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PROVINCIA DI NOVARAAssessorati all’Istruzion e alla Cultura

2 – le radici

REGIONE PIEMONTEAssessorato alla Cultura

copertina fascicolo 11-04-2007 9:04 Pagina 1

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© Foto Carlo Pessina, da SEBASTIANO VASSALLI, Il mio Piemonte, Interlinea, Novara 2002

Presentazione

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«Quando frequentavo il liceo, credevo fermamente che quello dello scrittore fosse il mestierepiù bello del mondo. Sempre legata a questa mia convinzione di allora è rimasta in me, immu-tata per tutto questo tempo, un’altra credenza: l’unica forma tangibile di sopravvivenza allamorte data agli uomini sono le loro storie. Da ciò segue che chi racconta le storie degli uomi-ni dovrà necessariamente avere a che fare con ciò che verrà dopo di loro, e quindi, in un certosenso, con l’eternità stessa dell’uomo». Questa lunga citazione di Sebastiano Vassalli può aiutarci a comprendere una delle ragioni delprogetto “Scrittori&Giovani”, che quest’anno propone un programma internazionale dopo ilsuccesso della prima edizione inaugurata da Luis Sepúlveda.Una particolare attenzione è rivolta alle giovani generazioni che frequentano le scuole supe-riori con una formula semplice ed efficace: ogni istituto, attraverso un gruppo di classi, sce-glie (“adotta”) uno scrittore, tra i più noti del momento, legge i suoi libri, ne discute con gliinsegnanti e poi lo invita e lo incontra per un confronto tra lettura e scrittura, realizzando cosìun’esperienza reciproca di conoscenza. Alla base del progetto sta un’idea dell’assessoratoall’Istruzione della Provincia di Novara che si potrebbe sintetizzare così: «Dimmi qualcosa e melo dimenticherò, fammi capire e potrei non ricordarmene, ma coinvolgimi e riuscirò a capire;perché la conoscenza non è una formula, è un’esperienza». Ciò è maggiormente importanteall’interno della scuola secondaria superiore attuale in cui la lettura dei libri può essere unascelta strategica, rispetto ad altri strumenti di comunicazione, per far nascere il coinvolgimen-to emozionale e motivazionale dei giovani, nella convinzione che un’opera letteraria fa incon-trare i giovani con i loro orizzonti d’attesa e il loro immaginario: come scriveva Proust, «ognilettore, quando legge, legge se stesso».Quest’anno, oltre a incontri nelle scuole ed eventi collaterali, saranno realizzati diversi momen-ti nei quali anche il pubblico adulto potrà confrontarsi con gli autori, sempre personalità diprimo piano chiamate a dialogare a partire dal tema delle radici. Come scrive Claudio Magris,al quale è affidata l’inaugurazione, «quasi tutte le diversità – di usi, costumi, tradizioni, valo-ri – possono e devono essere superate in un dialogo fraterno»; anche grazie alla letteraturache, secondo Tahar Ben Jelloun, cui spetta la chiusura della rassegna, è «la scommessa di esse-re testimoni di un’epoca e delle sue lacerazioni». Ma vorremmo anche riscoprire che il libro èun’occasione irrinunciabile di incontro e di libertà.

SERGIO VEDOVATO PAOLA TURCHELLI

Presidente della Provincia Vicepresidente della Provinciadi Novara di Novara

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I libri sono oggetti che raccontano il mondo. Stanno immobili eppure sono pronti a viaggia-re, ad aprirsi in ogni momento e a descrivere il presente, le aspirazioni del futuro o ancora arievocare le orme del passato o i valori delle idee, quelle radici che legano ognuno di noi allapropria terra, alla cultura, all’identità personale e collettiva. Proprio “le radici” sono il tema scel-to per questa edizione internazionale di “Scrittori&Giovani” dopo la prima dedicata a “il sogno”.Gli scrittori invitati parlano lingue diverse così come sono profondamente diverse le culture ele nazionalità di provenienza. Eppure il dato che li accomuna è la loro fedeltà alle radici, fisi-che e morali, geografiche e intellettuali.Tahar Ben Jelloun, protagonista dell’incontro conclusivo del 12 maggio, sviscera il rapporto trala società occidentale e l’Islam, che in alcuni suoi libri ha spiegato ai ragazzi, e non solo, conl’intento di chiarire le idee confuse, di correggere gli errori storici e linguistici spesso ripetuti:«Le radici non le lasci. Sono e saranno comunque tue, fanno parte di te. Quando ti sposti haicome primo bagaglio i valori che hai mangiato e digerito». Sandra Cisneros dà voce appassio-nata alla condizione dei chicani e delle minoranze del continente americano, Younis Tawfikracconta l’Iraq visto con gli occhi di un profugo, Bijan Zarmandili tratteggia l’estate crudele diuna giovane coppia iraniana tra amore e impegno politico, Xiaolu Guo propone il viaggio diuna ragazza cinese che lascia con molti rimpianti il suo Paese e si immerge in una Londra chesi rivela più amara del previsto, mentre Cees Nooteboom, altro attesissimo ospite straniero, cifa attraversare gli infiniti luoghi in cui ha vissuto e in cui ha lasciato una parte di sé.L’apertura della rassegna è un incontro corale con Claudio Magris, che ha fatto delle origini giu-liane e dei rimandi alla cultura mitteleuropea il filo rosso della propria scrittura, in un crogiuo-lo di culture dove maturano anche le ispirazioni di Giuliana Morandini. Un’altra delle presenzefemminili di “Scrittori&Giovani” è la giallista Margherita Oggero che ha radici nella scuola (lasua protagonista è una professoressa investigatrice). Radici sono anche la passione civile, laricerca della verità e il disvelamento delle ipocrisie dell’Italia di oggi secondo Andrea De Carlo oEnrico Brizzi, letti tanto dai giovani quanto dagli adulti. E accanto alle storie della letteraturanon manca l’accostamento alla Storia, con Alessandro Barbero e il suo Carlo Magno, per sca-vare fino alle radici del grande albero dell’Europa, fondata però sulle piccole patrie. Perciò siriflette sulle radici partendo dal proprio territorio: i giovani novaresi hanno l’occasione di farlocon un maestro della letteratura come Sebastiano Vassalli. Egli, a proposito del fatto che illuogo dove si vive può piacere meno di altri più belli, di recente ha scritto in Terra d’acque: «ilmio granello di felicità – quel granello di felicità che ogni uomo porta con sé nel mondo almomento di nascere – era sepolto in questa pianura dove vivo, tra il Ticino e la Sesia. Ancoranon l’ho trovato, ma continuo a cercarlo». Noi con lui, grazie anche alle parole degli scrittori.

