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Anno VII. I ORINO, 20 settembre 1908. X. 38 LA STA/A P A yt/.. Automobilismo - Ciclismo Alpinismo - Rraostatlaa pt a o t o - Canottaggio - Yachting Ippica - Atletica - Scherma ginnasti®» - Cassia - Tiri - Podismo Qlaoshi Sportivi » Variati Esc* ogni domenica in 20 pagine illustrate. SPORTIVA (Conto corrente collo Pasto). DIRETTORE : GiTJSTAVO VERONA ABBONAMENTI Iv. e> - K a t e r o Ur Numero } Bstero Italia Cent. IO 15 Arretrata CcaL 15 DrREZIOflE E flMWfNISTRAZIONE topino - Via Davide Dertolotti, 3 - T orino .-X TBinarono u-s6 > INSERZIONI Par trattative rivolgaral praaao l'Amministraaione dal Olornala jtu munii min inni un ni ninnili ninni iniimniiminiiiimm»af Iv'americano Wilbur Wriglit a bordo del suo aeroplano. (Vedi p <ghie 6-7).

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Anno V I I . I ORINO, 20 settembre 1908. X. 38

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A v i

Giuoco del calcio Attività autunnale»

Non siamo veramente ancora entrati nell'autunno, anzi, ne siamo ancor lontani, ma la stagione pre-sente s'usa chiamarla, specie pel nostro sport e per l'ippica, autunnale.

Smorzatasi con le prime rugiade settembrine l'afa estiva, obliquatisi un po' i raggi del gran sole per-pendicolare d'estate, i nostri baldi giuocatori han ripreso le ginniche abitudini e — sgranchiti i mu-scoli — son ridiscesi in buon numero sulle pelouses, pronti all'appello dei varii enti sportivi, dei varii mecenati donatori di coppe, il cui regolamento im-pone come date le domeniche del presente mese e di quello entrante. E' cosi che il 20 settembre VAu-sonia F. C. giuocherà a Casteggio col locale F. C., col Milan Club, e forse con qualche altra squadra. In quel giorno pure, a Milano, un nuovo premio è destinato alle più giovani recinte: la medaglia d'oro Corti e Maggioni, per le quarte squadre.

Il 4 ottobre a Milano è in palio la Coppa Ter-ragni, per le terze squadre. Potranno concorrere le squadre lombarde, eccettuata la vincitrice dei campioni di terza categoria 1908, che è la Libertas.

A Chiasso, il 18 ottobre, avverranno le solite gare annuali d'autunno per la conquista della Coppa lo-cale ; oltre il Milan Club, già detentore per due anni della Coppa, oltre la Libertns e l'Ausonia F. C., scen-deranno in gara i clubs svizzeri di Bellinzona, Lu-gano, Locamo e Chiasso. Prenderà parte pure la prima squadra del F. C. Internazionale di Milano, recentemente costituitosi, dalla divisa bianca e fascia coi colori nazionali.

* * *

Pure nel mese d'ottobre s'inizieranno i matches per dne nuove ricchissime challenges: la Scarpa Radice a Milano, la Coppa Qoetzlof a Genova. Rimondando al prossimo numero la pubblicazione « Regolamento Challenge Radice », pubblichiamo ora quello della « Coppa Goetzlof »:

1° La « Coppa Goetzlof » verrà giuocata ogni anno nel mese di ottobre, e diverrà di proprietà di quella società che l'avrà vinta due anni anche non consecutivi.

2° Questa gara è riservata alle Società regolar-mente iscritte alla Federazione Italiana del Foot-ball, ed ogni Società non potrà iscrivere che una sola squadra.

3° Le iscrizioni dovranno essere inviate entro il 18 settembre alla Segreteria del O. C. and F. C.

4° Ogni squadra dovrà battersi per il primo anno contro il G. C. and F. C. sul campo di San Gottardo.

Per gli anni seguenti le gare si svolgeranno collo stesso regolamento sul campo di quella Società ri-masta detentrice della Coppa,

Alla chiusura delle iscrizioni verrà notificato ad ogni squadra il giorno in cui essa dovrà giuocare, e la Società detentrice della Coppa corrisponderà una indennità di viaggio di L. 5 per giuocatore.

Q. Radice, il noto foot-baller milanese, recente dona-tore d'una magnifica Challenge.

Le gare avranno luogo solo in giorni festivi. 5° Diverrà detentrice per il primo anno della

« Coppa Goetzlof » quella squadra, che vincendo il O. C. and F. C., avrà riportato maggior numero di goal».

Nel caso che una o più squadre riportassero uguale numero di goals, le gare successive verranno giuo-cate sul campo di quella Società che offrirà mag-giore indennità di trasferta alla squadra avversaria.

La Direzione del O. C. and F. C. fisserà le date per questi eventuali successivi incontri.

6° Tutte le eventuali divergenze verranno sot-tomesse alla Federazione Italiana del Foot-ball, che approva il presente programma.

Le gare di Saluzzo, non certo precedute da una copiosa réclame, si svolsero domenica scorsa Con un concorso numeroso di pubblico e di società.

Quattro furono i F. C. che si presentarono; (j Ginnico Ricreativa di Salnzzo, La Veloce di Pirm" F. C. Torino e F. C. Juventus di Torino. ro|,>.

Nel primo incontro Saluzzo Pinerolo vinse quest' timo con 3 0. Nel secondo Juventus Torino, malo, V due successive riprese di un quarto d'ora ohr» regolamentari, l'esito del match fu pari : 2-2. Ave d l'Juventus F. C. proposto di continuare per defij le partite, ed essendosi il F. C. Torino rifintato Comitato saluzzese decise di far rifare il match', epoca e data da scegliersi di comune accordo dai A " club interessati.

* **

Pubblichiamo in questo numero la fotografia ; colui che si affermò, non è molto, il re dei goal italiani. Vogliamo dire del simpatico Radice I Milan Cricket, un virtuoso oltreché del ginoco f i calcio anche dell'automobilismo.

Il Radice coniugatosi non è molto, promettendo 1

ritornare fra br-ve, come ai bei tempi del celibati sui campi de] foot ball, volle mettere in palio I ' splendida challenge d'argento , consistente in scarpa da fiottali in grandezza naturale, prtgevol opera d'un artista milanese.

Riservandoci nel prossimo numero di pubblicare regolamento della Scarpa Radice,porgiamo a qui non alla scarpa! le nostre felicitazioni per il tratto di mecenatismo sportivo, tratto di cui è pnr) altamente meritevole di lode il cav. Goetzlof i; Genova.

Campionato podistico universitario a Napoli La Commissione per gli sporta della Corda Fratru

a pochi giorni di distanza dalle gare di mi ^ bandito e ottimamente organizzato un Camp:onatc podistico universitario. Con apposito manif, to la gara è stata annunziata, fissando la data pel 26 su-tembre, sul circuito della Collina di Posili o. Al vincitore che verrà dichiarato «Campione p- • latico universitario » sarà offerto in premio un a isti,, orologio da mensola coi relativi d ppieri in roiuo dorato, dono di S. A. R. il Duca d'Aosta. Il R .n9tro della pubblica istruzione ha inviato due grai i me-daglie, una d'argento e l'altra di bronzo, e lo C'orlo Fratres ha stabilito per tutti i classificati un; meda-glia-ricordo.

Il percorso è di km. 14,100. Il tempo massimo, ore 1,50.

La cittadinanza già ha potuto ammirare 1 belli riuscita delle gare di nuoto, per merito spec ia le del console v. dir. E. Cassizzi, uno dei più atti orga-nizzatori, e degli altri della Commissione ortivi della Corda Fratres. e noi di cuore auguriamo che ancora una volta la bellissima iniziativa sia coroniti da felice successo.

La Stampa Sportiva offre per tale gara una n.edaglii grande d'argento.

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N"lla prima gara di m. 100, Campionato meridionale di velocità, giunge splendidamente primo per circa due lunghezze, Stotte Luigi, della Rari Nantes Par-tenope, che in tal maniera si aggiudica il titolo di campione meridionale per il 1908 909 ; 2° Trombetta Giovanni della S. S. iV., 3» Cortese Lu gi del R. C. C. /., 4° Sorge Emanuele della R. N. P.

Nella seconda gara di m. 1852, Campionato meridio-nale di mezzof ndo, la vittoria tocca facilmente a Trombetta Giovanni, della Società Sportiva Napoli, che compie il percorso in 37'; 2° Gennaro Cangiullo della Rari Nantes Partenope, 3" Postiglione Vincenzo della S. S. N.

Chiudo queste mie brevi note congratulandomi con questa giovane Società per l'organizzazione veramente buona, e dando l'annunzio del Campionato me-idionale di squadre, su m. 100 e m. 1000, per il giorno 27 set-tembre p. v. Le squadre dovranno essere di 3 con-correnti. Biacca.

Rari Nantes Partenope Gare di nuoto.

L'opera certamente attiva del presidente della Rari Nantes Partenope, sig. Luigi Salsi, ben coadiuvato da quella del fido segretario della medesima, sig. Heetor Bayon, ha fatto si che finalmente si volgesse in ef-fetto la tanto vagheggiata idea di avere un proprio ci àie', a mare, Difatti all'imboccatura del perticciuolo di Senta Lucia sorge sugli scogli una piccola costru-tione in legno dall'aria civettuola ed elegante. La po-sizione non poteva essere più felice, dato il pittoresco pano ama che si protende innanzi a chi sta sulla piccola loggia dello chàlet.

Domenica, 6, quantunque uu po' in ritardo, ma non certamente per colpa propria, ma bensì del Municipio di Napoli che ritardò nell'approvazione del progetto, la Rari Nantes Partenope inaugurò il proprio chàlet con delle gare di nuoto. Lo stato del mare non era certo dei più soddisfacenti, ed anziché invogliare i cote rrenti al cimento, faceva loro l'effetto contrario. Ma t tavia nella gara inaugurale di m. 500 ben sette furono quelli che si allinearono al comando dello «forti r sig. Barbati. Subito la testa fu presa da. Trom-betta Giovanni, della S. S. N., che giunse 1» di pa-recchie lunghezze ; 2° fu il quattordicenne Patrizi Napoleone, della Rari Nantes Partenope. uu piccolo campione che molto dà da sperare ) 3° Bozza Remo, idem : 4° Sorge Emanuele, idem.

