1996 - anno 15 - n. 3 febbraio - e-coop.it · no che pressoché il 100% della popolazione fa...

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EURO NOSTRA MONETA QUOTIDIANA L'Ecu è sul viale del tramonto. È servito come moneta di scambio euro- pea dal 1992. Ora lascia il posto all'Eu- ro che varrà circa duemila lire a parti- re dal 2000. Alla pagina 7 CARNI FRESCHE COOP PRODOTTI CON AMORE . • . SCONTO AI SOCI • DI L. 5.000 -• • SU ALMENO • • • - L. 20.000 . • . DI SPESA • • . . 96 Validità V- tiva sconto soci n.6 1 In insalata o sulla pizza appetitosa mozzarella alla pagina 2 Influenza: mangiate e bevete così alle pagine 4/5 3 "Insieme Salute": Associazione mutualistica dei cittadini alle pagine 8/9 4 Compost dai rifiuti alla pagina 14 Anno 15 - N. 3 - febbraio 1996 periodico della Coop Lombardia q ua l e,,, 11911010 LA RIUNIONE DECISA CONGRESSO DAL NAZIONALE AMMINISTRATORI COOP DELL'ANCC TUTTI INSIEM E r oDdirrowTAToin EL SUD DEL MONDO SOLIDARIETÀ ANCHE CAFFÈ ei è tenuta a Genova la Wriunione nazionale dei Consigli di amministrazio- ne Coop. Al centro delle re- lazioni (Ivano Barberini, Giorgio Vozza e Piero Rossi) e della discussione il Futuro, cioè, ormai, il 2000 e il lavoro che Coop sta facendo per af- frontarlo preparando e pro- gettando il cambiamento. Coop è, del resto, in Europa la più grande organizzazio- ne della distribuzione. Per questo, per rimanere leader si prepara a quel Futuro or- mai alle porte di casa. Alla pagina 11 IN VENDITA NEI PUNTI COOP. UN COMMERCIO PIÙ EQUO CHE ANTICIPA Al PICCOLI PRODUTTORI UN CAPITALE CHE SERVE ANCHE AL PROCESSO DI EMANCIPAZIONE. IL RACCONTO DI ISAIAS MARTINES MORALES, CONTADINO MESSICANO Alla pagina 12 M u PAACAROM"_ ' CUMPRA'am MOSTRA FOTOGRAFICA Iniziativa sconto soci n.5 MELE GOLDEN Coop Prodotti - •• • con Amore 2 borse • ." • • • da kg 3 cade al prezzo-di l . ai 96 Validità «P"'"` -

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EURONOSTRAMONETAQUOTIDIANA

L'Ecu è sul viale del tramonto. Èservito come moneta di scambio euro-pea dal 1992. Ora lascia il posto all'Eu-ro che varrà circa duemila lire a parti-re dal 2000.

Alla pagina 7

CARNI FRESCHECOOP PRODOTTI CON AMORE . • .SCONTO AI SOCI • • •

DI L. 5.000 -• •SU ALMENO • • • -

L. 20.000 . • .• •

DI SPESA • •. .

96Validità

V-tiva sconto soci n.6

1In insalatao sulla pizzaappetitosamozzarellaalla pagina 2

Influenza:mangiatee bevete cosìalle pagine 4/5

3"InsiemeSalute":Associazionemutualisticadei cittadinialle pagine 8/9

4Compostdai rifiutialla pagina 14

Anno 15 - N. 3 - febbraio 1996periodico della Coop Lombardia

quale,,,11911010LA RIUNIONEDECISA

CONGRESSODAL

NAZIONALE

AMMINISTRATORICOOP

DELL'ANCC

TUTTIINSIEM E

roDdirrowTAToinEL SUD DEL MONDO

SOLIDARIETÀANCHE CAFFÈ

ei è tenuta a Genova laWriunione nazionale deiConsigli di amministrazio-ne Coop. Al centro delle re-lazioni (Ivano Barberini,Giorgio Vozza e Piero Rossi)e della discussione il Futuro,cioè, ormai, il 2000 e il lavoroche Coop sta facendo per af-frontarlo preparando e pro-gettando il cambiamento.Coop è, del resto, in Europala più grande organizzazio-ne della distribuzione. Perquesto, per rimanere leadersi prepara a quel Futuro or-mai alle porte di casa.

Alla pagina 11

IN VENDITANEI PUNTI COOP.UN COMMERCIOPIÙ EQUO CHEANTICIPAAl PICCOLIPRODUTTORIUN CAPITALE CHESERVE ANCHEAL PROCESSO DIEMANCIPAZIONE.IL RACCONTO DIISAIAS MARTINESMORALES,CONTADINOMESSICANO

Alla pagina 12

MuPAACAROM"_' CUMPRA'am

MOSTRA FOTOGRAFICA

Iniziativa sconto soci n.5

MELE GOLDENCoop Prodotti - •• •con Amore • • • •

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COCP «4"1Z04

LA MOZZARELLA A MARCHIOÈ una "new entry" im-portante, questa, nell'am-bito dei prodotti a mar-chio, in quanto tiene abattesimo il debutto diCoop nell'assortimentodei prodotti "freschi". Lamozzarella Coop corri-sponde al classico tipo diderivazione industriale apeso fisse, commercializ-zata nella busta da 125gr. dentro il suo liquido digoverno, dalla tipica for-ma rotondeggiante.Anche la mozzarella Coopè un formaggio fresco epasta filata di latte vac-cino. La lavorazione deIprodotto, che consiste es-senzialmente di latte, sa-le e caglio, è molto sem-plice. Requisito indi-spensabile, però, è la na-turalità e la freschezzadelle materie prime. Unavolta formata la "caglia-

ta" (che a sua volta è for-mata dal latte acidifica-to e dal caglio), essa vie-ne scaldata, aumentan-do la temperatura, in mo-da che essa"fili". Così na-sce la mozzarella, a pastafilata per l'appunto, chea questo punto viene con-fezionata all'interno delsuo liquido di governo (ac-qua, sale, caglio e acido ci-trico). Diverso - molto piùbreve - è il periodo di con-servazione della mozza-rella di produzione arti-gianale, rispetto a quel-lo del prodotto indu-striale. Per la mozzarel-la a marchio, Coop offre(fornendo cosi un ulte-riore servizio al consu-matore, in termini ditempi di consumo) il giu-sto compromesso tra lagaranzia di freschezza delprodotto, ed una data di

scadenza non a brevissi-mo termine. La data discadenza della mozza-rella Coop è infatti postaa 21 giorni dal confezio-namento: si tratta di unprodotto "fresco", e quin-di deperibile, vale a direche le sue caratteristicheorganolettiche e micro-biologiche sono soggettea modificazioni nel corsodel tempo. La produzio-ne della mozzarella amarchio viene seguita conparticolare cura, e in par-ticolare Coop offre per ilproprio prodotto Ie mas-sime garanzie igienico-sanitarie. Sulla mozza-rella, infatti, vengono ef-fettuati tutti i controllichimici e microbiologicidi prassi, che offrono alconsumatore la sicurezza

. di tutti gli altri prodottia marchio Coop.

L'ORIGINEDEI FORMAGGISi PERDE NELLANOTTE DEI TEMPI.LAFABBRICAZIONEE IL MERCATO

APPETITOSA E GHIOTTA,IN INSALATAO SULLA PIZZA

MOZZARELLAdi Beatrice Spagnoli

Un pasto nutriente, mache non appesantisca, daprepararsi e consumar-si velocemente. I ritmidi lavoro e in generalel'accelerazione dei ritmidi vita, in questi ultimianni hanno progressi-vamente modificato an-che le abitudini alimen-tari degli italiani. Ed ec-co perché una delle pro-tagoniste in tavola è lamozzarella: formaggio ti-pico del meridioned'Italia, dove origina-riamente è nata la tra-dizionale lavorazione ar-tigianale, che in que-st'ultimo decennio staconoscendo una diffu-sione sempre più ad am-pio raggio a livello na-zionale. Lo testimonia-no le ricerche di merca-to.Qual è il livello di pene-trazione del prodotto-mozzarella? I dati dico-no che pressoché il 100%della popolazione fa con-sumo di mozzarella. E,secondo una proiezione,in futuro se ne consu-merà sempre di più, ov-verosia se ne mangeràcon sempre maggior fre-quenza.Appetitosa, ghiotta,ideale nelle insalate etradizionale corona-mento della pizza, lamozzarella ha quindi inItalia un mercato va-

8tissimo. La mozzarellaa peso fisso (cioè il pro-dotto di preparazione in-dustriale)è più diffusa diquella a peso variabile,preparata artigianal-mente (60% contro il43%). Ma negli ultimidieci anni, la diffusionea livello di massa dellamozzarella è stato favo-rito anche da un altro fe-nomeno: una maggiorepenetrazione, al Sud,della produzione indu-striale e un accentuarsi,nelle regioni del Nord,dell'apprezzamento edella ricerca della moz-zarella preparata arti-gianalmente.I fattori che influenza-no il consumo di moz-zarella sono essenzial-mente quelli che indi-rizzano, in linea di mas-sima, tutte le scelte ali-mentari moderne: il pia-cere e la salute, intesacome un'attenzione ri-guardo agli aspetti die-tetico-salutistici dellapropria alimentazione.

I TIPI DIFORMAGGIOSecondo la legislazioneitaliana la denominazio-ne di formaggio o cacio èriservata, testualmente,"al prodotto che si ricavadal latte intero, ovverototalmente o parzial-mente scremato, oppuredalla crema in seguito acoagulazione acida, an-che facendo uso di fer-menti e di latte da cuci-na".Tantissimi sono i tipi diformaggio che l'uomo èarrivato a produrre e chefanno parte di mia cul-tura alimentare specifi-ca, che varia a secondadelle aree geografiche. Lafabbricazione dei vari ti-pi di formaggio, richiedeuno specifico trattamen-to. Complessa, quindi, èla classificazione dellevarie tipologie di for-maggio, che avviene inbase a diversi criteri eche dipende proprio dal-la lavorazione a cui sono

stati sottoposti: dalla"consistenza", che variain rapporto al quantita-tivo di siero residuo (so-no i formaggi a pasta ex-tradura, pressata, dura,soda, molle o fresca), al-la eventuale "stagiona-tura" (formaggi freschi,stagionati, fermentati) ealla "durata della sta-gionatura" (formaggi atemperatura rapida, me-dia, lenta); dalla "tem-peratura della cagliata'(formaggi cotti, semicot-ti, crudi), alla eventuale`filatura" a cui viene sot-toposta la pasta (for-maggi a pasta filata) fi-no alla presenza o menodi muffe.Dì base, comunque, leprincipali operazioni a cuiviene sottoposto il latte,per diventare formaggio,si riferiscono ad un me-desimo procedimento.Dopo l'allontanamentodel siero di latte, la ca-gliata viene frantumatain piccole parti al fine diottenere un'ulteriore eli-

minazione del siero resi-duo. Poi, per alcuni tipi diformaggio si procede al-la cottura a temperaturafra i 35° e i 48° per i for-maggi "semicotte, supe-riore a 48° per quelli "cot-ti".Successivamente, il pro-dotto così ottenuto vienecollocato entro appositeforme, nelle quali essoviene compresso più o me-no intensamente per eli-minare altro siero: a se-conda che si voglia otte-nere un formaggio a "pa-sta dura" o a "pasta mol-le". A questo punto si pro-cede alla salatura, ope-razione che è necessariaper la conservazione delprodotto, che viene ese-guita direttamente sullacagliata, prima della mes-sa in forma, oppure Urlavolta terminata tuttaquesta operazione.Ma alcuni tipi di for-maggio non richiedono,dopo la formazione dellacagliata, cottura. Traquesti, c'è la mozzarella.

UNCONCENTRATODI NUTRIENTIMa quanta mozzarellasi può mangiare al po-sto della carne?Risponde Marina Otta-viani, medico dietolo-go. "Se pensiamo di so-stituire un etto di car-ne con un etto di moz-zarella, dobbiamo te-nere presente che ilformaggio è un ali-mento molto ricco econcentrato di nu-trienti.Per questo le proteine,che nel petto di pollo -per esempio - sono cir-ca 22 per etto, nellamozzarella sono 20 equindi si equivalgono.I grassi passano da igrammo nella carne acirca 16 grammi peretto nella mozzarella,che, d'altra parte, è in-vece molto ricca di cal-cio e povera di ferro.Questo significa, comesempre, che è utile va-riare i cibi in modo chel'assunzione media deinutrienti nella setti-mana sia equilibrata.Abbinare la mozzarel-la a verdure di stagio-ne è sempre consiglia-bile per aggiungerenon solo una quota diferro - se si scelgonoradicchi, spinaci e car-ciofi - ma soprattuttola fibra e fare con lamozzarella un piattonutriente e saziante".

