1995 - anno 14 - n. 1 gennaio€¦ · dendo ed innovando le nostre strategie commer-ciali. Il...

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qual fil V i £MENT1 DELLO SVILUPPO NEL PROGETTO COOP 199? 3/~hk miamdaw" DOPO ANNO di Sergio Ferrario DI INCERTEZZE SFIDA A TUTTO CAMPO "Socialità", e dunque chiara visione della de- stinazione del profitto a fini mutualistici e di so- lidarietà, di sviluppo dell'informazione, della partecipazione alle scel- te, della cultura consu- merista ed ambientali- sta, del coinvolgimento del mondo della scuola e dell'associazionismo dif- fuso. 'Trasparenza", attraver- so la coniugazione del la- voro di coinvolgimento de- gli organi rappresentativi con l'indispensabile crite- rio della tempestività del- l'informazione circa i filoni di lavoro in discussione. La "casa di vetro", dunque, come metafora di un per- corso comune che tale deve essere lungo le diverse fasi della programmazione. 'Efficienza", ma non cer- to ultima fra le nostre preoccupazioni. La situazione economica generale impone, anche nel nostro settore di atti- vità, obiettivi fortemente centrati sulla produttività delle iniziative, in termini di costruzione del consen- so attorno al progetto im- prenditoriale e sociale Co- op. Iniziativa sconto soci n.1 ARANCE .- . . TAROCCO • Borsa da kg 5 circa SCONTO AI SOCI L. 5.000- .• r Validità dell'iniziativa dal 12 al 28 gennaio 1995 1 Alla fonte dei 'Prodotti son amore' alle pagine 2 e 3 3 Nuova Società di Mutuo Soccorso "Insieme Salute" alla pagina 11 RICETTE: IL SECONDO CONCORSO DI QUALE CONSUMO A pagina 7 Anno 14 - N. 1 - gennaio 1995 periodico della Coop Lombardia 2 Controlli alimentari Italia 3 rischio? alle pagine 4 e 5 4 Progetto Teatro con Coop Lombardia alla pagina 12 Servizio a pagina 10 INVESTIMENTI PER LA CRESCITA. TANTA ATTENZIONE 41 PATRIMONIO JMANO. EFFICIENZA SERVIZI ianno che ci lasciamo ai- e spalle non può certo es- ere considerato di routi- le. Mai nel corso degli decenni si è assistito cambiamenti di natura ,,tituzionale quali quelli ii quali abbiamo avuto nodo di assistere nel 994; sono stati accompa- nati questultinn da una !mperie economica diffi- le, con segnali ancora manti di incertezza an- te se, qualche schiarita qualche spiraglio co- inciano ad intravveder- 1 all'orizzonte. i fenomeno più vistoso, Marco Maggi Articolo a pagina 6 che tanto ha inciso nella vita di ognuno di noi, è stato caratterizzato da un consistente calo dei con- sumi. Questo fenomeno ha rap- presentano e rappresenta il dispiegarsi di un atteg- giamento nuovo, per al- cuni versi contraddittorio da parte dei consumatori, dopo il decennio di gran- de espansione degli anni '50. E ancora presto per poter dire se si tratti di un fe- nomeno strutturale o solo passeggero: quel che è certo è che con questo nuovo atteggiamento do- vremo fare i conti ed abi- tuarci a convivere, rive- dendo ed innovando le nostre strategie commer- ciali. Il mercato finanziario è stato oggetto poi di una instabilità marcata che si è unita, per quanto ri- guarda il nostro settore, all'inasprirsi di una con- correnza che è apparsa con formule distributive nuove per il nostro paese e con l'arrivo di gruppi stranieri di primaria im- portanza. Un quadro complesso dunque all'interno del quale Coop ha dovuto an- che subire una pesante campagna denigratoria, che, quasi sempre a spro- posito, ha fatto di ogni er- ba un fascio, accomunan- do sotto il marchio Coop realtà diverse per dimen- sione, ispirazione e setto- re d'attività, - Il nuovo governo, da que- sto punto di vista, dimo- strando quantomeno una scarsa conoscenza della cooperazione, ha cercato, attraverso la legge finan- ziaria, di colpire la coope- razione in quanto tale e- quiparandola di fatto al- I impresa privata. Grazie alla pronta e mas- siccia mobilitazione dei nostri soci il progetto complessivo del governo è stato fortemente ridimen- sionato e tuttavia gli ef- fetti della manovra eco- nomica un qualche peso finiranno per averlo nei nostri bilanci. In questa Segue a pagina 10 Come preannunciato sui numeri scorsi di "Quale consumo" è dunque al via la nostra rete di- scount. Il nome che ca- ratterizzerà questi pun- ti vendita è breve, secco, efficace: DICO. Il primo DICO del Nord Italia a- prirà i battenti entro la fine di gennaio a Setti- mo Torinese per poi svi- luppare la propria diffu- sione anche all'interno della nostra regione. Per quell'occasione il nostro giornale preparerà un apposito servizio per co- noscere più da vicino u- na realtà che interesse- rà da vicino i consuma- tori lombardi. Con que- sta prima realizzazione si completa la gamma dell'offerta commerciale della cooperazione di consumatori, ormai pre- sente in tutte le tipolo- gie distributive, con la propria distintiva im- pronta di servizio, quali- tà e prezzo. ti IFZIATIVE SOCIALI DI COOP LOMBARDIA . PER IL FkRill IAL CONGRESSO LA LINEA 'ER LA "NUOVA FRONTIERA" '95 "DICO AL VIA LA NUOVA RETE DEI DISCOUNT

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qualfil

Vi£MENT1 DELLO SVILUPPO NEL PROGETTO COOP 199?3/~hk miamdaw"

DOPO ANNOdi Sergio Ferrario DI INCERTEZZESFIDA A TUTTO CAMPO

"Socialità", e dunquechiara visione della de-stinazione del profitto afini mutualistici e di so-lidarietà, di sviluppodell'informazione, dellapartecipazione alle scel-te, della cultura consu-merista ed ambientali-sta, del coinvolgimentodel mondo della scuola edell'associazionismo dif-fuso.

'Trasparenza", attraver-so la coniugazione del la-voro di coinvolgimento de-gli organi rappresentativicon l'indispensabile crite-rio della tempestività del-l'informazione circa i filonidi lavoro in discussione.La "casa di vetro", dunque,come metafora di un per-corso comune che tale deveessere lungo le diverse fasidella programmazione.

'Efficienza", ma non cer-to ultima fra le nostrepreoccupazioni.La situazione economicagenerale impone, anchenel nostro settore di atti-vità, obiettivi fortementecentrati sulla produttivitàdelle iniziative, in terminidi costruzione del consen-so attorno al progetto im-prenditoriale e sociale Co-op.

Iniziativa sconto soci n.1

ARANCE .- . .TAROCCO •Borsa da kg 5 circa

SCONTO AI SOCIL. 5.000- .•

r

Validità dell'iniziativadal 12 al 28 gennaio 1995

1Alla fontedei'Prodottison amore'alle pagine 2 e 3

3Nuova Societàdi MutuoSoccorso"Insieme Salute"alla pagina 11

RICETTE:ILSECONDOCONCORSODIQUALECONSUMO

A pagina 7

Anno 14 - N. 1 - gennaio 1995periodico della Coop Lombardia

2ControllialimentariItalia3 rischio?alle pagine 4 e 5

4ProgettoTeatrocon CoopLombardiaalla pagina 12

Servizio a pagina 10

INVESTIMENTIPER LA CRESCITA.TANTA ATTENZIONE41 PATRIMONIOJMANO. EFFICIENZA

SERVIZI

ianno che ci lasciamo ai-e spalle non può certo es-ere considerato di routi-le. Mai nel corso degli

decenni si è assistitocambiamenti di natura

,,tituzionale quali quelliii quali abbiamo avutonodo di assistere nel994; sono stati accompa-nati questultinn da una!mperie economica diffi-le, con segnali ancoramanti di incertezza an-te se, qualche schiaritaqualche spiraglio co-inciano ad intravveder-

1 all'orizzonte.i fenomeno più vistoso,

Marco Maggi

Articoloa pagina 6

che tanto ha inciso nellavita di ognuno di noi, èstato caratterizzato da unconsistente calo dei con-sumi.Questo fenomeno ha rap-presentano e rappresentail dispiegarsi di un atteg-giamento nuovo, per al-cuni versi contraddittorioda parte dei consumatori,dopo il decennio di gran-de espansione degli anni'50.E ancora presto per poterdire se si tratti di un fe-nomeno strutturale o solopasseggero: quel che ècerto è che con questo

nuovo atteggiamento do-vremo fare i conti ed abi-tuarci a convivere, rive-dendo ed innovando lenostre strategie commer-ciali.Il mercato finanziario èstato oggetto poi di unainstabilità marcata che siè unita, per quanto ri-guarda il nostro settore,all'inasprirsi di una con-correnza che è apparsacon formule distributivenuove per il nostro paesee con l'arrivo di gruppistranieri di primaria im-portanza.Un quadro complesso

dunque all'interno delquale Coop ha dovuto an-che subire una pesantecampagna denigratoria,che, quasi sempre a spro-posito, ha fatto di ogni er-ba un fascio, accomunan-do sotto il marchio Cooprealtà diverse per dimen-sione, ispirazione e setto-re d'attività, -Il nuovo governo, da que-sto punto di vista, dimo-strando quantomeno unascarsa conoscenza dellacooperazione, ha cercato,attraverso la legge finan-ziaria, di colpire la coope-razione in quanto tale e-quiparandola di fatto al-I impresa privata.Grazie alla pronta e mas-siccia mobilitazione deinostri soci il progettocomplessivo del governo èstato fortemente ridimen-sionato e tuttavia gli ef-fetti della manovra eco-nomica un qualche pesofiniranno per averlo neinostri bilanci. In questa

Segue a pagina 10

Come preannunciato suinumeri scorsi di "Qualeconsumo" è dunque alvia la nostra rete di-scount. Il nome che ca-ratterizzerà questi pun-ti vendita è breve, secco,efficace: DICO. Il primoDICO del Nord Italia a-prirà i battenti entro lafine di gennaio a Setti-mo Torinese per poi svi-luppare la propria diffu-sione anche all'internodella nostra regione. Perquell'occasione il nostro

giornale preparerà unapposito servizio per co-noscere più da vicino u-na realtà che interesse-rà da vicino i consuma-tori lombardi. Con que-sta prima realizzazionesi completa la gammadell'offerta commercialedella cooperazione diconsumatori, ormai pre-sente in tutte le tipolo-gie distributive, con lapropria distintiva im-pronta di servizio, quali-tà e prezzo.ti IFZIATIVE SOCIALI DI COOP LOMBARDIA. PER IL FkRill

IAL CONGRESSO LA LINEA'ER LA "NUOVA FRONTIERA" '95

"DICO AL VIALA NUOVA RETE DEI DISCOUNT

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PRODOTTI CON .AMOR

ramorir 011.1.11.21111C4

SCELTA 0155

GLI OBIETTIVI STRATEGICI DEI PRODOTTI CON AMORE COOP

Proteggere la salute del consumatore, limitando il più possibilela presenza di residui da fitofarmaci

Difendere l'ambiente, con tecniche di coltivazione innovative,che riducono il ricorso alla chimica

Valorizzare le produzioni provenienti da zone votate",per assicurare un'elevata qualità dei prodotti.

Prodotticon

AmoreCoop

n

I REQUISITI DI QUALITÀ DEI PRODOTTI CON AMORE COOP

[ Residui sempre inferiori del 5095 rispetto ai limiti previsti '.dalla normativa italiana

Eliminazione di tutti i trattamenti chimici di post-raccolta

Elevata qualità merceologica.

Prodotticon

AmoreCoop

ELENCO DELLE AAIENOE...INALO LE COINVOLTE

UTTA COLLABORAZIONE CON LÀ PRODUZIONE AGRICOLA E-~CONTINUA SORAMT

ALLA FONTEDEI PRODOTTI E nel 1986 nacquero i"Prodotti con Amore".Coop interveniva nellaproduzione di frutta,verdura e (più avanti)carni per garantire iprodotti nei confronti deiconsumatori. E lo fa lun-go due direttrici:- fornendo tutto il soste-gno necessario affinchéuna quota significativa esempre crescente di pro-duttori orienti le propriescelte verso un'agricoItu-ra "ecocompatibile', ri-ducendo al minimo il ri-corso alla chimica e, diconseguenza, l'impattoambientale dei pesticidi;- creando un rigido siste-ma di controlli affinché irisultati di queste sceltesi trasformino in prodot-ti garantiti. Accanto aquesto intervento sulfronte della produzione,Coop ha promosso unagrande campagna perl'approvazione di unanuova legge sui pesticidiche ha visto il coinvolgi-mento dei soci-consuma-tori e delle principali as-sociazioni ambientalistee dei consumatori. Que-stiniziativa, avviata nelmaggio 1993, ha visto laconsegna alle massimeautorità della Repubbli-

IL PRODOTTO

ca di oltre un milione difirme: contro l'abuso deipesticidi in agricoltura eper nuove norme (comel'introduzione del princi-pio di sommatoria trapiù residui o la costitu-zione di un'Agenzia concompiti tecnico-scientifi-ci) che ne limitino l'uti-lizzo e ne garantiscanola massima affidabilità,sia da un punto di vistasanitario che ambienta-le. Nasce così il progettodei Prodotti con AmoreCoop, una Iinea di pro-dotti ortofrutticoli fre-schi che risponde a trerequisiti di fondo:1) proteggere la salutedel consumatore, ridu-cendo il più possibile Iapresenza di residui da fi-tofarmaci;2) difendere l'ambiente,grazie a tecniche di pro-duzione innovative, limi-tando in modo significa-tivo il ricorso alla chimi-ca in agricoltura;3) valorizzare le produ-zioni provenienti da zo-ne particolarmente "vo-tate", quelle cioè che perle caratteristiche delsuolo e del clima sonopiù adatte alla coltiva-zione di determinati pro-dotti.

