13_04_02_lastampa_pettinari

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64 . Giorno e Notte . LA STAMPA MARTEDÌ 2 APRILE 2013 T1 CV PR T2 Baretti Il film di Schipper con apericena alle 18,30 Serata frizzante e spiritosa al Jazz Club di piazza Valdo Fusi, dove alle 21,30 debuttano in Italia le Brigitte. In Francia le due ragazze, che si ispirano a Brigitte Bardot e Brigitte Fontaine, sommano il successo popolare certificato dalla conquista del disco di platino al sostegno della critica. Dietro l’ironia e la leggerezza di canzoni e presenza scenica, si tesse un raffinato mélange di chanson d’oltralpe, hip hop urbano, elettronica di ultima generazione, spruzzate vintage e intuito pop. L’evento fa parte della rassegna «Suona francese»; l’ingresso è gratuito. Tel: 011 / 882.939. [P.F.] Jazz Club Quelle donne suonano francese La canzone d’autore torinese è protagonista al Caffè della Caduta di via Bava 39, dove questa sera si esibisce Andrea Carlo Fardella. Chansonnier sensibile al fascino di Tim Buckley e propenso alla tinte intime dell’esistenzialismo, Fardella ha spesso intrecciato i propri destini con quelli del teatro. Ora torna alla forma canzone con uno show in assetto solitario, in cui la sua voce è accompagnata da una chitarra e da una piattaforma loop con cui crea in tempo reale sequenze di accordi, armonie e ritmi. Ingresso libero con offerte a cappello. Tel: 011 / 578.14.67. [P.F.] Caffè della Caduta L’esistenzialismo di Fardella Il viaggio di Francesco Pettinari della Scuola Holden nella narrazione d’Oltralpe fra Ottocento e Novecento si chiude oggi, dalle 18 alle 20 al Circolo dei Lettori, in via Bogino 9, con una lezione sullo scrittore parigino Georges Perec, membro di spicco del collettivo Oulipo (come Italo Calvino), le cui opere si basano sull’utilizzo di limitazioni formali, letterarie o matematiche. Si parlerà dell’oggettività fra reale e immaginario, all’insegna della catalogazione imposta dalla civiltà dei consumi e dalla cultura di massa. L’ingresso costa 12 euro. [N.P.] Circolo dei Lettori Si parla di Perec e delle sue tecniche I l reggae giamaicano è spesso minato da cliché che lo stanno emarginando. Sempre più spesso a tenere alta la bandiera della musica nata a Kingston con temi sociali e impegno civile sono così i musicisti europei, che della Giamaica vogliono prendersi solo il meglio. È il caso dei Pellicans, gruppo della Val Recensione/1 Il reggae europeo è più impegnato di quello giamaicano “Sono un’assassina travolta ogni sera da emozioni diverse” La Impacciatore protagonista dello spettacolo “E’ stato così” Al Gobetti va in scena il monologo che la inchioda alla sedia A ffrontare un per- sonaggio è sempre una sfida che por- ta l’attore a pesca- re le emozioni nel- la parte più profonda di sé. Ci vuole dunque un certo corag- gio a caricarsi addosso il ma- lessere di una confessione os- sessiva, il dolore e lo scatto re- pentino di una colpevolezza criminale nei confronti del proprio amato. Non ha dubbi Sabrina Impacciatore che, di- retta da Valerio Binasco, dà vo- ce e corpo a «E’ stato così» di Natalia Ginzburg, in debutto stasera al Gobetti e in pro- gramma fino a domenica nel cartellone dello Stabile (oggi e giovedì ore 19,30; mercoledì, venerdì e sabato ore 20,45 e do- menica ore 15,30, biglietto inte- ro a 25 euro e a 22 il ridotto). L’attrice romana - che sarà presente domani alla redazio- ne della Stampa per una video chat alle 15,30 ( disponibile in diretta su www.lastampa.it) - è cresciuta alla