2010_LImprenditore

21
SPECIALE BASILICATA

description

http://www.pofesr.basilicata.it/wp-content/uploads/downloads/2011/04/2010_LImprenditore.pdf

Transcript of 2010_LImprenditore

SPECIALE

BASILICATA

Un luogo dove il valore della me-moria e della storia si accom-pagna a proiezioni lungimi-

ranti, in grado di declinare il futuro inpercorsi possibili e sostenibili. È que-sto particolare a rendere la Basilicata,regione cerniera tra Ionio e Tirreno,una terra vivace, intensa, ricca di risor-se, ancora più ricca di potenzialità.“Mi piace definire la Basilicata comela regione delle quattro A”, dice Giu-seppe Stigliano, vice presidente di Con-findustria Basilicata e presidente delComitato Piccola Industria.“Acqua, Ambiente, Agroindustria,Agricoltura: sono i grandi tesori chela natura ha offerto in abbondanza aquesta terra e che noi, con il nostro in-

gegno, siamo chiamati a valorizzare inmodo adeguato. A queste ricchezze disuperficie, si aggiunge quella preziosarisorsa sotterranea chiamata petrolio,che nuove visioni di futuro e di svilup-po sta aprendo in Basilicata, portan-do in dote anche un naturale dibatti-to sulle traiettorie del progresso. È unasfida nella sfida, che la Basilicata sapràvincere con grande intelligenza”. Il futuro della Basilicata, secondo ilpresidente del Comitato Piccola In-dustria, si gioca sulla capacità di valo-rizzare il territorio come “fonte” e noncome spazio fisico.

“In questa terra, alcune attività posso-no essere svolte meglio che altrove, per-ché le condizioni naturali connesse al-la abbondanza di risorse risultano par-ticolarmente vantaggiose. Il clima tem-perato, l’ampia esposizione ai raggi delsole e alle correnti del vento che ren-dono la Lucania particolarmente adat-ta alla produzione di energie alterna-tive, la straordinaria abbondanza dipetrolio, la presenza di qualificati cen-tri di ricerca: sono molteplici, in sin-tesi, le cose che qui possono essere fat-te meglio che altrove. La sfida? È quel-la di modellare i canoni del fare impre-sa, della finanza, del fisco in modo ta-le da assecondare le potenzialità dellaBasilicata.

IIIL’imprenditore giugno-luglio 2010

A colloquio con Giuseppe Stigliano, Presidente Piccola Industria Basilicata

Radici antiche

MODERNE VISIONIdi Filippo Olivieri

SPECIALE BASILICATA

Giuseppe Stigliano

Maratea - Statua del Cristo Redentore

Passgroup Zona P.I.P - Lotto 12 | 8510 Vaglio di Basilicata (PZ) | Tel. 0971.305005

È una sfida di responsabilità, che cichiama tutti ad un impegno concretodi analisi, di visione, di realismo, mache deve stimolare anche la capacitàdi sognare un futuro degno per que-sta terra e per i nostri figli”.

Un richiamo alla responsabilità cheincontra l’impegno diretto di Confin-dustria Basilicata.“Proprio dal desiderio di offrire uncontributo concreto alle traiettoriedello sviluppo locale, la nostra associa-

zione ha lanciato il Patto di Sistema,quale strumento per creare e sostene-re le Reti d’Impresa. Uno strumento normativo importan-te, che si offre quale sostegno per irro-bustire la capacità di competere delleimprese e, ovviamente, del territorio eche in Basilicata sta trovando già ap-plicazioni concrete”.Il tessuto produttivo lucano, infatti, èlargamente sottodimensionato e fra-zionato per poter costruire, con suc-cesso, un modello competitivo di tipoglobale che prevede, necessariamente,ingenti investimenti in termini di ca-pitale umano, innovazione, qualità evalore aggiunto della produzione. Tuttavia, la Basilicata, può annovera-re sul suo territorio la presenza di al-cuni player leader sul mercato, sia na-

Potenza - Palazzo della Provincia

SPECIALE BASILICATA

Una donna a capo del settore ammini-strativo e finanziario di un complessogruppo societario. Signora Passarelli Pu-la, come affronta il peso di questa re-sponsabilità?Sono entrata in azienda con modestia enel rispetto dei ruoli altrui. Mi sono occu-pata fin dall’inizio del settore contabile,che si è evoluto assieme a me, consenten-domi di assumere sempre maggiori com-petenze e responsabilità. Ci sono volutisacrificio e dedizione, in un’azienda almaschile qual è la mia, ma quando si la-vora col cuore chi ti circonda lo vede elo apprezza.

Collaboratori, fornitori, clienti: oggi in azienda è sempre piùimportante saper gestire risorse e rapporti umani. Quanto èdifficile oggi nelle relazioni tener fede ai principi aziendali?Indubbiamente se l’azienda continua a crescere in un momentodi profonda crisi economica, è in virtù di solidi principi quali lalealtà e la trasparenza, sia nei rapporti familiari che con il per-sonale dipendente. Ognuno di noi ha il suo ruolo: mio fratelloUmberto gestisce i rapporti con l’Eni, mio zio Carlo è responsa-

bile dell’area tecnica e mio padre Pavio ciguida forte della sua lunga esperienza.Con il personale il rapporto di collabora-zione è ottimo e ci sforziamo sempre di de-dicare ad ogni cliente il giusto tempo e ledovute attenzioni.

Nonostante il periodo di crisi, Compasssta aprendo 3 nuove filiali in Liguria eToscana. Quali prospettive vede per il fu-turo?C’è in giro molta incertezza e le piccoleimprese faticano ad imporsi sul mercato ea programmare investimenti, anche per ledifficoltà di accesso al credito. Ma dietrola crisi bisogna intravedere le opportunità

e un imprenditore deve saperle cogliere. Per noi l’opportunità èstata quella di aprire nuove filiali in Liguria e Toscana, e abbia-mo deciso di accettare la sfida, consci di avere alle spalle un’or-ganizzazione solida. È per questo che nel futuro della Compassvedo compiersi il progetto che mio nonno Umberto aveva ini-ziato oramai 60 anni fa, accettando a sua volta la sfida del-l’amico Enrico Mattei di avviare un’impresa di distribuzione digas in Basilicata.

