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Sede del Club: Albergo Ristorante “Villa Revedin” - Gorgo al Monticano (TV) - Tel. 0422.800033 Segreteria: Tel. 0422.501524 - Mail: [email protected] - Aut. Trib. TV n.1185 del 02/04/2003 - Direttore Responsabile: Nicola Scopelliti Redazione: Giabardo Pio - mail: [email protected] VENERI’ 11 Luglio ore 21 IN PIAZZA GRANDE CARMEN Di BIZET ANCHE QUEsT’ANNO Vi saranno le manifestazioni di “OpERA IN PIAZZA” I biglietti sono stati prenotati e verranno assegnati a chi per primo ne fa richiesta. Potrete contattare Giabardo al seguente recapito: Studio Legale Tel. 0422-716205 o inviare un fax al n.0422-812964 Sabato 27 settembre ore 21 Palazzetto dello sport Bolero Di ravel ed altri famosi balletti CENA DEGLI ASPARAGI: Calandrine 15 aprile. L’asparago bianco di Cimadolmo è il principe della tavola di Primavera.Siamo andati a gustarlo an- che quest’anno sulle rive del Piave, nella sua terra di elezione, martedì 15 aprile presso il ristorante Le Calandrine. Non è stato solo un modo di stare a cena insie- me, ma un’occasione per onorare la tradizione che portava i nostri padri a festeggiare il pro- dotto nobile della terra, con l’accompagnamento delle uova e del vino che la zona elargisce sulle grave sassose di questa zona. AVVI S O IMPORTANTE ROTARY CLUB OPITERGINO MOTTENSE ANNO ROTARIANO 2007-2008 Presidenza Marino Favrin MESE DI APRILE 2008 Bollettino d’informazione n. 107 GLI APPUNTAMENTI DEL MESE DI MAGGIO 2008 MARTEDI’ 06 MAGGIO Ore 20.30 Presso Villa Foscarini Cornaro Gorgo al Monticano con signore ed ospiti. Serata culturale e musicale per conoscere il Brasile MARTEDI’ 13 MAGGIO Ore 20.30 In sede Villa Revedin con Signore ed ospiti. CERIMONIA DI CONSEGNA DI PAUL HARRIS MARTEDI’ 20 MAGGIO Ore 20.30 Presso il Ristorante “Al Ronchetto” via Argine Piave, 51 SALGAREDA CONSIGLIO DIRETTIVO MARTEDI’ 27 MAGGIO Ore 20,30 In sede Villa Revedin Caminetto per soli soci Relazione del socio Dott. Antonio Neri

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Sede del Club: Albergo Ristorante “Villa Revedin” - Gorgo al Monticano (TV) - Tel. 0422.800033 Segreteria: Tel. 0422.501524 - Mail: [email protected] - Aut. Trib. TV n.1185 del 02/04/2003 - Direttore Responsabile: Nicola Scopelliti Redazione: Giabardo Pio - mail: [email protected]

VENERI’ 11 Luglio ore 21 IN PIAZZA GRANDE

CARMEN Di BIZET

ANCHE QUEsT’ANNO Vi saranno le manifestazioni di “OpERA IN PIAZZA”

I biglietti sono stati prenotati e verranno assegnati a chi per primo ne fa richiesta. Potrete contattare Giabardo al seguente recapito:

Studio Legale Tel. 0422-716205 o inviare un fax al n.0422-812964

Sabato 27 settembre ore 21 Palazzetto dello sport

Bolero Di ravel

ed altri famosi balletti

CENA DEGLI ASPARAGI: Calandrine 15 aprile. L’asparago bianco di Cimadolmo è il principe della tavola di Primavera.Siamo andati a gustarlo an-che quest’anno sulle rive del Piave, nella sua terra di elezione, martedì 15 aprile presso il ristorante Le Calandrine. Non è stato solo un modo di stare a cena insie-me, ma un’occasione per onorare la tradizione che portava i nostri padri a festeggiare il pro-dotto nobile della terra, con l’accompagnamento delle uova e del vino che la zona elargisce sulle grave sassose di questa zona.

AVVISO IMPORTANTE ROTARY CLUB OPITERGINO MOTTENSE

ANNO ROTARIANO 2007-2008 Presidenza Marino Favrin

MESE DI APRILE 2008 Bollettino d’informazione n. 107

GLI APPUNTAMENTI DEL MESE DI MAGGIO 2008 MARTEDI’ 06 MAGGIO

Ore 20.30

Presso Villa Foscarini Cornaro

Gorgo al Monticano con signore ed ospiti.