“Scrittori&giovani” è un progetto della Provincia di Novara a cura di InterlineaUn ringraziamento a Roberto Carnero e Sebastiano Vassalli

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Claudio Magris

Novaraore 10,30

Auditorium BpNvia Negroni 11

incontro con i giovaniintroduce Giovanna Ioli

Saluto di Sergio Vedovatopresidente della Provincia di Novara

e di Roberto cicalacuratore della rassegna Scrittori&Giovani

© Foto Alberto Ramella

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Claudio Magris è uno dei più autorevoli intellettuali italiani; germanista e criticoletterario, giornalista e scrittore, è nato a Trieste nel 1939. Si è laureatoall’Università di Torino dove è stato ordinario di Lingua e letteratura tedesca, disci-plina che ora insegna a Trieste. Collaboratore ed editorialista del “Corriere dellaSera”, ha contribuito con numerosi studi a diffondere in Italia la conoscenza dellacultura mitteleuropea e della letteratura del mito asburgico, traducendo ancheIbsen, Kleist e Schnitzler. Ha pubblicato numerosi saggi e opere sull’argomento, frai quali Il mito asburgico nella letteratura austriaca moderna, del 1963, Lontanoda dove. Joseph Roth e la tradizione ebraico-orientale (Einaudi, 1971) e Dietrole parole (Garzanti, 1978). Del 1986 è il suo capolavoro, Danubio: suggestivo dia-rio sentimentale e viaggio nello spazio e nel tempo, tradotto in numerose lingue,è stato scritto in gran parte a un tavolo del suo caffè triestino prediletto, ilTommaseo. Con Microcosmi (pubblicato da Garzanti come la maggioranza deisuoi libri) ha ricevuto il premio Strega 1998, ma si ricordino ancora Un altro mare(in cui il giovane Enrico, grecista e filosofo, s’imbarca per il Sudamerica, va a fareil gaucho in Patagonia, e sparisce nell’anonimato e nella solitudine) e Alla cieca,oltre al breve testo Il Conde. Nel 2001 ha pubblicato per Garzanti Utopia e disin-canto e di recente La storia non è finita, testi saggistici su etica, politica e laicità.Magris è un maestro che ci insegna quanto la cronaca s’intreccia con la storia e laquotidianità con gli insegnamenti di chi ci ha preceduto.

«Jurij Andrèevic, il dottor Zivago, vive intensamente le grandisperanze e la metamorfosi del mondo provocate dalla Rivoluzione,ma sente, mentre sta tornando a casa, che “il primo avvenimentoera questo avvicinarsi del treno alla sua casa… Ecco che cos’era la vita, che cos’era l’esperienza, a che cosa mirava l’arte: ritornare a casa…”»

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Xiaolu Guo

Novaraore 10,30

Aula Magna dell’UniversitàAmedeo Avogadro

via Perrone 22

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Xiaolu Guo è nata a Shi Tang, un piccolo villaggio di pescatori di fronte aTaiwan, nel 1973. Ha studiato cinematografia all’Accademia di Pechino e nel2000 ha ottenuto una borsa di studio per un corso di perfezionamento allaNational Film and TV School di Londra. Regista, sceneggiatrice, poetessa e scrit-trice, ha girato cortometraggi e documentari che hanno ottenuto riconoscimentisia in Cina che in Inghilterra. Il suo ultimo film, How Is Your Fish Today?, è statopresentato nel 2006 alla prima Festa internazionale del cinema di Roma. Nel suoultimo libro Piccolo dizionario cinese-inglese per innamorati (Rizzoli, 2006) laprotagonista, Z., è una ragazza cinese di ventitré anni con un nome impronun-ciabile. Arriva a Londra per migliorare il suo inglese e comincia ad annotare su unquaderno le sue riflessioni sulle parole che impara e che rivelano una lingua e unamentalità molto diverse dalla sua. Conosce un uomo che ha venti anni più di leie se ne innamora. Grazie a lui, Z. apprende il vocabolario dell’affetto, dell’amore,della passione, ma più si impadronisce della nuova lingua, meno comprende lerelazioni e i sentimenti occidentali. Piccolo dizionario cinese-inglese per inna-morati tratteggia con il sorriso e la spensieratezza di una ragazza la riflessione suquanta sia la distanza che intercorre tra la cultura cinese e quella della capitalebritannica, riflessione che può essere estesa a tutti coloro che, lontano dal Paesed’origine, devono rapportarsi con un contesto nuovo e spesso difficile.