OPPORTUNTÀ DIETRO LA CRISI:LA SFIDA È DONNAIntervista a Grazia Passarelli Pula,

responsabile Amministrazione e Finanza Passgroup

Grazia Passarelli

In Basilicata vi è una significativa concentrazione dicompetenze ed infrastrutture di ricerca nel settore del-le Osservazioni della Terra sia in ambito pubblico cheprivato. Il territorio regionale inoltre, conta la presen-za di una rete articolata di Piccole e Medie Imprese(PMI) con una buona propensione all’innovazione tec-nologica. In questo contesto, si è costituita una filieraimpresa – ricerca - end user molto ben posizionata alivello internazionale che ha portato all’istituzione delConsorzio pubblico-privato TeRN “Tecnologie per leOsservazioni della Terra e i Rischi Naturali”. TeRN na-sce in risposta al bando del Ministero dell’Universitàe della Ricerca finalizzato alla realizzazione del di-stretto tecnologico in regione Basilicata nel settore del-le Osservazioni della Terra e dei rischi naturali. Nella compagine consortile è rappresentata tutta la fi-liera impresa - ricerca - end user. La componente indu-striale è rappresentata da E-Geos, del gruppo Finmec-canica, e dal Consorzio CREATEC, costituito da 20PMI operanti nel settore dell’Osservazione della Terrae delle tecnologie dell’informazione e della comunica-zione (ICT); la componente di ricerca è rappresentatadal Consiglio Nazionale delle Ricerche, dal Consor-zio Interuniversitario per l’ingegneria sismica RELUIS e,a breve, anche l’ENEA; mentre l’Agenzia Regionaleper la Protezione dell’Ambiente della Regione Basili-cata ricopre il ruolo di ente territoriale. Questo model-lo organizzativo, detto a “tripla elica”, trae la sua for-za dalla coesistenza di domanda ed offerta di innovazionetecnologica, ed, in linea con le politiche europee, rap-presenta una infrastruttura di conoscenza sia a livellolocale che internazionale. Il distretto tecnologico della regione Basilicata ha co-me focus lo sviluppo e l’integrazione di tecnologie diOsservazioni della Terra dal suolo, da aereo e da sa-tellite, e lo sviluppo delle ICT per il monitoraggio e lamitigazione dei rischi naturali. Le attività di TeRN mi-rano ad affrontare, in maniera innovativa queste pro-blematiche, di grande interesse sia per la comunitàscientifica internazionale che per il mondo industriale,e che spaziano dalla salvaguardia del territorio allaprotezione dei beni culturali, dalla mitigazione dei ri-schi connessi con i cambiamenti climatici alla sicurez-za dei cittadini.

La forte proiezione europea e la capacità del Consor-zio di attrarre risorse sono testimoniate da alcuni signi-ficativi successi in ambito europeo. TeRN, infatti, co-ordina il progetto europeo ISTIMES nel settore ICT edella sicurezza. ISTIMES, con il suo team di partnereuropei, ha l’ambizioso obiettivo di sviluppare un si-stema innovativo per il monitoraggio delle infrastruttu-re civili in aree ad elevato rischio naturale mediantel’integrazione di sensoristica elettromagnetica avanza-ta ed infrastrutture web-based per la gestione e la con-divisione dati.Il Consorzio TeRN è, inoltre, partner del progetto DO-RIS che mira a progettare e sviluppare un avanzatoservizio di monitoraggio e previsione delle frane, sfrut-tando prodotti e tecnologie di Osservazione della Ter-ra.Le competenze tecnico-scientifiche dei partner di TeRNhanno consentito, inoltre, il coinvolgimento della Re-gione Basilicata nella rete delle regioni europee NE-REUS (Network of European Region Using Space Te-chnologies).Per rafforzare la cooperazione scientifico-tecnologicatra istituzioni pubbliche e private, e per promuovere ediffondere la ricerca europea a livello nazionale, ilConsorzio TeRN è sede dello sportello regionale del-l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea -APRE.Grazie al coinvolgimento in progetti europei ed allafitta rete di relazioni internazionali dei suoi partnerscientifici, nonché alla presenza di infrastrutture di ri-cerca di rilevanza internazionale (ground-segment del-la missione COSMOSkyMed – E-geos, Campo Spe-rimentale per le Osservazioni della Terra – CNR-IMAA,Laboratorio di Ingegneria Sismica - RELUIS), TeRN rap-presenta per le PMI del territorio un canale privilegia-to che consente, al tempo stesso, di acquisire e trasfe-rire know-how e tecnologie ad elevato livello dispecializzazione. Questi ultimi rappresentano, difatti,gli elementi essenziali del processo di innovazione checoncorre ad accrescere la competitività delle PMI e laloro capacità di rispondere alla domanda internazio-nale di innovazione nel settore delle Osservazioni del-la Terra e dei Rischi Naturali.

INNOVAZIONE COME VOLANOPER IL TERRITORIO

TeRN - Centro Spaziale di Matera

CONSORZIO TERN

un tema di straordinaria attualità, “Nu-trire il Pianeta, Energia per la Vita”.I numeri parlano da soli: 30 milionidi visitatori attesi durante i 6 mesi diesposizione, 20 miliardi di euro di in-vestimento, 70mila nuovi occupati.

Una straordinaria vetrina mondialenon solo per Milano, ma per l’interoPaese. Non a caso, per la preparazio-ne dell’evento, sono al lavoro una se-rie di comitati tecnici, sia nazionali cheinternazionali, per elaborare strategiee strumenti affini rispetto agli obiet-tivi e al tema di Expo.

zionale che internazionale, in settoriancora ad alto potenziale di sviluppocon, a corollario, una densità impren-ditoriale (9,4 ogni 100 abitanti al 2008– fonte Unioncamere ) che è al di so-pra del valore nazionale e di quello delMezzogiorno.“Nella piena consapevolezza del valo-re assoluto del sapere quale mezzo persostenere lo sviluppo – afferma il pre-sidente Stigliano – siamo chiamati adattivare percorsi virtuosi in grado difar interagire le conoscenze, coniugan-dole con le opportunità di mercato.Da qui nasce l’esigenza di allargare lospazio di visione verso quegli elemen-ti in grado di garantire un innalzamen-to della capacità di competere”.In questa prospettiva, la Basilicata guar-da con grande interesse anche ad un al-tro appuntamento, che racchiude pro-prio l’opportunità di fare sintesi tra co-noscenze, prodotti, processi, opportu-nità: Expo 2015, l’esposizione mondia-le in programma a Milano, dedicata ad

