20 buoni motivi per scegliere Via del Centro

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VIA DEL CENTRO ® “Le cose più belle durano per sempre...” Pavimentazioni ad elevata autobloccanza

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Via del Centro dimostra performance inedite di stabilità e tenuta agli sforzi dinamici dati dal traffico grazie al Sistema Einstein. Il nuovo distanziale sviluppato dalle ricerche svolte in collaborazione con l’Università di Dresda, prevede una larghezza di fuga costante e ottimale tra i vari elementi auto-bloccanti e permette quindi una trasmissione più elastica dello sforzo, minimizzando i contatti rigidi per aumentare la stabilità della pavimentazione.

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VIA DEL CENTRO®

“Le cose più belledurano per sempre...”

Pavimentazioniad elevataautobloccanza

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L’estetica della tradizione,il fascino della pietra naturalee le performance della ricerca.

VIA DEL

CENTRO®

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•Estetica naturale•Bellezza e durabilità ai massimi livelli•La forza dei distanziali Einstein•Esperienza nelle fondazioni•Bassa manutenzione•Superficie anti-smog•Isola di calore•Sostenibilità

PLUS POINT

VIA DEL

CENTRO®

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VIA DEL CENTROÈ LA FELICE SINTESI TRA MATERIALI INNOVATIVI E IL DESIGN CLASSICO DELLE ANTICHE PAVIMENTAZIONI IN PORFIDO.

INNOVARE LA TRADIZIONE

Guardare al cuore della tradizione è, sempre, ciò che ci permette di fare grandi passi avanti: con Via del Centro abbiamo scelto di recuperare la sapienza e l’armonia della pietra antica, integrandola con le più avanzate proposte della tecnologia e del design.

Il risultato è un massello auto-bloccante resistente e versatile, dal sapore classico e dai toni naturali, esteticamente perfetto come cornice per gli storici e affascinanti scorci di strade, piazze e corti che rendono il nostro paese così speciale. Via del Centro nasce dalla volontà di ricreare nella sua essenza un elemento naturale, la pietra.

Per ritrovarne le caratteristiche di versatilità, resistenza e affidabilità ci siamo serviti della ricerca tecnologica ed estetica più avanzata: il risultato è questo massello auto-bloccante, innovativo per composizione e design, unisce la forza della pietra e la garanzia della tecnologia RocciaBlock GOLD.

I masselli sono costituiti da inerti pregiati derivati dalla pietra naturale, scelti dopo accurate analisi e test in sinergia con i laboratori del Politecnico di Milano; non risentono dell’usura del tempo, ma – al contrario – acquisiscono luminosità, naturalezza e intensità cromatica proprio grazie al passare degli anni.

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La nuova pavimentazione per esterni Via del Centro, nasce dall'unione del sistema tedesco ad alta auto-bloccanza EINSTEIN e dalla capacità tutta veronese di miscelare sapientemente marmi e graniglie che costituiscono il cuore della nuova superficie RocciaBlockGOLD. Il risultato è una pavimentazione dal design classico, simile alle antiche pavimentazioni in porfido, ma dalla resistenzainedita, in grado di sopportare il traffico dei mezzi di trasporto, anche pesanti, eliminando il problema delle crepe e delle buche stradali.

Venti buoni motivi per scegliere

VIA DEL CENTRO

EINSTEIN: UNA NUOVAAUTOBLOCCANZA

01

RESISTENZA AICARICHI PESANTI

02

TESTDI RESISTENZA

03

SCELTA DELLAFONDAZIONE

04

RESISTENZAAL GELO

05

RESISTENZACALORE ESTIVO

06

ANTISDRUCCIOLEVOLE

RIDUZIONE DEI COSTI:BASSA MANUTENZIONE

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RIMOVIBILE:FACILE MANUTENZIONE

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SALUTARE:NON NOCIVO

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ANTISMOG:BLUECITY

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PROGETTUALE

SPECIALI

ALL’ACQUA20 PERMEABILITÀ

19 SICUREZZA STRADALE

18 SABBIE DI SIGILLATURA

17 VERSATILITÀ

16 NETWORK EUROPEO

15 SOSTENIBILITÀ

13 ROCCIABLOCK GOLD

12 ENERGY-LESS07 ISOLA DI CALORE

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01 - EINSTEIN: UNA NUOVA AUTOBLOCCANZA

Via del Centro dimostra performance inedite di stabilità e tenuta agli sforzi dinamici dati dal traffico grazie al Sistema Einstein.Il nuovo distanziale sviluppato dalle ricerche svolte in collaborazione con l’Università di Dresda, prevede una  larghezza di fuga costante e ottimale tra  i vari elementi auto-bloccanti e permette quindi una trasmissione più elastica dello sforzo, mini-mizzando i contatti  rigidi per aumentare la stabilità della pavimentazione.  Di conseguenza,  la manutenzione di Via delCentro è facile e decisamente poco frequente.

EINSTEIN PAVIMENTAZIONI AD ALTA STABILITÀ

Dal punto di vista statico Einstein rappresenta una inversione di tendenza veramente notevole. Fino ad oggi si credeva che un maggiore contatto diretto tra elementi portasse ad un aumento della capacità di resistere ai carichi. Cerchiamo prima di capire cosa succede quando una pavimentazione è sollecitata da carichi pesanti di tipo veicolare.

