2. Progettazione e posizionamento dei processi · Complesso In linea con la domanda Alti costi...
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2. Progettazione e posizionamento dei processi
Obiettivi della lezione
• Definire il posizionamento per la progettazione dei processi
• Categorizzare i processi in base alle combinazioni volumi-varietà
• Individuare le tipologie di layout dei processi • Definire i criteri di adeguatezza delle tecnologie
e del personale
La progettazione dei processi
• Progettazione: – Concezione della forma, della struttura e dei
meccanismi di una determinata cosa (un processo) prima che venga realizzata
• Come si progetta un processo? – 1. posizionare il processo sulla base delle
caratteristiche di volumi e varietà – 2. Analizzare i dettagli operativi del processo per
accertarsi che gli obiettivi siano effettivamente raggiunti
Le 4 V dei processi e le loro implicazioni
Volume
Varietà
Variabilità della domanda
Visibilità
Alta
Alta
Alta
Alta
Bassa
Bassa
Bassa
Bassa Ripetizione Staff svolge più Attività Ridotta sistematizzazione Alti costi unitari
Bassa
Alta ripetibilità Specializzazione Sistematizzazione Alta intensità di capitale Bassi costi unitari
Flessibile Complesso In linea con la domanda Alti costi unitari
Capacità modificabile Anticipazione Flessibilità In linea con la domanda Alti costi unitari
Breve tolleranza dell’attesa Soddisfazione/percezione del cliente Capacità di relazione Alta varietà Alti costi unitari
Ben definito Routinario Standardizzato Regolare Bassi costi unitari
Stabile Routinario Prevedibile Utilizzazione elevata Bassi costi unitari
Scarto temporale produz. Consumo Standardizzazione Non serve capacità di relazione Alta intensità di manodopera Centralizzazione Bassi costi unitari
La matrice prodotto-processo
Processi a progetto
Processi per reparti/ commesse ripetute
Processi a lotti
Processi di massa/ Produzione in linea
Processi in continuo
Varietà
Volumi
Alta Bassa
Alti Bassi
Flus
so d
el p
roce
sso
Com
piti
del p
roce
sso
Intermittente
Continuo
Eterogenei/ Complessi
Ripetitivi/ frammentati
Processi a progetto
• Personalizzazione del prodotto/servizio • Coinvolgimento dell’acquirente nella progettazione e
realizzazione del prodotto • Elevata varietà, volumi estremamente bassi (prodotti
singoli) • Caratteristiche:
– Produzione per unità singole – Successione di prodotti sempre diversi – Co-progettazione del cliente – Cicli di lavorazione non standardizzabili, impiego di risorse
flessibili – Organizzazione a carattere transitorio – Layout a posto fisso: le risorse vengono fatte convergere sul
sito in cui avviene la fabbricazione del prodotto
Esempi di processi a progetto
Processi a progetto
• Poiché i progetti che si susseguono sono uno diverso dall’altro, l’integrazione a monte rappresenta una scelta improponibile
• L’impresa che porta a termine un processo a progetto dovrà confidare sulle competenze di una vasta rete di fornitori di beni e servizi
• Le molteplici attività che si susseguono nello svolgimento del progetto devono essere monitorate e coordinate (project management)
Processi per reparto (commessa ripetuta)
• Hanno caratteristiche simili ai processi su progetto
• Elevata personalizzazione del prodotto/servizio ed elevata flessibilità nella risposta alla differenziazione dei bisogni dei clienti (varietà alta, bassi volumi)
• Esempi: – Officine meccaniche, sartorie, stampatori, …
I ristoranti Break
Break: specificità
• Diversamente dai self-service tradizionali, in cui le scelte sono relativamente obbligate, il cliente può scegliere tra una maggior varietà di cibi e può decidere sulla quantità prelevata
• Il layout del ristorante è per reparto • I clienti, ciascuno dei quali costituisce un job, si
muovono da un reparto all’altro per comporre il pasto desiderato
• Quindi: – Ogni commessa (cliente) costituisce un job da
