13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu...

29
13 Giugno 1992 – 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici 25 anni di Sacerdozio

Transcript of 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu...

Page 1: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

13 Giugno 1992 – 16 Giugno 2017

Don Marco Lodovici 25 anni di Sacerdozio

Page 2: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

13 GIUGNO 2017 DON MARCO A 50 ANNI FESTEGGIA 25 ANNI DI SACERDOZIO

E 5 DI PARROCO NELLA PARROCCHIA DI S. DOMENICO A LEGNANO

Caro don Marco, vorrei qui ricordare

il lungo tragitto che ti portò all’altare

nella città di Rho, nel territorio

il luogo dell’incontro è l’ORATORIO

Là ti portò da vecchio oratoriano

Il tuo papà, la mano nella mano…

Con Gesù è la vera visione della vita

e don Filippo su quella ti invita…

Ma un filo rosso può qui cominciare

è il tennis-tavolo che può raccontare…

Un colpo di top-spin, la palla schizza via

apre le ali della fantasia…

La media è terminata, cosa vorrai fare?

In seminario pensi di poter entrare.

Ne parliamo con Magda, il cui figlio è

quattro anni avanti

e ora vive in ciel con tutti i santi…

La mamma prepara la valigia, che emozione,

quella valigia è ormai un’istituzione…

Seveso, Venegono, Saronno e ancora Venegono,

quante persone, compagni e superiori

nel prepararsi per gli anni ulteriori…

Poi il diaconato, e strano fatto sta

proprio in questa parrocchia lo farà.

Quindi l’ordinazione: con grande commozione

Martini, il cardinale, te la impone.

Poi la prima destinazione: ed ecco qua

a Paderno Dugnano dunque andrà

l’oratorio è grande e c’è da fare

anche l’abitazione è un po’ da rattoppare…

Nel 2000 si lascia la Brianza e senza attese

ci si trova a Settimo Milanese

son tre oratori da mandare avanti

gli obiettivi appaion sempre distanti…

Ti seguiam nei campeggi… in fede mia

tu ami la montagna: e così sia.

Qui rinasce il ping-pong, con emozione

si forma un magnifico squadrone…

Poi dopo dodici anni, ecco il momento

è pronto già un nuovo trasferimento.

La parrocchia di san Domenico ti è affidata

la sua amministrazione è complicata…

Oggi un lustro è passato, ringraziamo il Signore

con l’ORATORIO sempre nel cuore

ora che il mezzo secolo è suonato

venticinque anni da prete hai completato

con la gente che nella vita hai incontrato

gli auguri ti facciam… signor CURATO

Papà e Mamma

Page 3: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.
Page 4: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Il primo Natale

1967 A scuola di karate

1976

Con le sorelle

1982 13 Giugno 1992

Ordinazione sacerdotale

Page 5: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Carissimo don Marco, per il tuo 25° di ordinazione,

i tuoi parrocchiani mi hanno chiesto di scrivere un

augurio. Conoscendoti e sapendo il fatto che tu

conosci me, ti immagino preoccupato. Tranquillo!

Sarò discreto e onorato di inviarti queste righe. Del

resto siamo entrati insieme in seminario il 20

settembre del 1981 e siamo usciti il 13 giugno del

1992 per diventare preti, sempre insieme.

Basterebbero queste poche righe per condensare

tutta l’intensità di 11 anni di condivisione di fede, di

studio e di vita comunitaria. E come dimenticare tua

mamma, tuo papà, le tue sorelle! Eppure voglio

lasciarmi andare a qualche ricordo che ti riguarda e

che potrebbe interessare anche ai tuoi parrocchiani.

Le serate in seminario. Da poche ore che

eravamo in seminario e si diffuse subito che un tal

Lodovici Marco di Rho era stato campione regionale

di ping – pong. Ricordo i raduni affollati attorno al

tavolo per gustarsi lo spettacolo di chi voleva

sfidarti: era impossibile batterti. Facevi delle mosse

che sembravano degne di un contorsionista bulgaro

ma di fatto quando battevi la pallina il poveraccio

di là faceva una magra figura. Come facevi a

imprimere alla pallina quell’effetto straordinario che

mandava in visibilio il pubblico? Ore e ore di ping -

pong per cercare di batterti e poi, nelle sfide con te,

mi sentivo un mentecatto!

I giorni della maturità. Oh quante ghignate! Già

la nostra classe è sempre stata la prima in fatto di

goliardia. Mi ricordo che da Venegono si andava in

bici nella casa dei tuoi sul lago di Monate, il mitico

cottage Lucy (nome di tua mamma). E ci

preparavamo all’esame con tuffi e poi spaghetti. Oh

beata incoscienza!

Gli anni di teologia. Quante belle esperienze…

ma mi ricordo particolarmente l’anno di IV teologia.

In quell’anno alcuni di noi venivano scelti per fare i

“prefetti” cioè quelli che per un anno erano

educatori dei seminaristi più giovani. Ovviamente tu

fosti scelto come “prefettone”, cioè l’organizzatore

e punto di riferimento degli altri prefetti dei

seminaristi adolescenti del ginnasio. Non sapevi

però che io e altri “sciamannati” saremmo stati quelli

che tu dovevi coordinare! E così è stato un anno

meraviglioso forse il più bello degli anni di teologia.

Abbiamo condiviso la stessa passione educativa con

quella sana follia che ci ha sempre contraddistinto.

Già, perché io e te siamo nati come preti

d’oratorio. Portiamo addosso, nel cuore ma

soprattutto nei piedi, la polvere dell’oratorio.

Ricordo che quando molti di noi, tuoi compagni,

eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei

Moicani non volevi smettere di fare il prete

dell’oratorio. E mi sa che sei stato l’ultimo di noi a

diventare parroco…. Ma ora ti accorgi, come me,

che anche questa è una missione stupenda. Da

parroci si condivide tutto della gente e non solo dei

giovani. Anzi, la nostra gente diventa la ricarica di

entusiasmo che il Signore riversa continuamente nel

nostro cuore.