IL TRASFERIMENTO RIGIDO DEI CARICHI

Einstein: una nuova autobloccanza - pag. 01 di 03

IMMAGINE 01
DIDASCALIA
Quando un veicolo transita su una pavimentazione, la ruota induce carichi di tipo dinamico ai masselli auto-bloccanti. Tutti i masselli interessati dal transito sono sollecitati da questa azione. È qui che entra in gioco l’autobloccanza dei masselli, data dalla geometria degli elementi e dalla presenza della sabbia nelle fughe.
IMMAGINE_02
DIDASCALIA
Nel caso di una tipologia di massello con appoggio diretto tra elementi(A), la “forza di attrito” che li lega non è sufficiente per opporsi alla “forza di scorrimento”.Se tra masselli vi è invece un “incastro rigido”(B), la situazione addirittura peggiora perché i masselli si concatenano tra loro. In tutti e due i casi, la sabbia nei giunti non ha dato nessun beneficio e l’autobloccanza è risultata praticamente nulla.
IMMAGINE_03
DIDASCALIA
Quando avviene un trasferimento diretto e rigido dei carichi, senza nessuna dissipazione, la conseguenza è un vero e proprio effetto “domino. I carichi hanno una lunghezza di distribuzione molto elevata.
IMMAGINE_04
DIDASCALIA
Gli elementi, che traslano orizzontalmente sempre di più, provocano un accentuato allargamento delle fughe e un disassamento globale della pavimentazione. Quando questo processo inizia, difficilmente si può fermare.
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01 - EINSTEIN: UNA NUOVA AUTOBLOCCANZA

Nel caso di contatto diretto tra elementi, il trasferimento dei carichi avviene in maniera rigida. La sabbia contenuta nei giunti, non ha nessuna funzione di dissipazione essendo rac-chiusa in mezzo ai distanziali.Una diversa geometria dei distanziali non porta nessun beneficio in termini di smorzamen-to se rimane il contatto diretto (immagine 6)

L’IMPORTANZA DELLA SABBIA

Ora proviamo a ipotizzare qualcosa di diverso: due masselli appoggiati tra loro solo in un punto (B) e senza sabbia di sigillatura nello spazio rimanente.

IL PRINCIPIO DI EINSTEIN

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Einstein: una nuova autobloccanza - pag. 02 di 03

IMMAGINE 06
DIDASCALIA
Quando viene applicata una forza orizzontale (F), il massello tende a ruotare con fulcro in (B) e con braccio di rotazione(S) pari allo spessore.Il massello, non essendoci nessun contrasto, può ruotare, producendo un momento rotazionale quantificabile in M=(F) x (s).
IMMAGINE_07
DIDASCALIA
Se invece di una forza concentrata (F), si considera un carico distribuito (Q), comunque si ottiene un momento molto elevato pari aM=(Q)x(S)2Quindi, in assenza della sabbia tra gli elementi, il momento rotazionale (M) trasferisce una azione diretta sul lato del massello vicino.
IMMAGINE_08
DIDASCALIA
Mantenendo un punto di contatto solo, ma riempiendo tutto lo spazio tra i masselli con sabbia, il momento rotazionale risulterà essere molto minore.Perciò anche la spinta residua (K) trasmessa al massello vicino sarà molto minore rispetto alla spinta iniziale (F).
IMMAGINE 09
DIDASCALIA
Questo è il principio di EINSTEINI masselli sono a contatto grazie ad un distanziale (di contatto) posto alla base,mentre la sabbia riempie tutto il giunto.Gli altri distanziali si incastrano nella sabbia, ma non vanno a contatto diretto con i masselli vicini. Il loro compito è unicamente di aumentare la forza di attrito laterale dei masselli.
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01 - EINSTEIN: UNA NUOVA AUTOBLOCCANZA

Gli elementi che garantiscono la stabilità della pavimentazione sono essenzialmente tre: due distanziali maggiori che lavorano in coppia, e il particolare “distanzialino di contatto” posto alla base del massello. Questo elemento consente di minimizzare ilcontatto rigido tra i masselli a solo qualche punto sul perime-tro alla base di ogni elemento e quindi permette che il materialedi fuga entri perfettamente in tutto il perimetro dei masselli e per tutta l’altezza creando un “cuscinetto” nella trasmissione degli sforzi tangenziali a cui è sottoposta la pavimentazione durante il normale utilizzo.

COME FUNZIONA EINSTEIN

La continuità di sabbia all’interno della fuga produce un effetto ammortizzante quando la pavimentazione viene sollecitata da carichi molto pesanti. I distanziali maggiorati aumentano l’attrito tra i masselli e la sabbia nei giunti.

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02 - RESISTENZA AI CARICHI PESANTI

La continuità di sabbia all’interno della fuga produce un effetto ammortizzante quando la pavimentazione viene sollecitata da carichi molto pesanti. I distanziali maggiorati aumentano l’attrito tra i masselli e la sabbia nei giunti.

EINSTEIN PAVIMENTAZIONI AD ALTA STABILITÀ

UN COMPORTAMENTO DUTTILEVia Del Centro, unitamente all’innovativo sistema di distanziali Einstein, è in grado di assorbire i carichi dinamici indotti dal traffico veicolare.

La presenza della sabbia all’interno delle fughe favorisce una rapi-da dissipazione dei carichi.La sabbia inoltre, non essendo un elemento rigido, evita il problema delle fessurazioni tipico delle fughe cementizie.Questo problema è infatti inarrestabile per alcune tipologie di pavi-mentazioni e ne segna l’inizio del degrado.

Pavimentazione tradizionale,con fughe cementizie degradate.

Resistenza ai carichi pesanti - pag. 01 di 04

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02 - RESISTENZA AI CARICHI PESANTI

Lo spessore degli elementi è determinante nel caso di una pavimentazione molto sollecitata dai veicoli in frenata o in accelerazione.Lo spessore di 10cm di Via Del Centro® porta ad una notevole stabilità e ad una totale assenza di comportamenti imprevisti durante l’applicazione di carichi pesanti.

L’IMPORTANZA DELLO SPESSORE

Nella maggior parte delle pavimentazioni tradizionali autobloccanti, utilizzate per traffico veicolare, si ha questo tipo di rapporto geometrico: (h)/(b)<1Dove:(h)è l’altezza del massello(b) è il lato di base orientato al senso di marcia dei veicoli.

Nel caso di Via Del Centro, questo rapporto è invece ribaltato in quanto lo spessore non è mai inferiore al lato di base:(h)/(b)>1Queste semplici differenze geometriche portano a grandi differenze in termini di resistenza alle sollecitazioni.Dove:(h)è l’altezza del massello(b) è il lato di base orientato al senso di marcia dei veicoli.

