2 Bisogno di respirazione - Didattica...
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A. Gorelli
Bisogno di respirazione
A. Gorelli
A. Gorelli
Funzione vitale
� I disturbi della respirazione� comportano disagi :
� fisici � Psichici
� Possono mettere in pericolo la vita
A. Gorelli
La sicurezza del paziente dipende da:
� Coscienziosa osservazione della respirazione
� Rapporti precisi� Intervento appropriato nelle varie
situazioni� Corretta applicazione dei mezzi a
disposizione per facilitare la funzione respiratoria
A. Gorelli
• Si ricorda che, in tema di rilievo di parametri vitali, per ciò che riguarda l’OSS possono essere estrapolate dal documento che ne individua la figura e il relativo profilo professionale (Provvedimento 22 febbraio 2001 – Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le egioni - Accordo tra il Ministro della Sanità il Ministro per la solidarietà sociale e le Regioni per l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’Operatore Socio-Sanitario e per la definizione dell’ordinamento didattico dei corsi di formazione) le seguenti competenze:
• Competenze tecniche• ……….• Osservare, riconoscere e riferire alcuni dei più comuni sintomi di
allarme che l’utente può presentare (pallore, sudorazione ecc.)• ……….• Attuare interventi di primo soccorso• Competenze relative alle conoscenze richieste• ……….• È in grado di riconoscere le situazioni ambientali e le condizioni
dell’utente per le quali è necessario mettere in atto le differenti competenze tecniche
• Conosce le modalità di rilevazione, segnalazione e comunicazionedei problemi generali e specifici relativi all’utente
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Da notare che:
Le difficoltà respiratorie rappresentano per il paziente uno sforzo fisico e un disagio al quale egli reagisce spesso con la paurafacilmente captabile con l’osservazione dell’espressione del viso e degli occhi
A. Gorelli
Fisiologia della respirazione.
� Scambio di gas
� Respirazione esterna:� Inspirazione� Espirazione
� Respirazione interna
� Meccanica della respirazione:� Respirazione toracica o costale� Respirazione diaframmatica
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EUPNEA
Respirazione normale
� Si effettua:� A bocca chiusa� Attraverso il naso
� E’: � tranquilla� Regolare� Silenziosa � Non richiede alcuno sforzo
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Parametri della respirazione:
� Frequenza� Ritmo � Profondità
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Frequenza respiratoria
Numero degli atti respiratori compiuti in un minuto
� Frequenza respiratoria normale:
� Lattante: 40 – 44 / min.� Bambino piccolo: 25 – 30 / min.� Adulto: 16 – 20 / min.
A. Gorelli
tachipnea
Respirazione accelerata
� Origine fisiologica� Sforzi fisici� Agitazione psichica
� Origine patologica� Febbre� Emorragia� Polmonite� Cardiopatia
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iperventilazione
� Particolare forma di respirazione accelerata, soprattutto in fase di espirazione, durante la quale viene espulsa troppa anidride carbonica provocando degli spasmi
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Bradipnea
Respirazione rallentata
� Origine fisiologica� Sonno� Riposo
� Origine patologica� Affezioni cerebrali� Disturbi del metabolismo
A. Gorelli
Ritmo e profondità della respirazione
� In condizioni normali la respirazione è regolare per quanto riguarda il ritmo e la profondità
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Respirazione superficiale e accelerata
� In caso di dolori toracici� Fratture� Pleurite� Polmonite
� Respirazione asimmetrica� Dopo intervento chirurgico polmonare
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Respirazione profonda
� Dopo ingestione di sonniferi
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Variazioni tipiche rispetto alla norma
� R. di Cheyne – Stokes� R. di Biot� R. di Kussmaul
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Cheyne-Stokes- Pause repiratorie, poi ripresa piccola, aumentando fino a profondissimi, poi
pausa...- Il centro respiratorio agisce solo con aumentato CO2 ematico.Le cause possono essere:- Insufficienza cardiaca grave.- Difetti cerebrali.- Tossicosi.
Biot- Respirazione accentuata e regolare, interrotta da pause improvvise.- Il centro respiratorio agisce solo ad abbassamento O2.Le cause possono essere:- Lesione del centro respiratorio.- Emazie intercraniali.- Edemi cerebrali.- Meningoencefalite.
Kussmaul (bocca a bacio)- Respirazione regolare profondissima (con bocca appuntita).- L‘organismo tenta di compensare un‘acidosi ematica (pH ematico < 7.38).- Prevalentemente nel coma diabetico.