"GOVERN IN SCENA IL LABORATORIOATO"

MAZA.721N1 CON AREERISERVATE AI PRODOTTICON AHCACE COOP

Innanzitutto Coop indi-vidua - per prima cosa -le aziende agricole ingrado di fornire, oltre al-le tradizionali caratteri-stiche commerciali (qua-lità, continuità di produ-zione, miglior prezzo)anche precise garanzieambientali e di salubritàdei prodotti, grazie al ri-corso a particolari tecni-che agricole che garanti-scono una drastica ridu-zione nell'utilizzo dei pe-sticidi.La fase successiva, unaVolta scelta l'azienda evalutati positivamentegli standard tecnici eproduttivi, è caratteriz-zata dall'individuazionedelle aree di rischio nelciclo di produzione e la-vorazione, che sono di-

sentiti

•-DOPITTNI I

• uMPO

verse tra le varie zoneproduttive e tra aziendae azienda. Un requisitoindispensabile, ad esem-pio, è che l'intero ciclo diproduzione, lavorazione,immagazzinamento eimballaggio dei Prodotticon Amore Coop sia fisi-camente differenziato,codificato ed immediata-mente riconoscibile ri-spetto a quello dei pro-dotti tradizionali, 11 for-nitore, insomma, vienestimolato a dotarsi di unsistema di qualità chegoverni tutte le fasi del

MSTOOOLOOIE DIOANNI:ME

processo di coltura: dallasemina alla coltivazione,dalla raccolta ai sistemidi immagazzinamento.Terminato questo perio-do di adattamento al si-stema di garanzie, i tec-nici di Coop tornano nel-l'azienda produttrice perverificare che siano statirealizzati tutti gli ade-guamenti previsti.Superata positivamentequesta fase "istruttoria'viene avviato il contrat-to di fornitura, che pre-vede una serie di vincoliben precisi. Il fornitore,infatti, si impegna a ga-rantire il controllo dellaproduzione su campo;indica a Coop quali me-todologie di coltura sonostate applicate; concorda

5NA:15I SEI RESIDUI

con Coop il tipo, il nu-mero e il calendario de-gli interventi che preve-dono l'impiego di pestici-di ed effettua le analisiobbligatorie dei residui.Questo avviene per ognisingola produzione e perogni singola azienda. So-lo a quel punto e dopol'autorizzazione di Coop,il lotto di prodotti vienecertificato e può essereinviato ai magazzini, ac-compagnato da una co-difica che ne permettel'immediata riconoscibi-lità.

Coop effettua un vastoprogramma di verifichedirette (oltre 400 ispezio-ni l'anno) sull'intero pro-cesso di coltivazione deiProdotti con Amore Coop.Viene controllato in que-sto modo il rispetto del"Sistema di garanzie" sot-toscritto dal fornitore,dalle tecniche colturali al-l'immagazzinamento e alconfezionamento dei pro-dotti. Anche in questo ca-so, un eventuale risultatonegativo può comportarela sospensione della forni-tura, in attesa dei neces-sari interventi di adegua-menta. L'ultima fase delsistema di controlla èquella più impegnativa:Coop, infatti, verifica di-rettamente l'eventualepresenza di residui sui

ELEZIONE E CONFE.ziosAinsro CONMACCNINASA

Prodotti con Amore Coop.Il rispetto, da parte deifornitori, del "Sistema di

anzie', e tutti i test ef-ettuati in precedenza,

possono già assicurarel'assenza di partite "fuorinorma". Nonostante ciò,Coop ha deciso di attivareun altro controllo, primadella distribuzione per ve-rificare, nei propri labora-tori, l'eventuale presenzadi residui di fitofarmaci.Questo viene effettuatoprelevando campioni dimerce nei centri di distri-buzione Coop, prima che iprodotti vengano avviatiai punti di vendita.

iALENLEAYED UE5T1WEERVENTIruguawrrliw.

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di Giorgio Vozza

IIIRGILmAll

SCONTO PERICOLOSOCe n'è uno che si chiama addirittura"Stracciaprezzi". Ma negozi del tipo"Super-risparmio", "Extrasconto","Spendípoco" e via ribassando spunta-no come funghi e promettono miracolidi convenienza. Promesse spessomantenute. Sulle scatole i nomi sonosconosciuti, ma l'offerta è vantaggio-sa, addirittura provvidenziale in unperiodo in cui tutti cercano, come pos-sono, di risparMiare. Pochi mesi fa al-cuni biologi francesi dell'Istituto Pa-steur hanno esaminato numerosicampioni di prodotti "di primo prezzo"venduti nei nord del Paese in diversitipi di negozi, soprattutto in quellispecializzati in alimenti a buon mer-cato. Brutte sorprese: atto casi su die-ci di grave contaminazione nelle "sviz-zero" surgelate; 68 percento di confe-zioni irregolari e pericolose di &limo-ne affumicato; 6 forme su 16 di ca-membert, il più diffuso formaggio del-la regione, risultate infettate e poten-zialmente nocive per la salute. Altreirregolarità fra gelati, burro e insala-te. L'inchiesta ha fatto molto rumore,è stata ripresa su tutti i giornali fran-

tesi e, com'era prevedibile, ha suscita-ta parecchia preoccupazione e un'ac-cesa discussione. "I prezzi distruggonola qualità", denuncia un mensile con-sumerista. "Non s'imbroglia", ammo-nisce il principale settimanale dellagrande distribuzione. "i primi pezzisono pericolosi?", si interroga lo stessoperiodico. Problemi inquietanti, anchese sono capitati oltralpe e riguardanopochi prodotti. Perché al momento, inFrancia come in Italia, vince chi stril-la il prezzo più stracciato. E sono tan-te le persone che cambiano di settima-na in settimana il posto dove far laspesa, saltabeccando da un prodottoall'altro alla ricerca di un risparmioche non è uno sfizio ma una necessità.Ma le aziende che lavorano per dura-re devono prima di tutto vigilare sul-l'integrità degli alimenti, proporreun'offerta di qualità, non solo il prezzopiù basso. In fondo la ragione princi-pale che lega una persona al suo ne-gozio è molto semplice da dire, piùcomplicata da dare: è la fiducia. Mer-ce rara, tutti i giorni sotto esame, maiscontata.

7STra QUALITÀ DEL PRODOTTO

CON AMORECONSUMATORI GARANTITII requisiti dei Prodotticon Amore Coop rap-presentano, dunque, ilrisultato finale di unvero e proprio "Sistemadi garanzie", basato sulcontrollo dell'intero ci-clo di vita dei prodotti,dal campo al consuma-tore (controllo di filie-ra). Frutta e verduramesse in vendita con ilmarchio di qualità deiProdotti con Amore Co-op hanno, insomma, u-na storia tutta loro chele caratterizza primaancora di essere raccol-te. I prodotti, innanzi-tutto, provengono dazone particolarmenteadatte alla loro coltiva-zione e le aziende agri-cole che vengono sele-zionate da Coop devonogarantire adeguatestrutture tecnico-pro-duttive. Sano, insom-ma, lornitori di qualità.Queste stesse a. ziendeagricole sottoscrivono

3

Famiglie Referenze Famiglie Referenze

Ortaggi

Funghi

CarotePatate

Asparagi

Pomodori(Sardo, tondo, SanMarzano Verde e Rosso)Zucchine(Americane, chiare,Spagna)FagioliniCetrioliMelanzane (Lunghe,Tonde)Peperoni (Verdi, Rossi,Gialli)Champignon bianchiChampignon crema

NovelleBisestiliBolognaEgittoVerdi

Fogliame Sedano (Bianco, Verde)Lattuga IcebergLattuga CappuccinaLattuga RomanaIndivia ricciaIndivia scarolaRadicchio ChioggiaRadicchio TrevisoRadicchio MilanoCavolfioriCavoli CappucciCavoli VerzaCavolini BruxellesBroccoliRucolaLattughinaFinocchiBietola (coste)Cicoria (catalogna)SpinaciValerianaLischi

Famiglie Referenze Famiglie Referenze

Mele Granny Smith Pere WilliamGolden William rosseStark Abate fetelImperatore KaiserMorgendutt ConferenceRenetta DecanaRoyal gala GuyotOzark Gold PassacrassanaStayman Arance Navelina

Susine Goccia d'oro TaroccoOzark P. MoroSangue D. SanguinelloPresident OvaleBlack ValenciaAngeleno Fragole

Limoni RiviClementine AlbicoccheKaki Nettarine GiallePesche Gialle Bianche

Bianche Uva ItaliaMeloni Lisci Regina

Retati (bianca e nera)Pompelmi Rossi Lavallé

L Matilde

con Coop un contratto(il capitolato di fornitu-ra) per la produzione ela gestione successivadel prodotto, che preve-de una serie di regolerigide da rispettare:forte e collaudata assi-stenza tecnica in cam-pagna; ampio program-ma di analisi dei resi-dui presso laboratorispecializzati; sistemispecifici di confeziona-mento, lavorazione etrasporto dei prodotti.Coop controlla tutto ilprocesso di produzionee tutte le fasi di colti-vazione in ognuna delleaziende agricole forni-trici: dalla semina ofioritura alla raccoltaal trasporto ed all'im-magazzinamento.Il "Sistema di garan-zie' accompagna fruttae verdura anche dopola raccolta e il conferi-mento dei prodotti daparte dei fornitori.

I Prodotti con AmoreCoop offrono al consu-matore un assortimen-to di prodotti moltoampio, che, con oltre 40varietà di frutta, coprepraticamente tutte leesigenze dei consuma-tori. L'impegno dellaCoop in questo settore,infatti, è stato orienta-to a garantire un'offer-ta di prodotto che rie-sca ad assicurare la di-stribuzione per tuttol'anno delle principalivarietà di frutta, ri-spettandone la stagio-nalità, per evitarequalsiasi trattamentopost raccolta.Le principali varietà difrutta inserite nei Pro-dotti con Amore Coopsono illustrate nella ta-bella che segue.

LA FRUTTA

LA VERDURAAnche per quanta riguarda la verdu-ra, i Prodotti con Amore Coop garanti-scono per tutto l'anno una distribuzio-ne adeguata, sia dal punto di vistaqualitativo che quantitativo, di un lar-go assortimento di prodotti che com-prendono oltre 40 referenze. Le refe-renze principali di verdure inserite neiProdotti con Amore Coop sono illu-strate nella tabella che segue.

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TAL

SIAMOSUFFICIENTEMENTEPROTETTI DALLAQUALITAGARANTITA DALLAPRODUZIONE?ABBIAMOBISOGNO •DI SICUREZZA CHEIN PRIMO LUOGOCI DEVE DAREL'INDUSTRIA. IL"MON ITORAGGIOFUNZIONALE":I CONTROLLORIPUBBLICI ALLE PRESECON PROGETTIE PRODOTTI

di Luciano Didero

ONTRCI

A A RImel 1994 si sonoriverir] cati nu-merosi casi di ali-menti non conformialle leggi in mate-ria di igiene e diqualità, casi chehanno riguardatoanche grandi città(dalle cronache ba-sterà citare Torino,Bologna, Bari) etalvolta un numeroelevato di persone,nelle prime due cit-tà citate soprattutto bambini coinvoltiin vicende legatealla gestione dimense scolastiche,a Bari per un pro-blema di igiene eambiente collegati.Fortunatamentenon si sono avutisbocchi drammati-ci, segno perlomenoche i provvedimentiseguiti all'indivi-duazione dei casihanno funzionato,ma in ogni caso ènaturale che gli ita-liani siano portati achiederai: siamosufficientementeprotetti dal sistemadei controlli?

tualmente nella capacitàdi applicare le leggi nelmodo più opportuno).Stiamo ormai avvicinan-doci al centro del proble-ma, alla valutazione del-la efficienza e dell'effica-cia del "sistema di con-trollo" e alla sua stessaconcezione e strategia o-perativa: questi sono inodi da sciogliere, il pri-mo aspetto individua "iperché' dell'insufficientefunzionamento del siste-ma dì controllo; il secon-do aspetto offre invecel'indicazione sul comeprocedere perché si ab-biano risultati di sicu-rezza fuori discussione.

ALLE SOGLIEDELDUEMILAPer capire come mai allesoglie del duemila, e conun supporto tecnologicoe culturale di prim'ordi-ne, il sistema di control-lo non funzioni bene, ba-sterà fare riferimento al-la struttura e all'artico-lazione di quello che pos-siamo chiamare il "con-trollo pubblico": si parladi una attività effettua-ta, certamente anchecon risultati significativie meritori, da un grandenumero di gruppi e ceri-

CRONAEKRUIVAZION=

Una domanda alla qualesi dovrà dare una rispo-sta articolata, non senzasottolineare che dopo "lapunta" problematica ri-guardo alla sicurezzache ricorderemo come lastagione "del vino al me-tanolo, degli effetti diChemobyl, dell'atrazinanei fiumi", era l'ormailontano 1986, si potevapensare di essere entratiin una nuova era di con-trolli efficienti ed effica-ci, un contesto di sicu-rezze proprio dei paesipiù civili e moderna-mente organizzati.A distanza di dieci armi,e in fondo con un certosospetto che si sia verifi-cato un allentamentonei controlli, forse rite-nendoli meno necessariche in passate, siamo dinuovo alla ricerca dellecause dei fatti accaduti edelle responsabilità deisingoli e delle strutture,pubbliche e private, nondimenticando che quelleche possiamo chiamarele "insidie" alla qualitàdella vita del cittadino-consumatore hanno inprimo luogo a che vede-re con la sicurezza (l'i-gienicità di un alimentoè senz'altro il primo o-biettivo da assicurare),ma non dobbiamo tra-scurare altri aspetti re-lativi alla qualità deiprodotti, dalle tecnichedi produzione (quale sa-

rà il residuo dovuto aitrattamenti agricoli, edesiste una soglia di sicu-rezza?) alla stessa vali-dità merceologica, infondo per ogni prodottopaghiamo tiri prezzo checi aspettiamo sia con-gruo rispetto alle presta-zioni offerte, all'insegnadi un giusto rapporto traprezzo e qualità, al disotto del quale si puòparlare di truffa, e neicasi limiti di frode. Così,si comprende che la va-girà della problematicae dei soggetti coinvolti -l'intero ciclo produttiva,dalla produzione alla di-stribuzione fino al mo-mento del consumo - ol-tre naturalmente allagrande quantità di pro-dotto sulla quale si deveesercitare il controllo ri-chiede un sistema, unaorganizzazione, che por-ti al migliore risultatopossibile e alla certezzain materia di qualità esicurezza che la tecnolo-gia e la stessa legislazio-ne sono in grado di assi-curare (è in questo sensoscorretto dire che le leg-gi italiane in tema di ali-mentazione sono insuffi-cienti o arretrate, moltaparte della norma attua-le è di ispirazione comu-nitaria, se quindi qual-cosa non funziona benele responsabilità vannoricercate nella strutturadel controllo ed even-

DALLA STAMPA A cura di Luciano Didero

"TUTE» CASA ELAVORO"Fino a ieri era solo un modo di dire per indicareuna persona particolarmente tranquilla; oggi (esoprattutto domani) va visto come una realtà pro-fessionale in via di diffusione. Non parliamo dichi può avere nello stesso posto casa e ufficio(molti professionisti sono in queste condizioni;commercialisti, medici, avvocati, consulenti), par-liamo di chi sempre più spesso potrà lavorare perla propria ditta comodamente seduto a casa sua,gestendosi il lavoro, programmando in modo per-sonalizzato le pause, il modo di lavorare (ascol-tando la radio, per esempio, ciò che in ufficio soli-lamente non si può fare). Il tutto a patto di otte-nere comunque la necessaria produttività; è que-sta la filosofia che guida alcune grandi imprese a-mericane, nel campo dell'informatica per esem-pio, il che è possibile naturalmente solo nei casi incui è la tecnologia a permettere il contatto direttocon il lavoratore. Nel giro di pochi anni la metàdei dipendenti di questo tipo di industria potrà la-vorare a casa e "spedire" in ditta il lavoro per viatelematica; lavorare stanca anche in questo modo,ma a casa propria si hanno ben altre comodità.

