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Periodico di finanza, cultura, società e informazione della Banca di Credito Cooperativo del Metauro

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SPECIALESOCI

INDICE

IL PRESIDENTEFiducia per il futuro

SOCIAssemblea dei SociDistrubuzione dividendo ai SociAssegnazione Borse di Studio Figli dei SociContributi nuovi nati figli sei SociAnteprima presentazione del volume dedicato al Centenario della banca

PMIFinanziamenti alle imprese Fondo Garanzia MccProgetto Buona Impresa

LAVOROLavoro per tutti

SOCIALEProgetto Policoro

COOPERAZIONECrescere nella Cooperazione 2012-2013

BCC PROPONEPlafond mutui prima casa giovani CoppiePlafond mutui per riqualificazione energetica

VIAGGIGemellaggio Comune di Fossombrone

Direttore Editoriale: Prof. Bruno FiorelliDirettore Responsabile: Roberto GiungiRedazione:Peppino BernabucciOscar BuoncompagniFederica MontoniIvan LuchettiGrafica e impaginazione : Ideografica s.r.l.Stampa : Ideostampa s.r.l.Fotografia : Foto Video Gionata, A2 Photo Studios

Finito di stampare luglio 2013su carta riciclata Revive Natural Matt.

Il materiale pervenuto sarà conservato negli archivi della redazione

www.metauro.bcc.it

In Copertina:Assemblea Soci 2013Fotografia: Foto Video Gionata

banca.amica@metauro.bcc.it

Questo è l’indirizzo e-mail per scrivere alla reda-zione del giornale Banca Amica. Aspettiamo let-tere, suggerimenti, idee e proposte che la nostra redazione valuterà volentieri, in modo da creare uno strumento sempre più vicino ai lettori, Soci e Clienti del nostro istituto di credito.

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IL PRESIDENTE

Chiuso, con risultati più che sod-disfacenti, il bilancio d’esercizio 2012.La banca lo scorso anno ha rea-gito bene alla crisi chiudendo con un utile di oltre 1,6 mln di euro, triplicato rispetto al 2011, a fronte di importanti ac-cantonamenti per rischi su crediti.Positivi gli indicatori relativi al pa-trimonio di vigilanza e quelli della raccolta da clientela in costante crescita anche nel 2013.Un dato che conferma la fidu-cia che stiamo ricevendo da parte della comunità locale. Per una banca come la nostra, oltre ai numeri, fondamentali per garan-tire la solidità e dare la massima tutela ai clienti risparmiatori, sono importanti le azioni poste in esse-re per sostenere le esigenze delle famiglie e delle imprese in questi anni di difficoltà. La banca, sin dal 2009 ha aderito ai diversi accordi promossi dall’Abi per il sostegno delle famiglie, dei cassa integrati e delle Pmi ascoltando e gesten-do le numerose richieste di soci e clienti. Abbiamo aderito anche all’iniziativa Microcredito che pre-vede l’erogazione di piccoli finan-ziamenti a favore di soggetti in difficoltà economica.Il nostro ruolo è sempre stato, e deve rimanere, quello di sostenere la comunità locale cercando di co-gliere i bisogni e le necessità che

Fiducia per il futuro

essa esprime.Proprio in questa direzione, nel secon-do semestre dell’anno saranno avviate alcune iniziative rivolte da un lato alle famiglie e ai giovani e dall’altro a so-stenere le imprese e i nuovi progetti imprenditoriali.Nell’ambito delle iniziative per le famiglie, sono stati stanziati due plafond, da cinque mln di euro cia-scuno, finalizzati ad erogare credi-to a condizioni agevolate.Uno destinato alla Giovani Coppie per l’acquisto dell’abitazione principale; l’altro per sostenere gli interventi di riqualificazione energetica e ristruttu-razione edilizia che, fino al prossimo di-cembre, beneficeranno degli incentivi fiscali del 65% e del 50%.Parallelamente sul fronte delle Pmi la banca ha aderito a Buona Impresa, un

progetto nazionale volto a soste-nere le nuove imprese e quindi favorire la formazione di giovani imprenditori.Inoltre per le Pmi stiamo favoren-do l’utilizzo del Fondo Centra-le di Garanzia del Mediocredito Centrale. Attraverso l’attivazione del Fondo, i finanziamenti be-neficiano di una garanzia statale con percentuali di copertura che vanno dal 30% al 70%. Con que-sto strumento viene facilitato l’ac-cesso al credito da parte delle Pmi del territorio che hanno i requisiti patrimoniali e reddituali per poter ottenere questo tipo di garanzia.Attraverso questi progetti voglia-mo dare un segnale di ottimi-smo ed incentivare la ripresa delle attività imprenditoriali, dando fiducia soprattutto ai giovani, fra i più penalizzati da questa crisi che persiste ormai da anni. Mantenendo ben solide le radici nel territorio e restando vicini alla comunità locale la nostra banca potrà continuare, anche nel futu-ro, a svolgere l’importante ruolo di promotore dello sviluppo e a dare un contributo concreto alla ripresa.

Il PresidenteProf. Bruno Fiorelli

Assemblea dei Soci

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Grande partecipazione all’Assem-blea dei Soci della Bcc del Metauro che si è svolta sabato 25 maggio presso il ristorante Tris di Orciano di Pesaro. Settecento i soci inter-venuti all’evento.All’ordine del giorno, oltre all’ap-provazione del bilancio, anche il rinnovo delle cariche sociali – per il triennio 2013 – 2015. Relativa-mente al 2012 i risultati conse-guiti sono più che soddisfacenti considerato l’attuale contesto economico e finanziario. La raccolta diretta da clientela a fine anno ammontava a 478 milioni di euro, in crescita di circa 6 mln rispetto all’eserci-zio precedente (+ 1,30%).

