1986 - anno 5 - n. 11 dicembre · naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altro medio...

12
Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana Comitato Regionale Lombardo Stampa: Coop "Il Guado" C'orbetta (Ml) Tel. 02-9794461-2 Spedizione in abbonamento postale gruppo 111/70. Autorizzazione del Trib. di Milano n. 144 del 14 aprile 1982 La carta di Quale Consumo è di bassa qualità per la stampa ma di alta qualità ecologica. E tutta riciclata. Periodico mensile della Coop Lombardia Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrarlo. Sergio Ghiringhelli, !Aia Lommi• Oddino Magnani, Daniele Moltrasio, Ugo Pinferi, Enrico Rossi, Molto Scalpelli, Elio Susani, Alberto Terzi, Giorgio Vozza. Direttore responsabile: Adolfo Scalpelli Impaginazione: Franco Malaguti - Maria Rosa Torri Disegni: Giulio Peranzoni Editrice Coop Lombardia Viale Famagosta, 75 20142 Milano Icl. 1144721 Con relazione di S. Ferrario e conclusione di A. Bertolini La prima concreta esperien- za di lavoro del Consiglio generale tenutosi a Milano, all'Hotel Executive, nello scorso ottobre, ha dato una buona riuscita. Attorno al- l'argomentata relazione del Vicepresidente Sergio Ferra- rio sul bilancio semestrale sono nuotati 14 interventi dai 39 delegati presenti in rap- presentanza di 30 seziòni so- ci. Una successione di pun- tualizzazioni, pareri, do- mande di chiarimento che pur nella iniziale esperienza ben poco hanno concesso a fattori di dettaglio di caratte- re localistico, un limite al quale a volte non sappiamo sottrarci. Ha replicato il Pre- sidente Antonio Bertolini che ha risposto ad una serie di quesiti: molto bene anche l'esito di questa prima im- portante assise anche se re- stano da puntualizzare mo- menti organizzativi e di do- cumentazione preventiva sui lavori all'ordine dei giorno, I soci delegati che si sono suc- ceduti negli interventi sono stati: B. Cattaneo (Sez. MI- / Visconti); G. Ciceri (Sez. Bareggio); P. Vecchini ( M l- / Niguarda); G. Affò ( MI- / Livigno): S. Saccani (Anco- re/ Villasanta); V. Di Giulio (Navate M.); D. Zucchelli (Lodi); G. Adotti (Crema); F. Bergogni (Lavena); A. Speciani (Peschiera E.); A. Dolci (MI/ Niguarda); G. Magani (Corsico). Dal di- battito sono emersi princi- palmente alcuni elementi che vogliamo qui richiamare per una più generale informa- 7.i011C, sia pure molto sinteti- ca. Vendite: una più puntuale a- nalisi di markering per me- glio comprendere le tenden- ze del mercato dei consumi e delle cose da farsi in futuro. Aperture: una programma- zione che eviti l'alternarsi di anni vuoti e di anni pieni. Immagine: il nuovo look dovrebbe essere applicato al più presto anche nella rete vecchia che intendiamo mantenere. Formazione: nei corsi al per- sonale più attenzione agli a- spetti cooperativi sia per nuovi assunti che per chi già opera. Ipermercati: dedicare un se- minario ad ho• che dia ri- sposte di conoscenza tecnica e qualitativa e del rapporto con la base sociale. Prestito: la forma tradiziona- le di questo servizio necessita di innovazione tecnologica ormai non più rinunciabile, il legame coi soci prestatori rimane un fattore di fedeltà anche nella frequenza del punto di vendita", Seguiva una informazione della Direzione soci e con- sumatori su alcune iniziative svolte nel corso di quest'an- no in particolare attorno al centenario della Lega e alcu- ne indicazioni sulle linee programmatiche per il 1987. Su questi temi si è però deci- so di rimandare il dibattito ad una successiva convoca- zione per approfondire le proposte e lasciare spazio ad arricchimenti e integrazioni che i delegati potranno ap- portare dopo averle discusse preventivamente nei Comi- tati di Sezione soci. Infatti prima della prossima convo- cazione verrà inviata una bozza di documento con le relative proposte del settore. Questo metodo di lavoro ci sembra pii; coinvolgente e corrispondente a quella vo- lontà di partecipazione con- creta emersa da Salice Ter- me, in un seminario che tutti ricordano come una pietra miliare nella crescita di un nuovo modo di porsi nel rapporto tra cooperativa e base sociale. Cerchiamo di essergli fedeli. Sergio Ghiringhelli Il Ca siglio enerale oro La presidenza con (da sinistra) Oddino Magnani, Sergio Ferrarlo, Antonio Bertolini e Sergio Ghiringhelli. p, 2 Frutta secca, una montagna di calorie di Titti Casiraghi c L' un n TSJ,P La tavola si veste di Natale di Antonio Piccinardi p. 3 "Giornate dei giovani consumatori" a Brescia Cosmetici rivelati a metà di Luca Fazzo p. 4 Anno di Pace di Frato P- 6 L'olio tutto di olive di Luciano Didero P 8 La parola ai bambini a cura di Mario Lodi P- 9 Elettricità che tentazione p. i O Offerte ai soci p. Il Natura in Lombardia p. 12 Un consolidamento della presenza. All'interno di un centro commerciale. La nuova fase con qualche cambiamento ( r; 11 nuovo Coop in cifre Parcheggio Superficie totale Area di vendita Food Area vendita non Food Magazzino Food Magazzino non Food Casse 380 posti macchina mq. 4500 mq. 1673 mq. 800 mq. 688 mq. 217 17 Buono sconto ai soci a pag. 2 - 3 . r F; T2 , SITCETT2CLrealtre 0011 C CO011 Questo mese Trrr-71,— Un'altra bandierina sulla mappa lombarda ml 22,50 mi 15,00 ml 16,25 mi 7,50 ml 13,75 ml 10,00 ml 8,75 MI 7,50 ml 2,00 26 porte Isola surgelati ml 7,50 I cinquemila soci di Brescia hanno ormai iniziato con il conto alla rovescia per la nuova apertura di via Corsi- ca, prevista, se non ci saran- no intoppi, per il febbraio dell'87. Una nuova importante tap- pa per il consolidamento del- la cooperativa in questa città che in fatto di tradizioni non è certo seconda a nessuno. Le radici risalgono al 1904, anno di fondazione della prima cooperativa, e via via attraverso le varie esperienze storiche e sociali fino all'uni- ficazione con l'Unione Co- operativa di Cremona e poi, insieme, nella Coop Lom- bardia. Parallelamente a questi processi la concorren- za privata, la grande distri- buzione è divenuta più ag- guerrita, aggredendo il mer- cato e lasciando ben poco spazio. Indispensabile perciò per la Coop rilanciare la propria presenza in modo autorevo- le, all'altezza del proprio pre- stigio, con un supermercato moderno ed efficiente all'in- terno di un importante cen- tro commerciale che vede ol- tre alla nostra, la presenza di numerosi altri operatori. Questa apertura porterà an- che ad un riassetto della co- operazione di consumatori in città. Sarà infatti necessario prov- vedere alla ovvia chiusura del supermercato di via Ro- di, collocato a poche centi- naia di metri e probabilmen- te allo scorporo di un altro medio punto vendita la cui gestione sarà però di un'altra cooperativa, sempre aderen- te alla Lega. Il tutto rappre- senterà un rafforzamento della presenza Coop a Bre- scia. Si apre dunque una nuova fase che soddisfa l'at- tesa dei soci e dei dipendenti che vedono premiata la loro fiducia e volontà di ripresa verso un futuro all'altezza di tempi in rapida e costante mutazione. S.G. Dal 5 al 21 dicembre Brescia è testimone di un importante dialogo tra scuola e Coope- razione; le "Giornate dei Giovani Consumatori". Quando questo giornale sarà nelle case dei nostri soci sa- ranno già migliaia gli alunni passati per l'ex Salone della Cavallerizza teatro della manifestazione. Vale la pena sottolineare come questo in- contro tra scuola e coopera- zione poggi ormai su basi più che solide. . Nel mese di novembre, al seminario riservato agli inse- gnanti, abbiamo riscontrato un interesse e-una partecipa- z.ione notevoli. 1 volumi sul- l'educazione del giovane consumatore, nati anche dal- l'esperienza delle "Giornate", sì stanno dimostrando l'anel- lo 'più solido del nostro rap- porto con i consumatori di domani. Tutto questo, unito al grande sforzo economico ed umano che le Giornate comportano, rende ancora più chiaro quale è oggi il ruo- lo di una cooperazione deci- samente proiettata in avanti, ricca di stimoli e di proposte, capace di misurarsi su diversi terreni culturali. A Brescia, con le Giornate, la Coop Lombardia compie un altro deciso passo in avanti verso il ruolo di protagonista nel campo consurneristico. Anche questi 16 giorni pas- sati cori gli studenti stanno a dimostrare una capacità di dialogo e di proposta cultu- rale che celebra nella manie- ra migliore lo scadere dei cento anni di vita del movi- mento cooperativo lombar- do. Banco ortofrutta refriger_ Banco ortofrutta tradir. Banco carni vasca Banco carni ripiani Banco gastronomia Banco latticini freschissimi Banco latticini duri Banco salumi Banchetto pasta fresca Armadio surgelati

Transcript of 1986 - anno 5 - n. 11 dicembre · naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altro medio...

Page 1: 1986 - anno 5 - n. 11 dicembre · naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altro medio punto vendita la cui gestione sarà però di un'altra cooperativa, sempre aderen-te

Associato allaUnione Stampa Periodica Italiana

ComitatoRegionale

Lombardo

Stampa: Coop "Il Guado"C'orbetta (Ml) Tel. 02-9794461-2

Spedizione in abbonamentopostale gruppo 111/70.

Autorizzazione delTrib. di Milano n. 144del 14 aprile 1982

La carta di Quale Consumo è dibassa qualità per la stampa ma dialta qualità ecologica. E tuttariciclata.

Periodico mensile dellaCoop Lombardia

Comitato di RedazioneAntonio Bertolini, Sergio Ferrarlo.Sergio Ghiringhelli, !Aia Lommi•Oddino Magnani, Daniele Moltrasio,Ugo Pinferi, Enrico Rossi, MoltoScalpelli, Elio Susani, Alberto Terzi,Giorgio Vozza.

Direttore responsabile: Adolfo Scalpelli

Impaginazione:Franco Malaguti -Maria Rosa TorriDisegni:Giulio Peranzoni

Editrice Coop LombardiaViale Famagosta, 7520142 Milano Icl. 1144721

Con relazione di S. Ferrario e conclusione di A. Bertolini

La prima concreta esperien-za di lavoro del Consigliogenerale tenutosi a Milano,all'Hotel Executive, nelloscorso ottobre, ha dato unabuona riuscita. Attorno al-l'argomentata relazione delVicepresidente Sergio Ferra-rio sul bilancio semestralesono nuotati 14 interventi dai39 delegati presenti in rap-presentanza di 30 seziòni so-ci. Una successione di pun-tualizzazioni, pareri, do-mande di chiarimento chepur nella iniziale esperienzaben poco hanno concesso afattori di dettaglio di caratte-re localistico, un limite alquale a volte non sappiamosottrarci. Ha replicato il Pre-sidente Antonio Bertoliniche ha risposto ad una seriedi quesiti: molto bene anchel'esito di questa prima im-portante assise anche se re-stano da puntualizzare mo-menti organizzativi e di do-cumentazione preventiva suilavori all'ordine dei giorno, Isoci delegati che si sono suc-ceduti negli interventi sonostati: B. Cattaneo (Sez. MI-/ Visconti); G. Ciceri (Sez.Bareggio); P. Vecchini ( M l-/ Niguarda); G. Affò ( MI-/ Livigno): S. Saccani (Anco-re/ Villasanta); V. Di Giulio(Navate M.); D. Zucchelli(Lodi); G. Adotti (Crema);F. Bergogni (Lavena); A.Speciani (Peschiera E.); A.Dolci (MI/ Niguarda); G.