corte di Bon- compagni. E dopo tanti suc- cessi cinematografici (su tutti «L’ultimo bacio» e il sequel «Baciami ancora»), affronta un monologo denso e sentito. «Sul palco – racconta – mi tro- vo come su una sorta di pati- bolo che mi inchioda a una se- dia. Rimango immobile per tutto il tempo e vengo attra- versata dal testo e da emozio- ni ogni sera diverse. È una specie di esperimento che va in scena ogni di volta in manie- ra differente, cosa che sor- prende anche me». Ginzburg ha tratteggiato il ri- tratto di una donna straordi- nariamente intenso... «E’ un romanzo giovanile pub- blicato nel 1947, subito dopo la morte del marito. Le sue sono parole devastanti, meraviglio- se, dense di sfumature che sco- pro di giorno in giorno. È la storia di una disperazione, quella di una donna che, dopo continue umiliazioni e dopo es- sere stata costretta a vivere nella menzogna, si rende con- to di non poter più andare avanti. Lei è una sognatrice e realizza di non aver altra scelta che uccidere l’uomo che la umi- lia. È un viaggio nel dolore, nella passione d’amore, nell’ossessio- ne e nella gelosia». Una messa in scena che non può lasciare indifferenti? «Sì perchè il testo parla del biso- gno di essere amati, un senti- mento universale che ci acco- muna. Quello che succede sul palco non è soltanto una rappre- sentazione, ma un viaggio nel- l’animo umano, un’esperienza catartica per me che la vivo, ma anche per chi è in teatro». Come ha lavorato con Binasco? «E’ un regista che possiede un altissimo senso poetico, insieme abbiamo fatto una ricerca ap- profondita. Mi sono trovata di fronte a questa moglie assassina per disperazione che mi ha toc- cato nel profondo e Valerio ha creato una struttura per mette- re un freno alla mia emotività. Lui mi definisce un’ “attrice emotiva”. Se con altri attori è costretto a rompere le loro dife- se, con me ha dovuto arginare un fiume in piena. Mi ha dato una griglia a cui aggrapparmi per non perdermi. Lavorare con lui è stato meraviglioso». Da una moglie che uccide a Crocetta, donna modesta e maldestra, personaggio che interpreta in questi giorni al ci- nema in «Amiche da morire». Come si prepara a ruoli così dissimili? «La mia aspirazione è proprio quella di riuscire a rappresenta- re donne sempre diverse. Sono un’esploratrice della natura umana, quello che mi interessa è mettere in atto certe parti di me attraverso i personaggi. Binasco «Una storia devastante tratta dal romanzo della Ginzburg» DA OGGI A DOMENICA Chisone che personalizza il sound di Kingston. «Dancing Boy» è i loro secondo disco, prodotto da Rù Catania di Wah Companion e già con gli Africa Unite. Undici canzoni che alternano il reggae ortodosso di «He Cannot Handle It» ai rimandi folk di «A Word Up There», le dilata- zioni di «Short Dub» alla malinconia di «It’s Raining», punteggiata da una narrazione quasi rap. Un cd che fa primavera. P AOLO FERRARI Il regista Valerio Bina- sco è il regista di «E’ stato così» di Natalia Ginzburg Le Brigitte Andrea Fardella F. Pettinari P AGINE A CURA DI ANTONELLA AMAPANE E ANTONELLA TORRA Per le vostre segnalazioni [email protected] Intervista FRANCA CASSINE La rassegna di cinema invisibile «Portofranco» porta questa sera alle 21 al Baretti, in via Baretti 4, «Ein Freund von mir – Un mio amico» di Sebastian Schipper, in tedesco con sottotitoli in italiano. L’ingresso costa 3 euro, 10 o 15 euro con l’apericena servito dalle 18,30 da Rossorubino, in via Madama Cristina 21 (su prenotazione allo 011/65.02.183).

