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SETTECENTO prof. Giuseppe

14. IL SETTECENTO

CORSO DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE

. Giuseppe Tinelli

SETTECENTO

DELL’ARTE classe IV

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IL SECOLO DELLA RAGIONE

Nel corso del XVIII secolo si compie il pas-

saggio verso l’Età moderna. Storicamentequesta fase di transizione inizia con la crisiquesta fase di transizione inizia con la crisidell’assolutismo monarchico, manifestato-si alla fine del lungo regno di Luigi XIV diFrancia (1638-1715) e terminata con duegrandi avvenimenti: la Rivoluzione france-se del 1789 e l’ascesa al potere di Napoleo-ne Bonaparte.Durante questo periodo nasce in Europaun nuovo movimento di pensiero, l’Illumini-smo, che provoca importanti cambiamenti,

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smo, che provoca importanti cambiamenti,non solo culturali ma anche di natura poli-tica e sociale.Nato agli inizi del ‘700 in Inghilterra, l’Illu-minismo si diffonde presto in Europa e so-prattutto in Francia.

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L’Europa dopo la Pace di Aquisgrana (1748), evento chepose fine alla guerra di successione austriaca.

Il nome, dato dagli stessi scrittori illumini-

sti a questa rivoluzionaria corrente di pen-

siero indica la nuova condizione dell’uomo

moderno che aspira a vivere seguendo i

“lumi” della ragione, cioè secondo quanto

la sua intelligenza gli suggerisce.

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la sua intelligenza gli suggerisce.

L’essere umano ha ora il compito di far

luce sulle conoscenze acquisite nei secoli

precedenti: con la sua razionalità indaga

tutti i campi del sapere e si pone nuove do-

mande.

Gli illuministi si battono per ottenere una

società più giusta, nella quale tutti i cittadi-

ni possano essere finalmente liberi e parte-ni possano essere finalmente liberi e parte-

cipare attivamente alla vita dello Stato.

Queste aspirazioni vengono riassunte nel

motto “Libertà, Uguaglianza e Fraternità”,

che diventerà uno degli slogan della Rivo-

luzione Francese.

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L’ARTE DEL SETTECENTO

Gli stili artistici che si diffondono nelNeoclassicismo, due modi opposti ditestimoniano due modi di vivere e di pensaretestimoniano due modi di vivere e di pensare

•Il Rococò è uno stile nato e sviluppatosibizzarre e stravaganti, e mantienescenografici. Fu l‟arte della societàcorti.

Il neoclassicismo è uno stile severo

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•Il neoclassicismo è uno stile severoragione e che prese spunto dalle scopertePompei per la riscoperta degli ideali antichistile dell’ illuminismo e della Rivoluzione

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nel Settecento sono due: il Rococò ed ildi fare arte che nascono dal fatto che

pensare completamente diversi.pensare completamente diversi.

sviluppatosi in Francia, che propone formemantiene il gusto barocco per gli effetti

mondana, frivola e capricciosa delle

e sobrio, tutto rivolto a stimolare la

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e sobrio, tutto rivolto a stimolare lascoperte archeologiche di Ercolano eantichi dell’arte greca e romana. E‟ lo

Rivoluzione Francese.

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CARATTERISTICHE DELL’ARTE ROCOCO’

In architettura la semplicità degli esterniIn architettura la semplicità degli esternidecorazione ricca degli interni, comecostruiti lontano dalle città e immersiReggia di Caserta, realizzata dall‟architettoinsieme alla Palazzina di Caccia di Stupinigi,periodo che va dal 1729 al 1731.In pittura si rappresenta la vita socialedominano il colore e la luce, le forme

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dominano il colore e la luce, le formepittori più rappresentativi del rococò francese(1684 – 1721) che dipingeva soprattutto

. Giuseppe Tinelli

ROCOCO’

esterni dei palazzi contrasta con laesterni dei palazzi contrasta con laavviene negli splendidi palazzi reali,

immersi in parchi immensi. Uno di questi è la‟architetto Luigi Vanvitelli intorno al 1750,

Stupinigi, ad opera di Filippo Juvarra, nel

sociale mondana e raffinata; nei dipintiforme sono poco definite e sfumate. Tra i

