2 ottobre 2004: una giornata storica

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Il Banditore Il Banditore Il Banditore Il Banditore Il Banditore Giornalino scolastico edito dall’ Istituto Comprensivo Statale di Prata P.U. e sezione associata di S.Paolina Redazione e Amministrazione via Municipio- Prata P.U. (Avellino.) Tel.0825/952014 - Fax 0825/961814 LA SCUOLA MEDIA DOPO QUARANT AQUA TTRO ANNI DIVENT A SEDE AUT ONOMA 2 ottobre 2004: una giornata storica 2 ottobre 2004: una giornata storica 2 ottobre 2004: una giornata storica 2 ottobre 2004: una giornata storica 2 ottobre 2004: una giornata storica Si rinnova il miracolo della natività nello scenario del Borgo Medioevale T utto è pronto per la 2° edizione del Presente V ivente. Partecipazione corale e commossa. I l presepe vivente di Prata si appresta il 21 e 22 a vivere la sua seconda edizione. A promuoverla ed organizzarla l’Istituto Comprensivo di Pra- ta e sez. ass.ta di S.Paolina, nonche le rispettive ammini- strazioni comunali e Pro Loco. Per il secondo anno hanno dato la propria ade- sione le rappresentanze del- la scuola media di Montoro I., degli I.C di Borgo Ferrovia , Tufino, Roccarainola e dell’ I.P.I.A. “Amatucci” di Avelli- no. Hanno dato, inol- tre, la propria adesione la Misericor- dia di Prato- la Serra, la Parrocchia S.Giacomo di Prata P.U., l’Azienda Agricola Giulia e l ’A.P.ILF.I (Associazio- ne per il folklore irpino). Nei vicoli del Borgo medioe- vale e tra le mura del Palazzo baronale grazie alla ricostru- DICEMBRE 2004 ANNO V - N°10 Ricostruitiattivitàe ambienti diversi nella dimora patrizia, per le strade e i vicoli del borgo antico 2005 Al taglio del nastro hanno preso parte il Dirigente Scolastico, dr.ssa Silvia Gaetana Mauriello, il sindaco di Prata, dr. Vincenzo Petruziello, il sindaco di S.Paolina, Dr.ssa Angela Spinelli, il dott. F. Lo Conte, l’ispettore dott. Giuseppe Romei, l’ispettrice tecnica, dr.ssa Antonietta Tartaglia, il presidente della Sezione Penale del Tribunale di Avellino, dr. Gennaro Iannarone, il parroco di Prata, Don Mario Alvino, gli assessori ai comuni di Prata e S.Paolina,ins. Paola Lombardo e dott. Carmine Gnerre, il presidente nazionale dell’A.N.D.I.S., dr. Gregorio Iannaccone, il presidente provinciale dell’Andis, dr. Paolino Marotta, alunni, professori e personale non docente del nuovo polo scolastico e tanti dirigenti scolastici. O ggi per noi Pratesi è un Giorno di festa, mi sia consentito un po’ di campanilismo, perché ritorna a Prata P.U. la dirigenza sco- lastica, una dirigenza, peral- tro, allargata anche alla scuo- la media. Oggi inauguriamo l’Istituto Comprensivo Statale di Prata P.U., a cui è associata la sezione di Santa Paolina. Gli Istituti Comprensivi, nati a partire dalla metà degli anni novanta, sono stati concepiti nella logica dell’autonomia, della tutela più generale del territorio, di una visione più moderna della dirigenza, non più ancorata all’ordine e gra- do di scuola, con l’intento di garantire eguali opportunità educative anche agli alunni vi- venti in piccole comunità. La diffusione degli istituti com- prensivi, là dove vi sono i nu- meri richiesti dalle norme vi- genti, assicura maggiore atten- zione e quindi soddisfacimen- to delle istanze dell’utenza. Crea rapporti più diretti con l’Amministrazione Comunale, coinvolgendola quotidiana- mente nelle problematiche educative e scolastiche; con i genitori rendendoli più parte- cipi, più responsabili, più col- laborativi, più attenti al proces- so educativo dei propri figli; con le Associazioni operanti sul territorio, con la cittadinan- za. L’Istituto Comprensivo, proprio perchè è calato nel ter- ritorio, coinvolge responsabil- mente tutti i cittadini nella gestio- ne del servizio scolastico, attra- verso una sinergia di operativi- tà di aiuti , di scambi reciproci, che fa crescere la collettività sul piano umano, culturale, socia- le, civile. Il motore del progres- so umano e sociale è senza dubbio l’educazione, la cultura. Se la scuola assolve adegua- tamente i suoi impegni educati- vi certamente si fa promotrice di Progresso civile. L’intento della Scuola è appunto questo: costruire, con umiltà e rispetto delle diversità, umanità, civiltà, solidarietà, pace, giustizia, va- lori fondanti l’umana conviven- za, indispensabili in tempi di Fon- damentalismi minacciosi ed ag- gressivi. Per realizzare questo arduo impegno è fondamentale la collaborazione delle famiglie, ma non meno importante è quella dei Comuni, che hanno tante competenze in materia scolastica. Mi corre l’obbligo di ringraziare i Sindaci dei due Comuni, che assicurano am- piamente la loro disponibilità ed attenzione ai problemi scolastici, in particolare il Sin- daco di Prata P.U.,che ha vo- luto e sostenuto, anche finan- ziariamente questo Istituto Comprensivo. Ai Sindaci, Dot- tor Vincenzo Petruzziello e Dott.ssa Angela Spinelli chiedo di continuare a sostenere le no- stre richieste. Un’attesa durata troppo a lungo C he la nostra scuola sia diventata autonoma da quella di Pratola Serra, per noi pratesi, rappresenta la fine di una “sudditanza” mai condivisa e sempre avversa- ta. Un malessere che si trasci- na dai primi anni settanta.Tra noi e i pratolani c’è stata sem- pre una “ruggine” che non po- che volte, come ricordano i nostri genitori, si è trasforma- ta, soprattutto durante le com- petizioni calcistiche, in risse. Dal canto nostro, invece, que- sta “allergia” ai nostri vicini si manifestava quando andava- mo in viaggio di istruzione, pre- ferendo stare in pullman diver- si. Oppure loro dietro e noi avanti e viceversa. Oggi, inve- ce, con la Presidenza e la Se- greteria a Prata tutto è cam- biato. È’ stato reciso, finalmen- te, il cordone ombelicale che ci ha legato alla “Bergamino” Silvia Gaetana Mauriello classe 3A 3B La scuola di Prata volta pagina per oltre trent’anni. Ma venia- mo all’inaugurazione della nuova Istituzione Scolastica. È stata una festa bellissima con tantissima gente ed au- torità venute da fuori. C’era la nostra preside, il nostro sin- daco, il nostro parroco e tutti i nostri professori. L’inaugura- zione ha avuto due momenti. La prima parte, quella dei di- scorsi si è svolta nella sala consiliare dove hanno preso la parola a turno i vari relatori. Tutti hanno detto, con parole diverse, la stessa cosa, cioè questa nuova scuola è impor- tante non solo per i Pratesi, ma anche per i comuni vicini. La seconda parte, quella più sentita da noi ragazzi si è svolta nell’auditorium della scuola dove io e i miei com- pagni ci siamo esibiti in balli e canti, riscuotendo applausi zione di ambienti diversi e at- tività diverse si respirerà di nuovo quell’atmosfera che sa di antico. A rappresentare i vari mestieri e le varie attività, non solo alunni ma an- che genitori. E alcuni di loro (massaie, artigiani, con- tadini) inter- pretano un modo di vive- re rimasto inalterato nel tempo. Classe 2A/2B 2° edizione del presepe vivente Prata: 21 e 22 dicembre 2004