TRADIZIONALE VIA DEL CENTRO

Resistenza ai carichi pesanti - pag. 02 di 04

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02 - RESISTENZA AI CARICHI PESANTI

Dal punto di vista dell’autobloccanza orizzontale, una maggiore superficie di contatto laterale porta ad una distribuzione dei carichi su una superficie più ampia. Tutto ciò si traduce in un minore stress trasmesso agli elementi vicini. (img.10)

AUTOBLOCCANZA MIGLIORATA

L’autobloccanza verticale di Via Del Centro, molto importante soprattutto nel caso di carichi pesanti concentrati, è molto elevata in quanto gli elementi sono in grado di produrre una forza opposta ai carichi verticali sensibilmente maggiore.L’aumentata efficacia è data sia dalla maggiore quantità di sabbia nelle fughe ma anche dalla presente dei distanziali che aumentano la forza di attrito. (img.11)

Infine, anche l’autobloccanza rotazionale è significativamente migliorata.Solitamente il massello tende a ruotare su se stesso in presenza di un carico radente molto elevato. La geometria di Via Del Centro è tale da mitigare molto questo effetto, trasformando la forza rotazionale in spinta tangenziale. (img.12)

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02 - RESISTENZA AI CARICHI PESANTI

Via Del Centro, se posato nel modo corretto, impedisce la formazione di ristagni di acqua a livello superficiale e sul piano di posa, eliminando quindi ogni pressione interstiziale che tende a degradare la pavimentazione.

LA PROGETTAZIONE È IMPORTANTE

Via Del Centro è resistente alle sollecitazioni con qualsiasi geometria di posa che sia “archi contrapposti” o “archi alternati”. La posa ad arco distribuisce lateralmente i carichi orizzontali. (img.13)Si avranno risultati ancora migliori se, in fase di progettazione, verrà studiata la migliore geometria di posa in funzione della direzione dei carichi, delle pendenze della strada e della classe di traffico

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DEDICATO AI PROGETTISTI

Sei un progettista e desideri maggiori informazioni: scarica le schede tecniche, gli schemi di posa e i manuali tecnici.REGISTRATI ON-LINE e ACCEDI all’AREA PROGETTISTI.

www.ferraribk.itResistenza ai carichi pesanti - pag. 04 di 04

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03 - TEST DI RESISTENZA

l sistema Einstein, sviluppato dalle ricerche svolte in collaborazione con l’Università di Dresda, ha dimostrato una grandissima stabilitàin tutte le condizioni di carico, superando in affidabilità tutti gli altri tipi di pavimentazione stradale.

ALTA RESISTENZA AL TRAFFICO VEICOLARE PESANTE

TEST DINAMICI DI LABORATORIO

Presso il laboratorio di Tecnologia dell’Università di Dresda (Germania) sono stati condotti severi test in scala reale per verificare le prestazioni dei masselli autobloccanti quanto sottoposti a traffico veicolare pesante.La parcella di prova creata, avente dimensioni plani-metriche pari a 5x2.0mt ed altezza 1mt, è servita per sottoporre a test svariate tipologie di pavimentazioni auto-bloccanti attualmente in commercio. Tali pavimentazioni, sono state posate “a secco” su uno strato di fondazione di tipo granulare, compattato con una piastra vibrante, e uno strato di allettamento in pietrischetto.

Test di resistenza - pag. 01 di 03

A grandezza naturale - Deformazione specifica (mm) Dopo 1*106 cicli di carico.

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03 - TEST DI RESISTENZA

Mediante una particolare attrezzatura, è stato poi possibile simulare i carichi massimi da “traffico pesante” previsti dalle rigide normative tedesche. Questa condizione di carico prevede l’applicazione di un carico inclinato di 30° pari a 66.4kN che corrisponde, se-condo la regola del parallelogrammo, ad un carico orizzontale di 34.5kN e verticale di 57.5kN.

Test di resistenza - pag. 02 di 03

Questa condizione estrema di carico è stata applicata per 1.000.000 di volte a 15 diverse tipologie di pavimentazioni, al fine di compararne il comportamento.

Solo una di queste tipologie, a forma rettangolare (30x15x10cm) è dotata dei distanziali Einstein.

Molte delle tipologie testate, hanno spessore maggiore di 10cm e comunque hanno geometrie particolari con una apparente migliore autobloccanza rispetto al “massello Eistein”.

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03 - TEST DI RESISTENZA

Durante il test sono state inoltre osservati significativi miglioramenti se, come riempimento dei giunti, si utilizza sabbia naturale non frantuma-ta. Minori spostamenti, dovuti alla maggiore stabilità e resistenza della sabbia naturale, sono stati osservati durante i cicli di prova.

Test di resistenza - pag. 03 di 03

Il primo risultato di questa ricerca è notevole e mostra quanto i distanziale Einstein sono performanti. Infatti il “massello Einstein” ha subito i minori spostamenti orizzontali, sempre inferiori ad 1 mm. Einstein è risultato essere il più performante anche rispetto masselli di spessore maggiore e/o con sagoma apparentemente più performante.

Le prove eseguite hanno permesso anche di valutare se una differen-te geometria di posa influisce, o meno, sugli spostamenti orizzontali.Al termine dei cicli di carico il “massello Einstein”, posato a testate piane con inclinazione 45°, è risultato il più performante, con spostamenti esigui.

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04 - SCELTA DELLA FONDAZIONE

Una pavimentazione autobloccante è composta di vari strati: i masselli autobloccanti, lo strato di allettamento e lo strato di fondazione, che sopporta gran parte degli sforzi verticali gravanti. Lo strato di fondazione riveste una grande importanza: ogni suo eventuale cedimento si manifesta inevitabilmente anche sulla superficie della pavimentazione. L’autobloccanza dei masselli permette quindi alle pavimentazioni di assumere un comportamento di tipo flessibile.Lo strato di fondazione deve avere ottime caratteristiche di resistenza meccanica ma anche, nella maggioranza dei casi, buone capa-cità drenanti. Infatti, considerando che le pavimentazioni autobloccanti sono piuttosto permeabili all’acqua, vediamo che durante gli eventi meteorici l’acqua è in grado di influenzare negativamente il com-portamento anche degli strati di fondazione.