SPECIALE BASILICATA

Melfi - Castello

CONSORZIO TERN

TeRN - Centro Spaziale di Matera

Laboratorio DiSGG - Università degli Studi della Basilicata

Sistema Lidar - Osservatorio Atmosferico del CNR- IMAA

IXL’imprenditore giugno-luglio 2010

SPECIALE BASILICATA

Le opportunità connesse a Expo 2015fanno gola a molti, ma occorre prepa-rarsi adeguatamente predisponendocon congruo anticipo proposte opera-tive allettanti, che consentano alla or-ganizzazione generale della esposizio-ne universale di modulare il program-ma tenendo conto delle proposte ela-borate dalla Basilicata, in sinergia con

le regioni vicine, con le quali siamochiamati a condividere percorsi tema-tici condivisi. Anche in questo caso, le‘reti d’impresa’ possono essere lo stru-mento normativo in grado di favorirequesta relazione tra imprese e territo-ri. È una occasione storica, che la Ba-silicata e le regioni del Sud non posso-no lasciarsi sfuggire. Sono certo che lavisita di esponenti istituzionali ed im-prenditoriali provenienti da paesi lon-tani, porterà molteplici ricadute posi-tive, non solo in termini puramenteturistici, ma anche e soprattutto in re-lazione alla opportunità di esportareprodotti e processi in grado di soste-nere le ragioni della crescita e dello svi-luppo del pianeta. È un impegno stra-ordinario, dove ciascuno di noi è chia-mato ad offrire responsabilità e dispo-nibilità, sin da subito. Perché il 2015è vicino, molto vicino”.

Anche la Basilicata ha la sua voce incapitolo, grazie alla presenza di Giu-seppe Stigliano nel “Comitato tecni-co biennio 2008-2010” per il “Proget-to Speciale Ricerca e Innovazione Ex-po 2015”.“L’Italia – sottolinea Stigliano – saràchiamata ad offrire accoglienza logi-stica per questa enorme mole di visi-tatori che visiterà l’Expo e che, soprat-tutto, avrà modo di conoscere, attra-verso un viaggio lungo le regioni ita-liane, tecniche e strumenti utilizzatinella catena della produzione alimen-tare, da esportare in aree del pianetameno sviluppate. In tal senso, la Basi-licata, terra di turismo, agroindustriaed energia alternativa, può offrire unimportante contributo. Apriremo lenostre porte, offriremo la nostra com-petenza, perché davvero Expo 2015sia un evento speciale, anche per il no-stro territorio”. Il tempo, tuttavia, è una variabile fon-damentale.“È vero – ammette Giuseppe Stiglia-no – occorre fare bene e fare presto.

I Sassi di Matera

Rionero in Vulture - Monticchio Laghi

SPECIALE BASILICATA

X

Il presidente della Regione Basili-cata, Vito De Filippo, è al secondomandato consecutivo grazie al 61%

di consensi con il quale è risultato ilpiù suffragato in Italia alle ultime ele-zioni amministrative di marzo 2010.Già nel precedente mandato, davantia una crisi internazionale che ha col-pito con maggiore determinazione leregioni più deboli, il suo governo re-gionale ha messo in piedi una serie distrumenti innovativi, soprattutto sulfronte dell’accesso al credito, rivolti asostenere il tessuto produttivo lucanoed a favorire nuovi investimenti. Inquesta seconda legislatura innovazio-ne e ricerca sono alcune delle princi-pali parole d’ordine come lo stesso DeFilippo conferma in questa intervistache ci ha rilasciato.

Il sistema produttivo della Basilica-

ta è in grande fermento. Quali sono

le risposte alla crisi che il governo

regionale intende costruire?

Come ha detto il Governatore dellaBanca centrale europea nei giorni scor-si, stiamo pienamente tutti dentro nona una crisi economica o finanziaria, maa una vera e propria crisi di sistema. Èevidente che il sistema delle impresedeve trovare nuovi modelli di organiz-zazione della produzione, deve, cioè,sapersi innovare. Il Governo regionale intende promuo-vere l’innovazione soprattutto all’in-terno del tessuto produttivo.

In che modo la Regione Basilicata

intende aiutare le imprese a indivi-

duare nuovi modelli di sviluppo?

Ad esempio, la Regione Basilicata hadeciso di promuovere con la Fiat uncentro di ricerca, progettazione avan-zata ed alta formazione dei quadri fi-nalizzato a rafforzare la presenza delgruppo industriale torinese in Basili-cata che vada oltre i processi di meradelocalizzazione dei cicli manifattu-rieri ed offra occasioni di formazionepost universitaria ai giovani laureatilucani. L'accordo prevede la realizza-zione di un campus per l'innovazionedel manufactoring, collegato con lostabilimento Fiat di Melfi e le cui at-tività saranno progettate e curate dalCentro Ricerche Fiat di Orbassano,con un investimento complessivo pre-

visto pari, nel complesso, a 18,5 milio-ni di euro. È una grande opportunitàrivolta anche a frenare l’emigrazionedei cervelli lucani ed a consolidare l’in-dotto dell’automotive.

Un altro progetto sull’innovazione

riguarda l’intesa con Area Scienze

Park di Trieste.

Abbiamo la necessità di iniettare piùinnovazione e più ricerca nel sistemaproduttivo della nostra regione e perraggiungere l’obiettivo abbiamo scel-to AREA Science Park. Intendiamorealizzare il progetto “Basilicata Inno-vazione” attraverso il quale verrà mes-so a disposizione delle imprese lucaneun punto di accesso diretto allo statodell’arte della ricerca applicata inter-nazionale, per trovare competenze,partner, finanziamenti e assistenza uti-li a realizzare progetti di innovazionedi prodotto, di processo e gestionale.Per questo ampio programma sono sta-ti stanziati dalla Regione Basilicata cir-ca 10 milioni di euro nel primo trien-nio, per un piano complessivo che ar-riverà a 23 milioni di euro.

Quali strumenti, invece, per attira-

re nuovi investimenti?