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Un’attesa durata troppo a lungo

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Il BanditoreIl BanditoreIl BanditoreIl BanditoreIl BanditoreGiornalino scolastico edito dall’ Istituto Comprensivo Statale di Prata P.U. e sezione associata di S.Paolina

Redazione e Amministrazione via Municipio- Prata P.U. (Avellino.) Tel.0825/952014 - Fax 0825/961814

LA SCUOLA MEDIA DOPO QUARANTAQUATTRO ANNI DIVENTA SEDE AUTONOMA

2 ottobre 2004: una giornata storica2 ottobre 2004: una giornata storica2 ottobre 2004: una giornata storica2 ottobre 2004: una giornata storica2 ottobre 2004: una giornata storica

Si rinnova il miracolo della nativitànello scenario del Borgo Medioevale

Tutto è pronto per la 2° edizione del Presente Vivente. Partecipazione corale e commossa.

Il presepe vivente di Prata siappresta il 21 e 22 a vivere

la sua seconda edizione. Apromuoverla ed organizzarlal’Istituto Comprensivo di Pra-ta e sez. ass.ta di S.Paolina,nonche le rispettive ammini-strazioni comunali e ProLoco. Per il secondo annohanno dato la propria ade-

sione le rappresentanze del-la scuola media di MontoroI., degli I.C di Borgo Ferrovia, Tufino, Roccarainola e dell’I.P.I.A. “Amatucci” di Avelli-no. Hanno dato, inol-tre, la propriaadesione laMisericor-dia di Prato-la Serra, laParrocchiaS.Giacomodi Prata P.U.,l ’ A z i e n d aA g r i c o l aGiulia el ’A .P. ILF. I(Associazio-

ne per il folklore irpino).Nei vicoli del Borgo medioe-vale e tra le mura del Palazzobaronale grazie alla ricostru-

DICEMBRE 2004 ANNO V - N°10

Ricostruiti attività eambienti diversinella dimorapatrizia, per lestrade e i vicoli delborgo antico

2005

Al taglio del nastro hanno preso parte il Dirigente Scolastico, dr.ssa Silvia Gaetana Mauriello,il sindaco di Prata, dr. Vincenzo Petruziello, il sindaco di S.Paolina, Dr.ssa Angela Spinelli,il dott. F. Lo Conte, l’ispettore dott. Giuseppe Romei, l’ispettrice tecnica, dr.ssa AntoniettaTartaglia, il presidente della Sezione Penale del Tribunale di Avellino, dr. Gennaro Iannarone,il parroco di Prata, Don Mario Alvino, gli assessori ai comuni di Prata e S.Paolina,ins. PaolaLombardo e dott. Carmine Gnerre, il presidente nazionale dell’A.N.D.I.S., dr. GregorioIannaccone, il presidente provinciale dell’Andis, dr. Paolino Marotta, alunni, professori epersonale non docente del nuovo polo scolastico e tanti dirigenti scolastici.

Oggi per noi Pratesi èun Giorno di festa, misia consentito un po’ di

campanilismo, perché ritornaa Prata P.U. la dirigenza sco-lastica, una dirigenza, peral-tro, allargata anche alla scuo-la media. Oggi inauguriamol’Istituto Comprensivo Stataledi Prata P.U., a cui è associatala sezione di Santa Paolina.Gli Istituti Comprensivi, nati apartire dalla metà degli anninovanta, sono stati concepitinella logica dell’autonomia,della tutela più generale delterritorio, di una visione piùmoderna della dirigenza, nonpiù ancorata all’ordine e gra-do di scuola, con l’intento digarantire eguali opportunitàeducative anche agli alunni vi-venti in piccole comunità. Ladiffusione degli istituti com-prensivi, là dove vi sono i nu-meri richiesti dalle norme vi-genti, assicura maggiore atten-zione e quindi soddisfacimen-to delle istanze dell’utenza.Crea rapporti più diretti conl’Amministrazione Comunale,coinvolgendola quotidiana-mente nelle problematicheeducative e scolastiche; con igenitori rendendoli più parte-cipi, più responsabili, più col-laborativi, più attenti al proces-so educativo dei propri figli;con le Associazioni operantisul territorio, con la cittadinan-za. L’Istituto Comprensivo,proprio perchè è calato nel ter-ritorio, coinvolge responsabil-

