15 aprile Quinto incontro I - seminariopadova.it fileNel silenzio e rimanendo di fronte a Gesù...

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15 aprile Quinto incontro

Il tempo dei frutti

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Dopo la prima parte vissuta tutti assieme in chiesa, puoi scegliere come continuare l’esperienza di preghiera. Puoi scegliere tra: 1. Pregare. Laboratorio sulla preghiera guidata.

Un itinerario per scoprire e fare propria la ricchezza di alcune preghiere della nostra tradizione.

2. Adorare. Continuare la preghiera personale in chiesa. Nel silenzio e rimanendo di fronte a Gesù presente nell’Eucaristia.

3. Condividere. “Condividere… per crescere nella fede”. Nei gruppi di condivisione la Parola che il Signore ti ha donato diventa dono e ricchezza anche per gli altri; anche tu hai la possibilità di ascolta-re e arricchirti grazie alla fede condivisa dagli altri.

4. Cercare. Laboratorio di discernimento vocazionale. “Cercare… per conoscersi, decidersi, giocarsi”, un itinerario per fare

propri alcuni criteri e strumenti utili al discernimento quotidiano e di vita.

5. Riconciliarsi. Vivere il sacramento della riconciliazione. In chiesa sono presenti alcuni sacerdoti che sono a disposizione per chi volesse vivere il sacramento della riconciliazione.

In ogni incontro della Scuola di Preghiera potrai scegliere liberamente a quale proposta aderire, sia cambiando sia mantenendo la stessa.

Benvenuto alla Scuola di Preghiera

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Il tuo nome... sulla mia fronteIl tuo nome... sulla mia fronteIl tuo nome... sulla mia fronteIl tuo nome... sulla mia fronte

Simone detto Pietro fu uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo fu Gesù stesso a cambiargli il nome (Πέτρος in greco, Kēfā in aramaico, da cui Cefa in alcuni passi del Nuovo Testamento). Originario di Betsaida sulla riva nord-orientale del lago di Gennesaret, abitava a Cafarnao e faceva il pescatore con il fratello Andrea. Pietro fu dapprima seguace di Giovanni Battista poi, su invito del maestro cominciò a seguire Gesù e fu uno dei suoi primi discepoli. Il primato di Pietro sugli apostoli viene fatto risalire al racconto del dialogo che ebbe con Gesù in risposta alla domanda: «Voi chi dite che io sia?»; Pietro ri-spose: «Il Messia, il Figlio del Dio vivente», da cui Gesù: «Beato te, Simone figli di Giona, perché non carne e sangue te l'ha rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. Ora anch'io ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra io edificherò la mia chiesa, e le porte degli inferi non prevar-ranno contro di essa. E a te darò le chiavi del Regno dei cieli» (Mt16,17-19). Alcune testimonianze della vita di Pietro dopo la morte di Gesù si trovano nel libro degli Atti degli Apostoli. Dopo la Pentecoste, a Gerusa-lemme, è Pietro uno dei primi annunciatori di Cristo e della sua risurrezione. Nell'anno 42, durante la persecuzione di re Agrippa I di Giu-dea contro i cristiani, Giacomo apostolo viene decapitato e Pietro arrestato. Uscito dal carcere miracolosamente, fuggirà altrove. Viene citato poi, dagli Atti degli Apostoli, in occasione del primo “concilio” di Gerusalemme indetto per discutere l'ingresso dei “gentili” nella comunità dei credenti in Cristo. Inoltre sappiamo che Pietro fu anche ad Antiochia dove ebbe uno scontro con Paolo. Ci sono invece diver-se testimonianze letterarie e archeologiche della sua permanenza a Roma e an-che della sua morte (per quanto non si possa ricostruire con esattezza l'anno e il modo in cui venne ucciso, probabilmente tra il 64 e il 65, durante la persecu-zione neroniana). L'archeologia ha confermato la tradizione che identifica il colle vaticano come luogo della sua sepoltura, sotto la basilica appunto “sul sepolcro dell'Apostolo” voluta da Costantino.