SOCI

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Il margine di intermediazione, conseguito è stato pari a 18,7 mln di euro, in crescita del 18% rispet-to al 2011. L’utile d’esercizio, ap-provato dall’Assemblea dei Soci è stato di 1,6 mln di euro, triplicato rispetto all’esercizio precedente. A fine anno il patrimonio di vi-gilanza ammontava a 45,2 mln di euro con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente.Una serie si dati estremamente positivi che denotano la solidità e la forza della banca.Una forza confermata anche dalla continua crescita del numero dei clienti e della compagine sociale che supera i 4.000 soci. Relativa-mente al rinnovo delle cariche sono

Consiglio di Amministrazione nominato il 25 maggio 2013

QUALIFICA

PresidenteVice Presidenteconsigliereconsigliereconsigliereconsigliereconsigliereconsigliere consigliereconsigliereconsigliere

NOMINATIVO

Fiorelli BrunoBrunetti AndreaBaldini PiergiorgioBernabucci PeppinoBuccarini GiorgioBuoncompagni Oscar Conti CamilloDominici LoredanaLauri LanfrancoMontanari AmedeoRossini Stefano

RESIDENZA

Sant’IppolitoOrciano di PesaroOrciano di PesaroFossombroneUrbinoSant’IppolitoSerrungarinaLunanoMontemaggiore al MetauroUrbaniaOrciano di Pesaro

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SOCI

stati riconfermati otto degli undici membri del Consiglio di Ammini-strazione già in carica: Prof. Bruno Fiorelli nominato dallo stesso Cda Presidente, Brunetti Andrea Vice Presidente ed i consiglieri Baldini Piergiorgio, Bernabucci Peppino, Buccarini Giorgio, Buoncompagni Oscar, Conti Camillo e Montanari Amedeo. L’assemblea dei soci ha nominato tre nuovi consiglieri: Dominici Loredana di Lunano con-sulente aziendale, Lauri Lanfranco di Montemaggiore al Metauro re-visore e impiegato pubblico e Ros-sini Stefano di Orciano di Pesaro geometra. Per il Collegio Sinda-cale confermato come Presidente Lazzeri Raul ed eletti come sindaci Cesarini Giuliano, già in carica e Miucci Gessica.L’evento si è concluso con un ricco buffet offerto a tutti i partecipan-ti.

Consiglio Sindacale nominato il 25 maggio 2013

QUALIFICA

Presidente Sindaco effettivo Sindaco effettivoSindaco supplenteSindaco supplente

NOMINATIVO

Lazzeri Raul Cesarini GiulianoMiucci GessicaMazzalveri ChiaraRondina Roberto

RESIDENZA

FossombroneFossombroneBarchiUrbinoCartoceto

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Nel mese di giugno è stato accre-ditato sui conti correnti di tutti i soci il dividendo dovuto per il 2012 come remunerazione del capitale sottoscritto. Il tasso di rendimento lordo deliberato dall’Assembela dei Soci lo scorso 25 maggio è del 3,00% lordo.

Distribuzione dividendo ai Soci

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SOCI

Assegnazione Borse di Studio Figli dei SociSabato 22 giugno alle ore 17,00 presso la prestigiosa Chiesa San Filippo Neri di Fossombrone si è svolta la cerimonia di consegna delle Borse di Studio.I cinquantacinque destinatari delle borse di studio, sono soci e figli di soci della banca che si sono diplo-mati e laureati nel corso del 2012 e che si sono distinti per i risultati conseguiti. L’importo comples-sivo delle borse di studio che è stato assegnato è di 24.300 euro. I ragazzi, come nella preceden-te edizione, verranno ammessi alla compagine sociale del-la banca, composta ormai da 4.100 soci, diventando così “Giovani Soci”.L’iniziativa è volta ad incentivare l’ingresso nella compagine sociale dei giovani e a favorire la loro par-tecipazione alla vita della banca.La cerimonia è stata intervallata da alcuni brani musicali realizza-ti dai musicisti della Fondazione Gioventù Musicale d’Italia; a se-guire apericena presso il ristorante Nuovo Giardino di Fossombrone.

DIPLOMATIBalocchi GiuliaBartocetti SaraBartoli SimoneBrunetti VanessaCarbonari FrancescaCecconi ThomasFerretti StefanoFerri CeciliaGiacomelli SilviaMalvagi LorenzaMariani GiovannaMartini CeciliaMontanari SilviaMontoni IlariaPierli GiadaPietrucci VanessaSmilari MartaSorcinelli Martina

LAUREATIBaldeschi AdrianoBartoli GiacomoBicchiarelli EnricaBiondi ValeriaBucchi Maria VittoriaBucchi AlessandraCampogiani EnricaCarfagnini FrancescoCasoli MariangelaConti SaverioCurina FrancescaEusepi Chiara

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LAUREATIFalasconi VeroniqueFattori SaraFattori ElisaFrancini VittoriaGallo LindaGelsomini LorenzoGobbi ValentinaGramaccioni MartaLombardi SofiaLuzi AndreaMaitilasso FedericaMarini ChiaraMaroncelli CaterinaMattioli MassimoMei MichelePaci Carlo MariaPaganelli CesarePaolini Giovanni E.Scaglioni FedericaSebastianelli DeborahSimoncini GiacomoTallarini SilviaTorcolacci Marco

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SOCI

Contributi nuovi nati figli di SociFra le varie iniziative che la ban-ca realizza ogni anno a favore dei soci, ci sono i contributi alle fami-glie per la nascita di un figlio. Un’iniziativa attivata da decen-ni dalla banca che prosegue con successo. Nel 2012 sono stati oltre 20 i soci che hanno ricevuto que-sto contributo per la nascita del loro figlio. Un piccolo gesto che dimostra la continua attenzio-ne della banca verso la famiglia, un’istituzione che, oggi come ieri, continua a svolgere un ruolo fon-damentale all’interno delle nostre comunità locali.

Requisiti per la presentazione della domanda1. La richiesta di contributo può essere presentata entro 12 mesi dalla nascita/ adozione del figlio2. Il genitore deve essere socio da più di un anno alla data di nascita/adozione del figlio3. Il contributo verrà versato in un deposito a risparmio “Piccoli Dia-manti” intestato al minore come primo risparmio4. Insieme alla richiesta firmata dal socio è richiesta una copia del certificato di nascita/adozione in carta semplice I genitori che vorranno, potranno rilasciare alla banca anche una foto tessera del neo-nato che verrà inserita nei prossimi numeri del periodico Banca Amica.

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A - Ottaviani LorenzoB - Gramaccioni PietroC - Saudelli MelissaD - Tadei Gioele

E - Tinti Chiara F - Blasi NicolasG - Zenobi Nicola

L’elenco a fianco è riferito alle richieste pervenute ed erogate dalla banca nel corso del 2012. Ringraziamo vivamente i soci che ci hanno inviato le foto dei neonati che sono state inserite in questa pagina.

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D/R PICCOLI DIAMANTI per i bambini da 0 a 6 anni

D/R PICCOLI DIAMANTI CRESCONO per i bambini da 6-12

D/R LINEA DIAMANTI per i ragazzi fino a 18 anni con carta prepagata

Per i neonati figli di Soci la Bcc del Metauro regala i primi 100 euro.

