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Scuola secondaria statale di primo grado “A. Inveges” SCIACCA Anno scolastico 2015/2016 Piano dell’Offerta Formativa

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Scuola secondaria statale di primo grado

“A. Inveges”

SCIACCA

Anno scolastico 2015/2016

Piano

dell’Offerta

Formativa

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SCUOLA SECON

Via A. De Gasp

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Il P.O.F. (Carta dei servizi, Rego

elaborato dalla Prof.ssa Bonaccors

POF - Carta servizi – Regolament

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(Prof.ssa Vincenzina Bonaccorsi)

Elaborato dal Collegio Docent

Approvato dal Consiglio d’Isti

NDARIA STATALE DI PRIMO

“A. Inveges”

speri 8/A – tel. 0925 21331 – fax 0925 2

[email protected] - 92019 SCIACCA (A

ec: [email protected]

ndirizzo Internet: www.inveges.gov.it

O DELL’OFFERTA FORMATIVAAnno Scolastico 2015/16

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P.O.F. 2015/2016

INDICE Premessa: principi e finalità pag. 1

Riferimenti legislativi pag. 2

Memoria e progetto pag. 4

Identità della scuola: analisi del territorio e dei bisogni pag. 6

Analisi della scuola pag. 8

Storia della scuola: origine del nome – cenni storici pag. 8

Struttura dell’edificio pag. 9

Risorse della scuola: organigramma pag. 11

Personale docente pag. 12

Comitato di valutazione pag. 14

Consiglio d’Istituto pag. 14

Incarichi specifici e aggiuntivi del personale ATA pag. 15

Risorse materiali pag. 16

Risorse finanziarie pag. 17

Risorse professionali pag. 18

Staff di dirigenza pag. 18

Funzioni strumentali pag. 18

Attività funzionali all’insegnamento pag. 20

Organi collegiali pag. 23

Articolazione oraria pag. 24

Organizzazione e gestione della scuola pag. 26

Piano annuale delle attività pag. 26

Rapporto scuola-famiglia pag. 28

Rappresentanti dei genitori nei consigli di classe pag. 29

Criteri per garantire l’equità del servizio pag. 30

Organizzazione didattica pag. 32

La scuola del I ciclo: finalità generali pag. 33

Profilo delle competenze al termine del I ciclo d’istruzione pag. 34

Il Curricolo pag. 35

Competenze chiave europee pag. 36

Il curricolo per le competenze pag. 37

1. Comunicazione nella lingua madre: Italiano pag. 38

2. Comunicazione nelle lingue straniere pag. 43

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- Inglese pag. 43

- Francese pag. 46

3. Competenza in Matematica pag. 47

- Matematica pag. 47

4. Competenza di base in Scienze e tecnologia pag. 51

-Scienze pag. 51

-Tecnologia pag. 54

-Geografia pag. 57

5. Competenze chiave europee trasversali pag. 59

-Competenza digitale pag. 59

-Imparare ad imparare pag. 60

-Competenze sociali e civiche pag. 62

-Spirito di iniziativa e intraprendenza pag. 64

6. Consapevolezza ed espressione culturale pag. 66

-Storia pag. 66

-Musica pag. 69

-Arte e immagine pag. 70

-Educazione Fisica pag. 71

-Religione pag. 74

Metodologia pag. 76

Valutazione pag. 77

Criteri di valutazione e di verifica pag. 78

Griglia di valutazione del comportamento pag. 81

Certificazione delle competenze pag. 83

Valutazione degli alunni pag. 84

Griglia di valutazione di Religione pag. 87

Griglia di valutazione trasversale disciplinare - competenze orali pag. 88

Griglia di valutazione della prova scritta di Italiano pag. 89

Griglia di valutazione della prova scritta di Inglese e francese pag. 90

Griglia di valutazione della prova scritta di Inglese e francese per l’esame di

Stato pag. 91

Indicatori correzione compito di Matematica pag. 92

Obiettivi specifici di apprendimento: scheda di valutazione alunno pag. 93

Progetti per l’ampliamento del Curricolo: premessa pag. 97

Ampliamento offerta formativa pag. 99

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1. Continuità: laboratori con le classi quinte pag. 100

2. Orientamento pag. 101

3. Gruppo corale/strumentale pag. 102

4. Accoglienza pag. 102

5. “la mia Regione tra storia e cultura” pag. 103

6. Laboratorio creatività: “I talenti siamo noi” pag. 104

7. Avvio allo studio del pianoforte pag. 104

8. Incontro con l’autore pag. 104

9. La scuola al cinema pag. 105

10. Legalità: “insegnare a crescere” pag. 105

11. Sicurezza e prevenzione: “Noi scegliamo la sicurezza”” pag. 105

12. Alunni in biblioteca e/o in libreria pag. 106

13. Giochi matematici del Mediterraneo pag. 106

14. Viaggi d’istruzione pag. 107

15. Teatro in classe pag. 108

16. “Pallavolando” pag. 108

17. Basket - A.S.D. Icaro pag. 109

18. Danza sportiva pag. 109

19. Face/food pag. 110

20. Interventi di prevenzione, educazione e promozione alla salute pag. 110

21. Recupero/Potenziamento pag. 111

22. Progetto inclusione in rete: “Tutti all’opera” pag. 111

23. Altre identità: “ Il cinema che fa bene” pag. 111

24. Pronto soccorso pag. 112

25. Promozione e sviluppo della rete regionale dei centri di antidiscriminazione pag. 112

Manifestazioni e Concorsi pag. 112

Progetto PON: “In rete con la classe” pag. 115

Autoanalisi e valutazione d’istituto pag. 116

Formazione e aggiornamento del personale docente e ATA pag. 119

Piano di miglioramento: “Motivare, consolidare e potenziare per… migliorare” pag. 122

Integrazione ed Inclusività pag. 128

Piano per l’integrazione e inclusione degli alunni con bisogni speciali – aspetti

organizzativi e gestionali

pag. 130

Progetto d’Istituto per alunni con bisogni speciali pag. 135

Piano educativo individualizzato pag. 142

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Piano programmato alunni con disturbi evolutivi specifici pag. 149

Alunni in situazione di svantaggio socio-economico, linguistico, culturale pag. 151

Gruppo di lavoro G.L.I. pag. 153

Piano annuale per l’Inclusività: P.A.I pag. 154

Servizio per la Sicurezza pag. 164

Allegato: Il curricolo per competenze – classi prime

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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

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Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale che esplicita la

progettazione unitaria e complessiva della scuola secondaria statale di primo grado.

Esso è finalizzato a migliorare la qualità del servizio, sia sul piano dell'organizzazione

curriculare sia sul piano della progettazione extracurriculare riguardante iniziative rivolte

all'arricchimento dell'offerta formativa nei confronti degli allievi.

Il POF

♦ è un piano intenzionale e ragionato per la formazione degli allievi;

♦ è strumento-guida che, razionalizzando le energie esistenti, tende all’ottimizzazione

delle risorse umane e finanziarie;

♦ permette a docenti, alunni, famiglie e territorio di conoscere i contenuti essenziali, le

scelte educative ed organizzative della scuola;

♦ cerca di comunicare con chiarezza gli impegni che la scuola e tutte le componenti

coinvolte si assumono in piena responsabilità.

La Scuola secondaria statale di primo grado “A. Inveges”, nella sua impostazione

educativa e didattica, si propone di raggiungere le seguenti finalità:

PREMESSA: PRINCIPI e FINALITÀ

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P.O.F. 2015/2016

1. FORMAZIONE DELL’UOMO E DEL CITTADINO

• Promuovere la crescita umana, culturale e civile dell’alunno contribuendo allo

sviluppo armonico della personalità sia nella dimensione individuale sia in quella

sociale.

• Favorire una cultura progettuale innovativa e di qualità con l’utilizzo ottimale delle

risorse.

• Attuare progetti in sintonia con le richieste e i bisogni provenienti dalle famiglie e dal

territorio come ampliamento e qualificazione dell’Offerta Formativa.

• Rivolgere l’attenzione alla realtà socio - economica del territorio.

• Delineare la cornice educativa di riferimento, la mappa delle strutture culturali di

base, gli strumenti metodologici per acquisire la capacità di progettare il proprio

futuro culturale, sociale e lavorativo.

2. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

• Definire valori e saperi che possano risultare comuni a tutti i cittadini,

indipendentemente dalla condizione culturale, sociale, economica, dalla religione o

etnia di appartenenza.

3. EDUCARE AL BENESSERE

• Creare un ambiente sereno e culturalmente stimolante al fine di garantire il benessere

con se stessi e con gli altri.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI

Il presente Piano dell'Offerta Formativa costituisce il documento degli impegni che la nostra

scuola assume per garantire la qualità delle attività educative e la loro adeguatezza alle

esigenze degli alunni, attraverso l’attuazione dei principi dell’autonomia didattica,

organizzativa, di ricerca e di sperimentazione previsti dai seguenti documenti ministeriali:

1. il D.P.R. n.° 275 del 1999; l’applicazione delle indicazioni contenute nella legge di

riforma n.° 53 del 2003;

2. il Decreto Legislativo 19/02/2004; il Regolamento in materia di autonomia scolastica e le

Indicazioni per il curricolo con le modalità di accompagnamento della sperimentazione

per il biennio 2007/2009 ( D.M. del 31 luglio 2007 e C.M. n.°68 del 3 agosto 2007);

3. la Legge del 30 ottobre 2008 n. 169;

4. il D. P. R. n.° 89 del 20 marzo 2009;

5. la Revisione delle Indicazioni nazionali per il curriculo della scuola dell’infanzia e del

primo ciclo d’istruzione (C.M. n°. 31 del 18 aprile 2012) e successiva Bozza del 30

maggio 2012 ed infine il testo del 4 settembre 2012. Il testo definitivo è stato emanato il

16 novembre del 2012 sottoforma di Regolamento ministeriale, dopo aver sentito il

parere del Consiglio di Stato.

In particolare, il Regolamento dell’autonomia prevede, con l’art. 3, che le scuole elaborino un

“Piano dell’Offerta Formativa”, coerente con gli obiettivi generali dei diversi percorsi di

studi e rappresentativo delle scelte didattiche e organizzative. L’espressione “Piano

dell’Offerta Formativa” riprende l’espressione “Progetto di Istituto”, normalmente utilizzata

nelle scuole, e individua lo strumento unitario di programmazione, soprattutto al fine di

garantire a tutte le componenti della scuola la possibilità di partecipare alla sua elaborazione.

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P.O.F. 2015/2016

Gli alunni e le famiglie possono così fruire della preventiva e completa conoscenza

dell’Offerta Formativa, intesa come sintesi della progettazione educativa, curricolare,

extracurricolare e organizzativa, al fine di esercitare la libertà di scelta educativa.

Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) costituisce l’espressione massima dell’autonomia

didattica ed organizzativa della scuola ed è definito dal legislatore “documento fondamentale

costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche” che “esplicita la

progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole

adottano nell’ambito della loro autonomia”.

Lavorare al P.O.F. significa dunque imparare a compiere:

• analisi del contesto sociale e della domanda educativa;

• analisi dei bisogni formativi dei ragazzi;

• puntualizzazione degli obiettivi formativi;

• gestione delle scelte organizzative e metodologiche;

• momenti di verifica e di autovalutazione.

Il P.O.F. è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività

della scuola e delle scelte generali di gestione e amministrazione definiti dal Consiglio di

Istituto. Il Progetto trae ispirazione dalla Carta Costituzionale nell’assunzione dei principi cui

conformarsi: uguaglianza, imparzialità e regolarità, accoglienza ed integrazione, diritto di

scelta, obbligo scolastico, frequenza, partecipazione, efficienza, trasparenza, libertà

d’insegnamento enunciati negli articoli 3, 33 e 34.

Le indicazioni in esso contenute hanno valore vincolante sul piano pedagogico – didattico e

nei caratteri organizzativi, pertanto, le progettazioni curriculari dei singoli docenti saranno

elaborati in base agli orientamenti contenuti nel presente documento.

La Buona Scuola: riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione

Il DPR 275/1999 definisce con chiarezza scopi, natura e modelli organizzativi dell’istituzione

scolastica autonoma e dell’Offerta formativa.

La legge 107/2015 è intervenuta sull’art. 3, modificando il “piano dell’offerta formativa”che è

diventato Piano triennale dell’offerta formativa rivedibile annualmente che viene elaborato

dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi dati dal Dirigente e approvato dal Consiglio

di Istituto. L’elemento innovativo è costituito dall’istituzione di un “organico

dell’autonomia”.

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La scuola secondaria di primo grado “A. Inveges” nel corso degli ultimi anni ha maturato

esperienze significative sul piano educativo, didattico e professionale e sviluppato una cultura

del cambiamento che hanno consentito di perseguire obiettivi di qualità del servizio e di

raggiungere traguardi apprezzabili. Questa tradizione, consolidata nel tempo, costituisce la

trama della storia peculiare della nostra scuola ed è rintracciabile nei documenti

programmatici elaborati e diffusi in formato cartaceo o elettronico sui quali abbiamo

promosso il consenso tra i diversi interlocutori della scuola, in primo luogo delle famiglie

degli alunni.

Nel corso degli anni l’azione formativa della nostra scuola si è ispirata ad un quadro di valori

sociali emergenti quali la solidarietà, lo sviluppo, la tutela dei diritti umani, la difesa della

vita, la protezione dell’ambiente, l’orientamento e la mondialità. Per quanto riguarda

quest’ultimo valore, poiché non si può essere cittadini del mondo e dell’Europa, senza

sentirsi parte attiva della propria comunità locale e senza sentire le proprie radici e la propria

appartenenza, si è cercato sempre di basare l’insegnamento su due coordinate fondamentali:

� Un fruttuoso rapporto con il territorio e le comunità locali.

� La progettualità.

Si è sempre cercato di offrire, oltre alle conoscenze, competenze e abilità, forti qualità

morali e punti intellettuali di riferimento, necessari per capire il mondo in continua

trasformazione, per agire in maniera autonoma e responsabile, per orientarsi nel cambiamento

e affrontare un mondo a “complessità crescente”.

La Scuola secondaria statale di primo grado “A.Inveges” si propone di:

• approfondire e ridisegnare il proprio rapporto con la realtà, attraverso azioni e interventi

diretti all’alunno, che vede e considera come “un sistema integrato” in cui le componenti

percettivo - motorie, logiche-razionali, affettivo - sociale devono svilupparsi

armonicamente;

• individuare, vista la circolarità di rapporto tra scuola -formazione- società, i percorsi

formativi essenziali per l’aggancio dell’alunno con la società e finalizzati alla promozione

di attitudini ritenute oggi indispensabili per lo sviluppo della persona;

• sviluppare armonicamente la personalità dell’alunno in tutte le direzioni per poter agire in

maniera matura e responsabile;

• far acquisire un’immagine sempre più chiara e approfondita della realtà sociale;

• far maturare la coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno nel rispetto

dei valori fondamentali che stanno alla base della convivenza civile;

MEMORIA E PROGETTO

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• prevedere bisogni e disagi dei preadolescenti e intervenire prima che si trasformino in

disadattamenti e abbandoni;

• stabilire tra tutti i soggetti coinvolti una costruttiva relazione educativa.

Il filo conduttore, considerato l’elemento di raccordo fra le sollecitazioni provenienti dal

territorio, le competenze e le professionalità attuali, i bisogni dell’utenza e i cambiamenti in

atto nella scuola italiana è lo:

Il quadro complessivo afferente le finalità educative, la didattica, l’organizzazione e le attività

extracurriculari fanno riferimento ai seguenti indicatori fondamentali:

a) QUALITA’ delle relazioni interpersonali che realizzano lo star bene con se stessi, con

gli altri, con le istituzioni;

b) ELEVATI STANDARD COGNITIVI disciplinari e l’attenzione costante alla

dimensione meta cognitiva della conoscenza;

c) ATTIVITA’ POMERIDIANE sia integrative che complementari;

d) scuola come CENTRO DI PROMOZIONE CULTURALE, sociale e civile del

territorio.

CON SE STESSI

CON GLI ALTRI

CON L’AMBIENTE

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ANALISI DEL TERRITORIO

L’osservazione analitica del territorio in

cui la nostra Scuola opera ci mostra una

realtà complessa e contraddittoria. Infatti,

accanto alle grandi potenzialità naturali ed

artistiche troviamo numerosi e gravi

problemi.

Terreni fertili ed irrigui, mare, terme, un

ricco patrimonio artistico monumentale

storico sembrerebbe poter fare di Sciacca

un polo di sviluppo economico e sociale,

ma un’attenta analisi della realtà locale

rileva: larghe sacche di disoccupazione

intellettuale qualificata e non che

alimentano nuovi flussi migratori;

diffusione dell’uso di sostanze stupefacenti

ed alcoliche, scarso senso civico e modesta sensibilità culturale che si manifestano attraverso

il degrado ambientale, la trascuratezza verso i beni artistici, lo scarso rispetto delle regole di

convivenza civile.

La nostra società offre ai giovani falsi idoli da adorare, mette l’accento più sull’avere che

sull’essere. Tale vuoto spirituale è acuito anche dalle difficoltà di trovare un lavoro

gratificante e quindi genera frustrazione e disorientamento E’chiaro perciò che la nostra

scuola continui a sentire, come in verità ha sempre fatto, la responsabilità istituzionale di

intervenire in maniera forte ed incisiva nel processo di crescita formativa e culturale dei nostri

ragazzi, attraverso la scelta di obiettivi e metodologie che contribuiscono a modificare in

meglio la realtà territoriale sopra descritta.

ANALISI DEI BISOGNI

Il Collegio dei Docenti, partendo da un’analisi dell’attuale struttura sociale, politica,

economica e culturale di una società sottoposta a continue e veloci trasformazioni, ha rilevato:

• difficoltà comunicative interpersonali;

• cambiamento dei rapporti interpersonali all’interno dei nuclei familiari e conseguente

modificazione della figura del bambino, del ragazzo;

• accentuazione dei flussi migratori interni ed esterni con conseguenti problemi di

accettazione e di integrazione;

• necessità di maggiori prospettive e sicurezze nel campo del lavoro;

• necessità di un approccio guidato alle tecnologie multimediali;

• forte presenza dei mezzi di comunicazione di massa;

• diffusione dell’esperienza mediata e conseguente necessità di ritrovare la propria identità

personale;

• rivalutazione del territorio.

IDENTITA’ DELLA SCUOLA

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Da quest’analisi scaturisce l’immagine di un ragazzo che presenta particolari e fondamentali

bisogni:

• stare insieme, conoscersi e comunicare;

• operare in gruppo e sentirsi parte integrante di un gruppo;

• vivere felicemente nel proprio ambiente, conoscerlo, apprezzarlo e rispettarlo;

• acquisire una mentalità critica e rafforzare la propria identità personale;

• possedere competenze di base: acquisire conoscenze, abilità e competenze;

• possedere competenze trasversali.

La presenza nel territorio di numerose scuole di istruzione di secondaria di 2° grado e di varie

agenzie, quali gli Enti Locali, l’ASP, l’Azienda Autonoma delle Terme e quella di Cura,

Soggiorno e Turismo, l’AVIS, l’ESA, gli uffici giudiziari, i Vigili del fuoco, le TV locali

private, le Associazioni di volontariato e a carattere ricreativo-culturale (Lega Navale, Circolo

Nautico), con il quale già in passato abbiamo proficuamente collaborato, ci stimolano a

progettare delle attività che permettano ai nostri alunni di poter leggere con chiarezza e spirito

critico la realtà circostante, sulla quale, da adulti, saranno chiamati ad intervenire.

I settori economici, le associazioni ed i centri di aggregazione presenti nel territorio sono i

seguenti:

• attività primaria: agricoltura, allevamento e pesca, con l’importante presenza del

mercato ittico ed ortofrutticolo;

• attività secondaria: artigianato di ceramica, cuoio, legno, ferro, cucito e ricamo, industria

di laterizi, industria ittica - conserviera, cantine sociali, oleifici, cooperative agricole,

mobilifici;

• attività terziaria: Comune, Ufficio delle Entrate, Ente Acquedotti, Condotta Agraria,

Esa, I.N.P.S, Enel, Poste e Telecomunicazioni, Uffici giudiziari, agenzie turistiche,

Azienda di Cura Soggiorno e Turismo, Azienda Autonoma delle Terme, ASP,

Poliambulatorio, Azienda ospedaliera, ristoranti, pizzerie, centri commerciali, alberghi,

paninoteche, orfanotrofi, banche, tipografie, cinema, scuole di ogni ordine e grado, E.P.T

(ente provinciale turismo), emittenti televisive e radiofoniche locali, agenzie operanti nel

campo dell’informatica.

Centri Sportivi: stadio, palestre, campi da tennis, campi di bocce e di calcetto, piscine,

scuole di ballo classico e moderno, associazioni sportive.

Centri di cultura e aggregazioni: associazioni musicali, di carristi e di volontariato, circoli

di cultura, Parrocchie, Biblioteca comunale.

Patrimonio Artistico - Monumentale: Chiese, Monasteri, Case e Palazzi storici, Mura e

Porte, Museo Scaglione, Antiquarium, Castello Luna, Castello Incantato ed Edifici civili.

Feste popolari: la Madonna del Soccorso, festa di San Pietro e Paolo, carnevale, Pasqua,

sagra dell’agricoltura, “Sceusa”, festa di San Calogero.

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ANALISI DELLA SCUOLA

Nel contesto del territorio saccense la nostra scuola occupa, nella fascia dell’obbligo, un posto

abbastanza rilevante, com’è dimostrato dall’elevato numero di alunni iscritti. Il nostro bacino

di utenza è eterogeneo: la maggior parte dei genitori dei nostri alunni lavora nel settore

terziario, pur non mancando esponenti del settore primario e secondario. C’è da osservare,

però, che pur nell’eterogeneità degli ambienti di provenienza, sia gli alunni sia i genitori sono

accomunati da un atteggiamento positivo nei riguardi della Scuola che si manifesta, da parte

dei primi, con un comportamento nel complesso abbastanza aperto e responsabile e, da parte

delle famiglie, con una certa sollecitudine verso i problemi dei figli e della scuola, dalla quale

si aspettano solide basi per il proseguimento degli studi.

STORIA DELLA SCUOLA

LE ORIGINI DEL NOME INVEGES

La nostra scuola è stata intitolata nei primi anni '50 in memoria dello storico saccense

Agostino Inveges. Nato nel 1595 da una famiglia nobile passò parte

della sua giovinezza sotto la custodia dei monaci gesuiti,

proseguendo gli studi nei loro monasteri, prima a Sciacca e poi a

Palermo. Terminati gli studi, decise di continuare la missione di

gesuita e cominciò a insegnare nei loro collegi filosofia e teologia. A

causa della sua gracilità, non poté più rimanere nell'ordine gesuita e

quindi decise di tornare al secolo, proseguendo la sua vita di studioso

a Palermo. Morì nell'aprile del 1677 e fu sepolto nella Chiesa

dell'Olivella. Oltre alla nostra scuola gli furono intestati cortili,

palazzi, vie, ed un oleastro. Autore di “Annali di Palermo”,

”Cartagine Sicula”, “Storia della città di Caccamo”, “Sicilia titolata ed armata di cavalieri”,

”Istoria sacra del Paradiso Terrestre e di Santa Innocenza” e altre opere ancora di indubbio

valore storico e culturale. Molte delle sue opere sono state scritte a Sciacca, ove soleva

passare in solitudine alcuni mesi dell’anno presso la villa di sua proprietà in contrada

Scunchipane, accanto alla quale esiste ancora un gigantesco albero, detto oleastro “Inveges”.

Nel 2011 la nostra scuola ha dedicato una Giornata di studio sulla figura e sull’opera

dell’illustre storico saccense, che dopo il Fazello è uno degli illustri eruditi storici siciliani del

secolo XVII.

CENNI STORICI

La Scuola secondaria statale di primo grado “A. Inveges”, già scuola media inferiore, in atto

affidata alla dirigenza dell’ Arch. Giovanni Marino, è stata istituita nel 1863/64 a seguito della

legge Casati (R.D. 1959) e confermata dalla Riforma Gentile (1923), come ginnasio inferiore

(primo segmento triennale) del Regio Ginnasio “T. Fazello”, così come documentano gli atti

della scuola.

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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

P.O.F. 2015/2016

Negli anni Quaranta diventa senza denominazione specifica, “Regia Scuola Media” e poi

“Scuola Media Governativa”. Con l’incarico di preside nell’anno scolastico 1942/43 al prof.

Michele Vitale, la scuola sarà intitolata allo storico saccense Agostino Inveges, con la

definizione di “Scuola Media Statale A. Inveges”.

Subentra alla direzione nell’a.s. 1953/54, come preside di ruolo, la prof.ssa Maria Addamo

fino all’a.s. 1954/55. All’epoca la scuola era ubicata nei locali dell’ex convento di S.

Francesco (ex caserma Giannettino) di via delle Terme. Successivamente passò ad operare,

sempre in zona Porta Bagni, in viale della Vittoria nell’attuale sede del 2° Circolo delle

Scuole Elementari Sant’Agostino.

Nell’anno scolastico 1970/71sotto la direzione del preside prof. Salvatore Galluzzo, troverà

la sua sistemazione definitiva in Via Alcide De Gasperi, zona Rocca dei Fiori, che allora

costituiva estrema periferia del paese. Oggi la notevole espansione edilizia della zona ha fatto

sì che la Scuola secondaria statale di primo grado “A.Inveges” si trovi inglobata assieme al

Liceo Classico, al Liceo Artistico e all’Ufficio centrale delle Poste in una strada importante,

dove bar e negozi di ogni genere sono sorti numerosi.

Alla direzione della scuola si sono succeduti i seguenti presidi e dirigenti scolastici (così

denominati dall’anno 2000):

1. Michele Vitale ( A.S. 1942/43 - 1952/53)

2. Addamo Maria (A.S. 1953/54 – 1954/55)

3. Speziale Simone (A.S. 1955/56 - 1963/64)

4. Ferrara Domenico (A.S. 1964/65)

5. Galluzzo Salvatore (A.S. 1965/66 - 1988/89)

6. Daina Michele ( A.S. 1989/90 - 1993/94)

7. Puleo Vincenzo ( A.S. 1994/95 - 1999/2000)

8. Bono Vincenzo ( A.S. 2000/01 - 2002/03)

9. Barbera Salvatore ( A.S. 2003/04)

10. Marino Filippo ( A.S. 2004/05)

11. Marino Giovanni ( A.S. 2005/06 a tutt’oggi)

STRUTTURA DELL’EDIFICIO

L’Istituto è stato costruito negli anni ’60 con struttura

portante in muratura, ha ampie finestre nei corridoi e nelle

aule che ne assicurano l’illuminazione naturale.

L’edificio scolastico si articola su tre piani più un piano

cantinato ed è dotato complessivamente di 30 aule di

diversa grandezza di cui 28 sono utilizzate per

l’insegnamento, una per il sostegno e un’altra per il

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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

P.O.F. 2015/2016

laboratorio musicale, intitolato al prof. Vito Fazio.

La scuola, oltre ad uno spazioso ed accogliente ingresso principale a cui si accede da

un’ampia scalinata, ha due ingressi secondari, uno dei quali immette direttamente nei corridoi

del piano terra della scuola consentendo ai ragazzi

disabili di non avere difficoltà nel superamento di

barriere architettoniche.

Al piano terra, oltre ad alcune aule, si trovano la

dirigenza, la segreteria, il laboratorio di informatica,

biblioteca multimediale il laboratorio di musica, l’aula

per il sostegno, la palestra e la sala degli insegnanti.

Ogni locale è provvisto di norme per l’evacuazione in

caso di incendio e di planimetria con l’indicazione delle

vie di fuga.

L’esterno dell’edificio è recintato su tutti i lati dell’area ed è provvisto di più slarghi che,

insieme ad un ampio atrio per la ricreazione, rappresentano i punti di raccolta dei ragazzi

durante le prove di evacuazione. In seguito, all’incremento della popolazione scolastica alcuni

locali sono stati ampliati per accogliere gli allievi.

Su ogni piano dell’edificio sono dislocati servizi igienici

curati dal personale ausiliario della scuola. Un ampio

atrio scoperto, annesso all’edificio dal lato sud, consente

ai ragazzi, durante l’intervallo ricreativo, di muoversi

liberamente al riparo dai pericoli della strada e sempre

sotto diretta sorveglianza dei docenti.

La palestra coperta, spaziosissima e arieggiata, è

provvista di insonorizzazione in gomma con campo di

volley e mini basket. L’adeguata attrezzatura consente lo svolgimento articolato delle lezioni

di educazione fisica, come pure gli allenamenti pomeridiani per le attività previste da progetti

speciali.

La scuola per adeguarsi alle varie normative si è adoperata a realizzare strutture e impianti che

rispettino le norme di sicurezza (D.L.vo 81/08): sono state costruite due scale antincendio che

consentono l’evacuazione per tutti i piani. Il tetto della scuola è stato utilizzato per l’impianto

fotovoltaico per il fabbisogno della scuola. Con i finanziamenti dei Fondi europei, la scuola si

è dotata di finestre insonorizzate e di un ampio ascensore che permette a tutti, ma soprattutto

ai diversamente abili, di poter accedere ai piani superiori.

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11 Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

P.O.F. 2015/2016

ORGANIGRAMMA

Numero classi 28

10 prime – 9 seconde – 9 terze

ALUNNI

Classi Maschi Femmine Totale H DSA

Prime 109 111 220 5 2

Seconde 89 106 195 5 2

Terze 119 101 220 3 2

Totale 334 319 635 13 6

DOCENTI

Docenti N. 69

Docenti di lettere N. 16

Docenti di scienze matematiche N. 10

Docenti di lingua straniera N. 9: 5 (inglese) + 4 (francese)

Docenti di tecnologia N. 4

Docenti di arte ed immagine N. 4

Docenti di musica N. 4

Docenti di religione cattolica N. 3

Docenti di educazione fisica N. 4

Docenti di sostegno N. 10

Docenti potenziamento fase C N. 5

PERSONALE ATA

D.G.S.A. Dott. Bongiorno Ivan

Assistenti amministrativi N. 4

Collaboratori scolastici N. 8

RIORSE DELLA SCUOLA

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12 Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

P.O.F. 2015/2016

PERSONALE DOCENTE

DOCENTE DISCIPLINA CORSO

1) ALESSI BALDASSARE Sostegno 1C

2) ARANCIO IVANA GIOVANNA Sostegno 1B+1E

3) ARCURI GIUSEPPINA Scienze Matem. 1 L + corso C + 3D

4) BONACCORSI VINCENZINA Lettere 1F (ita + storia+app.) + 2G

5) BONO VALERIA Lettere 1D+ Geo corso E + Geo 2D

6) BRUCCOLERI GAETANO Ed. Fisica Organico di potenziamento (fase C)

7) BRUNO FLORIO ROSA Sostegno 1F+2H+3I

8) CAFÀ LOREDANA Lettere 3F+ 2D (ita+storia+ app.)

9) CANNELLA RICCARDO Lettere 2C+3 B (ita+storia+app.)

10) CAPPELLO VITO Musica Corso E-F-G

11) CIACCIO ANNAMARIA Arte e immagine Organico di potenziamento (fase C)

12) CIACCIO LUIGI Arte e immagine 2A

13) CINÀ ALFONSINA Lettere 3D +1I (ita+storia+app.)

14) CIRLINCIONE GIUSEPPE Musica 1 L

15) COLLICA MARIA Lettere 1G + 3E (ita+storia+app.)

16) CONTI SABRINA V. Lettere 2A+ 1B (ita+storia+app.)

17) CURRERI MARIA GRAZIA Sostegno 1H

18) CURTO PELLE LORENZO Musica Organico di potenziamento (fase C)

19) DI BONA ANGELA ANNA M. Lettere 2H+ 3I (ita+storia+app.)

20) DI MARTINO PIERINA Lettere 3A+ 2B (ita+storia+app.)

21) DI PAOLA CALOGERA Francese 1L

22) DIMINO ROSITA Lettere Geo corso B+1H

23) DULCIMASCOLO CATERINA Francese Corsi A – D – E

24) FERRARA ACCURSIA Religione Cattolica Corsi A- B- C- D- E- F

25) FODALE MARIA ANTONIETTA Sostegno 3F

26) GIORGI FRANCESCO Ed. Fisica Corsi G – H – 1I +3I+1L

27) GRISAFI CALOGERA Musica Corso H – I – D

28) GRISAFI CATERINA Francese Corsi B – C – G

29) GUARDINO GIUSEPPA Inglese Corsi A – H

30) LA ROCCA ACCURSIO Scienze Matem. Corso G + 1E

31) LETO ANTONINO VINCENZO Arte e immagine Corsi D-F-G

32) LI PETRI ANTONIA MARIA Scienze Matem. Corso D +1F

33) LO MONACO GIUSEPPINA Inglese Corso B +1L

34) LOMBARDO ROSALIA Lettere 1A +2F (ita+storia+app.)

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13 Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

P.O.F. 2015/2016

35) LUNDARI FRANCESCA Sostegno 2D

36) LUPO MARIA GRAZIA Ed. Fisica 2I

37) MACALUSO FRANCO Arte e immagine Corsi C – H +1L+1A+3A

38) MAGGIO GERO Lettere 3C + 1E (ita+storia+app.)

39) MALTESE MARIA GABRIELLA Scienze Matem. 1B+3B

40) MANISCALCO CALOGERA Religione Cattolica Corsi G-H-I

41) MARCHESE VINCENZO Tecnologia Corsi B-D-G

42) MARINO M. ALESSANDRA Lettere 2I + geo 1F+ 2F+1I + 3I

43) MIRABILE GASPARE Inglese Corsi D-E

44) MISURACA INELLA Scienze Matem. 2B+3B+2C+3C+2D+2H+3H

45) MONTALBANO ANTONELLA Inglese C – I

46) MONTALBANO ANTONIETTA Scienze Matem. Corso A +1B

47) MONTALBANO MARIA TERESA Religione Cattolica 1L

48) MUSSO DOMENICO Tecnologia 2H

49) PERRICONE GIORGINA Tecnologia Corsi F+ I + 1L+1H+3H

50) PULLARA PAOLINO ANDREA Sostegno 2B-2E

51) PUTRONE ANNA Scienze Matem. Corso H+2I+3I

52) RAGUSA IGNAZIA Inglese Corsi F – G

53) RAITANO ROSA Inglese Organico di potenziamento (fase C)

54) RESTIVO ANTONIO Scienze motorie Corsi A – B – C

55) SACCO MARIA TERESA Francese Corsi F – H – I

56) SANTANGELO PIETRA Scienze Matem. Corso E+2G+3G

57) SCHITTONE PAOLA Lettere 1C –2E (ita+storia+app.)

58) SCIACCHITANO MARGHERITA Scienze Matem. Corso F+2A+3A

59) TESTONI MARIO Tecnologia Corsi A – C – E

60) TOTO PAOLINA Lettere 3G +1H (ita+storia+app.)

61) TRAFFICANTE ANNA Ed.fisica Corsi D – E - F

62) TULONE ALFONSO Sostegno 2E+1B

63) TULONE MARIA Lettere 3H (ita+storia+app.) – 1L

64) TULONE MARIA TERESA Sostegno 2F

65) TURCO MARIAELENA Sostegno Organico di potenziamento (fase C)

66) VASSALLO ANTONINO Musica Corsi A – B – C

67) VINCI ENZA Sostegno 3D 68) VITALE CALOGERA Scienze Matem. Corso I+1C 69) ZONTER ROBERTO Arte e immagine Corsi B-I-E

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14 Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

P.O.F. 2015/2016

COMITATO DI VALUTAZIONE (comma 129 della Legge 107/2015 )

COMPONENTI

Arch. Marino Giovanni Dirigente scolastico Presidente

Di Bona Angela Docente Componente

Testoni Mario " "

Bonaccorsi Vincenzina " "

Colletti Girolamo Genitore Componente

Fazio Francesca " “

USR Componente esterno

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Rappresentanti dei genitori Sig. Raso Salvatore

Sig.ra Montalbano Maria Rita

Sig.ra Muscarnera Caterina

Sig.ra Rizzuto Vita

Sig. Di Prima Ignazio

Sig.ra Alongi Annalisa

Sig. Raso Salvatore

Presidente Sig. Bilello Alberto

Vice presidente Sig. Benfari Michele

Dirigente Scolastico (membro di diritto) Arch. Marino Giovanni

Rappresentanti dei docenti Prof. Cannella Riccardo

Prof.ssa Collica Maria

Prof.ssa Cafà Loredana

Prof. Macaluso Franco

Prof.ssa Di Bona Angela

Prof.ssa Schittone Paola

Prof.ssa Perricone Giorgina

Segretaria Prof.ssa Tulone Maria

Rappresentanti del personale A.T.A. Sig.ra Cusenza Caterina

Sig.ra Costa Giuseppe

GIUNTA ESECUTIVA

Dirigente Scolastico Arch. Marino Giovanni Presidente

D. G. S. A. Dott.. Bongiorno Ivan Segretario

Docente Prof. Cannella Riccardo

Genitori Sig.ra Alongi Annalisa

Sig.ra Muscarnera Caterina

A.T.A. Sig. ra Cusenza Caterina

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15 Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

P.O.F. 2015/2016

INCARICHI SPECIFICI: Area - Assistenti amministrativi

COMPETENZA

Art. 7 - Coordinamento area e sostituzione D.S.G.A.

Art. 7 - Coordinamento personale

Art. 7 - Collaborazione ufficio D.S. e D.S.G.A.

a) Attuazione POF e rinnovo graduatorie Istituto

b) Attività supporto rinnovo inventario

COMPETENZA

Art. 7 - Assistenza alunni diversamente abili e primo soccorso

Igiene personale alunni/e

supporto alunni diversamente abili

Distribuzione materiale di pulizia

Piccola manutenzione

Attività supporto personale

Amm.vo rinnovo inventario

INCARICHI AGGIUNTIVI: Collaboratori Scolastici

a) Accoglienza portineria b) Accoglienza portineria (supporto principale) c) Accoglienza portineria (supporto secondario) d) Duplicazione atti (fotocopie) e) Notifica supplenze docenti

f) Intensificazione sost. collega assente

g) Commissioni esterne (titolare) h) Commissioni esterne (supplente) i) Sistemazione palestra/Amplificazione

j) Gestione laboratorio manutenzione

k) Vigilanza esterna pausa ricreazione

l) Lavoro straordinario

INCARICHI AGGIUNTIVI: Assistenti amministrativi

a) Intensificazione progetti POF

b) Intensificazione progetti POF

c) Intensificazione viaggi d’istruzione

d) Intensificazione elezioni organi collegiali

e) Straordinario

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16 Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

P.O.F. 2015/2016

RISORSE MATERIALI

• N. 28 aule di diversa grandezza.

• Un ingresso principale spazioso ed accogliente.

• Due ingressi secondari.

• La dirigenza.

• La segreteria.

• La stanza del D.S.G.A.

• Il laboratorio di informatica.

• La palestra

• La sala dei docenti con postazione PC.

• Aula per il sostegno

• Laboratorio musicale “Vito Fazio”

• Un ampio atrio scoperto per l’intervallo ricreativo degli alunni.

• Due scale antincendio e un ascensore.

• Su ogni piano dell’edificio sono dislocati servizi igienici per gli alunni e per il personale.

La nostra scuola mette a disposizione ai docenti e agli alunni i seguenti strumenti:

- Registratori - Tastiere

- Pianoforte - Chitarre

- Flauti – Diamoniche

- Materiale per il laboratorio scientifico

- Cartine geografiche

- Videoregistratori

- Lavagne interattive multimediali (LIM) con linea ISDN – ADSL e fax.

- Lettori CD e DVD

- Impianto di amplificazione

- Foto camera digitale - Video camera digitale

- Videoproiettori

- Fotocopiatrici

- Computer multimediali con collegamento ad internet e stampanti.

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17 Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

P.O.F. 2015/2016

RISORSE FINANZIARIE

Le risorse finanziarie dell'Istituzione scolastica sono finalizzate a garantire il necessario

supporto alla realizzazione del progetto formativo della scuola ed al funzionamento della

stessa; sono gestite nel rispetto delle procedure che regolano la gestione dei Bilanci dello

Stato e secondo criteri di trasparenza.

Gli impegni di spesa avvengono secondo le priorità individuate e condivise dagli Organi

Collegiali e secondo i seguenti criteri:

- soddisfazione dei bisogni formativi degli alunni soprattutto per quanto attiene lo sviluppo

di competenze sociali, linguistiche, informatiche;

- ampliamento delle infrastrutture informatiche per la didattica ed i servizi amministrativi;

- sviluppo e valorizzazione di tutte le risorse umane presenti nella scuola;

- sviluppo delle attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro;

- riconoscimento dei maggiori impegni dei docenti, collaboratori, referenti, personale

amministrativo ed ausiliario;

- sostegno allo sviluppo professionale per migliorare i processi di insegnamento-

apprendimento;

- arricchimento dell’attività didattica con esperti esterni.

Tali risorse provengono:

a. dallo Stato e dalla Regione per: il funzionamento amministrativo - didattico; il pagamento

degli stipendi ed oneri accessori del personale supplente; i compensi e relativi oneri per le

attività aggiuntive del personale; il finanziamento di progetti didattici speciali;

b. dagli Enti Locali per: contributo per le spese di funzionamento (telefono, edilizia

scolastica, pulizia ecc.);

c. dalla Programmazione dei Fondi Strutturali 2014/2020 - Presentazione delle proposte

relative alle Azioni previste dai Programmi Operativi Nazionali: “Competenze per lo

Sviluppo” finanziato con il FSE e “Ambienti per l’Apprendimento” finanziato con il

FESR.

d. da Fondi europei;

e. da contributi privati;

f. dalle famiglie relativamente a: assicurazione degli alunni; costo del libretto di

giustificazione delle assenze; spese varie (cappellino, fotocopie, schede di valutazione,

servizio telematico e sms); visite guidate e viaggi d’istruzione; particolari attività

occasionali per integrare le risorse a disposizione; ogni altro bisogno condiviso dalle

famiglie. In ogni caso le quote a carico delle famiglie sono modeste e non sono motivo di

esclusione degli alunni dalle attività.

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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges” P.O.F. 2015/2016

STAFF DI DIRIGENZA

Dirigente Scolastico: Arch. Marino Giovanni Assicura la gestione unitaria della scuola, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. 1° Docente collaboratore: Prof. Cannella Riccardo

2° Docente collaboratore: Prof.ssa Tulone Maria

FUNZIONI STRUMENTALI Il collegio dei docenti ha deliberato l’attivazione di quattro aree ciascuna delle quali è suddivisa in due sottoaree per un numero complessivo di otto funzioni strumentali. Ciascun membro dello staff organizzerà l’attività in piena autonomia, secondo criteri d’efficienza e di efficacia.