Incontro con il testimone

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In ascolto della Parola

ALLELUIA (Buttazzo)

ALLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA , CRISTO È RISORTO VERAMENTE , ALLELUIA , ALLELUIA . (2) Cristo ha inaugurato il suo Regno, salvezza e vita sono con Lui. Rallegriamoci ed esultiamo con Lui, la morte è stata vinta la vita ora trionfa. ALLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA , CRISTO È RISORTO VERAMENTE , ALLELUIA , ALLELUIA .

Carissimi, ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c'è va-riazione né ombra di cambiamento. Per sua volontà egli ci ha gene-rati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature. Lo sapete, fratelli miei carissimi: ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all'ira. Infatti l'ira dell'uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio. Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Sia-te di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori sol-tanto, illudendo voi stessi; perché, se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il proprio volto allo specchio: appena si è guardato, se ne va, e subito dimenti-ca come era. Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore sme-morato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.

Dalla lettera di San Giacomo apostolo (Gc 1,17-25)

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1. Introduzione

- Primavera, esplode la vita, arrivano i primi frutti - La cresima: da sacramento della maturità, a sacramento dei primi frutti

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«Ogni buon regalo viene dall’alto. Per sua volontà Dio ci ha generato per es-sere primizia delle sue creature».

- Siamo stati amati e riempiti di doni - La sfida della cresima per un adolescente - Lo sguardo di Dio: “Vivi” (Ez 16,1-14)

Don Giampaolo Dianin, Rettore del Seminario Maggiore ci offre alcuni spunti di riflessione.

Orientati alla riflessione

ALLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA , CRISTO È RISORTO VERAMENTE , ALLELUIA , ALLELUIA .

L'Agnello ha redendo il suo gregge, riconciliando l'uomo con Dio. Rallegriamoci ed esultiamo con Lui, il Signore della vita era morto e ora trionfa.

ALLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA , CRISTO È RISORTO VERAMENTE , ALLELUIA , ALLELUIA .

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• Proviamo, davanti al Signore nella preghiera, a guardare questo tempo che dalla cresima ci ha portato ad oggi: quali sono stati i nostri primi frutti nella vita e nella vita cristiana? Non solo le cose che abbiamo fatto ma anche la nostra relazione col Signore.

• E proviamo anche a riconoscere i frutti mancati, quelli che qualche gelo o tempesta ha spazzato via.

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3. Il tempo della maturità

- «Ascolta prima di parlare» - «Deponi ogni impurità e malizia» - «Accogli la Parola con docilità e mettila in pratica» - «Fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà»

• Riprendi i passaggi che Giacomo ci consegna per descrivere il credente maturo. Dalle relazioni ai giudizi per arrivare alla Parola.

• La Parola va ascoltata, accolta, vissuta.

• La Parola è la bussola, il criterio di giudizio e di azione. ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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RESTO CON TE

Seme gettato nel mondo, Figlio donato alla terra, il tuo silenzio, custodirò.

In ciò che vive e che muore vedo il tuo volto d'amore:

sei il mio Signore e sei il mio Dio.

IO LO SO CHE TU SFIDI LA MIA MORTE , IO LO SO CHE TU ABITI IL MIO BUIO .

NELL 'ATTESA DEL GIORNO CHE VERRÀ , RESTO CON TE.

Nube di mandorlo in fiore, dentro gli inverni del cuore, è questo pane che Tu ci dai.

Vena di cielo profondo,

dentro le notti del mondo, è questo vino che Tu ci dai.

IO LO SO CHE TU SFIDI LA MIA MORTE ,

IO LO SO CHE TU ABITI IL MIO BUIO . NELL 'ATTESA DEL GIORNO CHE VERRÀ ,

RESTO CON TE.

TU SEI RE DI STELLATE IMMENSITÀ E SEI TU IL FUTURO CHE VERRÀ ,

SEI L 'AMORE CHE MUOVE OGNI REALTÀ , E TU SEI QUI .

RESTO CON TE.

In adorazione

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Dal Salmo 15 Uomini: Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho detto a Dio: "Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene".

Donne: Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, è tutto il mio amore. Si affrettino altri a costruire idoli: io non spanderò le loro libazioni di sangue né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

Uomini: Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, è magnifica la mia eredità.