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forme sono poco definite e sfumate. Tra ifrancese è da notare Antoine Watteau

soprattutto gli avvenimenti

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Palazzina di Caccia di Stupinigi

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Palazzina di Caccia di Stupinigi

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CARATTERISTICHE DELL’ARTE NEOCLASSICA

Il Neoclassicismo, sviluppatosi nella secondadelle linee e la semplicità dell‟arte antica,rappresenta la bellezza ideale. L‟architetturarappresenta la bellezza ideale. L‟architetturapoche decorazioni: Gli edifici sono realizzatisimmetria e funzionalità.• Lo stile della pittura neoclassica è semplice

molto nitide nel disegno, all’insegnadell’antica Grecia. Il pittore neoclassicoLouis David,autore dell’opera “La mortesostenitore della Rivoluzione francese

• Gli ideali neoclassici trovano un degno

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• Gli ideali neoclassici trovano un degnoAntonio Canova. Le sue opere sonoeleganti, di proporzioni perfette, come– 1793) o nel ritratto di “Paolina Borghese”

. Giuseppe Tinelli

NEOCLASSICA

seconda metà del „700, imita la purezzaantica, rifiuta le frivolezze del Rococò e

L‟architettura neoclassica è sobria, lineare, conL‟architettura neoclassica è sobria, lineare, conrealizzati secondo criteri di ordine e

semplice nella composizione, con figuredella bellezza ideale secondo i canoni

neoclassico più famoso è sicuramente Jacques-morte di Marat”, del 1793, convinto

francese prima e di Napoleone poi.degno rappresentante nelle sculture di

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degno rappresentante nelle sculture disono caratterizzate da figure morbide edcome nel gruppo di “Amore e Psiche” (1787

Borghese” (1804 – 1808).

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Padre Carlo Lodoli ( Venezia 1690studioso matematico e scientifico galileiano:studioso matematico e scientifico galileiano:

• la funzione giustifica la forma• la “bellezza di un edifico consiste nella «rappresentazione della funzione »• gli arredamenti devono essere adatti alla forma delcorpo umano•Gli edifici classici hanno l’inconveniente di non «

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•Gli edifici classici hanno l’inconveniente di non «rappresentare » all’esterno la « funzione »

. Giuseppe Tinelli

( Venezia 1690 – Padova 1761)studioso matematico e scientifico galileiano:studioso matematico e scientifico galileiano:

la funzione giustifica la formala “bellezza di un edifico consiste nella «

rappresentazione della funzione »gli arredamenti devono essere adatti alla forma del

Gli edifici classici hanno l’inconveniente di non «

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Gli edifici classici hanno l’inconveniente di non «rappresentare » all’esterno la « funzione »

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Johan Joachim Winckelmann1717 – Trieste, 1768 )

•nuova concezione di collezione: le opere disposte•nuova concezione di collezione: le opere dispostecon ordine sistematico cronologico.• comprensione degli stili.•l’opera d’arte è espressione del bello idealeraggiungibile non imitando la natura, madepurandola dei difetto e fondendo le parti belle•L’opera graca come modello da imitare, poichésemplice nell’espressione e nell’atteggiamento.

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semplice nell’espressione e nell’atteggiamento.•Lo studio delle opere attraverso il contatto diretto ele scritture storiche.

. Giuseppe Tinelli

Winckelmann ( Stendal, Germania,

nuova concezione di collezione: le opere dispostenuova concezione di collezione: le opere dispostecon ordine sistematico cronologico.

l’opera d’arte è espressione del bello idealeraggiungibile non imitando la natura, madepurandola dei difetto e fondendo le parti belle

come modello da imitare, poichésemplice nell’espressione e nell’atteggiamento.

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semplice nell’espressione e nell’atteggiamento.Lo studio delle opere attraverso il contatto diretto e

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Robert Owen Newtown,1771

•Riforma sociale che prevedeva la costruzione dipiccole comunità autogestite, villaggi organizzati al dipiccole comunità autogestite, villaggi organizzati al difuori dei grandi agglomerati urbani, premessa per lacittà giardino inglese.

Francois Charles Fourier

•Convinto che ’uomo necessitasse di un’armonicaconvivenza collettiva, ipotizzava la costruzioni di

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convivenza collettiva, ipotizzava la costruzioni digrandi edifici autosufficienti, atta ad ospitare 1620persone, detta falange, anticipando le teorie di LeCorbusier.