Abbiamo costruito una vera e propriacassetta degli attrezzi a disposizione del-le imprese che operano in Basilicata edi quelle che intendono fare investi-menti nella nostra regione. La Basilica-ta è una regione sana dal punto di vistaeconomico, dove non c’è criminalità or-

Parola d’ordine

INNOVAZIONE

Vito De Filippo

Intervista a Vito De Filippo, Presidente Regione Basilicata

XI

SPECIALE BASILICATA

ganizzata, dove le relazioni sindacali so-no improntate sul rispetto reciproco edove l’ambiente è protetto. Noi vogliamo aumentare l’appeal dellanostra regione anche sotto il profilo eco-nomico. Abbiamo a disposizione stru-menti innovativi di ingegneria finanzia-ria per favorire l’accesso al credito, maabbiamo anche messo a disposizione ri-sorse come i 50 milioni di euro per ilbando Valbasento-Matera a favore del-le nuove imprese per il recupero dei si-ti inattivi. Altri 50 milioni di euro sono per il ban-do "Procedura valutativa a sportello perla concessione di agevolazioni per losviluppo e l’innovazione delle piccolee medie imprese".

La Basilicata è una regione cosiddet-

ta “in bilico” in relazione alla program-

mazione comunitaria 2007 – 2013. Que-

sta condizione che effetti avrà sulla

gestione dei nuovi fondi comunitari?

Abbiamo ora la necessità di realizzareprogetti in grado di interconnettere laregione in un contesto quantomeno ascala di Mezzogiorno, di costruire con-vergenze e partnership sovraregiona-li, di promuovere sinergie e mutue in-tegrazioni fra interventi nazionali, in-terregionali e regionali, di partecipa-re attivamente al nuovo obiettivo del-la cooperazione territoriale europea.

Ciò consentirà fra l’altro di elevare iltasso di “apertura” all’esterno del siste-ma territoriale ed economico regiona-le, oggi ancora ridotto, e di permette-re alla Basilicata di acquisire una pie-na e riconoscibile collocazione nellospazio europeo.

L'innovazione è un processo di

cambiamento culturale profondo

che investe il management, le stra-

tegie, le modalità organizzative, i

prodotti e i processi, nonché il posi-

zionamento rispetto ai mercati di

tutte le imprese. Quelle grandi,

certo, ma soprattutto quelle picco-

le e piccolissime, che formano la

spina dorsale del nostro territorio.

Ognuno di noi può concorrere al

raggiungimento dell’auspicata

competitività, ma occorre uno sfor-

zo straordinario e una visione strategica d’insieme per

fronteggiare una crisi che non è ancora del tutto archi-

viata.La Camera di Commercio di Potenza continua a

sperimentare azioni innovative a sostegno del tessuto

economico locale. Il Fondo interistituzionale da un

milione di euro (varato con la Regione Basilicata), il

Tavolo della promozione dell’Innovazione (che riunisce

l’Ateneo Lucano, la Provincia di Potenza e numerose

Associazioni di categoria), gli interventi a valere sul

Fondo unico della Finanza

Innovativa, gli strumenti per

migliorare l’accesso al credito e la

spinta aggregatrice rivolta ai

Consorzi Fidi sono alcune delle

linee su cui continueremo ad inve-

stire energie mentali e risorse eco-

nomiche.

Questa la terapia che caratterizza

la nostra azione. Alle imprese

chiediamo un sistema di governo

aziendale che permetta di supera-

re le fragilità esistenti e di guar-

dare lontano. Perché la buona innovazione, come è

noto, parte dalle idee e dalla capacità di ogni singolo

imprenditore.

Le iniziative della Camera di Commercio di Potenza

LA TERAPIA PER FRONTEGGIARE LA CRISIdi Pasquale La Morte, Presidente Camera di Commercio Potenza

L’imprenditore giugno-luglio 2010

XII

La stagione 2007-2013 ha introdot-

to numerose novità nella politica di

coesione dell’Unione europea. Co-

me ha raccolto questa sfida una re-

gione come la Basilicata?

La nostra è da sempre una regione cheha saputo raccogliere consensi unani-mi in questo campo, soprattutto perl’aderenza delle proprie scelte con gliorientamenti comunitari. E la sfida del-la programmazione 2007-2013 si èpresentata ancora più ardua del passa-to: dobbiamo sostenere la reputazio-ne acquisita e affrontare un mutatoquadro che vede la Basilicata comel’unica regione Sud Italia non più an-noverata fra quelle “in ritardo di svi-luppo”. Una sfida che accettiamo par-tendo da temi chiave.

Quali i temi chiave ai quali si riferi-

sce?

L’innovazione, la sostenibilità, la co-noscenza, l’inclusione, la connettivitàe la coesione territoriale. Si tratta disfide impegnative. L’innovazione, adesempio, è un tema trasversale che ne-cessita di una dimensione program-matica e non di un approccio fram-mentario. La rotta che l’Ue ci indica èquella che abbiamo fatto propria nelProgramma Operativo Fesr 2007-2013:attivare politiche di investimento cheguardino all’innovazione come temachiave in tutti i settori ed i processi.

Quindi innovazione non solo nelle

imprese?

L’impresa, soprattutto quella media epiccola che caratterizza il territorio lu-cano, è la chiave di volta di uno svilup-po endogeno e sostenibile.

È per questo che abbiamo attivato an-che un nuovo sistema di accesso al cre-dito, grazie a un fondo di garanzia perimprese piccole e medie che investonoin ricerca. Tuttavia la politica europeasottolinea che la sola innovazione d’im-presa non è sufficiente senza uno spi-rito di innovazione di contesto. La strut-tura del PO Fesr Basilicata va in que-sta direzione: offrire alle imprese le mi-gliori condizioni per essere attori del-l’innovazione produttiva, ma al tem-po stesso per essere beneficiarie di uncontesto innovativo in cui inserirsi edoperare.

INVESTIAMO SUL NOSTRO FUTUROIntervista a Patrizia Minardi, Autorità di Gestione del PO Fesr Basilicata 2007-2013

Patrizia Minardi

SPECIALE BASILICATA

XIIIL’imprenditore giugno-luglio 2010

I settori di maggiore rilevanza su cui

puntate?

Anche in questo caso gli indirizzi co-munitari sono chiari e puntano su am-biente, energie rinnovabili e conoscen-za. Il PO Fesr Basilicata è molto am-bizioso in questo ed è fortemente orien-tato verso il supporto alle imprese in-novative, altamente ecocompatibili,orientate verso i settori “green”, delle“amenity culturali”e della filiera turi-stica a vocazione territoriale.

Il tutto condito con una forte politi-ca di supporto allo sviluppo e dialogofra Università, Ricerca e mondo pro-duttivo.

Dobbiamo abituarci a sentir parlare

di una Basilicata sostenibile?