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jOti< VODI OODDI SFATTI

s; PUÒ?Quante parole per un posto così fre-quentato. "Bagno", la più comune.Oppure "Toilette", alla francese."WC", per gli anglofili.i. "Servizi", ge-nerica e non Impegnativa. "Cesso",rustica e dispregiativa. "Gabinetto",estensibile al ministero. Si usano an-che il pudico "Quel posticino" e il va-go "Camerino", da non confondersidon le stanze degli attori nei teatri.Nelle stazioni poi bastano due car-telli: "Donne" e "Uomini". E non fi-nisce certo qui la lista dei sinonimi.La novità sta piuttosto nell'uso, cheva ben oltre l'igiene personale e le no-te esigenze corporali. Tutto cambia-to. "Pettinarsi, profumarsi, truccar-si, rimirarsi, ingioiellarsi: iI bagnonon è più solo il posto dove fare lapipì". E l'imperiosa conclusione diuna campagna pubblicitaria in cor-so sui settimanali. In un altro an-nuncio, una nuova lista: "Curarsi,divertirsi, vestirsi". E la riconferma:"Il bagno non è più solo il posto do-ve.Le inserzioni a colori e a pagina in-tera sono di un'azienda che produce

Tobili e accessori. Niente di strano.E vero piuttosto che in pochi decen-ni quello che era un localino squal-lido, buio, spesso neppure privato epersonale, si è trasformato in un am-biente luminoso, ampio, stipato dimobiletti e gingilli, dove le personesi fermano volentieri, spesso più alungo dello stretto necessario.Già: il corpo, il viso, la pelle, i capelli,la linea valgono, servono e vanno cu-rati. Sono una piccola palestra dovegira un gigantesco mercato di pro-fumi, saponi, cosmetici, creme, far-maci, trattamenti, piccoli elettrodo-mestici. Tanto più numerosi e co-stosi nel corredo di ciascuno quantomaggiore è l'ansia di piacere. Per imaschi e per le femmine. Non ci so-no più differenze: l'insicurezza è ditutti. Su dieci nuovi profumi cinquesono per gli uomini. E pensare che ilgrande Casanova, seduttore espertoe implacabile, la pensava cosi: "Hosempre trovato che le donne che ama-vo avevano un buon odore e che piùla traspirazione era forte, più mi pa-reva soave". De gustibus...

Continuiamo la pubblicazionedi quesiti posti a "Pilo Diretto"

dai consumatori e, come abbia-mo già fatto nel numero prece-dente di "Quale Consumo", pre-sentiamo dei casi segnalati in-dicando il tema e riportando unestratto della risposta inviata aldoniiciIia dell'interlocutore.

PILO DIRETTOSuggerisce di rifornire i repartiabbigliamento anche di calzoni,camicie, biancheria intima anchecon taglie grandi.

Lamenta di ricevere saltuariamente ilgiornale di Coop Lombardia "QualeConsumo'il che le causa l'impossibilitàdi essere informata tempestivamentedelle offerte soci incorso nel periodo.

Suggerisce di utilizzare scontrini au-toadesivi per i prezzi dei prodotti ac-quistati ai banchi pane, pasticceria egastronomia. Impiegando le graffettesi rischia, al momento dell'apertura, didanneggiare i prodotti.

Rispo• CORRESTE

bi

rSLOW FOOD ARCIGOLA. CULTURA E SAPORI

Slow Food Arcigola, la più importanteassociazione enogastronomica italiana,con questa rubrica offre informazioni uti-li ai consumatori, racconta le novità dalmondo del vino e del cibo, presenta ini-ziative e pubblicazioni di enogastronomia.

RispostaI Suoi dati anagrafici risultano corretti e corret-tamente inseriti nei nostri sistemi di comunicazioneanche in relazione all'invio del nostro giornale,Ci risulta anche che le copie di "Quale Consumo"Le vengono sempre regolarmente inviate.Diversamente sappiamo che il servizio postale èstato caratterizzato da momenti di crisi che han-no provocato notevoli disservizi; la qual cosa ciha indotto a spedire con speciali corrieri il ca-rico delle copie da inviare direttamente a cia-scun ufficio postale, e non più alle Poste cen-trali di Milano Roserio.Pertanto, qualora ulteriori disguidi si doves-sero nuovamente verificare, consiglieremmo /cortesemente di acquisire informazioni dalportalettere o all'Ufficio postale di Corsici), i -

E.ggism

comunque da ricordare che solitamente leofferte per i soci avvengono quasi tutti i me-111>si ed hanno una durata di almeno 15 o 20 - talà.,-+L''"giorni, sempre verso la seconda metà del mese.Ciò viene ampiamente pubblicizzato in tutti i nostriSupermercati con manifesti e cartelli che sono sempre esposti inquantità e con largo anticipo sulle date.

RispostaI responsabili del settore salumi-latti-cini-gastronomia hanno ben presente ilproblema da Lei rilevato.Concordiamo con le Sue osservazioni,e già sono state avviate le procedure perrendere operativo un sistema con chiu-sure autoadesive sulle buste e sui sac-chetti.Tale sistema, comunque, non può essereavulso dall'apparecchio della bilanciaelettronica usato dagli addetti ai ban-chi.Si tratta pertanto di andare ad unaprogressiva sostituzione dell'intera do-tazione di bilance elettroniche.Non è operazione di poco conto, e pre-suppone tempi non brevi di realizza-zione.

VITTORIO VITAREBrescia

RispostaLe consegne degli stock diabbigliamento (pantalo-ni - camicie - ecc.) av-vengono secondo criteristabiliti nella fase dellaproduzione (industriale).Tali criteri (da condivi-dere o meno) sono inrealtà penalizzanti perle taglie molto piccole equelle molto grandi, men-tre risulta abbondante ladisponibilità delle taglieintermedie.Purtroppo tale problemanon presenta facili solu-zioni, se non quella di untempestivo acquisto.

ELENA BIANCHIGaggiano (MI)

ENORME OECCAROLIPeschiera Borromeo (MI)

Scegliere una bottigliadi vino sullo scaffale diun supermercato o inenoteca sembrerebbeun'operazione apparen-temente semplice: bastaconoscere i gusti di chi ladovrà bere e il cibo cuisarà accompagnata_ Lascelta richiede in realtàuna certa attenzione,nonché una qualche di-mestichezza con quell'in-tricato complesso di leg-gi e normative che rego-la il settore vitivinicolo inItalia.L'argomento è partico-larmente di attualità diquesti tempi in cui la le-gislazione sulla produ-zione e ii commercio delvino è in fase di aggior-namento, con l'istituzio-ne di nuove doc e la pro-mulgazione dei primi de-creti applicativi della leg-ge 164 del gennaio '92.Alla base di tutto rima-ne naturalmente laDenominazione di origi-ne controllata che, purnon garantendo in lineaassoluta la qualità delprodotto, ne indica al-meno inequivocabilmen-te la zona di produzione.Non sarà più così d'ora inavanti per i Vini da ta-vola, una delle tre gran-di categorie - insieme aivini a Doc e ai Vini spe-ciali (per esempio laMarsala) - individuatedalla vecchia legge del1962. Con la nuova nor-

mativa infatti, sull'eti-chetta di un vino da ta-vola non potranno piùessere indicati né la re-gione di origine né il vi-tigno di base. Così adesempio, già a partire dal'96, non troveremo piùsui banchi bottiglie diVino da tavola Barberadel Piemonte (una deno-minazione ambigua chepoteva facilmente sfug-gire ai controlli sull'ori-gine del vino ma che at-tirava il consumatoregrazie al prestigio del vi-no e della regione citati).Avremo invece ilPiemonte Barbara aDenominazione di origi-ne controllata, con la cer-tezza, in questo caso, dibere un rosso le cui uvebarbera sono state colti-vate in quella regione.Altra novità è costituita

3.90(1,514eirfet

dall'istituzione delleIndicazioni GeograficheTipiche.In questa categoria, chesi situa immediatamen-te al di sotto dei vini aDoc, vengono inseriti iprodotti la cui prove-nienza geografica è at-testata dal nome (adesempio CollineSavonesi e Golfo delTigullio in Liguria,Vallagarina e MarcaTrevigiana in Veneto,Colli Imolesi e Valti donein Emilia, Collina delMilanese e Quistello inLombardia ecc.) e daicontrolli previsti dallalegge.Si tratta, evidentemen-te, di disposizioni chevanno nella direzionegiusta, quella di unasempre maggiore iden-tificazione del vino diqualità con il territorio diproduzione, nell'otticadella tutela del consu-matore. C'è da augurar-si soltanto che venganosupportate da controlliadeguati.In ogni caso, buona nor-ma è quella dì leggerecon attenzione l'etichet-ta prima di comprare: inquella che è la cartad'identità del vino po-trete scoprirne la tipolo-gia (Doc, Docg, Igt, Vinoda tavola) e il produtto-re-imbottigliatore, il ve-ro garante della qualitàdeI vino.

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L'IMPORTANZADELL'ETICHETTA

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COME MANGIARECon la febbre è d'obbligo con-

sumare pasti leggeri e fre-quenti, per non affaticare l'or-ganismo anche con digestionidifficoltose.

4' Nei primissimi giorni dell'in-fluenza, se l'appetito manca, èinutile sforzarsi. Meglio limi-tarsi a bere molto, acqua, tisa-ne (chiedere suggerimento alfarmacista o all'erborista), spre-mute centrifugati di frutta, ad-dolciti in abbondanza con mie-le o zucchero. Alle bevande, chenon devono essere gelate e nep-pure bollenti, si possono ag-giungere, se desiderato, fruttacruda e cotta e cereali (peresempio semolino, pastina inbrodo vegetale).

Appena l'appetito torna, an-che se flebile, e comunque quan-do la febbre diminuisce, è im-portante ricominciare a man-giare. La temperatura elevatae ia produzione di anticorpi com-portano infatti un aumento deldispendio energetico e un ele-vata utilizzazione di proteine. 11digiuno o una dieta molto scar-sa obbligano l'organismo a in-taccare /e sue riserve e ad an-darsene per primi non sono igrassi, emise magari qualcunopotrebbe sperare, ma le protei-ne presenti nei muscoli.

Per prevenire la perdita ditessuto muscolare ed evitare diindebolirsi è però inutile con-sumare carne (la famosa bi-

stecchina...) o altri cibi protei-ci (formaggio, latte) senza unadeguato supporto di carboi-drati. In questo caso infatti leproteine finiscono con l'essereusate per produrre energia eperdono la loro funzione pla-stica.

Per prima cosa quindi rifor-nirsi di cereali, sotto forma diprimi piatti (eventualmenteche minestre dense, arricchitecon verdure), pane (tostato osenza mollica è più digeribile),fiocchi di cereali tostati. Comeintegrazione energetica, fra unpasto e l'altro, sono utilizzata-li, oltre alla frutta, biscotti sec-chi, marmellata, miele.

Non devono mancare frutta everdura, sia cotte che crude,che oltre alle sostanze indi-spensabili per le difese dell'or.ganismo forniscono fibra, im-portante per prevenire la stipsiprovocata, fra l'altro, dalla vi-ta sedentaria. Per evitare sen-sazioni dì gonfiore è consiglia-bile consumare piccole porzio-ni alla volta, integrando consucchi e centrifugati freschi.

*Fra i cibi proteici scegliere pe-sce, carni bianche (per esempiopollo), uova freschissime; fra ilatticini formaggi freschi, granae yogurt (non freddo di frigori-fero) in quantità non modeste.

Bere in abbondanza è sem-pre importante. Da evitare Teo-

1ER COMBATTERE LA PIÙ CLASSICA MALATTIA INVERNALE CI SONO ANCHE RIMEDI TUTTI

QUI ENZInquinamento, umidità, freddo... Fra tutte le stagioni l'inver-

no è senza dubbio quella che mette l'organismo più alla pro-va. Le cosiddette malattie da raffreddamento sono sempre inagguato e ognuno ha i suoi stratagemmi per difendersi, dietacompresa. Ma è vero che l'alimentazione può aumentare la re-sistenza dell'organismo? Serve il classico bicchierone di spre-muta d'arancia? Quando si ha la febbre bisogna digiunare?Sul tema si mescolano credenze, luoghi comuni, tradizioni, al-cune delle quali hanno il loro fondamento di verità.Come la regola di fare pasti regolari, che assicura un riforni.mento costante di sostanze nutritive evitando all'organismo lostress causato dall'alternarsi di momenti di frugalità eccessi-va (vedi prime colazioni saltate, panini frettolosi...) e abbondantimangiate (cene extraricche).