E allora, caro Marco, auguri di cuore. So che

continuerai a darti da fare per il Signore e per la sua

Chiesa con l’entusiasmo di sempre. Continuiamo

insieme ad essere preti con la voglia di portare la

follia dell’amore del Signore a tutti.

Una volta un padre spirituale in liceo

c’insegnava che quando ci chiedono: “Come stai?”;

bisognava rispondere: “Cerco di far star bene gli

altri”.

Beh, Marco, sono sicuro che, non a parole ma nei

fatti, tu te lo ricordi.

Auguri, amico e fratello:

tuo don Luca “Berto” Raimondi

Page 6: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Caro don Marco, condividendo con te questo

anniversario mi accorgo che è stagione di memoria

e di gratitudine, al di là della retorica con la quale si

possono avvolgere gli anniversari. Il passare dei

giorni ha raccolto pagine intense e feriali dentro le

quali la fedeltà di Dio, a fronte della piccolezza degli

uomini, non cessa di commuovere e consolare.

Ci sarebbero molte pagine qui che da aprire a

questo punto, avendo condiviso un lungo tratto di

vita, dal tempo dell’adolescenza. Difficile non

tornare alla memoria della stagione di Seveso

semplice e intensa, tempo di ingresso in una vita

tutta da decifrare e scrivere. Difficile anche non

tornare ai tempi del liceo, dentro una fraternità che

ha imparato a muovere passi importanti e una vita

di fede più consegnata. E, così, per la grande

traversata degli anni di teologia. Davvero ci

sarebbero tante memorie da ricordare, delle quali

gioire e sorridere, come abbiamo fatto recentemente

nel bellissimo viaggio in Russia, insieme ad altri

compagni di messa.

Mi piace, però riassumere questi anni in una

espressione che alla festa dei fiori in Seminario, uno

dei fratelli della prima ora ha detto, cercando di

descrivere la “temperatura” della classe, ciò che più

ci caratterizza. Essendo un grande sportivo, ha citato

una metafora sportiva. Al vincitore della maratona

di Pechino, certo la gara più difficile delle specialità

olimpiche, fu chiesto se fosse felice. La domanda non

era certo troppo originale, ma la risposta si: “non

sono contento perché ho vinto, ma ho vinto perché

sono contento”.

Credo davvero che questo sia il nostro ritratto

a venticinque anni di ministero e anche il tuo. Siamo

contenti e anche tu lo sei. Così la grazia di Dio ci può

accompagnare per tutto il tempo che ci verrà dato

in dono. Recentemente ho riletto l’omelia del card.

Martini alla nostra ordinazione. Allora non mi

sembrava così profetica. Ora mi commuove,

trovandovi le ragioni di questi 25 anni e di quanto

ne verrà, come di un augurio indistruttibile. Ci

parlava del compito impegnativo del ministero.

«Potrebbe forse sembrare, tale compito, troppo

grave, troppo arduo, troppo pesante per le vostre

spalle. Non ho da offrirvi una risposta umana a

questa eventuale obiezione, perché è certamente

vero che si tratta di un compito troppo grande per

noi. La risposta tuttavia ci è data da Pietro: “Tu sai

tutto, Signore, tu lo sai che ti amo”, tu sai di che cosa

ha bisogno la nostra società e conosci la mia

debolezza e la mia fragilità. Però, Signore, io

conosco il tuo amore infinito, la tua onnipotenza, io

so che tu sei roccia, scudo, rifugio e forza. Cingimi,

dunque, tu la veste, Gesù, e conducimi; io ti seguirò

dovunque tu andrai».

Auguri a te e alla tua comunità.

Buon cammino

Don Cristiano Passoni

Page 7: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

DON MARCO: OVVERO PANE E

ORATORIO

Caro don Marco, sei giunto, ormai anche tu, ad una data

significativa del tuo cammino sacerdotale: ben

25 anni!

Ricordo che tu sei stato il mio ‘primo’

coadiutore con il quale, per ben sette anni, ho

condiviso consolazioni e fatiche nella amata

Comunità Pastorale di Settimo Milanese.

Fin dagli inizi ci siamo accorti che noi due

eravamo molto diversi, per carattere, per

impostazione di vita, per vedute ecclesiali,

politiche, culturali… l’unica meraviglia che ci

univa era la ‘nostra’ Inter. Oggi ne

condividiamo tutta la sofferenza (sic!).

Poi, pian piano, con il passare dei giorni,

abbiamo scoperto che l’amore alla Parola di Dio

e il desiderio di servire la ‘nostra’ gente, ci ha

condotti a vivere una sincera amicizia e una

fraterna comunione molto viva ancora oggi.

Che cosa augurarti per il tuo 25° di sacerdozio?

Non ti dico certo che sei diventato anziano (!),

so che, forse, ti dispiacerebbe… anche perché

mantieni un cuore e una intelligenza da perenne

prete di Oratorio.

Vorrei augurarti che ogni persona che ti

avvicina, sentisse, nei tuoi gesti e nelle tue

parole, il battito del cuore del Signore Gesù.

Per questo, nella preghiera, domando che tu

abbia:

- la dolcezza di rendere grazie al Signore,

continuamente, per il dono ricevuto, poiché la

gratitudine è la colonna sonora della carità

pastorale;

- la fortezza di portare nel cuore chi grava sulle

spalle, tenendo bene a mente che non può

avere la stoffa del pastore chi non ha la lana

dell’agnello;

- la tenerezza di parlare al cuore dei fedeli, di

chiamarli per nome, avendo cura di accostarti

ad essi, di sollevarli e, se necessario, di prenderli

per mano;

- la fermezza di tenere il passo di chi cammina

verso la verità, osservando la legge della

gradualità, poiché ogni anima ha il suo ritmo di

crescita e la sua “pienezza del tempo”;

- la delicatezza di essere medico delle anime

prima ancora che maestro, prediligendo chi ha

bisogno di essere amato di più, perché più

povero e solo;

- la mitezza di andare alla ricerca della pecorella

smarrita, senza temere di lasciare le

novantanove nel deserto e senza esitare, una

volta ritrovata, a caricarla sulle spalle;

- la saggezza di gioire per chi è tornato all’ovile

e di commuoverti (e avendo tu un cuore buono

ti capita spesso di farlo), di sentire compassione

per la moltitudine di quanti si trovano

all’esterno di esso.

