2009 - Rassegna Stampa Softwork

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Parte della rassegna stampa di Softwork del 2009: nuovi prodotti, alleanze distributive e case-history RFID

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damiani
Rassegna Stampa 2009
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La presente Rassegna Stampa espone una parte del pubblicato off line che ha interessato Softwork nell’anno 2009: nuovi prodotti, alleanze distributive e case history RFID. La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa o a piè di pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato, non riproducibile.

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Testata

Data pubblicazione Gennaio 2009 Pagina 53 e 59 – Dossier Barcode & RFID Argomento:

Intervista

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INPRECISA GESTIONE DELLA PRODUZIONE■ Aldo Cavalcoli

RFID nelle linee di produzione

Fondata nel 1967, CM Lavelli, attualmente operativa con 4 linee di produzione e 100 addetti, è specializzata nella lavorazione dei

metalli per la produzione di lavelli e top in acciaio inox, affermandosi come leader nel mercato di settore. Interpretando lo stile italiano, CM Lavelli ha saputo coniugare le qualità di durata, funzionalità e praticità dell’acciaio inox al design moderno: per

conformità; situazione aggiornata magazzino semilavorato (finito e dei vari componenti); controllo delle tempistiche e quindi rendimento dei vari reparti. Il programma di Essedi per la tracciabilità degli articoli è stato ideato fedelmente a queste fasi, seguendo una sequenza di operazioni che consentono la conservazione dei dati e il monitoraggio delle attività; inoltre, tutte le casistiche di errore sono state prese in considerazione e affrontate secondo uno standard deciso internamente.

Flusso operativo della soluzione

tecnologica

Il flusso operativo si snoda attraverso una serie di step, il primo dei quali riguarda l’acquisizione ordine di produzione/cliente da mainframe, con import dal sistema gestionale degli ordini di produzione, secondo una priorità di evasione definita dall’ufficio commerciale. Segue il processo di prelievo piani da lavorare e l’associazione impegno cliente-articolo, con l’operatore che applica i tag RFID su ogni articolo prelevato da magazzino per la saldatura e accosta i lavelli all’antenna RFID di associazione (rilevamento volontario), abbinando così i tag di ogni lavello alla riga dell’impegno cliente: nel plant di produzione opera infatti un PC dove è visualizzato l’impegno cliente con le relative righe e la priorità di evasione; in tal modo è possibile conoscere l’avanzamento di produzione per ogni ordine e, per garantire all’operatore che l’acquisizione è avvenuta, un LED luminoso segnala la correttezza del passaggio. Inizia così la messa in lavoro alla saldatura (prima lavorazione) dei lavelli. È possibile rilevare lo stato di avanzamento del singolo pezzo (tracciabilità di produzione tramite RFID) grazie alle antenne posizionate lungo il tragitto dell’articolo. In particolare, operano 4 postazioni RFID di rilevamento

la sua produzione, infatti, CM si affida all’acciaio inossidabile 18/10 e a leghe di alta qualità, calcolando gli spessori in funzione dell’uso e ricorrendo a lavorazioni specializzate, con impianti ad alta tecnologia che mantengono una perfetta costanza di stabilità nelle lavorazioni. È in questo contesto produttivo, focalizzato su qualità e perfezione dei prodotti, che è intervenuto il plus tecnologico dell’RFID.

Tecniche, prodotti, servizi e fasi

di implementazione

L’azienda pone particolare attenzione al controllo della produzione per avere una percezione continua e veritiera dei vari reparti e dello stato di avanzamento di ogni singolo pezzo, ottenendo così in tempo reale tutte le informazioni relative non solo al processo produttivo, ma anche a una corretta e puntuale evasione degli ordini. Per monitorare costantemente gli oltre 4.000 articoli prodotti quotidianamente e tutte le possibili variabili in produzione, viene in aiuto la soluzione realizzata dalla software house Essedi Sviluppo di Vicenza, consistente in un sistema automatizzato che segue il work in progress della lavorazione garantendo una visione di tutta la catena di processo. Per una migliore comprensione dell’impatto ottimizzante dell’RFID, è utile un dettaglio delle fasi di lavorazione in CM, così suddivise: controllo zona saldatura; saldatura piano con vasca; situazione “On Demand” degli articoli in produzione; situazione “On Demand” degli scarti non conformi; stato avanzamento dell’ordine di lavoro, per stabilire quanto manca ancora da produrre per cliente o per articolo; rintracciabilità del lotto di lavoro; gestione completa del magazzino (stato articolo e situazione avanzamento); controllo delle non

Un produttore vicentino di lavelli e top in acciaio ha introdotto l’identificazione in radiofrequenza nella sua linea di fabbricazione, ottenendo tangibili miglioramenti in termini di resa e qualità.

L’introduzione dell’identificazione in

radiofrequenza nell’impianto di CM lavelli ha

comportato una più precisa gestione della

produzione e l’azzeramento del magazzino grazie

a lavorazioni e spedizioni dei pezzi in tempo reale.

In CM lavelli, il plus tecnologico dell’RFID è

intervenuto in un contesto produttivo focalizzato

su qualità e perfezione dei prodotti.

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gennaio 2009

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tag all’inizio del processo produttivo con la

saldatura, e 6 postazioni RFID di rilevamento

automatico, 4 all’inizio di ogni nastro

trasportatore, uno all’ingresso del tunnel di

lavaggio e uno all’uscita dello stesso. La

vasca di lavaggio è l’area dove si convogliano

tutti i lavelli prodotti, provenienti cioè dalle

varie linee di produzione e abbinati ai vari

ordini. Il lavello con tag è appeso a una sorta

di giostra per il lavaggio con acqua calda

e acidi, affinché il suo ingresso e la sua

uscita dal tunnel sia rilevato in automatico

tramite 2 postazioni di rilevamento con

fotocellula. Uscito l’articolo dal tunnel di

lavaggio (fase finale), questo viene rilevato

automaticamente dall’antenna RFID,

segnando così la fine del processo produttivo;

l’operatore stacca poi il tag e lo deposita

in un apposito contenitore per successivo

riutilizzato. Sul lavello è infine apposta

un’etichetta adesiva che riporta un codice

a barre associato all’impegno cliente e alle

informazioni per gestire il foro, i componenti,

l’imballo e quant’altro necessario. Per il

carico lavello nell’area spedizioni, un lettore

barcode rileva il pezzo e trasmette a dei

monitor quali complementi e confezione

sono da abbinare al prodotto; l’etichetta

permette lo smistamento in funzione

dell’ordine cliente, fotografando così la

situazione di magazzino aggiornata al singolo

pezzo, con la possibilità di evidenziare

ammanchi per le consegne. Tramite terminali

palmari wireless vengono poi stilate le bolle

di spedizione direttamente da fabbrica,

leggendo i vari barcode. La soluzione Essedi

prevede quindi anche l’interazione tra

barcode e RFID: a fine produzione leggendo

il tag viene generata un’etichetta con due

barcode, uno è destinato a CM per la gestione

interna, mentre l’altro riporta il codice deciso

dal cliente in modo che il prodotto sia già

codificato una volta entrato in magazzino.

La tecnologia RFID adottata

Si erano vagliate altre soluzioni, per

esempio centrate solo su lettori barcode,

ma alcune fasi di lavorazione, tra cui il

lavaggio a 150° e il contatto con soda

caustica, danneggiavano l’etichetta, e in

più era imposta un’identificazione manuale

pezzo per pezzo anzichè un rilevamento

automatico con antenne dislocate lungo

la linea di produzione. La scelta è quindi

ricaduta sull’RFID con una soluzione

basata su materiale fornito da Softwork,

distributore a valore aggiunto di tecnologie

RFID attive e passive nelle varie bande

di frequenza (LF, HF e UHF), che è stato

il partner tecnologico dell’applicazione.

Il sistema RFID implementato opera alla

frequenza 13,56MHz standard ISO 15693;

in particolare, nella postazione di saldatura

che segna l’ingresso dell’RFID, opera un

Controller Long Range (ID ISC.LR2000-

A Long Range Reader) collegato, con

multiplexer, a 4 antenne industriali 300x300.

La rilevazione del passaggio del lavello nel

tunnel di lavaggio è assicurata dal Controller

Industrial Mid Range (ID ISC.MR200-E

Industrial Ethernet Mid Range Reader),

collegato a un’antenna custom mobile di

circa 35x24cm: si tratta di un’antenna snodata

e parzialmente flessibile per consentire

l’avvicinamento e l’eventuale urto del

lavello, appositamente studiata e creata per

CM Lavelli dal Dipartimento Ricerca &

Sviluppo di Softwork. I tag RFID sono a

forma circolare in epoxy, resina impermeabile

e ad alta resistenza, ideale per l’ambiente

industriale della produzione di lavelli; il tag

è dotato di chip I-Code SL2 con dimensioni

30x1,6mm.

Gli obiettivi raggiunti

Dopo la fase iniziale di analisi e studio di

fattibilità, nel luglio 2007 è decollato lo start-

up in CM Lavelli, facendo riscontrare a oggi

un netto miglioramento del rendimento della

produzione e un controllo preciso delle scorte.

L’introduzione dell’RFID nell’impianto

di lavorazione ha quindi permesso una più

oculata economia di gestione, ottimizzandone

tempi, rese e costi: gestione precisa della

produzione, azzeramento del magazzino

grazie alla lavorazione e spedizione dei pezzi

realtime sono benefit di chiaro valore. ■

Inizio della linea di produzione

in CM Lavelli: l’operatore

applica il transponder

sull’articolo prelevato da

magazzino e avvicina il

lavello all’antenna RFID di

associazione, abbinando così il

transponder applicato al lavello

alla riga dell’Impegno Cliente.

L’attuale disponibilità di una grande varietà di

opzioni a livello tag e lettori, permette di configurare

l’RFID come vera e propria tecnologia abilitante per

l’ottimizzazione die processi produttivi.

Applicazione CM Lavelli: vista

della linea di produzione.

Applicazione CM lavelli: particolare del tag RFID

apposto sul lavello.

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gennaio 2009

Visentin
Highlight
Visentin
Highlight
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Testata

Data pubblicazione Gennaio 2009 Pagina 32, 33 – Sezione Servizi & Tecnologie Argomento:

Referenza Il Melograno

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In caso di mancata consegna restituire all’editore che si impegna a pagare la relativa tassa presso il CMP di Roserio - Milano

RS Components, distri-butore a catalogo, haannunciato un ulterioreampliamento della pro-pria offerta, grazie a

Power Integrations, azienda che producecircuiti analogici integrati ad alto voltaggioper conversione di potenza, all’avanguardiain termini di efficienza energetica. RS inse-rirà a catalogo oltre 120 prodotti di PowerIntegrations che integrano la tecnologia aefficienza energetica EcoSmart in grado diaumentare considerevolmente l’efficienzadell’alimentazione lungo l’intera gamma dicarico. Inoltre, RS metterà a disposizione ikit di progettazione di riferimento di PowerIntegrations che includono modelli, tabellee documentazione completa.“Power Integrations ha costruito la propriareputazione su integrati per la conversionedi potenza innovativi e di ridotte dimensio-ni che semplificano lo sviluppo di alimenta-tori efficienti e a costi contenuti” affermaBen Sutherland, direttore commerciale diPower Integrations. “RS Components ha

lavorato con noi per selezionare una combi-nazione di prodotti e servizi in grado di sod-disfare le esigenze dei progettisti di oggi. RScondivide la nostra missione: entrambilavoriamo per superare gli standard mon-diali di efficienza energetica e di riduzionedell’impatto ambientale di produzione del-l’energia, senza aumentare i costi dei pro-dotti elettronici”. Klaus Goeldenbot, regio-nal general manager per l’Europa di RSComponents, ha commentato: “La maggio-re efficienza energetica nella progettazionee il power management sono le maggiori sfi-de che i nostri clienti si trovano a fronteg-giare oggi, soprattutto se operano nel setto-re R&D. Per RS è quindi strategica la sceltadi collaborare con questa azienda, che è unproduttore all’avanguardia nel settore del-l’elettronica e che ci permetterà di amplia-re e migliorare la nostra offerta di prodottiper l’alimentazione”.

readerservice.itPower Integrations n. 01RS Components n. 02

Quindicinale di notizie e commentiper l’industria elettronica

all’interno

VETRINACONNETTORI: SI PUNTASULL’INNOVAZIONEpagina 8

DISTRIBUZIONEUN SANO OTTIMISMONEL MERCATO RFIDpagina 11

INTERVISTESISTEMI OPERATIVIREAL TIMEpagina 13

È POSSIBILE ACCEDEREDIRETTAMENTE AL SITODI EONEWS DIGITANDO

WWW.EO-NEWS.IT

Un’iniziativaall’avanguardiaRambus, azienda specializzata nell’architettura di

memorie ad alta velocità, ha annunciato la sua Mobi-

le Memory Initiative: uno sforzo che si concentra su

tecnologie di memoria a banda larga e a bassa poten-

za mirate a raggiungere una velocità di trasferimento

dati di 4,3 Gbps per applicazioni portatili e a basso

consumo. I progettisti potranno quindi ottenere con

un unico dispositivo mobile Dram più di 17 gigabyte

al secondo di larghezza di banda della memo-

ria. Secondo Rambus, tale tecnologia permetterà la

realizzazione di un’architettura di memoria ideale per

la futura generazione di smartphone, netbook, giochi

portatili, e prodotti multimediali portatili. Martin

Scott, senior vice president of Research and Techno-

logy Development in Rambus, sostiene che “dal

momento che le aspettative dei consumatori cresco-

no soprattutto per le applicazioni di

infotaitment su dispositivi mobili, le

nuove soluzioni di memoria saran-

no necessarie per tenere il passo

con la continua richiesta di lar-

ghezza di banda”. “Con le tecnolo-

gie innovative sviluppate attra-

verso la Mobile Memory Iniziati-

ve, Rambus renderà possibile

tutta una vasta gamma di appli-

cazioni mobile avanzate in grado di ‘arricchire’ la

vita dei consumatori di tutto il mondo.” Rambus ha

unito la sua esperienza nella banda larga a

un’efficiente gestione della potenza di segnale

per definire l’architettura Mmi. In particolare, per lo

scambio di dati viene utilizzato un segnale differen-

ziale a bassa tensione e altre tecniche circuitali otti-

mizzate per ridurre in modo massiccio il consumo

di energia; un sistema di clock molto flessibi-

le (FlexClocking Architecture) e adattativo, che

permette di gestire operazioni ad alta velocità

con un’interfaccia Dram semplificata; e una nuova

modalità di gestione dell’energia, chiamata Advanced

Power State Management, che consente di modifi-

care il clock in tempo reale in funzione delle esi-

genze istantanee di prestazioni e consumi.

