2009
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Biglietti per la Pasqua e per ogni occasione dell'anno ... Rallegrate i vostri amici ed i vostri parrocchiani, scrivendo loro un breve biglietto in occasione della Pasqua o di altri momenti felici dell'anno. I biglietti possono essere scritti a mano, ma anche impressi da una stampante!
Cartondno di 2209. con una vernice sul frontespizio. Formato : aperto AS 04,8 x 21 cm), piegato A6 00,5 x 14,8 cm).
1 confezione = 10 pezzi
Richiederli è facile: .
({) 0820 888 460 (numero diretto Internazionale)
Fax: 038896 7096
e-mail: marguerite @editions
marguerite. fr
Format A6 aperto: cm 21 x 14,8
piegato: cm 10,5 x 14,8
la confezione di 10 biglietti, formato A6
95 • Ila confezione
Spese di spedizione: 7.50 euro. Spedizione gratuito o partire do un ordine di 100 euro.
IMMAGINI GenI/aio 09
10 gennaio 2009
MARIA, MADRE DI DIO
le 2, 16-21
Tutti quelli che udivano sj stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole
nel suo cuore. Le 2, 18-19
Thtti quelli che udivano si stupirono delle
cose dette dai pastori.
III MARIA. MADRE DI DIO_
Con Maria All'inizio del nuovo anno abbiamo l'abirudine di scambiard gli auguri con amici e conoscenti. Augunamo salute, successo, amore ... Come cristiani, ructa.via, dovremmo andare oltre e cercare nel mistero del Natale così vici
no le ragioni profonde c1ella nostra felicità: grazie al "sì" di Maria, Dio è venulO ad abitare in me-no agli uomini, si è srabllico rra loro, ha sposaco l'umanità ferit.1 per su-apparla alLt fatalirà de! male e dellil morte ed offrirle un fururo di luce e di viLi.
Assieme a Maria lasciamoci anche noi afferrare e nnnonre dallo Spirìto! Assieme a Maria lasciamoci abitare dalla Parola ed operiamo perché porti frrlno nella nostra vita!
Assieme a Maria corrìamo il rischio della fiducia per nuscire a donare andlc noi GeSù al mondo! mOlrs.. Cbrisllan Kratz
/42Jil02
(J1.e. ('{ ... '''1.d'''~.\;C. v;vo t. f..rte... e(te: (c... 5i."ic.. .(ic.. c""H(jvi~c..
cf!..e. 0;0 r·o~~c.. (;be.rc.rc;( c .... o'"e J.e.(('llo"tO e. re. ... J.er(.;' fe:eot1.«(~~!
nu))l.;i.. C Kr((/z
Un cuore ed uno spirito vigilanti Per conformarci alla volontà di Dio e compierla in piena libertà, bisogna essere capaci di meravigliarci di quel-lo che Dio ha farto per noi e rimanere vigilanti, co
me Maria, conservan
do ogni cosa nello
spirito e nel cuore. Dio si dona a quelli che sanno accoglierlo, ricono
scendo i segni della sua presenza neUa bana
lità del quOtidia-no.
mOI/.$. CbrlslllJl1 !<ral:z
PII IMMAGINI Gen1/aio 09 20 DOMENICA DOPO NATALE"
4 gennaio 2009
2a DOMENICA DOPO NATALE
Gv 1,1-18
A quanti però ['hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio.
Gv 1,12
Accogliere te. Signore Gesù, signwca furti spvJo nella nostra esistcnz:J., melleni al centro dei nOSlri pensieri, donaro rulla il nostro cuore. Da quel momenco nulla può più essere come prima.
Perché la rua Luce scaccia le tenebre che sono in noi: quclJe che coprono i nostri occhi e ci impediscono di genare uno sguardo limpido e benevolo su ogni fratello e su ogni evenro, quelle che si addensano nel noStro cuore e riescono ad awelenare i nOStri sentimenti ed i nostri gesti.
Perché la rua Parola risana le parole dlC escono dalJ'anima ed offre loro la capacità di sostenere, non di ferire, di donare compassione, non di giudicare, di generare bontà, non di produrre astio.
Perché la Vila che IU ci rrasmcni com balle ogni tr:l.ccia di schiaviru e di mone che ci portiamo dentro come una zavorra e ci fa conoscere u!la nUOVd libenà, la possibilità di respirare a pieni polmoni il ruo amore che guarisce e II-a'sugura.
Accogliere 1C', Signore Gesù, signilÌca h~ciarsi tr:1Sformare in aUlentici figli di Dio, destin:ui a diffondere la rua gioi;} e la rua pace.
Roberto J.EJI/rita
Ne,( Ò .... e.1ur,., J c( L:.. ~d~·b-( . .)t~> .-i.c.. i.t C,H i ic.e> ...... 0 11. e> (c...c.,-i ..... e. e S.C.·''LÒ'''C
OLO f"-' rtir-f.enlere ~ ~K"-, lKce e offre ~ ~~ Vrta..
lo sguardo di Giovanni, l'evangelista, non ha i colori e i sapori del presepio.
Nel suo tesco non ci sono pascori e pecore e neppure Maria e Giuseppe. E la scena non è allietata dall'annuncio e dal canto degli angeli. Eppure, Gesù, per enu-are nel Mistero della tua Incarnazione io devo meditare queste parole che lui fanno leggere gli evemi con gli occhi
di Dio e mi svelano la grandezza. di un progeno d'amore.
Tu, la Parola eterna. da sempre presso Dio, nel tempo s[abiliw hai assunto la carne di un uomo per piantare la ma tenda in mezzo a noi e far splendere la luce vera.
Tu, la Parola eterna, ponatrice di vita,
hai acceruuo rischi e pericoli per condividere fino in fondo la nostra awentura u-avagliat.1: hai messo in contO i capricci dei potcmi, la condizione dei poveri, la fatica degli umili e anche
- dò che è ancora più duro-il rilìuto, la cattiveria. la violenza e la mone.
M .. \j~4g,·r
Decisamente la tua non è stata una passeggiata uionfale, ma un percorso d'amore.
Così tu, ill Parola. eterna, hai ponato in quesw mondo tormentato la grazia e la verità, la misericordia e la pace alIene senza misura a chi ti accoglie.
Rnbe,./i, ul/lrlla
• Rinascere alla speranza
Sì, ce lo dobbiamo dire con estrema franchezza: ci vuoi coraggio a parlare di speranza, mentre nuvole nere sembrano addensarsi sul nostro cielo e rendere sempre più cupo l'orizzonte. Se guardiamo ai mesi che ci stanno alle spalle non ci resta che registrare awenimenti che inducono più al timore che alla fiducia . Dalla crisi finanziaria. partita dagli Stati Uniti, che ha intaccato come un virus letale tutte le borse ed i mercati del mondo, alle difficoltà economiche, alla recessione, che sembra ormai un tumore inarrestabile. Dalla cassa integrazione di molti dipendenti alla chiusura di esercizi commerciali e di aziende. Dalla paura dell'immigrato ad episodi ricorrenti di razzismo, che impensieriscono e rattristano. Dalla fatica a raggiungere la fine del mese all'impossibilità di pagare il mutuo della casa e di far fronte alle spese correnti. Sì, non possiamo nascondercelo: in Questo momento l'atteggiamento migliore sembra essere Quello di chi abbassa la testa e stringe i denti, andando incontro alla tempesta. Eppure proprio per noi è l'annuncio della Pasqua. Per noi impauriti da ciò che sta accadendo. Per noi smarriti di fronte all'impossibilità di continuare con stili di vita che ormai ci erano abituali. Per noi è l'annuncio di un amore che è più forte della morte, della cattiveria e della violenza. Per quale strada metteremo i nostri passi? Ci condanneremo all'egoismo più brutale? Penseremo ognuno a difendere la propria condizione ed i propri privilegi? Oppure avremo il coraggio di inoltrarci per una via nuova, in cui non manca la croce, ma si intravede anche la risurrezione, in cui la fraternità e la compassione hanno il loro prezzo, ma recano con sé il sapore di un mondo nuovo?
lo. c , ~all~t;, sac. Roberto Laurita
La selezione del lIlese Ceri
Cero battesimale "Croce e
--
Cero battesima- onda" le "Croce e acqua"
con!. o mano. alt. 270 mm. dm 50
motivi doran. alt. 260 mm, dm40mm
Cero battesimale "Croce e Spirito"
motivi dorati, alt. 260 mm,dm40 mm
Cero "Alfa e Omega"
AlI. 400 mm. dm 40 mm
Rit. 100 248 Rit. 100 247
Cero per la Prima Comunione
Rit.l04108 mm € 3,99 01 pezzo Rit, 104 106 A porf.le do lO pz: 3.89/pz
• do 25 pz: 3.79 ' da 50 pr: € 8,95 01 pezzo 3.69
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A partire do lO pz; 4.30 • da 25 pz: 4.20 ' do 50 pr: 4.10
Rit. 104 110 € 14,99 01 pezzo
AlI. 400 mm. dm 40 mm
€ 1,99 al pezzo Spese di spedi~ione: 7,50 euro.
Spedizione gratuito o porlire do un ordine di 100 euro.
GLI AVVENIMENTI DEL MESE Dal 4 al 10 aprile 2009 a Godewaersvelde (FrancIa), un ritiro originale, che procede dipingendo un'icona. Il tema: "La via della Croce, via di libertà", al ritmo della SeHlmana Santa, costruendo l'icona della Crocifissione.
l 2 aprile 2009 Pasqua di Risurrezione
Mese di Maggio, mese di Maria
Il UO!ib-o s.:n 'b .lo c ~ulo Idc;lio c S\'i1"J'I)Illo .... -r O!fJtI o:Ui\"ll ù p.<"'iloralc U Ù.I.,.hU', . IImUnl'L
Per {~onl1lnjc.are ron
IMMAGINl PER LE NOSTRE PARROCCHIE
Redazione : Sac. Roberto Laurita. Italia
Telefono: 00 3a 820 888 <160 (numero diretto internazionale)
P osta: Editions Marguerite. B.r~ 8729 F·67850 Herrlisheim (Francia)
Abbonam.: T e!': 00 33 82() 888 460 Fax: 00 333 88 96 70 9/3 email: marguerite @edition -·marguerite.ir
Awiso agn Europei: Coloro che hanno conrabil~à I. VA potranno inviare il loro numero individuale di identi~cazione per le operazioni inlercomunilarie della C.E.E .. al fine di avere la fatturazione senza iasse.
IMMAGINI . .tprìle 09
5 aprile 2009
DOMENICA DELLE PALME
Mc 14.1 - 15.47
"Lasciatela stare! Ha compiuto un 'azione buona verso di me .. .
Ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura"
Mc 14. 6 ... 8
"Lasciatela stare; perché la infastidite ?,.
I poveri infatti li avete sempre con va;".
ma non sempre avete me" (Mc 14. I - 15, 47)
Il DOMENICA DELLE PALME •
Domenica delle Palme: i cuori svelati Ecco innanzirurw i peUegrini. Hanno seguito Gesù dalla Galilea. Hanno inteso le sue parole, banno vlSlO ì suoi gesti, COOSGlralO i cambiamenri prodoni in loro. È vero: Gesù viene "nel nome del Signore". Ecco quelli che sono attaccati al Loro parere finanziario, politico o religioso. Chiamandoli alla conversione Gesù scon volge il loro modo di vedere, di \'ivere, di governare ... Essi sveleranno il loro cuore e sceglieranno di toglierlo di mezzo, in modo arroce. Colui che viene nel nome del Signore lo inchioderanno ad una croce appellandosi proprio ... al nome del Signore. Ecco il cenrurione romano. uno srraniero: quello che ha visto lo ha impressionato. E il suo cuore finaJmenre vede: "Davvero quest'uomo era Figlio di Dio!". jeall·Marie Bedez
V~eJ'1..e L( »1.om.el'1..f:o .1~ ~ce6(Le1-e:
U Cki- ~ i( »t-LO re ? "
Oggi come ieri Come il suo maestro, anche il discepolo di Gesù non è al riparo da fallimenri e da persecuzioni. Ma davanti all'infrangersi dei suoi sogni, all'insuccesso delle parole e dei progeHi, all'ostilità dei falsi fratelli nella fede ... ha il coraggio di resistere . Non sfugge ai colpi perché gli oltraggi non raggiungono il suo cuore. li cuore: questo luogo intimo in cui ogni giorno Dio arriva. gli parla, lo riscbiara, lo rende incroliabile .
jeon-Marle Bedez
IMMAGINI :\fJI'ile 09
9 aprile 2009
GIOVEDì SANTO Gv 13,1-15
Pietro gli disse: "Signore, ru lavi i piedi a me?". Rispose
Gesù; "Quello che io faccio, ru ora non lo capisci;
lo capirai dopo". Gv 13, 6-7
Pietro gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?".
'spose Gesù: "Quello che io , ru ora non Lo capisci; lo capirai dopo".
Gv 13,1-15
FI GIOVEDì SANTO ..
Gesto quotidiano e mistero eterno! Ogni anno la settimana santa ci immerge nell'am,alità di Gesù. Olienratll ~'erso il mistero della mone e della vira, ess..1 apre il nostro sguardo alle realtà divine. Questi serte giorni, che evocano La Creazione, ci mostrano il pc::rcorso di una grande passione. Gesù, il Figlio di Dio, si abbassa fino a tCw.I. Viene accusalO, colpilO. Sul suo corpo oltraggiato si scarica la cm.iveria. che produce ftrite profonde nella carne C:: neU'anima. Il ~uo grido, colmo di dolore, dà voce a rurti i sofferenu. LJ suo appeUo è l1rgente perché generato dallo spasimo deU'agonia. Si può leggere l'angoscia suJ suo volto provato. Ma prima di andare fino in fondo, fino all'estremo deUe possibilità., Gesù compie un gesto semplice, colmo di UmaniL1. e dei venù. Lavando i piedi agli apostoL, egli esprime La sua solidarietà ed annuncia il contenuto della sua n\issione suUa (erra. Sì, proprio in que· stO modo egli dimosrra di essere Dio e uomo. Colui che risorgerà si abbassa per innalzarsi di più e portare con se nmi gli uomini che si affidano a lui!
l' u·C.Cf u.c.. p.o rtc... c.o H. ~ ~ e ·bAc~.H".e:H:e.
J.15J1202
Sc.J'1..Z..'h..c.cfkc... H.OJot. c.'t.. vi..tc... ~H.lL-... -terre..-. CCl.e. Lp "-cero\.."- JeL J}C.\..He..i;"»1..0 c.i. c..i.u.h "- lA~.~c....\C.e.IAe. LI1.. DiA.
A. l)anlJts
Gioia e festa! Al culmine della nostra vita cristiana si lfOYa l'Eucaristia, che ne cosùruisce anche la sorgente. L'uomo che risponde alb chiamata del Signore e diventa prete COntri
buisce, grazie al sacramento deU'Ordine, a rendere perenne quesca dimensione srupenda deUa fede . Giovedì samo: giorno in cui fare memoria dell'isciruzione dell'Eucarisria e del ministero ordinato, giorno in cui il prete condivide la sua gioia con rurti j batte-aati,
che partecipano al sacerdozio comune dei fedeli.
IMMAGINI ,1fJrile 09
10 aprile 2009
VENEROìsANTO Gv18,1-19,42
"Vi ho detto: Sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano".
Gv 18,8
145JI]04
Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compis
se la Scrittura disse: "Ho sete". (G\' 18, 1- J9.42)
VENERDì SANTO.
Affrontare il peggio, senza cedere Mi guardava sicuro, fone della sua domanda: ·'Se illuo Dio esiste, che co.sa fa? Che cosa fa per gli uomini e le donne sonoposti alla violenza, tOrturati, affamari, ridot· ci in schiavirù' La nosrra liberrà di scegliere non conra granché: viviamo dentro sistemi che ci imprigionano . E poi che cosa fa il ruo Dio conrro i cicloni , 1<:: epidemie, le carestie : se siamo creari a sua immagine, com'è triste il tuo Dio!" . Non ho niente da ri"pondere al riguardo perché la quesljone non si pone in queStO modo. Vedo le cose diversamente perdlé credo che Gesù ha vissutO la nosrra condizione umana, una condizione ordinaria. Ha vissuro la sua l'ila in modo retro, fedele al rapporto con Dio, il Padre suo. Egli, il più giusro dei giusti, ha avuto fame, ha provatO la fatica e La mal.;mia. La sua croce si leva come un immenso puma interrogativo piantato nel pill profondo di runo ciò che esisre. LI Verbo di Dio non è una risposra da imascare, ma un ÌJuen-ogatÌ"Vo che cj colpisce nel peno. U male non ha ragione d 'essere: ecco perché la croce è insensata. L'amore si beffa dei nostri calcoli : ecco perché la croce va oltre qual-siasi significaro. TI Verbo di Dio è \"inizio di ogni gioia: è la 1_ prima parola dì ogni mondo. U Verbo di Dio non è venuto
--~ J • ,
per ridipingere la vita di rosa: eglj è L'ullima parola del mondo perché la marre ed il dolore non abbiano L'ultima parola. Tra i due emerge un immenso interrogativo: perché il buono, il bello, l'amabile ci mancano sempre. non ne abbiamo a sufficienza, raJlCO da U"ovarci dentro gorghi oscuri da cui non riusciamo a ven.i.r fuori? La croce non risponde a raJe questione, ma ci assicura che Dio stesso ha preferito affrontare il peggio piutrosto che cedere un solo bene .
jeall DClJrlendl
Dio ci salva Bisogna farla finita con le idee false. Nella Passione non è il dolore che salva, ma il Cristo, perd1é solo Dio può salvare. E lo fa facendosi uomo, bambino, mangiando e faticando, diventando nostro amico , nostro prossimo. Dio d salva perd"lé è Dio. La sua capadt.à umana di soffrire per noi ci inruc.a una via, in cui runo ciò che è divino e solo ciò che è divino può salvare.
145J130J
I M.MAGINI Aprile 09
11 aprile 2009
VEGLIA PASQUALE
Mc 16, 1-7
"Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è
qui. .. Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete,
come vi ha detto". Mc 16,6-7
145J)4()4
Esse ebbero paura. Ma egli disse loro:
"Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Na7..areno
il Crocifisso. È risorto, non è qui".
(Mc 16. 1-8)
VEGLIA PASQUALE_
Associati alla vittoria Venendo fra noi , Gesù non ha né spiegatO, né eliminatO la sofferenza e la mOrte, ma accogliendole nella sua esistenza dona loro un senso nuovo, le porta con sé, le riempie deUa sua presenza. Anche se i fallimenti e le disgrazie continuano a colpirci ed a ferirci profondamente, noi sappiamo di pOter fondare la nostra speranza sulla risurrezione di Gesù, che ci ha liberatO dalla faralicà del male che pesava su di noi. Non dimemichiamo, però, che il CristO ci associa alla sua viltoria nella misura in cui condividiamo la sua lona. Dobbiamo dunque ralificare la vi[(oria pasquale di Gesù e combattere in modo convinto COntro ruttO quello che degrada ed asservisce l'uomo. U Signore non opererà senza di noi perché ha voluto aver bisogno della nostra libertà., impegnata a continuare il duro combanimento a favore della speranza., dell'amore c della vira.
mon.'f. Chrlst/{1I1 Krl1/z
1,,- TAe.d::c. ve..(sy, c~r· c..~l ... c..le. e_J-\..tr~c'-HLO H_C'-lfc4.- ''-l.-lOVC ..... CrcC1..~LoH_ €'.
Vieni eseguimi
L'l festa di Pasqua che celebriamo non ricorda un avvenimento del passato, che riguarderebbe unicamente Gesù. Essa è piunosto il fondamento sempre attuale della nostra fede cristiana. Oggi la Chiesa ci invita ancora una volta a prendeme coscienza e a conformare le nostre esistenze a quella chiamata alla santità che il Cristo Risono rivolge ad ognuno di noi.
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nlOlls.. C. KrnQ
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IMMAGINI Aprih'09
12 aprile 2009
DOMENICA DI PASQUA
Gv 20. 1-9
"Alcune donne delle nostre sono venute a dirci di aver avuto
anche una visione di angeli, i quali affem1ano che egli è vivo".
Le 24,23
Essi fecero ritorno a Gerusalemme,
dove trovarono riUll.iti gli Undici,
i quali dicevano: "Davvero il Signore è risorto
ed è apparso a Sùllone!" (Le 24. 13-35)
DOMENICA DI PASQUA"
Pellegrini nel mondo Che cosa c'era da vedere nella tomba? Nulla perché era vuOta! Così i due discepoli ripartono. E quesro proprio perché è domenica, il primo giorno della settimana e il RiSOrto attende altrove, in mezzo al gruppo dei discepoli per trasmettere a tutti il suo Spirito di vita, farli risorgere ed inviarli in missione. Per queste ragioni il pellegrinaggio a Gerusalemme non avrà mai per un cristiano la stessa importanza che ha per i fedeli di altre religioni perché il Cristo non si è lasciato imprigionare in nessun luogo. Al contrario, egli ci precede sulle strade della missione. A Gerusalemme noi cominuiamo a chiamare la romba "Santo Sepolcro", ma Gesù non è rinchiuso in quel luogo di morte. Più saggiamente i cristiani di Oriente la chiamano ''AnastaSi'', cioè "Risurrezione".
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1.J5J150 2
lc .. J11.0 rte c.o l'l-cL.-t.ce ver50 i..L r, "-,),) o:
("-- rtiu.:f"re:z.LOKe rL"--G.."-- e f"-.\~(ire. ver.\o [e. co.\e. ii (~.\~.
n cuore della nostra fede l discepoli ripetono sempre lo stesso messaggio : Gesù è srato messo a mone, ma Dio l'ha risuscirato. Non stupìsce affatto che dicano ogni voLta la stessa cosa: avevano appena vissuto l'esperienza più straordinaria, cioè stare per quaranta giorni con un uomo che era stato ucciso e che si è presentato loro vivo, risorto. Tmr.a la nostra fede è contenuta in queste poche parole.
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IMMAGINI
19 aprile 2009
2a DOMENICA DI PASQUA
Gv20,19-31
Gesù disse a Tommaso: "Metti qui il tuo dito e guarda le mie
mani; tendi la rua mano emettila nel mio fianco; e non essere
incredulo, ma credente". Gv 20,27
Gesù disse a Tommaso; "Meni qui il tuo dito e guarda
le mie mani; tendi la tua mano emettila nel mio fianco; e non essere
incredulo, ma credente!" (G .. 20, 19-31)
2a DOMENICA DI PASQUA_
Anch'io dubito, come Tommaso So bene che tu sei qui, Signore. Abiti in me come un fedele compagno di vira. Cammini per il mio sentiero e dunque gli ostacoli non mi impensiel;scono perché tu sei sempre presente. Tu sei il sole che rischiara i miei passi e anche nel buio delle mie notti tu non mi lasci solo. Tu dissem..ini lungo i miei giorn..i i segni della tua presenza che mi invitano ad andare avanri con un cuore purificaro. E tuttavia anche a me, come a Tommaso, accade dì dubirare. Le preoccupazion..i, la farica e la paura mi invadono ed intendo già le voci deUa disperazione e deUo scoraggiamento che risuonano dentro di me. Mentre sprofondo nel dubbio, inunerso nelle brume de.U'esistenza, vengo verso di te, Signore mio Dio. Ho tanto bisogno della tua presenza accanro a me. Tu conosci le mie paure e le mie esi razioni. Talvolta. basta così poco perché il dubbio evapori come la rugiada del mattino . Uno sguardo, una parola, un gesro fraremo porranno illuminare iI mio essere e far nascere di nuovo la gioia eli credere e di amare . Vieni accanto a me, Signore deUa vita!
OJI;sCinc Rdnboll
J45JJ602
Se. c.J, r.J L"-m.o iL c.o rC"lf)Lo J.i "-vvicLJ-1..l".-re. (c. tn.l".-J1..L
e. J~ tocc."-re. (e. r-i."-Òke. Je.ÒCi. ~lO"1.i.J-\..;. ,
~ ~o~t ... ~ occk~ veJ ... "-.,...,..o iJ C .... i..sto.
Risorgere con tutto il corpo
È con il suo corpo farto di carne umana, con il suo cuore che ha amaLO e sofferto, con i piedi e le mani segnati dai chiodi ed il costato trafitto dalla lancia che il Cristo è risono dai mani.
(flr;Sline Re1nboll
C. Rdnboll
IMMAGINI
26 aprile 2009
3a DOMENICA DI PASQUA
Le 24, 35-48
"Perché sie[e mrbati? .. Guardate le fiÙe mani e i fiÙei piedi:
sono proprio io!" Le 24,38·39
Gesù disse : "Bisogna che si compiano tu tte le cose scritte
su di me oeUa legge di Mosé, nei Profeti c
nei Salmi . .. Di questo voi siete testimoni". (Le 24. 35-48)
Il 3a DOMENICA DI PASQUA"
Non si muore mai In ogni morte c'è delh vita che sgorga. la lTlorte non è un vicolo cieco ed ancor meno il termine di una \ita. Grazie al Cristo Risono la morte è morta. Per alcuni quesro è follia e deUrio. Ma d1i può affennare
che la Parola di un giusto un giorno può spegnersi per sempre? Colui d)e muore per difendere la libertà può scomparire come se 000 avesse farro nulla? Il grido disperato dell'uomo sorroposto a (orrura O di colui che viene assassinato non può perdersi nel nulla. Ogni parola umana viene daJ soffio di Dio; nessuno può spegnere il soffio de! Vivente!
Allora, non aver paura! Cerro, sei solo di passaggio, ma ... le tue parole e le tue azioni si incidono per sempre nel libro della Vira.
In Gesù tutta la creazione è in attesa ... Robert Riber
Pe.I- (lA- ~Ol-te., t.. ve.ro, tufu JC.-VOI-1..0 -rC~ .Hc...Ye..
M.~ 1-1..011.. ~CO"1.r-C"'I-L.c.. ."n.o r-e.I'C.('.~ ~i.c:o..»LO c..bad:;' L!".c...( Ji.VL>1...0.
La Parola vera
L'unica Parola vera d1e un uomo possa di.re è quella della sua morte. In quel giorno nien [e artifici, niente falsità. Quando arriva l'ora niente scherzi, nieme scene. Quella parola ha il peso dell'eternità perché è tessuta con l'arte di Dio.
Roberr Riber
R. RiuI'"T
J.J5JJì05
IMMAGINI
5 a rile 2009 Domenica delle Palme
"Lasciate la srare! Ha compiuto un'azione buona verso di me .. .
Ha umo in anricipo il mio corpo per la sepolmra"
Veglia pasqua.le
Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risono, non è
qui ... Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detro.
3a Domenica di Pasqua
Gesù disse: "Bi...<,ogna che si compiano cune
le cose scritte su di me nella legge di Mosé, nei
Profeti e nei Salmi ... Di questo voi
siete testimoni".
9 a rile 2009 Giovedì Santo
Pietro gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?" . Rispose Gesù : "Quello che io faccio, tu ora
non lo capisci; lo capirai dopo".
- -
12 a rile 2009 Domenica di Pasqua
Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al
sepolcro.
IMMAGINI DOMENICALI.
Venerdì Sanro
"Dunque ru sei re?" "Tu lo dici: io sono re"
19 a rile 2009 2Cl Domenica di Pasqua
Gesù disse a Tonunaso: "Metti qui
il ruo diro e guarda le mie mani; rendi la ma mano e mettila nel
mio fianco: e non essere incredulo, ma credente" .
___ PER LE CELEBRAZIONI_ J45_(A'«À~
Processione del Venerdì Santo
IMMAGINI Aprile (JC)
I.JJJJ901 Tu. """'zio. credi olia vii. dopo la mori e?
HUMOUR - SANTI"
I -I~ JJ<J/J2
Oe$ò, ellenlo alla
Zita (1211 circa - 1278) Festeggiata il 27 aprile
Ragazza dolce e piena di :urenzioni, accompagnava i genitori a vendere le verdure al mercato di Lucca. A dodici anni entra come domestica in una f.lmigUa che servirà per nma la vira. Piena di fede, si alzava prima degli allli per parer assisrere alla Messa e cominciare poi punmalmenre il suo lavoro. Digiunava regolannenre per parer donare ai poveri una pane del suo cibo. È la patrona dei domestici .