Nella seconda gara, quella di metri 1200 circa (K'ro del Castello dell'Ovo), solamente quattro furono 1 partenti. Alla partenza Trombetta Giovanni, nel Portarsi in testa, taglia la strada a Cangiullo Gen-barn e spinge sopra le barebe Franz de Pinedo, si da 'argo perdere non pochi minuti prima che egli possa omettersi sulla giusta rotta. Tutto questo valse al trombetta dèi reclami da parte dei danneggiati, che a Giuri» però nou volle pigliare in considerazione moe di non far credere che, squalificandolo, si vo-esse togliere di mezzo un serio concorrente. Diunge 1° Trombetta Giovanni. 2° Gennaro Can-

nano della Rari Nantes Partenope, 3° De Pinedo Franz, e?1 Fuori tempo mass , Ferrara A. della S W. N. Ntartedi, 8, si effettuarono poi i Campionati meri-

I d i velocità e mezzofondo, sempre banditrice Rari Nantes Partenope. La festa dei marinai a Santa Lucia (Napoli). —• « La 'zegna ». (Fot. C. Abeniacar - Napoli).

le manifestazioni sportive di Piacenza Si svolgeranno tutte nella corrente settimana. La Stampa Sportiva illustrerà degnamente tale

avvenimento, al quale sarà rappresentata dai si-pio: Casini, ing. JJainotti e Barhtris.

Uveo come si sussegueran.no le manifestazioni. Concorso Ippico, 19 settembre. Concorso internaz. per automobili industriali. La gara di montagna (circuito del Penice) si

svoli. rà nei giorni 19-22 con questo percorso : Pia-cene t, Bivergaro, Bobbio, Monte Penice, Varzi, Qodì tsco, Bivanazzano, Voghera, Broni, Stradella, Casi• l San Giovanni, Piacenza.

La gara di pianura si svolgerà nei giorni 18-21 col s guente percorso : Piacenza, Pontenura, Fio-rettatola d'Arda, Cortemaggiore, San Pietro in Cerro, Mon-Cicelli, Caorso, Piacenza.

Adunata e manovra dei Volontari ciclisti, 19-20 settembre.

Convegno Generale del Touring (20 settembre). Crociera motonautica Piacenza-Venezia, 20, 21,

22, 23 settembre.

Ipartecipanti ai 1200 metri della Rari Nantes Parte-nope. — F-rrara, Trombetta (1), Cangiullo (2"y, De Rivedo Franz (3°).

Berretta, della Rari Nantes di Milano, vincitore della Gara dello Stadio.

Lo Sport-Club Milano è venuto in questi ultim1 tempi, con uu lavoro sempre più crescente, ad occu" pare uno fra i primissimi posti Ira le Società sportive italiane, e quindi, ogni sua manifestazione è attesa e seguita nel campo ciclistico col massimo interesse.

Ora, dopo la Coppa del Re, che nell'annata finora è stata la corsa più numerosa e meglio riuscita, il potente sodalizio milanese, dopo accurato studio, è venuto nella decisione di bandire un Grande premio dell'industria ciclistica internazionale, essenzialmente riservato alle Case costruttrici di cicli e gomme.

La corsa, che si svolgerà il 27 corrente, è organiz-zata in unione colla Forza e Concordia di Mantova e si svolgerà sul percorso: Milano-Cremona-Mantova-Asola-Piadena-Mantova, km. 255, un vero percorso bellissimo, non troppo faticoso. Sarà permesso il ser-vizio d'automobili pei rifornimenti.

S. M. il Re ha preso in speciale considerazione la prova, per la grande importanza che assumeva nel nostro ambiente industriale, e l'ha dotata di due grandissime medaglie d'oro delle quali una verrà as-segnata alla Casa costruttrice della macchina vinci-trice e l'altra al corridore.

Alla Casa poi che avrà il maggior numero di mac-chine, regolarmente arrivate, nel tempo massimo, verrà assegnata un bellissima statua di bronzo, rap-presentante «La Vittoria», opera dell'ottimo scul-tore Lorenzo Maroni di Milano.

I Ministeri furono larghi d'appoggio e di auguri. Per le Case fornitrici delle gomme vengono infatti assegnate delle grandissime medaglie d'argento del Ministero d'agricoltura, industria e commercio.

Di questa importante, corsa uscirà, a giorni, il programma completo.

Corsa Gran Premio ndustria Ciclistica Internazionale 127 settembre). — Statua « La Vittoria», dello scultore L. Maroni di Milano, t Alla Casa che avrà il maggior numero di macchine arrivate nel tempo massimo).

Napoli • Padova.

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Lo sviluppo odierno dell'aeronautica

Un accidente all'aeroplano di Wi tur Wright du-rante le esperienze — Mentre >1 celebre aviatore stava eleva dosi a 30 metri, si ruppe un'ala del suo aeroplano.

Signori kg. 39. Janin, aeroplano senza motore . . . 2. — 40. D'André, «> • - . 2,750 41. De la Huult, meccanismo ad ali battenti 42. Millet, aereoplano a motore 43. Legratou, apparecchio senza motore . 1 20 44. Stanley, aeroplano a motore . . . . 45. Partiót, » senza motore . . . 2 -46. PurUot, » » » . . . -

11 numero più che doppio dei concorrenti in confronto all 'anno scorso, dice quanto progr- so siasi rea 1 zzato nel campo dell'aviazione. Mentre poi nel 1907 non furono presentati che due a >a-recchi a motore, quest'anno invece lo sono q; isi tutti: motori caratteristici, taluni veramente por-tentosi, originali, classici.

Il giurì non ha esaminato punto gli appare hi incai aci di volare: pochi, d 'a l tronde; ina quel be più importa, si è che la causa che ha determinato ciò, ha provocato sibbene inconvenienti et ta-mente non insignificanti. Vi è stata mancanza as-soluta di elicotteri ed ornitotteri, causa l'ecces, va difficoltà di costruire modellini di tali appare .hi in dimensioni confacentisi alle clausole del con-corso. Cosicché, bisogna pur d i r l o , il concordi è stato semi-incompleto.

5. 6. 7. 8. 9.

10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21-22.

23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38.

Signori Frachet, Puguet, Alaires, Paulhau,

aeroplano » »

senza motore.

De Paleine, » Moureu, » Rebus et Sarazin,

» »

a motore . . senza motore a motore . .

» aeropl. a mot .

» » » »

Latapie, aeroplano FijiU, » . . P lo nduiat aeroplano a motore . . . Dubuet, Association amicale desJeunes Aviateurt

aeroplano a motore Mercier, aeroplano a motore . , Oousin-Dajou, >> » . . Schaerff, » » . . Archimbaud, "> Decolber, » Peyret Louis » Pattini, > Castejou, macchina volante a motore Tonnet, aeroplano senza motore Bollé, » » Lenillieux et Fardet, aeoropl. a mot Priais, aeroplano Mauve, » con motore . Christollet, » senza » Trochu, »

» INI a motore . .

senza motore , a motore . ,

» . , senza motore .

kg.

7,610 3,200 2.440 2,600 0,460

0,630 0,710 0,520 0,617 0,615 0.715 0,400

1,450 1,520

0,430

0,190

1,550 0,120

0,680 0,018

. 6,500

! V 0,520

' 0,800 • 0,500 • 0,060 ò 1,220

Il successo del concorso per modelli di macchine aeree che VAeronautique Club de France ha orga-nizzato per la seconda volta, è stato indubbia-mente maggiore dall'atteso, sia pel numero dei concorrenti, che pei risultati ottenuti durante le singole prove; ed il Comitato organizzatore può ben felicitarsi del suo successo !

L'ampia galleria delle macchine è stata invasa da una vera folla di espositori, e le prove hanno incominciato fra l 'ammirazione sincera di un pub-blico colto ed entusiasta. Sono stati presentati minuscoli apparecchi, veri gioielli di meccanica la cui i siguità d'ali e di proporzioni non ha vie-tato loro di librarsi graziosamente nell'aria, di-mostrando ancora una volta come non sia per nulla affatto impossibile abbandonare il snolo e obliare per un istante la tirannica legge della gra-vità.

Ecco la lista dei concorrenti : Signori K g .

1. Jourdain. aeroplano senza motore . 6,400 2. Dolfus, » a motore . . . 0.400 3. Rateile, » » . . . 0,020 4. Delisy, » » . . . 0,125

Wilbur Wright vuole assolutamente riparare di sua mano i danni riportati nella lacerazione delle tele.

L'aeroplano è pronto per la partenza.

L'aeroplano in pieno volo, passa sopra «« 'hangar all'altezza di circa 12 metri.

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Ciò era, d'altronde, prevedibile a priori. Un si-g i le concorso, a mio parere, per essere veramente utile, deve presentare agli inventori la massima probabilità di riuscita e di successo; e ciò, precisa-mente, lasciando loro ampia libertà nella scelta delle proporzioni e potenzialità degli apparecchi ideati, col costituire numerosissime categorie, e premi sensibil mente più vistosi ! Difatti il premio maggiore del con-corso testé chiusosi a Parigi non era che di 150 lire; somma adeguata forse per un modellino del peso di pochi grammi, ma non mai per un elicot-tero, ad esempio, macchina im-possibile a riprodursi in pro-porzioni molto ridotte, e... con poca spesa.

Bisogna pur convenire che tale concorso, infine, deve al-lettare gli studiosi di ogni ceto, '* per essere proficuo, ed ecco che per riuscire nell'intento necessita la pre-senza di una (dico una) possibilità di suc-cesso... finanziario, da parte del vincitore del concorso.

Ma ritorniamo al concorso francese. Alcuni espositori del detto hanno intravisto la necessità di un motore effettivamente più adatto all'aviazione cosicché vi è stato chi ne ha studiati di origina-lissimi. Merita di essere ricordato qui il minuscolo motorino a petrolio di cui è provvisto l 'aeroplano Herder : grazioso gingillo di 3 cm. d'alesaggio per 4 li corsa, premiato con medaglia di bronzo del-l' A. 0. D . P. Caratteristico il sistema dell'aero-pl no Lenillieux et Fardet, costituito da una,ca-n i ; a d'aria da bicicletta fortemente tesa: davvero caratteristico! L'aeroplano di questo altrettanto semplice, quanto grazioso motore, ha guadagnato la medaglia vermeil del Consiglio generale ed il premio di L. 100 (categoria pesi inferiori a kg. 2).

uiì geniale quanto utile iniziativa ha avuto, ri-pe Marno, un successo adeguato al merito di tutti coi irò che, comunque, vi presero parte. Per ultimo i (riversi premi sono stati così assegnati:

aulhau (il noto meccanico della Ville de Paris), gì" n premio del Ministro della guerra e L. 150. Ai oplano tipo Laugley di kg. 2,6. Percorso m. 25.