mente tutti i cittadini nella gestio-ne del servizio scolastico, attra-verso una sinergia di operativi-tà di aiuti , di scambi reciproci,che fa crescere la collettività sulpiano umano, culturale, socia-le, civile. Il motore del progres-so umano e sociale è senzadubbio l’educazione, la cultura.Se la scuola assolve adegua-tamente i suoi impegni educati-vi certamente si fa promotricedi Progresso civile. L’intentodella Scuola è appunto questo:costruire, con umiltà e rispettodelle diversità, umanità, civiltà,solidarietà, pace, giustizia, va-lori fondanti l’umana conviven-za, indispensabili in tempi di Fon-damentalismi minacciosi ed ag-gressivi. Per realizzare questoarduo impegno è fondamentalela collaborazione delle famiglie,ma non meno importante èquella dei Comuni, che hannotante competenze in materiascolastica. Mi corre l’obbligo diringraziare i Sindaci dei dueComuni, che assicurano am-piamente la loro disponibilitàed attenzione ai problemiscolastici, in particolare il Sin-daco di Prata P.U.,che ha vo-luto e sostenuto, anche finan-ziariamente questo IstitutoComprensivo. Ai Sindaci, Dot-tor Vincenzo Petruzziello eDott.ssa Angela Spinelli chiedodi continuare a sostenere le no-stre richieste.

Un’attesa duratatroppo a lungo

Che la nostra scuola siadiventata autonoma daquella di Pratola Serra,

per noi pratesi, rappresenta lafine di una “sudditanza” maicondivisa e sempre avversa-ta. Un malessere che si trasci-na dai primi anni settanta.Tranoi e i pratolani c’è stata sem-pre una “ruggine” che non po-che volte, come ricordano inostri genitori, si è trasforma-ta, soprattutto durante le com-petizioni calcistiche, in risse.Dal canto nostro, invece, que-sta “allergia” ai nostri vicini simanifestava quando andava-mo in viaggio di istruzione, pre-ferendo stare in pullman diver-si. Oppure loro dietro e noiavanti e viceversa. Oggi, inve-ce, con la Presidenza e la Se-greteria a Prata tutto è cam-biato. È’ stato reciso, finalmen-te, il cordone ombelicale checi ha legato alla “Bergamino”

Silvia Gaetana Mauriello

classe 3A 3B

La scuola di Prata volta pagina

per oltre trent’anni. Ma venia-mo all’inaugurazione dellanuova Istituzione Scolastica.È stata una festa bellissimacon tantissima gente ed au-torità venute da fuori. C’era lanostra preside, il nostro sin-daco, il nostro parroco e tuttii nostri professori. L’inaugura-zione ha avuto due momenti.La prima parte, quella dei di-scorsi si è svolta nella salaconsiliare dove hanno presola parola a turno i vari relatori.Tutti hanno detto, con parolediverse, la stessa cosa, cioèquesta nuova scuola è impor-tante non solo per i Pratesi,ma anche per i comuni vicini.La seconda parte, quella piùsentita da noi ragazzi si èsvolta nell’auditorium dellascuola dove io e i miei com-pagni ci siamo esibiti in ballie canti, riscuotendo applausi

zione di ambienti diversi e at-tività diverse si respirerà dinuovo quell’atmosfera che sadi antico. A rappresentare i

vari mestieri e le varieattività, non solo

alunni ma an-che genitori. Ealcuni di loro( m a s s a i e ,artigiani, con-tadini) inter-pretano unmodo di vive-re rimastoinalterato neltempo.

Classe2A/2B2° edizione del presepe vivente

Prata: 21 e 22 dicembre 2004

Page 2: 2 ottobre 2004: una giornata storica

Il giorno 20 ottobre ad Avellino, presso il campoCONI, si è svolta la “FE-

STA DELLA SCUOLA” a cuihanno partecipato le scuoled’ogni ordine e grado dellaprovincia di Avellino. Ogniscuola ha avuto un suo spa-zio e ha potuto esibirsi concanti e balli. Per fortuna è sta-

ta una bellissima giornata, fa-ceva caldo, c’era tanto sole,sembrava estate. Sugli spaltioltre ai ragazzi, erano pre-senti tanti adulti che assiste-vano ai vari spettacoli. Nelcampo c’erano due palchi:sul palco numero uno si esi-bivano i bambini delle mater-ne, elementari e medie e sulpalco numero due i ragazzidelle scuole superiori chehanno presentato balletti,esercizi fisici, mostrando tut-te le loro capacità e creativi-tà. Verso le 11:00 si sonoesibiti gli alunni della scuola

Santa PaolinaNewsNewsNewsNewsNews

La festa della scuolaElementare di Santa Paolinache hanno presentato unballetto, con il quale hannovoluto mimare l’arte d elle“Pizzellare”.Ma chi sono le“Pizzellare”? Le “Pizzellare”sono le donne che continua-no la tradizione del tombolo:un merletto pregiato che silavora nelle zone di Santa Pa-

olina ed iMonte-fusco.Versol e12 :00è statoil turnodei ra-g a z z id e l l ascuolamedia

che si sono esibiti con cantie balli tratti dall’opera teatra-le “Scugnizzi”. Questa festaal campo CONI è piaciutamolto perché ha messo in-sieme ragazzi di scuole di-verse portando gioia e alle-gria tra loro, soprattutto hafatto conoscere le esperien-ze delle varie scuole. Sononate tante nuove amicizie elo hanno dimostrato i nume-rosi applausi sentiti in segui-to alle molteplici esibizioni.