CONSUMATORE,QUANTO MI COSTIE il lamento delle imprese che per vendere devono prima spendere; parliamodella pubblicità, e di un costo che in Italia nell'ultimo anno ha raggiunto gli8000 miliardi di lire, che per oltre la metà vengono investiti in televisione, inspot pubblicitari insomma.Si può così fare presto il calcolo del costo per persona, il "costo contatto", come sisuoi dire; nel nostro paese ogni contatto televisivo tra produttore e consumatoreha un costo tra le 6 e le 7 lire, sembrano poche (in Germania per esempio iI con-sumatore "costa il doppio"), ma funziona se è vero che gli spot ci rimangono inmente, anche involontariamente, fino a che non incontriamo "quel prodotto",candidato ad essere nostro oggetto del desiderio.I più sensibili a questo meccanismo sono i bambini; in negozio sanno riconosceresubito quelli che appaiono negli spot, e potendo comprerebbero solo quelli.

IL FUMO: UNA TRAGEDIA PLANETARIASecondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità il fumo può essere consideratocome la maggiore epidemia dei cinquanta anni dai 1950 al 2000; nei paesi svi-luppati in questo periodo si può calcolare avrà ucciso complessivamente intornoa 80 milioni di persone, e per fortuna in questi ultimi anni in alcuni paesi è co-minciata una inversione nei consumi, con una certa tendenza alla loro diminu-zione, Una notizia come questa, per la sua capacità di dissuasione, vale giù diqualunque campagna di comunicazione. 4

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4- qualeQuindicinale di Coop Lombardia/ 145 gennaio

lega Convitalo RegionaleLombardo

Comitato di Anionio Bettolini, Massimo Chiesa.redazione Sergio Ferrado, Sergio Gliiringlielb.

Marco Maggi, Enrico Migli avacca.Daniele Moltrasio, Ugo Pinferi,Enrico Russi, Adolfo Scalpelli,Giorgio Vozza

Direttoreresponsabile Adolfo Scalpelli

Segreieria diredazione Andrea Penegam

Conp Viale Famagosta 75Lombardia 20142 Milatlo - Tel, 895931Progetto Franco Malagutigrafico Maria Rosa Toni

Impaginazione Coop "Il Guado"impianti Cortietta (MI). Tcl. 02-97290272e stampa

Autorizzazione del Triti. di Miranon. 144 del 14 aprile 1982

Associato allaUnione Stampa Periodica Italiana

La cuna di Quale Consumo salsa gli alberi e noniquina rafia quando viene prodotta_ E carta ecologica

MICTMTNO COLPITO ANCHE LE MECC

LI ALIME

SCHtri diversi, nazionali elocali, di ogni tipo e a o-gni livello (c'è chi hacontato 24 organismi di-versi impegnati in que-sta attività).Tutta questa attività,che potremmo parados-salmente definire ecces-siva, non può manifesta-re la necessaria efficien-za, perché non si ha unaadeguata integrazionetra i compiti dei diversiorganismi, perché non sihanno sufficienti puntiad elevata specializza-zione, perché non si otti-mizzano le risorse in ter-mini professionali e distrumentazione tecnolo-gica: ne deriva una si-tuazione nella quale insenso lato "tutti control-

lano tutto", sovrappo-nendo compiti e risulta-ti, assegnando a piccolicentri le stesse funzionidi controllo che possonoessere assolte solo da la-boratori di grandi città.Parliamo dunque di unsistema poco efficacenon perché manchi lacertezza del diritto, maperché il legislatore, adogni livello, non ha sa-puto o voluto darsi una' organizzazione funzio-nale' all'obiettivo fonda-mentale, che è quellodella prevenzione del ri-schio, non quello dellatardiva rilevazione o delrimedio, se e quandopossibile.Se questa è una fotogra-fia della realtà non del

tutto soddisfacente unaalternativa c'è, bastaspostare lo sguardo e os-servare il problema "dal-l'inizio", in questo con-fortati da quella Filosofia(e pratica) che i giappo-nesi, maestri in materiadi qualità, chiamano dei"zero difetti": è certo unagrande rivoluzione quel-la di cui parliamo, dellaqualità (e della sicurez-za) dovute non tanto al-l'attività di controllo "avalle", come spesso capi-ta, sul prodotto in fasedi distribuzione e co-munque quando solita-mente è troppo tardi,ma di quella che spo-stando l'interesse sullaprogettazione del pro-dotto e sulla strutturadel ciclo produttivo "cre-a" le condizioni affinchéi temuti problemi nonabbiano a verificarsi.

QUALITÀEPRODUZIONEQuesta strategia per-mette di inserire più cor-rettamente l'argomentodella qualità nel cuoredella concezione produt-tiva, dandogli anzi ilruolo di "fattore di pro-duzione", potendo essereguardata dallo stessoimprenditore che vienechiamato a fare questarivoluzione come un in-

vestimento piuttosto checome un costo (ed è que-sta la motivazione che inmolte piccole e medie a-ziende porta ad una ca-renza di controllo, e per-fino all'assenza di unafunzione aziendale chese ne occupi).Il controllo connesso alprogetto è oggi la nuovamaniera di concepire laproduzione, un sistemasviluppato secondo sche-mi internazionalmentericonosciuti, in base aduna serie di norme esat-tamente codificate, percui gli stessi scambi dimerci ne sono facilitati:in via di principio nondeve essere più necessa-rio sostanziare la quali-tà del prodotto con unaquantità pletorica di cer-tificati d'analisi: se l'a-zienda è corretta e re-sponsabile basterà checomunichi di avere se-guito l'iter produttivo se-condo la norma concor-data, il cui risultato è (edeve essere) scontato.Se dunque è "il sistema'che fa la qualità e l'orga-nizzazione e la professio-nalità sono i suoi stru-menti operativi, alloraquesto criterio dovrebbevalere anche in materiadi sicurezza "vista dal-l'ente pubblico": vorrem-mo immaginare, e forseè già cominciata, unastagione veramente nuo-va nella quale non si

controllano più i prodot-ti, ma si controllano i ci-cli produttivi verificandose ogni protagonista dal-la produzione, alla tra-sformazione, alla distri-buzione, si è dato la col-tura aziendale (e glistrumenti operativi ido-nei) per raggiungerequesto obiettivo.

DOCUMEN-TAZIONESCRITTAPuò sembrare una uto-pia, ma vorremmo vede-re i pubblici controlloriverificare e discutere insede di produzione i cri-teri che portano dal pro-getto al prodotto, allostudio dei "manuali del-la qualità", alla verificache per tutti i prodotti,anche quelli più artigia-nali, si possa ragionarenon solo in termini di e-sperienza tramandatama in base ad una do-cumentazione scritta,fondata e inoppugnabi-le.Questa impostazione po-tremmo definirla un"monitoraggio funziona-le", una attività che nonannulla il controllo d'uf-ficio finale, ma lo facilitadi molto e soprattutto loindirizza dove è vera-mente necessario.Questo si aspettano i cit-tadini-consumatori, ma

anch'essi possono farequalcosa, pur non essen-do dei professionisti delcontrollo, ma in base al-le loro scelte: sceglierequei prodotti che hannoalla base criteri di sicu-rezza, come tali corretta-mente dichiarati da chivende o produce (può es-sere il caso di prodottiottenuti con bassi resi-dui di pesticidi od otte-nuti senza di essi, come iprodotti biologici); sape-re guardare al prodottocon occhio "attento" alrapporto prezzo-qualità:all'epoca del drammati-co caso del vino al meta-nolo un consumatore at-tento avrebbe dovutofortemente sospettare diun vino il cui prezzo divendita non avrebbepermesso di pagare il co-sto della bottiglia, deltappo e dell'etichetta.Il trucco c'era, ed eraproprio nel prodotto, mail consumatore non pote-va saperlo: oggi è storiapassata, ma va ricordataogni volta che un prezzoè troppo basso per unacerta categoria di pro-dotto.A suo modo anche il con-sumatore "può controlla-re", e fare in modo cheprodotti poco sicuri ab-bandonino il mercatoperché non scelti: è unruolo molto importantee un grande potere cheva esercitato.

DALL i INTERNO A cura di Andrea Pertegato

LA LEGA DELLE COOPPER LA RECENTEALLUVIONE NEL NORDITALIAIl presidente della Lega nazionale delle coope-rative, Giancarlo Pasquini, ha inviato una let-tera al Ministro degli Interni, Maroni, permanifestare piena disponibilità dell'organiz-zazione a concorrere allo sforzo in atto, per al-leviare le difficoltà delle popolazioni e ristabi-lire sollecitamente condizioni di normalitànelle zone colpite dall'alluvione, mettendo adisposizione uomini e mezzi.Da segnalare, a questo proposito, che la Legaregionale delle cooperative del Piemonte - cheha visto numerose cooperative aderenti colpi-te da pesanti danni - ha già avviato una seriedi iniziative concrete per contribuire all'operadi ricostruzione della regione: l'apertura di unconto corrente postale n° 10054104 intestatoa Lega Coop Comitato Regionale Piemontesedi Torino sul quale le cooperative potranno ef-fettuare il loro contributo indicando la causa-le "pro alluvionati del Piemonte".

FABBRI RICONFERMATOPRESIDENTE LEGAREGIONALE COOP VENETOI 57 componenti della direzione, eletti nel recente con-gresso, hanno confermato a larga maggioranza, Giusep-pe Fabbri come presidente della Lega regionale delleCooperative del Veneto.Quarantacinque anni, leccese, ma da parecchio tempotrapiantato nel Veneto, guiderà per il prossimo tricornola centrale cooperativa veneta.

CCPL FESTEGGIAIL NOVANTESIMO

Consorzio Cooperative di Produzione e Lavoro di Reg-gio Emilia ha compiuto novant'anni L'anniversario èstato celebrato, oltre che con la decisione di devolvere100 milioni a favore dello sviluppo del polo universitarioreggiano, con due iniziative. La prima con la presenta-zione del volume celebrativo presso l'Hotel Baglioni diParma, alla quale hanno partecipato Ivan Soncini vice-presidente Ccpl, Franco Buzzi presidente Ancpl-Lega,Stefano Lavagnetto, Sindaco di Parma e il vice presi-dente della Provincia di Panna Giovanni Buttarelh.5

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ILO -flAtIVE SOCIALI DI COOP LOMBARDIA SlWETTO7PER IL FUTUITTINU

DAL CONGRESSO LA LINEAUn saldo filo di continuità lega il 9° Con-'

gresso della Associazione nazionale co-operative di consumatori ed il programmadelle attività sociali che Coop Lombardia ,

sta impostando per il 1995."Socialità, trasparenza, efficienza" erano letre parole chiave che hanno governato lastesura delle Thsi del Congresso, il dibatti-to negli organismi rappresentativi delleCooperative, le conclusioni e l'impostazio-ne strategica conseguente. Queste stessetre parole-chiave diventano l'impegno checi assumiamo nel delineare una program-mazione di attività secondo contenuti emetodi di gestione che discendono dal Con-gresso, interagiscono con tempestività conla situazione legislativa e di mercato, sipropongono di rilasciare la nostra missio-ne aziendale secondo quanto di più specifi-co e caratterizzante essa presenta.

"Socialità", innanzi tutto, e dunque chiara vi-sione della destinazione del profitto a fini mu-tualistici e di solidarietà, di sviluppo dell'in-formazione, della partecipazione alle scelte,della cultura consurnerista ed ambientalista.

"Trasparenza", inoltre, attraverso la coniuga-zione del lavoro di coinvolgimento degli organirappresentativi con l'indispensabile criteriodella tempestività dell'informazione circa i fi-loni di lavoro in discussione. La "casa di ve-tro", dunque, come metafora di un percorso co-mune che tale deve essere lungo Ie diverse fasidella programmazione.

"Efficienza" infine, ma non certo ultima fra lenostre preoccupazioni.La situazione economica generale impone, an-che nel nostro settore di attività, obiettivi for-temente centrati sulla produttività delle ini-ziative, in termini di costruzione del consensoattorno al progetto imprenditoriale e socialeCoop.di Marco Maggi

PER LA "NUOVA FRONTIERA" '95Meno risorse per lavorare meglio: un pa-radosso soltanto apparente, se saremo ingrado, tutti insieme ed in modo convinto,di adeguare il programma di attività acriteri rigorosi di oculatezza gestionale edi ritorno certo dell'investimento. Sem-pre e comunque, insomma, la socialitàcome risorsa, non come atto dovuto. Sul-la base di questa considerazioni comples-sive, le Sezioni soci di Coop Lombardiastanno definendo gli ultimi dettagli delloro programma annuale. Un program-ma che, come tradizione, contempera i-niziative elaborate a livello nazionale eproposte fortemente centrate sui bisognidi ogni singolo territorio. Rimandandoad un prossimo numero di 'Quale consu-ma' la descrizione del piano di attività diciascuna Sezione soci, elenchiamo oggi ifiloni principali che compongono il pianonazionale di attività sociale Coop.