Serata culturale e musicale

per conoscere il Brasile

MARTEDI’ 13 MAGGIO Ore 20.30

In sede Villa Revedin con

Signore ed ospiti.

CERIMONIA DI CONSEGNA DI PAUL HARRIS

MARTEDI’ 20 MAGGIO Ore 20.30

Presso il Ristorante

“Al Ronchetto” via Argine Piave, 51 SALGAREDA

CONSIGLIO DIRETTIVO

MARTEDI’ 27 MAGGIO Ore 20,30

In sede Villa Revedin

Caminetto per soli soci

Relazione del socio Dott. Antonio Neri

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Cari Soci rotariani…. Vs. Marino ACQUA: QUESTIONE ORMAI APERTA Un terzo della popolazione mondiale non ha accesso all’acqua potabile e a servizi igienico-sanitario adeguati; ogni anno 8 milioni di persone muoiono per malattie connesse all’utilizzo di acqua stagnante; nel 1993 l’ONU ha istituito la Giornata Mondiale dell’Acqua e dal 22 marzo di quell’anno l’acqua è un diritto universale e rappresenta una condizione indispensabile per il godimento di altri diritti umani, ossia il diritto alla vita, al cibo, alla salute e a un alloggio idoneo. Ora, come ben certamente ricorderete, nel mio indirizzo programmatico di inizio d’anno, ho usato, nell’indicare le priorità dei nostri interventi, l’acronimo CARE, nel quale ogni lettera identificava un particolare tema da trattare nel corso dei mee-tings; alla lettera A, corrisponde, come vi è noto, la parola ambiente ma parlare di ambiente e territorio significa prendere in considerazione il tema dell’acqua, tema non solo inserito nelle aree di intervento prioritario dal nostro Governatore ma anche, dalle parole contenute nell’incipit, argomento di stringente attualità, che sta a cuore a organismi internazionali, qual è l’ONU. Acqua: risorsa non infinita? Considerato che l’acqua è elemento essenziale per la vita del nostro pianeta, è anche importante conoscere il ruolo che ha svolto nei secoli e che ancor oggi svolge nel modificare il destino di interi popoli e nazioni , solo così si può capire quanto essa sia un bene prezioso per tutti, sia per chi ha disponibilità idriche scarse, sia per quelli che hanno la fortuna di vivere in parti del globo ricchi di questa risorsa. L’acqua dunque è talmente preziosa che quanto affermato dal vicepresidente della Banca Mondiale nel 1995 “ Se le guerre del Ventesimo secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del Ventunesimo avranno come oggetto del contendere dell’acqua”, potrebbe aver un fondamento: non possiamo dimenticare i dati che ac-compagnano costantemente questa risorsa : all’inizio del terzo millennio si calcolava che il 40% della popolazione mondiale non potesse permettersi il lusso dell’acqua dolce per una minima igiene, la conseguenza è stata che 2 milioni e duecentomi-la persone , in maggioranza bambini, sono morte nel 2000 per malattie legate alla scarsità d’acqua e nel 2006 si sono cal-colate in trentamila le persone morte ogni giorno nel mondo per cause riconducibili alla mancanza di acqua pulita. Per quanto riguarda il futuro, si fanno previsioni veramente catastrofiche: intorno al 2080, tra 1,1 e 3,2 miliardi di persone cer-cheranno acqua senza trovarla, tra 200 e 600 milioni resteranno con il piatto vuoto, di converso tra 2 e 7 milioni di abitanti delle coste ogni anno dovranno lasciare le loro case sommerse dall’acqua, soprattutto a causa di alterazioni climatiche. Ma collegati allo scompenso climatico vi sono altri fenomeni (scioglimento dei ghiacciai, mutamenti dei regimi pluviali, ecc.), che appaiono in stretta relazione con il ciclo dell’acqua: la possibilità di una estinzione di massa in pochi decenni di buona parte della biodiversità per eccesso di umidità o per effetto della desertificazione. E che dire poi dell’enorme vantaggio che sarà offerto alle zanzare anofele, che, godendo di un clima generalmente più mite, potranno trasmettere, da qui sempre al 2080, la malaria a un numero di persone compreso tra i 220 e 400 milioni. Nell’area del Mediterraneo, le piogge estive dimi-nuiranno del 35/40 % e entro il 2070 l’area ad alto rischio di siccità dell’Europa centrale e meridionale passerà dal 19 al 35 %; conseguentemente, calerà del 6% in tutto il vecchio continente la produzione di energia idroelettrica. Il nostro Veneto è un territorio ricco di questa risorsa, grazie soprattutto alla sua latitudine, alla sua morfologia e al suo sistema orogenetico, che gli assicurano un armonico e duraturo ciclo dell’acqua. Tuttavia, non bisogna dimenticare che il nostro è un ambiente fortemente antropizzato, sottoposto a forti sollecitazioni in modo particolare nel settore agricolo e industriale, ma anche in quello dei servizi, ambiti nei quali si registra un prelievo sempre più crescente di acqua per svariati usi, talvolta non sempre giustificati da bisogni vitali. Se poi consideriamo che neanche la nostra regione è estranea ai feno-meni che coinvolgono sempre di più il ciclo dell’acqua (e questo avviene da secoli, se si pone mente al fatto che già la Sere-nissima sentì la necessità di creare un particolare organo, la Magistratura delle Acque, ancora oggi in vita), appare evidente che da subito si dovrà iniziare a non sprecarla, usandola in modo corretto e preservandola per le future generazioni e l’inte-ra umanità. E’ vero che sor’Aqua è multo utile et humile ma è anche pretiosa et casta, verso cui il dovuto rispetto è fonda-mentale perché anche da noi si evidenziano problemi relativi al prosciugamento di risorgive, all’abbassamento di falde e conseguente inquinamento sia di natura industriale sia agricola. L’oculata gestione della risorsa acqua non è più differibile: bisognerà incominciare a ridurre la quantità d’acqua per gli usi personali e domestici e per impieghi non strettamente vitali; questo è quello che potremmo fare noi, singolarmente e nell’ambito della nostra sfera privata , ma non è sufficiente, poiché la questione acqua oramai è un problema planetario, che va affrontato con drastiche misure correttive, al fine di ridurre e poi eliminare l’immissione nell’atmosfera di sostanze che favoriscono l’effetto serra. Visto però che tutto ciò non potrà avve-nire immediatamente, anche perché non si registra una sensibilizzazione abbastanza capillare sul tema, sarà nostro compi-to, come rotariani, mantenere attiva l’attenzione di tutti, delle istituzioni e dei singoli anzi sarebbe opportuno considerarlo questo dell’acqua un service permanente del club. Hanno detto: “La condizione dei poveri del pianeta non potrà essere alleviata senza che sia affrontata la qualità delle ri-sorse fondamentali dalle quali essi dipendono :terra e acqua” NITIN DESAI – segretario generale del Vertice Mon-diale sullo Sviluppo Sostenibile “L’acqua è un patrimonio comune il cui valore deve essere riconosciuto da tutti. Ciascuno ha il dovere di eco-nomizzarla con cura” dalla Carta Europea dell’Acqua La risorsa acqua va utilizzata “secondo criteri di solidarietà… salvaguardando le aspettative e i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale” Legge (GALLI) “Laudato sii,mi signore,per sora acqua, la quale è multo utile et umile e preziosa e casta” da Il cantico delle Creature di SAN FRANCESCO DI ASSISI