FUNZIONI STRUMENTALI AREA/SOTTO AREA DESCRIZIONE COMPITI DOCENTE

1 GESTIONE DEL POF- AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

A. GESTIONE DEL

POF- CARTA DEI

SERVIZI E

REGOLAMENTI AUTOVALUTAZIONE

D’ISTITUTO

Aggiornamento: POF- Carta dei Servizi-Regolamento d’istituto

- Raccogliere dati, documenti; - rielaborare il Piano dell’Offerta

Formativa (contenuti, impostazione grafica e/o multimediale, internet o cd);

- rielaborare la Carta dei servizi e i regolamenti interni.

BONACCORSI VINCENZINA

Documentazione e gestione

- Controllare la coerenza; - gestire la documentazione delle

esperienze; - promuovere interventi di ricerca-azione.

Monitoraggio Autovalutazione d’istituto

- predisporre e somministrare questionari, analizzare i dati, valutare i risultati e la qualità del servizio (autoanalisi d’Istituto)

B. PROGETTI ED

ATTIVITÀ POF EDUCAZIONE

STORICO-ARTISTICO-AMBIENTALE

Informazione, supporto, raccolta, programmazione, monitoraggio continuo progetti

- Istruire e analizzare la fattibilità dei progetti presentati in coerenza al POF;

- coordinare e supportare i responsabili attraverso incontri per una corretta elaborazione dei progetti;

- coordinare il monitoraggio dei tempi e delle modalità per la realizzazione dei

- progetti; - calendarizzare le attività

extracurriculari; - monitorare gli esiti finali e le ore

effettive svolte; - curare la scheda finanziaria (preventivo

e consuntivo).

DI MARTINO

PIERINA

Iniziative educative storico – artistico e ambientali

- promuovere e partecipare alle iniziative territoriali;

- stimolare la conoscenza del territorio.

2 BISOGNI FORMATIVI E SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI

A. BISOGNI FORMATIVI DEI DOCENTI

Documentazione didattica informatizzata;

- Utilizzare le nuove tecnologie per la documentazione educativo - didattica;

- Controllare e produrre strumenti utili;

CAFÀ LOREDANA

RISORSE PROFESSIONALI

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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges” P.O.F. 2015/2016

accoglienza docenti; bisogni formativi; piano aggiornamento e formazione.

- predisporre il piano di lavoro coordinato; - curare la documentazione educativa e

didattica; - predisporre la modulistica e materiali

didattici informatizzati; - somministrare e raccogliere i dati; - rapportarsi con i coordinatori di classe; - Supportare l’informazione sulla gestione

delle classi e sulla organizzazione - Rilevare i bisogni di formazione /

aggiornamento - Predisporre il piano annuale di

aggiornamento e formazione e seguirne le fasi.

B. SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI

Registro digitale, scrutini informatizzati. Gestione della posta e-mail e materiali informatici del sito web.

- Curare la gestione del registro digitale - gestire il software degli scrutini e curarne

l’aggiornamento; - coordinare e supportare i docenti

nell’utilizzo delle nuove tecnologie per lo svolgimento degli scrutini ed esami informatizzati;

- cooperare con la segreteria per l’assemblaggio e la stampa dei dati e curarne la riservatezza.

- Fornire gli account ai docenti che ne facciano richiesta e gestire la posta elettronica.

TESTONI MARIO

3 INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI

A. SERVIZI PER GLI STUDENTI

Tutoraggio – Supporto prove Invalsi

− Coordinare le attività di tutoraggio; − seguire con opportune strategie particolari

casi di alunni per ottenere il successo formativo;

− Collaborare al monitoraggio delle valutazioni delle prove Invalsi.

SCHITTONE PAOLA

Scuola – Famiglia − Coordinare i rapporti tra scuola e famiglia;

− informare-monitorare attese e richieste; − operare consulenza .

Vigilanza obbligo scolastico − Dispersione scolastica

Svantaggio - attività di recupero, potenziamento ed integrazione

− Coordinare iniziative per favorire il successo scolastico: svantaggio - integrazione - recupero - intercultura

B. SUPPORTO AGLI STUDENTI

Informazione, somministrazione, raccolta prove e monitoraggio dati scrutini ed esami – Prove INVALSI

− Rilevare, analizzare e comparare i dati degli esiti trimestrali e finali di tutte le classi;

− rapportare gli esiti finali degli esami con le valutazioni riportate nelle scuole superiori;

− Coordinare e monitorare le valutazioni delle prove Invalsi

DI BONA ANGELA

Accoglienza-Continuità-Orientamento

− Verificare l’obbligo e le fasi di passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di 1° grado e per la prosecuzione nella secondaria di 2° grado;

− curare il monitoraggio dei progetti di orientamento scolastico e professionale;

− Coordinare la Commissione Continuità e orientamento.

4 RELAZIONI CON IL TERRITORIO E PROGETTI EDUCATIVI

Rapporti con enti - Contattare e relazionare con gli Enti,

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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges” P.O.F. 2015/2016

A. RAPPORTI E PROGETTI CON ENTI E ASSOCIAZIONI

pubblici e privati

condurre intese e accordi per migliorare l’offerta formativa per meglio interagire con il territorio;

- mettersi in contatto con gli Enti che finanziano progetti o con le associazioni che cooperano per la presentazione degli stessi;

COLLICA MARIA

Coordinamento delle attività extracurriculari

- Organizzare e coordinare gli eventi extracurriculari programmati.

Progetti gemellaggi, accordi rete e protocolli d’intesa Educazione sanitaria, alimentare, alla salute e prevenzione alcool, droga e fumo

- Contattare con l’esterno, anche a mezzo rete Internet, per reperimento fondi e progetti;

- aggiornare, illustrare e supportare i docenti nella preparazione dei progetti da sottoporre all’approvazione degli OO.CC. e/o degli Enti promotori;

- collegarsi in rete con altre scuole e/o Associazioni per interagire con loro al fine di ampliare l’offerta formativa.

− Contattare l’ASP per programmare incontri con i ragazzi sulle problematiche giovanili.

- Promuovere iniziative e attività per la sana alimentazione e prevenzione alla salute

Attività extracurriculari fra scuole di grado diverso Manifestazione Telethon

- Collegarsi con altre scuole per interagire con loro al fine di ampliare l’offerta formativa.

Educazione alla Legalità e pari opportunità Educazione stradale

- Programmare incontri sul rispetto dei beni e sulla legalità;

- partecipare alle iniziative organizzate da Enti ed Associazioni;

- coinvolgere i docenti nelle iniziative; - promuovere incontri con esperti sul

rispetto delle norme e delle pari opportunità.

b) SITO WEB

SCUOLA E

PUBBLICAZIONI

Sito web scuola (www.inveges.gov.it) e “Scuola in chiaro” Editoria, pubblicazioni e televisione

- Gestire, in qualità di responsabile, il sito Web della scuola e la banca dati Scuola in chiaro.

- diffondere le attività e le iniziative di rilievo della Scuola attraverso i mezzi stampa e radiotelevisivi ed internet. Redazione annuario delle attività in formato digitale e stampa opuscolo.

BONO VALERIA

ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO Commissioni di lavoro per l’organizzazione didattica ed educativa della vita della scuola (hanno il compito di gestire le attività specifiche della scuola: elaborazione dei progetti, coordinamento delle attività, verifica e valutazione). Il collegio docenti, al fine di conferire alla scuola un assetto organizzativo funzionale in ordine ai vari ambiti e alle varie attività ha deliberato la costituzione delle seguenti commissioni:

INCARICHI COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO

DESCRIZIONE REFERENTE COMPITI DOCENTI

COMPONENTI

1

ACCOGLIENZA

CLASSI PRIME GRISAFI CAL - Accogliere le prime classi, organizzare visita ai locali e

momenti di socializzazione dei corsi. - Operare i necessari collegamenti per la dovuta informazione

agli alunni in entrata.

GRISAFI CAL LETO- CAPPELLO

VASSALLO

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2

GRUPPO G.L.I. LUNDARI - Rilevazione dei BES presenti nella scuola; - Raccolta e documentazione degli interventi didattico-

educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;

- Confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;

- Rilevazione monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

- Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli Glh operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art.1, c. 605, lettera b, della legge n. 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall’art. 10, c. 5 della legge 30 luglio 2010 n. 122; Elaborazione di una proposta di Piano annuale per l’inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno).

DOCENTI DI

SOSTEGNO

+DOCENTI

CURRICOLARI

(ARCURI -MISURACA- BONACCORSI -

SCHITTONE MARINO +

(GENITORI) ASP+E.L.

3

CIRCOLO DI

QUALITÀ SCHITTONE - Prevenire e contrastare i fenomeni di bullismo attraverso la

realizzazione di progetti/intervento rivolti a personale scolastico, alunni, famiglie;

- monitorare, valutare i percorsi di educazione alla legalità, alla prosocialità, alla convivenza civile;

- monitorare a livello di singola scuola i fenomeni connessi al “bullismo”.

SCHITTONE

VASSALLO DI MARTINO GIARRATANI-MONASTERO + 2 GENITORI

4

ORGANO DI

GARANZIA D.S.

- Verificare il rispetto del regolamento d’istituto; - esaminare ed esprimere pareri in merito ai ricorsi dei

genitori sulle sanzioni disciplinari degli alunni.

CANNELLA

TESTONI

(SUPPLENTE)+ 2

GENITORI

5

VISITE GUIDATE

E VIAGGI

D’ISTRUZIONE

COLLICA - raccogliere le istanze dei coordinatori di classe; - reperire le offerte delle promozioni viaggi; - coordinare i contatti con le agenzie e albergatori, ristoranti,

guide, etc.; - organizzare gli itinerari e la fase logistica con i coordinatori

di classe; − supportare i coordinatori nella preparazione del materiale

occorrente e utile per i viaggi e le visite guidate.

COLLICA CINÀ TOTO TESTONI

6

ELEZIONI OO.CC TOTO - Far parte della Commissione elettorale. - Informare e supportare i docenti sulle elezioni degli Organi

Collegiali. - Predisporre, coadiuvata dalla segreteria, il materiale per la

costituzione dei seggi.

TOTO-MACALUSO AQUILINA (ATA) + (GENITORI)

7

NUCLEO

SUPPORTO

DIDATTICO

BONACCORSI − Supportare i docenti nella redazione delle progettazioni curricolari in relazione alle nuove indicazioni nazionali;

− Realizzare unità di apprendimento interdisciplinari; − Acquisire e consolidare competenze nell’uso delle nuove

tecnologie informatiche; − Acquisire strumenti e strategie per un’efficace

autovalutazione d’istituto; - Migliorare la qualità dell’offerta formativa.

BONACCORSI - DI

BONA - CAFÀ- MONTALBANO

ANT.ETTA –VITALE

–MARINO- DI

MARTINO -

SCHITTONE

INCARICHI SPECIFICI

DESCRIZIONE DOCENTE COMPITI

1

STAFF DIRIGENZA CANNELLA

– TULONE

M.

- Affiancare il D.S. nell’organizzazione dell’Istituzione scolastica con proposte operative di miglioramento del sistema scolastico;

- sostituire e rappresentare il D.S. in caso di assenza, di impedimento o ferie su espressa delega;

- supportare docenti e studenti in collaborazione con le FF.SS.; - cooperare per la sostituzione del personale docente risultato

assente; - elaborare la stesura dell’orario settimanale delle lezioni,

secondo i criteri stabiliti dagli OO.CC.; - curare e coordinare le fasi della scelta dei libri di testo.

DOCENTI

COLLABORATORI

2 AULA

INFORMATICA BONO - Disciplinare l’accesso, la cura e la manutenzione delle

attrezzature. RESPONSABILE

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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges” P.O.F. 2015/2016

- predisporre l’inventario dei beni e delle attrezzature. - proporre modifiche al regolamento, predisporre il calendario

d’uso e la registrazione degli accessi da pubblicizzare all’ingresso dell’aula e in bacheca.

- segnalare le anomalie e le disfunzioni alla dirigenza e alla segreteria per gli interventi di riparazione.

- regolamentare l’uso di internet e prevenirne gli abusi. - rendersi disponibile con una reperibilità oraria per qualsiasi

problema o informazione necessaria al miglior utilizzo dell’aula.

3 VIGILANZA SU

FUMO MISURACA - Vigilare sul divieto di fumo negli ambienti scolastici interni ed

esterni ai sensi della legge n. 128/2013. PREPOSTO

4

COORDINATORE

DIDATTICO TULONE M. coordinamento generale e organizzazione della didattica;

raccogliere e tabulare le verifiche del trimestre e del pentamestre; coordinare l’attuazione del POF; supportare i docenti e gli studenti in collaborazione con le relative funzioni strumentali; supporto didattico e organizzativo ai consigli di classe, attraverso incontri con i coordinatori e rappresentanti dei genitori per il perseguimento degli obiettivi.

RESPONSABILE

DESCRIZIONE REFERENTE COMPITI

1

GRUPPO OPERATIVO

PROGETTI PON FESR

POR

TULONE M. - Collegarsi con l’esterno, anche a mezzo rete Internet, per reperire fondi e progetti FSE;

- aggiornare, illustrare e supportare i docenti nella preparazione dei progetti da sottoporre all’approvazione degli OO.CC. e/o degli Enti promotori;

- Programmare e gestire, in collaborazione con le altre figure, i progetti del Piano integrato, raccogliere la documentazione, ecc..

3 SICUREZZA TOTO - Monitorare sistematicamente le condizioni di prevenzione, protezione della

salute dei lavoratori e loro sicurezza nell’edificio scolastico. Preparare gli alunni apri e serra fila.

3

BIBLIOTECA E COMODATO D’USO

MARINO - Coordinare l’organizzazione dei servizi di biblioteca, avvalendosi del supporto dell’addetto;

- Adottare le metodologie più appropriate per rispondere ai bisogni informativi degli utenti;

- Proporre al Dirigente il piano annuale del servizio della biblioteca con gli obiettivi annuali;

- Raccogliere le richieste dei libri di testo da comprare in comodato d’uso e proporre eventuali acquisti in base alle risorse e secondo i bisogni degli utenti;

- Esercitare, inoltre, eventuali altre funzioni inerenti l’incarico.

4

CINEFORUM PREMI LETTERARI

MARINO - Organizzare e coordinare le attività inerenti l’incarico, collegandosi anche con altre scuole per interagire con loro;

- Contattare esperti, istituzioni e associazioni al fine anche di reperire finanziamenti, contributi o sponsorizzazioni;

- Partecipare alle iniziative organizzate quale referente.

DIPARTIMENTI PER AREE DISCIPLINARI

DESCRIZIONE AREA REFERENTE DISCIPLINE COMPITI

1

LINGUISTICO –UMANISTICO-

STORICO-GEOGRAFICA -

SOCIALE

DI BONA

ITALIANO-STORIA-

GEOGRAFIA-APPROFONDIMENTO- LINGUE

COMUNITARIE- RELIGIONE

- Coordinare le singole discipline all’interno dell’area al fine di individuare e condividere scelte, obiettivi ed itinerari comuni per la migliore interconnessione;

- Attività di monitoraggio del progetto miglioramento;

- Informare il Collegio docenti o il D.S; sulle scelte individuate che interessino le specificità di ciascuna area al fine di un comune orientamento.

- Stabilire le prove comuni per aree disciplinari.

2

MATEMATICO-SCIENTIFICO

–TECNOLOGICA

MONTALBANO A.TTA

MATEMATICA-SCIENZE

NATURALI E SPERIMENTALI –

TECNOLOGIA - SOSTEGNO

3 ARTISTICO-ESPRESSIVO-

MOTORIO MACALUSO

MUSICA-ARTE E IMMAGINE-ED. FISICA

4 SOSTEGNO INTEGRAZIONE

BES LUNDARI SOSTEGNO

COORDINATORI DI CLASSE

CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE

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ORGANI COLLEGIALI ORGANI FUNZIONI COMPONENTI

COLLEGIO DEI DOCENTI

Elabora il P.O.F., delibera in materia di funzionamento didattico dall’Istituto, cura la programmazione dell’azione educativa per adeguare i programmi di insegnamento alle nuove riforme ministeriali e alle esigenze ambientali; formula proposte al Dirigente Scolastico per la formazione delle classi, l’assegnazione dei docenti, l’orario delle lezioni. Provvede all’adozione dei libri di testo.

Tutto il personale docente dell’istituto

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina la forma di autofinanziamento. Delibera il programma annuale (bilancio di previsione e conto consuntivo). Adotta il Piano dell'offerta formativa (P.O.F.) elaborato dal collegio dei docenti. Delibera sull’organizzazione e sulla programmazione della vita e dell’attività della scuola.

n° 8 genitori di cui uno con l’incarico di Presidente e uno con l’incarico di vicepresidente; Il D. S.; n° 8 docenti; n° 2 personale A.T.A. Giunta Esecutiva: Il D. S. Il D.G. S. A. n° 1 docente n°2 genitori n°1 personale A.T.A

COMITATO DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI

Presieduto dal Dirigente Scolastico, valuta gli insegnanti nell’anno di prova ed esprime un parere di idoneità. Individua i criteri per la valutazione dei docenti. Per la valutazione del superamento dell’anno di prova, il comitato è composto dal Ds, dai docenti e dal docente tutor, con esclusione dei rappresentanti dei genitori e del componente esterno dell’Usr.

n° 3 docenti membri effettivi di cui due scelti dal Collegio e uno dal Consiglio d’istituto; n° 2 rappresentanti dei genitori; n° 1 componente esterno individuato dall’Usr.

CONSIGLIO DI CLASSE

Formula al Collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica, agevola ed estende i rapporti fra i docenti, genitori ed alunni.

E’ composto da tutti i docenti della classe e dai rappresentanti dei genitori

A MONTALBANO

(MATEM) A CONTI (ITAL) A GUARDINO (INGL)

B LO MONACO (INGL) B DI MARTINO (ITAL) B CANNELLA (ITAL) C TESTONI (TECN) C MONTALBANO (INGL) C MAGGIO (ITAL) D BONO (ITAL) D CAFÀ (ITAL) D CINA’(ITAL)

E SANTANGELO

(MATEM) E SCHITTONE (ITAL) E COLLICA (ITAL)

F LI PETRI (MATEM) F LOMBARDO (ITAL) F RAGUSA (INGL)

G LA ROCCA (MATEM) G BONACCORSI (ITAL) G TOTO (ITAL)

H PUTRONE (MATEM) H DI BONA (ITAL) H TULONE (ITAL) I VITALE (MATEM) I MARINO (ITAL) I PERRICONE (TECN)

L ARCURI (MATEM)

COMPITI

- Coordinare lo svolgimento delle attività educative e didattiche della classe; - Coordinare i lavori dei consigli di classe; - Preparare e fornire eventuale materiale utile al lavoro collegiale dei docenti della classe; - Raccogliere e verificare la congruità delle proposte di adozioni dei libri di testo; - Controllare la regolarità della frequenza degli alunni e attivare gli opportuni interventi; - Collaborare con i docenti collaboratori del D.S., con i docenti delle FF.SS. e con i Referenti; - Curare le relazioni con le famiglie degli alunni informandole del calendario delle riunioni; - Presiedere i Consigli di classe in sostituzione del D. S.; - Segnalare le assenze dei docenti e dei rappresentanti dei genitori su un apposito modello; - Svolgere, con l’apporto e il contributo degli altri docenti, le funzioni di orientamento; - Segnalare alla F.S. specifica i casi di recupero, svantaggio e potenziamento; - Organizzare le visite e le uscite didattiche in collaborazione con gli altri coordinatori e referenti.

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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

P.O.F. 2015/2016

ARTICOLAZIONE ORARIA DELLE CLASSI

La Scuola è formata 9 corsi completi più una sola classe del corso L, la prima, per un totale

di 28 classi. L'orario annuale obbligatorio delle lezioni è di complessive 990 ore,

corrispondente a 30 ore settimanali, più 33 ore annuali destinate ad attività di

approfondimento riferita agli insegnamenti di materie letterarie ( D.P.R. n. 89/2009).

Le istituzioni scolastiche, nell’esercizio dell’autonomia didattica e organizzativa prevista dal

DPR 275/99, organizzano le attività educative e didattiche e decidono, ogni anno, sulla base

delle apposite analisi dei bisogni formativi, l’integrazione, la distribuzione e i tempi delle

discipline e delle attività.

Il quadro orario settimanale delle discipline della nostra scuola, definito tenendo conto dei

nuovi piani di studio, è così determinato:

Discipline o gruppi di discipline I classe II classe III classe

Italiano, Storia, Geografia* 9 9 9

Attività di approfondimento in materie letterarie 1 1 1

Matematica e Scienze 6 6 6

Tecnologia 2 2 2

Inglese 3 3 3

Seconda lingua comunitaria 2 2 2

Arte e immagine 2 2 2

Scienze motoria e sportive 2 2 2

Musica 2 2 2

Religione cattolica 1 1 1

Totale orario settimanale 30 30 30

(*) L'insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione», previsto dall'articolo 1 del decreto-

legge n. 137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 2008, è inserito

nell'area disciplinare storico-geografica.

ARTICOLAZIONE ORARIA

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Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

P.O.F. 2015/2016

Attività di approfondimento: Durante l’ora settimanale di approfondimento in materie

letterarie sarà possibile provvedere, per un ora alla settimana, all’insegnamento delle seguenti

attività che saranno impartite sia da un docente di lettere della stessa classe sia da un altro

appositamente individuato tra il personale docente e la disciplina verrà valutata, come ogni

altra materia, nella scheda individuale.

Saranno attivati, in orario curricolare, i seguenti insegnamenti di approfondimento

Classi APPROFONDIMENTO DISCIPLINE DESTINATARI TEMPI

I Sviluppo e recupero delle abilità

di base (Narrativa, mito, epica

ecc .)

Italiano

Gruppo classe o

gruppi di livello

1 ora

settimanale

per l’intero

anno

scolastico

II Consolidamento delle abilità di

base (Avvio allo studio del latino

e letteratura)

III Potenziamento delle abilità di

base (Latino e lettteratura)

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INFORMAZIONI GENERALI

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ, DEGLI IMPEGNI COLLEGIALI E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE ORARIO SCOLASTICO: Da lunedì a sabato dalle ore 8:15 alle 13:20 (9:16,10:12, pausa,10:28,11:24, 12:20)

CALENDARIO DELLE LEZIONI: Inizio delle lezioni: sabato 12 settembre 2015 Fine delle lezioni: giovedì 9 giugno 2016 16 giugno 2016: Inizio Esami di Stato conclusivi del primo ciclo di istruzione-Prova INVALSI (16 italiano, 17 INVALSI – 18 francese e inglese – 20 matematica) Divisione dell’anno scolastico: 1° periodo (Trimestre) dal 12/09/al 22/12/2015 2° periodo ( Pentamestre) dal 08/01/2016 al 09/06/2016

FESTIVITÀ CIVILI E RELIGIOSE:

Tutte le domeniche; 1° novembre 2015, festa di tutti i Santi (domenica); 2 novembre 2015, commemorazione dei morti (lunedì) su delibera del C.I.; 7 dicembre 2015, sospensione su delibera C.I (lunedì); 8 dicembre 2015, festa dell’Immacolata Concezione (martedì); dal 23 dicembre 2015 (martedì) al 7 gennaio 2016 (mercoledì), festività natalizie su delibera del C.I.; 1 febbraio 2016, celebrazione del voto (lunedì) su delibera del C.I.; 2 febbraio 2016, festa del S. Patrono (martedì); dal 24 marzo (giovedì) al 29 marzo 2016 (martedì), festività pasquali; 25 aprile 2016 Anniversario della Liberazione (lunedì); 1° maggio 2016, festa del lavoro (domenica); 15 maggio 2016, Autonomia Regione Siciliana (domenica); 2 giugno 2016, festa nazionale della Repubblica (giovedì).

RIUNIONI CONSIGLI DI CLASSE MESE DI OTTOBRE* MESE DI NOVEMBRE*

O.d.g. 1) Progettazione educativo-didattica annuale; 2) Ipotesi di lavoro mese successivo; 3) Insediamento dei rappresentanti; 4) Progetto interdisciplinare e / di miglioramento.

O.d.g. 1) Andamento didattico-disciplinare della classe; 2) Verifica lavoro svolto; 3) Esiti recupero (classi 2°e 3°); 4) Ipotesi di lavoro mese successivo; 5) Progetto interdisciplinare e / di miglioramento. Ricevimento dei genitori

DATA ORA SEZ. CLASSI DATA ORA SEZ. CLASSI Lun. 19 15:30 A – I PRIME Lun. 23 15:30 B PRIME 16:30 A – I – 1 L SECONDE 16:30 B SECONDE 17:30 A - I TERZE 17:30 B TERZE Mart. 20 15:30 E - H PRIME Mart.24 15:30 A – I PRIME 16:30 E - H SECONDE 16:30 A – I – 1 L SECONDE 17:30 E - H TERZE 17:30 A - I TERZE Merc. 21 15:30 C - F PRIME Merc. 25 15:30 E - H PRIME 16:30 C - F SECONDE 16:30 E - H SECONDE 17:30 C - F TERZE 17:30 E - H TERZE Giov. 22 15:30 G -D PRIME Giov. 26 15:30 C - F PRIME 16:30 G -D SECONDE 16:30 C - F SECONDE 17:30 G -D TERZE 17:30 C - F TERZE Ven. 23 15:30 B PRIME Ven. 27 15:30 G - D PRIME 16:30 B SECONDE 16:30 G - D SECONDE 17:30 B TERZE 17:30 G - D TERZE

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SCUOLA

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P.O.F. 2015/2016

MESE DI MARZO* MESE DI MAGGIO* O.d.g. 1) Andamento didattico-disciplinare della classe; 2) Verifica lavoro svolto; 3) Ipotesi di lavoro mese successivo; 4) Progetto interdisciplinare e / di miglioramento. Ricevimento dei genitori

O.d.g. 1) Andamento didattico-disciplinare della classe; 2) Verifica lavoro svolto; 3) Proposte adozioni libri di testo a.s. 2016-17. 4) Progetto interdisciplinare e / di miglioramento. Ricevimento dei genitori.

DATA ORA SEZ. CLASSI DATA ORA SEZ. CLASSI Lun. 7 15:30 C - F PRIME Lun. 02 15:30 E - H PRIME 16:30 C - F SECONDE 16:30 E - H SECONDE 17:30 C - F TERZE 17:30 E - H TERZE Mart. 8 15:30 G - D PRIME Mar. 03 15:30 C - F PRIME 16:30 G - D SECONDE 16:30 C - F SECONDE 17:30 G - D TERZE 17:30 C - F TERZE Merc. 9 15:30 B PRIME Mer. 04 15:30 G - D PRIME 16:30 B SECONDE 16:30 G - D SECONDE 17:30 B TERZE 17:30 G - D TERZE Giov. 10 15:30 A – I PRIME Gio. 05 15:30 B PRIME 16:30 A – I – 1 L SECONDE 16:30 B SECONDE 17:30 A - I TERZE 17:30 B TERZE Ven. 11 15:30 E - H PRIME Ven. 06 15:30 A – I - L PRIME 16:30 E - H SECONDE 16:30 A – I – 1 L SECONDE 17:30 E - H TERZE 17:30 A - I TERZE *La presenza dei genitori è prevista negli ultimi 30 minuti.

SCRUTINI MESE DI GENNAIO MESE DI GIUGNO O.d.g. 1) Scrutini 1° periodo (solo docenti); 2) Proposte alunni corsi di recupero (classi 1

e 2

e e 3

e);

O.d.g. 1) Scrutini 2°periodo (solo docenti) 2) Proposte alunni corsi di recupero (1e e 2e classi)

DATA ORA SEZ. ORA SEZ. DATA ORA SEZ. ORA SEZ. Gio. 11 14:00 1a A 15:00 2a A Gio. 09 15:30 1a A 16:30 2a A 16:00 3a A 17:00 1a B 17:30 3a A 18:00 2a B 19:00 3a B Ven. 10 8:30 1a B 9:30 2a B Ven. 12 14:00 1a C 15:00 2a C 10:30 3a B 11:30 1a C 16:00 3a C 17:00 1a D 12:30 2a C 13:30 3a C 18:00 2a D 19:00 3a D 16:30 1a D 17:30 2a D Lun. 13 14:00 1a E 15:00 2a E 18:30 3a D 16:00 3a E 17:00 1a F Sab. 11 8:30 1a E 9:30 2a E 18:00 2a F 19:00 3a F 10:30 3a E 11:30 1a F Mar. 14 14:00 1a G 15:00 2a G 12:30 2a F 13:30 3a F 16:00 3a G 17:00 1a H 16:30 1a G 17:30 2a G 18:00 2a H 19:00 3a H 18:30 3a G Mer. 15 14:00 1a I 15:00 2a I Lun. 13 8:30 1a H 9:30 2a H 16:00 3a I 17:00 1a L 10:30 3aH 14:30 1a I 15:30 1a L 16:30 3a I

ATTIVITÀ E IMPEGNI VARI Sabato 31 ottobre 2015: Mercoledì 23 marzo 2016: Lunedì 11 aprile 2016: Martedì 25 novembre 2015: Mese di Aprile 2016: Lunedì 15 giugno 2016: Mercoledì 16 giugno 2016:

Inaugurazione dell’anno scolastico Pasqua dello studente Riunione libri di testo per discipline Giornata della sicurezza Viaggi e visite d’istruzione Riunione preliminare Commissione plenaria Inizio Esami di Stato conclusivi del primo ciclo di istruzione

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28 Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

P.O.F. 2015/2016

RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA Elementi d’informazione saranno offerti alle famiglie negli incontri Scuola-Famiglia che saranno tenuti periodicamente e settimanalmente secondo i prospetti allegati. I colloqui con i professori delineano e chiariscono le situazioni psicologiche, affettive, fisiche, culturali, sociali della famiglia, facendo prendere in considerazione i diversi fattori che possono incidere positivamente o negativamente sul rendimento e sul profitto scolastico degli alunni. Il colloquio pone l’insegnante nella possibilità di far comprendere al genitore quali sono le capacità dimostrate dall’alunno, quali sono le difficoltà che emergono; inoltre, gli dà modo di far conoscere alla famiglia quali mezzi vengono messi in atto per migliorare la situazione; quali accordi, quali consigli o suggerimenti possono scaturire dal comune interesse rivolto a stimolare il progresso dell’alunno; quale guida direzionale possa essere eseguita per fare in modo che genitori ed insegnanti, in comunità di intenti e di azioni, incentrino sul ragazzo le rispettive e reciproche attenzioni. La legge 53/03 di riforma degli ordinamenti scolastici, accogliendo il principio che non l’alunno ma la persona integrale è al centro di ogni intervento, ci invita a costituire un nuovo rapporto tra la famiglia e la scuola: - attribuzione alle famiglie della facoltà di decidere sulla scelta in relazione ai percorsi e

agli orari di lezione dei loro figli; In tale contesto si delinea la figura dell’insegnante – coordinatore che ha la funzione di favorire “la circolazione delle informazioni utili” tra genitori, figli – studenti e insegnanti educatori. Questo concetto è stato maggiormente ribadito dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo ( D. M. 31/07/2007) nella sezione “Per una nuova cittadinanza”, in cui si mette in evidenza la necessità di perseguire costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza

educativa con i genitori. Tali rapporti non devono avvenire solo nei momenti di estremo bisogno, ma devono avvenire in modo costante al fine di raggiungere insieme comuni finalità educative.

I Collegi dei docenti, il cui o.d.g. sarà stabilito successivamente, verranno di norma convocati nei giorni: 01-09- 29 settembre 2015, 27 ottobre 2015, 23 febbraio 2016, 17 maggio 2016 e 14giugno 2016. Le riunioni per DIPARTIMENTI si svolgeranno prima dell’inizio dei collegi nei mesi di ottobre, febbraio e maggio. CORSI DI RECUPERO E/O POTENZIAMENTO 16 – 21 novembre 2016 8 -23 gennaio 2016

Verifica debiti formativi. Pausa didattica per il recupero degli alunni con carenze nel 1° trimestre; potenziamento degli alunni al fine di migliorare le competenze.

ELEZIONI RAPPRESENTANTI ORGANI COLLEGIALI

13 ottobre 2015: Elezioni OO.CC. Elezioni rappresentanza genitori Consigli di classe e presentazione del POF.

RICEVIMENTO GENITORI: DAL 23 AL 27 NOVEMBRE E DAL 7 AL 11 MARZO, DAL 02 AL 06 MAGGIO IN CODA AI CONSIGLI DI CLASSE, I GENITORI POTRANNO

INTERVENIRE NEI SEGUENTI ORARI: CLASSI PRIME 18:30-19:00 CLASSI SECONDE 19:00-19:30 CLASSI TERZE 19:30 – 20:00

Tutti i docenti dispongono di un’ora settimanale per il ricevimento dei genitori

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29 Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

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Il ricevimento in orario antimeridiano avverrà nelle ore e nei giorni stabiliti da ogni docente e comunicati agli alunni sul diario. Eventuali comunicazioni tra scuola e famiglia avverranno per mezzo del diario personale dell’alunno, delle annotazioni sul registro elettronico o tramite la segreteria. I docenti terranno costantemente aggiornate le famiglie sull’andamento disciplinare e didattico degli alunni. RAPPRESENTANTI DEI GENITORI NEI CONSIGLI DI CLASSE

CLASSI PRIME: 1A: BONO ACCURSIA – MONTALBANO ANNALISA - SANTANGELO GIOVANNA

LIVIO NADIA LEONARDA 1B: ALAIMO ANNA - BUTTACAVOLI ACCURSIA - CANNAVÒ ANGELA –

BENENATI EZIA 1C: FRISCIA VITO SALVATORE - ALONGE FIORELLA – BONO ACCURSIA -

CATANZARO DOMENICA 1D: RUSSO BIAGIA – MARCHESE GIOVANNELLA – BALNEARE GIUSEPPA – RASO GIOVANNA ACCURSIA 1E: MONTALBANO ANNA – TOTO GRAZIELLA – SABELLA DORA –

BONAVIRES LOREDANA 1F: PIZZO ALESSANDRA – TERRANA IOLANDA – ABBENE CATERINA 1G: LA BARBERA IVANA – CIACCIO MARIA – GERARDI MARIA –

BELLANCA BARBARA 1H: GENTILE GIOVANNA - BENTIVEGNA CATERINA - TRAPANI PINA –

CURRERI CLEMENZA 1I: SANTANGELO CARMELA – LA BARBERA FRANCESCA – PERCONTE

LICATESE MARIA G. – IONOVICI NICOLETA 1L: PENNINO MARIA - BARONE EZIA –TERMINE GIOVANNA - FAZIO

FRANCESCA

CLASSI SECONDE: 2A: BILELLO ALBERTO - FEDELI TECLA – CIACCIO ROSANNA – TUTINO

CATERINA 2B: CATAGNANO CALOGERA - LUNIEWSKA MAGDALENA –BIVONA CALOGERA CIACCIO VERONICA 2C:RIZZUTI FRANCESCA – RIZZUTO GIUSEPPINA – CHIARELLO FRANCESCA -

GALLO MARIA 2D: ARENA ROSANNA – TOTO FRANCESCA – GIORDANO CARMELA –

CALAMIA ANNA 2E: FRISCIA KATIA – ALLEGRO LILIANA – DI LEO MARIA – GRAFFEO

ROSSELLA 2F: SANTANGELO PAOLA – LA BELLA SANTA – LAURICELLA GRAZIA –

SOLARINO LETIZIA 2G: ZITO ACCURSIO – INDELICATO LEONARDA – CIULLA ROSARIA

GABRIELLA- MARCHESE MARGHERITA

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30 Scuola Secondaria Statale di I grado “A. Inveges”

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2H: SANTANGELO FRANCESCA – GIAIMO MARIA RITA – NICOLOSI FRANCA – SANTANGELO ANGELA 2I: CIACCIO ROSANNA – CARLINO MANUELA – LA ROCCA ANTONELLA –

IONOVICI NICOLETA

CLASSI TERZE 3A: DIMINO CINZIA – CIACCIO ROSANNA – TUTINO CATERINA – FEDELI TECLA 3B: RAGUSA SILVANA – FAZIO CALOGERA – CATANZARO TIZIANA 3C: COLLETTI GIROLAMO – DI GIOVANNA SILVANA- CRAPANZANO VITALBA -

LA BELLA ENZA RITA 3D: LA BARBERA FRANCESCA – VERDERAME ROSA - MILITO ELISABETTA –

PUCCIO PATRIZIA 3E: MUSTACCHIA ROSA – CIACCIO CALOGERA – BACCHI SILVANA -

CARLINO ANNA RITA 3F: BONO MARIA LINA – COLLETTI STEFANIA – RASO SALVATORE -

PERRONE LOREDANA 3G: BONO GIOVANNA – CONTRINO CALOGERA – RAMACCIA PAOLA RITA

BUTERA LAURA 3H: BARONE IGNAZIA – ABBRUZZO SALVINA – TURTURICI VINCENZA –

VENEZIA MARIA PATRIZIA 3I: DI LEO ROSSELLA – SACCO ANTONINO - TURTURICI ANTONELLA CRITERI PER GARANTIRE L’EQUITÀ DEL SERVIZIO A. Criteri formazione classi prime tendenti a garantire classi etero equilibrati I criteri approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d'Istituto, sono: 1. inserire gli alunni nelle sezioni frequentate da fratelli, se richiesto dalla famiglia; 2. aggregare gli alunni, da un minimo di due ad un massimo di quattro, in base al gruppo-

classe di provenienza; 3. formare delle classi equi-eterogenee sulla base dei voti espressi dagli insegnanti della

scuola primaria; 4. tener conto, ove possibile, delle preferenze espresse dai genitori nel modulo di iscrizione; 5. assegnare al corso di provenienza gli alunni ripetenti, salvo eventuali richieste delle

famiglie, e di rispettare, relativamente alle classi prime, le precedenti delibere. C. Criteri per l’assegnazione delle classi ai docenti I criteri approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto, sono:

1. Garantire la continuità dei docenti nelle classi; 2. tener conto delle esigenze di servizio; 3. tener conto delle esigenze particolari valutabili caso per caso; 4. evitare la presenza dei figli nella classe dei genitori; 5. anzianità di servizio.

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D. Criteri per la formulazione dell'orario di servizio dei docenti I criteri approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto, sono:

1. Rispettare le esigenze didattiche; 2. distribuire le discipline in modo equilibrato nel corso delle settimana; 3. considerare la disponibilità delle aule; 4. tener conto dei docenti che hanno ore di insegnamento in scuole diverse; 5. rispettare, ove è possibile, le esigenze dei docenti nella scelta del giorno libero; 6. concedere due ore consecutive per svolgere le prove di verifica ai docenti che ne fanno

richiesta; 7. evitare di assegnare la quinta ore alle stesse discipline; 8. utilizzare la palestra, quando possibile, per un massimo di due classi per volta.

E. Criteri per la sostituzione dei docenti. I criteri approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto, sono:

1. una supplenza al giorno/due alla settimana per ciascun docente saranno assegnate, in ordine, ai docenti della stessa classe ove possibile, ai docenti della stessa disciplina, di discipline diverse e ai docenti con minor numero di ore a pagamento svolte durante la settimana.

Criteri per l’adozione dei libri di testo Sull’adozione dei libri di testo si tiene conto di alcuni criteri: • illustrare ampiamente le nuove adozioni con valide motivazioni; • specificare sul verbale del Consiglio di Classe le proposte di nuove adozioni; • confrontarsi in riunioni specifiche sulle nuove proposte. Il libro di testo è lo strumento didattico ancora oggi più utilizzato mediante il quale gli studenti realizzano il loro percorso di conoscenza e di apprendimento. Esso rappresenta il principale luogo di incontro tra le competenze del docente e le aspettative dello studente, il canale preferenziale su cui si attiva la comunicazione didattica. Il libro di testo si rivela uno strumento prezioso al servizio della flessibilità nell’organizzazione dei percorsi didattici introdotta dalla scuola dell’autonomia: esso deve essere adattabile alle diverse esigenze, integrato e arricchito da altri testi e pubblicazioni, nonché da strumenti didattici alternativi. Al fine di adeguare l’editoria scolastica alle nuove tecnologie, la legge n. 133/2008, art. 15 ha previsto che, a partire dall’anno scolastico 2012/2013 i libri di testo solo cartacei non potessero più essere adottati. Pertanto, a partire da tale anno, le istituzioni scolastiche possono adottare esclusivamente libri interamente scaricabili da internet o in forma mista (parte cartacea e parte digitale). Ulteriori modifiche entreranno gradualmente in vigore a partire dall’anno scolastico 2014/2015, quando i testi scolastici dovranno essere realizzati in forma totalmente digitale o mista (parte cartacea e parte in contenuti digitali integrativi) L’articolo 5 della legge n. 169/2008 ha modificato in maniera significativa la durata delle adozioni dei testi scolastici che, fino al 1° settembre 2013, hanno una durata di sei anni nella scuola secondaria di I. Dall’anno scolastico 2013/2014 non ci saranno più vincoli e le scuole potranno modificare le loro scelte adozionali ogni anno.

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DALLA TRADIZIONE ALLE INNOVAZIONI

In quest’ultimo decennio lo sviluppo scientifico e tecnologico ha eroso la tradizionale “stabilità” delle conoscenze, rendendo rapidamente superate quelle competenze che per lungo tempo sono state alla base della formazione. E’ maturata una cultura del cambiamento che richiede al singolo “flessibilità” e capacità progettuale. Il lavoro richiede sempre più spesso innovazioni di ruoli, capacità di lavorare in “team”, uso di nuovi linguaggi di comunicazione. La legge del 28 marzo 2003 n°53 aveva apportato nell’ambito del sistema scolastico una sensibile trasformazione, precisando che la scuola non deve essere considerata una dispensatrice di conoscenze in grado di attivare solo abilità, ma un organo in grado di sviluppare competenze spendibili nella società odierna. Questa concezione pedagogica è stata pienamente ribadita nelle Indicazioni per il curricolo e le modalità di accompagnamento della sperimentazione per il biennio 2007/2009 ( D.M. del 31 luglio 2007 e C.M. n° 68 del 3 agosto 2007) e le disposizioni contenute nel Decreto Legge n. 137/2008. Il decreto del 31 luglio e i documenti annessi ci indicano alcuni principi guida per l’attività didattica: gradualità, autonomia, centralità della persona.

1. Gradualità: lettura, comprensione delle nuove indicazioni, ma allo stesso tempo recupero dei progressi realizzati e valorizzazione dell’esistente, in una prospettiva della continuità. Pertanto, in questa prima fase la scuola è chiamata a sperimentare le nuove Indicazioni Nazionali attraverso una prima conoscenza e analisi dei documenti per giungere ad una graduale applicazione delle innovazioni.

2. Autonomia: progettazione curriculare, cioè costruzione di un curricolo da parte delle istituzioni nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento.

3. Centralità della persona: “Sviluppo integrale della persona”: l’alunno è al centro dell’azione educativa nei suoi aspetti cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi.