LA DIFFUSIONEDELLA CULTURACOOPERATIVAIl 150' anniversario della costituzionedella prima cooperativa non si esaurisce,con il 1994, nelle occasioni celebrativerealizzate.Continua anzi, con energia se possibileancor maggiore, attraverso l'istituzionedi un nuovo filone di lavoro con il mondodella scuola, un filone che vuole diventa-re permanente. Illustrare la diversitàimprenditoriale del sistema cooperativo,i valori e le scelte di destinazione del pro-fitto che ne sono fondamento, le sue rea-lizzazioni tanto manageriali che sociali:tutto questo entrerà nella scuola mediasuperiore attraverso testi, percorsi didat-tici, giochi di animazione, borse di stu-dio, con li proposito di colmare una lacu-na grave nella corretta informazione de-stinata agli studenti circa ii nostro Movi-mento.

LA FORMAZIONEDEI QUADRISOCIALI ATTIVIGià negli anni scorsi avevamo ragionatoe lavorato su un paradosso apparentequale quello della "professionalizzazionedel volontariato".Nel 1995, a livello nazionale, verrannoprodotti strumenti di formazione da por-tare, nelle Sezioni soci, per consentire lo-ro di lavorare meglio, in modo più effi-ciente, attraverso un superiore livello diinformazione e di metodo.Formatori saranno i funzionari di ogniCooperativa, coloro i quali lavoranoquotidianamente con le stesse Sezionisoci, così da costruire e rinsaldare unapproccio ed un linguaggio comuni atutti.

IMBALLAGGIE RIFIUTISulla base di un progetto fortementeincisivo elaborato da Coop Italia, ver-ranno realizzate mostre, animazionied occasioni educative su un tema af-frontato spesso in modo superficialeod emotivo. La via Coop ad una corret-ta valutazione del ciclo di vita e di uti-lizzo degli imballaggi, tradotta nellaprogrammazione sociale, significanuovi strumenti di conoscenza sui sin-goli materiali, sulle tecniche di smalti-mento, sui rischi ed i vantaggi correla-ti: il tutto destinato, con proposte spe-cifiche, sia all'universo dei consumato-ri che al mondo della scuola.

ALIMENTAZIONEED ANZIANIIl volume "Il gusto della terza età", re-alizzato da Coop Lombardia quattro

anni or sono, ha precorso temi di unimpegno sull'informazione, l'educazio-ne, il monitoraggio dei bisogni che tra-ve oggi una sintesi promettente nelprogramma nazionale.La ricerca condotta mesi fa a puntovendita, con iI metodo "anziano inter-vista anziana', ha contribuito in misu-ra determinante ad accelerare l'impe-gno in questa direzione, conferendoglil'attendibilità che deriva dalla elabo-razione di oltre 2.000 questionari in tut-ta Italia

TIJTIII NELLOSTESSO PIATTOIl nostro ragionamento sulla interdipen-denza fra Nord e Sud del mondo, portatonelle scuole, nei supermercati attraversole animazioni, nelle Sezioni soci, nelle

associazioni culturali, prosegue con nuovi strumenti ed un nuovo centro di at-tenzione.: il commercio internazionale, u-ne scambio che vorremmo equo e solida-le e che si rivela, alla luce dei fatti, unrapporto di forte ineguaglianza. Saràquesta La lente di ingrandimento attra-verso la quale leggeremo le differenze, lecompatibilità, i bisogni da soddisfare perelevare il tono della coesistenza.

I CENTRI SOCIALICOOPDue in Lombardia (Cremona e Bre-scia), numerosi in tutto il Paese, que-sti attori di promozione culturale, se-condo i filoni della missione cooperati-va, devono essere posti in relazione or-ganica fra loro, hanno necessità di unripensamento organizzativo in vista diun modello comune di funzionamento.Integrare i programmi, avvicinare Fraloro i metodi di gestione, favorire ildialogo e la riflessione operativa fra

quanti attorno ad essi lavorano: que-sto è l'obiettivo che si intende perse-guire attraverso la stesura di un "ma-nuale" dei Centri sociali Coop, che sal-vaguardando le indispensabili diffe-renze motivate dagli specifici rapporticon il territorio mettano tuttavia chia-ramente in comune le risorse, le idee, ipunti di forza fin qui espressi, conte-nendo al massimo la dispersione di e-nergie.

LA VI ASSEMBLEANAZIONALEDELLESEZIONI SOCIPrevista in origine per il novembre1994, ha dovuto giocoforza slittare inavanti in conseguenza delle note vi-

cende legate alla impostazione dellaLegge fi nanziaria_a_Alla fine di marzo, comunque, ci ritro-veremo insieme per inquadrare lastrategia Coop nei confronti del pro-blema ambientale: questo era in origi-ne il terreno di discussione, e tale è ri-masto nonostante il rinvio forzato del-l'Assemblea.In preparazione di essa, realizzeremoun'ampia consultazione delle Sezionisoci e degli organi elettivi, già iniziatacon un primo incontro nel settembrescorso.Questo impegno, esteso ed approfondi-to, giocherà un ruolo centrale nei pri-mi tre mesi di attività 1995.E già si profila, un anno e mezzo piùavanti, la VII Assemblea nazionale:l'argomento sarà il rapporto con ilmondo della scuola e con gli insegnan-ti, l'obiettivo quello di lanciare una"nuova frontiera" dell'impegno coope-rativo nei confronti delle istituzioni e-ducative. 6

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FIL SECONDOCONCORSODI "QUALECONSUMO"DOPOIL SUCCESSODELLA RICETTABUONAE SANA

La merenda è una pia-cevole pausa nel "trantran" quotidiano: du-rante il lavoro, a scuola,a casa. Allevia la ten-sione nervosa e la stan-chezza, migliora l'atten-zione, favorisce gliscambi di idee, consen-te un'adeguata suddivi-sione dei pasti, a tuttovantaggio della salute edel buon umore.Meglio ancora quandocapita la fortuna di po-terla assaporare all'ariaaperta, godendosi la na-tura.W la merenda, quindi,per un'ecologia dellavita quotidiana, all'in-segna di uno stile di vi-ta che rispetta i ritmifisiologici del corpo,contro la fretta e lostress.

Ricordate le merendedi una volta? Quellefatte in casa, con pochi,semplici ingredienticombinati insieme contanta fantasia?

nAvete in mente una ri-cetta nuova che vi sem-bra adatta allo spunti-no pomeridiano?

nVolete stimolare i vo-stri figli a inventare u-na ricetta alternativaalle solite merendinepreconfezionate?

SPECIALE STUDENTIBambini e ragazzi sono cordialmenteinvitati a partecipare proponendo leloro idee per la merenda ideale. Perloro ci saranno 5 altri riconoscimentispeciali.

PER PARTECIPAREAL CONCORSOBasta inventare una ricetta per lamerenda e trascriverla sulla schedache qui pubblichiamo, e che è indistribuzione nei nostri puntivendita compilandola accuratamen-te in tutte le sue parti.* Le schede potranno essere inviateper posta alla redazione di "Qualeconsumo", viale Famagosta 75,20142 Milano, oppure consegnate al-l'Ufficio soci del supermercato o iper-mercato Coop più vicino.Una équipe di esperti valuterà le vo-stre ricette sía dal punto di vistadell'equilibrio dietetico, che da quel-lo, importantissimo, gustativo.Gli autori delle 25 ricette che verran-no giudicate migliori saranno invitati,insieme alla famiglia, a una megamerenda all'aria aperta che organiz-zeremo questa primavera. Le ricettemigliori verranno inoltre pubblicatesulla nostra rivista.I primi 5 classificati avranno ricono-scimenti particolari.

COME DEVE ESSERELA RICETTA?Buona, per prima cosa, poi facile dapreparare, facile da trasportare e daconsumare in qualsiasi situazione,anche a scuola, in ufficio o all'aria a-perta e inoltre realizzata con ingre-dienti genuini. In poche parole: buo-na, sana e pratica. Dimenticatevi, peruna volta, i prodotti preconfezionatie... via libera alla fantasia.Importante: dovete scrivere bene, inmodo molto chiaro, tutti gli ingre-dienti e le quantità necessarie perpreparare la vostra ricetta.Non dimenticatevi che le schede do-vranno pervenirci entro e non oltre il15 marzo 1995.Nel mese di giugno comunicheremo ladata della premiazione.

SPECIALE STUDENTI

Classe frequentata

Età

Nome della ricetta Dosi per Persone

Ingredienti:

Realizzazione:

Consigli particolari:

Nome Cognome

Indirizzo Telefono

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EoN SOLO DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ MA TRASPARENTE RENDICONTO DEGLI IN/

TANTI MOMENTI CHE FAN

consumatore e quindi movimentoconsumerista.L'utenza è infatti la risorsa primariadell'intero sistema economico: semanca chi consuma, non ha alcunsenso produrre. Pur tuttavia lacultura moderna tende ad attribuirepotere e diritti a chi detiene potereeconomico, spogliando di ogniinteresse legittimo chi è il' motoredell'economia": il consumatore.L'ottica cooperativa vuole spingersihen oltre, e cercare nel modo miglioredi rivolgere la sua attenzione a quelsoggetto vitale dell'economia, più

volte trascurato dalla sanainformazione e monopolizzato dallapubblicità; praticare questa strada èpercorso difficile, ma i cooperatori, inquanta essi per primi consumatori,cercano di non limitarsi ad uno spuriocompito distributivo, in modo daoffrire al consumatore un plus diprodotto - prezzo qualità e soprattuttoinformazione: non è forse sapere"l'arma per non essere plagiati?L'attenzione di Coop Lombardia haquindi un raggio d'azione che sídiparte dai membri che lacompongono, i soci, per dispiegarsi

di Maria Rosaria Lacelli

L'elemento connotante dell'esserecooperativa è la predisposizione diuno scopo sociale, c nonsquisitamente economico, daperseguire. La socialità di CoopLombardia e un concetto di portatamolto ampia, si spinge oltre i]significato della parola in sé; socialitàè attenzione verso la totalità dei sociche compongono la cooperativa, ècontrollo della qualità dei serviziofferti, informazione, educazione del

COSA CI NaIL A W

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L'intero anno trascorso è stato de-dicato alla commemorazione dellanascita della prima cooperativa diconsumo, a Roch dolo in Inghilter•ra. Una serie di iniziative sonostate organizzate per ricordare ifondamenti della cooperazione. Leiniziative Coop Lombardia hannoaffiancato all'organizzazione di i-tinerari turistici e meeting, un'o-pera di informazione costante, at-traversa una serie di riflessioniproprio su "Quale consumo".In questa sede basti ricordare iprincipi cooperativi approvati dalCongresso dell' A.C.1. [Associazio-ne Cooperativa Internazionale} aVienna nei. 1966.I. Adesione libera e volonictria:chiunque può diventare socio del-la cooperativa, utilizzare i suoiservizi, beneficiare dei vantaggiderivanti dall'essere socio;2. Amministrazione democratica:le società cooperative sono orga-nizzazioni democratiche, ammini-strate da persone elette dalla ba-se sociale, in virtù del principio"ogni testa un voto".3. Interesse limitato sui capitale:per la cooperativa il profitto non èil fine, è uno strumento che per-mette la realizzazione dei suoi li-ni mutualistici. Il profitto permet-te alla cooperativa di funzionare,retribuire ic sue risorse umane,reinvestire gli utili per crearenuova ricchezza da ridistribuireai suoi interlocutori sociali, nonda accumulare.4. L'educazione coopetutiva: la co-operativa si propone di divulgarei valori di solidarietà e di ascoltadegli interessi della base sociale,principi di mutualità di cui è por-tavoce.5. Lo collaborazione tra cooperati-ve: le cooperative devono interagi-re tra di loro, coordinando le loro

marco-politiche, a livello locale,nazionale e internazionale per in-staurare un clima di concorrenza,e non di monopolio, nel mercatoin cui operano. Concorrenza signi-fica possibilità di scelta per il con-sumatore, libero di recarsi là doveritiene meglio soddisfatte le sueesigenze.6. La redistribuzione sociale degliutili: significa destinare una par-te degli utili conseguiti per inizia-tive culturali a favore del consu-matore; in quest'ambito rientranomolte iniziative di educazione aiconsumi promosse da Coop Lom-bardia.

L'interesse di Coop Lom-bardia ha cercato di sop-perire, per quanto eranelle sue possibilità, alle"mancanze" dell'interven-to pubblico adoperandosiper la costruzione diper per là vacanza ela formazione dei malatidi sclerosi multipla". Sitratta di strutture idoneein cui i malati di sclerosimultipla parziatmenk di-pendenti possono impara-re con tecniche riabilitati-ve, utilizzo degli stru-menti informatici, inizia-tive ricreative, ad essereil più autonomi possibili ea raggiungere una certa"qualità della vita', purin una condizione di disa-gio psico-fisico. I finanzia-menti erogati da CoopLombardia all'AISM sonostati utilizzati nel 1994per la costruzione deicentro di Lucign ano.

Nel corso del mese di maggiosi sono tenute nelle varie e-chini soci le 28 Assemblee se-parate di bilancio, conclusesicon l'Assemblea ordinaria deidelegati di Coop Lombardia il28 maggio 1994.Si tratta di un momento fonda-mentale di partecipazione allavita cooperativa, in queste sedii soci discutono ed approvanocon il toro vota il bilancio eco-nomico dell'esercizio ormaitrascorso.La partecipazione è stata cori-

siderevole, anche se l'auspiciorivolto ai soci è di una loromaggiore presenza. La discus-sione si è focalizzata sul suc-cesso raggiunto da Coop Lom-bardia che, nonostante le diffi-coltà economiche, ha consegui-to un utile di oltre 26 miliardinel 1993. Primeggia quindi lastabilità economica della coo-perativa che riesce a superarele difficoltà del momento senzageneralizzare i suoi piani disviluppo. R 1994 è stato infattiprotagonista dei successo dei

due grandi Centri commercialidi Cantù e di Crema, mentre sipreannunciano le aperture dinuovi punti vendita impronta-ti ad una diversa tipologia dicommercializzazione: il di-scount. L'imegno di CorniLombardia si fo

pcalizza sul per-

seguimento di un'oculata poli-tica di mercato, tesa ad assicu-rare una permanenza stabile ecompetitiva alla cooperativa,pur sempre secondo un approc-cio socio-economico a fonda-mento delle scelte aziendali,

A CREMA •%MERCATO "GRAN RON ,

Il 26-27-28 aprile 1994 si e svolto aRoma il 9° Congresso Nazionaledelle Cooperative di Consumatoridal titolo: "Socialità, trasparenzaed efficienza'.Il titolo del Congresso è emblemati-co poiché sintetizza la "missione a-ziendale" di Coop Lombardia, perl'eppunto: socialità, trasparenza edefficienza. •La missione aziendale è il terminecon cui gli economisti usano espri-mere in poche parole incisive ilmotto, la ragion di vita, il parame-tro e cui sempre le scelte aziendalidevono ispirarsi.Coop Lombardia, in quanto azien-da cooperativa, è retta e disciplina-ta da principi di inumiditaper fa-vorire gli interessi dei soci, dei con-sumatori in senso lato; da qui la pe-culiarità della sua "missione", nonimprontata al perseguimento dimeri risultati economici ma orien-tata alla produzione di un surplus

sociale. Sulla base di questi presup-posti, Coop Lombardia conclude il9° Congresso A.N.C.C. rinnovandoil suo impegno per:- difesa del consumatore in terminidi prezzo e qualità;- difesa della salute in una visioneecologica delle scelte dei prodotti damettere in vendita;- perseguire i valori di solidarietà inuna struttura in cui gli utili sonointeramente destinati all'aiuta delsocio, del consumatore e della socie-tà civile nel suo complesso;- una politica aziendale sempre piùampia e non solo relegata in un Ot-tica regionale. Coop Lombardia sipropone quindi di pensare alla suaorganizzazione aziendale in terminidi una sempre maggiore efficienza,al fine di coniugare la modernizza-zione delle sue strutture di venditaagli obiettivi di partecipazione deisoci alle scelte democratiche dellacooperativa.