Neonati 2012

FILIALE DI RIFERIMENTO

Sant’IppolitoMercatello sul Metauro Orciano di Pesaro Tavernelle di SerrungarinaCanavaccioFossombroneVillanova di MontemaggioreSant’IppolitoVillanova di MontemaggioreUrbinoMercatello sul MetauroUrbaniaMercatello sul MetauroSant’IppolitoPiandimeletoOrciano di PesaroVillanova di Montemaggiore Sant’IppolitoVillanova di MontemaggioreSant’IppolitoSant’IppolitoMercatello sul MetauroSant’Ippolito

NEONATO

Alberici EneaBalducci GiosuèBellagamba EneaBevilacqua SofiaBlasi NicolasBonci FedericoCiaramicoli OliverCeresani ChiaraGramaccioni PietroLeuzzi EmanueleNanni DanteOttaviani LorenzoOttaviani VittoriaPeruzzini ElettraRaggi AngelicaRoberti GretaSaudelli MelissaTadei GioeleTemelini GiulioTinti ChiaraTomasetti Celeste MariaVenturi GiuseppeZenobi Nicola

GENITORE SOCIO

Alberici AlbertoSacchi FernandaBellagamba AlbertoBiagiotti LuanaBlasi StefanoBonci LucaCiaramicoli MassimoCanucoli ElenaFabiani FedericaLeuzzi RobertoNanni StefanoOttaviani Marco Cappelloni AliceVegliò MaraRaggi Athos RuggeroRoberti SamueleSaudelli MassimilianoTadei SimoneTemelini LorenzoTinti DenisTomasetti Stefano e Costantini VeronicaVenturi CesareCorvino Raffaella

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SOCI

Anteprima presentazione del volume dedicatoCiascuno di noi e ogni istituzio-ne vive del buono che altri hanno operato nel passato. Anche un istituto di credito beneficia delle scelte fatte lungo gli anni prece-denti. Allora un centenario che riassume tante cose belle del passato è una anniversario che va festeggiato adeguatamente e quale scelta mi-gliore di un volume che ne riassu-ma la storia?Così è per la Bcc del Metauro che ha doppiato la boa del secolo nel 2011-2012, perché la Cassa Rura-le di Orciano e quella di Sant’Ippo-lito – dalla cui fusione proviene la Bcc del Metauro - furono fonda-te rispettivamente il 21 dicembre 1911 e il 20 ottobre 1912. E mentre le manifestazioni cele-brative di diversa natura sono già passate alla storia, ora è stato realizzato un volume il tito-lo “100 anni di Cooperazione e Sviluppo” che ripresenterà, per sempre, i momenti salien-ti dell’attività centenaria della banca.L’opera inizia con la descrizione geografica, storica e demografi-ca del territorio orcianese e san-tippolitese. Delinea poi la società italiana in generale e quella parti-colare del territorio nei decenni a cavallo tra il XIX e il XX secolo per comprendere meglio gli scopi che

ispirarono quanti teorizzarono e colo-ro che realizzarono la cooperazione in modeste o più vaste proporzioni. Pro-segue poi raccontando, in modo esau-stivo, le tappe storiche dei due istituti di credito che sono alla base della Bcc del Metauro. Dietro al volume c’è un lavoro di ricerca e di sintesi tra le tante notizie e i nu-merosi documenti attinenti i fondatori, i loro ideali, le difficoltà, le mete rag-giunte, le opere realizzate. In partico-lare la ricerca di notizie sui fondatori è stata ardua dato il lungo tempo tra-scorso ma alla fine si presenta esaustiva e, per quanto possibile, corredata an-che di foto. Meno complesso è stato

il recupero dei documenti che, in buona parte, sono stati conservati nei vari archivi. Dallo studio di questa docu-mentazione non è stato diffi-cile delineare, lungo i decenni, l’andamento dei depositi e dei prestiti e del patrimonio della banca, riferire il numero dei soci, elencare coloro che han-no fatto parte del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale e ricordare i Presi-denti e i Direttori generali. Non mancano poi notizie su co-loro che, sin dai primi anni, han-no lavorato occasionalmente o in modo stabile e responsabile nell’istituto. A queste persone, in-sieme agli amministratori, si deve in buona parte la fortuna delle due Casse Rurali di fronte alle nu-merose consorelle della zona che si sono perse nel tempo. Sono presentati anche i dipendenti de-gli anni più recenti e quelli tuttora in servizio. Successivamente vengono de-scritte le varie agenzie della banca che, negli anni, ha ampliato note-volmente il suo territorio di riferi-mento fino alla valle del Foglia e nell’Alto Montefeltro. Infine nella pubblicazione vengono dettaglia-ti le elargizioni, i contributi e le numerose iniziative promosse sul territorio a favore delle varie asso-

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al Centenario della bancaciazoni e operatori locali.Insomma il lavoro riassuntivo e alcune volte analitico, oltre le nu-merose foto disseminate in ogni pagina, rende il volume del cen-tenario un documento unico che i lettori di oggi troveranno interes-sante e, ancor più, ne siamo certi, le generazioni successive.

A cura di Padre Silvano Bracci

Presentazione del volume "100 anni di Cooperazione e Sviluppo"realizzato in occasione del Centenario della Banca di Credito Cooperativo del Metauro

Venerdì 2 agosto 2013 - ore 17,00Presso Sala Consiliare "Il Castagno"Via Giacomo Matteotti Orciano di Pesaro (PU)

ProgrammaSaluto del Presidente della Bcc Prof. Bruno FiorelliSaluto delle AutoritàIntervento di Padre Silvano Bracci - autore della ricerca storica

Seguirà aperitivo presso il Ristorante "Il Castagno"

invito

www.metauro.bcc.it

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PMI

Finanziamenti alle imprese - Fondo Garanzia MccIl Fondo Centrale di Garanzia per le PMi è uno strumento istituito con la legge n.662/96.La sua finalità è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie del-le Pmi mediante la concessione di una garanzia pubblica che si af-fianca o si sostituisce alle garanzie reali concesse dalle imprese. L’im-presa che ha bisogno di un finan-ziamento finalizzato all’attivi-tà di impresa può chiedere alla banca di garantire l’operazione mediante la garanzia pubblica. Con l’intervento del Fondo, il fi-nanziamento, in relazione alla quota garantita, è a rischio zero per la banca che, in caso di in-solvenza dell’impresa, viene risarcita dal Fondo Centrale di Garanzia e in caso di even-tuale esaurimento di fondi di quest’ultimo, direttamente dallo Stato.Rivolgendosi al Fondo di Garanzia l’impresa quindi non ottiene un contributo in denaro o l’eroga-zione diretta di un finanziamen-to agevolato, ma ha la concreta possibilità di ottenere attra-verso banche e società di lea-sing un vantaggio che si può concretizzare in condizioni economiche migliori riguardo tassi e commissioni o nell’ero-gazione di maggior credito.