Donne: Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;

anche di notte il mio cuore mi istruisce. Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare.

Uomini: Di questo gioisce il mio cuore, esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

Insieme: Mi indicherai il sentiero della vita,

gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra.

In preghiera

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Il tempo prolungato di silenzio è il centro dell’incontro di questa sera.

È il momento in cui entrare in relazione con Gesù cercando l’intimità e la profondità,

la sincerità e la gioia dell’incontro con Lui.

ASCOLTALO PARLAGLI DIALOGA

Puoi trovare gli spunti per la preghiera leggendo e medi-tando i testi che trovi dalla p. 19 alla p. 21.

Puoi utilizzare lo spazio qui sotto

per scrivere una preghiera al Signore, per ringraziarlo, per riprendere le suggestioni ricevute questa sera,

per esprimere i tuoi desideri.

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CRISTO È RISORTO VERAMENTE (RnS)

CRISTO È RISORTO VERAMENTE , ALLELUIA ! GESÙ, IL VIVENTE , QUI CON NOI RESTERÀ.

CRISTO GESÙ, CRISTO GESÙ, È IL SIGNORE DELLA VITA .

Morte, dov’è la tua vittoria? Paura non mi può far più.

Se sulla croce io morirò insieme a lui, poi insieme a lui risorgerò.

Tu, Signore amante della vita,

mi hai creato per l’eternità. La vita mia tu dal sepolcro strapperai,

con questo mio corpo ti vedrò.

Tu mi hai donato la tua vita, io voglio donar la mia a te.

Fa’ che possa dire: «Cristo vive anche in me!» e quel giorno io risorgerò.

Guida: ci rivolgiamo al Padre, per mezzo di Gesù Cristo presente qui di fronte a noi, con la certezza che ci ascolta e sostiene nelle difficoltà:

Lodando ed esultando

Preghiere di intercessione

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SANTO SPIRITO (RnS)

Spirito d'amore, vieni in noi. Spirito consolatore, vieni in noi.

Spirito di preghiera, vieni in noi.

Spirito di adorazione, vieni in noi.

SANTO SPIRITO , VIENI IN NOI . SANTO SPIRITO , VIENI IN NOI ,

VIENI IN NOI .

Spirito di potenza, vieni in noi. Spirito liberatore, vieni in noi.

SANTO SPIRITO , VIENI IN NOI . SANTO SPIRITO , VIENI IN NOI ,

VIENI IN NOI .

Signore, ti preghiamo per il tuo servo e nostro papa Francesco... Signore, ti preghiamo per le missioni... Signore, ti preghiamo per le vocazioni...

Signore, ti preghiamo per coloro che sono senza lavoro...

Signore, ti preghiamo per i poveri e i malati…

Signore, ti preghiamo per coloro che sono nel buio della fede...

Signore, ti preghiamo per le coppie di fidanzati...

Signore, ti preghiamo per coloro che hanno responsabilità di governo…

Signore, ti preghiamo per le famiglie che sono in difficoltà...

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In questo anno dedicato al sacramento della Confermazione vogliamo dare voce alla nostra fede chiamando Dio con il nome di Padre.

Signore, ti preghiamo per la pace... Signore, ti preghiamo per la tua Chiesa...

Vieni Santo Spirito, vieni, vieni.

SANTO SPIRITO , VIENI IN NOI . SANTO SPIRITO , VIENI IN NOI ,

VIENI IN NOI . VIENI IN NOI .

PADRE NOSTRO (Gen Rosso – Gen Verde)

Padre, Padre nostro,

che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà,

come in cielo così in terra.

Padre, Padre nostro, dacci oggi il pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti

come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Padre, Padre

non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

Amen. Amen. Amen.