In marzo ha aperto i battenti ilnuovo Centro commerciale GranRondò a Crema. Al suo interno 35negozi specializzati, quattro medieimprese commerciali e un moder-nissimo Ipercoop di 7.500 mq. a fa-re da epicentro. I posti auto dispo-nibili a chi • compie acquisti sonomille.Nel piano di sviluppo pluriennale,l'ipermercato di Crema costituisceuna tappa fondamentale andandoa rimpiazzare, con caratteri di mo-dernità e di servizio, il precedentesupermercato che per lunghissimotempo ha caratterizzato la presen-za di Coop Lombardia nel ,Crema-eco. Proprio con l'intento di fornireun servizio migliore, di adeguarel'offerta alle nuove esigenze dei so-ci e dei consumatori, Coop Lom-bardia si è incamminata sullastrada della modernità, cercandodi essere all'avanguardia con i bi-sogni emergenti. 8

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IraLA SOCIALITÀ DELL'IMPRESA Allipl~~11

nO UN BILANCIO SOCIALEsino al consumatornLe leve dellasocialità possono essere in sintesiconsiderate come i quattro elementicardine dell'essere cooperativa oggi.in primis socialità è attenzione terso isoci Coop Lombardia, quindi attivitàdelle Sezioni soci intesa comepartecipazione ai momenti di vitacooperativa, offerta al socio diiniziative esclusive, in quantoconsumatore, utente, risparmiatore osemplice volontario nelle attivitàpromosse dalla cooperativa.La seconda leva della socialitàconsiste nel controllo della qualità

dei servizi offerti, significa fornituraal consumatore di servizi distintivi ingrado di soddisfare al meglio i suoibisogni. In quest'ambito possonoannoverarsi le politiche perseguitesul prodotto a marchio Coop, in gradodi offrire al consumatore un plus diqualità-convenienta, a tutela dellasalute e del suo potere d'acquisto,l'offerta di servizi accessori, come ilturistico, lo sportivo o il finanziario.Contemporaneamente la cooperativanon perde di vista il bisogno diinformazione di ogni consumatore.Secondo questo indirizzo la socialità

di Coop Lombardia si legge in ognipunto vendita attraverso icomportamenti dei suoi operatori,disponibili presso krii Uffici soci perfornire chiarimenti al consumatore.Rivolte alla totalità dei consumatori, enon solo ai soci Coop Lombardia sonol'insieme delle attività checaratterizzano il movimentoconsumerista. Rientrano inquest'ambito le campagne per latutela della salute dei consumatori, iprogrammi di educazione alimentaresvolti nelle scuole, i cicli di conferenzenelle Sezioni soci e nelle pubbliche

manifestazioni. L'aspirazione socialefa in modo che in queste campagnealimentari non sia il prodotto Coop alcentro dell'attenzione, ma l'interagamma di prodotti naturali econservati disponibili alcena-amatore. Nel corso del 1994 CoopLombardia ha cercato di perseguire isuoi scopi sociali attraverso una seriedi iniziative, cui qui di seguito sicerca di accennare non in terminiclassificatori, ma attraverso unariflessione ed uno sguardo sommarioalle attività più significativeorganizzate nel corso dell'anno.

DATO IL 94LE MOSTREDELL'ANNO it RISPOSTA ALLA FINANZ IA

RACCOLTA DELLE F.IPAT-aritiiiik

Grande successo hannoottenute anche quest'an-no le mostre organizzatede Coop Lombardia. Diparticolare rilievo è statala mostra di Mario Lodi"L'arte del bambino" alle-stita al Palatruasardi inoccasione della Festa del-l'Unità, ma anche a Villa-santa, Vigevano, Peschie-ra grazie all'aiuto dei socidelle Sezioni locali.Mantiene la suaindiscus-sa valenza storica la mo-stra "Terezio", disegni e

deirampi di concentramento.E un momento di rifles-sione sulla condizione deibambini durante la secon-da guerra mondiale e l'u-ragano nazista che l'hapercorsa. La mostra è sta-ta allestita quest'anno

Cinisello, Milano Via or-nato, Brugherio, Busto.Arsizio, Cessano Magna-go, Milano Precotto e Se-driano.Di rilievo locale sono sta-te le due mostre di MilanoLivigno "Segnata dal fer-ro', sulla zona 7 di Mila-no, per la quasi totalitàcinta da strade ferrate, e"Il labirinto della memo-ria", sulla trasformazionedi Pieve Emanuele da co-mune agricolo a indu-striale. Le mostre cercanodi ripercoftétetinti Maltalocale, descrivere espe-rienze vissute che CoopLombardia cerca di rievo-care e puntualizzare peramore della cultura mesoprattutto delle espe-rienze di vita dei suoi coo-peratori.

Il 1994 ha segnatoanche un momentodifficile per la coo-perazione, la leggefinanziaria del go-verno Berlusconiche aveva previstodi risanare il defi-cit pubblico attin-gendo anche aifondi cooperativi.I provvedimentidel governo mira-vano a:1. tassare le riser-ve indivisibili dellecOoperatiVe2. limitare la cre-scita aziendale3. penalizzare ilprestito sociale4. margi n al i z zarela presenza coope-rativa nel panora-ma economico nazionale.La manovra del governorischiava di cancellaretutte quello che la coope-razione ha rappresentatoper il paese e per la collet-tività mondiale in un se-colo e mezzo. Non ai trat-ta di godere di un tratta-mento privilegiato: la coo-perativa, proprio in virtùdei suoi principi ispirato-vi, già enunciati, deve ri-distribuire i suoi utili percreare nuova ricchezza,non per fini di accumula-zione. La cooperativa si èbattuta per non essere o-mologata alle altre formeorganizzative presenti sulmercato, se vige un regi-me pluralista lo si dovreb-be rispettare e promuove-re-La raccolta di ben 60,000firme di cooperatori ha di-

mostrato la presenzamassiccia del Fenomenocooperativo in Italia; la fi-ducia riposta in CoopLombardia dai suoi soci èla dimostrazione del suosuccesso e come azienda ecome "socialità".Il movimento cooperativoha dimostrato di non vo-lersi sottrarre al risana-mento economico del pae-se, ma non ha voluto dicerto rinunciare allo svi-luppo, al progresso socialee alla quotidiana azionedi creazione della ricchez-za, garantendo migliaia diposti di lavoro, creandonesempre di nuovi - mentremolte imprese hanno do-vuto arrestare se nontroncare definitivamentela loro crescita - essendosempre competitive sulmercato.

La commemorazione del150' anno della coopera-zione nel mondo e dei /0anni dalla costituzione diCoop Lombardia si sonoconcluse con il Concertoalla Scala, tenuto dall'Or-chestra filarmonica e dalCoro del più illustre tea-tro italiano.La partecipazione è stataestesa ai dipendenti e aisoci attivi della cooperati-va, che con il loro contri-buto lavorativo e volonta-rio hanno segnato il suc-cesso di Coop LombardiaZel mercato regionale del-la grande distribuzione.Si è trattato di una festadella socialità, della colla-borazione e della coopera-zione per la tutela degliinteressi del consumato-re. I valori storici del mo-vimento cooperativo e lerisposte politico-economi-che alla realtà italianadegli ultimi tempi sono

stati i temi dei discorsidel Presidente di CoopLombardia, Antonio Ber-tolini, deI Prof. Giulio Sa-pelli, docente all'Universi-tà statale di Milano, delPresidente della Lega na-zionale Cooperative e Mu-tue, Gianfranco Pasquini.La festa della socialità èstato anche un momentoper premiare alcuni sociparticolarmente attivi neltessuto regionale, che conil loro volontariato sonoun esempio di partecipa-zione della base sociale aimomenti di vita coopera-tiva. Si è trattato di unmomento unico quanto ir-ripetibile per la peculiari-tà della commemorazione,gli auspici migliori si ri-volgono quindi a nuove i-niziative che possano rap-presentare un momentodi socialità sempre più e-steso per l'intera base so-ciale Coop Lombardia.

Un milionedi ragionicontroun milionedi chiacchiere,

llafflNCIOIIRITTIVIA . "FI

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9

La diversità imprenditoria-le di Coop Lombardia si e-splicita anche nella formu-lazione e presentazione aisazi di un 'Bilancio sociale"(una sintesi è stata pubbli-cata sul numero di giugno1994 di "Quale consumo",pp. 8-9).Si tratta di uno strumentodell'agire d'impresa rivoltoai soci per la formulazionedi un giudizio sull'operatodella cooperativa circa lasua missione sociale. Neldocumento, accanto allaspesa sostenuta è possibilevalutare i risultati conse-guiti nell'esercizio trascor-so e gli eventuali scosta-menti. Il Bilancio socialeoltre ad offrire una visioned'insieme sulle attivitàconseguite, anticipa le Mi-

ziative future dell'azienda,permettendo al socio unariflessione sui progressi esui progetti posti in essereda Coop Lombardia.La socialità ha modo di ri-confermarsi come obiettivoaziendale, il Bilancio socia-le è uno strumento di facilelettura, rivolto al socio perpermettergli una valuta-zione dell'azienda di cui e-gli è elemento portante.La formulazione di un Bi-lancio sociale è un elemen-to di trasparenza di CoopLombardia, orgogliosa dimostrare i risultati conse-guiti, alla sua base sociale,ed è anche lo strumento at-traverso cui è possibile va-lutare l'operato dello staffmanageriale chiamato arendere conto.

L'anno 1994 si conclude con U -na nuova iniziativa a Favoredell'utente Coop: il "Filo diret-to". Si tratta di un nuovo stru-mento per soddisfare ulterior-mente il consumatore, in gradodi cambiare la merce acquista-ta con un altro prodotto oppureriottenere il denaro speso. Intutti i casi è necessaria la pre-sentazione agli "Uffici soci", oal capo negozio dello scontrinofiscale attestante l'acquisto av-venuto.Questa iniziativa ufficialmenteavrà inizio il 31 gennaio 1995.E infatti istituito un NumeroVerde a cui i soci possono tele-fonare per rendere noti proble-mi, opinioni, suggerimenti.

Ad ogni problema sarà data ri-sposta dal capo settore respon-sabile, ed entro 20 gg. il sociopotrà ricevere direttamente acasa sua risposta al suo quesi-to.Il "filo diretto" potrà avvenireanche tramite una comunica-zione scritta: in ogni punte ven-dita saranno disponibili apposi-te schede da compilare, attra-verso /e quali si potranno u-gualmente avanzare osserva-zioni, suggerimenti o richiedereinformazioni.Coop Lombardia ribadisce ilsuo impegno a tutela dei dirittidel consumatore, si propone iIdialogo e la soddisfazione dellesue molteplici esigenze.

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Nella foro, il evoco reporlpeleerodomesliei ed Hi-fi.

LTIRIL NUOVO NEL NEGOZIO Di SESTO SAN G1OVANN 1

LE NOVITÀE LE INNOVAZIONISOPRATTUTTONEL SETTORENON ALIMENTARERINNOVATOANCI-tEIL SETTOREDELLE CARNI

di Daniele Moltrasio

Un segno tangibile delcontinuo adeguamentodell'offerta commercialeproposta da Coop Lom-bardia è certamente rap-presentato dall'ultima,grande, ristrutturazione.effettuata nel supermer-cato di Sesto San Gio-vanni.Nell'ultima settimana dinovembre si è formal-mente conclusa la primaparte dei lavori che han-no impegnato a fondo isettori Commerciali, Pa-trimonio e Strutture del-la nostra cooperativa;poi, per i ritocchi finali,si lavorerà per chiudereentro i primi mesi delnuovo anno.Cambia dunque aspettoanche iI super di Sesto,sulla scia di una conti-nua politica di adegua-mento e trasformazioneche ha avuto come im-portante test di provanel 1993 il supermercatodi Brescia, Via Corsica,radicalmente rinnovatonell'offerta commerciale.Si è deciso, nel potenzia-re questa offerta, di in-tervenire su strutture

molte ampie, tutte oltre i2.000 metri quadri, al-l'interno delle quali, co-me in un vero e propriolaboratorio, vengono spe-rimentate nuove propo-ste, in sintonia con letendenze e le aspettativedei consumatori. Questapolitica continuerà an-che nel corso del '95 egià si stanno predispo-nendo piani di interven-to anche per i punti ven-dita di Como e CremonaPorta Po.Ma cosa è cambiato allo-ra nella forma e nel con-tenuto deI supermercatodi Sesto? Il settore nonalimentare soprattutto.L'elettronica, che ha con-quistato uno spazio cosìimportante nella nostrevita sotto forma di hi-fi etelevisori, si è natural-mente conquistata unospazio altrettanto ade-guato all'interno dei no-stri punti di vendita. Of-ferta commerciale mo-derna, di altissima qua-lità con un servizio di as-sistenza particolarmentecurato.Il personale addetto alle

vendite di questo settoreproviene dalla grande e-sperienza di Ipercoop egarantisce servizio diconsegna a domicilio,vendita rateale e ritirodell'usato in un campodove competenza ed as-sistenza soni prerequi-siti per il consumatore diun acquisto garantito edi soddisfazione. Ancheil cosiddetto settorebianco, caratterizzato 9

lavatrici ed 'elettrodome-stici, ha acquisito unospazio adeguato offrendole stesse caratteristichee servizi dell'elettronica.A fianco di questi settoriforti sono stati potenzia-ti l'assortimento del faida te, del tempo libera edell'illuminazione, anchequesti stili di consumoparticolarmente apprez-zati e ricercati.I primi risultati dicono

che questo sforzo di in-novazione ha raccolto unlusinghiero apprezza-mento da parte dei con-sumatori con incrementidi vendita nel settorenon alimentare di oltre il40 per cento. Ma non cisi è fermati qui: oltre alnon alimentare si è inno-vato, e molto, anche nelsettore tradizionale delfood.Spicca in particolare l'in-

troduzione nel settorecarni del banco di vendi-ta tradizionale, che haintegrato la vendita a li-bero servizio a sua voltapotenziata con un'esposi-zione rinnovata, amplia-ta e totalmente ripensa-ta. Anche questo nuovoservizio ha dato impulsoe slancio ad un consumo,come quello delle carni,che da tempo dà flebilisegni di crescita.Con questa realizzazioneCoop Lombardia ha dun-que realizzato un ulte-riore punto di svilupponella propria strategiacommerciale che asse-gna per il futuro, alle su-perfici di vendita piùampie, percorsi commer-ciali più diversificati, aldi là del pur fondamen-tale servizio alimentare.Nell'immediato futuronuove ed impegnative ri-s truttura zi ani integre-ranno questa strategia,parte di una politica piùgenerale tesa a garanti-re elevati standards diservizio e di qualità pertutti i soci e consumate-ri.La novità per il sentire alimentare é il bosco lagno carni