Gesù, che hai scelto come l’unico Signore della

tua vita, ti conceda di sperimentare quanto è

avvenuto nel giorno di Pentecoste a coloro che

ascoltavano la testimonianza di Pietro e degli

Undici: «Si sentirono trafiggere il cuore» (At 2,37).

Quando un prete avverte queste fitte è segno

che non ha perso lo stupore del giorno della sua

ordinazione, il fervore degli impegni presi, il

candore di custodire un tesoro inestimabile in

un vaso di creta.

Auguri, carissimo don Marco!

Un abbraccio.

Don Sergio Stevan

Page 8: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Carissimo don Marco,

in occasione della celebrazione del tuo “25° di

Ordinazione sacerdotale”, da alcuni tuoi

parrocchiani di S. Domenico – Legnano è stato

cordialmente sollecitato un ricordo anche da parte

del “tuo prete d’Oratorio”.

A dire il vero, non sapevo da che parte incominciare!

Ma, pensa e ripensa, ho trovato qualcosa che ci

accomuna nel “cuore sacerdotale”: si tratta della

disponibilità gioiosa e faticosa nel perseverante

impegno educativo verso la gioventù delle nostre

Comunità Parrocchiali:

- Tu per 17 anni (tra Paderno Dugnano e

Settimo Milanese)

- E il sottoscritto per 23 anni (sempre

all’Oratorio S. Carlo di Rho)

All’inizio degli anni ’80 ho pubblicato “…diario di

un prete d’Oratorio!”. Rileggendolo, “ringrazio il

Signore” che mi ha dato la costanza ogni sera, prima

di coricarmi, di stendere le impressioni della

giornata: anche questo, per me sacerdote, è stata

una verifica semplice e concreta sulle finalità del mio

impegno educativo!

E rituffandoti in alcuni “ricordi della tua

adolescenza”, mi auguro che anche tu possa ancora

evidenziare la preziosità dei valori della vita

oratoriana (se ben interpretata anche ai nostri

giorni!), senza cedere a quei “svolazzi educativi”,

che difficilmente preparano la coerente serietà

dell’uomo e del Cristiano di oggi e di domani!

Ed è bello che per questa esperienza che ci accomuna

nel ringraziare il Signore e la Madonna, anche “i tuoi

parrocchiani” possano scoprire com’è il tuo cuore

sacerdotale e, come pure, la tua crescita nella vita

dell’Oratorio S. Carlo di Rho possa aver contribuito

al tuo generoso impegno verso la gioventù!

Ti saluto e ti abbraccio!

Don Filippo Guarnerio

Page 9: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Una persona affidabile e un prete che ci crede.

Questa, in sintesi è l’immagine che ho ricavato da

quattro anni di lavoro, in unità pastorale, con don

Marco Lodovici.

Contrariamente a quanto si auspicherebbe, non

è facile per i preti lavorare insieme, nonostante le

varie riforme di ‘ingegneria ecclesiale” portate

avanti negli ultimi anni: pastorale d’insieme,

pastorale cittadina, unità pastorali e comunità

pastorali e l’ideale che ci unisce. La nostra

formazione seminaristica, solo in anni recenti è stata

plasmata sul modello comunionale che è il cuore

stesso del Dio Trinità. Dunque, la collaborazione

presbiterale (tra preti e ovviamente con i fedeli laici)

è possibile solo laddove i sacerdoti scelgono uno

stile personale e pastorale virtuoso, cioè capace di

avere lo sguardo sempre puntato sul Signore e sulla

gente e meno su se stessi. Si tratta di un esercizio

continuo che richiede umiltà, intelligenza,

lungimiranza e fede.

Don Marco l’ha abbracciato corag-

giosamente, nonostante la sua personalità forte e

timida, affettuosa e decisa lo porterebbe ad una

azione pastorale più centrata sulla

Parrocchia/Oratorio, in forma ben programmata e

strutturata. E’ anche per questo che stimo don

Marco e sono lieto di fare un pezzo di strada con

lui. Noi preti siamo solo delle pallide immagini,

dell’unico e vero pastore: il Signore Gesù.

Il nostro compito è assolto quando la gente che

ci incontra va verso di lui e non verso di noi. La vita

è davvero un pellegrinaggio e le cose che contano

veramente sono poche; tra queste il camminare

insieme gettando ponti e abbattendo muri,

trasformando sedie in panchine, solitudine in

relazione buona, alta e leale.

Auguri caro don Marco, auguri di cuore e grazie

per il tuo esempio e la tua dedizione.

Mons. Angelo Cairati - Prevosto di Legnano

Certo che lo ricordo il giovane seminarista

Marco Lodovici da Rho! Prete da pochi anni, ero

vicerettore al liceo di Venegono quando - nel

lontano settembre 1984 - dal ginnasio di Seveso

approdò una classe tanto numerosa quanto vivace.

Forse più inclini alle relazioni che allo studio, più

attirati dal campo da basket che dalle sudate carte,

portarono negli austeri chiostri voluti dal monaco

Schuster una ventata di giovanile, contagiosa

allegria.

Per chi come il sottoscritto aveva l’ingrato

compito della disciplina, non sempre fu facile

mantenerli entro le rigide maglie del regolamento.