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Con il prossimo canto termina la prima parte della Scuola di Preghiera. Ti invitiamo a scegliere tra le 5 possibilità per continuare nel modo che preferisci la serata: 1. La preghiera silenziosa in chiesa 2. I gruppi di condivisione 3. Una proposta di preghiera guidata 4. Laboratorio di discernimento 5. Il Sacramento della riconciliazione Per favorire i destinatari della Scuola di Preghiera, i giovani dai 18 ai 35 anni, invitiamo gli adulti che partecipano a orientarsi verso l’esperienza di preghiera silenziosa in chiesa. Al termine dell’incontro, verso le 22.15, ti invitiamo in refetto-rio per un momento di fraternità. Ti invitiamo a rimanere nella scelta fatta, senza girovagare per i corridori. (per il rispetto di tutti chiediamo di non restare oltre le 23.00) Grazie e buona preghiera!

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TUTTO IL MONDO DEVE SAPERE (Gen Verde)

ALLLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA ALLLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA .

Come potrò raccontare? È una gioia che fa piangere e fa gridare:

io l’ho visto con i miei occhi, era vivo era Lui.

E m’ha chiamata per nome: era la Sua voce era il mio Signore! Io l’ho visto con i miei occhi, era li davanti a me.

ALLLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA ALLLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA .

Gli angeli ci hanno parlato davanti a quel sepolocro spalancato:

“Donne, il Signore è risorto; non cercatelo qui”.

Che corsa senza respiro per gridare a tutti di quel mattino: tutto il mondo deve sapere che è rimasto qui tra noi.

ALLLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA ALLLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA .

Alba di un tempo diverso: è il mattino dei mattini per l’universo.

Tutto già profuma d’eterno: c’è il Risorto qui fra noi.

e le sue piaghe e la gloria sono vive dentro la nostra storia, segni di un amore che resta qui per sempre qui tra noi.

ALLLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA ALLLELUIA , ALLELUIA , ALLELUIA .

ALLELUIA .

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Riconciliarsi

Esame di coscienzaEsame di coscienzaEsame di coscienzaEsame di coscienza

Nel sacramento della Penitenza ricevi, per mano del presbitero, il perdono dei tuoi peccati e fai esperienza dell’amore e della miseri-cordia del Padre che non ti abbandona ma ti offre la possibilità di ricominciare di nuovo. L’esame di coscienza che segue è una traccia che ti può aiutare a verificare la tua vita e riconoscere i tuoi peccati. Accostati alla Confessione con il cuore pentito e con la fiducia che il Signore ti ama e conta su di te. Puoi recitare questa preghiera:

O Dio nostro Padre, che manifesti il tuo amore e la tua misericordia

soprattutto nel sacramento del perdono, donami lo Spirito di verità

perché io possa riconoscere i miei peccati e confessarli con umiltà.

Perdonami se qualche volta mi arrendo passivamente al peccato e donami un cuore grande

per non sottrarmi agli appelli del Vangelo per servirti nella gioia e nella pace.

Amen.

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“Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore” (Mt 22,37)

• Come vivo il mio rapporto col Signore? Che posto gli riservo nella mia vita?

• Mi incontro con Lui nella preghiera, nell’Eucaristia domenicale e nel sa-cramento della Riconciliazione?

• Mi prendo cura della mia vita e formazione cristiana (gruppo di formazio-ne, catechesi, direzione spirituale…)?

• Riconosco i doni e le meraviglie del Signore nella mia vita? So ringraziar-lo?

• Mi fido del Signore e so ricorrere a lui nei momenti della prova?

• Invoco il nome di Dio con amore oppure lo uso come sfogo? Credo alla provvidenza oppure mi affido alla superstizione o alla magia?

• Sono testimone della mia fede nei luoghi in cui vivo, lavoro, mi disten-do…?

“Amatevi come io vi ho amati” (Gv 13,34)

• Mi sento responsabile della serenità e della pace all’interno della mia fa-miglia? Nei rapporti con i genitori, sorelle e fratelli, amici… come intera-gisco, come cerco lo scambio e il dialogo?

• Come mi relaziono con chi ha autorità su di me? Con spirito di collabora-zione, con paura/sottomissione o disprezzo?

• Sono capace di rispetto, fiducia, amore, gentilezza, comprensione per il prossimo? Riesco a vivere la dimensione del dono verso gli altri o mi ri-trovo spesso egoista e troppo concentrato sui miei bisogni?