Chi può accedere alla garanzia pub-blica Possono accedere alla garanzia del Fondo di Garanzia tutte le PMI, com-prese quelle artigiane, ubicate sul ter-ritorio nazionale, economicamente e finanziariamente sane come stabilito dalle disposizioni operative.

Requisiti dimensionali II primo passo che un’impresa deve fare è quello di verificare se rientra nel-la categoria di micro, piccola o me-dia impresa in base ai parametri dimensionali stabiliti dalla disciplina comunitaria in vigore cioè tutte le im-prese che hanno meno di 250 occupati

e un fatturato annuo inferiore a 50 mln di euro oppure, alternati-vamente al fatturato, un totale di bilancio annuo inferiore a 43 mln di euro. Non possono accedere quindi le Imprese che singolarmente o tra loro collegate e/o associate supe-rano in termini di occupati e fattu-rato i valori sopra riportati.

Operazioni finanziabiliLe operazioni finanziarie che pos-sono essere garantite dal fondo sono molteplici. Può essere garantita qualsia-si tipologia di operazione a

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medio-lungo termine, purché direttamente finalizzata all’at-tività d’impresa, con alcune ec-cezioni. Sono garantibili (l’elenco ha carat-tere puramente indicativo) finan-ziamenti a fronte di investimenti materiali e immateriali, leasing finanziario e immobiliare, liquidità (pagamento fornitori, spese per il personale, acquisto scorte ecc.), consolidamento delle passività a breve, rinegoziazione dei debiti a medio-lungo termine, operazioni sul capitale di rischio, prestiti par-tecipativi.

Importi garantiti e percentuali di coperturaCiascuna impresa può beneficiare complessivamente di un importo massimo garantito pari a 2,5 milioni ovvero a 1,5 milioni di euro in base alle differenti casistiche, da utilizzare even-tualmente attraverso più ope-razioni fino a concorrenza del tetto stabilito (non esiste un li-mite massimo di operazioni effet-tuabili). Con le nuove disposizioni operati-ve, in vigore dal 7 dicembre 2012, la garanzia può arrivare a co-prire fino al 70% dei finanzia-menti in base alla localizzazione, alla tipologia dell’impresa e alle caratteristiche dell’operazione fi-

nanziaria. Per le imprese femminili,la percentuale della garanzia au-menta all’80%.Nel corso del 2013 la normativa sarà oggetto di ulteriori modifiche e pro-babilmente verrà aumentata la per-centuale di garanzia riconosciuta dal Fondo.

La Bcc del Metauro e la società del gruppo Iccrea Banca Impresa Spa ( ex Banca Agrileasing), da sempre opera-tive nella concessione di finanziamenti e leasing alle Pmi, hanno sottoscritto la convenzione con MedioCredito Centrale e possono pertanto effet-tuare questo tipo di finanziamen-ti assistiti dalla garanzia statale. L’accordo è stato sottoscritto proprio per facilitare l’accesso al credito delle imprese e per continuare a rimanere a fianco delle tante Pmi e artigiani che operano nel territorio, per resistere in-sieme alla crisi.

sito informativowww.fondidigaranzia.it

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PMI

Progetto Buona ImpresaBuona impresa è un’iniziativa promossa dal Credito Cooperati-vo per favorire l’imprenditorialità giovanile.Con il progetto Buona Impresa viene messa a disposizione una serie di strumenti utili per stimo-lare la nascita di nuove imprese creando occasioni in cui i giovani possano fare esperienza, possono concretizzare i loro progetti e le loro idee. Uno strumento, fina-lizzato a dare fiducia e soste-gno ai giovani nella creazione di nuove impresa in un contesto economico, come quello attuale, che risulta essere particolarmente difficile.ll progetto prevede un sostegno non solo creditizio ma di vero e proprio “accompagnamento” lungo il percorso che il giovane decide di intraprendere. Buona Impresa, infatti, mette a disposizione degli aspiranti im-prenditori non solo plafond di fi-nanziamenti agevolati ma, anche e soprattutto, facilitazioni in termini di servizi di tutoraggio e di consulenza attraverso al-leanze e accordi con le associa-zioni imprenditoriali presenti sul territorio e specializzate nei servizi alle imprese.Una rete di consulenti infatti of-frirà:• consulenza nello sviluppo

dell’idea;• guida nella redazione del business plan;• almeno due incontri di verifica l’anno, per i primi 24 mesi. Questi servizi verranno forniti da as-sociazioni imprenditoriali, Camere di Commercio o altri professionisti quali-ficati, convenzionati con il Credito Co-operativo. I partner nazionali per la fase di af-fiancamento di Buona Impresa! sono Rete Imprese Italia e Confcooperati-ve. Rete Imprese Italia è il soggetto unico di rappresentanza dell’imprendi-toria diffusa nato dall’unione delle cin-que maggiori associazioni dell’artigia-nato, del commercio, del turismo e dei servizi: Casartigiani, Cna, Confartigia-nato, Confcommercio, Confesercenti.Confcooperative è la principale orga-nizzazione, giuridicamente riconosciu-ta, di rappresentanza, assistenza e tu-tela del movimento cooperativo e delle imprese sociali.Tutte le informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.buonaim-presa.it e in tutte le filiali della Bcc del Metauro. Di recente realizzazione anche l’app di Buona Impresa, gratis per iPhone. L’app aiuta a mettere a fuoco il pro-getto imprenditoriale. Risponden-do a una serie di semplici domande si arriva a compilare il MyPlan, un documento base da cui poi è possibile

partire per creare un business plan vero e proprio. Attraverso le do-mande l’app Buona Impresa deli-mita il contesto del progetto, son-dando gli obiettivi di medio lungo termine, realizzando una prima analisi del mercato, i costi, i rischi e così via. Tutto questo viene ef-fettuato grazie a un semplice que-stionario: per esempio, per sugge-rire la forma giuridica più indicata, l’app chiede all’utente se desidera creare una attività con fini com-merciali oppure più indirizzata al sociale o all’ambiente. Nelle do-mande successive viene richiesto di precisare il numero dei soci, dei dipendenti e dei collaboratori e le relative mansioni. Al termine del questionario nella sezione My Plan l’utente trova il primo piano aziendale già completo, costruito con criteri e contenente le informazioni base richieste per creare il business plan indispen-sabile sia per realizzare l’iniziativa imprenditoriale sia per presentarla a banche e potenziali finanziatori.

www.metauro.bcc.it

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DESTINATARIGiovani con età massima pari a 35 anniFINALITÀPer esigenze di investimento iniziale sia di natura materiale sia immateriale.Possono essere finanziati anche investimenti proposti da imprese già avviate purchè vengano rispettati gli altri requisiti.