«Mentre mi allontano dalla Cina, domando a me stessa perchévado nell’Occidente… Ho paura che il passaporto piegato sarà un problema per l’ufficiale della migrazione»

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Alessandro Barbero

Borgomaneroore 10,30

Liceo classico e linguisticoeuropeo Don Bosco

viale Dante 19 introduce Giancarlo Andenna

© Foto Mario Boccia

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Alessandro Barbero è uno degli autori italiani più interessanti in campo storicoe narrativo. Nato a Torino nel 1959, si è laureato nel 1981 in Storia medievale,materia che insegna a Vercelli presso l’Università del Piemonte Orientale A.Avogadro. Ha pubblicato con Mondadori quattro romanzi e molti saggi di storiamedievale. Con il suo romanzo d’esordio Bella vita e guerre altrui di mr. Pyle,gentiluomo ha vinto il premio Strega nel 1996. Si ricordano poi Romanzo russo.Fiutando i futuri supplizi (1998), L’ultimo rosa di Lautrec (2001) e Poeta alcomando (2003). Vasta è la sua produzione storica e ricordiamo almeno i celebrititoli editi da Laterza La battaglia. Storia di Waterloo, Barbari. Immigrati, pro-fughi, deportati nell’impero romano e Carlo Magno. Un padre dell’Europa,senza dimenticare il Dizionario del Medioevo curato con Chiara Frugoni.Membro del comitato di redazione della rivista “Storica”, collabora con le pagineculturali della “Stampa”, con il supplemento dello stesso quotidiano “Tuttolibri”,con la rivista “Medioevo” e con programmi televisivi (“Superquark”) e radiofonicidella Rai. Dirige la Storia d’Europa e del Mediterraneo delle edizioni Salerno. Nellibro su Carlo Magno realizza una biografia che unisce al rigore degli studi un’ap-passionante scrittura letteraria. Riandando al giorno di Natale dell’anno 800,quando Carlo Magno viene incoronato imperatore e un poeta rimasto anonimosaluta in lui «il padre dell’Europa», ci mostra una figura storica di sorprendenteattualità, soprattutto nel contesto odierno in cui i popoli del nostro continentesono avviati all’integrazione in un’Europa sovranazionale.

«La ricerca ci autorizza a riprendere l’espressione usata dodicisecoli fa dall’anonimo poeta e a parlare di Carlo Magno come un padre dell’Europa»

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Bijan Zarmandili

Novaraore 10,30

Istituto tecnicoG. Fauser

via Ricci 14 introduce Sergio Ferrario

ore 21Auditorium F.lli Olivieri

del Conservatorio Cantellilargo Bellini

introduce Bruno Pischedda

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Bijan Zarmandili è nato a Teheran nel 1941, ma ha studiato a Roma architettu-ra e scienze politiche. È stato per venti anni fra i quadri dirigenti della sinistra ira-niana in esilio e ha partecipato all’opposizione iraniana al passato regime delloscià. Ha cominciato l’attività giornalistica nel 1980, dopo la rivoluzione islamica,ed è esperto di politica mediorientale per il gruppo “Espresso”-“Repubblica”. Hapubblicato saggi sul mondo iraniano e le biografie di Mohammad Mossadegh edell’ayatollah Khomeini (Cei, 1974), Documenti di un dirottamento, sul casodell’Achille Lauro (Eri, 1988) e il romanzo La grande casa di Monirrieh(Feltrinelli, 2004). Nella sua ultima fatica, L’estate è crudele (Feltrinelli, 2007),racconta la storia di un amore nato e finito ai tempi della repressione in Iran:Parviz e Maryam si sono conosciuti a Roma. Poi lei torna nell’Iran dello scià e luila raggiunge. Ma la polizia segreta rende l’incontro fra marito e moglie un’odis-sea. Entrambi sembrano mettere l’attività politica davanti a tutto, ma il figlio chedovrà nascere raddoppia le priorità. La repressione è più forte degli ideali e del-l’amore. In un finale tragico e dolcissimo ritornano i versi della poetessa ForughFarrokhzad. La poesia, infatti, che della cultura persiana è elemento fondante, èun fil rouge che attraversa il romanzo dandogli luce e spessore.

«Dovresti dipingere l’umanità che frequenta questo posto,magari con alcune facce sconosciute… compagni, rivali»

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Aronaore 10,30

Liceo scientifico E. Fermivia Montenero 15

Margherita Oggero© Foto Agenzia Reporters

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Margherita Oggero, già insegnante di lettere (per alcuni decenni, dalle medie ailicei), è nata e vive a Torino. Il suo primo romanzo, pubblicato da Mondadori nel2002, è La collega tatuata (da cui è stato tratto il fortunato film Se devo esseresincera di Davide Ferrario con Luciana Littizzetto). L’anno successivo esce, sem-pre da Mondadori, Una piccola bestia ferita. La terza avventura che ha per pro-tagonista la professoressa investigatrice Camilla Baudino è L’amica americana. Dilei la Littizzetto ha detto: «Scrive da Dio. È ironica, mordace, spiazzante. Unmegatone di energia purissima. Una bocca spiritosa e sapiente che racconta sem-pre qualcosa che vale la pena di ascoltare». Margherita Oggero è una donnacoraggiosa e amante delle avventure. Racconta che ha scritto il suo primo libroperché voleva uccidere una sua collega professoressa… L’ultimo lavoro, del 2006,è un romanzo breve edito da Einaudi, intitolato Così parlò il nano da giardino.I suoi romanzi affrontano sempre temi di bruciante attualità dove le nostre con-traddizioni e difficoltà vengono messe a nudo dalla sua scrittura precisa e taglien-te come un bisturi, ricca di verve, ironia, passione e intensità.