•ourdain, medaglia d'argento del Consiglio mu-nir pale. Aeroplano a piani successivi elastici di kg 6,4. Percorso m. 20.

D'André, medaglia d'argento dell 'A. 0. D. F. Aeroplano del peso di kg. 2,750. Percorso m. 15,20.

Lenillieux et Fardet, lo premio L. 100 e rneda-

LA STAMPA SPORTIVA

L'aeroplano è ricondotto negl'hangar.

plano in forma d'uccello. Percorso m. 35,80. Delizy, medaglia di bronzo del Consiglio gene-

rale. Biplano a 2 eliche. Percorso m. 20. F Mercier, medaglia di bronzo del l 'A. O. D. F. A e r o p l m o con minuscolo motore a petrolio.

Febut et Sarazin, medaglia di bronzo del Con-siglio generale. Sei aeroplani.

Il successo di questo concorso influirà grande-mente nello sviluppo dell 'aviazione; e siccome sembra che l'Italia anche siasi messa in lizza fra le formidabili nazioni, Francia, Germania ed In-ghilterra, acciò essa possa contendere il tanto ambito primato, occorre non si lasci sfuggire oc-casione alcuna che portar possa, sia pur di uu passo solo, verso la soluzione. Questo, per l 'adolescente Società Italiana d'aviazione.

Ugo Cavazzoni. Peschiera, 20 agosto 1908.

Coppa internazionale Gordon Benne! per palloni *» Berlino

La splendida gara internazionale di distanza, per palloni di seta, si disputerà l ' i l ottobre con partenza dal parco aereostatico di Berlino. I par-tenti di questa prova mondiale saranno nel l 'or -dine seguente:

Ameriha II (America), Mac Coy, pilota; Bustey (Germania), dott. Niemeyer, pilota; Banshee (Inghilterra), John Dunville, pi lota; Va-lencia (Scagna), capitano Kindelan, pi-lota ; Belgica (Belgio), De Moor, pi lota; Cognac (Svizzera), Victor de Beauclair, pi-lota; Actos (Italia), principe Scipione Bor-ghese, pilota, e il tenente Ettore Cianetti; X (Francia), Jacque Favi re, pi lota; Con-go er or (America), Holland Forbes, p i lota ; Berlin (Germania), Oscar Erbsloh, pilota; Britannia (Inghilterra), Honh C. S. Rolls, pilota; Norte (Scagna), luogotenente Her-rera, pilota; L'Utopie (Belgio), De Brou-ckere, pil.; Helvetia (Svizzera); O. Schaeck, pilota; Buwenzori (Italia), Usuelli Cele-stino, pilota, e M. Borsa l ino ;Astra (Fran-

cia), Elfred Leblanc, pilota; Saint-Louis (Ame-rica), F. P. Lahm, pilota, il vincitore della pre-cedente gara; Dusseldorf (Germania), capitano Von Abercron, pilota; Zepliyr (Inghilterra), pro-fessore Huntinghton, pilota; Montanes (Spagna), De Salamanca, pilota; Ville de Bruxelles (Belgio), Everarts, pilota; Basiliola (Italia), Romeo Fras-sinetti, pilota; Brise d'Automne (Francia), Emile Carton, pilota.

In totale 23 concorrenti che rappresentano il fior fiore della navigazione aerea internazionale.

N O N A V E V A ILVERO FANALE

AQUILA».

glia vermeil del Consiglio generale. Aeroplano del peso di kg. 0.520. Percorso m. 29,80.

F.lli Dolfus, 2° premio L. 50 e medaglia d 'ar-gento dell 'Alito. Aeropl.biplano. Percorso m. 16,30.

Janin, medaglia vermeil del T. 0. T. Aeroplano del peso di kg. 2. Percorso m. 26.50.

Moureu, medaglia d'argento del Matin. Aero-

CHE PORTA IMPRESSA A f F ^ . QUESTA MARCA LEGAI ( f f l c M MENTE D E P O S I T A T A V I ® ^ * E LA PAROLA A Q U I L A S x FABBRICA Fi; SANTINI FERRAR*

I PIÙ RINOMATI PER SCORREVOLEZZA - ELEGANZA ROBUSTEZZA — ECOTJOM/A SOCIETÀ ANONIMA F R E R A , . M I L A N O

Società Enotria di Roma. Il concorso ginnastico di Alba.

(Fotografie del sig. Castagnari - Alba). Società Fulgor di Asti.

Concorso ginnastico di Alba. — Società Ginnastica Val-docco (Torino). (Fot. Calissano - Alba).

I concorsi ginnastici di Piacenza e di Alba I) primo concorso ginnastico militare.

A Piacenza, il I Concorso ginnastico militare ha dato i seguenti risultati di classifica:

I. 1. Bersaglieri con punti 98.50. — II 7. Idem 97,48. — III. 6. Idem 96.66. — IV. 62. Fanteria 96,48. — V. 54. Idem 94, 85. — VI. 63. Idem 93,95. VII. 40. Idem 93,43. — Vi l i . 40. Bersaglieri 86.57. — IX. 2. Granatieri 84,13. — X. 10. Fanteria 81,51. — XI. 3. Bersaglieri 80,28. — XII 18. Fanteria 79.92. - XIII. 18. Idem 78,79. - XIV. 5. Alpini 67,62. XV. 17. Fan-teria 68,13. — XVI. 40. Idem 63,08.

Del grande Concorso nazionale ginnastico, che segni nei giorni 5, 6 e 7 nello spazioso Stadium di Piacenza, presente una folla elegantissima e numerosa, ci limi-tiamo a dare per ora la classifica ufficiale delle varie gare effettuatesi :

Concorso metodico insegnanti: 1. Prof. Aldo Boiti di Trieste.

Gara Reale del Pentatlon: 1. Luigi Coscia di Genova. Corona d'alloro squadre maschili : Fortitudo di Bo-

logna, Forza e Coraggio di Milano, Club Scherma Pedestre di Padova, Pro Italia di Milano, Miani di Milano, Forti e Liberi di Monza. Nicola Mameli di Voltri, Virtus di Gallarate, Umilitas di Milano, An-tonio Sciesa di Milano, Voluntasi di Milano.

Corona d'alloro - Gara B : 50° reggim. Fanteria di Piacenza Mediolanum di Milano.

Corona d'alloro - Squadre femminili: Margherita di Savoia di Ruma, Francesco Ferruccio di Pistoia, Li-berta* di Pistoia, Bentegodi di Verona, Forza e Co-stanza di Brescia.

Campionato Salto Misto per squadre: 1. Forza e Coraggio di Milano, 2. Società Roma di Roma, 3. Pro Patria di Milano, 4. Società Goriziana di Gorizia, 5. Libertas di Pistoia.

Gara individuale artistica - Seniores (il campione Braglia di Modena fuori concorso). Premiati con co-rona d'alloro: Romano, della Mediolanum di Milano; Capitani, della Panaro di Modena; Masotti, della Francesco Ferruccio di Pistoia; Gualeni, della N. Ma-meli di Voltri; Mazza?occhi, della Panaro di Modena; Zampari, della Miani di Milano; Borghi, della Panaro di Modena.

Gara Anziani : Vivi prof. Guido della Bentegodi di Verona.

Campionati Giuoco del Calcio: 1. Club di Venezia, 2. Pro Vercelli di Vercelli, 3. Amsicora di Cagliari.

Campionato Palla vibrata: 1. Costantino Reyer di Venezia, 2. Sempre Avanti di Bologna, 3. Unione Gin-nastica di Gorizia.

Campionato Tamburello : 1. Sampierdarenese di Sam-

Concorso ginnastico di Alba. - Società Ginn. San Menano, (Fot. Calissano - Alba,).

Coscia Luigi, di Genova, vincitore della Gara Pentatlon a Piacenza.

pierdarena, 2. Costantino Reyer di Venezia, 8. Club Sportivo di Firenze.

Campionato Salto in alto: 1. Brambilla (m. 1,70) della Forz i e Coraggio di Milano.

Campionato Salto in lungo: 1. Massa (m. 6,50 record italiano) del Club Sport Audace di Tonno.

Campionato Salto coti'asta: 1. Massa (m. 3,20) del Club Sport Audace di Torino.

Campionato Getto della pietra: 1. Cotti (m. 7) della Virtus di Bologna.

Campionato Corsa podistica, m. 1000: 1. Cartasegna in 2'44" del Club Sport Audace di Torino.

Campionato Corsa podistica, km. 10: 1. Fava i n Ì1'8" della Virtus di Bologna. '

Campionato Lancio del disco : 1. Masprone(m. 10,60) della Bentegodi di Verona.

Campionato Lancio Palla vibrata: 1. Pasciuti ,netri 46,72) della Sempre Aranti di Bologna.

Campionato Tiro Giavellotto: 1. Tugnoli (m. 30,751 della Sempre Avanti di Bologna.

Campionato Salita alla fune: 1. Moroncini (9"e4|5j della Libertas di Pistoia.

Campionato Sollevamento pesi: 1. Storace ( k - . 505 della Sampierdarenese di Sampierdarena.

* * * Pure ad Alba il 30 e 31 dello scorso mese si svolse

un importante Concorso Ginnastico. Le gare, svoltesi nello Stadio, vennero egregia-

mente dirette dal maestro U. D'Alicandro, insegnante di ginnastica al R. Liceo ginnasio locale.

Presenziate da molto pubblico, diedero i seguenti risultati finali:

Squadre Juniores. Classifica: 1. Fulgor di Asti, con punti 114 — 2. Enotria di

Roma, con punti 113 lj2 — 3. SS. Angeli di Torino, con punti 107 — 4. Valducco di Torino, con pui i 106 — 5. San Giacomo di Genova, con punti 102 — 6. Salta di Cambiano, con punti 94.

Nelle gare di Squadre Seniores si è fatta la seguente classifica:

1. Juventus di Biella, con punti 115 — 2. Enotria il Roma, con punti 113 — 3. Sicuctia Sextris di Su - ., con punti 107 — 4. Vigor di Pinerolo, con punti 04 -

, dfrtolotti di Acqui, con punti 102 i no. con punti 98 — 7. Leo di C fori""

Valdocco di Chieri, con punti

8 Fulgor di Asti, con punti 96 1|2 — 9. Fides Ardor di Hacconigi, con punti 91 — 10. Solliens di

p.vallermaggiore, con punti 90— 11. (a pari premio) Qalvs di Cambiano, con punti 90 — 12. Fides et Robur ? jlonibercelJi, con punti 87.