Magani (Corsico). Dal di-battito sono emersi princi-palmente alcuni elementi chevogliamo qui richiamare peruna più generale informa-7.i011C, sia pure molto sinteti-ca.Vendite: una più puntuale a-nalisi di markering per me-glio comprendere le tenden-ze del mercato dei consumi edelle cose da farsi in futuro.Aperture: una programma-zione che eviti l'alternarsi dianni vuoti e di anni pieni.

Immagine: il nuovo lookdovrebbe essere applicato alpiù presto anche nella retevecchia che intendiamomantenere.Formazione: nei corsi al per-sonale più attenzione agli a-spetti cooperativi sia pernuovi assunti che per chi giàopera.Ipermercati: dedicare un se-minario ad ho• che dia ri-sposte di conoscenza tecnicae qualitativa e del rapportocon la base sociale.

Prestito: la forma tradiziona-le di questo servizio necessitadi innovazione tecnologicaormai non più rinunciabile, illegame coi soci prestatoririmane un fattore di fedeltàanche nella frequenza delpunto di vendita",Seguiva una informazionedella Direzione soci e con-sumatori su alcune iniziativesvolte nel corso di quest'an-no in particolare attorno alcentenario della Lega e alcu-ne indicazioni sulle lineeprogrammatiche per il 1987.Su questi temi si è però deci-so di rimandare il dibattitoad una successiva convoca-zione per approfondire leproposte e lasciare spazio adarricchimenti e integrazioniche i delegati potranno ap-portare dopo averle discussepreventivamente nei Comi-tati di Sezione soci. Infattiprima della prossima convo-cazione verrà inviata unabozza di documento con lerelative proposte del settore.Questo metodo di lavoro cisembra pii; coinvolgente ecorrispondente a quella vo-lontà di partecipazione con-creta emersa da Salice Ter-me, in un seminario che tuttiricordano come una pietramiliare nella crescita di unnuovo modo di porsi nelrapporto tra cooperativa ebase sociale. Cerchiamo diessergli fedeli.

Sergio Ghiringhelli

Il Ca siglioenerale

oro

La presidenza con (da sinistra) Oddino Magnani, SergioFerrarlo, Antonio Bertolini e Sergio Ghiringhelli.

p, 2Frutta secca, una montagna di caloriedi Titti Casiraghi

cL' un

n TSJ,P

La tavola si veste di Nataledi Antonio Piccinardi p. 3

"Giornate dei giovani consumatori" a Brescia

Cosmetici rivelati a metàdi Luca Fazzo p. 4

Anno di Pacedi Frato P- 6L'olio tutto di olivedi Luciano Didero P 8La parola ai bambinia cura di Mario Lodi

P- 9

Elettricità che tentazione p. i O

Offerte ai soci p. Il

Natura in Lombardia p. 12

Un consolidamento dellapresenza. All'interno di un centrocommerciale. La nuova fase conqualche cambiamento

(r;11 nuovo Coop in cifreParcheggioSuperficie totaleArea di vendita Food

Area vendita non FoodMagazzino FoodMagazzino non FoodCasse

380 posti macchinamq. 4500mq. 1673mq. 800mq. 688mq. 217

17

Buono sconto ai soci

a pag. 2

- 3

. r F;

T2 ,

SITCETT2CLrealtre

0011 C CO011

Questo mese

Trrr-71,—

Un'altra bandierina sulla mappa lombarda

ml 22,50

mi 15,00ml 16,25mi 7,50ml 13,75ml 10,00ml 8,75MI 7,50ml 2,00

26 porteIsola surgelati ml 7,50

I cinquemila soci di Bresciahanno ormai iniziato con ilconto alla rovescia per lanuova apertura di via Corsi-ca, prevista, se non ci saran-no intoppi, per il febbraiodell'87.Una nuova importante tap-pa per il consolidamento del-la cooperativa in questa cittàche in fatto di tradizioni nonè certo seconda a nessuno.Le radici risalgono al 1904,anno di fondazione dellaprima cooperativa, e via viaattraverso le varie esperienzestoriche e sociali fino all'uni-ficazione con l'Unione Co-operativa di Cremona e poi,insieme, nella Coop Lom-bardia. Parallelamente aquesti processi la concorren-za privata, la grande distri-buzione è divenuta più ag-guerrita, aggredendo il mer-cato e lasciando ben pocospazio.Indispensabile perciò per laCoop rilanciare la propriapresenza in modo autorevo-le, all'altezza del proprio pre-

stigio, con un supermercatomoderno ed efficiente all'in-terno di un importante cen-tro commerciale che vede ol-tre alla nostra, la presenza dinumerosi altri operatori.Questa apertura porterà an-che ad un riassetto della co-operazione di consumatoriin città.Sarà infatti necessario prov-vedere alla ovvia chiusuradel supermercato di via Ro-di, collocato a poche centi-naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altromedio punto vendita la cuigestione sarà però di un'altracooperativa, sempre aderen-te alla Lega. Il tutto rappre-senterà un rafforzamentodella presenza Coop a Bre-scia. Si apre dunque unanuova fase che soddisfa l'at-tesa dei soci e dei dipendentiche vedono premiata la lorofiducia e volontà di ripresaverso un futuro all'altezza ditempi in rapida e costantemutazione.

S.G.

Dal 5 al 21 dicembre Bresciaè testimone di un importantedialogo tra scuola e Coope-razione; le "Giornate deiGiovani Consumatori".Quando questo giornale sarànelle case dei nostri soci sa-ranno già migliaia gli alunnipassati per l'ex Salone dellaCavallerizza teatro dellamanifestazione. Vale la penasottolineare come questo in-contro tra scuola e coopera-zione poggi ormai su basi piùche solide. .Nel mese di novembre, alseminario riservato agli inse-gnanti, abbiamo riscontratoun interesse e-una partecipa-

z.ione notevoli. 1 volumi sul-l'educazione del giovaneconsumatore, nati anche dal-l'esperienza delle "Giornate",sì stanno dimostrando l'anel-lo 'più solido del nostro rap-porto con i consumatori didomani. Tutto questo, unitoal grande sforzo economicoed umano che le Giornatecomportano, rende ancorapiù chiaro quale è oggi il ruo-lo di una cooperazione deci-samente proiettata in avanti,ricca di stimoli e di proposte,capace di misurarsi su diversiterreni culturali.A Brescia, con le Giornate, laCoop Lombardia compie unaltro deciso passo in avantiverso il ruolo di protagonistanel campo consurneristico.Anche questi 16 giorni pas-sati cori gli studenti stanno adimostrare una capacità didialogo e di proposta cultu-rale che celebra nella manie-ra migliore lo scadere deicento anni di vita del movi-mento cooperativo lombar-do.

Banco ortofrutta refriger_Banco ortofrutta tradir.Banco carni vascaBanco carni ripianiBanco gastronomiaBanco latticini freschissimiBanco latticini duriBanco salumiBanchetto pasta fresca Armadio surgelati

Page 2: 1986 - anno 5 - n. 11 dicembre · naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altro medio punto vendita la cui gestione sarà però di un'altra cooperativa, sempre aderen-te

Valore venditaal pubblico ........ L. 12.650Vendita ai Soci ....... L. -L650

uovo Sconto N. i Titti Casiraghi

Validità dal 19/1/ 87 all'8/ 2/ 87

montagnacca, una

2aiorieNoci, mandorle, arachidi,nocciole, fichi e datteri.

Torna un'altra volta il Natale con i suoi consumi sfrenati.Si approfitta dell'occasione per togliersi qualche sfizio ali-mentare e non, e per sentirsi più vicini con regali ed omaggia parenti e amici. E in questa occasione che si registrano iconsumi più elevati di frutta secca.

Nel passato molti di questi frutti rappresentavano alimentisostitutivi dell'odierna bistecca, oggi sono quel qualcosa inpiù a fine pasto che, per la verità, aiuta solo a guadagnareun paio di chili durante le feste. Le noci consumate insiemeal pane rappresentavano nella tradizione lombarda unaimportante fonte di proteine e grassi. La loro importanzanella razione alimentare era sottolineata da proverbi deltipo "pan e nus mangia de spusn(pane e noci cibo da sposi).

Lo stesso discorso vale per i fichi, che conservati secchicontribuivano alla dieta in molte zone del sud.

La frutta secca delle feste include un po' di tutto: noci,mandorle, arachidi e nocciole, fichi e datteri.

Le caratteristiche di questi prodotti sono però differenti siaper il loro valore nutritivo che per la loro origine. Perparlarne è opportuno considerarli a gruppi.

La frutta a gusto La frutta essiccataNoci gr. 500Datteri in astuccio gr. 250Arachidi gr. 250Prugne extra large gr. 250Fichi Cosenza astuccio gr. 250Pasta di fichi ricoperta di cioccolato

gr. 250

Fornitura ditta

noberasco

Buono sconto soci L. 4.000

Presenta in generale elevatequantità di lipidi, contenentiacidi grassi insaturi. Ha unelevato valore energetico, èrelativamente ricca in pro-teine, vitamine del gruppo B,calcio e ferro. Le arachidi onoccioline americane si con-sumano tostate come frutta,oppure salate e tostate in-sieme all'aperitivo. Da qual-che tempo si trova in com-mercio anche in Italia il pea-tua burier o burro di arachi-di: una crema spalmatile adelevato valore calorico con-sumata in quantità notevo-lissime dai bambini ameri-cani. Il valore commercialedi questi frutti è però legatoall'utilizzo industriale: dallearachidi sì estrae infatti unolio alimentare pregiato perla sua composizione in acidigrassi. I panelli spremutivengono poi utilizzati comealimento zootecnico. Le nocisono, tra la frutta a guscio, lepiù consumate come fruttada tavola. La specie botanica

che le produce fu importatadalla Persia alcuni secoliprima di Cristo. La sua colti-vazione in Italia è concentra-ta in Campania dove tra l'al-tro si producono le rinomatenoci di Sorrento. ll gheriglio,cioè la parte edi bile, è poveradi acqua e contiene il 15-16%di proteine ed il 63% di gras-si; il suo contenuto caloricosi aggira intorno alle 700 kcalper 100 grammi. Nocciole emandorle vengono commer-cializzate in guscio o pelateed impiegate spesso per laproduzione di dolci quali ilcioccolato alle nocciole, lapasta di mandorle, i panfortied i confetti. Entrambi i fruttisono ricchi in proteine egrassi e sono particolarmen-te pregiati quando vengonoconsumati pochi mesi dopoil raccolto. In questa carrella-ta non possiamo dimenticarei pinoli che ritroviamo spessoin dolci e preparazioni ga-stronomiche particolari, ed ipistacchi.