Dobbiamo abituarci a vivere in un Eu-ropa che punterà sempre di più alla so-stenibilità ambientale, economica esociale. È naturale che la Basilicata,proprio in virtù di quel forte e ricono-sciuto orientamento europeo che la ca-ratterizza, non potrà fare a meno diandare in questa direzione.

Tutto ciò, però, significa anzitutto fa-re i conti con una nuova dimensionedi responsabilità a cui siamo chiama-ti a raccolta tutti, dal sistema pubbli-co a quello privato e fino del terzo set-tore. Lo slogan che abbiamo scelto peril PO Fesr 2007-2013 è proprio quel-lo di una capacità congiunta e collet-tiva di “investire sul nostro futuro”.

SPECIALE BASILICATA

Fare della Basilicata un territorio aperto, competiti-

vo, attrattivo, inclusivo e coeso. E’ l’obiettivo primario

degli investimenti messi in campo con il Programma

Operativo FESR Basilicata 2007-2013. Il Programma,

che muove in direzione della Strategia Europea di Li-

sbona e della Strategia di Göteborg, è radicato nel Qua-

dro Strategico Nazionale 2007-2013 e mira in modo si-

stematico a migliorare la capacità di innovazione del-

la Basilicata per promuoverne la sua crescita econo-

mica e la sua capacità competitiva. Risorse umane, in-

novazione e risorse ambientali sono le parole chiave di

un investimento sul futuro di un territorio che guarda

soprattutto alla conoscenza quale driver strategico del

proprio sviluppo economico responsabile e sostenibi-

le. Una strategia supportata da investimenti per 752

milioni di euro fino al 2013 e suddivisi in 8 direttrici

prioritarie (tabella 1) orientate verso un utilizzo siste-

matico degli investimenti comunitari, nazionali e re-

gionali quale leva strategica per il riposizionamento

della Basilicata da “regione in ritardo di sviluppo” ad

area di competitività inclusiva. In questo senso sono di-

verse le azioni messe in campo: un fondo di garanzia

per l’accesso al credito, una legge regionale sulla com-

petitività industriale e alcune misure destinate alla ri-

cerca e all’innovazione tecnologica fra cui Basilicata

Innovazione, iniziativa co-finanziata dal PO FESR Basi-

licata e volta ad offrire servizi e strumenti a sostegno

della competitività delle imprese e per la valorizzazio-

ne della ricerca.

VERSO LA REGIONE

DELLA CONOSCENZA

E DELLA COMPETITIVITÀ

XIV

SPECIALE BASILICATA

I n Basilicata, accanto a strutture diricerca eccellenti impegnate in set-tori di frontiera (osservazione del-

la Terra, agroindustria, ambiente, ener-gia) opera un tessuto produttivo dina-mico, composto soprattutto da picco-le e medie imprese. A questi protago-nisti dello sviluppo, imprenditori e ri-cercatori, si rivolge Basilicata Innova-zione, iniziativa della Regione Basili-cata e di Area Science Park, principa-le Parco scientifico e tecnologico ita-liano ed ente nazionale di ricerca.L’iniziativa punta ad innescare un pro-cesso di sviluppo economico incentra-to sul trasferimento tecnologico alle

piccole e medie imprese, valorizzandoi risultati della ricerca. L’obiettivo è incrementare la quantitàe la qualità delle competenze che ven-gono trasferite alle imprese promuo-

vendo, attraverso un circolo virtuoso,lo sviluppo e la nascita di imprese adalto tasso di conoscenza.Avvalendosi dell’esperienza consoli-

Basilicata-Innovazione

Promuovere il trasferimento

TECNOLOGICO

Imprenditori• Sviluppo di nuove tecnologie,

prodotti e processi

• Acquisizione di innovazione

tecnologica e gestionale

• Creazione di nuove imprese

innovative

• Sviluppo di nuovi asset azien-

dali (es: brevetti), a supporto

della competitività sui mercati

globali

• Sviluppo economico e cresci-

ta delle imprese

Ricercatori• Valorizzazione della ricerca

• Protezione della proprietà in-

tellettuale

• Realizzazione di start-up da

idee innovative

• Nuove opportunità di collabo-

razione con le imprese per lo

sviluppo di progetti di ricerca

Territorio• Creazione di nuove imprese

• Creazione di nuova occupa-

zione

• Sviluppo dell’economia re-

gionale

I vantaggi dell’iniziativa

SPECIALE BASILICATA

data di Area, Basilicata Innovazioneoffre alle imprese del territorio un uni-co punto di accesso per entrare in con-tatto a livello internazionale con lo sta-to dell’arte della ricerca applicata, pertrovare competenze, partner e assisten-za utili a realizzare progetti di innova-zione vincenti.

Per sostenere in maniera dedicata sia leimprese che i ricercatori lungo percor-si di innovazione è indispensabile av-viare un’attività propedeutica di cono-scenza e di verifica delle reali esigenze.Un’attività "porta a porta" svolta da per-sonale specializzato nel trasferimentotecnologico che dal 1997 Area Scien-ce Park ha sperimentato con successo.

La visibilità e la presenza di BasilicataInnovazione sta crescendo giorno pergiorno sul territorio. A tre mesi dall’inaugurazione, sonostate contattate più di 150 imprese, di-stribuite tra la provincia di Matera ePotenza, appartenenti principalmen-te ai settori dell’agro-industria, del le-gno-arredo, dell’automotive, dell’ener-gia e dell’osservazione della terra.Dalle oltre 100 visite sono emerse esi-genze di innovazione particolarmen-te interessanti che hanno portato aldelinearsi di potenziali percorsi di in-novazione. Fondamentale è stata, ed è tuttora, lacollaborazione con l’Università deglistudi della Basilicata, all’interno dellaquale sono state individuate compe-tenze specifiche per l’avvio dei primi12 progetti di intervento.

Il Group “Consulting Firm & Syntesi”, nasce dalla esperienza dipiù professionisti che operano da diversi anni nel settore dellaconsulenza innovativa delle aziende. Il Group, oltre ai partner professionisti che hanno maturato conincarichi specifici una comprovata esperienza nella consulenzasocietaria, finanziaria, contabile, fiscale– tributaria, fallimenta-re e del lavoro, ha nel proprio interno le società: “Fusco & As-sociati s.r.l.” costituita nel 1986; “Ominia Fiduciaria s.r.l.”, au-torizzata dall’allora Ministero dell’Industria e del Commercio,“Reverso s.r.l - revisione e certificazione di bilanci” anch’essa

con autorizzazione Ministeriale; Work and Service” iscrittaall’U.I.C. “Risk Managment Solution S.a.s.”, che cura in manie-ra specifica gli aspetti legali. Il Group inoltre, si avvale di altre società e liberi professionisti,attraverso il contratto di affiliazione, per dare alle aziende-clien-ti una assistenza globale, seguendo i principi dell’indipendenza,del-la specializzazione,dell’esperienza e della riservatezza. Il Group opera sull’intero territorio nazionale con alcuni interven-ti su altri paesi europei.