Ogni anno si tiene in primavera l’Assemblea Distrettuale che segna l’inizio dell’anno sociale 2008/2009: in quella sede il nuovo Governatore propone il suo programma e dà la formale investitura ai nuovi Presidenti degli 81 Club del Di-stretto. Per il nostro Club opitergino-mottense hanno partecipato il Presidente Incoming P. E. Giabardo; il vice Presi-dente G. Marchesin ed il nuovo Prefetto Signora Elda Marcon Fabrizio. Il Governatore 2008/2009 è l’Avv. Alberto Cristanelli, del R.C. di Trento. Ha tenuto una relazione sulle linee guida del suo programma e sui temi che caratterizzeranno l’anno sociale, dando le indicazioni anche di metodo per l’organizza-zione della vita dei Club e per services del nuovo anno. Ha molto insistito su alcuni aspetti: il rispetto delle regole, il senso di appartenenza, il sostegno della Rotary Foundation, l’adesione di nuovi soci etc., parlando anche dell’immagine che il Rotary deve dare verso l’esterno e lasciando poi spazio a due relazioni di grande spessore: sull’immagine che il Rotary dà alla popolazione e l’applicazione del Codice di Procedura. L’occasione è stata utile anche per seminari di settore, dedicati ai Segretari, ai Tesorieri, ai Prefetti, alle mogli dei Pre-sidenti etc.. A margine delle relazioni, vi è stata l’opportunità di incontrarsi e di scambiare programmi di settore con i Presidenti dei Club vicini, soprattutto di Treviso, di Pordenone, di Venezia, che con noi condividono molte iniziative, alcuni interclub ed anche alcuni services. L’atmosfera intensa e cordiale ha dato l’energia necessaria per guardare con fiducia al futuro. Buon lavoro a chi assume gli incarichi per l’anno nuovo con l’augurio di migliorare le relazioni interne tra i soci per dare a tutti l’immagine di un Rotary vitale, efficiente e generoso.