E

I pasti dovrebbero contenere unamiscela equilibrata di tutti iprincipi nutritivi necessari poi-ché eventuali carenze alimen-tari, come pure gli eccessi, seprotratti nel tempo, possono in-debolire 3e difese immunitarie.Un motivo in più per rimetter-si un po' in carreggiata se si èesagerato durante le feste evi-tando, comunque, diete restrit-tive.Si sa che le vitamine hanno unafunzione protettiva. La più co-nosciuta, sotto questo aspetto, èla C, che entra in gioco nella for-mazione degli anticorpi e delleimmunoglobuline.Le sue virtù vengono talvoltasopravvalutate, perché in effet-ti il suo ruolo preventivo nei con-fronti di influenza e raffreddo-re non è scientificamente dimo-strato, ma pare certo che essa at-tenui i sintomi e acceleri la gua-rigione delle malattie da raf-freddamento.Senza contare che la sua azioneantiossidante previene il dete-rioramento di altri principi nu-tritivi responsabili delle difeseimmunitarie, e i danni causatidall'inquinamento atmosferico.L'effetto benefico della spremu-ta di arancia (1 bicchiere copreil fabbisogno di vitamina C pertutta la giornata) non è quindisolo un luogo comune. Per ar-ricchire l'apporto di vitamina Cè inoltre raccomandabile con-sumare quotidianamente succodi limone (per esempio al postodell'aceto, come condimento) e al-meno un paio di razioni di or-taggi e frutta cruda. Si tratta dibuone abitudini che devono ave-re una continuità: non serve in-fatti fare il pieno di ortaggi efrutta una tantum perché la vi-tamina non può essere accu-mulata. Questi accorgimenti so-

no particolarmente importantiper i fumatori, che hanno unmaggiore fabbisogno di vitami-na C.Altri importanti composti atti-vi sono i betacaroteni, precursoridella vitamina A, presenti negliortaggi di colore giallo, arancio,rosso e verde vivo, dotati diun'azione protettiva delle mu-cose delle vie respiratorie e im-munostimolante.Al cocktail protettivo ci sono inol-tre da aggiungere la vitaminaE, che si trova soprattutto neglioli vegetali, nei semi oleaginosie nei cereali integrali e il sele-nio, contenuto in particolare inpesce, cereali integrali, uova e al-cune verdure. Va poi ricordato Iozinco, minerale necessario perla formazione degli anticorpi,presente in diversi alimenti fracui alcuni cereali integrali, comel'avena e la segale, nei legumi,nel germe di grano, nei fruttioleosi (noci, nocciole, ecc.) e in di-verse qualità di verdura (in par-ticolare carote, cipolle e spinaci).Infine sono importanti, per lasintesi di alcuni composti data-ti di proprietà immunoregola-trici, gli acidi grassi insaturi pre-senti negli oli vegetali spremu-ti a fredda (l'elio d'oliva, anchese non è fra i più ricchi di insa-turi, sembra uno dei maggior-mente raccomandabili) e nelgrasso di alcuni pesci, fra cuiquello azzurro (sardine, sgom-bri...).Oltre a questi principi nutritivici sono poi altri composti attivi,soprattutto nei cibi vegetali, chesecondo le ricerche più recentisembrano avere un ruolo an-tiinfettivo e immunostimolante.Nell'universo, ancora poco esplo-rato, dì queste sostanze emer-gono i flavonoidi, contenuti inalcuni ortaggi e nel vino rosso,

l'al3 icin a dell'aglio, i sui ti di, pre-senti sia in aglio che cipolla, i do-zianti e glisozinati, che si trovanonel rafano, nel crescione e nellasenape.Il mondo dei vegetali apparesempre più importante per lanostra alimentazione anche per-ché, influenza a parte, la mag-gioranza di queste sostanze sem-brano essere datate di un'azio-ne preventiva contro i tumori.Fra i cibi animali invece pareparticolarmente utile per raffor-zare le difese immunitarie lo yo-gurt. Contribuisce in modo de-terminante a mantenere l'equi-librio della flora batterica inte-stinale e si rivela un efficace an-tidoto soprattutto contro le for-me influenzali che colpisconol'intestino.Una dieta ricca di ortaggi e frut-ta freschi (di cui almeno un paiodi razioni al giorno crude), cerealie legumi, arricchita con condi-menti naturali, come l'olio d'oli-va, pesce azzurro, yogurt o altrilatticini fermentati, piccolequantità di semi oleosi (peresempio zucca, girasole) e alcu-ni insaporenti, fra cui aglio, ci-polla, erbe aromatiche crude, èsicuramente una buona fonte ditutte Ie sostanze necessarie perconservare al meglio le difesedell'organismo. Si tratta, del re-sto, di un modo di mangiare con-sigliabile in qualsiasi stagione,a prescindere dall'influenza.Se gli ingredienti sono ben equi-librati non servono particolariintegratori vitaminici (a menoche non sia il medico a consi-gliarli) anche perché è ben dif-ficile che riproducano il saluta-re effetto combinato dei molte-plici principi attivi protettoripresenti nei cibi. La natura ri-serva ancora segreti inimitabi-li.

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qbasumoQuindicinale dl Coop Lombardia/ 1-15 febbraioTiratura 157.003 copk

Comitato diTeam-ione

Comitato RegionaleLombardo

Antonio Bertolinl, Urgo Ferraio,Marco Maggi, Enrico bligliavneca,Daniele Molirasio. UgoEarl. Rossi, Ad& fra Scalpelli.Giorgio Vona

Direttoreresponsabile Adolfo Scalpelli=ella di

- one Andrea Pertegara

Editrice Coop Viale Famagosta 75Lombardia 2.0142 Milano • Tel. 895931Progetta Franco Malagutigrafico M.uia Rea, Torri

Impaginazione Ccop "ft Guado"impianti Coltene IM11 • Tel. 02-97211.1

AtEanpuAutorittaainne del Trib. di M i lanen. 144 del 14 aprile 1912

Associato allaUnione Stampa Periodica italiana

La carta di Quale Consumo salva gli alberi e noninquina rari, quando viene prodreia. E Carla ecologica

DALL'UNIONEEUROPEAA cura di Vera Squarcialupi

UN PROGRAMMAEUROPEO PERIL CONSUMATOREMODERNOLa Commissione europea ha varato unprogramma triennale (dal 1996 al 1998)per i consumatori europei che voglionouscire dal regime di "tutela" per "entra-re in politica", cioè per usare la politicanel suo vero significato di "possibilità discelta". Questo, in sintesi, il nuovo pia-no d'azione triennale che si basa sul nuo-vo ruolo che il consumatore deve averecome protagonista del grande mercato in-terno fatto dall'unione dei mercati di 15Stati, destinati ad aumentare.

COSA SI OFFRE ALCONSUMATORE EUROPEOL'Unione europea offre ai consumatori di:1) migliorare la loro istruzione e infor-mazione nei confronti dei consumi;2) rafforzare le garanzie verso i loro in-teressi;3) risolvere i problemi degli utenti deiservizi finanziari;4) proteggere i loro interessi anche come"utenti dei servizi pubblici (acqua, luce,gas, trasporti, telecomunicazioni, sanità);5) adottare provvedimenti perché dai ser-vizi informatici si possano trarre maggiorivantaggi;6) aumentare la fiducia nei generi ali-mentari;7) aumentare il numero e la qualità del-le associazioni dei consumatori;8)incoraggiare l'abbandono dell'usa e get-ta" per rivolgersi a beni durevoli;9) sostenere i paesi dell'Europa centraleed elaborare politiche in favore dei con-sumatori;sumatori;10) avviare una politica dei consumato-ri nei paesi in via di sviluppo.

I PRINCIPI CHE ISPIRANO ILPROGRAMMALa linea che ispira questo programmad'azione è che ormai ci troviamo di fron-te a un consumatore maturo che dispo-ne di mezzi per difendersi da solo.Quando tali mezzi non sono sufficientivanno migliorate le associazioni dei con-sumatori come pure l'accesso alla giu-stizia. Concludendo, i principi sui qualiè fondato il Piano d'azione triennale del-la Commissione europea per la politicadei consumatori sono: a) meno legislazionee più istruzione e informazione; b) in-troduzione della "dimensione consuma-tori" in tutte le altre politiche e in modospeciale in quelle che riguardano lo svi-luppo della società informatica; ol mag-giore attenzione ai servizi rispetto ai pro-dotti; cl) introduzione di una politica deiconsumatori anche nelle relazioni con glialtri popoli che non fanno parte dell'U-nione europea.

AC

LATAGLIOLINI CON LA ZUCCAIngredienti per 4 persone: 280 g di tagliolini all'uovo, 1 bella fetta di zuc-ca, 4 cucchiai di parmigiano, 1/2 bicchiere di latte, sale, noce moscata q.b.,1 noce di burro, 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva, 1 rametto di rosma-rino.

Pelate e mandate la zucca, tagliatela a quadretti e fatela cuocere, con pocaacqua, insieme al rosmarino, condita con un goccio d'olio e un pizzico di sa-le, a pentola coperta. Quando è tenera eliminate il rosmarino, unite il lattee frullatela (oppure schiacciatela con una forchetta). Aggiustate di sale e dinoce moscata e fate cuocere ancora 2 minuti.Cuocete la pasta, al dente, in abbondante acqua salata. Scolatela e condite-la con il sugo di zucca. Unite 3-4 cucchiai della sua acqua di cottura, il bur-ro, il parmigiano, mescolate e servite immediatamente, su piatti caldi.

Proteine 15 gCarboidrati 14 g

Grassi 21 gCalorie 411

SOGLIOLA CON VERDURE A VAPOREIngredienti per 4 persone: 4 filetti di sogliola freschissimi, già puliti, 4gambe di sedano, 4 carote, 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 cipolla,il succo di l limone, un cucchiaio di prezzemolo tritata finissimo, sale q.11,1bicchiere di vino bianco.

Tagliate la cipolla a fette e mettetela in una pentola per la cottura a vapo-re, insieme al vino bianco e a un'uguale quantità di acqua. Portate a ebolli-zione, a pentola coperta. Riducete a dadini la verdura, dopo averla monda-ta e lavata e disponetela in un castello. Mettetela sopra al fumetto prepa-rato e fatela cuocere per 5 minuti. A questo punto aggiungete i filetti di so-gliola, precedentemente leggermente salati e unti di olio. Fate cuocere cir-ca 10-12 minuti. Nel Frattempo preparate un'emulsione con un succo di li-mone, sale q.b., l'olio extravergine e lasciatela intiepidire a bagnomaria. Quandole sogliole sono cotte disponetele su 4 piatti caldi, guarnitele con le verduree cospargete il tutto con l'emulsione di olio e limone. Spolverizzate con il prez-zemolo e servite subito.

Proteine 16 g

Grassi 10 gCarboidrati 2 g

Calorie 199

:ASA LI N Gg~.1111111~1~1.1

!esso di bevande alcoliche. Illessico vino caldo, per esempio,iuò favorire cefalee e conge-stione delle mucose. Meglio,úuttoste, un bicchiere di rossoil naturale, durante i pasti.

' La cucina deve essere moltosemplice e digeribile: niente'ritti, intingoli e pochi grassiturante la cottura. Ecco un:sempio di dieta per ricostitui-•e le energia.. senza dimenti-2re che il riposo è la cura mi-;fiore.

dattino1 tazza di yogurt con 1 cuc-chiaio di germe di grano, inpolvere, 3-4 fette biscottatecon un filo di miele;1 mela grattugiata con succodi limone e miele;1 tazza di te.

3ranzoSpremuta di agrumi o centri-fugato di agrumi e verdure;Tagliolini con purea di zucca;1 uovo alla coque;Insalata di carote, sedano,succo di limone.

lurante il pomeriggioTe al miele, Fette biscottate obiscotti secchi;Frutta fresca di stagione.

ienaPassato di verdura con orzo;Sogliola con verdure a vapore;Frutta fresca di stagione.

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1~3~AffierDI PRTPhITIMFONSNI E DI DURATA

L'ARTE DEL RISPARMIOSULLA BOLLETTA DELLA LUCEdi Luciano Didero

In questi anni gli italianihanno dovuto impararel'arte del risparmio inmolti campi, spesso fa-cendo rinunce o rinvian-do nel tempo gli acquisti.Ma in materia di energiaoggi possiamo risparmia-re (e dare una limatinaalla bolletta elettrica, ol-tre che a contribuire allalimitazione dell'effettoserra) senza perderci nel-le prestazioni, ma facen-do un investimento a lun-go termine, e in questaoccasione parliamo diquella parte dei consumidi energia che se ne vanell'illuminazione dellacasa. Risparmiare è pos-sibile adottando lampa-dine elettroniche per l'il-luminazione della casa,apparse sul mercato daalcuni anni ma non an-cora ben conosciute dalconsumatore riguardo al-le prestazioni, e certa-mente tenuto lontano daquesto prodotto per viadel prezzo d'acquisto che,al primo impatto, puòsembrare molto elevato enon giustificato: necessi-ta quindi di una spiega-zione che lo motivi versoun acquisto che, diceva-mo, va visto come un in-vestimento proiettato ne-gli anni. Vediamo alloracosa è necessario sapereper affrontare l'argomen-to del risparmio attra-verso la luce: in primo luo-go il prezzo, quindi i con-sumi, poi la durata, e inconclusione, ma di im-portanza fondamentale,l'informazione.