Sede legale: Consulting Firm & Syntesi - Potenza - C.so Umberto I, 47Tel. 0971 37314 - Fax 0971 37320e-mail: [email protected]

Sede distaccata: Macerata - Via Dei Velini, 142Tel. 0733 1875306 e-mail: [email protected]

A Shanghai ha aperto la mostra del-le realtà italiane con i propri prodot-ti; a Torino ha ottenuto l’attestato ‘Con-findustria Award for Exellence AndreaPininfarina’; ha vinto per due anniconsecutivi il Campionato Mondia-le Endurance con i suoi motori mari-ni imponendosi su marchi come Hon-da,Yamaha e Mercury. Una stella nel firmamento internazio-nale della motoristica che dalla Ba-silicata – grazie anche ai program-mi di ricerca e sviluppo particolarmenteavanzati realizzati anche con l’ausi-lio di enti governativi – sta dando uncontributo strategico importante al-l’industria dei trasporti. Ecco in po-che parole la CMD, un’impresa sul-la cresta dell’onda, anche in momentidi crisi, grazie all’utilizzo dinamicoe creativo di strumenti complessi co-me ricerca e innovazione.Ci spiega il Presidente Salvatore Antonio De Biasio:“CMD è un leader riconosciuto a livello internaziona-le per quello che riguarda il design e lo sviluppo dimotori diesel nonché un grande fornitore di prodotti eservizi a numerose aziende in giro per il mondo. FNMè una delle tre divisioni, produce motori marini dieselcon un rapporto tra peso e potenza imbattibile, comedimostrano i due campionati mondiali endurance vin-ti con doppio valore se consideriamo le dimensionimultinazionali dei nostri competitor, il tutto combinatoal fattore forse più vincente: basso consumo e quindiriduzione significativa delle emissioni di scarico. Oltrealla produzione di motori marini diesel, CMD gode difama internazionale nel mercato automobilistico inquanto azienda specializzata nella lavorazione ad ele-vata precisione di parti meccaniche. Grazie ai propricentri di lavorazione automatizzati e tecnologicamen-te avanzati, la CMD è stata in grado di acquisire unaclientela di alto profilo, all’interno della quale vannosicuramente menzionati Fiat, Alfa Romeo, Audi-VW eFord”.

Ma qual è la ricetta per essere vincenti su mercaticosì competitivi?Noi investiamo l’11% del fatturato in ricerca, collabo-riamo con il CNR, il Centro Italiano Ricerche Aerospa-ziale e con i dipartimenti di Ingegneria delle Universi-tà di Napoli, Potenza e della Puglia.Consideri anche che parte dello sviluppo lo dobbia-mo all’utilizzo proprio della legge contributo 297, quin-di ringrazio il denaro pubblico degli italiani che – ado-perato con competenza – abbiamo reso al nostro Paesesia in termini di occupazione altamente qualificata

(CMD occupa oltre 160 persone) checome voce attiva nella bilancia deipagamenti.

Ora però mi spieghi cosa ci fannoMariano e Giorgio Negri – fondato-ri CMD - davanti ad un quadro diItalo Balbo.Eccoci alla terza divisione CMD quel-la legata al settore aeronautico e sucui stiamo maggiormente scommetten-do, da pionieri appunto.Nella traversata degli atlantici l’idro-volante di Balbo era alimentato conmotore diesel, il suo meccanico di bor-do nonché compagno d’avventura eraun avo di Mariano e Giorgio Negri.Oggi forti del nostro know how e gra-zie al superamento del protocollo diIalta che imponeva forti limiti alle nuo-ve produzioni, abbiamo progettato e

brevettato il primo motore aeronautico diesel che nonfosse ‘figlio’ dell’automobile.Anche in questo caso la legge 297 ha dato un contri-buto essenziale per la realizzazione del progetto e ditutta la imponente ricerca connessa.

Salvatore Antonio De BiasioPresidente CMD

Mariano e Giorgio NegriFondatori CMD

CMD

I MOTORI DEL FUTUROUna proposta all'avanguardia per la mobilità a basso impatto

Il motore diesel su un aeromobile – per parlare chiaro –ha alcune peculiarità assolute, prima tra tutte un ridu-zione dei consumi pari al 30% a parità di prestazioni.

Il 30% di riduzione dei consumi se applicato al com-parto generale dell’aeronautica è un dato rivoluzio-nario.Infatti, noi vorremmo ambire alla rimotorizzazione delcomparto.Il motore diesel consuma meno perché il nostro pesameno.Una qualsiasi elica oltre i 2.700 giri giunge al puntodi rottura della sua parte periferica.I motori a ciclo carnot, alimentati a benzina avio su-perano ampiamente i 6.000 giri al minuto e per talmotivo, al fine di salvaguardare l’elica, accoppianoall’asse del motore un pesante riduttore di giri al finedi non far superare all’elica i 2.700giri minuto.Quanto sopra si concretizza con un au-mento dell’apparato motore di diversedecine di kg che ovviamente incide sul-l’aumento dei consumi di carburante.I nostri motori, senza andare nel detta-glio tecnico, girano non oltre i 2.700giri senza avere quindi bisogno di ri-duttori.Inoltre il diesel – oltre ad un costo piùcontenuto in termini assoluti – non hal’infiammabilità della benzina avio pertanto può essere reperito e rifornito an-che dove normalmente gli aerei nonpossono accedere per motivi di sicurez-za o di logistica e alla peggio è possi-bile caricare il rifornimento a bordo.Quindi meno consumi, meno emissio-ni e maggiore autonomia di volo, il pri-mo campo di utilizzo potrebbe essereil U.A.V. – l’aereo senza pilota.

Ma vedo anche un utilizzo finalizzato ad aiuti umani-tari, servendo zone dove nessun altro aereo potrebbeatterrare ed in regime di assoluta sicurezza.