• Sono capace di perdonare? Coltivo sentimenti di odio, rancore, gelosia?

• Mi capita di mormorare, giudicare, criticare, condannare l’altro?

• Mi prendo cura di chi sta crescendo nella comunità cristiana offrendo, ad esempio, il mio contributo nella catechesi, nell’animazione o nel volonta-riato?

• Vivo le mie relazioni affettive (fidanzamento, matrimonio) nel rispetto dell’altra/o, nella ricerca della volontà di Dio su di noi? Desidero il bene dell’altra persona, più che ciò che fa piacere a me?

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“ Non chi dice Signore, Signore, ma chi fa la volontà del Padre” (Mt 7,21)

• Sono sincero e amante della verità?

• Rispetto il mio corpo? So vivere in modo sereno e armonioso la mia iden-tità di uomo o di donna? Rispetto il corpo dell’altro senza strumentalizzar-lo? Sia nelle relazioni con me stesso che con gli altri?

• So individuare e concedermi dei sani momenti di relax? So ricrearmi sen-za ricercare evasioni lesive della mia dignità (uso dei media, internet, al-col…)?

• Sono fedele ai miei impegni di studio o di lavoro?

• Sono un buon cittadino, giusto, onesto, attento al bene comune?

• Che uso faccio dei miei beni? E rispetto le cose degli altri?

• Ho cura del creato, dono della bontà di Dio?

• Tengo conto della Parola del Vangelo nelle mie scelte quotidiane? In riferimento al tema di questa sera

“Accogliete con docilità la Parola”

• Coltivi la tua vita di preghiera?

• Ricerchi e accetti la volontà di Dio nella tua giornata, soprattutto nei mo-menti difficili?

“Deposta ogni impurità”

• Crei serenità, comunione, conversazione con gli altri o li fai vivere nella solitudine e nel silenzio?

• Coltivi sentimenti di odio, rancore, vendetta? “Come uno che la mette in pratica”

• Rendi sante le tue giornate con la preghiera, compiendo opere buone, col-tivando i valori sacri della vita (famiglia, amicizia, cultura, natura, solida-rietà, pace...)?

• Ti impegni a trasmettere la tua fede, con la testimonianza o con l’annuncio?

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Preghiera d’inizio Spirito Santo, noi sappiamo, che tu sei un dono del Padre perché come ci dice l’apostolo Giacomo: “ogni buon regalo e ogni dono perfetto viene dall’alto e discendo-no dal Padre”. Scendi su di noi e donaci di accostarci con tanta umiltà alla parola di verità con la quale egli ci ha generati, per essere le creature più preziose che ha plasmato. Donaci la pazienza di non capire tutto e di condividere ciò che il nostro cuore riesce a capire e a donare a chi mi sta vicino. Noi sappiamo che la tua Parola è inesauribile, perciò siamo convinti che ci hai reso comunità perché ognuno possa donare all’altro un frammento di verità, di vita.

Preghiera di fine

Signore Gesù, Grazie! Anche questa sera attraverso parole e silenzi ci hai fatto gustare qualcosa di te. Adesso tocca a noi: aiutaci ad accogliere con docilità la Parola che è stata piantata in noi e che ci porta alla salvezza, aiutaci a metterla in pratica per trovare la vera felicità. Rendici sempre pronti ad ascoltare e lenti a parlare per scoprire giorno dopo giorno, il profumo della verità e della vita piena che viene solo da te. Amen.

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LA MATURITÁ SPIRITUALE «Infatti, in parte conosciamo ed in parte profetiamo. Ma quando verrà ciò che è perfetto, sarà annullato quel che è parziale» (1Cor 13, 9-10). Ha detto (l’Apostolo) che sono annullati tutti i doni dei carismi, giac-ché non possono comprendere tanto quanto possiede la verità stessa. Né noi possiamo contenere oppure narrare la pienezza della verità. In-fatti, chi può esservi che con la lingua umana sia in grado di afferrare tutto quel che è Dio? In questo caso sarebbe distrutta la nostra imperfe-zione.