«Quando la volante mi ha scodellata davanti a casa erano quasi le otto e Renzo sul balcone, nonostante la nebbia, scrutava l’orizzonte come la piccola vedetta lombarda»

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Novaraore 10,30

Liceo classicoCarlo Alberto

baluardo Lamarmora 8/cintroduce Mimmo Càndito

Younis Tawfik

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Younis Tawfik è nato nel 1957 a Mosul, l’antica Ninive, in Iraq. Si è laureato inLettere e filosofia all’Università di Torino nel 1986 e collabora con quotidianicome “la Repubblica”, “Il Mattino” e con alcuni giornali mediorientali, insegnan-do Lingua e letteratura araba all’Università di Genova. Dirige la collana “AbadirCulture dell’Africa e del Medio Oriente” della casa editrice Ananke ed è vicepresi-dente del Centro culturale italo-arabo Dar al Hikma. Al suo attivo ha romanzi esaggi. A La straniera, edito da Bompiani, vincitore del premio Grinzane Cavournel 2000, è seguito La città di Iram (2002) e il saggio L’Iraq di Saddam (2003).Il profugo (Bompiani, 2006) è la sua ultima opera, nella quale racconta l’odisseadi una famiglia irachena sconvolta da quarant’anni di violenze politiche, fino aldramma dell’emigrazione e dell’invasione americana. Dalla più cocente attualità,un romanzo corale, avvincente, toccante. In questa saga familiare di sapore liri-co, affidata alle voci di tre generazioni, il dramma dell’Iraq rivive attraverso le pas-sioni amorose, l’impegno civile e lo slancio religioso degli uomini e delle donneche ne hanno attraversato le turbolente vicissitudini: amanti e fratelli divisi dallapolitica fino al delitto, padri distrutti dalla fuga in Occidente dei figli, giovani chetentano faticosamente di ricostruirsi una vita in Europa, madri rimaste sole adassistere alla devastazione dell’Iraq durante la guerra del Golfo.

«La mia fuga, pensavo, non era una sconfitta, ma una difficile impresa, appena iniziata, per cercare di capire il vero significato della libertà»

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Novaraore 10,30

Liceo scientificoA. Antonelli

via Toscana 20introduce Roberto Carnero

ore 21Giardino di palazzo Natta

corso Mazziniincontro con il pubblico

introduce Pietro Cheli con Emilia Lodigiani

Cees Nooteboom

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Cees Nooteboom, nato all’Aja nel 1933, vive in costante nomadismo tra Olanda,Spagna e Germania, con la frequentazione appassionata dell’Oriente e numerosisoggiorni in svariati Paesi del mondo, tra cui l’Italia: ha fatto del “viaggiare” lasua filosofia di vita. Autore di romanzi, poesie, saggi, opere teatrali e diari di viag-gio, come Verso Santiago e Il Buddha dietro lo steccato (Feltrinelli), è ormai rite-nuto uno dei più importanti e originali autori europei contemporanei. Rivelatosia ventidue anni con Philip e gli altri, ha raggiunto il successo internazionale conRituali e Il canto dell’essere e dell’apparire. Iperborea ha pubblicato ancheMokusei, Le montagne dei Paesi Bassi e La storia seguente, che gli è valso ilpremio Aristeion della Comunità Europea e il premio Grinzane Cavour 1994. Nelsuo ultimo romanzo Perduto il paradiso (Iperborea, 2006) sono presenti tutti itemi più cari al grande scrittore olandese: il viaggio, l’incontro con l’altro, la ricer-ca di identità e delle proprie radici; un romanzo in cui l’urgenza della riflessionedi Nooteboom diventa profondamente vicina a una dimensione religiosa purmantenendo inalterata la cifra di uno scrivere visionario, fatto di poesia.

«È una vecchia storia, quella del paradiso terrestre. La conosciamo tutti, e non c’è da stupirsene, visto che l’unica vera ragione della nostra esistenza è ritornare a quel paradiso, anche se non è possibile»

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Galliateore 21

Castellospettacolo musicale

Mare delle verità, tra suoni e paroleaccompagnato da Arud Kanti Das

Andrea De Carlo

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Andrea De Carlo è uno degli scrittori più letti in Italia negli ultimi decenni, a par-tire dal folgorante Due di due (Mondadori, 1989), intenso ritratto generazionaleche continua ad appassionare i lettori non soltanto giovani. È nato a Milano e vivenell’Italia centrale. Laureato in Storia, viene scoperto da Italo Calvino negli anniottanta ed esordisce con Treno di panna (Einaudi, 1981), da cui viene tratto unfilm. Dopo aver girato il mondo, prosegue la sua fortunata carriera pubblicandoromanzi come Di noi tre, Uto, Macno, Tecniche di seduzione, Arcodamore, Puravita e il recente Mare delle verità, del 2006, in cui il protagonista è risucchiato inuna vicenda attualissima e inquietante, che si snoda, senza un attimo di tregua,tra complicate relazioni familiari, intrecci di politica e religione, una appassionatastoria d’amore, fughe per terra e per mare fino alle coste del Portogallo meridio-nale. I suoi libri, tradotti in moltissime nazioni, sono stati pubblicati da Bompiani,Mondadori e Einaudi. Ritmo, penetrazione psicologica e profondità d’analisi dellasocietà odierna e delle sue malattie sono i tratti caratteristici della scrittura di DeCarlo, che in ogni opera riesce sempre a riflettere, come uno specchio, gli umoricupi del nostro Paese. Insieme con la letteratura, la sua grande passione è la musi-ca: suona chitarra e mandolino e infatti in occasione di “Scrittori&Giovani” pro-pone al pubblico novarese l’evento Mare delle verità, tra suoni e parole accom-pagnato da Arud Kanti Das alle percussioni.