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64 .Giorno e Notte .

LA STAMPA

MARTEDÌ 2 APRILE 2013

T1 CV PR T2

Baretti

Il filmdiSchipperconapericena

alle 18,30

Serata frizzante espiritosa al Jazz Clubdi piazza Valdo Fusi,dove alle 21,30debuttano in Italia leBrigitte. In Francia ledue ragazze, che siispirano a BrigitteBardot e BrigitteFontaine, sommano il successo popolarecertificato dalla conquista del disco diplatino al sostegno della critica. Dietrol’ironia e la leggerezza di canzoni epresenza scenica, si tesse un raffinatomélange di chanson d’oltralpe, hip hopurbano, elettronica di ultima generazione,spruzzate vintage e intuito pop. L’eventofa parte della rassegna «Suona francese»;l’ingresso è gratuito. Tel: 011 / 882.939. [P.F.]

JazzClub

Quelledonnesuonanofrancese

La canzone d’autoretorinese èprotagonista al Caffèdella Caduta di viaBava 39, dove questasera si esibisceAndrea CarloFardella.Chansonnier sensibileal fascino di Tim Buckley e propenso allatinte intime dell’esistenzialismo, Fardellaha spesso intrecciato i propri destini conquelli del teatro. Ora torna alla formacanzone con uno show in assetto solitario,in cui la sua voce è accompagnata da unachitarra e da una piattaforma loop con cuicrea in tempo reale sequenze di accordi,armonie e ritmi. Ingresso libero conofferte a cappello. Tel: 011 / 578.14.67. [P.F.]

CaffèdellaCaduta

L’esistenzialismodiFardella

Il viaggio diFrancesco Pettinaridella Scuola Holdennella narrazioned’Oltralpe fraOttocento eNovecento si chiudeoggi, dalle 18 alle 20al Circolo dei Lettori,in via Bogino 9, con una lezione sulloscrittore parigino Georges Perec,membro di spicco del collettivo Oulipo(come Italo Calvino), le cui opere sibasano sull’utilizzo di limitazioniformali, letterarie o matematiche. Siparlerà dell’oggettività fra reale eimmaginario, all’insegna dellacatalogazione imposta dalla civiltà deiconsumi e dalla cultura di massa.L’ingresso costa 12 euro. [N.P.]

Circolodei Lettori

SiparladiPerecedellesuetecniche

Il reggae giamaicano è spesso minato dacliché che lo stanno emarginando. Semprepiù spesso a tenere alta la bandiera della

musica nata a Kingston con temi sociali eimpegno civile sono così i musicisti europei,che della Giamaica vogliono prendersi solo ilmeglio. È il caso dei Pellicans, gruppo della Val

Recensione/1

Il reggaeeuropeoèpiù impegnatodiquellogiamaicano

“Sonoun’assassinatravoltaogni sera

daemozionidiverse”LaImpacciatore protagonista dello spettacolo “E’ stato così”AlGobetti va in scena ilmonologo che la inchiodaalla sedia

Affrontare un per-sonaggio è sempreuna sfida che por-ta l’attore a pesca-re le emozioni nel-

la parte più profonda di sé. Civuole dunque un certo corag-gio a caricarsi addosso il ma-lessere di una confessione os-sessiva, il dolore e lo scatto re-pentino di una colpevolezzacriminale nei confronti delproprio amato. Non ha dubbiSabrina Impacciatore che, di-retta da Valerio Binasco, dà vo-ce e corpo a «E’ stato così» diNatalia Ginzburg, in debuttostasera al Gobetti e in pro-gramma fino a domenica nelcartellone dello Stabile (oggi egiovedì ore 19,30; mercoledì,venerdì e sabato ore 20,45 e do-menica ore 15,30, biglietto inte-ro a 25 euro e a 22 il ridotto).