Nella gara artistica A riuscirono: I Cassiano Cesare, della Fulgor di Asti — 2. Gufi-

tene, id. — Wis Catone, AeifEnotria di Roma — , Valle Ugo, della San Giacomo di Genova.

Nella corsa ciclistica di 60 chilometri giunsero: 1. Jlanara, 2. Guglielminetti, 3. Poscassi. Nfila corsa dei 25 chilometri si ebbero i seguenti

risultati : " l . Bartoli, 2. Martinengo, 3. Trassi.

La bellissima medaglia d'oro della Regina madre venne assegnata, fra grandi appianisi, alla Juventus jj Biella, P e r l a migliore esecuzione nel saggio col-lettivo obbligatorio.

I progressi dell'aviazione

3 iloti mcraVigliosi dei fratelli Vlright e di £. pdagrattge

Dteagrange si sforza a migliorare le sue perfor-mances. ma i fratelli Wright non desistono dalla loro trionfale campagna esperimentale. Sono corag-giosi tentativi riusciti che ci delineano il meraviglioso progresso fatto dagli aviatori.

Be graDge è riuscito a rimanere nell'aria mezz'ora, t a i fratelli Wright sono riusciti a rimanervi un temp-, doppio.

Ai iamo per ordine: II 6 settembre Delagrange ha fatto un volo di 24

chilometri e 125 metri. La durata del volo è stata di 29 55" 4|5, ciò che ha battuto tutti i records del mondi):.'J • .••"

Ecco in quali condizioni è stato effettuato questo meraviglioso esperimento. Alle 5 del mattino, appro-fittai ;o del tempo bellissimo, Malecot, Bleriot, Dela-grange, il capitano Feber, Gasnier, Andrea Fournier ed altri aviatori si trovarono sul terreno di Issy-les-Mouhneaux. Delagrange, dopo aver verificato ed esa-mina; o il suo motore, decise di tentare una lunga sortita, Ciò fu fatto. Venne stabilito un posto in forma di trapezio irregolare della lunghezza di 1556 metr Questa pista venne delineata da piccoli pali piantati da ufficiali del genio e dai membri dell'Aero-Clnb francese, i quali hanno anche la missione di controllare gli esperimenti.

Verso le 7 il motore è messo in moto. Ben tosto l'immenso a»reoplano si elevò all'altezza di 5 metri circa, con velocità di 55 chilometri all'ora. Viene ef-fettuato un primo giro, poi un s condo, poi un terzo, un quarto, un quinto ed un quinto e mezzo.

Mentre in Francia Delagrange rimane campione insuperato dell'aviazione, e neppure Wilbur Wright riesce ad avvicinare i suoi tempi, il fratello di Wright, Orvilìe, stupisce fi Nuovo Mondo con dei voli stra-ord ina r i .

Difatti mentre a Le Mans, in Francia, Wilbur Wright , esperimentava il suo misterioso apparecchio costrutto nelle officine di Lé >n Bollée — uno dei pre-cursori dell'automobilismo in Francia — riuscendo il 10 settembre a rimaner sollevato col suo apparecchio, docili al comando e velocissimo, per 21'43", il fra-tello Orville Wright, nella nativa America, dal 9 al

12 settembre effet-t u a v a progressiva-mente dei voli mera-vigliosi iniziati con una passeggiata aere a di 57' 31", e comple-tati con un'elevazione durata un'ora e un quarto, alla velocità media di 36 miglia a l l ' o r a , disegnando nell'aria degli otto e delle elissi elegantis-sime.

Il tempo e la tem-peratura erano indi-catissimi, al punto che l'ardito aviatore fu tentato quasi ir re-sistibilmente di spin-gere il suo volo fin fuori dei limiti del campo di manovre, dove ebbero luogo le sue e s p e r i e n z e , ed andar a fare un volo al disopra di Wa-shington.

Dei r e s t o Orville W r i g h t vagheggia l'idea di poterfra non molto effettuare feli-cemente la traversata Niw York Chicago.

La questione ristà nel risolvere il pro-blema di un conti-nuativo e r e g o l a r e funzionamento d e l motore e nell'aggiun-ta al suo apparecchio

1.'ascensione del Pegaso - A terra presso Netro. — 1. Sig. Guido Piacenza. - 2. Bellia Edoardo, proprietari del Pegaso. - 3. Siq.na Sella Bianca. - 4. Il pil la sig. Fiori.

(Fot. Cav. Uff. Vittorio Sella).

^ascensione cfefJPegaso — 1. I. a signora Piacenza saluta tKe' - H. C'onteQ Carandini, sotto-prefetto di Biella.

di un serbatoio supplementare per la benzina. Dunque nulla da stupirsi se un bel giorno i cavi

telegrafici sottomarini ci porteranno la stupefacente novella che Orville Wright ha compiuto il primo viaggio aereo portandosi, attraverso qualche centi-naia di chilometri, da una città all'altra degli Stati Uniti d'America.

Per comodità dei lettori diamo ora una tabella si-nottica dei più lunghi voli compiuti nel 1908, in quest'anno glorioso e fatidico per l'aviazione:

1. Delagrange, 15'26" 4-5 (30 maggio 1908) ; 2. Delagrange, 16' 30'' (22 giugno 1908); 3. W. Wright. 49'48"2|5 (5 settembre 1908); 4. Farmnp, 20'20" (6 luglio 1908); 5. W Wright, 21' 43" 2|5 (10 settembre 1908) ; 6. Delagrange, 28' (7 settembre 1908); 7. Delag auge, 29'55"4|5(6 settembre 1908); 8. 0. Wright. 57'31" (9 settembre 1908); 9. O. Wright, 1 ora 2' 30" (9 settembre 1908) ;

10. 0. Wright, 1 ora 5' 52" (10 settembre 1908) ; 11. 0. Wright. 1 ora 10' 30" (11 settembre 1908); 12. O. Wright, 1 ora 15' 20" (12 settembre 1908).

L'ultima ascensione a Biella Una signorina polisportiva.

Recentemente ebbe luogo in Biella l'inaugurazione ufficiale del pallone Pegaso.

Alla riuscitissima festa assisteva un numeroso e distinto pubblico. Madrina era la signora Livia Drago, che infranse contro la navicella la tradizio-nale bottiglia di champagne. Alle ore 10,30 l'areostato

s'innalzava, erano nel-la navicellai signori: cavalier uff. Vittorio S e l l e , Guido Piacenza ed Edgardo Bellia; pi-lota, il signor Fiori di Milano.

Il pallone s'innalzò fiDO a 500 metri, e dopo un'ora circa di viaggio discese ad Oc-chieppo Inferiore. Qui nell'equipaggio vi fu una variazione; la si-gnorina Bianca Sella, che aveva seguito in automobile la mano-vra, sostituì il padre cav. Vittorio Se l la . Rapidamente il pal-lone s'innalzò di nuovo raggiungendoe sorpas-sando uno strato di nubi, portandosi alla bella altezza di 2800 metri.

Verso le 14,30, il Pe-gaso toccava terra a Netro, dopo 4 ore di felice navigazione ae-rea.

Prima di chiudere questi brevi cenni di cronaca sportiva deb-bo rivolgere una calda parola di ammirazione e di lode per la va-lente sportswoman, si-

„ . gnorina Bianca Sella. suo figlio. - 2. Il comm. Piacenza L'entusiasmò con cui (Fot. Cav. Uff. Vittorio Sella). a d o g n i r a m o d i s p o r t

questa simpatica signorina si dedica, è veramente ammirabile, e dovrebbe servire di esempio a tutto il sesso gentile.

Biella ha l'onore di possedere nella signorina Bianca una brava ciclista, una forte alpinista, un'ammire-vole aeronauta, un'ottima pattinatrice ; brava nel giuoco del diabolo e nel lawn-tennis. E 'da aggiungere che guida la sua automobile con impagabile maestria, e noi che abbiamo potuto ammirarla più volte, pos-siamo affermare che è una delle migliori chauffeuse.

Di queste intrepide donne ne avesse l'Italia una vera generazione

La Coppa Cinzano La grande gara ciclistica Coppa Cinzano, indetta dal

Club Sport Audace di Torino, costituì per Santa Vit-toria d'Alba l'avvenimento del giorno ; e per quanto si sia svolta contempo»aneamente ad altre manifesta-zioni approvate dall'U. V. I., pure ebbe un successo veramente lusinghiero sia pei ricchissimi premi, sia per l'appoggio morale accordato dalle autorità di Santa Vittoria, cosa degna del più alto encomio.

L'instancabile Comitato che prestò l'ammirevole opera sua per la riescita della gara, componevasi dei signori: Carlo Damonte, direttore stab. Cinzano, pre-sidente della Giuria; Orico Francesco, sindaco di Santa Vittoria; Dabbene Bartolomeo, presidente della Filarmonica-, Modesto Cornaglia, consigliere; Fissore Vittorio, Leone Carlo, avv. Casalis di Bra, Fiorito, Morgando, Nacca, avv. Longo Bua, dott. Rocco av-vocato Negro.

Fra tanto mondo accorso dai paesi limitrofi per as-sistere all'arrivo dei campioni del ciclismo, nessun incidente si ebbe a lamentare, grazie l'ottimo servizio prestato con tanto interessamento dalle guardie e dai RR. Carabinieri.

Dopo la gara, che si era svolta da Torino a Santa Vittoria, alle ore 17 concorrenti e Giuria si raccol-sero, per gentile invito, negli stabilimenti della ditta Cinzano, che con questa lodevole iniziativa ha susci-tato a Santa Vittoria una preziosa vitalità sportiva. Colà fu servito un abbondante servizio di rinfreschi.

I signori Cinzano, che si sono resi oggi cosi bene-meriti per lo sport ciclistico, non potevano poi essere più cortpsi verso il Club-Sport Audace, organizzatore

"provetto di questa manifestazione. Ecco ora l'ordine d'arrivo, a cui fece seguito la

premiazione : 1. Pesce di Torino ( ET. S. T.), che vinse l'artistica

coppa Cinzano. 2. Aymo di Torino (id.), medaglia d'oro grande,

dono del sig. Carlo Damonte, direttore stabilimento Cinzano.

3. Uberdi (id.), medaglia d'oro, dono del Comune di Santa Vittoria.

4. Montecucco (Au-dace), medaglia d'oro, dono dei fratelli Da-mi lano di Santa Vit-toria ; 5° Vianzone ( La Torino)-, 6. C h i o u i o (Audace) : 7. Barone (id.); 8. Pagano (id.); 9. Vaccaro (id.); 10. Peraudo (La Torino)-, 11. Curetti (17. 8. T.)-12. avv. Negro, che fu appiedato per guasto alle gomme ; 13. Ber-tolotti.

e a d i e FITTI NGS

Sono le migliori per ottenere una macchina elegante, forte e scorrevole. ^

£a bicicletta B A D I E forma il sogno del ciclista, segna il trionfo del corridore ^ . ' i

Esclusivo Rappresentante per l'Italia: GIULIO MARQUART - Milano.

