Bartoli-ni, che ha frequentato, con qualche difficoltà, il secondo anno all’Istitu-to per Geometri.La vela, comunque, ormai li ha cat-turati. “Sono già 10 anni che faccio questo sport - rivela Simone -. Mi ha affascinato subito l’ambiente e quelle emozioni che si provano solo in mare”. “Io ho cominciato un paio d’anni più tardi - gli fa eco Fi-lippo -. È bellissimo essere sempre

a contatto con l’acqua, quand’ero piccolo non volevo mai rientrare, mi piaceva anche ribaltarmi...”. D’altronde l’acqua è proprio il loro elemento naturale, al punto che en-trambi praticano pure nuoto quale secondo sport, con Filippo che ama svagarsi pure con una racchetta da tennis in mano.Una passione, la loro, che in futu-ro - perché no? - potrebbe divenire anche una professione. “È difficile ipotizzarlo ora, non si può dire”, ci va cauto Fraternali. “Adesso pen-siamo a correggerci, a non ripete-re più certi errori”, è pragmatico Bartolini. I due ragazzi riminesi, vale la pena ricordarlo, nello scor-so settembre conquistarono il tito-lo europeo Optimist Team Racing, juniores e assoluto, con la squadra dell’Emilia Romagna. Un risultato che deve chiaramente rappresenta-re un punto di partenza, e non di arrivo, per questa talentuosa coppia di giovanissimi velisti. IN

testo Alberto Crescentini

Sedicenni al Timone

Navigare | Simone Bartolini e Filippo Fraternali

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70 | IN Magazine

testo Marina Giannini

I colori dell’ Attesa

Decorare | Radiologia al Ceccarini

Umanizzare le sale d’attesa dell’ospedale,

per renderle meno asettiche e impersonali.

Succede al reparto Radiologia del

“Ceccarini” di Riccione. Grazie ad un progetto

realizzato dagli studenti e insegnanti del Liceo

Artistico “Fellini”.

Quell’attesa spasmodica dell’esa-me e la paura di un impensabile responso diventano col passare del tempo insopportabili. E quello spazio spoglio, imper-sonale, neutro della sala d’aspet-to completa l’opera. A rendere confortevole quel luogo ci hanno pensato i ragazzi del Liceo Arti-stico Statale “Federico Fellini” di Riccione, affinché il paziente pos-sa percepire, entrando, serenità e contenere la paura interiore e la sensazione di solitudine. Con l’aiuto degli insegnanti gli studenti hanno elaborato il pro-getto denominato “Umanizzazio-ne delle sale d’attesa”, proposto dai medici del reparto di Radiolo-gia dell’ospedale di Riccione Do-menico Nicoletti e Fabio Denicolò con il finanziamento del Comu-ne, dell’Azienda Usl di Rimini e del Lions Club di Riccione.I dieci pannelli decorativi, frutto di un percorso di studio sull’u-

manizzazione delle cure condot-to dai ragazzi affiancati dalle do-centi, rappresentano attraverso il segno e il colore, l’acqua, il fuoco e la terra, elementi indispensabili della vita. Coordinatrice del pro-getto è l’insegnante Ileana Belluz-zi, che ha presentato il percorso didattico. Roberto Caldari, Paola Lamponi, Loredana Maggini, Dia-na Sorini e Calliope Tonus sono i docenti che hanno seguito gli studenti nella realizzazione del progetto. “I ragazzi sono stati or-gogliosi del loro lavoro ed hanno voluto lasciare i propri nomi su un ultimo pannello che rappre-senta un’onda”, ha fatto sapere la professoressa Ileana Belluzzi. “Hanno anche detto che di tut-ti i progetti realizzati quest’an-no, umanizzare le sale d’attesa è quello che più li ha coinvolti, quello che più hanno amato. Per-ché hanno lavorato insieme, aiu-tandosi e divertendosi”. IN

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testo Irena Coso

La mia vetrina sulla Piazza Rossa

Esportare | Gimmi Baldinini

Ottava boutique aperta nel cuore della capitale russa dall’imprenditore riminese Gimmi Baldinini.