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Riccaroo di Chichester (1197 circa-1253). Festeggiato il 3 aprile
Nato a Wìche (Inghilterra), questo secondo figlio di una famiglia di casrellani , viene in aiuto ai genitori caduti in rovina, lavorando nella farroria familiare. Divenuto adu]ro, compie i suoi studi in università rinomate Ca Parigi, Oxford e Bologna) . GiUrisL1. famoso, diventa cancelliere dell'università di Oxford. Difende la Chiesa davanti al porere del re. Ordinato prere piurroslO tardi, diventerà ruttavia vescovo di Chjd)esrer, dove sarà perseguitatO da Enrico m, ma godrà della stima dei suoi fedeli. N5_0906
No, oono Un
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Giulia Billiart (1751-1816) Festeggiata localmente 1'8 aprile
Nata a Cubvil!y (nella regione dell 'Oise, in Francia), aveva solo 7 anni quando com.inciò ad insegnare il catechismo ai suoi coeranei. A 16 anni lavorava nei campi per aiutare i suoi genitori . Nonostante la paralisi che la colpì a 22 anni, fondò [a congregazione delle Suore di NotreDame, dedire all'insegnamentO e aD'educazione delle ragazze povere . La preghiera le onenne la guarigione . Venne beatw.cata nel 1906.
I M.MAGI N I
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Aprile 09 VARIAZIONI.
Credo in un solo Dio, Padre onnipOlemc, creatOre del oelo e dcJl:J terra.
di lUne I~ cose visibili ed i nvis ibili_
Credo in un solo Signore. Gesù CriSIO,
unigenito Figlio di Dio. nalO dal P'ddre prima di runi i secoli:
Dio <u Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generala, non crealO. deU:l ste.'Sa sos= del Padre:
pd" mU--«l di lui [une le cose sono S!.1te create. Per noi uomini e per bi nostra s.'Ùvezza discese dal cielo
e per Opt--ra dello Spirito S:lJlto si è incarnalO nel seno deili! Vc.rgine Maria
e si è f:mo uomo. Fu crodfl'iSO per noi SOl10 Ponzio Pilato, morì e fu scrollo-
1IIer/..Q giorno è risuscitalo, secondo le Scritture. è Sa/ilO al cielo. siede alla deslr.l dd Padre.
E di nuovo vem, nella gloria, p"r giudicare i vivi e i moni, e il suo regno non :lvrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore ~ dà b vi!.'l, c procede dal P:ldre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adoralO c glorific:uo, e ha parlato per meoo dei proftti.
Credo la Chiesa, una santa C\nolica e aposlolica .. Protesso un solo banC'Simo per il perdono dei peccati.
Aspeno la risurrt:zione tlei moni e L'l vita del mondo che verrà. Amen
amicizia, una sola cosa conta: presentare il meglio
di me stesso, offrire il mio volto
luminoso.
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IM.MAGINI
3 maggio 2009
4a DOMENICA DI PASQUA
Gv 10, 11-18
"lo sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria
vita per le pecore". Gv 10,11
"lo sono il buon pastore. n buon pastore dà la propria
vita per le pecore" (Gv 10.11-18)
40 DOMENICA DI PASQUA"
Quel pastore Quel pastore veglia sul gregge. Vede la pecora che si allontana nella notte de.I male e si a1lrena a ricondurla in merlO alle alue. Awelle la sofferenza della pecora ferita oei conflini della vira. È solidale con quella che avan:l.a più lencamente delle alue quando si u.ma di affromare le salire che scandiscono i percorsi quotidiani.
Quel paswre cammina davanti al gregge, non per essere il primo e al di sopra degli altri, ma piuttosto un esploratore, qualcuno che vuoi sapere dove sta conducendo le sue pecore perché ne è responsabile e vuole La loro felicirà.
Quel paswre dona la sua vita. Va fino in fondo perché vive il mistero dell:amore. sa che l'amore vince sempre, ha la meglio anche SlÙL1
morte. Proprio per questo egli ha veramente il VOllO
di Dio . .. LI/C Sleln
Se -tu "-~co(h (k- 'r"-ro("- li DLo,
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Il buon pastore Il buon Pastore non è colui che con la sua parola rinchiude in una prigio
ne di leggi da prati~'\re alla lenera, ma è colui che con la sua parola invila
alla Uberrà dell'amore. Egli è colui che con la sua parola apre le finestre del cuore al soffio vivo deUo Spiriro.
Gesù non si acconcenta di essere il pastore di un piccolo gregge, Egli guar
da più lomano: nessun uomo è escluso dal suo gregge. la
salvezza è per
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IMMAGINI Maggio (J()
l O maggio 2009
5a DOMENICA DI PASQUA
Gv 15. 1·18
"lo sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui,
pona molto frutto" . Gv 15,5
"lo sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto". (Gv l5, 1·8)
Il 50 DOMENICA DI PASQUA"
Sono capace di rendere presente Dio nella mia vita? Le mie parole. i miei gesti, i miei silenzi e la mia vira inceriore sono impregnaù della mia rela· zione con Dio?
Non basta che io segua alla lettera rune le indicazioni per essere "gentile", "caritacevole", "buon cristiano": devo innanz.ituno lasciare che Dio abiti in me e che io abiti in Lui. Solo così nascerà una relazione unica ed originale.
Dio sarà presenre arcraverso dì me con [urro quello che io sono. Trasmerrerò la "vira in Dio" a
m.io modo. Se dunque si crea un'intimirà tra Dio e ciascuno di noi, questa linfa vitale potrà cir
colare dalle radici fino ai tralci .
Ben
T · (S' I LI .~C_ l Òr"'-~e. lSlore.
Tu. ci. VU.OL U.Cc..CU'1 ... tO u. te..
) ))
r-erck,(. 0r-cr~co-""-o CO- f"-vorc .LeL~ VITA.
La potatura
Un luno, una separazione, un'umiliazione, la depressione ... sono sofferenze che noi possiamo vivere come una "potaUlra". Durame questi momenti della nostra vita, Signore, donaci la rua Speranza e la rua Fedeltà perché, come ci hai promesso, le nostre "potarure" possano un giorno permetterd di porrare frutto .
/k/J
IMMAGINI
1 7 maggio 2009
6a DOMENICA DI PASQUA
Gv 15.9-17
"Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore
più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici"
Gv 15, 12-13
"'Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato
voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua
vita per i propri amici". (Gv 15,9·17)
6a DOMENICA DI PASQUA"
Amare significa ... In seguito agli avvertimenti della psicanalisi noi oggj conosciamo meglio i traneUi del verbo amare . L'amore possessivo che ... divora colui che si dice di amare. L'amore perverso che è sta[Q arrribuitO a Dio stesso: "io ti amo, ma tu devi amarmi, altrimenti ti spedisco all'inferno". La Bibbia, da parte sua, ci aveva fornito questo segno dell'amore autentico: "amerai il prossimo tuo come te stesso". Agisci nei confromi degli altri come vorresti che si agisse nei ruoi confronti! Gesù ci ha dato il segno di un "amore divino" : il dono della sua vita per coloro che egli ama. Già il salmista. del resm, cantava: "il tuo amore vale più deJla vita, il tuO amore
per me, il mio amore per te conferisce un significato massimo alla mia vita, mi dona gioia". Morire d'amore per diventare puro amore. Solo Dio può educarci a questo amore. È il suo amore per noi!
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AKI.~r.~~ b·e;.. Ji_ "1.0;.: fc~c.~.(e ...
""--"- fi.-,,"--"-'" ~ i-Ò[i- "-.... i- CO .... Ò[i- fi.-[.6·i-!!! ).-M. BNie:z
La libertà nello Spirito Oggi la popolazione della terra corrisponde ad alcuni miliardi! In questo vasco mondo i cristiani rappresentano una minoranza. Siamo rentati di lamentarci? Al contrario! È il momento di ricordarci la coostarazione di san Pietro a Cesarea: "anche i pagani avevano ricevuto con abbondanza il dono dello Spirico Sanro!". Eccoci quindi spinti a leggere i segni dello Spirito neUa storia contemporanea per la nostra gioia e la gioja di rutti quelli che cercano Dio. Scrutiamo dunque ogru giorno la Bibbia e il giornale! ...
}e:Jn-Mark Bcdcz
IMMAGINI Maggio 09
24 maggio 2009
ASCENSIONE Mc 16, 15-20
li Signore Gesù, dopo aver parla[O con loro, fu elevato in cielo e
sedette alla destra di Dio.
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Mc 16, 19
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"Andate in tu tto il mondo e proclamate il Vangelo ad
ogni creanua" (Mc 16, ] 5-20)
ASCENSIONE ..
Non cercare tra i morti colui che è la Vita Quante volte ne avranno riso? '~lora il tuo Gesù si crede una naviceUa spaziaIe?". No. non hanno voluto leggere il testo bibuco con intelligenza. Gli uomini del primo secolo pensavano da uomini del primo secolo. Per loro la {erra era al centro e serre cieli la circondavano. Il settimo, il più alto, era quello di Dio. Noi abbiamo imparato che il mondo è fano diversamente: l'essenziale, umavia, non sta. in un decollo! Se questo testo è staro conservato è perché, con grande saggezza, esso ci dice che oonai, ritornato dalla morte, anima e corpo, ma corpo nuovo per un uomo nuovo, i1 elisco dimora in Dio così come Gesù ha abitaro in mezzo a noi. Perché, allora, cerdlia.010 nella morte colui che è la Vìta'~ li CriSto, il Figlio, non canun.i.na più nel modo in cui noi camminiamo in ques(a condizione mortale. E cunavia vengono fuori le stesse beffe emerse al momenro 0M~~~if della sua Passione! Ma egli onnai ha
varIo, raggiungerlo, dovunque brilla una (.,/ ~ superato la morte. E noi possiamo ri[rO- ~~ fii
scintilla di Dio nella nonc. E poiché egli ~
mo trasfigurata, possIamo ramungerto ~ J~ \ ha fano ritorno con la.nosU'a c~e d'uo-~\
così come siamo. Il Verbo si fece carne: "1 \ la carne salvat.1. dimora. in Dio. 'F'~:.'.:.L......Il~~.
Je:\n DevrienUI
NoI'\. cLJ~c...~,L·~.-t-c,"lot.i. ~Lt.... Jov'~ i.L »1.-i.o Oi.o,
Jo»t.~H..Lte..v1.. Lve .)i..ef:e.. -VO-L L( »Lom..eH..to
cke n..on.. a.vverf-Lte 'r-i~. (a. Sua. r-reseHJ..a..
Un inno alla vita
Dolcezza della primavera, fine dell'inverno: l'Ascensione è un inno alla vita, simbolizzara da tutto quello che rivive sulla terra. E tuttO ciò rivive sulla terra perché la creazione intera è stara pOrtata nel cuore di Dio, da cui sgorga la vita.
Jean Devrle>T(/t
). D<:/ft'iC1/t11
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IMMAGINI
3 l maggio 2009
PENTECOSTE Gv 15, 26-27; 16, 12-15
"Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la
verità". Gv 16.13
"Quando verrà il Paraclito, che io vi manderò dal Padre,
lo Spirito della verità che procede dal Padre,
egli darà testimo.n.ianza di me" (Gv15. 26-2ì; 16.12-15)
Il PENTECOSTE ..
Cerchiamo lo Spirito nella nostra vita Non è un dotto discorso inaugurale e nenuneno un brillante trattato di teologia che hanno radicato il messaggio di Cristo nella terra degli uomini, ma un .avvenimento concreto che ha sconvolto una dozzina di uomini ed alcuni testimoni. Evento srooco, indubbiamente, ma che vale per runo quello che l'ha seguito: uomini paurosi e scoraggiati diventano evangelizzatori ardenti, un gruppo di poveri senza cultura e senza potere radunano l'umanità nel nome di Gesù Cristo. Se si può effettivamente definire lo Spirito Santo come l'energia di Dio, la forza vitale che il Cristo dona agli uomini per continuare attraverso di essi la sua opera, bisogna riconoscere che egli è prima di tuno awenlmento, azione sconvolgente che interpella, stimola, invia .. _Non cerchiamo lo Spirito di Dio nei libri. Cerchiamolo nella vita degli uomini, cerchiamolo nella nostra vita!
Mons. C J(r;1 CI.
~ -Lo S·ri..ri.to ,L;_ c,es;'" h-ovi (e.. .!of-rc.Jc • .le. ".,s*: ... ;. ClAo ... i ..
C~ .-c'H(C~ «(i.~ I,.,,,,-ib~(i . r. i .\u.n\. "'r-r-cUi.. "-c-c-0Ò(i.eati- ver.)o i. l'\.O.)-l:ri. fr"-te((i-!
La Chiesa nasce ancora Oggi è nata la Chiesa: alcuni uomini hanno credum con forza alla rìsurrezione e, investiti dall'azione dello Spirito, hanno superam dubbi e persecuzioni, per annunciare nel mondo la
Parola che avevano ricevum, Oggi la Chiesa nasce ancora , ogni volta che degli uomini, nella fede del Risono si lasciano condurre dallo Spirito di Dio per inventare il quotidiano della Parola che salva. Ecco il giorno in cui un fuoco è stam acceso sulla terra. Dio attende che infiammi tutto l'universo.
MoJJ.s. C Kratz
Mons. C )(ml:r
IMMAGINI • lfag,gio 09 IMMAGINI DOMENICALI •
.... 4a Domenica di Pasqua 5a Domenica di Pasqua
lo sono il buon pastore. li buon pastore dà la propria vita per le pecore.
lo sooo la vire, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, orta molro frutto.
6a Domenica di Pasqua
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri
come io ho amaro voi. Nessuno ha un amore più grande dì
questo: dare la sua vita per i propri amici.
Ascensione
li Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e
sedette alla destra di Dio.
Quando verrà lui, lo Spirito deUa verirà, vi guiderà a nma la verità.
__________________________ PER LE CELEBRAZIONI_
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IMMAGINI Maggio ()<J
Si, mi meraviglia molto questa mania di guardarsi rombelico, invece di guardare gli altri.
lo ho fatto rombelico senza troppo pensarei, come un tessitore che è anivato all'ultimo filo e che dunque fa un nodo, cosi, semplicemente perché tenga, in un posto dove non appare troppo .. . Ero motto contento di aver terminato. L'importonte per me era che tenesse ... E abitualmente i miei ombelichi tengono bene.
Ma non avevo previsto, e questo per me rimane un mistero, I~mportanza che essi accordano a questo ultimo piccolo nodo, in1imo e ben nascosto.
HUMOUR - SANTI"
Sì, di tutto quello che avevo creato dò che mi stupisce maggiormente e che non a.JevO proprio immaginato è Mto il tempo che perdono, appena le cose vanno un po' male, alla minima contrarietà, a guardarsi l'ombelico, invece di guardare gli altri, di vedere i problemi degli altri ...
Capitemi, forse ho commesso uno sbaglio. Se dovessi ricomindare da capo, se potessi fare una revisione generalecome fanno le grandi industrie automobilistiche -, se non fosse 1roppo oneroso riprendere il Mto, io lo collocherei al centro della fronte ... In questo coso, almeno, sarebbero obbligati a guardare rombelico degli altri.
Pasquale Baylon (1540-1592) Festeggiato il 17 maggio
Nacqlle in Spagna, da una famiglia di agricolrori. Da rag;u:zo, ment re pascolava il gregge, si dedicava spesso alla preghiera. La mancanza di un'isrruzione gli chiuse più volte le porte di lIn monastero. finché i francescani lo accolsero come converso, con la mansione di porrinaiQ. La Slla bomà e la sua dolce-aa attimrono molte persone. u-a esse ancJle mohi predicarori che stimavano la sua "teologia del cuore". Passava ore intere nell'adorazione dell' Eucaristia .
Alcune riflessioni di Dio
Ursula Ledochowska (1865-1939). Festeggiata il 29 maggio
Nara in Austria, compì i suoi studi presso le Orsoline di Cracovia. Conobbe un'Europa lacerata daUe guerrt:. Fondò nei pressi di Poznan la Congregazione deUe "Orsoline del Cuore di Gesù", che ha lo scopo di diffondere il Vangelo . A 42 anni parrì ad evangelizzare San PieU"oburgo . Raggiunse poi la Scandinavia e quindi venne a Roma, chiamata dal papa. È stata canonizzata da Giovanni Paolo Il il 18 maggio 2003 .
Emilio (morto nel 205) Festeggiato il 22 maggio
Visse neU'Africa del Nord dove esercirò la professione medica. Fu arresralO e torturaco una prima volta assieme a Casto, cristiano come lui. Le sofferenze li i.ndussero a rinnegare la fede . Ma dopo questo essi conti· nuarono a proclamare la loro adesione a CriSto. Arrestaci di nuovo. all'epoca della persecuzione di Decìo, vennero bruciati vivi.
IMMAGINI
Tu sei bella, Maria: sei il riflesso del cuore di Dio.
li wo volto è quello di una madre in cui si rinette la [enerezza di Dio.
E quel volto, che viene a toccare il tuo, esprime lo slancio pieno di fiducia
che getra il bambino verso Jarnadre. Quel volto è il volto di Gesù, il tuo figlio:
tu sei il suo trono nel cielo come sei scata la sua oasi sulla terra.
Le vostre guance, una COl1rfO l'altra, vibrano misteriosamen[e
al barrito di due cuori all'unisono.
Ma quel volto che cerca poseo e rifugio nel tuo è anche quello di ognuno dì noi.
VARIAZIONI ..
Maria, figlia d'Israele, tu hai proclamato la misericordia offerta agIi uomini, di generazione in generazione, dalJ'amore benevolo del Padre.
Marìa, vergine santa, serva del Signore, tu hai pon,uo nel tuo grembo il fruno prezioso della misericordia divina.
Maria. tu che hai conservato nel mo cuore le Parole della salvezza, hai testimoniato da\'ami al mondo l'assolu~1 fedeltà di Dio al suo amore.
Maria, ru che hai seguito il tuO Figlio Gesù fino ai piedi della croce, nel "fta[" del tuo cuore di madre hai ad eri IO Senza riserve al sacrificio redentore.
M.'Uia, madre di misericordia, mosrra ai tuoi figli il cuore di Gesù, che hai visro squarciato per diventare sorgente eterna di vita.
Maria, presente in mezzo ai discepoli. rendi vicìno a noi l'amore vivificante del tuo Figlio risorto.
Maria, madre attenta ai pericoli e alle prove dei J:rareUi del tuo Figlio, conùnua a guidarci sulJa via della salvezza.
Maria. che hai indicato il cuore del IUO Figlio a Margberita Maria in questo luogo, donaci di seguire il ma esempio di umile fedeJtà al suo amore.
GìOv:1nni Paolo lr. ::IJJAnge1u.~ del 5 onobrc 1986. durame /;1 visiw a: Paray-Ie-Monial
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IMMAGINI Giugno 09
7 giugno 2009
SS.MA TRINITÀ Mt 28, 16-20
"Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, banezzan
dolì nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a
osservare rutro ciò che vi ho comandato".
Mt 28,19-20
"Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare
tutto ciò che vi ho comandato" (MI 28, 16-20)
SS.MA TRINITÀ.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo Signore dell'universo, quali sono le parole adarre per confessare nello stesso tempo la tua grandezza e la rua bontà, la tua vicinanza e la rua eternità? ili ci hai creati a tua immagine e somiglianza, e turravia ru sei anche cosÌ diverso da noi! Anraverso il ruo Spirito ru ci inviti a chiamarri '~ba!", cioè "Padre". Th sei il creatore e il signore dell'universo, di cui non riusciamo a misurare gli spazi smisurati, ma sei anche il compagno che si fa vicino e che, un gionlo, in un momento preciso della storia. è diventato nel Figlio uno dei milioni di uomini che popolano la superficie della Terra. Tu hai assunto il volto di un uomo. E tu ti avvicini ad ognuno di noi, fino a stabiHre in noi la tua dimora, a vivificarci, a essere Spirito Santo presente in noi per farci entrare nella tua stessa vit..1.. Per tutto questo noi ti rendiamo grazie.
M. Melzger
~,(.Li ~o .... o ;. r0te.,.i cke L( C,-i._tù fU4-- .-Lcc.v,d:o l(J PC'll,-,,?
le ... ('.u..r-~c.a~ ,(~. c.O»1...u..»-~cu.rci (u. Su..u.
l'''i.-su..rlA ez..ione, u.t:tru.ve-rso i[ Bu.ttesiH1-o. M. Mel:J:ger
Una relazione di fiducia I genitori sanno cosa fare per suscirare una relazione di fiducia, fin dagli inizi, quando il loro bambino è ancora piccolo. L'atteggiamento da adonare, l'importanza dello sguardo, la dolcezza, evitare di provocare la paura: rutto fa parte della comunicazione. Comunicare vuoi dire trasmettere, suggerire, ispirare, suscir.are la risposc.a. Dio fa lo stesso: comunica, si dona, ci comunica il più profondo di se stesso, il suo Spirito.
M. Metzger
IMMAGINI Giugno 09
14 giugno 2009
CORPO E SANGUE DI CRISTO
Mc 14, 12-16.22-26
Gesù prese il pane e recitò La benedizione, Lo spezzò e (o
diede loro, dicendo: "Prendete, questo è il mio corpo".
Mc 14,22
Gesù prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò
e lo diede loro, dicendo: "Prendete,
questo è il mio corpo" (Mc 14,12·16.22·26)
CORPO E SANGUE DI CRISTO"
Prendete, questo è il mio Corpo ... il mio Sangue
Signore delJa mia vita , nl sei un dono rotaie! H tuo Corpo tu L'hai afferro per amore, per noi. Come si spezza il pane per nutrire gli uomini affaticati così ru hai voluto essere condiviso, [otalmente, da ognuno di noi.
Signore della mia viw, (u sei un dono [Qrale! 11 tUO Sangue tu l'hai afferro per amore, per noi. Come si versa il vino per dissetare gli uom.ini bruciati dall'arsura, così ru bai voluro essere condiviso. toralmente, da ognuno di noi.
Signore della mia vi (a, dammi il coraggio di donarmi gratuitamente, senza calcoli e ripensamenti. ~
Insegnami ad ascoltare la (ua voce e a seguire la vira. Donami di amarti abbaSlanza da Lasciarmi sempre condurre da te e desla in me il desiderio ardente di credere nel giorno che sorge come nello straordinario mattino di Pasqua.
C. Reillboll
/47 .. 2602
CC>l,"-UH.i.c.4-H.L c..( Corro e c..lS4-H.Ò
e eLi. CIA~to
LO ru..rtecLfO c...((1A. t"-vo~ ,[et Re6 0 ,(i. Di.o.
Ricevo il tuo atllore Vengo) Signore Gesù, e prendo posto alla tavola della festa! Nelle mie mani aperte accolgo il tuo pane, ricevo il tuo amore, la tua speranza e la tua vita per condividerle con tutti i miei fratelli!
C. Reinbolt
C RciJlQt./1
IMMAGINI Giugno 09
21 giugno 2009
12a DOMENICA ORDINARIO B
Mc 4,35-41
Gesù minacciò il vento e disse al mare: "Taci, calmati!"
Mc4,39
Allora lo svegliarono e gli dissero:
"Maestro, non t'importa che siamo perduti?"
(Mc 4. 35-41)
12a DOMENICA ORDINARIO B.
Alla fine del tunnel la luce! La vita non è sempre un lungo fiume tranquillo. Ci sono giorni di paura, burrasche ed uragani. Allora, nel cuore della tempesra, la fiducia viene meno: "Che cosa ho fatto perché tu mi punisca in quesco modo?" . Quesro Dio a cui addebitiamo ogni male ed ognj rusgrvia viene a dirci : "Uomo di poca fede, perché hai paura?". Spesso, nel più profondo della notte può sorgere una luce. Bisogna avere, [U(1avia, la pazienza di auen· derla. No, l'orizzonte dell'umanità non è chiuso definirivamence. No, a dispetto di quel che affermano ceni investigarorl delJ'anima umana: "Noi non abbandoniamo il cielo agli angeli e ai passeri". Tutta la vita ha un senso ed ognuno di noi ne possiede la chiave. Siamo esseri unici e la grande sinfonia del mondo si realizza attraverso di noi, così come siamo, con quello che speriamo. Un giorno ìI mistero del nostro desrino apparià in piena luce e noi comprenderemo il segreto di ogni cosa. E se il domani fosse alla nostra porta?
R. Ribl'r
/
/47j702
Ne..((c.. H...o.st"..c... va"- Jo~o 0ÒH...~ te.»1.,~e..stc ...
~r-"-re "-}Il. u.l"'CO bu.(en.o J.;. ~r-el"'u.J.'U,"-!
Cristo con noi
Ci sono giorni in cui il cielo è così scuro che noi disperiamo di vedere il sole ... E tuttavia anche nel grigiore della nostra vita quotidiana noi non siamo soli: Cristo è con noi! E lo è sopram.mo in mezzo alle tenebre e alla paura. Certo, Cristo non ci abbandonerà: ce l'ha promesso!
R.RìJxr
R. N/ber
/47.1 705
IMMAGINI
28 giugno 2009
13a DOMENICA ORDINARIO B
Mc 5, 21-43
Gesù prese la mano della bambina e le disse: "lhlità kum", che significa: "FanduLla, io ti dico: alzati!". E subiro la fanciulla si alzò e cammi-
nava. Mc s, 41-42
N l...J804
la donna, impaurita e tremante, sapendo quello che le
era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta
la verità. Ed egli le disse: "Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal
tuo male". (Mc 5, 21-43).
130 DOMENICA ORDINARIO B"
Non temere, ma continua a credere ... Non aver paura quando si trana di abbandonare tutto ciò che ti impedisce eli metterti in cammino. Abbandona le [erre in cui l'egoismo dliude le porte alla forza creatrice dell'amore. Abbandona le terre in cui la brutalità dei gesti e la violenza delle parole provocano al loro passaggio solo morte e desolazione. Non scegliere l'isolamento quando ci sono esperienze comunicarie che ti awicinano alla luce eli Dio. Continua a credere che ogni mattino del mondo può rappresentare una nuova partenza e che la vira si scrive attraverso le tue mani, La tua intelligenza ed il tuo cuore . Continua a credere neU'amore di Dio e nella fora del Vangelo che possono trasformare il cuore di questo mondo. Continua a credere nell'importanza di nlITO ciò che fa fiorire il sorriso sulle labbra e porta una pace interiore. Allora tu coglierai qualche tratto del Volro di Dio.
L. !,re;in
Se cl-"e.~Li. J-1.e.((". p"-l'"oL" di. 0;"0,
t ... H~ ~ m..~r"-co(~ Ji.veRt"-Ro t0-'-'i.(,iL~.
n cuore di un padre Dio conosce in anticipo le nostre debolezze. E il suo Amore arriva a dimenticare tutto queUo che può oscurare le relazioni tra noi e lui. Egli ci dona il suo Figlio. Basta credere in lui per essere salvi. Questo Figlio non ha il volto di un giudice, ma di un fratello. Ha il cuore di un padre che si dona totalmente e fino in fondo, per ognuno di noi. Siamo veramente coscienti di rutto questo?
L Slci1/
1_ Sre/H
Splendide copertine per l'estate e per la ripresa Ecco alcune proposte o colori, destinate ai bollel1ini par-
Nuovo!
rocchial i. ai libreMi dei conii, ai sussidi catechistici e anche r-------------, 0110 corrispondenza. Le copertine sono consegnale senza piegalura per facilitare lo stampo di lesft propri. Hanno luMe, sopra l'immagine, uno spazio libero in cui polrà figurare illilolo o un'inlestazione personolizzata, Corta ada'lla alla fotostampante o 0110 fotocopiatrice.
Prezzi da copertine Tutte le copertine sono in formato A5
(cm 14,8 x 21). Vengono fomite senza piegatura, cioè in formato A4 (cm 21 x 29,71
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da 1.000 copie , 13,21 € I ogni 100 es da 2.000 copie : 12,51 € I egrO 100 es
da 3.000 copie : 11,82 € I ogrolOO Ol
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Volildo onche per più copertine!