I PREZZIIl consumatore si troveràdi fronte a notevoli diffi-coltà nel fare il confrontotra il prezzo delle lampa-dine a risparmio energe-

tiro e quello delle lampa-dine tradizionali. perchéqueste ultime sono spes-so offerte con modalità di-verse (confezioni singolee doppie, per esempio I. Inogni caso proponiamo al-cuni esempi tipo che ogmu-no può trovare nella gran-de distribuzione [al soli-to parliamo di prezzi nor-mali, al di fuori delle of-ferte speciali).Prendiamo una delle lam-padine più usate, quellada 100 watt.Si può trovare in confe-zione doppia ad un prez-zo medio di 3000-3500 li-re, ovvero non più di 2000lire al pezzo.Una lampadina a rispar-mio energetico della po-tenza corrispondente hainvece un prezzo che puòandare dalle 30.000 alle34.000 Iire: la differenzaall'atto dell'acquisto è ta-le che se il confronto sifermasse a questo puntonon ci potrebbe essereneanche l'inizio di unacompetizione tra i due ti-pi di prodotto.Ma se si continua ad ap-profondire lo studiodell'offerta alternativa al-la lampadina tradiziona-le se ne può capire Ia va-lidità, a partire dall'ar-gomento del consumo.

13 Xr! ?r, i i .

IL CONSUMOLe lampade a risparmioenergetico fanno vera-mente quello che pro-mettono: accanto ad unaottima prestazione in ter-mini di efficacia - dannouna luce bianchissima -offrono la stessa potenzadelle lampadine normalicon un consumo che me-diamente è pari al 20%.Citiamo qualche data pre-so direttamente dai pro-dotti in commercio:

lampadina a lampadinarisparmio tradizionaleenergetico

5W 25W15 W 75 W20 W 100 W32 W 150 W

A questo punto iI consu-mo dichiarato dalle lam-padine elettroniche dob-biamo tradurlo in rispar-mio in termini stretta-mente economici, ovveronell'utilizzo reale nella ca-sa di ognuno di noi.Prendiamo come esempioil costo di un KWh di unafascia media di consumo(è la tariffa normale perchi ha la residenza in quel-la abitazione, come è no-to se si tratta di una se-conda casa la corrente co-

sta di più): avremo,nell'autunno 1995, circa220 lire, tutto compreso,per l KWh. I conti relati-vi al risparmio tra le lam-padine tradizionali edelettroniche dobbiamoquindi farli tenendo pre-sente i consumi 'reali",moltiplicando il vantag-gio di un'ora di luce per ilnumero di ore di accen-sione al giorno, negli an-d: per questo dicevamoche si tratta di un inve-stimento a lungo termi-ne, tale da rendere accet-tabile un prezzo d'acqui-sto che a prima vista èmolto penalizzante per ilprodotto più innovativo.Facciamo allora il caso ti-po sempre con la nostralampadina da 100 watt(20 watt nel caso dellalampadina elettronica):supponendo che rimangaaccesa due ore e mezza algiorno avremo un rispar-mio di oltre 40 lire gior-naliere. Può sembrare po-co ma negli anni diventamolto: oltre 15.000 lireall'anno, più di 30.000 li-re in due anni, fino a cir-ca 200.000 lire nel giro didieci anni (questo calcoloperaltro corrisponde aquanto dichiarato in unapubblicità di lampadineelettroniche, e della veri-

dicità del messaggio co-me consumatori possia-mo essere particolarmen-te soddisfatti). Ma soffer-miamoci un momento suldato relativo a due anni diutilizzo: non sarà sfuggi-to che in sostanza la lam-padina elettronica, cosìcara all'acquisto, dopo dueanni si è già ripagata, e daquesto punto di pareggioin poi si ha un risparmioeffettivo e significativo an-no dopo anno. Ancora piùinteressante è parlare di"risparmio familiare": seadottiamo questa formadi illuminazione per tut-ta la casa (una casa me-dia, intorno ai 100 mq.,diciamo di cinque vani) siavrà un risparmio che inun decennio potrà supe-rare il milione e mezzo (aicosti energetici di oggi, enon potrà che aumentareparallelamente aIl'au-mento delle tariffe elet-triche). Tale risultato saràpossibile naturalmente secambiamo l'illuminazio-ne di tutta la casa, rea an-che modificandola pro-gressivamente, man ma-no che sì bruciano le lam-padine tradizionali, siavrà comunque un risul-tato già interessante peril nostro bilancio.

LA DURATAQuesto è l'altro argomen-to veramente importante afavore delle lampade elet-troniche: mentre passanogli anni non richiedono, alcontrario di quelle tradi-

rionali, di essere sostitui-te. Infatti ne viene dichia-rato un tempo di vita (o difunzionamento) lunghissi-mo, mediamente 6 o 10 vol-te rispetto alle lampadinetradizionali (per esempiosi legge sulle confezioni chela durata è prevista in8.000 ore, pari a 8 lampa-dine tradizionali che du-rano solo 1.000 ore).Quindi, oltre al risparmionei consumi, dopo il se-condo anno si ha anchequello nell'acquisto dellelampadine, non più neces-sario, anch'esso negli armipiuttosto interessante.

L'INFORMAZIONEIl consumatore che si av-vicina con curiosità allelampadine a risparmioenergetico si trova di fron-te ad una informazionemolto più estesa e chiaradì quella che si ha nellageneralità dei prodotti delsettore elettrico, e natu-ralmente non confronta-bile con quella presentesulle lampadine tradizio-nali, che per essere da sem-pre in uso non richiedonoparticolari spiegazioni.Invece nel caso del pro-dotto innovativo si ha unachiara indicazione sia delrisparmio in watt, sia del-la durata rispetto al pro-dotto tradizionale.Così anche ii consumato-re che voglia prendere no-ta di alcuni dati, e farsidue conti prima dell'ac-quisto, potrà giungere airisultati che abbiamo mo-strato. E potrà sceglierenon sulla base del mes-saggio pubblicitario (co-munque veritiero, comeabbiamo detto), ma sullabase di una propria stimae grazie alle proprie capa-cità di analisi del rappor-to tra prezzo e qualità, co-me del resto si dovrebbe fa-re per tutti gli acquisti si-gnificativi,

DALLA STAMPA A cura di Luciano Didero

DALLAGUERRAALLA PACECon la caduta del Muro di Berlinosi è accentuata la tendenza al di-sarmo delle grandi potenze. Edagli USA ci viene una notizia cheoffre un doppio interesse: i "sa-telliti spia", strumenti di osser-vazione indubbiamente moltoevoluti, se non serviranno piùper tenere sotto controllo i mo-vimenti dall'avversario, potran-no essere "riciclati" per scopi ci-vili di grande importanza per ilpianeta. Infatti potranno sei-vi-re perla tutela dell'ambiente, te-nendo sotto controllo zone parti-colarmente a rischio, oppure didifficile accesso, quindi di difficilecontrollo da parte dell'uomo, e sistima che nel 2020 si avrà unquadro d'insieme dello stato del-la terra oggi impensabile.

IO NON FUMOMolti di noi non fumano, almeno cosi pensa-no, In realtà lo fanno a causa del "fumo pas-sivo": è questo uno degli aspetti più inquie-tanti da affrontare parlando del fumo, e unrecente rapporto dell'ISTAT ci dice che se iFumatori "attivi" sono circa 12 milioni, quel-li "passivi' sono di più, 16 milioni all'internodella famiglia (e qui chi ne subisce l'effetto so-

Il 1995 è stato l'armo nel quale è stata fattauna nuova legge per disciplinare il flusso de-gli immigrati in Italia. Se una legge è certa-mente necessaria, è però il caso di ricordareche non si può sfuggire alla regola dei grandinumeri che il fenomeno della migrazione por-ta con sé: i paesi del nord del mondo vedonoil problema dal loro punto di vista e trovanoelevate il numero attuale degli immigrati; peresempio un milione di persone per l'Italia puòessere un dato molto difficile da gestire. Mala parte povera del pianeta ha, dal punto divista dei numeri, molte di più "da dire": bastapensare che nei prossimi trenta anni la terra

no soprattutto i bambini), negli. uffici (spes-so nonostante i divieti), in luoghi pubblici,ecc. E se in Italia gli uomini che fumano ne-gli ultimi venti anni sono calati di un buon20%, le donne sono consumatrici stabili di ta-bacco (il 16% delle donne fuma), un dato che,occorre precisare, è comunque la metà di quel-lo degli uomini.

vedrà quasi un raddoppio della sua popola-zione, e quei tre miliardi in più di abitanti na-sceranno in modo quasi esclusivo nei paesi piùpoveri, mentre come è noto il mondo svilup-pate è intorno alla "crescita zero" della nata-lità. Si crea così "una macchina' che per orasi muove in una sola direzione: decine di mi-lioni di persone che migrano versoi paesi piùricchi , perché nei loro paesi la sopravvivenzadiventa sempre più difficile. Di questa problemadovremo quindi occuparcene sempre più spes-so, ma l'unica vera soluzione sarebbe quelladi 'esportate lo sviluppo": forse così le grandimigrazioni potrebbero almeno rallentare.

POVERI SOLDIAlla fine del 1995 è stato possibi-le sapere se, attraverso le nostrescelte economiche, siamo diventa-ti più ricchi o più poveri rispettoall'anno precedente, e anche sequeste valutazioni non hanno ne-cessariamente valore per il futu-ro, sono però un segnale del qua-le si può tenere conto.E diventato un po' "più ricco" chiha investi to i propri risparmi in ti-toli di stato (BOT, CCT, BTP), o infondi obbligazionari. E diventato"più povero" chi ha puntato suifondi azionari (in questo caso il ri-sparmio è stato decurtato di un 6per cento), o in azioni: la borsa haperso nel corso dell'anno intorno al12 percento, però un mercato azio-nario molto basse potrebbe essere"buono" per il futuro. Una avver-tenza per affrontare questo argo-mento così difficile: informarsi be-ne e da persone competenti e, perquanto possibile, disinteressate

MIGRAZIONI E IMMIGRAZIONE

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URONUOVO SECOLO SENZA LA LIRA.CIRCOLERA... E

AVRÀ LO STESSOVALORE CHE OGGIHA L'ECU, CIOE2000 LIRE CIRCA.IN VETRINA MERCICON IL DOPPIOPREZZO

NOSTRA MONETADEL 2000

di Vera Squarcialupi

Col nuovo millennio la li-ra andrà in pensione e la-scerà il posto all'EURO, lanuova moneta che - da so-la - cinolerà nei mercati dei15 Paesi dell'UnioneEuropea, avviati ad esse-re molti di più.Pensionate, come la lira,saranno le sterline, le pe-setas, i marchi, i franchi, ifiorini, le dracme, le coro-ne, gli scellini , gli escudos:tutte monete con storie glo-riose ma, all'infuori delmarco, tutte più o menosofferenti. La nuova mo-neta unica europea varràcirca 2000 lire, cioè avrà lostesso valore dell'ECU, no-me preso dall'unità mone-taria convenzionale dell'U-

nione Europea da Euro-pean Currency Unit.Quando nacque era l'anno1979 ed era entrato in vi-gore lo SME - SistemaMonetario Europeo.Dunque al nuovo Euro do-vremo abituarci e impara-re che se uno di noi oggiguadagna circa 2 milionimese, gli Euro che entre-ranno nelle sue tasche inrealtà saranno 2000. Einoltre se vorrà compera-re un paio di scarpe da100.000 lire, col prezzo inEuro saranno 50. A pro-posito, non si sa ancora sequesta moneta avrà unplurale ufficiale, magariEuri per noi italiani edEuros per i cittadini di lin-gua inglese. Ma forse que-sto lo decideranno i popo-li. Proprio per risolvere i

molti problemi che incon-treranno i consumatori, in-comincerà quato prima alivello europeo una cam-pagna per rendere fami-gliare il valore della nuo-va moneta paragonata a

Ecusulla viadel Inunnanra

quella che sparirà dalla cir-colazione. Si incoraggerà,infatti, a presentare lemer-ei col doppio prezzo, tantoper fare I occhio e per nonsentirsi stranieri in patria,un po' come succede quan-

do si va all'estero e al mo-mento di pagare son dolo-ri. Prima della decisionesul nome della futura mo-neta unica europea, presadurante il Consiglio dei mi-nistri dell'Unione europeaa Madrid il 15 dicembrescorso, varie erano stateleiniziative di prestigiosimezzi di comunicazione dimassa (BBC, Libération,Internet, Corriere dellaSera, The Guardian, ecc.)per cercare un nome da de-stinare alla nuova moneta,Le proposte erano oscilla-te fra "fiorino;', gloriosa mo-neta fiorentina nata nel13° secolo il cui nome è bentraducibile in tutte le lin-gue europee (florin, fieu-rin, fiorirle, fintine, floilin)a "soldo" che sa un po' di li-quidazione nel francese

"solde", cioè "svendita", enell'inglese "sold", vendu-to. Poi c'erano stati nomi difantasia come "franken",fusione fra franco e marco,fino al bagno di classicitàcon "sestertia", gloriosa mo-neta dell'antica Roma chea quei tempi fu una speciedi Unione europea.Accanto a queste fiaccaro-no le proposte più svaria-te, molte delle quali attin-sero alla numismatica del-le monarchie come corona,ducato, rea). Ma che avreb-baro detto gli stati repub-blicani (Italia compresa),loro che sono in maggio-ranza, anche se di poco - 8contro 7 - rispetto agli sta-ti monarchici?Insomma, le occasioni didibattito in Europa non fi-niscono mai.