Vendemmia 2004un colpo al cuore delle vigne

Santa Paolina è un paese in collina, le cuiterre sono tutte ricche

di vigneti. Gli abitanti sono or-gogliosi di questa loro ric-chezza economica e a giustaragione, perché sono com-

petitivi econcor-renzialicon im a g -g i o r iprodut-tori divino nelmondo.Il nostrovino, co-nosciu-to in tut-to ilmondo,

è stato anche gustato e as-saggiato dall’ex Presidenteamericano, Bill Clinton, in oc-casione del G7 di Napoli.Dopo il lavoro di un anno, so-

M. G.A. De G.

S. D.

litamente ad ottobre si comin-cia la vendemmia: si raccolgo-no i grappoli d’uva, si appog-giano nelle cassette e si por-

tano incantina.Q u il’uva èpigiata,cioè libe-rata dal-le buccee dai ra-spi, op-pure fil-trata perf a r n evini dolci.A prima-vera ilvino ètolto dal-le botti e

imbottigliato. I vini bianchi piùpregiati sono il Greco di Tufoe il Fiano di Avellino, invece, ilrosso più pregiato è l’Agliani-co di Taurasi. Quest’anno, pur-

Adolescenza: una fasedella vita che molti considerano età della spen-

sieratezza e dell’allegria, an-che se spesso per noi non ècosì, alcune volte, infatti, cisentiamo tristi, confusi anchesenza sapere il perché. Con “igrandi” il nostro rapporto stacambiando; ci consideranoimmaturi e ancora da proteg-gere, per questo ci negano lalibertà che noi crediamo di po-ter avere. Sappiamo di nonessere ancora adulti però nonci sentiamo più bambini. Inquesto periodo, ci è difficileconfidare ai genitori i nostrisentimenti, i nostri problemi ele nostre emozioni. Proviamovergogna e pensiamo che essiabbiano vissuto la loro adole-scenza in un periodo diversodal nostro, così li sentiamo lon-tani dal nostro mondo. Perquesto motivo riusciamo a con-fidarci più con un amico delcuore che ci può consigliare eascoltare e, quando necessa-rio, anche rimproverare. L’ami-cizia, infatti, è uno dei senti-menti più forti alla nostra età etutti pensiamo che sia vero ildetto “Chi trova un amico, tro-va un tesoro”. Quello chechiediamo agli adulti è di con-tinuare ad essere comprensi-vi nei nostri confronti, di capi-re i nostri sbalzi d’umore e lanostra confusione, di nonsmettere mai di ascoltarci; daparte nostra tutto l’impegno adimostrare di meritare la lorofiducia.

La mafia è un fenomenobasato sul principio chenon bisogna rispettare le

leggi dello Stato. Nel corsodel’900 questo fenomeno èdiventato sempre più difficileda controllare e arginare.Prima della messa in onda

della fiction intitolata “PaoloBorsellino”, in classeabbiamo discusso della mafiae dal dibattito è emerso cheper tutti mafia è sinonimo dimalvagità, di criminalità diprepotenza, di imposizione, diomertà. Abbiamo inoltreconfrontato le nostre opinioni,dopo aver letto alcuni testi earticoli sull’argomento, sullapossibilità di sconfiggerequesta “piovra” i cui tentacolisi insinuano in tutti i settoridella vita civile. Combattere lamafia, pensiamo, sia possibilema per vincere è necessariodiffondere la cultura einformare i giovani performare una vera coscienzacivica. Il film, trasmesso neigiorni scorsi, ci haparticolarmente colpiti ede m o z i o n a t i . A b b i a m o

conosciuto Paolo Borsellinoun uomo straordinariamentecoraggioso, un uomo che hapagato con la vita il suoimpegno, il suo altissimosenso del dovere. Un uomodeciso a non mollare, a non

indietreggiareneanche difronte allacertezza diessere nelmirino dellamafia: un eroedei nostrig i o r n i .Borsellino e ilg i u d i c eG i o v a n n iFalcone, suoamico e

strettissimo collaboratorenelle indagini sulla criminalitàmafiosa e sulle sueinfiltrazioni, ci hanno lasciatoinsegnamenti di immensovalore. Pensiamo che siaanche grazie al loro esempioe al loro sacrificio che oggi innoi è cresciuta la speranza dipoter sconfiggere il “cancro”della mafia. Il loro alto sensodel dovere, della giustizia edello Stato resterannoimpressi in noi. Siamofiduciosi che un giorno siavveri quanto desiderato dalgiudice Borsellino un giorno incui i giovani avrannoatteggiamenti di rifiuto e dicondanna verso la culturadella mafia e saprannosconfiggerla anche con laforza delle loro idee.

Classe terza

Per non dimenticare

“Non più bambini,

non ancora adulti”

Ieri-Intervistando i nostrinonni o bisnonni siamo venuti a conoscenza che

l’istruzione in passato, nelnostro paese, era limitata.Solo chi discendeva da deter-minate famiglie poteva anda-re a scuola. In genere la scuo-la elementare era affidata adun maestro/a che insegnavanelle prime tre classi delle ele-mentari ed un altro o altra inquarta e quinta. Nelle frazionidel paese non vi era un veroedificio scolastico, ma il co-mune prendeva in affitto alcu-ne stanze disponibili pressoqualche famiglia e lì si tene-vano le lezioni. Intorno agli set-tanta furono costruiti degli edi-fici scolastici anche nelle va-rie frazioni. In Paese, invece,la scuola elementare avevaun’ubicazione diversa da quel-la attuale e precisamentedove oggi c’è il comune, inPiazza Martiri d’Ungheria. Inostri intervistati ci hanno puredetto che il rapporto tra inse-

gnanti e alunni era familiare,essi però diventavano severiquando i ragazzi non si com-portavano correttamente.Oggi-Attualmente, con la dimi-nuzione del numero dei bam-bini, tutti gli edifici scolasticidelle contrade sono stati chiu-

si e l’Istituto Comprensivo, dicui frequentiamo la Scuola Me-dia, si trova in un unico edifi-cio, in Via Cerro. Le attività distudio sono soddisfacenti e gliinsegnanti sono molto bravi e