CARATTERISTICHE

- tasso variabile E6m + spread compreso tra 3,50% e 5,00% in base allo scoring

L’importo concesso con il “Prestito Buona Impresa ” può essere utilizzato sia per far fronte alle spese di costitu-zione, agli investimenti ed alla gestione della nuova iniziativa economica (spese al lordo dell’IVA) sia per finanziare im-prese giovanili già avviate. E’ necessario presentare il business plan e idonea do-cumentazione relativa alle spese da so-stenere che dovranno essere finalizzate all’esercizio dell’attività di impresa.

Maggiori informazioni presso tutte le agenzie della Banca di Credito Coope-rativo del Metauro.

Mutuo

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LAVORO

Il lavoro per tuttiTroppo importante e delicato è il tema che mi sono prefisso di af-frontare in questo articolo attiran-do il lettore con un titolo sugge-stivo, per limitarmi a svolgere un semplice ragionamento perché senza basi di conoscenza anche la logica può trarre in inganno. Cer-cherò quindi di mettere insieme sinteticamente spunti e riflessioni di autorevoli studiosi ed economi-sti che scarso spazio trovano nei consueti canali di informazione ma che a me risultano logici e fi-nalmente comprensibili.La prima provocazione intellettua-le è di Jeremy Rifkin: “Mentre i politici e i leader del mondo degli affari e del lavoro si ac-capigliano su come elaborare una politica del lavoro flessibi-le, abbassare le tasse e riscrivere le regole che governano previdenza sociale e assegnazione delle pen-sioni, la vera causa della disoccu-pazione non viene affrontata nel dibattito politico pubblico. Se la chiave per la creazione di nuovi posti di lavoro fosse solo l’attua-zione delle riforme menzionate, allora gli Stati Uniti dovrebbero sperimentare un’occupazione massiccia..” ma non è affatto così.Veniamo allora subito al punto! Qual è la visione di Rifkin sulla crisi del lavoro: “L’economia globale è al centro di un radicale muta-mento della natura del lavoro,

con grandi conseguenze per il futuro della società. Nell’Era Industriale, una forza lavoro umana di massa operava fianco a fian-co con le macchine per produrre beni e servizi di base. Nell’Era dell’Accesso (quella attuale ndr), macchine intel-ligenti, nella forma di software per computer, robotica, nanotecnolo-gia e biotecnologia, hanno progres-sivamente sostituito il lavoro umano nell’agricoltura, nei comparti dell’indu-stria e dei servizi. Aziende agricole, fab-briche e molte ditte di colletti bianchi addetti ai servizi si sono rapidamente automatizzate..”Rifkin espone dati oggettivi a sostegno delle sue analisi, arrivando a dimostrare che pur essendo innegabile che la delo-calizzazione operata da molte imprese occidentali ha prodotto effetti negativi sull’occupazione, che la crescita impe-tuosa dell’economia Cinese ha giocato un ruolo altrettanto nefasto nel com-parto manifatturiero, ecc., la ragione più profonda della perdita dei posti la-voro è determinata dal vertiginoso au-mento della produttività reso possibile dall’avanzamento tecnologico e dalle enormi quantità di petrolio disponibili a “basso prezzo”.Dimostra anche che la vecchia logi-ca secondo la quale le acquisizioni e i conseguenti vantaggi della tecnologia fanno scomparire vecchie occupazioni ma ne creano a loro volta altrettante di nuove non è più vera e forse non lo è

mai stata del tutto.Quello che colpisce di tali conside-razioni è che sono talmente sotto gli occhi di tutti, a volte persino palpabili, che forse sono conside-rate troppo ovvie per essere vere. Al di là delle nostre percezio-ni, un dato per tutti: in America centocinquanta anni fa il 60% della popolazione era impiegata nell’agricoltura; oggi siamo allo 0,7%. Ma questo fenomeno che ha interessato per primo l’agricol-tura, si è esteso poi all’industria ed è arrivato anche al settore terzia-rio (anche la nostra BCC ad es. ha uno sportello a tecnologia evoluta nel comune di Fermignano che è in grado di funzionare pressoché senza personale). Gli esempi po-trebbero essere infiniti ma non è questa la sede. Basterà al lettore fermarsi un attimo, riflettere ed osservare la realtà che lo circonda. Personalmente ad es. mentre scri-vo questo articolo, sto piacevol-mente seduto sul mio divano ed un piccolo robot mi sta spolveran-do casa (ben venga).Alcuni economisti stimano che probabilmente si avrà bisogno solo del 5% della popolazione adulta per gestire e rendere ope-rativa la tradizionale sfera indu-striale entro il 2050.E queste non sono neanche del-le novità. Uno dei mostri sa-

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Il lavoro per tutticri dell’economia moderna, J.M.Keynes, in una sua pubblica-zione del 1930, prospettava che nell’arco di cento anni la società umana si sarebbe finalmente libe-rata dal “problema economico” e che la durata media della setti-mana lavorativa sarebbe stata di quindici ore, non tanto necessa-rie, quanto piuttosto desiderate, dagli individui stessi ormai posti di fronte al problema di come utiliz-zare tutto il tempo libero a dispo-sizione. Scriveva infatti Keynes: “.. Per la prima volta dalla sua creazione, l’uomo si troverà di fronte al suo vero, costante problema: come impiegare la sua libertà dalle cure economiche più pressanti, come impiegare il tempo libero che la scienza e l’interesse composto gli avranno guadagnato, per vivere bene, piacevolmente e con sag-gezza”.Oggi, invischiati come siamo nelle regole dell’economia moderna appare quasi stra-no che i suoi padri fondatori si ponessero il problema della felicità dell’uomo e non quel-lo per così dire, della “felicità dell’economia”.Probabilmente lo sviluppo della società materialista, consumista, reso possibile dalla tecnologia e dall’enorme disponibilità di petro-

lio a “basso prezzo” ci ha obnubilati e portati a pensare che felicità è uguale a PIL, ossia alla disponibilità di beni e servizi da comprare sul mercato.Qui si aprirebbero altri capitoli scarsa-mente dibattuti: la significatività del PIL, il progressivo e prossimo aumen-to del prezzo del petrolio causato dal raggiungimento del picco della produ-zione globale, il fatto che la maggior parte dei giacimenti residui si trovi nei paesi islamici del Medio Oriente, che il 20% della popolazione mondiale sfrutti l’80% delle risorse e viceversa, che l’ambiente non ce la faccia più a sopportare l’entropia generata dal te-nore di vita occidentale che oltretutto riguarda una porzione assai esigua dei