Rif. 104 008 Rit. 104 012
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Foro Rif. 104 318
Spese di spedizione: 7,50 euro. Spedizione gratuito o partire do un ordine di 100 euro.
IMMAGINI Luglio 09
5 luglio 2009
14a DOMENICA ORDINARIO B
Mc 6,1-6
"Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenri e in casa sua".
Mc 6,4
E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle
sue mani? (Mc 6,2)
140 DOMENICA ORDINARIO B
Miracolo non appariscente Nella vostra vita non avete mai incrociato un uomo o una donna di questo
genere? Un uomo o una donna che irraggiano pace, nonostante una malat[ia, un handicap, un insuccesso, un lutto . .. Sono la prova che la vita ba preso il sopravvento, che la vita può riprendere. Portano in essi una forza che li tiene in piedi. Un miracolo così non consiste nella scomparsa dei sinromi, ma nel lavoro interiore che li abita e che li apre alla Grazia di Dio.
Ben
SL(S",-ore, LJ-'L)eÒCL
k. lne;tte.rcL Ll-'L u-~ CO ({O li Te.
Un testitnone in mezzo a noi Ma questo Gesù sorprende veramente! Lo abbiamo visco bambino, giocare con ì nostri figli, ha lavorato neUe nostre case ... Per questo essi, proprìo come noi, sono accecati. È possibile, allora, che nella nostra vita quotidiana ci sia qualcuno che ci parla di Dio? Lo vediamo? Lo accogliamo?
Ben
IMMAGINI Luglio O')
12 luglio 2009
15a DOMENICA ORDINARIO B
Mc6,7-13
Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli
a due a due. Mc 6, 7
148Jl 2IJ!
Dovunque entriate in una casa, rjmanetevi finché non
sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi acco
gliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuorete la polvere SOrto i vostri piedi
come testimonianza per loro. Mc 6,10-11
150 DOMENICA ORDINARIO B
Gioiosa povertà In questo rempo in cui il nostro modo di mere viene seriamenre rimesso in questione ... J.n quesre settimane in cui vacanzieri e ospitanti si incontrano, il vangelo ci offre la sua luce e il suo inviro. Due segni cararrerizzano i discepoli che Gesù invia suUe strade della Palestina: la povertà. e iJl. bontà. L'l povenà che spoglia il dalle
del cuore, atrinra dal cuore stesso di Dio, che semina la gua.Iigione del corpo e deUo spinto. La gioiosa povellà cU Gesù e dei suoi discepoli ci dliama, oggi come ieri, aJla conversione.
.I,-:w.M,rl,· RI:do.
Q u.e.d::o ~c.o 1'\.0.~C.LU.t., L.,\.c.oJ'\.:l:w.Lto ~«..[[c. l'l.o~i:re ~i:rc..Je.., ",,S,co (t~h1..0 (o. fa IA~e kC.L L.f'\. ~er(, a rer 1'\.0 i.
"'->Ho_ rc.-ro C._ .~ rofeRcc.-.
Il profeta inatteso Amos! Il profera che disrurba e sconvolge! Pensace: un mandsiano e un coltivatore di sicomori che si mette a profetizzare! E poi quello che dke non è né religiosamente, né politicamente correr[o . Se la prende con i grandi di que· stO mondo: re, cortigiane e conigiani che disprezzano e sfruttano i poveri del paese. Termini da bovaro ... un linguaggio crudo, scioccante, così lontano dal parlare forbi[O . Ma Amos lo sa: è Dio che l'ha chiamaco e inviatO. Dio, amico e difensore ardenre dei poveri e dei piccoli. Nel nome di questo Dio, Amos parla in modo coraggioso. Nel nome di que· sto Dio anche noi dobbiamo parlare.
j.·M. Bedez
IMMAGINI l1lglio (}I)
19 luglio 2009
16a DOMENICA ORDINARIO B
Mc 6, 30-34
Gesù ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno
pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Mc 6,34
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione
di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si
mise a insegnare loro molte cose. (Mc 6,34)
160 DOMENICA ORDINARIO B
n buon pastore Che contrasto lra quesro "buon pastore" ideale, che vede una foUa smarrita e si commuove, e la realtà, cioè quello che facciamo noi. Siamo anche noi inquieti, commossi nel vedere la gente della nOSlra epoca. cercare senza avere pumi di riferimemo? Oppure siamo ranriSGlti solo dal fatto di non ;IVere il primo posto, il pOSto del "piccolo capo"? Ma è proprio La foUa di quelli che sono disorientati che è commossa e dle arrende qualcosa dai cristiani. n linguaggio dotto non serve a nulla: fin dall'origine la Chiesa è, in modo invisibile, un popolo santo, ma è anche, in modo del rutto visibile, un catalogo di qualità e di difeni umani. Tutto questo è tanro evidente da essere banale. Ad ogni sbaglio, che trova eco nei media, anche i più atei balCono sempre sullo stesso chiodo, aggiungendo: "E per di più era un prete!". Così come i Laici si arrendono di ricevere il buon esempio dai loro preti, allo stesso modo molte persone, più o meno lontane da.lla Chiesa, si attendono la stessa cosa dai cristiani: si aspenano che siano dei Iiferimenti solidi, degni di fiducia, che vivano quello che proclamano. Grazie al Battesimo rurti noi siamo sacerdoti, re e profeti. Thtti, dunque, dobbiamo essere dei "buoni pascori". Come Crisco, bisogna lasciarsi commuovere dunque dalla folla di quelli che non hanno ancora trova co chi scegUere come guida, come pastore. Non c'è nessuna predicazione migliore dell'esempio: L'esempio di coLoro che si .rifiutano di essere delle h>uide, dci piccoli capi e hanno solo l'ambizione di essere sinceramenre commossi dalle difficoltà e dalle arrese deL mondo in cui vivono. Il buon paslore è innanzituno colui che si merre al servizio degli altri, acrenco sia alle domande dello spirico che alle necessità del corpo, senza voglia di esercitare il porere, ma mosso piuttoSto dalla sollecitudine verso I"altro.
Jeall Devri€"7ull
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( ( (/.1.' I)W3 Le.. re..cc F'-o ro.d::", Gl.u.L C,·; . .)to '1..<) ' ... co; >"\.c~d{'"_
C.'.HL LC". h'l~IL1 .... ~t[i.tì.. cL~ 05 ....... >1.0 c~c..sc l'H: .. Jtc". t ... c.cd'" .s M l ....
11t.e.. r~.LL-to.)t.~ c.o'" (e.. c-oH.Ve"òc.II;'CL le; .1..o.st,-; ... fO,.:z.i.
Vt:,-.~o i1 (, c.J"t.e Je..(( l H.'ff.."-YLiJ~.
Vicino e lontano Noi siamo lontani da Dio, ma Dio è vicino a noi. Dio è più vicino a noi di quanto noi siamo lontani da lui. Amando li nostro prossimo, cioè chi è vicino a noi, noi amiamo [Oralmente il nostro prossimo: noi amiamo il nostro vicino che è accanto a noi e Dio che si fa sempre vicino a noi, anche quan~ do noi siamo lontani da lui (da Maestro Eckhart).
It'Wl Devrieudl
IMMAGINI Luglio D<J
26 luglio 2009
17a DOMENICA ORDINARIO B
GV6,1-15
Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a
quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto
ne volevano. Gv 6,11
Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a
quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto
ne volevano. (Gv 6. Il)
170 DOMENICA ORDINARIO B
A partire da quasi nulla ... Ciò che mì blocca spesso, quando devo decidere, è la povertà dei miei mezzi. Ciò che spesso mi impedisce di fare, è la paura di non riuscire. Ciò che ostacola i miei slanci ed ì miei desideri, è la mancanza di ambizione umana e religiosa. Gesù, al contrario, non si lascia mai frenare da questi scali d'animo. Si slancia in avanti con nulla o quasi nulla, ma lo fa con fiducia e coraggio. Gesù, partendo da realtà modeste, riesce a rendere felici. La moltiplicazione dei pani e dei pesci, questo gesto pieno di semplicità, rappresenta una beUa dimostrazione di humour e di saggezza. Perché contiene allo stesso tempo l'menzione verso gli altri e il desiderio di confortarli. Sorprendendo i suoi discepoli e stupendo la folla affamafa, Gesù compie un atto di fede e di benevolenza. Con tre volte nulla, ma con la grazia del Figlio di Dio, anche noi possiamo rendere felici. Bast.1 volerlo e contare su Dio!
Alaln Dallll"
I (.b~·»1.-fO Je((e V"-C"-l1...Z,e. ...
U. J-t. ""-o ,,"-e »:t o JL Ji.s te.l1...) LO M..e Ll1... D LO.
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Prender posto alla Tavola La moltiplicazione dei pani annuncia l'Eucaristia, che procura conforto all 'anima e nu tre la nosrra fede. Ad ognì Messa, celebraca la domenica o durame la settimana, noi prendiamo posto aIla Tavola della Parola di Dio e alla Tavola del suo Pane. L'Eucaristia raduna, nutre e conforta il fedele nel suo cammino verso il regno di Dio.
AlatrI DOHiu.(
A. Donill'
IMMAGINI Luglio O')
51u lio 2009 14a Domenica Ordinario B
Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua.
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19 lu lio 2009 16a Dome1f-ica Ordinario B
Gesù ebbe compassione di loro, percbé erano come pecore che non hanno pasrore, e si mise a
insegnare loro molte cose.
IMMAGINI DOMENICALI
12 lu lio 2009 15a Domenica Ordinario B
Gesù chiamò a sé j Dodici e prese a mandarli a due a due.
26 lu lio 2009 .17a D omenica O"dillario B
Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e 10 sresso fece dei pesd,
quanto ne volevano.
_________________________ PER LE CELEBRAZIONI_
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IMMAGINI Luglio 09 TEMA: LA PREGHIERA (1)
La preghiera, un atto di fede La preghiera è un atto di fede e talvolta un atteggiamento, che tende a mantenere l'unione con Dio o con una persona scelta come mediatore di Dio. Può essere codificata o no, collettiva o individuale. Può essere isolata ed unica in una storia personale e spontanea oppure rituale e addirittura permanente. Si trovano principalmente tre tipi di preghiera: la preghiera d'intercessione (con lo scopo di domandare un beneficio per qualcuno o per sé), la preghiera di confessione e la preghiera di ringraziamento.
Per il cristiano il "Padre Nostro" è la preghiera fondamentale, quella che ha insegnato Gesù. Per Tertulliano "la preghiera è il sacrificio spirituale che ha sostituito i sacrifici anrichi". La preghiera è un atto fondamentale della fede cristiana, vissuta come un'azione di grazie e di comunione con Dio, una comunione di spirito tra Dio e i suoi. È Dio, il Padre, che il credente prega nel nome di Cristo. Nel vangelo di Giovanni, Gesù indica ai suoi discepoli come pregare: "Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. ( ... ) In verità, in verità vi dico: se chiederete qualcosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena" (Gv capp. 14 e 16).
Alcune pratiche di meditazione, di digiuno e di veglia possono essere associate alla preghiera, così come le letture di testi, biblici o no. Per il credente Dio è dovunque e la preghiera perciò può avvenire in qualsiasi luogo.
Per il cristiano Dio è sensibile alla preghiera e per questo egli è certo di avere una risposta (talvolta secondo il desiderio espresso, talora in modo diver
so, talvolta immediatamente, talora dopo qualche tempo). Alcuni cristiani hanno una relazione molto ardente con Dio, qualche volta addirittura movimentata e agitata, poiché gli parlano come ad un amico, come ad un padre, facendogli addiritrura dei rimproveri ed esprimendo la loro collera. Nella religione cristiana 10 Spirito Santo, attraverso la fede, le Scritture, gli altri cristiani ed anche dei non credenti aiuta i discepoli a trovare la risposta da parte di Dio. In alcuni casi questa appare evidente e chiara, qualche volta addirittura pronunciata da Dio stesso, ma spesso risulta difficile o impossibile decifrarla immediatamente.
IMMAGINI Luglio 09
La preghiera del ~atti~o
~uongior"o, Signore. ~razie per questa notte. n offro questa giornata che co~it1cla con tutto quello che reca con sé: gioie, pene, fatica. Voglio vlverla sotto Il tuo sguardo, nella pace e nell' a~ore. Insegnat\1i ad a..,are cot\1e te. Itesta con noi, Signore! Cot'lservaci "el tuo cuore!
Prendi iI tuo sorrìso e C(irru;Lw a ciii non ne ha mai avuti.
'Frenai un raBBio ca so[e e -mandaw adinfrangere re tenebre. Scoyri una sorBe·nte e pLL1'ifica chi è ne{ fal1fjo.
'Prendi una {a.cri11U1. e aeyonifa sul vo[to dì dit non sa yianaeYe. 'Premu i{ coraegio e m.ettuo ne[ cuore di chi non può .più wttare.
Scopri un senso a[[a vita e condividilo con chi non sa yiù tiove sta andàndò.
'Prendi netk tue mani {a Speranza e vivi nella Cuce crei suoi raggi.
'Prendi fa vontà a cfonafa a chi non sa yiù donare.
Scc;pyi r. amore e JafIo conoscere a tutti.
:/11. ~aJ1dlii
Beati quelli che sanno ridere di se stessi: non finiranno mai di divertirsi.
Beati quelli che sanno distinguere una montagna dal terric
cio accumulato da una talpa: si vedranno risparmiati tanti
guai. Beati quelli che sono capaci di
riposarsi e di dormire senza cer
care scuse: diventeranno saggi. Beati quelli che sanno tacere ed
ascoltare: impareranno cose
nuove!
Beati quelli che sono tanto intelli·
genti da non prendersi sul serio: _llIb::::::;:~~,
verranno apprezzati da chi li dr- .~ conda.
TEMA: LA PREGHIERA (2)"
Ave, o Maria,
tu sei la serva del Signore. La tua fede ci ha donato
il Figlio della promessa,
la sorgente della vita. O Santa Madre di Dio,
mostracì il Salvatore,
Gesù Cristo,
nostro fratello.
Apri! Se vuoi cne trastMetta la tua Parola, Sigt'lore. .. Apri I tMiei occni
!48JJ8(J/
perché HOtl vedaHo più ragazzi Heri, gialli o biaHcni. 'Ma ragazzi del 'Motldo. Apri i "dei orecchi perché HOt'llHtet'ldaHO più l' It'lglese, Il ciHese o l' ltallat'lo, iMa la Iitlgua del!' a'Micizla, Apri la iMia bocca perché le parole tlOH siatlo più violeHte, tristi o cattive, IMa parole d' a'More, Apri le 'Mie !MaHi perché HOH si aprano più solaiMetlte verso la !Mia fa'Miglia e i !Miei a!Mici, iMa anche verso quelli cne, al di là delle frotltlere, ~i parlano di re, Apri il tMio cuore percné ti ascolti, fratello tMio, sorella !Mia, di qui e di là, perché sei tu, Sigt1ore, cne tMi attendi attraverso loro, Apri la IMia intelligeHza alla tua Parola perché tutta la iMia vita sia trastMessa a tuttI.
Beati siete voi se sapete guardare seriamente le piccole
cose, e pacificamente le cose serie: andrete lontano nella
vita.
Beati siete voi se sapete ammirare un sorriso e dimenticare una smorfia: la vostra strada sarà soleggiata
Beati siete voi se siete capaci di interpretare sempre con
benevolenza gli atteggiamenti degli altri, anche se le appa
renze sono contrarie: passerete per degli ingenui, ma la carità ha questo prezzo.
Beati quelli che pensano prima di agire, e pregano prima di
pensare: eviteranno tante stupidaggini.
Beati voi che sapete riconoscere il Signore in tUtti quelli
che incontrate: avete trovato la vera luce, avete trovato
l'autentica saggezza. josePh Folliet, prete del Prodo
IMMAGINI Luglio O'J
~ hc 3wto la pat0lfe, polIO pretdcre la tva auto?
Mio Vm, ~ ~ wtt111\lW. che $(1110 bt Paradiso e IlOtI Ile posso plò:
V 0\1110 a"dare a trnvart q\lel povll'"EIto ohe ho IMtlato attdart all'll1fenlO. HJrSi. wol far r1torM I" Pan.dl!o... qui D. troppo "'edda.
TItibauld de Marly (morto ne1124 7) Festeggiato localmente 1'8 luglio
Dal 1235 fmo alla sua morte fu abate del monasrero di Vaux de Cernay, nella regione delle Yvelines, in Francia, dove si trovavano ben 200 monaci. Sempre il primo a Iev'arsi e l'ultimo ad andare a dormire, spazzava i corridoi, puliva i gabinetti, pon.ava le pierre ai muratori. Il re san Luigi anribuiva alle sue preghiere la gioia di aver po[U[O avere una famigUa numerosa.
~
Beata Carlotta e compagne (1715-1794). Festeggiata il 17 luglio
Nara nel 1715 a Mou}', è carmelitana. Un decreto del 1790 sopprime gli Ordini religiosi conremplativi. Le 21 religiose continuano a testimoniare la loro fede, ma nel 1792 vengono espulse dal loro convento. ]l 23 giugno 1794, durante il periodo del Terrore, 18 di loro vengono arres(arc. Giudicate e condannate a. morte il 17 luglio, vengono ghigliottinate la sera stessa, in pialZa deUa Nazione, a Parigi. 110m corpi vermero sepolti nel cimitero di Picpus, in UIl.'1 fosse comune, dove si trovano ancora.
HUMOUR - SANTI
Giulietta (morta nel 303) Festeggiata localmente il 30 luglio
Visse in Cappadocia. La sua sroria ci è giunta gr-J.Zie al sermone di san Basilio di Cesarea. Era di famiglia ricca, ma colui che gestjva i suoi beni la spogliò di ogni cosa. Durame lo svolgimento del processo che si ebbe in tribunale, quando il dibattito stava per volgere a suo favore, qualcuno gridò che una cristiana non poteva andare in uibunaie e chiedere giustizia. il presidente le colse allora la parola e le inùmò di offrire l'incenso agli idoli . Essa si rifiutò e fu quindi condannata inunediatamenre ad essere arsa viva. /40_0905
IMMAGINI Luglio ()')
J.lS-'OOJ
VARIAZIONI
Il Signore delle vacanze
Tu sei il Signore delle vacanze, ma non solo delle vacanze scolastiche o delle ferie pagate!
No, tu sei il Signore delle vacanze ... perché la vita quotidiana ci sflnisce
e le vacanze sono l'occasione per fare il pieno di energia, di salute e di gioia.
Il nOStro cuore non e abbastanza vuoto per ascoltarti. Il lavoro, le preoccupazioni, i disagi sono ospiti ingombranti.
Per abitare il nostro cuore. Signore. tu vorresti che ci fosse un po' di spazio. un po' di vacanza.
Se noi vogliamo fare il pieno del tuo amore bisogna che ci liberiamo di ciò che ostacola l'amore
e dell'egoismo che ci fa ripiegare su noi stessi.
Tu. Signore, che vieni ad abitare nei nostri cuori, aiutaci a rientrare in vacanza per ritrovarti,
anche quando il vento delle vacanze sarà passato. Sìi il Signore dell'estate, donaci tutta la tua tenerezza
perché non ti perdiamo quando le vacanze sono finite.
/4.\ 'U()ti
Quando mi alfen~a l'amore o l'amicizia, una sola cosa conta:
aprire la mia casa perché vi si possa ent1'are agevolmente e strine..ersi a frotte.
Charles Singer; Tesoro
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2 agosto 2009
18a DOMENICA ORDINARIO B
Gv 6,24-35
"Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita
eterna e che il Figlio dell 'uomo vi darà".
Gv 6,27
Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna
e che il Figlio dell'uomo vi darà.
(Gv 6.27)
Il I
18a DOMENICA ORDINARIO B_ n dono del Padre Il nutrimento, il pane ... gli inre.rlocutori di Gesù non possono fare a meno di pensare all'epopea eroica dell'esodo in cui Dio aveva [ano pio\'ere la manna per manifestare al popolo ebreo la sua provvidenza e la sua fedeltà. Ed ecco che Gesù parla di un pane di vira che non è il prodono di questa terra e non è destinatO a saziare il corpo, di un pane che non somiglia a quello che Mosé ed j suoi avevano raccolto nel deserto, di un pane che sorpassa infinitamente quello che è statO disrribuito alle folle qualche tempo prima. {[ vero pane, quello che Gesù evoca, è lui stesso, dono definitivo del Padre aglì uomini che ama!
mb/ls. Cbrislioll J6'alZ
c,e.s~\ ~~ m..et±e J'Le((e l't..ojtre »L"-J'LI
r-en~k~ J1..oi. c.i. "-ffi.cli."-11"LO Ci,((e ~ u-e..
Si. JOJ1..fi.. "- n..oi r·ercké J1..oi.. to i{OJ1..~"-m..o fi..6L~ "-Lb,.~. /49_/303 mrm.s.. C. Kral:;:
Jd9_1305
Che cosa desideriamo? Dj che cosa abbiamo fame e sere? Molto spesso noi somigliamo ai nostri co me mporanei e sogniamo denaro, potere, considerazione, sicurezza, comodità, rumore, velocità, evasione ... Crediamo che saremo più felici pos-sedendo di più, mentre il cuore dell'uomo è così grande che solo un amore divino, infinito, eterno riesce a colmarlo!
mons. C. Kralz
IMMAGINI Agosto 09
9 agosto 2009
19a DOMENICA ORDINARIO B
Gv 6,41-51
"lO sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di
questo pane vivrà in eterno". Gv6,51
lo sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
(G\' 6,51)
190 DOMENICA ORDINARIO B
Ancor più vicino ... Le relazioni che noi intratteniamo con qualcuno sono di intensità variabile. Vi sono persone, infatti, con le quali cominuiamo a mamenere una cena discanza. Con altre, al concrario, siamo più vidni: è quanto accade tra congiunti, tra
ge n.i tori e figli, era amici. È una prossimirà di questo genere che il CriStO ci
propone. Egli ha compiuto il primo
passo, come ci viene ricordato nel vangelo di oggi: è disceso dal cielo, ha lasciato la sua prossimità con il Padre per dimorare tra noi. Nel passato, ai tempi dei profeti, Dio aveva già cercato questo prossimità, venendo ad abitare tra i suoi fedeli: "La mja parola è molto vicin..'1 a [e, è nella rua bocca e nel mo ruore, perché ru la mena in pratica" (Dr 30, 14). Ma "ruscendendo dal cielo" Gesù si avvicina ancora di più agli uomini. 6no ad invitarli alla sua (avola, per donare loro il pane della vica.
Marcel Me4--ger
CO'Re. .\c...",,- Pc...o(o, Co-J1.c.ke. ",-<,i. ~i.c .. mo JcÒ(~ Co-r-rY'eKJi.~ti c..Llu. .. ~ C-l-tO le.. cfe.( m..~ÒL~o Y'C- Jc~ m..~·b-j_, Ce..\ iL,
~r,e ~L j,"'Ò>LG.. eo( j,<LO StirLtoo
Un pane per il cammino
Dio non abbandona mai i suoi: la storia di Elia lo mostra chiaramente. Dio, infatti, gli ha mandato il pane per proseguire il cammino. Egli fa la steSsa cosa con noi: il pane del cammino è talvolta una buona parola, un messaggio, una frase del vangelo, una lettera, una telefonata. Anche noi, così, possiamo essere l'angelo che reca un messaggio o un segno di incoraggiamento perd1é qualcuno riprenda la sua via.
IMMAGINI Agosto 09
15 agosto 2009
ASSUNZIONE DELLA VERGINE MARIA
Le 1, 39-56
"Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo".
Le 1, 44
E beata colei che ha creduto nell'adempimento
di dò che il Signore le ha detto.
(te 1.45)
~ ASSUNZIONE DELLA VERGINE MARIA"
Ave, o Maria Ave, o Maria, Madre del "sì" offerto senza condi7joni. Tu ti sei donata interamente perché nascesse il salvarore. Parlami del tuo cammino di fede per seguire il Dio d'amore.
Ave, o Maria, Madre della tenerezza, dal cuore generoso, Tu hai visto crescere il tuo figlio, tu l'hai portato, l'hai amato. E nel silenzio del tuo cuore, hai cercato di comprendere, senza mai giudicare. Parlami del tuo cammino di fede per seguire il Dio d'amore.
Ave, ° Maria, Madre del coraggio e della generosità. Tu hai seguitO il mo Figlio per le srrade della Palestina, hai sofferto con lui fino alla morte, hai creduto in lui. Parlami del tuo canunino di fede per seguire il Dio d'amore.
Ave, o Maùa, Madre di turti gli uomini. Fa' brillare i nostri OCd1i della tua gioia e infiamma la nostra vita della tua sperJJ1Z.'. Dio ri ha scelta e tu sei benederra fra turte le donne. Parlanù del tuo cammino di fede per seguire il Dio d'amore.
Cbrisrllll' Rdnholr
lo Sf-il~ao li 0;..(:> kc... ;"11..VC" •.. ~o iL hl<.) C H.. o re., Mc...l~~c....
I (tu.o vo(.L:o rifLette le... ~e..rel1..l..iÌ;.. ,(e..L tu.o "~LI).
Modello d'amore Maria, Madre dì Dio, tu sei suenzio, ru sei presenza. Tu sei pazienza, tu sei fedeltà. Tu sei contemplazione, tu sei lode. Tu sei dono rotale e amore offerto per sempre.
ChriSline Htinbolr
C ReJJlbo/J
IMMAGINI Agosto ()~)
1 6 agosto 2009
20a DOMENICA ORDINARIO B
Gv6,51-58
"lo sono il pane mo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo
pane vivrà in eremo". Gv 6,51
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e moriro-no. Chi mangia questo pane
vivrà in etertlo. (Gv 6,58)
200 DOMENICA ORDINARIO B"
Sono diventati matti Ve ne ricordate? È passaw solo un anno ... Ci sembrava di essere rimmati al tempo in cui il popolo d'Israele nel deseno aveva anch'esso smarrim il buon senso. 1\.mo l'oro e l'argento erano serviti per fare un vitello d'oro e si danzava di gioia attorno all'idolo. Farti accaduti alcune migUa di annj L"l! Ma anche oggi si presenta stessa smDa. La stessa follia e, come sempre, è sempre il popolo a fame le spese. I grandi guru del vitello d'oro hanno messo tutto al sicuro nella loro banca. I piccoli, invece, vivacchiano con seicento euro al mese. se non dì meno ... Sopravvivono. I saggi che dicevano: '~nenti, sta per esplodere rutto il sistema" venivano trattati da Cassandre dai grandi sacerdoti della "finanza creativa". La Bibbia ci dice: "Se mancate di saggezza, venite a me". Abbandonate la vostra follia, e vivrete. Era ieri, direte. Oggi non siamo più saggi? Dio vuole che finisca il più presw possibile il tempo dei folli e che la sapienza di Dio venga ad abitare nelle nostre città.
Robert Rlbcr
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Se ~L -ri_~ekiu_ tM.1:to, ~i. r-elAJe la- te.Stc....
Si perde ... si vince ...
Certo, tutti abbiamo bisogno di denaro per vivere, ma il peccaco consiste nel vivere per il denaro. Quando ci si consacra rutti al vitello d'oro, si finisce col perdere la propria anima. Si ottiene invece la pace del cuore, quando invece si lascia emergere la fame: fame di Pane per il cammino, fame del Totalmente Altro.
Robert Rlber
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IMMAGINI Agosto il'}
23 agosto 2009
21a DOMENICA ORDINARIO B
Gv 6,60-69
"È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla;
le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita.