«Il 24 novembre mattina fuori c’erano almeno quaranta centimetri di neve, e mio fratello ha telefonato per dirmi che nostro padre era morto»

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Novaraore 10,30

Istituto tecnico commercialeMossotti

viale Curtatone 3

ore 17Giardino di palazzo Natta

corso Mazziniincontro con il pubblico

introduce Maria Adele Garavaglia

Giuliana Morandini

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Giuliana Morandini, friulana, vive tra Roma e Venezia. Avverte all’origine della suapoetica la complessa rete delle culture dell’Europa centrale. I primi tre romanzi editida Bompiani evocano atmosfere di città (Vienna, Trieste, Berlino), e delineanoun’ideale trilogia: I cristalli di Vienna (1978, premio Prato), Caffè Specchi (1983,premio Viareggio), Angelo a Berlino (1987, selezione premio Campiello). Del 1989è Da te lontano, esplorazione della cultura triestina. Seguono due opere che inter-rogano le radici dell’identità europea: Sogno a Herrenberg (1991, premio Flaiano),Giocando a dama con la luna (1996). La scrittura di Giuliana Morandini rivelaun’attenzione particolare ai problemi femminili, alle domande delle donne e allaloro scrittura, ne sono un esempio …E allora mi hanno rinchiusa (1977), La voceche è in lei (1980), Sospiri e palpiti. Scrittrici italiane del Seicento (2001) e Leinsensate (2004). Nel 2006 pubblica Notte a Samarcanda (presso Marietti, che stariproponendo i suoi romanzi) in cui l’atmosfera magica di Samarcanda e diBukhara fa da sfondo alle vicende variamente drammatiche di Sophie: difficoltà dicoppia e intense passioni, un rapimento, una caduta da cavallo, una fuga senzauna meta precisa. Ma, al di là degli eventi che la coinvolgono, Sophie è turbata dalconfronto di culture in cui è immersa, e vede quanto le immagini che i due mondihanno l’uno dell’altro finiscano per essere convenzionali e falsate, spesso sempli-cemente funzionali a imprese di cupidigia e di potere.

«Ti porterò laggiù verso le cupole d’oro, verso minareti che raggiungono il cielo, là dove la voce del muezzin toccherà la tua e spezzerà con la sua cantilena la volontà di fuggire»

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Novaraore 10,30

Istituto tecnico commercialeBermaniviale Verdi 3/a

introduce Giovanni Tesio

Sebastiano Vassalli

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Sebastiano Vassalli è nato a Genova nel 1941 ma fin da piccolo ha vissuto aNovara. Ha partecipato alle vicende della neoavanguardia con alcune prose speri-mentali, travasando nella pagina, attraverso un furore linguistico, le inquietudinipolitico-sociali di quegli anni. Successivamente ha cercato nuovi personaggi o,meglio, una letteratura pura (in questo senso è per lui emblematico il poeta DinoCampana, riproposto nella Notte della cometa) e una dimensione esistenzialeanch’essa pura, come la fanciullezza, che è al centro della ricerca delle originidella società odierna nel romanzo L’oro del mondo, ambientato nel dopoguerra.Intanto Vassalli non smette di indagare il mondo con eclettismo intellettuale (sipensi ai pamphlet Sangue e suolo e Il neoitaliano). L’investigazione letterariadelle radici e dei segni di un passato che illumini l’inquietudine del presente èquindi approdata prima al Seicento con La chimera, un successo editoriale del1990, poi al Settecento di Marco e Mattio, uscito l’anno dopo, quindiall’Ottocento e agli inizi del Novecento prima con Il Cigno nel 1993 e successi-vamente con Cuore di pietra, che ha come protagonista una grande casa diNovara (Casa Bossi). Negli ultimi libri lo scrittore si è avvicinato al presente risco-prendo anche il genere del racconto, soprattutto con La morte di Marx e altri rac-conti edito nel 2006 da Einaudi, editrice dei suoi maggiori libri (tra cui uno dedi-cato alla poesia nei secoli, Amore lontano). Vassalli, che attualmente è anche opi-nionista della “Stampa”, ha dedicato pagine importanti alla pianura novarese involumi come Il mio Piemonte e Terra d’acque, trasfigurando questo «orizzontemolto vasto… crocevia di vite, di destini, di sogni».