COME CAMBIA IL MONDO DELLE POVERTÀ IMME~.UNA NUOVA MOSTRA CHE AFFRONTA I TEMIDELL'EMIGRAZIONE I CAMBIAMENTI DELLEFORME E DEI PROTAGONISTI. SOUDARIETA,RAZZISMO, EMARGINAZIONE, INTEGRAZIONE.LE INIZIATIVE COOP SUL TEMA

DAI "MACARONÌ" ITALIANIAl "VU' COMPRA"' EXTRAEUROPEI

Nel corso dell'anno, nu-merose sono state le ini-ziative organizzate daiComitati soci che si sonooccupati del tema dell'e-migrazione e della solida-rietà- Uno strumento perqueste iniziative è statala bella mostra preparatadal Comitato soci diCremona e dai circolo fo-

ra. fico il Caminetto inti-tolata colori della pelle'.E tema della solidarietàe dell'emigrazione saràuno di quei filoni che pro-seguira/lel corso del 1996,dunque un ulteriore in-cremento delle iniziativescolastiche dedicate a que-ste tematiche ('Tutti i gu-sti sono giusti", "Consumidel Nord prodotti del Sud","Noi e la moda") e l'accor-do con l'editore Teti perutilizzare la mostra'Macaronì, va' curnpra"'organizzata dall'editore

stesso con l'alto patroci-nio del Consiglio nazio-nale dell'Economia e delLavoro e della SocietàUmanitaria di Milano.Tutti conosciamo il ter-mine "Vu' curnpra'", mapochi ricordano che l'ap-pellativo macaronì (conl'accento tonico sulla i) ve-niva usato dai francesi perindicare beffardamente inostri connazionali emi-grati oltralpe.La mostra è composta da31 pannelli che sviluppa-no un percorso espositivodi quasi 28 metri. Ognipannello è stampato a co-lori, incorniciato da asti-celle metalliche.Curatori della mostra so-no Emilio Franzinadell'Università di Verona,Mara Tognetti dell'Uni-versità degli studi diMilano, e Ada Loculidell'Università degli stu-

di di Torino, studiosi notied apprezzati nel mondoaccademico che sì sono val-si di numerosi archivi e diuna ventina di fotografi. Itesti, i grafici, i documen-ti e le foto, spesso inedite,inducono il visitatore a re-cuperare la memoria diun pezzo importante del-la nostra storia dimentica-ta é a riflettere sugli aber-ranti pregiudizi dell'intol-leranza e del razzismo.Ma entriamo nel meritodella mostra partendo dal-le cifre.Furono 27 milioni gli ita-liani che in un secolo emi-grarono per la disperazio-ne in ogni parte del mon-do in cerca di un qualsia-si lavoro; 27 milioni, paricioè all'intera popolazio-ne italiana nell'anno del-la sua unificazione nazio-nale e circa la metà dellapopolazione attuale.

Nei 31 pannelli della mo-stra si intrecciano le vi-cende dell'emigrazione dioggi, affrontate in tutti i lo-ro aspetti attraverso rana-lisi comparata. Ogni pan-nello mette a confrontouna tematica particolare,quali le cause, i precurso-ri, i luoghi, le partenze, iviaggi, gli arrivi, l'acco-glienza,lacasa.illavoro,

mestieri, gli infortuni, imorti sul lavoro, le donne,i bambini, la famiglia, lavita domestica e il man-tenimento delle proprieusanze. La mostra non di-mentica naturalmente lemigrazioni interne (dalNordest al Nordovest, dalSud al Nord) che hannoinfluito nel profondo del-la vita sociale, politica eculturale del nostro Paese.Come abbiamo già dettosono stati 27 milioni gliemigrati, eppure i libri di

storia non dedicano a que-sto fenomeno che pochepagine, spesso poche ri-ghe,Ecco perché questa mo-stra può diventare un uti-le strumento per le scuo-le, inserendosi in quellaesperienza di lavoro chehanno i nostri comitati so-ci nell'organizzare le visi-te guidate.La mostra offre una con-tinuità storico-sociale delfenomeno migratorio nel-la società italiana che len-tamente e gradualmentecambia forme e protago-nisti. L'Italia, da terra diemigranti per oltre un se-colo, diventa ora meta disperanze e di conquista.Dopo il dramma dell'emi-grazione l'Italia vive oggiil fenomeno contrario,quello dell'immigrazionedai paesi extra comunita-ri. La situazione di oggi è

allarmante sul piano so-ciale, civile e culturale per-ché una fitta rete di pre-giudizi, di timori, di egoi-smi sfociano sempre piùfrequentemente in atti diintolleranza e in manife-stazioni di violenza razzi-ste.E molti italiani, immemoridel nostro passato, assu-mono una condotta intol-lerante e razzista controcui la mostra lancia un in-vito allo studio e alla ri-flessione.Invito che noi, consci deiprofondi legami di solida-rietà dai quali prende lin-fa e vigore il movimentocooperativo, rivolgiamo ai80ci e a tutti coloro cheavranno modo di vederela mostra o di partecipa-re ad iniziative su questotema organizzate dai no-stri Comitati soci.

Fulvio Bella

Qui a fianco: MarcoRigarianfi, Piacenza -'Ferragosto"

A desina: Nano blandi,

7 MoniecchIa E. IREI -

"Indifferenza"

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PROTEZIONE iQUOTA ASSOCIATIVAANNUA PER PERSONAL. 500.000

RICOVERIPrevede i seguenti rimborsi:

1) Interventi di alta chirurgiaRimborso fino a 50 milioni di lire per anno e perpersona,Rimborso delle spese in base al tariffario dellaMutua se si utilizzano case di cura nonconvenzionate.

2) Ricovero in ospedali pubblici(corsia comune e ogni altro ricovero gratuito)• diaria giornaliera in ospedali

in Italia L. 50.000• diaria giornaliera in ospedali

all'estero L. 100.000• diaria giornaliera per alta

chirurgia in ospedali all'estero L. 200.000

3) Ricoveri in clinica e ogni altro ricoveroa pagamentoRimborso giornaliero onnicomprensivo di L.300.000, elevato a L. 400.000 in caso di ricoveroper l'accertamento e il trattamento medico e/ochirurgico delle neoplasie maligne.

SPECIALISTICAE DIAGNOSTICA

Prevede i seguenti rimborsi:

1) Esami di laboratorio e diagnosticaRimborso dell'80% delle spese effettivamente so-stenute e documentate se si utilizzano le struttu-re sanitarie convenzionate.Rimborso delle spese in base al tariffario dellaMutua se si utilizzano strutture sanitarie non con-venzionate.

2) Visite specialisticheRimborso da lire 60.000 a lire 80.000 per ogni vi-sita specialistica.

3) TicketRimborso totale dei tickets pagati alle USSL peresami di laboratorio, indagini diagnostiche e visi-te specialistiche.

Sconti per la famigliaLa terza persona del nucleo famigliare fruisce diuno sconto del 30%, la quarta persona di uno scon-to del 40%, la quinta persona di uno sconto del 50%.Esempi:Nucleo famigliare di 3 persone L. L350.000Nucleo famigliare di 4 persone L. 1.650.000Nucleo famigliare di 5 persone L. 1.900.000

PROTEZIONE 2QUOTA ASSOCIATIVAANNUA PER PERSONAL. 480.000

RICOVERIPrevede i seguenti rimborsi:

1) Cliniche convenzionateRimborso completo delle spese relative alricovero (degenza, sala operatoria, mediciconvenzionati, esami, farmaci, ecc.). Sonoesclusi gli extra. Eventuali voci non compresenella convenzione sono rimborsate in base altariffario della Mutua.

2) Cliniche non convenzionate e ognialtro ricovero a pagamentoRimborso secondo gli importi previsti daltariffario della Mutua.

3) Ricovero in ospedali pubblici(corsia comune e ogni altro ricovero gratuito)• diaria giornaliera in ospedali

in Italia L. 50.000• diaria giornaliera in ospedali

all'estero L. 100.000• diaria giornaliera per alta

chirurgia in ospedali all'estero L. 200.000

4) Ricoveri all'esteroOltre a quanto previsto ai punti 2-3 èprevisto il rimborso per le spese di viaggio incaso di ricoveri in ospedali pubblici esteri perinterventi di alta chirurgia.

Sconti per la famigliaLa terza persona del nucleo famigliare fruiscedi uno sconto del 30%, la quarta persona diuno sconto del 40%, la quinta persona di unosconto del 50%.Esempi:Nucleo famigliare di 3 persone L. 1.296.000Nucleo famigliare di 4 persone L. 1.584.000Nucleo famigliare di 5 persone L. 1.824.000

Limiti di età: l'iscrizione alle Protezioni 1 - 2 -3 - 6 è possibile fino al compimento dei 60° annodi età.

Decorrenza e assistíbilità: per i ricoveri la de-correnza è dalle Ore 24 del giorno di iscrizione incaso di infortunio, dopo 30 giorni in caso di ma-lattia e 300 in caso di parto. L'assistibilità è perun massimo di 90 giorni all'anno. Per laSpecialistica e la Diagnostica la decorrenza è do-po 90 giorni dal giorno di iscrizione.

Quota sociale 'Insieme Salute" per perso-na L. 100.000 (una tantum). E obbligatorial'iscrizione dell'intero nucleo famigliare.Non sono assistibili malattie preesistenti almomento dell'iscrizione.

PROTEZIONE 3QUOTA ASSOCIATIVAANNUA PER PERSONAL. 800.000

RICOVERIPrevede i seguenti rimborsi:

1) Cliniche convenzionateRimborso completo delle spese relative al ricovero(degenza, sala operatoria, medici convenzionati,esami, farmaci, ecc.). Sono esclusi gli extra.Eventuali voci non comprese nella convenzione so-no rimborsate in base al tariffario della Mutua.

2) Cliniche non convenzionate e ogni altro ri-covero a pagamentoRimborso secondo gli importi previsti dal tariffa-rio della Mutua.

3) Ricovero in ospedali pubblici(corsia comune e ogni altro ricovero gratuito)n diaria giornaliera in ospedali

in Italia L. 50.000• diaria giornaliera in ospedali

all'estero L. 100.000• diaria giornaliera per alta

chirurgia in ospedali all'estero L. 200.000

4) Ricoveri all'esteroOltre a quanto previsto ai punti 2-3, previsto il rim-borso delle spese di viaggio in caso di ricoveri in ospe-dali pubblici esteri per interventi di alta chirurgia.

S PECIALISTICAE DIAGNOSTICA

Prevede i seguenti rimborsi:

1) Esami di laboratorio e diagnosticaRimborso dell'80% delle spese effettivamente soste-nute e documentate se sì utilizzano le strutture sa-nitarie convenzionate.Rimborso delle spese in base al tariffario della Mutuase si utilizzano strutture sanitarie non convenzionate.

2) Visite specialisticheRimborso da lire 60.000 a lire 80.000 per ogni vi-sita specialistica.

3) TicketRimborso totale dei tickets pagati alle USSL peresami di laboratorio, indagini diagnostiche e visi-te specialistiche.

Sconti per la famigliaLa terza persona del nucleo famighare fluisce diuno sconto del 30%, la quarta persona di uno scon-to del 40%, la quinta persona di uno sconto del 50%.Esempi:Nucleo famigliare di 3 persone L. 2.160.000Nucleo famigliare di 4 persone L. 2.640.000Nucleo famigliare di 5 persone L. 3.040.000

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Limiti di età: l'iscrizione a questa forma di as-sistenza è possibile fino al compimento del 75" an-no di età.

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1) Interventi di alta chirurgiaRimborso fino a 50 milioni di lire all'anno e perpersona.

2) Ricovero in ospedali pubblici(corsia comune e ogni altro ricovero gratuito)• diaria giornaliera in ospedali

in Italia L. 50.000• diaria giornaliera in ospedali

all'estero L. 100.000• diaria giornaliera per alta

chirurgia in ospedali all'estero L. 200.000

3) Ricoveri in clinica e ogni altro ricoveroa pagamentoRimborso giornaliero onnicomprensivo di L.300.000, elevato a L. 400.000 in caso di ricoveroper l'accertamento e il trattamento medico alochirurgico delle neoplasie maligne.

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INDENNITÀ GIORNALIERAQuesta assistenza prevede contributi giornalieriper ogni giornata di ricovero (in ospedali o casedì cura sia in Italia che all'estero) fino a un mas-simo di 180 giorni all'anno.