La mia scuola: “Ieri, oggi e domani”preparati. La nostra scuola cioffre diversi servizi. Abbiamola palestra, la sala computer,una TV, due stereo, un distri-butore di bibite, un ricevitoresatellitare e due videoregistra-tori. Le aule sono molto gran-di, quindi abbiamo molto spa-

zio a no-stra dispo-s i z i o n e .Recente-m e n t esono statifatti dei la-vori di ver-n ic ia turaall’interno eall’esternoil marcia-piede per idisabili. Las c u o l a ,

comunque, necessita di altrilavori. Nelle ore del tempoprolungato svolgiamo attivitàdi laboratorio come: “Tutti inscena”, “Creatività”, “Am-bientale” e “Tombolo”. La scel-

ta degli ultimi due laboratori èstata fatta per valorizzare ledue attività principali diffuse nelnostro paese, quale il vino e iltombolo. Infatti, il nostro pae-se ha un territorio molto adat-to alle coltivazione delle vite,famoso è il “Greco”. Per quan-to riguarda il tombolo, essa èun’attività artigianale diffusa damolto tempo, è un lavoro pre-giato e per realizzarlo sono ne-cessari scanno, cuscino e fu-selli. Con questo laboratorioparteciperemo al Presepe Vi-vente di Prata P.U., che rappre-senta certamente un grossoimpegno e per poterlo realiz-zare occorrerà la collaborazio-ne e l’impegno di tutti: Comu-ne, Scuola, Genitori. Tra l’altro,ogni anno sia a Natale che afine anno scolastico, preparia-mo delle bellissime recite emusical. V’invitiamo a visitarela nostra scuola!

Il mio vero nome è K. ,ma i mieiamici mi

chiamano R.Ho lasciato ilMarocco all’etàdi otto anni eora vivo in Ita-lia da quattro.Quando sonoarrivata a San-ta Paolina sen-tivo la man-canza dellepersone a cuivoglio bene;ero in un paese a me nuovo,senza amici, non conoscevol’italiano e le tradizioni. Prova-vo un forte senso di smarri-mento, ma col passare deigiorni ero impaziente di impa-

rare la lingua e di integrarmi inun ambiente per metutto nuovo; il primogiorno di scuola ho pro-vato una grande emo-zione mista ad un sen-so di paura. Per la miascarsa conoscenzadella lingua italiana erostata messa nellaclasse seconda ele-mentare; i miei nuovicompagni mi emargi-navano e mi derideva-no ed io passavo il mo-mento della ricreazio-

ne da sola. Tra la scuola italia-na e quella marocchina cisono notevoli differenze: nelmio Paese le ore di lezione ini-ziano alle 8:00 e terminanoalle 11:00, poi ogni giorno si

frequenta il tempo prolungatoper imparare il francese che èla seconda lingua parlata inMarocco. Le mie insegnantierano abbastanza severe edovevamo portare loro moltorispetto, per punirci usavanouna bacchetta di legno da dar-ci sulle mani. Alcune materieche si studiano in Italia non sistudiano in Marocco, mentre sistudia il “coren” e il francese.Anche la religione islamica sidifferenzia dal cristianesimo, incomune hanno solo il caratte-re monoteista. Adesso sonocontenta di stare in Italia, hotrovato nuovi amici, anche secomunque mi manca la miapatria e i miei cari famigliari chericordo con affetto.

B.K.C. P.

Buon NataleBuon NataleBuon NataleBuon NataleBuon Natale

Buon AnnoBuon AnnoBuon AnnoBuon AnnoBuon Anno

a tuttia tuttia tuttia tuttia tutti

Una scuola interculturale

troppo, per fattori climatici, igrappoli sono stati attaccatidalla peronospora e i contadi-ni, in piccolo, e le cantine, ingrande, hanno subito rilevantiperdite.

A. M.M. L.

Classe terza

2005W ilW ilW ilW ilW il

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I t i n e r a r i

d i d a t t i c i Gli appuntamenti : manifestazioni, incontri, concorsi, spettacoli teatrali

Mercoledì, 20 ottobreal campo Coni diAvellino si è svolta la

seconda edizione della “Fe-sta della Scuola”. E noidell’I.C. di Prata e sez. ass.tadi S.Paolina vi abbiamo par-tecipato. Premetto che perme è stata una esperienzamolto positiva sia sotto il pro-filo educativo che didattico, espero di poter ripetere anche

Canti e balli alla “Festa della scuola”Applaudita l’esibizione di “scugnizzi” da parte degli alunni di Prata P.U.

Il 25 maggio noi della scuola media di Prata insieme

agli alunni della scuola mediadi Pratola Serra, S.Paolina,Montefusco e Montefredaneabbiamo partecipato alla mani-festazione sull’ambiente che siè svolta nel piazzale e all’inter-no della Arcibasilica della S.S.Annunziata di Prata. Una gior-nata bellissima sia sotto il pro-filo organizzativo che climatico.Un sole caldo e splendente ciha accompagnato per tutta ladurata della manifestazione.Dopo la celebrazione dellaSanta Messa abbiamo assisti-to alla esibizione degli alunnidell scu ola primaria che han-no ballato, mentre noialtri ab-biamo suonato e cantato alcu-

Ambiente & territorioni brani musica-li. Interessanti glistand espositiviallestiti all’internodella balisica pa-leocristiana. Lacerimonia si èconclusa con illancio di centina-ia di pallonciniverdi, attaccati aiquali c’era un bi-gliettino con su

scritto un pensierino degli al-lievi. Anche noi della 3A e 3 Blo abbiamo fatto, ma in mododiverso. E cioè un “ciao” e un“grazie” ai nostri Proff: (vedibox )

Il 18 novembre 2004 lamia scuola ha fatto visitaall’Expovillage di Baronis-

si all’interno del campus Uni-versitario salernitano. Comerappresentanti dell’I.C. diPrata P.U. siamo andati noidella prima A e seconda B. Adire il vero i compagni dellaseconda B hanno preso ilposto degli alunni della pri-ma B, puniti dalla Presideperché indisciplinati. Più cheuna visita è stata una corsaad ostacoli perché il tempoera poco e le cose da vedereerano tantissime. Gli stand,

infatti, erano tutti pieni di “pro-dotti” scolastici nuovi ed in-novativi . Ma la ressa deglistudenti, provenienti da tuttala Campania , era tanta chenon è stato possibile fer-marsi e guardare con calma.Comunque quello che ci hacolpito di più è stato lo standdi Greenpace e l’elicotterodei Vigili del Fuoco. Abituatia vederlo solo per film o TV,non possiamo non negareche la sua “mole” ci ha vera-mente impressionato. Non dimeno le sue tantissime ecomplicate strumentazioni.