1 ANNO DI INCERTEZZE-19111TO CAMPO

Lovviik"SFIDisituazione, certamentenon facile, la nostra capa-cita di reazione si è con-centrata, come sempre,sullo sviluppo.Abbiamo cioè cercato, la-vorando con serietà, di a-dempiere fino in fondo al-la nostra missione di coo-perativa, investendo nellosviluppo dei nostri servi-zi. Con questo spirito, nelcorso del 1994, abbiamoraddoppiato la nostra re-te di ipermercati con in-vestimenti che adesso infase d'avvio, daranno neiprossimi anni il loro im-portante contributo allagestione del nostro grup-po.Non abbiamo poi trala-sciato l'impegno dipunta-re alla crescita della retedei supermercati; possia-mo anzi con orgoglio an-nunciare che nel corso del'95 apriremo nuovi puntivendita a Settimo Mila-nese, all'interno di uncentro commerciale, e aMilano due nuove strut,

tare; partiranno inoltre ilavori per un nuova su-permercato a Muggiò.A questo non lieve impe-gno si aggiunge un inse-diamento a Ponte 'Presacon una struttura com-merciale che per il mo-mento verrà gestita dallalocale cooperativa.Ma il nostro obiettivo sispinge oltre.Su queste pagine già ab-biamo parlata della no-stra volontà di fornire aiconsumatori un serviziocompleto, in grado di ri-spondere alle più diverseesigenze.Ecco allora che il 1995 ve-drà l'avvio dell'attivitàdella società che abbiamocostituite per la gestionedei discount, modello di-stributivo nuovo per lanostra esperienza, sulquale però abbiamo cre-duto necessario investireper divenire, anche qui;leader.El nuovo anno costituiràun banco di prova.severo

per le nostre capacità disviluppare e gestire que-sti nuovi punti venditache comunque, nel corsodel '95, apriremo in unnumero non inferiore acinquanta.Questa impegnativa moledi investimenti cerca diguardare lontano.Non possiamo limitarci aconsiderare con soddisfa-zione quanto già è statofatto.La crescita, lo svilupposono le uniche vere armiche possediamo per conti-nuare ad esistere ed esse-re, fino in fondo, coopera-tiva.Sappiamo che questo pro-gramma avrà qualche ef-fetto sui nostri risultati e-conomici che pur mante-nendosi positivi, sacrifi-cheranno qualcosa adessoper poter raccogliere nelmedio periodo i frutti diuna politica che ritenia-mo obbligata per conti-nuare a svolgere il nostror415,1c0ér

In vista di una concorren-zialità sempre più ag-guerrita dovremo fare o-gni sforzo anche dal pun-to di vista organizzativoper poter dare risposte a-deguate ed in tempo realealle sfide che ci sarannolanciate.Dovremo affinare la no-stra capacità di essere a-zienda per far meglio ecostare di meno. L'effi-cienza sarà dunque unterreno fondamentale peril nostro successo d'im-presa.Già nel '94 abbiamo stu-diato e lavorato sul no-stro sistema logistico, in-dividuando aree di sprecoe di possibile risparmio:dovremo estendere a tut-ta l'azienda questa filoso-fia per ottenere, anche inquesto campo, risultatisoddisfacenti e sfruttarefino in fondo le sinergiepossibili con le nostre so-cietà controllate, salva-guardando le necessarie,p3oígAità. ma eIPPingndo

gli sprechi ed i costi ripe-titivi, ln questa logica e-stenderemo la ricerca dipossibili economie a livel-lo interregionale, svilup-pando politiche più ampiecon le coop di Liguria ePiemonteTutti questi sforzi, tuttiquesti progetti non avreb-bero forza e respiro peròse non fossero supportatidalla costante fiducia epresenza dei nostri soci;Molto da questo punto c'èda fare e altrettanto vainvestito in questo inesti-mabile patrimonio uma-no.Essere socio oggi in unacooperativa che cresce, sisviluppa, cambia veloce-mente è certamente un'e-sperienza che va rafforza-ta e consolidata.Vanno ricercati nuovistrumenti di partecipa-zione e nuovi modelli; al-cuni sono già stati indivi-duati e nell'assembleanazionale delle sezioni so-

: ci elle ,quest'anno terrà. i

suoi lavori altri sarannodiscussi e ricercati.Coop Lombardia da tem-po sottopone Ie propriescelte strategiche al pare-re del Consiglio generaledei soci; è questo un orga-nismo, insieme alle sezio-ni di base, che sempre dipiù dovrà caratterizzarela voce del corpo socialenelle nostre scelte e deci-sioni.Sono i soci, alla fine, il ve-ro plus della nostra a-zienda; il rapporto con lo-ro è la:vera caratteristicadell'essere cooperativa.Questo principio, da piùparti messo artificiosa-mente in discussione og-gi, resta per noi una bus-sola sicura per affrontareanche il 1995 con la con-vinzione di essere un'a-zienda di uomini al servi-zio dei propri soci e più ingenerale dei consumatorie costituisce l'arma mi-gliore per poter vincere lesfide che ci attendono peril futuro. 10

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bre 1 99Notaio, e stata costi

Socieia

"INSIEME SALUTE" LOMBARDIASOCIETA DI MUTUO SOCCORSOIl Consiglio di amministrazione è co-sì composto: Ornella Piloni presiden-te; Alfredo Novarini, Giovanni Palet-ti, Sergio Vesconi e Ugo Pinferi con-siglieri. Hanno già deliberato l'ade-sione, in qualità di soci sovventori:Coop Lombardia, la Cooperativa E-dificatrice Lampugnano, il ConsorzioIl Sole, la C.R.M. e saranno rappre-sentati in consiglio rispettivamenteda Angelo Gerli, Angelo Cappellini,Davide Viganò e Felice Romeo. Inol-

tre, l'interesse suscitato dalla nuovaMutua fa prevedere l'adesione di nu-merose altre cooperative. Il Collegiosindacale è così composto: AntoninoBuscemi presidente Angelo Minoia eAttilio Panzetti sindaci effettivi; An-gelo Colombo e &mune Ruzzinentisindaci supplenti. Can l'omologazio-ne dello Statuto la Mutua diventeràoperativa.Per ogni informazione telefonare al294.56.204 (fax 28456.2141.

• AA.-íhierí

UNA SOCIETÀ DI MUTUO soqcoizso PER SEGNARE IL TEMPO DELLZMIDARETr"

PER INTEGRAREQUELL'ASSISTENZASANITARIAPUBBLICA TANTOCARENTE EINSODDISFACENTE.UNA SCELTAIMPORTANTE DELLALEGA NAZIONALECOOPERATIVEE MUTUE

"INSIEME SALUTE"LOMBARDIA

La FIMPT (Federazione I-taliana Mutualità Inte-grativa Volontaria), ade-rente alla Lega delle Coo-perative, ha compiuto unascelta importante, per noitutti e per uno svilupposolidale del movimento,dando vita a una rete dimutue regionali "Insiemesalute". Lombardia, Lazio,Umbria, Toscana, Roma-gna, Veneto, Puglia-Basi-licata sono le regioni cheper prime attueranno ilprogetto.Perché questa scelta?Ognuno di noi può consta-tare ogni giorno, per espe-rienza propria o per testi-monianza di chi ci è vici-no, come gli eventi che inqualsiasi modo colpisconola salute arrechino a chine è vittima non solo sof-ferenza fisica ma disagipersonali e famigliari di o-gni genere, non ultimiquelli di tipo economico.Questo aspetto tende daalcuni anni ad accentuar-si sempre di più a causadel restringimento dellerisorse disponibili per lasanità pubblica, oggetto di'tagli" ripetuti e via viapiù gravi: il peso dei tic-kets per le prestazionidiagnostiche e specialisti-che, unito al restringi-mento della coperturapubblica delle esigenzesanitarie, si fa sentiretanto più pesantementesu quei cittadini che nondispongono di redditi talida potersi permettere acuor leggero determinatespese, di cui pure, in de-terminati casi, non si puòfare a meno.Inoltre, la carenza dei ser-vizi sanitari pubblici, Ialungaggine delle atteseper ottenere prestazionianche urgenti e non di ra-

do la loro qualità insoddi-sfacente favoriscono ladiffusione del ricorso allasanità privata, anche nonconvenzionata, con un ag-gravio di spesa che permolti risulta intollerabile.Sulle carenze del serviziosanitario pubblico si basaanche il diffondersi dell'of-ferta di polizze sanitarieda parte delle compagniedi assicurazione. A questaofferta però pub rivolgersisolo una parte assai "sele-zionata" di persone: chidispone di redditi medioalti in grado di pagare co-stosi premi assicurativi echi goda di buona salute(se poi la salute si dete-riora spesso la polizza nonviene rinnovata). Tuttociò ha fatto maturare unacoscienza sempre più dif-fusa non solo della condi-zione di profonda iniquitàche caratterizza la realtàsanitaria del nostro Pae-se, ma anche la necessitàche i cittadini si associnoper far pesare le proprieesigenze di utenti dei ser-vizi sanitari e per contri-buire a cambiare questasituazione sempre più in-giusta. Di qui la sceltadella Mutua VolontariaIntegrativa "Insieme Sa-lute. L'obiettivo non è nesostituirsi al servizio sani-

tario pubblico, cheanzi si vorrebbesempre più efficien-te, né realizzare unutile d'irnpresa.Intendiamo proporreuna società di Mu-tuo Soccorso "no pro-fit", a costi modesti edunque alla portatadi molti cittadini,che li accompagni -se lo desiderano -per tutta la vita eche non Il abbandoninel caso in cui sianocolpiti da gravi patologie.La mutua "Insieme Salu-te. Lombardia si rivolgeràa tutti coloro che vivononei territorio milanese elombardo, indipendente-mente dalla loro condizio-ne di lavoro, siano cioè la-voratori dipendenti o au-tonomi. E avrà come o-biettivo quello di sostane-

della salute. Ma la nuovaMutua non sì limiterà afornire servizi, darà ancheconsulenza e informazionisui servizi sanitari pubbli-ci e privati, attiverà cam-pagne di prevenzione ecercherà di far pesare lapropria forza contrattualenei confronti di stato e re-gione sull'organizzazionedel servizio pubblico, sullaqualità dei servizi socialie sanitari, sull'urgenza diuna moderna legge sullamutualità in sintonia conl'Europa, sulla gestionedei fondi. Insieme Salutesi fonda non solo su unprogetto che guarda al fu-turo della sanità, ma an-che sull'esperienza matu-rata in tanti anni da ana-loghi consorzi mutualisti-ci: la storica Mutua Ferro-vieri, oggi mutua di tutti icittadini e che si apprestaa divenire sempre più mu-tua sanitaria; e il Consor-zio Mutue di Novara ope-rante da quasi cinquan-t'anni. Questa è un fattoredi garanzia per la nascitae il consolidamento dellanuova struttura e cori

• offrire fin da subitoai propri soci quella cer-tezza di qualità delle pre-stazioni che sono necessa-rie per rispondere alle lo-ro esigenze.Sarà nostra cura informa-re in modo continuativosugli sviluppi della nuovamutua, sulle prestazionifornite e sulle diverse sueattività.

OrnellaPresidente "InsiemeSalute" Lombardia

re e difendere la salutedei soci, fornire risposte diqualità ai bisogni sanitari,salvaguardare il redditosecondo i principi mutua-listici. Tra l'altro si rivol-gerà anche agli anziani, a-gli ultrasessantcnni, unafascia di popolazione cheil più delle volte è esclusadalle assicurazioni oggi

presenti sul mercato. Iservizi saranno assicuratiattraverso convenzionicon strutture qualitativa-mente elevate e copriran-no le necessità di ricovero,di diagnostica e speciali-stica, di parziale copertu-ra delle cure odontoiatri-che, cioè le prestazioni es-senziAali per !a tutela

DALLA COMUNITÀ EUROPEA A cura di Vera Squarcialupí

LE GALLINE INQUINANTIPiù di mezzo milione di galline che depongono ogni giorno oltre 100 tonnellate di rifiuti or-ganici sono l'oggetto del contendere di una associazione sorta in una zona di confine fra Bel-gio e Francia. A dieci metri dal confine francese, infatti, un industriale belga specializzatonella produzione in massa di uova ha progettato un mcgapollaio per sfuggire a leggi am-bientali più restrittive incontrate nella sua regione d'origine, cioè le Fiandre.Per il megapoilaio é stata coniata la definizione di "Cernobyl del suolo" a causa dei dannitossici, sonori, olfattivi, per l'inquinamento del terreno con azoto, per la contaminazione del-le falde freatiche coni nitrati, per lo scorrimento delle acque di scarico nelle fogne. Conse-guenza della contestazione dovrebbe essere una legislazione uniforme fra i diversi stati e re-gioni europee per impedire la delocali9 ,agione di industrie o allevamenti inquinanti ai confi-ni fra uno stato e l'altro, cosa che viene favorita dalla disparità delle legislazioni.