Rambus readerservice.it n. 04

Intel Corporation ha completato la fase disviluppo del processo di produzione di nuo-va generazione, che comporta un’ulterioreriduzione dei circuiti dei chip a 32 nano-metri (un miliardesimo di metro). L’azienda è quindi in grado di rispettare itempi di avvio della produzione per il quar-to trimestre 2009. Questa futura genera-zione è basata su transistor ancora più effi-cienti dal punto di vista energetico, ad altadensità e a elevate prestazioni. Grazie alcompletamento della fase di sviluppo dellatecnologia di processo a 32 nm e alla possi-bilità di avviare la produzione in questoperiodo, Intel è in grado di rispettare i tem-pi ambiziosi di produzione e lancio di pro-dotti definiti nella propria strategia ‘tick-tock’ che prevede l’alternanza tra l’introdu -zione di una microarchitettura dei pro -

cessori completamente nuova e un processo diproduzioneall’avanguardia o gni 12mesi circa. “Le nostre competenze nellaproduzione e i prodotti risultanti ci hannoconsentito di consolidare la nostra leaders-hip nelle prestazioni e nella durata dellabatteria dei notebook, server e PC desktopbasati su architettura Intel” ha commenta-to Mark Bohr, Intel senior fellow e directorof Process Architecture and Integration.“Come abbiamo dimostrato quest’anno, lastrategia di produzione e l’esecuzione cihanno permesso di creare linee di prodotticompletamente nuove per Mid, dispositiviCE, computer embedded e notebook”.

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508/25 FEBBRAIO 2009

RS Componentse Power Integrations

Cari lettori, inviate le vostreopinioni, commenti e propostedi collaborazione.Antonella Cattaneo

[email protected]@fieramilanoeditore.it

E' attivo il servizio di readerservice all'indirizzo:www.readerservice.it

PAOLAVISENTIN,

responsabilemarketing &

comunicazionedi Softwork

Intel e la tecnologiadi processo a 32 nm

KLAUSGOELDENBOT,RS Components

MARTIN SCOTT,Rambus

MARK BOHR,Intel

01_primaVB_508_OK2okok:Layout 1 6-02-2009 10:50 Pagina 1

Visentin
Oval
Page 9: 2009 - Rassegna Stampa Softwork

Fondata nel 1987, Softwork hasede a Concesio (BS) e si qualificacome un distributore a valore ag-giunto di tecnologie e soluzioniRfid. Alle domande di EONews ri-sponde Paola Visentin, responsa-bile marketing & comunicazionedell’azienda.

D: Quali sono i principali mercatidi sbocco per le tecnologie e i pro-dotti di Softwork?R: Softwork si qualifica come di -stributore a valore aggiunto di tec-nologie Rfid, attive e passive, che invirtù delle loro peculiarità tecnichee prestazionali sono etichettabilicome trasversali; in altri termini, inostri sistemi Rfid possono trovareconcrete implementazioni in mol-teplici mercati, rispettando alcunidogmi della fisica, tra cui la presen-za di metallo e sostanze liquide.Con un flash back nel 2008 è possi-bile comunque individuare alcunisegmenti di mercato più ‘frizzanti’,dove la nostra tecnologia ha regi-strato un maggior impulso applica-tivo: l’agro-alimentare, in virtù an-che della normativa che stabiliscel’obbligo di tracciare il prodotto inuna logica da monte a valle (dalproduttore fino al punto vendita) eviceversa, ha trovato nell’Rfid lostrumento tecnologico ideale perpreservare la qualità e la sicurezza,quindi l’appeal del marchio, e mi-gliorare in efficienza i processi dilavorazione; tra i più recenti testi-monial di questo comparto figura-no il Melograno, azienda riminesededita ai prodotti della IV gamma(verdure pronte per l’uso e confe-zionate in busta) e la CooperativaAgricola Ortoamico, che affida al-l’Rfid l’intero ciclo produttivo e dis-tributivo delle sue colture, dallaserra fino ai centri logistici dellaGdo. Anche il settore manifatturie-ro ha recepito i vantaggi dell’Rfid,soprattutto per automatizzare emeglio monitorare le linee produt-tive che operano in modalità just-in-time, evitando stock di magazzi-no troppo onerosi e azzerando glierrori umani. Tra gli esempi più si-gnificativi spicca il caso di AntoliniLuigi, terzo produttore e distribu-tore al mondo di pietra naturale, lacui sede principale nel veronese siavvale di sistemi Rfid per gestire lalogistica dei blocchi di materiale inarrivo da tutto il mondo e la collo-cazione delle circa 900.000 lastreprodotte annualmente, unitamenteal controllo delle linee di produzio-ne. Un semplice dato numericoesprime in modo chiaro il benefit

generato dall’introduzione dell’R-fid: l’inventory di circa 7.000 bloc-chi di marmo richiedeva l’impegnodi un operatore per 14 giorni, men-tre dopo l’implementazione dell’R-fid la medesima operazione richie-de un giorno. Infine, i settori dell’e-dutainment, come nel caso dei cin-que castelli leccesi dove l’Rfid sitraduce in una guida multimedialeche accompagna in modo diverten-te il turista nella loro visita, dellasecurity e del controllo accessicompletano la lista di alcune tra lenostre più significative esperienzeapplicative nel 2008.

D: In quale misura il settore ri-sente dell’attuale situazione eco-nomica?R: Il 2008 si è concluso per Soft-work con un bilancio in segno po-sitivo, sia pur contenuto. L’esitova interpretato innanzitutto con-siderando una particolarità opera-tiva dei progetti Rfid,che richiedono un ti-ming di medio-lungoperiodo: prove di labo-ratorio presso il nostroRfid Testing Center, studio di fat-tibilità on-site, progetto pilota einfine progetto esteso sono le fasidi una corretta implementazionedell’Rfid, che impatta la nostraazienda nell’arco di un tempo al-trettanto dilatato. Ciò può in par-te spiegare perché, alla fine del2008, non abbiamo risentito deiventi sfavorevoli che soffiavanosull’economia mondiale. Signifi-cativi sono poi in questo tema gliinnesti che l’entità pubblica puòapportare soprattutto alla piccolae media imprenditoria sotto for-ma di finanziamenti, controbilan-ciando l’incertezza economica delmomento: la nostra azienda, adesempio, ha partecipato come for-nitore di hardware Rfid ad alcuniprogetti metadistrettuali per latutela del Fashion Made in Italy,dove l’Rfid opera come strumento

efficiente ai fini dell’anti-contraf-fazione e quindi della tutela delmarchio.

D: Quali sono il fatturato di Soft-work e il suo market share nelmercato italiano dell’Rfid?R: In questo mercato non si è ve-rificata quell’esplosione che erastata vaticinata dagli analisti disettore. Più realistica è risultata laprevisione di Gartner, una fra lepiù importanti società di consu-lenza e ricerca nel campo dell’IT:dopo una fase iniziale di frenesia edi ampia popolarità, alimentata daaspettative non sempre corrette, ilmercato è entrato verso la metàdel 2008 nella fase di disillusione,per risalire poi lentamente e asse-starsi su un volume più consonoalla realtà e all’insegna del conso-lidamento. Un simile andamentodi mercato, sintetizzato nell’e-spressione ‘hype cycle’, si è tra-dotto, nel nostro caso, in un fat-turato 2008 di 1.300.000 euro:l’importo, fedelmente al nostromodus operandi di distributore, siriferisce alle componenti Rfid dinatura hardware (reader, antenne,transponder, periferiche ecc.) econsulting ai nostri integratorpartner nei progetti basati su tec-nologia di identificazione automa-tica in radiofrequenza.

D: Come si ripartisce questo fat-turato tra le differenti tipologie diprodotto?R: Lo scenario Rfid in Italia è mu-tato considerevolmente a seguitodel decreto Gentiloni del luglio2007, che ha stabilito la completaliberalizzazione della fascia di fre-quenze UHF usate dai tag Rfid pas-sivi, sbloccando così la situazionedi stallo in cui il nostro Paese sitrovava relativamente a questabanda di frequenza. Gli effetti, perla nostra azienda, si sono sentiti so-prattutto nel corso del 2008: conti-nua immissione di nuovi dispositi-

vi UHF e impulso aiprogetti operativi su

questa banda, cannibalizzando tal-volta soluzioni basate sulla Rfid at-tiva. Nel contempo, il consolida-mento dell’UHF e la consapevolez-za dei suoi pregi e difetti ha raffor-zato l’adozione dell’HF là dove que-sta frequenza meglio risponde alleaspettative dell’utente. Abbiamo re-gistrato un positivo riscontro dimercato per i dispositivi Rfid madeby Softwork, creati dalla DivisioneR&D del nostro Dipartimento Tec-nico a completamento del venta-glio di proposte del nostro catalo-go: tra questi spiccano soprattuttoil PR50 e il suo alter ego in bandaUHF (PRU50), dispositivi di facileimplementazione, dai costi conte-nuti e performanti.

D: Quali sono le previsioni e gliobiettivi di Softwork per i prossi-mi anni?R: Condividendo la frase pronun-ciata dal neo-eletto presidente Oba-ma in occasione dell’inaugurationday ‘abbiamo scelto la speranza,anziché la paura’, anche noi abbia-mo individuato per il futuro obiet-tivi precisi, che si ispirano alla filo-sofia che abbiamo adottato fin dal-l’inizio: puntare sulla qualità deidispositivi trattati, preventivamen-te sottoposti ai nostri meccanismidi test e collaudo, sulla competenzain tema Rfid - layer fisico, con unanutrita agenda di training per i Vare un nostro dipartimento tecnicopiù strutturato e forte di nuove fi-gure professionali, in grado di stu-diare e realizzare anche sistemiRfid custom e di eccellere nei servi-zi proposti ai Var, per i quali stiamostudiando un nuovo channel part-ner Program di supporto, agevola-zioni e benefit. Questo non signifi-ca ignorare il delicato contestoeconomico dei nostri giorni, ma fil-trarlo con la rete di un ragionevoleottimismo, credendo nella nostramission aziendale e nella tecnolo-gia trattata.

readerservice.it

Softwork n. 22

EONEWS n. 508 - 25 FEBBRAIO 2009

11DISTRIBUZIONE

Un sano ottimismonel mercato Rfid

ANDREA CATTANIA

PAOLA VISENTIN,responsabile marketing &

comunicazione di Softwork

Softwork, azienda che opera nel mercato nazionale della tecnologia Rfid,coniuga l’attività di distribuzione con la produzione di apparati anchecustomizzati, offrendo al mercato consulenza, progettazione,realizzazione e fornitura di un’ampia gamma di soluzioni

HF Work-Tag, un prodottoRfid di Softwork

11_distribuzione_508Ok:Layout 1 4-02-2009 16:42 Pagina 11

Page 10: 2009 - Rassegna Stampa Softwork

Testata Automazione e Strumentazione

Data pubblicazione Febbraio 2009 Pagina 69, 70 e 71 – Speciale: Applicazioni food&beverage Argomento:

Referenza Cooperativa Agricola Ortoamico

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Testata Automazione Industriale