L'essiccamento della frutta èuna tecnologia nota fin dal-l'antichità quando per espo-sizione al sole si disidratava-no diversi prodotti allo sco-po di renderli conserva-bilipiù a lungo.Le tecniche più moderne didisidratazione permettono diottenere frutti migliori, ri-spetto al passato, dal puntodi vista nutritivo, mentre op-portuni imballaggi ne con-servano la morbidezza.Oltre alla prolungata con-servabilità la frutta essiccatapresenta un minor ingom-bro, un peso inferiore, unanotevole comodità d'uso.Ciò che la rende interessanteper il consumatore modernoè però la possibilità di utiliz-zarla come merenda, comealimento energetico, comeprodotto da sgranocchiaredavanti alla TV.I frutti che più comunementesi trovano in commercio allostato secco sono i fichi, di cuiesistono diverse varietà, e le

prugne, ottime anche con-sumate cotte o sotto grappa.Notevole diffusione hannoavuto negli ultimi tempi an-che albicocche, mele e pere.Non va dimenticata l'uva,ingrediente ind pensabile dimolte torte casalinghe.Citiamo infine i datteri, ori-ginari dell'Africa e delle re-gioni asiatiche del golfo Per-sico, che giungono in Euro-pa essiccati cd imballati incaratteristiche confezioni.Sono come tutti i prodottidisidratati molto ricchi dizucchero e di conseguenzaaltamente energetici; scarsa èil loro contenuto in altri nu-trienti.Per le popolazioni nomadiche ancora vivono nel deser-to rappresentano anche oggiun alimento indispensabile.

Filo dir tte

La bellezzaMonte Croce (C trino)

Caro Quale Consumo,ti portiamo a conoscenza di quanto segue af-finché tu possa disporre per uno scritto nellarubrica dedicata alle sezioni soci trovando ilmodo migliore per la pubblicazione.Il giorno 26 Ottobre 1986 le Sezioni Visconti eComo, si sono incontrate per trascorrere in-sieme una giornata all'aria aperta ospiti dellasezione di Como, in una baita sul Monte Cro-ce, ridente località che sovrasta la città dove erastato prpgmmmato un pranzo, seguito da gio-chi vari e castagnata.Tutto si è svolto nel migliore dei modi, nell'al-legria e nell'incanto della natura.

Siamo così venuti a sapere che la baita con ilterreno circostante è di proprietà della CoopLombardia, che viene poco usato perché quasisconosciuto.Questo ci ha rattristato.Siamo convinti che facendo conoscere l'esi-stenza di questa oasi meravigliosa ai soci, sicontribuirebbe notevolmente al suo sviluppo,alla partecipazione con la frequenza al suocosto gestionale e a mantenerlo un servizioturistico.Tanti saluti

Sezione soci Visconti - Milano

Hanno ragione i Soci di Via Visconti. Torneremopresto sul giornale con maggiori informazioni suquesta e altre sconosciute realtà della Coop Lom-bardia.

Rogoredo festeggiai Cento Anni della " egaAlle celebrazioni del Centenario della Leganazionale delle Cooperative non potevanomancare i cooperatori di Rogoredo forti di unalunga tradizione e di una presenza qualificatanel quartiere.Da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre,organizzata dai Circoli " Mondini" e "Spinteci",dalla nostra Sezione Soci e dalla CooperativaEdificatrice, si è svolta la Festa della coopera-zione il cui programma prevedeva incontri divano genere: dallo spettacolo di cabaret, aduna riflessione sulla storia e lo sviluppo dellaCooperazione, alla serata dell'amicizia Italia-Cuba, all'inaugurazione dello stabile socialedella Cooperativa Edificatrice, al ballo popola-re.11 contributo della Coop Lombardia si è con-cretizzato nell allestire la mostra "Uomini &Cose" che durante la settimana precedente èstata visitata da circa duecento ragazzi dellescuole elementari P. Sottocorno e delle scuolemedie Redaelli riscontrando notevole interessesia da parte degli studenti che da parte deidocenti.

Sicuramente il momento più intenso si è verifi-cato sabato pornenggio nel salone del CircoloM ondini nell'incontro tra i dirigenti regionali elocali con i cittadini e i cooperatori di Rogore-do.Alla manifestazione erano presenti ed hannoportato il loro contributo Ciocca, presidentedella Lega Regionale; Costa, vicepresidentedell'Associazione Regionale dei Circoli; Berzel-li, dell'Associazione Cooperati-ve Edificatrici; Ghiringhelli direttore del Setto-re Soci e Consumatori della Coop Lombardia;Comotti, presidente della Cooperativa Edifica-trice di Rogoredo; Gatti, per il Circolo Mondi-ni, Daliera per il Circolo Spinicci e Cremonesi,consigliere Zona 14; in sala erano presenti altridirigenti e personalità del quartiere tra i quali ilparroco Don Giovanni Marchi.Sono stati alla fine premiati i cooperatori chehanno dedicato tanta parte della loro attivitàalla costruzione, al rinnovamento e alla crescitadel movimento: ricordiamo fra gli altri EnricoOttolini (alla memoria).Una targa ricordo è stata consegnata a Cioccada parte delle cooperative promotrici della fe-sta,

S. Telaroliresponsabile di zona

2 - Quale consumo

Page 3: 1986 - anno 5 - n. 11 dicembre · naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altro medio punto vendita la cui gestione sarà però di un'altra cooperativa, sempre aderen-te

11111WAntonio Ficcinardi

tavoiLfiatale

efF:

Tre "suggestioni" di menu per il Nord, il Centro e il Sud

Ridurre il branzino in pezziminuti, dopo averlo cotto alvapore. Metterlo in una ba-stardella, unire la mollica dipane intrisa nel latte e poistrizzata, la maggiorana, unpizzico di noce moscata, ilparmigiano, il tuorlo d'uovo,la panna, sale e un po' di pe-pe, Con le due farine, il vinobianco, l'uovo e un pizzico disale, preparare una sfoglia

ingredienti per 4 persone:600 g. di ravioli250 g. di cozze2 cucchiai di panna1 piccolo fungo frescoI cucchiaino di salsa di pomodoro5 cucchiai di olio d'olivaI spicchio d'aglioI cucchiaino di prezzemolo tritatosale e pepePer la pasta140 g. di farina bianca60 g. di farina di semola4 cucchiai di vino biancoI uovo, salePer il ripieno200 g. di polpa di branzino2 cucchiai di mollica di paneI dl di lattenoce moscata, un pizzico di maggioranai cucchiaino di parmigiano grattugiatoI tuorlo d'uovo4 cucchiai di pannasale e pepe

sottile. Spennellarne metàcon un po' di acqua. Dispor-re sopra dei mucchietti di ri-pieno a distanza di circa 4cm. uno dall'altro. Coprirecon l'altra sfoglia e premerecon la punta delle dita tutt'in-torno ai ravioli per saldare lapasta. Con l'apposita rotellaritagliare il ravioli e cuocerliin acqua bollente salata per 5minuti. scolarli e disporli supiatti caldi. Versare nel frat-tempo in una sautcuse l'olio,aggiungere lo spicchio d 'agliotagliato a metà, farlo im-biondire e poi toglierlo. unireil fungo tagliato a cubetti fini,il prezzemolo c dopo due mi-nuti le come, già scottate,sgusciate e tagliate a pezzipiccolissimi, la panna e la sal-sa di pomodoro. Salare, pe-pare, cuocere per 3 minuti eversare sui ravioli.

La cucina di Natale ha sem-pre legato con le tradizioni,riportando ospiti e proposteculinarie alla ricchezza deimenu invernali, realizzati neigiorni di lesta, meglio, della"grande festa Pur non di-scostandomi completamentedalle tradizioni, voglio pro-porre Ire "suggeslioni" dimenu, l'una ispirata al nord,alla Padania, al percorso delPo con le sue nebbie avvol-genti, gli alberi ricoperti dibrna, le rogge caliganti e nel-l'interno delle case i lbcolariaccesi, i vetri appannati cherispecchiano donne dedite apreparare sfoglie, tortelli,tortellini, ravioli.Nelle regioni centrali d'Italiae in particolare nelle isole vi èil trionfo dei crostacei, oratrovabili in ogni stagione.Per questo menu del "C'en-tro" ho attimo da prima alleideazioni nuove, proponen-do iravioli di branzino, poího riscoperto un antico piat-to di Sardegna. La propostache si identifica, per dire ilvero ben poco, con il sud, èforse la più rivoluzionaria;d'altra parte capponi e capi-tani hanno parzialmente e-sau•ito le loro suggestioni, daqui la ragione del suggeri-mento rivoluzionario; inquesto menu infatti di tradi-zionale esistono solo le lett-icchie e l gara, esse sono in-

terpretale purtuttavia in ma-niera nuova, "accordandoleprime con i filetti di anatra ela seconda Con l'arancia.

Natale è in particolare la le-sta della tavola, delroptilen-la, della convivialità e dellatradizione; le proposte cio-nosuai te si adeguano al il 14 O-

vo spirito, alla rinnovatacreatività. Anche nelle pre-pa•azioni più moderne, quiproposte, si trovano paciosi-là e gioiosità, comunicativa econforto,. i cibi proposti sonoconfidenziali, coerenti conl'atmosfera natalizia.Anche i vini debbono esserescelti in accordo con• le "legginatalizie "ed ecco il Moscato,allegro confidenziale, cin-guetto/o, o la Malvasia delleLipari, dal profumo intenso,quasi mistico, ricco di sedu-zione e di fascino. Cosi concepropongo vino di suggestio-ni completamente diverse, ilBarbaresco, il quale si espri-me in termini di eleganza edausterità essendo tra i vinipiù rigorosi dWalia. Tra ibianchi la Vernaccia di SanGimignano o il Greco di Tu-

fo, due vini molto diversi eche esprimono le caratteri-stiche regionali.Predisporre un menu è unpo' come preparare un mo-saico: così come l'artista, tes-sera dopo tessera, vede usciredalle proprie mani la sugge-stione visiva, il cuoco deveindovinare, conoscendo lecaratteristiche dei cibi e deivini, l'elemento che li collegarendendo armonico l'abbi-namento, così da effettuareun matrimonio d'amore tracibi e vini.

baia setlentilionalleIR menu deil grande NordGalantina di polloTortelli con tartufiOca in agrodolce alla BergesePanettoneVini:Pinot bianco CollioBarbarescoMoscato d'Asti

este

Ce a° Itagua

suggestionemeffiterrarrlleaCapocolloRavioli di branzinoAragosta all'alghereseDolcetti alla pasta di mandorle

Vini:Vernaccia di San GimignanoCannona ti roséVinsanto

Sud Una'Una fantasia quasi baroccaInsalata di mareZuppa di lenticchie e filetti di anatraOrata all'aranciaFichi al cioccolato e torrone

Vini:Greco di TufoCastel dei Monte BiancoMalvasia delle Lipari

Tortelli con ta rtufi Orata all'arancia Aragosta all'al ereseIngredienti per 4 persone:

4 piccole oraleil succo di 3 arance (conservare la scorza)4 foglie di alloroalcune foglie di prezzemolo1/2 bicchiere di olio extravergine d'olivasale e pepe bianco macinato al momento

Ingredienti per 4 persone:4 tortelli50 g. di burro40 g. di parmigianograttugiato40 g. di tartufo biancoPer la pasta200 g. di farina bianca3 uova - sale

Con la farina le uova e unpizzico di sale preparare unasfoglia molto sottile. Ricava-re 8 dischi del diametro dicirca 15 cm, ciascuno.Tritare finemente gli spinacilessati e amalgamarti alla ri-cotta, a 50 g. di parmigiano,a I uovo, un pizzico di nocemoscata, sale e pepe. Lavo-rare per ottenere un compo-sto omogeneo. Adagiare 4dischi di pasta sfoglia su 4dischi di carta oleata. Suddi-videre in quattro parti il ri-pieno di spinaci e sistemarloal centro di ogni disco. Fareuna piccola buca e adagiarviun tuorlo d'uovo con metà

Per il ripieno50 g. di spinaci lessati50 g. di parmigianograttugiato50 g. di ricotta5 uovanoce moscata, sale e pepe

dell'albume. Salare e pepareleggermente. Bagnare i bordidella pasta con acqua fredda,appoggiare sopra gli altri 4dischi di pasta e sigillare cer-cando di eliminare comple-tamente l'aria. Cuocere i tor-telli in acqua bollente salataper 2 minuti e scolarli. Si-stemare i tortelli in fondineben calde e cospargere con ilparmigiano. Sciogliere afuoco vivo il burro e, quandoavrà assunto un bel colorenocciola, versarlo sui tortelli.