Il Collegio dei docenti ha utilizzato la parte delle predette Indicazioni e le disposizioni innovative contenute nella Legge 30 ottobre 2008 n. 169 e nell’Atto d’indirizzo del Ministro (Regolamento D. P. R. n° 89/09) compatibili e coerenti con il POF e con le esperienze maturate nell’ambito del contesto scolastico, con le esigenze del territorio e le condizioni di fattibilità in cui la nostra scuola opera. Il Regolamento dell'assetto organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione aveva stabilito che, per un periodo non superiore a tre anni scolastici, sono state applicate le Indicazioni suddette, in attesa della loro compiuta armonizzazione. Nell’anno scolastico 2012/13 si è proceduto alla revisione delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, secondo i criteri stabiliti

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

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con circolare ministeriale n. 31 del 18 aprile 2012 e successiva Bozza del 30 maggio 2012. Il testo definitivo è stato emanato il 16 novembre del 2012 sottoforma di Regolamento ministeriale, dopo aver sentito il parere del Consiglio di Stato. I documenti di riferimento per stabilire le linee progettuali e programmatiche del percorso formativo sono state individuate nelle Indicazioni per il Curriculo che hanno valore prescrittivo e nelle relative attività di apprendimento che hanno un valore formativo. Tali documenti ministeriali sono stati analizzati e interpretati attraverso un’autonoma ricerca del team docenti. LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO: FINALITÀ GENERALI La scuola del primo ciclo predispone le basi necessarie al completamento, con il ciclo secondario, del percorso di istruzione e di formazione e offrono un fondamentale contributo alla crescita umana e civile di ciascun allievo. La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. LA MISSION DEL NOSTRO ISTITUTO pone l’alunno al centro del processo formativo.

CENTRALITÀ DELLA PERSONA

Aspetto

cognitivo

Aspetto

spirituale

Aspetto

etico

Aspetto

estetico

Aspetto

corporeo

Aspetto

relazionale

Aspetto affettivo

ALUNNO

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Per realizzare tale finalità l’istituzione scolastica concorre a: � Promuovere “il pieno sviluppo della persona umana”;

� formare una cittadinanza italiana, europea e planetaria;

� realizzare consapevolmente la “Cittadinanza Attiva”, riconoscendo e rispettando i valori sanciti nella Costituzione italiana, con particolare riguardo ai principi fondamentali e ai diritti inviolabili di ogni essere umano;

� offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;

� far si che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni;

� promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali;

� favorire l’autonomia di pensiero, orientando la didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi;

� abituare gli alunni a leggere le proprie emozioni e a saperle gestire.

PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL I CICLO DI ISTRUZIONE

Lo studente al termine del primo ciclo è in grado: • di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della

propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni; • di essere consapevole delle proprie potenzialità e dei propri limiti; • di utilizzare gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per

riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco;

• di interpreta i sistemi simbolici e culturali della società; • di orienta le proprie scelte in modo consapevole; • di rispetta le regole condivise; • di collaborare con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie

personali opinioni e sensibilità; • di impegnarsi per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri; • di dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere

enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni;

• di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea;

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• di utilizzare la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;

• di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri;

• di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche;

• di orientarsi nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; • di osservare ed interpretare ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche; • di usare con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare

dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo;

• di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo;

• di avere cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. • di assimilare il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile; • di dimostrare originalità e spirito di iniziativa; • di assumere le proprie responsabilità e chiedere aiuto quando si trova in difficoltà e saper

fornire aiuto a chi lo chiede. • di impegnarsi in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali; • di analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

IL CURRICOLO

Nel curricolo si trovano esposti i nuclei fondanti e i contenuti imprescindibili

delle varie discipline.

Il curricolo è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e al tempo stesso esprime le scelte della comunità professionale docente e l’identità dell’istituto scolastico. È uno strumento che consente di rilevare il profilo del percorso di studi che i docenti hanno elaborato secondo le Indicazioni nazionali. Nel curricolo si trovano esposti i contenuti imprescindibili analizzati come:

1. competenze chiave europee per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18/12/2006);

2. traguardi di competenze al termine della scuola primaria e secondaria di 1°grado; 3. obiettivi di apprendimento /abilità; 4. conoscenze intorno ai quali si è individuato un patrimonio culturale comune condiviso.

Le Indicazioni nazionali in merito a tale patrimonio sono state recepite dalla scuola attraverso un percorso di analisi che ha portato alla redazione del curricolo.

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Il contenuto del curricolo riguarda l’esplicitazione delle competenze relative alle materie poste in relazione ad argomenti del programma di studio di cui si tratteggiano i contenuti irrinunciabili e si evidenzia l’unitarietà della conoscenza da realizzarsi tramite il dialogo fra le diverse discipline e la conseguente "competenza linguistica nell’uso dell’italiano come responsabilità condivisa e obiettivo trasversale comune a tutte le discipline, senza esclusione alcuna" Lo sviluppo e l’affinamento di conoscenze ed abilità disciplinari attivano l’esercizio di competenze utili per il trasferimento di quanto appreso ad altri e nuovi ambiti di applicazione e problemi. Il curricolo è articolato in sezioni, ciascuna dedicata ad una disciplina o ad un ambito disciplinare. Ogni sezione è nata dall’attività concertata dei docenti componenti i singoli Dipartimenti ed espone il profilo disciplinare per l’intero arco temporale previsto per l’insegnamento/apprendimento della materia.

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

Competenze chiave

Discipline di riferimento

Discipline

concorrenti

1. Comunicazione nella madrelingua Lingua italiana

Tutte

2. Comunicazione nelle lingue straniere Inglese e seconda lingua comunitaria (francese)

Tutte

3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

Matematica, scienze, tecnologia e geografia

Tutte

4. Competenza digitale tecnologia Tutte 5. Imparare ad imparare Tutte 6. Competenze sociali e civiche Storia e geografia Tutte 7. Spirito di iniziativa e intraprendenza Tutte

8. Consapevolezza ed espressione culturale Storia, musica, arte e immagine, ed. fisica

Tutte

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IL CURRICOLO PER COMPETENZE - CLASSI PRIME Le Indicazioni Nazionali per il curricolo (DM n. 254 del 16 novembre 2012) ha focalizzato l’attenzione del mondo della scuola sul tema della progettazione curricolare e sul ruolo che essa può avere ai fini dello sviluppo di competenze. I dipartimenti della nostra scuola sono stati impegnati fin dal mese di settembre e nella prima parte dell’anno scolastico in diversi incontri in cui i docenti hanno rivisto e rielaborato la progettazione sulla base delle indicazioni che fanno da riferimento al nuovo documento sul curricolo. Ogni dipartimento si è impegnato nel complesso compito di elaborazione del Curricolo, centrando l’attenzione sulle competenze di riferimento e, quindi, sulle conoscenze e abilità disciplinari che permettono lo sviluppo di tali competenze. Il prodotto ottenuto, suscettibile di miglioramenti e integrazioni, è stato realizzato, per quest’anno, solo le prime classi e inserite nelle sezione del registro digitale relativa alle competenze. Le tabelle del Curricolo per competenze relativo a tutte le discipline per le classi prime è stato allegato al presente POF.

Prospettive di sviluppo in ottica pluriennale:

• formazione e ricerca: l’istituto ha promosso, assieme ad altri cinque istituti del territorio, una rete per la promozione, lo sviluppo e la valutazione di una competenza trasversale, anche in riferimento alle competenze chiave europee. La competenza individuata è la comunicazione nella madrelingua, cioè la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero [Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE)]. Le attività previste copriranno un arco temporale di due anni.

• valutazione delle competenze: il problema di come e con quali strumenti poter valutare le competenze sarà affrontato il prossimo anno scolastico, anche attraverso appositi incontri formativi; sarà inoltre oggetto di riflessione comune il problema della certificazione delle competenze;

• metodologie, tecniche e strategie didattiche per lo sviluppo di competenze: sono gli “attrezzi del mestiere” di insegnante. Nella prospettiva della formazione per lo sviluppo di competenze, è necessario poter disporre di un’ampia gamma di metodologie, diversamente declinate a seconda dei bisogni della classe e del singolo alunno (personalizzazione). Lo sviluppo di queste competenze professionali sarà oggetto, nei prossimi anni, del piano di formazione.

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COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA

ITALIANO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE • L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità

dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

• Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

• Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.

• Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).

• Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.

• Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruire un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.

• Scrive correttamente testi di vario tipo (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.

• Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.

• Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base ( fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità).

• Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.

• Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.

• Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo.

• Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ABILITÀ Classe seconda

Ascolto e parlato - Ascoltare testi letti o trasmessi dai media, riconoscendone fonte, argomento e scopo. – Intervenire in una conversazione rispettando tempi e turni apportando il proprio contributo

personale. – Utilizzare le proprie conoscenze sui vari tipi di testo. – Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione durante e dopo l’ascolto. – Riconoscere all’ascolto alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico. – Narrare esperienze, eventi e trame, selezionando informazioni significative in base allo

scopo e ordinandole con criterio logico-cronologico, ed usando un registro adeguato. – Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi usando un lessico adeguato. – Riferire oralmente su un argomento di studio in modo chiaro e coerente, utilizzando un

lessico specifico. – Argomentare la propria tesi esprimendo giudizi personali. Lettura – Leggere ad alta voce in modo espressivo. – Leggere in modo silenzioso testi di varia natura applicando varie tecniche di supporto alla

comprensione ( sottolineature, note a margine, appunti). – Utilizzare testi di vario tipo. – Ricavare informazioni esplicite ed implicite da testi espositivi. – Comprendere testi descrittivi riconoscendone gli elementi. – Leggere testi argomentativi riconoscendone gli elementi essenziali. – Leggere testi letterari di vario tipo ( racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie,)

individuandone il tema principale e le intenzioni comunicative dell’autore.

Scrittura – Scrivere testi di forma e di tipo diverso adeguati a situazione, argomento, scopo e

destinatario. – Utilizzare la videoscrittura per i propri testi curandone l’impaginazione; scrivere testi

digitali. – Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del

testo. – Scrivere testi coerenti e corretti dal punto di vista ortografico, morfo-sintattico e lessicale. – Scrivere sintesi di testi letti o ascoltati e saperle riutilizzare per i propri scopi. – Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e versi.

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Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo – Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di

attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare la maggior parte delle parole del vocabolario di base.

– Comprendere e usare parole in senso figurato. – Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici delle diverse discipline. – Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e

al tipo di testo. – Conoscere semplici meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non

note all’interno di un testo. – Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all’interno di una voce di dizionario le

informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici.

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua – Riconoscere ed esemplificare casi di variabilità della lingua. – Stabilire relazioni tra situazioni di comunicazione, interlocutori e registri linguistici; tra

campi di discorso, forme di testo, lessico specialistico. – Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi, descrittivi,

regolativi, espositivi, argomentativi). – Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole ( sinonimia, opposizione,

inclusione); conoscere l’organizzazione del lessico in campi semantici e famiglie lessicali. – Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione, composizione. – Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice. – Riconoscere in un teso le parti del discorso, o categorie lessicali, e i loro tratti

grammaticali. – Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione

specifica. – Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall’insegnante, allo scopo di imperare ad

autocorreggerli nella produzione scritta.

Classe terza Ascolto e parlato

– Ascoltare testi letti o trasmessi dai media, riconoscendone fonte, argomento e scopo. – Intervenire in una conversazione rispettando tempi e turni apportando il proprio contributo

personale.

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– Utilizzare le proprie conoscenze sui vari tipi di testo mettendo in atto strategie differenziate.

– Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione durante e dopo l’ascolto. – Riconoscere all’ascolto alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico. – Narrare esperienze, eventi e trame, selezionando informazioni significative in base allo

scopo e ordinandole con criterio logico-cronologico, ed usando un registro adeguato. – Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi usando un lessico adeguato. – Riferire oralmente su un argomento di studio in modo chiaro e coerente, utilizzando un

lessico specifico, precisando fonti e servendosi di vari supporti (cartine, tabelle, grafici). – Argomentare la propria tesi su un tema con dati pertinenti e motivazioni valide.

Lettura

– Leggere ad alta voce in modo espressivo mettendo in atto strategie differenziate. – Leggere in modo silenzioso testi di varia natura applicando varie tecniche di supporto alla

comprensione ( sottolineature, note a margine, appunti). – Utilizzare testi di vario tipo. – Ricavare informazioni esplicite ed implicite da testi espositivi. – Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da più fonti, facendone una

selezione. Sintetizzare le informazioni selezionate, riorganizzandole in modo personale. – Comprendere testi descrittivi riconoscendone gli elementi. – Leggere semplici testi argomentativi riconoscendone gli elementi essenziali. – Leggere testi letterari di vario tipo ( racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie,)

individuandone il tema principale e le intenzioni comunicative dell’autore.

Scrittura

– Scrivere testi di forma e di tipo diverso adeguati a situazione, argomento, scopo e destinatario.

– Utilizzare la videoscrittura per i propri testi curandone l’impaginazione; scrivere testi digitali

– Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo.

– Scrivere testi coerenti e corretti dal punto di vista ortografico, morfo-sintattico e lessicale.

– Scrivere sintesi di testi letti o ascoltati e saperle riutilizzare per i propri scopi. – Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e versi.

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Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

– Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare le parole dell’intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse.

– Comprendere e usare parole in senso figurato. – Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle

diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale. – Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori

e al tipo di testo. – Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di significato fra le parole e dei

meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all’interno di un testo.

– Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all’interno di una voce di dizionario le informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici.

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

– Riconoscere ed esemplificare casi di variabilità della lingua. – Stabilire relazioni tra situazioni di comunicazione, interlocutori e registri linguistici; tra

campi di discorso, forme di testo, lessico specialistico. – Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi, descrittivi,

regolativi, espositivi, argomentativi). – Riconoscere le principali relazioni fra significati delle parole (sinonimia, opposizione,

inclusione); conoscere l’organizzazione del lessico in campi semantici e famiglie lessicali.

– Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione, composizione.

– Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase complessa almeno a un primo grado di subordinazione.

– Riconoscere in un teso le parti del discorso, o categorie lessicali, e i loro tratti grammaticali.

– Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione specifica.

– Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall’insegnante, allo scopo di imperare ad autocorreggerli nella produzione scritta.

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CONOSCENZE

- Principali strutture grammaticali della lingua italiana. – Elementi di base delle funzioni della lingua. – Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti

formali e informali: contesto, scopo, destinatario della comunicazione. – Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale. – Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo,

argomentativo. – Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi. – Principali connettivi logici. – Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi. – Tecniche di lettura analitica e sintetica. – Tecniche di lettura espressiva. – Denotazione e connotazione. – Principali generi letterari, con particolare attenzione alla tradizione letteraria italiana. – Contesto storico di riferimento di autori e opere. – Elementi strutturali di un testo scritto coerente e coeso. – Uso dei dizionari. – Modalità tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera,

relazioni, cc. − Fasi della produzione scritta: pianificazione, stesura, revisione.

1. COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

INGLESE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER LA LINGUA INGLESE (I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune di Riferimento per le lingue del

Consiglio d’Europa)

L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.

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Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua materna, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Auto valuta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO /ABILITÀ Classe seconda Ascolto (comprensione orale ) - Comprendere i punti essenziali di un discorso inerente alla famiglia, alla scuola, al tempo

libero, ad esperienze passate e progetti futuri. - Individuare le informazioni principali in testi riguardanti la propria sfera di interessi e gli

usi e i costumi del mondo anglosassone e contenuti di studio di altre discipline.

Parlato ( produzione e interazione orale) - Descrivere e presentare in modo semplice persone, condizioni di vita o di studio, compiti

quotidiani e indicare cosa piace e non piace. - Parlare di esperienze e avvenimenti passati e di progetti futuri. - Usare nozioni e funzioni linguistiche relative alla propria sfera personale e al proprio

vissuto. - Interagire con uno o più interlocutori in conversazione di routine facendo domande e

scambiando idee, opinioni ed informazioni su esperienze, avvenimenti progetti relativi al proprio ambito di interesse.

Lettura (comprensione scritta) - Leggere con correttezza fonetica e giusta intonazione. - Individuare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di

altre discipline. - Riconoscere funzioni e strutture linguistiche relative al proprio ambito di interesse.

Scrittura (produzione scritta) - Produrre testi usando funzioni comunicative e strutture linguistiche in modo appropriato. - Scrivere semplici messaggi relativi al proprio ambito di interesse e descrivere esperienze,

avvenimenti, progetti, usando lessico appropriato e sintassi elementare.

Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento - rilevare semplici regolarità e variazioni nella forma di testi scritti di uso comune.

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- Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. - Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse. Classe terza Ascolto( comprensione orale) - Comprendere i punti essenziali di un discorso inerente alla famiglia, alla scuola, al tempo

libero, ad esperienze passate e progetti futuri etc; - Individuare le informazioni principali in testi riguardanti la propria sfera di interessi, le

istituzioni, le problematiche attuali e i contenuti di studio di altre discipline. Parlato (produzione e interazione orale) - Descrivere e presentare in modo semplice persone, condizioni di vita o di studio, compiti

quotidiani e indicare preferenze e gusti. - Raccontare esperienze, avvenimenti, ambizioni e dare spiegazioni di opinioni e progetti. - Parlare di argomenti relativi ad usi, costumi, istituzioni e problematiche sociali. - Gestire conversazioni di routine facendo domande e scambiando idee ed informazioni in

situazioni quotidiani prevedibili. - Usare nozioni e funzioni linguistiche più articolate relative alla propria sfera personale e al

proprio vissuto.

Lettura (comprensione scrittura) - Leggere con correttezza fonetica e giusta intonazione. - Individuare informazioni specifiche in testi autentici o semi autentici di varia natura ai

propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline. - Riconoscere funzioni e strutture linguistiche più articolate.

Scrittura (produzione scritta) - Usare funzioni comunicative e strutture linguistiche più articolate in modo appropriato. - Raccontare avvenimenti ed esperienze, esponendo opinioni e spiegando le ragioni con

frasi semplici - Scrivere messaggi comunicativi di vario genere e lettere personali semplici con lessico

appropriato e sintassi elementare. - Produrre risposte a questionari e formulare domande su testi.

Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento Rilevare semplici regolarità e variazioni nella forma di testi scritti di uso comune. - confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi - rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse. - Riconoscere cosa si apprende e cosa ostacola il proprio apprendimento.

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CONOSCENZE

- Lessico di base su argomenti di vita quotidiana. - Uso del dizionario bilingue. - Regole grammaticali fondamentali.

FRANCESE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER LA SECONDA LINGUA COMUNITARIA (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune di

Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa)

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto ed ambiente. Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico - comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ABILITÀ Classe seconda Ascolto ( comprensione orale) − Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e

identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti. − Comprendere brevi testi identificando parole chiave e il senso generale. Parlato (produzione e interazione orale) − Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate

ascoltando o leggendo. − Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò

che si dice con mimica e gesti. − Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità,

utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.

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Scrittura (produzione scritta) − Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per

ringraziare o per invitare qualcuno, anche se con errori formali che non comprendono la comprensibilità del messaggio.

Classe terza Ascolto ( comprensione orale) − Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e

identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti. − Comprendere brevi testi identificando parole chiave e il senso generale. Parlato (produzione e interazione orale) − Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate

ascoltando o leggendo. − Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò

che si dice con mimica e gesti. − Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità,

utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. Scrittura (produzione scritta) − Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per

ringraziare o per invitare qualcuno, anche se con errori formali che non comprendono la comprensibilità del messaggio.

Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento − Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative.

CONOSCENZE

- Lessico di base su argomenti di vita quotidiana. - Uso del dizionario bilingue. - Regole grammaticali fondamentali.

COMPETENZA IN MATEMATICA

MATEMATICA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

• L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.

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• Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.

• Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.

• Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.

• Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

• Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.

• Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).

• Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.

• Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, …) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.

• Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità.

• Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ABILITÀ

Classe seconda Numeri − Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti e confronti tra i

numeri conosciuti (frazioni e numeri decimali), quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo e valutando quale strumento può essere più opportuno.

− Dare stime approssimate per il risultato di una operazione e controllare la plausibilità di un calcolo.

− Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta − Utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica.

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− Utilizzare il concetto di rapporto fra numeri o misure ed esprimerlo sia nella forma decimale, sia mediante frazione.

− Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero razionale in diversi modi, essendo consapevoli di vantaggi e svantaggi delle diverse rappresentazioni.

− Comprendere il significato di percentuale e saperla calcolare utilizzando strategie diverse − Interpretare una variazione percentuale di una quantità data come una moltiplicazione per

un numero decimale.

Spazio e figure − Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza

opportuni strumenti(riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria). − Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano. − Conoscere definizioni e proprietà (angoli, assi di simmetria, diagonali …) delle principali

figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari). − Descrivere figure complesse e costruzioni geometriche al fine di comunicarle ad altri. − Riprodurre figure e disegni geometrici in base ad una descrizione e codificazione fatta da

altri. − Riconoscere figure piane simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura assegnata. − Conoscere il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni

concrete. − Determinare l’area di semplici figure scomponendole in figure elementari, ad esempio

triangoli o utilizzando le più comuni formule. − Conoscere e utilizzare le principali trasformazioni geometriche e i loro invarianti. − Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure.

Relazioni e funzioni − Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma

generale relazioni e proprietà. − Esprimere la relazione di proporzionalità con un’uguaglianza di frazioni e viceversa. − Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da

tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni del tipo y=ax, y=a/x e i loro grafici e collegarle al concetto di proporzionalità.

Dati e previsioni − Rappresentare insieme di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico. In situazioni

significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative. Scegliere ed utilizzare valori medi (moda, mediana, media aritmetica) adeguati alla tipologia ed alle caratteristiche dei dati a

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disposizione. Saper valutare la variabilità di un insieme di dati determinandone, ad esempio, il campo di variazione.

− In semplici situazioni aleatori, individuare gli eventi elementari, assegnare ad essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, scomponendolo in eventi elementari disgiunti.

Classe terza Numeri − Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti e confronti tra i

numeri conosciuti (numeri Reali Relativi), quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo e valutando quale strumento può essere più opportuno.

− Dare stime approssimate per il risultato di una operazione e controllare la plausibilità di un calcolo.

− Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta. − Utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica. − Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri relativi, essendo consapevoli del

significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni. Spazio e figure − Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza

opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria). − Stimare per difetto e per eccesso l’area di una figura delimitata da linee curve − Conoscere il numero π, e alcuni modi per approssimarlo − Calcolare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza, conoscendo il raggio, e

viceversa − Rappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo tramite disegni sul piano − Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da rappresentazioni bidimensionali − Calcolare l’area e il volume delle figure solide più comuni e darne stime di oggetti della

vita quotidiana − Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure. Relazioni e funzioni − Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma

generale relazioni e proprietà. − Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da

tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni del tipo y=ax, y=a/x, y=ax2 e i loro grafici.

− Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado.

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Dati e previsioni − In semplici situazioni aleatori, individuare gli eventi elementari, assegnare ad essi una

probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, scomponendolo in eventi elementari disgiunti.

− Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili, indipendenti.

CONOSCENZE

• Gli insiemi numerici: rappresentazioni, operazioni, ordinamento. • I sistemi di numerazione. • Operazioni e proprietà. • Frazioni. • Potenze di numeri. • Espressioni algebriche: principali operazioni. • Equazioni di primo grado. • Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini: assioma, teorema,

definizione. • Il piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di figure; poligoni e loro proprietà. • Circonferenza e cerchio. • Misure di grandezza; perimetro e area dei poligoni. Teorema di Pitagora. • Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano. • Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti. • Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi. • Principali rappresentazioni di un oggetto matematico. • Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali,

formule geometriche, equazioni di primo grado. • Significato di analisi e organizzazione di dati numerici. • Il piano cartesiano e il concetto di funzione. • Superficie e volume di poligoni e solidi.

2. COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA

SCIENZE

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

• L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

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• Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

• Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

• Ha una visione delle complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo.

• Riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.

• E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.

• Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.

• Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ABILITÀ

Classe seconda Fisica e chimica − Utilizzare i concetti fisici fondamentali quali: pressione, volume, velocità, peso, peso

specifico, forza temperatura, calore, carica elettrica ecc., in varie situazioni di esperienza; in alcuni casi raccogliere dati su variabili rilevanti di differenti fenomeni, trovarne relazioni quantitative ed esprimerle con rappresentazioni formali di tipo diverso. Realizzare esperienze quali ad esempio: piano inclinato, galleggiamento, vasi comunicanti, riscaldamento dell’acqua, fusione del ghiaccio, costruzione di un circuito pila – interruttore - lampadina.

− Costruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità che si conserva; individuare la sua dipendenza da altre variabili; riconoscere l’inevitabile produzione di calore nelle catene energetiche reali. Realizzare esperienze quali ad esempio: mulino ad acqua, dinamo, elica rotante sul termosifone, riscaldamento dell’acqua con il frullatore.

− Padroneggiare concetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni anche con prodotti chimici di uso domestico e interpretarle sulla base di modelli semplici di struttura della materia; osservare e descrivere lo svolgersi delle reazioni e i prodotti ottenuti. Realizzare esperienze quali ad esempio: soluzioni in acqua, combustione di una candela, bicarbonato di sodio + aceto.

Biologia − Comprendere il senso delle grandi classificazioni, riconoscere nei fossili indizi per

ricostruire nel tempo le trasformazioni dell’ambiente fisico, la successione e l’evoluzione

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della specie. Realizzare esperienze quali ad esempio: in coltivazioni e allevamenti osservare la variabilità in individui della stessa specie.

− Sviluppare progressivamente la capacità di spiegare il funzionamento macroscopico dei viventi con un modello cellulare (collegando ad esempio: la respirazione con la respirazione cellulare, l’alimentazione con il metabolismo cellulare, la crescita e lo sviluppo con la duplicazione delle cellule, la crescita delle piante con la fotosintesi). Realizzare esperienze quali ad esempio: dissezione di una pianta, modellizzazione di una cellula, osservazione di cellule vegetali al microscopio, coltivazione di muffe e microrganismi

− Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità; sviluppare la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione; evitare consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle droghe.

Classe terza

Fisica e chimica − Utilizzare i concetti fisici fondamentali quali: pressione, volume, velocità, peso, peso

specifico, forza temperatura, calore, carica elettrica ecc., in varie situazioni di esperienza; in alcuni casi raccogliere dati su variabili rilevanti di differenti fenomeni, trovarne relazioni quantitative ed esprimerle con rappresentazioni formali di tipo diverso. Realizzare esperienze quali ad esempio: piano inclinato, galleggiamento, vasi comunicanti, riscaldamento dell’acqua, fusione del ghiaccio, costruzione di un circuito pila – interruttore -lampadina

− Costruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità che si conserva; individuare la sua dipendenza da altre variabili; riconoscere l’inevitabile produzione di calore nelle catene energetiche reali. Realizzare esperienze quali ad esempio: mulino ad acqua, dinamo, elica rotante sul termosifone, riscaldamento dell’acqua con il frullatore.

Astronomia e Scienze della Terra − Osservare, modellizzare e interpretare i più evidenti fenomeni celesti attraverso

l’osservazione del cielo notturno, utilizzando planetari o simulazioni al computer. Ricostruire i movimenti della Terra da cui dipendono il dì e la notte e l’alternarsi delle stagioni. Costruire modelli tridimensionali anche in connessione con l’evoluzione storica dell’astronomia

− Spiegare, anche per mezzo di simulazioni, i meccanismi delle eclissi di sole e di luna. Realizzare esperienze quali ad esempio: costruzione di una meridiana, registrazione della traiettoria del sole e della sua altezza a mezzogiorno durante l’arco dell’anno

− Riconoscere, con ricerche sul campo, ed esperienze concrete, i principali tipi di rocce e i processi geologici da cui hanno avuto origine

− Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti interni (tettonica a placche); individuare i rischi sismici, vulcanici e idrogeologici della propria regione per pianificare

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eventuali attività di prevenzione. Realizzare esperienze quali ad esempio: raccolta e saggi di rocce diverse

Biologia − Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le prime

elementari norme di genetica − Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità; sviluppare la cura e

il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione; evitare consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle droghe

CONOSCENZE

• Elementi di fisica: velocità, densità, concentrazione, forza ed energia, temperatura e calore. • Elementi di chimica: reazioni chimiche, sostanze e loro caratteristiche; trasformazioni

chimiche. • Elementi di astronomia: sistema solare; universo; cicli dì-notte; stagioni; fenomeni

astronomici: eclissi, moti degli astri e dei pianeti, fasi lunari. • Coordinate geografiche. • Elementi di geologia: fenomeni tellurici; struttura della terra e sua morfologia; rischi

sismici, idrogeologici, atmosferici. • Relazioni uomo/ambiente nei mutamenti climatici, morfologici, idrogeologici e loro effetti. • Struttura dei viventi. • Classificazioni di viventi e non viventi. • Cicli vitali, catene alimentari, ecosistemi; relazioni organismi-ambiente; evoluzione e

adattamento. • Igiene e comportamenti di cura della salute. • Biodiversità. • Impatto ambientale dell’organizzazione umana.

TECNOLOGIA

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L'alunno riconosce nell'ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.

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Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall'analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ABILITÀ

Classi seconda Vedere, osservare e sperimentare – Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria

abitazione. – Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti o

processi. – Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità. Prevedere, immaginare e progettare – Effettuare stime di grandezze fisiche riferite a materiali e oggetti dell’ambiente scolastico. – Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o

necessità. – Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso

quotidiano. – Progettare una gita d’istruzione o la visita a una mostra usando internet per reperire e

selezionare le informazioni utili. I

Intervenire, trasformare e produrre – Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della

tecnologia (ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti). I – Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software

specifici. – Eseguire interventi di riparazione e manutenzione sugli oggetti dell’arredo scolastico o

casalingo.

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– Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni concreti.

Classi terza Vedere, osservare e sperimentare – Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti o

processi. – Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità. Prevedere, immaginare e progettare – Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o

necessità. – Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso

quotidiano. I – Progettare una gita d’istruzione o la visita a una mostra usando internet per reperire e

selezionare le informazioni utili. Intervenire, trasformare e produrre – Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature elettroniche o altri dispositivi

comuni. – Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della

tecnologia (ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti). I – Eseguire interventi di riparazione e manutenzione sugli oggetti dell’arredo scolastico o

casalingo. I – Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni

concreti. I – Programmare ambienti informatici e elaborare semplici istruzioni per controllare il

comportamento di un robot.

CONOSCENZE

• Proprietà e caratteristiche dei materiali più comuni. • Modalità di manipolazione dei diversi materiali.

• Funzioni e modalità d’uso degli utensili e strumenti più comuni e loro trasformazione nel tempo.

• Principi di funzionamento di macchine e apparecchi di uso comune.

• Eco tecnologie orientate alla sostenibilità (depurazione, differenziazione, smaltimento, trattamenti speciali, riciclaggio…)

• Strumenti e tecniche di rappresentazione (anche informatici).

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• Segnali di sicurezza e i simboli di rischio.

• Terminologia specifica. GEOGRAFIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

• Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.

• Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d'epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.

• Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.

• Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ ABILITÀ

Classe seconda Orientamento Comprendere il significato dei simboli e della terminologia specifica. − Orientarsi nelle realtà territoriali via via sempre più lontane attraverso l’utilizzo delle

nuove tecnologie. Linguaggio della geo-graficità − Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche, immagini e grafici, riconoscendo

rapporti e relazioni tra fenomeni. Paesaggio − Saper confrontare alcuni caratteri dei paesaggi europei anche in relazione alla loro

evoluzione nel tempo. − Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio, come patrimonio naturale e culturale. Regione e sistema territoriale − Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica)

applicandola all’Europa. − Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed

economici di portata europea.

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Classe terza Orientamento − Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali e a punti

di riferimento fissi. − Orientarsi nelle realtà territoriali via via sempre più lontane attraverso l’utilizzo delle

nuove tecnologie. Linguaggio della geo-graficità − Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche, utilizzando punti cardinali, scale e

coordinate geografiche, simbologia. Paesaggio − Saper interpretare alcuni caratteri dei paesaggi mondiali anche in relazione alla loro

evoluzione nel tempo. − Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio, come patrimonio naturale e culturale e

progettare azioni di valorizzazioni. Regione e sistema territoriale − Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica)

applicandola ai continenti extraeuropeii. − Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed

economici di portata mondiale.

CONOSCENZE

• Carte fisiche, politiche, tematiche, cartogrammi, immagini satellitari.

• Funzione delle carte di diverso tipo e di vari grafici.

• Elementi di base del linguaggio specifico delle rappresentazioni, cartografiche: scale, curve di livello, paralleli, meridiani.

• Nuovi strumenti e metodi di rappresentazione delle spazio geografico (telerilevamento, cartografia computerizzata).

• Concetti: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico …

• Rapporto tra ambiente, sue risorse e condizioni di vita dell’uomo.

• Organizzazione della vita e del lavoro in base alle risorse che offre l’ambiente.

• Influenza e condizionamenti del territorio sulle attività umane: settore primario, secondario, terziario, terziario avanzato.

• Modelli relativi all’organizzazione del territorio.

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• Elementi e fattori che caratterizzano i paesaggi di ambienti naturali europei ed extraeuropei e descrivono il clima dei diversi continenti.

• Le principali aree economiche del pianeta.

• La distribuzione della popolazione, flussi migratori, l’emergere di alcune aree rispetto ad altre.

• Assetti politico-amministrativi delle macro-regioni e degli Stati studiati.

• La diversa distribuzione del reddito nel mondo: situazione economico-sociale, indicatori di povertà e ricchezza, di sviluppo e di benessere.

• I principali problemi ecologici (sviluppo sostenibile, buco ozono ecc.)

• Concetti: sviluppo umano, sviluppo sostenibile, processi di globalizzazione.

3. COMPETENZE CHIAVE EUROPEE TRASVERALI

COMPETENZA DIGITALE

COMPETENZE

• Utilizza con dimestichezza le più comuni tecnologie dell’informazione e della

comunicazione, individuando le soluzioni potenzialmente utili ad un dato contesto applicativo, a partire dall’attività di studio.

• E’ consapevole delle potenzialità, dei limiti e dei rischi dell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, con particolare riferimento al contesto produttivo, culturale e sociale in cui vengono applicate

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO /ABILITÀ • Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi e immagini e

produrre documenti in diverse situazioni.

• Conoscere gli elementi basilari che compongono un computer e le relazioni essenziali fra di essi.

• Collegare le modalità di funzionamento dei dispositivi elettronici con le conoscenze scientifiche e tecniche acquisite.

• Utilizzare materiali digitali per l’apprendimento.

• Utilizzare il PC, periferiche e programmi applicativi.

• Utilizzare la rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca e svago.

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• Riconoscere potenzialità e rischi connessi all’uso delle tecnologie più comuni, anche informatiche.

CONOSCENZE

• Le applicazioni tecnologiche quotidiane e le relative modalità di funzionamento.

• I dispositivi informatici di input e output.

• Il sistema operativo e i più comuni software applicativi, con particolare riferimento all’office automation e ai prodotti multimediali anche Open source.

• Procedure per la produzione di testi, ipertesti, presentazioni e utilizzo dei fogli di calcolo.

• Procedure di utilizzo di reti informatiche per ottenere dati, fare ricerche, comunicare caratteristiche e potenzialità tecnologiche degli strumenti d’uso più comuni.

• Procedure di utilizzo sicuro e legale di reti informatiche per ottenere dati e comunicare (motori di ricerca, sistemi di comunicazione mobile, email, chat, social network, protezione degli account, download, diritto d’autore, ecc.)

• Fonti di pericolo e procedure di sicurezza.

IMPARARE AD IMPARARE

COMPETENZE • Acquisire ed interpretare l’informazione;

• Individuare collegamenti e relazioni;

• trasferire in altri contesti;

• Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO /ABILITÀ

• Ricavare da fonti diverse (scritte, Internet …..), informazioni utili per i propri scopi (per la preparazione di una semplice esposizione o per scopo di studio).

• Utilizzare indici, schedari, dizionari, motori di ricerca, testimonianze e reperti.

• Confrontare le informazioni provenienti da fonti diverse; selezionarle in base all’utilità a seconda del proprio scopo.

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• Leggere, interpretare, costruire semplici grafici e tabelle; rielaborare e trasformare testi di varie tipologie partendo da materiale noto, sintetizzandoli anche in scalette, riassunti, semplici mappe.

• Utilizzare strategie di memorizzazione.

• Collegare nuove informazioni ad alcune già possedute.

• Correlare conoscenze di diverse aree costruendo semplici collegamenti e quadri di sintesi.

• Contestualizzare le informazioni provenienti da diverse fonti e da diverse aree disciplinari alla propria esperienza.

• utilizzare le informazioni nella pratica quotidiana e nella soluzione di semplici problemi di esperienza o relativi allo studio.

• Applicare strategie di studio, come il PQ4R: lettura globale; domande sul testo letto; lettura analitica, riflessione sul testo; ripetizione del contenuto; ripasso del testo, con l’aiuto degli insegnanti.

• Descrivere alcune delle proprie modalità di apprendimento.

• Regolare i propri percorsi di azione in base ai feed back interni/esterni.

• Utilizzare strategie di autocorrezione.

• Mantenere la concentrazione sul compito per i tempi necessari.

• Organizzare i propri impegni e disporre del materiale a seconda dell’orario settimanale e dei carichi di lavoro.

• Organizzare le informazioni per riferirle ed eventualmente per la redazione di relazioni, semplici presentazioni, utilizzando anche strumenti tecnologici (programmi di scrittura).

• Trasferire conoscenze, procedure, soluzioni a contesti simili o diversi.

CONOSCENZE

• Metodologie e strumenti di ricerca dell’informazione: bibliografie, schedari, dizionari, indici, motori di ricerca, testimonianze, reperti.

• Metodologie e strumenti di organizzazione delle informazioni: sintesi, scalette, grafici, tabelle, diagrammi, mappe concettuali.

• Strategie di memorizzazione.

• Strategie di studio.

• Strategie di autoregolazione e di organizzazione del tempo, delle priorità e delle risorse.

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COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: STORIA

COMPETENZE

• Riconoscere i meccanismi, i sistemi e le organizzazioni che regolano i rapporti tra i

cittadini (istituzioni statali e civili), a livello locale e nazionale, e i principi che costituiscono il fondamento etico delle società (equità, libertà, coesione sociale), sanciti dalla Costituzione, dal diritto nazionale e dalle Carte Internazionali A partire dall’ambito scolastico, assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria.

• Sviluppare modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di consapevolezza di sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile e di dialogo; comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle.

• Esprimere e manifestare riflessioni sui valori della convivenza, della democrazia e della cittadinanza; riconoscersi e agire come persona in grado di intervenire sulla realtà apportando un proprio originale e positivo contributo.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO /ABILITÀ

• Comprendere e spiegare la funzione regolatrice delle norme a favore dell’esercizio dei diritti di ciascun cittadino.

• Individuare e indicare gli elementi identificativi di una norma e la sua struttura; spiegare la differenza tra patto, regola, norma.

• Indicare la natura, gli scopi e l’attività delle istituzioni pubbliche, prima fra tutte di quelle più vicine (Comune, Provincia, Regione).

• Distinguere gli Organi dello Stato e le loro funzioni.

• Distinguere alcuni principi fondamentali della Costituzione italiana e collegarli all’esperienza quotidiana.

• Leggere e analizzare gli articoli della Costituzione che maggiormente si collegano alla vita sociale quotidiana e collegarli alla propria esperienza.

• Conoscere e osservare i fondamentali principi per la sicurezza e la prevenzione dei rischi in tutti i contesti di vita.

• Conoscere e osservare le norme del codice della strada come pedoni e come ciclisti.

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• Identificare i principali organismi umanitari, di cooperazione e di tutela dell’ambiente su scala locale, nazionale ed internazionale.

• Comprendere e spiegare il ruolo della tassazione per il funzionamento dello stato e la vita della collettività.

• Distinguere, all’interno dei mass media, le varie modalità di informazione, comprendendo le differenze fra carta stampata, canale radiotelevisivo, Internet.

• Partecipare all’attività di gruppo confrontandosi con gli altri, valutando le varie soluzioni proposte, assumendo e portando a termine ruoli e compiti ; prestare aiuto a compagni e persone in difficoltà.

• Contribuire alla stesura del regolamento della classe e al rispetto di esso ed in generale alla vita della scuola.

• Impegnarsi con rigore nello svolgere ruoli e compiti assunti in attività collettive e di rilievo sociale adeguati alle proprie capacità.

• Affrontare con metodo e ricerca soluzioni rigorose per le difficoltà incontrate nello svolgimento di un compito con responsabilità sociale, esprimendo anche valutazioni critiche ed autocritiche.

• Comprendere e spiegare in modo semplice il ruolo potenzialmente condizionante della pubblicità e delle mode e la conseguente necessità di non essere consumatore passivo e inconsapevole.

• Agire in contesti formali e informali rispettando le regole della convivenza civile, le differenze sociali, di genere, di provenienza.

• Agire rispettando le attrezzature proprie e altrui, le cose pubbliche, l’ambiente; adottare comportamenti di utilizzo oculato delle risorse naturali ed energetiche.

• Individuare i propri punti di forza e di debolezza; le proprie modalità comunicative e di comportamento prevalenti in determinate situazioni e valutarne l’efficacia.

• Confrontarsi con gli altri ascoltando e rispettando il punto di vista altrui.

• Adattare i propri comportamenti e le proprie modalità comunicative ai diversi contesti in cui si agisce.

• Controllare le proprie reazioni di fronte a contrarietà, frustrazioni, insuccessi, adottando modalità assertive di comunicazione.

• Contribuire alla formulazione di proposte per migliorare alcuni aspetti dell’attività scolastica e delle associazioni e gruppi frequentati.

• Manifestare disponibilità a partecipare ad attività promosse da associazioni culturali, sociali, umanitarie,ambientali, offrendo un proprio contributo, sviluppando capacità relazionali valorizzando attitudini personali.

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CONOSCENZE • Significato di “gruppo” e di “comunità”.

• Significato di essere “cittadino”.

• Significato dell’essere cittadini del mondo.

• Differenza fra “comunità” e “società”.

• Significato dei concetti di diritto, dovere, di responsabilità, di identità, di libertà.

• Significato dei termini: regola, norma, patto, sanzione.

• Significato dei termini tolleranza, lealtà e rispetto.

• Ruoli familiari, sociali, professionali, pubblici.

• Diverse forme di esercizio di democrazia nella scuola.

• Strutture presenti sul territorio, atte a migliorare e ad offrire dei servizi utili alla cittadinanza.

• Principi generali dell’organizzazioni del Comune, della Provincia, della Regione e dello Stato.

• La Costituzione: principi fondamentali e relativi alla struttura, organi dello Stato e loro

• funzioni, formazione delle leggi.

• Organi del Comune, della Provincia, della Regione, dello Stato.

• Carte dei Diritti dell’Uomo e dell’Infanzia e i contenuti.

• Norme fondamentali relative al codice stradale.

• Principi di sicurezza, di prevenzione dei rischi e di antinfortunistica.

• Organi locali, nazionali e internazionali, per scopi sociali, economici, politici, umanitari e di difesa dell’ambiente.

• Elementi di geografia utili a comprendere fenomeni sociali: migrazioni, distribuzione delle risorse, popolazioni del mondo e loro usi; clima, territorio e influssi umani.

• Caratteristiche dell’informazione nella società contemporanea e mezzi di informazione

• Elementi generali di comunicazione interpersonale verbale e non verbale.

SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA

COMPETENZE

• Effettuare valutazioni rispetto alle informazioni, ai compiti, al proprio lavoro, al contesto;

valutare alternative, prendere decisioni. • Assumere e portare a termine compiti e iniziative.

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• Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare semplici progetti. • Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza; adottare strategie di problem solving .

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO /ABILITÀ

• Assumere e completare iniziative nella vita personale e nel lavoro, valutando aspetti positivi e negativi di scelte diverse e le possibili conseguenze.

• Pianificare azioni nell’ambito personale e del lavoro, individuando le priorità, giustificando le scelte e valutando gli esiti, reperendo anche possibili correttivi a quelli non soddisfacenti.

• Descrivere le modalità con cui si sono operate le scelte. • Utilizzare strumenti di supporto alle decisioni. • Discutere e argomentare in gruppo i criteri e le motivazioni delle scelte mettendo in luce

fatti, rischi, opportunità e ascoltando le motivazioni altrui. • Individuare elementi certi, possibili, probabili, ignoti nel momento di effettuare le scelte. • Scomporre una semplice procedura nelle sue fasi e distribuirle nel tempo. • Descrivere le fasi di un esperimento, di un compito, di una procedura da svolgere o svolti. • Organizzare i propri impegni giornalieri e settimanali individuando alcune priorità. • Pianificare l’esecuzione di un compito legato all’esperienza e a contesti noti, descrivendo

le fasi, distribuendole nel tempo, individuando le risorse materiali e di lavoro necessarie e indicando quelle mancanti.

• Progettare ed eseguire semplici manufatti artistici e tecnologici; organizzare eventi legati alla vita scolastica (feste, mostre, piccole uscite e visite) in gruppo e con l’aiuto degli insegnanti.

• Calcolare i costi di un progetto e individuare modalità di reperimento delle risorse. • Individuare problemi legati alla pratica e al lavoro quotidiano e indicare ipotesi di

soluzione plausibili. • Scegliere le soluzioni ritenute più vantaggiose e motivare la scelta. • Attuare le soluzioni e valutare i risultati. • Suggerire percorsi di correzione o miglioramento. • Generalizzare soluzioni idonee a problemi simili. • Trovare soluzioni nuove a problemi di esperienza .

CONOSCENZE

• Fasi del problem solving. • Organizzazione di un’agenda giornaliera e settimanale.

• Le fasi di una procedura.

• Strumenti di progettazione: disegno tecnico; planning; semplici bilanci.

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• Diagrammi di flusso.

• Strumenti per la decisione: tabella pro-contro; diagrammi di flusso; diagrammi di Ishikawa; tabelle multicriteriali.

• Modalità di decisione riflessiva.

• Strategie di argomentazione e di comunicazione assertiva.

4. CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

STORIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l'uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere - anche digitali - e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio. Espone oralmente e con scritture - anche digitali - le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello Stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO /ABILITÀ

Classe seconda Uso delle fonti − Usare fonti di tipo diverso per ricavare conoscenze. − Utilizzare grafici, tabelle e carte storiche. Organizzazione delle informazioni

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− Selezionare e ricavare informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali. − Costruire grafici e mappe spazio-temporali. − Riconoscere e distinguere eventi, date, luoghi e personaggi. − Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana ed europea. Strumenti concettuali − Conoscere aspetti dei momenti storici italiani ed europei affrontati. − Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati. − Conoscere l'organizzazione politica ed economica dell' Unione Europea. − Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di

convivenza civile. Produzione scritta e orale − Analizzare e confrontare fonti diverse cartacee e digitali. − Riferire oralmente sugli argomenti studiati usando il linguaggio specifico della disciplina. Classe terza Uso delle fonti − Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro nei siti archeologici, nelle biblioteche e

negli archivi. − Usare fonti di tipo diverso per produrre conoscenze su temi definiti. Organizzazione delle informazioni − Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse

digitali. − Costruire grafici e mappe spazio temporali. − Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea e mondiale. − Formulare problemi sulla base delle informazioni prodotte e delle conoscenze elaborate.

Strumenti concettuali − Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali studiati. − Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati. − Conoscere l'ordinamento della Repubblica italiana e la Costituzione italiana. − Conoscere i principali organismi internazionali. − Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di

convivenza civile. Produzione scritta e orale − Produrre testi, utilizzando conoscenze e fonti di informazione diverse cartacee e digitali. − Argomentare oralmente sugli argomenti studiati usando il linguaggio specifico della

disciplina.

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CONOSCENZE • Elementi costitutivi del processo di ricostruzione storica ( il metodo storico): scelta del

problema/tema • (problematizzazione e tematizzazione); formulazione della/e ipotesi; ricerca di fonti e

documenti; utilizzo di testi storici e storiografici; analisi delle fonti e inferenza; raccolta delle informazioni; verifica delle ipotesi; produzione del testo.

• Concetti di: traccia - documento – fonte. • Tipologie di fonti: fonte materiale, fonte scritta, fonte orale, fonte iconografica … • Funzione di: musei, archivi, biblioteche, monumenti, centri storici. • Componenti delle società organizzate; strutture delle civiltà

Vita materiale (rapporto uomo-ambiente, strumenti e tecnologie); Economia; Organizzazione sociale; Organizzazione politica e istituzionale; Religione; Cultura.

• Concetti correlati a Vita materiale: economia di sussistenza, nicchia ecologica, ecc. Economia: agricoltura, industria, commercio, baratto, moneta ecc. Organizzazione sociale: famiglia, tribù, clan, villaggio, città … divisione del lavoro, classe sociale, lotta di classe, ecc. Organizzazione politica e istituzionale: monarchia, impero, stato, repubblica, democrazia, imperialismo ecc. – diritto, legge, costituzione, ecc. Religione: monoteismo, politeismo, ecc. Cultura: cultura orale e cultura scritta ecc.

• Linguaggio specifico • Processi fondamentali – collocazione spazio-temporale, periodizzazioni, le componenti

dell’ organizzazione della società, grandi eventi e macrotrasformazioni relativi a: • Storia italiana: i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento

alle forme di potere medievali, alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica.

• Storia dell’Europa. • Storia mondiale (dalla preistoria alla civilizzazione neolitica, alla rivoluzione industriale,

alla globalizzazione). • Storia locale: i principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio. • Concetti storiografici: evento, permanenza, contesto, processo, fatto storico, problema

storiografico, rivoluzione, eventi/personaggi cesura… • Concetti interpretativi: classe sociale, nicchia ecologica, lunga durata …. • Concetti storici: umanesimo, borghesia, neocolonialismo, globalizzazione … • Principali periodizzazioni della storiografia occidentale. • Cronologia essenziale della storia occidentale con alcune date paradigmatiche e

periodizzanti. • I principali fenomeni sociali, economici e politici che caratterizzano il mondo

contemporaneo, anche in relazione alle diverse culture.

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• I principali processi storici che caratterizzano il mondo contemporaneo. • Le principali tappe dello sviluppo dell’innovazione tecnico-scientifica e della conseguente

innovazione tecnologica. • Aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità. • Luoghi della memoria del proprio ambiente e del territorio di vita.

MUSICA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione ed interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani musicali. E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico – culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali,servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ABILITÀ

Classe seconda

- Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali e strumentali di diversi generi

avvalendosi di strumentazioni elettroniche. - Rielaborare ed eseguire brani musicali vocali e strumentali attraverso semplici schemi

ritmico - melodici. - Riconoscere e classificare i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale. - Conoscere e descrivere opere d’ arte musicale,progettare eventi sonori che integrino altre

forme artistiche e multimediali. Classe terza - Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente,brani vocali e strumentali

di diversi generi e stili , anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche. - Rielaborare, comporre brani musicali vocali e strumentali utilizzando sia strutture

aperte,sia semplici schemi ritmico - melodici.

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- Conoscere,descrivere e interpretare in modo critico opere d’arte musicali e realizzare aventi sonori che integrino altre forme artistiche,arti visive e multimediali.

- Utilizzare la notazione musicale e altri mezzi di scrittura e accedere alle risorse presenti in rete per elaborazioni sonore e musicali.

CONOSCENZE

• Elementi costitutivi il linguaggio musicale. • Generi e tipologie testuali della letteratura.

• Tipologie del linguaggio cinematografico: pubblicità, documentari, animazione, film e generi (western, fantascienza, thriller …)

ARTE E IMMAGINE

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L'alunno realizza elaborati persona1i e creativi sulla base di un'ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l'integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali de] patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO /ABILITÀ Classi II-III

Esprimersi e comunicare - Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche allo

studio dell’arte e della comunicazione visiva. - Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche e

plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile espressivo personale.

- Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte,

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elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini. - Scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti visivi seguendo una

precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più codici e facendo riferimento ad altre discipline.

Osservare e leggere le immagini.

- Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio verbale appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale.

- Leggere e interpretare un'immagine o un'opera d'arte utilizzando gradi progressivi di approfondimento dell'analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell'autore.

- Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d'arte e nelle immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte, pubblicità, informazione, spettacolo).

Comprendere e apprezzare le opere d'arte - Leggere e commentare criticamente un'opera d’arte mettendola in relazione con gli

elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene. - Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei principali

periodi storici del passato e dell'arte moderna e contemporanea, anche appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio.

- Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico-artistico e museale del territorio sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali.

- Ipotizzare strategie di intervento per la tutela, la conservazione e la valorizzaziol1e dei beni culturali.

CONOSCENZE

• Elementi costituitivi l’espressione grafica, pittorica, plastica. • Elementi costitutivi l’espressione visiva: fotografia, ripresa cinematografica.

• Principali forme di espressione artistica.

• Generi e tipologie testuali della letteratura.

• Tipologie del linguaggio cinematografico: pubblicità, documentari, animazione, film e generi (western, fantascienza, thriller …)

EDUCAZIONE FISICA

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.

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Utilizza gli aspetti comunicativo – relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair-play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a sani stili di vita e prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. E’ capace di integrarsi nel gruppo, di assumere responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Classe seconda Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo – Localizzare la denominazione dei vari segmenti dell’apparato scheletrico. – Sa eseguire esercizi di mobilità e scioltezza articolare. – Sa eseguire esercizi per l’incremento delle capacità condizionali. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo – espressiva – Sa eseguire semplici gesti mimici. – Sa eseguire i fondamentali di gioco. – Sa decodificare i gesti dell’arbitro. – Sa applicare regole di gioco. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play – Riconoscere e applicare con semplicità modalità esecutive di numerosi giochi di

movimento e pre-sportivi individuali e di squadra. – Assumere un atteggiamento di fiducia verso il proprio corpo accettando i propri limiti. – Cooperare e interagire positivamente con gli altri consapevole del “valore” delle regole e

dell’importanza di rispettarle. – Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara

collaborando con gli altri accettare la sconfitta rispettare le regole accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità.

Salute e benessere, sicurezza e prevenzione – Assumere comportamenti funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi aperti.

Applicare gli elementi fondamentali del primo soccorso. – Sa alimentarsi in modo corretto.

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Classe terza Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo – Utilizzare efficacemente le proprie capacità in condizioni facili e normali di esecuzione

(cap. di accoppiamento e combinazione dei movimenti, cap. di differenziazione,cap. di equilibrio, cap. di orientamento, cap. di ritmo,cap. di reazione, cap. di trasformazione, ecc.

– Utilizzare consapevolmente piani di lavoro razionali per l’incremento delle capacità condizionali, secondo i propri livelli di maturazione, sviluppo e apprendimento.

Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo – espressiva – Usare consapevolmente il linguaggio del corpo utilizzando codici espressivi, combinando

la componente comunicativa a quella estetica. – Rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità posture: individualmente a

coppie e in gruppo.

Il gioco, lo sport, le regole e il fair play – Riconoscere e applicare con semplicità modalità esecutive di numerosi giochi di

movimento e pre-sportivi individuali e di squadra. – Assumere un atteggiamento di fiducia verso il proprio corpo accettando i propri limiti. – Cooperare e interagire positivamente con gli altri consapevole del “valore” delle regole e

dell’importanza di rispettarle. – Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara

collaborando con gli altri accettare la sconfitta rispettare le regole accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. Salute e benessere, sicurezza e prevenzione – Utilizzare in modo responsabile spazi, attrezzature, veicoli sia individualmente che in

gruppo mettendo in atto in modo autonomo comportamenti funzionali alla sicurezza nei vari ambienti di vita.

CONOSCENZE

– L’apparato scheletrico e articolare; – esercizi per la mobilità e scioltezza articolare; – esercizi di respirazione durante l’attività sportiva; – esatta esecuzione di semplici esercizi di coordinazione; – semplici esercizi di equilibrio statico e dinamico; – la direzione destra e sinistra; – semplici tecniche mimiche; – tecniche di attacco e di difesa nei giochi sportivi;

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– giochi individuali e di squadra; – rispettare le regole di gioco; – rapporto tra alimentazione e esercizio fisico; – rileva i principali cambiamenti del corpo umano e sa di conseguenza applicare piani di

allenamento per raggiungere un ottimale efficienza motoria; – esegue esercizi di mobilità prima di un’attività sportiva; – livello di sviluppo e tecniche di miglioramento delle capacità condizionali (forza, rapidità,

resistenza, mobilità articolare); – gesti arbitrali; – conoscere il significato di lealtà sportiva; – conoscere i principi fondamentali di prevenzione e attuazione della sicurezza personale in

palestra, a scuola e negli spazi aperti; – elementi fondamentali del primo soccorso; – rischi dell’assunzione di sostanze dopanti; – tecniche di espressione corporea: – aspetti comunicativi, relazionali del linguaggio corporeo - motorio e sportivo.

RELIGIONE

TRAGUARDI DI SVIPLUPPO DELLE COMPETENZE

L'alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un'identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell'insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell'esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO/ABILITÀ Classe seconda

- Conoscere l’origine storica della chiesa cristiana e di Gerusalemme e la missione degli

apostoli. - Conoscere l’evoluzione storica della Chiesa articolata secondo carismi e ministeri e

rapportarla alla fede cattolica che riconosce in essa l’azione dello Spirito Santo. - Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni liturgiche e

dei sacramenti della Chiesa. - Comprendere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa,

nell’epoca tardo-antica, medievale, moderna e contemporanea. - Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa.

Classe terza

- Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa.

- Conoscere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana e confrontarle con quelle di altre maggiori religioni.

- Riconoscere l’originalità della fede cristiana nella vita dell’uomo. - Conoscere le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto al

valore della vita. - Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per la

realizzazione di un progetto libero e responsabile.

CONOSCENZE

• La religione e la religiosità degli uomini nella storia.

• Rivelazione, promessa , Alleanza, Ebraismo, salvezza.

• Il libro della Bibbia, documento storico-culturale e Parola di Dio, Antico e Nuovo Testamento, Vangelo.

• L’insegnamento e le opere di Gesù, la sua Morte e Risurrezione.

• Atti degli apostoli, L’origine della chiesa cristiana a Gerusalemme e la prima missione, le prime comunità.

• L’operato della chiesa nella storia in Italia, in Europa e nel mondo.

• La chiesa locale e universale, i segni e i simboli religiosi, i Sacramenti, alcune testimonianze artistiche e culturali.

• L’ecumenismo, i Papi dell’ecumenismo.

• Le religioni, aspetti della società multiculturale e multireligiosa, la libertà di culto.

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• Le religioni rivelate e le religioni non monoteistiche.

• L’amore nel Nuovo Testamento, l’amicizia, l’uomo e i suoi diritti, la giustizia, il progetto del cristiano.

• La propria identità, responsabilità e libertà, l’autocontrollo, l’amore per sé e per il prossimo, la vita di relazione con la famiglia con gli altri.

METODOLOGIA La fase insegnamento - apprendimento. Si tratta di una dei momenti più importanti e delicati del processo formativo. All'insegnante spetta il non facile compito di creare un ambiente idoneo in cui i messaggi possano transitare e arrivare a destinazione con la massima chiarezza ed efficacia, all'alunno quello di dimostrare la propria disponibilità e collaborazione. L'obiettivo principale consiste nel far acquisire le giuste tecniche dell'apprendimento. E' cioè molto più importante imparare come si ascolta, come si studia, come si organizzano le informazioni, come si esprimono le conoscenze e le idee, piuttosto che accumulare tutta una serie di nozioni che possono essere facilmente dimenticate e quindi non più utilizzabili. La nostra scuola, allora, attua strategie incentrate su vari modelli didattici, da utilizzare secondo le situazioni e gli obiettivi che si intendono conseguire: Modello di lezione frontale: Presentazione dettagliata dell'obiettivo che si intende raggiungere - trattazione dell'argomento con il supporto di libri, schemi, grafici, sussidi multimediali - domande di chiarimento e spazio per dialogo ed eventuali ipotesi risolutive - assegnazione di elaborati applicativi o riassuntivi da sviluppare - verifica del lavoro svolto e confronto. Valutazione formativa che faccia comprendere quali obiettivi siano stati realmente raggiunti. Modello di lezione operativa: Presentazione dello schema di lavoro e delle finalità - impostazione delle fasi operative - assegnazione dei ruoli - attività di laboratorio con uso di strumenti e apparecchiature - ampio spazio alla creatività personale assistita e nel caso guidata - verifica critica del lavoro realizzato - valutazione formativa delle abilità acquisite. Modello della ricerca: illustrazione degli obiettivi e del percorso da seguire - impostazione dei quesiti generali attraverso modelli e schede - organizzazione del lavoro per piccoli gruppi con assegnazione dei ruoli - discussione guidata - confronto finale dei risultati - valutazione formativa.

Metodo della lezione con la LIM

Le lavagne interattive, favorendo l'apprendimento visivo, costituiscono un utile strumento didattico in grado di rispondere alle esigenze di un grande numero di studenti, compresi gli alunni con “bisogni educativi speciali” quali i casi di disabilità, gli studenti stranieri di recente immigrazione, gli studenti con DSA (esempio dislessia) ed a-specifici.

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OBIETTIVI LIM nella didattica:

• Apprendere le potenzialità dell’utilizzo della LIM per i contenuti disciplinari.

• Sviluppare un apprendimento collaborativo tra studenti e insegnanti.

• Migliorare l’efficacia comunicativa nella realizzazione dei percorsi.

• Migliorare le capacità espositive degli alunni davanti ad un pubblico.

• Sfruttare simultaneamente le potenzialità dei diversi linguaggi multimediali (quello audiovisivo, iconico, fotografico, testuale, etc.) con l’interattività tipica dei nuovi media.

• Ricercare risorse didattiche disponibili on-line attraverso la LIM.

• Fornire agli alunni percorsi didattici adatti alle discipline coinvolte.

VALUTAZIONE La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento e traguardi di competenza previsti dalle indicazioni e declinati nel curricolo. La valutazione assume una funzione formativa che accompagna i processi di apprendimento e ne promuove il miglioramento. La valutazione deve essere trasparente sui criteri e sui risultati adottati, promuovendo la partecipazione educativa.

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CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA La valutazione ha il compito fondamentale di rilevare informazioni riguardanti il processo di apprendimento, per regolare l'azione didattica. Art. 1 - Regolamento - finalità e caratteri della valutazione (D. P. R. 22 /06/2009)

“La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall’articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni”. “Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell’offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275”.

I tempi della valutazione si articolano in tre momenti basilari:

• valutazione iniziale (ottobre-novembre): ha la funzione diagnostica circa l'area cognitiva (conoscenze e abilità), affettiva (comportamento, relazioni) e del metodo di studio.

• valutazione in itinere: si colloca nel corso degli interventi didattici per fornire all'insegnante tutte le informazioni necessarie per la programmazione delle attività. I rapporti con le famiglie sono essenziali per l'attuazione di strategie personalizzate.

• valutazione finale: è situata al termine di una frazione rilevante di lavoro scolastico Consente di redigere un bilancio complessivo di ogni singolo alunno e del gruppo classe, con l'intento di stimare anche la validità della programmazione attuata. Il Collegio dei docenti ha deliberato di suddividere l’anno scolastico in un trimestre (3 mesi) e in un pentamestre (5 mesi). Questa deliberazione è stata adottata nella logica di una più rapida conoscenza, da parte dei genitori, del percorso scolastico dei propri figli e allo scopo, come scuola, di organizzare tempestivamente gli opportuni interventi di recupero per gli studenti che potrebbero manifestare lacune nell’apprendimento di qualche disciplina, poiché l’interruzione delle festività natalizie avrebbero determinato una discontinuità nelle attività didattiche.

La valutazione interna si articola in autovalutazione di Istituto, riguardante gli elementi di sistema (efficacia della progettazione didattica rispetto agli obiettivi, qualità dell’insegnamento, grado di soddisfazione delle famiglie e del territorio ecc.) e in valutazione diagnostica, formativa e sommativa (periodica, annuale e biennale) dei singoli allievi, di esclusiva competenza dei docenti. Valutazione sul rendimento scolastico degli studenti (D.L. del 19 febbraio 2004, n. 59 – L. 30 ottobre 2008 n. 169 – D. P. R 22 /06/2009)“Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite. Il Collegio ha approvato all’unanimità i criteri in deroga al limite

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massimo di assenze: gravi motivi di salute, ricovero ospedaliero, gravi motivi di famiglia….

tali da non compromettere il livello di preparazione dell’alunno.

1. Il D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 ha regolamentato le norme vigenti per la valutazione degli alunni. Esso prevede che l’ammissione all’anno successivo ed all’esame di Stato è disposta previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell'anno scolastico (49 giorni: 248 ore), nei confronti dell'alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Nel caso in cui l'ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione ed a trasmettere quest'ultimo alla famiglia dell'alunno affinché si attivi a curare il proprio figlio il recupero o a far partecipare il figlio ai corsi di recupero che la scuola avvierà durante l’anno scolastico. Le carenze devono essere colmate entro l’anno successivo. Il Collegio dei docenti ha approvato a maggioranza il criterio in base al quale viene assegnato un bonus di 3 (tre) voti (solo per le classi prime e seconde) per colmare eventuali deficit in non più di tre discipline. Per l’attribuzione del “bonus” ciascun consiglio di classe valuterà caso per caso le diverse situazioni e deciderà l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva. Esame di stato “ L’esito dell’esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno; conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi”. (L. 30 ottobre 2008 n. 169, Art. 3 - comma 4). All’articolo 11 del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, sono apportate le seguenti modificazioni:

a. «4-bis. Il consiglio di classe, in sede di valutazione finale delibera se ammettere o non ammettere all’esame di Stato gli alunni frequentanti il terzo anno della scuola secondaria di primo grado formulando un giudizio di idoneità o, in caso negativo, un giudizio di non ammissione all’esame medesimo.»

b. «4-ter. L’esame di Stato comprende una prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti. I testi relativi alla suddetta prova sono scelti tra quelli predisposti annualmente dall’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI), conformemente alla direttiva periodicamente emanata dal Ministero stesso e inviati alle istituzioni scolastiche competenti.»

c. Per l’ammissione all’esame di Stato il Consiglio di classe è tenuto ad esprimere il giudizio di idoneità in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado, calcolando il 30% della somma delle medie aritmetica delle valutazioni finali del primo e secondo anno e sommandone il risultato con il 70% della media del terzo anno scolastico (compresi i decimali) e arrotondando all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.

d. All'esito dell'esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova Nazionale, predisposta dell’INVALSI, e il giudizio di idoneità. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.

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e. I candidati possono avere la lode solo sulla base dei seguenti criteri: • conseguire nel triennio la media di dieci decimi; • la valutazione in tutte le discipline deve essere di dieci decimi nell’ultimo anno; • il voto di ammissione all’esame di dieci decimi senza arrotondamenti; • i compiti scritti, compreso l’INVALSI e il colloquio orale devono avere ciascuno una

valutazione di dieci decimi senza arrotondamenti; Solo con i suddetti criteri può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimità. f. Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all’albo della scuola, ai sensi dell’articolo 96, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.

Valutazione degli alunni in ospedale 1. Per gli alunni che frequentano per periodi temporalmente rilevanti corsi di istruzione funzionanti in ospedali o luoghi di cura, i docenti che impartiscono i relativi insegnamenti trasmettono alla scuola di appartenenza elementi di conoscenza in ordine al percorso formativo individualizzato attuato dai predetti alunni ai fini della valutazione periodica e finale. 2. Nel caso in cui la frequenza dei corsi di cui al comma 1 ha una durata prevalente rispetto a quella nella classe di appartenenza, i docenti che hanno impartito gli insegnamenti nei corsi stessi effettuano lo scrutinio previa intesa con la scuola di riferimento, la quale fornisce gli elementi di valutazione eventualmente elaborati dai docenti della classe; analogamente si procede quando l'alunno, ricoverato nel periodo di svolgimento degli esami conclusivi, deve sostenere in ospedale tutte le prove o alcune di esse.

Valutazione del comportamento degli studenti (Riferimento DM 5/09 e DPR 122/09)

La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. La valutazione del comportamento degli studenti nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola secondaria di secondo grado è espressa in decimi. Ai fini della valutazione del comportamento viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione, alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede (comprese le visite d’istruzione) (art.2). Nella valutazione del comportamento si tiene conto dei seguenti fattori: � interesse e partecipazione alle attività scolastiche; � atteggiamento dell’alunno nei confronti degli impegni scolastici; � rispetto delle regole (Regolamento di istituto e norme di convivenza civile) ed autocontrollo; � socializzazione, rapporti con gli altri e collaborazione. La valutazione viene espressa collegialmente dal Consiglio di classe ai sensi della normativa vigente e, a partire dall’anno scolastico 2008-2009, concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul

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comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno. La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi. La votazione insufficiente può essere attribuita dal Consiglio di classe soltanto in presenza di comportamenti di particolare ed oggettiva gravità e, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità che prevedano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni. L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di scrutinio finale, ferma restando l’autonomia della funzione docente anche in materia di valutazione del comportamento, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che lo studente non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Voti Partecipazione Impegno Capacità

relazionali Comportamento e rispetto

regole – (Condotta) 10 Mostra vivo

interesse. Frequenza assidua.

Regolare ed accurato

Ottima la socializzazione

Responsabile ed equilibrato nei diversi contesti educativi. Rispetta strutture e sussidi scolastici

9 Apprezzabile interesse. Frequenza costante.

Serio e proficuo Equilibrato nei rapporti interpersonali e collaborativo nel gruppo.

Corretto e responsabile Rispetta strutture e sussidi scolastici

8 Interviene con pertinenza. Frequenza regolare.

Regolare Corretti rapporti interpersonali

Corretto Rispetta strutture e sussidi scolastici.

7 Partecipa in modo consapevole. Frequenza regolare.

Regolare ma non sempre accurato

Collaborativi in piccoli gruppi

Quasi sempre corretto Rispetta strutture e sussidi scolastici

6 Partecipa solo se stimolato. Frequenza abbastanza regolare.

Incostante, sollecitato

Non sempre corretto nel rapporto con gli insegnanti e con i compagni

Vivace ma non sempre corretto. Modesto rispetto

5 Partecipa saltuariamente alle attività. Frequenza irregolare.

Saltuario e superficiale

Comportamento scorretto o quasi nel rapporto con gli insegnanti e con i compagni

Non controllato. Nei casi in cui siano stati presi motivati provvedimenti disciplinari. Non sempre rispetta strutture e sussidi

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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Con il termine di competenze si indicano "le conoscenze, le competenze, le capacità acquisite e i crediti formativi riconoscibili, compresi quelli relativi alle discipline e alle attività realizzate nell'ambito dell'ampliamento dell'offerta formativa o liberamente scelte dagli alunni e debitamente certificate”. In questo quadro di azione, il Ministero ha predisposto una scheda dell’attività valutativa degli apprendimenti, che prevede l’attestazione di una certificazione dei traguardi delle competenze per l’ultimo anno del primo ciclo di istruzione, come termine di un percorso di crescita educativa e personale delle competenze acquisite durante il percorso scolastico. Nel primo ciclo dell’istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi, ai sensi dell’articolo 3, commi 1 e 2, del decreto legge. La certificazione delle competenze, che sono cosa ben diversa da conoscenze e abilità, devono soddisfare le seguenti finalità: • fornire elementi di oggettività alla valutazione delle competenze; • evitare che la certificazione delle competenze si traduca in una semplice traslazione della

valutazione disciplinare espressa in relazione alle conoscenze; • costituire una documentazione attestante e motivante il giudizio espresso in sede di

consiglio di classe, anche allo scopo di evitare eventuali contestazioni da parte delle famiglie.

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CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

IL DIRIGENTE SCOLASTICO E IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D'ESAME

Visti il D.M. 29/11/2007, la legge 169/2008, il regolamento di attuazione del 22/06/2009 n.122

Viste le delibere del collegio

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal

consiglio di classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede di esame di

Stato;

CERTIFICANO

che l'alunno/a nato/a a SCIACCA (prov. ) il __/__/__

ha superato l'Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di (I) /Decimi, raggiungendo un livello di maturazione globale (II) ................................... (I) Valutazione del livello di raggiungimento espressa in decimi: Dieci, Nove, Otto, Sette, Sei. (II) Eccellente (10 e lode), Elevato(10/9), Completo(8), Soddisfacente(7), Adeguato(6). Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove di esame, ha conseguito i seguenti livelli di competenza:

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA Competenza

ITALIANO: è capace di interagire in modo efficace nelle diverse situazioni comunicative; padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.

Livello:

LINGUA STRANIERA INGLESE: comprende i punti essenziali di messaggi in lingua standard su argomenti familiari; nella conversazione, comprende i punti chiave del messaggio ed espone le proprie idee con correttezza; produce testi corretti e coerenti.

Livello:

SECONDA LINGUA COMUNITARIA FRANCESE: comprende frasi ed espressioni di uso quotidiano; comunica in attività che richiedono uno scambio di informazioni su argomenti familiari e abituali.

Livello:

MUSICA: utilizza la notazione e il linguaggio specifico con correttezza; usa il linguaggio espressivo-musicale nelle sue diverse forme; sa eseguire collettivamente e/o individualmente brani vocali/strumentali.

Livello:

ARTE E IMMAGINE: rappresenta la realtà e le esperienze attraverso l'utilizzo di varie tecniche; descrive le opere d'arte, sa collocarle storicamente nel periodo di appartenenza, utilizzando il linguaggio verbale specifico.

Livello:

EDUCAZIONE FISICA: utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo; è cape di integrarsi nel gruppo di cui condivide e rispetta le regole.

Livello:

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Competenza

MATEMATICA: padroneggia i concetti fondamentali della matematica; riconosce e risolve problemi in contesti diversi; interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con la realtà.

Livello:

SCIENZE: osserva la realtà e sviluppa soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite; adotta comportamenti di prevenzione a tutela della salute.

Livello: Voto:

TECNOLOGIA: osserva con consapevolezza le diverse realtà tecnologiche in rapporto all'uomo, ai contesti socio-produttivi ed all'ambiente; utilizza i principali programmi informatici per scopi diversi.

Livello: Voto:

AREA STORICO-GEOGRAFICA

Competenza

STORIA E GEOGRAFIA: conosce i momenti fondamentali della storia mondiale e locale contemporanea; coglie le relazioni tra fatti storici; conosce e rispetta i valori sanciti nella

Livello:

Voto:

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Il piano di studi seguito nell’ultimo anno si è caratterizzato in particolare per la partecipazione a: - tempo scuola (settimanale complessivo) ore 30 - altre attività significative:

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

Valutare significa far conoscere al ragazzo la sua situazione in riferimento ad un obiettivo che è stato concordato e che assieme si intende raggiungere. Elementi fondamentali della valutazione formativa sono quindi: � La chiarezza del linguaggio con cui viene comunicata. � La sistematicità durante il percorso didattico. � L'efficacia prodotta sugli sviluppi educativi ( autonomia, capacità di scelta, metodo). � La funzione di stimolo per migliorare e per mettere in rilievo i progressi acquisiti.

La valutazione sommativa, espressa dalle singole discipline e dal Consiglio di classe, ha invece il compito di puntualizzare la situazione, sia intermedia che finale, tenendo conto di molteplici parametri quali: � Il comportamento e i rapporti interpersonali. � L'impegno e l'interesse dimostrati, la partecipazione e le risposte alle consegne. � L'acquisizione di un adeguato metodo di studio e di lavoro. � I progressi evidenziati rispetto alla situazione iniziale. � Il livello di conoscenze e competenze globalmente acquisite, rapportato con le situazioni

individuali. � Il grado di maturità dimostrato nei rapporti con gli altri e nel rispetto dei propri doveri

scolastici.

Costituzione della Repubblica italiana; descrive le caratteristiche fisiche, storiche ed antropiche del territorio; utilizza coerentemente strumenti e linguaggi specifici.

LEGENDA

Valutazione

espressa in

decimi

livello di

competenza Livelli generali di competenza

Sei B:

Base

6: Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, con richiesta di aiuto,

mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e

procedure fondamentali.

Sette I:

Intermedio

7: Lo studente svolge compiti e risolve problemi in situazioni note con discreta

autonomia, mostrando di possedere conoscenze ed abilità e di saper applicare regole e

procedure.

Otto 8: Lo studente svolge compiti e risolve problemi anche complessi in situazioni note,

mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite in modo consapevole.

Nove A:

Avanzato

9: Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni anche non note;

compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare con pertinenza le conoscenze e

le abilità acquisite.

Dieci 10: Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni anche non

note, compie scelte consapevoli, mostrando sicura padronanza nell’uso delle

conoscenze e delle abilità.

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Gli strumenti per la misurazione del percorso formativo degli apprendimenti

Livelli di partenza

I livelli di partenza riguardano la situazione iniziale di ogni alunno e di ogni classe rispetto ad alcune abilità di "base", per saperne di più sui processi individuali di apprendimento e formulare meglio l'ipotesi di programmazione. Il collegio dei docenti ha individuato le abilità alle quali fare riferimento ed ha indicato i relativi descrittori. Il lavoro iniziale e le prove di ingresso hanno lo scopo di accertare il possesso di quelle abilità, che si ritengono pre-requisiti essenziali per il percorso formativo previsto, anche per la loro"trasversalità"rispetto alle aree disciplinari. Le prove vengono strutturate in modo che le prestazioni richieste siano di graduale difficoltà e si riferiscano il più possibile ad ambiti multidisciplinari. È chiaro che l'analisi delle prestazioni ha soprattutto uno scopo informativo e didattico. Le famiglie verranno a conoscenza dei livelli di partenza di ciascun allievo nel corso dei colloqui individuali con gli insegnanti. Sulla base delle elaborazioni dei dati raccolti si determinano gli obiettivi e le strategie di intervento, sia per il gruppo (programmazione del consiglio di classe, piani di lavoro disciplinari), sia individualizzati. Prove di verifica nel corso dell’anno scolastico

Le verifiche hanno lo scopo di accertare i risultati raggiunti e di controllare il percorso di apprendimento per rendere consapevoli le alunne, gli alunni e le loro famiglie. Si prevedono verifiche: Orali Colloqui individuali o discussione di gruppo, prove di lettura,

relazioni a voce, rilevazioni individuali e/o di gruppo in classe, ecc. Scritte Schemi, questionari, saggi, temi, procedimenti di calcolo, soluzioni

di problemi, ecc. Grafiche Tabelloni di sintesi, illustrazioni, disegni e composizioni,

rappresentazioni geometriche, diagrammi di valori statistici, ecc. Pratiche Esecuzioni con strumenti, manipolazioni, esperimenti, attività

motorie, ecc.

Gli strumenti per evidenziare il percorso formativo dell'alunno sono:

• Il registro personale del docente in formato digitale su cui compariranno le annotazioni sistematiche indicanti il percorso didattico educativo, gli esiti delle prove, il livello delle competenze e i progressi acquisiti. Altri fattori importanti da considerare saranno: il livello di partenza e le indicazioni circa gli interventi di recupero, sostegno e potenziamento.

• Il verbale del Consiglio di Classe che riporterà la traccia degli interventi programmati e realizzati, le strategie di lavoro nonché le risposte riscontrate.

• Le griglie del Consiglio di classe. • La scheda di valutazione dell’alunno in formato digitale. • Le comunicazioni orali e scritte alla famiglia.

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La valutazione periodica Giusta delibera del Collegio, l’anno scolastico è stato diviso in un trimestre (3 mesi) e in un pentamestre (5 mesi): il primo periodo (trimestre) dal 12/09/2015 al 22 dicembre 2015, il secondo periodo (pentamestre) dal 08/01/2016 al 09/06/ 2016. Questa deliberazione è stata adottata nella logica di una più rapida conoscenza, da parte dei genitori, del percorso scolastico dei propri figli e allo scopo, come scuola, di organizzare tempestivamente gli opportuni interventi di recupero per gli studenti che potrebbero manifestare lacune nell’apprendimento di qualche disciplina. Il processo valutativo sarà chiaro e trasparente. Esso si articolerà attraverso verifiche a breve, a medio e a lungo termine. Alla fine di ogni U.A. o durante il suo svolgimento verranno effettuate, mediante colloqui orali, prove oggettive varie e composizioni scritte, delle verifiche intese come momento formativo ed essenziale del lavoro programmato, in quanto avranno la funzione di rendere gli alunni consapevoli del cammino di crescita culturale da loro percorso e di permettere all’insegnante, in caso di esiti negativi, di approntare interventi di sostegno e di recupero. Per accertare il possesso delle abilità, si misurerà il profitto e si verificherà il metodo di lavoro, l’impegno, la partecipazione e il grado di socializzazione di ciascun alunno, durante il processo formativo, in quanto la valutazione necessita non solo di verifiche del profitto, ma anche di opportune annotazioni sulle condizioni, sui metodi di apprendimento e sulle manifestazioni comportamentali degli alunni. La valutazione sul rendimento scolastico si esprimerà in decimi, integrando, alla fine di ciascun quadrimestre, i dati delle prove con tutte le altre informazioni che è possibile reperire tramite le osservazioni sistematiche degli insegnanti (situazione di partenza, progressi significativi, atteggiamento, motivazione, risposta alle istruzioni e agli incoraggiamenti degli insegnanti, costanza dei risultati, impegno e consapevolezza dei lavori assegnati a casa). La scheda viene usata per registrare e comunicare il processo educativo di apprendimento, in riferimento alla proposta culturale e didattica che la scuola formula secondo gli orientamenti del progetto d'Istituto. Valutazione dei risultati Durante l’anno scolastico, si effettuano iniziative di monitoraggio degli scrutini del primo e secondo quadrimestre per poter osservare e riflettere sulle differenze di alcune variabili nelle diverse classi, in modo che ciascun consiglio di classe possa trovare le opportune strategie e le modalità per migliorare la situazione educativa e cognitiva degli alunni. I dati raccolti, rappresentati attraverso dei grafici, ci danno la possibilità di osservare il movimento delle variabili, in modo da poter intervenire con efficacia sul percorso formativo complessivo degli alunni.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE - RELIGIONE VOTI COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE LIVELLI DI

COMPETENZA GIUDIZIO

10 Sintetizza correttamente ed effettua in piena autonomia valutazioni personali.

Si esprime in modo corretto utilizzando un linguaggio vario ed appropriato.

Organiche, approfondite e ampliate in modo del tutto personali.

AVANZATO D/O

9

Applica le conoscenze in modo sicuro; esamina situazioni, individua relazioni e sa cogliere analogie e differenze.

Si esprime in modo scorrevole e utilizza i linguaggi specifici.

Complete, organiche, articolate e con approfondimenti autonomi.

8

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi complessi; compie analisi corrette e complete.

Si esprime con correttezza e con una terminologia appropriata.

Complete e sicure con qualche approfondimento.

INTERMEDIO

B

7

Applica le conoscenze anche a problemi complessi; compie analisi corrette.

Si esprime con correttezza e con una terminologia abbastanza appropriata.

Complete e sicure.

6

Applica le conoscenze in modo generalmente corretto in contesti semplici.

Si esprime in modo semplice e corretto ed utilizza i termini più comuni della disciplina.

Semplici ma essenziali su tutti i contenuti.

BASE

S

5

Applica le conoscenze con imperfezioni.

Si esprime in modo superficiale e con un uso impreciso della terminologia specifica.

Superficiali e limitate.

INIZIALE N.S.

4

Applica le conoscenze minime se guidato ma con errori.

Si esprime in modo scorretto, frammentario e superficiale.

Frammentarie, lacunose e parziali.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TRAVERSALE DISCIPLINARE – COMPETENZE ORALI

VOTO DESCRITTORI ABILITÀ COMPETENZE LIVELLI DI

COMPETENZA

10

I contenuti sono appresi in modo completo, sicuro e organico, riuscendo autonomamente ad integrare conoscenze preesistenti.

Applica procedure con piena sicurezza ed effettua analisi e sintesi corrette, approfondite e originali. Sa utilizzare proprietà e regolarità per creare idonei criteri di classificazione. Esprime valutazioni personali pertinenti e supportate da argomentazioni efficaci. Espone in modo chiaro, preciso e sicuro.

Comprende in modo completo e approfondito testi, dati e informazioni. Applica conoscenze e abilità in vari contesti con sicurezza e padronanza. Sa orientarsi nella soluzione di problemi complessi utilizzando originalità, conoscenze e abilità interdisciplinari. AVANZATO

9

I contenuti sono appresi in modo completo, sicuro e autonomo.

Applica procedure ed effettua analisi e sintesi con piena sicurezza e autonomia. Riconosce proprietà e regolarità, che applica autonomamente nelle classificazioni. Sa esprimere valutazioni personali ed espone in modo chiaro, preciso e sicuro.

Comprende in modo completo e approfondito testi, dati e informazioni. Applica conoscenze e abilità in vari contesti in modo corretto e sicuro. Sa orientarsi nella soluzione di problemi complessi utilizzando conoscenze e abilità interdisciplinari.

8

I contenuti sono appresi in modo ordinato, sicuro con adeguata integrazione alle conoscenze preesistenti.

Applica procedure ed effettua analisi e sintesi in modo consapevole e corretto. Riconosce con sicurezza e precisione proprietà e regolarità, che applica nelle classificazioni. Sa esprimere valutazioni personali ed espone in modo preciso e ordinato.

Comprende a vari livelli testi, dati e informazioni. Sa applicare conoscenze e abilità in vari contesti in modo corretto.

INTERMEDIO

7

I contenuti sono appresi in modo globale, nelle linee essenziali e con approfondimento solo di alcuni argomenti.

Applica procedure ed effettua analisi e sintesi in modo consapevole. Riconosce proprietà e regolarità e applica criteri di classificazione. Espone in modo semplice, ma chiaro.

Comprende in modo globale testi, dati e informazioni. Sa applicare conoscenze e abilità in vari contesti in modo complessivamente corretto.

6

I contenuti sono appresi in modo superficiale, parziale e/o meccanico.

Applica procedure ed effettua analisi e sintesi in modo essenziale e solo in compiti noti. Guidato, riesce a riconoscere proprietà ed a classificare. Necessita di guida nell’esposizione.

Comprende solo in parte e superficialmente testi, dati e informazioni. Se guidato, applica conoscenze e abilità in contesti semplici.

BASE

5

I contenuti non sono appresi o lo sono in modo limitato.

Applica procedure ed effettua analisi e sintesi in modo impreciso. Ha difficoltà di riconoscimento di proprietà e classificazione. Anche se guidato, non espone con chiarezza.