Per assaporare l’orgoglio, il pia-cere e la fatica di essere Made in Italy bisogna andare lontano. Ne sa qualcosa Gimmi Baldinini, al timone di una centenaria realtà imprenditoriale portata sulla sce-na mondiale, che a metà maggio ha inaugurato la sua ottava e più

prestigiosa boutique a Mosca, al primo piano del grande magazzi-no GUM, costruito nel 1890 sulla

centralissima Piazza Rossa. Dopo 50 negozi avviati in tutta la Federa-zione, di cui 12 solo nella capitale moscovita, lo stilista romagnolo non poteva che aprire una finestra su una delle piazze più famose del mondo che, non a caso, un tempo era detta “Piazza Bellissima”. Dal

nuovo flagship store di color rosso

e nocciola, con specchi e cristalli, lo sguardo abbraccia 700 metri di lunghezza della piazza, con il

Cremlino e le sue due fortezze di

fronte. Un pezzo di Romagna nel cuore della Russia. L’orgoglio di essere italiano, per questo impren-ditore schietto e deciso. Accom-pagnato dalla figlia Alessandra, da giornalisti e amici, Baldinini è stato accolto dai personaggi rap-presentativi delle istituzioni italo

- russe, da celebrità e da tanti ap-passionati della griffe. Tra i mo-menti più emozionanti della sua permanenza a Mosca la meritata nomina dell’“Honorary Consulate

of the Russian Federationof Anco-

na”, onorificenza consegnata da Armando Ginesi, Console della Fe-derazione Russa ad Ancona, per la sua lunga esperienza e conoscenza del mercato russo nel suo settore, e per aver aperto la strada a molti al-tri imprenditori. Il grande evento inaugurale non poteva che finire nell’affascinante Cafè Bosco Ciliegi

sulla Piazza Rossa, assieme al part-ner di molte attività sul territorio russo, Vartan Manukian, all’attrice e showgirl Natasha Stefanenko e a tanti amici. Proprio su quella stes-sa piazza, 27 anni fa, Baldinini fu il

primo italiano a vendere le scarpe

a Mosca, in un chiosco: “Avevo ca-pito - dice - che il futuro del mer-cato sarebbe stata la Russia”. La

longevità di un brand oggi è molto

più importante di ieri. La garanzia di qualità è il più forte incentivo all’acquisto del prèt-a-portèr di lusso. Come spiegano i due esperti Kapferer e Bastien nel loro libro ”Luxury strategy”, “Le radici sono

fondamentali per uno brand di lusso”. “Quando creo - dice Gimmi Bal-dinini - non ho l’impressione di lavorare. Lavoro e passione coinci-dono, tutto sembra convergere in una direzione...”. Una passione che lo ha portato ad esordire anche in altri settori del fashion, profumi, accessori, eyewear, vini. Ma le sue idee e la voglia di essere presente sui nuovi mercati non finisce qui: in autunno è prevista l’apertura di

un suo negozio in Rue Saint Honorè

350, a Parigi. La voglia di portare con orgoglio il Made in Italy nel mondo non ha i confini. IN

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IN Magazine | 73

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74 | IN Magazine

Inaugurato a maggio il primo Ufficio Vendite

Diretto dell’Immobiliare riminese Spiga. Taglio

del nastro con tavola rotonda, dedicata al

tema dell’acquisto di un immobile e alle garanzie

per l’acquirente.

A Rimini è attivo dai primi di maggio l’Ufficio Vendite Diretto del-la società Immobiliare Spiga srl, in via Circonvallazione Occidentale 128, nei pressi del ponte Tiberio. La società non opera come agen-zia immobiliare, ma vende diret-tamente solo i propri immobili di alta qualità.L’inaugurazione è coincisa con un incontro sulle caratteristiche

degli immobili a garanzia dell’ac-quirente. Un’interessante tavola rotonda moderata dalla giornali-sta di Tele 1 Simona Cesarini, ha visto la partecipazione dell’inge-gner Giuseppe Giancarlo Zavatta, dell’architetto Carlo Gandolfi e del Presidente del gruppo Spiga spa Antonello Morina.Gli esperti hanno spiegato al pub-blico come giudicare l’acquisto di

un immobile, in base alle caratteri-stiche dell’ubicazione, alla qualità progettuale ed estetica, al valore dei materiali, al rispetto ambienta-le e al risparmio energetico.All’evento hanno partecipato cir-ca un centinaio di persone, tra cui noti imprenditori, professionisti, tecnici del settore e anche impor-tanti dirigenti dei principali istituti di credito della città. IN

Ufficio Vendite Diretto per immobili di Alta qualità

Inaugurare | Immobiliare Spiga

Sopra, l’esterno dell’ Ufficio Vendite Diretto a Rimini. A fianco, da sinistra, un momento dell’incontro con gli esperti in occasione dell’Inaugurazione della sede di Rimini. Da sinistra: la giornalista Simona Cesarini, l’Arch. Carlo Gandolfi, il Dr. Antonello Morina, Presidente di Immobiliare Spiga e l’ing. Giuseppe Giancarlo Zavatta. Sullo sfondo un’ immagine della Residenza Nazario Sauro sita sull’omonima via a Rimini Marina Centro.A destra, ampia partecipazione all’evento di inaugurazione dell’Ufficio Vendite Diretto Immobiliare Spiga. Nella foto, un momento del cocktail-buffet.

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