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VISTI DA VICINO: Arrigo Manavello

Il tuo giornale preferito: Il Giornale. Tra musica, cinema e tea-tro, preferisci: Musica. Un uomo che stimi: Tamerlano. Un personaggio che cancel-leresti dalla storia: Marx. Il piatto preferito: Fagioli. Vino o birra? Vino. Che sport pratichi? Nessuno. Per sedurre una donna usi.. La memoria. Ferie preferite: Mare.

Con un milione di Euro, che faresti? Chiudo qualche debito. Percentuali da 0 a 100: soldi 100% , amore - cultura - Auto o moto? Auto. Sei in difficoltà. Chi chiami? Nessuno. E’ più difficile guadagnare i primi mille Euro o il primo milione? Tutte e due. Il miglior consiglio ad un giovane: Non invecchiare. Un sogno da realizzare: Diventare Nembo Kid. Un viaggio da fare: Polo Sud (solo virtuale). Un libro da leggere: Iliade. Un cantante da ascoltare: Pavarotti. Un’opera d’arte da guarda-re: Le piramidi d’Egitto. Il peccato che perdoni…. Furto di marmellata.

…e quello che non perdo-neresti mai: Riportare la marmellata ru-bata. Se esci di casa senza cellu-lare: Importa poco. È sem-pre spento. La data più importante del-la tua vita: Il giorno della mia dipartita. Il più bel regalo che hai ri-cevuto: Un bacio. E quello che hai fatto: Un bacio. Di solito arrivi puntuale? Sì. La cosa che dimentichi spesso: Esser vecchio. Meglio avere rimorsi o rim-pianti? Un giusto mix di entrambi. Un consiglio al Rotary: Non richiedere questionari.

A cura di P. E. Giabardo mail: [email protected]

Nel mese di maggio si festeggia il compleanno di Fabrizio Alessandro - Lorenzon Giovanni - Manfrè Ezio - Panetta Paolo - Serafin Franco Auguri cordiali da tutti noi!