Commette errori sistematici nell’applicare conoscenze e abilità in contesti semplici.

INIZIALE

4

I contenuti sono appresi in modo confuso e frammentario.

Ha difficoltà di riconoscimento di proprietà e classificazione. Espone in modo confuso.

Comprende in modo frammentario testi, dati e informazioni.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO Macroindicatori Indicatori Descrittori Misuratori Voti Competenze linguistiche di base

Capacità di esprimersi (Punteggiatura, Ortografia, Morfosintassi, Proprietà lessicale)

Si esprime in modo: • Appropriato Ottimo/eccellente 3 • Corretto Discreto/buono 2,5 • Sostanzialmente corretto Sufficiente 2 • Impreciso e/o scorretto Insufficiente 1,5

Pertinenza e conoscenza dell’argomento

Capacità di sviluppare in modo esauriente e pertinente la traccia

Conosce e sviluppa in modo: • Pertinente ed esauriente Ottimo/eccellente 2 • Pertinente e corretto Discreto/buono 1,5

• Essenziale Sufficiente 1 • Poco pertinente e incompleto Insufficiente 0,5

Efficacia argomentativa

Capacità di formulare una tesi e/o di argomentarla

Argomenta in modo: • Ricco e articolato Ottimo/eccellente 3 • Chiaro e ordinato Discreto/buono 2,5 • Schematico Sufficiente 2 • Poco coerente Insufficiente 1,5

Originalità creatività

Capacità di rielaborazione critica e personale delle proprie conoscenze

Rielabora in modo: • Critico Ottimo/eccellente 2

• Personale Discreto/buono 1,5 • Essenziale Sufficiente 1

• parziale Insufficiente

0,5

Valutazione complessiva

Totale punteggio

.../10

LEGENDA VALUTAZIONE

ESPRESSA IN DECIMI LIVELLI DI

COMPETENZA

10 AVANZATO

9 8

INTERMEDIO 7 6 BASE

5 INIZIALE

4

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI INGLESE E FRANCESE

VOTO COMPRENSIONE/PRODUZIONE CONTENUTI USO DELLA LINGUA (morfosintassi, lessico,

spelling.)

LIVELLI DI COMPETENZA

10

Spiccata padronanza nella comprensione e produzione molto approfondita e articolata

Molto approfondita e sicura la conoscenza dei contenuti con spunti personali ed originali

Uso della morfosintassi e del lessico molto appropriato; eventuali imprecisioni irrilevanti.

AVANZATO

9

Approfondita e ampia la comprensione/produzione di messaggi/informazioni

Conoscenza dei contenuti approfondita e precisa

Accurato l’uso delle strutture linguistiche; precisi lessico e spelling; qualche imprecisione

8

Completa la comprensione/produzione di messaggi/informazioni

Sicura la conoscenza dei contenuti

Corretto l’uso della morfosintassi pur se con qualche errore; lessico e spelling precisi.

INTERMEDIO

7

Abbastanza sicura e pertinente la comprensione/produzione di messaggi/informazioni

Appropriata la conoscenza dei contenuti

Uso sostanzialmente corretto delle strutture morfosintattiche, del lessico e dello spelling

6

Comprensione/produzione di messaggi/informazioni essenziale e semplice

Conoscenza dei contenuti adeguata, ma non sempre approfondita.

Conoscenza adeguata ma non sempre approfondita della morfosintassi e del lessico. Spelling accettabile

BASE

5

Incompleta la comprensione/produzione di messaggi/informazioni

Lacunosa la conoscenza dei contenuti.

Uso incerto e non sempre adeguato della morfosintassi e del lessico. INIZIALE

4

Frammentaria e molto lacunosa la comprensione/produzione di messaggi/informazioni

Conoscenza dei contenuti decisamente inadeguata.

Conoscenza delle strutture morfosintattiche frammentaria, lessico e spelling inadeguati.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI INGLESE E FRANCESE ESAME DI STATO

Criteri generali di valutazione: Correttezza grammaticale Comprensione del linguaggio scritto Uso di un lessico appropriato Capacità di rielaborazione Ricerca del contenuto Conoscenza delle strutture

fondamentali Valutazione per il dialogo su traccia

10

L’alunno organizza il dialogo secondo un piano logico ed ideativi proposto dalla traccia,opera scelte strutturali e lessicali adeguate logicamente ed appropriate linguisticamente al contesto. L’esposizione e scorrevole e chiara e i concetti sono comunicati in modo completo,dettagliato e creativo. Nessun errore o irrilevanti imprecisioni morfo - sintattiche.

9 - 8

L’alunno individua con chiarezza le diverse componenti del dialogo e organizza il discorso in modo globalmente coerente. Sa scegliere espressione appropriate linguisticamente al contesto. Le frasi sono per lo più sintatticamente ben strutturate e i contenuti espressi in modo completo. Qualche imprecisione morfo - sintattica.

7

L’alunno individua le diverse componenti del dialogo e lo pianifica nel suo svolgimento complessivo. Sa scegliere semplici espressioni e vocaboli adeguati linguisticamente al contesto. I concetti e i contenuti sono esposti in modo abbastanza completo. La presenza di qualche errore non compromette la comprensione.

6 L’alunno organizza il discorso in modo abbastanza coerente. Sa scegliere semplici espressioni ma adeguati linguisticamente al contesto. Si nota qualche errore nell’ordine logico delle frasi e/o di ortografia.

5-4 L’alunno non ha saputo organizzare il discorso in modo coerente. Le espressioni linguistiche non sono adeguate al contesto. Anche la presenza di diversi errori gravi ostacola la comprensione.

Valutazione per il questionario

10 Il brano proposto è stato compreso in modo completo. Le informazioni ricavate risultano esaurienti ed espresse in forma chiara e corretta. Buona la capacità di rielaborazione personale.

9 - 8 Il brano proposto è stato ben compreso. Le informazioni ricavate risultano appropriate ed espresse in forma (nel complesso) corretta.

7 Buona la comprensione del testo. Le informazioni ricavate risultano per lo più pertinenti ma evidenziano (alcune) qualche incertezze grammaticali.

6 Il candidato ha compreso il brano proposto quasi interamente. Le informazioni ricavate risultano per lo più appropriate (ortografiche, lessicali, grammaticali).

6 Il candidato ha compreso la maggior parte delle informazioni contenute nel testo. Si evidenziano improprietà (ortografiche, lessicali, grammaticali).

5-4 Il candidato ha compreso solo gli elementi più evidenti del brano proposto. Si evidenziano (diverse,molte) improprietà (ortografiche, lessicali, grammaticali).

Valutazione per la lettera

Espressione Organizzazione Rispetto della

traccia Sviluppo della

traccia Competenza

sintattica

10

Si esprime con ricchezza e proprietà di lessico

Organizza il suo discorso in modo chiaro

Sviluppa la traccia in modo completo e lineare

Nello sviluppo della traccia è originale

Ottima la conoscenza delle strutture grammaticali

9 - 8 Si esprime con varietà di lessico

Organizza il suo discorso in modo fluido e scorrevole

Sviluppa la traccia in modo lineare

Nello sviluppo della traccia tenta di essere originale

Soddisfacente la conoscenza delle strutture grammaticali

7 Si esprime con lessico appropriato

Organizza il discorso in modo coerente e consequenziale

Sviluppa il testo mostrando una globale pertinenza alla traccia

Nello sviluppo della traccia ha buone capacità espressive

Buona la conoscenza delle strutture grammaticali

6 Si esprime con Organizza il Sviluppa la traccia Nello sviluppo Sufficiente la

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lessico essenziale discorso in modo semplice e consapevole

nei punti salienti della traccia ha limitate capacità espressive

conoscenza delle strutture grammaticali

5-4 Si esprime con improprietà lessicale

Organizza il suo discorso in modo caotico

Ignora la traccia Nello sviluppo della traccia non ha idee personali

Insufficiente la conoscenza delle strutture grammaticali

INDICATORI PER CORREZIONE COMPITO DI MATEMATICA

VOTO INDICATORI

LIVELLI DI COMPETENZA

10

Applica in modo corretto e completo i procedimenti risolutivi. Possiede ottima padronanza di calcolo. Utilizza in modo appropriato e sicuro il linguaggio specifico. AVANZATO

9 Applica in modo corretto i procedimenti risolutivi. Possiede ottima padronanza di calcolo. Utilizza in modo appropriato il linguaggio specifico.

8

Applica in modo quasi sempre corretto i procedimenti risolutivi. Possiede buona padronanza di calcolo. Utilizza in modo quasi sempre appropriato il linguaggio specifico. INTERMEDIO

7

Applica in modo quasi sempre corretto i procedimenti risolutivi. Possiede discreta padronanza di calcolo. Talvolta impreciso è l’uso del linguaggio specifico.

6

Applica i procedimenti risolutivi in modo non sempre corretto. Possiede sufficiente padronanza di calcolo. Impreciso è l’uso del linguaggio specifico.

BASE

5

applica con una certa difficoltà i procedimenti risolutivi. Possiede una mediocre padronanza di calcolo. Impreciso è l’uso del linguaggio specifico. INIZIALE

4 Applica i procedimenti risolutivi con difficoltà. Impreciso è l’uso del linguaggio specifico.

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OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO presenti nella scheda di valutazione dell’alunno

DISCIPLINE OSA CLASSI PRIME Religione Cattolica

Conoscere i contenuti essenziali della religione. Documentare come le parole e le opere di Gesú abbiano ispirato scelte di vita fraterna, di carità e di riconciliazione nella storia dell’Europa e del mondo. Individuare il messaggio centrale di alcuni testi biblici. Conoscere gli elementi specifici della dottrina, del culto e dell’etica di altre religioni, in particolare Ebraismo e Islam.

Italiano

Leggere in modo espressivo. Comprendere ed interpretare in forma guidata o autonoma messaggi orali e scritti. Produrre testi scritti di tipo diverso in modo corretto e coerente. Riconoscere ed utilizzare le strutture morfosintattiche della lingua.

Inglese

Leggere e comprendere semplici messaggi riguardanti la vita quotidiana. Produrre semplici messaggi verbali con lessico appropriato. Conoscere ed utilizzare adeguatamente strutture e funzioni linguistiche. Produrre semplici testi scritti. Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi.

Storia Saper utilizzare il linguaggio storico. Riconoscere l'importanza delle fonti e saper leggere un documento. Saper ricostruire i fatti più salienti della storia locale e regionale relativamente al periodo studiato. Conoscere i diritti e doveri del cittadino.

Geografia

Cogliere semplici relazioni tra elementi del territorio, insediamenti umani e sviluppo economico. Osservare paesaggi nei diversi aspetti. Leggere, comprendere e produrre carte geografiche e tematiche, grafici, fotografie. Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico.

Seconda Lingua Comunitaria - Francese

Leggere e comprendere semplici e chiari messaggi riguardanti la vita quotidiana. Conoscere ed utilizzare strutture e funzioni linguistiche. Produrre brevi testi scritti, utilizzando il lessico conosciuto. Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi.

Matematica

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo, riflette sui principi e sui metodi adottati. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con la realtà.

Scienze

Conosce gli elementi propri della disciplina, esplora e sperimenta i fenomeni più comuni. Ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni, ricorrendo a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

Tecnologia

Cogliere l'evoluzione nel tempo nonché i vantaggi e gli eventuali problemi ecologici relativi ai processi di produzione. Usare gli strumenti da disegno per la realizzazione di figure geometriche. Collegare le modalità di funzionamento di oggetti, di strutture e sistemi con le conoscenze scientifiche e tecniche che ha acquisito. Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi e immagini e produrre documenti in diverse situazioni.

Musica

Possedere competenze tecnico esecutive ed espressive sia vocali che strumentali per eseguire semplici brani ritmici e melodici di difficoltà progressive, senza reclusioni di genere, epoche, stili. Produrre e/o rielaborare espressioni musicali ritmiche e melodiche in modo personale. Percepire, comprendere, riconoscere, confrontare e relazionare i principali elementi del linguaggio musicale.

Arte e Immagine

Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui sono stati prodotti. Inventare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi. Riconoscere e leggere le tipologie principali dei beni artistico-culturali.

Educazione fisica

Conoscere il corpo e le funzioni senso-percettive. Comprendere il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Rispettare le regole del gioco e dello sport. Comprendere l'importanza delle norme di sicurezza, della prevenzione, della salute e del benessere.

Approfondimento in materie letterarie

Sviluppo e recupero delle abilità di base.

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Comportamento

Assumere comportamenti corretti e responsabili nei diversi contesti educativi. Partecipare alle varie attività didattiche. Utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della scuola. Rispettare i rapporti interpersonali.

DISCIPLINE OSA CLASSI SECONDE Religione Cattolica

Conoscere i contenuti essenziali della religione. Documentare come le parole e le opere di Gesú abbiano ispirato scelte di vita fraterna, di carità e di riconciliazione nella storia dell’Europa e del mondo. Individuare il messaggio centrale di alcuni testi biblici. Conoscere gli elementi specifici della dottrina, del culto e dell’etica di altre religioni, in particolare Ebraismo e Islam.

Italiano

Leggere in modo espressivo. Comprendere ed interpretare messaggi orali e scritti. Produrre testi scritti di tipo diverso in modo corretto e coerente. Riconoscere ed utilizzare le strutture morfosintattiche della lingua.

Inglese

Leggere e comprendere semplici messaggi riguardanti la vita quotidiana. Produrre semplici messaggi verbali con lessico appropriato. Conoscere ed utilizzare adeguatamente strutture e funzioni linguistiche. Produrre semplici testi scritti. Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi.

Seconda Lingua Comunitaria - Francese

Leggere e comprendere semplici e chiari messaggi riguardanti la vita quotidiana. Conoscere ed utilizzare strutture e funzioni linguistiche. Produrre brevi testi scritti, utilizzando il lessico conosciuto. Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi.

Storia

Saper utilizzare il linguaggio storico. Riconoscere l'importanza delle fonti e saper leggere un documento. Saper ricostruire i fatti più salienti della storia locale e regionale relativamente al periodo studiato. Conoscere l'organizzazione politica ed economica dell'Unione Europea.

Geografia

Cogliere semplici relazioni tra elementi del territorio, insediamenti umani e sviluppo economico. Comprendere paesaggi nei diversi aspetti. Leggere, comprendere e produrre carte geografiche e tematiche, grafici, fotografie. Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico.

Matematica

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo, riflette sui principi e sui metodi adottati. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con la realtà.

Scienze

Conosce gli elementi propri della disciplina, esplora e sperimenta i fenomeni più comuni. Ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni, ricorrendo a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

Tecnologia

Cogliere l'evoluzione nel tempo nonché i vantaggi e gli eventuali problemi ecologici relativi ai processi di produzione. Usare gli strumenti da disegno per la realizzazione di figure geometriche. Collegare le modalità di funzionamento di oggetti, di strutture e sistemi con le conoscenze scientifiche e tecniche che ha acquisito. Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi e immagini e produrre documenti in diverse situazioni.

Musica

Possedere competenze tecnico esecutive ed espressive sia vocali che strumentali per eseguire semplici brani ritmici e melodici di difficoltà progressive, senza reclusioni di genere, epoche, stili. Produrre e/o rielaborare espressioni musicali ritmiche e melodiche in modo personale. Percepire, comprendere, riconoscere, confrontare e relazionare i principali elementi del linguaggio musicale.

Arte e Immagine

Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui sono stati prodotti. Inventare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi. Riconoscere e leggere le tipologie principali dei beni artistico-culturali.

Educazione fisica

Conoscere il corpo e le funzioni senso-percettive. Comprendere il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Rispettare le regole del gioco e dello sport. Comprendere l'importanza delle norme di sicurezza, della prevenzione, della salute e del benessere.

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Approfondimento in materie letterarie

Consolidamento delle abilità di base.

Comportamento

Assumere comportamenti corretti e responsabili nei diversi contesti educativi. Partecipare alle varie attività didattiche. Utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della scuola. Rispettare i rapporti interpersonali.

DISCIPLINE OSA CLASSI TERZE Religione Cattolica

Riconoscere le dimensioni fondamentali dell’esperienza di fede di alcuni personaggi biblici. Cogliere nei documenti della Chiesa le indicazioni che favoriscono l’incontro, il confronto e la convivenza tra persone di diversa cultura e religione. Individuare nelle testimonianze di vita evangelica, anche attuali, scelte di libertà per un proprio progetto di vita. Confrontare criticamente comportamenti e aspetti della cultura attuale con la proposta cristiana.

Italiano

Leggere in modo espressivo testi di vario tipo. Comprendere, interpretare e relazionare oralmente testi non solo letterari. Intervenire nelle discussioni esprimendo le proprie opinioni. Scrivere testi di vario tipo corretti e coerenti. Riconoscere ed utilizzare le strutture morfosintattiche della lingua.

Inglese

Leggere e comprendere testi di vario genere. Produrre messaggi verbali riguardanti avvenimenti, sentimenti o desideri. Produrre testi scritti utilizzando strutture e funzioni linguistiche adeguate. Individuare e confrontare abitudini e problematiche nelle diverse culture.

Seconda Lingua Comunitaria - Francese

Leggere e comprendere testi scritti d'uso corrente legati alla sfera quotidiana o al lavoro. Capire e descrivere avvenimenti, sentimenti o desideri. Produrre testi scritti, utilizzando correttamente strutture e funzioni linguistiche. Individuare e confrontare abitudini e stili di vita nelle diverse culture.

Storia

Conoscere e riferire oralmente gli eventi storici più importanti e cogliere le connessioni con la storia locale. Saper usare e confrontare fonti di tipo diverso. Costruire grafici e mappe temporali. Conoscere l’ordinamento della Repubblica e della Costituzione italiana.

Geografia

Conoscere e analizzare paesaggi e sistemi territoriali lontani nei diversi aspetti, utilizzando gli strumenti propri della disciplina. Individuare i rapporti di interdipendenza di fatti e fenomeni. Produrre schemi di sintesi, carte tematiche, grafici, utilizzando una simbologia convenzionale.

Matematica

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo, riflette sui principi e sui metodi adottati. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con la realtà.

Scienze

Conosce gli elementi propri della disciplina, esplora e sperimenta i fenomeni più comuni. Ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni, ricorrendo a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

Tecnologia

Cogliere l'evoluzione nel tempo nonchè i vantaggi e gli eventuali problemi ecologici relativi ai processi di produzione. Usando il disegno tecnico, seguire le regole delle proiezioni ortogonali ed assonometriche. Collegare le modalità di funzionamento di oggetti, di strutture e sistemi con le conoscenze scientifiche e tecniche che ha acquisito. Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi e immagini e produrre documenti in diverse situazioni.

Musica

Possedere competenze tecnico esecutive ed espressive sia vocali che strumentali per eseguire semplici brani ritmici e melodici di difficoltà progressive, senza reclusioni di genere, epoche, stili. Produrre e/o rielaborare espressioni musicali ritmiche e melodiche in modo personale. Percepire, comprendere, riconoscere, confrontare e relazionare i principali elementi del linguaggio musicale.

Arte e Immagine

Comprendere le relazioni tra la realtà e le diverse forme di raffigurazione. Riconoscere ed applicare le metodologie operative delle differenti tecniche artistiche anche audiovisive e informatiche. Analizzare opere d’arte del periodo storico considerato, attraverso le varie componenti della comunicazione visiva. Analizzare e

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confrontare le diverse funzioni dei beni del patrimonio culturale e ambientale individuandone il valore estetico. Comprendere ed utilizzare la terminologia specifica.

Educazione fisica

Conoscere il corpo e le funzioni senso-percettive. Comprendere il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Rispettare le regole del gioco e dello sport. Comprendere l'importanza delle norme di sicurezza, della prevenzione, della salute e del benessere.

Approfondimento in materie letterarie

Potenziamento delle abilità di base.

Comportamento Assumere comportamenti corretti e responsabili nei diversi contesti educativi. Partecipare alle varie attività didattiche. Utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della scuola. Rispettare i rapporti interpersonali.

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PREMESSA

Per la realizzazione e l’attuazione dei progetti extracurricolari, il Collegio dei Docenti, nella seduta del 09/09/2015, ha fornito, per l’anno scolastico 2015/2016, alcuni criteri generali da tenere in considerazione nella progettazione.

Per l’attuazione dei progetti e di tutte le attività presenti nell’Offerta Formativa della scuola, si dovrà tener presente, oltre che della normativa nazionale (Decreto interministeriale n.44/ 2001; CCNL 2002/05; Decreto interministeriale 326/1996), anche:

• delle linee guida fornite dal Consiglio d’Istituto; • dell’atto di indirizzo del Dirigente Scolastico; • delle indicazioni fornite dal Dirigente Scolastico per il reperimento delle risorse

finanziare; • delle macro aree linguistico – logico – espressiva (attività sportiva, editoria,

drammatizzazione, cinema, musica, canto, danza, socio - educativo, giochi logico-matematici, recupero etc.) individuate e approvate dal Collegio dei Docenti;

• del budget assegnato dal Consiglio d’Istituto. Organizzazione oraria: i progetti e le attività si svolgeranno, da novembre a maggio, nei seguenti giorni: lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 15.00 alle ore 17.00. CRITERI GENERALI 1. Ogni docente può scegliere di partecipare al massimo a due progetti; 2. i progetti prevedono la presenza di due docenti per ogni tipologia progettuale di cui uno

responsabile; 3. i progetti sono destinati ad alunni formanti gruppi a classi aperte; 4. gli alunni possono partecipare al massimo a due progetti; 5. il numero complessivo degli alunni presenti in ogni progetto deve essere costituito da un

minimo di 15 ad un massimo di 20 (tranne per attività particolari).

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GRAFICO DELLE SCELTE FORMATIVE PROVENIENTI DALLE FAMIGLIE

I progetti e le attività formative curricolari ed extracurricolari sono stati scelti in sintonia con le

richieste e i bisogni provenienti dalle famiglie e dal territorio sulla base delle macro-aree già stabilite:

area linguistico-logico-espressiva e area sportiva, compatibilmente con le risorse professionali,

strumentali e finanziarie della scuola.

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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

1. CONTINUITÀ: LABORATORI CON LE CLASSI QUINTE

2. ORIENTAMENTO

3. GRUPPO CORALE –STRUMENTALE

4. ACCOGLIENZA

5. LA MIA REGIONE TRA STORIA E CULTURA

6. LABORATORIO CREATIVITÀ: "I TALENTI SIAMO NOI"

7. AVVIO ALLO STUDIO DEL PIANOFORTE

8. INCONTRO CON L’AUTORE

9. LA SCUOLA AL CINEMA

10. LEGALITÀ: "INSEGNARE A CRESCERE"

11. SICUREZZA E PREVENZIONE: “NOI SCEGLIAMO LA SICUREZZA”

12. ALUNNI IN BIBLIOTECA E/O IN LIBRERIA

13. GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO

14. VIAGGI D’ISTRUZIONE

15. TEATRO IN CLASSE

16. PALLAVOLANDO

17. BASKET

18. DANZA SPORTIVA

19. FACEFOOD

20. PREVENZIONE E PROMOZIONE ALLA SALUTE

21. CORSI DI RECUPERO POTENZIAMENTO

22. PROGETTO INCLUSIONE

23. ALTRE IDENTITÀ: IL CINEMA

24. PRONTO SOCCORSO

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1. CONTINUITÁ: “Lavoriamo insieme”

Finalità Scopo primario del progetto continuità è di garantire un percorso formativo organico e completo degli alunni, al fine di prevenire i loro disagi nel momento del passaggio da un ordine di scuola a quello superiore. Risultano importanti tutte le forme di coordinamento tra i docenti, pur nel rispetto delle differenziazioni proprie di ciascuna scuola, al fine di: 1. riconoscere la specificità e la pari dignità educativa di ciascuna scuola; 2. prevedere opportune forme di coordinamento tra i vari gradi di scuola; 3. promuovere la conoscenza dei punti di arrivo e di partenza di ogni ordine; 4. promuovere lo sviluppo integrale e armonico della personalità dell'alunno; 5. creare "continuità" nello sviluppo delle competenze che l'alunno può acquisire dall'ingresso

nella scuola fino ad orientarlo consapevolmente nelle scelte future; 6. favorire e promuovere lo scambio di esperienze significative attraverso lo sviluppo di

attività didattiche comuni; 7. evitare che ci siano fratture tra vita scolastica ed extra-scolastica, avviando e mantenendo

rapporti positivi e proficui con l'ambiente familiare (continuità orizzontale). Obiettivi 1. Favorire lo “star bene” psico-fisico degli alunni nel passaggio tra i diversi ordini e gradi

dell’istruzione. 2. Favorire l’autoconoscenza e l’autovalutazione. 3. Favorire l’auto-orientamento degli alunni 4. Promuovere iniziative di continuità-orientamento tra i diversi ordini e gradi d’istruzione. 5. Sviluppare la motivazione, l’attitudine e l’interesse verso il futuro percorso scolastico. 6. Stimolare la cooperazione didattica ed educativa tra i docenti dei diversi ordini di scuola. 7. Favorire la cooperazione tra scuola e famiglie nelle scelte del percorso formativo. 8. Attivare nuove sinergie tra scuola secondaria di primo e di secondo grado. 9. Facilitare l’integrazione degli alunni in situazione di svantaggio e degli alunni

extracomunitari nel nuovo contesto scolastico. 10. Favorire percorsi di continuità metodologico – didattico - organizzativa tra scuola primaria

e scuola secondaria di primo grado. 11. Rendere l’alunno consapevole dei propri processi cognitivi e motivazionali, capace di una

pianificazione flessibile, autonoma e personale. Attività del progetto (Continuità scuola primaria – scuola secondaria di primo grado) Genitori • Assemblea per illustrare il POF e le attività extracurriculari della scuola; • “La scuola apre le porte” Aprire per un pomeriggio il nostro istituto al territorio e a tutti

i genitori degli alunni delle classi quinte che lo volessero visitare. Insegnanti

• Coordinamento dei curricoli tra gli ordini di scuola con la costituzione di una “Commissione per continuità”;

• attività didattiche presso le classi quinte delle scuole primarie;

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• Incontri specifici tra docenti delle due scuole per una conoscenza approfondita degli alunni in entrata.

Alunni delle classi quinte • Incontri curriculari tra le classi quinte delle scuole primarie (I – II Circolo e Istituto

Comprensivo Dante Alighieri) e gli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado;

• Organizzazione di laboratori extracurricolari interdisciplinari; • Raccordo con le scuole del territorio per la realizzazione di eventi e progetti comuni; • Elaborazioni di percorsi dalla scuola primaria alla scuola media per integrare le attività

specifiche del progetto accoglienza. Alunni dei diversi gradi scolastici. Tempi di realizzazione: Novembre/Febbraio PIANI D’AZIONE PER LA CONTINUITÀ Obiettivi � Realizzare un progetto comune ai due ordini di scuola; � Conoscere il nuovo ambiente scolastico; � Fare la conoscenza dei possibili futuri insegnanti; � Sperimentare alcuni momenti di lavoro; � Stemperare ansie e preoccupazioni. TEMPI E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO GIORNATA DEL FANCIULLO 20 NOVEMBRE GENNAIO 2016 - Visite presso le scuole primarie per la diffusione di inviti.

- Laboratori extracurricolari Laboratorio Creatività Laboratorio Musica e Folklore sulla tematica della famiglia Laboratorio di drammatizzazione Laboratorio motorio GENNAIO 2015: OPEN DAY – Assemblea dei genitori per la presentazione del POF. Destinatari: � Classi 5^ scuole elementari � Classi 1^ 2^ scuola secondaria statale di primo grado

Responsabile: prof.ssa di Bona Angela

2. ORIENTAMENTO: scuola secondaria di primo grado e di secondo grado Finalità

Scopo primario dell’orientamento è di guidare il ragazzo nel difficile compito di acquisire una conoscenza di se stesso, delle proprie capacità e dei propri limiti, delle proprie aspirazioni.

Obiettivi 1. Approfondire la conoscenza di sé e delle proprie abilità; 2. Indicare ai ragazzi criteri adeguati per una scelta consapevole; 3. Fornire informazioni sulla nuova normativa; 4. Fornire indicazioni sulle nuove tipologie scolastiche; 5. Consentire una conoscenza diretta di alcune scuole superiori.

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Il progetto si articola in varie attività: Dicembre - gennaio – febbraio - Conoscenza di sé; - Sviluppo di un’identità personale e sociale competente; - Conoscenza del mondo di lavoro; - I percorsi scolastici superiori. Destinatari Alunni delle classi terze. Responsabile: prof.ssa di Bona Angela

3. GRUPPO CORALE – STRUMENTALE

Finalità Esecuzione corretta di brani corali e strumentali per l’inaugurazione A.S. (31 ottobre 2015), Natale, Pasqua dello studente etc… Obiettivi - Educare alla pace, acquisire il valore dell’uguaglianza, giustizia,

fratellanza, pace e cooperazione; - Promozione di una adeguata maturazione della personalità,

capacità di ascolto, dialogo e rispetto per il prossimo; - Superamento dell’individualismo. - Affinamento del gusto estetico e delle capacità interpretative. Tempi di attuazione: Ottobre/Novembre /Dicembre/Marzo/Aprile. Destinatari: alunni di varie classi. Responsabile: prof.ri Grisafi Calogera

Componenti: Vassallo Antonino- Cappello Vito

4. ACCOGLIENZA Finalità

- Favorire l’integrazione, la conoscenza reciproca per instaurare buone relazioni interpersonali, fondamentali per una partecipazione attiva e serena alla vita scolastica.

- Accogliere gli alunni nel passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria in modo da aiutarli a superare eventuali disagi derivanti dal nuovo ambiente scolastico affinché possano vivere bene la futura esperienza scolastica.

Obiettivi - Imparare a star bene con sé e con glia ltri; - Sentirsi parte di un nuovo gruppo classe; - Accrescere la stima di sé e degli altri; - Condividere con gli altri le proprie emozioni.

Tempi di attuazione: primo giorno di scuola Destinatari: tutti gli alunni delle classi prime Responsabile: prof.ssa Grisafi Calogera

Componenti: prof.ri Vassallo Antonino- Cappello Vito

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5 . LA MIA REGIONE TRA STORIA E CULTURA ( Legge regionale n° 9 del 31/05/2011)

Finalità Le finalità principali del progetto sono quelle di fare interessare ragazzi al dialetto e alle tradizioni, di farli avvicinare alla conoscenza di usi, costumi, proverbi e detti siciliani, con lo scopo di inculcare in loro la convinzione che “la conoscenza del passato aiuta a vivere meglio il presente e pone solide basi per la costruzione del futuro”. Riconoscendo il valore formativo e culturale dello studio del dialetto si è inteso progettare un percorso didattico atto a perseguire le seguenti finalità: • aiutare gli alunni a riscoprire e ad amare le tradizioni

proprie della loro terra; • acquisire padronanza della lingua dialettale; • recuperare la memoria di situazioni, ambienti, personaggi, canti, musiche, danze,

filastrocche; • valorizzare il senso di appartenenza alla propria comunità;

• riscoprire la Sicilia, centro del Mediterraneo e crocevia di popoli che hanno lasciato segni profondi del loro passaggio;

• educare alla conservazione della memoria storica locale e regionale. Obiettivi Educativi • Valorizzare il patrimonio di sapere e di esperienze di cui gli alunni, insieme alle loro

famiglie, sono portatori. • Favorire la socializzazione. • Prendere coscienza di sé, non solo come individuo, ma come appartenente ad un gruppo. • Vivere la scoperta e la valorizzazione del territorio culturale, storico e artistico di

appartenenza, attraverso un approccio immediato con la realtà topografica e architettonica della nostra isola e della nostra realtà locale.

• Saper interagire con le generazioni precedenti. • Richiamare l’attenzione degli alunni sul valore culturale delle tradizioni popolari. • Promuovere atteggiamenti costruttivi sulla ricerca delle proprie radici. • Avviare alla costruzione di identità culturali legate al territorio per un migliore e più

cosciente inserimento nella società del Duemila. • Valorizzare l’ambiente in cui si vive facendo riferimento alla tradizione e alla storia

locale. • Arricchire culturalmente le nuove generazioni, abituandole alla ricerca e

all’individuazione dei mutamenti linguistici. Tempi di attuazione: L’attività si svolgerà durante le ore curricolari per l’intero anno scolastico nelle proprie o altre classi in sostituzione dei colleghi assenti. Destinatari: Fruitori del progetto saranno gli allievi di tutte le classi in cui si svolgerà l’ora integrativa. Tale proposta è stata approvata dal Collegio dei Docenti del 09/09/2015.

Responsabile: Prof.ssa Bonaccorsi Vincenzina.

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6. LABORATORIO CREATIVITÀ: “ I talenti siamo noi”

Finalità - Incrementare le capacità manuali e percettive, favorendo lo

sviluppo della creatività e del pensiero; - Favorire la crescita dell’autostima; - Sperimentare il lavoro di gruppo con l’integrazione degli

alunni diversamente abili.

Obiettivi

- Sviluppare il senso di responsabilità e collaborazione di gruppo; - Acquisire e utilizzare forme espressive; - Accrescere motivazioni ed autostima; - Rispettare l’ambiente attraverso il riuso e il riciclo; - Potenziare le conoscenze attraverso il fare; - Fare emergere attitudini personali non espresse. Tempi di attuazione: due /tre mesi (due incontri settimanali) Destinatari: alunni normodotati e con disabilità. Responsabile: Prof.ssa Perricone Giorgina

Componenti: prof.ri Macaluso Franco e Fodale Maria Antonietta

7. AVVIO ALLO STUDIO DEL PIANOFORTE Finalità - Diffusione della cultura musicale con l’uso del

pianoforte/pianola.

Obiettivi

- Conoscenza della tastiera; - Uso degli accordi fondamentali; - Esecuzione di facili melodie. Tempi di attuazione: Dicembre/gennaio Destinatari: alunni di tutta la scuola con attitudini musicali Responsabile: prof.re Vassallo Antonino

8. INCONTRO CON L’AUTORE Finalità

- Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura;

- Favorire l’avvicinamento affettivo ed emozionale dell’alunno al libro;

- Stimolare i ragazzi,attraverso una lettura ragionata; a porgere delle domande costruttive, come spunti di dibattito all’autore del libro.

Obiettivi - Educare al piacere dell’ascolto; - Favorire e promuovere il gusto del leggere; - scoprire la funzione educativa del libro;

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- ricercare percorsi di riflessione personale finalizzati alla comprensione della tematica relativa alla lotta per l’affermazione dei diritti degli immigrati attraverso la lettura del libro “Come gabbiani sull’acqua” di Angelo Campanella.

Destinatari: classi seconde Tempi di attuazione: Aprile Responsabile: prof.ssa Marino Maria Alessandra

9. LA SCUOLA AL CINEMA Finalità Rendere i ragazzi protagonisti di quella esperienza unica e coinvolgente che è il Cinema, passando dalla semplice proiezione all’offerta supporto educativo e culturale ed alla proposta di percorsi differenziati per ogni fascia di età. Obiettivi ♦ Formare ed educare i ragazzi all’immagine filmica, attraverso la scoperta attiva dell’arte

cinematografica, a partire dalla visione in sala di almeno tre film, appartenenti al patrimonio culturale e contemporanei, proposti dall’Organizzazione di Cinequanon e scelti secondo una logica di autonomia dagli insegnanti incaricati del progetto presso le scuole.

Tempi di realizzazione: si prevedono tre proiezioni nell’arco dell’anno scolastico. Destinatari: alunni di tutte le classi. Responsabile: prof.ssa Marino Maria Alessandra

10. LEGALITÀ – “Insegnare a crescere” Finalità - Acquisire comportamenti personali, sociali e civili corretti per la

realizzazione di una società migliore in tutti i suoi aspetti. Obiettivi - Prevenire il disagio, la devianza, i comportamenti a rischio per la

costruzione del benessere con se stesso, con gli altri e con l’ambiente. - Promuovere e rafforzare la consapevolezza che la legalità è il pilastro della convivenza

civile e le diverse educazioni sono aspetti di una realtà unica che abbraccia la vita dell’individuo in mdo completo e continuo.

Tempi di realizzazione: da settembre a maggio Destinatari: alunni di tutte le classi. Responsabile: prof.ssa Di Bona Angela

11. SICUREZZA E PREVENZIONE : “Noi scegliamo la sicurezza” Finalità - Educare alla sicurezza secondo le norme dettate dal D.L.vo 626/94 –

81/2008 – 106/2009. - Creare e mantenere opportune condizioni di sicurezza all’interno dei

locali scolastici. Obiettivi - Formare ed informare i ragazzi e gli operatori scolastici ad affrontare

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le situazioni di pericolo facendo acquisire un “habitus” mentale che permetta, in caso di necessità, di rispondere con comportamenti adeguati;

- Sviluppare negli alunni lo spirito di collaborazione e di solidarietà; - Acquisire esperienze utili a definire un programma che si possa riproporre ogni anno a

tutte le classi della scuola; - Conoscere tutti i locali della scuola; - Conoscere la segnaletica della sicurezza; - Conoscere il piano di evacuazione del nostro edificio scolastico; - Saper leggere la piantina planimetrica della scuola e trovare la via d’uscita; - Conoscere gli apparati del corpo umano e le modalità del pronto intervento; - Far conoscere le istituzioni e le associazioni che, in ambito nazionale e locale, operano

nell’ambito della protezione civile. - Lettura di testi specifici e visione di DVD. - Far realizzare agli alunni prove di evacuazione ed esercitazione in ordine alla sicurezza

registrando i tempi per migliorare la prassi sistemica delle azioni da condurre. Tempi di realizzazione: Il progetto sarà realizzato durante l’anno scolastico. Destinatari: alunni apri - fila e serra-fila di tutte le classi. Responsabile: prof.ssa Toto Paolina.

12. ALUNNI IN BIBLIOTECA E/O IN LIBRERIA A) “Nutriamo la mente: emozioni e scoperte in biblioteca”

Finalità - Stimolare e agevolare la conoscenza,la ricerca e l’utilizzo del libro; - Porre le basi per una pratica di lettura autonoma e personale; - Acquisire metodologie di ricerca di materiale bibliografico,relativo agli argomenti

compresi nei curricola scolastici e non solo. Obiettivi - Promuovere la conoscenza della biblioteca della nostra città, fruendo dei suoi spazi, dei

suoi servizi e dei suoi materiali. Tempi di realizzazione: intero anno scolastico Destinatari: gli alunni delle classi seconde e terze Responsabili: prof.ri Di Martino Piera, Marino Maia Alessandra e Maggio Gero

B) PROGETTO LETTURA: “In libreria con le classi” - MONDADORI (Iniziativa nazionale per divulgare la lettura tra i giovani dal 10 ottobre al 30 aprile). Finalità Il progetto permette agli alunni di prendere confidenza con il mondo dei libri e alimentare la loro curiosità per la lettura. Destinatari: classi prime Responsabile: prof.ssa Marino Maria Alessandra

13. OLIMPIADI DEI GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO Finalità Sviluppare atteggiamenti positivi verso lo studio della matematica. Obiettivi

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- Mettere a confronto allievi di diverse classi e di diverse scuole. - Gareggiare con lealtà nello spirito della sana competizione sportiva. - Offrire l’opportunità di partecipazione e integrazione e valorizzare le

eccellenze. Destinatari: classi prime, seconde e terze Responsabile: prof.ssa Arcuri Giuseppina

14. VIAGGI D’ISTRUZIONE Premessa Le uscite didattiche, le visite guidate, le visite a musei, la partecipazione a manifestazioni culturali di vario genere e le altre iniziative sono da considerarsi importanti attività educative e formative complementari, capaci di suscitare interessi motivati per l’apprendimento e non di semplici occasioni di evasione dallo studio. Tali attività offrono, infatti, agli alunni l’opportunità di arricchire il proprio patrimonio culturale e di sviluppare la socializzazione e lo spirito di gruppo. Fanno quindi parte del tempo scuola e possono essere conteggiate nel monte orario annuale degli alunni. In considerazione dell’orientamento della scuola verso lo studio dell’ambiente, del territorio e del patrimonio culturale, viene programmata la partecipazione degli alunni a varie uscite in orario antimeridiano nell’ambito cittadino o nelle città vicine e viaggi di istruzione di più giorni. Finalità - Favorire la conoscenza diretta degli aspetti storici, culturali ed artistici degli argomenti

trattati. - Confrontare realtà territoriali diverse con quella del proprio territorio, affrontandone gli

aspetti ambientali, culturali e storici, cogliendo le trasformazioni avvenute nel corso del tempo.

- Offrire occasioni privilegiate di socialità per consolidare l’educazione del vivere insieme. Obiettivi - Acquisire nuove conoscenze. - Consolidare i rapporti interpersonali di collaborazione e di partecipazione nei momenti di

vita extrascolastici. - Sviluppare le capacità di leggere l’ambiente circostante nei suoi aspetti naturali, culturali e

storici. Le classi prime parteciperanno ai viaggi d’istruzione per la durata di un giorno nelle località turistiche e artistiche della Sicilia occidentale in riferimento a quanto programmato nell’ambito delle riunioni dei consigli di classe: Palermo, Monreale - Monte Genuardo, Bosco della Ficuzza e Corleone. Le classi seconde parteciperanno ai viaggi d’istruzione per la durata di due o tre giorni nelle località turistico e artistiche della Sicilia e/o nei dintorni, in riferimento a quanto programmato nell’ambito delle riunioni dei consigli di classe: Taormina, Messina e Reggio Calabria – Madonie: Castelbuono, Gangi, Petralia Soprana e Sottana – Lampedusa.

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Le classi terze parteciperanno ai viaggi d’istruzione della durata di 4/5 giorni presso le seguenti località: Torino, Genova, Gran paradiso- Veneto, Verona, Venezia – Puglia. Lecce, Alberobello, Matera, in riferimento a quanto programmato nell’ambito delle riunioni dei consigli di classe. Tempi di realizzazione: Aprile Alcune classi terze (3A - 3C- 3I ) hanno organizzato alla fine dell’anno scolastico 2014/15 una viaggio d’istruzione all’Expo Internazionale di Milano 2015 da effettuarsi entro il mese di ottobre. Responsabile:

prof.ssa Collica Maria 15. TEATRO IN CLASSE - Progetto in rete e in

partenatario con altri enti pubblici e del terzo settore. Finalità − Promuovere l’educazione teatrale a scuola, − approfondire le tematiche in argomento, attraverso strumenti

didattico-educativi e iniziative di − sensibilizzazione degli studenti in una ampia libertà metodologica ed espressiva Attività Educazione alla teatralità – La scatola creativa – Teatro e socialità – Studenti in prima fila – Teatro e linguaggi innovativi. Tempi di realizzazione: Gennaio/Febbraio Destinatari: Classi terze Responsabile: prof.ssa Di Martino Pierina

16. PALLAVOLANDO

Finalità L’attività motoria e lo sport hanno anche un ruolo importante ai fini di un corretto utilizzo del tempo libero e, conseguentemente, dell’allontanamento dei giovani da i pericoli e dai rischi che la moderna società comporta (alcool, droga, paramorfismi, ecc.), per compensare la vita sedentaria, per la prevenzione verso numerose malattie cardio-vascolari e respiratorie. E’, infine, importante perché il tempo scuola dà la possibilità di fruire dei locali delle istituzioni scolastiche tutto il giorno, diventando in questo modo un centro di riferimento culturale importante. Sulla scorta di tali premesse, la scuola o le società sportive devono porsi razionalmente il problema dell’educazione giovanile. E con queste motivazioni che l’Associazione Polisportiva Dilettantistica Volley Club Sciacca si propone di collaborare con la Scuola Media Statale “A. Inveges” al fine di completare il percorso scolastico educativo e sportivo degli alunni di codesta Scuola con tutta una serie di attività specifiche all’apprendimento della pallavolo. Obiettivi educativi

1. saper accettare le regole fondamentali della vita sociale e democratica; 2. saper collaborare e cooperare con gli altri per il raggiungimento di un obiettivo comune; 3. saper confrontare le proprie opinioni ed accettare le critiche per migliorare sempre di più;

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4. saper affrontare con la giusta serenità i risultati senza esaltarsi in caso di vittoria e senza demoralizzarsi in caso di sconfitta.