Condividere Per approfondire

LA NECESSITÁ DEL PROGRESSO SPIRITUALE Ciascuno necessariamente o, come dice l’Apostolo, rinnovato interior-mente nell’anima, progredisce ogni giorno, tendendo continuamente a ciò che gli sta davanti (Ef 4,23; Fil 3,13), o, se trascura ciò, retrocede di conseguenza e cade in una situazione peggiore. Il nostro spirito non può affatto durare nella stessa e identica situazione, proprio come qual-cuno che volesse spingere una barca a forza di remi contro la corrente di un fiume: necessariamente o avanza, tagliando a forza di braccia l’impeto del fiume, oppure, se cessa dallo sforzo, viene trascinato dove vuole la corrente. Ecco perciò un indizio evidente del nostro peggiora-mento: se comprendiamo di non aver nulla guadagnato. Non dubitia-mo: stiamo facendo certamente marcia indietro quando ci accorgiamo di non essere progrediti in avanti perché, come ho detto, l’animo uma-no non può restare sempre nello stesso stato e nessuno, per quanto san-to, finché è in questa carne, può raggiungere un tale apice di virtù da preservarsi immobile sempre: necessariamente o qualcosa acquista o qualcosa perde, e in nessuna creatura vi può essere tale perfezione che non sia soggetta alla possibilità di mutamento.

GIOVANNI CASSIANO, Conferenze, VI, 14.

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LA NOTTE OSCURA DELLO SPIRITO L’anima che Dio vuol far progredire, non è posta da lui nella notte del-lo spirito appena esce dall’aridità e dagli sforzi della prima purificazio-ne (quella dei sensi); anzi lascia trascorrere molto tempo, anche degli anni, cioè un periodo in cui, uscita l’anima dallo stato dei principianti, si esercita in quello dei progredenti. Come chi è stato in una cella assai stretta, l’anima si muove adesso nelle cose di Dio con maggiore libertà e soddisfazione e con una gioia interiore più abbondante di quanto non facesse all’inizio. Ora, assai facilmente, incontra nel suo spirito una contemplazione serena e amorosa e il gusto spirituale senza lo sforzo del ragionamento. Tuttavia, non essendo ancora perfetta la purificazione dell’anima, poi-ché manca la parte principale dello spirito, non è liberata da talune ne-cessità, aridità, tenebre e angustie, talvolta più intense delle precedenti, che sono come presagi della prossima notte dello spirito. Tali presagi non durano quanto la notte che deve venire. Quando manca la parte dello spirito, non è perfetta e conclusa neppure la purificazione dei sen-si, sebbene sia stata intensa, perché trattandosi (la persona umana) di un unico composto, vi è comunicazione tra una parte e l’altra.

Non viene distrutto il vero ma l’imperfetto, quando è aggiunto all’imperfetto ciò che gli manca. La distruzione dell’imperfezione, infat-ti, si avrà quando ciò che è imperfetto avrà compimento nel vero. «Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino. Ma quando sono diventato uomo, ho lasciato quello che era del bambi-no» (v. 11). In questa vita siamo bambini a paragone della vita futura, e come questa vita è imperfetta così anche la scienza è imperfetta. «Adesso vediamo attraverso uno specchio, in immagine, allora invece faccia a faccia. Adesso conosco in parte; allora conoscerò davvero, così come anche sono conosciuto» (v. 12). È chiaro che adesso sono viste per mezzo della fede le immagini, allora saranno contemplate le realtà. Cioè vedrò quello che è stato promesso così come adesso sono visto. Questo significa essere presente a Dio, dove è Cristo.

AMBROSIASTER, Commento alla Prima lettera ai Corinzi, Città Nuova, 1989.

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Il tuo nome... sulla mia fronteIl tuo nome... sulla mia fronteIl tuo nome... sulla mia fronteIl tuo nome... sulla mia fronte

Essendo trascorso un tempo più o meno prolungato dalla notte e dalla tempesta che questa rappresenta, l’anima ritorna alla sua consueta se-renità: è così che Dio va purificando alcune anime, introducendole di quando in quando nella notte della contemplazione e della purificazio-ne.