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bile di Cittadella. A votazio-ne segreta viene eletto il sot-toscritto Giovanni Rossi, co-me segretariodell'Associazione".Il podere che Mori mette adisposizione, Cittadella, è co-stituito da un agglomerato diventi solide case di contadi-ni e di corrispondenti co-struzioni agricole e, intornoa questo piccolo villaggio (do-ve, vicino alla casa padrona-le, è stato fatto costruire l'asi-lo infantile), si estendono 120ettari di terreno piano bencoltivato.Le colture maggiori sono fru-mento, mais, prato, viti, al-levamento del bestiame e deibachi da seta.Affrontato il problema dellagestione e del capitale circo-lante, "sì realizza l'accordofra la Società dei contadini ela Ditta Cirio, in questi ter-mini• a Cittadella si sareb-bero piantate colture i cuiprodotti la Ditta Cirio avreb-be comprato a prezzo pre-stabilito. Come caparra Cirioavrebbe sborsato L. 50.000garantendosi sulle scorte esui frutti pendenti".La grave difficoltà del capi-tale d'esercizio sarà risoltada Mori (divenuto tesoriere)che anticiperà il danaro ne-cessario per le spese giorna-liere e per il salario quindi-cinale.Tutti i lavori agricoli neces-sari, come l'allevamento delbestiame, la coltivazione deicereali, la coltura prativa, l'ir-rigazione, svolti in modo eper l'interesse collettivo, so-

e e per l'avvocato Guido Miglioli, ilaP"bolscevico bianco", il cattolico del-le Leghe contadine che agli inizi dei se-colo si batteva lungo Le plaghe cremo-nesi per la gestione consociata della ter-ra, la pietra sepolcrale Io celebra con!iscrizione "Il contadino riposa - l'ideacammina", quale epitaffio per il dottorGiovanni Rossi detto Cardias del qua-le gli ultimi anni di vita trascorsi inBrasile e la sua sepoltura sono tutto-ra sconosciuti?

LA COLONIA CONTADINA NELL'UTOPIA DI GIOVANNI ROSSI "CARDIAS"

Qui a fianco l'entrata el'interno, sono i granai dellacascina "sperimentale" diStagna Lombarda

DA STAGNOLOMBARDO(CREMONA)AL PARANADUE ESPERIMENTIFUORIDALLA REALTÀ,DOVE È SEPOLTOLO SFORTUNATOFONDATORE?

FONDATA SU UN SOGAO

la

di Gianpietro De Micheli

Nel 1887 nel Basso Cremonese, che giànel 1882 era stato epicentro delle primeagitazioni contadine, si dà avvio ad unesperimento di cooperazione. L'11 no-vembre 1887 si costituisce, infatti, nel po-dere "Cittadella" di Stagno Lombardo,l'Associazione agricola cooperativa.Alla progettazione ed esecuzione dell'espe-rimento partecipano ben note figure, co-me Giuseppe Mori (proprietario del fon-da, mazziniano e deputato della Sinistra),Leonida Bissolati ed un personaggio, pro-pagandista del socialismo sperimentale,il veterinario Giovanni Rossi, che vienea prendere contatto con loro.Sul Rossi il prefetto di Pisa fornisce al mi-nistero degli Interni, in data 6 febbraio1891, alcune connotazioni biografiche:"Russi dottor Giovanni di anni 34, del fuavvocato Tito, nato a Pisa, laureato in ve-terinaria, che si firma col pseudonimo diCardias ...). Fin dalla sua prima giovi-nezza si dimostrò fanatico socialista, edha sempre spiegato grande attività dipropaganda delle teorie nichiliste".Già nel 1878 Rossi, in Un comune socia-lista, delinea un immaginario villaggiodi Poggio al Mare, dominato da un si-stema di comunismo anarchico trattodalla sua teoria di costituire colonie spe-rimentali. Con la creazione di "Cittadella"avvia un processo con l'intenzione di isti-tuire una colonia socialista non sola inItalia ma anche all'estero.Il Rossi, nel propagandare l'idea della"Colonia", pubblica le biografie dei fon-datori delle dottrine socialiste utopisti-che: Owen, Ricardo, Cabet, Babeuf,Fourier, Balcuniii e notizie dei tentativisperimentali condotti all'estero, inSpagna, Serbia, a Icaria negli Stati Uniti,in Francia, a La Plata, in Russia, ecc..Egli non esclude la possibilità di formeeconomiche intermedie, cioè apportatri-ci di un po' di benesSere ai lavoratori, nédispera dì migliorare sensibilmente lostato delle popolazioni rurali per virtù del-la cooperazione, seppure in ambienteborghese.Rossi-Cardias giunge alla pratica costi-tuzione della "sua" colonia dopo le trat-tative con il gruppo cremonese (Mori,Bissolati, l'ex ministro Sacchi ed altri in-caricati per il lavoro preparatorio) e lapreoccupata esigenza di un arciprete didare notizia al vescovo di Cremona,Geremia Bonomelli, di costituirel'Associazione Agricola Cooperativa diCittadella in Stagno Lombardo.L'atto costitutivo porta la data dell'ilnovembre 1887: "Ad ore 7 pom., nellastalla si tiene la prima adunanza gene-rale. Viene letto lo Statuto, ed approva-to previe alcune modificazioni. E pureapprovato il capitolato d'affitto dello sta-

no diretti dalla commissione tecnica com-posta da tre soci, eletti dall'assemblea, as-sistiti dal segretario.In Cittadella funziona un magazzino diconsumo, la succursale della Società coo-perativa di consumo fra artigiani e brac-cianti di Pieve d'Olmi, la Società di MutuoSoccorso, la biblioteca e l'organizzazionescolastica in luogo e per il trasporto deibambini che frequentano la scuola me-dia.I risultati complessivamente ottenutidell'attività gestionale sano così buoni, chei possidenti agricoli confinanti sono co-stretti a riconoscere un notevole miglio-ramento della coltivazione del terreno diCittadella.L'Associazione partecipa all'esposizionedi Parigi dell'89 e viene premiata conuna medaglia d'argento.Si manifestano però i primi sintomi di eri-si e Rossi viene a trovarsi al centro di mol-te critiche: si estende l'opposizione a quelsuo concetto di "collettivismo integrale",ideale di tutta la sua vita, e comprendeallora l'impossibilità di trasformarel'Associazione in Colonia agricola.Il 20 febbraio 1890 Cardias s'imbarca aGenova, con pochi compagni, alla voltadel Brasile, nel Pa•anà, per fondarvi laColonia Cecilia.A Colonia Cecilia aderiscono circa 2.50 per-sone ed i rapporti tra i componenti del-la Colonia sono improntati alla massimalibertà e indipendenza: non esistono re-golamenti coercitivi e capi,Cardias tenterà anche di affermarenell'ambito della Colonia il costume dellibero amore, considerando la famiglia ri-cettacolo di egoismo e di autorità.Il tentativo brasiliano di Rossi presentacaratteristiche più vicine al suo ideale divita socialista; la vita si svolge libera-mente ed è completamente socializzatai coloni abitano in comune, si cibano incomune.Egli stesso ne fa esperienza unendosi al-la moglie di un compagno, Elleda, dallaquale avrà due figli.L'esperimento dura due anni circa e l'amo-re per la terra e l'ideale meta della pro-prietà collettiva non l'abbandonano mai.Nel 1932 Cardias è ancora in Brasile (in-segna all'IStituto di Agricoltura diBlumenau nello Stato di Santa Catarina);gli ultimi anni della sua vita rimangonotuttavia sconosciuti.nasini, nella sua Storia degli anarchiciitaliani, scrive del Cardias: "in queglianni era quasi impazzito dal dolore perla perdita dei due figli avuti dalla com-pagna Elleda".Cittadella e Cecilia, comunità speri-mentali di una cooperazione utopica delpensiero e delta pratica di Cardias dan-no del protagonista un'immagine leg-gendaria. Quale epitaffio sulla scono-sciuta pietra tombale di Cardias?

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Come sarà la Coop noi due-mila, alla fine di questo com-plicato ma partecipato pro-cesso di riprogettazione edi cambiamento?Sarà più unita e sarà piùcooperativa. Queste sono leintenzioni e le speranze.Dovrà essere più utile per iSUOI soci, peri consumato-ri, per la società italiana.Per questo dovrà essere piùse stessa, cioè saper espri-mere concretamente nell'of-ferta. quotidiana di merci edei servizi i tratti ben ri-conducibili della sua iden-tità. Che vuol dire rappre-sentare ben determinati in-teressi ed essere ricono-sciuta da tutti per questa ca-pacità.Se Coop sarà in grado di es-sere, oltreché di apparire,l'organizzazione di fiduciadei consumatori, la sua sto-ria durerà a lungo. Se in-veue altre imprese, privateo pubbliche, rappresente-ranno meglio gli stessi in-teressi, Coop andrà indietro,perderà quel primo postoche si è conquistata coI suolavoro e si accorgerà di nonavere nessuna prospettivadi poter "esistere per sem-pre". Nessun successo è de-finitivo. Ancora una voltaoccorre riprendere la stra-da della ricerca, della spe-rimentazione, dell'innova-zione. Per apprendere nuo-ve tecniche di gestione maidisgiunte dall'educazionecooperativa. Ancora una vol-ta bisognerà saper coniu-gare l'autonomia della sin-gola cooperativa con gli in-teressi generali di tutto il si-stema, a vantaggio di tuttii cooperatori. Il senso delterritorio dovrà venire a pat-ti con una visione a più lar-go raggio che sappia guar-dare anche oltre i confini.Fra molte contraddizioni,fra vittorie e sconfitte, lacooperazione di consuma-tori resta in Europa la mag-giore organizzazione delladistribuzione. Non tutti losanno, e neanche i coope-ratori si rendono conto tinoin fondo del potenziale diquesta realtà. Un'intera ge-nerazione di cooperatori -quelli che hanno costruito inItalia il sistema Coop - staper avvicendarsi con com-pagni più giovani, destina-ti a rilevarne la responsa-bilità. I nuovi dirigenti simuoveranno in un mondonon più diviso fra le trinceecontrapposte scavate dalleideologie ottocentesche e re-se invalicabili dai conflittidel dopoguerra. Troverannotuttavia anche loro pane peri loro denti e imparerannopresto che cambiare è diffi-cile, ma cambiare se stessiè difficilissimo...

PIPMW~NGREWLIMIALE "C

AMMINISTRATORI LOOP

TUTTI INSIEMENon è stato un incontro ordinario quello di Genova

del 19 e 20 gennaio 1996. L'assemblea nazio-nale dei Consigli di amministrazione delle Coop èstata decisa venti mesi fa al momento delle con-clusioni dell'ultimo Congresso dell'Associazione na-zionale delle cooperative di consumatori che si è svol-to a Roma nella primavera del 1994.In quell'occasione si diede il via a un vasto lavorodi riprogettazione del sistema Coop oggi in pienosvolgimento. E allora si ritenne opportuno preno-tare un incontro per fare il punto, tutti insieme, suquesti lavori e per dare un giudizio sui primi risultati.La ragione di quella scelta fu prevalentemente po-litica e di metodo: legare il lavoro degli ammini-stratori delle cooperative ai progetti dí riorganiz-zazione del sistema; dare un giudizio di valore sulprogramma triennale e sulle scelte dì cambiamen-to intraprese; concorrere ad individuare il giusto pun-to di equilibrio tra propositi eccessivi di cambiamentoe troppo modesti aggiustamenti dell'esistente.L'appuntamento è stato perciò nuovo nelle finalitàe nel metodo.

oGRAMMAPROGETTI

Per affrontare preparata il cambiamentol'Associazione nazionale delle Cooperative diConsumatori ha un programma triennaIe che èin corso di elaborazione. Per far questo ha costi-tuito alcuni gruppi che studiano il progetto ge-nerale. Eccoli.

Progetto CulturaProgetto Carta valori e regoleProgetto Canale supermercatiProgetto Canale ipermercatiProgetto Canale supermercati medi e superettesProgetto Piccole e medie cooperativeProgetto Bilancio sociale cooperativoProgetto Servizi aggiuntiviProgetto FidelizzazioneProgetto Sviluppo organizzativoProgetto ScuolaProgetto Riforma modalità elettive

-Progetto bisturi]. informativiProgetto Logistica integrata

OP NEL 1995 euniREVISIONI

Precon-suntivo

1995

AL

Variazioni1995/1986

U990

Previ-sioní1998N.

Cooperative 302 -10 -3,3 292

Punti Vendita 1.194 +52 +4,4 1.246

Area VenditaMq. 1,0001 774 +64 +8,3 838

Soci t,0001 3.048 +130 +4,3 3.178

Addetti'Nulli 32.522 +1.194 +3,7 33.716

Vendite Mld. 12.202 +1.081 +8,9 13.283

94: COORAITERI

---

STRUMO

CooperativeN. _

SociG000>

AddettiN.