Ma tra voi vi sono alcuni che non credono ... "
Gv 6,63-64
È lo. Spirito. che dà la vita, la carne no.n gio.va a nulla;
le paro.le che io. vi ho. detto. so.no. spirito. e so.no. vita. Ma tra voi vi so.no. alcuni
che no.n credo.no. ... (Gv 6, 63-64)
Il 21 a DOMENICA ORDINARIO B_
Con te noi sappiamo dove andiamo Da chi andremo, Signore? A forza di trascinarci per le strade del mondo abbiamo conosciuto lunghe notti dì solitudine e di scoraggiamento. Solirudine davanti alla miseria degli uomini, con l'impressione amara di essere gli unici a vedere ciò che non funziona. Scoraggiamento davanti ad un cantiere talmente immenso che non invoglia a mettersi al lavoro. Da chi andremo, Signore? Tu apri i nostri occhi e ci insegni a guardare con il cuore. Th apri le nostre mani e ci inviti a donare più del superfluo. Tu collochi il perdono al centro della nostra vita. Tu affermi che l'amore viene sempre per pruno. Tu deponi nel cuore della nostra esistenza ciò che ci permetce di vivere e di costruire un mondo umano e fraterno ... Da chi andremo, Signore? Anche se con te non mancano le sorprese nella nostra vita quotidiana, almeno sappiamo dove andiamo ...
lncSedn
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Se nOH_ .>e.i- J~'r-0.s.to Ci- ~.s.c.i.u.l"'-l:i '>C.OH---VO[S-""C'
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[e.<- Pe.<-1"O[e.<- JeJ S~Ò"-01"e..
La fiducia Dio ci invita alla verità e per questo sconcerta. Dio si dona interamente. Con lui c'è sempre il nuovo. È
arrivato il momento, allora, di uscire dalle nostre idee ristretce. Dio dà la vita eterna a chi crede in lui e lo lascia libero di fare la sua strada. Ma prendere la sua via significa dargli fiducia fin dall'inizio, anche se questo ci porta in luoghi sconosciuti ...
I. Ile SltnJl
IMMAGINI .'\gosto 09
30 agosto 2009
22a DOMENICA ORDINARIO B
Mc 7, 1, .. 23
"Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro, Ma sono le cose
che escono dall'uomo a renderlo impuro", Mc 7,15
Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa
renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a
renderlo impuro. (Mc 7, 15)
22a DOMENICA ORDINARIO B
I nostri piccoli aggiustamenti Avere un mestiere, possedere una casa, avere dei figli, condurre una vita sociale" ,In podle parole, essere una persona ben inserira nella società, rutto quesro dovrebbe bastare, E quanti sfoai già ci vogliono per raggiungere questa condizione! Ebbene, Gesù ci merre in guardia: arremi a non correre dietro ad alcune norme sociali, a conformarsi ad esse",ma solo in superfi- MrH!Mm ~Wrrt~ eie ... La mia casa, così bella e pulira, è fatta per accogliere? La mia famiglia è un luogo di pace? Di educazione al vivere insieme? Il mio lavoro mi induce a rendere un servizio alla società? Sono solidale con i miei colleghi? Il dono o l'acquisto che ho fatto mì hanno fatto riflettere sulle mia relazione con i beni, sul mio modo di consumare? Forse bisogna che sottomettiamo le nonne che ci abitano alla luce del Vangelo,
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L"- (e;sse Je(('AnLore re».Je (-i.berL.
La Chiesa nasce ancora ...
Ci sono talmente cante cose da fare, L'urgenza del quotidiano ci travolge" ,Il lavoro, un appuntamento, un biglietto da scrivere, A ben rìflettere, tuttavia, c'è sempre una buona ragione che ci impedisce di metterei all'ascolto e di mettere in pratica la Parola. La prima cappa consiste nel valeria, Poniamo delle basi solide: "Sì, Signore, io vengo a te con rutto quello che sono",
Beli
BenI
IMMAGINI Agosto 09
2 agosto 2009 18a DomettiCLI Ordinario B
Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo
che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà.
16 agosto 2009 20a Domenicn Ordiutlrw B
lo sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo
pane vivrà in eterno.
9 agosto 2009 19a Domenica O,'dinario B
lo sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo
pane vivrà in eterno.
23 agosto 2009 21a Domenica O,'dinario B
È lo SpirilO che dà la vica, la carne non giova a nulla; le parole che io
vi ho detto sono spirito e sono vita.. Ma tra voi vi sono alcuni che
non credono ...
IMMAGINI DOMENICALI
15 agosto 2009 AssutlziotW di Maria
Beata colei che ha creduto nell'adempimenro
di ciò che il Signore le ha detto.
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30 maggio 2009 22tl Domenica Ordin~/rio B
Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose
d1e escono dall'uomo a renderlo impuro.
- ... _______________________ PER LE CELEBRAZIONI_ /49_/907 149_1jH)8 149_J909
Pellegrini Festa dell' Assunzione Incontro di preghiera
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t qualldo 11110 figlio è dlvertfafo cattofico!
Oh. è Ulla cosa aetadllta allthe Il lIIe 2 O O O alllli fa.
Ho fatto UII Noovo r t.!talllcmto.
HUMOUR - SANTI
Vio. 11011 Ile posso pia, sottO O ulrto IIIll1tO tOIIOIlcluto della terra
POlIIl!lllco. ~ r1cordl n ItO'IIt del salItO ~ eoIIOStlllfl) $lilla trrra 1 CJ'C=~=-----==~~
Salomé (l'' sec.) Festeggiata il 3 agosto o il 22 ottobre
Sposa di Zcbedeo, uno dei principali pescarori di Be(saida, e madre degli apostoli Giacomo e Giovanni, era era quelJe che seguivano Gesù e lo servivano. Aveva tentaro di assicurare ai suoi due figli i primi posti accanto al Cristo (Mc 20, 17-28), nel Regno di Dio. Era ai piedi della croce e fu anche fra quelle che acquistarono degli oli aromatici per imbalsamare il corpo di Gesù e che la domenica trovarono la tomba VUOTa .
Pio. VOllevo rbtgrazbrlt ora 10110
Il UIItO più b<weafO dIa/l uo~itll i dalle do""t.
Lorenzo di Roma (210 circa-258). Festeggiato il lO agosto
Nato in Spagna, , è arddiacono all'epoca di Sisto ilO. Viene sonoposto al manirio all'epoca di Valeriano, imperatore romano, che aveva deciso di mandare a morte runi i responsabili della Chiesa. Secondo la leggenda, Lorenzo avrebbe disrribuilO i beni della Chiesa ai poveri. Quando gli venne intim.alO di consegnarli, mosrran· do la [oUa dei poveri, avrebbe risposto al prefetto romano: "Ecco i tesori della Chiesa", Lo giustLziarono collocandolo su una graticola di ferro, :LlTOvencaca con carboni ardenti. È il patrono dei cuochi, dei pompieri e dei rosticceri .
Stefano di Ungheria (morto nel 1038)- Festeggiato il 16 agosto
Re di Ungheria, fu il primo a consacrare il regno a Maria. Sposò santa Gisella, soreUa deU'imperatore di Gennania Enrico rr. Nei qU<lram·a.nni in cui esercirò il porere si impegnò ad organizzare e cristianizzare il suo nuovo regno, fondando 0[(0 diocesi e numerosi monasteri, facendo arrivare dei mi-;sionari dalla Baviera e dalla Boemia e cosrruendo molce chiese per i fedeU. Lasciò il ricordo di un grande re, di un uomo irreprensibile e di una immensa bonEà.
IMMAGINI . \gos/o (1<)
149j2M
VARIAZIONI
Signore, fa' di me uno strumento della tua pace. Dov'è odio, ch'io porti l'amore; dov'è offesa chio porti Il perdono; dov'è dubbio, chio porti lo fede; dov'è disperazione, ch'io porti lo speranza; dove sono le tenebre, ch'io porti lo luce; dov'è lo tristezza. ch'io porti lo gioia.
o Maestro, fa' che io non cerchi tanto di essere consolato, ma di consolare; di essere compreso, ma di comprendere; di essere amato, ma di amare: perché è donando che si riceve; perdonando che siamo perdonati; morendo che nasciamo alla vita eterna.
Preghiera di son Francesco d'Assisi
Quando "amore o l'amicizia mi afferrano
io offro il mio corpo ed il mio cuore. Lo straordinario
mi diventa possibile. La mia vita è (rasformata .
E dalle mie scale scompaiono le tracce di fango. Cbarle:; SingeJ: Tesoro
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IMMAGINI Settembre Oy
6 settembre 2009
23a DOMENICA ORDINARIO B
Mc 7, 31-37
Gesù gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli
toccò la lingua ... Mc 7,33
Gesù emise un sospiro e gli disse: "Effatà", cioè: '~pritil".
E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava
correttarnen te. (Mc 7,34-35)
230 DOMENICA ORDINARIO B
Ecc. '" A··' llata.. . pnti. Non è una parola magica, anche se provoca un miracolo. Quesra parola, pronunciata dallo stesso Gesù, mostra la pocenza deUa sua azione. E in effetti il Figlio di Dio, il suo inviatO, manifesta la gloria del Padre. Compie un gesto di ascolto e di amore, un gesto di compassione e di liberazione. Come per ricordare a rutta l'umanità, che la Parola di Dio è veramente capace d i su perare tu ai gli ostacoli della vita. Niente può veramenre resisterle, né i cuori induriti, né le orecchie tappate. Perché la Parola di Dio è allo stesso tempo così leggera e così pocente che opera all'interno dell'animo, attraverso un'azione non violenca. Passa attraverso i nostri diversi sensi per ripercuotersi ed agire nel nostro cuore. Così l'avventura della fede si incolla alla nostra pelle!
A Donills
Se »1. i.. e<.cc<H1...teH..to Ji.. C4.~co(te<.re C-OJ1... A(~ orec-c-(1..-~,
,~i.~cki.o ,(i. i.Òore<.re Le... Pe<.ro~ J~ Di.<>.
Me<. ~c e<.~co(to c-o~ i.( CUOl~e, ·b-t.tto fui? C-lA-",,-6-i-Ci.-1A e.
A Don.ius
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La ripresa C'è un tempo per ogni stagione, ora noi emriamo nel momemo della ripresa, un nuovo inizio ... Tocca a noi evitare di ripeterei srancamente, di seguire le abirudini, ed avere il coraggio di costruire un tempo nuovo, fatto di curiosità e di sorprese! Buona strada a quelli che si mettono sulla via del rinnovamento, per ravvivare la fede e la vita. Meniamo le lancette sull'ora di Dio!
Alain Donius
IMMAGINI Settembre 09
13 settembre 2009
24a DOMENICA ORDINARIO B
Mc 8, 27-35
"Va' dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomioi"
Mc 8,33
-~t~T~ .. + ... [f;f ... ~~
Se qualcuno vuoi venire dietro a me, rinneghi se stesso,
prenda la sua croce e mi segua.
(Mc 8.34)
240 DOMENICA ORDINARIO B"
Qual è la nostra immagine del Messia? Pietro non voleva tacere la sua convinzione: per lui r Gesù era il Cristo. Ma poco tempo dopo. in un I-;;~~~~' '\ momento critico, lo stesso Pietro troverà le parole ..... /~ "<-per affermare che lui non conosce neppure'. \. ~_ ',,- " .....J quell'uomo. Più tardi ancora arriverà fino a prova- (~ /' j " re la sua prima convinzione, pagandola con la vita. ~- . ., '-"'<>. '6
Bisogna accusarlo dì incOSL:'1.fIZa? Pietro si era fano }! - -;, ,.,..~ ...... ---,~-""
un'idea di quello che doveva essere il Messia ane- ,Y
so. Molri di quelli d1e seguivano l'uomo di Nazare[ arrendevano un liberatore, un capo rivoluzionario. In caso di necessità, se era verameme il Messia, Dio lo avrebbe aiutam con le legioni degli angeli ln questo contesto, l'annuncio dato da Gesù sulla sofferenza che l'arrendeva non fu veramente inteso e, quando egli viene arrestato, c'è rutto un mondo che crolla: il mondo in cui le leggi degli uomini non possono giudicare un uomo di Dio, il mondo in cui l'innocente non viene ucciso nel nome di interessi superiori, cii calcoli politici. U Messia sarebbe questo re, dle ha ricevuto l'unzione, e che governerebbe tutto assieme ai suoi fedeli. Ma la sovversione del Vangelo consiste proprio nel dire a rutti i Pietro che siamo noi: sai come si può veramente cambiare il mondo? Noi abbiamo per risposta solo il silenzio di Dio, il silenzio della Croce e della Risurre-Lione, il silenzio al di sopra di Auschwitz e di Srebenica, il silenzio dopo i adoni ed j terremoti. Silenzio di Dio che scava lo spazio per le nosn-e parole d'uomo perché (occa a noi decidere cosa fare di quesro mondo. La legge che lo governa è ancora quella secondo cui il più predatore viene innalzato fmo al cielo, mentre non viene riservato neppure uno sguardo al povero, al disgraziato. Ma la storia si fenna qui? Siamo turri Adamo ed Eva, davanti all'albero che farebbe di noi piccoli dei, senz'altra barriera che quella della nostra coscienza, e dopo Pasqua senz'a}tro sostegno che quello della fede nella Risurrezione, che non lascia mai ['ultima parola al regno della sofferenza e della morte,
Jean Del.lTierull
j. DevrJ(!)ull
La fede La parola "fede" sembra essere un po' compromessa. Sembra che si abbia la fede quando si crede forre mente a qualche cosa. Grazie alle conquiste tecniche noi possiamo fare sempre cose più stupende, Ma la fede crisciana è la fede di Dio stesso accolto in noi: ecco perché riesce a sposrare le montagne. Inutile menere in contraSro la fede degli uni con le opere degli altri, sarebbe - nel migliore dei casi - come opporre l'accoglienza della fede di Dio in noi con l'accoglienza dell'azione di Dio nella nostra vita. Ora la grazia di Dio che ci dona la possibilità di credere e di agire è una sola e medesima grazia. Come Dio essa è indivisibile.
Jean Devriendl
IMMAGINI Setlembrf' 09
20 settembre 2009
25a DOMENICA ORDINARIO B
Mc 9, 30-37
"Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio
nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha
mandato". Mc 9,37
Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome,
accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha
mandato. (Mc 9.37)
25a DOMENICA ORDINARIO B
I conflitti di potere Se osserviamo bene le relaz.ioni umane, ci accorgiamo che si tratta molto spesso di rapponi di porere. Ognuno cerca, io modo scopeno o ipocri.r.a, di assu· mere, di consen'are, di esercirare il porere! La cosa è ben visibile in politica, ma anche nella Chiesa. Nel van-gelo di oggi, proprio meorre Gesù cerca di far prendere coscienza ai suoi discepoli della necessicà di passare anraverso la croce per arrivare alla risurrezione, essi discutono rra loro per sape· re ... chi è il più grande! E tuttavia Gesù parre pro· prio da quesro desiderio, così umano, di essere il più grande, per indicare loro una strada, quella del servizio' Un giorno mostrerà loro con un gesro le sue intenzioni: laverà loro j piedi. Ma perché la Chiesa non ha conservaro questo sacra· mento del servizio danaro da Gesù assieme alla frazione del pane, all'Euc.a.rìstia? Sì, perché?
jeal1,Marle Bedcz
La cupidigia e la sapienza
j.M. lJ«lcz
La cupidigia! La terribile cupidigia che provoca in noi gelosia. rivalic.à, violenza ... la conosciamo [Utti bene! Essa ci divora, ci rode. Gesù e l'apostolo Giacomo ci propongono l'anridow: "la sapienza che viene da Dio". Essa è "pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di mise· ricordia e di buoni frutti, impaniale e sincera" .... La si riconosce dai suoi frunt: la pace neUa giustizia! Accoglierla significa accogliere Dio stesso. Come sono belli i piedi di coloro che annunciano con le loro parole ed i loro gesri questa sapienza!
jea n-M3. ric &dez
IMMAGINI Setlembre (}<)
27 settembre 2009
26a DOMENICA ORDINARIO B
Mc 9,38 ... 48
"Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di
noi è per noi." Mc 9,39-40
È meglio per te entrare nel Regno di Dio
con W1 occhio solo, anziché con due occhi
essere gettato nella Geenna. (Mc 9. 47).
260 DOMENICA ORDINARIO B
n combattimento della verità ... Gesù si mostra particolarmente severo con quelli che provocano uno scandalo. Scandalizzare qualcuno, infani, Significa porre un ostacolo sulla sua strada, indurlo al male, attirarlo su una via di menzogna. Il male genera il male, la violenza chiama violenza, l'odio suscita odio. Gesù ci domanda di impegnarci in un difficile com ba ttime mo per la verità e per la vita e di renderle contagiose. Gli uomini non possono crescere e svilupparsi se non cercano il vero bene per viveme veramente e condividerlo con tuni, e questo coniugando la loro libertà con la grazia di Dio. Solo l'amore è degno di fede, solo l'amore salva il mondo!
mons. Chris/;:ln Krarz
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JL c.r~c.ere, Ò.iJfi.to Jfi.( ~offw iella StirH:o . ,n()/ls. C Kra/;!
J5/Jj805
n canunino del discepolo _È nelle piccole cose della vita, nella banalità del quotidiano che si gioca la nostra fedeltà al Cristo: dare da bere, prestare ascolto, rendere la mano, rendere un servizìo, offrire un po' d'amicizia e di speranza. Molto spesso il cammino del discepolo non è disseminato di azioni eccezionali o di fatti eroici, ma di benevolenza, di acrenzione, di misericordia, all'ascolto e alla scuola di Gesù.
I/Ions. CbrisJion KmlZ
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LE: PICCOLE: COSE:.
IMMAGINI
6 seHembre 2009 23a Domenica O"dinado
Gesù emise un sospiro e gli disse: "Effatà", cioè: "Apriti!". E subito gli si aprirono gli orecdli, si sciolse il nodo della sua lingua e parla.vJ. corretlamente.
/50j90.l
20 seHembre 2009 25a Domenica Drdituwio
Chi accoglie uno solo di ques1i bambini nel mio
nome, accoglie me; e chi accoglie me, non acco· glie me, ma colui che mi ha mandato.
IMMAGINI DOMENICALI
13 seHembre 2009 24a Domenica Ordinario
Va' dietro a me, Sacana! Perché Cli non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini .
27 settembre 2009 25a Domenica Ordinario
Non glielo impedi[e, perché non c'è nessuno che fucua un miracolo nel mio nome e subiro possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
_________________________ PER LE CElEBRAZIONI_
Invito alla Messa della domenica
Raduno di giovani cristiani
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IMMAGINI
Acquasantiera Si trarta di un recipiente che contiene l'acqua benedetta e che di so1iw è coLlocaw all'ingresso di una chiesa cattolica, da una parte e dall'altra delle porte. Così, entrando in chie-sa, i fedeli si bagnano le punte delle dita deUa mano destra e poi si segnano, cioè tracciano su dì sé il segno della croce. Non bisogna confondere l'acquasantiera con il battistero. Quest'ultimo, infatti, è più grande e viene utilizzato nella celebrazione dei Battesimi.
Altare
Erede degli "alti luoghi" (1a parola viene dal latino "altus" , cioè alw) e dei templi dell'antichità pagana ed ebraica, templi in cui si praticavano i sacrifici, oggi. l'altare, che si trova nel presbiterio, è la tavola sulla quale si celebra l'Eucaristia e ricorda la dimensione sacrificale della Messa. Elemenw centrale e punto di riferimento primario per chi entra in una chiesa, l'altare riceve una particolare consacrazione.
Patena La patena (dal latino "patena" cioè "piatto", che deriva dal greco "parané" cioè "scodella") è un oggetto liturgico: si trana di un piattino in metallo dOfaro, suL quale il prete, durante l'Eucaristia, depone l'ostia che verrà consacrata e che diventerà il corpo di Cristo. Prima e dopo la Messa la patena viene posta sul calice: ecco perché entrambi, designati come "vasi sacri", sono in genere realizzati dallo stesso artista .
PAROLE CHE RIGUARDANO I.:EUCARISTIA
Calice Il calice è il vaso sacro nel quale, quando si celebra l'Eucaristia, si versa il vino destinato a diventare il sangue di Cristo. Come la patena, che lo accompagna, è di materiale prezioso o nobile . Deve essere usato solamente per le celebrazioni lirurgiche. Calice e patena divengono dei vasi sacri perché ricevono una benedizione, ma soprattuuo perché sono consacrati dal corpo e sangue di Cristo.
Ciborio U ciborio, dal latino "ciborium" e dal greco "Kiborion" cbe significa "coppa", è anch' esso lID vaso sacro utilizza tO nella liturgia cristiana. Non bisogna, tuttavia, confonderlo con il calice. Chiuso generalmente da un coperchio, esso è destinato a contenere le ostie consacrate, sia per distribuirle ai fedeH che si accostano alla Comunione, sia per conservarle nel tabernacolo. Talvolta il ciborio è rivestito di una stoffa preziosa, un velo circolare di tessuto bianco o doratO.
IMMAGINI 5ellcIIlbre Il') HUMOUR-SANTI"
[eco, Silttone. per U 1110 prllllo glcolo di lavoro il do 5 Jlbb le
Ma collie bI a velOdert le &lbble cosl alla Mila?
lngrid di Slcinninge (morta nel 1282). Festeggiata il 2 settembre
Era, per parte di madrc, nipote del re Knut di S~·ezi.a. Diventata vedova, fece un peUegrinaggio in lbTa Santa. Nel rilOmo, passando per Roma, ottenne dal papa l'aurorizzazione a fondare nel suo paese un convento di reugiosc claustrali, che divennero delle ter.llane domenicane. Suo frareUo, Giovanni Elovson, cavaliere (eutonico, l'aiutò con il suo denaro e il convento veMe inaugurato a Skiinninge, in Svezia, nel 1281. Ingrid mori un anno dopo. /50_3103
flobbla'llo prl!lWler 11m dI Mto?
Silvano o Siluane (morto nel 1938). Festeggiato il 24 settembre
Robusto carpentiere russo, aveva un carattere violento e rissoso. A 26 anni intende la voce di Maria che lo invita a ritornare a lei. Si reca dunque al monte Athos. Silvano conoscerà delle tentazioni alterne di orgoglio e di disperazione: dispemione nel conscua.re d1c l'orgoglio gli si anacca alla peUe e non riesce a disfursene. E in quel frangente che gli appare il Cristo: egli comprende allora che, per quamo cada in basso, Gesù gli sarà sempre accanto. VMà, a partire da quel momento, ndla dolcezza d'animo e nella preghiera continua, pregando per il mondo intero e seminando acromo a lui L'I pace, fino alla morte.
Hermann Contract (morto nel 1054) Beato, festegglatoil 25 settembre
Figlio di un conte di Gennania, visse per tutta la vju nell'abbazia di Reichenau. Non poleva camminare da solo, la sua lingua faticava ad esprimersi c le sue mani non riuscivano a tenere gli oggerti. 1\>1a fu scoz'alcro uno dei più grandi dotti del suo rempo. Malematica ed aslI'Onomia, Storia e poesia: mùJa gli era estraneo o sconosdulO. Inventò un aslI'Olabio. una macd:ùna per fare calcoli e molti saumenti musicali. Compose il canto 'I\ve rnaris Srella". Gli si auribuisce anme l'HAlma Redemploris Maler" e la "Salve Regina".
IMMAGINI Setlemhre 09
Quando ,'arnore mi afferra io invento un 'a/fra dimensione, un altro spazio in cui il tempo viene ::,"Calulito dalLa dolce:z:za.
VARIAZIONI
Tu sei nato per la strada Cammina,
hai un appuntamento. Dove e con chi?
Non lo sai ancora, ma forse è con te stesso.
Cammina.
ti farai dei fratelli.
Cammina, la tua testa non sa
ove i tuoi piedi conducono il -tuo cuore.
i tuoi passi saranno le tue parole, la stmda la tua canzone,
Cammina. tu sei nato per la sirada, quella del pellegrinaggio. la fatica la tua preghiera,
e il tuo silenzio, alla fine, ti parlerà.
Cammina, solo o insieme ad altri, ma esci da te siesso. Ti costruivi dei riva li,
troverai dei compagni, Vedevi dei nemici,
Un altro cammina verso di te e ti cerca.
Perché tu possa trovano nel santuario della profondità del
cuore. Egli è la tua pace.
la tua gioia. Va', ormai Dio
cammina con te.
Vivi QUe510 giorno, Dio le lo regala, è ruo.
Vivilo in Lui. I! domani è di Dio, non ti appartiene.
Non portare sul domani le preoccupazioni di oggi. 11 dom:mi è di Dio: aflìdalo a Lui.
li momeoto presente è una fragile passerella: se la caridti dei rimpianti di ieri, dell'inquietudine per il domani,
la passerella finisce per cedere é tu cadi. Il pa.-;saIO?
Dio lo perdona. TI futuro?
Dio lo dona. Vh'i questo giorno in comunione con Lui.
E se c'è l'occ<lsiooe di inquiewrti per un essere amato, guardalo nella luce del Crislo risorto.
PITgllicr:! I rovJla a.ddosso .d un. Suora uccisa in Alg.:ria
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• Riscoprire la preghiera ... Presi nel vortice degli awenimenti quotidiani, inghiottiti dalle nostre agende così zeppe di appuntamenti, sottoposti alle tensioni di ogni giorno, ai contrattempi e agli ostacoli che dobbiamo affrontare. noi rischiamo di smarrire il senso autentico della preghiera . Preghiamo, sì, ma frettolosamente, con un animo tutto teso verso quello che viene dopo, verso la scuola e il lavoro che sono sulla soglia della nostra giornata. Preghiamo, sì, ma vinti ormai dalla fatica, prostrati dalle incombenze e dalle preoccupazioni che hanno occupato la mente e il cuore. Le vacanze possono costituire, dunque, basta che lo vogliamo. una boccata d'ossigeno: un tempo per affrancarci dalla schiavitù dell'orologio, per fermarci ed assaporare il riposo e il silenzio, uno spazio indispensabile per ritrovare l'armonia perduta, per ritemprare il corpo, per imparare di nuovo ad ascoltare, Nella trama di ogni giorno facciamo tanta fatica ad ascoltarel Ma basta far silenzio, solo un po' di silenzio e riusciamo ad udire dì nuovo quello che passa per il nostro cuore, i battiti della nostra esistenza, ma anche i suoni che ci circondano e soprattutto le parole di coloro che ci vivono accanto. È così che siamo in grado anche di far posto a Dio: la sua presenza non viene più ignorata, la sua Parola trova un cuore pronto ad accoglierla e a darle un'eco nella profondità dell 'animo, Nasce in questo modo una preghiera che abita i nostri giorni, una preghiera sostanziosa e colma di pace. che affonda le radici nel tempo e fa già intravedere un frutto abbondante. Potenza delle vacanze? O piuttosto di un desiderio nuovo di incontrare Dio ed i fratelli?
sac. Roberto Laurita
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Per comunicare CQn
IMMAGINI PER I F NOSTRE PARROCCHJE
Redazione: Sac. Roberto Ùlurita. Italia
Posta: Editions Marguerite. B.P. 80729 F.u7850 Herrlisheim (Francia)
Abbonam.: Fax: 00 333 88 967096 email: margueTÌtc @edirions-margueriteJr
Avviso agII Europei: Coloro che hanno contabilità I. VA potranno Inviare ~ loro numero individuale di identificazione per le operazioni intercomunrtarie della C.E,E .. al fine di avere la fatturazione senza tasse,
IMMAGINI Giugllo 09
I I •
SS.1/Ul Trinità
Andate dunque e fate discepoli nmi i popoli , ban<..>zZan.doli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirico Samo. insegnando loro a osservare rutto ciò che vi ho comandato .
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21 iugno 2009 12a Dometlica Ordinario B
Gesù minacciò il vento e disse al mare: "Taci, calmati!"
IMMAGINI DOMENICALI"
14 giugno 2009 Corpo e Sangue di Cristo
Gesù prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. dicendo: "Prendere, questo è iJ mio
corpo".
28 giugno 2009 13a Domenica O/'dinario B
La. donna, impaurita e tremante, sapendo quello che le era accadutO. venne, gli si gettò davanti e gli dL'ìsé tutta la verità . Ed egli le disse: "Figlia, la rua fede ci
ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal ruo male" .