eseguire con modalità specifiche – La varietà dei prodotti e servizi è elevata, le risorse
flessibili, le sequenze di lavorazione non sono rigide
Il problema: la gestione dei flussi
• Il punto di forza dei processi per reparto è costituito dalla personalizzazione del prodotto/servizio e dalla capacità di produrre in piccola serie nuove varianti di prodotto
• Il punto di debolezza è la scarsa efficienza del sistema e dai lunghi tempi di attesa del cliente
Processi a lotti (Batch process)
• Hanno caratteristiche intermedie tra i processi caratterizzati da flussi lineari (processi in linea e continui) e i processi caratterizzati da flussi erratici (proc. per unità singole), sovrapposti e confusi (processi per reparti)
• Periodi di tempo in cui le attività sono ripetitive • Esempio: Abbigliamento
• Caratteristiche principali – Il sistema di produzione è attraversato da successioni di lotti,
ciascuno dei quali riferito a modelli di prodotto diversi – Elevata varietà di modelli e prodotti, anche se inferiore ad un
processo per reparti. I volumi di produzione sono più elevati – Il sistema di produzione deve mantenere una elevata
flessibilità sia in termini di mix di produzione, sia di volumi globali
– I flussi, anche se intermittenti, seguono una “linea tipo”
Esempi di batch process
Batch process
• Nei processi a lotti il flusso di produzione è intermittente in quanto interrotto da operazioni di set up (riattrezzaggio delle macchine)
• Il flusso segue una linea tipo nel senso che in genere i lotti seguono tutti lo stesso percorso da un reparto all’altro
• Es.: gli occhiali: – Stampaggio di parti componenti – Saldatura – Burattatura (lucidatura delle montature) – Galvanica/verniciatura – Finissaggio
Processi di massa (processi in linea)
• Esempi: Assemblaggio di auto e moto, elettrodomestici, …
• Il prodotto viene ottenuto da una sequenza fissa di lavorazioni svolte da stazioni di lavoro disposte lungo la sequenza del ciclo
• Le imprese che adottano questa impostazione hanno in produzione un numero limitato di modelli prodotti in quantità elevate
• Le varianti di prodotto sono rigidamente codificate: il singolo cliente non può chiedere modifiche non previste dal costruttore
• L’elevato investimento in capitale richiesto per dedicare una linea alla fabbricazione di poche varianti di prodotto è giustificata dall’elevato rendimento fisico-tecnico di questa organizzazione produttiva
Processi continui
• Tipici dell’industria di base: – Chimica – Cemento – Energia elettrica
• Questi processi lavorano a ciclo continuo producendo beni standard
• Il ciclo è rigido, determinato dalla tecnologia di processo • Gli impianti sono sempre di concezione unitaria (un’unica
grande macchina) e di grande dimensione (alta intensità di capitale investito)
• Le imprese che operano con questi impianti seguono la strategie make-to-stock
• I programmi di produzione trascurano le oscillazioni della domanda a breve
I servizi
• Servizi professionali (consulenza, medicina): – Attività personalizzate, interazione produzione/consumo – Servizio complesso, risorse flessibili – Flussi di attività con elevata varietà
• Servizi di massa (supermercati, call center, ferrovie, linee aeree) – Modesta personalizzazione, modalità di erogazione
standardizzata – Procedure rigide
• Service Shop (servizi ibridi) (Tour operator, università, alberghi) – Livelli di varietà e personalizzazione intermedi – Mix di attività di back- e front-office
Un servizio professionale “sui generis”: il caso Titan Salvage
Titan Salvage
• La Cougar Ace: 15 mila cavalli, 55 tonnellate, contenente 14 mila nuove Mazda per il mercato americano. Valore del cargo: 103 mln $
• Deve liberare i ballast tanks (serbatoi) per mantenere stabilità ed equilibrio. Un errore determina l’inclinazione della nave
• Le assicurazioni offrono dal 10 al 70% del valore complessivo del cargo per il suo recupero.