PROSEGUE IL MONITORAGGIO PER GLIINCIDENTI DOMESTICIPer prevenire gli incidenti, per migliorare la sicurezza dei beni di consumo e per fornireinformazioni, nonché istruzioni, ai consumatori per un impiego migliore dei prodottid'uso comune, l'Unione europea ha prolungato fino al 1997 il sistema "Helass" per l'in-formazione sugli incidenti domestici e su quelli che avvengono durante le attività ricre-ative. Si tratta, insomma, di un sistema di raccolta di dati su infortuni per i quali è ne-cessario il ricorso a cure mediche, sempre che avvengano all'interno della propria abita-zione o nelle immediate vicinanze o durante il tempo libero. La raccolta dei dati vieneeffettuata nei servizi di pronto soccorso di ospedali scelti dai singoli Stati dell'Unione oattraverso inchieste nelle famiglie come avviene in Germania, Spagna e Lussemburgo.

IN ASCESAIL FENOMENO DEI"DISCHI PIRATA"L'Europa, con oltre 700 milioni di copie venduteannualmente, è il più grande mercato mondiale didischi mentre l'industria della registrazione è unadelle più concorrenziali e dinamiche dell'economiaeuropea. A fianco, però, dei tanti dischi acquistatici sono più di 1.100 milioni di audiocassette chesembra siano utilizzate nel 90 per cento dei casi,per copiare musica registrata.Le copie illecite di compact disc, ad esempio, sonoora la minaccia più grave per l'industria legaleche quindi chiede una maggiore protezione giuri-dica dei diritti d'autore.Se l'Unione europea e i suoi Stati sono ora dotatidi norme giuridiche di alta protezione, pur tutta-via le copie pirata sono sotto gli occhi di tutti.D'altronde si tratta di un mercato ricco e in asce-sa che fa gola a molti, con presenze legali ma an-che illegali. Negli ultimi dieci anni i proventi del-la vendita delle cassette e dei dischi sono aumen-tati del 70 per cento, con un tasso di crescita an-nuo di oltre il 10 per cento.

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TEATROBA •DIA

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TEATRIDITHALIA

Da qualche anno CoopLombardia si è impe-gnata in un progetto disponsorizzazione del-l'attività di alcuni tra iprincipali teatri dellanostra regione.Alla base di questo im-pegno, Ia volontà dicontribuire allo svilup-po ed alla crescita diquella particolare For-ma d'arte rappresenta-ta dal teatro, assediato,nella realtà odierna, daconcorrenti spietati,rappresentati in primoluogo dalla televisionee dall'aura, ancora lar-gamente diffusa, diconsumo culturale d'é-

lite.invece vero che la

magia del teatro, delpalcoscenico, raramen-te riesce ad essere e-guagliata dalle ondedel tubo catodico e chefasce sempre più ampiedi pubblico sono fedelifrequentatrici di unospettacolo antico quan-to la società umana.In Lombardia, fortuna-tamente, la produzioneteatrale è ampia, diver-sificata e, in grandissi-ma parte, di livello ec-cellente, tanto da con-sentire una scelta ra-gionata, alla portatadei gusti e delle tasche

di tutti.Il rapporto che abbia-mo cominciato a svilup-pare si è dapprimamosso sulle coordinatedell'affinità di settore,privilegiando cioè queiteatri che, strutturatiin forma cooperativa,garantissero un cartel-lone di qualità.A Milano, da qualcheanno, ha preso vitaun'associazione tra tea-tri cooperativi denomi-

nata Teatri Dithalia,che riunisce due realtàstoriche del nuovo tea-tro meneghino: il Por-taromana e l'Elfo.Il programma della sta-gione di questi teatricombina il classico, daShakespeare a Piran-dello, con il nuovo daCarmelo Bene a DarioFo.Dall'esperienza conqueste realtà iI discorsosi è naturalmente al-

largato a quei teatriche rappresentano ilfiore all'occhiello cultu-rale di importanti cen-tri della nostra regione.Ecco allora il motivoper cui Coop Lombar-dia ha affiancato il suomarchio al Ponchielli diCremona ed al Fraschi-ni di Pavia.Si è venuto in questomodo a concretizzareun ampio spettro di col-laborazioni che rappre-sentano un importantesostegno all'espressio-ne di un significativoprogetto culturale.Su questo progetto, chequalifica e rafforza

l'immagine Coop, sononaturalmente coinvoltii nostri soci per i quali,nelle rispettive realtàlocali, sono previste a-gevolazioni e condizioniparticolari.Per il futuro l'impegnodi Coop è quello di svi-luppare la promozionedella propria immagineanche attraverso que-sto rapporto che, soste-nendo realtà teatraliparticolarmente quali-ficate, sviluppa concre-tamente un approccioalla cultura ed, all'usodel proprio tempo libe-ro gratificante cd intel-ligente.

~111•111111113111~~1RIABILITATOIL PVC?

IL TELEFONOIMPARACOSE NUOVE

TORNERÀ ORAAD ESSERE USATOPER LE BOTTIGLIEDI ACQUA MINERALE?

I giornali riportano le di-chiarazioni del professorCesare Maltoni: "Il PVCnon provoca il cancro'. E,si lascia intendere, puòbenissimo tornare ad esse-re usato nelle bottiglie perl'acqua minerale.Anni fa su segnalazionedello stesso professor Mal-toni e di altri studiosi fusollevato il "caso PVC". Sidiceva che qualora il PVC(policlaruro di vinile) fossefinito in un inceneritore a-vrebbe prodotto diossine;inoltre, si diceva, c'è il so-spetto che possano essercicessioni a contatto di ali-menti.Un'organizzazione come lanostra, per Ia quale puòbastare anche solo il dub-bio, decise di non venderepiù acqua minerale in bot-tiglie di PVC (era l'impie-go più diffuso di questomateriale).I produttori di questo ma-teriale si sono dati da fare

per tutelare il buon nomedel loro prodotto. Hannocommissionato ricerchedurate anni. Oggi a ricer-che concluse, vengono or-ganizzati convegni, dovevengono presentati i risul-tati.E successo per esempionel giugno 1993 a Trieste,e nell'ottobre 1994 a Bolo-gna.L'enfasi è sulla non cessio-ne a contatto con gli ali-menti, e quindi sulla nonprovata possibilità da par-te del PVC di innescare ilcancro.Minore enfasi è posta sul-L'altra questione: l'emis-sione di diossine in caso dicombustione.Anche qui ricerche specifi-che hanno portato degliscienziati a dire grossomodo così: "Se il PVC vie-ne bruciato in un impian-to condotto a regola d'arte,non ci sono emissioni didiossine provenienti dalPVC.Qui probabilmente sta fa-stacolo. Perché in Italiagli impianti d'inceneri-mento sono pochi, sonostati realizzati molti annifa e quindi non sono al

massimo dell'efficienza.Quelli che palesementenon funzionavano corret-tamente sono stati chiusi.Nuovi non se ne fannoperché sono molto costosie perché sono in genere o-steggiati dalle popolazio-ni.

CHE COSAFARE?Come organizzazione re-sponsabile valuteremo leargomentazioni degli stu-diosi. Se non ci sarannopiù ragionevoli dubbi po-tremmo anche rivedere lanostra posizione attuale.Ma il professor Maltonidice anche che analoghericerche andrebbero con-dotte su altri materiali,concorrenti del PVC.Nella nostra ingenuitàvorremmo che prima diimmettere sul mercatomateriali nuovi, questifossero sottoposti alle pro-ve più severe.Un paese civile farebbe co-si.Nello scegliere poi qualemateriale usare bisognariferirsi anche ad altri pa-rametri.

Quanta energia è impie-gata nella produzione?Quanta acqua? Il materia-le è di importazione?Quanto pesa? E riutilizza-bile? E riciclabile?E ognuna di queste do-mande ne contiene_un'al-tra. "Quanto costa?".Insomma ogni scelta do-vrebbe passare al vaglio diuna sorta di "valutazionedi impatto ambientale",ovviamente dando perscontato che la sicurezza ègarantita.E su questa strada che laCoop si sta muovendo. Esu questi temi dovevanoincontrarsi questo novem-bre le Sezioni soci di tuttaItalia.Le vicende dell'attacco go-vernativo alla cooperazio-ne ci hanno obbligato aspostare la data della 6 ,Assemblea nazionale delleSezioni soci al 29-31 marzoprossimo.

Man mano che la Siprinnova lo centrali di zo-na, gli abbonati sono av-visati che verrà sostitui-to, gratuitamente, l'ap-parecchio. Non appenainstallato l'apparecchionuovo, pieno di tasti, ar-riva per posta un pieghe-

- vole: "Il tuo telefono im-para cose nuove. Servizitelefonici supplementa-ri." SIP. Si sfoglia e sonoillustrati i diversi servizi(in parte già pubblicizza-ti in TV): avviso di chia-mata, trasferimento dichiamata, conversazionea tre, autadisabilitazio-ne, telelettura del conta-tore. Uno è invogliato eil libretto prosegue conIe istruzioni per attivarei diversi servizi. E tuttorelativamente facile: sitratta di premere unasequenza di tasti chiara-niente indicati da figure.Ma tutto questo costa. Ele tariffe sono riportatesolo alla fine; ma nonnell'ultima pagina o nel-l'ultima di copertina. Letariffe sono state stam-pate all'interno dell'ulti-ma copertina che è dop-pia. Impaginazione per-lomeno strana,Grazie. Saluti.

Ugo PinferiMilano 12

Page 13: 1995 - anno 14 - n. 1 gennaio€¦ · dendo ed innovando le nostre strategie commer-ciali. Il mercato finanziario è stato oggetto poi di una instabilità marcata che si è unita,

E . LA CO5.4cHE SPIDecA

CON MAGGIORGOSIO

Sezioni soci Pervenute al 18 novembreCremona 2.230Lodi 1.370Crema 1.275Voghera 1.250Soresina 652Pizzighettone 1.528Vigevano 2.811Cinisello 5.045Sesto S.G. 4.580MI/Ornato 2.279Opera 2.225Bareggio 1.656Saggio 3.018Corsica 1.731MI/Livigno 1.098MI/Suzzani 734Bonola 8.136Como 2241Novate 1.064Bollate 825Busto A. 1.875Lavano 250Cantù 1.800Cormano 300BS/Corsica 1.443Peschiera/Freik. 1.344Cassano 459Muggiti 918Arcore/Villas. 991Altri 868

Totale Coop 55.988

NASIDl COOPERAZIONE

Angelo Franchi, presi-dente della Coop Alto-milanese di Villa Corte-se, Candido Poli, presi-dente della Coop Avan-ti di Legnano, Angelo

Torretta, presidentedella Coop di Vanza-ghello, oltre ad espo-nenti di partiti politici edi organizzazioni socialidella zona.

lirMINFWELLArnOTESTATER TDEritTO GO

di Fulvio Bella

TUTTE LE FIRMESEZIONEPER SEZIONE

Chi legge quest'articoloavrà già certamente sa-puto del risultato otte-nuto dal movimento coo-perativo che è riuscito,così come il sindacato, afar fare al governo unsostanzioso passo indie-tro sulle norme punitiveverso la cooperazionecontenute nel decretoTremonti-bis.Nella riconversione inlegge infatti la tassazio-ne degli interessi sulprestito sociale è ritor-nata ad essere il 12,50%e la tassa patrimoniale,che pure rimane (e que-sta continua ad essereuna pesante ingiustizia,infatti bisogna semprericordarsi che la coope-razione non divide gli u-tili tra i soci ma li inviatutti a riserve indivisibi-li) scende dalI'1,75% al-1.1,15%.Questi risultati sono si-curamente frutto dellamobilitazione che il mo-vimento cooperativo nelsuo complesso ha saputomettere in campo.Una battaglia intelligen-te, vigorosa ma pacata,condotta con quella for-za che nasce dalla con-sapevolezza di avere ra-

gione, una battaglia che- ha saputo chiamare alla

lotta i soci, i consumato-ri, i cittadini in genera-le, ma che ha saputo an-che muoversi sul pianopolitico, incontrandosicon forze politiche, forzeeconomiche e forze so-ciali, e chiedendo a moltiparlamentari il rispettodegli impegni presi incampagna elettorale.Bisogna ricordarsi infat-ti che sul tema della coo-perazione come movi-mento economico, nonsolo da difendere ma daincoraggiare, molti par-lamentari avevano fir-mato un documento, trai quali proprio il mini-stro Tremonti.Comunque sia, grazie aquesta intelligente e ca-pillare battaglia il movi-mento cooperativo ha ot-tenuto una importantevittoria.Un ruolo fondamentalein questa battaglia han-no avuto le nostre sezio-ni soci che si sono impe-gnate a raccogliere le fir-me non solo a negozio,ma nelle vie delle variecittà. Hanno parlato consoci, consumatori, citta-dini, spiegando le ragio-

ni di una protesta, fa-cendo diventare questiincontri un momentopiù generale per spiega-re e diffondere l'ideastessa della cooperazio-ne. Ancora una volta èscesa in campo la diver-sità Coop, quella cioè diessere un'azienda fattadi persone che si asso-ciano sulla base di prin-cipi e di idealità comuni.L'obiettivo di Coop Lom-bardia era quello di rac-cogliere 70.000 firme nelgiro di due mesi, Ne ab-biamo raccolte 56.000pur dovendo chiudere lacampagna, per ragionidi coordinamento nazio-nale, alla metà di no-vembre.Si tratta di un risultato,pur con diversità tra lacalità e località, nel com-plesso molto positivo.Non si può non iniziaredalla Sezione soci di Bo-nola che con le sue oltre8.000 firme (la cifra piùalta in assoluto) ha datoun contributo importan-tissimo riconfermando,se mai era necessario, ilsuo ampio rapporto con isoci ed i consumatori.Ottimi anche i risultatidi altri due Iper: Cantù

e Baggio. Da segnalarealtresì i risultati di Cini-sello, Sesto e Busto cittàdove la mobilitazione hatoccato un livello di ca-pillarità veramente no-tevole.Ma anche le sezioni socipiù piccole hanno dato illoro contributo, pensia-mo per esempio alla se-zione di Pizzighettoneche in termini percen-tuali rappresenta il ri-sultato più elevato con ilsuo 262%, Molto buonoanche il risultato di Suz-zani, un piccolo negoziomolto radicato, però,nella realtà del quartie-re. Un grazie quindi atutte le nostre sezioni, ainostri soci, un grazie atutti i cittadini che han-no firmato ed hannocontribuito a renderemeno pesante un attac-co che aveva al propriocentro la volontà di in-debolire il movimentocooperativo, ed indebo-lirlo proprio come mo-dello economico specifi-co, non deficitario comemolte aziende di Stato,non appiattito sulla ri-cerca del massimo pro-fitto fine a sé stesso co-me le aziende private;