. Giuseppe Tinelli

,1771 - 1858

Riforma sociale che prevedeva la costruzione dipiccole comunità autogestite, villaggi organizzati al dipiccole comunità autogestite, villaggi organizzati al difuori dei grandi agglomerati urbani, premessa per la

Convinto che ’uomo necessitasse di un’armonicaconvivenza collettiva, ipotizzava la costruzioni di

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convivenza collettiva, ipotizzava la costruzioni digrandi edifici autosufficienti, atta ad ospitare 1620persone, detta falange, anticipando le teorie di Le

I pensatori illuministi sottopongono ad

un’indagine razionale anche l’arte. A que-sta vengono affidate nuove funzioni: nonpiù imitare la natura o affermare le verità diuna religione bensì analizzare in modo qua-si “scientifico” la realtà del mondo e delle

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si “scientifico” la realtà del mondo e dellesue forme.Tuttavia nei primi decenni del ‘700 il gustopredominante è ancora quello barocco chetendeva a privilegiare l’effetto scenografi-co, l’invenzione fantastica e le decorazionipreziose. Ne consegue un’inevitabile spac-catura: da un lato si assiste al perduraredell’arte barocca che, continuando a ripro-porre i propri temi diviene ripetitiva e fine

Edificio

porre i propri temi diviene ripetitiva e finea se stessa (Rococò), dall’altro comincia asvilupparsi il Neoclassicismo, un grandemovimento culturale che recupera la clas-sicità greca e romana, influenzato anchedalla scoperta di Pompei ed Ercolano.

Edificio

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Edificio in stile Rococò

Edificio in stile Neoclassico

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Un’originale commistione di elemen-

ti classici ed influenze barocche èquella elaborata da Filippo Juvarra(1676-1736), un architetto messinesetra i più importanti progettisti europeidell’epoca, attivo in Piemonte al ser-vizio dei Savoia.

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vizio dei Savoia.Egli si ispira a Michelangelo e a Bor-romini ed interpreta secondo la pro-pria creatività i modelli elaborati daquesti grandi maestri.La Basilica di Superga è una delle sueopere più importanti: voluta da Vitto-rio Amedeo II come ringraziamentoper la liberazione di Torino dall’as-sedio dei Francesi nel 1706, questa

CupolaRoma.Michelangelo

sedio dei Francesi nel 1706, questabasilica presenta una pianta centrale,un’alta cupola michelangiolesca, duecampanili di gusto borrominiano ed èpreceduta da un pronao classico.

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Basilica di Superga, Torino

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Cupola S. Pietro,Roma.Michelangelo

Pantheon con prònaod’ingresso

Campanile SantaAgnese, Roma.Borromini

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Sempre per il medesimo sovrano Juvarra progetta

edificio complesso e articolato che si inseriscecostante, utilizzato dal re come padiglione diL’idea di partenza è quella di un grande salonepartono quattro bracci più bassi disposti a crocetende poi anteriormente racchiudendo un vasto

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tende poi anteriormente racchiudendo un vastoGli interni sono un tipico esempio di Rococònetto degli specchi, gabinetto cinese, salottiniporcellane, stucchi dorati e radiche rare.

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progetta la Palazzina di caccia di Stupinigi, un

inserisce perfettamente nell’ambiente naturale cir-caccia.

salone centrale di forma ellittica dal quale si di-croce di Sant’Andrea. La costruzione si pro-

vasto cortile ottagonale.

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vasto cortile ottagonale.italiano con saloni da ballo, da gioco, gabi-

salottini e anticamere ricchi di decorazioni, lacche,

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Tutti i monarchi europei si fanno costruireresidenze e regge fuori città. Il nuovo redi Napoli e di Sicilia, Carlo VII di Borbone,commissiona all’architetto napoletanoLuigi Vanvitelli (1700-1773) la costruzionedella Reggia di Caserta, un immenso edi-

. Giuseppe Tinelli

della Reggia di Caserta, un immenso edi-ficio rettangolare con quattro cortili inter-ni, immerso in un vasto parco ispirato aquello di Versailles abbellito da numerosefontane.Vanvitelli, pur su una solida base barocca,era molto sensibile ai temi della classicitàche la cultura illuminista stava rivalutan-do, tanto che è considerato il primo archi-tetto neoclassico italiano.Nel parco la natura è geometrizzata se-Nel parco la natura è geometrizzata se-condo uno stile chiamato “all’italiana”che prevede un utilizzo “architettonico”delverde,dell’acquaedellerocceinmododa creare fondali e quinte prospettiche.