PuntiVendita

N,

AreaVendita

Mq. (,090)

VenditeMilioni

ECU.

Danimarca 547 1;207 19.442 1.267 795 4.611

Germania 10 600 26.500 1.021 935 3.430

Spagna 390 757 12.357 800 474 1.916

Finlandia 48 975 23.713 1.367 823 3.592

Francia 95 1.500 19.200 2.050 600 2.968

Gran Bretagna 52 8.266 68.000 4.600 n.00a 9.612

Grecia 61 220 2.100 135 78 196

Italia 320 2.907 31.807 1.165 724 5.692

Lussemburgo 4 15 170 4 5 28

Olanda 2 76 1.490 43 26 130

Norvegia 378 620 19.000 1.510 *'•578 2,273

Portogallo 245 502 3.000 389 *98 179

Svizzera 21 1.353 43.677 1.754 892 6.753

Svezia 99 2.260 32.600 3.478 1.500 4.045

Totale Ovest 2.272 21.258 303.066 17.583 9.528 45.426

Bulgaria 980 508 40.000 11.000 960 11

Cecoslovacchia-Moravia 73 685 29.391 5.236 577 660

Slovenia 41 263 18.036 3.700 493 327

Ungheria 273 721 40.000 8.640 682 80]

Totale Est 1.367 2.177 127.427 28.576 2.712 1.799

.1

TotaleEuroeoop 3.639 23.435 430.483 46.159 12.240 47.224

= 1991; " = 19931

11

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FUSIONE IN VISTA .PER COOP UMBRIA,UNICOOP SIENA E COOP TEVERE

Fusione in vista fra Coop Umbria,quella di Siena e la "Tevere" di Terni(operante nel Lazio).Per le prime due si sono già detti fa-vorevoli i rispettivi Consigli diAmministrazione, mentre i respon-sabili della terza si pronuncerannoentro qualche tempo.Dalla fusione - operativa dal primogennaio 1997 - nascerà la "CoopCentro Italia", 2.500 dipendenti, 250miliardi di mezzi propri e 50 di cashflow.

L'annuncio è stato dato a Perugiadal Presidente di Coop Umbria,Giorgio.Raggi, in una conferenzastampa.La sede della nuova cooperativa - ge-stita da un unico Consiglio diAmministrazione - sarà a Castiglionedel Lago.Quella annunciata è la terza fusio-ne interregionale fra Coop: lo han-no già fatto quelle di Emilia e diVeneto e quelle di Romagna eMarche.

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di Frida Ravasi

In Germania sono 5.000 ipunti vendita che lo met-tono a disposizione. InAustria circa 2.000. E inOlanda lo distribuiscono il90% delle catene di vendi-ta. Si tratta del can equo,che in Italia si trova, sì eno, in circa 1.000 puntivendita.A partire dal novembrescorso, però, è possibilecontribuire al riequilibriodelle ricchezze fra Nord eSud, acquistando, nei su-permercati Coop, il CafthSolidarietà, Un prodottocommercializzato secondole regole del Compier cioEquo e Solidale. A garan-tire la qualità del prodot-to e il rispetto dei patti fraproduttori e rete del com-mercio equo, è TransFair,un'associazione costituitada organismi interessati amigliorare le condizioni dichi, nel Sud del mondo,produce per il Nord.Di TransFair Italia, ope-rativa dall'ottobre del '94e nata come organismo na-zionale di TransFairInternational, creata nel1992 in Germania, fannoparte oltre a CTM (Coo-peradone terzo mondo) an-che molte organizzazioninon governative (Mani te-se, ARCI, ACLI) e Coop,interessata a contribuireall'accesso dei piccoli pro-

duttori al mercato inter-nazionale delle materieprime. Ma partecipare al-la realizzazione di un com-mercio più equo non si-gnifica soltanto anticipareai piccoli produttori delSud i soldi necessari a unadegna sopravvivenza pertutto il periodo della pro-duzione e della raccolta(che va da settembre amarzo), ma anche farequalcosa per la loro eman-cipazione sociale.Isaias Martines Morales,contadino messicano dellaRegione dell'Istmo, rac-conta come sono cambiatele cose da quando, circa 13anni fa, tre villaggi - co-stituiti perla maggior par-te da indigeni apparte-nenti alle etnie degliZapotecos, dei Mixes e deiChontales - si unirono perdare vita a Uciri (Unionde Comunitades Lridiienasde la Region de l'Istmo)."Era il 1983 - raccontaIsaias - e a un prete ope-raio olandese, missionarionella zona, venne l'idea dicreare una forma associa-tiva fra noi contadini chesi inserisse nella legge diriforma agraria del gover-no messicano". Il fondoconcesso inizialmente dalgoverno per i produttori dicaffè, fu messo a disposi-zione della comunità perrealizzare quello che, treanni più tardi, sarebbe di-ventate il beneficio: un im-

pianto di lavorazione delcaffè in cui il prodotto vie-ne lavorato e preparato perl'esportazione."Ma questa è storia recente- dice Martines Morales.All'inizio il Tco's (TrahaioComún Organizado), cioègruppi di persone che siriuniscono per organizza-re il rifornimento dei pro-dotti di prima necessità oper mettere a disposizioneservizi comuni quali il mu-lino, era una cosa moltoimpegnativa. Oggi, inve-ce, grazie al lavoro fatto,siamo in grado di essereabbastanza indipendentie anche di commercializ-zare i nostri prodotti inmodo diretto". La disponi-bilità dei partners europeiad acquistare i prodotti acondizioni eque, consen-tendo ai contadini di af-francarsi dallo sfrutta-mento degli intermediari(che pagano pochissimo illavoro e rivendono a prez-zi molto ricaricati), è sta-ta determinante. La pos-sibilità, offerta ai piccoliproduttori, di restare sulmercato, è un atto di soli-darietà di cui si awan-taro "oattaanche la qualità del

coltivazioni di Uciri so-no biologiche - dice Isaias-. Perché dalle nostre par-ti la terra non è intesa co-me proprietà. Ma comemadre-terra. Da rispetta-re perché da essa dipende

la nostra sopravvivenza equella delle generazionifuture". E proprio questosi insegna al Cec (Centrode Education Campesina),realizzato all'interno diUciri come scuola che nonsolo insegna le tecniche dicoltivazione, ma anche lavalorizzazione dei fruttidella terra."Ottenere un prezzo equo- sono le parole del sociofondatore di questa coo-perativa del Sud - è unobiettivo che rientra in-fatti in un'azione di eman-cipazione a più ampio rag-gio. Fra le nostre mete cisono programmi di mi-glioramento della rete sa-nitaria, di bonifica delleabitazioni, di potenzia-mento della rete dei tra-sporti. Poi di crescita del-la coscienza politica".Martines racconta infattiche la Comunità di Uciri,cui appartengono oggi cir-ca 52 villaggi, elegge di-rettamente i suoi rappre-sentanti che poi si iscrivo-no al PRI (PorticoRevolucionarioInstitucional). In questomodo si salvano due coseimportanti: l'integrità del-la terra e delle sue colti-vazioni, che sono state inpassato danneggiate da unsistema politico che ha rot-to con le tradizioni e che hateso a creare separazionifra gli abitanti dei villag-gi, e il rischio di essere sot-

toposti a pressioni fiscalimolto elevate a causa deigrossi incassi della coope-rativa. Sono fra i 30 e i 36mila i sacchi di caffè pro-dotti da Uciri (un saccocontiene 60 kg) in un an-no. Ma il potenziamentoeconomico e produttivo diquesti piccoli produttoriassociati, non ha contami-nato i valori della solida-rietà."Un Fondo di solidarietàper garantire condizionifavorevoli di accesso al cre-dito - spiega infatti Isaias- è stato istituito da Uciri.Si tratta di un capitale dilavoro che ogni socio hafatto confluire in un fondonel momento in cui, in se-guito alla caduta dei prez-zi (nel '92/'93), il governoha dato a ciascun piccoloproduttore un sussidio perincentivare e migliorare laproduzione".In nome della solidarietà,poi, il socio che si trovi og-gd nelle condizioni di averbisogno di un prestito, agi-sce nel modo che segue:anziché ritirare il propriocapitale personale chiedeun prestito, rispetto al qua-le paga interessi bassissi-mi. Il tre per cento a fron-te del consueto sessantaper cento richiesto dallebanche. Sicuramente unesempio di grande solida-rietà da cui noi del Nordavremmo qualcosa da im-parare.

DALL'INTERNO A cura di Andrea Periegato

PROSEGUE L'IMPEGNODI COOP A SOSTEGNODELL'AISMSi chiama "Centro AismRoma" la struttura inaugura-ta dall'Associazione italianasclerosi multipla, destinata al-le persone con sclerosi multi-pla della provincia di Roma,ma che può essere considera-to un modello per tutta Italia.L'iniziativa è stata presenta-ta alla stampa il 12 dicembre,nel corso di un incontro in cuihanno preso parte Rita LeviMontalcini, PresidenteOnorario dell'Aism, MarioBattaglia, Presidente Aism eIvano Barberini, Presidentedell'Ancc.Il Centro Aism Roma - ha det-to il professor Battaglia- è uncentro socio sanitario ad aper-

tura diurna, progettato per as-sistere oltre 15 persone al gior-no con l'ausilio di personalespecializzato.Ivano Barberini ha ricordatoche la solidarietà è uno dei va-lori di base dell'identità dellaCoop, che da tempo è impe-gnata in diverse iniziative.Da quattro anni la Coop so-stiene la raccolta di fondi perl'Aism e si fa promotrice di ini-ziative a favore della ricercadelle cause e della cura di que-sta terribile malattia.

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'°;"rAR2""RwwWwwwWWCONCERTO DI FINE ANNO

E ormai una consolidatatradizione il concerto of-ferto alla fine d'anno ai so-ci dal comitato deI quar-tiere Galla ratese.Se c'è un rammarico, èquello di non poter soddi-sfare la richiesta di parte-cipazione in quantol'Auditoriurn dove si ten-gono i concorri è ormai di-venuto troppo stretto.Alla fine del '95 i soci delGallaratese sono arrivatia quota 17.000; a malin-cuore dunque dobbiamodire a tanti che i posti so-no esauriti e con loro, an-cora una volta, ci scusiamo-La Commissione culturae tempo libero che operanell'ambito del nostro co-mitato, guidato dal vali-dissimo signor Rizzardi,ha scelto quest'anno cometema del concerto "Buoncompleanno cinema", inoccasione del centenariodell'invenzione dei fratel-li Lu m ière.Lo spettacolo, suddiviso indue tempi, è iniziato con laproiezione di alcuni spez-zoni di celebri film, dal mu-to al contemporaneo ac-compagnati in sottofondo

dal maestro Marco Bemn-dini, pianista personale diRiccardo Muti, ed è pro-seguito con l'esibizione de-gli artisti FrancescaRotondo (soprano), LauraB rio l i (me z zo s o prano),Gianni Mogi ardimi (teno-re) e Daniele Tonini (bas-so) che hanno interpreta-to canzoni tratte da cele-bri film. A giudicare dallarisposta del pubblico, lemusiche eseguite hannoriportato alla memoria dimolti momenti felici dellapropria vita, Il comitatosoci ha visto ripagato, at-traverso il grande succea-

so di pubblico, l'impegno edil lavoro profusi per rea-lizzare uno spettacolo dicosì elevata professiona-lità. La soddisfazione pen-so costituirà un ulterioreelemento di spinta per ilcomitato che, in questigiorni, sta elaborando ilnuovo programma delleattività s oci o-cu I tura l i.L'auspicio è quello di sti-molare sempre più la co-municazione e la parteci-pazione tra soci e comita-to che resta l'obiettivo pri-mario della nostra attività.

Antonino LombardoComitato soci Sonala

Wyle.,44BRESCIA...3~~SiMi«•12W • • WnEP

NATALE AL SUPERMERCATONei giorni immediatamente precedenti il Natale, ilSupermercato bresciano di via Corsica è stato teatrodi una simpatica iniziativa. Una ventina di ragazzidei Centro di aggregazione del Quartiere di S. Polo,abbigliati da Babbo Natale o truccati per l'occasione,hanno intrattenuto i clienti della Coop con canti, mi-mi e distribuendo biglietti augurali. L'iniziativa si èripetuta per il terzo anno consecutivo, permettendoai giovani frequentatori della Ludoteca di S. Polo, ret-ta dalla Cooperativa Elefanti Volanti, di attrezzar-si,grazie al contributo del Centro Sociale Coop di viaC. Quaranta e del Comitato Soci, con materiale di-dattico per le attività in corso. Come sempre la buo-na riuscita della performance è da ascrivere anchealla disponibilità del personale del negozio.

Renato Bandera

LA BELLA E LA BUONA TAVOLA

Nella foto un momento del corso pratico di cucinatenutosi presso l'Aula Laboratorio dell'associazionebresciana ristoratori nell'ambito dell'iniziativa "Labella e la buona tavola", promossa da Coop Lombardiaed alla quale hanno partecipato oltre 70 persone.