Classe 1A

Tutti in scenaGli alunni “Invadono” l’Arcibasilica paleocristiana della S.S. Annunziata

Siamo alla fine dell’anno scolastico e noidella scuola media per

concluderlo nel migliore deimodi andia-mo in scenacon una rap-presentazio-ne teatraledal titolo“Dint’a cittàe Pulece-nella”. Iltema dellarappresenta-zione la real-tà napoleta-na a 360 gra-di. Dalla tute-la ambienta-le alla tuteladella salute,dalla devia-zione minorile alla annosa pro-blematica della disoccupazio-ne e cosi via.Ovviamente il tut-to sotto la direzione degli inse-gnanti e con la supervisionedel regista, Mimmo De Miccoche da sempre collabora gra-

Teatro a scuola: “Dint’a città e Pulecenella”

tuitamente con la nostra scuo-la. Dagli applausi e dai com-menti post spettacolo abbiamocompreso che la nostra inter-

pretazione èpiaciuta. Madel resto nonpoteva es-sere diversa-mente vistoche il pubbli-co presente,era compo-sto per lamaggioran-za dai nostrigenitori, pa-renti ed ami-ci. Comun-que, scherzia parte, sia-mo soddi-sfatti per la

realizzazione dello spettacoloperchè rappresenta il corono-mento di tante ore di lavoro daparte nostra e degli insegnanti,la cui pazienza è stata vera-mente tanta.

Gardaland di tutto e di piùViaggio d’istruzione: una“cinque gior-ni” davvero indimenticabile e irripetibile

Il giorno della partenza èarrivato. Con una vigiliatrascorsa insonne, quando

alle sei in punto suona la sve-glia è stato un grosso sacrifi-cio alzarsi. Ma una volta sulpulman come d’incanto stan-chezza e sonno scompaiono.Inizia il viaggio e tutti sonomolto euforici. C’è di tutto, chichiacchiera chi canta, chiascolta canzoni e chi dorme.Io personalmente guardo affa-scinata il panorama che scor-

re a oltre 100 km all’ora. Allaprima sosta tutti si buttano acomprare di tutto e di più. Sisprecano i flash per fotograreogni cosa. Idem il ritorno. .

A Napoli la partita del cuore

sulle note di una canzone lati-no-americana, “bailando”, han-no dato prova di una presta-zione super. Noi di seconda eterza, invece, abbiamo canta-to e suonato alcune canzoni diLucio Battisti. Ma i più applau-diti sono stati gli alunni del Li-ceo Scientifico “Mancini” diAvellino che hanno suonato ecantato pezzi propri.

alle scuole superiori. C’erano lerappresentanze di tutte lescuole di Avellino e provincia.E tutti, sia gli alunni della scuo-la primaria, che secondaria diprimo e secondo grado, sisono esibiti in canti e balliflokloristici. I ragazzi diS.Paolina hanno cantato eballato “scugnizzi” ed altricanti napoletani. Gli alunnidella 5° elementare di Prata

Cari proffffff........

La scuola sta finendo.....!!! e questo significa che le nostrestrade fra non molto si separeranno. Come faremo senza di

voi, senza i vostri rimprove-ri, i vostri consigli? Certa-mente sopravviveremo..., madentro di noi rimarrà per sem-pre il ricordo di ognuno di voi.Ci avete fatto piangere maanche ridere, ma soprattuttoci avete fatto studiare tanto,ma veramente tanto. Grazie!!!

Pubblico delle grandi occasioni allo stadio S. Paolo: 50.000 studenti

2003-2004Panorama di Prata Basilica S.S. Annunziata

Classe 2A/2B

Classe 1A/1B

L’Istituto Comprensivodi Prata P.U., ha trascorso una giornata

particolare: gli alunni delleelementari e delle medie sisono recati allo Stadio SanPaolo di Napoli per assiste-re alla partita tra cantanti eattori. Mercoledì 27 ottobre gli

alunni sono partiti alle 6:30, cir-ca, sono arrivati a Napoli alle8:45 e hanno preso posto nel-la tribuna Posillipo. Tra gli ospi-ti c’erano Costantino, Carolinadel Grande Fratello 4, gli Ami-ci di Maria De Filippi, GigiD’Alessio e molti altri. Dopo leesibizioni dei cantanti, verso

mezzogiorno, è incominciatala partita, che però, quando ilrisultato era sul 3-2 per i can-tanti, è stata interrotta perchéun gruppo di ragazzi napole-tani ha invaso il campo. Que-sta esperienza ci ha fatto riflet-tere sul comportamento e sul-la maleducazione dei ragazzi

napoletani che non hanno te-nuto conto della motivazionedell’incontro: la solidarietà eneppure hanno avuto rispettodei tantissimi ragazzi, venuti datutta la Campania, desiderosidi assistere al Derby.

Classi quinte di Prata

Page 4: 2 ottobre 2004: una giornata storica

Filo diretto con “Radio 24”In diretta nazio-nale, sulle fre-quenze dellaradio del Sole 24ore l’I.C. diPrata e sez. ass.di S.Paolina par-tecipa alla tra-smissione“pappappero”

Il giorno 27 ottobre,l’IstitutoComprensivo di Prata P.U.con le scuole associate

del comune di S. Paolina hapartecipato alla manifesta-zione calcistica “CAMPIONINEL CUORE” che si èsvolta a Napoli, pressolo stadio San Paolo, tracantanti e attori. Ci haaccompagnato la Diri-gente dott.ssa SilviaMauriello che ha condi-viso con noi l’entusia-smo per la manifesta-zione. E’ stata una par-tita in beneficenza orga-nizzata dalla Fondazio-ne “Federica” per lo stu-dio dell’atrofia musco-lare – spinale. Siamo partitila mattina presto, erano cir-ca le ore 6.30 con due pull-man. Siamo arrivati allo sta-dio San Paolo verso le otto etrenta insieme a tanti altrialunni provenienti dalle va-rie scuole delle provincecampane. Ci siamo siste-mati in Tribuna: era la primavolta che entravo in uno sta-dio di tale importanza e cheassistevo ad una partita dicalcio dal vivo. E’ stato ecce-zionale: davanti a noi c’eraun enorme campo verde etanti gradoni di cemento chelo circondavano. Subito si e’