7 miliardi di abitanti del pianeta, ecc. ecc. Ma tornando al tema del lavoro, scrive Emanuele Cam-piglio: “.. Concentrando il nostro tempo e le nostre energie su cose che si è dimostrato essere forte-mente legate alla felicità, si può vivere in modo ricco e gratificante. Queste cose includono famiglie amorevoli, amicizie, una buona consapevolezza di sé, forti legami con la comunità, aiutare gli altri, mantenersi attivi e coltivare una dimensione spirituale..” (sentite improvvisamente il cuore che bat-te?). “L’avvento dell’era tecnolo-gica ha permesso di diminuire la fatica fisica – perlomeno nei pa-

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LAVORO

esi avanzati – ma ha deluso chi si aspettava un aumento del tempo libero, condizione fondamentale per garantire maggiore benes-sere e soddisfare pienamente le aspirazioni personali. In numerosi paesi, specialmente quelli anglo-sassoni, l’aumento della produtti-vità del lavoro si è principalmente tramutato in un accrescimento del reddito pro capite piuttosto che in una diminuzione delle effettive ore lavorative”.Ecco allora Rifkin che ci pone di fronte ad un bivio: “L’Era Indu-striale mise fine al lavoro degli schiavi. L’Era dell’Accesso metterà fine al lavoro salariato di massa. Questa è l’occasione e la sfida che l’economia mondiale ha di fronte, mentre ci muoviamo nella nuova era della tecnologia intelligente. Liberare intere generazioni dalle lunghe ore trascorse sul posto di lavoro potrebbe annunciare un secondo Rinascimento per la raz-za umana o portare a una grande divisione e allo sconvolgimento sociale.”“Se verrà perseguito un corso più illuminato, permettendo ai lavora-tori di beneficiare degli incrementi di produttività abbreviando l’ora-rio di lavoro e adeguando corri-spondentemente il reddito, l’uma-nità potrà godere di più tempo libero di quanto ne sia mai stato sperimentato nella storia.

E questo tempo libero potrà essere in-dirizzato a consolidare i legami della collettività e a rinnovare l’eredità de-mocratica. Una nuova generazione po-trebbe trascendere i limiti dei naziona-lismi e iniziare a pensare e agire come membri del consorzio umano, con una condivisa dedizione all’altro, alla comu-nità, all’universo biologico” (ancora il cuore che batte).Non sono questi i veri valori per i quali vale la pena di spendere la nostra vita? O forse sono il PIL, il Nasdaq, il FTSI Mib, gli ETF o gli ETC?E’ possibile allora uscire dalla logica della crescita che invece come un man-tra ci viene continuamente propinata. Possiamo ancora fingere di non capire che la crescita non può essere perpe-tua, che esistono limiti posti dalle risor-se del pianeta, dall’ambiente e che in fondo in fondo la crescita, nell’attuale configurazione infrastrutturale è un po’ come quando andiamo in auto: se vo-gliamo crescere con la velocità, basta dare un po’ di gas in più ma non è che questo richieda l’aiuto (leggasi “il lavo-ro”) di altre persone! Il problema principale è semmai quale tipo di ricchezza produrre, in quale mi-sura, nel rispetto della natura, nonché quello di come distribuirla.J.H.Kunstler ci ricorda ad es. che “negli ultimi vent’anni in America il Pil è quasi raddoppiato, ma gli stipendi sono pra-ticamente gli stessi!”

A.Baranes evidenzia invece che oltre la metà del commercio in-ternazionale passa almeno da un paradiso fiscale! Un gigantesco volume di scambi viene realizzato senza alcun fine produttivo, ma unicamente per eludere ed eva-dere le tasse e nascondere profitti e redditi. Dire che c’è qualcosa di marcio nel sistema è un eufemi-smo. Abbiamo poco tempo per aggiustare le cose; probabilmente un’ultima ondata di posti di lavoro la potremo creare avviando la Ter-za Rivoluzione Industriale, col pas-saggio alle energie rinnovabili, la conversione dei fabbricati in mini-centrali di generazione, la conser-vazione delle energie intermittenti tramite l’idrogeno o altre forme equivalenti, la costruzione di una Rete Energetica Intelligente (simil internet), la conversione del parco mezzi all’elettrico sia di tipo plug-in ma preferibilmente con celle a combustibile che producono solo energia e vapore acqueo.Molto di tutto questo porterà alla riscoperta della dimensione locale ed anche soggetti come la nostra BCC, che ha nel localismo uno dei suoi più importanti pilastri, sono chiamati e lo saranno sempre di più, a giocare un importante ruolo di sostegno.

Samuele Deias

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SOCIALE

Progetto PolicoroIl progetto Policoro è un’iniziativa promossa allo scopo di accom-pagnare i giovani che vivono quotidianamente il grave pro-blema della disoccupazione, nella ricerca attiva del lavoro e, laddove possibile, alla crea-zione d’impresa attraverso per-corsi formativi in grado di orien-tarli rispetto alla loro vocazione umana e professionale. Il Progetto Policoro è rivolto a giovani dai 18 ai 29 anni che cercano lavoro, che ancora studiano ma vogliono ca-pire le dinamiche del mondo del lavoro, che hanno proposte e idee per tentare di creare un’impresa in forma singola o collettiva, che già lavorano ma vogliono miglio-rare la propria condizione o che vogliono dare una mano, data la loro esperienza, ai loro coetanei.L’interessante progetto, pro-mosso dalla Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola in collaborazione con le Ban-che di Credito Cooperativo del territorio, fra cui la Bcc del Metauro, è stato ufficialmente presentato lo scorso 24 aprile presso il Centro Pastorale dio-cesano.Ad introdurre i lavori è interve-nuto il responsabile organizzati-vo Gabriele Darpetti il quale ha presentato i soggetti coinvolti nel progetto, soggetti ecclesiali come