Poi cospargere con il tartufotagliato a lamelle con Lamandolina,

Ingredienti per 4 persone:2 aragoste (500 g. l'una)2 cipolle novelle2 pomodori medi1 cucchiaino di senapeI cucchiaino di aceto6 cucchiai di olio d'olivasale e pepe

Legare le aragoste e immer-gerle in acqua bollente. Cuo-cere per 10 minuti. Tagliarefinemente le cipolle e metter-le a bagno in una tazza conacqua e sale per 10 minuti.Far raffreddare le aragoste etagliarle a metà. Togliere conun cucchiaino l'umore con-tenuto nella testa e metterloin una scodella. Unire 5 cuc-chiai di olio, la senape, l'ace-to, il sale, il pepe e mescolarevigorosamente.Togliere l'aragosta dal cara-pace e tagliarla a fette.Scolare le cipolle, condirlecon un poco di olio e tagliarei pomodori a cubetti. Mette-

re in un piatto uno strato dicipolle, sovrapporre le fettedi aragosta, nappare con lasalsa preparata e cospargerecon i cubetti di pomodoroprecedentemente salati.

Squamare e pulire le orate,farcirle con le foglie di alloro,salarle, peparle e adagiarle,insieme ad alcune scorze d'a-rancia, in una teglia ben cal-da e unta. Infornare a 200 °C per circa 15 minuti.Versare nel frattempo il suc-co delle arance in una casse-ruola e farlo ridurre a fuocodolce di I / 4. Aggiungere po-

co a poco l'olio rimescolan-do con una frusta. Salareleggermente e tenere in cal-do.Togliere le orale dal forno edeporle su piatti individualicaldi.Riemulsionare la salsa, ver-sarla sulle orale e guamirecon le foglie di prezzemolo.Servire subito.

Page 4: 1986 - anno 5 - n. 11 dicembre · naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altro medio punto vendita la cui gestione sarà però di un'altra cooperativa, sempre aderen-te

Una legge non inutile ma poteva essere meglio

formulazione del comma "d"avrà almeno l'effetto di mo-dificare le campagne pubbli-citarie. D'ora in avanti, infat-

ti, se una ditta presenterà unacrema "all'olio di castoro"dovrà specificare quanto oliodi castoro è effettivamentecontenuto. Ma secondo me èancora troppo poco".

Luca Fazzo 't entrata in vigore in Italia - dieci anni dopo la direttiva CEE l

Parlano l'onorevole GiorgioNebbia, Carlo Introinidell'Unione delle industrieprofumiere e Gustavo Ghindini,dirigente del Movimento deiconsumatori

Questa volta i consumatorice l'avevano quasifina: il 17luglio di quest 'anno e, in unchina un po' da smobilita-zione estiva, la commissioneIgiene e Sanità della Cameradiscuteva la legge sulla p•o-duzione e la vendita dei co-nrierici. 11 testo era arrivato aMontecitorio dopo una ge-stazione stranamente lenta etravagliare, a dieci anni esattidalla direttiva della Comuni-tà Europea che per la primavolta cercava di fare chiarez-za nell'intricatissinra mate-ria.La direttiva Cee, però, è lui-l'altro che rigida: a Strasbur-go i movimenti degli utentibarino poca voce e a dettarelegge sono state soprattuttole grandi industrie •osmeti-che. Il testo finale della diret-tiva lascia aperti ai produtto-ri molti spazi e, quel che è piùgrave, omette di obbligarli aindicare in etichetta la com-posizione dei prodotti.Quel 17 luglio a Moniecno-zio arriva un lesto che recepi-sce la direttiva, con qualcheaggiustamento qua e là. MaiI gruppo democristiano fbr-se è &st•ano, o forse ha unsoprassalto di coscienza: fat-to sta che vota senza esita-zioni un emendamento pre-sentato dai comunisti e dagliindipendenti di sinistra che,proprio sulla questione delleindicazioni sulle etichette,scavalca apertamente la di-rettiva Cee e obbliga le a-ziende a specificare su ogniconfezione la composizionequalitativa e quantitativa: inquesto mosto il consumatoreviene messo in grado di co-noscere esattamente cosacontiene Io shampoo q lacrema abbronzante che gliviene offerta. L'emendairieti-io viene approvato, la leggeviene approvata (siamo insede legislativa.) e passa al

Senato per il voto finale.Immediatamente, però, scat-tano le reazioni degli indu-striali del settore: l'Unipro,l'Unione nazionale delle in-dustrie di proli/merlo e co-smesi, insorge contro il lestoapprovato dai deputali.L'emendamento stravolge ladirettiva Cee, si lamenta l'U-nipro, e confermandolo "sicreerebbero indiscutibili vin-coli alla circolazione delle► ei•i e disparità di tratta-mento tra gli operatori deidiversi paesi Cee Ma nonbasta: per l'Unip•o ''l'emen-damento è un'assurdità chelascia completamente sco-perta l'industria cosmeticanella difesa del prodotto checostituisce un patrimonio a-zienclale irrintotciabile":Fin qui, si può dire, nulla distrano: il Parlamento fa ilsuo mestiere, che è quello ditutelare i cittadini, e l'Uniprofa il suo, che è quello di di-fendere gli industriali. Ma ildisegno di legge deve passareal Senato e a Palazzo Ma-dama qualcuno, evidente-mente, è pronto a dare ospi-talità alle lamentele degli in-dustriali. In commissione in-fatti viene presentato !ai con-tro-emendamento, teso acancellare quello approvatodalla Camera e a ripristinarela situazione precedente.L'emendamento viene ap-provato a maggioranza e lalegge torna, così modificata,a Montecitorio. Qui i mede-simi depurati del pentaparti-to che a luglio avevano ap-provato un testo conipleta-mente diverso si pentono re-pentinamente e danno 1 .01‹definitivo alla legge. Siamoall'il di ottobre, la legge vie-ne catalogata al numero 713.

30 di ottobre il testo vienepubblicato sulla GazzettaUfficiale e il 15 novembretra in vigore.

"Siamo stati sconfitti duevolte — dice Giorgio Neb-bia, il deputato della SinistraIndipendente che ha parteci-pato ai lavori della Commis-sione — La prima sconfittal'abbiamo subita quando èstato cancellato il nostro e-mendamento che obbligavale aziende a indicare le per-centuali di presenza di ognicomponente. La secondasconfitta l'abbiamo subitasulla proposta di indicarealmeno in ordine decrescen-te, come si fa per gli alimenti,tutte le sostanze presenti nelprodotto".Cosa dice, a conti fatti, ilpassaggio in questione del te-sto approvato? Sugli imbal-laggi, recipienti q etichettedei prodotti cosmetici — re-

cita il comma "d" dell'artico-lo 8 — "devono essere indi-cati con caratteri indelebili efacilmente visibili la dichia-razione quantitativa e quali-tativa delle sostanze la cuipresenza è annunciata nellapresentazione, nella pubbli-cità e nella denominazionedei prodotto con esclusionedi quelle utilizzate per la pro-fumazione del prodotto,nonché dei prodotti di pro-fumeria alcoolica"."In questo modo — dice an-cora Nebbia — si impedisceal consumatore di sapere seun prodotto, che costa ma-gari qualche tnilione al litro,è fatto poi al 70 per cento diacqua o di alcool. Questonon significa che la legge siadel tutto inutile, La stessa

Da Crema alle Cantine- .Riunite di Reggio EmiliaLo scandalo del metanolo che ha provocato mor-te e gravi danni alta salute pubblica aveva distrut-to l'immagine della qualità della produzione vini-cola in Italia e sui mercati esteri.Ciò colpiva ingiustamente la stragrande maggio-ranza (98%) dei produttori italiani, estranei allatruffa, ma che subivano come i disonesti il gravedanno economico provocato dal crollo dei con-sumi.Da cio è nata l'idea di far conoscere ai soci della

Coop di Crema la struttura del maggior fornitoredei negozi della Coop Lombardia, le CantineRiunite di peggio Emilia.La visita è avvenuta con due pullman il 28 set-tembre 1986 e vi hanno partecipato cento soci.Alle cantine ci aspettavano due dirigenti che cihanno fatto da guida nella visita, spiegando lastoria della cooperativa di contadini produttori eil processo tecnologico di produzione. La coope-rativa di Reggio si pone fra le aziende vinicole piùavanzate.Alla fine della visita c'è stato un assaggio dei varitipi di vino che sono stati molto apprezzati daicooperatori cremaschi.

Visita alla I usieradi San SabbaLa Sezione soci di Pizzighettone il 12 ottobrescorso ha visitato, in gita sociale, Trieste.Nella visita alla città era compresa anche unasosta nel lager nazista della Risiera di San Sabba,ora monumento nazionale, unico campo in Italiadove c'ra stato messo in funzione un forno crema-torio che è servito a sterminare alcune migliaia diebrei e partigiani italiani e slavi.

Nella foto: il gruppo posa a ricordo dell'omaggioai caduti nel cortile della Risiera Nella foto, il gruppo dei visitatori tra i padiglioni delle Riunite

4 - Quale consumo

Page 5: 1986 - anno 5 - n. 11 dicembre · naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altro medio punto vendita la cui gestione sarà però di un'altra cooperativa, sempre aderen-te

,s~rel TE».Mire_ i taci7'

"" *14111.111=1 nilliiii""dallia"111=~3•4~~_men! . • glig~„,~40~1 2,

", 27"141":at ti~› • d .09:2227/ex snime 0 vi

Nella foto da sinistra in alto: il professor Massimo Ricco (allenatore, 26 anni), Stefania Tosi (18), GiusiVerga (24), Catia Scatena (Capitana, 21), Roberta Cimarra (27), Dott. Riccardo Motelli (dirigenteresponsabile). In basso: Monica Guidetti (23), Monica Vimercati (19), Manuela Sassi (20), GabriellaEspertini (19), Serena Rusin (20).

;ge che stabilisce alcune, seppur povere, indicazioni sulle confezioni

Cosa dice lla kgeL'art. I identifica come prodotti cosmetici "tutte le sostanze ele preparazioni diverse dai medicamenti destinate ad essereapplicate sull'epidermide, sul sistema pilifero e sui capelli,sulle unghie, sulle labbra, sugli organi genitali esterni, oppuresui denti e sulle mucose della bocca allo scopo di pulirli,profumarli, proteggerli, modificarne l'aspetto estetico e l'o-dore". Questi prodotti non hanno e non possono vantarefinalità terapeutiche.