In non poche occasioni mi trovai a dover

accantonare la paziente arte della mediazione

preferendo il perentorio tono di chi senza troppi giri

di parole sentenzia: “si fa così perché lo dico io e

stop!”. Tuttavia forse proprio per questo la classe dei

futuri preti ’92 è una di quelle che ricordo meglio,

con più affetto e riconoscenza. Con loro rapporti

chiari, schietti, senza filtri, finzioni e retro pensieri.

In verità ci siamo anche divertiti un sacco; ricordo

persino una gita con tanto di bagno nella minuscola

piscina della sua casetta a Osmate.

Così quando ho saputo della sua nomina a

parroco di san Domenico sono stato tra i primi a

mandargli un SMS di gioiosa, sincera accoglienza.

Purtroppo mal ripagata! Per quanto il voto è

segreto, temo infatti che il de cuius sia tra coloro che

nel segreto dell’urna hanno scritto il mio nome

affliggendomi la rielezione a decano. Credo in virtù

di una intelligente mia scelta pastorale operata nei

mesi precedenti: aver abolito una riunione tra preti

Page 10: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

per il semplice fatto che… non c’erano argomenti

all’ordine del giorno!! Don Marco risulta infatti

piuttosto insofferente alle conferenze verbose e alle

sedute inconcludenti che purtroppo a volte

caratterizzano il nostro mondo ecclesiastico. La sua

vita pastorale si svolge ‘sul campo’; senz’altro quello

della chiesa e del confessionale, ma anche quello

polveroso dell’oratorio.

L’ho ritrovato in questi anni ancora ricco della

carica giovanile di un tempo, ma anche molto

arricchito di quella maturità che viene

dall’esperienza (e - purtroppo – dall’invecchiare!).

Non sono mancati tra di noi momenti di

confidenza in cui ci siamo reciprocamente donati

qualche perla di saggezza. La fraternità sacerdotale si

gioca non tanto nel segreto dell’urna, quanto in una

stima capace di condividere qualche amarezza,

apprezzare il germogliare dei semi di bene,

raccontare la bellezza di servire con gioia la chiesa e

di voler bene al Signore.

Concludo dicendo che i 10 anni trascorsi a

fianco di don Paolo mi hanno legato alla comunità

di san Domenico. Voglio bene a queste persone e

sono proprio contento che siano affidate alle

premurose cure pastorali di don Marco!

Don Fabio Viscardi

Un pensiero sul parroco? Due e volentieri!

Quando non si può che parlarne bene, è facile anche

metterlo per iscritto. Ci provo. Il primo pensiero su

don Marco dice come mi va trattando.

Vi ricorderò che il parroco che trovai, arrivando

a s. Domenico (don Paolo che poco dopo raggiunse

Gallarate), m’aveva accolto nel più desiderabile dei

modi.

Don Marco non è stato da meno e il tempo che

passa lo conferma. In realtà, vi devo ricordare anche

che don Marco è il mio primo parroco. Il parroco

l’ho sempre fatto io. Per 6 anni ad Agra, un paesino

della Val Dumentina invaso d’estate da villeggianti

provenienti anche da Legnano. Per altri 31 a Milano,

in una parrocchia di circa ventimila fedeli.

Quello che ho trovato qui va però oltre ogni

mia aspettativa. Se mi lamentassi farei peccato.

Servire da tappabuchi mi sottrae agli ozi, mi riempie

di soddisfazioni e mi fa sentire ancora utile. Mi

sarebbe dispiaciuto celebrare Messa in qualche

chiesa vuota, dover liberare il confessionale dalle

ragnatele, non conoscere la gente che si incontra per

le strade. Del resto, don Marco si guarda bene

dall’oberarmi d’impegni, mi lascia tempo per

pregare e leggere. Posso pretendere di più?

Il secondo pensiero riguarda ciò che io vedo in

lui. Non è della mia stessa generazione sacerdotale:

se lui ricorda 25 anni di ordinazione, io ho già

superato i 60. Trovarsi diversi è quasi un obbligo! Io

sono cresciuto alla scuola del Card. Montini,

l’arcivescovo che mi ordinò e che da Paolo VI guidò

il Concilio e Post-Concilio. Lui è un discepolo

ammirevole del Card. Martini, al quale ha voluto

dedicare il rinnovato salone teatro dell’Oratorio;

suo compito è attuare la Chiesa di papa Francesco e

del prossimo cardinale di Milano. E’ lui il buon

pastore locale, nell’età più saggia.

Di una sua predilezione ci siamo tutti ormai

accorti: i precedenti 20 anni di servizio oratoriano

l’hanno segnato in profondità. E’ una vera fortuna

per tutta la comunità parrocchiale disporre di un

parroco che pone l’oratorio tra le sue prime cure

pastorali.

Lui desidera coinvolgere le giovani famiglie

nella responsabilità educativa della fiorente Scuola

dell’Infanzia e della Iniziazione Cristiana. E’ segno di

vera sapienza nel comprendere le necessità del

nostro tempo e la garanzia del futuro ecclesiale.

Non mi resta che ultimare questi brevi pensieri,

incoraggiando una sempre più corresponsabile

Page 11: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

partecipazione di tutti al lavoro del pastore don

Marco Senior, soprattutto dopo la nuova

destinazione di quello Junior.

Don Piero Re

Carissimo don Marco, è con molto piacere che

partecipo alla gioia del tuo 25° anniversario di

ordinazione sacerdotale, e lo faccio scrivendoti un

semplice augurio a partire da questa foto. L’avevo

scattata a Santa Caterina Valfurva, la mattina in cui

stavi salutando i bimbi del primo turno in attesa del

loro ritorno a Legnano (io ero salito la sera prima e

mi preparavo a vivere gli altri due turni).

Perché tra le tante ho scelto proprio questa

foto?

Perché mi pare che mostri in modo eloquente

alcuni tratti della tua persona e del tuo ministero.