Ma cosa ancora vi tiene in fase sperimentale?La certificazione.Assieme all’ ENAC abbiamo verificato che non ci so-no precedenti italiani di certificazione e quindi siamostati costretti a rivolgerci all’EASA (Ente di Certificazio-ne Europeo per l’Aeronautica) che ci ha dedicato al-cune sue professionalità (ingegneri) di altri Paesi.Congiuntamente così ad un team di ingegneri italianil’EASA ha potuto avviare la lunga fase di certificazio-ne al volo del nostro motore determinando la creazio-ne della prima unità di certificazione di motori aero-nautici diesel … Pionieri anche in questo!

FNM Official Racing Team - Serie HPEP 200 2.4 L (200 CV)

Motore avio GF 56

Ci dica le sue considera-zioni sulla crisi economi-ca e finanziaria che at-tanaglia le imprese.Ogni settore, industriale, com-merciale, e servizi continua avivere lo stato di crisi che si evi-denzia in maniera specifica dalmancato adempimento delleobbligazioni finanziarie assun-te con banche, fornitori ed era-rio. E’certamente una crisi an-tecedente al 2008, quandol’indebitamento delle famigliee delle imprese non avevano li-miti; la spregiudicatezza, le gra-vi irregolarità e la totale nega-zione di ogni etica e principiomorale, in nome ed a favoredel profitto ingiusto dilagavano. Per completare il qua-dro è necessario aggiungere il fenomeno della sotto-capitalizzazione che connota in prevalenza le nostrepiccole e medie imprese e l’assenza sul mercato Italiadi società di servizi costituite da professionisti iscrittinei diversi ordini professionali che lavorano in teamcon l’ imprenditore per la prevenzione e la gestionedella crisi dell’impresa.

Come ritiene sia possibile superare la crisi?Ogni medaglia ha due facce. Anche la crisi economi-ca seguendo il pensiero di Albert Einstein presenta del-le positività. Egli, più precisamente, diceva: “Non pretendiamo che le cose cambino, se facciamosempre la stessa cosa. La crisi è la migliore benedizio-ne che può arrivare a persone e nazioni, perché la cri-si porta progressi. È dalla crisi che nasce l’inventiva,le scoperte e le grandi strategie. Terminiamo definiti-vamente con l’unica crisi che ci minaccia, cioè la tra-gedia di non voler lottare per superarla”.

Quali problematiche deve affrontare l’im-prenditore in situazioni simili ?Le aree che interessano l’impresa sono strategicamen-te due: le risorse umane e le risorse finanziarie. La pri-ma assume importanza nel ricercare professionisti diqualità che collaborano con l’imprenditore nelle scel-te drastiche per la continuità dell’azienda. La seconda è riferita al rapporto con le banche che èsempre stato difficile. D’altra parte si è sempre dettoche le banche danno in uso “l’ombrello quando nonpiove”.

In un momento di crisi genera-lizzata come questa che stiamoattraversando, assume grandeimportanza l’affidarsi a societàdi consulenza partecipata daprofessionisti anche specializza-ti in area finanziaria.

Quali sono gli strumentia disposizione degli im-prenditori ?

Il modo di fare impresa oggi ècompletamente cambiato rispet-to al passato: la crisi non è unfatto straordinario. Le aziendeoperano in un contesto econo-mico fortemente dinamico e pos-sono essere colpite su più fron-

ti. Da questo nuovo scenario emerge che l’imprenditoredeve accettare senza drammi la circostanza di doverporre in essere procedure straordinarie rappresentati-ve di una componente fisiologica di un’impresa cheopera sul mercato. La consulenza d’impresa ha subito anch’essa dellegrandi innovazioni in quanto deve tendere a far qua-drare i conti anche attraverso interventi straordinari chesono certamente diversi dalla tenuta della contabilitàe degli adempimenti fiscali.

Quali sono gli interventi posti in essere dal-lo Stato per aiutare le imprese ?Lo Stato, riconoscendo che l’imprenditoria sta soffrendo,ha adottato alcuni strumenti prudenziali tendenti a spin-gere l’imprenditore a credere nella propria azienda. Gliattuali interventi finanziari, prorogati al 31 gennaio2011, interessano la sospensione del pagamento del-la quota capitale delle rate di leasing, prestiti, mutui efinanziamenti; quella straordinaria interessa gli accordidi ristrutturazione dei debiti e la transazione fiscale.

In definitiva l’imprenditore cosa deve fare?Per l’esperienza acquisita da oltre 30 anni di liberaprofessione e per la conoscenza del mondo impresa,ritengo indispensabile non dimenticare, oggi più di ie-ri, l’importanza di affidarsi a strutture professionali ar-ticolate che hanno all’interno professionisti di provataesperienza e giovani dinamici capaci di assumersi leresponsabilità seguendo i principi della correttezza edella trasparenza dettati dall’ordinamento professio-nale di appartenenza.

GRUPPO SYNTESI-CONSULTING FIRM

L’UNICA CRISI CHE CI MINACCIA È NON VOLER LOTTARE PER SUPERARLAIntervista a Giancarlo Fusco, Presidente Gruppo Syntesi–Consulting Firm

Giancarlo Fusco

L a città di Potenza, in Basilica-ta, con i suoi 819 metri di alti-tudine è il capoluogo di regio-

ne più alto dell’Italia peninsulare. Sor-ge lungo una dorsale appenninica al-la sinistra del fiume Basento ed è rac-chiusa da una cordigliera di monti as-sai suggestivi: Rifreddo, Sellata e le Do-lomiti Lucane in cui la natura ancoraincontaminata è una forte attrattivaturistica. Ma Potenza ha anche un de-lizioso centro storico antico, arrocca-to nella parte alta della città. Da qual-che mese esso è raggiungibile da unanuova scala mobile, la più lunga d’Eu-ropa, denominata “Santa Lucia”. Le sue 26 rampe si percorrono in po-co meno di 15 minuti e collegano laparte nuova della città con il centrostorico all’altezza di una delle portepiù antiche: Portasalza. Complessivamente la città ha oggi unsistema di scale mobili che si estendeper 1,3 km con una capacità di traspor-to complessivo di 18.000 persone/ora.La città di Tokio, prima al mondo, haun sistema di poco superiore (1,5 km).Le scale mobili Santa Lucia, che han-no un percorso lungo 600 metri e pos-sono trasportare fino a 9000 personein un’ora, sono formate da due percor-

si. Il primo, da viale dell’Unicef a Por-tasalza, si compone di 8 moduli di sca-le mobili di lunghezza di circa 28,50metri ciascuno e supera un dislivellocomplessivo di 86,80 metri. In affiancamento alle scale mobili unascensore inclinato per disabili di cir-ca 150 metri consente di superare lostesso dislivello. Il secondo percorso,da viale dell’Unicef a Monte Cocuz-zo, via Tammone, si compone di 5 mo-duli di scale mobili che supera un di-slivello complessivo di 52 metri. An-che in questo tratto è presente un ascen-sore inclinato per disabili di 250 me-