L'art. 2 proibisce l'utilizzo nella produzione dei cosmetici diuna serie di sostanze, indicate in un allegato che andràperiodicamente aggiornato dal ministro della Sanità.

L'art. 3 stabilisce le pene per chi viola l'articolo precedente.

L'art. 4 regolamenta la cancellazione di tutti i prodotti co-smetici dall'elenco dei presidi medico-chirurgici.

L'art. 5 obbliga le aziende produttrici ed importatrici acomunicare entro il 15 maggio 1987 al ministero della Sanitàgli elenchi delle sostanze utilizzate nella preparazione di tuttii loro prodotti.

L'art. 6 affida all'Istituto superiore di Sanità compiti diconsulenza al governo su questi problemi.

L'ad. 7 stabilisce i criteri e le sanzioni per garantire laproduzione ed il confezionamento dei cosmetici in modo danon causare danni al consumatore "nelle normali condizionidí impiego"

L'art. 8 indica il contenuto obbligatorio delle etichette: nomedel produttore , volume contenuto, data di scadenza, pre-senza percentuale delle sostanze vantate in pubblicità, pre-cauzioni particolari, paese d'origine assieme alle sanzioni peri trasgressori.

L'art. 9 proibisce di attribuire ai cosmetici finalità terapeuti-che e ai farmaci finalità cosmetiche.

L'art. 10 prevede la comunicazione al governo da parte deiproduttori e dei confezionatori di cosmetici delle condizioniigienico ambientali in cui avvengono le operazioni, nonchédel nome del direttore tecnico, che può anche essere unconsulente esterno, "laureato in chimica, in chimica indu-striale, in chimica e farmacia, in chimica e tecnologia farma-ceutica, in ingegneria chimica, in farmacia, in scienze biolo-giche".

Gli industriali preoccupati delle loro formule Inaccettabile il rifiuto di indicare gli ingredienti

"Ma quale troppo poco — l'Unipro — già così la legge èreplica Carlo Introini del- più rigida di quanto preve-

deva la direttiva comunita-ria. Oltretutto ci sono articolidella legge alquanto impreci-si, come il primo comma del-l'articolo 7 (prevede che "iprodotti cosmetici devonoessere fabbricati, confeziona-ti e venduti in modo tale dànon causare danni alla salutenelle normali condizioni diimpiego"), che rischiano dilasciare le aziende in baliadell'iniziativa di qualunquepretore. Anche il famosocomma "d" scavalca visto-samente il testo della diretti-va. Bisogna dire invece che sefosse stato confermato l'e-mendamento approvato allaCamera i benefici sarebberoandati solo ai "sottoscalisti",

che avrebbero potuto sfrut-tare tranquillamente i risul-tati delle ricerche altrui, datoche le formule dei cosmeticinon sono brevettabili".

"Proprio dal punto di vistadel consumatore — prose-gue Introini — la legge pre-senta anche altri vantaggi.La codificazione del prodot-to cosmetico, ad esempio,dopo decennni di confusionechiarisce finalmente qualisono i farmaci e quali i co-smetici; l'obbligo della dire-zione tecnica ín ogni stabili-mento di produzione e con-fezionamento da parte di unlaureato in chimica, farma-cia o biologia che — questosì — eliminerà dal mercatomolti produttori poco seri".

Gustavo Ghidini, leader delmovimento dei consumato-ri, è d'accordo — come pre-vedibile — solo parzialmen-te."La legge 713 è certamenteun passo avanti — dice —almeno perché elenca le so-stanze proibite e obbliga aquantificare le sostanze van-tate dalla pubblicità.Anche l'obbligo di utilizzareun direttore tecnico profes-sionalmente qualificato è unfatto positivo, anche se itempi concessi alle aziendeper adeguarsi alle normativesono esageratamente lunghi.Quello che è inaccettabilè è ilrifiuto di indicare su ogniprodotto tutti gli ingredientiche lo compongono, comeavviene normalmente per i

farmaci, gli alimenti e i tessu-ti.L'Unipro accampa rischi diconcorrenza sleale: forse chei produttori di medicinalinon hanno problemi di con-correnza? E poi, se davverole formule sono così prezio-se, perché non le brevettanovisto che è possibile farlo?Dirò di più: se proprio non levogliono stampare sulle eti-chette, le forniscano almenoai farmacisti, ai medici di ba-se, alle Ussl.: almeno se unbambino rimane intossicatosi può sapere subito comecurarlo"."La verità — dice Ghidini —è un'altra: le aziende non vo-gliono indicare i componentiperché in questo modo ilconsumatore potrebbe cal-

colare il rapporto tra prezzoe quantità di principi attivi,scoprirebbe di pagare a prez-zi carissimi sostanze di nes-suna efficacia.Comunque per noi la batta-glia non è finita: il governodeve ancora emanare il rego-lamento d'attuazione e an-che in quella sede le lobbiesdegli industriali si farannosentire.Bisogna prestare attenzioneper evitare che la legge vengaulteriormente annacquata".

Collaborazione sportivatra Coop Lombardiae ProviirRcia di MilanoImportante accordo tra la Provincia di Milano,Assessorato allo Sport e Turismo e la CoopLombardia. -Confermando un rapporto di collaborazione cheda alcuni anni ci vedeva coinvolti in alcune mani-festazioni promosse dalla Provincia (Idroscalo,Milano cicloturistica ecc.) quest'anno si è verifica-ta una scelta di vera e propria "sperimentazione"diretta di tutte le iniziative promosse dall'Assesso-rato che sono ben 2500 su 249 Comuni.L forse utile precisare che la nostra collaborazionenon si limiterà al congruo contributo finanziario,pur necessario, ma vedrà coinvolte le nostre Se-zioni soci con una partecipazione diretta sia alleiniziative sia nella presenza Coop come momentoistituzionale.In verità già questo avviene in numerose localitàper l'ottimo rapporto esistente con le associazionisportive locali. Ora si tratta di rafforzare questilegami e questa nostra presenza individuando leenergie necessarie e scegliendo le manifestazionipiù interessanti e popolari.Ritorneremo tra breve su questo aspetto dedi-cando uno spazio esauriente sui nostro periodico.

H bilancio di tuidannataricca di successi

Per l'Asa-Coop Lombardia Skating di CiniselloBalsamo è stata una stagione d'oro. Le cifre sonoeloquenti, due titoli nazionali (Stefania Girelli 300e 800 metri), 3 secondi e 2 terzi posti e con l'ag-giunta dei piazzamenti conquistati da tutti gliatleti hanno portato l'Asa-Coop Lombardia sulpodio per il 3° posto nel Campionato nazionale disquadre. Altri successi sono arrivati nei Campio-nati regionali dove Stefania si è dimostrata imbat-tibile vincendo i quattro titoli (due su pista e duesu strada) in palio nella sua categoria; Paola Ma-rino si è aggiudicata il titolo regionale su pista nei300 metri a cronometro, mentre Ludovica Bassicon un crescendo si è aggiudicata il primo postonella 10.000 metri. Anche nei Campionati provin-ciali i risultati sono stati di rilievo e gli atletidell'Asa-Coop Lombardia hanno conquistato 4titoli nella Fihp, 8 nell'Uisp aggiudicandosi ancheil titolo provinciale per società Uisp.Bilancio d'oro per l'Asa-Coop Lombardia e con-ferma che questo sport riesce sempre a trovarenuovi stimoli, nuove soddisfazioni da regalare algran numero di appassionati e praticanti.L'Asa-Coop Lombardia è piena di salute e va inletargo pensando di confermare nell'87 quello cheha ottenuto nell'86, anno davvero d'oro.

Pallavolo femminileLa squadra dellaPolisp diva Novatein serie C/1 NazionaleQuando tre anni fa le giovani pallavoliste novatesidella Polisportiva, vincendo l'ennesimo campio-nato provinciale, si qualificarono per la serie "D"regionale, il regalo-promozione è stata una forni-tura di materiale (palloni, maglie, tute) che i socidella Coop di Novate meritoriamente definirono

per aiutare la società che doveva affrontare icampionati regionali.Ebbene, in tre anni si è vinto il campionato di serie"D" (83/84) e, storia dell'ultima stagione 85/86,anche la serie C/2 con il record dí ben ventiduevittorie in altrettante partite di campionato.Ora la squadra della Polisportiva Novate, ormaiindissolubilmente legata all'immagine Coop, siripresenta nel bellissimo Palazzetto dello Sport diNovate per affrontare la serie C/ I Nazionale.La convinzione è di ben figurare anche in questaserie di alto livello tecnico e soprattutto di nondeludere l'accanita tifoseria di Novate.

Quale consumo - 5

Page 6: 1986 - anno 5 - n. 11 dicembre · naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altro medio punto vendita la cui gestione sarà però di un'altra cooperativa, sempre aderen-te
Page 7: 1986 - anno 5 - n. 11 dicembre · naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altro medio punto vendita la cui gestione sarà però di un'altra cooperativa, sempre aderen-te

)10/ 1 1/)01/1Thillfinfillii H I ilfi!I il( In 111;11111rn in 1 M111)1013 il l Un i l Mi I iiiiil i I IIIIIIIIIIMII iAUGURA U\ A\ \O DI PACE

I

Page 8: 1986 - anno 5 - n. 11 dicembre · naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altro medio punto vendita la cui gestione sarà però di un'altra cooperativa, sempre aderen-te

InternoIena, una cooperativaper il telesoccorson -É attiva da qualche mese a Milano una cooperativa chetornisce un servizio innovativo nel campo dell'assistenza. Lacooperativa si chiama Tena ed ha sede in via Aurelio Saffi 23(tel. 4986263). Tena è in grado di fornire un servizio di telesoc-corso 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno. Di cosa si tratta: gliabbonati sono collegati alla centrale di Tena mediante unradiocomando che viene portato addosso {alla cintura o al collocon una catenella). In caso di bisogno, premendo il tasto dichiamata, scatta un allarme che mette in moto il soccorso indiversi modi, scelti a seconda delle esigenze dell'assistito. L'al-larme scatta anche in caso di svenimento o cadute perchédispositivo, passando da posizione verticale a posizione oriz-zontale, manda ugualmente un messaggio.A quel punto l'emergenza viene segnalata al parente o al vicinoo al medico curante o direttamente all'ambulanza o ai vigili delfuoco a seconda dell'esigenza verificata. Si tratta di un serviziomolto utile per anziani soli in casa, per malati q soggetti arischio. L'abbonamento al servizio di Tena costa circa mille lireal 'giorno: a questa cifra va aggiunta una spesa di installazioneche varia a seconda delle caratteristiche dell'alloggio da collega-re e della collocazione geografica.

n peso delle cooperativedi costruzione® Nell'annuale graduatoria compilata dal mensile "Costruire"sulle prime cento imprese di costruzioni italiane vengono segna-late diciassette cooperative. Se si considera che spesso questeaziende si presentano insieme sul mercato in forma consortile, èlecito dire che le cooperative di costruzione sono il principale"gruppo" dell'edilizia. Le diciassette cooperative che si segnala-no tra le prime cento imprese del settore sono, tranne una, tutteemiliane.Almeno tre cooperative di costruzione lombarde sono però inposizioni appena oltre la centesima.

circoli cooperativi chiedonoun riconoscimentoig Si raccolgono firme nei circoli cooperativi in calce a unappello alla Regione Lombardia affinché riconosca la funzionesociale di queste strutture e contribuisca al loro rinnovamento erilancio.Aderiscono alla Lega circa seicento circoli cooperativi in Lom-bardia: altre centinaia sono associate alla centrale cooperativacattolica, la Confcooperative. Sono, queste strutture, le "casedel popolo" della Lombardia, che hanno assolto a una funzionedi aggregazione sociale e di educazione assai importante. Anco-ra oggi costituiscono centri di ritrovo fondamentali soprattuttoper le persone anziane. È giusto, dicono i dirigenti dei circoli,che questo ruolo sociale venga riconosciuto.

a cura diLidia Lommi DaZa § a cura di

fringt. Luciano Didero

L'eccedenza alimentaren Da alcuni anni, e in modo crescente, nei paesi sviluppati {neipaesi CEE in questo caso) si ha una produzioneeccedentaria dinumerosi generi alimentari, per i quali è difficile prevedere unutilizzo economicamente valido. [n altre parole mentre —nell'ambito del rapporto nord-sud — intere popolazioni africa-ne hanno difficoltà a reperire gli alimenti ad un livello di merasussistenza alle nostre latitudini il problema e invece "che fare"di quanto produciamo senza sbocco. E questa situazione che dàorigine a titoli di giornale che ci informano che col burro sipotranno produrre vernici e col latte si potrà fare un usozootecnico {l'allevamento dei maiali, per esempio).