Quest’immagine dice tutta la tua passione per

l’annuncio della Parola: hai il Vangelo in mano e lo

stai annunciando. Sei lì in piedi, in mezzo ai ragazzi,

e questo dice il tuo essere un prete “con i piedi per

terra”, concreto e diretto. Mentre parli, stai fissando

negli occhi, uno ad uno, tutti i ragazzi: la tua

attenzione alle relazioni senza mai risparmiarti, unita

alla tua invidiabile memoria per i nomi di tutti, è un

altro aspetto che ho ammirato in te.

E poi la passione per la montagna che ci

accomuna e quei bellissimi turni vissuti insieme in

campeggio (ricordi indelebili che custodisco nel

cuore).

Semplici ma sinceri auguri, don Marco! Mi ha

fatto davvero piacere condividere con te quei due

anni di cammino e di ministero pastorale a Legnano!

Con amicizia.

Don Flavio Parziani

Ormai tre anni fa ricevetti la telefonata dal

vicario episcopale della zona di Monza, dove mi

trovavo, che mi disse che sarei dovuto andare a

Legnano nella parrocchia di san Domenico e che il

parroco si chiamava proprio come me, Marco. Beh,

il primo pensiero è stato questo… che fantasia: don

Marco parroco e don arco coadiutore! Chissà che

confusione la gente…

Ho incontrato una persona davvero diversa da

me, ma con una umanità bella. In questi tre anni

passati insieme, ho progressivamente conosciuto e

stimato don Marco. Ci sono alcuni tratti della sua

umanità, che costituiscono il suo stile pastorale, che

ho apprezzato sempre più.

Il suo amore per l’oratorio. Quasi ogni giorno trova

il tempo per passare in oratorio, per salutare le

persone e mostrare il lato caldo e umano della

comunità cristiana. Non ho mai avvertito questa

presenza come invadente o inopportuna, ma come

un sostegno, uno sguardo un po’ diverso dal mio,

Page 12: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

capace di andare a cercare quei ragazzi, soprattutto

adolescenti, che pian piano si erano allontanati

dall’oratorio. In questo amore per l’oratorio

traspaiono: la cura delle relazioni personali, come

luogo di crescita e di accompagnamento dei singoli

al di là del servizio che essi svolgono; l’impeto di ciò

che appassiona, che fa gioire e a volte soffrire; la

presenza discreta di chi ha saputo fare qualche passo

indietro (nonostante, come dice lui, sarà sempre un

prete dell’oratorio “dentro”).

Il suo sguardo complessivo sull’educazione cristiana.

Oratorio significa catechesi, doposcuola, gioco,

sport, iniziative… per don Marco è chiaro:

l’oratorio può ancora essere un luogo significativo

nella vita dei ragazzi, dove possono ricevere una

educazione globale, attraverso molteplici esperienze

all’interno di una rete educativa. Questo sguardo

globale mostra come al centro ci siano le persone, al

di là delle singole iniziative.

La sua dolce e premurosa attenzione per le persone

malate. Per chi arriva in parrocchia, si percepisce una

cura reale, una vicinanza a tutti, soprattutto a chi, a

causa della malattia o dell’età, non riesce a

partecipare alla vita della parrocchia. I molteplici

ministri straordinari dell’Eucaristia sono il

prolungamento della cura del pastore per le sue

pecore. A volte si vede correre don Marco da un

posto all’altro, ma sempre con la gioia nel cuore,

gioia di chi sa di portare il più grande dei tesori alla

gente, lo stesso Signore Gesù.

Attenzione alle famiglie. Molteplici percorsi (sposi

primi passi, gruppi famigliari, gruppi di spiritualità

famigliare) dicono una attenzione affinché ogni

famiglia si possa sentire a casa nella comunità di san

Domenico. Tutto questo si declina nell’entrare nella

storia delle persone e delle famiglie… don Marco lo

dice spesso: molti degli adulti del gruppo famiglia li

aveva conosciuti anni fa, già da seminarista, quando

erano ancora adolescenti.

Accanto a questi ricordi più di carattere

“pastorale”, mi piace ricordarne alcuni di carattere

più personale. In questi tre anni, ogni volta che al

mattino entravo in chiesa, l’ho sempre trovato in

preghiera su quella panca del lato sinistro della

chiesa: un amore palpabile per il suo Signore, che

passa attraverso la fedeltà nella quotidianità,

attraverso i gesti ordinari che diventano straordinari,

perché rivelativi della parte più vera e profonda di

noi. Innamorato di Dio… mi sembra la definizione

migliore di don Marco. L’amore per la Parola di Dio

traspare da ogni discorso e da ogni omelia, una

Parola ascoltata, ruminata, assimilata nel profondo,

tanto da diventare criterio interpretativo del suo

agire.

Ho apprezzato il suo vigore e la sua veemenza,

soprattutto nello scuotere i più giovani, mai utilizzati

come arma contro l’altro, ma sempre come scossone

per far crescere l’altro, attraverso un salto di qualità.

In questo, i nostri caratteri sono molto differenti. Ma

non l’ho mai percepito come una intromissione,

bensì come una ricchezza.

Ma la cosa più bella che ho vissuto è stato il

dialogo fraterno e franco con lui, che è sempre più

cresciuto. Soprattutto in quest’anno mi è stato

davvero vicino, amico, fratello maggiore… mi

accorgo che ultimamente basta dire poche parole

perché l’altro possa capire… ora che le nostre strade

si separano, ho la consapevolezza di aver vissuto

davvero tre anni di grazia con don Marco.

Grazie don Marco per questi tre anni passati insieme.

Mi hai insegnato che è possibile volare alto… che

nella vita a volte occorre buttarsi con il cuore, più

che fare mille ragionamenti con la testa.

Auguri, auguri, auguri!!!

Don Marco J

Page 13: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Caro don Marco, è difficile scrivere in poche righe i

ricordi, i momenti belli, il campeggio, l’amicizia e la

gioia… l’entusiasmo che hanno caratterizzato gli

anni che sei stato tra noi a Palazzolo!