SEZIONISOCINFORM BUSTO ARSIZIO

CELEBRATO IL 1 50°ANNIVERSARIODELLA COOPERAZIONE

SEZIONISOCINFORM MI

A 150 ANNIDA ROCHDALE

3

Favorita da un tiepidosole si è svolta domeni-ca 4 dicembre presso ilpiazzale del supermer-cato Coop di viale Re-pubblica a Busto Arsi-zio la ManifestazioneCelebrativa di oltre unsecolo di presenza dellacooperazione a BustoArsizio, organizzatadalle locali sezioni socidi Coop Unione, CoopLombardia, Nuova Ur-banistica. Circa due-cento Soci e cittadinihanno presenziato allabella cerimonia che si èaperta con alcuni pezzimusicali del CorpoBandistico "Pro Bustd.Successivamente il ce-rimoniere, BernardinoBusti - presidente diCoop Unione - ha datola parola a Paolo Carù -già direttore della stori-ca Coop Bustocca - cheha illustrato il profiloumano e storico di Egi-dio Bernaroli (1870-1947) pioniere della co-operazione al quale ilcomune di Busto Arsi-zio ha intitolato il piaz-zale del supermercato.Si sono poi succedutiEnrico Migliavacca -presidente dell'Associa-zione Lombarda Coope-rative di Consumatori -e Felice Travaglini, vi-cepresidente della Coop

Unione, che hanno ri-spettivamente scopertoe inaugurato la targa di"Rochdale 1844-1994" ela targa toponomasti-co/stradale intitolata alBernaroli.Il discorso conclusivo,che ha fatto iI puntosull'attuale situazioneeconomico-sociale e suicompiti della coopera-zione, è stato svolto daSilvano Ambrosetti -presidente del Comita-to Regionale della Legadelle Cooperative e Mu-tue. Prima del rinfrescofinale Antonio Bertoli-ni, presidente della Co-op Lombardia, e DanteEmilitri, presidente diNuova Urbanistica e diA.L.C.Ab., hanno inau-gurato una mostra, po-sta nel vestibolo del su-permercato, nei giornisuccessivi visitata damigliaia di cooperatorie clienti, che ricorda letappe e le realizzazionidelle cooperative sia delconsumo che del com-parto abitativo, presen-ti a Busto Arsizio. Oltreagli esponenti 'regionalidel movimento coopera-tivo già citati eranopresenti alla significati-va manifestazione:Claudio Donelli, coordi-natore varesino dellaLega delle cooperative,

Nelle Foro, presidente di Coop Lombardia Antonio Bortolini eDante Emilars, presidente di "Nuova Urbenislica' inaugurano lamostra

Nel quadro delle iniziati-ve per il 150° anniversa-rio della nascita dellaprima cooperativa diconsumo a Rochdale inInghilterra e del decen-nale di Coop Lombardia,la Sezione Soci MI/Livi-gno ha realizzato due in-contri in collaborazionecon la Biblioteca RionaleDergano-Bovisa e le al-tre cooperative aderentialla Lega: CooperativaEdificatrice di Dergano,Cooperativa EdificatriceBovisa e il Circolo Forni.gliare Bovisa.Il programma, che harappresentato la primaesperienza di collabora-zione tra le cooperativedella zona, prevedeva: u-na serata di Cabaret conl'attore Alberto Patruccosvoltasi presso il CircoloFamiliare Bovisa e undibattito dal titolo: "LeCooperative tra mercatoe socialità" con gli inter-venti del Professor Giu-lio Sapelli, docente distoria economica all'Uni-versità Statale di Milanoe Ugo Pinferi dell'Asso-ciazione Cooperative diConsumo.In occasione della secon-da serata, tenutasi nelsalone della Bibliotecarionale arricchito dallacontemporanea mostrafotografica dedicata alla

zona "Segnata dal Fer-ro", le cooperative parte-cipanti hanno inteso so-stanziare l'iniziativapremiando, con le meda-glie del 150° Anniversa-rio i loro soci più rappre-sentativi, Un cenno par-ticolare meritano i con-tenuti emersi in occasio-ne del dibattito, dalla di-versità sostanziale dellecooperative quali "Socie-tà di persone" e non dicapitali. Dove ogni socioconta come persona enon per le quote di capi-tale sottoscritte. Alla ca-pacità di produrre lavoroprima che profitto stantel'indivisibilità degli utiliposti a riserva, quindicon un occhio di riguar-do alle generazioni futu-re. Anche se l'iniziativaha preso l'avvio nellascorsa primavera, in oc-casione del dibattito nonsono mancati i richiamialle più recenti disposi-zioni governative che,attraverso l'introduzionedi nuovi prelievi fiscaliampiamente in contra-sto con la costituzioneintendono porre in di-scussione la natura stes-sa del movimento coope-rativo, eliminando cosìun soggetto economicoche sa stare sul mercatoin modo insolito,

M. Pogliani

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Durata 8 giorni

Quota partecipazione in camera doppia L. 2.2301° giorno MILANO/MIAMI vale di linea con Boeing 767r giorno MIAMI/EVERGLADES/KEY LARGO escursione alParco Nazionale3° giorno KEV LARGO/KEY WEST/MIAMI4° giorno MIAMI/ORLANDO visita Kennedy Space Center5° giorno ORLANDO a disposizione per Disnevarotid6° giorno ORLANDO a disposizione per Epcot Centrer giorno ORLANDO/ITALIA pernottamento a bordo del volo8' giorno MILANO arrivo in mattinata

• Accompagnatore dall'Italia• Trattamento di pernottamento e prime colazione americana• Due pranzi ed una cena in ristorante

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Durata 9 giorni

Quota partecipazione in camera doppia L. 2.8901° giorno MILANO/NEW YORK volo di linea con Boe ing 7672° giorno NEW YORK visita della città3 °giorno NEW YORK visite individuali oppure escursione(facoltativa/ alle Cascate del Niagara4° giorno NEW YORK/WASHINGTON5° giorno WASHINGTON visita città6° giorno WASHINGTON/NEW OFILEANS volo di linea7° giorno NEW Oni.EANS visita cittàe- giorno NEW ORLEANS/ITALIA pernottamento a bordo delvolo di. linea9° giorno MILANO Arrivo in mattinata• Accompagnatore dall'Italia• Trattamento di pernottamento e prima colazionecontinentale• Tre pranzi e due cene in ristorante

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quantità e la bellezza deisuoi giardini.9° giorno - ShanghaiTrattamento di pensionecompleta. Nella città vec-chia. straordinario dedalodi vicoli, si trova il Giardinodi Yu Vuan. Visita al Tem-

per Kabah e pranzo in risto-rante.Rientro a Merida e pernotta-mento in hotel.5" giorno -Pilerida/Chichen atra/CancunPrima colazione americana.Partenza per Chichen ltza,che con la città guatemalte-ca di Tikal rappresenta lamassima espressione dallacultura Maya.Pranzo durante l'escursionee proseguimento per Can-con. Arrivo, sistemazione inhotel e pernottamento.

pio del Buddha di Giada.10 ° giorno -Shanghai/PechinoTrattamento di pensionecompleta. Trasferimento inaereo per Pechino. Arrivo etempo a disposizione pershoppirsg.il ° giorno -Pechino/MilanoPrima colazione in hotel. inmattinata partenza con volo di linea Air China perMilano. Pasti a bordo. Arri-vo e fine dei nostri servizi.

7° giorno - CancunPrima colazione a buffet.Giornata a disposizione perrelax ed attività balneari.Pernottamento in hotel.8° giorno -Cancon/IltaliaPrima colazione a buffet.Tempo a disposizione perrelax- Nel pomeriggio trasfe•rimento all'aeroporto e par-tenza con volo speciale perMilano. Pernottamento abordo.9' giorno - MilanoArrivo e fine dei nostri servi-zi.

MESSICO e YUCATAN

1° giorno - Milano-n oma/PechinoPartenza con volo di lineaAir China per Pechino. Pa-sti e pernottamento a bor-do.2° giorno - PechinoArrivo a Pechino e trasferi-mento in hotel. Trattamen-to di pensione completa.Visita della città con sostain piazza Tien Ari Men.3° giorno - PechinoTrattamento di pensionecompleta. Trenta chilometria nord della città si trovanotredici tombe della Dina-stia Ming, non lontano laVia Sacra. Risalendo lemontagne si giunge allaGrande Muraglia.4° giorno - PechinoTrattamento di pensionecompleta. Visita alla cittàproibita, residenza degliantichi Imperatori e al Pa-lazzo d'Estate.5° giornoPechinoananTrattamento di pensionecompleta. Trasferimento inaereo. Xian, punto di par.

1° giorno -Milano/Mexico CityPartenza con volo specialeper Mexico City. Arrivo etrasferimento in albergo.Pernottamento.2° giorno -Mimica CityPrima colazione americana.Intera giornata dedicata allavisita della città e al Museodi Antropologia. Pranzo in ri-storante. Pernottamento inhotel.3° gionin -Mexico CityPrima colazione americana.Escursione alle Piramidi diTeotihuacan, la celeberrimacittà azteca. Pranzo durantel'escursione. Rientro in città

tenza della Via della Seta.Si sviluppa attorno alla cit-tà vecchia e alle antichemura di cinta Ming cheracchiudono il centro citta-dina con la Torre dellaCampana e la Pagoda dellaGrande Oca.5° giorno - XianTrattamento di pensionecompleta. A trentacinquechilometri dalla città si tro-va l'Esercito di Terracotta.Seimila statue di guerrieri,cavalli e carri a grandezzanaturale in ordine di mar-cia.7° giornoXIon /5han g haiTrattamento di pensionecompleta. Trasferimento inaereo per Shanghai, unadelle più grandi città delmondo e la più popolosa

della Cina.8° giorno - Shang hal/Suzho u /Shang haiTrattamento di pensionecompleta. Trasferimento intreno per l'escursione aSuzhou, la °Venezia d'O-riente', celebre per la

e visita alla Basilica dellaMadonna di Guadalupe. Par.notlamento in hotel.4° giorno -Mexico Chy/MeridaPrima colazione americana.Partenza con volo di lineaper Merida. Arrivo e siste-mazione in hotel nelle came-re riservate. Tempo liberoper la visita della città e delsuo coloratissimo marcate.Cena e pernottamento inhotel.5° giorno - Merida/tlorrial/Kabah/MetidaPrima colazione americana.Escursione dell'intera gior-nata ad Lbtrnal, le cui rovineMaya sono state strappatealla giungla. Proseguimento

1° giorno - Milano/AmmanPartenza con volo di linea, viaRoma, per Amman. Arrivo, tra-sferimento in hotel. Cena e per-nottamento.2° giorno - AmmanLlerash/AjilunlTrattamento di pensione com-pleta. In mattinata partenza inpullman per la visita di Jerash,l'antica Cerasa. città greco-ro-mana. Proseguimento per Aji-!un e visita alle rovine del Ca-stello Arabo.3° giunto - Amman/Mar

1° giorno -All'ano/10o de JaneiroPartenza con volo di linea Varig.Pasti a bordo. Arrivo in serata etrasferimento in hotel. Brindisi dibenvenuto. Cena e pernottamento.2° giorno -Rio de JaneiroPrima colazione in hotel e pranzolibero. Giornata a disposizione.Cena e pernottamento in hotel.3° giorno -Rio de JaneiroPrima colazione in hotel. Visitadella città e pranzo in ristorantetipico. Cena libera e pernotta-mento in hotel.4° giorno -Mo de JaneiroPrima colazione in hotel. Prose-guimento delle visite. Pranzo inristorante. Pomeriggio a disposi-zione. Cena libera e pernotta-mento in hotel.

5° giorno -Rio de JaneiroPrima colazione in hotel. Giorna-ta dedicata all'escursione in bar-ca alle Isole Tropicali con pranzoincluso. Cena libera. Pernotta-mento in hotel.

Morto/MonteNebo/MadabaTrattamento di pensione conplata. In mattinata partenza p,il Mar Morto, il punto più basedella Terra e le cui acque sordotate di un tasso di salinitàlevatissimo. Proseguimento p,il Monte Nebo. Continuaziordella visita al villaggio di Mad.ba.4° giorno - ~man/Kerak/PetraTrattamento di pensione conpleta. In mattinata partenza pi

Kerak passando dalla Via

6' giorno -Rio de JaneiroPrima colazione in hotel. Giare

te a disposizione. Pranzo liberCena in ristorante tipico e pros.guirnento della serata al fama:locale "Scala" con uno spettac,lo di Samba. Pernottamentohotel.7° giorno -Filo deJaneironguassùPrima colazione in hotel. Trasfrimento in aeroporto e partensper lguassù. Visita alle casca ,dal lato brasiliano. Pranzo liberSistemazione in hotel. cenapernottamento.8° giorno -Iguassix/SalvaderPrima colazione in hotel. Mal'nata a disposizione per effettore l'escursione facoltativa alcascate dal lato argentino. Praizo libero. Nel pomeriggio trasfrimento in aeroporto e partemper Salvador. SistemazioneClub Fronteira Tropical, cenapernottamento.Dal 9' giorno -SalvadorClub Fronteira Tropical. Tratt

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Costa Azzurra eCamargue 5Praga 5Parigi e Versailles 5Parigi e Loira 8Amsterdam e Reno 10Parigi e Londra 10

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L.L.L.L.L

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13-21-2713-21-2713-21-272415

21

444444

4

3 sup/43 sup/4

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Le località di inizio dei tour, al termine della raccolta dei partecipanti nelle diverse cit-tà di provenienza, sono:Bologna per il Centro/Sud ItaliaVenezia per il Centro e l'Est EuropaMilano per Venezia e la FranciaSolo nei casi di inizio dei tour a Bologna e Venezia per il Centro e l'Est Europa (con e-sclusione quindi di Milano) è previsto un trasferimento/navetta dalle città lombardacon un supplemento facoltativo indicato in ogni singolo programma di viaggio.

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meriggio proseguimento dellavisita a Mala Strana, cuorebarocco di Praga. Rientro inhotel per la cena. Pernotta-mento.3° giorno - PragaPrima colazione in hotel. Mat-tinata dedicata alla visita delQuartieri Ebraico. Pranzo inristorante. Nel pomeriggiopossibilità di effettuare un gi-ro panoramico in battello sul- Ila Moldava (facoltativo). Rieti- ,

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