Svizzera: inquinamento senza confiniEi L'Europa è un continente piccolo rispetto a fatti di interessegenerale che talvolta accadono: la ricaduta radioattiva causatadal disastro di Chernobyl ci ha insegnato che non vi sonobarriere ai fenomeni naturali, quali la diffusione di radiazioni odi sostanze inquinanti. Infatti da un gravissimo incidente avve-nuto nella fabbrica Sandoz a Basilea si è avuta una "ricaduta"su tutta l'Europa centrale attraversata dal bacino renano. Lanube di "mercaptan" si è trasformata, nel corso dei giorni, inuna insidia mortale per i pesci della Germania, dell'Olanda, fino

.99 ~~1111111

Ecco come deve essere la qualità "extravergine Luciano Didero

&quali attenti controlli le Coopsottopongonoil prodotto perché sia garantito

è quella che gli fa...

L'olio di oliva - in particola-re l'extravergine - è l'alimen-lo principe della "dieta medi-terranea", un prodotto dalleeccellenti qualità nutritive eche merita (e richiede)grandiattenzioni alla gestione dellaqualità nel suo insieme, at-traverso tutto il ciclo produt-tivo.Tratteremo qui in particola-re dell'olio extravergine per-ché è quello più caratteristicoe pregiato, ricordando cheanche l'olio definito sempli-cemente "di oliva"è sottopo-sto ad analoghi controlli diqualità da parte di Coop Ita-lia, controlli che innanzituttotendono all'individuazione (esoprattutto in termini di pre-venzione, a cominciare dallaselezione dei fornitori) dipossibili frodi.L'olio d'oliva è un prodottoche può spingere a frodi es-senzialmente di tipo com-merciale: la miscelazione peresempio con alii di semi, alloscopo di ottenere vantaggi ditipo economico.Anche se si tratta di illecitiche hanno più a che vederecon la tutela economica deiconsumatori che di rischi perla salute, è comunque indi-spensabile che le analisi di-mostrino costantemente larispondenza del prodotto al-le disposizioni di legge.Il controllo "antifrodi" si èandato, negli anni, semprepiù affinando, per chiudere

ogni varco e possibilità di o-perazioni di mascheramentoe trasformazione dei prodot-ti: oggi si verificano dati dicomponenti minori, presentia volte in quantità infinite-sime, che fino a pochi annifanemmeno gli strumenti piùprecisi riuscivano a determi-nare.Questa attenzione al "qua-dro analitico" dell'olio, allaverifica della composizione ecaratteristiche, rappresentaun lavoro a tempo pieno,tutto l'anno: le olive vengonospremute in autunno e daquel momento ha inizio unciclo di vita che, come pertutti i prodotti completa-mente naturali, prevede unatrasformazione nel tempoche ne modificherà grada-tamente gusto e dati analitici.Per questo l'olio di oliva vie-ne controllato in continua-zione, dal primo all'ultimogiorno di commercializza-zione, per "seguirlo "nelle sueinevitabili trasformazioni,che devono comunque av-venire in modo lineare, senzache in nessun momento laqualità sostanziale vada al disotto delle soglie stabilite.Per la Coop al lavoro sullaqualità è fondamentale ilmomento del controllo, main forma assolutamente nonsecondaria è importante an-che lo studio di tutto il cicloproduttivo, a cominciare dal-la campagna.

Questa dipende anche dacome l'olivo sarà stato colti-yato e protetto dalle avversi-tà, dagli insetti nocivi in par-ticolare; in questo caso è evi-dente che le esigenze dei pro-duttori (la protezione dellecoltivazioni, le rese in terminieconomici) devono trovareun punto di incontro conquelle dei consumatori, di di-sporre di un prodoto "buonoe sicuro".Sicuro significa per esempioche dei pesticidi utilizzati perla protezione finale dellepiante non ne rimanga, sulprodotto finito, possibilmen-te alcuna traccia: anche que-sto, viene attentamente con-trollato, perché oggi la quali-tà si fa anche su questi aspet-

La prima di "immagine nu-trizionale": la semplicità deiprocessi di lavorazione, lasostanziale integrità delle suecaratteristiche naturali, fan-no dell'extravergine un pro-dotto che numerose ricercheinternazionali hanno dimo-strato essere estremamentevalido per la nostra salute.

principi nutrizionali che at-traverso lavorazioni di altrotipo potrebbero parzialmen-te andare perduti in questocaso rimangono tutti: l'ex-travergine è realmente unprodotto completo. La se-conda ragione è rappresenta-ta dalle sue caratteristicheorganolettiche: stiamo par-lando di un olio dal coloremolto caratteristico, più scu-ro rispetto ad ogni altro olioe per questo immediatamen-te riconoscibile anche all'oc-chio; dal sapore particolare,

ti, assolutamente non trascu-rabili.Accanto al controllo basatosui programmi analitici l'oliodi oliva, in particolare l'ex-travergine, subisce il control-lo parallelo dei caratteri or-

dalla forte personalità, più omeno "fruttato" (come di-rebbero gli esperti), ma maidenso, sempre limpido, leg-gero, digeribilissimo. Sonoqueste le caratteristiche "tipi-che", che devono rimaneretali — e per questo vengonocontrollate con la stessa pi-gnoleria dei dati analitici--al di là delle diverse prove-nienze regionali: che proven-ga dalla Puglia q dalla To-scana, dall'Abruzzo o dal-l'Umbria, tutte regioni a vo-cazione olearia, per l'olio ex-travergine Coop è previstouno standard preciso anchesul piano delle caratteristicheorganolettiche e del loro con-trollo. Si tratta di controllieffettuati attraverso il siste-ma del "panel-test", cioè digruppi di consumatori chegiudicano il prodotto neisuoi vari aspetti: colore, sa-

ganolettici, più un generaledelle sue "prestazioni".L'extravergine è quell'olioche si ottiene attraverso la-vorazioni esclusivamente ditipo meccanico, senza l'in-tervento di alcun processo

pore, odore, limpidezza, ec-cetera. Avviene il confrontotra prodotti di marche diver-se, significative per qualità eimportanza commerciale:vengono attribuiti voti e giu-dizi poi elaborati al compu-ter che, attraverso calcoli sta-tistici, danno una immaginedei prodotti quale può essererecepita dall'universo deiconsumatori. La qualità in-comincia dalla produzione, ègarantita dal controllo e fini-sce con l'informazione: nelcaso del prodotto Coop que-st'ultimo ha un aspetto mol-to importante, sviluppatoanche attraverso l'etichetta.È infatti importante che ilconsumatore sappia che sitratta di un olio che è statoottenuto attraverso lavora-zioni e tecniche che gli confe-riscono un'acidità bassissima(ciò che poi influenza anche i

chimico che, nemmeno mar-ginalmente, ne possa modifi-care le caratteristiche: in que-sto senso si può ben certodire che è il prodotto più tipi-co, identificabile in base a ca-ratteristiche che, in modosimile a quelle analitiche ( econ la stessa precisione),vengono regolarmente veri-ficate. Questo prodotto haavuto, nell'ultimo decennio,uno sviluppo nei consumiimportante: anche in regionidalla gastronomia fondatasul burro o dall'abitudine aolii di semi come quelle delnord, l'olio extravergine hasaputo conquistarsi uno spa-zio sempre più importante,giustamente e per almenodue ragioni.

caratteri organolettici), datodi base per l'attribuzione del-la denominazione "extra".L'etichetta riporta anche al-cuni dati analitici (caratteri-stici e strettamente controlla-ti) che sono alla base dellasua validità nutrizionale edegli effetti positivi sulla no-stra salute, anche in terminipreventivi e vi si trova ancheil dato — oggi importanteper la gestione della dieta —del valore calorico, analogoa quello di ogni altro olio, ciòche è bene ricordare. Ancheil consumatore ha però unruolo nella "gestione" dellaqualità dell'olio, e infatti lasua buona conservazione di-pende anche da semplici maimportanti attenzioni: tenerela bottiglia chiusa, al fresco eal buio. Dalla produzione alconsumo, la qualità è davve-ro un ciclo continuo.

...conquistare un posto importante a tavola

8 - Quale consumo

Page 9: 1986 - anno 5 - n. 11 dicembre · naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altro medio punto vendita la cui gestione sarà però di un'altra cooperativa, sempre aderen-te

gande buco

Estero a cura diVera Squarcialupi

Le mele dal tronco del melo.n Le tecnologie che operano sulla riproduzione, ovvero lemanipolazioni genetiche, sono ormai capaci di combinarne ditutti i colori, anche di far crescere i frutti dal tronco di un alberoinvece che dai suoi rami. È capitato in Inghilterra dove in unistituto di ricerca agricola si è riusciti a ottenere un melo chenon ha rami e che produce mele dal tronco, con enormivantaggi per la raccolta ed anche per le economie dí spazio. Nebasta infatti un ottavo di quello richiesto da un albero "norma-le" che produca frutta sui rami. Ma le sue virtù non si fermanocerto qui: il melo senza braccia non ha infatti bisogno dipotatura, produce moltissimi frutti che possono essere raccolti amacchina e fruttifica a partire dal primo anno. Nessuno però ciha detto se i frutti sono saporiti e neppure si è appurato qualipotrebbero essere i danni per l'avifauna, privata ogni giorno dipiù del suo spazio vitale.