_________________________ PER LE CELEBRAZIONI_
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In mezzo agli uomini s. HOr'Schler - Rif.: 105 615
Coppello sotto lo neve J. Jordoens - Rif~ 105 639
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AunmnolFesta del raccolto Rif.: 105 592
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IMMAGINI Ottobre 09
4 ottobre 2009
27a DOMENICA ORDINARIO B
Mc 10,2-16
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Gesù disse loro: "Lasciate che ì bambini vengano a me, non
glìelo impedite: a chi è come loro infatti
appartiene il regno di Dio". Mc 10,14
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CosÌ non sono più due, ma una sola carne_
(Mc 10,8)
III 270 DOMENICA ORDINARIO B_
La missione dei bambini nelle nostre assemblee Il vangelo di oggi è quello delle famiglie cristiane perché Gesù restituisce il loro posto alle donne ed ai bambini: nel suo Popolo non esiste ripudio. L'accoglienza riservata ai bambini, poi, è un incoraggiamento rivolto a (Utti quelli che favoriscono la partecipazione dei bambini alle celebrazioni, per offrire loro la possibilità di accogliere il Regno di Dio. Proprio perché curiosi e avidi di apprendere, i bambini hanno un ruolo preciso da giocare all'interno delle nostre parrocchie, quello di chi pone domande, che obbligano gli adulti a ricordarsi e li provocano all'anamnesi, alla memoria delle grandi azioni di Dio. È quello che essi fanno, in effetti, neUa celebrazione della cena pasquale ebraica, ponendo un interrogativo dedsivo: "Perché questa none è diversa da mtte le altre notti?", Ecco quello a cui potremmo ispirarci anche noi.
Marcel Met.zgl!!'
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Una santità che unisce VI sono parole della Bibbia, come "santificare", che non si possono spiegare: bisogna solo lasciarle risuonare nella nostra meme perché vi stabilìscano delle connessioni, Gesù ci ha insegnato a rivolgerei al Padre, dicendo: "Sia santificato il tuo nome". Dio è santo, tre volte santo: attraverso Gesù la sua santità ci raggiunge e ci unisce in Dio.
M. lHelzgr::r
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I!!MAGIN1 Ottobre O')
11 ottobre 2009
28a DOMENICA ORDINARIO B
Mc 10, 17-30
Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse:
"Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai
e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni!
Seguìmì!" Mc 10, 21
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f .~
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È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago,
che un ricco entri nel regno di Dio.
Mc 10, 25
.. 280 DOMENICA ORDINARIO B_
Vieni eseguimi! Mi sarà impossibile seguirei, Signore, se le mie mani rimangono gelosamente attaccale ai miei beni e se non provo altra gioia che nel possedere, sempre di più. Mi sarà impossibile seguirti, Signore, se sono schiavo della mia ricchezza e se la mia vita continua ad essere dominata dalla corsa al guadagno.
Mi sarà impossibile seguìrti, Signore, se sono incapace di vivere la conru\"'isione e il dono, se mi interessa solamente la mia vira. Mi sarà impossibile seguirti, Signore, se il mio orgoglio e la mia sufficienza mi incatenano e mi allontanano dagli altri.
Mi sarà impossibile segu irti , Signore, se non apro il mio cuore all'ascolto e mi MUto di lasciarnti sconvolgere nelle mie abi-~ rudini. Mi sarà impossibile seguirti, Signore, se non la.sci.o scorrere in me la sorgente dì una generosità disinteressata.
li tesoro che hai deposto nel mio cuore è grande e io sono dotato di molteplici talenti. Ho ricevuto molto, Signore, e lo so ... Fa' risuonare in me il desiderio di seguìrti e non pennettere che resti sordo al tuo appello!
Q,risrìnc Rdnholr
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15 / 0203
Sic...J1LO r~ck~ ai. ~ u.., -ai. bo.,:l:~, ai. cLk~z.k-, a' ~,~re, J~ fon'k- : ,L~ r~C<"_ :
t-H.o~triM»t.oci. òet1.erO~Lr Jon.Lk.»t..o e. co ""cL ... vi.J.LC.-H1-O!
liberarsi delle proprie catene
Disfiamoci di tutto quello che ci impedisce di cammjnare:
è l'unico modo per potere avanzare liberamente.
QJrisrinc Rcinbolr
C. RRlnlJolr
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IMMAGINI Ottobre 09
18 ottobre 2009
29a DOMENICA ORDINARIO B
Mc 10,35-45
15/_030/
Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi senr1rc, ma per senrire e dare
la propria vita in rìscatto per molti.
Mc 10, 45
/5/_0J04
Ma chi 'VUole diventare grande tra voi sarà vostro servitore,
e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti.
Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire,
ma per servire e dare la propria vita io riscatto per molti.
(Mc 10,35-45)
• 290 DOMENICA ORDINARIO B_
La corsa al potere li Potere, una vecchia storia che comincia nella notte dei tempi . Quel giorno il serpeme seduce la coppia delle origini: il racconco della genesi è molto eloqueme al riguardo. E il diavolo si presenta, come al solito, asruto! Avrebbe potuto utilizzare i metodi classid, ranco più che sappiamo quanto la carne sia debole . No! "Se mangi di quel frutto, conoscerai ogni cosa". Avere tutto, Potere tutto, Possedere rutto: ecco il sogno! Ma sappiamo dove può condurci? Colui cbe crede di sapere turto è perverso. "Ne mangiarono e si accorsero di essere nudi". Ecco ciò che accade a coloro che vogliono accedere ad ogni Potere, ogni Avere, ogni Sapere. Gesù ci mette in guardia: "chi vuole divemare grande tra voi sarà vostro semrore". A buon intenditor poche parole . E guai a coloro d'le tentano di dissimulare una sere di potere sotto la parola Servizio. Dio lo sa bene, ce ne sono tanti di miscredenti!
RlJbert Riber
A -vo(el~ tr0r-to r-0j.) e Jel"'e, .) i.. i..»t..r-e..-l~"- r-l"'~ to ° te..-rJi. c.r'l-e (, e..-[.l:ro
CL .\~ò:)" .\em-r-re!
n nostro Battesimo Fratello mio, non entrare in questa corsa al potere, Iasciala ai nevrotici che vogliono possedere tutto. Tu sai bene che è nel profondo di ciò che ci manca che si vive un'assenza, quella che ci condurrà Bno al maestro, colui che ci invita pro~ prio al servizio.
Rnberl Riber
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El. R1her
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IMMAGINI Ollohre (}')
25 ottobre 2009
30a DOMENICA ORDINARIO B
Mc lO, 46b-52
E il cieco glì rispose: "Rabbunì, che io veda
di nuovo!" Mc 10,51
ISI_(}41)4
E il cieco gli rupose: ""Rabbonì, che io veda
di nuovo!" (Mc IO, 4(52)
Il 30a DOMENICA ORDINARIO B_
Nulla da perdere Che cosa ha da perdere quell'uomo? TanlO peggio per quelli che non sopportano le sue grida! Quando non si ha niente, quando non si è nulla agli occhi degli altri, poco importa se ci si rende ridicoli Nulla può fennare il desiderio di quest'uomo di incontrare qualcuno che osi posare su di lui e sulla sua povera vita uno sguardo d'amore. Che cosa ha da perdere quell'uomo? Egli sa dal profondo dell'anima che a forza di aggrapparsi alla vita questa finisce per offrire il segnale atteso. È convinto che, a forza di tendere una mano alla speranza, questa frnisce per offrire un raggio di luce. E allora ha il coraggio di menersi per srrada perché, se sì continua ad andare avanti c'è sempre
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l'occasione di incontrare qualcuno che faccia un tratto di percorso assieme ... Veramente quest'uomo non ha nulla da perdere!
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La fede può tutto "la tua fede ti ha salvato ... ". Attraverso la storia del cieco Gesù vuole farci comprendere che l'essenziale è scritto nel profondo dei nostri cuori. Anche l'uomo può compiere meraviglie quando osa andare fino in fondo, nella sua fede. Il miracolo, in effetti, non consiste solo nel ritrovare la vista, ma nel credere che ruttO rimane sempre possibile ...
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IMMAGINI Otto/m' 09
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4 ottobre 2009 27a Domen"ÌCa Ordinario B
Gesù disse loro: "Lasciare che i bambini vengano a mc, non glielo impedite: a chi è come loro infani
appartiene il regno di Dio". /5 /_0503
18 ottobre 2009
"Chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di runi. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto
per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti" .
/5/_0505 0/_0506
• IMMAGINI DOMENICAU_
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11 ottobre 2009 28a Domenica Ordina 1-1-0 B
Allora Gesù lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri,
e avrai un resoro in cielo; e vieni! Seguimi!"
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25 ottobre 2009 30a Domenica Ordinario B
E il cieco gli rispose: "Rabbonì, che io veda di nuovo!"
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Ad ogni epoca la Chiesa ha saputo utìlizzare i mezzi a sua disposiZione per rispondere a sfide sempre nuove e comunicare il Vangelo. Essa utiliZza, dunque, i mezzi arcuali: siti internet, blog, newsletter, settimanali diocesani, bollettini parrocchiali, manifesti, radio e televisione, case editrici.
Il desiderio dì connenersi e l'istìmo di comunicare, che troviamo affermati dalla cultura contemporanea, non sono in verità che manifestazioni moderne della fondamentale e costante pro- e ----=-=====-"~
:::::'9' pensione degli esseri umani ad andare al di là di se stessi per
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.., entrare in rapporto con gli altri. In realtà, ~, quando ci apriamo agli altri, diamo sod~ disfazione ai nostri bisogni più profondi e
diventiamo uomini in modo più pieno. papa Benedeno À'VI
~ Quando navigo in internet, sono uno che ~J cerca la verità o uno che fa la pOSta al gossip? ~ Sono pronto ad A
~ co ..,' ""
eserc~tare uno spiri~ &~ to entico? Cerco di ~ 'J andar a vedere oltre? Cerco di fOffilare ~
più a~pr~fon?it~- ~II _ .. mente il ffilO glUdi- r-~ zio o seguo semplicemente la corrente?
Noi, internauti, diventiamo sempre più dei cyber uditori, dei cyber amanti, dei cyber testimoni . Così attesteremo che il Padre ha inviato il suo Figlio come Salvatore del mondo.
le nuove tecnologie hanno aperto la strada del dialogo trd persone di diversi paesi, culture e religioni. La nuova arena digitale, il cosiddecm cyberspazio, permene di incontrarsi e di conoscere i valori e le tradizioni degli altri. Questi incomfi, tuttavia, per diventare fecondi, esigono forme oneste e corrette di espressione, alleate all'ascolto anenro e rispettoso. Il dialogo deve essere radicato in una ricerca sincera e reciproca della verità, per realizzare la promozione dello sviluppo
r~7 COMUN1C @!10NE
nella comprensione e nella tolleranza. La vita non è una semplice successione di fatti e di esperienze: essa è piuttosto ricerca del vero, del bene e del bello. Proprio a tale scopo noi compiamo delle scelte, esercitiamo la nostra libertà e li, nella verità, nel bene e nel bello, troviamo felicità e pienezza. Per questo non bisogna lasciarsi ingannare da coloro che cercano solamente dei consumatori in un mercato di possibilità indifferenziate in cui la scelta ìn sé diventa il bene, la novità si trasforma in bellezza, l'esperienza soggettiva prende il posto della verità.
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Maria Poussepin (1653~1744). Beata Festeggiata localmente il 14 ottobre
Nacque neUa dimora pauizia di SaintSérène, che coincide COn l'atwaJe Saint-Cérè . Rifiutò di sposarsi per donarsi totalmente a CriSto e si ritirò neUa solitudine nei pressi di Aynac. Suo fratello la cercò per farla ritornare sulla sua decisione e, davanti al suo rifiuto, assieme ad un cugino la uccise nel luogo cbiama[O "il ruscello dei Barbari". Il suo corpo venne sepoLto in una cripca., nella chiesa parrocchiaLe di Saim-Cérè.
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Céline (morta nel VO secolo), festeg-giata loçalmente il 21 ottobre.
Aveva sposato, quando era ancora molto giovane, Emilio, come di Dlon. Provava verso di lui un grande affetto e, grazie al suo carattere amabile e semplice, vissero una grande unìone di amore e di fede. Presero grande cura dell 'educazione dei loro figli che dìvennero rutti e tre preti. t 'ultimo, il più conosciu(o, Remigio, nato quando erano già avanti negli aruti, venne afficlara ai chieriti della chiesa di Santa j\1aria di Laon. Divenne san Rem®o, l'arcivescovo di Reims.
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Salomé, la Mirofora (l'' secolo) Festeggiata il 22 ottobre,
Sposa di Zebedeo e madre degli apostoli Giacomo e Giovanni , era tra quel· le "che seguivano Gesù e lo servivano". Aveva raccomandato i suoi figli a Gesù perché fossero alla sua sini~tra e alla sua destra (M( 20, 17-28), nei posti di comando del Regno. Ne! giorno della Passione si trovava anch'essa ai piedi della Croce. Ed era anche tra coloro che acquistarono degli oli aromatici per andare ad imbalsamare il corpo di Gesù e che il manino della domenica trovarono La tomba vuota.
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IMMAGINI O(fo[m: 09
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• VARIAZIONI_
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Preghiera autunnale
L'autunno ci mostra l'ambiguità di ogni cosa. Infani mescola la chiarezza del mattino con le sere nuvolose, mescola il rosso e il nero, l'abbondanza ed il VUO(O. L'aumnno ci rassomiglia. Ci inse-
gna l'umiltà dei passaggi difficìli e delle rotture dolorose . L'autunno che spoglia i rami e devasta i giardini colpisce l'essere
umano nel SliO istinto di possedere. Un giorno posseggo qualcosa, ma un alLrO giorno ne rimango privo. "Yoi non siete j proprietari", ci dice l'autunno. Senza questo richiamo salutare 1'ì.nverno ci distruggerebbe . Le. nOstre case, i nostri alberi, il nostro io, i nostri
figli, i nostri amici non ci appartengono . Yolerli trattenere significa impoverire l'universo. Saperli amare durante il Ioro viaggio signifi
ca vivere e farli vivere. Dio delJe quartro sragiolli, cbe litmano la vira della terra e
dell'universo, Dio dei nostri aceri e delle foglie dai molteplici colori, Dio dei nostri autunni dle cantano la belle7.-Za superba dei paesaggi prima della farale spoliazìone del domaru, facci partecipare al dinamismo della tua grazia e all 'alternarsi dei tuoi doni.
Donaci le parole adaITe, le tue parole, perché possiamo celebrare in modo adeguato questa stagione di larghezza e di tristezza, di
dolcezza e di violenza, di abbondanza e di distacco . Insegnaci la vira interiore ed i $l.Joi riri. Conservaci nella speranza della stagione perfena quando saremo riuniti al tuo Figlio nella
pienezza dei secoli dei secoli.
Esco e mi allontano dalle rive familiari dei 7nieifiumi
Raggiungo i mieifratelli nella follia della folla
le cui onde mi sPi11fJono e ]ni travolgono. Charles !:Jingel : Folla
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IMMAGINI Novembre O')
10 novembre 2009
FESTA DI ,'UTTI I SANTI Mt 5, 1-12
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"Beati i poveri in spirito, perché dì essi è il regno dei
cieli. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati"
1 T
Mt 5,3.6
/52_'204
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e,
mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi
per causa mia. (MI 5,11)
Il FESTA DI TUTTI SAINTI"
Banda di santi! Voi non ei crederete, eppure
si trana proprio di voi, dei vostri defunti, che sono stati santificati da Gesù Cristo e si sono lasciati trasfigurare da lui.
Quando la relazione con Cristo diventa la tua ultima ricchezza e la dolcezza il tuo compagno cii strada.
Quando la miseria dei tuoi fratelli ti afferra alle viscere, ti fa piangere e ti impegna per la giustizia in modo ardito.
Quando distruggi le mura che separano e costruisci ponti che uniscono ...
Quando fai runo questo nonostante le beffe, gli insulti, le persecuzioni e talvolta la tua stessa debolezza ... tu sei un santo, fratello mio! Coo.figuraco a Cristo, ru sei già, con lui, un vincitore.
jean-Marie Bedez
Pro»-"-J1..Ci~m..o c.o»-6t..U.-/52_/202
i. nOln.t. ai c.oloro c.ke.- ~»t..ifi.ln.a c cke. ~bbt.~»'LO c...~ta
CO»t..e »-0 J't1..i. li_ ~fi.»-ti. /52-'203
Il nostro nome sul calendario Il calendario lirurgico rischia dì offrirei un'Ì1lullagine falsa della santità. VI troviamo infaui papi, ecclesiastici, monaci, religiose, vergini, martiri ... Ma in realtà vi sono miliardi di donne e di uomini, sposati e celibi. genitori e figli, eli ogni condizione, popolo, cultura e religione, che si sono impegnati ad amare e ad amare veramente! E la loro canonizzazione? A loro bastano le parole di Gesù; "Venite, benedetti del Padre mio, prendete possesso del regno preparaco per voi fin daJla fondazìone del mondo".
Jecm·Marle 8edf:Z
f.-M. 8edez
/52_/205
IMMAGINI NCJl'l.'lIlh,.e Oy
2 novembre 2009
COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNl'l
Gv 11,17-27
"lo sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche
se muore, vivrà". Gv 11,25
/51_1JU4
In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia paroJa e crede a colui che mi ha mandato, è passato dalla morte alla vita.
(Gv 5, 14)
COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI
Vivere nella fede, la fede che fa vivere Prima di affrontare la propria morte, Gesù sperimenta come noi cosa significhi perdere una persona amata. Qual è il significato di quella che si può chiamare più che la risurrezione, la rianimazione, il risveglio di Lazzaro? il gesto di Gesù ci insegna che nel momento in cui Gesù affronterà la sua mOrte, nonostante mno quello che accade, Dio resta il Dio delIa vita, il Dio dei viventi. Dichiarando a Marta: "lo sono la osurrezione e la vita", egli annuncia il trionfo definitivo della vita sulla morte, doè il passaggio anraverso la morte per approda.re ad una vita nuova, libera da ogni m.orte. La dichiarazione solenne di Gesù provoca in Marta una deUe più belle professioni di fede che si trovano nel vangelo: "Sì, Signore, io credo che tu sei il CriSto, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo". Oggi è a ciascuno di noi che Gesù dice: Chi crede in me, anche se muore vivrà".
Lo credi tu? Gesù dice "vivrà", ma a dire il vero credere in Gesù significa vivere
già di questa vita che trionfa suUa morte. T7Jierry I.arcber
157j302
/52_/303
l~ t~ro~ J~ Di.o f~ V~VelAe: cL... z.ooo "-J'\..J'1...L lAW«..OJ1..."- fe.1A ("- te.rIA"- e.J i.( c.Le(o.
Pregare
Pregando Gesù, Marta e Maria hanno ottenuto il ritorno del [oro fratello Lazzaro. Pregando per i morti noi contempliamo innanzirutto il mistero della risurrezione dì Cristo che, per mezzo della croce, ci ottiene la salvezza e la vita eterna. Fidandoci di Dio, noi ci prepariamo a ritrovare il nostro fratello, la nostra sorella, i nostri genitori, il nostro sposo o la nostra sposa, perché Dio ci renderà la vita.
11Ji.irt)' l.nrc!Jer
7: '.nrcl",.,.
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IMMAGINI /110[.'('111/]"(, 0<)
8 novembre 2009
32a DOMENICA ORDINARIO B
Mc 12, 38-44
"In verità ìo vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di
tu tti gli altri".
Mc 12, 43
151_/401
~.
1. M(!:tz,3S~<1"
"In verità io vi elico: questa vedova, così povera, ha getta
to nel tesoro più di tutti gli altri."
(Mc 12 . 43)
32a DOMENICA ORDINARIO B
L'amore non nUsura In parrocchia è conosciuta, conosciuta perché non viene molto spesso. Secondo alcuni bisogna capirla: è rimasta sola con i suoi figli ed ha solo la domenica per riposarsi . Ma altri dicono: "Sì, ma non viene spesso" . Ceno, ribattono ì primi, ma fa rutto il possibile. È un dialogo tra sordi. Le cose vanno cosÌ, non ci si può fare niente: impossibile fare a meno di misurare, impossibile destare il timore eli giudicare male. E le parrocchie fremono a causa di questi rumori, simili ad un rumore di fondo, continuo. Un 1l.lmore di fondo che potrebbe finire perché è inutile misurare ed è inutile giustificare. Dio si dona interamente e definitivamente in ogni Eucaristia e non è sempre accolto. Ma se ci si mette a misurare , allora basta andare una volta in vita a Messa e rutto è fano. Ma se ci si mette a misurare, allora non si anUl più veramente e nulla è fatto. È inutile anche giustificare: c.bi ci ha stabiliti come giudici o difensori degli altri? Che cosa pensiamo di offrire attraverso questo nostro ruolo? L'unica cosa che ritorna continuamenre nei testi di questa domenica, dalla vedova di Sarepta alle invettive contro quelli che nelle celebrazioni si esibiscono ai primi posti, fino alla lettera agli Ebrei, è che l'amore non misura e si dona interamente senza secondi fini . Si dona interamente in una volta, che è permaneme, senza. pentimenti e senza guardare a quel che si dice o a quel che si pensa.
jc.oll Devrlmdr
15Z_ /402
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V·' ,.", Il (T' .(, (. 1.. e. J.t..1-1.- ~""'.1 .. :t:«.u.rL.O \..J't.. CULo tJ.t..tt:c... ~ ru·1.U:c.. tLu'»-Orc..
e i-,'t.. CJ.t..L C, e.~ Ì-t C.O l-1...hl-1.-J.t..c.. c.. Jo ",-c...r~ L:
è L' i-f'l.J~~1-iJè.. r-i.k rrof.:1)1.Jc.... Ji.. "f""Jol-"-l-1...O Ji. ",-oi.. O j. lÀ'1,(r('"dl
Davanti al silenzio di Dio
Avrei amato facilmente un Dio così forte da fermare le catastrofi narurali in seguito ad una preghiera, un dio così ricco da sfamare ruITi i poveri, Wl dio talmente bello da suscitare un culto spontaneo, ed eccomi invece davanti al silenzio di Dio che per amore ci ha lasciati liberi e responsabili delle nostre azioni. Ma io non sono e non ho un granché. Avrò il coraggio di rischiare la mia vita
per amor suo? )Cl n Devriendl
152-'<105
IMMAGINI NOIIC'lI/b,./! (19
l 5 novembre 2009
33a DOMENICA ORDINARIO B
Mc 13, 24-32
152_1501
"G Figlio dell'uomo manderà gli angeli e radunerà ì suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo"
Mc 13, 27
li Figlio dell'uomo manderà gli angeli e radunerà i suoi
eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino
all'estremità del cielo. (Mc 13,27)
~ 330 DOMENICA ORDINARIO S_
Crisi annunciata! Le realtà attuali ci aiutano a comprendere meglio la venuca del Figlio dell'uomo. Le fragilità sociali, economiche, umane ci aiutano a percepire meglio quello che viene annunciato. Perché la venuta dci Fìglio dell'uomo non è legata ad una distruzione sistematica dei nostri valori, ma ad un riaggiustamento di quei mezzi che guidano le nostre esistenze. Perd1é visibilmente molte cose scompariranno. Realtà che occupavano un grande posto, ma che non meritavano di essere valorizzate fino a quel punto saranno ridotte al nulla. Gesù non viene a fur pulizia nel nostro mondo, ma piuttosto ad aiurarci a vivere meglio e ad investire meglio le nostre energie umane e spmtuali. Per evirare, fin d'oggi, che tutto dò provochi una crisi profonda, siamo imitati insieme a discemt:re le priorità autentiche, le occupazioni essenziali, per andare verso l'eternità del nostro Dio! Sì, la sua Parola è infinita ed eterna come Lui. La sua estate è annunciata, verrà. Potremo approfittarne pienamente?
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Portatori di un messaggio
La stagìone di Dio non è legata alle condizioni della terra, ma al funzionamento del nostro cuore.
Come il fico annuncia la venuta dell'estate, così la nostra vita di credenti deve manifestare il messaggio, l'arulUncio della venuta del Figlio di Dio!
Aia;n Doniu..<
A Donllt.S.
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IMMAGINI NOl.'(,lIIbre O')
22 novembre 2009
FESTA DI CRISTO RE
Gv 18, 33-37
Gesù rispose a Pilato: "Tu lo did: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimo
nianza alla verità". Gv 18,37
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Gesù rispose a Pilato: '"'Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare
testimonianza alla verità". (Gv 18,37)
FESTA DI CRISTO RE
Un amore smisurato Il Cristo Re è il Cristo Servitore. Egli è re allo stesso modo del buon pastore, che veglia sul suo gregge: gli assicura cibo e protezione, lo conduce e lo guida con competenza e sicurezza, conosce ciascuna delle sue pecore e si occupa in modo particolare di quelle più deboli e più fragili. Sì sente pienamente responsabile del suo gregge e non esita, davanti al pericolo che lo minaccia, a donare la sua stessa vita. La regalità di Cristo si esprime in modo cruaro nella lavanda dei piedi. Egli è il Maestro che sì mette in ginocchio davanti ai suoi discepoli, il Signore della vira che accetta liberameme di entrare nella morte. Strano paradosso di un Dio vulnerabile, la cui onniporenza si rivela in un amore smisurato!
mons. Oui5!ia n 'Kr:llZ
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NeLle. t'Lo~!:re. ~oc-~e.t~ i re ~OJ'\.O t~.s"-h cii. m.oL,
[, (. O·· \ f'JL"- "--t1'LOre d..L LO run..."-rr"- jel't1...r-re
,J cioao "'egIe cii Dio ..1("-<-o»1-O! mons. C fVu'z
Re di lIDa pace eterna In Gesù Cristo il vero re non è colui che comanda e che domina, ma colui che paga di perso~ na per vincere il male e salvare coloro che gli sono affidati, anche a prezzo della propria vita.
In un mondo di vìolenza e disperazione, la croce di Cristo appare come il sacrificio che libera, la contestazione radicale, l'atto supremo di amore che porta un frutto di vita eterna.
mOIIS. Cbrislian Kratz
~ A
/52_/605
IMMAGINI NOl'embre 09
29 novembre 2009
la DOMENICA DI AWENTOC
le 21, 25-28.34-36
/52_/70/
"Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle ... Allora
vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande
potenza e gloria". Le 21, 25.27
/51_/704
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Allora vedranno il Figlio dell 'uomo venire su una nube oon grande potenza e gloria.
(Le 21. 25,27)
1 a DOMENICA DI AWENTO C
Le due venute 11 temune "venuta" d è diventato familiare dal momento che la llia Preghiera Eucaristica ce lo propone regolannente, dopo il canto di anamnesi: "Celebrando il memoriale del tuo Figlio ... nell'attesa della sua venuta ... ". La parola 'l\vvemo", in effetti, ha lo stesso significato. la prima lettura di questa domenica evoca il clima in cui ha avuto luogo l'annuncio della prima venuta. Il popolo di Dio stava vivendo un momento di prova e attendeva un Figlio di Davide, un re liberatore. Questa prima venuta si è realizzata, il Salvatore, Gesù, è venUto. La seconda lettura ed il vangelo ci annu ndano la seconda venuta e ci indicano il modo in cui prepararla: è "il giorno in cui il Signore nostro Gesù verrà con tutti i santi." Nell'attesa di quel giorno noi rimaniamo desti e apriamo le nostre mani per accoglierlo, mentre preghiamo: I ,;!, .~ ''Venga il tuO regno". =~ . E::::;
Marce{ Met:zger
/52_1702
152 1703
1 ( [j0rl'LO JeU'A~c.e.tLSi.ol'\.e 5(i. (;1..''1-S-(;- "-'Ve'V"-",-o -
"-nn«..nc.~t-o i.I ri.t-Ol~J1...O Ji. Crwto. 0"- "-((01""-
Le eOJl'L"-ni.tt.- c.,~ìs~"C1..J1...e vi.vono ;1 te.Jl'LfO J.e((, "--Heiu..
Resistere ed andare avanti Che cosa fare in mezzo alle tempeste del mondo? Gesù, il risorto ci insegna l' atteggiamento giusto: alzare la testa e volgere il nostro pensiero verso di lui, che è la guida sicura, perché nel giorno della sua Pasqua si è rialzato dalla più grande tempesta. Egli ci invita anche alla responsa-
M. M('1Zg<?r
152_1705
bilità: restare vigilanti, vegliare attivamente in ogni tempo, preparare la terra ad accogliere la sua venuta.