Se le acque ristagnano, si innescano fenomeni quali pumping, svuotamenti e cedimenti che impediscono ai masselli di assolvere la loro funzione. Sappiamo che per conoscere a fondo un prodotto è essenziale esaminarne tutti gli aspetti, inclusi quelli del contesto in cui viene normalmente utilizzato.

Abbiamo quindi voluto approfondire le condizioni di posa della pavimen-tazione, per individuare le tipologie di fondazione migliori in termini di re-sistenza meccanica.

L’IMPORTANZA DELLA FONDAZIONE

Scelta della fondazione - pag. 01 di 05

Simulazione ad elementi finiti della deformazione della pavimentazione sottoposta a carico eseguita dall’Università di Padova.

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04 - SCELTA DELLA FONDAZIONE

Scelta della fondazione - pag. 02 di 05

MODELLO MATEMATICOElaborato in collaborazione con il Dipartimento ICEA – Ingegneria Civile, Edile e Ambientale – dell’università degli studi di Padova.

E’ stato ipotizzato uno spaccato di pavimentazione tipo, composto dai masselli autobloccanti, dagli strati di allettamento e di fondazione e dal terreno naturale di appoggio. Questo spaccato è stato oggetto di ipotesi numeriche: applicazione di diverse tipologie di carico, variazione delle caratteristiche geo-meccaniche degli strati, variazione dello spessore degli strati, variazione della tipologia e dello spessore degli autobloccanti.

Tutte le condizioni sono state analizzate a “elementi finiti” a dominio 3d (FEM – Finite Element Mo-delling), con un software di modellazione evoluto. Al termine delle elaborazioni, è stato possibile analizzare nel dettaglio tutti i movimenti e le de-formazioni conseguenti ai carichi, fino a localizzare le più piccole tensioni che possono influenzare la tenuta di una pavimentazione al fine di formulare nuove ipotesi di miglioramento.

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04 - SCELTA DELLA FONDAZIONE

Scelta della fondazione - pag. 03 di 05

IL CAMPO PROVESi è reso poi necessario verificare sul campo tutte le ipotesi matematiche fatte fino a quel momento, per avere un riscontro con le condizioni reali. Abbiamo costruito un “campo prove”, composto da una striscia suddivisa in 10 sezioni stratigrafiche, diverse tra loro in termini di spessore e composizione.

Per ogni sezione sono state eseguite prove di carico su piastra su ogni interfaccia (piano di posa - fondazione - pavimentazione).

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04 - SCELTA DELLA FONDAZIONE

ANALISI DELLE DEFORMAZIONI E DEI CEDIMENTILa grande quantità di dati matematici di prova, incrociati alla caratterizzazione geometria e geo-meccanica degli strati di fondazione, ha permesso di arrivare a risultati sorprendenti e di studiare particolari stratigrafie contestualizzate alle condizioni in opera.

Si è rilevato, ad esempio, che uno strato di fondazione con elevate resistenze ai carichi non è necessariamente la fondazione più adatta per una pavimentazione autobloccante. Le prove hanno permesso di arrivare a importanti risultati, fino a ottenere dei pac-chetti aventi elevate caratteristiche di resistenza meccanica, assieme a una elevata permeabilità all’acqua orizzontale e verticale.

Scelta della fondazione - pag. 04 di 05

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19Scelta della fondazione - pag. 05 di 05

04 - SCELTA DELLA FONDAZIONE

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05 - RESISTENZA AL GELO

L'asfalto usato per pavimentare le strade delle nostre città e le grandi vie di scorrimento, è un materiale facilmente intaccabile dal gelo edai prodotti (sale) usati per discioglierlo. La fragilità dell'asfalto si traduce in strade constantemente rovinate, con molte buche e crepe,pericolose sia per i veicoli che per i ciclisti ed i pedoni. Il calcestruzzo dry-cast invece è uno dei materiali più resistenti all’azione del gelo/disgelo anche in presenza di sali disgelanti. Questo perché l’assorbimento di acqua è molto limitato (<5% in massa) in quanto la compattezza e la densità che si ottengono in fase di produzione sono molto elevate. Chimicamente questo tipo di calcestruzzo non si lascia aggredire dall’azione basica del sale usato per sciogliere neve e ghiaccio. I metodi di prova sono molto severi.

UNI EN 1338Vengono eseguiti 28 cicli di gelo/disgelo, con temperature che vanno da +20°C a -20°C nell’arco di 24 ore. Al termine della prova viene pesato in massa il materiale che si è eventualmente staccato/sfaldato, per poi raffrontarlo al peso del materiale non sfaldato. Il peso del materiale sfaldato non deve superare il valore di 1kg/mq. Normalmente i prodotti Ferrari BK hanno una perdita in massa quasi trascurabile.

SIA 162/1E’ una prova ancora più rigida in quanto vengono eseguito 30 cicli di gelo/disgelo, con temperature che vanno da +20°C a -20°C nell’arco di 24 ore. Al termine della prova viene pesato in massa il materiale che si è eventualmente staccato/sfaldato, per poi raf-frontarlo al peso del materiale non sfaldato. Il peso del materiale sfaldato non deve superare il valore di 600 gr/mq. Normalmente i prodotti Ferrari BK hanno una perdita in massa nell’ordine dei 10 gr/mq e rientrano quindi nella categoria.

RESISTENZA AL CICLO DI GELO E DISGELO

Resistenza al gelo - pag. 01 di 01

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06 - RESISTENZA AL CALORE ESTIVO

Ci si pensa poco ma è un problema reale: l’asfalto d’estate, quando irraggiato dai raggi solari, si rammollisce e degrada molto.Avete mai provato a parcheggiare una motocicletta, su una superficie asfaltata, durante i mesi estivi? Avete mai visto l’effetto delle ruote dei mezzi pesanti in manovra sull’asfalto? La stabilità dimensionale e la resistenza ai carichi puntali di Via Del Centro è molto elevata, enormemente maggiore rispetto a quella dell’asfalto. Il particolare calcestruzzo utilizzato per produrre Via Del Centro, non si ammorbidisce mai, quando irraggiato calore, anche se si si uti-lizza una fiamma libera. 