Data pubblicazione Febbraio 2009 Pagina 113 – Sezione: News Prodotti Argomento:

New Product Mid Range Reader MRU200i

Page 14: 2009 - Rassegna Stampa Softwork

Testata DATACollection

Data pubblicazione Gennaio / Febbraio 2009 Pagina 24, 25 – Speciale: Survey AIDC 2008-2009 Argomento:

Contributo Softwork all’analisi di mercato

Page 15: 2009 - Rassegna Stampa Softwork
Page 16: 2009 - Rassegna Stampa Softwork

Testata

Data pubblicazione 9 marzo ’09 Pagina 46 – Inserto .ICT & Tech Solutions Argomento:

Referenza ASM Venaria

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Testata Top Trade Informatica

Data pubblicazione aprile 2009 Pagina 87 Argomento:

Dossier Distributori: costruire la distribuzione di domani

Page 18: 2009 - Rassegna Stampa Softwork

Testata Automazione Industriale –

Data pubblicazione marzo ’09 Pagina 94, 95 e 96 Argomento:

Referenza Il Melograno

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Testata Linea EDP

Data pubblicazione 2 marzo ’09 Pagina 9 Argomento:

Referenza ASM Venaria Reale

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Testata DATACollection

Data pubblicazione aprile 2009 Pagina 32, 33 e 34 Argomento:

Referenza Wolters Kluwer Italia

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FILIERA

53Giugno 2009

CIBIPRONTI

Secondo quanto stabilito dal regolamento Ue 178/2002 è scattato l’obbligo per le aziende operanti nel settore alimentare di

disporre di sistemi che consentano di fornire alle autorità competenti informazioni riguardanti tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione degli alimenti.Il tema della tracciabilità e rintracciabilità trova ne Il Melograno un testimonial esemplare: fondata nel 1987, l’azienda focalizza la sua attività nella lavo-razione e trasformazione delle colture in insalate, verdure e frutta pronte per l’uso e confezionate in busta, vassoi filmati, vassoi in flowpack. L’obiettivo principale dell’azienda è quello del controllo e gestione dell’intera filiera: dalla coltiva-zione alla distribuzione finale.L’azienda vive una svolta decisiva nel 1990, quan-do stringe rapporti commerciali con la Gdo (Coop Italia,Conad); nel 1999 Il Melograno amplia i suoi programmi produttivi con aziende biologiche.A questo punto interviene l’Rfid nel processo produttivo, per meglio garantire l’affidabilità dei propri prodotti. APPLICAZIONE RFIDIl sistema Rfid implementato da Il Melograno raccoglie e quindi memorizza lungo la linea di pro-duzione le informazioni rilevanti di avanzamento del singolo prodotto, lotto, unità di trasporto o di carico, rispondendo così all’esigenza di creare un legame certo tra il flusso logistico dei prodotti e quello delle informazioni nei sistemi software.Nel dettaglio, il flusso operativo de Il Melograno: • Ricevimento del prodotto: Al ricevimento, le materie prime sono sottopo-

ste ad un controllo qualitativo e quantitativo: operazioni di pesatura e controllo visivo della qualità. La materia prima viene così “identifica-ta” mediante la scrittura di un tag Rfid apposto al bancale.

• Produzione: Nella fase di produzione, in cui il prodotto è

sottoposto al lavaggio con acqua in apposite vasche e all’asciugatura, i cassoni contenenti i semilavorati sono identificati con un tag; ogni

lotto è automaticamente generato dal sistema e il suo riferimento univoco è scritto sul tag a fine linea di lavorazione. La lettura e smarcatura dei tag lungo le linee di produzione sono effettuate manualmente dagli operatori di linea che hanno come riferimento i reader Rfid di inizio linea di lavaggio e fine linea di lavaggio.

• Confezionamento e spedizione: In questa fase il prodotto in uscita dalle linee di

lavaggio (semilavorato) è caricato nelle linee di confezionamento median-te i cassoni (bin), ognuno identificato con un tag. Il risultato è quello di cono-scere con esattezza il con-tenuto di ogni singolo bin.

L’operatore responsabile dell’imbustatrice effettua la timbratura del tag Rfid nel relativo reader di inizio linea indicando così al sistema il codice lotto di produzione associato al cassone di semilavorato. Il sistema si collega alle timbratri-ci orizzontali e verticali, inserendo automatica-mente il codice di trac-ciabilità sulla confezione e salvando lo stesso su database.A questo punto della filiera, il prodotto viene destinato alla vendita o stoccato nelle apposite celle frigorifere.L’architettura Rfid implementata opera alla fre-quenza 13.56MHz e si compone di: proximity reader PR101 con antenna integrata, apposita-mente customizzati da Softwork per Il Melograno, al fine di recepire una serie di I/O ed essere gestiti tramite interfacciamento ethernet. Per rispondere all’habitat operativo della linea di produzione de Il Melograno, caratterizzata dalla presenza di acqua e umidità, le componenti Rfid sono inglobate all’interno di un box di protezione in Pvc.

www.ilmelograno.comwww.softwork.it

La leva innovativa dell’Rfid: il caso de “Il Melograno”

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Testata DATACollection

Data pubblicazione Maggio 2009 Pagina Speciale RFID & Location Systems, pagg. 32-33 Argomento:

Referenza Comune di Sant’Antonio Abate

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Testata Selezione di Elettronica

Data pubblicazione Giugno 2009 Pagina 36 – Focus: Applicazioni RFID Argomento:

Referenza Consorzio Prosciutto San Daniele

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Testata IEN Italia

Data pubblicazione Giugno 2009 Pagina 5 – Sezione: Industry News Argomento:

MRU200i

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identificazione automaticaimballaggio

27settembre 2009 n. 4

Nell’architettura RFID realizzata tramite la collaborazione con il partner tecnologico Softwork, le antenne per la lettura dei tag sono collegate attraverso uno splitter a un controller montato sotto il tettuccio della cabina e collegato ad un computer veicolare con schermo touchscreen.

I benefici più tangibili riguardano la semplificazione delle operazioni di gestione dei contenitori. Per la tracciabilità, il sistema RFID operante a 13,56Mhz e basato su tecnologia fornita dal distributore a valore aggiunto Softwork garantisce l’assenza di involontari errori umani e mantiene memoria di tutte le operazioni effettuate sul singolo contenitore univocamente identificato dal codice seriale del tag applicato. In prospettiva vi è la possibilità di estendere l’applicazione anche ad altri prodotti ortofrutticoli coltivati nel Fucino e spesso lavorati negli stessi impianti delle patate. Per questi prodotti i contenitori, in materiale plastico, sono riempiti direttamente sul campo: la quantità di polvere o di fango che li ricopre rende praticamente impossibile l’uso di sistemi basati su codici a barre. Inoltre, la scelta dell’RFID rispetto al barcode è motivata anche dalla quantità di informazioni scrivibili direttamente dal carrello in fase di prelievo, e dalla possibilità di numerosi riutilizzi dei tag permanentemente attaccati ai contenitori.

Risultati e prospettive

Tramite l’RFID è stato possibile creare una

procedura automatica che consente, in base

alle richieste di quantità e caratteristiche del

prodotto, di velocizzare prelievo e confezionamento,

abbattendo drasticamente la possibilità di errori.

Confezionamento su misura del cliente

Il confezionamento e imballaggio di un prodotto, conside-rando le esigenze di un cliente, può essere standard o su misura. Questa semplifi cazione è indubbiamente eccessiva in quanto non tiene conto delle complessità che riguardano il mondo del packaging, ma ci aiuta a introdurre l’applica-zione che proponiamo di seguito, relativa a un impianto di stoccaggio e confeziona-mento di patate della AMPP (Associazione Marsicana Produttori Patate) sito in San Benedetto dei Marsi, in privincia de L’Aqui-la. L’impianto ha una capacità di immagaz-zinamento di 110.000 quintali suddivisa in 11 celle, in ciascuna delle quali trovano po-sto circa 800 contenitori da 12 quintali.

Le operazioni preliminariLe patate arrivano all’impianto dal campo di raccolta, allo stato sfuso su camion o rimorchi agricoli. Ad ogni carico è assegnato un codice di consegna (documento), sottoinsie-me omogeneo del lotto a cui appartiene. Durante la pesatu-ra in ingresso, i dati relativi al lotto-documento sono scritti su un tag “campione” che accompagna il mezzo alla sta-zione di scarico dove, con una prima cernita meccanica, si riempiono dei contenitori in legno con un tag RFID. Allo

scarico di un mezzo, il rela-tivo tag “campione” è utiliz-zato per trasferire i dati, at-

traverso il sistema RFID installato sul carrello, al computer veicolare a bordo, evitando così di digitare i dati sul touch screen. Letto il tag “campione”, il carrellista sceglie la fi la della cella preassegnata in cui de-positare i contenitori, con determinazione automatica di stiva e livelli occupati; per i contenitori successivi è propo-sta la stessa fi la fi no al suo completamento. I dati del lot-to-documento e le coordinate dei contenitori sono scritti sui tag apposti sui contenitori, registrati sul database del computer veicolare e trasferiti via rete wireless al server che gestisce l’applicazione.

Le fasi finali In fase di confezionamento, sulla base delle caratteristiche di prodotto richieste dai clienti, sono generati gli ordini di prelievo andando a ricercare i contenitori di un lotto-docu-mento che soddisfa le caratteristiche richieste. Gli ordini di prelievo, defi niti sul server, vengono trasmessi al carrel-lo. Al momento del prelievo viene verifi cata la rispondenza dei dati letti dai tag con quelli ricevuti dal server. I conteni-tori selezionati sono trasportati alla linea di lavaggio, cerni-ta manuale e confezionamento. I dati del lotto-documento sono trasferiti al computer che gestisce la stampa on line delle etichette barcode automaticamente applicate su ogni confezione di peso adeguato per il consumo fi nale.

La coltivazione della patata nel Fucino copre circa 4000 Ettari, pari al 30%

della superficie dell’alveo dell’ex-lago prosciugato nel 1876, con una produzione

annua fino a 2 milioni di quintali.

I tag apposti nell’impianto di San Benedetto dei Marsi sono in PVC, formato Credit Card, con memoria 1Kbit.

Il sistema RFID nel Fucino opera alla frequenza 13.56 MHz (HF), standard ISO 15693. In particolare, i carrelli sono stati equipaggiati con due antenne 300/300 montate sulle forche in modo da risultare centrate rispetto ai tag di due contenitori sovrapposti.

il mondo del packaging, ma ci aiuta a introdurre l’applica-

11 celle, in ciascuna delle quali trovano po-traverso il sistema RFID installato sul

carrello, al computer veicolare a bordo, evitando così di

Nell’applicazione è stato usato, tra gli altri componenti hardware, un controller industriale mid range ISC MR200 (in figura), mentre

un altro controller ISC MR101A, con una Paddle Antenna A140/140, è collegato al computer

installato nell’ufficio della bascula per la pesatura dei mezzi di trasporto.

[email protected] 27 14-07-2009 9:52:16

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Testata

Data pubblicazione Agosto 2009 Pagina 911, 912 e 913 Argomento:

Referenza RFID in Molino Alimonti

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52 - SiStemi&impreSa N.7 - luglio/agoSto 2009

O ggi, le tecnologie per la tracciabilità che hanno rag-giunto un elevato grado di maturità corrispondono normative ben definite ma non un’altrettanto ap-

profondita conoscenza da parte degli end user. Eppure, a fronte di un investimento iniziale a volte impegnativo, i vantaggi sono evidenti: controllo di tutta la filiera, snellimento dei processi, risparmi economici, di tempo e di risorse, riduzione del margine d’errore e garanzia di qualità. I settori più sensibili sono noti: alimentare, healthcare, retail, trasporti e logistica. Ma i campi di applicazione sono potenzialmente infiniti e, purtroppo, an-cora poco sfruttati. Come si cambia la situazione? È quello che abbiamo chiesto ad alcune aziende del settore. Che riassumono le loro idee in due parole: fare innovazione. L’unico modo per dare una spinta decisiva al cambiamento.