Per me, per Luciano e tutti i ragazzi che ti hanno

conosciuto come definire questo periodo? Allora

scriverò come sei solito fare tu…

- Sei e sei stato un prete felice di esserlo;

- Hai seminato fede, entusiasmo, coraggio e amore

per il Signore;

- Hai accompagnato con pazienza e affetto tanti

ragazzi, adolescenti, giovani nella crescita

spirituale aiutandoli a diventare adulti nella fede

e testimoni della Parola;

- Tutti, proprio tutti ti ricordano con nostalgia, e ti

assicuro che i tuoi insegnamenti hanno dato frutti

abbondanti;

- In particolare ricordo l’attenzione a ognuno di

loro, li cercavi per la confessione e… niente e

nulla ti sfuggiva!

- I campeggi, le scalate sulle alte cime, i giochi, il

famoso SIGNAGNA… il risotto al gorgonzola e

la pasta alla wodka… erano i tuoi preferiti!

- Le indimenticabili Messe in “CIMA”: quanta gioia

e raccoglimento!!!

- E da ultimo… il mio grazie personale per la

fiducia (cuoca campeggio) e per aver

accompagnato la mia famiglia nei giorni di gioia,

ma anche quando il DOLORE ha bussato alla

porta!

Tu silenzioso e discreto sei stato “uno di noi”!

GRAZIE DON, TI VOGLIAMO BENE E TI

AUGURIAMO DI NON CAMBIARE MAI!

Dina, Palazzolo

Grazie don per i bellissimi ricordi degli anni passati

insieme. Hai lasciato il segno nelle nostre vite.

E’ stato veramente bello rivederti!

Un grande abbraccio da

Michela, Beppe, Mattia e Luca - Palazzolo

Grazie don della condivisione, delle tue messe in

“cima” al mondo, dell’esempio, delle chiacchierate,

delle gite infinite, faticose ma favolose e uniche!

Grazie perché la tua attenzione per ognuno di noi ci

ha fatto sempre sentire l’abbraccio e l’amore di Dio!

Se siamo ciò che siamo è un po’ anche grazie a te!

Con affetto

Elena Davide Federico e Sara

Palazzolo

Page 14: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Come poter dimenticare quella sera in cui ti ho

chiesto di curarmi la bici… e tu che mi guardavi

storto… stati attenta, sono state le tue parole!

Sei stato per me un punto di riferimento, un amico…

mi hai consolato nei momenti tristi e mi hai dato

forza nei momenti difficili!

Per tutto questo e per tutto quello cha ancora

verrà…

Un abbraccio affettuoso e un grazie di cuore perché

c’eri, ci sei e ci sarai sempre!

Tigre, Palazzolo

Abbiamo passato dei fantastici anni con te, don. Sei

stato una guida ed un GRANDISSIMO punto di

riferimento. Una super fortuna averti incontrato sul

mio cammino.

“Facile la vita con una guida come lui!”

Grazie don, un abbraccio e tanti auguri!

Anna, Palazzolo

Carissimo Don Marco, di cose da scriverti ne avrei

tante e altrettanti sono i ricordi che custodisco nel

cuore... Immagino che questo album sia già denso

di parole e allora ti dico semplicemente GRAZIE, per

avermi ascoltata e accompagnata e per la tua forte

testimonianza di fede che mi ha sostenuta negli

anni. Con affetto

Ilaria, Palazzolo

GMG Torvergata

Page 15: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Caro Don Marco,

grazie per averci insegnato che c'è più gioia nel

donare che nel ricevere: nella nostra famiglia lo

sperimentiamo ogni giorno!

Auguri di cuore per i tuoi 25 anni di Messa: per noi

è stato un dono del Signore condividere una parte

del tuo cammino.

Un abbraccio,

Stefano, Lia e Diana, Settimo

Page 16: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

“UN TEMPO PER TACERE E UN TEMPO PER PARLARE”

(Qoèlet 3,7)

“L’ascolto lascia essere l’altro,

lo lascia esistere senza interpretarlo,

senza sovrapporgli le proprie comprensioni,

ma al tempo stesso coinvolgendosi con lui,

dicendogli che è interessante per noi.

L’ascolto è dare tempo all’altro,

rispettare e attendere i suoi tempi,

rompe con i pregiudizi con l’altro,

fa tacere i pregiudizi”

Caro don dopo 25 anni con Gesù ti è dato di

crescere tanti figli e di essere padre ogni giorno.

La rete è piena di figli che ti vogliono bene e ti

ringraziano di aver indicato loro Gesù!

Oggi ti accompagniamo con la preghiera perché

ogni uomo possa far festa con Dio!

Ti abbraccio forte,

Valeria, Settimo

Caro Don, scegliamo le

parole di una figura a

te cara per farti i nostri

AUGURI:

"Abbiamo bisogno di

vocazioni. Vocazioni

coscienti, generose,

perseveranti, ogni

giorno rinnovate.

Abbiamo bisogno di

persone che siano cioè consapevoli che la vita ha un

senso perché è una vocazione. Consapevoli di essere

chiamate da Dio nelle comunità in cui vivono per

rendere ciascuna un servizio singolare, unico,

irripetibile, indispensabile, complementare a quello

degli altri per dare vita a vere comunità, nella varietà

dei carismi e dei ministeri, dei talenti e dei servizi".

(Don Pino Puglisi).

Grazie Don perché sei una di queste persone che con

il suo sì al Signore, rinnovato ogni giorno, rende una

grande testimonianza del Suo Amore.

Grazie perché sei per tutti un grande esempio!

Auguri per i tuoi 25 anni di Sacerdozio!

Laura Andrea & Samuele, Settimo

Page 17: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Un pensiero che viene dal profondo del cuore, per

ringraziarti di dedicare la tua vita al prossimo, con

dedizione, umiltà e amore.