E D AlVIk B ÌLI Copiato sempre - Superato mai E f P M A n i I XaI I 1 1 1 1 V e n d u t i o l t r e 3 mi l ioni

1 i \ L m s Ì I V B r m f 1 Premiato con Medaglia d'Oro all'Esposizione Internazion. di Milano 1906 Sindacato Francese del Brevetti E. M. BOWDEN - MILANO - Vii Giuseppe Sirìori, 16 bis - Telefono : 97-13.

Echi del Circuito Bolognese. — Eelice Naxza.ro, vincitore, rientra nel pesage. (Fot. A. Croce - Milano).

osservare il Pedone nel numero succitato) , nsi agricoli ed anche, aggiungo io, nelle pjc 81

industrie; e questo finché l'elettricità non » " sparsa la sua forza, la sua vitalità in ogni ? piccolo centro abitato.

Come si poteva ottenere, e come si può tatto la democratizzazione dell'automobile come n D di trasporto-persone?

A far sì che questo sviluppo veramente ave,, concorso a dare piena vitalità all'automobili^ noi avremmo dovuto chiedere ed ottenere l'J poggio di tutta la stampa, di tutti i municipi;* gli enti amministrativi, e fornire l'Italia injJ di una fitta rete di trasporti automobilistici s strade rurali, e nelle città. Invece abbiamo av^ dalla stampa in generale dei ridicoli appo»» ristretti alle sole manifestazioni sportive ripeto, sono mezzi e non fine, e dagli enti amnj nistranti se non completa ostilità, come in nwlt casi, quasi completa indifferenza.

Nelle grandi città, se il progresso fosse stata inteso veramente, noi a quest'ora dovremmo ave; poche, pochissime vetture a cavallo per le bigott paurose delle novità, ed un servizio completo 4 vetture pubbliche con motore. Niente di tatti ciò. Cito a caso Firenze, Roma, Napoli, Palermo Messina, e potremmo anche aggiungere le altt grandi città del Settentrione, dove, se un scrvià c'è, esso lascia molto a desiderare, perchè ristrett

PRO AUTOMOBILE Nel numero 36 di questa rivista, la quale, vada

a sua lode, ha sempre combattuto ed in prima fila a favore dell'automobilismo non solo come sport, la quale manifestazione potrebbe anche rappresentare un lato minore dell 'automobilismo, ma anche e maggiormente come industria, in tre articoli dovuti al Salvaneschi, al Pedone ed al sottoscritto, si è cercato di mettere in guardia industriali ed organizzatori, appassionati e pro-fani, contro il pericolo che l'automobilismo attra-versa, pericolo che è diversamente giudicato sì, ma è ugualmente sentito, e che è giustizia pre-vedere e prevenire.

Noi ci affanniamo e ci affatichiamo da anni ed anni, ingombrando le pagine dei giornali sportivi (le quali più giustamente dovrebbero essere de-dicate allo sport vero e semplice che è l'educa-zione fisica delle masse), a far prevedere a chi di ragione questi pericoli, li mostrammo a nudo, e con quella poca o tanta esperienza e conoscenza che si ha di un organismo, quando lo si è visto nascere e lo si è seguito passo passo nel suo svi-luppo, ci permettemmo anche, a tempo debito, di indicare dei rimedi, mostrando le nuove vie, i nuovi sbocchi verso i quali l'automobilismo avrebbe dovuto rivolgersi, ma a che servì la no-stra povera voce inascoltata ? La nostra voce na-scosta dal fragore delle strepitose vittorie sportive, le quali dovevano essere mezzo e non fine allo incremento di questo nuovo e grande mezzo di locomozione 1

Noi indicammo le due nuove grandi vie verso le quali avrebbe trovata la vera ragione di esi-

Durante la corsa per la Targa Bologna (2' giornata). — La Spa N. 3, pilotata da Appendino, meccanico Man lascia il posto di rifornimento con uno splendido demarrage. (Fot A. Croce - Milano).

stere questo nuovo strumento di civiltà e di progresso; esse erano: la democratizzazione del-l'automobile come mezzo di trasporto di persone, e l'applicazione di esso nei trasporti di merci. Ad esse vanno aggiunte le diverse applicazioni del motore a scoppio (cosa che giustamente faceva

m Mudm

II laghetto artificialmente creato nei pr iti di San Giovanni in Persiceto lungo le brusche svolt* del Circuito, servì benissimo al suo scopo Infatti, nella prima giornata, Landon, s» Mors, si salvò miracolosamente dal suo ribal-tamento con un semplice bagno. (Fot. E. Benassi - Modena).

ad un numero derisorio di elementi. Non è fon questa una delle migliori occasioni che l'aatomo bilismo si è lasciata sfuggire per imp .si co le sue dimostrate doti di bontà, di economia, maggior sveltezza, di pulizia, ecc.*? Ed a che valso il dimostrarne i vantaggi le mille e mille volte, se i maggiori organi dell'opinion pubblica, quelli che fanno il bel tempi e ' pioggia, non si son mai curati di spiegare profani quanto ci sarebbe da guadagnare n< seguire il progresso anche nell'automobilismo! hanno invece lasciati soli, ed il pubblico nostr è ristretto, mentre la maggioranza parla ancoi di puzzo e di polvere, come se il cavallo no avesse inconvenienti peggiori. Questione di ab tudine ' Come trasporti di merce i c a r i ant mobilistici sono da noi quasi completami'ate nosciuti.

Qui la colpa è anche degli enti sportivo-aut mobilistici, i quali non hanno curato di divulgarli la bontà, i vantaggi. Manifestazioni di autoniob lismo industriale non se ne sono mai avute (sai' Piacenza), e le case da parte loro hanno trova che non vqleva la pena di gettare sul mere» una merce che non era in uso, e che era anzi d tutto sconosciuta.

Diciamo le cose come sono, e come è nost abitudine. Gli enti organizzatori di eorse e m nifestazioni automobilistiche hanno dedicato proprie fo 'ze completamente allo sport dell'aut mobile, offrendoci delle splendide riunioni di core* ma hanno del tutto trascurato (salvo due o_t esempi non più rinnovatisi) la parte i n d u s t r i a dell 'automobile, mentre ad essa dovevano volger

gli sguardi scrutatori per assicurare un bnono prospero avvenire.

Si farà ora qualche cosa di diverso? Io crfJ di sì. Ormai se non la crisi, alla quale (e mostrato in precedenti miei articoli) io non 1

ma la paura che essa si avveri, e pericolosissi®

risvegliato un forte senso di energia rin-DOvellantesi, e noi avremo fra breve tra gli organizzatori di serio valore una vera gara per ridonare all'automobilismo quella vitalità non spenta ma sopita.

XJn mio consiglio è questo: sappiano essi divulgare, popolarizzare molto, con ogni mezzo, con insistenza, l'uso dell'automobile; appiano essi dire agli organi dell'opinione pubblica che il bene della patria non lo si ottiene solo con le quasi sempre vane po-lemiche politiche, ed i processoni celebri, ma diffondendo le grandi verità, i grandi vantaggi dei mezzi di progresso, e persua-dendo le amministrazioni delle province, dei comuni, delle grandi industrie ed i singoli privati infine all'uso di questo nuovo mezzo di locomozione, che è insieme Un ottimo ele-mento per il maggior lavoro ed il maggior guadagno, ed nn fomite di vera grandezza industriale-meccanica per la patria nostra, che nella fabbricazione di esso così in alto gi è messa.

Napoli, 1908. Raffaele Perrone.

ù i t k D i a m i n t i alla STAMPA SPORTIVA casta L. 5 .

Gli incidenti della prima qinrna'a. - Nella corsa per la Coppa Florio, dopo Borgo Panigale, l'Itala 12 di Fournier, e la Bayard-Clóment 11 di Hautwast, rovesciarono nel fossato prospiciente alle tribune private.

(Fot. del aig.Emilio Milio di Torino),

M via, su Lorrain De-Diétrich, al posto di riforni-vento. Il cambio dei quattro pneumatici.

(Fot. A. Croce - Milano).

Cebi del Circuito Bolognese H drammatico incidente automobilistico

occorso al nostro direttore.

Di questo veramente drammatico episodio auto-mobilistico occorso all'egregio e carissimo nostro direttore, proprio noi arriviamo ultimi a parlarne, ed ami dovremmo ancora tacerne se seguissimo il suggerimento della parte che fu attore principale del A incidente.

atti i grandi quotidiani italiani hanno data ne eia del fatto, nessuno però con sì dovizia e precisione di particolari come il confratello di Bisogna: Il Resto del Carlino, dal quale togliamo aj unto la descrizione dell'incidente, così narrato all'indomani di esso :

La preparazione e lo svolgimento delle corse automobilistiche di Bologna non hanno dato oc-caione a gravi disgrazie di persone sulle strade del circuito. Si ebbero nelle corse quattro ribal-tamenti nei fossi, e anche il bagno di una mac-china nel laghetto di Persiceto; ma il circuito era salvaguardato dalla fortuna che assiste il presi-dente dplV Auto-Club, e guidatori e meccanici se la cavarono senza danno sensibile.

Si ebbero invece a deplorare disgrazie fuori del periodo delle corse e ind>pendeutemente dai par-tecipanti alle gare. Così l'investimento da parte del dott. Brigarti, l'iDcontro dell'automobile del Calciato con un ciclista, il ribaltamento di un gelatiere per la paura che il cavallo ebbe di una automobile. E ieri mattina si sparse la notizia di an altro grave incidente automobilistico occorso al dott. Marco Sassoli, il fortunato proprietario

Echi del Circuito Bolognese. — Il tabellone dei tempi fu una delle case riuscitissime dell' organizzazione bolognese.

(Fot. A. Croce - Milano).

della Spa, che vinse lunedi il secondo premio al circuito, e ad un nostro collega in giornalismo, Gustavo Verona, che era in macchina con lui.

Il Verona, appassionato di ogni genere di sport, è direttore della Stampa Sportiva, redattore ap-prezzato della Stampa di Torino per la rubrica dello sport; e siccome è nomo di attività mera-vigliosa e di svariate attitudini, è anche direttore dell'Ufficio municipale di pubblicità di Torino.