S. GIOVANNI DELLA CROCE, La notte oscura, Gribaudi, Milano 1993.

IL CORAGGIO DI DECIDERE Lo sguardo alla vetta desta il desiderio dello scalatore. Come trova la via? In fin dei conti esistono molte possibilità. Quando ti sei messo in cammino e vuoi «di più», davanti a te vedi in effetti molte possibilità. Ti rendi conto che esistono molti compiti e devi prendere decisioni. Che professione sceglierai? Hai gli amici giu-sti? Chi è il compagno giusto o la compagna giusta per te? Riesci ed immaginarti la vita in un ordine religioso? È importante prendere in considerazione tutte le possibilità e chiedersi che effetto fanno. Pensa a una professione, insegnante o tecnico. Come influisce l’una o l’altra sul tuo stato d’animo? Diventi ansioso o ottimista, inquieto o sereno? Ti spaventi o ti senti sicuro? Sant’Ignazio chiama ciò che percepisci il mondo degli spiriti. Sei mos-so da spiriti positivi e negativi, buoni e cattivi. Contraddizioni, lacera-zioni interiori, tira e molla, volere preferibilmente entrambe le cose: tutto ciò determina questi diversi moti. È possibile imparare a discer-nere gli spiriti e ricevere così importanti indicazioni per giungere ad una decisione valida.

C. M. MARTINI – G. SPORSCHILL, Conversazioni notturne a Gerusalemme. Sul rischio della fede, Mondadori, 2008.

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Informazioni anche su

www.seminariopadova.it

o sulla pagina facebook:

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Alcune interessanti proposte

Il pomeriggio, dalle 16 alle 19.30.

Possibilità della Preghiera personale, l’Adorazione eucaristica,

la direzione spirituale e la confessione. Si concluderà con la celebrazione del Vespro e la

benedizione eucaristica. Ti aspettiamo nei giorni:

Giovedì 18, mercoledì 24 aprile

Mercoledì 8 22 e 29 maggio

«MI INDICHERAI IL SENTIERO DELLA VITA»

I mercoledì in Seminario

ESERCIZI SPIRITUALI PER I GIOVANI IN RICERCA

Giona, profeta inquieto…

È l’occasione di vivere un tempo di ascolto della Parola, silenzio e preghiera. Sarà la storia del profeta Giona a guidare gli esercizi, la storia di un cuore inquieto tra il desiderio e la paura, tra presenza e assenza, tra ricerca e fuga… Gli esercizi sono un tempo per scoprire come Dio si fa presente e parla alla tua vita. Un tempo di discernimento per vivere in modo autentico il tuo essere cri-stiano che segue il Signore. Dalla sera di venerdì 10 maggio al pomeriggio di domenica 12 a Villa Immacolata. Per info: [email protected]

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VEGLIA DIOCESANA DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

Progetta con Dio… Abita il futuro In occasione della 50a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, ti invitiamo a pregare assieme alla veglia diocesana di venerdì prossimo 19 aprile a Maserà alle ore 21.00. In continuità con lo stile della Scuola di Preghiera puoi unirti alla pre-ghiera di tanti per invocare dal Signore il dono di vocazioni per le neces-sità della sua Chiesa. Venerdì 19 aprile a Maserà alle ore 21.00. La pastorale giovanile diocesana, i frati Minori Conventuali e le suore Francescane Elisabettine propongono:

UN WEEK-END DA S.ANTO 26-28 aprile 2013. Uno proposta per giovani dai 18 ai 30 anni per conoscere S. Antonio di Padova. Info ed iscrizioni su www.riparalamiacasa.it e www.pgpadova.it

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Da mercoledì sarà possibile scaricare dal sito del Seminario www.seminariopadova.it :

-il libretto dell’incontro -la riflessione di don Giampaolo -il foglietto della preghiera guidata Ti invitiamo ad iscriverti alla pagina facebook della Scuola di Preghiera.

Grazie di aver pregato con noi! Al prossimo incontro!

Prossimi appuntamenti

Con il cuore la comunità del Seminario ti augura di vivere un tempo di Pasqua nella luce di Cristo Risorto!