Marcel Irfetgzer
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IMMAGINI NOI'l'lIllu'(' 01}
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1 o novembre 2009 Festa di tutti i Santi
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Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli, Beati
quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno
saziati.
15lj 8{)4
15 novembre 2009 33a Domenica Ordinario B
Dalla pianta di fico imparate la parabola ... quando vedrete acca· dere queste cose, sappiate che
egli è vicino, alle porte .
152_1807
Giorno dei morti
152_1802
2 novembre 2009 Commemarazùme dei fedeli defunH
lo sono la risurrezione e La vita; chi crede in me, anche se
muore, vivrà,
/52-'805
22 novembre 2009 Festa di Cristo Re B
Gesù rispose a Pilato: "Th lo dici: io sono re, Per questo io sono nato
e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza
alla verità",
/52_IM8
Festa di tutti i Santi
IMMAGINI DOMENICALI"I
152_180]
8 novembre 2009 32a Domenica Ordinario B
In verità io vi dico : questa vedova, così povera, ha gettato nel
tesoro più di mITi gli altri .
1.12_1806
29 novembre 2009 la Domenica d i Avvento C
Vi saranno segni nel sole, neUa Luna c nelle stelle, .. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su W1a
nube con grande potenza e gloria.
Comincia il tempo di Avvento
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Karina (morta nel lV' secolo) Festeggiata il 7 novembre.
Karina e Melasippo, suo marito , furono martirizzati ad Ankara, assieme al loro figlio, sant'Antonio. l due sposi subirono la morte durante la persecuzione dell'Imperarore Giuliano l'Apostata: furono mutil.ari ed attaccati, ancora vivi, alla gogna, davanti al figlio che non rinnegò Gesù Cristo nenuneno davanti alle sofferenze inaudite dei suoi genirori . Antonio morì anche lui martire, per decapitazione.
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Cecllia di Roma (morta verso il 232). Festeggiata il 22 novembre
Cecilia è romana: appartiene alla famiglia dei Cedlii ed è promessa sposa a Valeriano, che converte al cristianesi~ ma. Muore vergine e martire verso il 232, sono l 'imperarore Alessandro Severo (222-235) . Secondo una biografia leggendaria del YO secolo, al momento del suo matrimonio canrava le lodi di Dio e faceva voto eli castità, accompagnata dalla musica . il suo corpo venne ritrovato nel 1599. È la pa(fOna dei musicisti, dei Durai e dei poeti.
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151.2004
Semino O Saturnino (morto nel & secolo). Festeggiato il 29
novembre
È piuttosro difficile separare la sroria dalla leggenda che lo riguarda: sarebbe stato mandaro, infatti, dallo stesso san Pietro. li daro più sicuro è che appartiene al numero dei missionari che, come Dionigi di Parigi, vennero ad evangel.iz7.are le Gallie verso il 250. Fondò la sede episcopale di Tolosa. Molte località del sud della Francia pOrtano il suo nome.
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IMMAGINI
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NCJl!emure Ol}
Vengo rrasporcaeo in mezzo ai miei fratellJ
freteolosi per non so qual sogno
che si leva là in fondo alla strada
Jastricata di grigio. Cbarfes Singel; Folla
VARIAZIONI
152..)104
Con te, Cristo Gesù Con te, Cristo Gesù, la luce è entrata nella nostra vita! Anche se talvol1a lo notte cl Impone il suo coperchio opaco noi crediamo che tu cammini davanti a noi, a costo di ferirti, per liberarei un passaggio verso il sole.
Con te, Cristo Gesù, la gioia, come una primavera, viene ridestata in noi e sgorga Impetuosa. Anche se tolvol1a erriamo nella tristezza ed i fardelli cl spossano, noi crediamo che tu ravvivi lo sorgente In ognuno dei rami dissecchI! Con te, CrIsto Gesù, lo speranza riesce ad attecchire.
Anche se tolvol1a noi cl trasciniamo nella polvere e veniamo calpestati, noi crediamo che tu susciti in noi lo parola creatrice, capace di rinnovarei!
In noi, Cristo Gesù, tu dispieghi abbondantemente la tenerezza del Padre e ci percorri col soffio dello Spirito delle origini!
AJbert Harl e OJarles Singer
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6 dicembre 2009
2a DOMENICA DI AWEN1'O C
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Voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del
Signore, raddrizzate i suoi sentieri!"
Le 3,3
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Giovanni Banista diceva: "Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà
abbassato; le vie tortuose diventeranno diritte"_
(Le 3, 5)
20 DOMENICA DI AWENTO C
Preparate la via del Signore! Guardate: arriva! È proprio lui che aspeniamo! Prepariamo la via al Signore!
Signore, tu vieni sulla nostra terra e con te noi impariamo che la feucità consiste nella gioia di condividere e nell'attenzione verso i propri fratelli. Signore, tu vieni sulla nostra terra a rischiarare i nostri passi, .in me7..ZO alla nebbia, e per assicurare costantemente il nostro cammino quotidiano. Con te noi impariamo ad abbandonare le nostre paure. Signore, tu vieni sulla nostra terra e ci doni una Parola che fa crescere, una Buona Novella per la nostra esistenza. Signore, tu vieni sulla nostra terra e ti offri come un pane spezzato e come il vino della festa.
Guardate: arriva! È proprio lui che aspeniamo! Prepariamo la via al Signore!
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Cbrlsline Reinbolc
A J1.. ai."-WLO ò( i. i-"1.-CO J1.. tro :
"-rri.v"- co(u.i. c.ke vi..e.n.e "- .sc...Lv"-rc..i.!
Acc"-J.e tr0r-l.~o 0$-' n..on. r-e1.Ji.c..-m..o tem..fo! f 53 2403 C. Relnholl
Vieni, Signore!
Vìeni, Signore,
ti asperriamol
1\! sei la vita,
la gioia.
1\! sei la tenerezza, l'amore.
1\! sei il volto
del nostro Dio!
Vìeni, Signore, ti asperriamo!
CbrlstiTle Reinbole
15.lj.J05
IMMAGINI Dicemhl"e 09
8 dicembre 2009
IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA
VERGINE MARIA Le l, 26-38
Rallegrati, piena dì grazia: il Signore è con te.
Le 1, 28
153_2504
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Ecco la serva del Signore, avvenga per me
secoodo la tua parola. (le l, 38)
IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA VERGINE MARIA
Rallegrati! La nuOva traduzione della Bibbia ha voluto farci cogliere immediatamente il senso deUe parole dell'angelo rivolte a Maria: "Rallegrati!" . Apri il tuo cuore alla gioia, dunque. Quello che 5(.,1.i
per udire è straordinario: Dio fa grazia, Dio mantiene le promesse, Dio viene a salvare! Non c'è più spazio per la tristezza: Dio apre la nostra bocca al sOITÌ5o perché la fiducia in lui è bene riposta. Non c'è più spazio per la paura: non sarà il male a t.:=;; -~ 6;;2-- .. ~ dire ['ultima parola su -c=-::--:-='"--questa storia. E ru, Maria, diventi uno strumento docile nelle mani di Dio. Egli ti propo· ne di entrare nel suo progeno di salvezza, dì diventare la Madre del suo Figlio. Per questo ti ha preservata da quel peccato delle origini che segna inevirabilmente ognuno di noi, perché tu non venga neppure sfiorata dal male che rovina l'esistenza degli uomini.
153,.,2502
1$3_2503
Roberto Lauri/a
'n. te., M~rL"--1 (e. "--n.hcke r-ro"1..cs.se
Ji-ven.tc...».o ,~e.c...(t~
e ti cuore J~ 05>1..L I-LO,,"-O
s~ "'tre ",((", Òcw..~· Maria, Vergine dell'ascolto Quame volte, Maria, hai aperto il tuo cuore per accogliere la Parola del Dio vivente? Quante volte hai lasciato che questa Parola raggiungesse la tua vita: come una pioggia benefica che riporta freschezza e vita, come un seme deposto nel profondo della terra perchè marcisca, faccia nascere una piccola pianta e poi dia un fruno abbondante?
Maria, Vergine dell'ascolto, non pennerrere che le mie orecchie e il mio cuore si chiudano all'annuncio della Buona Novella. La parola di Gesù, il tuo Figlio, mi faccia conoscere una fiducia e una speranza nuova.
RoberlO Laurita
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IMMAGINI DiC('IId".e 09
l 3 dicembre 2009
3a DOMENICA DI AWENTOC
Le 3, 10-18
Giovanni diceva a rutti: "Viene colui che è più fone di me, a cui
non sono degno di slegare j
lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco."
Le 3,16
/53..1604
Giovann.i diceva a tutti: "VIene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare
i lacci dei sandali. Egli vi
battezzerà in Spirito Santo e fuoco"
(Le 3, 16)
30 DOMENICA DI AWENTO C
L'altro è a portata di cuore Perché cercare tanto lontano quello che è a portata di mano o di cuore? Che fare - ci si domanda talvolta - per fermare il ciclo infernale di un mondo che corre con da una parte i ricchi ed i potenti e dall'altra coloro che non ne possono più di essere gli assistiti dì un mondo che li dis-prezza. Allora tu ti domandi che cosa puoi fare lì dove li trovi. Il profeta ci dice: cosa aspetti per condividere?
'b'
La condivisione si fa anche e -V gl;;~ _ soprat~tt~ ~~n qùelli che ti ~ ~ 4) sono piU VICIOI, ~ ~ quelli che sono alle porte della tua casa e della tua strada.
'~ Sono così vicini che tu rischi dì passar loro accanto senza neppure vededi! È questa donna accanto a te che sta contando le sue monete per vedere se riesce ad acquistare qualche resto di carne I?er la sua minestra serale. E questo straIÙerO sperduto, che vive isolato ai confini del tuo quartiere e che aspetta disperatamente qualcuno con cui parlare o con cui condividere. Non ci vuole molto! È talmeme semplice e a portata di cuore e di mano! Tho frateUo aspetta. Allora perché non tentare di rispondere?
Robert Ribel· /53_26m
/53_1603
LlA "8"'.0"'--"- Nove.lk .r-(;W.)lA ~H'-lAve.r.s.o t-"-l"'o[e,
»1..."- .sL re.lA(i.z.:z.."- "'--e.L 5e~h 'lu.o-!:-;A~»,L.
Se tu sapessi ...
Il volto dell 'altro,
se tu sapessi guardarlo, se tu imparassi a leggergLi
negli occhi,
troveresti l'attesa e il desiderio di un incontro
e forse, al di là della parola e del pane spezzato irnieme, scopriresti il Totalmeme
Altro.
Robert Riber
J, D""riendr
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I MaMAGI NI Dicembre or)
20 dicembre 2009
4a DOMENICA DI AWENTOC
le l, 39-45
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a
gran voce : "Benedetta tu Era le donne e benedetto il frutto del ruo grembo!"
Le 1, 42
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1~1,..3'J...4'
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a
gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto
del tuo grembo!" (l.ç 1.42)
4a DOMENICA DI AWENTO C
Maria e il bambino che porta in grembo "Benedetta tu fra le donne ... ". Ciò che ha di straordinario quesla donna, di nome Maria, è che port.'l Dio dentro di sé e tuttavia è una donna come le altre con le sue gioie ed i suoi sogni, con i suoi progetti e le sue speranze, È una donna come le altre che accetta semplicemente quel che la vica le dona, anche se proprio per questo deve attraversare sentieri disseminati anche di ostacoli, di interrogativi e di scoraggiamento. "Benedetto il frurro del tuo grembo, .. ". Ciò che caranerizza questo bambino che Maria arrende con impazienza come tante altre mamme è che viene a portare agli uomini la luce, la pace, l'amore e la gioia. È che è Dio e porta già sulle sue spalle TUtte le zone oscure,
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tune le sofferenze, tune le notti che abitano gli uomini di quel tempo e di ogni tempo ...
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Se. vH..oi. ~e5«..i.re Dio, eLevi. i.J'1't_fc...l~c...re c... bcÌ4re. -
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ver~o ~r0nk 5COH_.o~Ci..~te.. L 51('1"
153....2705
Semplice ... ma non facile Maria è l'esempio di una fede vissuta nella semplicità più totale. Ma semplice non vuoi dire facUe. Ce n'è voluto di fegato per dire sì ad un'avvenrura che, fin dall'inizio, lascia in compagnia di tante domande ed espone agli sguardi dubitativi della gente. Oggi saremmo pronti, come Maria, a dire semplice-mente sì alla richiesta di Dio, saremmo disposti a partire anche se la strada non è già disegnata in anticipo?
Luc Slcln
IMMAGINI Dicemhre or)
25 dicembre 2009
NATALE DEL SIGNORE GESU
Le 2, '-14
Vangelo disse loro: "Questo per voi il segno: troverete un bambino awolto in fasce, adagiato in lilla
mangiatoia" , Le 2, 12
L'angelo disse 101'0: "Questo per voi il segno: troverete un
bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia".
(Le 2, 12),
NATALE DEL SIGNORE GESU - NOTIE
Questa notte la grandezza dell'uomo ha fatto un balzo Da quando esploriamo l'unìverso sappiamo di essere solo un chicco di polvece nella polvere. Da quando la psicanalisi ha svelato le profondità dell'essere sappiamo di essere più prigionieri che liberi, Davanti alle forze che ci governano ci sentiamo impotenti,
"Un mucchierro di miseria", diceva una donna la cui sorella sofferente non riusciva a morire, E tuttavia è proprio a questo mucchieno di miseria che viene annunciata una grande gioia, che è promessa la salvezza. In Gesù Dio ci dice: "Tu sei il mio figlio amato".
,ca n·Ma rle Bedez I 53_n02
1 JIt. Jt.O »Le li.. O LO Jo1..0 L "-Jo1..JIt.r-\.Jo1..C ~ »1.0 :
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Lev~tevL, VOLt~{±i
c.~ 5Le.te 0r-r-1"'e55L 5~(~ terr",-! ... J-,~1. fledez
15J_2805
Festeggiamo Natale ... innanzitutto nel profondo del nostro cuore! Con la nostra famiglia, i nostri amici, con i vicini, con gli sconosciuti di ogni condizione, dì ogni religione che Dio metterà sulla nostra strada, "Vi annuncio una buona novella che vi porterà grande gioia", Come p roclamere~ mo oggi runo questo noi, i messaggeri - gli angeli! - inviati ai nostri fratelli?
jean-Marle JJedez
I~ IMMAGINI IJin'II/('/"e O') NATALE DEL SIGNORE GESU - AURORA
25 dicembre 2009
NATALE DEL SIGNORE GESU
Le 2, 15-20
Andiamo dunque fino a Betlelrune, vediamo questo avvenimento
che il Signore ci ha fatto conoscere. Le 2, 15
153_2903
Nel volto di un bambino Dio si manifesta ai poveri.
Anche noi vogliamo vedere ... Anche noi vogliamo vedere, proprio come i pasmri, quella notte. Vogliamo vedere il tuo Figlio fatto uomo per noi, un bambino appena nato avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia.
Anche noi vogliamo vedere proprio come i pastori, quella nOtte. Vogliamo contemplare il segno offerto a tuni quelli che ti cercano con un cuore buono e sincero, il segno di un amore che non si lascia sconfiggere dalle infedeltà e dai tradimenti deU'uomo, dai suoi peccati e dalla sua cattiveria.
Andle noi vogliamo vedere proprio come i pastori, quella notte. Non un Dio potente, un Dio forte, e nemmeno un Dio che giudica, ma un Dio che si rivela nella tenerezza dì un bambino, un Dio che spalanca le braccia per accogliere tutti nella sua misericordia .
Anche noi vogliamo vedere proprio come i pastori, queUa notte. E dopo esserci riempiti gli occhi di questo straordinario avvenimento, vogliamo riferire a rurti quelli che incontriamo dò che abbiamo udito, ciò che abbiamo scoperto, la rua salvezza che sorpassa ogni nostra immagìnazione.
Robcrt.o U1uritOi
Sel'U,~ i1 corr;,..E[j0 ckL r-ri-""-O t~.so cke r;,..ffro n-b.. i.1 freJL e ('o.sc.«rit~
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• • no J1... M.;rrl.-ve.re.»1..O 1'11...k.l.-
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J ~"-o f"-oco cke. [n-1.Lk. J1...e.(~ n.ot±e.. N. 1.Ll/iri/.a
15.1j901
IMMAGINI LJicelllhre 09
27 dicembre 2009
SANTA FAMIGLIA Le 2,41-52
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri,
mentre li ascoltava c li interrogava. E rutti quelli che l'udivano erano pieni
eli stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Le 2,46-47
153_1004
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Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai
maestri, mentre li ascoltava e li interrogava.
E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua
intelligenza e le sue risposte. (Le 2, 46-47).
Il SANTA FAMIGLIA II1II
La famiglia, tra terra e cielo La Santa Famiglia è stata talvolta paragonata ad una sorta di moltà perfetta (in particolare da Ambrogio da Milano). Ma ecco che Luca ci racconta che Gesù a dodici anni scompare, ci mostra l'inquietudine del rutto legittima dei suoi genitori e la preferenza del Figlio di Dio per le cose del Padre suo. E allora è proprio l'immagine di una trinità perfetta? Luca ci testimonia che la santità di una famiglia comincia attraverso una vita del tutto umana, quasi banale agli inizi, se si esclude la nascita eccezionale dì Gesù e questo episodio accaduto al tempio. Ci sono sofferenze, come al momento della fuga in Egitto, ed inquietudini, come oggi quando Gesù scompare all'età di dodici anni. La famiglia deve registrare anclle, naturalmente, dei momenti di incomprensione, come quello in cui Gesù risponde a Maria e Giuseppe. E quando questa famiglia si avvicina alla santità? Quando, come Maria, consenra nel suo cuore i momenti intensi, misteriosi, i momenti di relazione con Dio. La famiglia, infatti, è un luogo di grazia, un luogo in cui può crescere anche l'intimità con Dio. 153_J002 TIlierry L1rcher
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'[ Ulrche-r
I 53_J0iJ5
L'amore fanilliare Aver fiducia nel proprio figlio amato ed amarsi a vicenda: ecco l'esempio che ci offrono Maria e Giuseppe, nella perfetta osservanza di quel comandamento dell'amore che verrà proclamato da Gesù. Così, in ogni frangente, noi possiamo dimorare in Dio. Se il nostro cuore non ci accusa noi possiamo stare serenamente davanti a Dio e runo quello che gli domandiamo egli ce l'accorda perché siamo fedeli ai suoi comandamenti. Il comandamento dell'amore attecchisce e si radica nelle nostre esistenze attraverso la fede.
-In questa festa della Santa Famiglia volgiamo il nostro sguardo verso la famiglia.
TldJmy Larcber
IMMAGINI lJicemh,.(! (}<J
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6 dicembre 2009 2a Domenica di Avvento C
Voce di uno che grida nel deserto : "Preparate la via del Signore, raddrizzate j suoi sentieri!"
15.l_31OJ
20 dicembre 200 4a Domenica di Avvento C
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedecto il frutto del ruo grembo!"
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Na.tale
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8 dicembre 2009 Immacolata Concezume
Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te.
153_3104
25 dicembre 2009 Natale del Signore Gesù
l'angelo disse loro: "Questo pee VOi il segno: troverere un barrtbino
avvolto in fasce, adagiato in una mangjatoia" .
.-IMMAGINI DOMENICALI.
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13 dicembre 2009 3a Domenica di Avvento C
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Giovanni diceva a rutti: "Vìene colui che è più fone di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei
sandali. Egli vi. bactezzerà in Spirito Santo e fuoco"
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27 dicembre 2009 Sanla Famiglia
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelti
gema e le sue risposte.
15.U/07 PER LE CELEBRAZIONI •• 153_3108
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Trasportato in mezzo a frareLli sconosciuTi,
rinviato da uno alt'attro, sPinto come una pietra d'inciampo
incontrata sul sentiero, io so/w dei loro
e continuo a coltivare un sogno che ~--j leva là, atta fine della strada dal grigio seLciafo.
Cbm1e5 Singel; Fotta
Il VARIAZIONI _
153_33M
Accendi una luce Ecco gli ultimi mesi dell'anno.
Ecco le notti più lunghe e i giorni più tristi.
La tivu ed i giornali ci rovesciano addosso
Accendi una luce, fratello miol Un tempo di silenzio e di preghiera,
la leHura quotidiana della Bibbia, una visita ad un malato,
i loro fiotti quotidiani di violenza e di oonfljffi.
del tempo per ascoltare il vicino, un gesto nuovo di solidarietà,
una parola buona, Tanro da farci disperare I pieoo di oHimismo,
la risposta ad una richiesta ... Accendi la prima candela dell'Avvento, frafello miol
Che essa esprima la tua speranza: Dio non dorme affatto: è da lui che
devi attendere
Assieme a quelli della tua famiglia, assieme ai tuoi figli che li osservano,
accendi solennemente e gioiosamente
la tua salvezza e la salvezza del mondo.
la prima candela dell'Avvento. Jean-Marie Bedez
Ci è stato donato un bambino
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Signore. ecco che la pace
non è più promessa. ma donara.
Ci viene donalo un bambino. Ln Lui abita
la pienezza della divinicà. È la proY:l più grande
del ruo amore. Tu ci dorti
il nome di Dio rivestito di umanità,
Cri)
Il ~ .....
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153_3305
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Biglietti di auguri pronti per essere scritti a mano o introdotti in una stampante
Magnifici biglietli Istampobili) in confezioni da 10
Offrite un regalo luminoso ai vostri amici, collaboratori e parrocchiani. accompagnandolo con un messaggio personale.
Materiale: cartoncino da 220 glmq Esterno lucido, interna opaco Formato: aperto cm 14,8 x 21 piegato: com 10,5 x 14,8
una confezione: 10 biglietti
Formato A6 -----------------aperto: cm 14,8 x 21 piegato: cm 10,5 )( 14,8
La confezione di 10 biglietti formato A6
a partire da 3 conI.: 4,90 • a partire do 5 conI.: 4,85 • a partire da
lO conI. : 4,80 • a partire da 25 coni.: 4,75 .
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a partire da 50 pz : O,OBlpz a partire da 100 p% : O,07/p%
Rito: 100 384
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Biglietti di auguri '~gelo musicante" Consegnati con una busta ed un foglio per gli auguri. . ',:' ;.. ;.
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Formato aper1o: an 10 x 14,5, piegCJt\x cm O x 7;1-
Biglietti di auguri "Sul Natale", conf. da 6 Bigliet1i per il lempo di Natale, con decorazioni in legno, rilagliato con rara finezza e falento. Un'ideo meravigliosa per 10re un regalo ed esprimere i propri auguri. cm 7 x 5. una conf. = 6 biglietti
Rit.: 105 468 Bigie"i di augUri "Sul Nolale", 6 bigI. e 6.99/conL
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Biglietti di auguri "Stella"
Biglietti di auguri con uno decorazione in legno do appendere,
Rito: 104 031 €2,40/pz. da IO: 2.35 • da 25: 2,25 • da 50: 2. 15
Biglietti di auguri "Presepio" Biglietti di auguri con una decorozione in legno da appendere.
Rito: 104 032 € 2.40/pz da IO: 2,35' da 25: 2,25' da 50, 2.15
Rif.: 101 760 Angelo'
Biglietti di auguri "Presepio"
Biglielfi di auguri con una decorazione in legno do staccore e do appendere Iconsegnoto con U[1 filo ed uno busto),
Rit,: 104 03S € 2.99/pz. da 0. 2,95 ' do 25: 2,89 • da 50: 2,75 - --- - -
IMMAGINI
Ogni uomo aspira alla felicità e alcuni sondaggi ci mostrano che la fa miglia continlla a d essere riconosduta come il primo luogo in cui trova re la felicità. Ma allora, che cosa fare perché una famiglia sia felice, veramente felice, non di quella felicità posticcia che ci viene incontro attraverso le immagini della pubblicità?
La società ha il compito di garantire la libertà, la sicurezza, le cure mediche di cui abbiamo bisogno, la pensione quando arriva il momento della quiescenza. Ma la società ci lascerà inevitabilmente soli quando subiremo qualche duro colpo. È allora che gli amici si rivelano preziosi . Ma quante amicizie resistono all'usura del tempo ed ai contrattempi della vita? Il rifugio sicuro resta dunql1e la fa miglia.
Il compito più importame di una famiglia consiste nel coscruire la fidl1cia. Si tratta di escludere il disprezzo e la menzogna perché ognuno possa fidarsi degli altri, ma anche per far in modo che gli altri possano fidarsi di lui. Questo vale tra congiunti, tra genitori e flgli, tra fratelli e sorelle.
Non bisogna ritenersi gli unici meritevoli di fiducia . Dobbiamo riconoscere i nostri limiti ed essere disposti a passare la mano. Questo principio si applica anche alla vita in famiglia: tutti i suoi membri devono fidarsi gli uni degli altri, ma la famiglia nel suo insieme deve anche aprirsi aWesterno. La famiglia che si rinchiude in se stessa si lacererà quando uno dei suoi membri, un giorno o l'altro, vorrà respirare un'aria diversa.
TEMI: LA FAMIGLlA_
Ogni famiglia cerca di vivere con gioia e serenità l'istante presente. Ogmma ha un suo stile ed Il na certa dose di humour è in dispensa bile. Se tutri i suoi membri prendessero in modo tragico i mille incidenti quotidiani, il clima diventerebbe subitoirrespirabi1e.
Parlare di fiducia significa necessariamente pa r/a re di perdono. Noi non meritiamo sempre la fiducia degli altri perché talvolta siamo preoccupati solo dei nostri interessi e, per raggiungerli, arriviamo a calpestare la giustizia e la verità. Non assumiamo le nostre responsabilità, ci rifiutiamo di intendere gli altri perché non vogliamo essere dismrbati nelle nostre occupazioni e costretti a riconoscere altri modi di pensare ... Ecco perché la fiducia domanda di essere costantemente ricostruita.
IMMAGINI (augno ()<)
/47_320/
Mamme, DOmI> sei siuplde,
Allo .... nor. può vedermil
Non vedi che
Diana di Andalo (morta nel 1236) Festeggiata il 9 giugno
Nata a Bologna, condusse una vila abbaStanza dissoluta pruna di convenirsi e di entrare, contrO il parere dei suoi, tra i domenicani e di fondare un convento di domenicane a Bologna. Anche in seguiro la sua famiglia la volle strappare alla vira religiosa e proprio in uno di questi tentativi essa ebbe una costola fOlla, Morirà come superiora del monasrero.
HUMOUR-SANTI.
NOn dimer\tiCtl'e In nornll retto di dotn9nlco pl"'098irna. 8:a.riI 1'<X:ot:IGiOl'le di cb&rozzal"Vi
d< lutto ~u"l0 M. \'I ;r,go..,J,,,,, m. che può ceMI'8 ed QH"h. In o~1 CA'I.O p-ol"lsiè
, Vb"'" marmo
Vorrai dorfe un po' di behzine, ma non ho un re~pieM9. Ah, però \lf;:do
un vacc:hkJ V1K;O da notie.
Sorella, vorrei avere anch'Io tanta fede come leI. _.
Pnirò usa ... '1u""", , ..
Marziale di Limoges (111" secolo) Festeggiato localmente il 30 giugno
I racconti riguardanti Marziale sono considerati più leggendari che storici. Inviato ad ev:mgeliz?are la. Gallia, predicò in Aquitania, prima di sta
bilirsi nclJa regione di Limoges, Divenne allora vescovo del luogo e vi fondò un'abbazia, che s[omlOatamente venne distrutta all'epoca della Rivoluzione.
Guy Vignote1R anche GlIy di Conona (1187 circa - 1245)
Festeggiato locaImente il 12 giugno
Nato a Cortona. di sangue nobile. ma di condizione modesta. era molto ospitale, Così nei "Fioreni" si racconta che Guy accolse san Fr:mcesco ed j suoi l'O m pagni , L1Vò loro j piedi ed offiì loro un buon pasto. Dopo il passaggio di Francesco divenne francescano e si stabili in una grona presso Cortona. predic:mdo la penitenza agli abilaJ)ti del luogo.
IMMAGINI Giugno 09
~ìj: . \ \
Quando mi afferra l'amore o l'amicizia, una so/a cosa conta:
seminare il mio giaJdino di diamanti per offrirli in dono.