«Il paesaggio delle risaie è come l’hanno modellato secoli di lavoro umano, un po’ più bello in alcuni momenti dell’anno e un po’ meno bello in altri; ma, ormai, è il nostro paesaggio, e non sapremmo pensarne uno diverso… »

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Gozzanoore 10,30

Istituto magistralevia Gentile 33

introduce Roberto Carnero

ore 17,30Giardino di palazzo Natta

corso Mazzini anteprima del nuovo libro

Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro(Mondadori)

introduce Roberto Carnero

Enrico Brizzi© Foto Riccardo Brizzi

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Enrico Brizzi, rivelatosi scrittore di successo a soli diciannove anni, è nato aBologna nel 1974. Negli anni del liceo, frequentato al “mitico” Galvani, tenta disfondare come bassista senza riuscirci e fonda una fanzine autoprodotta “Perle aiporci”. Si iscrive alla facoltà di Fisica e in università fonda la rivista “River Phoenix”e inizia a collaborare con la rivista “King”. Nel 1994 esplode come scrittore-feno-meno grazie a Jack Frusciante è uscito dal gruppo, che racconta il mondo som-merso e inquieto dei giovani nati nella seconda metà degli anni settanta, una spe-cie di affresco italiano sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta; il protagonistaè un diciassettenne che ama i Sex Pistols e i Red Hot Chili Peppers e, soprattutto,una ragazza che frequenta il suo stesso liceo. Il libro è pubblicato da Transeuropae poi subito da Baldini&Castoldi prima di entrare nei “Miti” Mondadori e di esseretradotto in venti lingue. Stessa sorte accade nel 1996 al romanzo Bastogne. I suoilibri successivi spaziano in diversi generi, non esclusa la narrativa per ragazzi (Paco& il più forte di tutti). Tra i suoi libri recenti editi da Mondadori, L’altro nome delrock, Razorama, Nessuno lo saprà e Lennon Guevara Bugatti (illustrato, conSauro Cantini). Nel maggio 2007 esce il suo ultimo romanzo Il pellegrino dallebraccia d’inchiostro, edito da Mondadori. Collabora con Radio Rai.

«Ma sono a posto con me stesso, sai Alex?, perché è la prima grande cosa che faccio. Tutto il resto me l’avevano insegnato, questa storia l’ho progettata e decisa io»

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11 m

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7

Cameriore 21

Villa Picchettasede del Parco Naturale Valle del Ticino

introduce Anna Lavatelli

Sandra Cisneros

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Sandra Cisneros nasce a Chicago nel 1954 da padre messicano e madre chicana,terza di sette fratelli e unica figlia. Si laurea in Letteratura alla Loyola Universitydi Chicago e, in seguito, all’Università dell’Iowa si specializza in scrittura creativa.È considerata la più importante scrittrice della letteratura chicana ed è portavocedi spicco degli immigrati messicani negli Stati Uniti. Attualmente vive a SanAntonio, in Texas, dove ha creato Macondo, un’originale fondazione culturale elaboratorio di scrittura. Oltre a numerosi saggi e articoli per giornali e riviste, èautrice di due romanzi best seller, La casa di Mango Street e Caramelo, della rac-colta di racconti Fosso della Strillona, di tre libri di poesie Bad Boys, My WickedWicked Ways e Loose Woman e di un libro per bambini Hairs/Pelitos. Molti deisuoi racconti o estratti delle sue opere sono stati pubblicati in antologie e volu-mi di storia della letteratura. Numerosi e significativi riconoscimenti costellano lasua carriera, tra questi la prestigiosa borsa di studio della MacArthur Foundationnel 1995 e il premio Texas Medal of the Arts nel 2003. I suoi libri sono stati tra-dotti in più di dodici lingue e in Italia, dove è pubblicata dall’editrice La NuovaFrontiera, ha vinto il premio Napoli nel 2005 con il romanzo Caramelo, in cuistorie e leggende si svolgono e si riavvolgono attraverso lo sguardo vivace e curio-so della piccola Lala come fili che formano un caramelo, il prezioso scialle dellatradizione popolare messicana.

«Non sposare mai un messicano, diceva sempre mia madre.Diceva così per via di mio padre. E lo diceva anche se era messicana pure lei. Ma lei era nata qui negli Stati Uniti e lui invece laggiù e non è la stessa cosa, come si sa»

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Novaraore 17

Salone della PrefetturaPalazzo Natta

piazza Matteotti 1 con un saluto di Gianni Oliva

assessore alla Cultura della Regione Piemonte

e di Sergio Vedovatopresidente della Provincia di Novara

Tahar Ben Jelloun

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Tahar Ben Jelloun, una delle personalità più importanti della letteratura internazio-nale, è considerato il più grande scrittore maghrebino contemporaneo. È nato a Fès(Marocco) nel 1944. Nel 1971 si è trasferito a Parigi, dove risiede tuttora con lamoglie e i quattro figli. Poeta, romanziere e giornalista, ha vinto il prestigiosissimopremio Goncourt nel 1987. Nel 2002 ha ricevuto la medaglia del Senato dellaRepubblica Italiana. Tra le sue ultime opere, edite da Einaudi e Bompiani, ricordia-mo: Il razzismo spiegato a mia figlia, uscito nel 1998; L’Islam spiegato ai nostrifigli del 2001; Amori stregati e L’ultimo amico, entrambi editi in Italia nel 2004;mentre Non capisco il mondo arabo è stato pubblicato nel 2006. Per i contenutitoccanti e, purtroppo, di eterna attualità di Il razzismo spiegato a mia figlia, il 16novembre 1998 gli è stato conferito dal segretario generale delle Nazioni Unite, KofiAnnan, il Global Tolerance Award. Un libro che è nato con l’intento di spiegare l’Islamai giovani, di chiarire le idee confuse, di correggere gli errori storici e linguistici chesi sentono ripetere un po’ dovunque in questi tempi. È sempre lui che dice di nonaver voluto fare un libro militante, perché non è sua intenzione promuovere l’Islame che, come lui stesso ha imparato molto dalle ricerche che ha fatto prima di inizia-re a scrivere, spera che queste pagine insegnino qualcosa anche agli adulti. Tra infan-zia e maturità vibrano anche i recenti A occhi bassi (la storia di una pastorella cheincontra la società urbana che la trasforma in donna moderna e aggressiva che nonsa e non vuole tenere gli “occhi bassi”) e Mia madre, la mia bambina. I suoi librisono intrisi di parole e messaggi penetranti, che scavano nel terreno per veder sgor-gare la verità del mondo. La sua passione civile (ricordiamo che a Parigi si è laurea-to in Sociologia) analizza le pieghe, e le piaghe, della nostra società colta nei suoiinnumerevoli lati deboli e oscuri, nel senso che non sono illuminati dalla conoscen-za e dalla ragione. Così alla complessità, alla gravità delle tematiche da lui affronta-te contrappone una scrittura tersa, soppesata e semplice, ma non per questo menoricca d’umanità; com’è la parola degli scrittori veri.