RfId: fra tecnologia, cultura e innovazione Oggi, la tecnologia RfId è matura e in continua evoluzione, affidabile e a livello normativo segue standard Iso ben defi-niti. Come ci spiega Massimo Damiani, Amministratore di Softwork, “L’RfId è una tecnologia in crescita costante; mentre all’inizio i prodotti erano general purpose, oggi si pro-ducono anche apparecchiature specializzate per applicazio-ni specifiche. Le tecnologie utilizzate sono diverse e hanno campi di applicabilità infiniti: anche per questo è necessario compiere studi di fattibilità, cercando di individuare la tecno-

logia più adatta e valutando costi e benefici”.Tra i settori più ricettivi, anche grazie a normative stringenti, sicuramente è presente l’agroalimentare. “Anche in questo settore – continua Damiani – le ap-plicazioni in essere e in evo-luzione sono diverse, già da parecchi anni. Qui l’RfId, pur avendo un costo iniziale importante, consente con il

L’importanza di fare innovazione

di Gianmaria Francesconi

speciale tracciabilità

tempo risparmi maggiori rispetto, per esempio, al classico codice a barre. Risparmi non solo economici, ma anche di tempo e di risorse; inoltre, l’RfId riduce il margine d’errore e permette l’identificazione simultanea di interi stock, invece che dei singoli pezzi”. A fronte di un investimento iniziale quindi, solitamente lega-to alla necessità di rivedere il sistema informativo e di proces-so, seguono risparmi e benefici notevoli. “Come dimostra – conferma Damiani – il caso di un nostro cliente, la Coopera-tiva agricola Ortoamico, che ha adottato un sistema integrato basato su innovative tecnologie, tra cui l’RfId, combinate a Internet, che ha permesso il monitoraggio e la gestione in real time dell’intera filiera orticola. O il caso del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, che da tre anni applica le tecnolo-gie a radio frequenza lungo l’intero ciclo produttivo nel pro-sciuttificio, e sta lavorando alla standardizzazione dell’RfId intesa come must tecnologico per una maggiore tutela del marchio Dop, nell’ottica di estendere l’uso dell’RfId ai pro-sciuttifici associati al Consorzio”.Altri settori caldi? “Sicuramente – risponde Damiani – l’health care, in cui il valore aggiunto dell’RfId riguarda l’abbattimento del margine di errore, oppure la tracciabilità nel settore industriale attraverso l’automazione di processo e la logistica”.A fronte di infinite possibilità di applicazione, ci si trova però spesso a fare i conti con la difficoltà di diffondere l’uso dell’RfId; ma perché? “Il problema – ci spiega Damiani – è conoscitivo: la corretta conoscenza dell’RfId deve coinvolge-re innanzitutto system integrator e operatori di settore, ca-paci così di proporre agli end-user soluzioni valide e fattibili, senza attribuire all’Rfid un’aura quasi magica. Perché anche la tecnologia ha dei limiti, che possono essere superati con la personalizzazione e lo studio di fattibilità, o cambiando le lo-giche di rilevamento.Altre difficoltà derivano dal difficile calcolo del Roi e della misurazione di vantaggi spesso intangibili”. O anche dal fat-to di puntare a progetti grandi e costosi invece che a progetti più piccoli, ma mirati, funzionali e più facilmente gestibili: “Nelle aziende più piccole, invece, spesso l’imprenditore in-tuisce le potenzialità dell’RfId e guarda al progetto con lun-gimiranza: tutti fattori fondamentali, se si vuole fare innova-zione. Proprio per questo, noi ci sforziamo di fare cultura e

Massimo Damiani

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110 SETTEMBRE 2009 • AUTOMAZIONE OGGI 327

AOautomazioneoggi Rfid

Produttore di insaccati e prosciutti dal 1982,Salumificio Sorrentino coniuga le tecnolo-gie più avanzate con la tradizionale artesalumiera abruzzese, ponendo particolarecura alla qualità delle materie prime, dalla

selezione degli allevamenti ai processi interni di lavora-

zione. Lo stabilimento produttivo realizzato nel 2000 èsito in Mozzagrogna, in provincia di Chieti, su un terrenodi 56.290 m2. L’intero ciclo di lavorazione, dalla macella-zione alla stagionatura, è volto a garantire il riconosci-mento e la tracciabilità del prodotto durante il ‘work-in-progress’, garantendo un risultato altamente qualitativo.La vocazione all’innovazione tecnologica del salumificioè confermata dal recente progetto Rfid nel processo di rin-tracciabilità dei lotti realizzato con la collaborazione diAgorà Med di Napoli, tra gli integrator partner più quali-ficati di Softwork.

Rfid: tecniche, prodotti, servizi,fasi d’implementazioneFedelmente a quanto stabilito dalla normativa CEE178/2002, le aziende del comparto agroalimentare devonodotarsi di sistemi atti alla tracciabilità ‘end-to-end’ deiloro prodotti, per dimostrare in quali lotti di uscita sonopresenti determinati lotti in ingresso, ai fini della sicurez-za alimentare. È in questa cornice che opera la soluzioneRfid di Agorà per l’identificazione in ingresso di tutti gliarticoli che entrano a far parte del prodotto finale, tra cuile confezioni di sale, spezie, budello e spago, a esclusio-ne della carne fresca di suino, la cui rintracciabilità vienegarantita a livello di sistema gestionale (essendo lavorataimmediatamente, senza giacere in magazzino).La merce in esame, tipicamente in forma di cartoni, pal-let, sacchi o fusti, viene identificata tramite l’apposizione

L’esperienza di Salumificio Sorrentino testimonia come la leva tecnologica possatradursi in efficienza e sicurezza alimentare

PAOLA VISENTIN

Un ‘must’ per i salumi

La merce in ingresso nello stabilimento diSalumificio Sorrentino, tipicamente in forma di cartoni, pallet, sacchi o fusti, viene identificata tramite l’apposizione di tag

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113SETTEMBRE 2009 • AUTOMAZIONE OGGI 327

di tag, prodotti da una stampante a trasferi-mento termico Rfid al momento dell’ingressonello stabilimento. Il tag viene dunque ‘bat-tezzato’, associando il suo codice univoco allotto a cui è apposto, codice che è stampato inchiaro sul tag insieme ad altri dati significati-vi. I prodotti vengono poi stoccati in diversearee di magazzino e rilevati in modo automa-tico, tramite il passaggio in appositi varchiequipaggiati con reader/antenne Rfid, per for-nire al software gestionale in tempo reale lecorrette informazioni relative ai lotti e allostadio di lavorazione. In particolare i varchi almomento attivati sono tre, posti rispettiva-mente all’ingresso della sala produzione,all’ingresso dell’area salatura e all’ingressodell’area stagionatura.

Perché scegliere la tecnologia Rfid?Salumificio Sorrentino, insieme ad Agorà, haindividuato nell’Rfid uno strumento tecnolo-gico affidabile ed efficiente a supporto del requisito ditracciabilità dei componenti che entrano a far parte delprocesso di produzione del prodotto finito. La possibilitàdi rilevare i prodotti posizionati sui carrelli in modo velo-ce e ‘involontario’, semplicemente transitando attraversoun varco o (nel caso dell’ingresso all’area di stagionatura)direttamente all’uscita di un montacarichi, ha apportatosignificativi benefici in termini di efficienza e affidabilitàdel processo, con conseguente riduzione dei costi.Accurati test relativi alle percentuali di rilevazioni corret-te e al funzionamento della tecnologia, anche in unambiente molto umido, hanno poi permesso di superarel’‘impasse’ del contesto operativo, a volte ostico. Inoltre,il sistema si è rivelato di particolare utilità nel seguire ilpercorso dei budelli. Lo stesso codice identificativo vienereplicato su diversi tag, consentendo così di seguire il pro-

dotto quando questo viene estratto dal fusto in cui arrivae distribuito su diversi carrelli per essere sottoposto alprocesso di lavaggio. La tecnologia implementata pressoil salumificio, di tipo passivo in banda UHF, ha offertobuone prestazioni anche in termini di distanza di lettura(fino a 6 m) e di letture massive.

Presente, passato, futuro…Il primo contatto tra Agorà e Salumificio Sorrentino risa-le alla primavera 2008. Alle formalità di rito è seguito unsopralluogo dei tecnici Agorà, quindi il progetto è decol-lato con l’installazione a luglio delle antenne e l’elabora-zione delle basi del primo ‘format’ software. Tra agosto enovembre vi è stata una lunga fase di raffinazione emiglioramento del processo di acquisizione dati, realizza-ta con il prezioso apporto del programmatore interno del-

l’azienda, e la realizzazione diun programma completo ingrado di ‘battezzare’ e ‘segui-re’ la vita di un elemen-to/prodotto dal suo primoingresso in azienda, fino alladestinazione finale.Da gennaio 2009 il sistemaRfid di Agorà è normalmentein uso e l’obiettivo di eccel-lenza nell’ambito della trac-ciabilità e rintracciabilità sem-bra aver trovato il suo sbocconaturale in modo efficace,veloce e con ampi margini diflessibilità e miglioramento. ■

Softwork readerservice.it n. 79

L’‘ecosistema’ Rfid in questioneIl sistema Rfid, firmato Softwork, opera alla banda UHF passiva e si compone dicontroller industriali mid range MRU200, ciascuno collegato a due antenne apolarizzazione circolare U250/250-EU, di tag UHF EPC G2 e stampante Rfid a

trasferimento termico Toshiba, men-tre per l’applicazione middlewareAgorà si è affidata alla tecnologiaMicrosoft .NET. I dati vengono rileva-ti in automatico dai varchi Rfid einviati in rete a un server centrale, dadove vengono prelevati tramite un’in-terfaccia specifica dal sistemagestionale.

La tecnologia implementata ha offerto buone prestazioni in termini di distanza di lettura (fino a 6 m) e di letturemassive, anche in ambienti ostici

AOautomazioneoggi Rfid

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P.A. LOCALI Comune di Venaria Reale

Una card, “n” possibilità: Venaria Reale è veramente e-govL’ASMCard alla conquista della città: in una sola tessera Rfid multiservizi, tutto quello che serve per “vivere” e “condividere”

Tutti i servizi dell’ASM

L’ASM, acronimo di Azienda Speciale Multiser-vizi, è un’azienda del Comune di Venaria Reale (Torino), istituita nel 1972 e dotata di persona-lità giuridica, autonomia statutaria e imprendi-toriale, nel rispetto delle linee guida tracciate dal Consiglio Comunale.L’azienda si struttura e caratterizza per i 3 set-tori in cui opera:- settore farmacie: ad oggi l’ASM gestisce 15

farmacie dislocate in Venaria ed altri comuni limitrofi del torinese, garantendo ai cittadini la fruizione di servizi quali misurazione della pressione e del peso, esami di autodiagno-stica (glicemia, colesterolo, trigliceridi), pre-notazione degli esami e delle visite speciali-stiche presso le relative A.S.L.;

- settore servizi al cittadino/welfare: servizio mensa e trasporto scolastico per le scuole materne, elementari e medie di Venaria Re-ale, servizi per la gestione di due asili nido;

- settore cultura: promozione di attività cultu-rali, ricreative, turistiche, espositive e gestio-ne dei relativi impianti coperti o all’aperto.

Proprio per migliorare e rendere più fluida l’ero-gazione di questi servizi da parte del gestore e

la loro fruizione da parte del cittadino, l’ASM di Venaria ha adottato la soluzione Rfid di H&S Custom, denominata ASMCard.

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P.A. LOCALI Comune di Venaria Reale

Tecniche, prodotti, servizi, fasi di implementazione

ASMCard è una tessera Rfid multiservizi, che permette al cittadino l’accesso a più servizi erogati da ASM Venaria ed è basata sulla tec-nologia Rfid “contactless” per il riconoscimen-to dell’utente, la memorizzazione ed il traspor-to dei dati tra i vari punti del sistema.La carta personale viene consegnata all’uten-te che la utilizza come metodo di accesso ai servizi abilitati, ad esempio per prenotare un pasto alla mensa scolastica, per il pagamento dei pasti al punto di riscossione, per la memo-rizzazione di autoanalisi e pressione sanguigna presso le farmacie comunali. I dati trasferiti nelle basi dati dei vari sistemi vengono orga-nizzati e resi visibili su web, accedendo con il codice carta ed una password assegnata o su-gli appositi totem presso la sede di ASM Vena-ria ed in altri punti, avvicinando la carta ad un punto di lettura. Il genitore può così accedere al dettaglio dei pasti, avere l’estratto conto dei pagamenti della mensa effettuati o accedere all’elenco degli scontrini fiscali delle spese in farmaci ai fini della dichiarazione dei redditi.Un altro aspetto peculiare di ASMCard è la si-curezza. La carta non può essere duplicata e non può essere letta in caso di smarrimento, garantendo la privacy dell’utente.