Rilancio europeo dell'olio di olivan Al posto degli olii di semi, che arricchiscono le multinazionalie non i paesi in via di sviluppo dai quali molti semi provengono,e al posto dei grassi animali ritenuti ogni giorno di più respon-sabili di danni alla salute, la Comunità Europea vuole orarilanciare l'olio di oliva, finanziandone il consumo con circa 40

miliardi di lire. Dei 40 miliardi, circa 31 saranno destinati inparticolare alla promozione del prodotto. Tale promozioneconsisterà in aiuti alla ricerca scientifica sugli aspetti nutrizionalidell'olio di oliva con particolare riguardo al ruolo degli acidigrassi nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, nelladiffusione di tali informazioni presso medici e paramedici, inazioni di relazioni pubbliche e pubblicità sulla gastronomia e lasanità in Italia, Grecia e Francia.

il buco nello scudo di ozonoEl Anche se qualche scienziato afferma che il buco nello scudodi ozono che protegge la terra si sta rimpicciolendo (e checomunque di questa ferita che rischia di far bruciare la terra nonsarebbero responsabili gli spray) la lotta contro questo comodoma antiecologico sistema di spruzzarsi addosso lacche, profumie deodoranti continua, a nche se con un ritmo abbastanza lento.La Comunità Economica Europea afferma di aver ridotto.nell'ultimo decennio, l'uso dei clorofluorocarburi (CFC) deltrenta per cento. La diminuzione nell'uso di CFC è stata inrealtà di gran lunga inferiore a quanto sostenuto dalla Comuni-tà, e ciò in quanto l'industria aveva fornito dati relativi allaproduzione maggiorati rispetto alla produzione normale.Questo significava dichiarare una riduzione del 30 per cento, econtinuare in realtà a produrre la solita quantità di bombolettespray.Ora l'esecutivo della Comunità vuole introdurre ulteriori ridu-zioni, nonostante le contrastanti versioni sull'origine del buconello strato di ozono atmosferico.

T-

Questo numero è dedicato alla natura. C'è una bella lettera dei bambini di Concorezzo, una storia dei bambini della primaclasse di Groppello che osservano con rispetto e curiosità la natura. All'amore dei bambini per la natura si contrappone lacolpevole disinvoltura con cui l'uomo abbatte le piante, che sono l'unica fabbrica dell'ossigeno.

Storia di un soffione

I bambini della prima classedi Groppello (Milano), gui-dati dagli insegnanti C. Co-motti e G. Maviglia, esconoa vedere spesso la natura escoprono tante cose: il cieloche cambia, i ragni che fannole trappole, cosa c'è dentro airicci, i semi volanti e altrecose che poi disegnano e rac-contano su un bel giornalinopieno di disegni, che si chia-ma "L'Ape".Questa è la storia di un semedi soffione che essi hanno vi-sto volare.

Siamo i ragazzi della classeIV B della scuola elementare"Don Gnocchi" di Conco-rezzo. Ti scriviamo perchévogliamo parlarti di un ar-gomento che ci sta molto acuore, accaduto in questigiorni proprio davanti allanostra scuola, nel giardino diun nostro compagno. LIquasi tutti i pomeriggi si in-contravano i bambini pergiocare al pallone.In questi giorni hanno ab-battuto degli alberi da frutto(circa dieci) e tre cedri Deo-dara, molto belli e maestosi.Al loro posto ci sono solo leruspe e una buca profonda,perché dei signori hanno de-ciso di costruire due palazzi-ne a tre piani.Noi abbiamo interpellato di-

versi Enti (italia Nostra,WWF, Azienda forestale,Lega Ambiente) perché vo-

lcvamo evitare che li abbat-tessero, ma siccome i tempierano molto stretti nessuno

ha potuto intervenire e cosìgli alberi sono stati abbattuti.Abbiamo scritto una letteraal sindaco e aspettiamo an-cora una risposta.Sapessi come siamo dispia-ciuti. Per questo ti preghia-mo di pubblicare la nostralettera. Vogliamo far saperea tutti come è incoscientel'uomo quando distrugge lanatura. Non pensa che cosìfacendo fa del male anche asé stesso.Ti alleghiamo anche unapoesia scritta da un nostrocompagno sull'argomento.Ci sono anche dei disegni.

1 bambini della IV B dellaScuola "Don Gnocchi" diConcorezzo (MI)Insegnante Anna Valera

C'era una voltaun seme di soffioneche volava col vento

Passarono tanti giornie dal seme spuntòuna piantina verde.

Dopo un pococadde a terra.

La piantinafece spuntareun fiore gialla

Lettera da Concorezzo

Il grande buco

Là in quel giardinodove gli uccelli volavano felicie si posavano sugli alberifacendosi coccolare dal ventoe dalle foglieora non più.Là,dove i bambinigiocavano assieme,col vento che gli rinfrescavaíl viso,ora non più.Dei diavolihanno scavato un bucoe hanno distrutto la natura.Ora le fogliedi due alberi solitaricadono nel buco,facendo rotta dove vuoleil vento.Ora il prato non esiste più,solo terra,solo legni e ferrisolo ruspe e camion.Tutto è finito. Paolo Ferrario, IV

L'ape andava sul fiorea succhiare il nettare.

Poi il fiore si aprìdi nuovo: era un soffione.

Dopo una settimanail fiore si schiuse.I petali gialli seccaronoe caddero a terra.

Arrivò il ventoe fece volare i semi.Così la storia ricominciò.

al mare del nord. AI passaggio dell'ondata inquinante si èritenuto, in taluni casi, di isolare !e acque del Reno dagliacquedotti delle città.

Francia: l'energia per navigare viene dal vento• Wind Star (stella dei vento) è il nome di una nave — poichéper le sue dimensioni e caratteristiche non si può certo parlare diuno yacht da diporto — che va a motore ma ha nel vento unpropulsore non secondario. Il vento "spinge" qualcosa come2000 metri quadrati di vela che creano potenza per mezzo diquattro alberi alti cinquanta metri.Con un vento abbastanza sostenuto, frequente in atlantico, laWind Star può raggiungere una velocità di undici nodi, risulta-to discreto col solo contributo del vento. Le energie rinnovabili— quali il vento -- possono dare nuovo impulso alla naviga-zione commerciale.

USA: bevande alcooliche meno alcoolicheD Potrebbe essere il caso di uno champagne, ma "meno forte",o di un vino di origine italiana "tagliato 'con succhi o essenze difrutta. Stiamo parlando di una famiglia di nuovi prodotti — iwine coolers — che associano sapori e caratteristiche vinose conaltri princìpi che derivano dalla frutta, II risultato è di prodotticon un grado alcoolico ragionevole pensati per paesi, quali gliUSA, che del vino non hanno la memoria storica che ancoraabbiamo in numerosi paesi europei. Si tratta comunque di unainnovazione di mercato che potrebbe contrastare la tendenza inatto, in Italia in particolare, che vede il calo dei consumi di vino

la crescita di altri prodotti (birra e soft drinks in particolare).

Quale consumo - 9

Page 10: 1986 - anno 5 - n. 11 dicembre · naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altro medio punto vendita la cui gestione sarà però di un'altra cooperativa, sempre aderen-te

Ma comed si puòregolaredove non cisono gli Albi?

rairsTRATIe Le Nouvet Observateur

e Linus

SULLE

lî 7

i,a.31.64-ce_or 0,....,5no # n

13--e í ,52—.~.1 2

=4 M2IL2'-rjl-'5

fkGrug-a-57c7/5/a-t-a,.2—

e TU 4=-0-2.i- ez~61,-/d4 dae .m/E, M i ',u2Ci~-~' anvn-fr

81 4,

Istituto per il Marchio di Qualità Tanta buona volontà e tanto rischio

, • • ,ineM

Per cominciare,impararea capirecosa vuoR dire'buon tecnico".

Innanzi tutto conviene diffi-dare del portinaio, del pen-sionato e dell'amico tuttofa-re. La buona volontà è certouna qualità apprezzabile ma

in certi campi la competenzaè meglio.Un tecnico, dunque. Ma do-ve trovarlo?

Finalmente anche in Italia— in attesa che il Parlamen-to vari una legge per discipli-nare quella terra di nessunoche è ora !installazione degliimpianti — cominciano asorgere delle iniziative cheaiutano a risolvere questoproblema.

Infatti già in alcune regioni(per ora Lombardia, Pie-monte, Valle d'Aosta e Ligu-

ria) gli installatori si sono as-sociati in Albi qualificati. Peressere ammessi a questi Albioccorre superare delle proveteorico-pratiche e impegnar-si a rispettare sia le normeufficiali sia il regolamentodegli Albi, In pratica l'instal-latore si assume la responsa-bilità di eseguire i lavori "aregola d'arte", come essaviene fissata dalla normativanazionale.Quindi l'utente, il consuma-tore che si rivolge a questiprofessionisti ha la sicurezzache, in caso di irregolarità

può sempre rivolgersi all'Al-bo che interviene per control-lare la correttezza degli im-pianti realizzati.Inoltre il cliente ha la certez-za che tutti i materiali e gliapparecchi utilizzati perl'impianto siano rispondentialle norme Cei.La rispondenza di questi ma-teriali alle norme è facilmen-te controllabile verificandoche questi siano contrasse-gnati dal marchio IMQ, ilmarchio che per legge attestaappunto il rispetto dellenorme.

C'era una volta, meniamo,un contadino. Viveva isola-to, in un inondo con pochestrade e lenti mezzi di tra-sporto. Tutto quello che sa-peva l'aveva imparato da suopadre, che l'aveva imparatoda suo padre, che, a sua volta... A tutto doveva provvede-re da sé, con i suoi fainigliari:procurarsi legna o carbone,lavorare i campi, conservarei cibi, accudire le bestie, filarela lana, aggiustare la stalla osistemare un mobile. Solo inpochi casi si rivolgeva a unartigiano, quando proprionon ne poteva fare a meno,come quando aveva bisognodel fabbro o del mugnaio.Altrimenti era in grado di fa-re quasi tutto da sé: negli an-ni le tecniche si erano evoluteinvito poco ma soprattuttonella società della scarsità illavoro era poco specializzatoe le pretese della gente eranopoche.

Sembra di parlare della pre-istoria, ma secondo le stati-stiche ancora i nostri nonnierano quasi tutti contadini diquel tipo; nzent•e i nostri ge-nitori erano sempre più ope-rai. Oggi noi siano quasiprevalentemente inpiegati olavoriamo, come si dice, nel"terziario':

Oggi nella società del benes-sere i nostri bisogni sonoaumentati e anche la specia-lizzazione del lavoro ha rag-giunto livelli inimmaginabili.Così, è un'esperienza comu-ne a tutti e assai frequentequella di rimanere impotentidi fronte a molte situazioni:quando la televisione smettedi fiazzionare a metà di ungiallo, o quando una chiazzache si allarga sul pavimentoci suggerisce che la lavatriceperde, o quando la macchinanon vuole saperne di metter-si in moto. Bisogna rasse-gnarsi e rivolgersi a un esper-

to. Ma spesso non ci rasse-gnamo alla nostra modernacondizione di reciproca in-terdipendenza. Uno scattod'orgoglio, la volontà disfuggire a un nuovo possibileprofinatore, il desiderio di ri-sparmiare c'i fanno decidereche "questo lavoreno possofarmelo da me':Il destino di questi momentidi gloria non è tuttavia sem-pre propizio.

Ricordate le esilaranti vi•en-de del progenitore dei mal-dest•i, il famoso zio Podgerdel romanzo "Tre uomini inbarca" di J. K. Jerome? Lozio Podger remava di ap-pendere dei quadri alla pare-re, ma oggi, nella società elet-tronica, il terreno su cui piùspesso c'i si vuoi mettere allaprova è un altro: l'impiantoelettrico. Non è facile spiega-re il perché di questa predile-zione. Molti anzi sarebbero intutivo che la sconsigliereb-bero. Senza entrare neimeandri della competenzatecnica, uno sarebbe suffi-ciente: la pericolosità. Unimpianto nico deve dura-re degli anni, deve alimentaredecinefra lampadine e appa-recchi elettrici, è quasi inin-terrottamente "in servizio",può procurare incidenti seri.Non basta per sconsigliare diprenderlo sottogamba? Evi-detztenzente no. Ci deve esse-re una speciale attrazioneverso di esso. Forse il uss()della corrente ci fa scoccaredentro una misteriosa scintil-la. Meglio sarebbe limitare inostri cimenti alla imbianca-tura delle pareti, ma il buonsenso è malvisto dagli orgo-gliosi.