• I competitor di Titan: imprese olandesi, dotate di flotte di grandi navi con gru e sistemi di sollevamento
• Il modello di business di Titan: ingegno vs. macchine • Il pagamento del servizio: 10 mln $ (2 giorni di operazioni)
Il “servizio” di Titan
• Competenze e skill uniche – Ingegneri e architetti navali per riprodurre in loco un
modello 3D della nave – Un ingegnere esperto nell’utilizzo di software di
idrostatica (GHS, General Hydro-Statics) – Deep-sea diverse
• L’intervento: – Raccolta del team sul luogo del disastro – Atterraggio via elicottero sul ponte della nave – Modellizzazione 3D della nave e sviluppo di modelli di
riempimento degli stability tanks – Operazioni sottomarine per aprire e stabilizzare la
nave
Il layout dei processi
Posizionamento fisico delle attività
• Un progetto ben sequenziato di attività risulta inefficiente se le attività stesse sono fisicamente posizionate in modo da comportare movimenti eccessivi di – Informazioni – Materiali, – Clienti
• L’obiettivo della progettazione del layout è quello di minimizzare gli spostamenti
• Per layout si intende la disposizione planimetrica delle risorse impiegate nel processo
Layout a posizione fissa
• Tipica dei processi a progetto • L’oggetto che deve essere realizzato è statico • Processi come la costruzione di una nave o la
realizzazione di un film richiedono che le risorse convergano in un determinato luogo
• Variabile cruciale: pianificazione accurata dell’approvvigionamento e della loro movimentazione – L’indisponibilità delle risorse può bloccare il processo
Layout funzionale (per reparto)
• Le risorse che svolgono lo stesso tipo di funzione (r. trasformanti simili) vengono raggruppate in uno stesso reparto
• Esempi: – Ospedale – Supermercato (tecnologia comune, movimentazione,
attrattività per il cliente)
Layout a celle
• L’input del processo viene dirottato verso quella cella in cui si effettua la classe di attività richiesta dall’input
• Es.: il caso Break • Layout diffuso nell’industria meccanica e
rappresenta un buon compromesso tra varietà ed efficienza – Varietà – Linearità dei flussi
Layout per prodotto (in linea)
• Tipico dei processi di assemblaggio dei beni durevoli di consumo (automobili, moto, elettrodomestici)
• Sequenza fissa di lavorazioni che vengono svolte da stazioni di lavoro disposte lungo la sequenza del ciclo
• Numero limitato di varianti, volumi elevati • Rigida codifica delle varianti di prodotto • Automatizzazione della movimentazione • Forte investimento in capitale
Un quadro d’insieme Vantaggi Svantaggi
Posizione fissa Elevata flessibilità di prodotto Il prodotto/cliente non viene disturbato o spostato Alta varietà di compiti per lo staff
Alti costi unitari Difficile programmazione dello spazio e delle attività Elevata mobilità di attrezzature e staff
Funzionale Elevata flessibilità di prodotto Robusto in caso di cambiamenti rilevanti Supervisione relativamente facile della macchina
Basso utilizzo degli impianti Accumulo di semilavorati Flussi complessi, controllo difficile
A celle Compromesso tra costo e flessibilità Rapidi tempi di attraversamento Lavoro di gruppo
Modifica del Layout è costosa Maggiori attrezzature Minor utilizzo degli impianti
Per prodotto Bassi costi unitari Volumi elevati Specializzazione delle macchine Spostamento dei materiali agevole
Bassa flessibilità del mix Non è robusto in caso di cambiamenti rilevanti Lavoro ripetitivo
La scelta della tecnologia
Criteri
• La scelta delle tecnologie di processo deve essere coerente con i volumi e la varietà che caratterizzano il processo stesso
• Tecnologie generaliste (general purpose) vs. tecnologie dedicate (special-purpose)
Tecnologie di processo
Volumi Alti Bassi
Con
netti
vità
Aut
omaz
ione
Ampia Svincolata
Ristretta/ Vincolata
Bassa
Tecnologia GP, Scala limitata Flessibile
Tecnologia SP Automatizzata Vasta scala Rigida
Varietà Bassa Alta
Alta
Scal
abili
tà
Bassa
Alta
Automazione: un caso di crisi
Heathrow. T5, 27 marzo 2008
• 4,3 mld £, terminal esclusivo per BA • Sistema di trattamento dei bagagli ad alta automazione,
basato su tre livelli – Fast bag drop – Underground conveyor system – Delivery to aircraft
• Primo giorno di operazioni: – Backlog di 28mila bagagli, 34 voli cancellati
• Cause: – Tecnologiche (IT system – baggage reconciling manuale) – Strutturali (parcheggi, sistemi di monitoraggio e controllo del
personale) – Umani