Egli era partito per Rimini, col dott. Sassoli, martedì, sulla Spa vittoriosa, prendendo il posto e il costume del meccanico, poiché sulle macchine da corsa si sta soltanto in due.

Berretto a cuffia ben serrata, occhialoni, blouse e calzoni di tela bleu scura, egli s'era messo a lato del guidatore Sassoli e pompava, dava l'olio, compiva tutte le altre attribuzioni del meccanico con un'attenzione e una sollecitudine da provetto. Il viaggio di andata fu buonissimo: era giorno chiaro e in certi rettilinei sgombri la Spa rag-giunse velocità rispettabili. A Rimini le acco-glienze liete e la comitiva, della quale facevano parte, con altre macchine, diversi automobilisti, fece tardi pel ritorno a Bologna.

N U O V E V I T T O R I i : D B I v I v A

MOTOSACOCHE (Brevetti H. e A. Dufaux e O.)

LA REGINA DELLE BICICLETTE A MOTORE Circuito di M A G D E B U R G O - 3 5 0 Km.

1° e 2° su Motosacoche con media di 38 Km. all'ora (su strade sempre bagnate e con salite dal 4 al 10 %) .

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LA S I A M F A o Jr V J i l l VA 19

gehi del circuito di Bologna. A Villa Verde nel garage del dott. Sassoli. Le tre Spa delle quali due parteciparono onorevolmente alla Targa Bologna.

— Ma il bel volo fu quello che ho compiuto io — sog-giunse il Verona, sollevan-dosi sul candido letto in una bianca stanza della ele-gante casa di salute del Sas-soli a Villa Verde. — Io compivo il mio ufficio di meccanico, è posso dire che il Sassoli conduceva la mac-china con abilità anche nei tratti in cui si poteva libe-ramente correre.

Intravidi al chiaror della luna l 'avvallamento che precedeva il mucchio di ghiaia, sentii la macchina discendere e poi dar di cozzo contro il mucchio di piccoli ciottoli, sentii lo sterzo potente del Sassoli e la macchina deviare sulla ghiaia verso il binario.

Un volo spaventoso. In quella io fui proiettato

per forza centrifuga fuor della macchina, feci una ca-povolta in aria e andai a cadere sul margine della strada. Mi ricordo d'esser-mi visto in aria e d'aver

(jadeva la sera, e il Sassoli col Verona cerca-rono due fanali da applicare alla vettura, che come tutte quelle da corsa ne mancava. Il Gre-™rim era disposto a prestare quelli Iella la macchina, ma non si potevano applii re alla Spa; altri non se ne tro-v a r o n o , e i due automobilisti, fidando nel ci irore del crepuscolo e poi in quello della luna, partirono senza.

Passarono solleciti Cesena, Porl i , Faenza senza alcun incidente, e alle 20 traversavano Imola. La macchina rug-

j e le molte persone che erano sulla strada, principale si ritraevano al pas-saggio.

Ma il Sassoli è guidatore avveduto e prudente, egli mette la macchina in velocità quando la strada è sgombra, sa tra tenerla quando vede un ostacolo. E l'altra sera non aveva dimenticatola prudenza abituale filando con andatura sollecita senza che fosse esagerata, data

velocità che la macchina può svilup-pare. "

Era oramai calata la sera e la luna splendida proiettava sulla strada Emilia, nel lembo a sinistra, rispetto ai due au-tomobilisti, l ' ombra degli alberi"; sulla destra corre il binario del vaporino Imola-Bologna, e il Sassoli si teneva nel mi zzo fra il margine ombrato e il binario. La precauzione non bastò e la catastrofe avvenne egualmente improv-visa, insospettata.

Ma sentiamo com'è narrato dagli stessi Sassoli e Verona, coi quali abbiamo ieri parlato.

Il racconto dei pericolati. Eravamo giunti a circa un chilometro fuori di

Imola verso Bologna, e la macchina correva con la velleità di 40-50 l 'ora; la luna rischiarava la via Ee.ilia, ma vi proiettava sopra l 'ombra di un 'tingo filare di gelsi, e fra l 'ombra e il binario in rilievo era una striscia bianca di strada illumi-nata che segnava la nostra direzione, e quella seguimmo. .

Lo stradale appariva sgombro quando improv-visamente tra l 'ombra e il binario accosto a questo si presentò un mucchio di ghiaia, preceduto da in avvallamento.

La macchina era già presso alla ghiaia e non era possibile fermarla prima, a tempo.

— Il mucchio di ghia ia— ha detto il Sassoli — era_ sulla destra, ed io sterzai vigorosamente a ''distra frenando ; ma la macchina era già sopra a,'a ghiaia e con un sobbalzo salì sul binario 'Pinta verso la nostra destra come dall ' impeto di ma forza terribile, essa salì sul binario girando 'inasi su se stessa fiuo a rivoltarsi colla testata verso Imola, ed io precipitai fuori dal mio sedile "el quale ero a metà incapsulato.

Balzai contro la siepe di spini che difende la ''Vada a lato del binario e vi penetrai col capo

col corpo facendovi un buco . La faccia e le mam furono dilaniate dagli spini...

Ld il Sassoli infatti aveva tutto il volto sfre-firto da graffi, da sottili tagli, dai quali era «scito molto sangue.

scorta la macchina girare su sè stessa. Ero precipitato sull 'erba presso alla siepe e il braccio destro andò a conficcarsi tra gli spini. Le traccio sono ancora visibili.

Il Sassoli rialzatosi accorse, mi prestò aiuto sollevandomi.

Poi dopo alcuni minuti giunsero popolani e signorine e ci diedero premuroso soccorso, e su-bito dopo sopraggiungeva fortunatamente l'altro automobile da tomismo del Sassoli che ci seguiva col chauffeur Levoni, il conte Rorà, Corradini della Stampa e il conte Sant'Albano. Fummo fatti salire in quella ed eccoci qui alla casa di salute.

Il dott. Sussoli non si è prodotto che graffiature e lievi contusioni ; il Verona una forte contusione al sacro ed una alla coscia destra.

Visitato minutamente dai professori Pasi e Schiassi, questi esclusero ogni pericolp di com-mozione e di complicazione.

Egli col Sassoli possono ben dire che gli au-tomobilisti hanno un santo protettore anche fuori del circuito.

Il nostro direttore, tornato ora felicemente a Torino, benché risentendo un po' della terribile scossa morale e... materiale provata, ha riprese le sue occupazioni e tiene a ringraziare i numerosis-simi amici, colleghi e conoscenti che nel suo fran-gente gli furono prodighi di cordiali espressioni ed affettuosi augurii.

Di questa commovente dimostrazione di affetto al nostro direttore è pure grata e ringrazia

La Redazione.

La corsa del Monte Ventoux Ecco i tempi stabiliti nelle varie categorie:

Motociclette 1. categoria : 1. Griffon (Gauthier) 28' 23" 2. categoria : 1. Motosacoi h» in 36' 30"

Vetture 1. cat. : 1. Sizaire Nandin (Asquier) 51' 26" 2. cat.: 1. Gladiator in 41 '5" 3. cat.: 1. Bayard Clément (Peluso)49'20"

2. La Buire in 53'27" 1/5 4. cat. : 1. La Buire (Lacharnay) 25' 51" 2/5

2. Meusset (Saint G è n e ) 29 '7" 3 La Buire (Scoffier) 30'30" 1. Imperia (Champoiseau) 24'7" 2. Imperia (Greterium) 25'33" 2/5 3. De Dion (Massé) 38'22"2/5 1. Cottin-Desgouttes(Delaville)25'

: 1. Cottin-Desgouttes iDeydier)22' 1. La Buire (Mottard) 22' 16" 1. Brasier (Bablot) in 19'8" 4/5

cat. :

6. cat. : 8. cat. : 9. cat.:

II. cat. (record Fiat) (Cagno) 19' 14" 2/5

troppo

Al circuito di Bologna si diedero convegno i più forti campioni di ogni sport. Su di un automobi e troneggiavano i /rateili Raicevich. Al volante il campione del mondo Giovanni, dietro il fratello Emilio.

Ma le graffiature degli spini erano cosa lieve : avevo battuto fortemente colla schiena sulla dura massicciata e provavo un forte dolore al sacro. Non potei trattenere i lamenti.

CORRISPONDENZA Modena. —- Orlandini. Peccato,

tardi. Grazie ugualmente. Napoli. — Farina. Leggeremo e vi scri-

veremo. Napoli. — Perrone. In totale abbiamo 4

articoli. Milano. — Sport Club. Grazie. Pubbli-

cammo subito cenno nella Stampa. Gardorie Riviera. — Celli. Non pubbli-

chiamo nè riscontriamo sua lettera, non amando ripeterci nei nostri anprezzamenti. G .C .C .

Castelfranco. — A. Bergamini. Grazie. Però troppo scure per la riproduzione.

Vignale. — A. C. Barbano. Idem. Modena. — Baccarani. Restituite fotografie. Già im-

pegnati per ali re. Grazie dell'attenzione. Magiona. — Reno R. Le fotografie non si possono

riprodurre. Troppo piccole.

Echi del circuito di Bologna. La macchina e lo chauffeur più eleganti della 2" giornata. Maggioni su Ziist.

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La settimana alpinistica in Trentino della stazione universitaria del C. A. I.

(23-30 agosto 1908).

amar® a r a c c o l t a dagli Atenei d'Italia gli i o t i die nutrono più vivo il culto della mon-

. stringerti in un fascio compatto ricco di -DgL e di entusiasmi, e portarli a percorrere '^temente ed a conoscere e a maggiormente ri1' u n a regione ove più alto si leva pei forti " ' aito severo che viene dai monti e ove cuori fati di fratelli attendono con muta trepida-

la venuta e l'amore dei fratelli del regno: '"'m il fin® propostosi dalla Stazione Univer-s a del Club Alpino Italiano nel bandire le ""settimane Alpinistiche sui monti del Tren-

odia parte occidentale l'anno passato nel ""ODO delle Dolomiti orientali sul finire dello ',,-so agosto. Domenica 23 agosto: giornata buona per la

nazionale, giornata incancellabile dal cuore •ili ospiti venuti da ogni parte d'Italia. Trento esulta, Trento vibra d'un suo immenso mito d'amore per i figli della sua gente. La n C. A. I. trionfa: e per le vie festanti la

' .mobile che protende fieramente il gui-' tricolore e su cui s'agitano tumultuosi i

et t : goliardici che per una muta intesa si in trovati a render la gloriosa gamma dei co-

Qli studenti alpinisti italiani sui massi del Trentino. — Parteciparono alla settimana alpinistica i signori: Operti, Somanese, Garrone, Parisi, Rezzoni, Debenedetti, Poma (Torino); Suppieu, Gelmetti, Carmi (Milano); Fera B., Fera 8. (Genova); Beer (Romaj; Gnecchi, Braèndli (Pavia.); Scotti (Monza); Tavani (Padova); Doni-selli (Lecco); Carpaneda (Mantova).

lori nazionali, passa, simbolo magnifico, tra un iopolo che si scopre, sotto una pioggia di fiori. E i momenti indimenticabili si susseguono: dal-fontufl stico ricevimento che gli studenti del Trentino offrono ai colleghi del Regno venuti a Mogli- re un sacro voto, alla commovente inau-kurazioiie del busto a Carducci che Trento ha Riluto con Dante nume indigete vegliante sui ™i destini.