Grazie Padre, e per favore ricordaci sempre nelle

tue preghiere.

25 anni… AUGURI!

I ragazzi e le volontarie

del Gruppo Doposcuola

Dicendoti il nostro grazie per la ventata di Spirito

di novità e di grande attenzione che hai portato

al nostro gruppo e alla comunità intera,

ricordandoci che la prima testimonianza la

portiamo amandoci l’un l’altro, ti auguriamo

ancora anni proficui e gioiosi nel tuo ministero,

con noi e ovunque lo Spirito di porterà.

Il gruppo Caritas

Page 18: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.
Page 19: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Carissimo don Marco, in occasione del 25° della

tua ordinazione sacerdotale, l’Azione cattolica

dell’Unità pastorale San Magno-San Domenico

vuole essere al tuo fianco, nella preghiera. Che il

Signore possa ricambiarti con tante grazie e gioie per

quanto fai per il bene della comunità che ti è stata

affidata. Ti stai spendendo con generosità a San

Domenico, come hai fatto nei tuoi incarichi

precedenti, e per questo ti ringraziamo di cuore.

Grazie anche per l’impegno a valorizzare la

ricca presenza del laicato di San Domenico, così da

rendere partecipe il popolo di Dio alla missione

evangelizzatrice della nostra Chiesa locale.

Sappi che puoi contare sull’Ac! Mille auguri

Azione cattolica

Unità pastorale San Magno-San Domenico

Il Consiglio pastorale parrocchiale ha, come

spiega il Sinodo 47° della Chiesa ambrosiana, “un

duplice fondamentale significato: da una parte

rappresenta l'immagine della fraternità e della

comunione dell’intera comunità parrocchiale di cui

è espressione in tutte le sue componenti; dall’altra

costituisce lo strumento della decisione comune

pastorale, dove il ministero della presidenza,

proprio del parroco, e la corresponsabilità di tutti i

fedeli devono trovare la loro sintesi. Il consiglio

pastorale è quindi realmente soggetto unitario delle

deliberazioni per la vita della comunità”.

Don Marco ci ha dimostrato, in questi anni, la

grande considerazione che ha del Cpp: le riunioni

mensili sono un momento di “ascolto” della vita di

San Domenico, di riflessione comune, di dialogo tra

preti, diacono e laici. Ogni incontro si apre con la

preghiera e una breve lectio, perché sia la Parola a

guidare le parole e le decisioni che il Cpp aiuta ad

assumere per il bene della comunità.

Il “consigliare” diventa anche occasione di

crescita nella fede e di maturazione progressiva del

senso della corresponsabilità dei laici.

Per tutto questo, e per i bei momenti, sereni e

appassionati, che abbiamo sinora vissuto come Cpp

assieme al parroco, ci portano a dire grazie a don

Marco. Anche nel prossimo cammino della

parrocchia di San Domenico, il Cpp resti un punto

di incontro e di progettazione che aiuta a guardare

al domani della nostra comunità.

Il Consiglio pastorale parrocchiale

Page 20: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Al nostro mitico Don Marco per tutto

l’impegno e la dedizione con cui si prende cura

di noi. Grazie per il tuo essere presenza

costante nelle nostre vite e per i momenti di

preghiera e di abbondanti cene condivise

insieme a noi!

Un augurio speciale da tutte le coppie e dai

pargoletti presenti e futuri del gruppo sposi

Primi Passi!

Gruppo Sposi Primi Passi

Page 21: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.
Page 22: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Carissimo Don Marco,

in questa occasione così importante noi, come

gruppo famiglie, ci sentiamo di fare festa con te e di

ringraziare il Signore per il grande dono che sei per

noi!

Grazie don, per aver fatto nascere questo

gruppo, occasione privilegiata per noi genitori di

condividere le nostre vite e per i nostri figli per

crescere nell'amicizia.

Grazie don, per la cura, l'affetto, l'attenzione

che hai verso i piccoli, mai esclusi dalle Messe e dalle

preghiere, ma anzi sempre messi al centro.

Grazie don, perché accompagni noi genitori nel

nostro compito di educatori, a volte difficile, ma

sempre affascinante.

Grazie don, perché ami la montagna, posto

privilegiato per ammirare le bellezze create da Dio;

anche se a volte ci fa far fatica, la montagna ci

insegna che la meta è meravigliosa, ma che ancor di

più lo è camminare insieme tenendosi per mano.

Grazie don, perché ci indichi sempre la strada di

Gesù, che rischiamo spesso di smarrire nei frenetici

impegni quotidiani.

Grazie don, per la tua capacità di

coinvolgimento, che ha permesso alle famiglie del

nostro gruppo di conoscersi e riscoprire la gioia della

condivisione.

Infine... grazie Gesù, per tutti i doni che ci hai

dato e per aver messo don Marco sul nostro

cammino!

Le ‘Tue’ famiglie

Page 23: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.
Page 24: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

La vicinanza di don Marco alla Contrada di San

Martino in un’occasione di festa e la vicinanza della

Contrada a Don Marco in un momento delicato

come i danni alla chiesa di San Martino crediamo

rappresentino la dimostrazione che la contrada sia

meno profana di quanti possano pensare.

E il cammino insieme al nostro caro Don Marco non

può che proseguire… Buon anniversario!

La Contrada di San Martino

Caro Don Marco, dal giorno del tuo arrivo in San

Domenico, si è creata una grande sintonia tra la

Contrada e te, abbiamo vissuto insieme una gioia

grande, la vittoria del Palio 2013 e da li è nata anche

una grande amicizia e non solo con le Reggenze ma

con tutti noi contradaioli biancoverdi.

Il percorso che unisce parrocchia e Contrada è stato

intrapreso e ben recepito grazie a Te.

Oggi siamo felici di partecipare ad un giorno così

importante per te: il tuo 25° anniversario di

ordinazione sacerdotale!