RESISTENZA AL CALORE ESTIVO

Resistenza al calore estivo - pag. 01 di 01

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07 - ISOLA DI CALORE

Quando si parla di “isola di calore”, ci si riferisce a un fenomeno purtroppo ormai presente in tutte le aree urbanizzate e pavimentate con un manto impermeabile di asfalto scuro: le temperature delle città sono superiori di ben 4-5°C a quelle delle zone periferiche e dellecampagne circostanti.

Ciò accade sia per effetto dell’irraggiamento solare sia per il riscaldamento dovuto al traffico e all’eccessivo uso di climatizzatori: la terra nonrespira e le zone asfaltate si surriscaldano in fretta e accumulano una grande quantità di calore, che viene rilasciata sia durante il giorno sia durante le ore notturne, contribuendo ad accelerare i processi fotochimici che generano lo smog.

CHE COS’È L’ISOLA DI CALORE?

Isola di Calore - pag. 01 di 03

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23Isola di Calore - pag. 02 di 03

07 - ISOLA DI CALORE

I PROBLEMI DELL’ASFALTOL’asfalto quando irraggiato dal sole durante le giornate estive particolarmente sfavorevoli, raggiunge temperature assai elevate, molto maggiori rispetto la temperature dell’aria:

ALCUNI ESEMPI PRATICI: • a 52°C si possono già avere bruciature alla pelle in circa 60 secondi • a 55°C un uovo può essere cotto in 5 minuti.

TEMPERATURA DELL’ARIA TEMPERATURA DELL’ASFALTO

25°C 52°C

30°C 57°C

31°C 62°C

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07 - ISOLA DI CALORE

Isola di Calore - pag. 03 di 03

COSA SI PUÒ FARE?Per fortuna, l’alternativa all’asfalto e all’ “isola di calore” esiste. Si possono utilizzare pavimentazioni costruite conmateriali naturali  caratterizzati da un alto indice di riflettanza: valori elevati di SRI*, infatti, evitano che il calore si accumuli e contribuiscono attivamente alla riduzione del surriscaldamento cittadino.

*La sigla SRI indica il parametro che determina la performan-ce di un materiale rispetto alla radiazione ricevuta e riflessa; il suo valore è dato dalla combinazione tra i valori di riflettanza solare (quantità di radiazione riflessa da un oggetto rispetto alla radiazione ricevuta) e quelli di emissività termica (quantità di radiazione proveniente da un oggetto rispetto a quella di un corpo nero).

I masselli di Via del Centro, sono costituiti da inerti pregiati di origine naturale, le cui colorazioni chiare assicurano elevati valori diSRI (il calore solare viene riflesso e non si accumula). Ridurre l’effetto “isola di calore” implica quindi un miglioramento della qualitàdella vita, e una minor incidenza di problemi respiratori in bambini e anziani. Anche il fattore economico è importante: se il calore sola-re viene riflesso, saranno minori anche i costi legati al condizionamento degli edifici e dei mezzi di trasporto.

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08 - ANTISDRUCCIOLEVOLE

Una dei valori aggiunti di Via Del Centro, prodotto con il particolare calcestruzzo “dry-cast”, è proprio quello di avere per natura delle elevatecaratteristiche di resistenza allo scivolamento. Questa caratteristica è facilmente riscontrabile nella realtà di tutti i giorni. Basta camminarci sopra quando piove per capire quanto comfort e sicurezza una pavimentazione in masselli ti conferisce.La superficie è leggermente ruvida e talvolta anche irregolare o convessa. La presenza delle fughe trai i vari elementi aumenta comples-sivamente il grip della pavimentazione. Tutti i test di laboratorio eseguiti su Via Del Centro hanno dato esito positivo.

RESISTENZA ALLO SCIVOLAMENTO

Antisdrucciolevole- pag. 01 di 02

EN 1338

E’ una prova eseguita per simulare il transito pedonale, a “piedi calzati”, su superfici piane .Per la prova su utilizza una specifica apparecchiatura a pendolo. Il pendolo è dota-to di pattino in gomma che serve per misurare la forza di attrito che oppone la superficie da testare all’azione del pendolo. Tutte le superfici, che sono statesottoposte a questo test, hanno raggiunto valori molto elevati sempre >60. Questa è una garanzia perché già con valore di USRV >36 si ha una superficie sufficientemente antiscivolo.

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26Antisdrucciolevole- pag. 02 di 02

08 - ANTISDRUCCIOLEVOLE

RESISTENZA ALLO SCIVOLAMENTODIN 51097

E’ una prova eseguita per simulare il transito a “piedi nudi” su superfici i n c l i n a t e . La prova viene eseguita facendo camminare una persona senza calzature, su una porzione di pavimentazione che viene progressivamente inclinata. Viene contestual-mente irrorata la superficie con una soluzione saponata. La prova termina quando la persona inizia a scivolare e viene annotato l’angolo di inclinazione finale.Le pavimentazioni Ferrari BK, che sono state sottoposte a questo test, hanno raggiunto una inclinazione >24° e rientrano quindi in classe “C” (la classe massima).

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09 - RIDUZIONE DEI COSTI

Vogliamo realmente abbattere i costi di produzione? Bene, perché così arriveremo a risultati veramente interessanti. Se prendiamo in considerazione una pavimentazione stradale e facciamo un paragone tra varie tipologie di prodotti, scopriamo che Via Del Centro è vincente per il miglior rapporto costi/benefici. Se questi 3 fattori vengono combinati insieme è facile evidenziare quanto Via Del Centro sia vincente in termini economici.

ABBATTIMENTO DEI COSTI DI MANUTENZIONE

Riduzione dei costi- pag. 01 di 02

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28Riduzione dei costi- pag. 02 di 02

09 - RIDUZIONE DEI COSTI

Il primo paragone si può fare in termini di vita utile perché una pavimentazione in asfalto, spesso scelta con il solo criterio del risparmio iniziale, ha una vita utile assai limitata: 12/15 anni al massimo. Poi l’unica soluzione è rifare il manto bituminoso.

