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Corso di Arte Marinara della Lega Navale Italiana

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  • Arte Marinara - Lezione 18

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    CORSO DI ARTE MARINARA

    Lezione 18 (Aggiornamento 28/5/2007)

    4.3.4. La sicurezza notturna

    Navigare di notte, con la luna ed il mare scintillante dargento

    magnificamente appagante, ma la navigazione notturna richiede particolari

    attenzioni: con loscurit tutto pi difficile in navigazione, anche in condizioni

    ottimali. Detesto gli skipper che, per non so quale insana passione da licantropi,

    amino iniziare una navigazione di notte. Il sommo masochismo lo raggiunge chi, alla

    prima navigazione al riarmo estivo della barca, si avventura di notte con equipaggio

    raccogliticcio che non conosce la barca In tali condizioni normale che i problemi

    sicuramente occorrenti divengano complessi e critici per la maggiore difficolt di

    intervento.

    Al tramonto la timoneria deve essere attrezzata con un paio di torce elettriche

    a pila da lasciare a disposizione del personale di guardia, per consentire movimenti

    sicuri in coperta, nonch con un potente faretto alimentato dalla rete di bordo.

    Inoltre, il timoniere deve tenere a portata di mano un buon binocolo, un rilevatore

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    magnetico1 portatile illuminabile ed una tabellina impermeabile per il

    riconoscimento dei fanali di navigazione.

    Le luci bianche della propria barca abbagliano terribilmente, impedendo a

    lungo la visibilit sulla coperta e sullorizzonte notturno, prima che locchio del

    navigante si riabitui al buio. Di notte il quadrato e le cabine devono essere oscurati:

    se fosse proprio indispensabile unilluminazione interna, questa deve essere

    realizzata con luci rosse,

    altrimenti, in presenza di

    qualche luce bianca, bisogna

    chiudere i portelli ed oscurare

    gli obl, gli osteriggi, i

    finestroni ed i lucernai, in

    modo da impedirne la visibilit dalla timoneria o dal pozzetto, dove si trova il

    personale di guardia. Il tavolo da carteggio deve essere illuminato solo con luci rosse

    di intensit regolabile; cos pure la strumentazione e la bussola. Per gli indicatori

    elettronici accettabile anche unilluminazione verde fluorescente.

    Non mi sembra superfluo dire che la fanaleria di navigazione deve restare

    sempre accesa durante larco notturno, ricordandosi di controllarne il corretto

    funzionamento ad ogni cambio di guardia. Devono essere tenuti sempre disponibili e

    pronti allimpiego con batteria carica i faretti di via di emergenza, da posizionare

    prontamente con il nastro adesivo qualora andasse in avaria qualche fanale di via

    fisso.

    E opportuno evidenziare la necessit di prevenire attivamente la possibilit

    di collisione per mancato avvistamento notturno, avendo ben chiaro il concetto che

    di notte unimbarcazione da diporto poco visibile sia al radar, sia a vista.

    Limbarcazione deve essere dotata di un efficace riflettore radar da tenere sempre

    posizionato nella parte pi alta della barca. Oggi ve ne sono di ottimi a palla o a

    cilindro da sistemare in permanenza in testa dalbero o sulla parte alta del paterazzo.

    Raccomando che il riflettore sia bloccato e non sia lasciato appeso ad una sagola

    delle bandierine, libero di ruotare vorticosamente e di sbattere di qua e di l: in tal

    1 Rilevatore magnetico: piccola bussola magnetica portatile con impugnatura, idonea per traguardare a distanza, che consente di leggere sulla la direzione in gradi (rilevamento magnetico) delloggetto osservato

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    caso, invece di un utile sistema di localizzazione passiva, viene armata una

    minacciosa spada di Damocle sospesa sulla testa dellequipaggio.

    4.3.5. La sicurezza anticollisione

    Richiamo ora lattenzione sul pericolo di collisione con altri natanti, in

    particolare di notte: la probabilit di incontri ravvicinati, anche in alto mare e su rotte

    poco trafficate, non deve essere mai sottovalutata.

    La prima regola di sicurezza di mantenere sulla propria imbarcazione

    sempre alta la vigilanza a giro di orizzonte, partendo dal presupposto che a bordo

    degli altri bastimenti non venga prestata la stessa attenzione. Purtroppo la statistica

    degli abbordi in mare2 evidenzia che gli incidenti sono avvenuti in altissima

    percentuale a causa di navigli il cui governo era stato improvvidamente abbandonato

    al pilota automatico, pur essendo armati da equipaggio qualificato e numeroso.