Obiettivi didattici Gli obiettivi didattici saranno realizzati attraverso interventi finalizzati all’affinamento di abilità motorie generali e specifiche, secondo un intervento differenziato, a seconda dell’età dei partecipanti, ma omologato ad una stessa linea metodologica: il gioco. Obiettivi didattici generali − Avviamento alla pratica della pallavolo - Sviluppo delle capacità motorie - Acquisizione della motricità specifica al gioco della pallavolo Tempi di realizzazione: orario extracurricolare, per due volte la settimana, nel periodo ottobre-maggio/giugno. Destinatari: Il progetto è rivolto a tutti gli alunni della scuola media e intende tenere conto dei differenti livelli di abilità raggiunti dai discenti, offrendo ad ognuno l’opportunità di confrontarsi secondo le proprie possibilità di prestazione. Responsabile: prof. Cannella Riccardo

17. BASKET - A.S.D. ICARO Obiettivo Realizzare una sinergia significativa tra scuola e realtà extrascolastica, che abbia come scopo lo sviluppo globale dell’alunni Tempi di realizzazione: orario extracurricolare, per una volta la settimana, nel periodo ottobre-febbraio. Destinatari: Il progetto è rivolto a tutti gli alunni della scuola media e intende tenere conto dei differenti livelli di abilità raggiunti dai discenti, offrendo ad ognuno l’opportunità di confrontarsi secondo le proprie possibilità di prestazione. Responsabile: prof. Cannella Riccardo

18. DANZA SPORTIVA – Associazione A.S.D. della Royal dance - (balli moderni e latino americani)

Finalità L’attività motoria e lo sport hanno un ruolo importante ai fini di un corretto utilizzo del tempo libero e, conseguentemente, contribuiscono: − all’allontanamento dei giovani dai pericoli e dai rischi

che la moderna società; − nella prevenzione di numerose malattie cardiovascolari e

respiratorie; − alla socializzazione, educazione e crescita caratteriale. È importante che la scuola dà la possibilità di fruire dei locali delle istituzioni scolastiche tutto il giorno poiché diventa in questo modo il centro di riferimento culturale e sportivo. Obiettivi educativi − saper accettare le regole fondamentali della vita sociale e democratica − saper collaborare e cooperare con gli altri per il raggiungimento di un obiettivo comune

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− saper confrontare le proprie opinioni ed accettare le critiche per migliorare sempre di più − saper affrontare con la giusta serenità i risultati senza esaltarsi in caso di vittoria e senza

demoralizzarsi in caso di sconfitta. Obiettivi didattici Gli obiettivi didattici saranno realizzati attraverso interventi finalizzati all’affinamento di abilità motorie generali e specifiche, secondo un intervento differenziato a seconda dell’età dei partecipanti. Obiettivi didattici generali − Avviamento alla pratica della danza sportiva − Sviluppo delle capacità motorie − Acquisizione delle tecniche della danza sportiva. Tempi di realizzazione: Novembre/Dicembre Destinatari: gli alunni di tutte le classi Responsabile: prof. Cannella Riccardo

19. FACEFOOD Finalità - Acquisire conoscenze specifiche di alimentazione in età

adolescenziale; - Acquisire competenze del buon consumatore. Obiettivi - Promuovere il consumo degli alimenti della dieta mediterranea

ed adottare uno stile di vita sano; - Favorire il consumo di calorie e spuntini adeguati; - Promuovere un’adeguata attività motoria in età adolescenziale.

Destinatari: diretti ( alunni a classi aperte) – indiretti (genitori degli alunni coinvolti) Responsabile: prof.ssa Perricone Giorgia

20. INTERVENTI DI PREVENZIONE, EDUCAZIONE E PROMOZIONE ALLA SALUTE: Progetto triennale “Sostegno alla Genitorialità e Prevenzione Disagio Giovanile - Legge 328/2000. Finalità • Prevenite il disagio giovanile • Fornire sostegno alla genitorialità

Obiettivi generali • Creare uno spazio di ascolto per alunni e genitori. • Acquisire nuove competenze per meglio gestire la relazione genitori-figli. • Facilitare la comunicazione scuola -famiglia. Azioni del progetto: − Percorso formativo ed esperienziale con i genitori degli alunni delle III classi della scuola secondaria di primo grado. Educazione alla sessualità (alunni classi terze) − Screening ortopedico, odontoiatrico, oculistico, auxologico. Destinatari: alunni delle classi terze. Responsabili: Dott.ssa Ferrara Daniela, Responsabile Ufficio Educazione alla Salute.

Referente: Prof.ssa Collica Maria)

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21. CORSI DI RECUPERO POTENZIAMENTO Vengono realizzati nelle singole classi in orario curriculare dagli stessi insegnanti della disciplina per intervenire, attraverso percorsi più specifici ed individualizzati, su alcune competenze fondamentali quali: Il metodo di studio, la comprensione e l’ascolto, le abilità logiche, operative, espressive e della comunicazione. La metodologia di lavoro è quella del gruppo di dimensioni più ridotte per favorire, nella fase insegnamento - apprendimento, un rapporto più individualizzato fra docente e alunno. Le attività didattiche sono calibrate secondo obiettivi ben definiti e comunque compatibili con le esigenze degli alunni.

22. PROGETTO INCLUSIONE IN RETE: TUTTI ALL’OPERA Finalità Il progetto mira al coinvolgimento dei bambini diversamente abili e di alcuni dei loro compagni di classe per favorire un effettivo processo di sensibilizzazione, affinché il termine inclusività non resti solo una parola, ma divenga qualcosa di reale e concreto. − Offrire a tutti gli alunni un’esperienza nuova e formativa valida sia sul piano culturale ,che

su quello educativo; − esplorare vari materiali per “comunicare”,”discutere”,”creare”e “fare. Tematiche Progetti specifici sulla gestione della classe e/o sulla didattica inclusiva in ambito locale, nazionale o internazionale, anche con produzione di materiali multimediali; progetti di sensibilizzazione al tema dell’inclusività con coinvolgimento degli studenti. Tempi di realizzazione: Marzo/Aprile Destinatari: alunni di tutte le classi Responsabile: prof.ssa Lundari Francesca

23. ALTRE IDENTITÀ – IL CINEMA CHE FA BENE - ASS. Politiche sociali del comune di Sciacca ha programmato la 2a edizione del Festival: altre identità – Il cinema che fa bene. La manifestazione affronta la problematica della disabilità con approcci inconsueti e sorprendenti con la partecipazione di scuole, associazione e cooperative. Tempi di realizzazione: Aprile Destinatari: alunni di tutte le classi Responsabile: prof.ssa Di Martino Pierina

CORSI DI RECUPERO E/O POTENZIAMENTO

16 – 21 novembre 2016 8 -23 gennaio 2016

Verifica debiti formativi. Pausa didattica per il recupero degli alunni con carenze nel 1° trimestre; potenziamento degli alunni al fine di migliorare le competenze.

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24. PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’U.S.R. DELLA SICILIA E LA CROCE ROSSA ITALIANA

Finalità L’U.S.R. e la C.R.I. s’impegnano congiuntamente a favorire la formazione degli studenti, la corretta informazione alle loro famiglie e l’aggiornamento del personale della scuola. L’U.S.R. e la C.R.I. riconoscono di importanza strategica i seguenti argomenti: − educazione all’giene e l’educazione alimentare; − educazione alla sicurezza stradale; − educazione alla donazione volontaria del sangue; − educazione alla sessualità ed alle malattie sessualmente trasmissibili; − educazione sanitaria e di primo soccorso; − i cambiamenti climatici; − il diritto internazionale umanitario ed i diritti del fanciullo; − la protezione civile. Destinatari: alunni di tutte le classi.

25. PROMOZIONE E SVILUPPO DELLA RETE REGIONALE DEI CENTRI DI

ANTIDISCRIMINAZIONE Finalità − Incrementare la consapevolezza dell’atto discriminatorio nell’ambito scolastico; − accrescere la competenza nel riconoscere e contrastare le discriminazioni da parte del

personale (docenti, dirigenti scolastici, operatori); − diffondere buone pratiche e modelli positivi. Le attività proposte contribuiranno ad implementare l’azione di prevenzione, contrasto e assistenza alle vittime e monitoraggio delle discriminazioni basate su appartenenza di genere o identità di genere, orientamenti sessuali, razza o origine etnica/geografica o nazionalità, condizioni di disabilità, età, religione e convinzioni personali.

MANIFESTAZIONI E CONCORSI

� INAUGURAZIONE ANNO SCOLASTICO Sabato 31 ottobre 2015, nell'ambito delle attività programmate, si svolge, come di consueto, l’inaugurazione dell'anno scolastico presso la Basilica della Madonna del Soccorso con la celebrazione della Santa Messa. Destinatari: alunni di tutte le classi � GIORNATA DEI DIRITTI DEL FANCIULLO - 20 novembre 2015 - Destinatari: alunni delle classi prime ( inserito all’interno del progetto Continuità) � LA GIORNATA DELLA MEMORIA - 27 gennaio 2016 - Finalità • Mantenere vivo il ricordo di ciò che è stato e impegnarsi affinché non

accada più. • Educare persone libere e responsabili.

Obiettivi

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• Far maturare il rifiuto di ogni discriminazione razziale, ideologica, politica, religiosa e culturale.

• Far acquisire la consapevolezza che sì è tutti cittadini del mondo e che la "Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo" tocca ogni abitante della regione Terra.

• Dimostrare che si può collaborare in modo attivo alla possibile soluzione dei problemi del mondo.

• Far apprendere e comprendere il Razzismo storico e attuale, in generale, e il Razzismo nazista in specifico, che è antisemita, asociale, eugenetico, istituzionalizzato.

Destinatari: classi aperte Referente: prof.ssa Collica Maria.

� LA GIORNATA NAZIONALE DELLA SICUREZZA: 21 novembre L’associazione “Cittadinanzattiva”, nell’ambito della Campagna Imparare sicuri, si propone di sensibilizzare tutti coloro che vivono e operano nella scuola ai temi della sicurezza, per contribuire allo sviluppo della “cultura della sicurezza” e all’adozione di comportamenti sicuri e corretti. Destinatari: alunni di tutte le classi Referente: prof.ssa Toto Paolina � CONCORSI E PREMI LETTERARI: Rovescia la fiaba – Premio Terra e mare –

Certemen latinum- ecc.. Referente: prof.ssa Collica Maria

� LILT: RACCOLTA FONDI Referente: prof.ssa Collica Maria � TEATRO AL MASSIMO DI PALERMO:

“I promessi sposi” Destinatari: alunni delle classi seconde e terze Referente: prof.ssa Collica Maria

� TEATRO IN LINGUA INGLESE

� PROGETTI RELATIVI ALL’EDUCAZIONE AMBIENTALE: CONCORSO - PlayEnergy si rivolge a docenti e studenti per accompagnarli alla scoperta dell’energia, motore della nostra vita e del nostro Pianeta. Il concorso sfida le classi a mostrare il loro percorso energetico e mettersi in gioco. Durante le attività suggerite dal kit didattico, possono essere create opere tecniche, creative, reportage, modelli, sistemi energetici funzionanti, progetti di servizi… che raccontino il proprio personale universo-energia. � IL GIORNALE ON – LINE A SCUOLA: “Repubblica@cronaca a scuola”: iniziativa nazionale assolutamente gratuita che dà ai ragazzi l’opportunità di leggere il giornale, scrivere articoli e realizzare la pagina di un quotidiano proprio come una vera redazione.

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VALUTAZIONE DEI PROGETTI

L’autovalutazione di ogni singolo progetto avverrà sulla base dei seguenti indicatori: • ricaduta positiva delle attività; • innalzamento del livello d’istruzione; • diminuzione dei fenomeni di ripetenza e di abbandono; • congruenza tra obiettivi proposti ed esiti conseguiti.

Per poter proseguire il processo di valutazione, la scuola effettuerà un’attività di monitoraggio tale da consentire una verifica periodica dei processi didattici attivati e dei risultati conseguiti. La valutazione delle attività progettate e realizzate verrà effettuata mediante monitoraggio su aspettative e grado di soddisfazione da parte di studenti, genitori e docenti.

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10.8.1 - Dotazioni tecnologiche e laboratori 10.8.1.A2 - Ampliamento rete LAN/WLAN

TITOLO PROGETTO “CLASSE IN RETE”

Ampliamento o adeguamento dell'infrastruttura e dei punti di accesso alla rete LAN/WLAN, con potenziamento del cablaggio fisico ed aggiunta di nuovi apparati Il progetto mira ad ampliare l'infrastruttura di rete esistente, e consente di ampliarla e consolidarla sulla base degli elementi tecnologici descritti. Il cablaggio esistente (inclusi gli eventuali switch di rete) verrà collegato ai nuovi switch distribuiti e, attraverso essi, monitorato e gestito pervenendo ad un completo governo della rete. In questo modo sarà possibile ampliare e consolidare l'intera infrastruttura. L'ampliamento e consolidamento dell'infrastruttura Wi-Fi nella scuola permette il contemporaneo accesso alla rete a tutti i partecipanti alla specifica azione didattica svolta all’interno dell'ambiente didattico wireless, garantendo accessi contemporanei da parte dei docenti e studenti. L'implementazione e l'integrazione della infrastruttura di rete avrà l'obiettivo di integrare e gestire le connessioni cablate e wirless per aumentare la possibilità di accesso da parte dei vecchi e nuovi device. Gli Access Point Dual Radio permetteranno, contemporaneamente, la copertura nelle due bande di 2,4 Ghz e 5 GHz per: • decongestionare la rete WLAN; • gestire più utenti e device contemporaneamente; • gestire i device nei vari standard IEEE 802.11 a / b / g / n ed il nuovo / ac. I materiali indicati nella matrice acquisti scaturiscono da una progettazione aggiornata alla data di presentazione del formulario, nel momento della eventuale autorizzazione gli impianti progettuali ed i relativi elenchi dei materiali saranno rivisitati, aggiornati e/o integrati in funzione di quello che la tecnologia offrirà in quella data e/o in subordine degli acquisti effettuati dalla scuola nel periodo trascorso dalla presentazione alla autorizzazione del progetto sia per sfruttare efficacemente i finanziamenti sia per avere tecnologie attuali e sempre aggiornate, nell’ottica di offrire sempre il migliore servizio alla collettività insieme ad una attenta ed efficiente gestione delle somme finanziate finalizzata al miglior rapporto costi/benefici nel rispetto delle direttive dell’Unione Europea.

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AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE D' ISTITUTO

PREMESSA

Le innovazioni legislative recenti (Legge 59/97 sull’autonomia scolastica) richiedono alla scuola di dimostrare la propria produttività culturale, di diventare capace di valutare se stessa e di essere disponibile a farsi valutare dagli altri. Ma l’autonomia delle scuole per non trasformarsi in frantumazione autarchica del progetto educativo richiede la definizione di standard nazionali, cioè di un “criterio di qualità, ossia di

un livello desiderato del servizio scolastico o del suo prodotto” ( B. Vertecchi, Verso la definizione di standard per la formazione scolastica, Cede, 1997). Un efficace sistema di valutazione dovrebbe consentire ad ogni scuola di potersi confrontare con punti di riferimento nazionali o locali, di comparare i propri risultati con quelli ottenuti in situazioni simili, di apprezzare gli eventuali miglioramenti (o peggioramenti) dell’azione didattica in vista del servizio offerto e dei risultati ottenuti. Il documento che riassume il piano dell’offerta formativa scolastica (il POF) non basta da solo ad illustrare queste dinamiche: necessita di continui riadattamenti, alla luce di eventuali nuove esigenze e/o bisogni e problematiche emersi, nell’ottica di una circolarità dell’informazione improntata a criteri di obiettività e trasparenza. Da qui l’importanza dell’autovaluzione, come habitus mentale da assumere, da un lato, nell’ottica di una vera realizzazione personale (che è innanzitutto fedeltà al proprio ruolo) ma che al contempo si realizzi in sinergia con le diverse componenti scolastiche per la verifica dei risultati e la progettazione dei miglioramenti da apportare, al fine di garantire il successo all’intero sistema. Un successo di squadra. Partendo dai presupposti premessi, la valutazione del POF che si intende effettuare nella nostra scuola riguarda sia le attività che i processi e tocca tutti i soggetti della scuola: alunni, docenti, genitori, personale ATA e Dirigente Scolastico. L’autoanalisi dell’istituto verrà effettuata, mediante appositi questionari, dal docente incaricato della funzione- strumentale che trasformerà i dati raccolti in grafici da cui potrà individuare sia i punti forti e deboli del sistema, sia il miglioramento della qualità dell’offerta formativa.

IL PERCORSO OPERATIVO NEL DETTAGLIO

Elaborare un quadro specifico della situazione dell’istituto (rilevazione delle strutture, dei servizi e delle risorse);

elaborare strumenti funzionali ad analizzare i processi ed i prodotti relativi alle attività che si svolgono nella scuola;

rilevare le aspettative ed i bisogni dell’utenza e del personale scolastico; evidenziare i punti deboli su cui far leva per impostare il percorso di miglioramento.

Le attività si svolgerà alla fine dell’anno scolastico mediante il monitoraggio del progetto educativo per la valutazione e l’autovalutazione finale, sommativa e indicativa delle azioni di miglioramento.

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La nostra scuola, come ogni anno, partecipa alla Prova nazionale durante l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo (17 giugno 2016) Obiettivi della valutazione degli apprendimenti: • promuovere un generale e diffuso miglioramento della qualità degli apprendimenti nel

nostro Paese, avendo riguardo, in particolare, agli apprendimenti di base.

Le Indicazioni nazionali di cui agli allegati A, B, C e D del d.lgs.19 febbraio 2004, n.59, come aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo di cui al D.M. 31 luglio 2007 costituiranno riferimento per gli alunni delle classi prime e terze della scuola secondaria di I grado, per la definizione delle prove e per la valutazione dei loro esiti. In particolare per le classi terze si terrà conto degli obiettivi di apprendimento stabiliti dalle Indicazioni per il curricolo relativamente alle due discipline (italiano e matematica) considerate e la rilevazione avrà luogo mediante la prova scritta, a carattere nazionale, compresa nell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. Gli esiti delle rilevazioni, unitamente a tutti gli elementi di conoscenza acquisiti dalla scuola mediante le fonti e gli strumenti previsti dalla programmazione d’istituto, potranno concorrere a costituire la base informativa per la descrizione e la certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione.

IL PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE

Con il DPR 28 marzo 2013, n. 80 è stato emanato il regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione e con la direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 è stato attivato nel prossimo triennio il procedimento di valutazione per tappe successive:

1.a.AUTOVALUTAZIONE Le istituzioni scolastiche sono chiamate a sviluppare - nel corrente anno scolastico – un’attività di analisi e di valutazione interna partendo da dati ed informazioni secondo il percorso delineato dal Rapporto di autovalutazione (RAV). Il RAV deve essere elaborato e pubblicato entro il mese di luglio 2015, esclusivamente on line attraverso una piattaforma operativa unitaria.

1.b.VALUTAZIONE ESTERNA

Nel corso del prossimo anno scolastico è prevista l’attivazione della fase di valutazione esterna attraverso le visite alle scuole dei nuclei. Saranno coinvolte circa 800 istituzioni scolastiche, secondo quanto previsto dalla Direttiva 11/2014. Quest’ultime in parte (3%) saranno scelte casualmente, in parte (7%) saranno individuate sulla base di specifici indicatori di efficienza e di efficacia.

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1.c. AZIONI DI MIGLIORAMENTO – AGGIORNAMENTO RAV

A partire dal quest’anno scolastico, in coerenza con quanto previsto nel RAV, tutte le scuole pianificano e avviano le azioni di miglioramento, avvalendosi eventualmente del supporto dell’INDIRE o di altri soggetti pubblici e privati (università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali).Un primo aggiornamento del RAV, finalizzato alla verifica dello stato di avanzamento del processo e ad un’eventuale ritaratura degli obiettivi, è previsto per il mese di luglio 2016.

1.d. Valutazione esterna - Azioni di miglioramento e di rendicontazione sociale

Nel terzo anno di messa a regime del procedimento di valutazione in cui proseguono l’autovalutazione, la valutazione esterna e le iniziative di miglioramento, le scuole promuovono, in chiave dinamica, anche a seguito della pubblicazione di un primo rapporto di rendicontazione, iniziative informative pubbliche ai fini della rendicontazione sociale, ultima fase del procedimento.

Il rapporto di autovalutazione è articolato in 5 sezioni.

1. Contesto e risorse, permette alle scuole di esaminare il loro contesto e di evidenziare i vincoli e le leve positive presenti nel territorio per agire efficacemente sugli esiti degli studenti.

2. Gli Esiti degli studenti rappresentano la seconda sezione.

3. I processi messi in atto dalla scuola: pratiche educative e didattiche; pratiche gestionali e organizzative.

4. Processo di autovalutazione in corso e sull'eventuale integrazione con pratiche

autovalutative pregresse nella scuola.

5. Priorità su cui si intende agire al fine di migliorare gli esiti, in vista della predisposizione di un piano di miglioramento.

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FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE ED ATA

Criteri per l’aggiornamento:

Tenuto conto che i docenti hanno diritto a cinque giorni di permesso retribuito, per anno scolastico, per partecipare ad iniziative di formazione organizzate dall’amministrazione scolastica o riconosciute dalla stessa, con l’esonero dal servizio, si darà la possibilità ai richiedenti, a rotazione, di parteciparvi senza che ciò comporti oneri per la scuola. Per la sostituzione si applica la normativa sulle supplenze brevi in vigore nei diversi gradi di scuola. Proposta di formazione:

Essendo la formazione e l’aggiornamento dei docenti e del personale tutto elementi essenziali del processo di innovazione della Scuola e della qualità del servizio che la scuola stessa offre, tenuto conto del Piano di Miglioramento messo in atto dal nostro Istituto e dei bisogni formativi del personale rilevati con modalità diverse, si propone in merito il seguente piano di lavoro da attuare nel corrente anno scolastico, previa disponibilità economica della scuola. 1. CORSI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE SULL’OSSERVANZA DELLA LEGGE SULLA PRIVACY (Codice in materia di protezione dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del D. Lvo 196/2003).

Destinatari: dirigente, DSGA e personale ATA. Finalità: Acquisire il rispetto della riservatezza. Obiettivi: Informazione generale sulle norme della Privacy. Periodo: Ottobre/Dicembre Durata del corso: 2 ore

2. EFFICACIA ED EFFICIENZA NEI SERVIZI AMMINISTRATIVI: gestione amministrativo-contabile ed utilizzo dei software Argo (Argo fisco, bilancio, emolumenti, inventario, Irap web), MIUR (Sidi), Vega Win e Infoschool (Tutti in classe, Scuola viva, Classe attiva). Destinatari: personale non docente della scuola. Finalità: La formazione si rivolge al personale ATA che ha l’esigenza di dover utilizzare software specifici per l’organizzazione del proprio lavoro. Obiettivi: Acquisizione di conoscenze innovative e strategie tecnico-operative. Periodo: Ottobre/Giugno Durata del corso: 50 ore

3. CORSO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE SULLA SICUREZZA (in collaborazione con il Responsabile della Sicurezza). Destinatari: docenti e personale ATA. Finalità: Il corso sarà basato sui contenuti minimi necessari per fornire ai soggetti interessati un primo ed essenziale approccio alle problematiche della sicurezza e della sua gestione.

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Obiettivi: • Saper individuare le condizioni in cui si può manifestare il pericolo sul luogo di lavoro.

• Acquisire le conoscenze di base sulle misure di prevenzione sul luogo di lavoro con particolare riferimento alle condizioni di esercizio e gestionali.

• Conoscere le misure di protezione disponibili nella scuola e saper utilizzare alcuni presidi elementari.

Periodo: Ottobre/Dicembre Durata del corso: 2 ore 4. CORSO DI FORMAZIONE DI PRIMO SOCCORSO E ANTINCENDIO Destinatari: docenti e personale ATA. Finalità: Il corso, rivolto al personale docente e non, ha lo scopo di fornire informazioni di primo soccorso modalità antincendio tramite collaborazione con le scuole in rete (ITACA e Scuole Sicure) e con possibili incontri con la Croce Rossa e/o ASP. Obiettivi: • Saper riconoscere e intervenire nei casi in cui si rende necessario un primo soccorso. Periodo: Ottobre/Dicembre Durata del corso: 2 ore

5. NUOVE TECNOLOGIE: LIM, TABLET E REGISTRO ELETTRONICO Destinatari: personale docente della scuola Finalità: Il corso si rivolge ai docenti e ha lo scopo di fornire informazioni utili sull’uso delle nuove tecnologie. Obiettivi:

• Rendere un efficiente servizio all’utenza.

• Uso della LIM.

• Uso del Tablet.

• Uso del Registro elettronico e formazione sullo Scrutinio on line.

• Dematerializzazione dei documanti. Periodo: Ottobre/Dicembre Durata del corso: 2 ore

6. NUOVE TECNOLOGIE: MICROSOFT EXCEL Destinatari: personale docente della scuola Finalità: Il corso si rivolge ai docenti e ha lo scopo di fornire informazioni utili sull’uso delle nuove tecnologie. Obiettivi:

• Rendere un efficiente servizio all’utenza.

• Uso del Programma Microsoft Excel Periodo: Ottobre/Dicembre Durata del corso: 2 ore

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7. STRATEGIE E METODOLOGIE DIDATTICHE Destinatari: personale docente della scuola Finalità: Il corso si rivolge ai docenti e ha lo scopo di fornire informazioni utili sulle strategie

e sulle metodologie didattiche da utilizzare in classe con gli alunni. Obiettivi:

• Scoprire e utilizzare strategie e metodologie didattiche per il recupero.

• Scoprire e utilizzare strategie e metodologie didattiche per il consolidamento.

• Scoprire e utilizzare strategie e metodologie didattiche per il potenziamento. Periodo: Ottobre/Dicembre Durata del corso: 2 ore

8. LA NUOVA DIDATTICA: TECNICHE E STRATEGIE EDUCATIVE Destinatari: personale docente della scuola Finalità: Il corso si rivolge ai docenti e ha lo scopo di fornire informazioni utili sulla nuova didattica con relative tecniche e strategie educative. Obiettivi: • Scoprire e utilizzare strategie e metodologie educative.

• Scoprire e utilizzare strategie e metodologie didattiche per la Progettazione per competenze.

Periodo: Ottobre/Dicembre Durata del corso: 2 ore 9. STRATEGIE DIDATTICHE PER I BES E DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO Destinatari: personale docente della scuola Finalità: Il corso si rivolge ai docenti per fornire loro informazioni sui disturbi

dell’apprendimento in generale e sui BES in particolare e proporre strategie idonee. Obiettivi:

• Acquisizione di maggiori conoscenze sui BES e relative strategie. Periodo: Ottobre/Marzo Durata del corso: 3 ore 10. CORSO DI FORMAZIONE SULLE PARI OPPORTUNITÀ Destinatari: personale docente della scuola Finalità: Il corso si rivolge ai docenti e prevede incontri con associazioni socio-culturali e di

volontariato del territorio sui temi delle regole di cittadinanza e imparzialità. Obiettivi: • Educare alle pari opportunità.

• Rispettare le regole della cittadinanza e dell'imparzialità.

• Prevenire la violenza. Periodo: Ottobre/Marzo Durata del corso: 2 ore

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MACRO PROGETTO

PER IL POTENZIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

Motivare, consolidare e potenziare per .... migliorare.

In relazione agli esiti del RAV relativi alla seguente area di processo ”Ambiente di

apprendimento” scaturisce la necessità di prevedere: elaborazione di strategie didattiche

finalizzate al recupero, al consolidamento e al potenziamento; strutturazione dell'orario in

funzione degli interventi di recupero, consolidamento, potenziamento; attività di

aggiornamento dei docenti finalizzata all'acquisizione di diverse strategie metodologiche e

didattiche per il recupero, il consolidamento e il potenziamento. La riflessione sulle criticità e sui punti di forza emersi ha fornito l’idea guida, che rappresenta

il filo conduttore del piano: migliorare e potenziare, con opportune strategie didattiche, gli

esiti formativi degli alunni negli apprendimenti di italiano, matematica, inglese e storia per il

raggiungimento del successo formativo.

Il grado di priorità è stato determinato dalla riflessione che l'azione della scuola debba

prioritariamente essere rivolta a ridurre l'incidenza numerica e il gap formativo degli studenti

con livelli di apprendimento sotto una determinata soglia.

Le riflessioni del team hanno portato, inoltre, ad una conclusione condivisa: il miglioramento

degli esiti degli alunni può essere favorito dalla condivisione di processi, percorsi e

metodologie innovative tra i docenti.

Abbiamo scelto di organizzare una progettazione su tutti i fattori di critici di successo e

procedere per passi successivi nei diversi anni.

Il nucleo di autovalutazione, dopo un’attenta analisi dei punti di criticità emerse dal RAV, ha

prefigurato un percorso di miglioramento basato sull’individuazione delle aree prioritarie su

cui agire e delle relative iniziative da implementare, nelle sue linee generali, a partire già dal

POF di quest’anno scolastico per poi calarlo nella sua piena operatività e concretizzazione nel

Pof triennale.

Sulla base dei risultati dell’autovalutazione le criticità emerse riguardano:

- il recupero delle carenze disciplinari;

- la progettazione supportata da strumenti di valutazione adeguati e strategie didattiche

funzionali.

La riflessione sulle criticità e sui punti di forza emersi ha fornito l’idea guida, che rappresenta

il filo conduttore del piano:

Migliorare con opportune strategie didattiche gli esiti formativi di quegli alunni che evidenzino scarsa motivazione e difficoltà negli apprendimenti.

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Il grado di priorità è stato determinato dalla riflessione che l'azione della scuola debba

principalmente essere rivolta a ridurre l'incidenza numerica e il gap formativo degli studenti

con livelli di apprendimento sotto una determinata soglia

Le riflessioni del team hanno portato, inoltre, ad una conclusione condivisa: il miglioramento

degli esiti degli alunni può essere favorito dalla condivisione di processi, percorsi e

metodologie innovative tra i docenti.

Finalità della legge 107 del 2015 e compiti delle scuole (commi 1-4):

• Affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli

di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli

stili di apprendimento, contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali;

• prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica;

• garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo in coerenza con il

profilo educativo, culturale e professionale della scuola secondaria di 1° grado e in

relazione alla dotazione finanziaria;

• promuovere una formazione integrale della personalità degli alunni;

• rivolgere l’attenzione alla realtà socio – economica e culturale del territorio;

• favorire una cultura progettuale innovativa e di qualità con l’utilizzo ottimale delle risorse;

• promuovere una formazione culturale e umana che favorisca l’integrazione e il successo

dell’alunno con valide prospettive d’inserimento nella società;

• creare un ambiente sereno e culturalmente stimolante al fine di garantire il benessere con

se stessi e con gli altri;

• attuare progetti in sintonia con le richieste e i bisogni provenienti dalle famiglie e dal

territorio come ampliamento e qualificazione dell’offerta formativa;

• tenere conto degli esiti dell’autovalutazione d’Istituto e delle criticità indicate nel Rapporto

di autovalutazione (RAV) e delle piste di miglioramento individuate che saranno

sviluppate nel Piano di Miglioramento;

• tenere conto delle riflessioni emerse nelle occasioni di confronto sui dati di misurazione

forniti dall’INVALSI;

• valorizzare e potenziare le competenze linguistiche di Italiano e Inglese;

• potenziare le competenze logico-matematiche e scientifiche;

• potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicale;

• potenziare le discipline motorie e sportive;

• sviluppare le competenze digitali e multimediali;

• progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento

devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area

disciplinare coinvolta (Lingua italiana, lingua inglese, scienze e matematica, etc.). Si terrà

conto del atto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle

supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile.

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Il presente progetto si inserisce perfettamente nella mission della scuola che prevede "il pieno

sviluppo della persona sul piano cognitivo e culturale, per fornire a ogni ragazzo quegli

strumenti necessari ad affrontare gli scenari sociali e professionali presenti e futuri": aiutare

ad attuare le potenzialità di ciascun alunno nell’ottica della formazione multilaterale.

Definizione di Obiettivi strategici

• Migliorare i livelli di conoscenza e competenza degli alunni;

• Innalzare i livelli di apprendimento di competenze, abilità e conoscenze in italiano,

matematica, inglese e storia attraverso un’offerta formativa diversificata, effettivamente

rispondente ai bisogni degli alunni.

• Favorire l'equità degli esiti formativi all'interno del sistema scolastico, riducendo la

varianza interna nelle classi e tra le classi, avviando interventi compensativi nei contesti

scolastici maggiormente svantaggiati;

• Sperimentare metodologie innovative e strategie didattiche finalizzate alla

personalizzazione dei percorsi formativi nella scuola;

• Accertamento dell’efficacia di metodi e strategie funzionali al conseguimento delle

competenze relative agli obiettivi di apprendimento delle diverse discipline;

• Conseguimento di relazioni efficaci, empatiche e sinergiche nella condivisione della vision

e della mission della nostra scuola.

Sulla base dell’organico di potenziamento che è stato assegnato alla nostra scuola sono state individuale i progetti e le attività attinenti alle seguenti aree: 1. area linguistica (docente di madre lingua inglese):

− valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare

riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione

europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated

learning e nuove tecnologie multimediali;

− valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;

2. area umanistica e socio-economico e sostegno (docente di sostegno):

− potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con

bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche

con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio

e delle associazioni di settore;

− sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della

legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle

attività culturali;

− valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni.

3. area artistica, musicale e motoria (docenti di arte e immagine, musica e ed. fisica):

− potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte;

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− potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile

di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo

sport.

FINALITÀ − favorire il processo di apprendimento, sviluppare il metodo di studio, recuperare

conoscenze ed abilità di base.

− favorire lo sviluppo delle competenze di base intervenendo in maniera trasversale sull’

“imparare ad imparare”.

DESTINATARI − tutti gli allievi di tutte le classi che presentano carenze, che necessitano di consolidare

le proprie conoscenze ed abilità e che desiderano ampliare le proprie competenze.

METODOLOGIA − ripetizione dei contenuti già trattati in modo più semplice, spiegazioni

individualizzate, esercizi di studio guidato con elaborazione di schemi, uso di mappe

concettuali, sintesi, uso della LIM.

− Elaborazione di strategie didattiche finalizzate al recupero, al consolidamento e al

potenziamento con l’uso della LIM e risorse multimediali.

− Strutturazione dell'orario in funzione degli interventi di recupero, consolidamento,

potenziamento.

MODALITÀ DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO

RECUPERO ITALIANO/INGLESE.

Il corso ha l’obiettivo di supportare quegli alunni che hanno evidenziato lacune nella

preparazione di base e di far recuperare le conoscenze/abilità della lingua italiana e inglese.

Il lavoro sarà incentrato sulla comprensione del testo, sulla produzione scritta e lo studio

della morfologia. Consolidamento delle conoscenze di base. Apprendimento cooperativo.

Recupero individualizzato.

STUDIO ASSISTITO

Attività di recupero individuale o di gruppo, curricolare ed extracurricolare, da realizzare

mediante studio o lavoro di ricerca a scuola con metodologia laboratoriale, sotto la guida di

del docente della propria classe che potrà intervenire con suggerimenti di ordine

metodologico, procedurale o con chiarimenti di carattere contenutistico.

RECUPERO IN ITINERE: PAUSA DIDATTICA

E' effettuato nel corso dell’anno e consiste nell’interruzione del programma per svolgere

attività di recupero, consolidamento e potenziamento rivolte all’intero gruppo classe o

differenziate in funzione dei diversi livelli presenti nella classe.

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Esse possono prevedere la proposta di esercitazioni e spiegazioni aggiuntive anche in

forma laboratoriale, lavori di gruppo, di tutoraggio, cooperative learning, utilizzo delle

nuove tecnologie e di audiovisivi, realizzazione di ricerche.

SPORTELLO DIDATTICO

Lo sportello didattico, attraverso incontri individualizzati, intende offrire agli alunni che ne

hanno necessità, la possibilità di recuperare le lacune, superare le difficoltà di

apprendimento o potenziare il metodo di studio.

Lo sportello didattico si terrà in orario pomeridiano; si attiva su richiesta dell’alunno o

dell’insegnante della classe di appartenenza dell’alunno stesso e viene autorizzato dal

Dirigente scolastico.

Lo sportello didattico offre agli studenti, in orario pomeridiano, la possibilità di essere

sostenuti nel processo di apprendimento con interventi personalizzati per:

− recuperare lacune;

− superare difficoltà di apprendimento;

− potenziare il metodo di studio;

− approfondire argomenti di studio;

L'attività di sportello non sostituisce la lezione curriculare; vuole essere, pertanto, uno

strumento per prevenire il rischio di insuccesso scolastico, attraverso incontri individuali

finalizzati al recupero delle carenze dell'alunno.

Regolamento dello Sportello Didattico

Gli alunni accederanno volontariamente a tale servizio, compilando un MODULO

indicando il giorno, l'ora della settimana, l'argomento da recuperare.

Lo studente potrà fruire dello sportello insieme ad altri alunni, fino ad un massimo di sei

per volta se l’argomento da trattare dovesse coincidere.

Sia il docente che l'alunno dovranno assolutamente comunicare l'eventuale assenza, per

qualsiasi motivo effettuata onde evitare disagi reciproci.

L'alunno che non darà comunicazione dell’assenza non potrà più fruire del servizio.

I docenti avranno cura di annotare le assenze e le presenze (con firma anche degli alunni)

sullo stesso foglio delle prenotazioni.)

Il docente avrà cura di compilare il registro dello sportello didattico tenuto in Presidenza

che attesterà il monte ore effettuato.

CRITERI PER LA FORMAZIONE DEI GRUPPI DI STUDENTI

Gruppi di alunni, omogenei per le carenze dimostrate nelle stesse discipline della stessa

classe o provenienti da classi parallele per gruppi di livello in orario curricolare ed e/o

extracurricolare;

numero studenti: min 12 max 15.

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MONITORAGGIO E RISULTATI

I sistemi di monitoraggio dell’andamento del progetto, in modo da far sì che il piano

proceda secondo quanto stabilito e, se necessario, siano introdotti gli opportuni feedback.

Nel corso dell’anno scolastico, si svolgeranno le prove intermedie e in uscita in base ai

criteri di valutazione precedentemente stabiliti. Verrà fatta inoltre, un’analisi critica delle

metodologie implementate apportando eventuali modifiche e/o miglioramenti, tenendo

conto della risposta degli alunni all’intervento didattico nonché di eventuali ritardi o

sfasature dovuti a imprevisti non controllabili. Il monitoraggio verrà effettuato in:

• entrata

• medio termine

• uscita.

Il monitoraggio del processo si realizzerà intersecando le attività del team di

miglioramento e dei gruppi di lavoro dei dipartimenti di italiano e matematica con le

attività delle funzioni strumentali dopo le opportune modifiche, una modalità procedurale

che diventerà un sistema organizzativo fondato, strutturato e riproducibile per favorire il

successo scolastico.

CRITERI E PRIORITÀ PER L’ORGANICO POTENZIATO

1) I docenti di sostegno, di Educazione fisica, di arte e immagine, di musica e di inglese

rimangono prioritariamente disponibili per l’assenza di un docente disciplinare

inferiore a 10 giorni ( in tal caso il docente in questione viene abbinato alle classi

dell’insegnante assente) e svolgerà le lezioni nelle classi dell’assente compatibilmente

con l’orario assegnatogli.

2) La sostituzione degli insegnanti assenti nelle ore giornaliere con la diramazione

dell’ordine di servizio dei collaboratori del DS. . Gli argomenti affrontati devono

seguire le indicazioni del Macro progetto “La mia regione tra storia e cultura” o, se

coincidente, svolgeranno argomenti della propria disciplina.

3) Nell’eventualità che tutti i docenti in servizio siano presenti, i professori dell’organico

potenziato si atterranno all’orario e nelle classi sotto indicate per svolgere attività di

recupero e/o di potenziamento degli alunni con problemi specifici di apprendimento (

alunni H, BES, DSA, ADHA,ecc.)

Da gennaio i docenti dell’organico potenziato svolgeranno anche le attività

extracurriculari secondo lo schema riassuntivo:

N.4 ore pomeridiane per il docente di sostegno per lo Sportello Didattico (Recupero di

italiano).

N.4 ore pomeridiane per il docente per il Recupero di Inglese.

N.4 ore pomeridiane per il docente per continuità/creatività o equipollenti.

N.4 ore pomeridiane per il docente di Musica compatibilmente con la classe di

concorso di appartenenza.

N.4 ore pomeridiane per il docente di educazione fisica per le attività sportive.

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INTEGRAZIONE E INCLUSIVITÀ

Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’

e che ‘progetta’ tenendo a mente proprio tutti.

Una scuola che risponde al bisogno di un alunno

con delle specificità che si differenziano

da quelle della maggioranza

degli alunni ‘normali’ della scuola.

Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere

sul binario del miglioramento organizzativo

perché nessun alunno sia sentito come non appartenente,

non pensato e quindi non accolto.

P.Sandri, Scuola di qualità e inclusione. Master “Didattica e Psicopedagogia per i Disturbi Specifici

di Apprendimento” Facoltà di Scienze della Formazione- Università di Bologna

La realtà scolastica attuale si trova a fronteggiare quotidianamente situazioni problematiche

plurime e di apprendimento difficile, che trovano un denominatore comune nei Bisogni

Educativi Speciali. Questi ultimi richiedono risposte educative e percorsi didattici

personalizzati e sensibili alle differenze.

Infatti la piena realizzazione della didattica inclusiva consiste nel trasformare il sistema

scolastico in un’organizzazione idonea alla presa in carico dei differenti bisogni educativi .

La scuola secondaria di 1° grado “A. Inveges” si propone di potenziare la cultura

dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità formative di ciascun alunno

che, con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali.

Vi è, quindi, il desiderio di garantire la piena partecipazione alla vita scolastica a tutti i

soggetti, oltre che di fornire una cornice entro cui gli alunni possano essere valorizzati e

forniti di uguali opportunità a scuola.