«Del resto è il vento a dircelo. Ci informa sullo stato delle cose che abbiamo lasciato alle nostre spalle»

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Eventi collaterali

Martedì 24 aprileNOVARA

Ore 10.30, Aula magna Università del Piemonte Orientale A. Avogadro, via Perrone 22CONCORSO SCOLASTICO

“60 ANNI DI VOTO ALLE DONNE”PAOLA TURCHELLI, assessore provinciale all’Istruzione,

e SILVANA FERRARA, assessore provinciale alle Pari opportunità, premiano gli studenti vincitori del concorso(in occasione dell’incontro con XIAOLU GUO)

Mercoledì 2 maggioNOVARA

Ore 17, Cortile di Palazzo Natta, piazza Matteotti 1“RACCONTI FATTI AD ARTE”

MOSTRA E PREMIAZIONE DEL CONCORSO ARTISTICOpromosso in occasione del centenario della nascita di Mario Soldati

in collaborazione con la Fondazione Sergio BonfantiniPresentazione di MARCO ROSCI

Mercoledì 9 maggioNOVARA

Ore 17, Giardino di Palazzo Natta, corso Mazzini (in caso di maltempo sala del Consiglio provinciale, piazza Matteotti 1)

CONCORSO LETTERARIO UNDER 21 “SCRITTORI&GIOVANI”PRESENTAZIONE DEL BANDO DELLA PRIMA EDIZIONE

con ROBERTO CARNERO e ROBERTO CICALA

(in occasione dell’incontro con ENRICO BRIZZI)

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Bando del premio letterario under 21 “Scrittori&Giovani”

1) La Provincia di Novara, con il patrocinio della Regione Piemonte, promuove la prima edizione delpremio letterario "Scrittori&Giovani” per autori under 21 all’interno del progetto “Scrittori&Giovani”dedicato all’incontro e al confronto fra i narratori contemporanei e le giovani generazioni.2) La partecipazione è gratuita e aperta a tutti coloro che non hanno ancora compiuto il ventidue-simo anno d’età.3) Le opere dovranno essere originali, frutto di elaborazione personale.4) La lunghezza dei racconti inediti non dovrà superare le 15 pagine dattiloscritte (per un totalenon superiore alle 30 000 battute).5) Ogni autore è responsabile di quanto forma oggetto della propria opera e, salvo espresso divietoscritto, si intende autorizzata la pubblicazione.6) Gli elaborati andranno consegnati o spediti per posta o via internet a: Segreteria Premio"Scrittori&Giovani”, presso Assessorato all’Istruzione della Provincia di Novara, piazza Matteotti 1,28100 Novara, indicando le generalità dell'autore, con indirizzo personale, recapiti telefonici/e-mail,classe scolastica di appartenenza e data di nascita: è possibile la partecipazione via e-mail ([email protected]).7) Gli elaborati pervenuti non saranno restituiti. Si consiglia perciò di conservarne una copia.8) Gli organizzatori, pur assicurando la massima cura nella conservazione delle opere, declinanoogni responsabilità per smarrimenti, furti o danni di qualsiasi genere che potessero verificarsi prima,durante o dopo la manifestazione.MONTEPREMI 9) L’ammontare dei premi è così ripartito: a) Primo premio: apparecchiatura informatica + buonoper acquisto di libri di euro 250 + pubblicazione del racconto in un volume del premio + targa offer-ta dalla Provincia di Novara; b) Secondo premio: apparecchiatura informatica + buono per acquistodi libri di euro 150 + pubblicazione del racconto in un volume del premio + targa offerta dallaProvincia di Novara; c) buono per acquisto di libri di euro 100 + pubblicazione del racconto in unvolume del premio + targa offerta dalla Provincia di Novara.10) I racconti vincitori e quelli ritenuti più meritevoli saranno pubblicati in un'antologia del premiofuori commercio con cinque copie omaggio agli autori. SCADENZA E GIURIA 11) Il termine ultimo per l'invio delle opere è il 30 gennaio 2008 (farà fede la data del timbro postale).12) La scelta delle opere vincitrici sarà di competenza esclusiva della giuria, il cui giudizio sarà insin-dacabile.13) La commissione che giudicherà le opere pervenute è composta da scrittori, critici, giornalisti e rappresentanti degli enti promotori.14) I risultati saranno comunicati per lettera e la premiazione avverrà durante una manifestazione pubblica alla quale saranno invitati tutti i partecipanti.