Una pavimentazione in Via Del Centro ha una vita utile >50 anni, paragonabile se non superiore a quella di una pavimentazione in cubetti di porfido. Una pavimentazione in pietra calcarea, che ha invece una maggiore suscettibilità alle avverse condizioni climati-che, ha una vita utile intorno ai 35 anni. 

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10 - RIMOVIBILE: BASSA MANUTENZIONE

Risparmiare vuol dire saper guardare al futuro. Quando si affronta una spesa, è fondamentale tener conto di tutte le sue implicazioni: nel caso della scelta di una pavi-mentazione, non sempre il basso costo iniziale è garanzia di risparmio.Oltre al vantaggio economico, legato alla durabilità della pavimentazione in massel-lo autobloccante, uno degli aspetti che rendono preferibile l’impiego di Via del Centro per la viabilità urbana è la facilità di accesso alla retedei sottoservizi ospitati sotto il manto stradale e di ripristino senza lasciare trac-ce visibili.

FACILE MANUTENZIONE

Riduzione dei costi- pag. 01 di 01

VIA DEL CENTRO CONSENTE UN RAPIDO ACCESSO AI SOTTOSERVIZI STRADALI

ED UN RIPRISTINO SENZA TRACCE VISIBILI

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11 - SALUTARE: NON NOCIVO

Via Del Centro ha una composizione inerte dal punto di vista delle emissioni nocive. La sua composizione è tale da escludere ogni rilascio di sostanze inquinanti o noci-ve in atmosfera o in acqua per diluizione durante gli eventi meteorici. Le materie prime utilizzate sono infatti assolutamente iner ti e come tali innocue e prive di rischi intrinsechi.Inoltre, vista la particolare “posa a secco”, non arreca nessun danno agli operatori e alle persone che circolano nell’area di cantiere prima, durante e dopo la posa in opera.Sia durante la produzione di Via Del Centro che durante la sua posa in opera, le emissioni di CO2 sono molto basse se paragonate a quelle di altre tipologie di pavi-mentazioni. Per la posa in opera infatti necessari pochi mezzi meccanici, temperatu-re più basse e minore consumo di carburanti!

Particolare attenzione merita il “radon”.Il radon è un gas radioattivo molto pericoloso e cancerogeno che può trovarsi nel terreno, a varie profondità, e che può creare proble-mi di salute alle persone. In Italia ci sono molte zone in cui i radon è presente, anche in concentrazioni piuttosto elevate.Se vengono utilizzate materie prime estratte in zone dove il radon è presente, anche il prodotto finito avrà emissioni di gas radon. Per quanto riguarda Via Del Centro, come comprovato da test di laboratorio, si può tranquillamente escludere la presenza di emissioni di gas radon.La pavimentazione in opera viene generalmente sigillata a secco, utilizzando della sabbia sciolta, permettendo quindi, ad eventuali gas presenti nel sottosuolo, di permeare liberamente in atmosfera evitando ogni forma di accumulo sotterraneo o di barriera al loro transito.

ATOSSICO

Salutare: non nocivo pag. 01 di 01

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12 - ENERGY-LESS

Perché non risparmiare energia durante la produzione e durante la posa?La produzione avviene “a freddo”, senza la necessità di raggiungere temperature elevate. Ad esempio la produzione di asfalto necessita dielevate temperature che raggiungono anche i 350°/400°. Questa temperatura deve essere mantenuta anche durante il trasporto, con un enorme dispendio di energia. La stesa dell’asfalto rilascia inoltre una enorme quantità di calore in atmosfera. 

ENERGY-LESS

Energy-Less pag. 01 di 01

La posa di Via Del Centro avviene a mano, direttamente su un letto di sabbia e su una fondazione che, il più delle volte, è composta da materiale granulare compattato. Le attrezzature utilizzate sono semplici: martello, staggia, disco flex, trancia… e non è previsto l’utilizzo dei mezzi “energivori” che siamo abituati a veder utilizzare durante la posa dell’asfalto o di altre pavimentazioni.

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13 - ROCCIABLOCK GOLD

Lo strato superficiale dei masselli Via del Centro utilizza l'innovativa tecnologia RocciaBlock GOLD:nei masselli RocciaBlock GOLD la luce trova piena espressione grazie alle caratteristiche dei suoi componenti, che acquistano una tonalità sempre più naturale proprio grazie all’uso e al trascorrere del tempo.

BELLEZZA E DURABILITA' AI MASSIMI LIVELLI.

Rocciablock Gold - pag. 01 di 03

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33Rocciablock Gold - pag. 02 di 03

13 - ROCCIABLOCK GOLD

SFUMATURE DI LUCE: INERTI NATURALI PREGIATIGli inerti pregiati utilizzati nella miscela, garantiscono una resistenza all’invecchiamento superiore a qualsiasi altro massello tradizionale, comedimostrato anche dai test di laboratorio eseguiti in sinergia con il Politecnico di Milano, che ha eseguito prove in parallelo sia su elementi nuovi sia su elementi invecchiati artificialmente. Tutte le risultanze hanno evidenziato come la nuova composizione di RocciaBlock GOLD nonrisente dell’usura tipica data dallo scorrere degli anni e dal passaggio dei mezzi di trasporto.

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13 - ROCCIABLOCK GOLD

Rocciablock Gold - pag. 03 di 03

TEST COMPARATIVORocciablock GOLD garantisce una continuità di colore molto profonda: un esempio tangibile di questa innovazione si ottiene sottopo-nendo a una levigatura pesante e facendo il confronto con la superficie di un massello tradizionale.

Lo speciale trattamento water-proof riduce l’assorbimento dell’acqua meteorica. Grazie a questo processo la pavimentazione è stata mi-gliorata aumentandone la resistenza all’azione dilavante dell’acqua e conferendo in tal modo una durabilità ineguagliabile. 

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14 - ANTISMOG: BLUECITY

Il soffocante inquinamento atmosferico che affligge tutte le nostre città, è causato, principalmente, dall’eccessivo traffico e dalle emissioni inquinanti degli impianti di riscaldamento domestici . Tutto ciò induce i comuni a drastici provvedimenti di blocco del traffico nei centri urbani. A livello legislativo si trovano sempre più leggi e normative mirate a trovare la soluzione del problema, incentivando lo sviluppo di nuove tecnologie che aiutino a salvaguardare salute pub-blica e ambiente.