Un futuro assicurato: parola di Sindaco

Il primo progetto di gestione delle mense scola-stiche con ASMCard, varato in dicembre 2006, è andato in produzione con l’inizio dell’anno scolastico 2007-2008, come pianificato. Il si-stema è utilizzato ogni giorno da 2.500 alunni in 19 scuole e su 30 terminali e dalla società di catering che ogni giorno riceve le prenotazioni delle scuole e prepara 70 differenti diete per soddisfare le esigenze della popolazione sco-lastica del comune di Venaria. Oltre 300 famiglie accedono via Internet alla

rendicontazione del servizio mensa, mentre un numero crescente fa ricorso al totem di ASMVenaria. Sono attesi significativi benefici da una più efficiente gestione dei pagamenti dei pasti, che passano da post-pagati a pre-pagati e dal controllo automatico della morosità. Da settembre 2007 sono inoltre disponibili i servizi di rendicontazione delle spese farmaceutiche e sono in avviamento le registrazioni delle autoa-nalisi e della pressione sanguigna. Nei prossi-mi mesi sono previsti ulteriori servizi basati su ASMCard, tra i quali la gestione dei prestiti nelle biblioteche comunali, il bike sharing, servizi di accesso ad attività culturali e sportive. Ma le potenzialità di ASMCard sono praticamente il-limitate ed ogni giorno gli assessori del comuni di Venaria o ASM trovano possibili aree di inte-resse da applicare in un prossimo futuro.“Quando alcuni anni fa l’amministrazione co-munale provò a misurarsi con la storica diffi-coltà a mantenere una reale equa distribuzione delle tariffe senza caricare eccessivamente le tariffe stesse di costi amministrativi quali costi di esazione, costi di recupero degli insoluti, co-sti di mancato recupero degli incassi, l’obiettivo sembrava assai difficile da raggiungere – dice il sindaco di Venaria Reale, Nicola Pollari –. La so-luzione della nostra ASMCard ci sembrò subito risolutiva di molti problemi. Con il sistema del-le tariffe prepagate abbiamo ridotto l’evasione delle tariffe trasferendo in gran parte al control-lo sociale della comunità l’attività amministrati-va di sorveglianza sul corretto pagamento che prima assumeva un carattere di separazione dal contesto e diventava quasi una questione “pri-vata” tra amministrazione e utente inadempien-te. La versatilità della card consente infatti di aggiungere alla sua prima funzionalità tutta una serie di possibilità aggiuntive che spaziano dal-le attività di comunicazione all’accreditamento per la fruizione di servizi diversi. L’ASMCard è diventata a Venaria e lo diventerà sempre di più uno strumento per avvicinare cittadino e ammi-nistrazione in modo facile, economico, equo”.

www.comune.venariareale.to.it

www.softwork.it

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Testata Wireless4Innovation Soluzioni per l’Innovazione del Business

Data pubblicazione Ottobre 2009 Pagina 38 – Sezione RFID Argomento Soluzione Mardom Pocket

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38 Aprile 2009 ■ FLUID Trasmissioni di Potenza

Automazione

F ondata nel 1967, CM Lavelli, attualmente operativa con 4 linee

di produzione e 100 addetti, è specializzata nella lavora-zione dei metalli per la pro-duzione di lavelli e top in ac-ciaio inox, affermandosi tra i leader nel mercato di settore. Interpretando lo stile italiano, CM Lavelli ha saputo coniuga-re le qualità di durata, funzio-nalità e praticità dell’acciaio inox al design moderno: per la sua produzione, infatti, CM si affi da all’acciaio inossidabi-le 18/10 e a leghe di alta qua-lità, calcolando gli spessori in funzione dell’uso e ricorrendo a lavorazioni specializzate, con impianti ad alta tecnologia che mantengono una perfetta co-stanza di stabilità nelle lavora-zioni. È in questo contesto pro-duttivo, focalizzato su qualità e perfezione dei prodotti, che è intervenuto il plus tecnologico dell’RFID.

TECNICHE, PRODOTTI, SERVIZI E FASI DI IMPLEMENTAZIONEL’azienda pone particolare attenzione al controllo del-la produzione per avere una percezione continua e veritie-ra dei vari reparti e dello sta-to di avanzamento di ogni sin-golo pezzo, ottenendo così in tempo reale tutte le informa-zioni relative non solo al pro-cesso produttivo, ma anche a una corretta e puntuale eva-sione degli ordini. Per moni-torare costantemente gli oltre 4.000 articoli prodotti quoti-dianamente e tutte le possibi-li variabili in produzione, viene in aiuto la soluzione realizza-ta dalla software house Essedi Sviluppo di Vicenza, consisten-te in un sistema automatizzato che segue il work in progress della lavorazione garantendo una visione di tutta la catena di processo. Per una migliore comprensione dell’impatto ottimizzante del-l’RFID, è utile un dettaglio delle fasi di lavorazione in CM, così suddivise: controllo zona sal-datura; saldatura piano con va-

Effi cienza gestionale

a cura di Aldo Cavalcoli

Un produttore vicentino di lavelli e top in acciaio ha introdotto l’identi-fi cazione in radiofrequenza nella sua linea di fabbricazione, ottenendo tangibili miglioramenti in termini di resa e qualità.

RFID nelle linee di produzione

sca; situazione “On Demand” degli articoli in produzione; si-tuazione “On Demand” de-gli scarti non conformi; sta-to avanzamento dell’ordine di lavoro, per stabilire quanto manca ancora da produrre per cliente o per articolo; rintrac-ciabilità del lotto di lavoro; ge-stione completa del magazzi-no (stato articolo e situazione avanzamento); controllo del-le non conformità; situazione aggiornata magazzino semi-lavorato (fi nito e dei vari com-ponenti); controllo delle tem-pistiche e quindi rendimento dei vari reparti.Il programma di Essedi per la tracciabilità degli articoli è sta-to ideato fedelmente a queste fasi, seguendo una sequenza di operazioni che consento-no la conservazione dei dati e il monitoraggio delle attività; inoltre, tutte le casistiche di er-rore sono state prese in consi-derazione e affrontate secon-do uno standard deciso inter-namente.

FLUSSO OPERATIVO DELLA SOLUZIONE TECNOLOGICAIl fl usso operativo si snoda at-traverso una serie di step, il primo dei quali riguarda l’ac-quisizione ordine di produzio-ne/cliente da mainframe, con import dal sistema gestionale degli ordini di produzione, se-condo una priorità di evasione defi nita dall’uffi cio commercia-le. Segue il processo di prelievo piani da lavorare e l’associa-zione impegno cliente-artico-lo, con l’operatore che appli-ca i tag RFID su ogni articolo prelevato da magazzino per la saldatura e accosta i lavelli al-l’antenna RFID di associazione (rilevamento volontario), abbi-nando così i tag di ogni lavello alla riga dell’impegno cliente: nel plant di produzione opera infatti un PC dove è visualiz-zato l’impegno cliente con le relative righe e la priorità di evasione; in tal modo è possi-bile conoscere l’avanzamento di produzione per ogni ordine e, per garantire all’operatore che l’acquisizione è avvenu-ta, un LED luminoso segnala la correttezza del passaggio. Inizia così la messa in lavoro alla saldatura (prima lavorazio-ne) dei lavelli. È possibile rile-vare lo stato di avanzamento del singolo pezzo (tracciabili-tà di produzione tramite RFID) grazie alle antenne posizionate lungo il tragitto dell’articolo. In particolare, operano 4 posta-zioni RFID di rilevamento tag

all’inizio del processo produtti-vo con la saldatura, e 6 posta-zioni RFID di rilevamento auto-matico, 4 all’inizio di ogni na-stro trasportatore, uno all’in-gresso del tunnel di lavaggio e uno all’uscita dello stesso. La vasca di lavaggio è l’area do-ve si convogliano tutti i lavelli prodotti, provenienti cioè dal-le varie linee di produzione e abbinati ai vari ordini. Il lavello con tag è appeso a una sorta di giostra per il lavaggio con acqua calda e acidi, affi nché il suo ingresso e la sua uscita dal tunnel sia rilevato in au-tomatico tramite 2 postazioni di rilevamento con fotocellula. Uscito l’articolo dal tunnel di lavaggio (fase fi nale), questo viene rilevato automaticamen-te dall’antenna RFID, segnan-do così la fine del processo produttivo; l’operatore stacca poi il tag e lo deposita in un apposito contenitore per suc-cessivo riutilizzato. Sul lavello è infine apposta un’etichetta adesiva che ri-porta un codice a barre asso-ciato all’impegno cliente e alle informazioni per gestire il foro, i componenti, l’imballo e quan-t’altro necessario. Per il carico lavello nell’area spedizioni, un lettore barcode rileva il pez-zo e trasmette a dei monitor quali complementi e confezio-ne sono da abbinare al pro-dotto; l’etichetta permette lo smistamento in funzione del-l’ordine cliente, fotografando così la situazione di magazzi-

no aggiornata al singolo pez-zo, con la possibilità di eviden-ziare ammanchi per le conse-gne. Tramite terminali palmari wireless vengono poi stilate le bolle di spedizione direttamen-te da fabbrica, leggendo i va-ri barcode. La soluzione Esse-di prevede quindi anche l’in-terazione tra barcode e RFID: a fi ne produzione leggendo il tag viene generata un’etichet-ta con due barcode, uno è de-stinato a CM per la gestione interna, mentre l’altro riporta il codice deciso dal cliente in modo che il prodotto sia già codifi cato una volta entrato in magazzino.

LA TECNOLOGIA RFID ADOTTATASi erano vagliate altre soluzio-ni, per esempio centrate solo su lettori barcode, ma alcune fasi di lavorazione, tra cui il la-vaggio a 150° e il contatto con soda caustica, danneggiavano l’etichetta, e in più era impo-sta un’identifi cazione manua-le pezzo per pezzo anzichè un rilevamento automatico con antenne dislocate lungo la li-nea di produzione. La scelta è quindi ricaduta sull’RFID con una soluzione basata su ma-teriale fornito da Softwork, di-stributore a valore aggiunto di tecnologie RFID attive e pas-sive nelle varie bande di fre-quenza (LF, HF e UHF), che è stato il partner tecnologico dell’applicazione. Il sistema RFID implementato opera al-

la frequenza 13,56MHz stan-dard ISO 15693; in particola-re, nella postazione di salda-tura che segna l’ingresso del-l’RFID, opera un Controller Long Range (ID ISC.LR2000-A Long Range Reader) colle-gato, con multiplexer, a 4 an-tenne industriali 300x300. La rilevazione del passaggio del lavello nel tunnel di lavaggio è assicurata dal Controller In-dustrial Mid Range (ID ISC.MR200-E Industrial Ethernet Mid Range Reader), collegato a un’antenna custom mobile di circa 35x24cm: si tratta di un’antenna snodata e parzial-mente fl essibile per consentire l’avvicinamento e l’eventuale urto del lavello, appositamen-te studiata e creata per CM La-velli dal Dipartimento Ricerca & Sviluppo di Softwork. I tag RFID sono a forma circolare in epoxy, resina impermeabi-le e ad alta resistenza, ideale per l’ambiente industriale del-la produzione di lavelli; il tag è dotato di chip I-Code SL2 con dimensioni 30x1,6 mm.

GLI OBIETTIVI RAGGIUNTIDopo la fase iniziale di analisi e studio di fattibilità, nel luglio 2007 è decollato lo start-up in CM Lavelli, facendo riscontrare a oggi un netto miglioramento del rendimento della produzio-ne e un controllo preciso del-le scorte. L’introduzione dell’RFID nel-l’impianto di lavorazione ha quindi permesso una più ocu-lata economia di gestione, ot-timizzandone tempi, rese e co-sti: gestione precisa della pro-duzione, azzeramento del ma-gazzino grazie alla lavorazione e spedizione dei pezzi realtime sono benefi t di chiaro valore. ■

L’attuale disponibilità di una grande varietà di opzioni a livello tag e lettori, permette di confi gurare l’RFID come vera e propria tecnologia abilitante per l’ottimizzazione die processi produttivi.

(a sinistra) L’introduzione dell’identifi cazione in radiofrequenza nell’impianto di CM lavelli ha comportato una più precisa gestione della produzione e l’azzeramento del magazzino grazie a lavorazioni e spedizioni dei pezzi in tempo reale. (a destra) Inizio della linea di produzione in CM Lavelli: l’operatore applica il transponder sull’articolo prelevato da magazzino e avvicina il lavello all’antenna RFID di associazione, abbinando così il transponder applicato al lavello alla riga dell’Impegno Cliente.

(sopra) In CM lavelli, il plus tecnologico dell’RFID è intervenuto in un contesto produttivo focalizzato su qualità e perfezione dei prodotti.

[email protected] 38 26-03-2009 14:59:36

Visentin
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Preludio all’RFID: il valore aggiunto L’RFID (Radio Frequency Identification) è una tecnologia che si basa sulla propagazio-ne nell’etere di onde elettromagnetiche per la trasmissione di dati: basata su una pre-cisa architettura hardware (tag, reader ed antenne), l’RFID è quindi in grado di identifi-care e tracciare entità statiche o in movimento, anche in modo automatico, ossia sen-za l’intervento volontario di un operatore.Sono così di spicco le prestazioni dell’RFID, che vale la pena elencare in modo conci-so le capacità di questa auto-ID tecnology, in cui i tag sono detti anche transponder opiù comunemente “etichette intelligenti”:1) possibilità di lettura e scrittura del tag;2) il tag può assumere varie forme, dimensioni e rivestimenti e può essere recuperabi-le;

3) un’unica operazione di lettura/scrittura del sistema può rilevare molti tag nel mede-simo istante (anti collisione);

4) l’RFID può operare ad alte temperature ed in presenza di acqua, detergenti, coloran-ti, solventi ed agenti chimici;

5) in base alla tipologia di RFID (attiva o passiva) ed alla banda di frequenza (LF - HF -UHF), il tag può essere rilevato fino a grandi distanze;

6) la rilevazione del tag può avvenire anche a “mano libera”;7) con il tag l’informazione segue il prodotto e la sua storia (stati avanzamento, trac-ciabilità, rintracciabilità, autenticazione);

8) sicurezza: il tag non può essere fotocopia-to;

9) l’RFID identifica il tag con qualsiasi orienta-mento.