La Direttiva del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi

speciali e organizzazioni territoriali per l’inclusione scolastica” definisce la strategia

inclusiva finalizzata a promuovere il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in difficoltà

e si riferisce a una vasta area di alunni, che presentano una richiesta di speciale attenzione

per una varietà di ragioni e non solo per l'appartenenza a una categoria nosografica.

Avere Bisogni Educativi Speciali non significa quindi avere, obbligatoriamente, una

diagnosi medica e/o psicologica, ma essere in una situazione di difficoltà, anche

temporanea, e avere necessità di un intervento mirato e personalizzato. Chiunque di noi

dunque potrebbe incontrare nella propria vita situazioni che gli creano Bisogni Educativi

Speciali ed è per questo motivo che la scuola è chiamata a rispondere in modo serio e

adeguato a questo problema, non con una didattica " speciale", ma con una didattica

inclusiva. Questo comporta per gli insegnanti il diritto-dovere di individualizzare la

didattica, usando ogni forma di flessibilità organizzativa, fornendo a tutti, a prescindere da

certificazioni sanitarie, la possibilità di usare gli strumenti compensativi, promuovendo

processi e contesti educativi volti al riconoscimento di potenzialità, difficoltà e opportunità,

attraverso offerte formative variegate e percorsi differenziati.

Solo partendo dalla considerazione che l'eterogeneità è una ricchezza da sfruttare, si può

creare una scuola inclusiva.

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BES Studenti con Bisogni

Educativi Speciali Comprendono:

1- DISABILITÀ

2- DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

3- SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO,

LINGUISTICO, CULTURALE.

Sono gli studenti

diversamente abili

Si intendono alunni con:

- DSA

- Deficit del linguaggio

- Deficit abilità non verbali

- Deficit coordinazione motoria

- ADHD (attenzione,iperattività)

- Funzionamento intellettivo

limite.

Si intendono coloro che con

continuità, o per determinati

periodi, possono manifestare

Bisogni

Educativi Speciali: o per motivi

fisici,

biologici, fisiologici, psicologici,

sociali rispetto ai quali è

necessario

che le scuole offrano adeguata e

personalizzata risposta.

- Svantaggiati linguistici

- Svantaggiati socio-economici.

- Svantaggiati culturali

- Alunni con disagio

comportamentale/relazionale

CERTIFICATI DALL’USL O ENTI

ACCREDITATI CERTIFICATI DALL’USL O ENTI

ACCREDITATI

CERTIFICATI DA CONSIGLIO DI

CLASSE/INTERCLASSE/TEAM

DEI DOCENTI, FIRMATO DAL

DIRIGENTE SCOLASTICO E

DALLA FAMIGLIA.

Questi BES dovranno essere

individuati sulla base di

elementi oggettivi (es.

segnalazione dei servizi

sociali), ovvero di ben fondate

considerazioni

INSEGNANTE DI

NO INSEGNANTE DI SOSTEGNO

NO INSEGNANTE DI SOSTEGNO

SITUAZIONE A CARATTERE

PERMANENTE

A scuola si redige: -PEI SITUAZIONE A CARATTERE

PERMANENTE:

A scuola si redige:

- PDP DSA

- PDP BES 2

SITUAZIONE A CARATTERE

TRANSITORIO:

A scuola si redige:

- PDP BES 3

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PIANO PER L’INTEGRAZIONE E INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIFICI - ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI

Tale piano consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative contenute nella

Legge n. 104/92, nella 170/2010 e nella Direttiva Ministeriale del 2012; esso rappresenta una

sorta di guida informativa riguardante appunto l’accoglienza e l’inclusione degli alunni con

bisogni educativi speciali all’interno della nostra scuola, con particolare riferimento agli

alunni diversamente abili, a quelli che presentano difficoltà di apprendimento.

MODALITÀ OPERATIVE

Le modalità operative saranno necessariamente diverse nei casi di:

- ALUNNI CON DISABILITÀ (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);

Uno dei genitori, o chi esercita la potestà genitoriale, deve presentare all’atto dell’iscrizione

scolastica la documentazione rilasciata dal Servizio Sanitario Nazionale (il verbale di

accertamento della disabilità previsto dalla Legge 104/92 con l’eventuale specificazione

della gravità e la Diagnosi Funzionale). La scuola prende in carico l’alunno con disabilità e

convoca il GLHO (Gruppo di lavoro Operativo sull’alunno con disabilità,composto da:

Dirigente scolastico o un suo delegato, i componenti dell’Unità Multidisciplinare dell’ASL, i

docenti curriculari e il docente di sostegno della classe, i genitori, un esperto

dell’associazione di cui fanno parte i genitori o da un esperto di loro fiducia,eventuali

operatori per l’assistenza di base e/o specialistica)) con il compito di redigere il PDF e il PEI

- Piano Educativo Individualizzato. Per consentire la stesura, l’aggiornamento e la verifica

degli interventi sono calendarizzati almeno due incontri per ogni alunno durante l’anno

scolastico.

- ALUNNI CON “DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI” si intendono, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, dell’attenzione, dell’iperattività, il ritardo

mentale lieve ed il ritardo maturativo, ma anche altre tipologie di deficit o disturbo, quali la

sindrome di Asperger, non altrimenti certificate.

I disturbi specifici di apprendimento (Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio

2011) si distinguono in dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia; riguardano alcune

specifiche abilità dell’apprendimento di alunni con capacità intellettive adeguate all’età

anagrafica. Agli alunni con DSA si applicano i benefici previsti dalla normativa vigente

previa presentazione da parte di chi esercita la patria potestà della documentazione sanitaria.

La famiglia richiede alla scuola l’elaborazione del PdP (Piano didattico Personalizzato).

Entro 3 mesi la scuola si impegna ad elaborare il PdP. Nella predisposizione del documento

è fondamentale il coinvolgimento della famiglia. Si prevedono incontri periodici con la

famiglia (colloqui, in orario di ricevimento e in occasione dei C.d.C).

Nel PDP sono elencate tutte le misure compensative e dispensative che il C.d.C decide di

adottare per l’alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologie e gli strumenti che si

ritengano opportuni; sulla base di tale documentazione, nei limiti delle disposizioni vigenti,

vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso d’anno o a fine ciclo.

Il PDP va consegnato dal coordinatore alla segreteria didattica che provvederà ad inoltrarne

copia alla famiglia, con lettera protocollata; il documento dovrà essere firmato dal Dirigente

scolastico, dal C.d.C e dalla famiglia.

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- ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE E DISAGIO COMPORTAMENTALE /RELAZIONALE.

Tali tipologie di Bes dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad

esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate

considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti potranno essere di

carattere transitorio.

Il docente referente che si occupa del disagio, ad inizio ottobre, rileverà i casi di alunni “a

rischio”

attraverso incontri con i C.d.C. I docenti saranno invitati a segnalare al referente la

rilevazione di alunni in disagio” e comunque a fornire tutte le notizie e i materiali che

riterranno necessari.

Le segnalazioni potranno avvenire, naturalmente in corso d’anno, qualora se ne presenti la

necessità. La scheda elaborata in maniera dettagliata verrà inoltrata dal coordinatore di classe

al Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico, il docente referente, dopo aver esaminato le

relazioni dei casi segnalati, con eventuale consulto di esperti della problematica evidenziata,

valuteranno un primo approccio di intervento. Il C.d.C pianifica l’intervento e, se necessario,

predispone il piano personalizzato. La documentazione prodotta (scheda di osservazione,

PDP, interventi etc.) sarà raccolta nel fascicolo personale riservato dell’alunno.

SOGGETTI COINVOLTI Istituzione scolastica, famiglie, ASL, associazioni ed altri enti presenti sul territorio.

RISORSE UMANE D’ISTITUTO

RESPONSABILE DIPARTIMENTO AREA DI SOSTEGNO Collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere:

-Azione di coordinamento delle attività previste per gli alunni con BES, coordinamento per

la stesura del PAI e predisposizione di modulistica, formula azioni di formazione per il

personale scolastico e progetti in base ai bisogni educativi emersi nell’Istituto.

- Creazione di un archivio di proposte didattiche integrate fruibili dai docenti, propone

materiali inerenti le metodologie e le strategie didattiche. Referente per i rapporti

interistituzionali e partecipazione al gruppo CTS provinciale.

RESPONSABILE ALUNNI CON DISABILITÀ collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere:

-azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti nell’area sostegno;

-azione di coordinamento con l’equipe medica e il GLH provinciale;

-organizzazione delle attività di sostegno, richiede la convocazione del Gruppo di lavoro;

-coordina il Gruppo di Lavoro nello svolgimento delle varie attività;

-aggiornamento sull’andamento generale degli alunni certificati.

REFERENTE BES Collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere :

-azione di accoglienza e orientamento degli alunni con certificazione secondo la recente

normativa.

-Pianificazione degli incontri famiglia – docenti.

-Provvedere all’eventuale convocazione degli specialisti e dei genitori al C.d.C, su esplicita

richiesta della famiglia.

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-Consegnare la documentazione al CdC, nel primo consiglio dopo il ricevimento della

documentazione.

-Azione di coordinamento per la compilazione del Piano didattico Personalizzato:

-azione di supporto didattico–metodologico ai docenti

-coordinamento dei laboratori predisposti all’interno dell’istituto-operazioni di monitoraggio.

REFERENTE ALUNNI STRANIERI Collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere :

-azione di accoglienza e orientamento degli alunni;

-coordinamento incontri docenti/operatori specialisti/assistente sociale;

-coordinamento stesura PDP.

ALTRE FIGURE DI SUPPORTO Figure strumentali per gli alunni;

Coordinatore commissione accoglienza /orientamento;

Figura strumentale per l’autovalutazione d’istituto;

Docenti per le attività di sostegno;

Coordinatori di classe, Personale ATA.

ORGANI COLLEGIALI GRUPPO DI LAVORO PER L’ INCLUSIONE (G.L.I.) svolge i seguenti compiti:

1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione.

2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici.

3. Consulenza e supporto ai docenti sulle strategie e metodologie di gestione delle classi.

4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi.

5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”.

6. Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione,

tutoraggio ecc.

Nel mese di Giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”.

Nel mese di Settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle

risorse assegnate alla scuola. CONSIGLIO DI CLASSE 1. Individuazione

Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria

l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative

e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della

eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia.

2. Coordinamento con il GLI.

3. Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti.

4. Predisposizione del PDP.

Il Consiglio di classe deve predisporre un piano didattico personalizzato (PDP) che ha lo

scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di

valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio

scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal

Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico.

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GRUPPO DI LAVORO OPERATIVO PER ALUNNI CON DISABILITÀ (GIÀ GLHO) Composizione: Dirigente scolastico, Docente referente se necessario, Docente coordinatore,

Docenti curricolari, Docenti di sostegno dell’alunno disabile, Genitori dell’alunno disabile,

Operatori ASP, A.E.C. se richiesto, altro personale che opera con l’alunno disabile.

Nel caso in cui fosse necessario, si prevede la possibilità di riunire G.L.O. straordinari,

concordando la presenza degli operatori sanitari.

Funzioni:-progettazione e verifica del PEI;

-stesura e verifica del PDF.

-individuazione e programmazione delle modalità operative, delle strategie, degli interventi e

degli

strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile.

COLLEGIO DEI DOCENTI -Discute e delibera i criteri per l’individuazione degli alunni con BES.

- All’inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da

perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione.

- Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti.

ADOZIONE DI STRATEGIE DI VALUTAZIONE COERENTI CON PRASSI INCLUSIVE Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di

tutti gli alunni. "L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare

impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei

saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si

traduce nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene

insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto."

LE MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI FARANNO RIFERIMENTO A:

a) principi della valutazione inclusiva:

■ tutte le procedure di valutazione sono usate per promuovere l’apprendimento di tutti gli

alunni;

■ tutti gli alunni partecipano a pieno titolo a tutte le procedure di valutazione;

■ tutte le procedure di valutazione sono costruite secondo principi dell’ universal design

dando così a tutti gli alunni l’opportunità di dimostrare i risultati del loro studio, le

competenze acquisite e il loro livello di conoscenza;

■ i bisogni degli alunni sono considerati e tenuti in considerazione nel contesto generale e

particolare delle politiche specifiche in essere per la valutazione degli alunni;

■ tutte le procedure di valutazione sono complementari e fonte di informazione vicendevole;

■ tutte le procedure di valutazione hanno lo scopo di valorizzare la differenza attraverso

l’identificazione e la valutazione dei processi e dei miglioramenti dell’apprendimento;

■ le procedure di valutazione sono coerenti e coordinate nella prospettiva dell’obiettivo di

potenziare l’apprendimento e l’insegnamento;

■ la valutazione inclusiva ha l’obiettivo esplicito di prevenire la segregazione evitando –

quanto più possibile – l’etichettatura e concentrando l’attenzione sulle pratiche

dell’apprendimento e dell’insegnamento che promuovono l’inclusione nelle classi comuni.

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b) Indicatori per la valutazione inclusiva.

Si definiscono una serie di indicatori e le condizioni ad essi associati, per valutare, a livello di

istituzione, il grado di realizzazione di una valutazione inclusiva. Gli indicatori, per citarne

solo alcuni, riguardano il livello degli allievi (“Tutti gli alunni sono coinvolti e hanno le

medesime opportunità di partecipare alla propria valutazione e allo sviluppo, potenziamento e

evoluzione dei propri obiettivi di apprendimento”);

il livello della famiglia (“La famiglia è coinvolta e ha la possibilità di partecipare a tutte le

procedure di valutazione che riguardano i propri figli”);

il livello dei docenti (“I docenti utilizzano la valutazione come un mezzo per potenziare le

opportunità di apprendimento stabilendo obiettivi per gli alunni e per loro stessi(in relazione

alle effettive strategie d’insegnamento per un alunno specifico e disponendo procedure di

feedback per l’alunno e per se stessi”).

ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA Organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo della

persona attraverso:

• Attività laboratoriali (learning by doing)

• Attività per piccolo gruppi (cooperative learning)

• Tutoring

• Peer education

• Attività individualizzata (mastery learning)

ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’ESTERNO DELLA SCUOLA, IN RAPPORTO AI DIVERSI SERVIZI ESISTENTI Organizzazione degli interventi attraverso: • coordinamento dell'assistenza specialistica;

• diffusione nella scuola delle iniziative organizzate dal CTS e da soggetti istituzionali, e

non, presenti sul territorio;

• valorizzazione delle esperienze pregresse;

• organizzazione di laboratori in piccoli gruppi assegnando ruoli e funzioni in base alle

professionalità presenti nella scuola:

− Laboratorio artistico

− Laboratorio musicale

− Laboratorio linguistico

− Laboratorio drammatizzazione

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RUOLO DELLE FAMIGLIE E DELLA COMUNITÀ NEL DARE SUPPORTO E NEL PARTECIPARE ALLE DECISIONI CHE RIGUARDANO L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi

inclusivi attraverso:

• la condivisione delle scelte effettuate in base ai bisogni e alle aspettative;

• l'attivazione di uno sportello ascolto famiglie/alunni;

• il coinvolgimento nella redazione dei PDP.

Le famiglie devono essere coinvolte nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei propri

figli, anche come assunzione diretta di corresponsabilità educativa.

I genitori verranno accolti ed ascoltati nel confronto con il docente coordinatore di classe e

con il referente per i BES per condividere interventi e strategie nella redazione del PDP e del

P.A.I.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:

• rispondere ai bisogni individuali

• monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni

• favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione

PROGETTO D’ISTITUTO PER ALUNNI CON BISOGNI SPECIALI

PREMESSA

Da tempo il nostro Istituto affronta le problematiche relative all’integrazione e all’inclusione

di alunni con disabilità o con disturbi evolutivi specifici. La scuola si è perciò arricchita di

esperienze e di conoscenze che hanno reso possibile una sempre maggiore apertura e

capacità di accoglienza nei loro confronti e, nello stesso tempo, hanno stimolato la ricerca di

occasioni e di opportunità per migliorare le proposte educative.

DESTINATARI : ALUNNI CON DISABILITÀ DOCENTI COINVOLTI

- tutti i docenti delle classi con alunni con disabilità

- Insegnanti di sostegno

- Il Dirigente scolastico

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FINALITÀ GENERALI - Individuare i bisogni formativi degli alunni con disabilità e programmare un “progetto di

vita”.

- Promuovere il “successo formativo” dell’alunno aiutandolo a riconoscere e valorizzare le

proprie risorse e a superare i propri limiti.

- Fare in modo che l’esperienza scolastica si possa sviluppare secondo un percorso

unitario di competenze, quanto più possibile in armonia con i ritmi di maturazione e di

apprendimento dell’alunno.

FINALITA’ FORMATIVE - Favorire l’integrazione/inclusione scolastica attraverso lo sviluppo delle potenzialità degli

alunni con disabilità nella comunità, nelle relazioni, nella socializzazione;

- Promuovere il momento di autonomia personale, sociale e negli apprendimenti;

- Favorire il raggiungimento di conoscenze e competenze di apprendimento in tutte le

discipline;

- Dare una risposta alle richieste e un contenimento alle ansie delle famiglie degli alunni

con disabilità e i prerequisiti al fine di inserirli in un percorso adeguato.

METODOLOGIA E TIPI DI INTERVENTO

- Accoglienza degli alunni con disabilità provenienti dai diversi ordini di scuola;

- Progetti di continuità;

- Raccordi con i diversi ordini di scuola;

- Coordinamento delle attività degli insegnanti di sostegno;

- Realizzazione di Percorsi Educativi Individualizzati ( PEI ) in collaborazione con le

famiglie, l’ASP e le Associazioni di volontariato presenti nel territorio ed eventuali

strutture pubbliche e private che hanno rilasciato la certificazione;

- Progettazione di singoli Percorsi Didattico-formativi e realizzazione di attività inclusive

specialmente di laboratorio e di attività connesse con il mondo extrascolastico.

Nel caso di alunni con DSA e disabilità, fare riferimento nella prassi formativa agli stili di

apprendimento e alle diverse strategie che lo caratterizzano diventa un elemento essenziale e

dirimente per il loro successo scolastico e la tecnologia certamente aiuta questo processo.

Per stili di apprendimento intendiamo modalità cognitive (da quelle percettive a quelle

operative) che lo studente utilizza abitualmente in situazioni di raccolta ed elaborazione di

informazioni, per la loro memorizzazione e la loro utilizzazione nello studio in generale. La

predisposizione verso certe modalità piuttosto che altre non è considerata come "innata" e

"fissa", ma come una costruzione risultante dall'esperienza che i singoli hanno fatto fino a

quel momento e che può essere modificata se essi lo ritengono opportuno.

Ai docenti è utile conoscere quali sono gli stili prevalenti tra i loro studenti, sia per tenerli

presenti nell'intento di rendere più efficaci le loro lezioni, sia per contrastarli quando

risultassero più di ostacolo che di aiuto, facilitando l'uso di stili ritenuti più adeguati.

L'attenzione per gli stili degli allievi consente inoltre di valorizzare alcune caratteristiche su

cui non ci si sofferma adeguatamente e favorisce le relazioni interpersonali. Non si tratta di

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contrapporre una modalità ad un’altra, ma di esplicitare quando è più efficace e opportuna una

e quando l'altra.

Tramite l’utilizzo di internet, inoltre, è possibile sostenere gli studenti nell’apprendimento,

anche a prescindere dalla loro presenza fisica in classe, grazie a capacità di registrazione e

memorizzazione delle lezioni tenute. Ciò consente all’alunno che si assenta frequentemente e

a chiunque ne avesse bisogno, di non sentirsi mai escluso dal processo di insegnamento-

apprendimento e di essere incluso nelle dinamiche della propria classe. Si faccia ad esempio

riferimento al progetto di inclusione con ottimo successo Smart Inclusion promosso dal

MIUR per favorire la partecipazione a distanza degli alunni ospedalizzati: un servizio che si

pone l’obiettivo di migliorare la permanenza in ospedale dei pazienti più giovani, creando un

ponte tecnologico virtuale fra loro, la scuola, le famiglie e il personale sanitario.

COMPETENZE TRASVERSALI O DI CITTADINANZA • «diagnosticare le caratteristiche dell’ambiente e del compito», analizzare capire

rappresentare la situazione, il problema, se stessi (le risorse che possono essere

utilizzate o incrementate all’occorrenza) come condizione indispensabile «per la

progettazione e la esecuzione di una prestazione efficace» (abilità cognitive);

• relazionarsi «mettersi in relazione adeguata con l’ambiente», le persone e le cose di un

certo contesto per rispondere alle richieste (abilità interpersonali o sociali: insieme di

abilità emozionali, cognitive e stili di comportamento, ma anche abilità comunicative),

• affrontare, fronteggiare, «predisporsi ad affrontare l’ambiente e il compito, sia

mentalmente che a livello affettivo e motorio», «intervenire su un problema (uno

specifico evento, una criticità, una varianza e/o una anomalia) con migliori probabilità

di risolverlo», costruire e implementare le «strategie di azione, finalizzate al

raggiungimento degli scopi personali dell’alunno e di quelli previsti dal compito».

COMPETENZE DI BASE • Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione

• Comunicazione nelle lingue straniere.

• Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.

• Competenze digitali

• Competenze sociali e civiche.

• Imparare ad imparare.

INDICAZIONI DIDATTICO-FORMATIVE Per garantire una effettiva uguaglianza delle opportunità e dell’offerta formativa, il G.L.I.S.

ha elaborato delle indicazioni programmatiche generali di carattere sia educativo che

didattico. Dette proposte rappresentano l’offerta formativa che l’Istituto intende attuare a

favore dei diversamente abili: esse costituiscono altresì, il punto di riferimento per la stesura

dei singoli P.E.I.

PIANO EDUCATIVO-DIDATTICO GENERALE Nel seguente piano di lavoro si è cercato di coprire il più vasto spettro di situazioni, offrendo

contenuti indicativi, semplici e progressivi, relativi a ciascuna area di sviluppo della

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personalità, riferiti sia ai casi di particolare gravità che a quelli con maggiore possibilità di

recupero strumentale. Per gli alunni diversamente abili particolarmente gravi, il G.L.I.S.

ritiene opportuno porre maggiore attenzione sulla stimolazione delle aree: Affettivo-

relazionale, Comunicativa, Cognitiva Motorio-Prassica e Neuropsicologica che rappresentano

il prerequisito indispensabile per l’autonomia personale e sociale del soggetto diversamente

abile, nonché la possibilità di effettuare incursioni in altri ambiti disciplinari. I contenuti

potranno essere differenziati rispetto a quelli della classe, semplificati e/o opportunamente

ridotti in base alle capacità attentive ed alle difficoltà di apprendimento; anche le richieste

saranno adeguate alle capacità dell’alunno.

AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE Quest’area è volta a favorire l’interiorizzazione di regole di comportamento e al

miglioramento dei rapporti interpersonali. Attraverso la proposta di competenze

realisticamente aderenti alle abilità, alle potenzialità e ai bisogni del diversamente abile è

possibile far conseguire a quest’ultimo forme di autonomia personale ( attraverso il

miglioramento del livello di autostima, della tolleranza alla frustrazione, della capacità di

eseguire autonomamente gesti e azioni ) e sociale ( attraverso il miglioramento delle modalità

di interazione con l’adulto e con il gruppo dei pari).

Competenze L’alunno è in grado di

� stare con gli altri in un rapporto costruttivo e reciprocamente gratificante;

� riconoscere i diversi contesti in cui si trova ad agire ed adeguare il proprio

comportamento alle regole vigenti;

� essere consapevole del proprio ruolo nel gruppo interagendo e collaborando nelle

diverse situazioni della vita scolastica.

� Controllare gli impulsi e le emozioni in modo che siano appropriati alla situazione;

� gestire relazioni interpersonali positive e costruttive;

� affrontare positivamente situazioni di difficoltà/conflitto;

� apportare contributi personali alla vita di relazione;

� assumere la responsabilità dei comportamenti e atteggiamenti personali;

� collaborare con il gruppo per la realizzazione di un progetto comune condividendo

esperienze, conoscenze, materiali;

� organizzare il proprio materiale e il lavoro scolastico in funzione della positiva

realizzazione del progetto educativo.

� riconoscere e rispettare le regole come strumento di convivenza civile;

� saper resistere agli impulsi, dominare e controllare i pensieri e le proprie emozioni in

modo che siano appropriati alla situazione;

� riconoscere e rispettare i pensieri, le emozioni e i sentimenti degli altri;

� riconoscere il proprio ruolo all’interno della comunità scolastica e attribuirvi il giusto

valore;

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� collaborare in modo personale ed efficace alla realizzazione del progetto educativo

della classe.

AREA COGNITIVA Competenze

L’alunno è in grado di.

� attivare modalità senso-percettive per conoscere e raccontare le realtà esplorate;

� analizzare le situazioni in cui si trova ad agire ed individuare le strategie più

praticabili;

� esprimere un’idea sul cosa andrà a fare e su cosa potrà succedere;

� cogliere le somiglianze e le differenze tra le sue previsioni e le realtà osservate.

� osservare e analizzare la realtà utilizzando i metodi investigativi appresi;

� distinguere nelle diverse situazioni gli elementi che le caratterizzano e le rendono

problematiche;

� formulare previsioni plausibili in relazione alle situazioni e alle esperienze condivise;

� utilizzare le modalità operative conosciute per verificare le previsioni formulate;

� partecipare attivamente al processo di elaborazione e costruzione dei contenuti

essenziali delle discipline;

� usare con efficacia gli strumenti di studio e il materiale scolastico;

� condividere con il gruppo esperienze, conoscenze, strategie utili alla crescita

individuale e collettiva;

� organizzare il proprio pensiero in modo logico e sequenziale ed esplicitarlo attraverso

valide argomentazioni;

� intuire gli sviluppi di fatti, fenomeni, avvenimenti e processi analizzati o di azioni

intraprese;

� stabilire relazioni tra fatti, fenomeni, dati, termini;

� riconoscere una situazione problematica, prospettare le possibili soluzioni e

verificarne la risolubilità.

AREA METACOGNITIVA L’alunno è in grado di:

� esprimere un parere personale rispetto all’attività intrapresa (è stato difficile

perché…)

� saper attendere, rimandare la soddisfazione di un bisogno;

� sapersi concentrare su un obiettivo;

� affrontare positivamente le proprie difficoltà;

� riflettere sulle scelte, decisioni e azioni personali e darne adeguata motivazione;

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� riconoscere la molteplicità delle modalità operative e individuare quelle praticabili

rispetto alle situazioni, ai bisogni e alle inclinazioni personali;

� spiegare e motivare le modalità di lavoro adottate;

� riconoscere e affrontare in modo positivo i problemi della quotidianità scolastica e

non, attivando risorse personali, ricorrendo al sostegno di adulti/coetanei,

condividendo soluzioni e risultati.

� esprimere e mostrare curiosità, attitudini personali, desiderio di conoscere e di

migliorarsi;

� prendere iniziative, superare frustrazioni e contrattempi utilizzando strategie

personali, sostenere le proprie scelte;

� attivare le risorse personali per realizzare un progetto, raggiungere un obiettivo,

risolvere un problema.

AREA COMUNICATIVA L’alunno è in grado di

� esprimere in modo intenzionale bisogni, sensazioni, emozioni, desideri attraverso le

parole, il disegno, la mimica;

� raccontare in modo coerente, rispettando le regole della partecipazione, le proprie

esperienze significative vissute in campo scolastico ed extrascolastico;

� ascoltare, decodificare e comprendere un messaggio e fornire la risposta adeguata;

� esprimere la propria posizione a livello verbale e non verbale in modo appropriato

alla situazione e all’interlocutore;

� confrontarsi con le idee, opinioni, argomentazioni del gruppo;

� porre domande finalizzate alla comprensione efficace di situazioni, opinioni, concetti;

� ricavare e utilizzare dall’ascolto le informazioni appropriate alla situazione;

� esprimere in modo coerente e personale idee, sentimenti, intuizioni, emozioni

conoscenze, attraverso l’uso consapevole di molteplici forme e strumenti di

espressione;

� usare il linguaggio adeguato al contesto comunicativo e/ alla situazione;

� praticare l’ascolto attivo rispettando le regole basilari della comunicazione;

� Usare i linguaggi specifici delle discipline.

AREA MOTORIO-PRASSICA La dimensione motorio – prassica attraversa trasversalmente tutte le attività nel rispetto delle

leggi dello sviluppo mentale secondo le quali tutto ciò che è simbolico o rappresentativo, è

prima psicomotorio. Attraverso dunque un’attenta stimolazione dei vari settori dell’asse

motorio-prassico (schema corporeo, coordinazione statica, coordinazione dinamica,

coordinazione settoriale, motricità globale e fine ) è possibile far conseguire al soggetto d.a. la

consapevolezza del sé corporeo, l’organizzazione spazio-temporale in rapporto al sé e forme

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di autonomia personale e sociale, tutte competenze indispensabili per l’approccio, più o meno

vasto, ad altre forme di apprendimento.

Competenze • Riconoscere i segmenti del proprio schema corporeo.

• Coordinare, quando possibile, il movimento dei vari settori del proprio corpo.

• Coordinare i movimenti inerenti la motricità globale e fine.

• Riconoscere gli stimoli senso-percettivi e utilizzarli al meglio a fini di conoscenza e di

esperienza.

• Organizzare il proprio corpo nelle categorie spazio temporali di riferimento.

AREA NEUROPSICOLOGICA Le funzioni psichiche superiori (apprendimento, memoria, attenzione) devono essere coltivate

e stimolate trattandosi di facoltà che migliorano con l’esercizio e che facilitano l’acquisizione

di competenze in tutti i settori apprenditivi. Pertanto, attraverso interventi mirati è possibile

consentire al soggetto d.a. molteplici forme di acquisizione.

• Ricordare a breve, medio, e lungo termine: fatti, avvenimenti, situazioni, oggetti, persone,

ambienti, esperienze, immagini, suoni Potenziamento della memoria.

• Porre attenzione via via più duratura anche su tutto ciò che esula dai suoi interessi e desideri.

Naturalmente l’azione formativa non prescinde l’intervento relativo allo specifico didattico;

difatti laddove se ne ravvisi la possibilità, si dovrà tendere all’acquisizione di competenze

strumentali (se pur minime) tenuto conto che la scuola si pone come obiettivo primario

l’autonomia (nella sua più vasta accezione) nell’ottica dell’uguaglianza delle opportunità. Per

gli alunni diversamente abili con maggiore possibilità di recupero strumentale, il G.L.I.S. nel

riconoscere fondamentale l’azione educativo-didattica affidata alla scuola in favore dei

soggetti disabili sempre ai fini dell’uguaglianza delle opportunità, propone delle indicazioni

didattiche generali che potranno essere adattate agli itinerari formativi previsti dai singoli

P.E.I..

Le indicazioni qui di seguito riportate pongono l’attenzione sull’acquisizione, il

consolidamento e/o l’ampliamento di abilità e competenze di base relative alle principali aree

e discipline, precisamente:

AREA DELL’APPRENDIMENTO DISCIPLINARE

ITALIANO, LINGUA STRANIERA, ARTE E MUSICA Rientrano in questo ambito le acquisizioni relative al possesso della lingua orale e scritta,

senza trascurare gli altri codici e contesti comunicativi. Si inizierà dalla discriminazione di

figure, segni (fonema) e parole, per giungere alla trasformazione della parola detta in parola

scritta, attraverso la conversione del fonema in grafema e alla produzione di messaggi con

l’uso di linguaggi, tecniche e materiali diversi.

Il G.L.I.S., a tale scopo, suggerisce degli obiettivi di apprendimento generali che potranno

essere ampliati o ridotti dal Consiglio di Classe nei singoli percorsi didattici, in base alle reali

abilità e potenzialità dei soggetti diversamente abili nel rispetto, dove è possibile, della

programmazione prevista per la classe di appartenenza.

AREA STORICO- GEOGRAFICA.

Quest’area potrà essere trattata perseguendo obiettivi relativi alle categorie spazio-temporali

ritenute prerequisiti indispensabili per l’approccio a tutte le discipline. Si suggeriscono,

tuttavia, anche obiettivi più strutturati per quei soggetti che presentano livelli di competenze

più elevati e maggiori potenzialità. Come per la lingua italiana, anche per quest’area ciascuno

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dei seguenti obiettivi di apprendimento deve considerarsi un’indicazione generale e quindi

potrà essere ampliato o ridotto a seconda del singolo caso nel rispetto, dove è possibile, della

programmazione prevista per la classe di appartenenza.

AREA MATEMATICO- SCIENTIFICO -TECNOLOGICA

Matematica

La conquista del numero potrà essere conseguita attraverso un percorso che parte dalla

manipolazione, attraversa la rappresentazione mentale della quantità, per giungere al

riconoscimento del simbolo numerico grafico relativo alla quantità manipolata; tappa

successiva sarà l’operare con le quantità numeriche. L’eventuale approccio alla geometria

partirà dall’organizzazione spaziale per poi proseguire con i concetti topologici, percorsi

motori e grafici, rappresentazioni grafiche di spazi con la delimitazione degli stessi attraverso

il concetto di “aperto-chiuso”, per giungere poi ai concetti di confine, regione, figura. Come

per le precedenti aree anche qui saranno dati dei suggerimenti di carattere generale che

potranno essere adattati alle realtà individuali nel rispetto, dove è possibile, della

programmazione prevista per la classe di appartenenza.

Scienze

L’approccio alle scienze sarà avviato attraverso l’esplorazione del mondo per mezzo dei

cinque sensi e proseguirà con lo studio del ciclo vitale dei viventi e del corpo umano, il

riconoscimento e la descrizione dei fenomeni più semplici, ma fondamentali del mondo fisico,

biologico e tecnologico, nonché delle trasformazioni ambientali sia di tipo stagionale, sia in

seguito all’azione modificatrice dell’uomo.

Tecnologia

Per gli alunni diversamente abili che presentano difficoltà espressivo-comunicative e per

quelli invece che hanno abilità e competenze più evolute, si ritiene valido l’utilizzo del P.C.

come mezzo comunicativo-espressivo e apprenditivo poiché, attraverso l’uso di software

didattici specifici, il soggetto d.a. può essere più motivato e facilitato nei processi espressivi e

apprenditivi.

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Il Piano Educativo Individualizzato è uno strumento di lavoro introdotto nelle scuole

dall’USP ai sensi dell’art.12 della L.104/92; esso costituisce il documento nel quale vengono

descritti gli interventi integrati predisposti per l’alunno diversamente abile e dovrà essere

debitamente compilato per ciascun alunno. Ciascun P.E.I. quindi avrà una propria

strutturazione sia organizzativa che didattico-educativa. La scansione temporale unitaria è

prevista per la modalità di verifica e valutazione dei singoli percorsi che avverrà secondo le

seguenti scansioni:

1) iniziale entro Ottobre (verifiche d’ingresso);

2) in itinere entro Dicembre;

3) finale entro Giugno.

Per una corretta impostazione del P.E.I. il C.D. ritiene opportuno dare delle indicazioni di

massima attraverso l'osservazione dei seguenti punti:

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1) acquisizione della scheda per la redazione della Diagnosi Funzionale in relazione alle

aree individuate per evidenziare le difficoltà e le potenzialità (parte strettamente

medica);

2) acquisizione della scheda per la relazione del Profilo Dinamico Funzionale con relativi

assi d'intervento;

3) stesura vera e propria del P.E.I.

Per il punto 1 è compito dell'A.S.L. compilare la Diagnosi Funzionale.

Per il punto 2 il " Profilo Dinamico Funzionale" sarà stilato dal gruppo di lavoro composto

dall'unità multidisciplinare, dai docenti curriculari e dagli insegnanti specializzati, con la

collaborazione dei familiari dell'alunno.

Per il punto 3 " Il P.E.I." è il documento nel quale sono descritti gli interventi ed equilibrati tra

di loro predisposti per l'alunno in situazione di handicap.

Il P.E.I. è redatto congiuntamente dagli operatori sanitari dal personale insegnante curriculare

e di sostegno in collaborazione con i genitori. Tiene inoltre presente i progetti didattico

educativi riabilitativi di socializzazione individualizzati; nonché le forme d'integrazione tra

attività scolastiche ed attività extrascolastiche.

Il C.d.C. sarà così in condizione di avere in un unico documento tutte le indicazioni

didattico educativo riguardanti l'alunno e le metodologie da adottare.

Per attuare correttamente quanto programmato nel P.E.I. si dovrà avere una partecipazione

attiva di tutto il personale della scuola.

Nel corso di riunioni periodiche gli operatori verificheranno i livelli di sviluppo raggiunti

dagli alunni nelle varie aree d'intervento.

E' necessario inoltre il coordinamento tra la programmazione personalizzata dell'alunno

diversamente abile e l'insieme dell’attività sviluppate nella classe.

Strutturazione degli interventi Data la costante presenza nell’istituto di alunni diversamente abili (quest’anno, infatti, sono

undici con disturbi psicofisici), la scuola, intende perseguire le seguenti finalità:

- Favorire l'affermazione della cultura della solidarietà nei confronti del "diverso";

- prevenire il disadattamento e l'emarginazione sociale degli alunni che vivono situazioni di

svantaggio dovute a particolari problemi di sviluppo socio affettivo;

- favorire l'assunzione di un ruolo sociale attivo e produttivo dei soggetti disabili;

- favorire l'acquisizione delle strumentalità di base necessarie alla lettura della realtà socio

ambientale.

Organizzazione del servizio Per meglio organizzare il servizio sono previsti i seguenti interventi operativi:

a) Incontro fra i docenti di sostegno della scuola per individuare, attraverso l'esame della

documentazione disponibile, i bisogni e le caratteristiche psicofisiche degli alunni

neoiscritti nelle classi prime e le eventuali iscrizioni nelle classi successive.

b) Incontro fra i singoli docenti e i genitori degli alunni disabili per rilevare informazioni

significative sull'anamnesi familiare e personale.

c) Costituzione e convocazione del gruppo di studio e di lavoro della scuola per:

• Esaminare la situazione generale della scuola in relazione al numero degli alunni disabili

secondo la tipologia e gravità e le classi coinvolte.

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• Analizzare i risultati dei test d’ingresso e attraverso l'osservazione sistematica del

comportamento degli allievi in classe, aggiornare i dati (coinvolgendo tutti gli altri

operatori) nelle D.F. e nei P.D.F. in relazione alle verifiche effettuate.

• Stabilire il numero d'ore d'attività di sostegno per ogni allievo, in ordine alla gravità del

caso.

• Stabilire come utilizzare gli operatori dei servizi di assistenza di base con titolo di

specializzazione presenti nella scuola nel processo d’integrazione per una più articolata

assistenza all’autonomia. L’utilizzo degli operatori e i compiti verranno specificati nei

singoli PEI.

Organizzare servizio di trasporto gratuito per disabili, e programmare l’acquisto o l’uso di

strumenti, mezzi e sussidi per una corretta azione d’integrazione.

• Verificare la disponibilità di risorse umane materiali e finanziarie messe a disposizione

della scuola o dagli Enti Locali o da associazioni, per l'eventuale finanziamento di

progetti formativi finalizzati all'integrazione.

• Definire le linee programmatiche dei singoli P.E.I. individuando gli obiettivi e gli

interventi medico specialistici e scolastici più adatti a rimuovere i possibili ostacoli.

• Promuovere attività parascolastiche a favore dei soggetti disabili finalizzati alla

conoscenza del territorio.

Indicazioni per la compilazione del piano educativo individualizzato dei consigli di classe I consigli di classe nella programmazione educativa individualizzata attueranno gli interventi

didattici per una conduzione armonizzata e condivisa da tutta la classe.

La programmazione comprenderà una parte generale in cui verranno individuati gli obiettivi

educativi generali; ogni docente presenterà il proprio programma concordato con il Consiglio

di Classe e l’insegnante di sostegno.

I Consigli di Classe, dopo avere fissato gli obiettivi educativi e didattici della classe

esamineranno la situazione specifica degli alunni disabili per trovare dei "punti di contatto"

fra le abilità possedute e i livelli di competenze necessarie al raggiungimento degli obiettivi.

Se è basso il divario fra le capacità possedute e quelle individuate dal curricolo di classe, il

Consiglio elabora un percorso individualizzato che ricalca gli obiettivi educativo didattici

della classe, ma utilizza contenuti semplificati o ridotti e strategie metodologiche adeguate.

Valutazione disciplinare con obiettivi minimi e/o differenziati Rilievo voto

Modalità di raggiungimento dell’obiettivo: 1 Obiettivo non raggiunto

2/3 Mancata consegna, comportamento oppositivo -Obiettivo non raggiunto

4 Totalmente guidato e non collaborativo.-Obiettivo raggiunto in parte

5 Guidato . Obiettivo sostanzialmente raggiunto

6 Parzialmente guidato. Obiettivo raggiunto in modo soddisfacente

7 In autonomia. Obiettivo pienamente raggiunto

8/9 In autonomia e con sicurezza con ruolo attivo

10 Obiettivo pienamente raggiunto in autonomia, con sicurezza e con ruolo propositivo.

Se il divario risulta, invece, piuttosto ampio, perché il soggetto ha una disabilità grave che non

gli consente di seguire le normali attività didattico educative, il Consiglio elabora un percorso

individualizzato finalizzato al conseguimento di obiettivi formativi e didattici il più possibile

in linea con la programmazione di classe e caratterizzato da una serie di tappe ordinate in

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sequenza attraverso le quali ogni alunno, partendo da conoscenze ed abilità elementari,

acquisisce competenze via, via sempre più complesse.

Strategie metodologiche Dopo aver fissato gli obiettivi formativi e quelli didattici specifici semplificati o ridotti il

Consiglio di Classe:

• individua le modalità di semplificazione e adattamento dei contenuti (Libri di testo, schede

strutturate ecc.) degli strumenti e dei mezzi (materiale strutturato e in genere, sussidi

multimediali);

• determina i modi di coordinare e personalizzare gli interventi sulle problematiche

educative, psicologiche, affettive e interpersonali nella gestione delle situazioni più difficili

(Aggressività, iperattività, depressione, deficit d'attenzione e di autostima);

• attiva gli altri alunni della classe per costruire reti amicali di supporto (gruppi

d'apprendimento e tutoring, role-playing);

• definisce le metodologie e le tecniche più idonee a favorire l'apprendimento di tutti gli

alunni disabili;

• consiglia strategie d'autogestione nello studio e nel lavoro scolastico e domestico.

Attività di sostegno I docenti di sostegno rappresentano una risorsa aggiuntiva per condurre con maggiore

efficacia l'azione educativo didattica del Consiglio di Classe, in ragione del fatto che è un

insegnante della classe. Questa risorsa in più va utilizzata al meglio soprattutto per la sua

specifica competenza in didattica differenziata ed in particolare per la sua idoneità ad

intervenire, su alunni affetti da particolari patologie.

Il suddetto personale nelle ore settimanali d’attività integrativa individuate dal Consiglio dì

Classe in base ai deficit di area, opera con i docenti curriculari in compresenza in base alle

linee organizzative stabilite dal P.E.I.