XIXL’imprenditore giugno-luglio 2010

LA SCALA MOBILEPIÙ LUNGA D’EUROPAdi Loredana Costanza

tri che supera lo stesso dislivello. I duetratti sono collegati da un passaggiopedonale coperto di 120 metri. 75 te-lecamere sorvegliano l’impianto che ècostato 16,5 milioni di euro.“L’intervento – evidenzia il Sindacodi Potenza, Vito Santarsiero – inten-de contribuire alla promozione di unnuovo modello di trasporto pubblicocittadino, connotato dalla caratteristi-ca di intermodalità, che conferisca an-che nuova funzione al centro storico.Prevista un’area di fermata e sosta pergli autobus del servizio urbano ed ex-traurbano, con annessa area di sostaper autoveicoli privati, in prossimitàdi una delle principali arterie del siste-ma viario di fondovalle cittadino e sulversante del Vallone S. Lucia, posto avalle del centro storico. La superficieoccupata dai parcheggi sarà di oltre10.000 mq su due livelli: il primo li-vello, oltre 5000 mq con una capien-za massima raggiungibile in sosta pa-ri a circa 45 autobus; il secondo livel-lo, oltre 4000 mq di area destinata aparcheggio delle autovetture, con cir-ca 150 posti. La scala mobile, dunque,è destinata a cambiare radicalmente lamobilità urbana. Sulla carta già pron-ti i successivi passaggi: la chiusura altraffico del centro storico, l’integra-zione dei vari sistemi di viabilità conil Piano urbano di mobilità, e i lavorisulla metropolitana leggera, con unprogetto candidato alla programma-zione europea per superare i passaggia livello presenti in città e dotare la fer-rovia locali di binari propri”.

SPECIALE BASILICATA

Vito Santarsiero, Sindaco di Potenza

La storia del Criscuolo Group inizia nel 1969 quandoGiuseppe e Carmine Criscuolo fondano a Polla (SA) laFratelli Criscuolo S.n.c. oggi holding del gruppo checontrolla tre società ognuna leader nel proprio settore.La F.lli Criscuolo S.n.c. ha operato per 40 anni nel set-tore della commercializzazione di prodotti petroliferi enel commercio di macchine agricole ed attrezzatureper l’agricoltura, l’industria e l’artigianato.Dal 2001 queste attività sono state trasferite ad unanuova società la Criscuolo Petroli S.r.l., mentre la S.n.c.ha mantenuto la titolarità di impianti e attrezzature siaa Polla (SA) che a Viggiano (PZ).

La Criscuolo Eco-Petrol Service S.r.l. - prima aziendadella Basilicata a ricevere nel 2008 il riconoscimentodel Certificato di eccellenza e in possesso delle certifi-cazioni ISO 9001:2008, IS0 14001:2004 e OH-SAS 18001:2007 - opera dal 1997 nel settore deiservizi alle imprese, svolgendo attività di gestione rifiu-ti (raccolta, trasporto, deposito di rifiuti speciali perico-losi e non pericolosi liquidi e solidi), gestione magaz-zini c/to terzi e trasporto c/to terzi: trasporto di mercipericolose e non pericolose, consulenza su tematicheambientali e di gestione rifiutiInfine la Formazione: svolge attività formativa in mate-ria di Salute e Sicurezza sul Lavoro e Ambiente propo-ne inoltre attività di Pronto Intervento Ecologico e in qua-lità di mandataria dei Consorzi Coou e Cobat gestiscel’Isola ecologica del Porto di Maratea (PZ).

La Criscuolo Petroli S.r.l. certificata UNI Eniso 9001 e14001 ha la propria sede legale ed operativa a Pol-la (SA), dove svolge dal 2001 la sua attività principa-le vale a dire la commercializzazione di prodotti petro-liferi, in particolare combustibili per riscaldamento,carburanti per autotrazione e per l’agricoltura.

Inoltre la società ha una sede operativa nella zona in-dustriale di Viaggiano (PZ) della quale si avvale per lacommercializzazione di prodotti chimici utilizzati nellaperforazione dei pozzi petroliferi e nell’estrazione delgreggio; attività questa che, sebbene intrapresa da po-chi anni, è in notevole e costante incremento.CO.R.I. S.r.l., con sede nell’area industriale di Viggia-no (PZ), è un laboratorio di analisi chimiche, fisiche edambinetali specializzato nelle analisi su petroli, acquedi processo, terreni e rifiuti specialipericolosi e non. È certificato UNI EN ISO 9001

I servizi offerti sono :

• AriaAnalisi chimiche delle emissioni, controllo esterno del-la qualità dell’aria con unità mobile di monitoraggio.

• AcqueAnalisi chimiche e microbiologiche delle acque pri-marie di scarico di raffreddamento e di processo

• RifiutiAnalisi chimiche su rifiuti industriali pericolosi e non,caratterizzazione, individuazione deisiti di smaltimen-to o recupero.

• AmiantoAnalisi di caratterizzazione di rifiuti contenenti amian-to, ricerca quantitativa e qualitativa delle forme diamianto nei materiali, valutazione del degrado dimateriali e manufatti contenenti amianto.Campionamento ed analisi di fibre libere di amian-to aerodisperse in ambiente di lavoroe durante le fa-si di bonifica.

• Agenti fisiciValutazione del rischio rumore negli ambienti dilavoro,valutazione esposizione dei lavoratori al ri-schio vibrazioni e valutazione del rischio chimico.

CRISCUOLO GROUP

AMBIENTE E SICUREZZA BASI DEL BUSINESS SOSTENIBILE

Via Garibaldi n. 10484035 POLLA (SA)Tel./Fax. 0975 391211

Loc. Cembrina Z.I.85059 VIGGIANO (PZ)Tel. 0975 350940Fax. 0975 350957