Se da un lato le potenzialità dell’RFID si intui-scono già da questo preambolo, dall’altro nonbisogna però considerare questa tecnologiacome una panacea, in grado di superare sem-pre ogni freno applicativo: oltre ai dogmi dellafisica, tra cui la presenza di sostanze metalli-che che possono schermare la propagazioneelettro-magnetica, è doveroso considerareanche aspetti operativi legati al lean manage-ment di ogni organizzazione, quindi individuarel’architettura RFID idonea alle esigenze appli-cative ed un modus operandi in linea con

Scenari

Radio Frequency Identification in camice bianco

60 e-HealthCare

Paola VisentinResponsabile Marketing &Comunicazione Softwork

Bracciale RFID Softwork

Page 47: 2009 - Rassegna Stampa Softwork

e-HealthCare 61

l’utente, senza stravolgerne le nor-mali e collaudate procedure lavorati-ve.L’RFID infatti non è una tecnologiaPlug&Play da catalogo, ma necessi-ta di un collaudato know-how ed unagamma di iniziative ed attività lungotutto il processo di proposizione,vendita ed implementazione, inun’unica dicitura “valore aggiunto”,tra cui training mirati, una gradazio-ne completa di device RFID (layerfisico, quindi solo hardware), sup-porto in fase di proof-of-concept perverificare prima teoricamente e poiempiricamente la fattibilità dellasoluzione RFID, e la disponibilità del-l’RFID Testing Center, che gli Integra-tor Partner possono visitare, anchecon i loro clienti, per “toccare conmano” il funzionamento dell’RFID.La proposta RFID si è infatti recente-mente arricchita sia sul versante deitag che su quello dei lettori: tra i pri-mi, figurano nuovi tag particolarmen-te idonei per le esigenze sanitarie(es. resistenza agli ambienti chimicidella sterilizzazione e ad alte tempe-rature; dimensioni ridotte ed applica-bilità ai metalli per l’asset manage-ment); mentre nel parco dispositivispicca il lettore mobile PRHD102Dual Frequency, l’unico device sulloscenario internazionale in grado dioperare in due bande di frequenza(HF e UHF).Traslando questi concetti in realtà

aziendali, proponiamo di seguito duereferenze nel campo sanitario,entrambe basate su tecnologia RFIDdi Softwork, scelte significativamen-te perché testimoniano la naturapoliedrica dell’RFID ed i svariati con-testi in cui questa tecnologia puòvantaggiosamente operare, permigliorare la gestione non solo dioggetti ma anche l’erogazione di ser-vizi sanitari: il caso dell’OspedaleSanta Maria di Terni e quello di ASMVenaria per le farmacie convenziona-te. Il primo si riferisce ad un’appli -cazione di logistica sanitaria, dovel’apporto dell’RFID mira a migliora-re la gestione interna dei benimobili ospedalieri, mentre la secon-da case history, unica in Italia perla sua estensione, evidenzia il plusdell’RFID dell’erogazione di servizida parte delle farmacie al cittadinidi Venaria Reale.

Ospedale Santa Maria di Terni: gestione interna dei cespiti tramite RFIDL’Azienda Ospedaliera Santa Maria diTerni rappresenta in termini di dota-zione di posti letto il secondo ospeda-le dell’Umbria, composto da un corpocentrale con 6 piani e due seminter-rati ed altri 7 edifici collegati, tra cuila Sala Conferenze, il distaccamentodella Facoltà di Medicina dell’Univer-sità di Perugia, i Poliambulatori ed i

Grazie alla suaversatilità, l’RFID sipresenta come unatecnologia in grado

di rispondere a svariate esigenze

del mondo sanitario,dalla sicurezza dei pazienti e

gestione degli assetospedalieri

all’erogazione di servizi sanitari:

i casi dell’OspedaleSanta Maria di Terni

e delle farmacie di ASM Venaria.

Radio Frequency Identification in camice bianco

Page 48: 2009 - Rassegna Stampa Softwork

reparti di Neurofisiopatologia, diNefrologia e Dialisi e di Malattie Infet-tive.L’ospedale annovera 575 posti let-to medi complessivi, dei quali 488 inregime di degenza e 87 in regimediurno; registrando nel 2006 oltre32.200 ricoveri complessivi con untasso di occupazione intornoall’85%.In questa cornice interviene la solu-zione realizzata di Maestrale Infor-mation Technology che, in collabora-zione con il Centro Multimediale diTerni, mira a soddisfare precise esi-genze dell’ospedale: censire, con lamassima precisione, tutti i benimobili in dotazione alla strutturaospedaliera, sia quelli di naturamedico-scientifica (elettromedicalied attrezzature per le sale operato-

rie) che gli altri più generici (mobili,arredi ed apparecchiature elettroni-che). L’impiego della tecnologia RFID con-sente di identificare univocamenteciascun singolo bene, sul quale èapposto un transponder: dalmomento in cui il bene risulta in talmodo etichettato, è possibile rilevar-

lo istantaneamente con un lettoreportatile, risalendo così in temporeale a tutte le informazioni ad essocollegato. Eventuali aggiornamentisul bene stesso, come ad esempiola sua nuova ubicazione, possonoessere effettuati in modo sempliceutilizzando lo stesso lettore portati-le.L’iter operativo previsto dell’applica-zione RFID di Maestrale percorre leseguenti tappe: 1) all’arrivo del bene presso ilmagazzino dell’ospedale, vieneinserito nell’applicazione softwa-re installata sul PC un record con-tenente i suoi dati descrittivi (pro-duttore, modello, seriale) edamministrativi (tipo di acquisto,numero bolla di consegna, centrodi costo, ecc.);

2) viene quindi stampata una smartlabel RFID recante sulla superfi-cie il codice di inventario ed appo-sta sul bene stesso; la proceduradi stampa legge anche il codiceunivoco presente sul TAG e loassocia univocamente al bene (alsuo codice inventario) all’internodel database;

3) prima di inviare il bene al repartoassegnato vengono inserite leinformazioni relative al consegna-tario e all’ubicazione definitiva(edificio, piano e locale di destina-zione);

4) ogni volta che il bene verrà trasfe-rito o inviato all’esterno dellastruttura (ad es. per riparazione)saranno registrati il nuovo stato ela nuova ubicazione;

5) ogni qualvolta, inoltre, si rendanecessario (e comunque al termi-ne di ogni esercizio), è possibileeffettuare una ricognizione (inven-tario), locale per locale, di tutti ibeni, mediante un palmare colle-gato ad un handheld reader, cosìda identificare in modo automati-co e veloce tutti i beni presentinella struttura e la loro attualeubicazione; la precedente codificaed etichettatura mediante smartlabel dei locali consente, infine, diconoscere, semplicemente leg-gendo il codice del tag appostosulla porta del locale, l’elenco ditutti i beni che risultano ubicati alsuo interno.

PPeerrcchhéé RRFFIIDD??I benefici introdotti dall’uso dellatecnologia RFID sono presto indivi-duati:• Il censimento e la successiva eti-chettatura sono destinati a durarenel tempo e a rendere i beni inqualche modo parlanti (quandointerrogati da un lettore portatile);

• Le operazioni di inventario e diricognizione dei beni risultano par-ticolarmente semplici e veloci;

• L’etichettatura dei locali, median-te un analogo transponder, con-sente di individuare istantanea-

Scenari

62 e-HealthCare

RFID Reader Dual Frequency Softwork

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e-HealthCare 63

mente tutti i beni ivi collocati;• Le rettifiche di ubicazione avvengo-no in modo praticamente automa-tico: i beni individuati dal lettoreportatile vengono associati auto-maticamente all’etichetta del loca-le corrispondente;

• L’impiego in futuro di varchi RFIdconsentirà di tracciare spostamen-ti/uscite autorizzati e non autoriz-zati di beni mobili.

Sono così definitivamente risolti gliannosi problemi di stimare corretta-mente il valore dei beni a disposizio-ne della struttura, di evitare sprechidovuti all’acquisto di beni superfluied infine di ridurre la perdita legataalla sparizione di cespiti.

CCoonncclluussiioonnii:: ggllii oobbiieettttiivvii rraaggggiiuunnttiiIl censimento cespiti tramite la tec-nologia RFID ha permesso all’Ospe-dale di Terni di raggiungere impor-tanti obiettivi:• Stabilire con precisione il valorecomplessivo dei beni,

• Localizzare il reparto e la loro esat-ta ubicazione,

• Individuare il responsabile conse-gnatario,

• Effettuare una stima dettagliatadei beni in manutenzione ed il lorovalore attuale (utilizzato per lavalutazione dell’importo del con-tratto di manutenzione stesso),

• Identificare rapidamente eventualitrasferimenti e/o mancanze deibeni stessi,

• Gestire la dismissione dei benifuori uso.

Ad oggi, l’applicazione RFID di Mae-strale ha coinvolto il personaleamministrativo dell’ospedale, princi-palmente il settore dell’Economato,ed il personale del magazzino merci,

mentre il numero dei beni calcolatosulla base di una prima stima èall’incirca di 18.000 / 20.000 unità.

ASM di Venaria Reale: CartaFarma per monitorare lo stato salute tramite RFIDAcronimo di Azienda Speciale Multi-servizi, ASM Venaria è un’aziendadel Comune di Venaria Reale (Torino)istituita nel 1972, focalizzata neisettori delle farmacie (ad oggi l’ASMgestisce 16 farmacie dislocate inVenaria ed altri comuni limitrofi deltorinese), del welfare (servizio men-sa e trasporto scolastico per lescuole materne, elementari e mediedi Venaria Reale, servizi per lagestione di due asili nido) e della cul-tura (promozione di attività culturali,ricreative, turistiche, espositive egestione dei relativi impianti copertio all’aperto).L’ingresso dell’RFID in Venaria Realerisale al 2007 con la distribuzione diASMCard, la tessera RFID multiservi-zi che permette al cittadinol’accesso a più servizi erogati daASM Venaria, basata sulla tecnolo-gia RFID “contactless” per il ricono-scimento dell’utente, la memorizza-zione ed il trasporto dei dati tra i varipunti del sistema: la carta persona-le, codificata da ASM Venaria nelsistema di sede, viene cioè conse-gnata all’utente che la utilizza comemetodo di accesso ai servizi abilita-

ti, inizialmente per prenotare il pastopresso le mense scolastiche e per ilrelativo pagamento ai punti di riscos-sione. Da aprile 2008 è attiva CCaarrttaaFFaarrmmaaper il riconoscimento dell’utente eper la memorizzazione sicura deisuoi dati presso le farmacie conven-zionate:

11)) GGeessttiioonnee ddeeii ddaattii ssaanniittaarriiGli esami effettuati in farmacia(misurazione della pressione e delpeso, esami di autodiagnostica tracui glicemia, colesterolo, trigliceridi)possono essere conservati in modosicuro ed efficiente nella CartaFar-ma personale: ad ogni esame effet-tuato, i dati della pressione sangui-gna, del colesterolo o della glicemiao di altre autoanalisi vengono regi-strati insieme alla data di effettua-zione. Ciò permette al cittadino di richiede-re ad una delle 15 farmacie conven-zionate la stampa storica degli esa-mi ed il grafico che ne riflettel’andamento nel tempo, monitoran-do quindi in modo costante e sicurolo stato della propria salute e facen-do della tessera RFID una sorta didiario sanitario.CartaFarma diventa così per l’utenteuna carta personale della salute effi-ciente, discreta e sicura: i dati sani-tari possono essere letti solo dal-l’applicazione della farmacia, dietro

Scenari

Il censimento cespiti tramite latecnologia RFID ha permesso

allÊOspedale di Terni di raggiungereimportanti obiettivi

Page 50: 2009 - Rassegna Stampa Softwork

il consenso dell’utente che ne abili-ta la lettura con una password; i datisono criptati in modo da renderneimpossibile la lettura anche in casodi smarrimento. L’utente ha semprea portata di mano i propri esami epuò accedervi entrando in una qual-siasi farmacia convenzionata o con-sultandoli sul WEB.

22)) RRiieeppiillooggoo ddeeggllii aaccqquuiissttii ddii ffaarr--mmaacciiPresentando CartaFarma al momen-to dell’acquisto si può alimentare ilproprio estratto conto ed ottenere arichiesta il rendiconto periodico degli

scontrini e degli importi corrispostiper ticket e acquisti presso la farma-cia; il rendiconto poi potrà essereutilizzato come supporto alla propriacontabilità personale, alla dichiara-zione dei redditi o come allegato allepratiche assicurative. Per l’utente, il servizio di estrattoconto diventa un servizio a valore,mentre per la farmacia è uno stru-mento di fidelizzazione della cliente-la.