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Nel Settecentonascono nuo-

vi generi pittorici tra i quali ilvedutismo. Uno dei maggioriesponenti è il veneziano Gio-vanni Antonio Canal (1697-1768), detto Canaletto.

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1768), detto Canaletto.Il paesaggio era stato giàraffigurato molte volte nelcorso dei secoli ma semprecome sfondo su cui agivanoi personaggi. Adesso la ve-duta diventa un genere a sée la natura o la città gli uniciprotagonisti del dipinto.Con il vedutismo vengonoCon il vedutismo vengonoabbandonate le finzioni otti-che e i trucchi scenograficitipici del barocco in favoredella rappresentazione il piùpossibile realistica.

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Le vedute di Canaletto, in particolare, sono moltovedutisti, il pittore utilizza si aiuta con una “camerauna camera oscura che proietta l’immagine suridisegnati i contorni delle figure.Come in una macchina fotografica l’immagine,

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Come in una macchina fotografica l’immagine,semplice foro stenopeico, è riflessa su uno specchiosparente sulla quale Canaletto adagiava il foglioLe vedute di Canaletto, però, non sono freddeaccesi e luminosi riesce a dare il senso della

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molto dettagliate anche perché, come altricamera ottica”. Si tratta, essenzialmente disu una superficie liscia dove possono essere

l’immagine, passando attraverso un obiettivo o un

. Giuseppe Tinelli

l’immagine, passando attraverso un obiettivo o unspecchio e proiettata su una superficie tra-

foglio e ricalcava le figure.fredde riproduzioni: il pittore, con tocchi di coloredella luce e dell’atmosfera di Venezia.

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- collocareall’occhione (il terrazzo

ll fatto di essere figlio di uno scenografo professionista

re perfettamente le tecniche della prospettivaportò ad individuare alcuni espedienti nelle sue

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ne (il terrazzoaltro);- produrrescena al dizie ad un’così un’ampiezza

Tela di Canaletto

La stessa scena fotografata con un 35 mm

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collocare il punto di vista in posizione rialzata rispettoall’occhio oppure in luoghi poco accessibili alle perso-

terrazzo di un palazzo, una barca in un canale o

professionista consentiva a Canaletto di utilizza-

prospettiva in funzione dello strumento. Tale perizia losue rappresentazioni come ad esempio:

. Giuseppe Tinelli

terrazzo di un palazzo, una barca in un canale o

produrre delle viste grandangolari rappresentando ladi là del suo naturale quadro prospettico gra-

un’accostamento di più prospettive, conferendoampiezza particolare alla rappresentazione.

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Il Neoclassicismo

di formeso. Indel Neoclassicismoe all’esamel’idea

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l’ideaperabileimitareuna bellezzaesistono

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Neoclassicismo si indirizza verso la realizzazione

forme chiare, pure, liberate da ogni tipo di ecces-base alle idee espresse dal massimo teorico

Neoclassicismo Johann Joachim Winkelmannall’esame di importanti reperti antichi, si diffonde

che la perfezione artistica dei greci sia insu-

. Giuseppe Tinelli

che la perfezione artistica dei greci sia insu-perabile e, dunque, non si debba imitare la realtà maimitare gli antichi perché le loro opere possiedono

bellezza e un’armonia che nel mondo reale nonesistono.

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L’artista più importante del Neoclassicismo è

non si limita a recuperare le forme degli antichile riproporre non solo la bellezza ma anche ilvalore dell’uomo-eroe che combatte per la propriaNel 1775 vince il Prix de Rome, ossia un soggiornola scultura antica e conosce le teorie sul Classicismo

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la scultura antica e conosce le teorie sul Classicismoin Francia dipinge episodi tratti dalla mitologia

intenti moralizzanti.