L’attrice romana - che saràpresente domani alla redazio-ne della Stampa per una videochat alle 15,30 ( disponibile in

diretta su www.lastampa.it) -è cresciuta alla corte di Bon-compagni. E dopo tanti suc-cessi cinematografici (su tutti«L’ultimo bacio» e il sequel«Baciami ancora»), affrontaun monologo denso e sentito.«Sul palco – racconta – mi tro-vo come su una sorta di pati-bolo che mi inchioda a una se-dia. Rimango immobile pertutto il tempo e vengo attra-versata dal testo e da emozio-ni ogni sera diverse. È unaspecie di esperimento che vain scena ogni di volta in manie-ra differente, cosa che sor-prende anche me».

Ginzburghatratteggiato il ri-tratto di una donna straordi-nariamente intenso...

«E’ un romanzo giovanile pub-blicato nel 1947, subito dopo lamorte del marito. Le sue sonoparole devastanti, meraviglio-se, dense di sfumature che sco-pro di giorno in giorno. È lastoria di una disperazione,quella di una donna che, dopocontinue umiliazioni e dopo es-sere stata costretta a viverenella menzogna, si rende con-to di non poter più andareavanti. Lei è una sognatrice e

realizza di non aver altra sceltache uccidere l’uomo che la umi-lia. È un viaggio nel dolore, nellapassione d’amore, nell’ossessio-ne e nella gelosia».

Una messa in scena che nonpuò lasciare indifferenti?

«Sì perchè il testo parla del biso-gno di essere amati, un senti-mento universale che ci acco-muna. Quello che succede sulpalco non è soltanto una rappre-sentazione, ma un viaggio nel-l’animo umano, un’esperienzacatartica per me che la vivo, maanche per chi è in teatro».

ComehalavoratoconBinasco?«E’ un regista che possiede unaltissimo senso poetico, insiemeabbiamo fatto una ricerca ap-profondita. Mi sono trovata difronte a questa moglie assassinaper disperazione che mi ha toc-cato nel profondo e Valerio hacreato una struttura per mette-re un freno alla mia emotività.Lui mi definisce un’ “attriceemotiva”. Se con altri attori ècostretto a rompere le loro dife-se, con me ha dovuto arginareun fiume in piena. Mi ha datouna griglia a cui aggrapparmi

per non perdermi. Lavorare conlui è stato meraviglioso».

Da una moglie che uccide aCrocetta, donna modesta emaldestra, personaggio cheinterpreta inquestigiornial ci-nema in «Amiche da morire».Come si prepara a ruoli cosìdissimili?

«La mia aspirazione è proprioquella di riuscire a rappresenta-re donne sempre diverse. Sonoun’esploratrice della naturaumana, quello che mi interessa èmettere in atto certe parti di meattraverso i personaggi. Binasco

«Unastoriadevastantetrattadal romanzodellaGinzburg»

DA OGGI A DOMENICA

Chisone che personalizza il sound di Kingston.«Dancing Boy» è i loro secondo disco, prodottoda Rù Catania di Wah Companion e già con gliAfrica Unite. Undici canzoni che alternano ilreggae ortodosso di «He Cannot Handle It» airimandi folk di «A Word Up There», le dilata-zioni di «Short Dub» alla malinconia di «It’sRaining», punteggiata da una narrazione quasirap. Un cd che fa primavera.

PAOLO FERRARI

Il registaValerio Bina-

sco è il registadi «E’ stato

così»di NataliaGinzburg

Le Brigitte

Andrea Fardella

F. Pettinari

PAGINE A CURA DIANTONELLA AMAPANE E ANTONELLA TORRAPer levostre [email protected] Intervista

FRANCA CASSINE

La rassegnadi cinema invisibile«Portofranco»portaquestaseraalle21alBaretti, inviaBaretti4, «EinFreundvonmir–Unmioamico»diSebastianSchipper, intedescoconsottotitoli in italiano.L’ingressocosta3euro,10o15euroconl’apericenaservitodalle18,30daRossorubino, inviaMadamaCristina21(suprenotazioneallo011/65.02.183).