SAGGIO

FESTA DELLA BEFANALa befana è stata festeggiata a Baggio sotto il logo diCoop Lombardia. Nel pomeriggio del 6 gennaio, pres-so il Centro Territoriale Sociale, la compagnia delTeatro Prova di Bergamo ha rappresentato la fiabadi H.C. Andersen "La piccola fiammiferaia'. Lo spet-tacolo ha voluto comunicare anche la solitudine, la sof-ferenza e il disagio di tanti bambini soli, spesso perle strade delle grandi città, intenti a chiedere l'ele-mosina, o a lavare i vetri delleauto in sosta ai semafori,

Un pensiero particolare è stato riservato ai bambinidella mc-Jugoslavia, ed a loro la befana Coop, in col-laborazione con l'Arci di Baggio, ha voluto inviare uncontributo in materiale didattico. La rappresentazio-ne teatrale è stata infatti preceduta dall'allestimen-to di una piccola mostra fotografica, testimonianza del-le condizioni di vita dei bambini della ex-Jugoslavia,e dall'intervento di alcune volontarie dell'Arci chehanno trascorso il Capodanno in quei paesi.

Maria Rosaria Lareili

CREMA •

OPERETTE E ARIEIn occasione dell'Epifania, presso la Casalbergo diCrema, si è rinnovato anche quest'anno, come acca-de ormai da nove anni, l'appuntamento con la buo-na musica, grazie al concerto organizzato dal ClubAmici della Lirica Mario Del Monaco di Crema conil patrocinio di Coop Lombardia - Comitato Soci diCrema. Il programma, quanto mai nutrito ed inte-ressante, ha spaziato dalla musica operistica a quel-la operettistica (oltre a comprendere arie e canzonidi gusto ottocentesco, che il numeroso pubblico in-tervenuto ha mostrato di gradire enormemente),Alla presenza del presidente di Coop Lombardia sig.Antonio Bertolini, del presidente degli Istituti diRicovero Giorgio Depetri e del direttore dellaCasalbergo, Vallati, si sono esibiti il soprano AngelaVenturino, il mezzosoprano Sarai' Kapinga M'Punga,il tenore Francesco Panni ed il baritono AlbertoGazale, accompagnati al pianoforte dal Maestro LuigiRipamonti. Gli artisti, tutti giovanissimi ma già no-tevolmente affermati, hanno riscosso grande succes-so, salutati alla fine dagli applausi di tutto il pubblicopresente, che, nonostante ilcattivo tempo, anche que-seanno ha gremito la sala. E doveroso ricordare cheprima dell'inizio del programma Alfredo Galmozzi hacommemorato la recente scomparsa della indimen-ticata Anna Donati De Conti.

MUSICA DI NATALENella Cattedrale di Crema si è tenuto il "Concerto diNatale per il Kennedy" alla presenza del VescovoMonsignor Libero Tresoldi, della Sig.ra MirandaMaini, Assessore alla Cultura e del Sig. GiorgioDepetri, Presidente degli Istituti di Ricovero, chehanno organizzato la serata, anche grazie ad un con-tributo del Comitato soci Coop Lombardia di Crema.Protagonisti del concerto sono stati 250 allievidell'Istituto Folcioni di Crema, che hanno allietato laplatea eseguendo brani natalizi orali e strumentali,sotto la direzione dei loro insegnanti e del consulen-te artistico sig.Nicola Conci. Ilpubblico cre-masco, che perl'occasione gre-miva la catte-drale, ha mo-strato di gradi-re il program-ma musicale,applaudendocalorosamenteai termine diogni pezzo, ri-chiedendo deibis, puntual-mente accolti, egratificandol'impegno dei giovani concertisti e deglio atoricon una vera e propria ovazione tinalair mi . questariuscita iniziativa gli Istituti di Ricovero hanno mo-strato una volta di più l'importanza della loro pre-senza in città e nel territorio ed hanno saputo rin-novare la propria immagine. Per il Comitato soci era-no presenti Alfredo Galmozzi, membro del Consigliodi amministrazione di Coop Lombardia, e GiovanniCartoni, presidente del Comitato stesso.

MUGGIÒ

SOLIDARIETÀ PER SARAJEVOIl nostro Comitato soci, in collaborazione con nume-rose realtà di volontariato, ha contribuito alla rea-lizzazione di un convoglio di aiuti umanitari per lacittà di Sarajevo, partito da Mantova il 27 dicembrescorso. Un autotreni), tre autocarri, sette furgoni etre auto hanno portato a Sarajevo generi di prima ne-cessità e una grande quantità di materiale raccolto,attraverso i nostri soci, anche presso il supermerca-to di Muggiò. L'ultimo dell'anno si è lenuta a Sarajevouna festa con 400 bambini orfani, appartenenti a tut-te le etnie, ai quali sono stati consegnati giocattoli do-nati da bambini di numerose scuole ed asili dellaLombardia.

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FAREBBE RIDURRE LA QUANTITÀ DI MATERIE PER INCENERIMENTO E DISCARICHE

COMPOST

DAI

LA MATERIAORGANICARICICLATAVERREBBE USATANELL'AGRICOLTURASOSTITUENDOI CONCIMICHIMICIdi Raffaella Galli

• Italia ogni anno si producono 97 mílio-Ini di tonnellate di rifiuti il cui smaltim entecostituisce un problema ecologico e igieni-co-sanitario sempre più difficile da risolve-re. Nelle grandi città la situazione di emer-genza è ormai cronica e si presenta l'ur-genza di intervenire con proposte concretee risolutive.La maggior parte delle discariche è ormaisatura e quelle attualmente ancora attive so-no destinate ad esaurirsi entro pochi anni.Inoltre, reperire nuovi spazi da adibire a di-

scarica risulta sempre più difficoltoso.Milioni di tonnellate di rifiuti di qualsiasinatura vengono smaltiti ogni anno in formeincontrollate con grave pericolo per l'am-biente, generando forme acute di inquina-mento, soprattutto delle acque e del suolo.Troppi esempi di cattiva gestione che han-no reso l'opinione pubblica assai contrariaalla costruzione di nuovi impianti.11 panorama sull'incenerimento è altrettantodesolante pochi impianti funzionanti e incostruzione. Inoltre, nonostante la termo-

distruzione, cioè l'incenerimento, si ripro-ponga oggi con scelte tecnologiche risolu-tive ed efficienti, non riesce ancora a supe-rare la resistenza da parte di chi vede in que-sti impianti pericolose fonti di inquinamentoatmosferico.In questo scenario, il riciclo e la raccolta dif-ferenziata stanno diventando molto popo-lari. Questo non vuol dire che discariche eincenerimento dovranno sparire, ma chepiuttosto verrà limitata la quantità di ri-fiuti ad essi destinata.

FERTILIZZANTICirca il 60-70% dei rifiutisolidi urbani è costituito damateria organica biode-gradabile che, se separa-ta e riciclata, può assicu-rare alcuni vantaggi: unariduzione della quantitàdi rifiuti da destinare a di-scarica e inceneritore; unariduzione degli odori sgra-devoli e un recupero di ri-sorse.Fra i sistemi di riciclag-gio della componente or-ganica dei rifiuti, il com-postaggio ha riscosso unmaggior successo. È unprocesso di degradazioneoperata da microargani-smi che, in presenza di os-sigeno, trasformano buo-na parte del rifiuto orga-nico in humus, anidridecarbonica e acqua.Durante queste processoviene prodotto anche ca-lore che fa alzare la tem-peratura fino al punto incui i microbi patogeni e isemi di erbacce, presentinei rifiuti, vengono di-strutti.

compost così ottenutocontiene una discretaquantità di azoto e altrinutrienti chimici tale dapoter essere impiegato co-me fertilizzante del terre-no, con un valore parago-nabile a quello della torba.Esistono vari processi dicompostaggio, ma tutti sisuddividono in tre fasi;una prima fase consistenella macinazione e nellamescolatura della mate-ria prima; nella secondafase si attende alla matu-razione del compost e, in

ultimo, dopo essiccazione,il prodotto finale viene im-ballato. La macinazionedei rifiuti in particelle dipiccola taglia serve per fa-vorire la loro più rapidadecomposizione da partedei microorganismi. Perottenere la maturazionedel compost, invece, i ri-fiuti vengono disposti incumuli o all'interno di con-tenitori alti tre metri, tec-nicamente chiamati "reat-tori". Il primo metodo è ilpiù conosciuto e applicatoin tutto il monda, con si-stemi semplici (nei paesiin via di sviluppo), o com-pletamente meccanizzati.Entrambi i metodi, però,necessitano di periodicaaerazione del compost me-diante mescolamento o in-sufflazione d'aria, così dafavorire l'attività batteri-ca. Prima che il compostsia maturo deve passareun certo tempo, variabilea seconda del tipo di ri-fiuto impiegataLI calore prodotto duranteil compostaggio, viene re-cuperato e utilizzatonell'impianto o per altriscopi.Una volta pronto, il com-post può essere distribui-to sui terreni agricoli co-me valida alternativa aconcimi chimici, letame,pollina e torba; inoltre, èdimostrato che aiuta amantenere e migliorare lecaratteristiche fisiche delterreno e ne aumenta laporosità e l'aerazione.Le proprietà del compost,tuttavia, dipendono dalle

caratteristiche dei mate-riali di origine, che passa-no essere costituiti, oltreche dalla frazione organi-ca dei rifiuti solidi urbani,dagli scarti agricoli,agroindustri ali e zootec-nici, dai residui ligneo-cel-lulosici (legno e carta) eda altri rifiuti ancora.

Un buon compost, indi-pendentemente dal tipo edall'impiego, deve posse-dere alcuni indispensa-bili requisiti di base: as-senza di microorganismipatogeni o semi di pian-te infestanti; assenza diodori sgradevoli; assen-za di vetro o plastica; masoprattutto deve conte-nere in quantità estre-mamente basse, megliose assenti, alcuni metal-li caratterizzati da pro-prietà tossiche elevate.Infatti, nel compost sipossono trovare quantitàvariabili di alcuni metal-li come il mercurio, ilpiombo ed il cadmio che,oltre a non avere alcunvalore nutritivo per lepiante, sono molto tossi-ci e possono inquinare pe-santemente le acque, ol-tre che il terreno. Altri

metalli, come il rame e lozinco, se presenti in pic-cole quantità, favorisconola crescita delle piantema, se in eccesso, sonotossici e ne impedisconoIo sviluppo.Purtroppo questi ele-menti sono largamentediffusi nell'ambiente (nel-la composizione di batte-rie, plastiche, vernici, ri-vestimenti, cosmetici, de-tergenti, ecc.) e non sa-rebbe possibile garanti-re la loro completa rimo-zione dai rifiuti solidi ur-bani destinati al compo-staggio. Per questa ra-gione, si preferiscono fon-ti più sicure per la pro-duzione di compost.Queste includono i rifiu-ti verdi (residui di mer-cato, giardini e parchi),rifiuti di industrie ali-mentari e mattatoi, e ri-

fiuti provenienti dallaraccolta differenziata.Se da una parte i rifiuticostituiscono una massaingente di materiale in-quinante che deve esse-re eliminata con soluzio-ni idonee di smaltimen-to, dall'altra essi conten-gono alcune componentiche possono essere riuti-lizzate. Produrre compo-st dai rifiuti, dunque, èconveniente non solo perragioni ambientalistichema anche di risparmioenergetico dal momentoche, con un solo processo,si ricavano fertilizzanti ecalore e si evitano più co-stosi processi di tratta-mento dei rifiuti.Tuttavia, il compost at-tualmente prodotto ètroppo spesso di qualitàscadente e non destina-bile all'agricoltura.Perché possa realmentecompetere con gli altrifertilizzanti organici pre-senti sul mercato, biso-gna risolvere il problemadella presenza di mate-riali inquinanti; è neces-sario, cioè, un più rigoro-so controllo sui rifiuti e losviluppo di più efficaciprogrammi di raccoltadifferenziata per garan-tire la qualità dei mate-riali destinati al compo-staggio. Un altro proble-ma, il più importante, ri-guarda l'adozione di nuo-ve norme che regolinol'abuso di sostanze tassi-che nei prodotti che quo-ti dia n am ente entranonelle nostre case.

lefAle. FANNC~1.14) ---MI(Ecco corno affrontano ilproblema dellosmaltimen-to dei rifiuti le quattro cittàeuropee paragonabili aMilano per ciò che riguar-da il numero di abitanti)

ct VII 91,31t(Dati 1994) Milano Barcellona Lione Monaco Stoccarda

Quantitàincenerita (%) 24,5 17,05 85,16 34,8 81,2

Quantitàposta in discarica (%) 72,5 66,46 11,67 25 -

Quantità riciclata (%) 3 16,49 3,18 40,2 18,814

MATERIA ORGANICA

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