Morte di Socrate

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è Jacques-Louis David (1748-1825), il quale

antichi, ma anche i loro ideali etici: l’artista vuo-mondo di valori dell’Antichità. Tra questi il

propria patria anche a costo della vita.soggiorno di studio a Roma. Qui studia Raffaello,Classicismo proposte da Winkelmann. Tornato

. Giuseppe Tinelli

Classicismo proposte da Winkelmann. Tornatomitologia, dalla storia antica o moderna, con chiari

Patroclo

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IL GIURAMENTO DEGLI ORAZI (1784) - Jacques

David predilige soggetti ispirati alla storia: qui raffigura

appartiene alla storia leggendaria di Roma. Nel VII se

romani Orazi furono scelti per combattere contro i

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guerra tra Roma e Albalonga senza provocare ulteriori

uno solo degli Orazi si salvò, decretando la vittoria di

padre consegna le spade ai fratelli mentre questi giurano

sono limpidi,illuminati da una luce intensa. I

determinazione che si legge negli sguardi degli uomini

Questa estrema chiarezza nellacomposizione, in cui non c’è nientedi fastoso, niente di decorativo,niente di inutile ai fini dellaniente di inutile ai fini dellanarrazione dell’episodio

serve al pittore per indirizzarel’attenzione dell’osservatore nontanto verso l’aspetto esteriore deldipinto, quanto sul suo contenutomorale.

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Jacques-Louis David (Parigi, Louvre)

raffigura il giuramento degli Orazi, un episodio che

se. a. C., durante il regno di Tullo Ostilio, i tre fratelli

tre fratelli albani Curiazi per decidere le sorti della

. Giuseppe Tinelli

ulteriori spargimenti di sangue. I tre Curiazi morirono e

di Roma. Il momento rappresentato è quello in cui il

giurano di combattere eroicamente per la patria. I colori

sentimenti che esprimono I personaggi vanno dalla

uomini al dolore contenuto delle donne.

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La composizione è essenziale, le figure sono disposte

spazi differenti, secondo la tripartizione formata dal

colonne dipinto sul fondo.

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disposte in tre

portico a

. Giuseppe Tinelli

Il punto di fuga della prospettiva centrale si

colloca tra le mani e le spade.

Anche le linee del pavimentocontribuiscono a rafforzare la prospettiva.

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Un’altra opera fondamentale di David

è La morte di Marat, il giacobino rivo-luzionario ucciso a tradimento mentrefaceva il bagno da Charlotte Corday,seguace della parte avversa. La so-brietà e l’essenizalità dell’arredo qua-

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brietà e l’essenizalità dell’arredo qua-si monastico stanno a testimoniare lavirtuosa povertà di Marat, repubblicanoincorruttibile e martire della rivoluzionea cui David rende omaggio.Non a caso il pittore costruisce l’imma-gine del defunto come se si trattasse diuna Deposizione di Cristo o una Pietà:la ferità aperta sul costato sanguina, latesta è riversa, il braccio abbandonato

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testa è riversa, il braccio abbandonatoe il lenzuolo macchiato come un suda-rio.Il parallelo con la morte di Cristo è unmodo per elevare Marat al di sopra de-gli altri uomini.

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. Giuseppe Tinelli

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DELL’ARTE classe IVDELL’ARTE classe IV

Diversamente dal suo maestro David a

Jean-Auguste-Dominique Ingres non inte-ressa l’antico per i suoi contenuti moralima per la perfezione delle sue forme.Nei suoi dipinti, per la maggior parte ritratti

SETTECENTO prof. Giuseppe

Nei suoi dipinti, per la maggior parte ritrattie nudi femminili, Ingres si richiama all’artedi Raffaello: le forme sono definite da un di-segno puro e rigoroso, i colori sono chiarie luminosi. È la rappresentazione della bel-lezza ideale, una bellezza senza tempo.