    Per mare le velocit non

    sono elevate, ma i tempi fra

    lavvistamento e lincrocio sono

    pi brevi di quanto si possa

    normalmente pensare: due

    bastimenti, che si avvistino alla

    non trascurabile distanza di 6 miglia procedendo controbordo alla modesta velocit

    di 15 nodi, si incrociano dopo soli 12 minuti: il tempo necessario ad un piroscafo per

    compiere unaccostata di 90 !

    Inoltre, bisogna considerare che unimbarcazione da diporto di per s poco

    visibile, sia otticamente che al radar: bassa sul mare, scompare nel cavo dellonda,

    riflette poco lenergia elettromagnetica del radar.

    2 Abbordi in mare: termine tecnico marinaro per indicare le collisioni

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    Occorre tenere a portata di mano del timoniere diportista lo schema delle

    regole per prevenire gli abbordi in mare, fotocopiato da una qualunque pubblicazione

    nautica aggiornata. Tuttavia, deve essere ben chiaro che, in situazioni di incertezza

    foriera di pericolo di collisione, la migliore delle regole per chi naviga su uno yacht

    quella di accostare3 tempestivamente per assumere una cinematica4 di sicurezza,

    anche se si ha diritto di rotta: quanto mai pericolosa la presunzione che

    unimbarcazione a vela, godendo del diritto di rotta rispetto ad un bastimento a

    motore, possa realmente attendersi che il personale di guardia di una nave lo avvisti

    per tempo e modifichi adeguatamente la propria rotta. Ricordarsi che, fra uno yacht

    ed una nave, chi ha pi da perdere in caso di collisione il natante da diporto!

    Dimenticate di poter

    applicare qualsiasi regola di

    precedenza con i pescherecci.

    Ovviamente, se questi sono

    intenti alla pesca ed alzano i

    prescritti segnali, hanno diritto

    di precedenza. Ma, purtroppo, i

    pescatori hanno la pessima

    abitudine di mantenere a riva5 i segnali di pesca anche quando sono in navigazione di

    trasferimento, ingenerando terribile confusione nel povero diportista. Di notte, in

    particolare, difficile capire quale rotta facciano i pescherecci, poich si avvista un

    agglomerato di luci in cui prevalgono quelle bianche accese in coperta a poppa nella

    zona di lavoro. Fra queste, se si osserva bene, si riesce a distinguere appena il

    bagliore bianco e rosso o bianco e verde dei due fanali verticali di pesca, e, se si

    fortunati e solo molto da vicino, si riesce talvolta a vedere quelli di via. Tenere ben

    presente che, in genere, sia durante la pesca che durante la navigazione, i pescherecci

    navigano con il pilota automatico o con il timone legato. Ci consente a tutto

    3 Accostare: variare la prora e quindi la rotta 4 Cinematica: variazione del moto fra due bastimenti 5 A riva: termine marinaresco che significa in alto, con particolare riferimento allalberatura; in questo caso significa alzati a segno

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    lequipaggio di potersi dedicare alle attivit di pesca, di stivaggio del pescato o di

    rassetto delle reti e delle attrezzature, senza lasciare alcuno di guardia in plancia. In

    conclusione, prudente considerare i pescherecci come se fossero un ostacolo

    mobile da evitare.

    Un caso molto particolare sono i pescherecci di guardia alle tonnare o ai filari

    di palamiti semi sommersi, molto diffusi nel Tirreno meridionale ed intorno alla

    Sicilia. Di giorno, questi campi da pesca sono in genere ben visibili otticamente,

    essendo segnati da numerosi segnali da pesca. Di notte, invece, molto difficile

    identificarli: si presentano allavvistamento come una incerta serie di luci chiare

    allineate sul pelo dellacqua, che appaiono e scompaiono ad intermittenza con il

    moto ondoso. Ci che salva il perplesso diportista in navigazione notturna, il

    tempestivo intervento sul canale 16 del peschereccio di guardia, ben attento affinch

    i bastimenti in transito non danneggino le costose attrezzature da pesca. In questo

    caso i pescatori fanno buona guardia radar ed ottica. Allapprossimarsi del naviglio

    fonte di pericolo, il guardiano chiama prontamente il sopraggiungente, indicandogli

    il rilevamento e spesso anche la distanza cui si trova, nonch suggerendo la rotta da

    seguire per evitare gli ostacoli. Il tutto si sviluppa inizialmente con cortesia, ma via

    via prosegue con toni sempre pi imperativi, fino a giungere a violente ingiurie in

    siculo puro. Vi assicuro che una simpatica esperienza marinara, ottimo diversivo

    durante una tranquilla notte di navigazione estiva!