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Rilievo del respiro
A riposo
La respirazione può essere condizionata volontariamente
� Nel malato cosciente:� Fingere di misurare il polso e osservare e contare gli atti respiratori� Inspirazione ed espirazione contano per un solo atto respiratorio
� Nel malato incosciente:� Appoggiare la mano sul torace per contare gli atti respiratori
Registrare la frequenza rilevata, eventuali alterazioni del ritmo e della profondità,
nell’apposito spazio previsto nella cartella del malato“R” o “FR”
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DISPNEA
Difficoltà respiratoria
� Dispnea inspiratoria� Dispnea espiratoria� Dispnea mista
� d. da sforzo� d. da riposo
Posizione ortopnoica
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Il DECUBITO nella respirazione
� Le malattie polmonari, ma anche quelle cardiache, possono condurre i pazienti ad assumere vari tipi di decubiti obbligati e antalgici:� Posizione ortopnoica� Posizione laterale:
� sul lato sano nelle fasi iniziali di una pleurite o di una polmonite a scopo antalgico
� sul lato malato nei cospicui versamenti pleurici a scopo compensativo.
� Posizione inclinata secondo Quincken
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Approccio al paziente dispnoico
� Aiutare il paziente a mantenere la posizione ortopnoica
� Areare il locale� Microclima
� Temperatura� Umidità� Ventilazione
� Rilevare il respiro� Sostenere il paziente psicologicamente
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microclima
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Altri segni patologici
IpossiaAnossiaApneaCianosi
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Tosse
� Tosse secca o stizzosa� Tosse umida� Tosse produttiva
� Espettorato
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Escreato o espettorato
� Caratteri:
� Consistenza� Quantità � Odore� Colore
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Caratteristiche dell’escreato
� Mucoso� Fluido� Filante
� Muco – purulento� Purulento
� Giallastro� Verdastro� Striato di scuro (prodotti atmosferici inquinanti)
� Schiumoso edema polmonare acuto
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Emoftoe ed emottisi
� Escreato commisto a sangue, rosso vivo
� Meno abbondante� Emoftoe
� Francamente emorragico� Emottisi
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VOMICA
� ASCESSO POLMONARE
Strato schiumoso
Strato sieroso
Strato purulento
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Esami sull’espettorato
Es. macroscopico (osservazione)� Consistenza� Odore� Colore� Quantità
Es. microscopico� Es. biochimico� Es. batteriologico e colturale� Es. citologico
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Procedura per la raccolta di un campione per l’esame colturale
� Recipiente sterile� Invio immediato in laboratorio� Conservazione a temperatura ambiente� Al mattino dopo igiene orale
- Materiale occorrente- Tecnica
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Ossigeno
� Bombola� Impianto centralizzato
� Modalità di somministrazione:� Maschera� Occhiali
� Sorveglianza e cura del paziente� Igiene cavo orale e naso
A. Gorelli
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Rischio dei gas medicali
� Ossigenoterapia
� Impianto centralizzato� Attacco presa a muro diverso per legge da
quello dell’aspirazione e dell’aria compressa
� Bombola portatile� Per convenzione internazionale le bombole
dell’ossigeno hanno l’ogiva bianca
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accorgimenti
� Non usare olio lubrificante sugli attacchi per scongiurare il pericolo di esplosione
� È severamente proibito fumare
� Non utilizzare nelle vicinanze apparecchi elettrici se non strettamente necessario
� Attenersi alle prescrizioni mediche per la posologia e i tempi di somm/ne (rischio di inibizione del centro del respiro)
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Rischio di sensibilizzazione dell’apparato respiratorio
� Sostanze che possono indurre l’accesso asmatico:
� Farmaci (antibiotici)� Elementi ambientali o atmosferici (pollini)� Polveri (polvere del grano)� Prodotti chimici (vernici)
A. Gorelli
Bambini:
� Sensibili a: � Acari� Muffe� Pollini
� Informazioni specifiche a:� Familiari� Operatori scolastici� Baby-sitter
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Informazioni:
� Fumo passivo� Non usare lacca, profumo, vernici, caminetti� Evitare tappeti o peluche� Pulire con l’aspirapolvere� Esporre spesso al sole lenzuola e materasso� Giusto grado di temperatura e umidità� Arieggiare spesso le stanze ma non in
presenza di vento� Non tenere fiori in vaso (muffa)� Evitare gite in campagna a primavera� Corretto uso dei farmaci