Sono le diciotto : bisogna partire, bisogna stac-PwvUn ultimo, vibrante saluto di tutta una po-polazione; un ultimo, entusiastico urrah a Tiento; Jl treno ci porta via, verso i nostri monti. I Sconciamo a Strigno: altri evviva, altri saluti F* ap fantastico fiammeggiar di bengala ani l*ndii del monte : poi s'inizia la salita. La « Set-l'Mana Alpinistica » comincia di fatto. I Tre ore di marcia silenziosa nella notte bnia: r " dei lumi sempre più vicini: la mèta si appros-Fltn»: a mezzanotte siamo a Pieve Tesino. Per-Pritamento: parola effimera: tre ore di sonno, f " la sveglia brusca, dolorosa: bisogna alzarci: I ! ritende la tappa più lunga di tutta la « Set-I ®ana ». Si comincia bene. Saliamo rapidamente r,Passo del Broccon (m. 1617): incontriamo la rima strada militare austriaca che volente o no-

rie deve sopportare una volta tanto il pas-dei nuovi invasori e guidarli a Canal San

®v°- Una breve sosta: un po' di siesta dopo r a parca colazione; in marcia. Il sole dardeg-IL • c i suggerisce tristi propositi; un carro lì

l a h > C1 t e n d e l e 8 u e i n 8 i d i e - C o n u n a m 0 8 8 a cól e a e d u n a n i m ® l o assaltiamo; con nn mi-

„e d'equilibrio riusciamo ad issarci e a rima-frim- t i ; caUamo rapidamente su Piera di letta ! r°" 11 S a s s M a o r sovrasta, magnifico, ai-t a l a ; ' 6 P u r bisogna riprender la lunga via. h * 1 5 «otte: le voci allegre scemano, s'acque-E ' d passo s'appesantisce; i sacchi enormi, pi ut guanto è necessario per una settimana

1 a alpina diventano inverosimilmente pesanti.

E Cimon della Pala visto da Nord-Est.

P pure si va, silenti nella notte silente. Fino a quando? Uno sprazzo di luce rompe le tenebre: San Martino di Ca-strozza è là: San Martino, l'artificiale creazione germa-nizzata di pochi speculatori; alberghi, nient'altro che al-berghi e... tedeschi per giunta.

Con che soddisfazione var-chiamo le ospitali soglie del-l'Albergo Rosetta e respiriamo un po' d'aria nostra e ascol-tiamo commossi le rinnovate, molli cadenze venete! L'alle-gria è tornata d'un tratto e s c o p p i e t t a v i v a c e tra le mense che ci accomunano alla colonia dei villeggianti ita-liani. Ma Morfeo c'insidia: buona notte !

Il martedì è destinato alle ascensioni. San Martino è il centro di un magnifico gruppo di dolomiti: la S. U. C. A. L ha trovato una palestra degna dei suoi cimenti. E mentre qualcuno a s c e n d e i difficili Campanili di Val di Roda, e qualcun altro dà la scalata al Cosiglio, il grosso della fala nge, indugiatosi al-

quanto ne i pochi letti o sul molto fieno, si muove alle-gra alla conquista della... Rosetta. E ci riesce facilmente, mentre alcuni, in-sensibili ai suoi fa-scini, scalano la vi-cina Cima Corona per parete sud.

Alla sera i trionfi alpini dellag ornata si accomunano, si esaltano, l'allegria goliardica prorom-pe sfrenata, i n e -s a u r i b i l e : unico punto nero la lun-ga tappa del giorno seguente.

A la guerre com-pie à la guerre : l'alba del ventisei ci trova in piedi : ormai l'abitudine ai riposi ridotti è fat-,ta. Ci accompagna-no gli amici della colonia i t a l i a n a . Saliamo per un in-cantevole sentiero a traverso il bo-sco al p a s s o d i Rolle (metri 1948); l'implacabile vela-rio di nebbie colà regnanti a r r e t r a spaurito di fronte

alle nostre imprecazioni; una rapida, superba visione del Cimon della Pala, il Cervino delle Dolomiti, e poi via di nuovo.

Ci attende il passo del Mular (m. 2600); ci attende nn lembo di territorio anche politica-mente italiano: si corre. E quando, superato il colle, si presenta d'un tratto il bel rifugio co-struttovi dalla Sezione di Venezia del C. A. I, e il tricolore sventolante superbamente da un monte vicino ci porta il saluto della patria, un urrah formidabile erompe dai nostri petti. Invadiamo

Il III Congresso della Stazione Universitaria del Club Alpino Italiano. Gli studenti italiani a Trento innanzi al busto di G. Carducci.

il rifugio, una delle tante ospitali casette della nostra grande famiglia alpinistica; lo lasciamo più tardi, a malincuore, per scenderò a Palcade, ultimo, ridente paesello dell'Agordino.

Bis 'gua risalire, bisogna rientrare in Austria; ce ne vendichiamo applaudendo freneticamente i nostri buoni doganieri, tutti stupiti dell'ina-spettata dimostrazione ; e per la terza volta la notte ci sorprende in alto, poco prima del con-fine, quasi a renderne meno doloroso il distacco. E colla notte la nebbia; e colla nebbia una piog-gerella sottile, noiosa, insistente.

Dove sarà San Pellegrino? Lo scopre con un urlo di gioia l'avanguardia, o meglio scopre l'Ho el Monzoni che in quel momento vale per noi tutto nn mondo. La falange S. U. C. A. I.na è giunta; prende rumorosamente possesso delle camere, si precipita alle mense, divora, chiac-chera, s'acqueta, va a doimire.

Il giorno ventisette si parte ilari; la marcia non sarà lunga e poi... e poi è mèta Fedaia. Chi ci arresterebbe?

Scopriamo una strada nuova per giungere su territorio italiano al passo di Forcarossa (metri 2486); poi caliamo lungo il fianco meridionale della Mai-molata alla Malga Ciapela, un m nuscolo pa-radiso. Una punta fino ai fantastici Serai di Sot-toguda, orride, altissime pareti a picco fra cui s'insinua rumoroso un torrente; poi c'incammi-niamo rapidamente verso la mèta. E quando, giunti al passo di Fedaia, scorgiamo la schiera degli alpinisti tridentini che ci muove incontro, l'entusiasmo non ha più limiti. L'incontro è ra-pido: ci abbracciamo commo-si, in silenzio; nel limpido vespero sventolano gli stendardi e sai-

Le Dittorie di DUNLOP nel Ciclismo = CONTINUANO INCESSANTEMENTE

La Coppa di Tradate sul percorso Tradate, Varese, Gallarate, Legnano, Cagnola, Saronno, Cesano, Tradate (Km. 200)

1° arrivato: CARLO GALLETTI (Bicicletta Bianchi) .

8 Settembre - C O R S A V I T T O R I O E H A M M E L E I I I E R E Q I N f l H A D R E sul percorso Gorla, Milano, Brescia, Bergamo, Milano (Km. 230)

1° arrivato : CARLO GALLETTI e 5 fra i primi otto (Bicicletta Bianchi) .

13 Settembre - C O R S A R E Q I N A n A R Q H E R I T A sul percorso Portonaccio, Tivoli, Alatri, Fresinone, Velletri, Albano, Poma (Km. 265) 1° arrivato: LUIGI GANNA (Bicicletta Atala).

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impetuosi ai monti, al cielo i nostri urrah. 21'1! c i iu camminiamo al magnifico Rifugio-albergo ' ' t e l a t o a Venezia, l'opera superba elle il sacro ' n " d'entusiasmo che anima la Società degli fuoc° f i n i s t i tridentini

le nevi (lità di quei monti contro l 'invadente corrente

alle

ha saputo erigere di tronte n e v i della Marmolata, a tutela della nazio-

""i^sera le eleganti sale del nuovo rifugio ci riu-jjcono ad un fraterno, intimo banchetto. L 'en-

il primo esperimento del genere che si tenti in Italia.

Il giorno dopo corriamo in diligenza verso il nord, verso la ferrovia che dovrà ricondurci in patria. Incomincia il Tirolo classico colle sue pipe inverosimili, coi suoi verdi cappelli piumati; colie sue faccie rosee e piene, colle sue salsiccie e il suo... tedesco. Ci sentiamo oppressi: per fortuna Trento è sulla nostra via a darci^un ultimo, au-gurale saluto: e poi e poi... l ' Ital ia! w »

Italico.*7®

Il r itorni) a Venez ia

I canottieri della f . Querini in allenamento. Una sortita dell'vutrigger a quattro.

tusiasmo è al colmo e prorompe impetuoso da Cimi frase. Al lo champagne parla fra le acclama-c i ringraziando la S. U. C. A. I. per l'alta opera che compie facendo visitare agli studenti italiani il Trentino, Guido Larcher, l ' incomparabile pre-ndente della S. A. T . ; rispondono ringraziando Ouerti, il presidente della « Settimana » , e l'av-vocato Doniselli : ultimi applauditissimi il dottor Lorciìzoni e il dott. Chiggiato — rappresentante

Bst altimo la Sede Centrale del C. A . I. — in-neggianti al magnifico rigoglio di nuove energie che la S. U. C. A. I. lia saputo recare in seno al Club Alpino.

Ini' tnenticabile festa di cuori fraterni! Il mat-tino qio si impreca al programma che ci vuole ad . bba prima di sera. Non valgono le cortesi inai,- ize dei colleghi della S. A. T. ; non vale lo apett 10I0 della Marmolata che s'indora al sole nasce,ite: bisogna pur lasciarci. E si sale verso il pa so del Pordoi (m. 2250), ove ci attende la colazione nello splendido albergo eretto dall'amor di pai,ria di un cuore generoso in quel valico in-temazionale. Ed anche il Pordoi è passato; un lungo, commosso saluto al Trentino ; incomincia il T i rolo: ma un Tirolo blando, ove ancora ci perse, ne dolcemente il dialetto veneto pieno di cadenza che da cinque giorni ci accompagna su pei monti. Poi scendiamo a pernottare alla piccola, ridente Arahha, tutta adagiata nella verde conca, a ridosso della svelta chiesetta.