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. Giuseppe Tinelli

Raffaello, La fornarina

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Un caso a parte è quello del-

lo spagnolo Francisco Goya(1746-1828) in quanto le sueopere non sono inquadrabili innessuna corrente artistica. Lasua pittura riflette le contrad-

SETTECENTO prof. Giuseppe

sua pittura riflette le contrad-dizioni della Spagna dell’epo-ca: allo stesso tempo poverae ricca, religiosa e laica, su-perstiziosa e illuminista. Tuttoquesto si traduce nella raffigu-razione dei sogni e degli incu-bi e nell’espressione dei senti-menti del popolo. In tal sensoil suo maggiore capolavoro èil suo maggiore capolavoro èun dipinto storico, il 3 maggio1808, che riprende un dram-matico episodio della resisten-za del popolo spagnolo control’invasione di Napoleone.

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. Giuseppe Tinelli

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Particolarmente coinvolgenti sono le incisioni

la perdita della ragione porta alla violenza e all’abuso.

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Il sonno della ragionegenera mostri

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incisioni della serie I disastri della Guerra nelle quali

all’abuso.

. Giuseppe Tinelli

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Il più grande scultore del SettecentoNeoclassicista è l’italiano AntonioCanova (1757-1822): egli recupera ilmodello di bellezza ideale del mondoantico e lo ripropone in sculture raffinateed eleganti.

SETTECENTO prof. Giuseppe

ed eleganti.Svolse quasi tutta la sua attività a Roma,dove già da molto tempo era possibileammirare le opere dell’antichità cheCanova ricrea cercando il modelloideale di bellezza e perfezione. Nelle suesculture, infatti, sono sempre fusi ilnaturalismo e l’idealizzazione: da una latoegli prende spunto dalla realtà,dall’altro la trasforma per renderla piùdall’altro la trasforma per renderla piùbella del vero, più perfetta, idealizzata.Dal mondo antico recupera anche temimitologici, come Amore e Psiche, i dueamanti del racconto di Apuleio ai qualiCanova dedica una bellissima scultura.

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. Giuseppe Tinelli

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Anche quando i soggetti non sono tratti dalla

come nei monumenti funebri, le sue figure

sempre bellezze classiche e mitologiche, come

Borghese, sorella di Napoleone, rappresentata come

vincitrice o lo stesso Napoleone realizzato in bronzo

SETTECENTO prof. Giuseppe

vincitrice o lo stesso Napoleone realizzato in bronzo

vesti di Marte pacificatore.

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dalla mitologia,

figure ricordano

come Paolina

come Venere

bronzo nelle

. Giuseppe Tinelli

bronzo nelle

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LE TRE GRAZIE (1812-1816) - Antonio Canova (San Pietroburgo, Hermitage)

Dagli affreschi di Pompei

a Botticelli, da Raffaello a

Rubens fino a Canova il tema

SETTECENTO prof. Giuseppe

Rubens fino a Canova il tema

delle tre Grazie ha sempre

affascinato gli artisti. Si

tratta della raffigurazione delle

tre figlie di Zeus (Aglaia,

Eufrosine e Talia) che in

genere accompagnano Venere.

simboleggiano la castità, la

bellezza e l’amore e sono

protettrici degli artisti, in quantoprotettrici degli artisti, in quanto

da loro proviene tutto ciò che

c’è di bello nel mondo. Canova

le raffigura abbracciate e

disposte a circolo ma nessuna è

totalmente di Spalle.

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Antonio Canova (San Pietroburgo, Hermitage)

. Giuseppe Tinelli

Pompei, I sec d.C.

Botticelli, 1482

Rubens, 1638 Raffaello, 1501

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È un’opera

perfezionebellezza idealesenso di dolcecenda, formanomarmoreecreando effetti

SETTECENTO prof. Giuseppe

Le tre figure

co. La figuracandosi concompagne.di mani e di

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un’opera pienamente neoclassica: Canova raggiunge qui la

perfezione delle forme, il controllo delle passioni, un ideale diideale ed eterna. L’incrociarsi delle membra imprime undolce abbandono alle figure che, nel sostenersi a vi-

formano un unico gruppo di reciproci affetti. Le superficimarmoree sono estremamente levigate: la luce scorre su di esse

effetti di morbido chiaroscuro.

. Giuseppe Tinelli

figure sono legate tra loro e creano, infatti, un unico bloc-

figura centrale e quella a sinistra, inclinano il capo cer-con lo sguardo. La dea a destra guarda entrambe le sue

compagne. Il velo lega tra loro le tre donne così come l’intrecciodi braccia.

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