Ogni singolo docente inoltre, mantiene i rapporti con le famiglie del proprio alunno e con gli

operatori extrascolastici degli altri Enti o associazioni interessati all'attività integrativa, al fine

di coordinare meglio i singoli interventi a favore degli alunni.

VALUTAZIONE

ADOZIONE DI STRATEGIE DI VALUTAZIONE COERENTI CON PRASSI INCLUSIVE Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di

tutti gli alunni. "L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare

impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei

saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si

traduce nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene

insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto."

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LE MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI FARANNO RIFERIMENTO A:

a) principi della valutazione inclusiva:

■ tutte le procedure di valutazione sono usate per promuovere l’apprendimento di tutti gli

alunni;

■ tutti gli alunni partecipano a pieno titolo a tutte le procedure di valutazione;

■ tutte le procedure di valutazione sono costruite secondo principi dell’ universal design

dando così a tutti gli alunni l’opportunità di dimostrare i risultati del loro studio, le

competenze acquisite e il loro livello di conoscenza;

■ i bisogni degli alunni sono considerati e tenuti in considerazione nel contesto generale e

particolare delle politiche specifiche in essere per la valutazione degli alunni;

■ tutte le procedure di valutazione sono complementari e fonte di informazione vicendevole;

■ tutte le procedure di valutazione hanno lo scopo di valorizzare la differenza attraverso

l’identificazione e la valutazione dei processi e dei miglioramenti dell’apprendimento;

■ le procedure di valutazione sono coerenti e coordinate nella prospettiva dell’obiettivo di

potenziare l’apprendimento e l’insegnamento;

■ la valutazione inclusiva ha l’obiettivo esplicito di prevenire la segregazione evitando –

quanto più possibile – l’etichettatura e concentrando l’attenzione sulle pratiche

dell’apprendimento e dell’insegnamento che promuovono l’inclusione nelle classi comuni;

b) Indicatori per la valutazione inclusiva

Si definiscono una serie di indicatori e le condizioni ad essi associati, per valutare, a livello di

istituzione, il grado di realizzazione di una valutazione inclusiva. Gli indicatori, per citarne

solo alcuni, riguardano il livello degli allievi (“Tutti gli alunni sono coinvolti e hanno le

medesime opportunità di partecipare alla propria valutazione e allo sviluppo, potenziamento e

evoluzione dei propri obiettivi di apprendimento”);

il livello della famiglia (“La famiglia è coinvolta e ha la possibilità di partecipare a tutte le

procedure di valutazione che riguardano i propri figli”);

il livello dei docenti (“I docenti utilizzano la valutazione come un mezzo per potenziare le

opportunità di apprendimento stabilendo obiettivi per gli alunni e per loro stessi(in relazione

alle effettive strategie d’insegnamento per un alunno specifico e disponendo procedure di

feedback per l’alunno e per se stessi”).

Comportamento 1. Rispetta tutte le regole di comportamento e mantiene rapporti di stima e collaborazione con

insegnanti e compagni.

2. Ha un comportamento corretto e collabora con insegnanti e compagni.

3. Rispetta le regole fondamentali di comportamento e cerca di mantenere buoni rapporti con

insegnanti e compagni.

4. Ha un comportamento corretto ma molto riservato e il rapporto con insegnanti e compagni

è superficiale.

5. Ha un comportamento vivace, ma rispetta le regole fondamentali e cerca di mantenere

rapporti corretti con compagni e insegnanti.

6. E’ poco controllato e poco rispettoso nei confronti di insegnanti e compagni, ma risponde

positivamente ai richiami.

7. Non rispetta le regole fondamentali di comportamento e non reagisce positivamente ai

richiami.

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Consapevolezza degli impegni scolastici 1. Porta sempre il materiale ed esegue in modo accurato e completo i compiti assegnati.

2. Porta in genere il materiale ed esegue i compiti, ma in modo affrettato e superficiale,

trascurando lo studio.

3. Porta sempre il materiale ed esegue i compiti assegnati con regolarità e segue la correzione

in classe.

4. Porta in genere il materiale, ma esegue solo in parte i compiti scritti e segue poco la

correzione.

5. Non sempre porta il materiale ed esegue saltuariamente i compiti scritti ricavando scarso

profitto dalla correzione. 6. Spesso non porta il materiale o non esegue i compiti assegnati;

tende a sottrarsi al controllo e a giustificarsi.

Partecipazione alla vita scolastica 1. Partecipa in modo vivace e ricco di spunti personali.

2. Partecipa in modo attivo e interessato e fa interventi ordinati.

3. Partecipa con attenzione, anche se non interviene spesso di sua iniziativa

4. Partecipa con attenzione e interviene, ma in modo poco riflessivo o poco significativo.

5. Appare generalmente attento, ma i suoi interventi sono rari e non sempre significativi.

6. Partecipa in modo discontinuo, tende a distrarsi e si dimostra scarsamente interessato.

7. Dimostra scarsa partecipazione e a volte rappresenta un elemento di disturbo per la classe.

Attività di gruppo 1. Nelle attività di gruppo è spesso elemento trainante.

2. E’ molto disponibile alla collaborazione e si inserisce senza difficoltà nelle attività di

gruppo.

3. Nelle attività di gruppo è abbastanza attivo, ma collabora solo con determinati compagni.

4. Nelle attività di gruppo è sufficientemente attivo, ma deve essere controllato costantemente

dall’insegnante.

5. Nelle attività di gruppo non fornisce un contributo personale perché preferisce il lavoro

individuale.

6. Nelle attività di gruppo non collabora facilmente e deve essere indirizzato dall’insegnante.

7. Nelle attività di gruppo non si inserisce e non collabora, creando spesso disturbo.

Autonomia 1. Svolge le attività senza sollecitazione e risolve autonomamente i problemi.

2. Sa prendere iniziative in modo autonomo nel lavoro individuale.

3. Si sforza di superare da solo le difficoltà che incontra.

4. Chiede l’intervento di insegnanti e compagni solo quando si sente sicuro.

5. Si sforza di procedere da solo ma deve essere guidato per portare a termine il lavoro.

6. E’ insicuro e chiede spesso conferma nel corso delle sue attività.

7. Senza l’intervento di insegnanti o compagni non è in grado di procedere nelle attività.

Metodo di lavoro 1. Lavoro con metodo in modo organizzato e flessibile.

2. Lavora in genere con sistematicità e ordine formale.

3. Lavora con costanza, ma con metodo poco flessibile.

4. Non organizza il lavoro con ordine.

5. Non organizza il lavoro con coerenza.

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SPAZI Per favorire un reale processo di integrazione degli alunni diversamente abili, i docenti di

sostegno attueranno la loro azione educativo-didattica all’interno della classe di appartenenza

dei singoli alunni. Sono previsti, comunque, momenti di individualizzazione condotti

all’esterno del contesto classe atti a consentire :

• nel caso di alunni con particolare gravità, la possibilità di effettuare attività specifiche (

senso-percettive, motorie e/o “ informatiche” ) in spazi più idonei ( palestra – sala informatica

);

• nel caso di alunni con gravità che non seguono il programma della classe di appartenenza, la

possibilità di proporre attività specifiche di consolidamento e verifica mirate, utili ai fini di

una valutazione serena ed obiettiva del processo formativo.

METODOLOGIA La metodologia di lavoro prevede interventi individualizzati e attività condotte per piccoli

gruppi. Sono previsti momenti di raccordo con la programmazione di classe mediante le

educazioni o, laddove se ne presenti la possibilità, adeguando attività e contenuti di alcune

discipline al ritmo apprenditivo, alle abilità e all’interesse dell’alunno.

INTERVENTI SOCIO-SANITARI E RIABILITATIVI. Come si è potuto evincere da tutto quanto sopra esposto, tutto ciò che concerne il processo di

integrazione del diversamente abile va strettamente concordato e condiviso, in sede

programmatica, dal docente di sostegno e dagli operatori A.S.L. e della riabilitazione. Gli

incontri avverranno dunque periodicamente.

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE. La figura genitoriale assume parte integrante e funzionale nel processo apprenditivo e di

integrazione del diversamente abile poiché, come sopra esposto, prende parte attivamente alla

strutturazione dell’itinerario formativo, educativo e didattico. Gli incontri avverranno dunque

periodicamente e le date degli stessi saranno notificate nei P.E.I. dei singoli alunni.

SERVIZIO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA Qualora si riscontri la necessità, sarà

richiesto il servizio di assistenza specialistica

CONTINUITA’ EDUCATIVO-DIDATTICA.

Per gli alunni disabili in passaggio al successivo grado di scuola dell’obbligo saranno

predisposti incontri tra i docenti dei vari ordini di scuola volti alla:

• presentazione clinica del soggetto;

• presa visione dei documenti elaborati in uscita: P.D.F. , P.E.I. e PED.

• Iniziali indicazioni metodologico-didattiche ai fini della continuità del processo formativo.

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PIANO PROGRAMMATICO ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DESTINATARI: alunni con DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DOCENTI COINVOLTI • Tutti i docenti della classi che hanno alunni D.E.S.

• I genitori degli alunni con D.E.S.

• I referenti del progetto

• Il Dirigente

FINALITA’GENERALI • Offrire pari opportunità all’apprendimento per consentire la compensazione dello

svantaggio;

• promuovere un’attenzione maggiore verso tale problematica, facendo conoscere a

fondo le caratteristiche di questi disturbi e la loro incidenza nell’apprendimento sia ai

docenti coinvolti sia ai genitori;

• prevenire i possibili disagi.

FINALITÀ DIDATTICO-FORMATIVE • Favorire una reale integrazione degli alunni all’interno della classe e della scuola;

• creare le condizioni per un confronto dialogico nel rispetto e nella valorizzazione delle

differenze e delle diversità per tutti gli alunni;

• prevenire forme di ansia e angoscia legate alle difficoltà di accettazione del disturbo sia

da parte dell’alunno D.E.S. sia da parte dell’adulto;

• creare un clima relazionale , sostenere la motivazione , favorire l’autostima;

• acquisire sia da parte degli alunni, sia da parte delle famiglie, una corretta

consapevolezza dei limiti specifici correlati ai D.E.S. e delle potenzialità e risorse da

mettere in atto;

• condividere con la famiglia in un’ottica di contratto formativo, il percorso didattico

personalizzato;

• sviluppare competenze compensative negli alunni con D.S.A.;

• ridurre l’ansia da prestazione e frustrazione degli alunni D.S.A.;

• applicare gli strumenti compensativi e dispensativi (come da prot. 13987 del

3/11/2004);

• adattare l’intervento didattico mettendo in atto gli strumenti compensativi e dispensativi

concordati nel PDP;

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• predisporre il PDP (piano didattico personalizzato ) con le indicazioni delle

metodologie, strumenti , verifiche , criteri di valutazione per ogni disciplina;

• preparare il fascicolo personale dell’alunno DSA: in cui inserire la documentazione

medica (diagnosi ) e il PDP.

ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

INCONTRO CON LE FAMIGLIE Viene predisposto un apposito incontro con le famiglie , coordinato dal Dirigente Scolastico ,

per fornire informazioni riguardanti:

• la compilazione del PDP;

• le modalità di rapporto scuola –famiglia;

• la spiegazione degli interventi a supporto dei D.E.S.

INTERVENTO DELLA SCUOLA Gli insegnanti organizzano gli interventi specifici , valutando gli strumenti dispensativi, ma

soprattutto quelli compensativi in quanto indispensabili per il percorso scolastico dell’alunno

D.S.A.

Gli interventi prevedono:

- lavori a piccoli gruppi all’interno della classe per poter approfondire /rinforzare

contenuti appresi in aula ;

- spiegazione e funzionamento degli strumenti COMPENSATIVI agli alunni e ai genitori ;

- utilizzo di strumenti compensativi (tecnologici – informatici e non ) che facilitino la

letto scrittura, la sintesi vocale, tavola pitagorica, registratore con cuffie, libri

digitalizzati), tabelle dei mesi, dell’alfabeto e dei vari caratteri, tabelle delle misure,

delle formule, cartine geografiche e storiche, tabelle della memoria di ogni tipo,

computer con programmi di video scrittura, con correttore ortografico, CD _DVD (dagli

insegnanti, dagli alunni, e /o allegati ai testi).

- Applicazione di misure DISPENSATIVE da utilizzare soprattutto in aula:

- evitare la lettura ad alta voce in classe;

- personalizzare i compiti ed il carico di lavoro ;

- evitare copiature; effettuare prove di verifica adeguate, utilizzando gli strumenti

compensativi necessari ;

- dispensa dall’uso del vocabolario e dallo studio mnemonico (tabelline e poesie );

- dispensa dello studio della lingua straniera in forma scritta , a causa delle difficoltà

rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia ;

- tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio ;

- organizzazione di interrogazioni programmate .

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- Momenti della scrittura in cui si rafforzino le conoscenze acquisite attraverso: l’uso di

mediatori didattici (computer, CDs specifici, LIM), l’utilizzo di tecniche di

semplificazioni, di testi, e di mappe per l’organizzazione dei contenuti di studio.

VERIFICA E VALUTAZIONE Alla fine di ogni quadrimestre verranno effettuate verifiche e valutazioni sul percorso attivato

al fine di rimodulare ed adattare il progetto ai cambiamenti registrati.

I referenti del progetto coordineranno il lavoro e raccoglieranno le varie indicazioni ed input

dei docenti .

STRATEGIE E TECNICHE - lavori a piccoli gruppi all’interno della classe (cooperative learning, Tutoring) per poter

approfondire e rinforzare i contenuti e metodi d’apprendimento.

- -utilizzo di strumenti compensativi e di un portatile che facilitino la letto-scrittura, la

sintesi; tavole pitagoriche, CD player con cuffie, libri digitalizzati, software specifici.

ATTIVITÀ - produzioni di schemi e mappe concettuali per lo studio delle vari discipline;

- far leggere testi di particolare interesse;

- fare giochi che prevedono la scomposizione in parole (cruciverba, incroci ect).

- svolgere attività che prevedono la ricerca visiva rapida (ritrovamento per es. di un nome ).

- Ricorsi a misure compensative e dispensative.

DURATA : L’intero anno scolastico 2015/2016

ALUNNI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE

Ogni alunno può manifestare Bisogni educativi Speciali con continuità o in determinati

periodi. I motivi possono essere diversi: fisici,biologici o anche psicologici e sociali. Tali

patologie vanno individuate sulla base di elementi oggettivi (ad esempio una segnalazione dei

Servizi sociali) oppure di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico, scaturite da

attenta osservazione effettuata dall’èquipe dei docenti che può tener conto anche di

valutazioni negative reiterate sia nella sfera didattica che relazionale.

La scuola è chiamata a rispondere in modo puntuale e non approssimativo ai bisogni peculiari

di questi alunni. Per essi, in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla

non conoscenza della lingua italiana, si possono attivare percorsi individuali e personalizzati

(con l’adozione di strumenti compensativi e misure dispensative).

Le misure dispensative dovranno avere carattere transitorio e si privilegeranno le strategie

educative e didattiche aventi come obiettivo il successo formativo.

Le tipologie di Bisogni Educativi Speciali di carattere socio-economico, linguistico e culturale

possono essere suddivisi in:

SVANTAGGIO socio–economico*: alunni seguiti dal servizio famiglia-minori, situazioni

segnalate dalla famiglia, rilevati dal Consiglio di Classe attraverso segnalazione diretta.

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La documentazione comprende:

1. Segnalazione Servizio Famiglia – minori se presente.

2. Scheda di osservazione e analisi dei bisogni.

3. Piano didattico personalizzato BES3 firmato dalla famiglia e dal Dirigente scolastico.

SVANTAGGIO linguistico e culturale: alunni stranieri neo- arrivati in Italia o che non hanno

ancora acquisito le adeguate competenze linguistiche.

La documentazione comprende:

1. scheda di osservazione e analisi dei bisogni.

2. Piano didattico personalizzato BES3 firmato dalla famiglia e dal Dirigente scolastico.

DISAGIO comportamentale/relazionale: alunni con funzionamento problematico definito in

base al danno vissuto effettivamente dall’alunno, prodotto su altri e sull’ambiente (senza

certificazione sanitaria). Per i suddetti alunni, la nostra scuola ha affidato l’incarico alla

Funzione Strumentale prof.ssa Schittone Paola, con il compito d’intervento e prevenzione

del fenomeno attraverso un’indagine conoscitiva delle cause e della tipologia del disagio

presente nella nostra scuola, che effettuerà mediante la somministrazione di uno screening

d’istituto, con test compilati dai coordinatori delle classi prime e seconde e terze.

*Le situazioni di disagio socio-economico e culturale, vengono considerate nella misura in cui

costituiscono un ostacolo per lo sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale, sociale dell’alunno

e generano scarso funzionamento adattivo, con conseguente peggioramento della sua

immagine sociale.

Tali tipologie di Bes, fermo restando le procedure descritte precedentemente, dovranno essere

individuale sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori

dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.

In osservanza della direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012, nella nostra scuola , si è

costituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione al quale competono le problematiche relative a

tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.

A tale scopo i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento,

insegnanti per il sostegno, docenti curriculari, genitori, esperti istituzionali o esterni, in modo

da assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di

miglioramento intraprese e un efficace capacità di rilevazione ed intervento sulle criticità

all’interno delle classi (C.M. n.8 del 6/03/2013).

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GRUPPO DI LAVORO G.L.I.

COMPONENTI Il gruppo di lavoro risulta composto dai seguenti membri di diritto:

Presidente: Arch. Giovanni Marino D.S.

Coordinatore referente e segretaria: Prof.ssa Lundari Francesca

Segretaria: prof.ssa Fodale Maria Antonietta

Componenti docenti di sostegno: Prof.ri Tulone Maria Teresa, Vinci Enza, Tulone

Alfonso, Arancio Ivana Giovanna, Bruno Florio Rosa, Curreri Maria Grazia, Fodale Maria

Antonietta, Pullara Paolino Andrea, Alessi Baldassare.

Componenti docenti curricolari: Prof.ri Schittone Paola, Misuraca Inella, Marino Maria

Alessandra, Arcuri Giuseppina, Bonaccorsi Vincenzina.

Componente A.S.P.: Dott. Nicola Testoni, dott. Calogero Maniscalco.

Componente Ente Comunale: Dr. Todaro Michele e Ass. Campione Daniela.

Assistenti all’Autonomia: Sig.re Musumeci Laura e Russo Agostina.

Rappresentanti dei genitori:Sig.ri Di Martino Patrizia, Guirreri Anna Lisa, Giordano

Carmela, Russo Anna Maria, Bono Elena, La Bella Giuseppe, Napoli Francesca, Toto

Graziella Giuseppina.

COMPITI • Rilevazione dei BES presenti nella scuola;

• Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in

funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto

con azioni strategiche dell’Amministrazione;

• Confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di

gestione delle classi;

• Rilevazione monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

• Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli Glh operativi sulla base

delle effettive esigenze, ai sensi dell’art.1, c. 605, lettera b, della legge n. 296/2006,

tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall’art. 10, c. 5 della legge 30

luglio 2010 n. 122;

• Elaborazione di una proposta di Piano annuale per l’inclusività riferito a tutti gli alunni

con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno).

A tale scopo, il Gruppo procederà ad un'analisi delle criticità e dei punti di forza degli

interventi di inclusione scolastica alla fine dell’anno scolastico e formulerà un'ipotesi globale

di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello

di inclusività generale della scuola nell'anno successivo. Il Piano sarà quindi discusso e

deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR, nonché ai

GLIP e al GLIR, per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioni territoriali

come proposta di assegnazione delle risorse di competenza.

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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ

Il Piano per l’inclusività ha la funzione di presentare la situazione di una Istituzione

scolastica relativamente agli alunni nell’area dello svantaggio scolastico e di favorire la

progettazione di interventi educativo-didattici a favore degli alunni con bisogni educativi

speciali (B.E.S.) coinvolgendo Dirigente scolastico, insegnanti, famiglie, èquipe medica,

operatori Assistenza specialistica, Psicologi, Funzione strumentale e referenti d’Istituto

(alunni stranieri, disagio, DSA , H e salute) e personale ATA (specialmente Collaboratori

scolastici ) integrando al meglio i contributi delle diverse professionalità coinvolte.

Pertanto il seguente Piano intende offrire uno strumento utile per organizzare e pianificare

tutte le azioni necessarie ad una didattica efficace da esplicitare nelle diverse situazioni.

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L'INCLUSIVITÀ

PREMESSO CHE: -”L'istruzione inclusiva è ormai una necessità di base. Dobbiamo porre i nostri concittadini più vulnerabili al centro delle nostre azioni volte a consentire a tutti di vivere meglio," (AndroullaVassiliou, Commissario europeo responsabile per l'Istruzione,

la cultura, il multilinguismo e la gioventù).

- il concetto di "Inclusione" si applica a tutti gli alunni, come garanzia diffusa e stabile di

poter partecipare alla vita scolastica e di raggiungere il massimo possibile in termini di

apprendimenti e partecipazione sociale;

- Il modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) dell’OMS,

considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi

sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto, il modello ICF consente di

individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell’alunno prescindendo da preclusive

tipizzazioni.

- La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con continuità

o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici,

biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario

che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.

- leggere le situazioni di alcuni alunni attraverso il concetto di Bisogno Educativo Speciale

(B.E.S) può far fare alla Scuola un significativo passo in avanti verso la piena inclusione;

- il concetto di Bisogno Educativo Speciale è una macro-categoria che comprende dentro

di sé tutte le possibili difficoltà educative-apprenditive degli alunni, sia le situazioni di

disabilità riconducibili alla tutela della L.104 all'articolo 3, sia i disturbi evolutivi specifici

sia le altre situazioni di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale,

apprenditiva, di contesto socioeconomico, ambientale, linguistico-culturale..

-Il “Bisogno educativo speciale” non va visto come una diagnosi clinica, ma come una

dimensione pedagogico-politica;

- le recenti disposizioni ministeriali sostengono e valorizzano il ruolo pedagogico e

didattico del team docenti e del consiglio di classe nell’individuazione dell’alunno come

alunno con BES; ai docenti non è richiesto di fare diagnosi, ovviamente, ma di

riconoscere una situazione di problematicità.

- l’estensione del diritto alla personalizzazione dei percorsi formativi e di valutazione

anche ad alunni non compresi prima nella legge 104/92 e poi nella Legge 170/2010, e’

una scelta importante che favorisce politiche scolastiche più eque ed inclusive: alunni che

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prima non erano individuati come portatori di bisogni e tutelati in questo senso, ora lo

possono essere.

VISTO CHE: - la presenza di alunni con bisogni educativi speciali nella Scuola Media

“Inveges”diSciacca ha assunto una dimensione strutturale ed una rilevanza numerica

significativa;

CONSIDERATO CHE: 1. Nel P.O.F. della scuola deve essere esplicitato in modo chiaro il concreto impegno

programmatico per l’inclusione relativamente:

- all’insegnamento curricolare,

- alla gestione delle classi,

- all’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici,

- alle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;

2. la C.M. N° 8 del 6 marzo 2013 – in modo chiaro dichiara che la presa in carico dei BES

debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della

famiglia.

3. la C.M. N° 8 del 6 marzo 2013 individua quale priorità la necessità di rilevare,

monitorare e valutare il grado di inclusività della scuola per:

- accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la

trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi;

- predisporre piani e processi per il miglioramento organizzativo e culturale;

- promuovere azioni, tempi e metodologie attente ai bisogni/ aspettative dei singoli;

4. l’inclusione necessità di un pensare “un progetto di classe”, dove il sistema classe sia

percepito quale luogo di “programmazione educativa” a cui si chiede di leggere e riflettere

“pedagogicamente” sulla realtà “classe” per poi impostare un serio lavoro di team, che,

partendo dai reali bisogni dei singoli/della collettività, sia in grado di fornire risposte

realistiche ed adeguate a tutti e ad ognuno;

5. ciascun docente dovrà predisporre il proprio piano di lavoro educativo e didattico, sulla

base del piano annuale d’Istituto, del POF e sulle scelte educative individuate dal

consiglio di classe in base all’analisi della situazione complessiva di partenza della classe

stessa, in modo da dare risposte concrete ai bisogni specifici evidenziati.

Si elabora il seguente Piano Annuale per l’Inclusione

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n°21

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 14

� minorati vista 0

� minorati udito 0

� Psicofisici 14

2. disturbi evolutivi specifici

� DSA 4

� ADHD/DOP 1

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� Borderline cognitivo 3

� Altro 0

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

� Socio-economico 0

� Linguistico-culturale 1

� Disagio comportamentale/relazionale 0

� Altro 0

Totali 22 % su popolazione scolastica 2,8

N° PEI redatti dai GLHO 14 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

6

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 1 B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento SI Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni SI Docenti tutor/mentor NO

Altro: Altro:

A. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

NO

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI NO Rapporti con famiglie NO Tutoraggio alunni NO Progetti didattico-educativi a NO

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prevalente tematica inclusiva Altro: NO

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni NO Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro: NO

A. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI Progetti di inclusione / laboratori integrati

NO

Altro: NO

B. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione NO Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

NO

Altro: SI

C. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

NO

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

NO

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

SI

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

SI

Progetti territoriali integrati NO Progetti integrati a livello di singola scuola

NO

Rapporti con CTS / CTI SI Altro:

D. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati NO Progetti integrati a livello di singola scuola

NO

Progetti a livello di reti di scuole NO

E. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

SI

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

NO

Didattica interculturale / italiano L2 NO Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

NO

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

NO

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:

0

1

2

3

4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

X

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Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

X

Valorizzazione delle risorse esistenti X Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

X

Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Modalità operative Le modalità operative saranno necessariamente diverse nei casi di: 1 - ALUNNI CON DISABILITÀ (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77); Uno dei genitori deve presentare all’atto dell’iscrizione scolastica la documentazione rilasciata dal Servizio Sanitario Nazionale. Il GLHO (Gruppo di lavoro Operativo) redige il PDF e il PEI da portare all’approvazione del G.L.I. . 2 - alunni con “DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI” certificati o meno (DSA, NAS,ADHD, BORDERLINE COGNITIVO ECC.). La famiglia richiede alla scuola l’elaborazione del PDP (Piano didattico Personalizzato). Nel PDP sono elencate tutte le misure compensative e dispensative che il C.d.C decide di adottare per l’alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologie e gli strumenti che si ritengano opportuni. Il PDP va consegnato dal coordinatore e alla segreteria didattica che provvederà ad inoltrarne copia alla famiglia,

3 -ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO,CULTURALE E DISAGIO COMPORTAMENTALE /RELAZIONALE. Questi alunni sono segnalati dagli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio. Il docente referente che si occupa del disagio, ad inizio ottobre, inviterà i docenti del C.d.C. a compilare la “Scheda per la rilevazione di alunni in disagio” e comunque a fornire tutte le notizie e i materiali che riterranno necessari. Per i casi rilevati, il C.d.C. pianifica l’intervento e, se necessario, predispone il piano personalizzato. Soggetti coinvolti : Istituzione scolastica, famiglie, ASP, associazioni ed altri enti presenti sul territorio.

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Risorse umane d’istituto: Coordinatore BES collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per : -Coordinare le attività previste per gli alunni BES; -Coordinare i lavori per la stesura del PAI; -Predisporre la modulistica; -Svolgere attività di aggiornamento, informazione e divulgazione sulle tematiche dell’handicap, dell’integrazione e dell’inclusione. -Proporre ai colleghi materiali inerenti le metodologie e le strategie didattiche. -Intrattenere i rapporti tra la scuola e i soggetti esterni (famiglie, ASL, Enti territoriali, volontari, cooperative, aziende, CTS provinciale);

Referente alunni D.E.S. - Informa e collabora con il coordinatore B.E.S. e il Dirigente scolastico per: - predisporre con il C.d.C. tutte le attività volte ad assicurare la stesura del P.D.P. e le schede di monitoraggio; - aiutare gli insegnanti per la predisposizione del P.D.P.; - promuovere tutte le attività volte ad assicurare l’integrazione e l’inclusione scolastica; - svolgere attività di aggiornamento, informazione e divulgazione sui D.S.A - Seguire, dalla prima accoglienza, il percorso dell’alunno con DSA per l’anno scolastico in corso; - aggiornare il contenuto del fascicolo personale riservato ; - mantenere contatti con i coordinatori di classe e con le famiglie, raccogliendone le osservazioni e le richieste di eventuali strumenti compensativi e dispensativi.

Altre figure di supporto Personale ATA Figure strumentali per gli alunni B.E.S. con compiti di coordinatore: -della commissione accoglienza/orientamento;-per monitorare e valutare l’attività integrativa ed inclusiva dei C.d.C.;

Organi collegiali Gruppo di Lavoro per l’ Inclusione ( G.L.I.) svolge i seguenti compiti: 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici 3. Consulenza e supporto ai docenti sulle strategie e metodologie di gestione delle classi 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi 5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione” (P.A.I.) 6.Interfaccia con CTS e servizi sociò-sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc. Nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”. Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse assegnate alla scuola.

Consiglio di Classe Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuno elaborare una PEP . 2. Coordinarsi con il GLI. 3. Di mettersi in Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti. 4. Predisporre il PDP ed eventualmente le misure compensative e dispensative per i DSA sulla base di documentazioni cliniche o di considerazioni pedagogiche e didattiche; nonché di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico.

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Gruppo di Lavoro Operativo per alunni con disabilità (già GLHO) Composizione: Dirigente scolastico, Docente referente se necessario, Docente coordinatore, Docenti curricolari, Docenti di sostegno dell’alunno disabile, Genitori dell’alunno disabile, Operatori Asl, A.E.C. se richiesto, altro personale che opera con l’alunno disabile.

Funzioni: -progettazione e verifica del PEI; -stesura e verifica del PDF. -individuazione e programmazione delle modalità operative, delle strategie, degli interventi e degli strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile.

Collegio dei Docenti -Discute e delibera i criteri per l’individuazione degli alunni con BES. - All’ inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione. - Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti a) principi della valutazione inclusiva: ■ tutte le procedure di valutazione sono usate per promuovere l’apprendimento di tutti gli alunni; ■ tutti gli alunni partecipano a pieno titolo a tutte le procedure di valutazione; ■ tutte le procedure di valutazione sono costruite secondo principi dell’ universal design dando così a tutti gli alunni l’opportunità di dimostrare i risultati del loro studio, le competenze acquisite e il loro livello di conoscenza; ■ i bisogni degli alunni sono considerati e tenuti in considerazione nel contesto generale e particolare delle politiche specifiche in essere per la valutazione degli alunni; ■ tutte le procedure di valutazione sono complementari e fonte di informazione vicendevole; ■ tutte le procedure di valutazione hanno lo scopo di valorizzare la differenza attraverso l’identificazione e la valutazione dei processi e dei miglioramenti dell’apprendimento; ■ le procedure di valutazione sono coerenti e coordinate nella prospettiva dell’obiettivo di potenziare l’apprendimento e l’insegnamento; ■ la valutazione inclusiva ha l’obiettivo esplicito di prevenire la segregazione evitando – quanto più possibile –l’etichettatura e concentrando l’attenzione sulle pratiche dell’apprendimento e dell’insegnamento che promuovono l’inclusione nelle classi comuni; b) Indicatori per la valutazione inclusiva. Si definiscono una serie di indicatori e le condizioni ad essi associati, per valutare, a livello di istituzione,il grado di realizzazione di una valutazione inclusiva. Gli indicatori, per citarne solo alcuni, riguardano il livello degli allievi (“Tutti gli alunni sono coinvolti e hanno le medesime opportunità di partecipare alla propria valutazione e allo sviluppo, potenziamento e evoluzione dei propri obiettivi di apprendimento”); il livello della famiglia (“La famiglia è coinvolta e ha la possibilità di partecipare a tutte le procedure di valutazione che riguardano i propri figli”); il livello dei docenti (“I docenti utilizzano la valutazione come un mezzo per potenziare le opportunità di apprendimento stabilendo obiettivi per gli alunni e per loro stessi(in relazione alle effettive strategie d’insegnamento per un alunno specifico e disponendo procedure di feedback per l’alunno e per se stessi”).

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Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni. "L’esercizio di tale diritto comporta da parte dei docenti un particolare impegno in relazione agli stili educativi, al ripensamento della trasmissione-elaborazione dei saperi, ai metodi di lavoro, alle strategie di organizzazione delle attività in aula; il tutto si traduce nel passaggio, dalla scuola dell’insegnare alla scuola dell’apprendere che tiene insieme l’importanza dell’oggetto culturale e le ragioni del soggetto." Le modalità di valutazione degli alunni faranno riferimento a : a) principi della valutazione inclusiva: ■ tutte le procedure di valutazione sono usate per promuovere l’apprendimento di tutti gli alunni; ■ tutti gli alunni partecipano a pieno titolo a tutte le procedure di valutazione; ■ tutte le procedure di valutazione sono costruite secondo principi dell’ universal design dando così a tutti gli alunni l’opportunità di dimostrare i risultati del loro studio, le competenze acquisite e il loro livello di conoscenza; ■ i bisogni degli alunni sono considerati e tenuti in considerazione nel contesto generale e particolare delle politiche specifiche in essere per la valutazione degli alunni; ■ tutte le procedure di valutazione sono complementari e fonte di informazione vicendevole; ■ tutte le procedure di valutazione hanno lo scopo di valorizzare la differenza attraverso l’identificazione e la valutazione dei processi e dei miglioramenti dell’apprendimento; ■ le procedure di valutazione sono coerenti e coordinate nella prospettiva dell’obiettivo di potenziare l’apprendimento e l’insegnamento; ■ la valutazione inclusiva ha l’obiettivo esplicito di prevenire la segregazione evitando – quanto più possibile – l’etichettatura e concentrando l’attenzione sulle pratiche dell’apprendimento e dell’insegnamento che promuovono l’inclusione nelle classi comuni; b) Indicatori per la valutazione inclusiva. Si definiscono una serie di indicatori e le condizioni ad essi associati, per valutare, a livello di istituzione, il grado di realizzazione di una valutazione inclusiva. Gli indicatori, per citarne solo alcuni, riguardano il livello degli allievi (“Tutti gli alunni sono coinvolti e hanno le medesime opportunità di partecipare alla propria valutazione e allo sviluppo, potenziamento e evoluzione dei propri obiettivi di apprendimento”); il livello della famiglia (“La famiglia è coinvolta e ha la possibilità di partecipare a tutte le procedure di valutazione che riguardano i propri figli”); il livello dei docenti (“I docenti utilizzano la valutazione come un mezzo per potenziare le opportunità di apprendimento stabilendo obiettivi per gli alunni e per loro stessi(in relazione alle effettive strategie d’insegnamento per un alunno specifico e disponendo procedure di feedback per l’alunno e per se stessi”).

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona attraverso : -Attività laboratoriali -Attività per piccolo gruppi (cooperative learning) -Tutoring -Attività individualizzata (mastery learning) Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Organizzazione degli interventi attraverso: · coordinamento dell'assistenza specialistica. · diffusione nella scuola delle iniziative organizzate dal CTS e da soggetti istituzionali, e non, presenti sul territorio. · valorizzazione delle esperienze pregresse. · organizzazione di laboratori in piccoli gruppi assegnando ruoli e funzioni in base alle professionalità presenti nella scuola: o Laboratorio artistico o Laboratorio musicale o Laboratorio linguistico o Laboratorio drammatizzazione

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative I genitori verranno accolti ed ascoltati nel confronto con il docente coordinatore di classe e con il referente per i Bes per condividere interventi e strategie nella redazione del PdP. In particolare: a) Presenza di rappresentanti delle famiglie e delle associazioni di famiglie nelle attività del GLI. b) Partecipazione dei dipartimenti e dei consigli di classe ala redazione del PAI; Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi attraverso: · la condivisione delle scelte effettuate · l’individuazione di bisogni e aspettative · l'attivazione di uno sportello ascolto famiglie/alunni · il coinvolgimento nella redazione dei PDP

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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; · Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: � rispondere ai bisogni individuali � monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni � monitorare l'intero percorso � favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità Valorizzazione delle risorse esistenti Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola.La scuola, sede del Centro Risorse contro la Dispersione Scolastica e la Frammentazione Sociale, potenzierà i servizi di sportello per le varie componenti scolastiche e l’attivazione del “Centro 2You” quale centro di aggregazione giovanile. Visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonchè le proposte didattico formative per l'inclusione si ritiene necessaria la presenza di risorse aggiuntive costituite anche da docenti in esubero da utilizzare come risorse interna per sostenere gli alunni in particolari difficoltà.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione La scuola utilizza per l’inclusione scolastica le seguenti risorse aggiuntive: PON - Piano Integrato 2015-16 - Progetti d’Istituto. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. COMMISSIONE ACCOGLIENZA/ORIENTAMENTO -accompagnamento dei ragazzi in ingresso; -inserimento di alunni nel mondo del lavoro attraverso attività di alternanza scuola/lavoro -orientamento scolastico attraverso visite guidate negli istituti Superiori e progetti PON dedicati.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione. Deliberato dal Collegio dei Docenti.

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Come nei precedenti anni scolastici, continua il Servizio di Prevenzione e Protezione

svolto per la nostra scuola dal R.S.P.P. arch. Salvatore Galiano che ha redatto ed aggiornato

il piano valutazione dei rischi, nonché il piano di valutazione del rischio incendio a cui ha

fatto seguito il piano degli interventi di adeguamento. Quest’anno è stato designato come

R.L.S. la prof.ssa Giorgina Perricone.

Sono, inoltre, presenti Docenti addetti antincendio che operano nella scuola. E’ stata

realizzata l’attività di formazione teorica - pratica relativa all’emergenza incendio per la

creazione della squadra d’emergenza che continua ad essere operante.

La scuola aggiorna il “piano di evacuazione” che viene sistematicamente messo in atto con

simulazioni di sfollamento preceduti da lezioni teoriche e addestramento.

Proseguiranno inoltre le azioni informative/formative nei confronti di tutto il personale

scolastico che non ne ha ancora usufruito.

I ragazzi Apri/Serra fila sono stati formati, grazie al progetto Educare alla Sicurezza, per

svolgere un ruolo attivo e consapevole di evacuazione. Tale azione continuerà anche

quest’anno: gli alunni, che già hanno partecipato al corso, continueranno con il secondo

livello. Per i suddetti ragazzi saranno programmati visite in ambienti di lavoro, mentre per i

nuovi allievi inizierà il corso di primo livello.

Oggi la scuola vanta la realizzazione, grazie alla commissione, di un nuovo impianto elettrico

a norma e di un efficiente sistema antincendio dovuto alla presenza di risorse umane già

formate e strutturali attraverso la collocazione di un circuito che assicura una efficiente

prevenzione del rischio incendio.

Nell’istituto, inoltre, sono presenti due scale antincendio.

RESPONSABILITA’ ED ADEMPIMENTI

Cosa ha fatto e fa la scuola:

1. Predispone ed aggiorna il documento sul rischio;

2. predispone ed attua il piano di evacuazione (almeno due durante l’anno scolastico);

3. attua l’informazione dei lavoratori, degli allievi e degli utenti della scuola;

4. nomina il responsabile della sicurezza;

5. nomina il rappresentante dei lavori sulla sicurezza;

6. predispone ed aggiorna la segnaletica di sicurezza;

7. regolamenta l’ingresso/uscita degli alunni per prevenire probabili incidenti ed evitare

situazioni di pericolo;

8. continua formazione delle figure “sensibili”;

9. progetto curriculare ed extracurriculare rivolto agli alunni Aprifila/Serrafila;

10. approvazione del documento programmatico in seno al C.d.I. del 25 giugno 2004 che

ha portato alla realizzazione delle opere concernenti la messa a norma dell’impianto

elettrico, della sistemazione della copertura del tetto e della messa in opera della scala

di sicurezza e antincendio, nonché del rifacimento dei bagni igienici.

SERVIZIO PER LA SICUREZZA

D. L.vo 81/08

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COMPONENTI DELLA SICUREZZA: ORGANISMI PERMANENTI

Principali compiti del sevizio di prevenzione e protezione

1. Individuare i fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e individuare delle figure per la

sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla

base della specifica conoscenza dell’organizzazione scolastica;

2. elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’art.28,

comma 2, ed i sistemi di controllo di tali misure;

3. elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività scolastiche;

4. proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;

5. partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nochè

alla riunione periodica di cui all’art. 35;

6. fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’art. 36.

7. altre competenze specifiche.

FUNZIONE QUALIFICA ORGANISMO

RESPONSABILE DEL SERVIZIO

DI PREVENZIONE E

PROTEZIONE DAI RISCHI +

SERVIZIO DI PRIMO

SOCCORSO (R.S.P.P.)

ARCH.

GALIANO SALVATORE

RESPONSABILE LAVORATORI

PER LA SICUREZZA (R.L.S.)

PROF.SSA

PERRICONE GIORGINA

SERVIZIO PRIMO SOCCORSO

(S.P.S.)

PROF.SSA TOTO PAOLINA

COLL. RE SCOL.CO GIARRATANO LIBORIO

S.P.I.LA.

PROF.SSA ARCURI GIUSEPPINA

“ SCHITTONE PAOLA

“ MARINO M. ALESSANDRA

“ CONTI SABRINA

COLL.RE SCOL.CO MONISTERO GIUSEPPE

“ MANNO CALOGERO

ASSIST. AMM.VO CUSENZA CATERINA

“ COSTA GIUSEPPE

SERVIZIO DI GESTIONE

DELLE EMERGENZE

(S.G.E.)

ASSIST. AMM.VO CATANESE VITTORIO

COLL.RE SCOL.CO PERRICONE ANTONIETTA

“ BARONE MARIA

“ LO MASCOLO GIUSEPPE

“ MONISTERO GIUSEPPE

“ MONASTERO MARIA

“ GIARRATANO LIBORIO

“ MAURELLO VITA

“ MANNO CALOGERO

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GARANZIE DI SICUREZZA DEGLI ALUNNI

Per la sicurezza degli alunni all’interno e all’esterno della scuola sono attuati i seguenti

provvedimenti di interesse generale:

• Assicurazione. La scuola stipula una polizza assicurativa che riguarda docenti e alunni sia

per gli infortuni che per la responsabilità civile.

• Piano di evacuazione. Nel corso dell’anno viene simulata una situazione di evacuazione

per addestrare gli alunni nel caso si dovessero verificare incidenti imprevisti come incendi,

crolli, allagamenti etc.

• Vigilanza. Viene effettuata da tutto il personale della scuola, in ogni momento dell’attività

didattica, sia sugli alunni che sulle strutture.

PRIVACY- D. Lvo 196/2003

L’istituzione scolastica ha adottato nell’anno scolastico 2007/2008 il “Codice in materia di

protezione dei dati personali” e l’informativa ai sensi dell’art. 13 del D. Lvo 196/2003.

L’Istituto, in quanto “soggetto pubblico” tratterà anche i dati sensibili per svolgere le proprie

finalità di interesse pubblico. Dopo l’assegnazione delle nomine ai responsabili del

trattamento dei dati personali, verrà approvato il documento Programmatico sulla Sicurezza

così previsto dalla L. 196/2003.