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Incontro inauguraleSabato 21 aprileNovara, ore 10,30:

Auditorium BPN, via Negroni 11CLAUDIO MAGRIS incontra i giovani

Introduce GIOVANNA IOLI

Saluto di SERGIO VEDOVATO

presidente della Provincia di Novara e di ROBERTO CICALA curatore del progetto

“Scrittori&Giovani”

Le radici del cambiamentoMartedì 24 aprile

Novara, ore 10.30: Aula magna dell’Università A. Avogadro, via Perrone 22

XIAOLU GUO: Piccolo dizionario cinese-ingleseper innamoratiPAOLA TURCHELLI,

assessore provinciale all’Istruzione, e SILVANA FERRARA,

assessore provinciale alle Pari opportunità, premiano gli studenti vincitori del concorso

“60 ANNI DI VOTO ALLE DONNE”

Le radici dell’EuropaGiovedì 26 aprile

Borgomanero, ore 10.30: Liceo classico e linguistico europeo Don Bosco,

viale Dante 19ALESSANDRO BARBERO racconta Carlo Magno

Introduce GIANCARLO ANDENNA

Le radici della paceGiovedì 26 aprile

Novara, ore 21: Auditorium F.lli Olivieri del Conservatorio Cantelli, largo Bellini

BIJAN ZARMANDILI: tra oriente e occidenteIntroduce BRUNO PISCHEDDA

Le radici della paceVenerdì 27 aprile

Novara, ore 10.30: I.T. Fauser, via Ricci 14BIJAN ZARMANDILI incontra i giovani

Introduce SERGIO FERRARIO

Le radici del gialloMercoledì 2 maggio

Arona, ore 10.30: Liceo scientifico E. Fermi, via Montenero 15MARGHERITA OGGERO: il giallo a scuola

La scrittrice dialoga con gli studenti e gli insegnanti

Le radici dell’ispirazioneMercoledì 2 maggio

Novara, ore 17: Cortile di Palazzo Natta, corso Mazzini

CONCORSO “RACCONTI FATTI AD ARTE”Mostra e premiazione

Introduce l’assessore provinciale all’IstruzionePAOLA TURCHELLI

Intervento di MARCO ROSCI

Le radici dell’interculturaGiovedì 3 maggio

Novara, ore 10.30: Liceo classico Carlo Alberto,baluardo Lamarmora 8/c

YOUNIS TAWFIK: Iraq ieri e oggiIntroduce MIMMO CÀNDITO

Le radici del viaggioVenerdì 4 maggio

Novara, ore 10.30: Liceo scientifico Antonelli, via Toscana 20

CEES NOOTEBOOM: incontro con uno scrittore nomade

Introduce ROBERTO CARNERO

Programma

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Venerdì 4 maggioNovara, ore 21: Giardino di Palazzo Natta,

corso Mazzini (in caso di maltempo l’incontro avverrà

a Palazzo Natta, piazza Matteotti 1)CEES NOOTEBOOM incontra il pubblico

Introduce PIETRO CHELI con la partecipazione di EMILIA LODIGIANI

Le radici delle parole e della musicaSabato 5 maggio

Galliate, ore 21: CastelloANDREA DE CARLO: spettacolo musicale

“Mare delle verità, tra suoni e parole”accompagnato da ARUD KANTI DAS

Scrittrici & pari opportunitàLunedì 7 maggio

Novara, ore 10.30: I.T.C. Mossotti, viale Curtatone 3

GIULIANA MORANDINI: incontro con la scrittrice

Lunedì 7 maggioNovara, ore 17: Giardino di Palazzo Natta,

corso Mazzini (in caso di maltempo:

Sala del Consiglio provinciale, piazza Matteotti 1)GIULIANA MORANDINI incontra i lettori

Introduce MARIA ADELE GARAVAGLIA

Le radici delle storieMartedì 8 maggio

Novara, ore 10.30: I.T.C. Bermani, viale Verdi 3/aSEBASTIANO VASSALLI incontra i giovani

Introduce GIOVANNI TESIO

Le radici dei giovaniMercoledì 9 maggio

Gozzano, ore 10.30: Istituto magistrale, via Gentile 33

ENRICO BRIZZI incontra i giovaniIntroduce ROBERTO CARNERO

Mercoledì 9 maggioNovara, ore 17: Giardino di Palazzo Natta,

corso Mazzini (in caso di maltempo:

Sala del Consiglio provinciale, piazza Matteotti 1)ENRICO BRIZZI anteprima del nuovo libroIl pellegrino dalle braccia d’inchiostro

(Mondadori)Presentazione del bando del

CONCORSO LETTERARIO UNDER 21“SCRITTORI&GIOVANI

Scrittrici & pari opportunitàVenerdì 11 maggio

Cameri, ore 21: Villa Picchetta, sede del Parco del Ticino

SANDRA CISNEROS: incontro con la scrittrice delle minoranze

Introduce ANNA LAVATELLI

Evento conclusivoSabato 12 maggio

Novara, ore 17: Salone della Prefettura, Palazzo Natta, piazza Matteotti 1

Incontro con TAHAR BEN JELLOUN tra Islam e modernità

Con un saluto di GIANNI OLIVA, assessore alla Cultura della Regione Piemonte,

e conclusioni di SERGIO VEDOVATO, presidente della Provincia di Novara

Si ringraziano le case editrici degli scrittori,citate all’interno di questo fascicolo,

per la preziosa collaborazione

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è un progetto della Provincia di Novara a cura di Interlineaedizione 2007

info 0321 612571 / 0321 3781, fax 0321 612636www.novara.com/scrittori&giovani

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