Charles 5il1:~('I : TeSOI'O
VARIAZIONI"
CaI'O Papà del cielo, di tutti i doni che mi hai fatto il più grande ed il più bello è la mia mamma. la mia C8ta mamma mi ha messo al mondo,
mi ha nutrito con il suo latte, mi ha vegliato notte e giorno, mi ha carezzato e coccolato, mi ha vegliato quando el'O malato,
ha lottato e sofferto per farmi crescete 9ano e forte. MI ha donato tutto il suo amore.
CaI'O Papà del cielo, benedici mille volte la mia mamma.
P fZE61tiEfZ A PEfZ f,A NiA
NANNA
Credo in Dio, nonostante il silenzjo e il mistero che l'avvolgono. Credo che egli è vivo , nonostante la presenza del male e della sofferenza . Credo che egli ha fatto il mondo per la felicità e per la vita.
Credo in Dio, che è Padre di rutti gli uomini . Credo in Gesù Cristo, che ha vissutO in mezzo a noi, è mono ed è risorto. Ha vissuto su questa
terra la nostra condizione di 1I0mini.
lo credo nella sua parola . Credo nello Spirito di Dio, inafferrabile e sorpren
dente come il flloco, il vento e l'acqua . Oso credere al sogno di Dio, ad un cielo nuovo
e ad lIna terra nuova.
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Croci in legno di olivo
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Grande croce
Ali. cm 4, , largh. cm 4. con cordoncino scuro ..
Rit. 100 8.57 € 0,99 01 pezzo
Croce traforato
cm 2,7 x 3,8, con cordoncino scuro.
Rit. 100 404 € 2,29/01 pezzo do 20 pz.: 2.19 • do 50 pz.: 2,09 • da 100 pv 1,99
Croce Tau, grande
cm 3,6 x 4, con cordoncino scuro.
Rit, 100 394 € 1,69/01 ~o da 20 pz. : 1,59 da 50 pz. : 1,49 do 100 pz.: 1,39
Croce traforata "Corpo di Cristo"
cm 3,5 x 5, con cordoncino scuro.
Rit. 100 872 € 2,.95/01 pezzo do 20 pZ.: 2,90 • da 50 pz.: 2,80 do 100 pz.: 2,70
Croce Tau, media Croce Tau, piccola
cm 3,5 x 3,3, con cordoncino cm 2,5 x 2,8, con cordoncino scuro. scuro.
Rif. 100 395 € 1,59/ al eezzo Rit. 100 396 € 1,49101 eezzo da, 20 pz .: 1,49 da 20 pz.: 1,39 do 50 pz.: 1,39 da 50 pz.: 1.29 do 100 pz.: 1.29 da 100 pz.: 1.19
• Do Betlemme
In legno di olivo naturale e levigato. un legno che si rivelo caldo. massiccio e gradevole 01 tono. Fabbricato o Betlemme. Con cordoncino scuro. Alt.: cm 9; largh.: cm. 5,3.
Rit. 100 87S € 3,79/01 pezzo do 20 pz.: 3,69 • da 50 pZ. : 3.59 • da 100 pz.: 3,49
Croce Tau
cm 3,4 x 4, con cordoncino scuro.
Rit. 100 403 Cl,99/ol~o
do 20 pz .. : 1.95 do 50 pz.: 1,89 do 100 pr.: 1,79
Croce "Comunione"
cm 3,5 x 5,8, con cordoncino scuro.
Rif. 100 388 e 2,.95/01 pezzo
do 20 pz.: 2,89 • da 50 pZ.: 2,79 • da 100 pz.: 2,69
Croce effetto vetrata "Colomba"
Grande croce cm 6 xl0, con cordoncino chiaro. ]~· · ÀO'~'O
cm 3,1 x 4,3, con cordoncino scuro.
RIf.loo 808 € 2,29/01 pezzo
Croce
Fabbricata a Betlemme, questa croce aliira per lo mescolonza del legno, del colore e della trasparenza. cm 2 x 3, con cordoncino scuro. Rif.loo 802
e 2,29/01 pezzo
cm5
Croce "Colomba e terra"
centro d'ella croce si trova un po' di lerra d1sraele. cm 3,8 x 5, con cordoncino scuro
RIt. 100 811 € 2,.95/01 pezzo Rif. 100 393 Grande aoce scura
€ 1,25101 pezzo
meno coro ••• , . da' 2Q 1=1,19 .1
da 40 pz.: 1,15
Rit. 100 392 Gronde aoce chiara
€ 1,25/01 pezzo
Spese di spedizione: 7,50 euro. Spedizione groluilo Cl partire da un ordine di 100 euro.
IMMAGINI Geunaio 09
6 gennaio 2009
EPIFANIA Mt 2,1-12
"Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo vistO
spuntare [a sua stella e siamo venuti ad adorarlo".
M' 2, 2
.----_-:--___ ---"._--,---_-....._'42JJ/M
.. ~ ....... ~.~I!\ . .~
.. ;
Ed ecco, la stella, che avevamo visto spuntare, li precedeva,
finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
EPIFANIA_
Nelle nostre case I re non possono abimre che nei palazzi. Anche i magi ne erano persuasi perché, alla ricerca del Re dei Giudei, si sono diretti subito al palazzo di Erode. Ma la stella non era Il. Ed è verso un'umile dimora che li ha guidati. Dio ha voluto essere vicino a noi, come un bambino, a c\li rutti i bambini del mondo possono sentirsi vicini. Così ha s<.-elro le nostre case per abitare in mezzo a noi: la casa di Betlemme, in cui l'hanno incontraro i magi, poi quella dell'apostolo Pietro (Mc l, 29), la Stanza alta del Gio- J...i vedì Santo, la IOGlIlda di Emmaus, un appartamento a Troade "JA(""
(Al 20,7) e, da allora, le case del *" "i nuovo popolo di Dio in cui
* si celebra l'Eucaristia ed ogni nostra casa, basta che ci siano
-------~------'~~--------~---------
due o (re riuniti nel suo nome (Mt 18,20).
M(lrcel Melzger
142 0./02
NZ 0./03
M.Mr/:z:gt?r
Dio è presente dove non lo si attende ... Dio compie la sua Epifania. Rendiamogli grazie: il velo è tolto, è sorra la luce, ci viene rivelato il senso, ci viene offerra la spiegazione decisiva. Non nella fonna di un teorema o nel fastidioso enunciato di qualche (eoria, ma attraverso l'ilTUZione di Dio stesso, in modo del rutto inatteso: tanto che i più vicini non ['hanno riconosciuto (Gerusalemme ed il palazzo di Erode erano solo a qualche chilometro!), mentre i magi di un lontano Orience l'hanno cercato e trovato.
Marcel,.>Jelzger
IMMAGINI Gennaio Ol}
11 gennaio 2009
BATTESIMO DEL SIGNORE
Mc 1, 7-11
"Tu sei il Figlio mio, l'amato;
in te ho posto il mio compiacimemo."
Mc 1,11
Gesù vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso
di hù come una colomba. E venne una voce dal cielo.
BATIESIMO DEL SIGNORE_
....
E proprio lui, Gesù di Nazaret ''Ascoltate, ve lo annuncio, è Parola di Dio: Ecco il mio Figlio, l'amalO; in lui ho posto cuna il mio amore"
Venite, dunque, b:mezzaù della terra! Guardate: è proprio lui, Gesù di NazareL Ci apre la strada e cammina COSL1mememe accanlo a noi. Ci strappa alle tenebre e ci guida \"'erso un chiarore abbagliante. Ci insegna la tenere-LZa e la gioia di condividere l'amore. Ci libera dalle catene del male e deU'odio. Si offre come nostro nmrimemo nel pane e nel vino. Ci dà la possibili[à di lasci are i ponare dal soffio dello Spirito. Venite, dunque, bauezz3ti della terra! Ascoltate, è proprio lui, Gesù di Naz,1fer.
È arrivato il momento di convertirci e di annunciare la Buona. Novella: diamo inizio. fm d'ora, ad una vita nuova, da figli di Dio.
142J>403
5;;501 <."'·e. JeHe:.. vj{-c.. •. ~cel~Jr • .).~ Ji .• 1.O~ (r .. {ltc •. {,e.acJ;z..~olle:
l'LcL JILO ""-e Je( Pa-Jre e
Je( fi-;S(w e Je(f.o Sfi-rao Su-",,-I::o! c Rl'mboll
n nostro Batte sitno Ricordiamoci del nostro Battesimo: O Padre, tu ci hai scelti e ci hai donato un amore smisurato. Ma noi siamo sempre fedeli ed entusiasti nel seguirti c. Rcinboh
IMMAGINI Gel/mlio 1J9
18 gennaio 2009
2a DOMENICA ORDINARIO
Gv 1,35-42
Andrea incontrò per primo suo frateUo Simone
e gli disse: 'ì\bbiamo trovaro il Messja".
Gv 1,41
I due discepoli, sentendolo parlare così,
seguirono Gesù.
2a DOMENICA ORDINARIO"
Signore, e se tu mi chiamassi? Anche Ul sei chiamato. Perché non vieni? Non dire: Non sono diacono, né prete e nemmeno apostolo. Sei stato chiamato allo stesso tito~ lo degli altri. li Signore chiama anche te. Certo, non hai fatto nulla di straordinario, neppure un m.iracolo, eppure c'è [aneo bisogno di te. Tendi l'orecchio: [i attende come gli altri, perché tu sei qualcuno dì prezioso, prezioso quanto i più santi. La Chiesa ha bisogno d~' te, / ~ delle tue mani e del mo cuore. Non dire di ~ / J no. Non fare il sordo, sii attento. Come il giovane Samuele, anche tu, alla fme ~.-comprenderai la tua chiamata. ~ / La comunità dei credenti, quel-la in cui ti trovi, non sa che G
farsene della tua paura e ~ ~ -W-I ~ delle tue esirazioni. ~ / II; Vieni, nel ruo quartiere, Ij / nella tua parrocchia, c'è bisogno di re, Sappi che se non rispondi, mancherà sempre qualcuno. li. RibE"r
SiÒ"'Lo,~e_, .se "'-e.Hl-{ "'LO "'1-1 cJt ic...I1-'-c...,
tl-{ m.lA.~Jc...f"-i e,L . ( '\ ( . LO "-H-cLro cLove Vorr"-L.
Una chiamata generale La chiamara non è rIvolta al più meritevole. Tutti sono chiamati a seguire il Maestro.
R. Rilx:.
Vescovi o semplici credemi. agli occhi di Dio hanno [Urti lo stesso valore. 'Futti, chiunque siano, sono apostoli dal momenro che sanno dire "sì".
R. Riber
IMMAGINI GI!II11l1io 09
25 gennaio 2009
3a DOMENICA ORDINARIO
Mc l, 14-20
Gesù disse loro; "Venire dietro a me,
vi farò divenrare pescatori di uomini".
Mc 1,17
E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
30 DOMENICA ORDINARIO_
Un percorso breve "II rempo è compiuto ... ". Han.no lavorato abbastanza sui canrieri del Regno (UHi quelli che hanno donaro tempo ed energie per seminare chicchi di vita e di speranza. Hanno gridaro abbastill1Za sulle strade degli uominj, i Giovanni Battista. e gli altri proferi che hanno sempre creduco in un mondo nuovo. "Il Regno di Dio è vicino .. . "~ o L'orizzonte si indora , i semi deposti nella terra maturano lentamente. La terra si copre di rutti i colori . Pace e giustizia si preparano a mettere la loro stabile dimora nd profondo di questo mondo. Beaci quelli che sanno leggere j segni di una presenza invisibile. "Convertitevi e credete nel Vangelo ... ". Non resta che un breve itinerario da percorrere, queUo che conduce da una vita senza rilievi e prigion1era della abitudini ad una vita collocata sotto lo sguardo di Dio. Un Dio che invita a fare di ogni giorno un festival dell'amore. L Src;n
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Far posto allo sconosciuto I discepoli non si srupiscono affatto dell'invito lanciato da Gesù e lo seguono senza fare u'oppe domande. Sono capa· ci dunque dì abbandonare le feli, ìt padre, i compagni di lavoro, disposli a cominciare una vita nuova e a partire ver· so l'incognito. Gesù chiama anche oggi . A noi far posto aU'incognìco nelle nostre giornate così piene. A noi di muoverei dietro a lui per evirare che nella nostra vita domini una monotonia in cui rurto è previsto in anticipo.
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IM.MAGINI G('ll1Ia;O 09
• • Maria, Madl'e di Di-O
Quando furono compiuti gli alto giorni pn>critti per la circoncisione , gli (li messo nome G<..":)u , come en SI;ttO chiamala dall'angelo prima cbe fosse conce pico nel grembo.
E. subito, uscendo dall 'acqua, Gesù vide squarciarsi i dcu e lo Spirito discenden.' verso di lui come lIna colomba. E venne una voce dal oelo.
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2(1 Domenica dopo Natale
E il Verbo si [cce c:l.rne L v(;;nnc ad abitare in mezzo a no; ; e noi ,ÙJbiam(\ contemplala la sua gloria..
2a Domenica O r d i nario
Andrea condusse suo fratello Simone da Gesù. fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse : "Tu sei Simone, il figlio di Giovanni ; sarai chiamaco Cefa,' - che significa Pierro.
IMMAGINI DOMENICALI"
. .- • • Epifania
Ed ecco. la steUa. che avevano viStO
spunt;u:e, Il precedeva. fìndlé giunse e si fermò sopra il luogo dove si Ira'
vaV"d. il bambino.
Gesù disse loro: .,venice dierro a m.e, vi (arò diventare pescaTori di uomi· ni~.
_________________________ PER LE CELEBRAZIONI_
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Invece di chi!Hler/i di non mangiate del fruHo di quesl' albero avrei dovuto domafldarli di non lagliare lulli gli allri, più di quanio sia effeHfvamenle nece=rio ...
TEMA: CHIESA ED ECOLOGIA
Dire la Creazione ~~ signific~ vive:la
.~ lnprzma 2 persona.
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V
Amici miei, preghiamo ed agiamo a favore di un clim3 sano e puro, per assicurare il palle quotidiano.
14:~_ / J ')iJ/J
Non è concePibile un 'ecologia che non si faccia carico in maniera equa dei Paesi poveri.
IMMAGINI Gewul;o09
1m VARIAZIONI"
M.JdonlUl della traSparenza. in le ed :UtlAvcrso di te Dio ci parla:
donaci un more semplice, colmaci di letizia,
Vtrgilte del Fi.ll e dd J\bgnifìcal rendi i nosui cuori trasparenti come il ruo.
i'<l.adonn3 deU·umihà ..
rt.'\.SCOSI:1 tr:l. b foll:!. awoha dal mistero. aiut:l<j a ponare la Buona NoveUa al mondo
c: ad immergerci nel mistero di Cristo per cOmunicarne Wl frammento ai nostri frateUi.
Madonna deUa fedeltà. ru dle ocrCII; continuRmenlC il voho di Dio.
ru t'he hai accollo il mislero e l'hai mcdilmo nd ruo cuore..
tu che hai l'iSSI 110 in modo coerenlC oon IJ ma kde, ru che sei Sl.Jta esempio di costan:ta
nella prova COme nel momento dell'esaltazione.
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ailllaà a mantenere i nostri impegni rut SCf\ifOri buoni e fedeli fmo aU'ulriroo giOlll(1 dcUa nostra lil.J sulla Icrra.
È vero: la morte è tenace, e sempre presente, orrenda, piena di boria e si insinua
dovunque in fonne molteplici. Ma dOllrà piegarsi}
sarà obbligata a fado-, perché è
Rià arrivato il mom.ento dell'aurora.!
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l° febbraio 2009
4a DOMENICA ORDINARIO
Mc 1, 21-28
"Che è mai quesro? Un insegnamento nuovo,
dato con autolirà. Comanda persino agli
spiriti impud e gli obbediscono! "
Mc 1,27
Nella sinagoga vi era un uomo posseduto da uno
spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: "Che vuoi da noi, Gesù di Nazaret?".
Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!".
40 DOMENICA ORDINARIO_
Approfondire la nostra fede U messaggio era conosciuto. Gesù insegnava quello che aveva imparalO nella sua famiglia e nella sua comunità. Perché allora i suoi contemporanei sono così srupiu? "Non parla come gli altri" dicono. Non si tratta dunque di qualcosa legato solamente ai conrenuti del discorso, ma anche alla persona che lo proferisce. Coloro che si trovano agli antipodi, i demoni,
non si sbagliano. Capiscono subito che Gesù è il Cristo. mentre i (ie·
pidi non se ne rendono conto. Certo, si meravigliano, rimano gana loccati dal suo annuncio, stupiti davanti ai gesti di guari· gione compiuli da GesÌl. Ma sembl'a che non siano capaci di cogliere la sua identità.
Come loro anche noi rischiamo di rimanere alla superficie delle
cose, sopramllto per ciÒ
che riguarda la nostra vita interiore, la fede, perché siamo troppo presi da mille cose. Signore, donaci il de· siderio di rinsaldare il nostro legame con le. Ben
1 ( m.e~s."-l[;0 Jei. vt4.H.Ò
e(i. è j em..r-t"'e .
. d:t4..to e -S"-IAè... ,A c..Ji.ct4.L-t1..e_H..te N V O V O ..
Vivere la Parola Talvolta i vangeli sono considerati come cosa "già vista, già sentita". Talvolr.a rimaniamo ancorati aU'emozione o all'intelligenza. Sforziamoci di vivere la Parola giorno dopo giorno affino ché non resti lette·
ra mona perché
questa è la nostra responsabilìcà. /3ell
//
Br:-l1
IIMMAC;INI Febbraio li!)
8 febbraio 2009
5a DOMENICA ORDINARIO
Mc l, 29-39
Gesù guaò molti che erano afferri da varie malattie e
scacciò molti demoni, ma non permetteva ai
demoni di parlare, perché lo conoscevano. Mc 1, 34
143JIM
Si avvicinò alla suocera di Simone e la fece alzare prendendola per mano;
la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Sa DOMENICA ORDINARIO_
Quelli che sono nelle tenebre ... Non quelli che vengono a patti con le tenebre, ml queW che vi sono immersi. Coloro d)c, come Giobbe, di cui oggi leggiamo il n1essaggio, affermano: hL1. vira è U(1 duro servi.zio". Coloro d)e associano la parola "vita" solo a solkrenza, disperazione, dolori, gorgo profondo: "Il mio occhio non rivedrà più il bene'". Attorno a noi queste persone non mancano. E forse noi stessi appaneniamo al loro nLUnero ... Ma davanti a gueUi che sono nelle tenebre quak aneggiamemo adona· re? Nieme giudizi, ma nemmeno il temalivo di ignorarli o la scelta di una scorcia· toia verso un Dio consolatore. Giobbe. che rivendicava lc1.nto la sua innocenza quanto la sua sofferenza., è l'un.ico, dice Dio ai suoi falsi amici, "che hl parlato bene dì me'!
Accogliere la sofferenza ed il lamento deU' altro, dunque, con· patire se-nza farci complio. Se il nostro volto e le nostre mani sono abitati dalla luce e la irraggiano. . . noi po· tremo aiutare. forse, l'uomo che è nelle te
nebre ad attraversarle per andare verso la luce. j.·M. Bedn
UI'\.6..1~,-~ol-i±-è.. ,Li ~f:l)L:
~l1..-H..-"-l1..-ei~re (~tel1..-ere~z..a. li Dio! I·M, 6edc-=
Il dinamismo del Vangelo Nel vangelo secondo Marco Gesù inaugura il suo minìscero ad alta velocirà, con le vele spiegate al vento e ... trascina anche i discepoli in questo dinamismo_ Osserviamolo da vicino. Gli si parla della suocera di Simone d1.e non può riceverlo perché è febbricitante. Gesù va a crovarla, le si avvicina, la prende per mano, la fa alzare ... e la febbre la abbandona: felice, essa si mette a servirli. Venuta la sera.. Gesù accoglie i malati che si affollano alla pona, caccia i pensieri perversi e nefasti dallo spirito delle persone e chiude le bocche malvagie. Ma sul far del giorno, quando è ancora buio, si ritira nd silen· zio, si mette davanti al Padre suo e si riempie del suo amore infinìw. Poi SCllote ì discepoli addormema· ti e dice loro: '~diamocene, bisogna partire!". } ... w. &ode:::
IMMAGINI Febbraio 01.)
15 febbraio 2009
60 DOMENICA ORDINARIO
Mc 1,40-45
Gesù tese la mano. lo tOCCò e gli disse:
"Lo voglio, sii purificaw!" . E, subiw, la lebbra scomparve da lui.
Mc 1,41-42
f.I.'_' '04
Venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava
in ginocchio di guarirlo.
60 DOMENICA ORDINARIO"
Un Dio vicino Li lebbra faceva paura e per questo si prendevano delle precauzioni . Il malato. una volta accenalO il contagio, era allontanalO dall'abitato. dal suo vilJaggio, dalla sua famiglia. Una misura del genere, oggettivameme brutale, era delta(a dal bisogno di risparmiare a queUi che non ne erano affeni la spaventosa devastaZione che a\>"Veniva nel corpo di chi ne era stato colpito. Gesù non sceglie di tenersi a rigorosa distanza .. . Anzi , si avvicina. tocca il lebbroso. contravvenendo alle disposizioni sanitarie dell'epoca ... A rischio di comrarre anche lui questa malania terribile . Ma è proprio per questo che è venuco. per mosuarci l'amore dì Dio. l n lui Dio si fa prossimo, unO a correre i nosui rischi, a condividere le noscre infermirà. Jo lui Dio non si SOltrae ai pericoli ed alle sofferenze. Per un motivo molto semplice, perché ques(o in on dei conti significa amare. ed amare fìno in fondo .. . Senza remore, senza limiti, senza difese. Toralmente esposti . .. nno a morire!
À-I:-t.'r.ve "."~ i.( Cri .d::ù,
- ----- ---~-
"'-U50J
• • • Di-o ~i- fc.. VLC·L J-t...0 lA.- »..0 L,
Solo Dio salva Il Crisco è contemporaneamente il buon pastore e l'agnello sacrwcato. Molti uomini e clonne, apparrcnemi a credenze diverse, si sono sacrificati per gli altri, per la loro dignità e la loro fdicità. "11 giUStO sarà sempre ricordato" perché è molto quello che gli dobbiamo. Ma Ja salvezza offerta da CriStO è di un'aJtra nanlra. Non è di questO mondo, è spirituale. Solo il sacrificio di CriStO ci può salvare - per quamo siano generosi i sacr:iJìci degli ,ùtri - perche:: solo Dio saJva e il CriSto è Dio: egli ci offre non solo la riconciliazione con ogni uomo, ma anche con ogni crearura e con il loro creatore. J. [)evrienUI
}. Dc/·rl.·"",
I~GINI
22 febbraio 2009
7a DOMENICA ORDINARIO
Mc 2, 1-12
'l\lzati, prendi la ma barella e
va' a casa tua."
Mc 2,11
"Alzati, prendi la tua barella
e va ' a casa tua"
70 DOMENICA ORDINARIO"
I "portatori" sono numerosi! Probabilmente erano più di quattro. E poi non dimentichiamo i medici e gli infermieri . E la famiglia che lo circondava con affetto. I ricercatori dellaborarorio di analisi. Il farmacista che assicurava le medicine. E altri ancora che si mettevano al servizio del malato. Che bella catena umana per la stessa causa! È piuttos(O rassicurante per uno che sta bene rDa che sa che prima o poi anche lui potrà cadere malatO ... Il vangelo, però, ci parla solo dei quattro "portatOri". Mette in evidenza il loro coraggio e la loro fede . Non è proprio questo un bel modo di presenrare la preghiera di intercessione? Quella di una comunità. che "porta" nella preghiera.. Quella di una comunione che va al di là dei malati. Siamo anche noi "portatori" del-la Buona Novella? A. Domus
Cje~ tt.- C-Ol1_:ti-"-«-~ ~ ck~u--»1...~re: c.~ ck~e,Lc.. J~ [e ve.. .... ci. t':. Ji. cc....»t..»t..i J't.c .. rc ..
Non escludere i vivi! La preghiera tradizionale per i defunti è una bella realtà deUa fede cristiana perché favorisce la comunione tra il mondo visibile e quello invisibile. Tiene desta la memoria e nutre una relazione mai conclusa ... Ma la preghiera è anche orientata verso i vivi ed i loro bisogni. Apre nuove prospettive e invita ad una solidaried spiriruale durevole.
A . DOllflls
IMMAGINI f'ebbrtlio 09
25 febbraio 2009
MERCOLEDì DELLE CENERI
Mt 6,1-6.16-18
"Quando digiunate, non assumere un'aria
malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per
far vedere agli uomini che digiunano. Il
Mt 6,16
"Prega il Padre tuo nel segreto ... "
MERCOLEDì DELLE CENERI_
Vieni ad aprire la porta Entrare in Quaresima non vuoi dire privarsi del cioccolato, avere una faccia da funerale o compiere cose straordinarie. Emrare in Quaresima significa fermarsi, prendere le distanze da noi stessi, accertare di guardarsi in faccia e di fare il punto. Entrare in Quaresima significa gertare la maschera. abbandonare le vecchie abitudinl che mutilano e la rouùne che imprigiona . Positivamente, entrare in Quaresima significa convenirsi per diventare se stessi, sviluppare il proprio potenziale di vira e di amore. menendosi all'ascolto e alla scuola del Vangelo. Entrare in Quaresima vuoI dire camm.ìnare verso la liberazione come un tempo fece il popolo di Dio mettendosi in viaggio verso la terra promessa, significa divenrare se stessi ed aiutare gli altri a fare la stessa cosa. U Signore bussa alla porta. Chi gli aprirà? Mons. C. KralZ
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I ( c..a..WL»Li.Yl.O ,Li. QM..a..re~ i-""-"... è U J'L lo JlLO cCi. Oi.o,
~.C"'C{l.é c~ offre r.·cJcc ..... s;.("U~ ,t; hv\'(,r;s(i iJ r·,,·~to "r~é. !}, .~ r"JI:c:. .. eLCe • • ~o.d·"c. vi h •.
Che sprigioni il fuoco!
M"",~ c. Krac:
Ecco ora iJ tempo favorevole! Ecco LI giorno in cui Dio ci conduce fino al rinnovamenw provocaw dalla Pasqua! Accettiamo di progredire sulla strada della preghiera, della conversione e della condivisione, strada sulla quale il Signore ci precede e ci accompagna. Scopriamo, sotto la cenere della nostra vita) il fuoco che può essere rianimaw solo dall'amore. Sprigioni dunque il fuoco dalle nostre braci e suscitì una vita nuova!
,11011.<. C. Kralz
m Febbmlfl 09 IMMAGINI DOMENICALI.
4a Domenica Ordinario Sa Domenica Ordinario
«Che è mai qucsco? Un insegnamento nuovo, dato con auwrita. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscannI,>.
Gesù si avvicinò aJla suocerA di Simone e la fece a.lzare prendendola per mano: la febbre la lasciò ed eUa I.i serviva.
Gesù ne ebbe compassione, tese LI mano, lo (OCCÒ e gli disse: "Lo voglio, sii purificato!',. E subilO la lebbra scompan'e cla lui.
Solidarietà quaresimale
7a Dome'tica O,-dina ";o
«.Alzati, prendi la ma barella e va' a C<L~a tua".
Comunità di parrocchie
Mercoledì delle cen.eri
«Mentre ru fai l'elemosina, non sappia l::! tua siniStra ciò che fa la ru:.t destra, ptTché la tua dcmosin.1. resti nd segreto».