LA QUALITÀ DELL'ARIA NELLE NOSTRE CITTÀ

Antismog: Bluecity - pag. 01 di 02

I masselli Via del Centro sono disponibili con lo speciale cemento antismog BlueCity: grazie alla presenza di luce naturale, ossidano lesostanze inquinanti trasformandole in sostanze non inquinanti. Nitrati, solfati e carbonati vengono quindi dilavati con l’acqua piovana e non sono dannosi per la salute e per l’ambiente. I dati quantitativi ottenuti da esperimenti svolti sia in laboratorio che sul campo, dimostra-no l’elevata capacità di depurazione della finitura fotocatalitica BlueCity.

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36Antismog: Bluecity - pag. 02 di 02

14 - ANTISMOG: BLUECITY

EFFICACIA NELL'ABBATTIMENTO DELLE SOSTANZE INQUINANTITest di laboratorio per valutare le caratteristiche antiinquinanti di Blue-City sono stati effettuati con apparecchiature particolari e con metodi di prova altrettanto innovativi.

La verifica dell’efficacia contro gli Ossidi di Azoto (NOX) viene condotta con una camera di volume noto, nella quale viene insufflato NO2 che, dilui-to con l’aria contenuta, raggiunge una concentrazione inquinante predefini-ta. All’interno è contenuto un analizzatore di NO2, un analizzatore a che-mio-illuminescenza, una lampada UV (fonte di energia luminosa), e un ma-nufatto (di superficie nota e regolare) con malta BlueCity. Vengono fatti di-versi test con una definita intensità luminosa e vengono misurate le concen-trazioni di inquinante dentro la camera dopo la reazione di fotocatalisi dal manufatto.

In particolari condizioni di laboratorio sono stati registrati abbattimenti f i n o a l 9 1 % d i N O 2 . Risultati estremamente interessanti sono stati ottenuti con procedure sperimentali messe a punto da esperti di fotocatalisi (Università di Ferrara), di qualità dell’aria (Centro di Ricerca di ISPRA e CNR di Roma) e di emissioni inquinanti da materiali (ITC-Istituto per le Tecnolo-gie della Costruzione).

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15 - SOSTENIBILITÀ

Il nostro pianeta si regge su un delicato equilibrio ecologico  nel quale tutte le component i r ivestono un’ impor tanza fondamentale  e sono in strettissima relazione l’una con l’altra.Siamo ormai coscienti di come tale alchimia possa essere facilmen-te compromessa a causa di un uso poco attento e  consapevole delle risorse a nostra disposizione, e sappiamo che è ormai priori-tario investire in soluzioni di urbanizzazione che tengano conto dei criteri di sostenibilità e che promuovano un uso intelligente ed efficiente dei materiali e dell’energia.

SOSTENIBILITÀ

Sostenibilità - pag. 01 di 02

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38Sostenibilità - pag. 02 di 02

15 - SOSTENIBILITÀ

I VANTAGGI DI VIA DEL CENTRORiposizionabile:Via Del Centro viene posato a secco, senza utilizzare collanti, malte o altri sistemi adesivi. Con la stessa facilità può anche essere “rimosso”,successivamente alla posa, e “riutilizzato” altrove. Questo rappresenta un vantaggio in termini di sostenibilità in quanto la vita utile del prodot-to diventa pressoché infinita.

Riciclabile al 100%:Essendo la composizione assolutamente naturale ed inerte, Via Del Centro può essere reimmesso nel ciclo produttivo previa frantumazione evagliatura. Con lo stesso criterio può essere utilizzato, nel caso di rimozione e mancato riutilizzo, come inerte di tipo “riciclato” per la formazione di strati di fondazione stradale. Quindi con una riduzione significativa degli inerti, che altrimenti andrebbero a finire in discarica, e con una riduzione significativa della circolazione di mezzi pesanti sulle nostre strade.

Durabilità:Via Del Centro ha una durabilità, data dalla resistenza agli agenti climatici e dalla resistenza meccanica, molto più elevata di altre tipolo-gie di pavimentazioni. Questo consente di ottenere un ciclo di vita molto lungo, eliminando ogni ipotesi di rifacimento totale dopo pochi anni.

Criteri progettuali:Grazie alle caratteristiche peculiari di Via Del Centro, in particolare “capacità drenante” e “Solar Reflectance Index”, è possibile acquisi-re crediti di sostenibilità ambientale previsti dal Protocollo Itaca e LEED. Progettando secondo determinati criteri, è possibile ottener dei bonus volumetrici da parte delle amministrazioni comunali che rilasciano l’autorizzazione a costruire.

Sostenibilità economica:Le condizioni meteo avverse con piogge copiose, periodi di freddo intenso e calore elevato mettono a dura prova le pavimentazioni inasfalto… che ovviamente si degradano in modo intenso. Questo porta a fare continui rattoppi e rifacimenti che incidono molto sulle cassepubbliche e quindi sui cittadini. In un momento di bilanci in rosso, Via Del Centro permette di investire bene i soldi in fase iniziale, evitandocontinue spese durante la vita utile.

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16 - NETWORK EUROPEO

Milioni di metri quadri posati negli ultimi anni in tutta Europa sono la miglior g a r an z i a de l l ’ e f f i c a c i a e so l i d i t à de l S i s t ema E i n s t e i n .

Ogni giorno le aziende produttrici delle migliori pavimentazioni autobloccanti, utilizzano Einstein per garantire ai propri clienti sicurezza e performance duratu-r e n e l t e m p o .

Ferrari BK fa parte di un network europeo che comprende alcune tra le più importanti aziende produttrici di manufatti in calcestruzzo .

Queste aziende fanno rete tra loro, mettendo insieme esperienze, idee, casi stu-dio, eccc… al fine di un miglioramento continuo del prodotto.

IL NETWORK EINSTEIN.