33)) PPrrooggrraammmmii ddii ffiiddeelliizzzzaazziioonneeASM Venaria ha deciso di realizzareun programma di fidelizzazione sui

prodotti da banco e sui cosmeticivenduti nelle proprie farmacie:attualmente CartaFarma dà infattiaccesso a sconti per i clienti piùfedeli, ma è in piano un programmaa punti che permette di ottenere,oltre agli usuali premi, punti spendi-bili per gli altri servizi offerti da ASMe dal Comune di Venaria.

PPeerrcchhéé RRFFIIDD??CartaFarma, che come tutto il pro-getto ASMCard in Venaria Reale (far-macie, gestione mense scolastichee gestione parcheggi per disabili) èun progetto realizzato da H&SCustom, poggia sulla tecnologiaRFID contactless, in frequenza HFed allo standard internazionaleISO14443/A, utilizzato per le cartedi credito e nella realizzazione deipassaporti elettronici. Questa tecnologia, oltre ad unamaggiore sicurezza richiesta dallatipologia di applicazione, offre signi-ficativi vantaggi: • le carte possono essere createdirettamente in farmacia, utiliz-zando gli stessi apparati RFID chevengono successivamente utiliz-zati per leggerle, i lettori PR50 conantenna interna, di dimensioniridotte e quindi non ingombranti,

• la capacità di memorizzare moltidati (a partire da 1000 caratterinella versione base), che consen-te di conservare i dati anagrafici edegli esami anche esclusivamentesulla tessera,

• la possibilità di evoluzione neltempo, che permette, ad esempio,l’aggiunta di servizi senza cambia-re la tessera,

• lo standard è lo stesso utilizzatonel Near Field Communication

(NNFFCC) ed apre la soluzione ad evo-luzioni su cellulari.

VVaannttaaggggiiI vantaggi per l’utente consistono inuna maggiore riservatezza e sicurez-za nella gestione delle proprie infor-mazioni sanitarie, nella disponibilitàdello storico delle analisi effettuatee del riepilogo delle spese farmaceu-tiche, oltre ai benefici offerti dai pro-grammi di fidelizzazione. Per la farmacia CartaFarma offre unpotente strumento di fidelizzazione edi marketing verso i propri clientiattraverso l’integrazione con pro-grammi di Customer RelationshipManagement. �

IInnffoo:: wwwwww..rrff--iidd..iitt

About SoftworkDistributore avalore aggiunto di

Tecnologie RFID complete, SOFTWORKha stretto accordi di partnershipdistributiva con produttori leaderinternazionali, quali FEIG Electronic perRFID passivi, Identec Solutions perRFID attivi, SkyeTek per soluzioniembedded, Psion Teklogix per mobilecomputing, STMicroelectronis per lacomponente chip e Toshiba TEC (RFIDPrinter). La produzione di propriapparati, anche customizzati, grazieall’impulso dato al dipartimento R&D,l’esperienza maturata “sul campo” daun team di progettisti, sistemisti etecnici ed un network di rivenditoricertificati garantiscono a SOFTWORK laleadership nelle soluzioni applicativeRFId su tutto il territorio nazionale.Intensa anche l’attività educational diSOFTWORK, con un ricco calendario ditraining.

Scenari

64 e-HealthCare©2009 American Power Conversion Corporation. Tutti i marchi sono di proprietà di Schneider Electric Industries S.A.S., American Power Conversion Corporation o delle società affiliate. Tutti gli altri marchi sono di proprietà dei rispettivi titolari. 998-0899_IT*Apple is not a participant in or sponsor of this promotion. APC Italia - Via Lavoratori Autobianchi, 1 - Edificio 9 - 20033 Desio (MI)

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1

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Caratteristiche dell’architettura ad alta densità InfraStruXure®

1 Armadi rack ad alta densità

2 Controlli delle unità di distribuzione alimentazione a livello di rack

3 Controllo della temperatura nei rack

4 Software di monitoraggio centralizzato (non indicato)

5 Software operativo con gestione della capacità predittiva (non indicato)

6 Tecnologia InRow® per un raffreddamento più efficiente

7 Alimentazione UPS flessibile e scalabile

La virtualizzazione è una realtà.Le soluzioni di virtualizzazione consentono di risparmiare spazio, ridurre i costi energetici e sfruttare al meglio le risorse IT. Tuttavia, una maggiore concentrazione di risorse presenta alcuni svantaggi. I server virtualizzati, anche con capacità ridotta al 50%, vanno raffreddati in maniera adeguata indipendentemente dalle dimensioni o dalla posizione di installazione.

1. Surriscaldamento Il consolidamento dei server aumenta la densità di risorse nei rack, causando problemi di surriscaldamento e creando il rischio di guasti e tempi di inattività.

2. Inefficienza Il raffreddamento basato su sala non è adatto agli spazi angusti dei rack e un raffreddamento eccessivo si rivela costoso e ineffi cace.

3. Esigenze variabili di alimentazione I carichi virtuali sono per natura variabili. È diffi cile prevedere la disponibilità delle risorse di alimentazione e raffreddamento, con il rischio di danneggiare la rete.

Virtualizzare su misura.La nuova architettura ad alta densità InfraStruXure® consente il raffreddamento delle fi le di rack virtualizzati ad alta densità, il controllo dell’alimentazione a livello di rack e la gestione del sistema grazie a funzionalità software e di simulazione avanzate. Sebbene la virtualizzazione consenta il risparmio energetico, l’effi cienza complessiva dipende anche dall’effi cienza relativa dell’alimentazione, del raffreddamento e dei server. Il corretto dimensionamento di tutti gli elementi (vedere la fi gura 1) garantisce la massima effi cienza. L’architettura modulare ad alta densità InfraStruXure® consente di conseguire questi obiettivi e neutralizzare le sorgenti di calore. Le risorse hardware saranno così più sicure ed effi cienti, con una capacità più vicina al 100%.

La soluzione è la virtualizzazione.Grazie all’installazione delle soluzioni ad alta densità InfraStruXure® è possibile implementare la virtualizzazione delle risorse ovunque e in qualsiasi momento.

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L’installazione di rack ad alta densità è semplice...

LEGENDA:UNITÀ DI CONDIZIONAMENTO

RACK A DENSITÀ STANDARD

GRUPPI UPS CENTRALIZZATI

AREE INFRASTRUXURE AD ALTA DENSITÀ

Efficienza e virtualizzazione L’alimentazione e il raffreddamento sono effi cienti quanto i server?

Prima della virtualizzazione Sono possibili notevoli risparmi ottimizzando server, alimentazione e raffreddamento.

63% di Efficienza

29% di Efficienza

Alimentazione adeguata

Raffreddamento adeguato

Uso adeguato dei server

16% di Efficienza

Virtualizzazione dei server con alimentazione e raffreddamento

Dopo la virtualizzazione Alimentazione e raffreddamento eccessivi annullano i vantaggi ottenuti dalla virtualizzazione.

Le dimensioni adeguate dei moduli di alimentazione e raffreddamento aumentano l’effi cienza.

Figura 1 USO/CAPACITÀ DI RAFFREDDAMENTOSERVERUSO/CAPACITÀ DI ALIMENTAZIONE

Alimentazione adeguata

Raffreddamento adeguato

Uso adeguato dei server

Alimentazione adeguata

Raffreddamento adeguato

Uso adeguato dei server

La virtualizzazione è solo il primo passo verso l’efficienza

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Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione

Novembre 2009 Fieldbus & Network Estratto da pag. 40 Speciale: Dispositivi wireless per

l’industria

Page 52: 2009 - Rassegna Stampa Softwork

Italian Pharmacy Gains Loyalty WithRFID

Topics/Verticals: Payment Systems, Innovation, Retail, Pharmaceutical, More...

ASM Venaria's customers are using NFC-enabled cards to track prescription purchases and theresults of screenings, such as those measuring glucose or blood pressure levels.

By Claire Swedberg Oct. 23, 2009—In an effort to increase customer loyalty, Azienda Speciale Multiservizi (ASM) Venaria, a pharmacy chain in northwestern Italy, is offering an RFID-enabled card that allows its customers to create a health diary and track prescription purchases. After six months of piloting the system at a few of its stores, the company is now expanding its use to all 17 locations in the province of Turin. In the future, customers can expect to use the cards for other services, such as redeeming coupons and discounts. ASM Venaria—owned by the city of Venaria Reale—is responsible not only for the pharmacies, but two other city services as well: cafeterias for Venaria's primary and secondary schools, and public transportation. Eventually, the ASM Card will also be employed by local students for cafeteria payments, as well as by children and adults for transportation on local buses.

Mario Corrado, director of

ASM Venaria

For now, however, the company is operating the system only at its pharmacies. Five thousand customers have been using the card since May 2009, and based on the trial's success, the system will now be expanded to thousands more, enabling those customers to store and track data regarding the health services they receive at the pharmacy. At ASM Venaria, and at all other Italian pharmacies, customers can not only fill prescriptions written by their physicians, and buy other personal or household items, they can also receive diagnostic and other basic health-care procedures, such as glucose, uric acid, cholesterol and blood-pressure tests, administered by a pharmacist or other clinical staff member. What's more, as a result of those procedures, Italian pharmacies can assist customers by booking medical examinations or clinical tests at public hospitals.

In 2007, ASM Venaria first began considering options to entice its customers to continue utilizing ASM's services exclusively for their health-care screening needs, says Mario Corrado, the company's director. The store considered a loyalty program based on discounts and rewards, but management felt that option seemed too much like a retail offering. In addition, Italian law prohibits promotions for medications, though it does allow promotions on non-medicinal items, such as toothbrushes and shampoos. ASM Venaria decided to develop an idea that was more than just a loyalty card—one that could also be used for health-care services. The result was the ASM Card, which contains a passive 13.56 MHz RFID tag compliant with the ISO 14443 standard. Without the card, customers must track the records of their blood, blood pressure or other screening tests themselves, and the tests could be performed at any area drug store. With the ASM Card,

http://www.rfidjournal.com/article/view/5323 Page 1 of 3

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Italian Pharmacy Gains Loyalty WithRFID

Topics/Verticals: Payment Systems, Innovation, Retail, Pharmaceutical, More...

however, customers have an incentive to continue returning to ASM Venaria stores for their medical procedures, as well as purchases, since a record of each visit can be stored on their card, or in a server accessible on the Internet. In addition, customers can provide the records to their physicians, and can also print the records and provide them to the government for tax purposes, or to insurance companies. Individuals can sign up for the card on ASM Venaria's Web site, or at one of the company's stores. They can select whether their information will be stored on the server, which they can then access via a password and personal identification number, or whether the encrypted data will be stored only on the card tag's 2 kilobytes of memory. In the latter case, a person could still use the card to access discounts, as well as his or her health diary data, at any of the 17 ASM Venaria stores, and store the diary information directly on the tag, not on the server. If the data were stored only on the tag, however, that information could not be recovered in the event that a customer were to lose the card. At the pharmacy, when paying for a diagnostic check, a customer taps the ASM Card near a FEIG Electronic OBID Classic-Pro RFID interrogator, which reads the ID number of the card's tag, as well as any other information stored on it. The readers—installed by systems integrator H&S Custom and supplied by Softwork (FEIG's Italian distribution partner)—send the data to ASM Venaria's server over an Ethernet connection. The server utilizes Farmaconsult software to manage the data (such as purchases or test results) resulting from the user's visit. That information is also written to the card's tag. The pharmacy staff can then input data related to that procedure, and link it to the ID number on the tag that was read. Every customer can receive his or her personal health diary in any of the chain's stores, simply by tapping the card next to a pharmacy reader. By January 2010, ASM Venaria plans to extend the services on the ASM Card to enable customers to load funds on an electronic wallet on the card, in order to pay for products or services at the company's stores. In addition, cardholders will be able to earn rewards for recycling plastic bottles, by accumulating points on the card for each bottle returned to the stores for recycling. The points can then be used for discounts when paying for goods at ASM Venaria. The electronic wallet, which can store up to €30 ($45), will let cardholders pay for products at the pharmacy, as well as for school meals and public transit fare. ASM Venaria hopes to distribute 30,000 cards during the next two years, to be used for these purposes. To that end, RFID interrogators have already been installed in the city's school cafeterias, and on its buses. Because the tags and readers comply with Near Field Communication (NFC) RFID specifications, a customer will also be able to use his or her own NFC-enabled mobile phone to serve as an ASM Card. NFC-enabled phones are expected to be sold in greater quantities within the next few years. "The initial introduction of the card was not easy for the diagnostic component," Corrado says, noting that middle-aged and elderly customers were initially suspicious of the technology. However, he adds,

http://www.rfidjournal.com/article/view/5323 Page 2 of 3

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Italian Pharmacy Gains Loyalty WithRFID

Topics/Verticals: Payment Systems, Innovation, Retail, Pharmaceutical, More...