la Pastorale Sociale e del Lavoro, la Pa-storale Giovanile e la Caritas diocesa-na, ma anche associativi ed economici quali l’Azione Cattolica e MLAC, l’Acli, la Confcooperative, la Cisl e le Banche di Credito Cooperativo.Don Steven Carboni, responsabile dio-cesano, ha aperto la conferenza illu-strando, in linea generale, il Progetto Policoro mettendo in evidenza come quest’ultimo sia nato nel Sud del Pa-ese proprio per ridare speranza ai gio-vani soprattutto in ambito lavorativo. “I problemi che attanagliavano il Mezzogiorno – ha sottolineato don Steven – sono diventati, piano piano, i problemi di tutti i giovani

italiani, Nord e Centro compre-si, e quindi il progetto si è diffuso anche in altre regioni. Le parole chiave di questo progetto sono Giovani, Vangelo e Lavoro”.Anche Angiolo Farneti, direttore della Caritas diocesana, soggetto coinvolto nel progetto Policoro, ha voluto portare il proprio con-tributo, mettendo in evidenza come i dati della disoccupazio-ne giovanile siano diventati davvero allarmanti. “Sappiamo bene quanto sia importante il la-voro e siamo altrettanto consa-pevoli di ciò che sta accadendo alle persone che non trovano di

che mantenersi: perdite di senso e di speranza nel futuro. Tutto ciò si riversa, poi, nella vita sociale e familiare. La Caritas diocesana, nata come organismo pastorale per animare la comunità, è costret-ta a non smentire il suo impe-gno alla promozione della so-lidarietà con gesti concreti. E, proprio in merito a ciò, il direttore della Caritas ha ricordato il servi-zio civile volontario con quattro progetti e sedici giovani in arrivo, l’iniziativa microcredito grazie alla convenzione con le Bcc, nato per riavviare processi di autonomia e imprenditorialità, i tirocini di for-mazione al lavoro e i progetti fi-nanziati dalla Caritas italiana. Alla conferenza stampa è interve-nuto anche il vescovo Mons. Ar-mando Trasarti il quale ha ribadito l’importanza del Progetto Policoro come progetto di sensibilizzazio-ne e ha auspicato la tutela verso le fasce più deboli della popola-zione. “Oggi le emergenze più grandi sono legate al lavoro e al mondo giovanile – ha sottoline-ato il Vescovo – le statistiche dei giovani che accettano anche di essere sottopagati fanno davvero impressione”. Mons. Trasarti ha rivolto infine un appello a tutte le Banche di Credito Cooperativo presenti

affinché si impegnino nella promo-zione e diffusione della cultura del risparmio.

Tratto dal sito Fano Diocesi

Progetto Policoro

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COOPERAZIONE

Crescere nella Cooperazione 2012-2013E’ stata una grande festa quella che lo scorso 5 giugno si è svolta ad Ancona presso il Teatro delle Muse per la cerimonia di premia-zione del progetto Crescere nella Cooperazione.Il progetto è giunto ormai alla sua VII edizione e anche quest’anno ha visto la partecipazione di nu-merose classi provenienti da tutte le Marche. Otre 30 le associazioni coopera-tive scolastiche (Acs) che hanno presentato i loro progetti e che hanno esposto il lavoro svolto durante l’intero anno scolastico. Allo scopo di favorire l’ascolto di tutti i ragazzi presenti in sala, e di responsabilizzarli, quest’anno è stato introdotto un elemento di novità. Ogni Acs è stata votata dai ragazzi delle altre classi che hanno compilato delle apposite schede di valutazione.Il nome dell’Acs che ha parteci-pato al progetto per la Bcc del Metauro è “Cooper3: tre scuo-le in Cooperativa”. La cooperativa è stata fondata lo scorso 15 dicembre. Alla stipula dell’atto costitutivo, erano pre-senti, oltre a tutti i soci coopera-tori ed alle insegnanti tutor Luca-relli Oretta e Antonioni Luciana, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Montefelcino, dott. Candio Curina, il vicesin-

daco del Comune di Serrungarina, sig. Cipriotti Arnaldo ed il direttore della Fi-liale di Tavernelle della Banca di Credito Cooperativo del Metauro, sostenitrice finanziaria del progetto, dott. Marinelli Michele con la funzione di notaio. Il progetto, attuato negli anni scolastici 2009/10 e 2010/11 nella secondaria di primo grado di Montefelcino, è passato nel 2011/12 alla Primaria di Tavernelle dove è stato realizzato con ottimi risul-tati. Al progetto attuale hanno parteci-pato sia gli alunni che hanno realizzato la Cooperativa nel 2011 sia quelli della scuola primaria (classe quarta) oltre a quelli della secondaria di primo grado coinvolgendo quindi studenti di altri

istituti scolastici. Questo dimostra che si possono superare i limiti costituiti dalle pertinenze del-le singole Istituzioni Scolastiche, quando le persone che vi operano e che le presiedono sono aperte alla collaborazione. Per la particolare natura dell’ini-ziativa, che ha un’importante valenza formativa, il progetto Crescere nella Cooperazione è stato inserito, a pieno titolo, nel piano formativo dell’Istitu-to Comprensivo di Montefelci-no.L’Acs Cooper3 è entrata in piena attività fin dalla sua costituzione.

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Crescere nella Cooperazione 2012-2013Il 17 dicembre i ragazzi hanno realizzato una esibizione corale per gli ospiti della casa di riposo, residenza protetta di Mombaroc-cio, esperienza positiva, impor-tante e di alto valore formativo. Il 23 dicembre si sono esibiti nel “Concerto di Natale” nella chie-sa parrocchiale di Serrungarina, insieme con gli alunni della clas-se 5^. Tutte le esibizioni corali sono state preparate con l’aiuto, la competenza e la disponibilità di Simone Tombari. Successivamente la cooperativa ha partecipato alla Festa degli Al-beri di Mombaroccio dove è stato allestito uno stand e dove sono stati venduti vari oggetti artigia-nali realizzati dai bambini sotto forma di pesca. Il 30% degli utili della coope-rativa saranno destinati a ini-ziative di solidarietà grazie alla collaborazione con l’as-sociazione umanitaria “Africa Mission”. I ragazzi hanno visitato anche la Cooperativa Campo di San Martino del Piano.

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BCC PROPONE

Plafond mutui prima casa Giovani CoppieLa banca dal mese di giugno 2013, nell’intento di sostenere il proprio territorio, ha istituito due plafond da 5 milioni di euro ciascuno. Il primo finalizzato alla concessio-ne di mutui ipotecari alle giovani coppie che vogliono acquistare o costruire la prima casa; il secondo per finanziare gli interventi di ri-qualificazione immobiliare.