SUONI e COLORI del PROFUMO: Lorenzo Dante Ferro

Martedì 01 aprile a Villa Giustinian abbiamo avuto ospite il Maestro profumiere Lorenzo Dante Ferro il quale ci ha par-lato di “suoni e colori del profumo”. È stata una serata vivace e piacevolissima dove il personaggio (…è proprio il caso di dirlo) ci ha introdotto ai segreti ed ai piaceri dei sensi con i profumi che sono un elemento di puro benessere. La storia del profumo passa dall’antica Roma all’epoca più recente del Rinascimento fiorentino e poi a Venezia. A Firen-ze, Caterina de Medici ebbe come maestro profumiere Renato Bianco, alchimista e farmacista, che studiava essenze per profumare i guanti dei nobili. Nei possedimenti reali di Nizza vi era una agricoltura adatta alla coltivazione di erbe aro-matiche e fiori, utilissimi nella preparazione dei profumi. Vi è poi Venezia, col porto: luogo di importazione di merci ed in particolare di unguenti, olii ed essenze. Qui troviamo Eustachio Celebrino da Udine che scopre anche un trattato co-nosciuto come il primo testo di profumeria moderna e vi si trova la ricetta dell’acqua admirabilis. Non dimentichiamo poi che a Venezia vi è l’arte del vetro, ottima per contenitori, ampolle e flaconi, necessari per diffondere i profumi. Si è poi parlato della nostra vita quotidiana, spesso scandita dalla nostra memoria olfattiva. Il neonato non vede, non sente ma ha sensazioni olfattive molto precise, con tre punti di riferimento: odoro della mamma (protezione); odoro del latte (sopravvivenza); e il calore del corpo (intimità). Fin dalla nascita dunque abbiamo recisi riferimenti che poi restano nel subconscio e ci fanno vivere sensazioni, impressioni e ricordi di odori capaci di indurre stati d’animo, sensa-zione di benessere. Per fare un profumo è n necessario studiare riferimenti di natura psicologica e sociologica: un profumo che viene ama-to ed apprezzato in certe zone (ad esempio nel nord) non è adatto ad altri ambienti, come il Mediterraneo o l’Oriente. L’odore sembra un aspetto effimero ma è fondamentale elemento di comunicazione (pensiamo ad una donna bellissi-ma, ma dall’alito pestilenziale…). Ecco allora che vaniglia, cannella, spezie, noce moscata andranno bene nel mondo anglosassone, dove c’è poco sole e si è indotti alla depressione per le condizioni ambientali. Invece profumi di frutta, basilico, rosmarino, limone, bergamotto sono ottime nell’ambiente mediterraneo dove gioia di vivere, sole e mare dan-no un tono positivo e sportivo all’esistenza. Infine il Maestro profumiere ha portato alcuni esempi per alcune campagne pubblicitarie (auto Audi, con profumo di erba, terriccio per il Golf etc.; o per i concerti di Jovanotti con Canzone per te, odore di borotalco, intimità, ricordo del-l’infanzia). Noi usiamo spessissimo elementi profumati: basti pensare all’uso di shampoo, dentifricio, deodorante, dopobarba, eau de toilette, creme per il corpo, saponi da bagno, e perfino il sapone per lavare la biancheria, che chiamiamo “di Marsi-glia” ma che sarebbe puzzolente se non infiltrato del particolare composto odoroso inventato per il “profumo di sapo-ne”. È stata una serata veramente stimolante, piacevolissima per la verve del relatore e per le innumerevoli sensazioni tra-smesse ai presenti con numerose indicazioni pratiche. La serata sarebbe continuata a lungo con domande e curiosità se la campana non avesse spedito tutti a casa tra note floreali e soddisfazione di tutti. peg

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IL FUTURO DEI CENTRI STORICI

Martedì 08 aprile a Villa Revedin abbiamo dedicato una serata allo studio dei centri storici ed alla loro valo-rizzazione anche dal punto di vista commerciale. Erano repenti il Dott. Marchiori della Camera di Commercio di Pordenone ed il Dott. Ruscelli specialista nell’analisi di marketing urbano. Il Dott. Marchiori si è soffermato su una domanda: “cosa fare per rivalutare i centri storici e per competere con i centri commerciali”. Ha riferito di esperienze e di progetti lanciati in città come Pordenone e nel Vene-to: il centro storico può diventare centro di attrazione commerciale se sa valorizzare l’aspetto storico archi-tettonico, combinandolo con l’intrattenimento e solo così può diventare zona di attrazione commerciale. Per fare ciò è necessario trovare una sinergia tra pubblico e privato, valorizzando gli arredi urbani, calmierando il settore immobiliare e promuovendo pubblicitariamente i centri storici. Il Dott. Ruscelli ha parlato di progetti pilota per la valorizzazione commerciale dei centri storici. Una volta si studiava dove creare centri commerciali e come organizzarli in funzione dell’utilità economica sul territorio. Oggi l’attenzione è cambiata: si studia il centro storico e si cerca di capire come il commercio possa valoriz-zare l’area urbana. Per fare ciò bisogna aumentare lo standard dei servizi e coordinare gli interventi. Ben si sa infatti che i grossi centri commerciali hanno un appeal dovuto ai servizi (parcheggi, ristoranti, pubblicità, musica, giochi per i bambini, aria condizionata, etc.). Bisogna intervenire strutturalmente sui centri urbani favorendo la comunicazione con l’esterno e promuovendo la funzione di integrazione per favorire il marke-ting urbano. L’esperienza di alcune realtà straniere (Inghilterra) testimonia l’esistenza di un responsabile del commercio urbano (town center management). In questo contesto bisogna valorizzare l’identità del luo-go, favorire vitalità e socialità non solo commerciale ma integrando molte funzioni. Sono quindi necessari alcuni interventi: pulizia, sicurezza, segnaletica, efficienza dei collegamenti, esistenza di centri di svago, do-tazione di parcheggi e qualificazione dei percorsi. Si impone il passaggio dalla cultura degli strumenti alla cultura dei progetti. È necessario attrarre, attivare e motivare le risorse. È stata presentata l’esperienza dei cosiddetti centri commerciali naturali (Emilia Romagna, Puglia, Toscana). Bisogna favorire la collaborazione tra associazioni di commercianti (consorzi) e amministrazioni comunali integrando i ruoli e progettando po-litiche in funzione della aggregazione e della qualità della vita dei centri storici. Alla serata erano presenti anche alcuni amministratori: il Sindaco di Oderzo con alcuni Assessori, il Vice Sin-daco di Ponte di Piave ed altri ospiti sensibili al problema. Il dibattito è stato occasione per toccare aspetti ed argomenti legati alla vita della città di Oderzo ed al miglioramento del tessuto urbano. Diverse le doman-de ed interessante il dibattito. peg