Sostenibilità - pag. 01 di 02

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17 - VERSATILITÀ PROGETTUALE

Le tessiture di posa classiche di Via Del Centro permettono la realizzazione di pavimentazioni dall'impatto estetico identico a quello delle pavi-mentazioni in porfido. Proprio per questo il progettista non avrà difficoltà a contestualizzare la pavimentazione ad ogni tipologia di intervento: con gli ele-menti ad arco e gli angolari potrà progettare pose ad “archi alternati” e ad “archi contrapposti”, mentre grazie ai cubetti si po-tranno studiare zone “a correre” e tutti i raccordi eventualmente necessari con altri elementi architettonici. Grazie alla documentazione e al supporto tecnico fornito dal nostro Ufficio Tecnico, è inoltre possibile progettare la pavimentazione in ogni dettaglio.

PROGETTARE CON VIA DEL CENTRO

Versatilità progettuale - pag. 01 di 02

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17 - VERSATILITÀ PROGETTUALE

COMPOSIZIONI

Versatilità progettuale - pag. 02 di 02

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18 - SABBIE DI SIGILLATURA SPECIALI

Le fughe sono un elemento molto importante per una pavimentazione, sia dal punto di vista estetico che di performance. Una sigillatura scadente svaluta fortemente una pavimentazione, anche se realizzata con masselli di alta qualità. Un pavimento speciale come Via Del Centro, merita delle sabbie di sigillatura altrettanto speciali.Pur essendo sempre possibile sigillare la pavimenta-zione con una tradizionale sabbia essiccata, si può arricchire ulteriormente l’opera mediante utilizzo delle speciali BK Seal oppure di Fungensand.

SABBIE DI SIGILLATURA SPECIALI

Sabbie di sigillatura speciali - pag. 01 di 03

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43Sabbie di sigillatura speciali - pag. 02 di 03

18 - SABBIE DI SIGILLATURA SPECIALI

BK SEAL E BK SEAL V2E’ un nuovo modo di sigillare definitivamente le fughe di Via Del Centro sabbie di alta qualità miscelate con resine bicomponenti ad elevata resisten-za. BK Seal fornisce una sigillatura molto rigida, che chiude tutta la fuga elimi-nando il rischio di svuotamento della stessa ed evita la crescita di erbacce. Queste sabbie possono essere utilizzate anche per motivi estetici: sono disponibili diverse colorazioni di sabbia che possono essere abbinate al colore ed alla finitura d i Via Del Centro .

Bk Seal V2 ha le stesse caratteristiche di BK Seal, ma è molto più resistente ai carichi pesanti diventando quindi utilizzabile anche quan-to la pavimentazione è sottoposta a traffico veicolare pesante. Le prestazioni di BK Seal V2 sono supportate da test eseguiti presso l’Università di Monaco di Baviera.

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18 - SABBIE DI SIGILLATURA SPECIALI

Sabbie di sigillatura speciali - pag. 03 di 03

FUNGENSANDUn nuovo concetto: impedire da subito che cresca-n o e r b e i n f e s t a n t i n e l l e f u g h e ! Fugensand è una speciale sabbia, di alta qualità estetica, preventivamente trattata con diserbante non in polvere. In questo modo si crea all’interno delle fughe un supporto non idoneo per l’attecchi-mento di erbe, alghe e muschi. Fugensand è stata sottoposta a rigidi test al fine di dimostrare la rea-le efficacia.

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19 - SICUREZZA STRADALE

Se si aumenta il livello qualitativo del manto stradale si aumenta significativamente anche la sicurezza durante la circolazione dei veicoli. Un manto stradale liscio è sinonimo di pericolo durante la frenata. Lo spazio necessario per portare a zero la velocità dei veicolo aumenta molto, con il rischio di investire qualche pedone o di tamponare il veicolo che precede.E’ provato che una superficie stradale composta da masselli autobloccanti, fornisce una migliore aderenza (grip) ai veicoli durante la circola-zione, anche se la superficie è bagnata. Ad esempio, ad una velocità di 60 km/h e con la superficie stradale bagnata, un veicolo in frenata si ferma 5.4 mt prima sui masselli autobloccanti rispetto all’asfalto (rif. tab. 1).

SICUREZZA STRADALE

Sicurezza stradale - pag. 01 di 02

Fonte: ICPI “Slip and Skid Resistance of Interlocking Concrete Pavers”

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19 - SICUREZZA STRADALE

I PROBLEMI DELL’ASFALTOL’asfalto tende inoltre a deformarsi molto quando è sottoposto alle elevate temperature derivanti dall’irraggiamento estivo. L’asfalto puòanche fessurare molto obbligando a manutenzioni difficili quanto costose… Questa situazione si manifesta particolarmente quanto l’asfal-to utilizzato non è di ottima qualità.Il passaggio di mezzi pesanti su una superficie rammollita dall’irraggiamento, causa la formazione di ormaie, anche profonde, che rendono pericolosa la circolazione agli altri veicoli, in particolar modo a biciclette e moto.

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20 - PERMEABILITÀ ALL’ACQUA

E’ una caratteristica molto importante di Via Del Centro, legata alla parti-colare tipo di posa “a secco” che viene adottata. L’acqua meteorica che si deposita sulla superficie, percola liberamente verso il sottofondo attraversando le fughe riempite in sabbia. Via del Centro ha una percentuale di foratura data dalle fughe passanti è pari a l 1 2 % . Se si considera nel conteggio anche le scanalature superficiali non pas-santi, si arriva ad una percentuale di foratura vicina al 21%. Le scanalature migliorano ulteriormente la capacita drenante della pavi-mentazione e favoriscono il convogliamento delle acque verso gli strati sottostanti.La sezione qui sotto mostra come Via del Centro non costituisca una barriera invalicabile alle acque meteoriche.

Via del Centro aiuta a ripristinare gli equilibri esistenti prima dello sviluppo/antropizzazione del suolo. Le pavimentazioni impermeabili invece fanno ruscellare gran parte dell’acqua meteorica concentrandola in pochi punti di scolo. 

Rispetto una pavimentazione in asfalto impermeabile, Via del Centro aiuta a ridurre il ruscellamento, aumentando la capacità di accumu-lare le acque durante gli eventi meteorici e favorisce l’infiltrazione naturale nel suolo.

PERMEABILITA' ALL'ACQUA

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