Campioni nel cuore

Classe 2° S.Paolina

Leggendo alcuni quotidiani, guardando la televisione e discutendo a

scuola ci siamo resi conto cheuno dei problemi più gravi delmondo d’oggi è lo sfruttamen-to minorile. Questa triste real-tà, sulla quale sono intervenutidi recente importanti carichedello stato, personaggi delmondo dello sport e dello spet-tacolo, è stata denunciata inpiù occasioni dalle principalifonti d’informazione ed ha ispi-rato numerosi film. La scorsasettimana, per ulteriore prote-sta, a Firenze si è svolta unamarcia a cui hanno partecipa-to bambini giunti da ogni partedel mondo per urlare la loroamara realtà: bambini sfruttatia cui è stata negata l’istruzio-ne, il diritto allo svago, la pos-sibilità di sognare e di avereuna vita serena. Hanno canta-to, ballato e proposto ai gover-ni soluzioni pratiche. Inoltre ibaby-operai hanno raccontatole loro tragiche storie che han-no suscitato in noi forti senti-menti di compassione, ama-rezza, tenerezza ma anchetanta rabbia per questi nostricoetanei a cui è stata negataingiustamente la felicità. Fabio,a 13 anni, invece di andare a

scuola, è costretto a lavorarenella piccola industria di scar-pe di suo padre, attaccandoetichette tutto il giorno: pensache la scuola non sia impor-tante e che ha già il futuro as-sicurato. Claudio ha 17 anni elavora da quando era moltopiccolo, scarica cassette difrutta e verdura ed afferma disentirsi triste e sfruttato. Ange-lo ha solo 10 anni e fa il pasto-re. La scuola gli piace, ma siaddormenta sul banco perchésuo padre ogni mattina lo sve-glia all’alba per portarlo a pa-scolare le pecore. Spesso lopicchia con il frustino per farlodiventare forte e coraggioso.Claudio vorrebbe che suopadre facesse un altro lavo-ro, l’operaio o il muratore peresempio, così lui non sareb-be costretto a lavorare. Se-condo il nostro parere i bam-bini non devono essere sfrut-tati. Essi hanno il diritto di vi-vere la loro infanzia nella ma-niera più gioiosa possibile,hanno il diritto di essereamati e rispettati da tutti,hanno il diritto di andare ascuola e di decidere del lorofuturo.

riempito tutto lo stadio: era-vamo circa 60.000 spettato-ri. In campo già c’erano i cal-ciatori che facevano allena-mento. Nell’attesa dell’iniziodella partita c’è stato un pic-

colo spettacolo con l’esibizio-ne di alcuni giovani cantantie le sfilate di personaggi te-levisivi, molto bella è stata lapartecipazione di Gigi D’Ales-sio. Finalmente la partita èiniziata fra gli applausi e lagioia di tutti i presenti. C’erachi faceva il tifo per la squa-dra della Roma, rappresen-tata dagli attori e chi per lasquadra del Napoli rappre-sentata dai cantanti. Nel pri-mo tempo il Napoli è andatosubito in vantaggio segnan-do addirittura due goal. Nellaripresa c’e’ stato il terzo goal

del Napoli e finalmente ungoal per la Roma. Tutto lospettacolo è stato bello edentusiasmante ma è statorovinato, in parte, da un epi-

sodio di teppismo. In-fatti, alcuni ragazzi gran-di hanno lanciato daglispalti bottiglie e rottosediolini e altri hannoinvaso il campo da gio-co. E’ arrivata la poliziache li ha cacciati fuoridallo stadio, così ci sia-mo tranquillizzati, lapartita è ripresa e si èconclusa regolarmen-te. La partecipazione aquesta manifestazione

è stata per noi una bell’espe-rienza, abbiamo provato tan-ta gioia e soprattutto erava-mo felici per aver contribuitoa sostenere una causa cosìimportante come la ricercamedica, che contribuirà aprevenire gravi malattie: è dal“cuore” che partono questeiniziative. Per un attimo ab-biamo avuto paura, e abbia-mo provato tanto dispiacerenel vedere che una manife-stazione così bella, per col-pa di poche persone cattive,poteva diventare pericolosae brutta.

La piaga del lavoro minorile

O.G.M. si, Ogm noSempre più frequente

mente sentiamo parlare di cibi tecnologici,

cioè l’utilizzo in agricoltura diOGM, organismi caratterizzatida un patrimonio geneti-co alterato rispetto a quel-lo tipico della propria spe-cie, per l’introduzione arti-ficiale di uno o più geniprovenienti da altri organi-smi. Ad esempio nelle fra-gole che vediamo in bellamostra sui banchi dei frutti-vendoli, così belle e grosse,nel loro DNA è stata inseritauna sequenza del codice ge- Classi seconde Prata

Riforma Moratti si, rifor-ma Moratti no. È que-sto il dilemma amle-

tico che assillavanoi alunni delleclassi terze diPrata, incaricati difare un articoloper “Il Banditore”sulla giornata(15novembre) disciopero indettadal personale del-la scuola. E percapire di più ab-biamo pensato diassistire alla riu-nione sindacaledei docenti che siè tenuta nei localidella nostra scuola. La rifor-ma che è diventata operativada quest’anno interessa lascuola materna (ora dell’in-fanzia), la scuola elementa-re (ora primaria) e le primeclassi della scuola media.Ecco i principali “nodi” dellariforma: introduzione di unanuova figura professionale, iltutor; l’obbligatorietà nellascuola elementare dello stu-

dio dell’inglese; l’introduzionedi una seconda lingua comu-nitaria; l’uso del computer;

abolizione dell’esame di li-cenza elementare; riduzionenella scuola media del tem-po normale da 30 a 27 ore dilezione settimanali, ma su ri-chiesta dei genitori, può es-sere prolungato fino a 33 ore;diminuiscono le ore di Lette-re, Inglese ed EducazioneTecnica. Spontanea e scon-tata la domanda che si pon-gono i proff: come verranno