E allora è importante insiste-re: attenzione a non mettersiin una situazione di rischioper risparmiare poche mi-gliaia di lire. Conviene affi-darsi a un buon tecnico.

Premesso che sono in corsoiniziative per estendere que-ste forme di associazione almaggior numero di regioni,in attesa non resta che rivol-gersi ad aziende regolarmen-te iscritte alle Camere diCommercio. Almeno questepotranno rilasciare una rice-vuta che attesti il lavoro ese-guito e quali materiali sonostati impiegati. Se, su esplici-ta richiesta, l'installatore ter-giversa nel dichiarare che gliimpianti saranno conformi aquanto previsto dalla legge186 (quella che rende ufficialile norme CEI), il cliente puòincominciare a nutrire dubbisulla sua correttezza com-merciale.Un installatore che, invece,accetta va accolto con fidu-

cia. Comunque, per essereancora più sicuri, ecco alcu-ne istruzioni basilari chepermettono di verificare dipersona la qualità dell'im-pianto. Un primo aspetto es-senziale riguarda la sezionedei conduttori.Essa deve essere in relazionealla potenza degli apparecchida alimentare. Le normeCEI fissano un minimo di1,5 mm' per linea di illumi-nazione di base e prese da10A ed un minimo di 2,5mm' per prese di 16A.Conduttori non adeguati siriscaldano assai più facil-mente di quelli di sezione a-deguata al carico e un ecces-sivo riscaldamento dei con-duttori, dovuto al passaggiodi una corrente superiore alla

loro portata. comporta unprecoce invecchiamento del-l'isolante, rendendo così pos-sibili dei corto circuiti fraconduttori. Le conseguenzeultime di simili inconvenientisono facilmente immagina-bili: danni alle apparecchia-ture, incidenti alle persone,sviluppo di incendio.Un secondo aspetto essenzia-le di un impianto elettricoconsiste nelle protezioni. Unbuon installatore non solo sipreoccuperà della "messa aterra", ma ví suggerirà di in-stallare un interruttore diffe-renziale ad alta sensibilità.Questo apparecchio garanti-sce l'interruzione dell'alimen-tazione ogni volta che regi-stra una dispersione di cor-rente.

Un ultimoaspettoriguardai materiali

Ne abbiamo già fatto cennoprima, ma è opportuno sof-fermarcisi ancora un po'. Peravere un impianto realizzatoa regola d'arte e quindi sicu-ro è necessario che tutti icomponenti abbiano unmarchio di conformità allenorme. 1r questa la massimagaranzia possibile per i clien-ti. Una garanzia che ormai èdiffusa in tutti i paesi indu-strializzati. Così, se il vostroinstallatore usa prodottimarchiati, significa che nonvuole rischiare, che non vuo-le speculare poche lire a sca-pito della sicurezza. Insom-ma significa che vuol fare ilsuo mestiere al livello più af-fidabile e garantito oggi pos-sibile. E se è così vuol direche merita fiducia.

Page 11: 1986 - anno 5 - n. 11 dicembre · naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altro medio punto vendita la cui gestione sarà però di un'altra cooperativa, sempre aderen-te

Mosca e Lenin ado 8 giorni — tutto compreso —partenze da Milano da domenica a domenicagennaio e febbraio5/22 febb. e marzopartenze da Milano da giovedì a giovedìgennaio e febbraio19/26 febbr. e marzo

Lire 750.000Lire 810.000

Lire 750.000Lire 765.000

Cuba 8 giorni — volo speciale —partenza ogni lunedìgennaio/febbraio/marzo da Lire 1.300.000

Palma di Maiorca 8 giorni — volo speciale —partenze settimanaligennaio/ febbraio/ marzo da Lire 395.000

Lloret de Mar 8 giorni — in pullman —(Costa Brava)

partenze settimanali — tutto compreso —gennaio/febbraio/marzo da Lire 269.000

Mosca/Bahapra 8 giorni — tutto compreso —Samarkanda gennaio/ febbraio Lire 950.000

marzo

Lire 1.020.000

Torrefrnolinos 8 giorni volo speciale --(Costa del Sol) partenze settimanali — tutto compreso —

Gennaio/ febbraio/ marzo/aprile

Lire 480.000(supplemento per Pasqua e 1" maggio)

PANETTONE EPANDORO COOPkg.

5253

WHISKY BALLANTINE'S0.70

(il IL 10543)72,9

4 TARTUFI CREMERIAMOTTAg. 250

(il kg. 14.600) 96 • 33,

ASPARAGI FINDUSsurgelati g. 300

(il kg 10333) 31130

OLIVE VERDI COOPdenocciolale g. 170

(il kg. 7059) 120e

PROSCIUTTO CRUDOS. DANIELEal taglio fresco

20E33il kg.

il kg. 0500

PARMIGIANOREGGIANO 1985

'U/41532il kg.

ENtMENTHAL SVIZZERO

POLPA SCELTADI BOVINO ADULTOin tranci

il kg.

POLPA SCELTADI SUINO MAGROin tranci

il kg. 7er,13

VfiELP O

960Gkg.SALMONE AFFUMICATOg-100

55(01kg. 55000) _

ZAMPONE CIAMprecotto

4225

PANETTONE COOPAL CIOCCOLATOkg. 1

7200 OLIO EXTRAVERGINEDI OLIVA CARAPELLIIl. I

12

Offertevalidedal 12al 31dicembresino adesaurimentoscorte

ANANAS COSTAD'AVORIO

kg i255

ARANCE TAROCCO108 in reteLentini Francolonte

kg. 12E2

CAFFE PRESTIGIOCOOP macinato,sacchetto g. 500

(li kg. 12300) '950

,,,::2-ezzeg.d-

1"6- e f5.

/9f1F.7~

PINOT GRIGIODOC Vinicola UdineseIl. 0.75

PRESIDENT RESERVERICCADONNAII. 0.75

(il Il. 6200)

3930 n, . 4333)

ASTI DOCCINZANOIl. 0.75

(il IL 6067) 5.553

CHAMPAGNEVEUVE CLIOUOT11.0,75

(il IL 32.800)

CHIANTI CLASSICODOC Le Chiantigiane11. 0.75

(il IL 2640) '209

e ver-iMe-, d accetde ike" ezensta_ry-rp,et-a mea à41.91,2-

,2` que24-ezyerAzir-o-- •da io a,nr»f... 1

orn-fr

(2.eaa4-e&

'offeirú. musficaille dil questo meseè 211linsegnz dell ll.evkallaDue cofanetti di tre dischi ciascuno ripercorrono lastoria musicale del nostro paese nelle edizioni ori-ginali ed in quelle aggiornate dalla banda di RenzoArbore. Un modo simpatico per ricordare e perriascoltare i successi di ieri.

-11»A-1950‘

II BANDI SUCCESSI DE Jim

rcan1,4iii

eWicoídi.

-tíTik

Le canzoni dei ricordi (cofanetto di 3 dischi o cassette)

Una serata con Renzo Arbore (cofanetto di 3 dischi o cassette) L. 18.000

Incisioni Fonit Cetra

Prenotazioni dal 29 dicembre 1986 al 10 gennaio 1987

w

-"W

Agenzia Viaggi e VacanzeVia Palmanova, 22 -20132 MilanoTelefoni 02/ 28.456.289-290-293

'and buoniesodo ti

a prerzziconvenienti

BURRO GIGLIOg. 250

kg. 6360) &../5,9

RASAGNOLE BUITONIpappardelle. feltuccineg. 250

(il kg. 4360) 1320

s--

\ 33---"•-: i

• 1, ,

(.._.>'' -...._ -...- ......> .._..., ,

AGNELLO FRESCOCosciotto si goil kg.

Spalla 2239il kg. Il

PANDORO MELEGATTIricoperto al cioccolatoe farcito alla crema

0kg. 1 233

PANETTONE MOTTAkg. 1

7953

Page 12: 1986 - anno 5 - n. 11 dicembre · naia di metri e probabilmen-te allo scorporo di un altro medio punto vendita la cui gestione sarà però di un'altra cooperativa, sempre aderen-te

T -

olootopp,o o- -

Presentando que-sto tagliando pres-so il vostro su-permercato Coop

I avrete diritto a ri-cevere gratuita-mente il calenda-rio Coop "Lom-bardia ai natura-le".

Buono valido per il ritiro di mi calendarioCoop "Lombardia ai naturale"

Un bel issalo calendario tutto a colori di grande formato in orna o ai soci Coop iornbardia

NattuIn Lombardia circa il 22% del territorio è vincolato a parcoregionale o a parco nazionale; gli ambienti fluviali, gli am-bienti alpini di maggior interesse, le brughiere sono statitutelati per il benessere, per la salute e per la ricreazione di tuttii cittadini, per la salvaguardia di specie animali e vegetaliormai sempre più rare sul nostro territorio, per il migliora-mento della qualità delle acque dei nostri fiumi, e delle condi-zioni idrogeologiche delle nostre montagne. La legge regiona-le n. 86 del 1983, nota meglio come legge quadro dei parchiregionali, prevedeva che entro il 1984 dovessero essere istituitii 16 parchi regionali previsti; altri tre parchi regionali eranogià stati in precedenza istituiti.

Purtroppo dopo tre anni solo dieci parchi sono stati di fattoistituiti, mentre gli altri, fra cui il Parco delle Alpi Orobie, ilParco di Bernina, Disgrazia Val Masino e Val Codera, ilparco delle Grigne, attendono ancora la legge istitutiva e laelaborazione delle norme che regolano le attività antropichenei loro territori.

rAltri parchi pur se istituiti, mancano ancora degli uffici opera-tivi, che consentano da una parte il rispetto delle norme ditutela, dall'altra la realizzazione di tutte quelle opere necessa-rie per il raggiungimento dei fini proposti.Se è vero che la tutela della natura si realizza attraverso leistituzioni e grazie ad un intervento attivo e costruttivo dellepubbliche amministrazioni interessate alla salvaguardia dellanatura è altrettanto vero che ciascuno di noi può nel suopiccolo operare per una migliore conservazione della natura.

A tutti fa piacere passeggiare lungo i sentieri di montagna, ogirare per i boschi alla ricerca di funghi o per raccoglierecastagne, perché, nonostante la fatica, si gode delle bellezzenaturali e ci si estranea dagli stress che la vita moderna ormaici impone; è però necessario che ognuno di noi, a contatto conl'ambiente naturale, impari a non lasciare traccia dcl suopassaggio, a non abbandonare rifiuti, bottigliette di vetro olattine di bibite lungo i sentieri o a sparpaglio per il bosco,impari a non raccogliere i fiori, impari a non disturbare lafauna con inutili schiamazzi.È necessario che ognuno dì noi approfondisca le sue cono-scenze sulle leggi che regolano la vita dei vegetali e deglianimali per poter meglio rispettare e salvaguardare gli am-bienti naturali e per poter incentivare le pubbliche ammini-strazioni ad una maggiore attenzione verso i problemi dellatutela del nostro patrimonio naturale.

Timbro del negozio

Data

L _ _ _ _ _ _