those participating in the pilot became comfortable with the system and saw benefits in tracking their health-care history, "and having all the purchases listed in a report at the end of the year for budget, tax or insurance purposes." Currently, approximately only 30 percent of ASM Card holders utilize the Web component. "We expect that it will grow in the future," Corrado states, as more participants become accustomed to accessing information over the Internet.

http://www.rfidjournal.com/article/view/5323 Page 3 of 3

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24 Novembre 2009 Estratto da homepage sotto-pagina Tecnologia e Attrezzature

newsletter

Softwork: si arricchisce l’offerta Rfid

Fa parte della linea High Frequency il dispositivo SDiD 1020, adatto per soluzioni di tracciabilità mobile. Grazie all’ accordo distributivo siglato con il produttore canadese Wireless Dynamics, l’azienda bresciana accresce la propria offerta di sistemi Rfid. Si tratta di dispositivi integrabili in Pda, mobile device e cellulari, che si prestano ad applicazioni variegate. La gamma Wireless Dynamics distribuita da Softwork si suddivide in due linee di prodotto: i dispositivi della linea High Frequency (13.56 MHz) e quelli della linea Low Frequency. Rientrano nella prima categoria il dispositivo SDiD 1010, che supporta lo standard ISO14443A e NFC (Near Field Communication), unico apparato presente nel mercato con funzioni read-write ed embedded smart-card, e il dispositivo SDiD 1020 (ISO 15693 ed ISO 14443A). Il primo modello è ideale per applicazioni contactless payment e di elevata sicurezza (credit & debit card, transit payment, e-ticketing e security access), mentre il secondo è adatto per soluzioni di tracciabilità mobile. La linea di prodotti Low Frequency, invece, è composta dall’SDiD 1210 SD Card, che supporta ISO 11784 ed ISO 11785 per la rilevazione di tag Half Duplex (HDX) e Full Duplex (FDX), e dall’SDiD 1212 SD Card dotato di memoria flash aggiuntiva da 2GByte. Entrambi i dispositivi, integrati in terminali mobili, si prestano a molteplici applicazioni, tra cui identificazione animali, asset tracking e logistica. Olimpia Ogliari

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iinn bbrreevvee ddaall mmeerrccaattoo

BancaMatica

settembre ’09

89

verso iniziative strategiche di cu-stomer care. Le attività include-ranno progetti volti all’inseri-mento dei feedback dei clientiall’interno delle roadmap di pro-dotto e servizi, oltre che all’evo-luzione del supporto tecnico edei programmi di formazione,per rispondere al meglio alle ri-chieste e alle esigenze dei clienti.Robert Walker, che vanta più ditrent’anni di esperienza nell’in-gegneria dei software e nel sup-porto ai clienti, fa parte di Aspectdal 1999, dove ha ricoperto di-versi ruoli manageriali e dirigen-ziali nelle aree del supporto aiservizi, servizio tecnico, supportoal canale e ingegnerizzazionedel software.

>www.aspect.com

NCR INVESTE IN BRASILE CON UN CENTRO DI INNOVAZIONE E PRODUZIONE

NCR Corporation ha annunciatola creazione in Brasile di unnuovo centro di produzione, ri-cerca e sviluppo destinato allarealizzazione di sportelli ban-comat all’avanguardia per i mer-cati del Brasile, dell’America La-tina e dei Caraibi. Il centro diinnovazione e produzione saràampliato col tempo per lo svi-luppo e la produzione di tecno-logie self-service destinate anchead altri settori.La struttura sarà operativa a par-tire dal dicembre 2009. Inizial-mente il nuovo centro creeràcirca 250 nuovi posti di lavoroe consentirà a NCR di offriresoluzioni avanzate e rafforzarela propria posizione competitivain Brasile, un mercato chiavenella strategia di crescita del-l’azienda. Il Brasile rappresenta

il terzo mercato al mondo nelsettore degli sportelli bancomate, in base alla Retail Banking Re-search, si prevede che cresceràdel 16% entro il 2012. L’investi-mento iniziale per la realizza-zione dell’impianto sarà di oltre73 milioni di Real. La strutturasarà dedicata alla produzionedella gamma di bancomat NCRSelfServ, dotati della maggioreefficienza e della più alta dispo-nibilità attualmente sul mercato.Gli istituti finanziari brasilianihanno un ampio parco ban-comat e necessitano di persona-lizzare gli sportelli adeguandolicon l’immagine del brand; in altricasi in Brasile c’è la richiesta dispecifiche funzionalità comel’identificazione biometrica e lastampa degli assegni, mentretutti richiedono standard di sicu-rezza elevati e personalizzati.All’inizio di questo mese NCR haannunciato l’apertura di unanuova struttura produttiva a Co-lumbus (Georgia), per un totaledi 870 nuovi posti di lavoro nel-l’ambito dell’azienda. La produ-zione di bancomat nell’AmericaSettentrionale sarà concentratain questa nuova struttura, chesarà operativa all’inizio del quartotrimestre 2009.

>www.ncr.com

CON MARDOMPOCKET L’RFIDCOMUNICA CON IL CELLULARE

Si sintetizza in poche ma deci-sive parole il quid distintivo dellasoluzione dello Studio Mardom:strumento tecnologico mobile,poco costoso, di poco ingombroe di facile utilizzo, che fa levasulle performance dell’RFID esulla pervasività dei telefoni cel-lulari. Prende il nome dal suo

creatore, lo Studio Mardom diMilano, tra i più qualificatiChannel Partner di Softwork,la perspicace soluzione RFIDMardom Pocket studiata per icellulari ed in grado di leggere,inventariare e ricercare items eti-chettati con tag passivi sia HFche UHF (EPC, Class1 - Gen2).Ispirato al concetto della prati-cità che lo rende user-friendly,Mardom Pocket collega infattiil cellulare al reader RFIDPRHD102 di Softwork via blue-tooth, fornendo all’utente un fa-cile e familiare strumento ope-rativo come può essere il pro-prio cellulare; i dati, automatica-mente memorizzati negli archividel telefono, possono essereanche travasati su un foglioExcel o inviati direttamente adun database centralizzato.La soluzione Mardom Pocketnon richiede cellulari particolari,può essere installata anche suun comune cellulare di fasciabassa, purché dotato di blue-tooth ed ambiente Java per cel-lulari. Inoltre Mardom Pocket èin grado di integrarsi con la so-luzione Mardom Plug&Play perla scrittura dei tag RFID e per l’ar-chiviazione sul personal com-puter dei dati rilevati.

>www.rf-id.it

Visentin
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Visentin
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Testata DATACollection

Data pubblicazione Ottobre 2009 Pagina 8 Argomento Distribuzione brand Confidex

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Novembre 2009 DATACollection Estratto da pag. 7

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Dicembre 2009 il Giornale della Logistica Estratto da pag. 107

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Nov./Dic. 2009 e-HealthCare Estratto da pagg. 91, 92 e 93

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Novembre 2009 IEN Italia Industrial Engineering News

Estratto da pag. 25 Product News

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in field

32 DATACollection DICEMBRE 2009

in field

RFID per gestirela

S alumificio Sorrentino (www.salumisorrentino.com) nasce nel 1982 dalla saggezza artigianale di Marino Sorrentino, maestro dell'arte salumiera, arte poi tramandata dal padre al figlio Giovanni.

Attivo nella produzione di insaccati e prosciutti, coniuga la tradizione dell’arte salumiera con le tecnologie più avanzate, ponendo particolare cura alla qualità delle materie prime, dalla selezione degli allevamenti ai processi interni di lavorazione. Lo stabilimento produttivo realizzato nel 2000 è sito in Mozzagrogna (provincia di Chieti) su un terreno di 56.290 mq.L’intero ciclo di lavorazione, dalla macellazione alla stagionatura, è rivolto a garantire il riconoscimento e la tracciabilità del prodot-to durante il work-in-progress garantendo un risultato altamente qualitativo. Recentemente, è stato ag-giunto il progetto RFID nel processo di rintracciabilità dei lotti, realizzato con la collaborazione di Agorà Med di Napoli (www.agora.it), integrator partner di Softwork.

di Paola Visentin

Importante produttore abruzzese di salumi e insaccati, il Salumificio Sorrentino ha inserito nei suoi processi un sistema di tracciabilità della produzione e raccolta dati mediante RFID. Dimostrando tutti i vantaggi che possono derivare dall'introduzione di questa tecnologia in un simile contesto, principalmente l'aumento dell'efficienza e della sicurezza

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in field

DATACollection DICEMBRE 2009 33

in field

Applicazione RFID: prodotti e implementazione

Fedelmente a quanto stabilito dalla normativa CEE 178/2002, le aziende del comparto agro-alimentare devono dotarsi di sistemi atti alla tracciabilità end-to-end dei loro prodotti, per dimostrare in quali lotti di uscita sono presenti determinati lotti in ingresso ai fini della sicurezza alimentare.È in questa cornice che opera la soluzione RFID di Agorà per l’identificazione in ingresso di tutti gli articoli che entrano a far parte del prodotto finale, tra cui le confezioni di sale, spezie, budello e spago, ad esclusione della carne fresca di suino, la cui rintracciabilità viene garantita a livello di sistema gestionale (es-sendo lavorata immediatamente senza giacere in magazzino).La merce in esame, tipicamente in forma di cartoni, pallet, sacchi o fusti, viene identificata tramite l’apposizione di tag prodotti da una stampante a trasferimento termico RFID al momento dell’ingresso nello stabilimento: il tag viene dunque battezzato, associando il suo codice univoco al lotto a cui è apposto, codice che è stampato in chiaro sul tag insieme ad altri dati significativi. I prodotti vengono poi stoccati in diverse aree di magazzino e rilevati in modo automatico, tramite il passaggio in appositi varchi equipaggiati con reader/antenne RFID, per fornire al software gestionale in tempo reale le corrette informazioni relative ai lotti ed allo stadio di lavorazione.In particolare i varchi al momento attivati sono tre:- all’ingresso della sala produzione,- all’ingresso dell’area salatura,- all’ingresso dell’area stagionatura.

Il sistema RFID

Il Salumificio Sorrentino, insieme ad Agorà, ha individuato nella RFID uno strumento tecnologico affidabile ed efficiente a sup-porto del requisito di tracciabilità dei componenti che entrano a far parte del processo di produzione del prodotto finito.La possibilità di rilevare i prodotti posizionati sui carrelli in modo veloce e “involontario”, semplicemente transitando attraverso un varco o (nel caso dell’ingresso all’area di stagionatura) diret-tamente all’uscita di un montacarichi, ha apportato significativi

benefici in termini di efficienza e affidabilità, con conseguenti riduzioni del costo del processo. Accurati test relativi alle percen-tuali di rilevazioni corrette e al funzionamento della tecnologia anche in un ambiente molto umido hanno poi permesso di superare l’impasse del contesto operativo a volte ostico.Inoltre il sistema si è rivelato di particolare utilità nel seguire il percorso dei budelli. Lo stesso codice identificativo viene replicato su diversi tag, consentendo così di seguire il prodotto quando questo viene estratto dal fusto in cui arriva e distribuito su diversi carrelli per essere sottoposto al processo di lavaggio.La tecnologia implementata presso il Salumificio Sorrentino, di tipo passivo in banda UHF, ha poi consentito buone performance in termini di distanze di lettura (fino a 6 metri di distanza) e di letture massive. Il sistema RFID, firmato Softwork, opera alla banda UHF passiva e si compone di controller industriali mid range MRU200, ciascuno dei quali è collegato a due antenne a polarizzazione circolare U250/250-EU, di tag UHF EPC G2 e stampante RFID a trasferimento termico Toshiba, mentre per l’applicazione middleware Agorà si è affidata alla tecnologia Microsoft .NETI dati vengono rilevati in automatico dai varchi RFID e inviati in rete a un server centrale, da cui vengono prelevati tramite una interfaccia specifica dal sistema gestionale.

Obiettivi raggiunti ed evoluzioni future

Il primo contatto tra Agorà e Salumificio Sorrentino avviene nella primavera 2008. Dopo le formalità contrattuali di rito a cui segue un sopralluogo dei tecnici Agorà, il progetto decolla a luglio con l’installazione delle antenne e l’elaborazione delle basi del primo format software. Segue, tra agosto e novembre, una lunga fase di raffinazione e miglioramento del processo di acquisizione dati, realizzata con il prezioso apporto del program-matore interno dell’azienda Enzo Candeloro, e la realizzazione di un programma finalmente completo che riesce a “battezzare” e “seguire” la vita di un elemento/prodotto dal suo primo ingresso in azienda fino alla sua destinazione finale. Da gennaio 2009 il sistema RFID di Agorà è normalmente in uso e l’obiettivo di eccellenza nell’ambito della tracciabilità e rintracciabilità sembra aver trovato finalmente il suo sbocco naturale in modo efficace, veloce e con ampi margini di flessibilità e miglioramenti.