La Contrada si stringe intorno a te e gioisce per il

"suo contradaiolo".

Tanti auguri Don Marco

da tutti i Contradaioli di San Domenico.

Page 25: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

A don Marco, parroco speciale, il nostro grazie

per la sua disponibilità a ricostituire il gruppo

3^ Età e per il tempo che ci dedica.

Con affetto

Il gruppo Calicanto

Page 26: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Il 25 ottobre 2013, sotto la protezione di don Carlo

Gnocchi, educatore attento ai piccoli, nasceva l’idea

di creare una associazione sportiva dilettantistica

negli oratori di san Domenico e san Magno che si

chiamerà Oratori Legnano Centro - OLC.

“Corriamo con perseveranza nella corsa che ci

sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù!”.

Auguri da tutti gli atleti, i dirigenti, gli

allenatori e dal Consiglio direttivo OLC

Page 27: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Caro don, non è impresa semplice alimentare e

conservare la fede dei tuoi parrocchiani ma con il

tuo stile di vita e con la tua testimonianza concreta

hai saputo, più di tanti discorsi dimostrarci che

credere in Gesù è l’unica via per giungere alla

salvezza.

I numerosi impegni di cui ti fai carico non ti

hanno mai impedito di essere sempre presente, un

amico e una guida per i bambini e i ragazzi del

nostro Oratorio e anche per noi catechiste,

condividendo con noi momenti belli e momenti

dolorosi: mai ci hai fatto sentire sole!

Ti siamo riconoscenti perché ti occupi anche

“materialmente” del nostro Oratorio per renderlo

sempre più funzionale, perché così noi possiamo

incontrare i nostri bambini sentendoci a casa ed

accogliendoli in un ambiente sereno ed ospitale!

Ti ringraziamo caro don per le tue parole, le tue

omelie e i tuoi consigli che ci invitano sempre

all’ascolto della Parola di Dio consigliando di

radicarla nella vita concreta di ciascuna di noi.

Grazie per la tua costante esortazione a concepire la

preghiera come il cuore della nostra vita. Come dici

sempre ai nostri bambini dell’Iniziazione Cristiana:

“dobbiamo scoprire che Gesù ci ama ed è nostro

amico ma se non troviamo tempo per lui che razza

di amici siamo?”

Grazie per le tue sollecitazioni a costruire legami

forti di fraternità, una comunità che non è capace di

aprirsi agli altri non è una comunità cristiana, e come

catechiste cerchiamo di accogliere le famiglie “dei

nostri bambini” in quest’ottica di amore sincero

verso il prossimo.

Ci sostieni e ci guidi alla scoperta e alla pratica dei

sacramenti, soprattutto dell’Eucaristia, ci insegni ad

affidarci quotidianamente al Signore che ci ama fino

a dare la vita per noi.

Perciò ecco il nostro sincero grazie don Marco, a

nome di tutta la Comunità per essere un grande

uomo e un prete che ha saputo, mettendo Dio al

centro della propria vita, aprire i nostri cuori e

mostrarci riflesso nei tuoi occhi lo sguardo pieno di

amore di Gesù.

Chiediamo al Signore di continuare ad

accompagnarti nel tuo ministero rendendoti il

centuplo del bene che tu sai donare agli altri.

Tanti auguri!

Le tue amorevoli catechiste

Page 28: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

Preghiera per il parroco

Signore, ti ringrazio di averci dato

un uomo, non un angelo,

come pastore delle nostre anime;

illuminalo con la tua luce,

assistilo con la tua grazia,

sostienilo con la tua forza.

Fa' che l'insuccesso non lo avvilisca

e il successo non lo renda superbo.

Rendici docili alla sua voce.

Fa' che sia per noi,

amico, maestro, medico, padre.

Dagli idee chiare,

concrete, possibili;

a lui la forza per attuarle,

a noi la generosità nella collaborazione.

Fa' che ci guidi

con l'amore, con l'esempio;

con la parola, con le opere.

Fa' che in lui vediamo,

stimiamo ed amiamo Te.

Che non si perda nessuna,

delle anime che gli hai affidato.

Salvaci insieme con lui.

Paolo VI

Preghiera del Popolo Cristiano per i sacerdoti

Spirito del Signore,

dono del Risorto agli Apostoli del Cenacolo,

gonfia di passione la vita dei tuoi presbiteri.

Riempi di amicizie discrete la loro solitudine.

Rendili innamorati della Terra,

e capaci di misericordia per tutte le sue debolezze.

Confortali con la gratitudine della gente

e con l'olio della comunione fraterna.

Ristora la loro stanchezza,

perché non trovino appoggio più dolce per il loro

riposo

se non sulla spalla del Maestro.

Liberali dalla paura di non farcela più.

Dai loro occhi partano inviti a sovrumane

trasparenze.

Dal loro cuore si sprigioni audacia mista a

tenerezza.

Dalle loro mani grondi i il crisma su tutto ciò che

accarezzano.

Fa risplendere di gioia i loro corpi.

Rivesti loro di abiti nuziali e cingili con cinture di

luce perché,

per essi e per tutti, lo Sposo non tarderà.

Don Tonino Bello

Page 29: 13 Giugno 1992 16 Giugno 2017 Don Marco Lodovici · 2017. 6. 19. · eravamo già parroci tu resistevi e come l’ultimo dei Moicani non volevi smettere di fare il prete dell’oratorio.

L’AMORE PER DIO E L’AMORE PER GLI UOMINI, LO SPERO,

È TUTTA LA MIA VITA, SARÀ TUTTA LA MIA VITA.

IL MIO APOSTOLATO DEV’ESSERE L’APOSTOLATO

DELLA BONTÀ.

VEDENDOMI SI DEVE DIRE: POICHÉ QUEST’UOMO

È COSÌ BUONO,

LA SUA RELIGIONE DEVE ESSERE BUONA.

Charles De Foucauld