E ino all 'ultimo giorno della « Settimana >>. Assaporiamo tutta la voluttà di poterci una buona volta far trainare da veicoli che non sian le nostre gambe. Ad Andraz le carrozze ci abbandonano ; <i riprende a salire: anche il passo di Palzarego im, 2119) che ci divide dal Cadore è raggiunto e varcalo.

Mentre si fa la siesta su di un prato, un lontano grido d 'aiuto ci fa balzare di soprassalto: rapida, lugubre giunge la notizia d'una disgrazia alpina. Olii sarà? L'anima goliardica dei S . U . C . A . I.ni freme di impazienza : si gettano alla rinfusa sacchi e piccozze; si corre disperatamente al soc-

Una veneta a 4 della F. Querini.

jW8o 8U p e l p e n ( n 0 r o c c i o 8 o . Siamo presto sul "!°go della disgrazia: lo sfortunato collega è un S'ovaue studente tedesco che s'è fratturata una gamba cadendo da una roccia. Che vale la qualità

IIa di straniero, che vale l ' inopportuno e pure osiatente ricordo delle dolorose giornate di Inn-oruek? Umanità, umanità avanti ogni cosa, prima 8» odii e dei rancori. S'improvvisa con una

* a e con cuscini una lettiga, poi s'inizia cauta-pn te il trasporto: il lugubre corteo s'avvia lento

° 1 Pw le scoscese balze verso la carrozza che in basso.

tina 1 s c e n d e più tardi tristi, silenziosi verso Cor-ai la gemma dell 'Ampezzano che sfolgora in

osn'i U o n t o ( i ' °ro . Ed a Cortina nelle magnifiche, filai s a l e d e H'Hòtel Vittoria, si tiene la anima-me '? i a ,seduta del Congresso che chiude uffieial-Prirn 1 n o s t r a « Settimana » , là si gettano le tam 6 di quello che sarà l 'anno venturo l'ac-

mpamento della S. U. C. A . I. in alta montagna,

mi „ dai Campionati Europei

L' " intente „ cordiale " Querini-Eucintoro „

Reduci dalla clamorosa vittoria ri-portata ai Campionati europei di Lu-cerna, i baldi canottieri della F. Querini facevano ritorno a Venezia la sera del 3 corr.

La dimostrazione della cittadinanza fu vera-mente calorosa. Un'immensa folla era nei pressi e nell'atrio della stazione. I canottieri erano at-tesi da tutte le Società sportive, don bandiere e musiche; al loro arrivo furono salutati da inter-minabili urrah! Dai balconi dei palazzi si accen-devano fuochi a bengala. La folla sportiva occupò i vaporetti ed accompagnò i canottieri sulla Riva degli Schiavoni, dove si formò un corteo che a bandiere spiegate si recò all 'Albergo Vittoria. Qui brindarono il vice-presidente della Querini, dottor Garioni, e parecchi altri; qnindi le Società spor-tive accompagnarono la bandiera della Querini, tra ovazioni e musiche, alla sua sede.

L'indomani il lungo salone del pianterreno dell'Hòtel Vittoria accoglieva attorno alle tavole, infiorate con gusto squisito, oltre centoventi com-mensali.

Vi erano i campioni festeggiati, molti invitati, una folla di soci della Querini. Tra gli altri no-tiamo il comm. Cerutti, presidente della Depu-tazione provinciale; l 'avv. Testolini, in rappre-sentanza del sindaco conte Grimani; il dottor Ancona, per la Palestra Marziale ; il signor Zar-dinoni, vice-presidente delia Bucintoro ; il dottor Cavenago, per il Tiro a segno ; il dott . Garioni, vice-presidente della Querini; il maggiore Pa-store; i membri del Consiglio della Querini, Nino Viviani, Raoul de Kantz, Cristofoli , dottor Molin, ecc . ; e ancora il comm. Santalena, il maestro Preite, Silvio Scarpa, per la Trento e Trieste, ecc.

Allo champagne il dottor Garioni, in assenza del Presidente della Querini, il conte Piero Fo-scari il quale assiste in ispirito al banchetto, rin-grazia gli intervenuti, autorità e rappresentanti di altre società. Brevemente profila il carattere dei quattro campioni, che nei campi di gara dove lottano da forti, hanno il nome di Venezia sulle labbra e quello d'Italia nel cuore, e beve alla loro salute, alle loro vittorie future, all 'avvenire della Querini.

Hip! urrah! fragorosi salutarono le parole del dottor Garioni.

L 'avv. Testolini per sè e a nome . 1 colui che raccoglie la rappresentanza d i tutta la città, il sindaco Grimani, sa-luta, bene augurando ai campioni, brin-dando all 'avvenire concorde e glorioso delle due Società sorelle la Bucintoro e la Querini. La frase suscita il più spon-taneo entusiasmo.

Ma il colmo dell 'entusiasmo è rag-giunto con uno smagliante discorso del comm. Cerutti. Il formidabile e geniale oratore, che porta sempre nelle que-stioni, qualunque esse siano, la nota rudemente e simpaticamente chiara rive-stita però di forma sempre bella e sim-patica, pronuncia un inno allo affratel-lamento delle due Società, con frasi che provocano applausi indescrivibili .

Il comm. Cerrutti si compiace di questo entusiasmo che dimostra come in tutti,

campioni e soci, sia non soltanto il corpo forte, ma anche l'anima e basti pronunciare una parola amica perchè tutti si alzino applaudendo per l 'im-pulsò del cuore. La Querini e la Bucintoro do-vranno esser una di sprone all'altra e tutte e due dovranno avere un solo punto di mira, quello di tener alto il nome dello Sport Veneziano.

Il comm. Cerutti termina brindando alla Querini

RASOIO DISICUREZZA

L U N A » 12 DOPPIE LAME DI RICAMBIO

V E N D I T A ALL' I N G R O S S O LEIDHEUSEReO.

ed alla Bucintoro ed una interminabile acclama zione lo ringrazia.

Il maggiore Pastore, il dottor Ancona, il socio Viviani uniscono i loro saluti ed i loro augurii a quelli dei precedenti oratori.

Quindi si alza il rappresentante della Bucin-toro, signor Zardinoni, il quale con forma felice reca sincero e leale il plauso della sua società ai forti campioni della Querini. Saluto sincero e leale sopra e fuori di qualunque questione, e se questioni vi furono o vi saranno rimarrà pertanto incancellabile il ricordo di questa ora.

Gli applausi tornano a scrosciare, ma rivolgen-dosi ai campioni, l 'oratore riprende il discorso, notando che la vittoria da essi riportata a Lucerna è stato il preludio di una vittoria ben più alta, l 'accomunamento della Querini e della Bucintoro per un unico ideale. « Domattina — egli dice — partirà per Trieste una nostra gole, ebbene, questa gole porterà a Trieste il saluto non soltanto della Bucintoro, ma anche della Querini ».

Il banchetto dopo le dieci era terminato, tutti rimasero ancora a lungo, attorno alle tavole, trat-tenendosi in animate fraterne conversazioni.

La pace fra Querini e Bucintoro venne suggel-lata poi alla sede della Querini, ove convennero il vice-presidente Zardinoni, A ldo Jesurum, l 'av-vocato cav. Ciano, e una ventina di soci.

Il dottor Garioni offerse una coppa di cham-pagne. Nuovi brindisi inneggianti alle vittorie e alla amicizia coronarono felicemente il cordiale riavvicinamento, del quale siamo lieti per i primi di averne fatto cenno in occasione dei Campio-nati italiani a Salò, felicitandocene cordialmente a fatto compiuto coi dirigenti delle due ormai celebri Società di canottaggio veneziane.

Ercole Olgeni e Scipione del Giudice, campioni europei Pallnnza 1906, Lucerna 1908. Il del Giudice è pure campione italiano: Veneta Juniores e Seniores 13-24 agosto 1908.

Congratulazioni regali alla FIAT Fra le congratulazioni innumerevoli giunte, in

questi giorni, alla Fiat, riguardo alla splendida vit-toria ottenuta dalle sue macchine alia«Coppa Florio», vanno, sopra tutte, ricordate quelle di S. M. Vittorio Emanuele III Re d'Italia e di S. M. la Regina Madre.

La gran casa torinese, detta anche — giustamente — la marca dei regnanti, deve essere fiera di questo tributo regale che illustra il suo nome, quasi una consacrazione nobiliare, facendo così assurgere la macchina Fiat a regina di 'tutte le macchine.

CORRISPONDENZA

M nza. — Meroni. Troppo terdi per questo numero. Accenneremo nel prossimo, ma la fotografia inviataci è troppo scura.

Venezia. — Zanetti. Saluti (V. G.). Piacenza. — Pacchiarotti. Volontieri in un prossimo

numero. Trecastagni (Catania). — L. Grassi. Per ora è assente

il nostro critico della materia che la interessa. Al suo ritorno prenderemo in esame il progetto.

Pavia. — F. M. Pubblichiamo. Noceto. — D. D. Idem. Udine. — Morelli Rossi. Gli avvenimenti sportivi

ci limitano lo spazio. Ci dispiace non potervi favorire. E poi la notizia ha troppo carattere di pubblicità.

Alba. — E. Calissano. Veramente riconoscenti.

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RECORD DEL MONDO),

PRIIIO arrivato nel GRAN CIRCUITO DI BOLOGUR ( e settembre)

percorrendo kilom. 528 e metri 200 in ore 4, 25' 21" alla velocità MAI RAGGIUNTA su strada, di circa 120 km. all'ora, battendo il suo Record precedente di km. 118.

Mentre Vincenzo Lancia, campione assoluto di au-dacia, pure con F. I. A. T. compieva il GIRO DEL CIRCUITO (km. 53) nel tempo più veloce di minuti 23 e 54 secondi, vale a dire alla spaventosa velocità su strada di circa 135 kilom. all'ora.

Quale Marca del Mondo potrà avvicinare questi Trionii? Quali Vittorie può ancora desiderare la F. I. A. T. dopo un successo così clamorosa ed invidiato? Fabbrica Italiana Automobili Torino (F. I. A.T.) - Corso Dante,

PONZO GIOVANNI , Gerente responsabile. La Stampa Sportiva viene stampata dalla Società Tipografioo-Editrice Nazionale (già Rous , ti»»»?'