Una riforma da riformare

Classe terza A di Prata

netico di un pesce. In un fu-turo molto prossimo la pro-duzione ed il consumo diOgm (organismi genetica-mente modificati) sarà mol-

to diffuso pur non conoscen-do ancora abbastanza i ri-schi per la salute e per l’am-biente. Una cosa è certa chequesti cibi transgenici (dal

Arabo: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah;Bulgaro: Tchestita Koleda;Ceco: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok;Cinese: (Cantonese) Gun Tso Sun Tan’Gung Haw Sun;Danese: Glaedelig Jul;Ebraico: Mo’adim Lesimkha. Chena tova;Finnico: Hyvaa joulua;Francese: Joyeux Noel;Giapponese: Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto;Greco: Kala Christouyenna;Islandese: Gledileg Jol;Inglese: Merry Christmas;Irlandese: Nollaig Shona Dhuit, o Nodlaig mhaithchugnat;Latino: Natale hilare et Annum Faustum!Norvergese: God jul, O Gledelig julOlandese: Vrolijk kerstfeest en een GelukkigNieuwjiaar! o Zalig kerstfeast;Polacco: Wesolych Swiat Bozego Narodzenia o BozeNarodzenie;Portoghese: Feliz NatalRomeno: Sarbatori veseleRusso : pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva isNovim GodomSerbo: Hristos se rodiSlovacco: Sretan Bozic o Vesele vianoceSpagnolo: Feliz NavidadSvedese: God JulTedesco: Froehliche WeihnachtenTurco: Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu OlsunUkrainino: Srozhdestvom KristovymUngherese: Kellemes Karacsonyi unnepeket

latino trans=oltre e dal grecogenikòs=nascita) a secondadel gene inserito del DNAmaturano in fretta o più len-

tamente, tollerano il geloe la siccità, acquistanouna naturale resistenzaai pesticidi, resistonoalla parassitosi, acquisi-scono qualità nutrive piùricche di vitamine, più te-nere e dolci.Sarà un bene

per l’umanità? Ai posteri l’ar-dua sentenza!!!!!

utilizzate le ore che si perdo-no nell’arco della settimana?Queste le novità per quanto

r iguarda lascuola inferio-re e superiore.Senza conta-re, poi, i finan-ziamenti allascuola privataa scapito diq u e l l ap u b b l i c a . El’Università? E’presto detto,nei prossimianni anch’es-sa sarà “ ta-gliata” dalla ri-forma Moratti.

Sparisce, infatti, la figura delricercatore e cambia del tut-

to il reclutamento. Tempi duriper la ricerca pubblica. Nelcorso dell’assemblea sinda-cale le maggiori critiche sonostate rivolte alla figura del tu-tor che declasserebbe gli at-tuali Consigli di Classe. Sonostati oggetto di critica anchei nuovi programmi, la riduzio-ne delle ore di lezione e l’au-mento a 25 del numero mini-mo di alunni iscritti per clas-se. E questo come hanno ri-badito i proff contribuirà a di-minuire le cattedre d’inse-gnamento e cioè a ridurre iposti in organico. A nostromodesto giudizio tutti questicambiamenti non fanno cer-to bene al mondo della scuo-la.

Bu

on

Na

tale

nel mondo

L’ I s t i t u t o Comprens i v o Stata le d i Prata P.UL’Is t i t u t o Comprens i v o Stata le d i Prata P.UL’Is t i t u t o Comprens i v o Stata le d i Prata P.UL’Is t i t u t o Comprens i v o Stata le d i Prata P.UL’Is t i t u t o Comprens i v o Stata le d i Prata P.U .....

Federico Taddia

Domenica 28 Novembreè accaduto qualcosa diveramente straordina-

rio! Grazie alla trasmissione“Pappappero” di RADIO 24,che ci ha collegati in diretta te-lefonica, abbiamo potuto parla-

re con il nostro amico di pennaFrancesco e conoscere dal vivoil nostro supereroe, autore delsoggetto del cartone animato

“Gianni Sorriso” che verrà tra-smesso su RAIUNO nei pros-simi mesi. La trasmissione“Pappappero” di Radio 24 con-dotta da Federico Taddia. Pap-pappero è un programma perbambini e ragazzi di “Radio24 –Il Sole 24 ORE”, l’unico spaziodedicato agli “under 12” . Il pro-gramma è interamente pensa-to per i più giovani, attraversogiochi, notizie, curiosità, ironia,musica e ospiti, con un linguag-gio e uno stile interattivo, moder-no e non banale, in grado di “farvedere con le parole”. I bambinie i ragazzi, con la loro voce e il

loro mondo,sono i pro-tagonisti at-tivi e parte-cipi di que-sto spazio.P a r l a n d ocon France-

sco ed ascoltando l’intervista,abbiamo avuto la conferma cheè davvero un ragazzo straordi-nario il quale, con grinta e con

una notevole carica di simpatia,affronta la vita cercando di su-perare i suoi problemi e facen-dosi apprezzare non per quelloche è fisicamente, ma, piutto-sto, per quello che ha nel cuo-re, A bordo di una carrozzellasuperaccessoriata, studia, sidedica ai suoi passatempi pre-feriti e gioca a calcio, come por-tiere, dando a tutti quelli che han-no la fortuna di conoscerlo unesempio di coraggio e di forzainteriore. Nel corso del collega-mento abbiamo invitato il nostroamico, a nome della Preside, ditutti gli alunni e gli insegnanti, avenire in visita nella nostra scuo-la e gli abbiamo comunicato cheavremmo ripreso la corrispon-denza interrotta alla fine dell’an-no scolastico. L’emozione vis-suta con questa esperienza èstata grandissima e ha lasciatodentro di noi una traccia degnasolo di un SUPEREROE.

Classe seconda Santa Paolina

Classe terza S. Paolina