Radio cristiana
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lMMAGINI Pe!Jhmin W)
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"Un uomo vale di più di quello che ha commesso. "
"Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere" Ehreì 13, 3
m TEMA : LE CARCERI"
L(I/mdi:!1(me ~-plrilun!e tll'llli ('blesa sifomla .m 11II~1 porola precisa di C,-js/() (cf MI 25, 36)
e ba riconosci/ilO /o visila a/ Ctl/'ceruli WILt
delle opere di misericordia corporale. Le pen.'One che si lrovano ;1/. qllesU/ slluaziol/c
haI/no /llJrtic()!arlllenle bisogno dI essere .I e'. visitai e dal Si SI/ore stesso ilei S(lCrfllnell·
I t" to delJ'Eucarls/in. Sperll1lC1//are lo vintt1~tirl 9 '- . Cil/aUZlI di ulla conllmlllÌ ('cdesiale,
par/ecipnre all'Eucarfslla e ricellere \< ~ la saTlla Conul11/ol7c III Wl pedodo
Se c'è tra voi qualoulO che ritiene di essere inviato ad "evangelizzare" i carcecati e non a consolarli, a rispondere ai loro bisogni spirituali e non a quelli materiali, io gli dico che dobbiamo assisterli io ogni modo, attraverso di noi ed attraverso gli altri : fare questo significa evangelizzare con le parole e con le opere, e questa è la cosa pjù giusta ...
S(l1l ";II C .. ! llto tic fil l)
IJ , Cf»)Jsir!rrfl/o CONIP
Il primo (lIpp..-lft,IIo delle C(/~'J
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della (lila cosi par/icolare e co~-i doloroso jlllÒ C(!J1mrJelUe con/rlhnirc
ad mI percorso di f ede persollale
c fauorire ti relllserimenlo sociale della pe."SOI1I1.
l'flP" He'IJrtlClln XVI" -F,'orlfi:: in1Jc " J)/H /o!ial
'JflO-/lIIU!'JIIII'II r ari/n/I ... -
(jf'bbTfli'" :!007)
IIII
IMMAGINI FeblJmi() 09
Preghiere dei bambini Caro Dio, ~-ei veramente invisibile o è solo un t mcco di magia?
Cara Dio, hai fatto apposta a fare le giraffe così. o è stato lIn. errore?
Caro Dio, perché invece di far nWlùe le persone e farne nascere di nuove, non. conservi quelle che hai già?
Caro Dio, sono stato ad un matrimonio e gli sposi si SOIlO abbracciati e baciati in cbiesa. Era corretto secondo le?
Caro Dio, io sono un Amerù.ano e tu cosa sei?
Caro Dio, grazie per il fratellino. ma avevo pregato tanto per avere un cucciolo ...
Caro Dio, quando sono grande io voglio essere propdo come mio papà, ma non così peloso.
Nicola del Giappone (morto nel 1912) Festeggiato il 3 febbraio
Originario della Russia, voleva diventare muitare. Una l'alta temlmati gli srudi, decise di evangelizzare il Giappone. Dopo anni di lY.l.Zienza, po(é riunire una piccola comunità onodossa e (rasrerì il suo centro missionario a Tokyo, che allora era la nuova capitale deU' impero. Aprì uo seminario per la romlaziooc del cino autoctono, in clIi si insegnavano il cine_~e, il giapponese e il rus· so. Durante la guerra russo-nipponica del 1905, continuò ad amare luui i mstiani, di qua.L~iasi nazionalità. NS_2Im
Caro Dio, passo il tempo ad aspettare la primavera, ma non arriva mai. Non dimentlcartene.'
Caro Dio, non devi preocC1lparli per me. fo guardo sempre a destm e a ~~inisll-a prilJUI di attrauersare la strada.
Cal'O Dio, qualche wlla io penso a te, anche quando non sto pregando.
Caro Dio, io penso che sia piuttosto difficile per te ama -e tutte le persone del mondo. A casa mia siamo in quattro ed io non ci riesco.
Caro Dio. se domenica dal una ~-bfrdatjna in cbiesa ti mostrerò le mie nunve scarpe.
Caro Dio, mi piacerebbe vivere 900 anni come la gente della Bibbia. Con affetl o!
Giuseppina Bakhita (1869-1947) Festeggiata 1'8 febbraio
Nata in Sudan, l'enne f.l.IL1 schiava, ma poi arrivò in haliJ. e divenne religiosa.. La. "Madre morerta.' si spense 1'8 febbraio 1947. Il papa Giovanni Paolo Il ha ocaùJ1cuo Giuseppim nel 1992 e l'ha dichiarata sanla nd 2000. El";{ conosciuta per il suo fervore m i$sionario. Ecco um delle sue preghiere. ''Signore, se pOI essi l'owe I~ggiù, tr:l W mÌJ. gente e proclanure J tulÒ con alle grida la rua bontà. quante mime pOtrei conquist.:uti! lnnanzituHO mia madre e mio padre, i miei fratelU, mia sorella ancor:! sellia· I"'J.. .. tutù. rutti i poveri Neri dell'Africa. [-:l' o Gesù cile andl'essi ti conoscano c ti amino!"'. J.J.U J()J
HUMOUR - SANTI"
Caro Dio. abbiamo letto che Thomas Edison ba inventato la luce. Ma a catechisrno mi
hamw detto cbe sei stato t li. Scommetto dJe li ha scippato !"idea! Con sincerità
Caro Dio, io noti. credo cbe qua/~ias; persona potrebbe eSS€1-e un. Dio migliore. E voglio che tu sappia che non dico queste cose so/cmumte perché Dio sei tu.
Michele Com ero (1854-1910) .Festeggiato il 9 febbraio
Nacque in Ecuador. Quando i Fratelli deUe Scuole crisciane si stabilirono in America L1-
cina, arrivarono in Ecuador. Dopo essere SL1.· tO loro alunno, I\!iche!e chiese di essere ammesso nell"lstiruto. Fu il primo sudamencano ad entrarvi. Insegnò J Quito per quarant'anni e compose dei manuali sco lasric i che sono divenlali e sono ancora dei classici nei paesi di lingua spagnola. CacciaLO dalla sua patria dal governo amide· IÌmle. soggiornò a Parigi e quindi in Belgio e in Spagna. J-I3_2IIN
IMMAGINI Febbraio U9
OPERAZIONE QUARESIMA
Avrò sempre fiducia in te Signore Dio, non .'0 d(l\'c vado. non vedo la Slr<llb davJnti;! mc.
VARIAZ!ONI
non posso jJl'('"vedt>re con lm eVA'I do\ . temlinerà. Non conosco Ve r.lmente neppure me 5te:sSO.
c ~ . ;lJlehe vogli!) c.ompiere b fU ~ volontà non è detto che quc-<Ill mi rie:;(';~.
Credo nm:l\;a dle fU accogli volentieri il mio desiderio di amaro.
E .spero di portarmi dentro questo dcside.io in ogni COS.1 d lC faeda
e cii non fM nieJl[e nel futuro ~elV~'1 qU{~O desiderio. Agendo in questo modo so che ru
mi condun-a i suUa Strad.1 giusta anche se non b mno,;co.
lo a\~'ò S{:mpre fiducia in le
3ncne quando avrò I"impn::ssionc di esse.mli perduto c di c-ammioare nell'umbr.l. della morte.
Non temerò nlllb perché nl sei sempre con me e non m i \asce!:l; mai solo nel pericolo.
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IMMAGINI Ma,.zo 09
10 marzo 2009
la DOMENICA DI QUARESIMA
Mc l, 12-15
"Il tempo è compiuro e il regno di Dio è vicino;
convertirevi e credele nel Vangelo"
Mc 1,15
"U tempo è compiuto e il Regno di mo è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo."
lo DOMENICA DI QUARESIMA"
Il Regno di Dio vi tende le braccia Quello che Gesù annuncia è una venuta: il Regno di Dio viene a \Toi. si avvicina a voi, come un amico dle vi viene incomro e già Jeva le braccia per striogervi al peno. QuestO amico è Gesù stesso. lo lui il Regno di Dio fa irruzione, divema tangibile e palpabile perdlé è intera· mente presente in lui, Gesù. La conseguenza è evidente: volgerevi verso (.uesro amico che arriva, ascoltarelo, lasciatevi guidare da lui e con· durre nel suo universo. L1. cooversione è proprio questO. Gesù ci propone questO incontro dal giorno del nostro Battesimo e ci invira di giorno in giorno a \701gerci verso di lui. Noi dunque non abbiamo mai finito di convertirci a lui e di accogliere la sua Buona Novella.
M. llyfetzger
Oi.o ,(lce: 'C"" Cd' Jo C'r· Fur :.,-" (. , •. ,'c.ol_JCJc.'1.a :" "u'.:.::,o ,J(c 11..u.b:, . .. ' ( '\
LO WLL -r-Lc-o-r-clero
Je[("- »LL"- "-((eu.ltz.«. CO"- V o-i...
Le splendide opere di Dio Se percorriamo la lunga storia della Bibbia è per scoprirvi le splendide opere di Dio: quelle del passato, del restO, annunciavano quelle di oggi.
Lapostolo lo dimostra con la storia ciel diluvio e della salvezza di Noé, ~
Perché il ricordo dell' acqua nella lirurgia ci
offre il primo significa
to dell'itinerario quare- ! I
si male come preparazione immediata al Bat
tesimo degli adulti e dei giovani, che ora in
numero sempre crescente lo domandano,
M Melzger
IMMA~INI Ma,.zo09
8 marzo 2009
2a DOMENICA DI QUARESIMA
Mc 9,2-10
DaUa nube uscì una voce:
"Quesri è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!"
Mc 9,7
"R.:1bbi, è bello per noj essere qui;
facciruno tre capanne: una per te, una per Mosé
ed una per Elia."
20 DOMENICA DI QUARESIMA"
Dio della luce Signore Dio, ci sono giorni in cuì sembra che il sole abbia abbandonato la terra ... 'L\.lno è grigio, scuro, sbiadito. L'l trisrezza mi imprigiona ed io mi sento così sola ... È iL tempo della paura, il tempo detrabbandono e
deHa disperazione. Dove sei, mio Dio?
Signore Dio. ci sono giorni in cui la rempesta si scatena e devasta ... Mj
ghiaccia, mi coLpisce. e rrascina [U([O con sé. La tenebra mi invade e mi
copre col suo mamello grigio. È il. tempo della sofferenza, del buio e della solitudine. Dove sei. mio Dio?
Ma ci sono anche dei giornj in cui la luce invade la terra e squarcia La nebbi.a. Come l'aurora aUonrana la none così la speranza trasfigura il mio volto appassito dal quotidianO. Il coraggio ed il gusto di vivere mi strappano al rorpore. Lo so, lo semo, lo indovino: la vj[a è lì, nel profondo del mio cuore. E nei miei occhi brillano mille soli che rillettono la ma presenza, o Dio della luce! C. Reinbolr
-Q
'·Uj6().l
BtA. .~h-. roe_o r-e-,' r·ot-c.' L""LHt ~,-t:..,-c ; (\,<.)(t-<> li. Di..o
ciLe i-,...,,·\f~J.4,...lA. u "'-o '\6'~ Co-"([.> C [Q ve.~t~ LL[("
~ ""Ci- Ll'LCO ,,"--~Ci-rCi-bL(e (""ce.
Se tu sapessi Se tu sapessi amare e condividere, cantare e pregare, accogliere e perdonare, allora sì, tu saresti veramente trasfigurato! c. Reillboll
CH"fOlba"
IM~GINI Marzo 09
, 5 marzo 2009
3a DOMENICA DI QUARESIMA
Gv 2. 13-25
·'Dist.ruggete questo tempio ed in [re giorni lo
farò risorgere" Gv 2, 19
Allora Gesù fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti
fuori del tempio, con te pecore e i buoi; gettò a
terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi.
3a DOMENICA DI QUARESIMA"
Se soltanto qualche volta si potesse prendere la frusta ... Ah, se solamente qualche volta si potesse prendere la frusta e rovesciare i L1VOl.i dei vendirori di illusioni' QueUi d1e assillano i nostri [empii, proprio alla parla, pronri a sedurci. E ci impediscono di enrrare ne! cuore scesso del sacro, il sacro dell'uomo e il sacro di Dio. Questi baHellierì ci raccontano delle favole sulla felicicà e l'infeLicj[à. sul peccaco e la virrù, sul paradiso e l'inferno. Imbonirori dalle parole inutili é
menzognc.re, che cercano di attjrare j bisogni e le pulsionj dei giovani c, peggio ancorA, il loro cuore e L1 loro i.ntelligenza. Ah, se solamente qualche volta. si potesse prendere la frusra e genar fuo-ri gli ipocriri dell~l legge. Perché la legge, sì. se rispena la dignità e se rermerte all'al· tra di essere sempre un uomo libero ... la legge, sì, ma nel ri· speno dell'altro e neU' amore ... Ah, se solamente qualche volta si potesse prendere la frusca! R. RI/N>r
S ( · · ,. t \ • ( • (. I \ e.n.z.a.. d..LV1.e.tL Jlt...O J1.. C e. r-o~~Lb L Lta.. IL vLta.. ~oc~"-(e. ...
/I.-\l. ('; '\"51\<:" e(1e i( ,{i"i<:t<l C~r";"'''' Tu:(L, "rle ci ""r ld.'.
c ... '-e(~" Cl"C(( ~ <"(1" ci I ... ;"cc!
Punti di riferimento Non si può far nulla senza la legge. La legge fa parte della vita deU 'uomo, è il puma di rifetimento che dà significaro. Ma non bisogna mai confondere riferimenti e prigioni ... l<. Riber
R. Ilil",r
IMMAGINI .HarzoU9
22 marzo 2009
40 DOMENICA DI QUARESIMA
Gv 33. 14-21
"Chiunque crede in lui non è condannato."
Gv 3. 18
"La luce è venuta nel mondo."
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40 DOMENICA DI QUARESIMA_
Vivere nella luce Vivere nella luce significa accettare di abbandonare tutte quelle pico cole cose che avvelenano il quotidiano. Significa uscire dalla mediocrità che frena il nostro cammino verso un mondo migliore. Significa rifiutare ognj desiderio di dominio, di essere il più grande. Signifka mettere un poco d 'umiltà al cenrro delia nostra vita. Vivere nella luce significa accettare di andare controcorrente, nel nome del Vangelo. Significa mostrare lU1. volto povero quando il denaro è la sola cosa che conta agli occhi degli uomini . Significa, anco~ ra e sempre, levare lo sguardo verso il cielo quando non è più alJa moda riconoscere un posto a Dio. Vivere nella luce . .. non significa guadagnare tutto e subito! Ma è sempre cosa migUore e più arricchente camminare nella luce e conoscere la gioia di chi cerca di sfuggire alle tenebre che pesano su questo mondo. L. Slei.n
Se ",f;-It~; (l'L ' ... 0;11.::.<>5"" ....
. H: cc.'" e (1. ~ eli ~c. lni .1.h,:e (>.»1 tiL Ile.l (CL tu c. va",.
n cuore di un padre L'amore di Dio arriva fino a dimenticare queUo che può oscurare le relazioru tra noi e lui, come se egli cono,scesse in anticipo tutte le nostre debolezze. 11 suo Amore dona un Figlio. Basta credergU per essere salvi. Que-s[o Figlio non ha il volto di un giudice, ma di un fratello . Ha il cuore di un padre che si dona interamen- Y'.~
"" ~ '~"'41 -: , f, .
te e fino in fondo, per ognuno di noi. Ne siamo veramente coscienti? '.SIein
- Y)~ - -~~ - Q!
L ,,,>'(eiH
I~GINI
29 marzo 2009
5a DOMENICA DI QUARESIMA
Gv 12, 20-33
"Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore,
rimane solo; se invece muore, produce molto fi.:utto."
Gv 12,24
"Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di
questo mondo sarà buttato fuori. E io, quando sarò
innalzato da terrd, attirerò tutti a me."
5a DOMENICA DI QUARESIMA_
Inno all'amore, inno alla fede Dio cominua a prendere l'uomo per mano. A cominciare da Adamo ed Eva che ha accompagnato 6n cWla loro nasci la. Passando per Noé con b. sua famigUa che ha sal· vato dal diluvio e col quale ha su-et[Q una nuova aJJeaI1Z<'l. E poi per rutro il popolo d'Israele cbe ba preso per mano per farlo uscire dall'Egino. E poi è stato il Cristo a prenderei per mano, con l'accoglienza riservata ai piccoli e soprattutto con la sua morte sulla croce., per aiutarci a proseguire il cammino, per guidarci \'erso il Padre. Quando Dio ci prende per mano, non ci [farra da bambini. Anche le coppie spesso si tengono per mano, c anche gli amici! Non è solo la. mano che guida il cieco perché Dio sa che noi sappiamo anche prendere in mano le cose e poi conosce il nO$[(O terribile bisogno di una cena liberh1.. La mano di Dio, se deve essere paragonara ; qualche cosa, potrebbe essere come il corrimano di una scala ... Quando ruuo va bene possiamo andare per la sca11, ma in altri momenrj ci aiutiamo col corrimano per andare avanti. La mano di Dio, comunque, è sempre presente: sta a noi abbandonarci ad essa in rutta fiducia. J05t:ph
Cjd ~ 'Al.VeJ" c (I.e r~Hi.,..c.,-è.... t4. (u i
-
TVTTl ~p_ M-OnLi-~i-. ~,Jc ",.v,'e.t i ... e 11ll.l}i.,) l-e ro.Hi.rd11..d jn1..I'1"t-'IC •. ,Ac?
Portare ed essere portati
.Io~pb
La sofferenza, purtroppo, è una realrà molro umana: Gesù stesso non le è sfuggito. Facendosi uomo, egli ha accert'<lto questo fardello e l'ha pona[O sino alla fine. In [al modo egli ci ba spalancato le porte della vita eterna, salvandoci dalla sofferenza ultima: la morte. Quando la sofferenza si fa sentire, continuiamo più che mai a portare Dio nel nostro cuore: egli porta il nostro fardello assieme a noi! Josepb
IMMAGINI Marzo 09 IMMAGINI DOMENICALI"
la Domenica Quaresimel 2ll Domenica Quaresima
Nel deserto Gesù rimase quaranta giorni. tentato da Satana.
Prendendo la parola. Pietro disse a Gesù : "Rahbì. è beUo per noi essere qui; facciamo u-e capanne, un? per te, una per Mosè e una per EUa».
3a Domenica Quaresimel
Allora Gesù fece una fruSl,l di coniicc:Ue e scacciò rulli fuori del lempio, con le pecore e i buoi.
4a Domen.ica Quaresima
«Dio. infani, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia s,ùva[() per Inezzo di lui,>.
Sa Domenica Quaresima
«Ora è il giudizio di questo mondo: ora il principe di questo mondo sar;ì gl:ualo fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, ;tnirerò rulli a mc".
_________________________ PER LE CELEBRAZIONI_
J.I<:_.I(l()S
Visita ai malati Visita per un complea.n.no Incontro di preghiera
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IMMAGINI Marzo 09 HUMOUR-SANTI"
Parche la Chi0s.3 non ha diviso la Quaresima in quatlro periodi di lO &iorni l'uno da diol,ibuirsi in luHe le si.· &ioni dell'snno?
la Chief;ll Mrebbe polulo h,lo. ma ha rllenulo oh. non ~;"eb""
S'falo r.aUio perché gli uo· mini 9VNlbbero resi~gg;81o
Mooo. Mosè. ~lI""rlO I. ~"Iral CO~ i luo, SChHlÌ?
"Rlsposttl illlribllitu (J papa
Bt:mcdello XV''' '-'""""'=~
Ah, ho pSSSlll0 una seHimana in un'abbazia. Non c'el1lné lelevisloM. né coropuler a nol'l 8V9VO il lelefonino,
Caterina Maria Drexel (Iuorta od 1955) Festeggiata il 3 marzo
Nacque a Filadelna, negli Sfati Uniti, eia una (,uniglia ricca e donò [Una la sua forruna per ~ostenere la popolazione nera, che viv'eva in uno stato miserevole dopo J'emancipa/Jont dalI<! schiavirù . Combatté i pregiudizi razziali e (andò le Suore del Santissimo Sacramenro J1er gli indiani e la !!.(;n[c di colore. Aplì molte scuole tra cui la "X;t ... ier Universi ty" ;\ New Orleans, nelb Luisi<lna, un' Universilà apena agli afroamericani.
N oJj2()(,
qu81lro \/Olia Carnevale a non avrebbero di&iun81o
una sole voli a.
Essere oalechlsla? P.,.ché no? Ma se non so ri"P0ndere ad '.mB domanda de; ragazzi. il noG'lro PD'rooo ha Un lel&fonino?
Luigi Orione (1872-1940) Festeggiato U 12 marzo
Discepolo di s,1J1 Giovanni Bosco, è il fond2torc di molti istituIi religiosi: i Figli ctelli Dr.~Il.<\ Provviden.za, le Piccole Sorelle Missionarie della Carit.à. le Suore: liedle tlel S;U1Q'\5Ùl\O Sacr-.unemo e gli Eremiti di Sani'A1berro. Questo :1postolo cleUa Oli~t.:r;jwfdia con.~aaò b. sua vit.1 ai dj~agJ':lti t :ti so{ft1'enLL p.JSSÒ rre :J.1lJ1i a soccorrere le \'ittinlt
dellerremOIO del 190R, che devastò Messina e Reggio Calabria. L'l sua ;lItì\'it;ì mission:lri;1 c0-
minciò in Brasile, nel 1913. Mori :l SanI'L1l10 in Italia. Fu beati6cato da papa Gi(l\ ;I\)(]i Paulo UO
nel 1980 e poi C.1f!onizl.a11) nel 2004. I .J.oIJ!1J7
Rebecca de lli.J.:olaya chiamata anche Rafqa Ar-Rayès
(1832-1914) Festeggiata il 23 marzo
Nacque a l'limb~:l. in Imano. A 21 anni enrro nel· la ViL1 rrligiosa e wl'enne insegnante. Nel lH60 \'ÌSSe il tùribile periodo dd rll:l:i.'iacro clei aistiani neUe mOnla.:,Ofle. Quando il gioV'JIle istinllo di cui faceva pane fu scinlto, scehe di ent.r:ue neU·Or· dine BatldiLl, tra le religiose maronite lil).1nesi. Mori cieca. Ndl:J $11..1 biogrJlh possiamo leggere: "Rafqa Ar·Ra\l· ~ t·I~·\ Jjbal IL'e e ;un;lv"J la SU;1 p:Uri.1.
il ubano. Era maronita N:! ama\'~ b. sila Chiesa maronil.1. Era r,,-~ÌA dell 'Ordine 1ib;·!fltSl· n;;u~ ,ni!:! td ama\'~ il stiO Ordine". J.!·U2(J 'i
IMMAGINI . 1Iarzo 09
144JlQ!
È una gl ferra di logoramento.
La 1"llorte verrò stanata.
La vita la sniderà dal pr%lulo del suo nascondiglio. Ailora.jì"nalmL~lte
gli uomini pOI rcmno s07"i'ide7>e
al/a l'ita nUOI'a!
Cha,-{e( .\iJ!;.;er
lilllo ai/a /lila
VARIAZIONI ..
Preghiera di primavera Tu, che fai fiorire quello che tocchi,
tu che nel bosco doni il vigore ai vecchi ceppi,
il sorriso a t1.Itte le bocd1e, la vita al cuore;
m che cambi il fango in pratene, che semini d'oro e di gemme
tutti gli anfratti, e metti dei raggi fin sulla soglia
delle macellerie!
o primavera, da rutti amara, tu che abbeIJisci anche una [amba
che appare verde all'estcmo, fai nascere una novità suprema anche nel profondo dei morti!
Che essi non siano più gli unici al mondo per i quali cu resti infeconda,
stagione d'amore! Fa' gennogliare nella loro polvere
la speranza divina della luce e del rirorno!
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• Un anno dì grazia, nonostante tutto
Crisi dei mercati finanziari, crisi del mondo economico, recessione, licenziamenti. cassa integrazione ... dichiaratamente gli ultimi mesi del 2008 non sono stati entusiasmanti. E non si sa Quando usciremo dal tunnel oscuro, quando potremo tornare a t irare il fiato, a guardare al futuro con una certa serenità. Inutile nasconderselo: è in queste condizioni che affrontiamo il nuovo anno. Col timore di dover stringere ulteriormente i cordoni della borsa, di faticare ancora di più a giungere a fine mese, di non riuscire a pagare il mutuo della casa agevolmente. Il rischio è che questa situazione ci incattivisca un po' tutti, ci renda meno compassionevoli verso i poveri (che tuttavia stanno peggio di noi), meno disposti a praticare la solidarietà nei confronti di chi conosce un disagio diecimila volte più consistente del nostro. Come reagiranno i cristiani? Come tutti gli altri? In ordine sparso, al grido di "Si salvi chi può! "? Oppure saranno capaci di trovare le ragioni della solidarietà. dell'accoglienza, della fraternità? Finora hanno dato del loro superfluo, di Quello che avanzava abbondantemente. Sapranno condividere anche il necessario? Saranno anch'essi facile esca di quelli che vogliono approfittare del momento per ricacciare indietro gli immigrati? Oppure faranno riferimento al Vangelo di Gesù per trovare la strada dì una convivenza pacifica e rispettosa delle diver· sità? L.:anno nuovo sarà. nonostante tutto, un anno di grazia, se saremo disposti ad accogliere la Buona Novella e a tasciarci trasformare dal suo Amore!
1.c.. ~o~~to sac. Roberto Laurìta
La selezione del fllese Ceri pasquali
Ceri per la veglia pasquale, 190/16 mm
Ceri paSQuali con impressioni in rosso e simboli liturgici. Alt: 190 mm: diamelro:16 mm.
A Senza indicazione dell'anno 1 cont '" SO pezzi Rit. 101 484 13,99 C/conl.
a Con indicazione dell'anno 2009 1 conf. = 50 pezzi Rit. 104 072 13,99 €/conl.
C Bugia in plastica scura ideale per ì ceri di 16 mm di diametro. 1 conf.= 50 pezzi Rif. 104 073 6,99 C/conl.
Ceri pasquali, 60150 mm
Ceri pasquali con Impressioni in rosso e simboli liturgici. Alt: 60 mrn; diamelro: 50 mm. 1 conf. = 50 pezzi Con Indicazione dell'anno 2009 Rit.104 074 25,99 €/00nl.
Senza indicazione dell'anno Rit.l01481 25,99 €/conl.
Bugia contro vento
Trosparenìe e senza olruno iscrizione, è particolarmente adotta alle candeledi 60 mm di alt . e 50 mm di diametro. 1 conf. '" 50 pezzi Rit. 101 482 6,15 €Jconf.
A
Cero pasquale, 150150 mm
Cero pasquale con impressioni in rosso e oro. Alt.: 150 mm; 0 : 50 mm.
A Con Indicazione dell'anno 2009 Rit. 104 075 1,99€/conf. do 12 e50 1.95 • do 24 es.: 1,89 do 48 es" 1.85
a Senza indicazionè dell'anno RH. 104 076 ',99€lconf. da 12 es.: 1,95. dn 24 es.: 1.89 da 48 es.: 1.85
Cero pasquale o per la comunione, 260/40 mm
Con aggiunte di cero per lo aoce. l'alla e l'omega. Fondo ceselloto e dorato. Alt : 260 mm e diametro: 40 mm.
RIf. 104 on 4,99 €/tonf. do 10 es.: 4.89 • da 25 60: 4.79 • do 50 es.; 4.69
A
. GLI AVVENIMENTI DEL MESE
16 gennaio 2009 Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Tema: San Paolo, un migrante, "apostolo dei popoli".
Dal 18 al 25 gennaio 2009 SeHlmana di preghiera per l'unl1à del crlsilanl: "Saronno uniti nella Tua mano" (Ez 37)
25 febbraio 2009 Mercoledl delle ceneri: cominc!a lo Quaresima
U no"t .... ~o è.nato Idc:nto t: ~-.it..I)palo Ilei' ogro ... Uldtà pastorale n t1ral ...... UruIùlJa.
Per CQmunjcare con IMMAGINI pER I..E
NOSTRE PARROCCHIE
Redazione: Sac. Roberto Laurita. Italia
Telefono: 00 33 820 888 460 (numero diretto internazionale)
Posta: EDIZIONI OBELIA B.I~ 29 F-67850 Herrlisheim (Francia)
Abbonam.: Tel.: 00 33 820 888 460 Fa.x: 00 333 88 96 70 96 email: editions.obeLia @online.(r
Awioo agli Europei : Coloro che hanno contabil ità I.V.A. potranno inviare il laro numero indfvìduale di Identificazione per le operazioni inleroornunitarie della C.E.E .. al fine di avere la fadurazione senza tasse.