Forum: Immigrazione ed integrazione

Si è tenuto sabato 05 aprile 2008 presso la Sala congressi della Fiera di Pordenone il Forum distrettuale su: “Immigrazione, integrazione, prospettive”. Il Forum è stato promosso dai cinque Rotary Club del Friuli: Pordenone, San Vito al Tagliamento, Maniago-Spilimbergo, Pordenone Alto Livenza, Sacile Centenario. Moderatore dell’assemblea è stato Edoardo Pittalis, Vice Direttore del Gazzettino. Le relazioni sono state tenute dal Prof. Fulvio Salimbeni dell’Università di Udine che ha parlato dell’immigrazione, studian-do il fenomeno delle migrazioni nella storia europea e mondiale dai romani ad oggi. È poi intervenuto il Prof. Kobla Bedel dell’Università di Trieste che ha parlato di vari modelli di integrazione degli immigrati. È intervenuta anche la Dott.ssa Marine Imberechts dell’Unione Europea, che ha illustrato le politiche della UE nei confronti dell’immigrazione. Altri temi sono stati toccati dal Dott. Paolo Zanet che ha esaminato il fenomeno in particolare in Friuli ed in provincia di Pordenone. Il Dott. Nemo Gonano ha esaminato le possibili soluzioni al problema dell’integrazione giovanile, il Dott. Renato Cortinovis ha cercato una risposta al tema: “Quali limiti all’immigrazione?”. I lavori sono stati conclusi dal Governatore Distrettuale Dott. Carlo Martines, che parlava con buona cognizione di causa essendo egli stesso un “immigrato”. Per il nostro Rotary opitergino-mottense erano presenti il Presidente Marino Favrin, il Presidente incoming Pio Eugenio Giabardo ed il Segretario Pier Lazzaro Dalla Torre. Le relazioni sono state di grande interesse e di notevole impianto culturale, cercando di evitare pregiudizi e facili teorie giornalistiche. Si pensi che in Italia nel 1970 vi erano 130.000 stranieri, oggi ce ne sono 2 milioni. In 30 anni il fenomeno è diventato valanga ed ha comportato problemi di ordine pubblico, di scontro culturale, con tutte le implicazioni di carat-tere linguistico, religioso, economico, sociale, criminale etc. Famosa è la frase di uno scrittore: aspettavamo braccia e sono arrivati uomini… Le nostre aziende, abbandonate dalla manodopera italiana, hanno assoluta necessità di lavoratori stranieri, ma questi faticano ad integrarsi per le notevoli difficoltà a trovare una casa, una scuola per i figli, l’assistenza sanitaria e previdenziale etc. Le motivazioni che stanno alla base di questa notevole massa di spostamento umano sono molto diverse: vi sono ragioni di carattere politico, etnico, motivazioni umanitarie per la fuga da zone interessate da guerre, epidemie, persecuzioni, guerre civili, ma recentemente assume importanza anche il cambiamento climatico: molte persone si spostano per fuggire da zone desertificate, diventate invivibili; vi sono poi ragioni di carattere religioso. Le problematiche sono complesse: diversa è la situazione dei clandestini da chi invece emigra in condizioni di legalità. Il processo di integrazione ha caratte-re dinamico, talvolta conflittuale ed investe vari aspetti: giuridico, sociale, economico etc. alla fine prevale il principio utili-taristico e funzionale: l’immigrato viene valutato sul piano di costi-benefici: se mi servi e lavori ti accolgo, se non mi servi ti respingo. È un processo lento e talvolta investe varie generazioni, come in America, Francia, Inghilterra etc. La trattazione ha investito molti apsetti e non possiamo dare completa analisi delle posizioni. peg