    Motivo di perplessit, ai

    fini dellanticollisione,

    pu essere lavvistamento

    notturno di un traghetto o

    di una nave veloce

    (passeggeri, aliscafo,

    catamarano). Ci che si

    vede inizialmente il gran

    bagliore delle luci di coperta, senza alcuna possibilit di distinguere i fanali di via.

    Queste navi procedono normalmente a velocit elevate, fra i 20 ed i 40 nodi, per cui

    risulta abbastanza agevole stimarne la direzione di movimento per poter reagire

    opportunamente, se ne sussista lesigenza.

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    Le navi militari si distinguono facilmente e non costituiscono pericolo, anche

    se cambino frequentemente prora o siano numerose. Di notte navigano con fanali di

    via ben visibili e luci di coperta oscurate, nonch con una vigile guardia in plancia

    assistita da attiva sorveglianza radar.

    Ora cerco di fornire alcuni semplici consigli anticollisione.

    Per apprezzare se si in rotta di collisione con un altro bastimento,

    sufficiente verificare con un rilevatore6 per qualche minuto se il rilevamento7 si

    mantenga costante.

    Come fare se improvvidamente non si

    dispone di un rilevatore? Tenere la prora della

    propria imbarcazione ben ferma e traguardare il

    bersaglio8 rispetto ad un oggetto fisso di bordo, ad

    esempio lalbero, un candeliere o una manovra

    fissa9. Se il rilevamento costante vi pericolo di

    collisione, per cui bisogna accostare al pi presto

    per passare di poppa allaltro bastimento.

    Come fare per apprezzare la rotta di un altro naviglio quando si sia ancora a

    distanza di sicurezza? Se non si riesce a distinguere otticamente di giorno il profilo

    della nave o di notte i suoi fanali di via, si pu dirigere la propria prora sul bersaglio

    avvistato, quindi tenerla ferma per qualche minuto ed osservare da quale parte esso

    scada10: infine accostare rapidamente ed ampiamente dal lato opposto a quello verso

    cui la nave scaduta, onde prendere una rotta che favorisca la cinematica per passare

    di poppa allaltro bastimento.

    6 Rilevatore: strumento magnetico o giroscopico per misurare langolo fra un oggetto ed il nord 7 Angolo rispetto al nord 8 Bersaglio: termine tecnico marinaro usato per indicare genericamente un oggetto, natante o altro, rilevato in mare otticamente o al radar 9 Manovra fissa o dormiente: cavi, normalmente in acciaio, fissati e tesati per il sostegno delle attrezzature portanti, quali albero e bompresso; manovre fisse a bordo di uno yacht a vela sono, fra le altre, le sartie, il paterazzo e gli stralli 10 Scadere: termine tecnico marinaresco che, in senso generale, significa che il rilevamento del bersaglio traguardato non permane nella direzione rilevata inizialmente, cio che varia langolo rispetto al nord con cui stato inizialmente traguardato il bastimento osservato; pi precisamente un bersaglio scade quando il rilevamento si muove verso la poppa della propria unit, mentre guadagna quando il rilevamento si muove verso la prora; ci significa che la nave traguardata tende rispettivamente a passare di poppa o di prora al proprio yacht

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    In conclusione, quando si debba o si decida di accostare, farlo per tempo, senza

    attendere le distanze ravvicinate, e farlo con risolutezza, variando la prora non di uno o

    due gradi soltanto, ma almeno di qualche decina, in modo da essere sicuri che da bordo

    dellaltro bastimento sia prontamente percepita la propria manovra.

    Nel caso di avvicinamenti pericolosi, ed in particolare nella deprecabile ipotesi

    di non essere stati avvistati,

    consiglio vivamente di

    eliminare ogni dubbio sulla

    situazione. Non esitate a

    proiettare luce con un potente

    faretto bianco sulle

    sovrastrutture o sulla

    velatura, ad illuminare tutto il

    proprio natante anche con le

    luci di coperta, nonch a lampeggiare con il proiettore ripetutamente verso la plancia

    della nave in rotta di collisione. Alloccorrenza chiamare sul canale 16 del VHF,

    indicando il rilevamento dalla nave sopraggiungente11 e le proprie intenzioni di

    manovra, che, in extremis, deve essere quella di prendere la rotta di massimo

    allontanamento.

    11 E il rilevamento su cui si rileva dalla propria imbarcazione la nave sopraggiungente aumentato di 180 gradi