Caratteristiche del finan-ziamento riservato alle Giovani Coppie

- età dei richiedenti inferiore ai 40 anni;

- importo massimo finanziabile 150.000 euro;

- durata massima 20 anni;

- tasso variabile Euribor 6mesi + 2,95%

Consigli utiliUn mutuo ipotecario è un impegno im-portante da sostenere nel tempo, sia per una persona sia per una famiglia. E’ dunque importante fare attenzione a:- non indebitarsi oltre le proprie possibilità;- pagare le rate con puntualità, perché le conseguenze possono essere anche gravi in quanto vengono applicati interessi di mora ed effettuate segnalazioni nelle banche dati bancarie;- trovare delle soluzioni con l’istituto bancario se la rata nel tempo si rivelasse troppo elevata.

Ma che cosa è un mutuo ipotecario per la prima casa, da chi può essere richiesto e quali sono le regole da seguire per una corretta imposta-zione dell’operazione?

Il mutuo ipotecario per la prima casa è un finanziamento a medio termine che in genere ha una durata media di 20 anni. Questo tipo di prestito può esse-re richiesto da chiunque voglia acqui-stare la prima casa purché dimostri di essere in grado di restituire nel tempo la somma ottenuta in prestito. Prima di procedere con la richiesta dell’importo è necessario valutare attentamente il proprio reddito per determinare la di-sponibilità mensile da dedicare al paga-mento della rata che non dovrebbe

superare un terzo del proprio reddito in maniera tale da po-ter far fronte con tranquillità alle spese correnti, a quelle impreviste o ad una possibile riduzione del reddito causata da malattia, infortunio o dal-la perdita di lavoro (situazioni queste ultime contro le quali ci si può assicurare attraverso adeguato polizza Credit Pro-tect Insurance). Determinata la rata mensile sostenibile, si ipotiz-za un piano di rimborso e si defi-nisce la durata del finanziamento. Minore sarà la durata del finanzia-mento, minori saranno gli interes-si che dovranno essere pagati dal cliente.Altro elemento da tenere nella giusta considerazione è la tipolo-gia di tasso con la quale stipulare il contratto di mutuo. Le alternati-ve sono fra il tasso fisso e il tasso variabile.Per determinare i tassi da applica-re all’operazione vengono utiliz-zati i parametri fissati sui mercati finanziari ai quali gli istituti vanno ad applicare uno spread a secon-da delle condizioni di mercato e di rischiosità dell’operazione. Il pa-rametro di riferimento per il tasso fisso è l’Eurirs (o Irs) mentre per il tasso variabile è l’Euribor. Tali pa-rametri possono essere controllati giornalmente sulla stampa specia-

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Plafond mutui prima casa Giovani Coppie

lizzata o su internet.Dopo aver definito tutte queste variabili si passa alla raccolta della documentazione reddituale e tec-nica necessaria per poter avviare l’istruttoria della pratica da parte dell’istituto.

Documenti reddituali - ultime due buste paga, modello Cud e/o 730 o Modello Unico ed eventualmente contratto di assunzione per i lavoratori dipendenti;- ultime due dichiarazioni dei

redditi e attestato di iscrizione all’albo se professionisti o certificato della Camera di Commercio Industria e Artigianato se liberi professionisti o lavoratori autonomi. Documentazione Tecnica- copia del contratto preliminare di vendita (“compromesso”)- planimetria- certificato di agibilità- ultimo atto di acquisto o dichiarazione di successione.

Dalla consegna di tutta la docu-mentazione i tempi per ottenere l’effettiva erogazione dell’importo possono variare da un minimo di 30 ad un massimo di 60 giorni.

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Plafond mutui riqualificazione energeticaOltre al plafond dedicato alle gio-vani coppie, la banca ha stanziato un ulteriore plafond di 5 milio-ni di euro, per gli interventi di riqualificazione immobiliare. Il prestito può essere richiesto sotto la forma di mutuo ipotecario o di mutuo chirografario con le carat-teristiche di seguito riportate.L’iniziativa voluta dalla banca na-sce in seguito all’entrata in vigore, lo scorso mese di giugno, del de-creto legge n. 63/2013 con il qua-le sono stati prorogati fino al 31

dicembre 2013 i benefici fiscali per il ri-sparmio energetico e per le ristruttura-zioni. In particolare per il risparmio energetico la detrazione è stata elevata dal 55% al 65% mentre per le ristrutturazioni è stata confermata la misura potenziata della detrazione al 50%, con un limite massimo di spesa di euro 96.000,00 per unità immobilia-re. La legge prevede anche l’estensione della detrazione Irpef all’acquisto dei mobili finalizzati all’arredo dell’abita-zione oggetto della ristrutturazione.

BCC PROPONE

Tratto dal Sole 24 Ore del 19 giugno 2013 - I bonus per la casa.

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Plafond mutui riqualificazione energetica

MUTUO CHIROGRAFARIOImporto massimo 100.000,00 euroDurata massima 7 anniSpread 4,75%Copertura assicurativa con primaria compagnia assicurativa

MUTUO IPOTECARIOImporto massimo 100.000,00 euroDurata massima 12 anniSpread 3,75%Copertura assicurativa con primaria compagnia assicurativa

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VIAGGI

Gemellaggio Comune di FossombroneIl Comitato Gemellaggi di Fos-sombrone ha organizzato per il prossimo 24 luglio un viaggio turi-stico in Provenza.Il comune di Fossombrone è ge-mellato con Entraigues sur la Sor-ge, cittadina francese di 7.000 abitanti circa, vicino ad Avignone con una forte presenza di nativi o discendenti della provincia di Pe-saro ed in particolare dei comuni di Urbino, Fermignano, Fossom-brone, Barchi, Orciano ecc…In occasione del 25° anniver-sario della firma del Patto di Gemellaggio, il Comitato ha organizzato questo tuor. I partecipanti verranno accolti dal sindaco del comune gemellato; comune che ha messo a disposi-zione i propri locali per ospitare gli italiani. Nei giorni successivi il gruppo visiterà Avignone, Car-pentras, Saintes Maries de la Mer con una breve crociera sul Roda-no, Glanum e Saint Remy. Il viaggio è aperto anche a tutte quelle persone che non si avvar-ranno delle strutture ricettive lo-cali ma che verranno ospitate da amici o parenti. La bella iniziativa è stata realizza-ta in collaborazione con la Bcc del Metauro.

www.metauro.bcc.it